Gobi Heist - Parte 1

Vacanze ad Ame

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    È colpa tua. Ratty

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    Caos ad Ame

    Yato e Youkai
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    Avrei lasciato la mia arma al caposquadra, dicendogli che per quanto mi riguardava poteva anche buttarla, avevo i miei metodi per combattere e comunque ad Ame era semplice recuperare una spada di media qualità. Messa in atto la mia strategia nella stanza di albergo, con il clone che andava a verificare cosa fosse rimasto di Youkai e approntare i passi successivi, io rimasi solo con Korra e i suoi segreti. La tecnica che avevo attivato prima di rivolgerle la parola mi faceva entrare in sintonia con tutto il legno nell'ambiente circostante, e di conseguenza ogni singolo mobile e gran parte degli infissi erano al momento miei alleati, all'insaputa della donna, che per quanto abile o capace di tecniche ad area sarebbe stata comunque in una enorme trappola. Consapevole del mio vantaggio, e del fatto che lei probabilmente lo ignorava, andai a sedere, affrontandola in maniera diretta.

    Sorrisi al complimento, con le mani giunte davanti al petto. Nulla che non fosse spiegabile, nemmeno un sensitivo può riconoscere esattamente quale tipo di genjutsu sia in atto. Avrei detto che la mia evocazione dissimulava leggermente la nostra presenza, così da scoraggiare inseguimenti. E Kasumi, chiamiamola così, ti ha detto che se non fosse stato per la sua distrazione, tutto sarebbe andato molto più liscio? Eppure mi sembra che alla fine abbiamo tutti quello che vogliamo, o quasi. Spiegai, mentre lei sciorinava semplicisticamente il suo piano. Forse io ho peccato di ingenuità e sfortuna pensando di non avere altri giocatori con altri obiettivi in campo, ma anche Kasumi e le sue arti non possono sfuggire ai sistemi di tracciamento di Ame. La mia talpa ha rivelato che tutti gli oggetti hanno un tracciamento e che allertano i capi quando lasciano Ame. Anche le spade...se fossero uscite in un tempo diverso dall'uscita del nostro benefattore...avreste avuto seri problemi. Questa era una menzogna, per quanto realistica e fortunatamente non verificabile al momento. E non mancai di notare la menzione del "Paese" di origine. Che apriva a tutta una serie di speculazioni e di...tentazioni. Immagino che la missione fosse un recupero con Vendetta. Congratulazioni per la riuscita, fino a ora.

    Quello che ho in mente di fare è fargli trovare quello che cercano, naturalmente. Ma non nel modo che vogliono. Queste le mie enigmatiche parole mentre allungavo una mano per prendere un foglietto da uno dei bloc notes a disposizione dell'albergo (o un qualunque oggetto facilmente distruggibile su cui disegnare). Quello che ho preso è qualcosa di prezioso per l'Accademia tutta, per rimettere a posto gli equilibri. Disegnai due simboli, il primo era l'elmo del Mizukage assieme al segno dell'Inquisitore, che solo chi veniva da Kiri e lo aveva visto da vicino poteva riconoscere. Immagino che questo simbolo significhi qualcosa per te, no? Quale che fosse la reazione, avrei quindi atteso qualche secondo prima di voltarlo, mostrando l'elmo stilizzato di Minarai, il simbolo che mi identificava, anche se pochi a Kiri conoscevano la mia esistenza. Se quelle due kunoichi erano delle forze speciali ed erano state sguinzagliate dal Mizukage o dalla Mano Nera, allora avrebbero saputo cosa significava. E se il primo ha un significato, allora sappi che il secondo ha un potente significato per me.

    Attesi ancora alcuni istanti. La sua reazione e comprensione era la cosa più importante. Abbiamo modo di togliere gli ultimi veli, o proseguiamo ognuno per la sua strada? Come hai detto ci verranno a cercare, dopo quello che è successo. Anche a te e Kasumi. Ho modo di non fargli trovare ciò che è stato preso, ma non di uscire facilmente da Ame. La mia proposta è la fuga e l'anonimato per un pò, mentre impazza il caos più assoluto, e svicolare nel polverone...intendevo sparire per conto mio, ma forse possiamo aiutarci più di quanto pensiamo entrambi. Alzai la mano. Unitevi a me. Per le Zanne Gemelle...per l'Accademia... E se avesse mostrato di capire il significato di quei simboli, avrei aggiunto: ...e per il Maestro. Se avesse accettato, allora dopo aver lasciato il mio clone avremmo guadagnato l'uscita da quel luogo, possibilmente dopo aver lasciato una finta reliquia da me creata ben nascosta in uno dei mobili...se fossero venuti a cercarci, Toa avrebbe dovuto dare parecchie spiegazioni per risultare credibile...facendoci guadagnare tempo o anche un capro espiatorio. Ovviamente se Korra fosse stata ostile, probabilmente la situazione sarebbe degenerata fino a uno scontro...avevo notato lo strano odore nella stanza ma non potevo farci nulla sul momento...quello che potevo fare era cercare di trafiggerla da più direzioni con legno che emergeva da ogni parte della stanza, nei suoi angoli ciechi...ma speravo di non arrivare a tanto.

    [...]

    Il clone ai Veri Batuman intanto aveva raggiunto Youkai, anche se purtroppo non era in grado di aiutare nel riconoscere il tracciamento che il ragazzo si portava addosso. Mi sembra un buon lavoro... Avrebbe detto osservando il sigillo replicato, con tutta la teoria che si portava dietro, e imbastendo il piano. Non avrei pensato che avessi quantomeno una capacità specifica, a parte mandare le cose all'aria. Ma non montarti la testa, hai fatto attirare troppo l'attenzione su entrambi alla Banca, ora sanno che siamo collegati, e potevamo evitarlo se fossi stato accorto. Avrei detto, lapidario, mentre mandavamo via la Reliquia originale. Quando l'altro poi si lamentò dei metodi di gestione di Kitori, il clone sospirò. Sei consapevole che ci verranno a cercare, vero? Appena gli allarmi faranno impazzire Ame noi dovremo essere spariti, rumore nel mezzo del frastuono. E dovremo attendere l'occasione giusta, lasciando meno tracce possibili. Kitori sarà in pericolo, oltre a essere UN pericolo. Sono un ninja medico. Io salvo le vite che mi viene detto di salvare, ed eseguo la missione. Il tuo sentimentalismo ci farà uccidere.

    Gli avrebbe comunicato quattro indirizzi dove era abbastanza sicuro nascondersi: la sala operatoria dove aveva iniziato l'intervento di transizione di Kato, la sala operatoria arrafazzonata nelle fogne dove lo aveva completato, l'albergo dove era stata catturata la figlia del clan Kurogane (aveva ancora la chiave e sapeva dove andare) e per finire il vecchio magazzino dei Cuori, ora abbandonato, dove con Densen aveva compiuto un piccolo incarico. Il primo punto di rendez-vous sarebbe stato il magazzino. Se nessuno si fosse fatto vivo dopo un'ora, ci si sarebbe recati al nascondiglio successivo perché c'erano stati contrattempi. Una sola raccomandazione: NON portarti quel tizio. Legalo, se non vuoi ucciderlo. Non voglio morire per la tua ingenuità. Se nel mentre avessero trovato altri nascondigli li avrebbero sfruttati, ma ora dovevano abbandonare la Locanda e l'Albergo e cercare di riunirsi in un posto lontano da occhi indiscreti. Hanno provato a tracciarmi con la mia arma. Cambia tutti i vestiti e brucia quelli che hai.

    Molto dipendeva da Korra e da Kitori, naturalmente, per la fase successiva del piano.


    Un pò un interpost perchè senza la risposta che avremo da Korra e Kitori non so bene come descrivere i miei spostamenti!
     
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    Alleanza

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    Youkai interruppe ciò che stava facendo per voltarsi verso Yato con espressione di shock, incredulo e pure con un leggero rossore, poco abituato ai complimenti e ancora meno abituato a sentirseli dire da uno come lui. Grazie. Mormorò, sopracciglia corrucciate, tornando a voltarsi sul suo sigillo. Ci sarebbe voluto poco perchè la situazione tornasse più simile al solito, iniziando a darsi la colpa l'un l'altro: E non era forse quello il piano?! Dovevo darti una rapida via di fuga! E poi saremmo stati sospetti a prescindere, solamente noi e quegli altri che hai accompagnato siamo entrati nel sotterraneo. Ti ricordo che avevano una certa fretta di trasferire il demone in un portatore, sarebbe cambiato poco e niente. Gli avrebbe messo il muso, confrontandolo faccia a faccia, ma distogliendo lo sguardo per sputare fuori la sua ultima frase. Sarò più attento la prossima volta. Qualcosa poteva comunque essere fatto meglio. Pensare di avere un piano perfetto era spesso impossibile, e se loro erano arrivati ad avere la reliquia in mano era stato anche merito di almeno una piccola dose di fortuna. Lo so. Non lo entusiasmava l'idea di essere un ricercato, anche se di fatto stavano rubando a dei criminali. Useremo i mercanti per dare il via al vero caos, come hai detto tu. Possiamo farcela. Si innervosì appena alla menzione di Kitori, borbottando a bassa voce: Da quello che ho visto, anche lui potrebbe essere in pericolo... Non riusciva a togliersi dalla testa l'idea che lui tra i Quadri non ci stesse a fare niente. Per non parlare dello sfogo che il suo superiore aveva avuto nei suoi confronti: poteva forse essere il momento di tensione, o un brusco tentativo di calmarlo, ma la cosa non gli era andata giù. Era perlopiù una sensazione, non avrebbe di certo rischiato tutta la missione per così poco, ma avrebbe sicuramente tastato meglio il terreno.

    Ebbe la sua riunione con gli shishi, che fortunatamente sembrò andar bene. Youkai sembrava piuttosto emozionato, ma non dimenticò di inchinarsi di nuovo. Grazie infinite! Non dimenticherò il vostro gesto. Avrebbe alzato la testa, mordendosi un labbro leggermente confuso. Ah... Ma lei dov'è? Qui. Shinjitsuki era apparsa alle spalle dei due shinobi come un'ombra, facendo sussultare il giovane Uzumaki. Ah!! Quando...?? Adesso. La grossa shishi, molto simile ad una pantera, nera come la notte dal manto che sembrava in grado di assorbire la luce stessa, era tra le creature più silenziose, sia nelle movenze che nel dialogo, considerate le sue secche risposte. La voce era calda e materna, i suoi occhi gialli scrutavano i due shinobi senza lasciar intendere cosa stesse pensando realmente. Ma non sembrava avesse filtri particolari nell'ammetterlo. Siete a malapena due cuccioli, perchè hanno dato a voi un compito del genere? Quello poteva significare che aveva pietà di due persone così giovani che stavano mettendo a rischio la propria vita per un simile obiettivo, o che non li ritenesse minimamente all'altezza. Youkai prese parola, facendosi coraggio. Per dimostrare che siamo ormai cresciuti! Commentò, non nascondendo un certo orgoglio. Io... Vi ringrazio entrambi, per aver deciso di aiutarci in questa missione. Questa è per te. Avrebbe alzato la reliquia, lasciando che la leonessa la facesse assorbire dalla sua stessa criniera, che nonostante fosse molto meno ingombrante di quella del marito, aveva fatto scomparire la reliquia con facilità. So che sei sicuramente più che in grado di difenderti da sola. Ma sono stato io a coinvolgerti in questa missione, ed è mia responsabilità prendermi cura di te. So che non avrai problemi a ricambiare il favore, se dovesse servirmi aiuto in futuro. Dopotutto, per una creatura probabilmente già vecchia quanto tre vite umane, poteva suonare strano farsi proteggere proprio da uno di loro, le ricordò che poteva tenersi il titolo di "madre" responsabile nonostante tutto. Le avrebbe dato delle semplici istruzioni: doveva spostarsi ogni mezz'ora, sfruttando i suoi portali, principalmente nelle fogne, in capannoni abbandonati, ovunque non ci fosse anima viva, insieme ai luoghi che Yato avrebbe a breve descritto. Dopotutto, se avessero avuto bisogno di lei con urgenza, poteva sempre usare il richiamo, non doveva seguire i loro movimenti. La leonessa avrebbe emesso quello che sembrava un ringhio affettuoso, probabilmente non dissimile dalle fusa dei gatti, che con quelle proporzioni risultava più minaccioso di quanto non fosse. Ai tuoi ordini, giovane evocatore. Un secondo ringhio avrebbe aperto un portale sul pavimento, nel quale sarebbe balzata in pochi istanti, sparendo in quelle che potevano vedere fossero le fogne di Ame.

    L'ultima richiesta dell'Uzumaki fu quella di poter contattare rapidamente Raizen. Non avrebbe detto molto. Abbiamo la reliquia. Stiamo organizzando un piano per portarla fuori, un sigillo di tracciamento ci sta dando qualche problema. Prepara dei rinforzi, ma non fare mosse azzardate: un passo falso potrebbe costarci caro. Avere un piano B poteva sempre far comodo, almeno per una rapida fuga. Yato invece lo ammonì, mentre Youkai borbottava in risposta. Certo che non lo porterò!! So che non è un mio alleato... Ma potrebbe essere un alleato di Kai. Non avrebbe insistito oltre, dopotutto la soluzione di Yato, drastica com'era, avrebbe portato più problemi che soluzioni a parer suo.

    Gli sarebbe rimasto quel poco tempo che bastava per comprare abiti nuovi, darsi una ripulita, e bruciare i vecchi insieme ai suoi altri disegni per il sigillo. Ne avrebbe tenuta una singola copia, per evitare di dimenticarselo, infilandola nella criniera di Taiyoko, senza però attivare il sigillo in modo che non diventasse anche lui un bersaglio. Era ancora preoccupato per quella stretta di mano, soprattutto ora che Yato aveva scoperto che le sue spade erano state tracciate. Non voleva trovarsi la sua mano tagliata via.


    L'appuntamento iniziò senza problemi, nonostante ci fosse un minimo di tensione (dopotutto era pur sempre parte dei Quadri), forse presto anche gli altri avrebbero capito che almeno lui era fuori pericolo. Arrossì di colpo alle allusioni dell'altro, ridacchiando leggermente nervoso. Ho appena avuto un attacco, finirai per uccidermi! Scrisse, aggiungendo qualche faccina a fine frase, doveva comprenderlo ma non demoralizzarlo. E la cosa lo avrebbe aiutato a capire come avrebbe preso un rifiuto.

    Sapere che Kitori era una frana nel combattimento in parte lo sollevava: questo confermava non solo che non poteva essere un pezzo grosso dei Quadri, ma anche che in caso di emergenza avrebbe potuto stordirlo con estrema facilità. Non sarebbe voluto arrivare a tanto, ma meglio quello di una brutale morte. Detto così non suona nemmeno male. Avrebbe ammesso, incapace di togliersi dalla testa che fosse proprio lui il pazzo che stava rischiando tutto. Vedere il tuo collega così agitato un po' mi ha spaventato, lo ammetto. Insomma, se è un luogo così sicuro, possibile che basti così poco per farlo agitare?? Avrete pur dei sistemi di sicurezza che vi avvertono prima che qualsiasi criminale possa svignarsela! Scrisse, con espressione un po' frustrata e preoccupata in volto. Aveva bisogno di sapere da lui quanto sapesse dei loro sistemi di sicurezza, e se ne avessero fatto scattare qualcuno. Se non altro gettare la frustrazione sulla sua ingiusta punizione lo avrebbe aiutato a far sembrare il discorso più naturale e meno sospetto.

    Sapere che non aveva mai viaggiato fuori da Ame era una buona notizia, poteva ingigantire qualsiasi lato positivo del Paese del Fuoco (non che ci volesse molto, se confrontato ad Ame), e spingere su di essi. Il debito poteva essere un problema, ma allo stesso tempo un'ottima occasione. Youkai aggrottò le sopracciglia, scrivendo un'unica frase. A quanto ammonta il debito? La sua non era una semplice domanda per fare quattro chiacchiere, e per quanto metà del suo volto fosse coperto, non c'erano dubbi nei suoi occhi. Dopotutto aveva una grossa quantità di denaro rilasciatagli dall'Hokage in persona. Tutto per la missione, naturalmente. Non voglio spaventarti. Avrebbe iniziato a scrivere, spostandosi più vicino. Non mi piace molto Ame. Sono qui solo per colpa della mia malattia, perchè i metodi più tradizionali non sembrano funzionare, e secondo mio padre in una città simile avremmo potuto trovare... metodi non convenzionali per trovare una cura. Dover scrivere invece di recitare lo aiutava a rendere la storia molto più reale, Kitori non avrebbe avuto modo di cercare di interpretare il suo volto alla ricerca di espressioni sospette. Ma non aveva intenzione di raccontare solamente la storia che si era preparato ad hoc. Oggi sono stato fortunato, ma domani? Magari tra un mese, magari qualche anno. Persino stanotte. L'unica cosa che so è che ho una falce che pende sul mio collo, e non so quando gli shinigami decideranno di riprendersi la mia anima. La cosa non mi preoccupa troppo, ma allo stesso tempo non voglio starmene con le mani in mano. Strappò quel foglietto, porgendoglielo per farglielo leggere, mentre poggiava la testa sulla sua spalla per scrivere il resto nel quadernino, assicurandosi di render chiaro il suo affetto. Il tempo è prezioso, e non voglio sprecare il mio, nè vedere altri sprecare il loro. Sei una delle poche persone qui in Ame che non fossero conoscenti di mio padre da cui non mi sentivo di dovermi guardare le spalle. Vorrei poterti aiutare, invece di guardarti sprecare tempo prezioso in un posto dove "tutto sommato poteva andarti peggio". Raccontami cosa vorresti fare davvero. Sarebbe poi rimasto quieto, ascoltando la sua storia. A meno di imprevisti, aveva sicuramente un sogno nel cassetto che non andava ad interferire con le morali di Youkai (non che pretendesse poi molto, gli bastava che non desiderasse minare la vita di altre persone). A quel punto il suo piano poteva iniziare davvero.

    Permettimi di aiutarti. Non ti costringerò ad accettare soldi che non vuoi. Se preferisci, sarà un prestito. Invece di avere un debito con chiunque lo abbia la tua famiglia, lo avrai con me. E sarà un segreto solamente tra noi due. Non dirò nulla nemmeno a mio padre. Teneva il quadernino di fronte a sè, serio. Avrebbe ripreso a scrivere solo quando Kitori finì di leggere tutto, chiedendogli di aspettare a fare la sua risposta. Non mi importano i ritardi. Mi ripagherai con calma, e con i tuoi tempi, ma almeno saprò che sarai libero di fare il lavoro che vuoi, e soprattutto dove vuoi. Mi dicono che il paese del Fuoco sia particolarmente bello in questa stagione. Aggiunse qualche faccina con l'occhiolino, ridacchiandosela. E poi, grazie al nostro accordo segreto, se dovessi morire prima del tempo, non avresti nemmeno più un debito! L'avrebbe buttata sul ridere, ma era importante ricordarlo: non lo stava mettendo in ostaggio, ma gli stava dando una posizione ben più vantaggiosa di quella che avrebbe avuto da qualsiasi altra parte, con qualsiasi altra persona. Solo a quel punto, sarebbe arrivata la vera "trappola". Dopotutto Kai gli stava facendo un favore non da poco con tutte quelle proposte. Non ho niente da perdere. Se accettare tutto questo dovesse ancora farti sentire in debito nonostante tutto, non preoccuparti: prima o poi mi verrà in mente un favore da chiederti. E, quel giorno, spero che tu sarai entusiasta di aiutarmi. Naturalmente lui sapeva già che favore chiedere: un sicuro punto per una rapida fuga da Ame. E, in caso estremo, se beccato con la reliquia in mano, una promessa di restare in silenzio, in cambio di una prospettiva di vita migliore. Era un grosso rischio, ma dopotutto ad Ame funzionava così, no? I soldi potevano comprare tutto, ed avere un creditore che non sembrava intenzionato a tagliarti la gola al primo errore era sicuramente un lusso che pochi altri potevano permettersi in quella corrotta città.

    Yato lo aveva avvertito: li avrebbero cercati. E Youkai non aveva intenzione di fare nulla di sospetto prima di aver dato loro un ottimo alibi. Per quello, alla proposta di Kitori, Youkai avrebbe risposto con un sospiro, mimando con il pollice un taglio alla gola. Visto quello che mi è successo oggi, sarebbe meglio che per un po' non mi allontanassi dalle apparecchiature mediche. Il mio dottore mi ha persino sgridato per il nostro appuntamento, secondo lui sarei dovuto stare a riposo. Non sapeva se l'altro avrebbe avuto intenzione di restare. La stanza è un po' piccola, ma se ci si fa stretti è fattibile. Avrebbe ridacchiato, arrossendo e leggermente nervoso. Lo avrebbe lasciato da solo per qualche minuto a prendere la sua decisione, andando in bagno per richiamare Taiyoko in segreto. Gli avrebbe sussurrato cosa dire a Yato: A parte Kitori, ancora non ho incontrato nessun altro dei Quadri. Se è vero che ci stanno pedinando, allora voglio farmi trovare esattamente dove dovrei essere. Dopo aver confermato il mio alibi, mi farò trovare in uno dei nascondigli. Lascia i messaggi che devi a Taiyoko. Il corgi avrebbe quindi sfruttato i suoi portali per essere più furtivo possibile in giro per la città, andando di nascondiglio in nascondiglio ed aspettando come ordinatogli, spostandosi solo ogni ora. Una volta trovato Yato gli avrebbe riferito tutto, aggiornandolo anche sulle sue capacità. Nella mia criniera ci puoi mettere degli oggetti! Vuoi farmi trasportare qualcosa?? Un fumetto? Uno snack? Per quanto fosse una creatura mitologica, da cucciolo sembrava mantenere perlopiù atteggiamenti prevalentemente canini, e a giudicare da cosa era abituato a trasportare di solito, il suo istinto da cane da riporto ancora prevaleva.
     
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    Falce dei Kaguya


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    Y Danone
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    Una notte movimentata

    Per le strade di Ame



    [You - Yato Senju]

    Non era nei nostri piani far uscire niente prima del dovuto, forse non mi hai ascoltato?, schernì Korra, alle osservazioni di "You".
    Il duo sembrava stesse disquisendo con tranquillità, malgrado da una parte il ninja di Konoha avesse il controllo di tutto il legno nelle immediate vicinanze e, dall'altra, la kunoichi avesse attivato i suoi preparativi nel caso in cui la chiacchierata fosse sfociata in qualcosa di più violento.
    Korra sorrise persino ai complimenti sulla missione parzialmente completata, prima di sollevare un sopracciglio al commento sul "fargli trovare quello che vogliono".
    Piano curioso., fu il suo commento a quella spiegazione laconica.
    Agli accenni sugli equilibri da rimettere a posto con qualcosa di prezioso per l'Accademia e, successivamente, alla vista della sagoma stilizzata dell'Elmo del Mizukage, apparentemente Korra non ebbe nessuna reazione. [Abil]
    Sul secondo simbolo e le parole di "You", invece, Korra alzò lo sguardo verso l'altro, ancora impassibile, come se stesse elaborando quelle informazioni.
    L'offerta che arrivò dopo portò la ragazza ad aggrottare la fronte: Unirci a te, a voi, considerando il tuo fidanzatino malaticcio... uhm..., sibilò piano, guardandosi attorno.
    In effetti, uscire da Ame non sarà più tanto facile ed il nostro piano potrebbe avere qualche difficoltà in più: se le Zanne fossero sottratte adesso, avremmo maggiori certezze di riportarle indietro., si fermò un attimo, quasi nel dubbio che qualcuno potesse spiarli, Per l'Accademia. Sì, hai ragione, per l'Accademia., concordò con un sorriso.
    Alzò però la mano all'ultimo, anziché stringerla al Senju: Ho due piccoli ostacoli: il primo è che devo avvisare Kasumi e non potrò farlo senza incontrarla.
    Devo raggiungerla, quindi serve che tu mi dica dove incontrarci, o, eventualmente, se preferisci, seguimi mentre la raggiungo nel nostro punto di ritrovo.
    , avrebbe proposto all'altro, prima di continuare, La seconda questione, la più importante, le Zanne: non posso rischiare che restino alla Pioggia, devono comunque uscire da Ame. Vogliamo prenderle ora? O hai un altro piano?, avrebbe atteso risposte dall'altro.

    Qualunque fosse stato il piano di "You" sulla questione Zanne Gemelle, il Senju non avrebbe avuto nessun ostacolo ad abbandonare la stanza d'albergo, anche assieme alla nuova alleata.

    [You & Korra - L'Incontro con Kasumi (What IF - Yato)]

    Se il chunin di Konoha avesse accettato di seguire la nuova alleata fino all'incontro con la misteriosa "Kasumi", il duo si sarebbe diretto ad un vicolo nel quartiere Sud del Villaggio della Pioggia, poco distante dal locale "Sogno dell'Angelo".
    Lì Korra si sarebbe fermata, estraendo un ombrello con sopra tre lembi di diversi colori, quindi ne avrebbe strappati due, uno rosso ed uno nero, nascondendoli nel mantello, mentre il terzo, azzurro, restava in bella vista sopra l'ombrello, adesso aperto ad impedire che la pioggia la bagnasse.
    Di certo un segnale di qualche tipo.
    Dopo un'attesa di nemmeno mezz'ora, ecco che una seconda figura appariva da un angolo poco distante, innegabilmente silenziosa e decisamente infastidita nello sguardo che rivolse a "You". [Kasumi]
    Spiegami che sta facendo il piccolo ladruncolo illusionista qui., lamentò per prima cosa, incrociando le braccia davanti al petto, mentre Korra le si avvicinava, coprendo anche "Kasumi" con l'ombrello.
    Forse Yato, date le sue indubbie abilità mediche, avrebbe potuto notare che, oltre ad avere la stessa altezza, le due kunoichi avevano anche una corporatura molto simile, escluse alcune differenze più evidenti (la fisionomia del volto in primis).
    Mi ha proposto un buon piano, per noi e per loro, e per tutta l'Accademia., avrebbe spiegato secca quella con l'ombrello.
    Davvero? Perché non lo spieghi pure a me? Almeno qualche dettaglio., continuò Kasumi, voltandosi verso il Senju, E sbrighiamoci, così evitiamo di affogare con questo clima., lamentò Korra.
    Stava a "You" convincere la seconda delle due che puntavano alle Zanne Gemelle.

    [Kai - Youkai Uzumaki]

    Dopo il breve scambio di battute con Shinjitsuki, quando la signora degli Shishi scomparve, seguendo le indicazioni del chunin evocatore, questi chiese di poter avvisare l'Hokage all'altra creatura presente.
    Il Signore degli Shishi attese un attimo, riflettendo su quella richiesta, poi replicò: Il vostro obiettivo è dimostrarvi cresciuti, come hai detto alla mia sposa, giovane evocatore, quindi ritengo sia il caso che lavoriate da soli, aggiornerò io il vostro kage., tagliò corto, intransigente su questo punto, e, ovviamente, una volta concluso l'incontro ad Ame si sarebbe affrettato a fare quanto richiesto, avvisando la Montagna di Konoha, apparendo dal nulla nel suo ufficio. [Nota QM]

    [L'Appuntamento]

    Euo-sama non è un mio collega, è il mio capo.
    Era agitato perché se lui fa un errore e qualcosa viene rubato dalla Banca, bé diciamo che il servizio assicurativo si rifarebbe su di lui, specie nel caso di clienti altolocati: ci sono cose molto importanti in Banca, questo lo so pure io.
    , avrebbe iniziato a spiegare Kitori, mentre la chiacchierata fra i due andava avanti, I sistemi di sicurezza ci sono: il caveau è sorvegliato da esperti di Doton e di Fuuinjutsu, in più so che ci sono dei modi per individuare gli oggetti rubati, specialmente finché ci si trova dentro Ame.
    Per i più preziosi la cosa pare che valga anche fuori dal villaggio, ma non so come facciano, va decisamente oltre il mio ruolo.
    , ammise scuotendo distratto le spalle.
    La distrazione, però, sfuggì dallo sguardo del Sensitivo quando lesse la domanda successiva, per la quale parve intristirsi un pò: Duecentomila Ryo., lo disse tutto d'un fiato.
    O almeno, era quello il debito sei anni fa.
    In famiglia eravamo in cinque e, otto anni fa, quando mia madre era incinta del mio fratellino più piccolo, mio padre, per darci una vita migliore, a quanto pare, pensò bene di fare il passo più lungo della gamba.
    Lui lavorava nell'Ospedale di Ame, lo stesso lavoro che mia madre sperava per me, solo che c'era questo tipo, Torushi, o qualcosa del genere, mio padre gli procurava organi dai malati che non potevano permettersi le cure mediche e veniva pagato bene per questo commercio.
    Non so tutti i dettagli, ma per due anni vivemmo in una casa grandissima, persino con dei camerieri, poi, da un giorno all'altro, mio padre non tornò più a casa.
    Arrivarono, invece, dei tizi poco amichevoli, che ci spiegarono che gli dovevamo 200mila Ryo, perché mio padre aveva preso gli organi alla persona sbagliata ed i suoi non erano stati adeguati per ripagare il debito.
    Ci ritrovammo a vivere in una bettola, mia madre e noi, i suoi tre figli.
    Mio fratello maggiore cercò, allora, di entrare negli affari di Ame, per sostenerci ed assieme pagare il debito: lui aveva qualche abilità ninja, si mise a lavorare per uno di nome Girobatu.
    Dopo un anno fu mandato in missione nel paese del Vento e non è mai ritornato: un attentato andato male, degli accademici li hanno beccati e c'è stato uno scontro.
    Mio fratello era bravo, ma non abbastanza, a quanto pare.
    Mia madre ha cercato di pagare anche lei il debito: ha ripreso il suo vecchio lavoro, ma con un bambino piccolo, non poteva fare granché.
    Così ho dovuto imparare qualcosa di arti ninja pure io e sono finito a lavorare in Banca, grazie alle conoscenze di mia madre: penso che dovrò lavorare altri 10 anni per completare il nostro debito.
    Pure di più, temo, dato che anche io ho qualche vizio quindi spesso spendo quasi tutto il mio stipendio, ma in fondo non è un brutto lavoro.
    , sembrava che cercasse di convincere più se stesso che "Kai" di quello.
    A ben vedere, comunque, aveva ammesso di essere figlio di un commerciante di organi, fratello di un nukenin e chissà che lavoro faceva la madre.
    In più, lui tendeva a spendere il proprio denaro andando per bordelli con ragazzini della sua stessa età.
    O almeno questi dettagli di certo Yato avrebbe sottolineato, se fosse stato presente.
    Comunque, credo sia sceso almeno a 180mila ryo, tutto considerato.

    Le successive parole scritte dal "Muto" parvero far aggrottare la fronte a Kitori, forse stupito dal tono che stava prendendo la discussione: evidentemente il Sensitivo non pensava che il loro appuntamento, avrebbe oscillato fra il suo lavoro, il suo debito e le possibilità di morte di "Kai".
    Mi stai dando troppo credito, cioè, mi fa piacere ed il tempo che passo con te è bello, ma mi stai descrivendo migliore di come io sia., ammise, con una nota di vergogna nella voce, Così su due piedi, non saprei cosa vorrei fare, non ci penso mai, sai? Vivo molto alla giornata, forse mia madre avrebbe qualche idea migliore, in fondo lei e mio padre erano quelli che avevano studiato.
    Lui era, appunto, un medico, lei invece lavorava, o meglio lavora ancora, per i Fiori: è una cuoca, come dice lei... ha studiato tanta chimica, mi spiega spesso, è molto più intelligente di me!
    Potessi scegliere... uhm... si, andrei a vivere fuori di qui con mia madre ed il mio fratellino.
    , raccontò, cercando di sdrammatizzare ed ammettendo che la madre aveva lavorato nei Fiori (anche se non come ninja, apparentemente).

    La proposta successiva di "Kai", poi, lasciò chiaramente sbalordito il suo interlocutore: Un pre... prestito?, balbettò nel leggere l'offerta, interrompendosi per guardare l'altro con gli occhi spalancati, per poi continuare la lettura.
    Ogni nuova parola sembrava agitare di più Kitori, che scosse la testa, alzandola alla fine, quasi prossimo al pianto per quello che il Muto gli proponeva: Vuoi prestarmi i soldi e tenerlo segreto?, bisbigliò.
    Certo, certo che farò tutto quello che vorrai..., disse comprendendo la proposta dell'altro, sorridendo, provando anche a stringergli la mano, se "Kai" glielo avesse permesso.
    Quando poi il sensitivo propose all'altro di continuare l'incontro a casa sua, alla replica del "Muto", il giovane si guardò attorno, apparentemente il suo sguardo sembrava assieme confuso e preoccupato, poi si rivolse con un accenno di timido sorriso a "Kai", prima di rispondere: Perdonami, so che l'ho proposto io, ma casa mia è un pò diverso da stare... qui: dopo quello che mi hai proposto, ecco, devo prendere un pò d'aria di casa, devo rifletterci serenamente.
    Se... se vuoi restare, lo capisco, nessun problema.
    Ti sarò debitore per sempre anche solo per avermi fatto questa offerta, e spero che il mio rifiuto adesso non cambi niente fra noi, ma non riesco a restare.
    Domani ci vediamo, ti va? Verrò qui prima del turno, che ne dici?
    , propose con un misto di evidente emozione, paura ed agitazione nel viso, mentre ancora gli accenni di lacrime si evidenziavano attorno agli occhi.

    In ogni caso, il giovane Uzumaki non avrebbe avuto problemi, in seguito, ad evocare il suo Shishi più piccolo e mandarlo ad incontrare il Senju, se fosse avvenuto prima di Mezzanotte.

    [Intanto i Quadri... Squadra 1: Kui, Sojiro e Yumi - La visita ad Ushio]

    Se il clone di Yato fosse rimasto all'albergo, assieme ad Ushio e Toa, avrebbe incontrato il trio che, probabilmente, poteva riconoscere dalle informazioni condivise da "Kai".
    Che cosa volete?, avrebbe chiesto la guardia del corpo longilinea, quando i tre dei Quadri si fossero presentati alla porta della loro stanza.
    Chiediamo scusa per il disturbo, Ushio-sama, avrebbe esordito Kuii, entrando per primo e non curandosi nemmeno di Toa.
    Sono un uomo di Ame, mi occupo della gestione dei problemi della Banca, se così si può dire, e quest'oggi è stato rubato un oggetto: i sospetti portano al momento in cui voi siete entrati in banca., spiegò il Fante di Quadri, scrutando tutti i presenti, mentre i suoi due accoliti entravano a loro volta.
    Non vedo cosa questo abbia a che fare con noi, mio buon signore, specie a quest'ora della notte., avrebbe detto a quel punto l'uomo dell'Erba dal naso importante.
    Vede, Ushio-sama, ci sono diversi elementi spiacevoli in questa situazione.
    Il primo è che, da ciò che ci è stato raccontato, proprio mentre voi eravate nel caveau, l'oggetto rubato è stato, erroneamente pare, mostrato a tutti voi.
    La seconda è che, dopo quello spiacevole ed imbarazzante evento, nessuno ha più avuto accesso alla stanza con l'oggetto in questione.
    La terza, più strana, è che non abbiamo potuto interrogare Okoi perché è stato trovato morto.
    , enumerò Kuii.
    Che cosa?, esclamò evidentemente sorpreso Ushio.
    Lei ha delle ottime referenze e validi contatti, ma si serve di mercenari, ninja senza patria nota, o dalla dubbia affiliazione, quindi capirà il nostro dubbio sulle persone che la circondano., avrebbe spiegato, facendo poi un cenno a Yumi, perché si facesse avanti.
    Gradirei che permettesse alla mia giovane amica qui, di eseguire un'interrogazione velocissima su tutte e tre le sue guardie del corpo., avrebbe chiesto semplicemente.
    Certamente! Non ho niente da nascondere!, avrebbe esclamato l'uomo di Kusa, mentre, storcendo un pò il naso, anche Toa dava un cenno affermativo alla richiesta.

    Cosa sarebbe potuto succedere a quel punto? [Nota per Yato 1]

    [Intanto i Quadri... Squadra 2: Watoru ed Umma - Locanda dei Veri Batuman]

    Sojiro aveva abbandonato la guardia alla Locanda dei Veri Batuman intorno alla mezzanotte, o poco prima, quando ormai la scomparsa del Gobi era giunta persino alle orecchie del Principe dei Quadri.
    Al suo posto, come anticipato, si sarebbero mossi altri due elementi affiliati ad Euo: suo figlio, Watoru, e l'esperta di Fuuinjutsu, Umma.
    Grazie ad una delle creature in possesso del Direttore della Banca, il suo giovane rampollo sarebbe giunto davanti alla locanda delle Picche senza incertezza della posizione di "Kai", e lì sarebbe entrato assieme all'altra donna dei Quadri, per l'occasione, sotto Henge. [Watoru & Umma]

    Erano le 00:25, forse, il giovane Uzumaki, rimasto da solo, si sarebbe fatto trovare assopito, oppure, i rumori provenienti dal piano di sotto lo avrebbero svegliato?
    Di certo, se fosse stato sveglio, avrebbe sentito le voci provenire dal piano di sotto, qualora fosse uscito dalla sua stanza. [Nota Youkai 1]

    Non abbiamo nessun ragazzino malato qui. E nemmeno tu dovresti stare qui, piccolo! Non è un pò tardi per essere ancora svegli ed in giro?, era la voce di Medo, che cercava di redarguire il più giovane della coppia.
    Mio padre dice sempre che non è bello dire le bugie., lo ammonì con tono gioviale il bambino, prima di girarsi verso la ragazza che lo seguiva, la quale, semplicemente, fece uno sbuffo.
    EHI! Ma che..., Medo non sarebbe riuscito a concludere la frase, bloccato da qualcosa che Youkai, a meno di portarsi sulle scale, e quindi ben visibile al terzetto, non avrebbe saputo identificare.

    [Youkai in the bedroom - What IF 1]

    Tienilo qui, vado a cercare la persona che vuole vedere papà., avrebbe semplicemente detto a quel punto Watoru, muovendosi senza bisogno di indicazioni, seguendo le percezioni di qualcosa che svolazzava vicino a lui.

    Davanti alla porta della stanza, il ragazzino avrebbe parlato, che questa fosse aperto o meno (e comunque, da quella distanza di certo il chunin di Konoha lo avrebbe sentito): Ciao, io mi chiamo Watoru, scusa se ti disturbo a quest'ora, mi ha detto mio padre che sei molto malato, ma avrei bisogno di parlarti.
    Hai incontrato oggi mio padre in banca, è il Direttore, si chiama Euo.
    E' successa una cosa brutta in banca e mi serve avere qualche informazione da te.
    Ti dispiace se entro?


    Avrebbe atteso fino a 2 minuti, per un'eventuale risposta, poi, se la porta fosse stata chiusa, l'avrebbe letteralmente fatta volare via. [TA - Watoru]
    Il ragazzino non sembrava poi così innocuo e propenso a lasciar andare l'altro, tant'è che se Youkai avesse tentato una fuga di qualche genere, di certo lui ed Umma avrebbero reagito. [Nota Youkai 2]

    [Youkai in the hall - What IF 2]

    Se il chunin della Foglia si fosse fatto avanti, avrebbe potuto vedere cos'era successo al barista: una mano fatta di ombre, che sembrava partire dal braccio, in tensione sopra il bancone, della ragazza, stava stringendo in una presa, per niente piacevole, il barista.
    Forse avrebbe riconosciuto l'arte dei Nara in quella particolare presa, semmai il giovane Uzumaki ne avesse incontrato qualcuno.
    Allo stesso tempo, Watoru, che probabilmente Youkai poteva riconoscere dalle investigazioni avvenute all'inizio di quella missione, si sarebbe voltato verso il giovane "Muto".
    La descrizione fatta da mio padre era diversa, ma sei indubbiamente tu, strano., avrebbe esordito con un sorriso bonario.
    Io mi chiamo Watoru, scusa se ti disturbo a quest'ora, mi ha detto mio padre che sei molto malato, ma avrei bisogno di parlarti.
    Hai incontrato oggi mio padre in banca, è il Direttore, si chiama Euo.
    E' successa una cosa brutta in banca e mi serve avere qualche informazione da te.
    , avrebbe spiegato, invitando l'altro a sedersi e parlare.
    Cosa avrebbe fatto in quel caso il ninja di Konoha? [Nota per Youkai 3]

    [Intanto i Quadri... Squadra 3: Girobatu - In cerca della Reliquia]

    Chiedere l'intervento di Girobatu era stato costoso, forse non eccessivamente, ma di certo aveva richiesto una piccola spesa, oltre che un leggero rischio, dato che faceva parte di un seme diverso.
    La questione era che, però, l'amico d'infanzia di Riwoku era, indubbiamente, un maestro inseguitore: aveva ampie conoscenze come sensitivo, come esploratore e, appunto, da inseguitore.
    Ed era abilissimo a lavorare da solo.
    Per tutte queste ragioni, molti anni prima, la Carità di Hayate lo aveva preso sotto la sua custodia, arrivando addirittura a trasmettergli alcune sue conoscenze su come penetrare le menti più deboli. [Nota QM]

    E così l'uomo si sarebbe mosso, usando dei cloni che avrebbe diviso in lungo ed in largo per Ame, sfruttando tutte le sue conoscenze, tanto del Villaggio, quando dell'odore impresso sulla Reliquia e, ovviamente, delle percezioni di ogni possibile tipo di chakra attorno alla stessa, una volta individuata. [Abil Girobatu]

    Sarebbe riuscita Shinjitsuki ad evitare quel cacciatore? Tutto dipendeva dal tipo di abilità e strategie usate.
    Di certo, allo scoccare della mezzanotte, il Cacciatore di Cuori avrebbe iniziato ad investigare per la Reliquia del 5 Code. [Nota per Youkai 3]

    [Intanto i Quadri... Squadra 4: Saki & Euo - L'interrogatorio di Kitori]

    Saki, quando il giovane sensitivo si fosse mosso dalla locanda, avrebbe avuto gioco facile a raggiungere il "collega" e portarlo da Euo-sama.
    Era da poco passata mezzanotte, Euo e Kuii erano da poco tornati dall'incontro con il Visigoto ed il traditore di Suna non era dei migliori quando incontrò il suo sensitivo che lavorava presso di lui in banca.
    I due ninja di Konoha non avrebbero verosimilmente avuto modo di saperlo, ma quando il Sensitivo si trovò davanti al suo capo era molto spaventato e l'altro non andò per il sottile, poggiandogli una mano sulla testa, iniziando un duro interrogatorio. [Tecnica usata]

    Chissà cosa avrebbe scoperto di utile.

    [Intanto... You, Korra & Kasumi]

    Il piano del Senju era di spostarsi fra i diversi luoghi a lui "noti".
    In uno di questi avrebbe anche incontrato la più giovane delle evocazioni di Youkai.
    Ciò che, però, il giovane sembrava non aver considerato era l'impazienza di Kasumi.
    Le due kunoichi, infatti, sarebbero rimaste molto in disparte, rivolgendosi continui sguardi, fin dalla fine della chiacchierata sotto la pioggia.
    Forse, se le avesse osservate con attenzione, Yato avrebbe potuto notare quel tipo di smorfie che spesso vedeva fare al suo Sensei, ma, in questo caso, sembravano sempre essere in risposta ad un cenno, o gesto, dell'altra, come se stessero parlando fra loro.
    In fondo, anche durante il furto in Banca, qualche ora prima, Kasumi era stata capace di comunicare mentalmente con lui, seppur senza dargli la possibilità di rispondere e senza bisogno di un qualche tipo di contatto fisico per attivare quella interazione inattesa: che fra loro due fosse possibile uno scambio di parole senza l'uso della voce? [Abil Korra & Kasumi]

    Alla fine, quando "You" avesse concluso di parlare con l'evocazione dell'Uzumaki, proprio Kasumi gli si sarebbe avvicinato: Quindi il geniale piano è di spostarsi da un nascondiglio al successivo? E sperate che questo basti? Il tuo amichetto continua la sua commedia? Lo sai che ormai vi staranno cercando? Probabilmente staranno cercando anche lei!, obiettò, indicando Korra.
    Calma, Kasumi, qui siamo tutti sulla stessa barca ormai: abbiamo preso degli oggetti che desideriamo restituire, per... com'era? Per riportare gli equilibri., osservò l'altra, spaparanzata sul primo oggetto a fare da poltrona nelle vicinanze.
    Sì, vero! E tutto per il tuo geniale buon senso!
    Che ne sai che non ti ha mentito? Se ha rubato quello che penso, potrebbe essere un mercenario che vuole venderlo al migliore offerente! Altro che Accademia! Se lo vendesse ai Kurotenpi, sarebbe un casino che la metà basterebbe per tutti!
    , lamentò ancora la seconda.
    Sei sempre la solita! Allora cosa vorresti fare?, chiese con una nota di disappunto nella voce la prima.
    Che ne dici, Maestro Ladro, ti fideresti di farmi fare un'interrogazione mentale? O, almeno, a dirci veramente chi sei? In fondo questo posto lo hai scelto tu, non ci dovrebbero essere orecchie estranee a spiarci., su quelle ultime parole, la kunoichi si sarebbe rivolta a Yato con un ghigno diffidente.

    Cosa avrebbe fatto il chunin? Di certo, il suo olfatto avrebbe di nuovo sentito quel vago buon odore che già aveva avvertito ore prima nell'albergo, quando si era confrontato con Korra. [Nota per Febh 2]
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Caos ad Ame

    Yato e Youkai
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    [You e Korra]
    Io ascolto attentamente ciò che dici e ciò che non dici. Le avrei risposto, mantenendo la calma. E anche con le migliori doti furtive, la fuoriuscita del bottino sarebbe fallita, o non sarebbe passata inosservata perlomeno. Spiegai, facendo poi la mia proposta, pur senza ricevere una vera reazione nel vedere le due maschere da parte di Korra. Il mio compagno non è del tutto a conoscenza delle mie intenzioni, mi è stato assegnato per una...spiacevole combinazione di eventi. Aggiunsi. Ma quantomeno sa come lavorare sui Fuuinjutsu e anche se ingenuo può essere sfruttato a dovere. Pessimi termini per parlare di un compagno di squadra, ma Youkai per me era solo uno strumento un pò ingombrante e fin troppo espressivo. A quel punto mi si chiedeva di abbandonare il mio vantaggio per raggiungere Kasumi, anche se avrei potuto scegliere il posto...una dimostrazione di fiducia che poteva essere sospetta, ma che decisi di accogliere e premiare. Conosco un posto, una bettola frequentata da chi commercia in informazioni ma fuori dal giro dei Semi. La Taverna dei Maldicenti, un posto che si può trovare con relativa facilità e su cui nessuno posa gli occhi due volte di fila. Possiamo andare là. O posso seguirti, lasciare che incontri Kasumi e poi andare là, visto che piove. E' il luogo più neutrale che mi viene in mente al momento. Supponevo che Korra avesse modo di comunicare la posizione della Taverna a Kasumi. Quanto alle Zanne, apprezzo la fiducia che mi dimostri, e voglio accordartene altrettanta, non c'è bisogno di prenderle dal nascondiglio per ora. Anche perché esse non sono affatto parte della mia missione, ma solo un piacevole extra che vorrei aiutarvi a esaudire. Ed era vero, non c'era alcuna avidità verso quelle armi, specie se realmente erano dirette a Kiri.

    [You, Korra e Kasumi]
    Avevo lasciato un clone in albergo e attendevo le due cospiratrici seduto in un tavolo in penombra...non che ce ne fossero di illuminati visto quanto erano sporche e opache le poche lampadine nella sala ancora funzionanti. Un avanzo di galera avrebbe trovato sgradevole quel posto, ma questo lo rendeva perfetto per brevi incontri di basso profilo, a patto di non trattenersi troppo. Kasumi non era di bell'aspetto ma la sua corporatura era molto simile a quella di Korra, e mi chiesi se questo non fosse legato alla sua incredibile furtività, con cui si era introdotta nella banca. Magari era come Youshi e poteva usare le ombre...forse nascondendosi nell'ombra di Korra? Non avevo modo al momento di testare la mia ipotesi, ma in una taverna piena di tavolacci e mobili in legno potevo mantenere il mio pur scarso vantaggio. Sono qui come alleato. Mia cara eccelsa ladruncola furtiva. Replicai con una vena di sarcasmo in risposta alla sua frecciata, mentre Korra introduceva il problema. Avevo generato una maschera di Minarai in legno durante l'attesa, con legname di colore diverso in modo da renderla simile all'originale, così da non dover disegnare. La avrei posata sul tavolo, dissolvendola pochi istanti dopo, così che Kasumi la vedesse al pari di Korra. Io sono qui per una questione diversa dalla vostra, ma evidentemente abbiamo interessi compatibili. Io devo portare una cosa fuori da Ame, e voi lo stesso. Io devo riportarla all'Accademia, e voi lo stesso, anzi, a Kiri per essere precisi. E tutte quelle cose hanno un piccolo problema: se escono dal perimetro della Pioggia informano immediatamente le persone interessate della loro presenza e posizione. Anche con il vostro piccolo trucco di compresenza... Qui azzardai, cercando di essere disinvolto nel suggerire il mio sospetto ...non potreste fare molta strada.

    Non ho conoscenze sufficienti nei Fuuinjutsu per cancellare l'allarme, ma il mio compare, al netto della sua mediocrità, ne ha abbastanza per duplicarlo. E così abbiamo fatto, inondando la Pioggia di falsi allarmi indistinguibili dall'originale. Originale che è al sicuro e si sposta da un punto all'altro in attesa di un'occasione per uscire. Occasione che difficilmente si ripeterà...e che vi conviene cogliere, collaborando con me. Ame semplicemente non ha abbastanza uomini per controllare ogni singolo pacco e ogni singolo animale che esce dal perimetro della città. Al momento sono nel caos, e prevedo di aumentare gli allarmi, e uscire durante il panico generale, indipendentemente dai guai che smuoveremo. Annunciai. Uno può nascondersi rimanendo completamente zitti nel silenzio...o facendo un rumore normale in mezzo a un baccano incredibile.

    Per quanto il piano avesse dei difetti, era il meglio che potevo elaborare con le risorse alla mano, ma con la collaborazione delle due kunoichi le cose sarebbero cambiate radicalmente. Dovevo solo convincerle. Naturalmente non basterà, ma il mio compare sta continuando la recita che ha seguito da quando siamo arrivati, per limitare i sospetti, e nel mentre continua a piazzare fuuinjutsu copia su animali e altre esche. Non può nascondersi perchè probabilmente è stato tracciato a sua volta, come hanno provato a tracciare noi. Quanto a Korra...è probabile, se davvero avete eliminato quel viscido individuo che vendeva le spade. Ame è in uno stato di totale confusione, e invece che attendere che le cose si calmino, io dico di alimentare le fiamme, nonostante tutta questa pioggia. Spiegai. Tramite conoscenze abbiamo predisposto diverse casse che partiranno tutte assieme domani mattina, per destinazioni differenti. Almeno venti allarmi simultanei. Noi saremo il ventunesimo, con la differenza che porteremo con noi un animale su cui tracciare il sigillo proprio mentre usciamo, così troveranno solo lui mentre ce la svigniamo. Sarà il nostro corridoio. Azzardato, forse, ma più sicuro che farsi inseguire. Il problema è che dobbiamo arrivare a domattina.

    Poi sempre su Kasumi. La maschera che hai visto dovrebbe essere una garanzia sufficiente. E il fatto che sono qui a parlare a sua volta dovrebbe bastare. Mi accigliai. Ma acconsento all'interrogazione...se in cambio anche tu accetterai di rispondere a una mia domanda con lo stesso metodo. E se avesse scelto di fidarsi, la mia domanda sarebbe stata una: "sei fedele al Mizukage di Kiri?"

    [Il Clone con Youkai]
    Il piano era che ti trovassero svenuto per attirare l'attenzione in caso di incidenti o inconvenienti. Tu invece sei STATO l'inconveniente. Il clone scosse il capo. Ormai è fatta, ma non mancherò di citarlo nel mio rapporto. Se non altro sei utile coi Fuuinjutsu. Il piano è creare caos tutta la notte, e domani una spedizione nutrita, in varie dimensioni, di casse tutte alla stessa ora nasconderà la nostra fuga. Mangia, mantieni alti i livelli di chakra e produci quanti più sigilli possibile. Se non altro erano semplici e di basso consumo. Se hai un marchio di tracciamento dobbiamo trovare il modo di eliminarlo...le mie spade erano state controllate con qualcosa di diverso da un fuuinjutsu...quindi deve essere una qualche sostanza che il nemico può identificare. Non so se lavare la mano basterà, nella peggiore delle ipotesi dovremo bruciare la pelle, poi la guarirò con le Mani Curative. Sempre che Youkai non trovasse qualche alternativa nel mentre, magari chiedendo ai dipendenti della Locanda se notassero qualcosa, o se avessero idea di come eliminare mezzi di tracciamento non legati al chakra. A quel punto il clone avrebbe concordato con Tendora le spedizioni della mattina dopo, facendo in modo che non partissero direttamente dai Veri Batuman, e poi si sarebbe dissolto, lasciando Youkai da solo ad affrontare l'imponderabile. Non aveva molta altra scelta.

    [Il Clone in Albergo]
    Il clone sapeva che ben presto gli allarmi sarebbero scattati ovunque, e sapeva anche che inevitabilmente il personale della banca sarebbe arrivato a cercare chi era stato coinvolto nell'incidente. Per questo, dopo che Korra era uscita per andare da Kasumi, l'originale aveva concordato una strategia col Clone. Appena fossero andati via, avrebbe cercato Toa bussando alla sua porta. Toa-san. Io sono un clone di You, il mio originale ha ricevuto una notizia sgradevole...pare che il venditore sia morto. Korra aveva ammesso che se ne sarebbero occupate lei e la sua complice. Tra questo evento e lo spiacevole incidente alla banca, sospetto che potrebbero crearci dei problemi. Consiglio di nascondere la merce...la presenza del jutsu sulle nostre armi è sospetta a sua volta...forse intendono ingannarci o incastrarci? Non so quanto sia conveniente avvisare Ushio-dono, quando verranno a chiedere è meglio che per lui sia una sorpresa, almeno questo il mio consiglio. Korra e l'originale sono andati a indagare sul morto e verificare se è realmente stato ucciso. Io e i nostri effetti personali siamo rimasti qui. Almeno Toa avrebbe avuto un'infarinatura di ciò che stava per accadere.

    Poco dopo vennero a indagare, e anche se in presenza del clone, parlarono unicamente con Ushio-dono, ovviamente all'oscuro di tutto a meno di scelte differenti da parte di Toa. Naturalmente acconsento alle domande, ma prima vorrei sapere perchè avete marcato le nostre armi uscendo dalla banca? E come mai un vostro errore diventa qualcosa che mette noi sotto indagine? A me questa faccenda sembra sospetta...forse sarebbe meglio avere una terza parte neutrale per proteggere Ushio-dono...cosa vi impedisce di metterci fuori combattimento durante l'interrogazione e avere quindi il nostro datore di lavoro completamente sguarnito e indifeso? Questo per alimentare dubbi e sospetti: il clone non temeva affatto l'interrogazione mentale, per via di un piccolo difetto di quel jutsu di indagine, ma Ushio avrebbe realizzato che potevano esserci rischi? Il clone poteva usarlo per guadagnare tempo? [Nota]

     
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    Incursione

    XI



    Youkai non potè che inchinarsi con rispetto di fronte allo shishi, prima di congedarsi. L'importante era che a Raizen arrivassero le informazioni, anche se non negava che sentire la sua voce lo avrebbe forse rassicurato un minimo. Yato invece ci teneva a rimarcare la sua frustrazione sul piano d’emergenza di Youkai, cosa che lo portò a sbuffare, anche se ormai si stava convincendo che avesse ragione. Si limitò ad annuire, tenendo lo sguardo basso in un’espressione poco convinta. Si osservò la mano sospetta, preoccupato, stringendola a sè quando Yato menzionò il dover bruciare la pelle. Ah… C-capisco… ma preferirei fosse il te originale a farlo. Non possiamo compromettere le mie tecniche. Mettere parzialmente fuori uso una sua mano poteva essere una sentenza di morte.


    Riuscì a far aprire Kitori senza troppi problemi, cosa che non fece che nutrire le sue convinzioni, che fosse una brava persona incastrata in una pessima situazione. Ascoltò tutto ciò che aveva da dire con interesse, sia per curiosità personale ma, soprattutto per il suo vero scopo finale: una scappatoia da Ame, per portar fuori la reliquia. Che quella scappatoia includesse l'aiutare una persona bisognosa era una doppia vittoria. Fortunatamente la maschera fu in grado di coprire la maggior parte delle sue espressioni, anche se gli occhi sgranati e a dir poco sorpresi lasciavano intendere come la situazione del padre fosse per lui... insolita. Di certo, più sentiva dettagli su quella storia, più sentiva il bisogno di insistere che lui e chiunque fosse sopravvissuto dovessero andarsene da quella città maledetta. La morale di quella situazione era molto grigia, il padre probabilmente non aveva agito nel migliore dei modi, e poteva sicuramente trovare alternative meno rischiose a suo parere, ma la conseguenza che era piovuta sulla famiglia non era giusta nei loro confronti.

    Aveva il quadernino aperto di fronte a se, con la penna al di sopra pronta a scrivere, ma incerto sul cosa. Restava convinto che Kitori fosse vittima degli eventi e andasse aiutato, ma restava una situazione complicata. Se non altro l'ultima "battuta" del ragazzo diede un minimo di spinta a Youkai che, dopo aver accennato un sorriso, avrebbe scribacchiato qualcosa. Se non altro il tuo vizio ti ha permesso di incontrarmi. Certo, non dovresti spenderci tutto uno stipendio... Ma immagino che la situazione ti abbia costretto a distrarti in ogni modo possibile. A quel punto, partì il suo piano. Era abbastanza convinto della sua decisione, se voleva realmente salvare tutti i bisognosi, doveva quantomeno partire da Ame. Di certo non poteva pretendere di pagare i debiti di chiunque, nemmeno il suo... E aveva un piano di riserva a riguardo. Una sua presunta morte, soprattutto non conoscendo la famiglia, avrebbe quantomeno annullato il debito, avrebbe cancellato "Kai" dalla vita di Kitori, e gli avrebbe permesso di conoscerlo senza dover ammettere il suo inganno. Per quanto le sue intenzioni fossero buone, lo aveva conosciuto solo come vittima da interrogare per la Banca, e se doveva essere del tutto onesto, non voleva nemmeno essere ricordato come persona di cui essere in debito. Ma quello era un problema che avrebbe risolto più avanti, e da cui non poteva farsi distrarre.

    Di certo la sua offerta aveva avuto effetto, parecchio effetto, cosa che lo convinse sempre più che non solo il suo piano per andarsene da Ame sarebbe andato liscio, ma anche che sarebbe riuscito a salvare quello che restava della sua famiglia. Tuttavia comprendeva quanto fosse agitato, e fece un passo indietro, in modo da lasciarlo respirare. Hehe, non ti preoccupare, sarebbe stato uno shock per chiunque. Non voglio influenzarti ulteriormente, prenditi pure un po' di tempo per pensarci, io è meglio se sto qui. Sai, no? Indicò la sua maschera e sè stesso, a ricordargli della malattia e dell'attacco che aveva avuto in mattinata. Sarò qui ad aspettarti. Sorrise, porgendogli il quadernino per l'ultima volta quella sera. Era sereno, e forse fin troppo confidente nel suo piano. Quello che voleva era assicurarsi che le Picche lo proteggessero anche solo grazie alla fama per quella sera. Di certo non avrebbe immaginato che le sue azioni avrebbero messo sia i dipendenti della locanda, sia Kitori, in pericolo.


    La serata passò perlopiù tranquilla. Con il ritorno di Taiyoko, si fece aiutare dal piccolo shishi per scrivere altri sigilli su ratti e uccelli, più erano e più occasioni avrebbero avuto per distrarre tutti. Iniziava ad essere stanco, ma allo stesso tempo era in allerta, piuttosto agitato: non aveva la reliquia con sè, ma era comunque in mano di una sua preziosa alleata, e per quante istruzioni le avesse potuto dare, si sentiva impotente. Ma era necessario per il suo alibi, e quello della locanda stessa. Bruciò il quaderno utilizzato per parlare con Kitori, aveva informazioni fin troppo rischiose al suo interno, e ne aveva altri con sè, di cui uno che aveva iniziato ad usare per distrarsi, scrivendoci qualche teoria su Spiderboy e qualche nuovo sticker con cui imbrattare il suo ufficio a Konoha.

    In qualche modo però, non era bastato, o forse non era stato cauto abbastanza. Dei rumori fin troppo sospetti attirarono la sua attenzione, mandandolo rapidamente in panico. Le mani si mossero rapidamente nel creare due frammenti, attaccandoli ai suoi vestiti, ed ordinando a Taiyoko di nascondersi. Se mi senti battere il piede con forza, devi tornartene nel tuo regno, hai capito? Bisbigliò. Il cucciolo mugolò, ubbidendo contrariato, mentre Youkai faceva capolino dalla scala. [TS+TA] L'ultima protesta di Medo lo spinse a farsi vedere, con tanto di mascherina abbassata, mostrandosi in cima alle scale con espressione ben poco amichevole, inorridito e furioso di fronte a quell'offesa. La violenza non è tollerata in questo locale. Si impose sui due, squadrandoli dall'alto al basso. Al primo passo che uno dei due avesse fatto in loro direzione, avrebbe allungato la mano, imponendogli di fermarsi. Se ci tieni alla tua salute, ti sconsiglio di avvicinarti più di così. E vi consiglio di aprire almeno una finestra, prima che qualcuno inizi a sentirsi male. Ordinò, c'era poco da obiettare alle sue parole. Non so cosa volete, ma se cercate me, sarà meglio prepariate carta e penna. Nonostante non ve lo meritiate, non augurerei questa malattia nemmeno al mio peggior nemico. Certo, non aveva niente da augurare, dopotutto. Ora, ve lo chiederò con cortesia, una volta sola. Non mancate più di rispetto al personale di questo locale.

    Se si fossero calmati ed avessero accettato di parlare ad un tavolino (dopotutto scrivere in piedi gli stava scomodo, e il tavolo gli avrebbe permesso di nascondere i suoi frammenti di spirito, rubar loro prezioso chakra e farli sentire spossati andava solo a favore della sua veridicità sulla sua malattia infettiva. Accomodatosi, avrebbe risposto alle prime domande, osservandoli con aria torva, e solo se avessero lasciato stare Medo, non avrebbe accettato di vederlo come ostaggio. Avrebbe preso a scrivere sul suo quaderno. E' vero, ho una malattia, Piuttosto grave. Medo non voleva semplicemente invadere la mia privacy. Spero che sia per qualcosa di realmente importante. Spinse il quaderno verso di loro, invitandoli a leggere. Si sarebbe mostrato frustrato se avessero provato a svoltare le pagine precedenti, ritirandolo a sè. Non che avessero potuto trovare granchè, ma oltre ad una leggera vergogna per le sue teorie, non voleva lasciarli fare a modo loro. Era pulito, ne doveva essere certo, ma anche se voleva dimostrare di non aver colpe nei loro affari, doveva dimostrare di avere comunque una sua vita privata. Lo so bene che è successa una cosa brutta, sono quasi morto! Scrisse, con leggero sprezzo, per poi pensarci un po' su, e aggiungere: Non vorrete dirmi che qualcun altro ha avuto i miei sintomi?? Era piuttosto teso, per via della situazione. Sapeva benissimo perchè i due fossero lì, presentatosi come figlio di Euo. Ma doveva convincerli che il motivo della sua tensione fosse un altro, e la sua malattia era un'ottima scappatoia.


    Shinjitsuki era silenziosamente fuggita tra i tetti di Ame, il suo manto si mischiava perfettamente con l’oscurità della notte. Aveva ricevuto un chiaro comando dal proprio evocatore: dirigersi sul tetto di uno dei locali più grossi e popolari della città. Un locale notturno per la precisione, che al suo arrivo a malapena aveva aperto, accogliendo i primi timidi clienti, ma che nel giro di poche ore, col favore della notte, avrebbe accolto ben più persone. Abbastanza da rendere problematico il rintracciare una persona precisa.

    La tattica era abbastanza semplice: restare nei dintorni del locale, senza farsi notare da nessuno, ronzandovi attorno con cautela. Non appena avesse notato una figura particolarmente determinata e sospetta, soprattutto se notata sui tetti, avrebbe attivato uno dei portali, furtiva, usando tutti i metri necessari per saltare direttamente dal tetto alle fogne. [Creatura] [Abilità base Shishi + Note] Quel piccolo trucchetto poteva, in teoria, permetterle di passare una nottata tranquilla: se anche Girobatu avesse avuto accesso a dei cloni, il locale era particolarmente pieno, e secondo il suo evocatore, sarebbe stato più portato a pensare che si stesse nascondendo in mezzo a una fitta folla, che in un posto da cui era probabilmente difficile da cui scappare come le fogne. Non che per una creatura in grado di attraversare dei magici portali fosse un grosso problema… ma Girobatu non poteva ancora saperlo. Al primo rumore o presenza sospetta, non avrebbe fatto altro che attivare un secondo portale, spostandosi su un altro dei tetti nei dintorni. Il suo ruggito più soffice del marito, simile a delle fusa, le avrebbe permesso di attrversare più furtivamente i suoi portali, che emettevano una bianca luce fioca, svanendo in un cerchio bianco che imitava rapidamente le fasi della luna, richiudendosi alle sue spalle. Lo scopo era quello di lasciar tracce di se e della reliquia tutto attorno, che fossero confuse e difficili da notare, e che lasciassero cadere i sospetti sulle centinaia di umani lì presenti. Aveva qualche altro asso nella manica se la situazione si fosse fatta più complessa, ma era tranquilla. La sua specialità dopotutto era non farsi notare, e se riusciva a sfuggire all’insistenza di due cuccioli pestiferi, un umano non sarebbe stato troppo più difficile.


    Edited by Waket - 16/10/2023, 17:04
     
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    Falce dei Kaguya


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    La Lunga Notte di Ame

    Ed i suoi protagonisti



    [Yato: "You" & Korra in Albergo]

    Korra fece una smorfia al commento sulla furtività, ma ascoltò incuriosita quando "You" descrisse il legame con il suo compagno.
    Devo dire che non parlerei mai così di Kasumi, ma anche lei sa essere spiacevole, malgrado le sue qualità., sghignazzò appena, Però se sa cavarsela con i fuuinjutsu, di certo il tuo fidanzatino è utile., concesse alla fine, prima che il discorso virasse totalmente verso Kasumi e su come incontrarla.
    Il Senju fece una controproposta all'opzione di incontrare l'associata di Korra in un vicolo: vedersi in una locanda, la "Taverna dei Mendicanti".
    Ci pensò un attimo su, l'esperta di Genjutsu, poi fece un cenno affermativo con il capo: Va bene, ti raggiungerò lì con Kasumi a questa locanda, ma non provare ad ingannarci, sappiamo tanto cosa hai fatto, quanto tu sai quello che vogliamo fare noi., sottolineò di nuovo, Se cadiamo, cadiamo tutti e quattro., concluse, prima di accettare le parole dell'altro sul non prendere subito le Spade kiriane.

    Trovatisi d'accordo, Korra si sarebbe alzata, Se mi vuoi scusare, vado un attimo a prepararmi., avrebbe detto, con un tono vagamente annoiato, dirigendosi verso la propria stanza da cui sarebbe uscita alcuni minuti dopo, assieme ad un suo clone.
    La cosa interessante, però, il Senju l'avrebbe sentita da dietro quella porta chiusa, qualche istante prima: Immaginavo che saresti stata diversa., avrebbe bisbigliato infatti Korra.
    Quindi servirà l'Henge? Ok., sbuffò una seconda voce che, seppur era evidentemente quella della riccia guardia del corpo, in qualche modo, aveva una tonalità leggermente diversa. [Tecniche Korra + Abil]

    Così, lasciati i due cloni in albergo, "You" e Korra si sarebbero divisi per reincontrarsi alla "Taverna dei Mendicanti".

    [Youkai: "Kai" & Kitori]

    Kitori attese una reazione dal suo interlocutore, una volta descritta l'intera storia della sua famiglia e quella reazione, nella sua semplicità, fece arrossire il Sensitivo: Sì, hai ragione, non dovrei spendere tutto il mio stipendio così., ammise decisamente imbarazzato, malgrado cercasse di accennare un mezzo sorriso.

    Quando poi si parlò del prestito e, in seguito, del proposito di Kitori di tornare a casa, anziché restare alla Locanda, le repliche del giovane "Malato" fecero commuovere ulteriormente il Sensitivo, Grazie, davvero grazie, anche solo per il pensiero..., ripeté di nuovo, con una lacrima che iniziava a rigargli il viso, prima di ispirare profondamente, accennare un sorriso e concludere con un: Ci vediamo domattina.

    Ovviamente, Kitori era ignaro di cosa gli sarebbe successo di lì a poco, come lo era, d'altronde, anche il giovane Uzumaki.

    [Yato - Il Clone in Albergo]

    Il clone di Yato, come concordato con l'originale, si mosse per andare a parlare con Toa, per mettere a parte il caposquadra di alcuni degli eventi, o almeno di una parte della verità sugli eventi avvenuti attorno a loro.
    Il longilineo mercenario aprì la porta della propria stanza con il viso evidentemente assonnato e lo sguardo leggermente confuso quando l'altro si identificò come un clone, ma parve, però, riprendere piena coscienza di se, non appena "You" disse che chi aveva venduto le Zanne era morto.
    Non parlò subito Toa, rimase ad ascoltare quello che la copia aveva da proporre, prima di rifletterci un pò su e fare un cenno all'altro di entrare.
    La stanza del longilineo mercenario era ampia e spaziosa, come quella di You (e Korra per quanto valeva); l'unico oggetto in bella vista erano le armi che il Senju aveva già visto in banca.
    Spiegami come hai scoperto che il venditore è morto, prima di tutto., avrebbe detto, senza troppi giri di parole, o commenti scherzosi, attendendo una valida risposta.
    Quando fosse arrivata, Toa si sarebbe fermato a rifletterci ulteriormente, prima di continuare: Quello che è successo stamattina è stato di certo strano e la morte di quel tizio rende tutto più sospetto, quindi sì, meglio non dire niente ad Ushio-sama, vedremo se verranno a disturbarci.
    Mi occupo io della Merce, non preoccuparti, bellino, ma spero che tu sappia difenderti, se servirà.
    , concluse con il solito ghigno in volto, invitando l'altro ad uscire poi dalla sua stanza.

    Avrebbe fatto qualcosa la copia per scoprire come Toa voleva difendere le "Zanne"? Non godeva delle stesse abilità investigative dell'originale, quindi come si sarebbe mosso?

    [...]

    Quando Kuii ed i suoi bussarono alla loro porta, richiamando tanto l'uomo di Kusa, quanto i due cloni e Toa stesso, furono le parole di "You" ad interrompere ogni azione sul nascere.
    Parole a cui il clone di Korra diede manforte: Esatto, per quanto ne sappiamo, se quel tizio, Okoi, è morto veramente, potreste essere stati voi! Magari è tutta una manovra per attaccare il nostro datore di lavoro!, rincarò.
    Ushio era visibilmente agitato per quei sospetti: Dovete proteggermi!, esclamò d'un tratto, indietreggiando e portandosi alle spalle del longilineo Toa.
    Kuii parve avere un moto di disgusto, quasi, qualcosa che contenne appena, scrutando i due che avevano parlato, poi il restante protettore dell'uomo di Kusa ed infine quest'ultimo: Non c'è niente da temere, Ushio-sama, le sue guardie del corpo sono, forse, un pò troppo diligenti. Come le dicevo, la situazione è spiacevole, e ce ne scusiamo, ma dobbiamo fare i dovuti controlli., commentò, per poi girarsi, ben più freddo, verso i due cloni (per quanto non sembrasse riconoscerne la natura fittizia).
    Marchiare le armi è un'abitudine comune: normalmente, all'uscita degli ospiti, Enuo-san, l'uomo che vi ha accolti, rimuove il marchio.
    Oggi, da ciò che mi ha riferito, la strana scena di un tipo che si è sentito male, chiedendo proprio di te, ragazzino, lo ha insospettito oltremodo: Enuo non è uno che crede nelle coincidenze e gli eventi gli stanno dando ragione.
    , fu la prima risposta di Kuii, carica di disappunto e disprezzo verso "You", anche solo perché si stava rivolgendo direttamente a lui.
    Inoltre, il fatto che siamo stati derubati è un nostro errore, ma se qualcuno ci ha trovato in fallo una volta, non vuol dire che dobbiamo restarci e lasciargli fare i loro comodi., tagliò corto, venendo però interrotto da Toa.
    Tutto bello e molto macho, ma come dicono loro: la faccenda puzza.
    Siamo sicuri che non avete fatto ammazzare voi quel Okoi?
    Immagino che trovare una terza parte qui sia difficile.
    Siete tutti molto manipolabili con il denaro, l'ho capito, ma ho una controproposta: io sono anche un sensitivo.
    Interrogate prima loro due ed io supervisionerò, se vedrò qualcosa di strano, reagirò di conseguenza.
    Quando sarà il mio turno, sarà un mio clone a controllare.
    , tagliò corto la longilinea guardia del corpo, lasciando tempo agli uomini dei Quadri di rifletterci.
    Va bene, mi sembra un ragionevole compromesso., concordò Kuii ed i suoi due sottoposti non dissero niente.
    Dall'altra parte, nemmeno la copia di Korra disse alcunché, stava al clone ligneo la parola, ma se non avesse trovato obiezioni, sarebbe stato interrogato per primo.

    Sarebbe stata Yumi ad avvicinarsi alla copia del Senju e, poggiata la mano sulla sua testa, avrebbe posto queste domande: [Tecnica]

    Hai rubato qualcosa oggi mentre eri in Banca?
    Chi era la persona che si è sentita male mentre eravate nel caveau sotterraneo?
    Hai intenzione di sottrarre qualcosa qui nel Villaggio della Pioggia?



    Al clone di Yato come rispondere e, eventualmente, cosa fare per aiutare tanto il clone di Korra, quanto Toa (non che ne avesse bisogno, per ciò che lui sapeva). [Yato - Nota 1]

    [Youkai: Incontro ai Veri Batuman]

    Quando "Kai" si palesò dal piano superiore della Locanda, tanto la donna con il controllo dell'ombra, quanto il giovane Watoru si fermarono da ciò che stavano facendo ed alzarono lo sguardo verso di lui.
    La violenza qui non è tollerata? Strano, mio padre mi ha descritto in modo molto diverso il proprietario di questo posto., scherzò Watoru, sentendo le prime parole dell'altro e riferendosi, verosimilmente al Kaguya che Youkai aveva conosciuto tempo prima a Konoha.
    Il figlio di Enuo, poi, avrebbe ascoltato le parole di "Kai", guardando alla sua compagnia, non appena il chunin avesse finito.
    Mi sembra ragionevole., ammise, Yui-chan, puoi lasciare andare il barista-san, direi, siamo fra persone cortesi e civili.
    E tu, barista-san, ci procuri fogli e penna, oltre ad aprire qualche finestra?
    , avrebbe chiesto cortesemente il ragazzino a Medo, che, ora di nuovo libero, avrebbe guardato prima a "Kai" con un pò di preoccupazione, poi verso gli altri due, porgendo loro carta e penna, presi sotto il bancone.

    Il figlio di Enuo, a quel punto, avrebbe indicato un tavolo al ninja di Konoha, lontano una decina di metri dal bancone stesso, in mezzo a tanti altri, tutti vuoti in quel momento.
    Lì si sarebbe seduto, accomodandosi ad un'estremità del tavolo e invitando l'altro a raggiungerlo, poggiando carta e penna davanti ad una sedia libera, sul versante opposto al suo.
    In tutto ciò, la compagnia di Watoru si sarebbe accomodata su uno degli sgabelli al balcone, restando comunque visibile a quelli che erano circa 12 metri da Youkai, spostata di 5 metri sulla sua sinistra.
    Da quella posizione, avrebbe preso una bottiglia ed un bicchiere e si sarebbe versata da bere. [Umma - Azione Nascosta]
    Non ti preoccupare per Yui-chan, mio padre è molto protettivo quindi le chiesto di scortarmi, ma lei agisce solo per difendermi, se necessario.
    Tu però non vuoi farmi del male, giusto?
    , avrebbe sorriso il ragazzino.
    A quel punto avrebbe ascoltato, o meglio letto, le parole del suo interlocutore, evidentemente sorpreso ed incuriosito, almeno inizialmente, dallo strano modo di comunicare dell'altro.

    Quando finì di leggere, Watoru si rivolse di nuovo a "Kai": Innanzi tutto, come ti chiami? Mio padre non mi ha dato questa informazione., avrebbe esordito, per poi continuare, dopo una risposta.
    Sì, mi ha raccontato cosa ti è successo, ma per quanto sia di sicuro una cosa brutta, ne è successa anche un'altra: qualcuno ha rubato qualcosa in banca mentre stavi male e, per citare mio padre, le coincidenze non esistono., a quel punto, avrebbe alzato le mani, con i palmi verso Youkai, non in modo minaccioso, Non ti sto accusando di niente, ma da quello che mi hanno raccontato e quello che mi dici, avrei bisogno di qualche informazione ulteriore, per far capire a mio padre che tu sei innocente in tutto ciò, perché sei innocente, giusto?, avrebbe continuato con un sorriso e, incurante di eventuali obiezioni di "Kai", che avrebbe comunque letto, Watoru avrebbe posto le sue domande.

    Innanzi tutto: perché oggi avevi un aspetto diverso? Mio padre ti ha descritto non così giovane e senza tutte queste bende addosso, ma sono certo che sei tu la persona che ha incontrato.
    E poi, perché non lo hai informato della tua condizione? Da quel che mi è stato detto, non solo hai stretto la mano a mio padre, che quindi ha messo a rischio la sua vita, ma hai avuto contatto con altre persone, fra cui un dipendente di nome Kitori. Non hai pensato alle tue condizioni in quel caso?
    Kitori, che a detta di mio padre, già conoscevi, giusto?
    , avrebbe chiesto.
    Al giovane Uzumaki decidere come rispondere. [Youkai - Nota 1]

    [Yato: Incontro alla Taverna dei Mendicanti]

    Quando Korra e Kasumi raggiunsero "You" nella "Taverna dei Mendicanti", l'ultima arrivata non si presentò di certo nel modo più pacifico, ma, più di quello, forse, un particolare interessante sarebbe stato evidente, semmai Yato avesse in precedenza origliato la stanza di Korra: la seconda voce che aveva sentito dietro la porta era, in qualche modo, molto simile a quella di Kasumi stessa, seppur con una tonalità leggermente diversa.

    Ad ogni modo, il dialogo fra i tre andò avanti: Kasumi, inizialmente, guardò alla maschera in legno presente sul tavolo, per poi voltarsi verso Korra, Quello di cui ti parlavo. , esordì la guardia del corpo di Ushio.
    Capisco che intendevi. Non del tutto il legame, ma è un bene, dati i fatti., concesse a quel punto l'altra, con un cenno affermativo del capo, prima di iniziare, con i suoi modi bruschi, a porre domande a "You".
    Sull'accenno alla "compresenza", il Senju avrebbe potuto vedere le due scambiarsi uno sguardo ed un accenno di sorriso, che non avesse colto a pieno la natura delle loro tecniche?
    Per il resto, rimasero ad ascoltare quanto spiegava il Senju, senza obiettare fino alla fine del discorso, seppur sul piano di fare tanto rumore da passare inosservati, ci fu un altro scambio di sguardi, stavolta con una più evidente sorpresa, per quanto possibile.
    Il tuo piano non è male., concesse Kasumi, quando l'altro finì di parlare, Ma ci sono due aspetti che mi lasciano comunque perplessa., continuò, Anche a me, ora che ho sentito di questi ultimi particolari tempistici., aggiunse Korra.

    Prima di tutto, parti da un'idea sbagliata: voi avete sottratto qualcosa che era ancora protetta da fuuinjutsu della banca, al contrario, noi avremmo ripreso qualcosa che era stato correttamente comprato e portato fuori Ame.
    Non avremmo avuto alcun problema, non fosse stato per te ed il tuo fidanzatino, non ci sarebbero stati fuuinjutsu di controllo: gli affari sono qualcosa che qui viene rispettato, ci era stato detto.
    , spiegò Kasumi.
    Quello che ho cercato di spiegarti anche io: partivi da due situazioni differenti, la nostra e la vostra, almeno prima che scatenaste rumore., rincarò l'altra.
    Il problema più importante, però, è sempre uno: se davvero dobbiamo muoverci domattina con tutto quel rumore, dobbiamo anche noi avere il nostro bersaglio per le mani.
    Il vostro è in movimento, ed immagino che avrete come riprenderlo, ma il nostro? Sai che devi aiutarci a recuperarlo, sì? E come hai intenzione di fare?
    , concluse, attendendo spiegazioni da "You", prima che si parlasse dell'Interrogazione Mentale.

    Quando si arrivò alla controproposta del Senju, di porre una domanda a Kasumi, questa si guardò con Korra, che fece un cenno affermativo: E' per il bene del nostro villaggio., confermò l'altra.
    Kasumi parve sbattere le palpebre un paio di volte, forse riflettendoci, poi si voltò verso il ninja di Konoha: Va bene, accetto. Chi inizia?, avrebbe chiesto.

    Quale che fosse stato l'ordine di interrogazione, alla domanda di Yato, l'altra avrebbe risposto, apparentemente senza fare alcuna resistenza:

    Sono fedele a Kiri ed al suo Kage



    Al qual tempo, alla mente di Yato, si sarebbe palesato il simbolo del villaggio della Nebbia impresso su un coprifronte anche se sarebbe stato impossibile cogliere la totalità del vestiario di una delle due da quel singolo dettaglio.

    Quando fu, invece, il momento delle domande di Kasumi, sarebbero state le seguenti:

    Cosa avete sottratto in Banca?
    Che tipo di relazione hai con il Kage di Kiri?
    Hai intenzione di tradirci o il piano è veramente quello che hai descritto?



    Finito il reciproco interrogatorio, Kasumi si sarebbe seduta, apparentemente stanca.
    Tutto ok?, le avrebbe chiesto Korra, avvicinandosi evidentemente preoccupata, Quel Okoi mi ha fatto spendere più energie di quanto preventivato. Mi serve un tonico., rispose verso l'altra.
    A quel punto, lo scambio parve prendere una strana direzione: Sicura di non volerti riposare?, chiese la riccia guardia del corpo, prima che l'altra puntasse gli occhi su "You", No, se il piano è diventato questo, cercherò di tirare avanti fino a domani... quanti tonici abbiamo ancora?, avrebbe chiesto in risposta la seconda.
    Tre, potrebbero bastare, ma è rischioso., rispose la prima, Mi riposerò appena usciti da Ame, a quel punto dovremmo potercelo permettere., suggerì Kasumi, aprendo la mano davanti a Korra, che le porse un oggetto che sembrava più una cartabomba, o almeno un pezzo di carta con sopra inciso un kanji, ma non un tonico standard.
    Kasumi si voltò quindi verso "You": Vado un attimo al bagno delle signore, ma Korra resterà con te, per non farti sentire solo. Quando torno, dovremmo pensare a come recuperare ciò che ci manca., E non sta parlando del tuo fidanzatino., rincarò la dose la guardia del corpo di Ushio.

    Stava a Yato, tanto dedurre se c'era qualcosa di importante in ciò che aveva visto e sentito, tanto quanto comportarsi per il recupero delle Zanne. [Yato - Nota 2]

    [Youkai: La Caccia di Girobatu]

    Il Cacciatore di Cuori avrebbe iniziato a setacciare attraverso il villaggio della Pioggia con i suoi cloni.
    Quando gli avevano affidato quella missione non aveva ricevuto moltissimi dettagli: gli era stato detto cosa avevano rubato, una reliquia contenente il Cinque Code, ma la reliquia, di per se, non rendeva facile percepire il chakra del demone, a meno di non essere abbastanza vicini, egualmente, c'era una traccia odorifera sull'oggetto, qualcosa che non poteva essere rimosso molto facilmente, ma che, in ogni caso, richiedeva apposite abilità per essere perfettamente identificabile.
    Era possibile che il Bijuu fosse già uscito dal villaggio, ma in quel caso sarebbero stati altri ad occuparsene, lui doveva accettarsi che fosse, o meno, dentro Ame, e, nel primo caso, recuperarlo.

    Per fare ciò, i cloni, non avendo molti dettagli, iniziarono a muoversi dalla Torre Centrale di Ame, luogo dove ben due dei quattro Assi avevano, negli ultimi tempi, la loro base principale. [Mappa] [Nota Geografica]

    E proprio sui Semi, il Cacciatore avrebbe riflettuto per come dividere le sue forze senza bruciare tutto il proprio chakra: escludeva che fosse un'azione interna ai Quadri, alla fine servivano tutti lo stesso Asso, un colpo di mano del genere non avrebbe portato che a lotte interne, quindi solo un clone si sarebbe mosso nel quartiere dei suoi momentanei datori di lavoro, per ora.

    Con il nuovo Asso di Cuori non aveva i medesimi legami avuti con il precedente, ma non aveva sentito voci di un attentato alla stabilità dei Quadri da parte della "Principessa del Gelo", due cloni sarebbero andati a cercare per il quartiere del suo Seme.

    L'Asso di Picche, d'altra parte, era un buon sospettato, dati i suoi precedenti con il Principe che controllava la Banca di Ame, ma, per quel che aveva sentito, non andava così per il sottile da rubare oggetti altrui, però, avrebbe focalizzato almeno tre dei suoi cloni nell'area di interesse di quel Seme.

    Infine c'erano i Fiori: non sapeva niente dell'Asso, ma la nuova Regina si diceva fosse "famelico" ed "eccessivo", poteva essere stata una sua mossa? Avrebbe mandato per sicurezza tre cloni anche nella loro area.

    [Ore 00:45]
    Ci avrebbe messo tre quarti d'ora, ma alla fine uno dei cloni avrebbe individuato la traccia d'odore della reliquia nel quartiere dei Fiori, una traccia che lo avrebbe condotto ad uno specifico locale: "Delirio e Delizia".
    Sulla carta, quello era un "Grand Hotel", ma anche uno dei centri nevralgici dei Fiori, nonché uno dei covi preferiti dell'attuale Regina, era un luogo sempre pieno di persone di ogni sesso ed età, intenti in diverse attività.
    Fu lì vicino che uno dei cloni di Girobatu avvertì la traccia di odori, per un inatteso caso fortuito (forse, semplicemente, l'evocazione si era spostata il più lontano possibile da dove aveva incontrato Youkai?).
    Le azioni successive, ironicamente, non andarono a pieno vantaggio del Cacciatore: comunicata l'informazione al resto dei cloni ed all'originale, tutte le altre copie, eccetto le altre presenti nel quartiere dei Fiori, si sciolsero, mentre il vero ninja e le due copie residue, si sarebbero mosse per chiudere sul luogo di loro interesse.
    Creati tre nuovi cloni sul posto, l'originale sarebbe rimasto in disparte, mentre due cloni si muovevano per le strade di Ame, nei dintorni del locale.
    Due ulteriori cloni entravano nel "Grand Hotel" dall'ingresso principale, ed i restanti si sarebbero diretti sui tetti con l'intenzione di ispezionare dall'alto l'edificio e quelli circostanti.
    Tutti i cloni avrebbero unito le percezioni sopraffine dei loro sensi all'uso delle abilità da Sensitivi e, metà di loro, avrebbe sfruttato anche particolare abilità appresa dal passato Asso di Cuori su come sondare, sommariamente, le menti nei dintorni. [Abil Girobatu]

    Non sarebbe stato difficile, per il Cacciatore, individuare una figura che si muoveva sui tetti e, verosimilmente, nemmeno Shinjitsuki avrebbe avuto troppe difficoltà ad individuare i due cloni, per poi seguire la sua strategia iniziale, scomparendo in un nuovo portale.
    Girobatu non avrebbe avuto modo di inseguirla prontamente, ma di certo avrebbe avvertito l'impronta di chakra sconosciuta che, d'improvviso, scompariva, date le sue abilità.

    [Ore 01:00 - 02:00]

    La successiva ora sarebbe stata consumata con una combinazione di azioni.
    Dei due cloni, usciti dal Grand Hotel, uno avrebbe raggiunto quelli sul tetto, così da analizzare la scena, usando le abilità e le tecniche del Cacciatore, mentre i tre al suolo avrebbero ripreso la ricerca e l'originale avrebbe recuperato ulteriori aiuti nei dintorni per mandarli a caccia per lui.
    I cloni sul tetto avrebbero scoperto per grandi linee che quella che cercavano era una qualche evocazione, verosimilmente un felino o un canide (dalle tracce individuate), che usava delle tecniche di teletrasporto di qualche tipo.
    Ne avrebbe potuto individuare forse una traccia odorifera, oltre che il tipo d'impronta, percepita prima che scappasse. [Tecniche Girobatu]
    L'originale, ottenute le informazioni dai cloni, che si sarebbero poi sciolti, avrebbe iniziato a muovere le creature che aveva richiamato dalle strade di Ame, per mandarle ad investigare. [Tecniche Girobatu originale]

    [Ore 02:30 - 03:00]

    Sarebbero state le 2 passate di notte, quando Shinjitsuki avrebbe scoperto, nelle fogne di Ame, di essere inseguita da un elevato numero di animali e, dietro di loro, avrebbe probabilmente sentito dei passi umani.
    Un nuovo teletrasporto, però, le avrebbe dato minor vantaggio di tempo: quello che la prima volta aveva richiesto un'indagine di un'ora, sarebbe stato ora più facile da ritrovare, così, già dopo appena trenta minuti , dovunque si fosse spostata, la signora degli Shishi avrebbe di nuovo intuito di essere inseguita.

    Forse era il momento di cambiare la propria strategia? O poteva continuare, semplicemente a saltare da un luogo ad un altro? [Youkai - Nota 2]

    [Yato: Riprendere le Zanne]

    Dopo l'incontro alla Locanda del Mendicante, le due alleate di "You" avrebbero chiesto con insistenza come riprendere le Zanne Gemelle.
    Quali informazioni, però, aveva Yato in tal senso?
    Il suo clone non aveva le sue abilità investigative, quindi non poteva, verosimilmente, indagare su cosa Toa avesse fatto per proteggere le Zanne, però, sapeva che le stesse erano nella stanza di Ushio, almeno fino al momento in cui Yato aveva abbandonato l'albergo.
    Dopo quello specifico evento e fino all'arrivo di Kuii ed i suoi, la longilinea guardia del corpo non aveva mai fatto visita alla stanza del suo datore di lavoro, ma forse poteva in qualche modo manipolare il metallo delle armi presenti nell'altra stanza dalla distanza? O aveva un modo tutto suo per raggiungere l'altra stanza non visto?
    In fondo cosa aveva detto di se l'altro? Era un Sensitivo, abile con le armi nel corpo a corpo e poco di più: magari aveva un modo per agire non visto.
    Se fossero tornati nei pressi della locanda, però, una cosa interessante sarebbe successa: Kasumi, che apparentemente si era ripresa abbastanza, alzando gli occhi verso la stanza d'albergo, quando erano ormai a meno di 10 metri dall'edificio, avrebbe fatto cenno agli altri due di fermarsi.
    C'è qualcosa di strano lì fuori dalla finestra., avrebbe esordito, indicando qualcosa che Yato non sarebbe riuscito a vedere, Cosa?, avrebbe chiesto Korra, apparentemente anche lei incapace di vedere alcunché, Dovresti farti degli occhiali, te lo dico da anni..., la schernì la prima, per poi continuare, Credo sia un essere vivente? Forse un'evocazione di qualche tipo? E' semitrasparente, la vedo con difficoltà, ma è troppo grande e la pioggia ci va a sbattere contro, sono abbastanza sicura che ci sia qualcosa lì.
    E sono altrettanto sicura che quando siamo tornati dalla banca stamattina, non c'era.
    , spiegò, leggermente incerta anche lei. [Abil Kasumi]

    Sapevano dunque che c'era un qualche "oggetto", o "creatura" che osservava la stanza dall'esterno, inoltre, semmai il clone si fosse sciolto per qualche motivo, probabilmente "You" avrebbe saputo anche tutto sulla visita di Kuii ed i suoi.
    Certo, ci sarebbe anche stato il caso che, se fossero tornati alla stanza d'albergo entro le 2:00, avrebbero potuto incontrare Kuii ed i suoi, ma questo sarebbe dipeso molto da come fossero andate le cose nella stanza con Ushio, Toa ed i cloni stessi. [Nota per Yato - 3]

    [Intanto... L'Interrogatorio di Kitori]

    Un'ora di interrogatorio, un'ora in cui Euo non era di certo andato per il sottile con il Sensitivo che lavorava per lui in banca.
    Alla fine, il traditore di Suna e l'Esperto di Doton che lì si trovava con lui, avrebbero cercato di tirare le somme su quanto scoperto.
    Dunque, questo Kai era già passato in Banca il giorno prima, con il suo vero aspetto, o almeno l'aspetto con cui si è poi presentato a Kitori.
    Alla sua prima visita in banca, era stato identificato come qualcuno che poteva avere delle competenze da ninja, di certo aveva una riserva di chakra differente da una persona comune.
    Poi questo Kai ha avvicinato Kitori al bordello dove va sempre, ma come poteva saperlo? Lo sorvegliava?
    In ogni caso, lì gli ha fatto la sua strana proposta per tornare il giorno dopo, seducendolo nel frattempo.
    Il giorno dopo, cioè stamattina, sappiamo bene che è successo.
    Poi poche ore fa, Kai gli ha anche proposto di pagare il suo debito e fuggire assieme, il perfetto modo per mettere un guinzaglio al già infatuato Sensitivo idiota che mi ritrovo.
    E questo scemo pensava che fossero coincidenze!
    , avrebbe fatto un resoconto Euo, rivolgendosi all'unica altra persona cosciente lì dentro.
    Sì, signore, sì, ha ragione., avrebbe balbettato Saki.
    Cos'hai? Sono gli scarabei? Sono degli stercorari ed il nostro Kitori se l'è fatta al quanto sotto durante l'interrogatorio, mi sembra giusto farli nutrire!, lamentò Euo, prima di continuare, Questo Kai sembra più intelligente di quanto il mio stupido Sensitivo abbia compreso.
    Prima va in giro a parlare della sua malattia del non poter entrare in contatto con gli altri, poi tramite un Henge non si fa problemi a toccare me, o altri, né a parlare, anziché scrivere, mentre era in banca.
    Certo, sembra una persona fin troppo attenta nel creare questa menzogna per delle distrazioni simili, ma magari faceva leva sulla stupidità di questo imbecille, non a torto.
    Per di più voleva pagare anche il suo debito: di sicuro ne avrebbe ucciso l'intera famiglia non appena fuori da Ame, così da far scomparire ogni traccia.
    , sbuffò, pulendosi distrattamente le mani.
    Potrebbe essere un accademico?, chiese Saki.
    Ha detto di provenire dal Paese del Fuoco, a quel che sa Kitori, ma suppongo che, come qualsiasi altra cosa scritta a questo idiota, sia una menzogna.
    Diamine, potrebbe essere uno sgherro dello Tsuchikage che vuole riprendersi il Cinque Code senza pagare Ame, dopo oltre trent'anni che il demone non è più stato al servizio di Iwa.
    O un Cremisi, per quanto ne vale.
    , lamentò infastidito Euo.
    Cosa facciamo, signore? Andiamo dai Veri Batuman? Suo figlio è lì solo con Umma., domandò ancora l'esperto di Doton.
    Sì, in effetti, per quanto sia forte Watoru, questo tizio sembra un maestro stratega, spero che Umma gli possa essere utile, in fondo si dice tanto bene delle abilità dei Nara in ambito strategico.
    E spero che le Picche non siano coinvolte, sarebbe un problema altrimenti.
    , una piccola pausa in cui scosse la testa: non poteva essere così sfortunato.
    Aspettiamo novità per ora. Sia da Watoru e da Kuii, ma soprattutto da quel Cacciatore dei Cuori, poi agiremo di conseguenza.
    Ho fino a mezzogiorno per ritrovare il Gobi.
    ,rispose con un'evidente nota di preoccupazione.
    E Kitori?, aggiunse, osservando la figura che rantolava al suolo.
    Se ritroviamo il Gobi, licenzierò semplicemente questo imbecille, triplicando il debito della sua famiglia.
    Se però non arriverò a domani sera, farò in modo che non ci arrivi nemmeno lui e venderò il suo fratellino alla Regina di Fiori.
    , tagliò corto il responsabile della Banca Centrale. [Nota Extra]


    Edited by Shiltar Kaguya - 17/10/2023, 13:30
     
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    Fidarsi è bene, Aiutare è Meglio

    III




    Usciti i due chunin dall’ufficio rimase seduto sulla sua sedia per qualche tempo, in silenzio. Li aveva indubbiamente mandati a compiere una missione dalle numerose incognite, e per quanto avessero possibilità di muoversi senza badare a spese per la loro copertura una volta in loco erano praticamente soli se non per un sistema di comunicazione che comunque non garantiva un tempestivo supporto.
    Ma dopotutto erano nina e chunin, con una discreta esperienza sulle spalle, sarebbe andato bene.
    Tuttavia fatta eccezione per il supporto strutturale dovuto dal villaggio lui aveva fatto ben poco, e si sentiva in debito sia come Raizen che come Hokage, la missione aveva rischi che in poco tempo potevano degenerare arrivando a far scomodare gli assi, individui contro cui dei chunin potevano materialmente fare ben poco, sia per affrontarli che per fuggire da essi, stavano parlando di un demone alla fin dei conti, un investimento dal valore difficilmente calcolabile.
    Aveva bisogno di qualcuno di fidato con cui aveva già collaborato, Febh era tra i pochi candidati e l’unico a cui non avrebbe in nessun caso dovuto guardare le spalle, inoltre le loro strategie avevano la naturale capacità di interagire con ottimi risultati.
    Avrebbe quindi preparato tre lettere: una per Hebiko, una per Ogen e una per Febh stesso.
    Alla prima poteva semplicemente chiedere un favore, qualche giorno di copertura sulle mansioni di Febh era in genere una mezza vacanza per il resto dell’ufficio, con Ogen invece doveva essere più prudente.

    Cara Viperella
    Spero che il set da the artigianale sia arrivato intatto, e spero anche che sia già arrivato per non rovinare la sorpresa, mi sono raccomandato più volte col ceramista su imballaggio e qualità dei materiali, ho dovuto insistere un po' per un flusso costante sopra un braccio di altezza e il tappo ermetico ma so che non resterai delusa dalla tradizionale aggiunta del doppio fondo per infusioni più ardite, mi raccomando, stai attenta. Puoi sempre usarlo per due tipi di the differenti.
    Inoltre hai una scusa per dare qualche giorno di ferie a Febh, mi serve per una cosetta ad Ame, verrà informato insieme a te della cosa.
    I progetti e la costruzione procedono senza intoppi, non inserirò comunque i lampadari a forma di serpente, sono orribili.
    Tuo, Raizen


    Ci mise un tono volutamente frivolo, stimolando il senso di debito con quel piccolo dono, pur sapendo di trovare Hebiko ben disposta a prescindere a quella richiesta.

    Cara Ogen,
    Ti scrivo per informarti di un’ ottima possibilità di espansione nei territori di Ame.
    Contestualmente alla presente lettera ne verrà recapitata una anche a Febh per partecipare ad una missione ad alto rischio in cui poter dimostrare il peso del clan Yakushi.
    Lascio al tuo giudizio le eventuali raccomandazioni a Febh, i miei interessi sono rivolti unicamente ad una reliquia ma il resto è terreno fertile per azioni di altro genere.
    Rispettosamente,
    Raizen Ikigami


    Una lettera volutamente allusiva, ma entrambi conoscevano lo stile dell’altro e comprendere le implicazioni di quelle righe non sarebbe stato difficile

    Cara Jasmine
    Si, questa lettera è per te Febh, non fare finta di aver dimenticato il tuo secondo nome.
    Ho sentito che questo periodo ad Oto è parecchio teso, e preoccupato per i tuoi livelli di stress sicuramente innalzati dalla mole di lavoro alla quale solo tu puoi assolvere ho contattato le alte sfere per garantirti qualche giorno di stacco e divertimenti programmati lontani dal lavoro.
    Un regolamento di conti ad Ame con ampie possibilità di atti di bullismo e soggiorno tutto compreso in una struttura ricettiva a Konoha.
    Mettiti in viaggio appena ricevi la missiva: è tutto pronto.
    Spicciati.
    Quello influente: l’Hokage, Raizen Ikigami.


    Ogni lettera riportava esclusivamente effetti positivi perché, beh, non ne esistevano di negativi. Almeno questa era la sua narrazione.
    Tappò la penna e tornò con un sospiro a sedersi al suo posto dopo aver approntato i corvi alla consegna dei messaggi. Aveva un opinione contrastante con Ame, la sua natura non era prettamente malvagia e considerando che i soldi erano l’ago della bilancia verso il quale pendeva la bontà di quel villaggio non l’aveva mai reputato una reale minaccia, tuttavia il demone aveva un valore inestimabile, un valore che stavano sottraendo alla pioggia per quanto questo gli appartenesse. Non era una missione da sottovalutare e quella consapevolezza lo rendeva irrequieto. Fin dal giorno in cui avevano appreso che il demone gli era stato sottratto proprio da Ame aveva ponderato sul come agire per riportarlo indietro e di fatto dare fiducia a due chunin, contrariamente ai suoi detrattori che lo reputavano incapace di fidarsi, si disse che era la scelta migliore. Se tutto fosse filato estremamente liscio il demone sarebbe tornato a casa e avrebbero avuto il vanto di averglielo soffiato da sotto il naso, se invece qualcosa fosse andato storto avrebbe avuto la possibilità di colpire duro rimarcando che era bene non prendere niente che appartenesse al Fuoco.
    Di certo non una delle celebri strategie di Shika, ma lui non era un tipo da stare a guardare dall’alto delle torri d’avorio, sarebbe sceso in campo per evitare fallimenti come la questione di Taki se necessario.
    Era ormai sera, accese la lampada e continuò a leggere i rapporti sulle terre di Iwa, aveva chiesto che quelli delle missioni nella zona gli venissero consegnati direttamente: cercava tracce del grido delle anime.

    […]

    La missione ad Ame era iniziata relativamente da poco tempo e in generale era necessario comunicare con tempistiche dilatate, anche perché le comunicazioni erano generalmente complesse e scomode da fare, ma il tempo era generalmente occupato da qualche richiesta assurda di Febh, mostruosamente produttivo nonostante fosse li da poco meno di un giorno.
    Sorprendentemente per via dell'efficienza dimostrata, il duo di chunin lo contattò nel tardo pomeriggio, venne infatti sorpreso dal portale di uno shishi che gli si aprì in ufficio, riportando rapidamente gli aggiornamenti comunicati da Youkai.

    Bene, ma non benissimo.

    Disse leggermente preoccupato.

    Ora inizierà, se possibile, la parte ancora più complessa.
    Ma si sono mossi rapidamente, informalo che mi sposterò immediatamente, conosco i dintorni di Ame e ti dirò dove trovarmi casomai sia necessario comunicare con un altro portale.
    Non sarò all’interno del villaggio ma nei pressi della via che da Konoha entra al villaggio.


    Gli avrebbe dunque fatto un disegno riassuntivo riportando elementi inamovibili e distintivi per fargli capire che avrebbe atteso in una macchia boschiva a circa quattrocento metri dall’ingresso, se non fosse stato lì sarebbe stato sufficiente attenderlo o lasciare comunicazioni scritte in qualche modo, le avrebbe rintracciate o sarebbe comunque arrivato.
    Salutato lo shishi avrebbe fatto rintracciare Febh attendendolo nell’ufficio.

    Pront…!
    Poggia pure tutte quelle carabattole e sappi che i souvenir non erano compresi nel soggiorno spesato.


    Datogli il tempo di disarmarsi dei suppellettili ed eventualmente di riequipaggiarsi delle armi l’avrebbe osservato con un mezzo sorriso.

    Pronto?
    Direi che si parte allora.
    Muoviamoci in grande, nel viaggio potremmo recuperare chakra, ci muoveremo in linea d’aria e potremmo stare a riposare sui draghi, per cui direi che possiamo procurarci un po' d’aiuto.
    Ah si, per bullismo intendevo che forse dobbiamo prendere a schiaffi qualche Asso di Ame.


    Disse distrattamente, sapeva che la cosa avrebbe fatto piacere a Febh.

    Evochiamo fuori dal villaggio ovviamente, questo edificio non è fatto per il re delle lucertole.
    E anche le strade rischiano di risentirne.


    Disse con una leggera risata.
    Una volta fuori dalle mura, con un piccolo manipolo di curiosi intorno a loro si prepararono alla partenza, fu la Montagna ad osservare il cielo.

    Non penso che questo bel tempo durerà.

    Sapeva cosa comportava evocare i grandi boss di contratto, sia suoi che quelli di Febh.
    Composti i sigilli, prima che qualsiasi nube di fumo potesse rivelare l’apparizione delle creature una colossale massa d’aria venne spostata, smuovendo tenuemente le fronde del bosco in cui era immersa Konoha, per poi rafforzarsi quando la massa venne scaldata, salendo più rapidamente. In breve tempo sarebbe stato necessario puntare i piedi a terra per far fronte alla folata di vento che pure si sarebbe calmata dopo poco, rivelando al cospetto di Raizen cinque draghi, ma eccezion fatta per Hibachi ridotto comunque a quindici unità tutti erano poco più corti di Raizen.

    Oh… singolare.
    Avevo perso memoria della sensazione di essere così minuti.


    Mi sento...Come se i miei fenomenali poteri cosmici fossero ridotti ad un minuscolo spazio vitale

    Fu Ou il primo a superare quel piccolo trauma e proferir parola, osservando il suo corpo molto simile a quello di Kubomi, nonostante nel profondo dei suoi occhi fosse ben chiaro di chi fosse quell’antico drago, come se il suo aspetto originario aleggiasse attorno a lui in foggia di vento.

    Hibachi, dovrai darci un passaggio.

    Il non più gigante drago rosso sbuffò qualche fiamma ma annuì, a nessuno piaceva quel ruolo, ma accettavano per il Guardiano dell’Equilibrio.

    Dovremmo mantenerci in incognito, sperimentavo questa tecnica da un po' di tempo, non potevo provarla senza prima avere certezze, durante le prove una spada mi è arrivata spezzata in due e non volevo rischiare… ho dovuto studiare a fondo per essere sicuro di non danneggiare quello che evocavo.

    I draghi si guardarono comunque con un leggero sospetto, nonostante fosse il Guardiano a parlare c’era un minimo di preoccupazione per la loro incolumità in quella tecnica così particolare. Il colosso per quanto la sua riserva fosse gargantuesca era comunque a corto di fiato, e si accostò in breve ad Hibachi per cercare sostegno.
    Di una cosa era consapevole: aveva certamente fatto qualcosa meglio di Febh, migliorando la tecnica di evocazione in una maniera che personalmente non aveva mai visto, per questo si sarebbe lentamente girato verso il suo maestro con un ghigno beffardo, in attesa dei suoi commenti.
    Era certo che il suo Ego non ne sarebbe rimasto deluso.
    C’era qualcosa nella presenza dell’amministratore che lo istupidiva ma al contempo lo metteva a suo agio, forse la consapevolezza che avrebbe fatto sempre qualche pasticcio più grosso del suo, forse un legame.



    Continua...


     
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    È colpa tua. Ratty

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    Caos ad Ame

    Yato e Youkai
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    [You e Korra]
    Non mi sfuggirono le parole appena bisbigliate oltre la porta, segno che certamente non era la mera comunicazione col chakra o non avrei potuto sentire entrambe le voci nella conversazione. Mi incuriosii, comunque, cominciando a mettere assieme alcuni elementi che non quadravano, e che tuttavia ancora non componevano il quadro completo. Avrei dovuto tenere d'occhio le due donne.

    [You, Korra e Kasumi]
    Le due donne avevano una complicità che certamente io e Youkai non potevamo vantare, ma non ne ero affatto invidioso: lavorare da solo mi permetteva di assumermi le mie responsabilità senza essere vittima di errori altri, ma solo dei miei. Il mio accenno alla compresenza non ebbe la reazione aspettata, segno che verosimilmente potevo escludere quel meccanismo dietro allo strano jutsu che legava le due donne. Avete molta fiducia nelle parole dei criminali, vedo. Dissi quando parlarono del fatto che la loro refurtiva non era marcata. C'è voluto Toa per realizzare che le nostre armi erano state tracciate...chi vi dice che le Zanne non abbiano lo stesso trattamento? Le avete prese prima che fosse il nostro cliente a portarle fuori. E la morte del venditore aumenterà i sospetti, non credo ci lasceranno in pace. Lavorare assieme, per quanto sconveniente per entrambi, è un'opzione molto più allettante che pestarci i piedi a vicenda. Spiegai, prima di acconsentire. Avrete la mia piena collaborazione, ma io non so dove si trova il vostro bottino. In ogni caso dobbiamo resistere e creare caos fino a domattina.

    Non avrei avuto problemi a essere interrogato per primo, ma mi interessava la mia interrogazione nei loro confronti, per la quale avrei chiesto un piccolo supporto. Siamo un numero dispari...se non è un problema avrei una domanda anche per Korra, se acconsente di essere Interrogata. Se non avessero avuto problemi al riguardo, avrei posto una domanda che forse la avrebbe colta alla sprovvista, aumentando le possibilità che mi rispondesse onestamente: Stessa domanda di Kasumi, quale è la tua risposta? Se lo avesse saputo, allora avrei avuto la prova di un qualche legame mentale tra le due, in caso contrario avrei indagato la sua fedeltà con la medesima domanda.

    Quanto alle mie domande, avrei sorriso. Abbiamo sottratto qualcosa che ci appartiene e che era stato sottratto, esattamente come voi. Una Reliquia...e Konoha dovrà essere grata a Kiri per questo successo. Il Mizukage avrà un'arma diplomatica in questa riconoscenza. Replicai nella mente, rispondendo a Kasumi. Io sono You, il medico mercenario, allievo del Fauno, per quanto ne sanno ad Ame in questo momento. Ma io sono anche la maschera che avete visto. Non sono di Kiri, ma sono l'apprendista del capo di kiri, e il suo bene è un vantaggio per me. Questa la risposta alla seconda domanda. Non sapevo nemmeno della vostra presenza, e non ho interessi diretti nelle spade che avete sottratto, a patto che tornino a Kiri. Mi siete utili, e tradirvi non sarebbe vantaggioso viste le vostre abilità. Il piano è quello descritto, con qualche piccola variazione in corso d'opera se necessario, come lasciare un clone invece che un animale, ma lo vedremo sul momento. Così conclusi, forse appianando un pò di sospetti.

    Che capacità aveva Okoi? Ogni informazione è utile, specie se la si deve usare per arricchire una menzogna. Inoltre poteva avere degli allievi o similari, con capacità analoghe. Concessi che la donna andasse in bagno senza commentare, restando solo con Korra, alla quale avrei sorriso. Quindi...curioso metodo di passarsi un tonico. Poteva anche assumerlo qui direttamente...certo, a meno che nel bagno non ci sia il suo vero corpo. Attenti a non esagerare, i tonici sono dannosi se assunti in eccesso. Sorrisi. Ovvio, a patto di avere un corpo umano.

    [Il Clone in Albergo]
    Il clone osservò la stanza, quasi incuriosito dalla totale assenza di elementi personali, segno che Toa era un serio professionista e che non era interessato a lasciare tracce. Alla sua domanda, rispose con disinvoltura: La questione delle armi tracciate ha turbato il mio originale, che mi ha lasciato qui ed è andato a controllare per strada se qualcuno ci stesse seguendo. A quanto pare la città è nel caos, ci sono scagnozzi dei Semi ovunque, alla ricerca frenetica di qualcosa, e chiedendo in giro ha scoperto che ci sono stati degli omicidi: Okoi è morto. Okoi come noi aveva visto quella camera...e ha fatto due più due. Stanno eliminando i testimoni, qualunque fosse quella cosa che abbiamo visto. Una bugia, ma una bugia elegante che Toa avrebbe potuto facilmente verificare con i suoi metodi di indagine, dato che Ame era realmente in subbuglio, per via dei nostri segnali civetta. Lui sembrò prenderla bene, intimando al clone di uscire mentre sistemava le Zanne, sempre per la sicurezza del Cliente. Toa-san, io sarò pronto a difendermi e presto l'originale tornerà...tuttavia se si rendesse necessaria la fuga forse sarebbe più sicuro se io o il Cliente avessimo modo di recuperare la merce. Ame è imprevedibile e convincere Ushio-sama ad andarsene senza le spade potrebbe essere complesso. Il mio originale è solo un medico e uno spadaccino, le sue evocazioni... Avevo detto di averle, in banca ...non sono delle dimensioni adatte per trasportare o nascondere oggetti come quelli. Tuttavia dovremmo coprire tutte le possibilità. In realtà al clone importava poco delle armi, non avendo ancora le informazioni dell'originale, ma era bene non lasciare niente al caso. Magari potrebbe fare in modo che il mio originale possa prendere le armi anche in sua assenza, se Ushio-sama è presente. Al momento gli sembrava la possibilità migliore.

    [...]

    Il clone di Korra diede manforte al mio, mentre Ushio agiva proprio come era prevedibile e Toa, unico realmente interessato alla sua incolumità, si ergeva a baluardo contro le forze di Ame. L'uomo viscido che era venuto a indagare non prese bene le loro risposte. Siamo diligenti, o siamo mercenari dalla dubbia affiliazione? Lo rimbeccò il clone, usando le sue parole di poco prima. La situazione mi pare ancora meno chiara. In ogni caso sarebbe stato Toa a placare gli animi e fare da garante, quindi il clone accettò che la donna si avvicinasse e gli ponesse una mano sul capo, sostenendone lo sguardo. L'interrogazione aveva un difetto fondamentale, noto a tutti: tramite chakra si poteva mentire, almeno per un pò. Ma c'era un secondo difetto, non necessariamente noto a tutti: andava a porre domande esclusivamente all'individuo soggetto alla tecnica. E il mio clone non ero io. non era mai stato in banca, e doveva esistere fino al mio ritorno, quindi non aveva altri intenti o scopi. Le sue risposte erano la pura e semplice verità. Non ho rubato nulla. Il clone di fatto non era nemmeno presente. Il ragazzino è un assistito, una persona con nette mancanze e problemi, che richiede supervisione quasi continuativa per non finire morto. Anche questo era vero: erano le mie opinioni su Youkai. E non ho nemmeno intenzione di sottrarre nulla. il clone sarebbe esistito solo fino a quando io non fossi tornato in fondo, non sarebbe stato lui a rubare alcunché.

    Ritrattosi, lasciò che il clone di Korra fosse sottoposto alla stessa tecnica, limitandosi a un suggerimento: Parla pure liberamente: noi due non abbiamo nulla a che fare con ciò che ci stanno chiedendo. E poi su Toa. Toa-san...giusto per dimostrare che non abbiamo nulla da nascondere, perchè non controlla prima i dintorni della stanza con le sue doti da sensitivo? Non vorrei ci fossero elementi dalla dubbia affiliazione appostati nei dintorni. O trappole piazzate prima di entrare. Il clone rimase in attesa, pronto a tutto ma consapevole di avere relativamente poco da perdere...anche se si chiedeva dove diavolo fossi finito io.

    [Il Recupero delle Zanne]
    Ammetto che ero un pò nervoso: lasciare Youkai così a lungo senza supervisione, sapendo che era la sua evocazione a tenere le reliquie, mi causava un discreto malessere. Persino un jonin sarebbe stato a rischio e lui era solo un chunin, peraltro con notevoli problemi attitudinali e di priorità: se avessero minacciato quel ragazzetto di cui si era invaghito avrebbe anche potuto cedere la reliquia in cambio della sua incolumità. Il nostro piano ha alcuni punti deboli, ma con la giusta preparazione potremo eliminarli. Il primo e più importante è il sensitivo della banca, che conosce bene il mio chakra e quello del mio socio. Kitori. Dovremmo ucciderlo, e magari fare in modo che sembri colpevole dei due furti, alla prima occasione utile. Avrei detto alle mie complici, uscendo nella pioggia fuori dalla taverna. Ma ci penseremo quando sarà il momento. Il mio socio ha il cuore tenero, non riuscirebbe nemmeno a concepire un'azione del genere. Dovrò pensarci io, o voi.

    Nel mentre eravamo tornati nei pressi dell'Hotel, dove le armi erano in mano a Ushio, nonostante io fossi stato convinto che Korra e Kasumi le avessero scambiate in qualche momento. Toa è un sensitivo, non abbiamo modo di tornare senza che se ne accorga, a meno che i nostri cloni non lo distraggano e distolgano dall'uso delle sue percezioni. Tuttavia, lui sa che io sono in giro a cercare informazioni, e si aspetta di vedermi tornare, non si aspetta di vedere voi, ma Korra avrà la sua riserva divisa col clone quindi potrebbe dire che è un clone quello in giro, e l'originale è rimasto in albergo. In ogni caso, una volta tornati dovremo in qualche modo distrarlo o stordirlo e cercare le spad... venni interrotto da Kasumi, che aveva percepito una presenza fuori dalla finestra, una presenza che prima non c'era...segno che Kasumi era vicino all'albergo, se non assieme a Korra, quando eravamo usciti. Tenni per me quell'osservazione, ascoltando attentamente. Potrebbe essere un'evocazione di Toa. Ma perché averla fuori e in agguato? Forse è più realistico pensare che la gente di Ame sia arrivata a chiedere informazioni.

    Era un peccato non vedere all'interno dalla nostra angolazione, ma quella cosa sicuramente stava osservando. Se il mio clone ragiona come farei io...allora avrà chiesto a Toa di usare le sue doti per percepire eventuali nemici in agguato. E quindi Toa sa che noi siamo qui, o lo saprà a brevissimo. Io dico di far precipitare la situazione. Mi sarei avvicinato alla parete dell'albergo, non troppo alto, componendo una manciata di sigilli, sempre sotto la pioggia, mentre spiegavo alle due compagne la mia idea. Occhi aperti in cerca di altre persone appostate, intanto verifichiamo se quella creatura è senziente o meno. La Percezione Falsata avrebbe avuto un bersaglio oltremodo semplice: il vetro della finestra, in modo che mostrasse delle immagini che si sovrapponessero, in parte, a ciò che effettivamente stava dentro la stanza. Io non potevo sapere cosa si vedesse attraverso o dove fossero le persone, quindi non potevo creare una illusione efficiente, ma nulla mi vietava di far sembrare, a chi vedeva dal di fuori, che sul soffitto si stesse mostrando, appena uscita da una tecnica di mimetismo, una persona attaccata col chakra adesivo a quattro zampe, con un kunai tra i denti e una serie di armi con cartabombe appese in alto, pronte a calare su chiunque fosse all'interno. Se le informazioni ottenute su Okoi fossero state sufficienti o adeguate, la persona sul soffitto sarebbe stata Okoi stesso, con armi o costrutti coerenti con le sue capacità, in caso contrario avrei optato per Kitori e per dei semplici Kunai con cartabomba appesi, collegati da una serie di fili alle sue mani.

    SE vi fosse stata una reazione da parte dell'essere, o dentro la stanza, avrei valutato il da farsi, forse il correre dentro lungo il muro e approfittare della confusione. In caso contrario, senza reazioni, avremmo concluso che quella cosa semitrasparente non aveva una mente propria, e dovevamo fare qualcosa di diverso...come far sollevare un velo di nebbia dentro la stanza se Kasumi o Korra lo avessero conosciuto, o comunque creare un diversivo, anche banalmente lanciando dei fumogeni o dei sassi. Ma tutto dipendeva dalla reazione all'illusione.
     
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    Bilanciare cautela e Caos

    XII



    Youkai mantenne la sua posizione, guardingo, assottigliando lo sguardo vero i due invasori, non apprezzando il tono giocoso. Non sono il proprietario. Si limitò a commentare, rilassando le spalle quando accettarono di seguire l'approccio più pacato. Rimise la mascherina al suo posto, seguendolo senza obiezioni. Avrebbe fatto un semplice cenno della testa a Medo, la situazione era sotto controllo. Non era assolutamente vero, ma non poteva permettersi di introdurre altri innocenti in quella faccenda. Certo, se non gli erano saltati addosso non appena mostrata la faccia, forse poteva significare che, per quanti sospetti avessero, non c’erano prove per incastrarlo. Non sono io che ho iniziato la conversazione alzando qualcuno da terra. Fu la prima cosa che scrisse sul quaderno, chiaramente sentendosi la parte offesa tra le due.

    Kai. Scribacchiò sul suo quaderno, mostrandogli il nome da lontano. Nell’udire del furto si fece più calmo e più empatico, mostrandosi in grado di capire la gravità della situazione. Dopotutto non dovevi essere il ladro per capire che si trattava di un evento piuttosto grave, considerato anche solo il prestigio dell’edificio. Anche fossero spariti solo pochi Ryo, sarebbe stato un evento inaccettabile. Avrebbe scribacchiato di nuovo sul suo quaderno, stavolta lasciandolo in mezzo al tavolo in modo che l’altro potesse ruotarlo a sé, e leggerne il contenuto da vicino.É stato un pessimo giorno per svenire, huh. Però sono colpito dalla vostra professionalità: vista l’accoglienza al locale, considerati i vostri dubbi, sareste potuti saltarmi al collo a prima vista. Mi avevano detto di essere cauto qui ad Ame, anche se fino ad ora ho vissuto un’immagine ben diversa rispetto ai racconti. Non era del tutto falso, aveva avuto discrete sorprese, ma di certo non aveva realmente quell’impressione nei confronti del suo attuale interrogatore. Se non altro mentire tramite la scrittura era estremamente semplice. Devono aver rubato qualcosa di parecchio prezioso se arrivate a dubitare che il tizio quasi morto sia tra i sospettati. Scribacchio, mostrando il quadernino, ma riprendendolo dopo qualche secondo, per aggiungere una nota. Ah, con questo non intendo curiosare a riguardo, era solo un’osservazione. Probabilmente meno ne so a riguardo, meglio sarà perle vostre indagini. Non é cosa da tutti finire invischiati in un simile problema. Empatizzava il più possibile, seppur con vago rispettoso distacco. Più li convinceva di essere uno sfortunato signor nessuno, più avrebbero abbassato la guardia.

    Youkai non si sarebbe accorto dei trucchetti ombrosi della guardia di Watoru, ma non sarebbe stato da meno. Grazie al suo frammento tra i suoi vestiti, gli sarebbe bastato toccare il quadernino per trasferire il frammento direttamente al suo interrogatore, non appena anche lui lo avesse toccato per trascinarselo più vicino e leggere comodamente. In caso estremo avrebbe potuto anche passare dal tavolo, dopotutto non avendo bisogno di percepire i dintorni, e poteva tenere l’occhio spettrale chiuso e di conseguenza ben nascosto. Dal momento in cui il frammento avesse raggiunto Watoru, sapeva di avere un altro asso nella manica. [Slot azione+Tecnica]

    Fece un pesante sospiro quando arrivò il momento di spiegare il suo diverso aspetto durante la sua seconda visita in Banca. Heh, temo di essermi fasciato la testa per risolvere un problema che forse nemmeno si sarebbe presentato. Però sa, ne andava della mia vita, e mi é stato detto che qui ad Ame bisogna avere occhi anche dietro la testa. E scrisse ciò che aveva detto anche a Kitori, di come il suo medico curante fosse anche una guardia del loro cliente perché, si sa, ad Ame si fa di tutto per soldi, e un semplice doppio lavoro non si rifiutava mai, e di come fosse preoccupato di essere riconosciuto dal paranoico cliente del suo medico, e che un eventuale allontanamento dalla Banca gli sarebbe potuto costare caro. Alla fine per mia fortuna é stato un falso allarme, ma mi ha decisamente dimostrato che la precauzione non è mai troppa. Precauzione che lui stesso aveva nei confronti di quel piano. Così vicino alla libertà, ma anche tremendamente vicino all’essere scoperto. Agrottò la fronte nel percepire l’arroganza e la preoccupazione di Watoru per la salute del padre, mostrandosi abbastanza confuso. Non c’è motivo di preoccuparsi. Indosso una maschera proprio perché si trasmette per via aerea. E forse con la saliva… il mio dottore dice che é fondamentale che non la tolga, ma mi ha assicurato che non c’è bisogno di portare dei guanti e posso toccare quello che voglio. A quel punto avrebbero potuto esprimere dubbi riguardo al fatto che la sua identità fittizia non avesse alcun tipo di mascherina, e in risposta con naturalezza, anche per valutare una possibile reazione all’utilizzo di una sua tecnica, avrebbe composto il sigillo per la trasformazione, cambiando faccia con quella utilizzata per il secondo giorno della Banca. [Trasformazione] La trasformazione è illusoria. In questo modo, anche se parlo, non sto realmente emettendo aria. Ma nelle mie condizioni non é consigliato sprecare chakra per una piccolezza simile, non per periodi prolungati perlomeno. Spero non vi stia annoiando troppo dover usare il mio taccuino. E sciolse la tecnica, tornando normale. In quel modo avrebbe potuto controllare diverse cose: una possibile reazione di Umma, considerato che l’aveva presentata come la sua guardia, ma se ne restava ben in disparte, riteneva sospetto non avesse qualche trucchetto in suo favore già attivo; aveva dimostrato di essere almeno stato addestrato nelle arti ninja, e che non avesse problemi a rivelarlo, dimostrandosi non solo estremamente ingenuo e possibilmente sviando le indagini dalla sua persona, ma forse anche stupido per aver rivelato una simile informazione senza che nemmeno gli fosse stata chiesta, alimentando il dubbio che fosse solamente una persona comune con cui stavano perdendo tempo; dare una breve spiegazione sul perché avesse abilità da shinobi ma non si fosse “presentato” come tale, lasciando intuire che la malattia avesse severamente compromesso le sue abilità nell’utilizzo del chakra. E, forse come ulteriore prova, anche se quasi involontaria, alla menzione di Kitori sarebbe arrossito, iniziando a scribacchiare sul suo quadernino con un certo imbarazzo, esitando e cancellando alcune parole. Anche con Kitori sono stato cauto, non ho mai tolto la mia maschera. Ho avuto modo di conoscerlo in un locale dove girava voce ci fossero alcuni dipendenti della banca. Sono stato abbastanza fortunato a trovare un dipendente così carino e gentile. Probabilmente anche l’altro tizio che ricordo di aver visto avrebbe compreso il mio problema, ma credevo sarebbe bastato dirlo a Kitori. E poi ci siamo distratti quindi non avrei avuto tempo di fare altro. Era visibilmente imbarazzato e leggermente a disagio nel parlare di quella serata. Non che avesse niente di che da nascondere, se non il fatto che potesse essere un minimo sospetto trovarlo in quel locale, non era poi così assurdo immaginare che fosse una cosa nota trovare proprio lì i dipendenti della Banca, dopotutto anche Ame era vittima del gossip, e c’erano sicuramente fin troppe persone disposte a rivelare un’informazione così da poco per qualche spicciolo extra.


    La shishi dal canto suo aveva i suoi problemi. Era riuscita a far perdere parecchio tempo al suo inseguitore, ma riusciva a percepire più di un’entità seguirla, anche se si trattava di creature a prima vista, cosa che le rendeva ancora più sospette vista la sua natura e forma molto simile ad un pericoloso predatore. La bestia rantolò, dubbiosa, conscia che doveva cambiare strategia. Il piano che le era stato dato era abbastanza semplice: distrai, svia, e se necessario crea caos. Ora era lei il bersaglio, ma solo perché chi la inseguiva era convinto possedesse ciò che voleva. Doveva solo dimostrargli che non era così… o convincerlo che aveva perso ciò che possedeva. Dopotutto era la reliquia che gli interessava, ma se la stava seguendo con così tanta foga, doveva essersi ormai concentrato sulla sua traccia odorifera, o peggio di chakra. Doveva forzarlo a cambiare obiettivo.

    Avrebbe retto il gioco con l’inseguimento per un po’, dimostrandogli difficoltà nel continuare a sfuggirgli in modo efficace… e poi non sarebbe riapparsa né sui tetti, né nelle fogne. Ma dalle probabili grida di panico e confusione, avrebbe scoperto che si era spostata direttamente all’interno del locale, passando da un privé all’altro. A pochi non sarebbe sfuggito un grido nel vedere quella che sembrava un’enorme pantera balzare nella stanza e svanire con altrettanta rapidità. Di certo un inseguimento nell’edificio avrebbe complicato le cose, ma allo stesso tempo Girobatu poteva convincersi di una cosa: era in trappola. Ed era quello che Shinjitsuki voleva fargli credere.

    Direttamente dalla sua criniera, avrebbe estratto uno dei piccioni catturati e marchiati in precedenza. Lo tenne al sicuro tra le sue fauci, ironicamente un posto molto sicuro. Con un ultimo portale sarebbe balzata direttamente nella sala principale, atterrando più rovinosamente e aprendo la bocca per liberare il piccione, che con qualche manata avrebbe preteso di cercare di riprendere. Messa all’angolo, ringhiava a tutti i presenti, tenendo però la sua concentrazione sul piccione, almeno in apparenza. E a quel punto, la frase che avrebbe potuto dar via al caos. Ho fatto il possibile, Evocatore. Ora sta a voi. E, usando la sua illusione, sarebbe scomparsa in un portale. Se il vanto di Ame era quello di essere brutali approfittatori pronti a tutto, in quel momento sarebbe stata la sua rovina. Se tra il pubblico probabilmente strafatto e inebriato del locale della Regina ci fosse stata anche una singola persona tentata dalla possibilità che quel piccione valesse qualcosa, cosa forse intuibile dal sigillo disegnato sul petto, si sarebbe creata una reazione a catena che, nel migliore dei casi, avrebbe richiesto tutte le risorse di Girobatu per limitare i danni. A quel punto alla shishi non restava che recarsi quanto più rapidamente poteva verso il centro. In accordo con Youkai, se non fosse tornata entro il mattino presto, lui o Taiyoko sarebbero usciti in ricognizione per controllare se avesse bisogno d’aiuto, e con un po’ di fortuna forse anche in compagnia di Yato. Mancava poco tempo ormai per dichiarare la missione riuscita, c’era da sperare che la sua tattica di distrazione fosse sufficiente per la nottata. Di certo avrebbe avuto di che lamentarsi con il suo evocatore, trovandosi costretta a recitare come un fenomeno da baraccone per un gruppo di umani che avrebbe descritto come “poco evoluti”. [Tecniche]
     
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    Ed i movimenti al suo interno...



    00:00 - 02:00



    [Un clone in Albergo: Dialogo con Toa]

    La Longilinea Guardia del Corpo ascoltò con attenzione la spiegazione del clone: Decisamente una situazione spiacevole: non volevo finire in mezzo ai casini dei Semi di Ame, non con Ushio-sama qui in città., lamentò preoccupato Toa, Ho percepito qualcosa di strano in quella Banca e temo che per noi saranno guai, malgrado non capisca come mai ci sia capitato tutto quel casino., continuò spazientito, prima che il discorso tornasse alle Spade di Kiri.
    Le Spade sono già in possesso di Ushio-sama, ma sì, gli spiegherò che, semmai ci dovessimo dividere, potrà fare affidamento sul tuo originale., tagliò corto l'altro, dopo averci riflettuto.

    [Yato: La Taverna dei Mendicanti]

    Alla prima osservazione di "You", fu Korra a rispondere: E tu hai così poca fiducia nella guardia del corpo Spilungona? Direi che è abbastanza intelligente da controllare anche le Zanne, dopo aver scoperto cos'avevano fatto sulle nostre armi., osservò, Anche vero che potrebbe esserci qualche fuuinjutsu di tracciamento, se volevano truffare il loro acquirente., aggiunse Kasumi con una smorfia di disappunto.
    Inoltre, dato quello che avete combinato, potrebbero scoprire già stasera della morte di quel maledetto ladro e reagire di conseguenza, quindi sì, per quanto non mi entusiasmi, collaborare è la soluzione migliore per tutti quanti., ammise ancora la seconda.

    Dopo che il Senju interrogò mentalmente Kasumi, questi si rivolse a Korra, e la guardia del corpo spaziò fra i due interlocutori, finché non fu la sua alleata a rispondere: E' per il bene del nostro villaggio.
    Ci volle un istante, parve quasi che Korra ci riflettesse, poi fece un cenno positivo con il capo e si sedette vicino a You, ma alla sua affermazione alzò la testa: E come cavolo dovrei sapere che cosa le hai chiesto?
    "You", quindi, avrebbe dovuto ripetere la domanda anche a Korra:

    Sì, sono fedele al Kage di Kiri.



    Sarebbe stata la risposta dell'altra guardia del corpo.
    Per quel che riguardava le sue di risposte, se anche Kasumi ebbe qualche reazione, Yato non l'avrebbe notata. [Abil]
    La successiva domanda su Okoi, invece, fece nascere una smorfia sul viso dell'altra: Era un ladro in tutti i sensi: faceva largo uso del combattimento corpo a corpo, sfruttando delle kusari fundo, ed appena ti toccava anche con quelle catene, ti sottraeva il chakra, schifoso bastardo..., ringhiò fra i denti Kasumi, che, appunto, sottolineato il ridursi del suo chakra, lasciò "You" e Korra da soli.

    Al commento del Senju, Korra lo sguardò stranito: Ma che idea ti sei fatto di Kasumi? Ovvio che ha un corpo umano! Quei cerotti sono una mia invenzione! Ho intenzione, anzi, di brevettarli il prima possibile!, esclamò con un fervore meno rigido ed irruento del solito, mentre mostrava un altro di quei tonici bizzarri.
    Sei un medico, quindi sai qualcosa dei veleni, immagino. Come un veleno può avere effetto a contatto, così ho elaborato un tonico che abbia effetto a contatto. Le dosi richiedono un pò più di prodotti dei normali tonici ingeribili, ma lo attacchi alla pelle, strappando il primo strato, o tutti e due, e così puoi assorbire il chakra in un paio di ore, o meno, a seconda delle necessità., avrebbe spiegato con evidente orgoglio. [NdQ]
    Quando Kasumi fosse tornata, il gruppo si sarebbe mosso. [Nota per Yato - 1]

    [Youkai: Locanda dei Veri Batuman]

    Watoru sorrise al primo commento del giovane interlocutore: In effetti non ne hai la massa muscolare, o i capelli, per quel che mi hanno detto di lui., ridacchiò cordiale il figlio di Euo, prima che il dialogo si spostasse presso il tavolo scelto.

    Quando "Kai" si presentò ed ascoltò le prime spiegazioni sul furto, dando le sue sorprese considerazioni sui modi gentili di Watoru, il bambino, con un cenno di ringraziamento del capo, rispose cordiale: Se una persona è onesta e gentile, io lo sono altrettanto, mi sembra più che giusto dare rispetto al proprio prossimo, non pensi anche tu, Kai-san?, avrebbe domandato con un sorriso leggero sul giovane volto.
    Il sorriso si spense quando il "Muto" parve interessato a cos'era stato rubato, Kai-san, sarebbe sconveniente e, soprattutto, poco saggio per la tua residenza qui ad Ame, se ti dicessi più del necessario., avrebbe spiegato con tono serio Watoru.

    Per il resto del racconto scritto da "Kai", il figlio di Euo rimase in silenzio, apparentemente senza reagire in alcun modo nemmeno all'iniziale ridursi del suo chakra a seguito del contatto con l'ennesimo foglio di carta.
    La reazione arrivò, nel momento in cui il "Muto" eseguì la trasformazione: Yui si alzò di scatto dallo sgabello, ma Watoru le fece un cenno, per fermarla.
    Così però non va bene, Kai-san: parlavamo di onestà e gentilezza e della prima mi pare che lei non sia certo maestro., analizzò con tono decisamente duro e senza più quella famigliarità usata fino a poco prima.
    In compenso, però, avrebbe fatto finire l'altro di parlare, o meglio di scrivere, le sue osservazioni, prima di riprendere la parola.

    Tutto il suo discorso sulla malattia e l'avvicinarsi alla banca è lineare, ma un pò troppo apprensivo e, soprattutto, contorto nel modo in ui lo ha applicato.
    Cioè, non la voglio offendere, ma questa storia con il medico ed il suo altro datore di lavoro è parecchio strana: sì, lei di certo è molto apprensivo, o almeno questa è l'idea che dà, ma è anche avventato e, forse, mi permetta di dire, sciocco, per alcune azioni che ha descritto.
    Per dirle un'idea che mi è balenata così, adesso, per la testa: semplicemente poteva andare in banca con il suo aspetto, o anche se fosse arrivato sotto henge, c'era bisogno di avvicinare il nostro sensitivo in un locale prima di arrivare in banca?
    Cioè, lei si fiderebbe di raccontare tutta la sua storia ad una persona appena conosciuta? Ha pensato che questo, nell'Ame che le hanno descritto, fosse saggio?
    E, soprattutto, dov'era il suo medico durante la ricerca di nuove conoscenze nelle locande?
    , chiese Watoru, alzandosi in piedi.

    Kai-san, ricorda quello che aveva detto all'inizio? Forse è il caso che le saltiamo alla gola, o meglio, è il caso che le ponga le mie domande in modo più diretto.
    Mio padre dice sempre che non è bello dire le bugie.
    , quindi avrebbe fatto un cenno con il capo a "Yui" e, a meno di una reazione debitamente veloce, l'Uzumaki si sarebbe ritrovato bloccato.
    E non solo lui, anche Medo sarebbe stato improvvisamente, e nuovamente, bloccato.
    Una presa di ombre avrebbe costretto il barista al suolo e, allo stesso tempo, a meno di reazioni particolari, la medesima cosa sarebbe toccata al corpo di "Kai". [Slots di Umma]

    Sono lieto di sapere che il contatto non è infettivo, Kai-san, quindi potrò farle tutte le domande del caso, ma non si preoccupi, sono solo due domande.
    E spero mi perdonerà se userò un'assicurazione ulteriore.
    , esordì Watoru che, stando ben attento a non sfiorare quella che era ormai l'evidente estensione dell'ombra di "Yui" su quella di "Kai" sarebbe arrivato alle spalle del "Muto" ed avrebbe poggiato le mani sul capo dell'Uzumaki.
    La destra avrebbe rilasciato la tecnica del figlio di Euo. [ST1 + SA1&2 (Watoru)]

    Tutto quello che ci ha scritto finora è vero?

    Su cosa ci ha mentito?



    La sinistra, invece, avrebbe lasciato che dall'Henge del ragazzo fuoriuscisse un piccolo e singolo insetto che si sarebbe poggiato sul collo di Youkai, anche se, forse, il giovane Uzumaki non lo avrebbe percepito, almeno finché non avesse provato a mentire. [ST 2 (Watoru)]

    Fortuna nella sfortuna, le azioni del figlio di Euo avrebbero consumato ulteriormente il chakra che già Youkai gli stava sottraendo, ma sarebbe bastato quello a salvarlo? [Nota per Youkai - 1]

    02:00 - 03:00



    [Yato: Le Zanne in Albergo]

    Il clone di legno rispose prontamente, ed in modo intelligente, alle domande che gli furono fatte e, apparentemente, altrettanto si poteva dire del clone di Korra, dopo il suggerimento del doppione di "You".
    Mentre questo accadeva, Toa, seguendo il consiglio del clone, estese le sue percezioni da sensitivo nella zona circostante e subito si voltò verso la finestra.
    Ehi, pezzo grosso di Ame, cosa c'é qui fuori? O anche nel corr..., si interruppe a metà della domanda il Longilineo individuo, prima di guardare verso le altre due guardie del corpo, o, più correttamente, verso i due cloni delle altre guardie del corpo, anche se questo, probabilmente, nessun altro poteva saperlo.

    [...]

    Poco prima di ritornare all'albergo, "You" avrebbe esposto la questione dei punti deboli del piano, citando anche il Sensitivo della Banca: Quel ragazzino che ci ha controllato all'ingresso? Che c'entra in tutto questo?, chiese Korra, ma Kasumi, con un cenno della mano, tagliò corto: Non ho nessun problema ad ammazzare questo Kitori, non preoccuparti. e sottolineò la cosa con una scrollata di spalle.
    Le eventuali supposizioni su come spiegare la presenza di due Korra allo Spilungone (o quella di Kasumi per quanto potesse valere) furono interrotte dalla scoperta di una figura sospesa, e pressoché invisibile, all'esterno della loro stanza d'albergo ed alla successiva strategia che il giovane Senju portò avanti.

    Se il piano di Yato era quello di far precipitare la situazione, allora vi riuscì a pieno: sospeso fuori dalla stanza, infatti, non c'era un'evocazione, bensì un particolare clone di Kuii che subì in pieno l'effetto dell'illusione scatenata e, come naturale reazione, esplose, travolgendo la finestra su cui era affacciato. [Clone - SA 1 (Kuii)]

    Questo generò una serie di conseguenze.
    La prima fu che Toa, voltatosi verso la finestra, appena percepite le diverse presenze di chakra inattese, subì in pieno l'esplosione: le schegge di vetro che lo raggiunsero, provocandogli qualche leggera ferita.
    Ushio, dal canto suo iniziò ad urlare, alla vista del capo delle Guardie del corpo che cadeva per qualche secondo a terra, ferito. [Danno Toa]
    AIUTATEMI!!!!!, esclamò, scivolando a terra ed iniziando ad agitarsi in preda al panico.
    Ci stanno ingannando! Okoi è qui!, avrebbe urlato Kuii, ricevendo le memorie del suo clone antecedenti l'esplosione e rilasciando poco dopo in tutta la stanza un'incredibile quantità di quello che era, di fatto, sapone liquido. [ST 1 (Kuii)]
    Il Venditore? Ma non era morto?, chiese perplesso Sojiro, Kuii dal canto suo batté un paio di volte gli occhi, mentre anche Toa si riprendeva.
    Che cos'è questo schifo? E che cos'avevi messo lì fuori? Era tutta una trappola, vero?, domandò rabbioso lo Spilungone, a cui subito fece eco il clone di Korra: Sì, sicuramente vogliono rubarci quello che Ushio-sama ha comprato!
    No! No! No!, urlava intanto, disperato, l'uomo dal grande naso di Kusa, cosa che portò Toa ad estrarre almeno una delle falci che impugnava di solito.
    Adesso basta con i metodi gentili! Catturiamoli, sarà il Principe di Quadri a decidere delle loro vite!, ruggì Kuii.
    I primi a reagire furono i suoi associati.
    Sojiro avrebbe improvvisamente manifestato quattro braccia extra ed un terzo occhio, prima di iniziare a sputare ragnatele.
    La prima avrebbe sbalzato a terra Ushio con le gambe incastrate assieme.
    Altre tre sarebbero state lanciate contro il clone di Yato, per colpirlo con impetuosa violenza allo stomaco, alle gambe ed alla testa rispettivamente.
    Nel frattempo, un filo, generatosi dalla mano centrale destra, avrebbe sollevato da terra (e dal sapone) l'uomo con sei braccia. [Slots di Sojiro]

    Yumi, invece, si sarebbe lanciata contro Korra con una wakizashi, circondata da un alone di chakra affine al vento parecchio esteso, con cui avrebbe cercato di effettuare 4 veloci affondi contro il clone che, dal canto suo, avrebbe estratto un hanbo, anch'esso circondato da un alone di chakra, parando con lo stesso i primi tre attacchi, per poi, sul quarto, evitarlo.
    E su quella schivata sarebbe successo qualcosa di strano: Yumi parve indietreggiare contro un attacco che nessuno stava vedendo tranne lei.
    Tutto questo, ovviamente, se qualcuno avesse avuto tempo per preoccuparsi di seguire quella scena. [Korra vs Yumi]

    Infatti se il clone Senju era impegnato con le ragnatele, anche Kuii e Toa stavano fronteggiandosi poco distante: il primo lanciava bolle di sapone e l'altro, al semplice tocco, le lasciava disperdere sorridendo e ghignando: Devi fare più di questo, signor Pezzo Grosso, se speri di catturarci e fregarti quelle spade! Sono un professionista, non lascio mai che un mio cliente sia truffato!, minacciò divertito. [Toa vs Kuii]

    Poi avrebbe aggiunto una seconda frase, rivolgendo lo sguardo alle altre due guardie del corpo: Anche le sorprese che avete lasciato fuori la porta, non pensate che mi siano rimaste nascoste!, che volesse avvisare il clone ligneo, perché avvisasse il suo originale a sua volta? Cosa c'era fuori dalla porta di preciso?

    Mentre tutto questo avveniva nella stanza d'albergo, "You" con Korra e Kasumi avrebbe potuto muoversi liberamente per raggiungere la stanza d'albergo e, forse, scoprire dove si trovavano effettivamente le Zanne, o, ancora, aiutare Toa contro gli uomini di Ame.
    L'esplosione di certo avrebbe dimostrato che un qualche conflitto poteva essere in corso, ma tutte le tecniche in atto all'interno, non potevano dare evidenti segnali verso l'esterno, tranne alle percezioni di Kasumi che avrebbe giusto intuito dei rumori agitati, ma niente di troppo evidente sul numero di individui presenti o sugli eventi in corso.

    Quale sarebbe stato il loro piano? [Nota per Yato - 2]

    03:00 - 05:00



    [Youkai: Le strategie della Shishi]

    Shinjitsuki avrebbe continuato a muoversi, inseguita da Girobatu, i suoi cloni e le creature che aveva richiamato a se, fino a ritornare nel locale della Regina di Fiori.
    Il "Grand Hotel" accolse con stupore ed un'euforia (dovuta all'uso di droghe dei presenti) l'apparizione ed il muoversi nelle sue stanze della misteriosa feria simile ad una pantera, che appariva e scompariva di continuo fra le varie "stanze" del presunto Hotel.
    Alcuni, uomini dei Fiori di certo, si sarebbero anche mossi per cercare di fermare la creatura, mentre le abilità di ricerca del Cacciatore di Cuori lo avrebbero portato in nemmeno un quarto d'ora all'interno dell'edificio.
    Lì Girobatu ed i suoi cloni sarebbero stati accolti dal caos: il luogo era già di per se un postribolo per ogni vizio ed eccesso, ma adesso che una creatura così strana ed assurda correva lungo i suoi corridoi, ecco che la situazione era diventata persino più assurda.
    Non sarebbe stato improbabile, tanto per il Cacciatore di Cuori, quanto per l'evocazione, osservare gente ignuda che correva dietro alla Shishi, cercando di catturarla con jutsu o altre azioni che provocarono sempre più caos.

    Quando poi l'evocazione dell'Uzumaki eseguì la sua recita, con annessa combinazione di jutsu ed abilità furtive, la confusione aumentò ancora di più.
    Girobatu vide non più un solo felino, ma decine di essi e vide decine di strani volatili gettati al suolo con un qualche kanji inciso sopra.
    Fu a quel punto, mentre Girobatu ed i suoi cloni cercavano di capire quale fosse la situazione che un imprevisto si palesò nella figura di un uomo dei Fiori, Jaro Shimasu: Adesso pure al furry vi siete dati qui dentro? La Regina non ha più freni! [Jaro]

    Per poi fermarsi quando si rese conto che tutte quelle creature erano, di fatto, lo stesso essere e, soprattutto, che non c'era traccia di Goemon.
    Forse qualcun altro non avrebbe capito di trovarsi in mezzo ad un genjutsu, ma il clan Shimasu è da sempre stato esperto di illusioni e, prima di tradire Oto, Jaro era uno dei più esperti maestri in tali arti.
    Non so cosa stia succedendo, ma ci sono troppe cose fuori luogo, persino per il Grand Hotel! e, così, estrasse due maracas, iniziando una melodia che si diffuse nell'intera stanza, generando un secondo genjutsu, che si andò a sommare a quello attuato dalla Shishi, ma che, inoltre, avrebbe colpito anche l'evocazione dell'Uzumaki, a meno di azioni apposite. [ST Jaro]

    Se l'evocazione fosse riuscita a liberarsi, allora avrebbe avuto la possibilità di fuggire senza ulteriori problemi, poiché Girobatu, preso completamente alla sprovvista, e fin troppo sensibile per i suoi sensi oltremodo acuti, sarebbe stato incastrato dalle arti dello Shimasu.
    In ogni caso, proprio il Cacciatore di Cuori avrebbe iniziato ad urlare furioso: Che diavolo stai facendo!!?? Io sono qui su ordine dei piani alti! Liberami da queste illusioni!, ruggì rabbioso, sciogliendo al qual tempo i propri cloni.
    E chi saresti di grazia? Hai idea di dove ti trovi, ragazzo? Pensi di poter arrivare qui, con questa bestia e scatenare tutto questo caos! Nemmeno fosse un'Orgia di Goemon-sama!
    L'uomo dei Cuori avrebbe cercato di eseguire il Rilascio, ma Jaro si sarebbe dimostrato incredibilmente più veloce, complice il duplice genjutsu sul Cacciatore, lanciando un oggetto che si sarebbe aperto addosso all'altro. [SA Jaro]
    Se volevi scatenare una guerra fra Fiori, Quadri e Cuori, ci sei riuscito, vecchio idiota! Ora sono ancora più convinto che questo furto deve essere stato fatto dal vostro Seme!, ringhiò ancora l'allievo del fu Re di Cuori.
    Di che diavolo stai parlando?, avrebbe chiesto l'altro, sciogliendo il genjutsu della Shishi su di se.
    Se, in tutto quel caos, Shinjitsuki non fosse riuscita a trovare un modo di evitare (o liberarsi) dall'illusione dello Shimasu, allora sarebbe stata una facile preda dell'uomo dei Fiori e come se la sarebbe cavata a quel punto? [Nota per Youkai - 2]

    [Intanto: Euo, Saki e... Kitori (?)]

    Il direttore della Banca e l'ultimo dei suoi uomini rimasto al suo fianco, stavano aspettando da ore e, per quanto poco prima il traditore di Suna si fosse detto tranquillo, per la quantità di tempo in suo possesso, non poteva più celare un pò di agitazione.
    Due grilli, apparentemente fatti di bronzo e qualche altro metallo, si sarebbero palesati all'uso della tecnica del Richiamo.
    Trovate mio figlio Watoru, siete legati anche a lui, quindi non dovrebbe essere difficile.
    Un breve lamento lo fece voltare, A quanto pare è ancora vivo, Euo-sama., fu l'unico commento di Saki, osservando la figura abbattuta al suolo, circondata da liquami fisici ed insetti.
    Lo rimpiangerà, se non troverò il Demone., osservò con disappunto il Kurogane, prima di continuare verso le due evocazioni: Uno di voi, quindi, andrà a cercare Watoru, l'altro raggiungerà l'albergo dove si era diretto Kuii.
    Saki, spiegagli dove si trova.
    , ordinò alla fine al suo sottoposto.

    Erano ormai le 5, l'alba sarebbe arrivata in meno di un'ora, chissà come avrebbe trovato i due ninja accademici ed i loro alleati. [Nota QM]
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Caos ad Ame

    Yato e Youkai
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    [You, Korra e Kasumi]
    Curioso, sono pochi i Kiriani che non hanno esperienza o dimestichezza con il corpo a corpo, viste le politiche dell'attuale Mizukage. Le guardai. Siete state forse avversarie nella Nebbia di Sangue? O combattevate in coppia? Una domanda trabocchetto in realtà, dopotutto fidarsi era bene ma non fidarsi era certo meglio. In quanto membro esterno non mi è stato concesso questo onore, ma avrei volentieri misurato le mie capacità contro il Primario di Kiri, le sue doti sono leggendarie, forse superiori a quelle del Maestro stesso, escluso l'ambito della spada. Aggiunsi, con una vena di reale ammirazione nel tono. Anche se a conti fatti ho avuto in incontro informale che riguarda un argomento che credo vi sia caro...ossia Ago. Io e il guardiano Tokugawa abbiamo combattuto per cementare la nostra collaborazione in vista della missione per recuperare quell'altra spada. Una storia lunga...voi da quanto tempo siete dietro le Zanne, invece?

    Kasumi si sarebbe poi allontanata con la scusa del chakra, lasciando solo Korra a discutere. Scelta interessante, anche se spesso ci sono limiti nella distribuzione delle sostanze. Personalmente pur conoscendo le arti mediche ho scelto di non seguire corsi approfonditi sui tonici o sui veleni...ho altre strade a cui dedicarmi. Ma dimmi, Korra...cosa sai di Toa? Avrei chiesto, in attesa di ripartire. Penso che tu sappia che verranno a cercarci all'Albergo appena scoppierà il caos quindi dobbiamo essere preparati, e sapere cosa sa fare Toa potrebbe tornare utile. Quanto a me...sai della mia capacità coi cloni, della spada e di un discreto talento nelle illusioni...tu e Kasumi invece in cosa siete specializzate? Giusto per combinare meglio le nostre capacità in caso di pericolo.

    [Il Clone in Albergo]

    Il clone era soddisfatto delle risposte date ed ebbe la corretta idea di chiedere a Toa di allargare il campo di indagine, scoprendo che come prevedibile i ninja di Ame non erano affidabili e anzi avevano preparato delle trappole e agguati. Quello che nessuno si aspettava era che, per una fortuita coincidenza legata al ritorno dell'originale e alla sua idea per neutralizzare la sentinella fuori dalla finestra, l'intera stanza venisse travolta da un'esplosione che spedì un gran numero di vetri all'interno, danneggiando Toa e facendo precipitare la situazione! Circondati, Toa e Korra diedero manforte al fraintendimento creato da Yato e il clone, mantenendosi serio, estrasse la spada pronto ad agire [Nota].

    Mentre Kuii sparava del sapone tutto intorno, rendendo scivoloso il terreno, l'altro avversario faceva apparire come dal nulla delle braccia aggiuntive, con un aspetto vagamente ragnesco presto confermato da un getto di ragnatele che bloccò del tutto Ushio, il nostro cliente, che tuttavia non interessava più di tanto al clone. Nel vedere il getto successivo contro di lui strinse la spada tra le mani con determinazione, incassandolo in pieno addome, sostanzialmente senza danni! E lo stesso valeva per gli arti inferiori, bombardati da ragnatele dure come pietra [Clone: Difesa]. Tra la sua naturale resistenza e la cotta di maglia quegli attacchi erano irrilevanti, e per fortuna non avevano proprietà adesive significative a differenza di quello che aveva colpito il collezionista di spade. Tutto qui? Avrebbe detto mentre, lasciando che il terzo attacco lo colpisse senza opporre resistenza, al contempo lanciava un Kunai diretto al volto del nemico...anche se consapevole che non avrebbe avuto grandi possibilità di danneggiarlo, se non altro gli avrebbe impedito di proseguire nella tessitura delle sue ragnatele, impedendogli di guadagnare un vantaggio [Clone: Difesa 1 e Azione 1 (S&M)].

    Impedito a Sojiro di issarsi sulle ragnatele, il clone osservò Toa che ingaggiava Kuii e la copia di Korra che aggrediva la donna di Ame in un serrato corpo a corpo, nonostante il terreno instabile. Non sapeva cosa avesse causato l'esplosione ma dalla sorpresa tanto di Toa quanto che degli scagnozzi della Pioggia era evidente che qualcuno o qualcosa aveva creato un notevole diversivo...e la possibilità che fosse l'originale era quantomeno elevata. Per questo motivo, anche per via delle presenze oltre la porta annunciate dal sensitivo mercenario, il clone, privo di arti ninja significative, prese la decisione più logica: arretrò cauto sul pavimento scivoloso fino a raggiungere la porta della stanza, sogghignando. Sono curioso di vedere se riusciranno a entrare, quando anche tu non hai possibilità di superare le mie difese! E con un semplice passo si sarebbe fuso con la porta, attraversandone il legno usando la sua speciale caratteristica. Aprendo le braccia per influenzare quanta più superficie possibile, inclusa l'intercapedine, si sarebbe fermato là guardando oltre nel corridoio per appurare la presenza di trappole, ma senza spostarsi. Con lui fuso con la porta, sfondarla ed entrare sarebbe stato notevolmente più difficile. Confidava nell'arrivo dell'originale per occuparsi del ninja-ragno! [Clone: Azione 2]

    All'esterno, non pienamente consapevole di ciò che accadeva, io e le due kiriane eravamo rimasti sorpresi dalla subitanea esplosione! Mi aspettavo che sfondasse la finestra per entrare, non che esplodesse! Sussurrai, preso alla sprovvista, anche se avevo spiegato loro a grandi linee le mie intenzioni. Ma in ogni caso là dentro sarà scoppiato il caos. Kasumi... La guardai. Puoi occultarti come nella banca ed entrare per cercare le spade? Io e Korra penseremo a fermare i ninja di Ame...ed eventualmente mettere a tacere Toa se fosse un pericolo. Dobbiamo cercare di vincere, ma non troppo in fretta, se fosse possibile eviterei di combattere anche con il Sensitivo. Non per nobiltà d'animo ma per mero desiderio di risparmiare energie.

    L'idea era salire lungo la parete dell'albergo con il chakra adesivo, approfittando della pioggia per accentuare la nostra già notevole furtività (specie di Kasumi e in minor misura anche mia). Io mi fermerò sotto la finestra e cercherò di supportare dalla distanza il mio clone...non è ancora stato dissolto. Korra, tu se riesci entra direttamente, o usa una Sostituzione per apparire in mezzo allo scontro come se il tuo clone ti avesse evocata. Kasumi, cerca nelle stanze in mezzo al caos e recupera le spade. Io...penso di poter usare l'ambiente a mio vantaggio. Gran parte della stanza era in legno o aveva intarsi, suppellettili e mobili del materiale a me affine. Manipolare qualcosa di trattato era più difficile ma non certo impossibile.

    Salimmo quanto più rapidamente possibile, ma cercando di non fare troppo rumore [Yato: Azione 1] ma mi fermai appena sotto l'apertura causata dalla finestra esplosa, usando un Kunai a mò di specchio per avere un'idea di cosa succedesse dentro, o provando a sporgermi appena quel che serviva per vedere, badando di non farmi notare. Korra, quello centrale, poi aiuta il clone. Le sussurrai mentre lei iniziava la sua offensiva apparendo con la Sostituzione alle spalle di Sojiro per attaccarlo, prima di dedicarsi a Yumi, in collaborazione col suo clone. Kasumi avrebbe guardagnato l'interno iniziando la sua investigazione mentre io intrecciavo le dita per attivare una delle più importanti e segrete arti del clan Senju, che permetteva di manipolare anche il legno naturale, e non solo quello generato dal proprio corpo [Yato: Tecnica 1 ed EXTRA]!

    Non sarebbe stato semplice ma dovevo generare un attacco simultaneo partendo da una delle poltrone rovesciate dall'esplosione che si sarebbe avventata, crescendo improvvisamente come fosse viva, con delle bocche dentate molto rudimentali con cui avrebbe cercato di aggredire le spalle di Sojiro subito dopo l'intervento di Korra [Yato: Tecnica 2]. Il clone comprendendo cosa accadeva avrebbe detto, volutamente a voce alta: Sono uno con l'edificio adesso...tutto ciò che sta qui dentro è MIO! Contemporaneamente, molto meno rumoroso, un costrutto di legno si sarebbe generato dal battiscopa dietro Kuii, impegnato contro Toa (o dal pavimento in legno, se fosse stato presente in quel punto), percorrendo rapidamente tre metri di distanza rasoterra prima di sollevarsi come un ramo appuntito capace di trafiggere le carni, mirando alla coscia del ninja di Ame possibilmente durante l'offensiva del sensitivo, così da aumentare le sue possibilità di vittoria [Tecnica 3].

    Immediatamente dopo, comunque andasse, un attacco di legno sarebbe partito nuovamente dalla Sedia cercando di piantarsi nell'inguine di Sojiro con un ramo simile a un tridente rudimentale [Yato: Azione 2], mentre un colpo assai più infido nasceva da un mobile alle sue spalle cercando di coglierlo alla caviglia destra...piccolo e meno potente, ma anche meno percepibile, sicuramente [Testo Visibile]. Non dovevo essere troppo rapido, anche coi rischi, perché Kasumi doveva avere il tempo di cercare!
     
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    Deception

    XIII



    Nonostante Watoru non volesse rivelargli del demone, cosa di poco conto, durante il resto della silenziosa chiacchierata si mostrò piuttosto tranquillo, per come Youkai credeva fosse la gente di Ame. Forse troppo tranquillo. E presto si sarebbe accorto che abbassare la guardia fu una pessima mossa.

    La reazione di Yui lo fece sobbalzare, portandolo istintivamente ad alzare le mani: dopotutto era proprio per quello che aveva usato quella tecnica così semplice e innocua, valutare ogni reazione. Watoru la fece calmare rapidamente, altro segno che, dei due, sicuramente era lui il più pericoloso, ma se le cose fossero degenerate, anche il primo bersaglio. Non era certamente da sottovalutare, ma avere con sè una simile guardia poteva sia implicare che volesse creare timore, in una situazione di poliziotto buono e poliziotto cattivo, sia indicare alcune pesanti debolezze che la guardia doveva rimpiazzare. Non aveva dettagli sufficienti, e sperava sinceramente che non ci fosse bisogno di testare le sue teorie personalmente. Ma che gli piacesse o meno, la situazione avrebbe presto degenerato.

    Youkai si mostrò ingenuamente curioso sulle osservazioni di Watoru. Dal tono calmo e vagamente cordiale con cui parlava, invece di metterlo sull'attenti, ottenne una reazione pensierosa del ragazzo, che rivalutava i suoi passi mentalmente, anche per non rischiare di non confondere le bugie tra loro. Sospirò da sotto la maschera, dopotutto non era la prima volta che riceveva la ramanzina del non poter raccontare la sua vita ad uno sconosciuto, e mosse appena le mani verso il suo quaderno, pronto a rispondere, ma l'altro si alzò in piedi e, con una frase decisamente inequivocabile, mise immediatamente il ragazzino sull'attenti. Quel vanitoso avvertimento gli sarebbe costato caro.

    Non ebbe che il tempo di strapparsi la maschera di dosso, liberando così il viso, che si sentì bloccato sul posto, paralizzato sulla sua sedia in una presa invisibile. Allungando lo sguardo a terra, avrebbe potuto notare le peculiari ombre allungate tipiche dei Nara. Ringhiò in direzione della guardia, frustrato non solo per quell'attacco a sorpresa, ma anche perchè un ex konohaniano, o qualcuno che aveva avuto modo di imparare o ereditare quelle tecniche, era ora contro di lui. Gli faceva sempre un certo effetto dover affrontare qualcuno del suo stesso villaggio. Medo venne spinto a terra dalle ombre, cosa che lo spinse a reagire con furia: MEDO!! Agh! Toccò a lui pochi secondi dopo, sbattendo la guancia a terra e lasciandosi sfuggire un debole lamento, mentre dal basso non poteva che fissare con odio Watoru, a malapena in grado di divincolarsi. I Cuori di Ame erano forse prudenti e sospettosi, ma fin troppo vanesi nel loro esporre le proprie azioni. Non solo aveva dato un brevissimo anticipo a Youkai prima che la guardia lo bloccasse, ma lo aveva anche avvertito che quella non sarebbe stata un'interrogazione mentale da sottovalutare. Lo credevano così sprovveduto dall'avvertirlo dei loro trucchetti? Gli avrebbe lasciato le loro convinzioni, fino al punto da farsi marchiare come indubbiamente innocente, ed una pessima perdita di tempo. [SlotDifesa + Danno]

    Come Watoru posò la sua mano sulla fronte del ragazzo, agli effetti coprendola dalla sua vista, il giovane avrebbe attivato il Vuoto, preparandosi all'interrogazione. [Slot Azione + Tecnica] Nella sua mente, ora libera di mentire senza preoccuparsi del dolore percepito, il figlio del banchiere non avrebbe trovato che uno spazio relativamente spoglio, con Kai, senza mascherina e al centro, seduto sulla stessa sedia della locanda, che lo osservava con un morbido sorriso. Avrebbe riso nel rispondere alla prima domanda, mentre alle sue spalla apparivano alcune brevi e semplici memorie del suo tempo passato con Kitori, accuratamente selezionate per dar forza al suo alibi, occultando invece tutto ciò che poteva rovinarlo. Sissignore, tutto vero. Inclinò la testa nel sentire la seconda domanda, nemmeno fosse un cucciolo confuso, praticamente ripetendosi: Su nulla. Ridacchiò. Mi sembri un po' duro d'orecchi! Perchè dovrei mai mentire a gente spaventosa come voi di Ame? Certo, il mio piano aveva qualche falla... Forse ben più di qualche. Ma non è certo un crimine non essere svegli, no? Si picchiettò la testa, ridacchiando. Emetteva una forte aura di innocenza ed ingenuità, in parte influenzato dal Vuoto che aveva eliminato l'odio verso il suo improvvisato torturatore. [Slot Azione II&III]

    All'esterno, nonostante l'insetto fosse in grado di percepire il suo uso del chakra, pizzicandolo di conseguenza, il giovane non avrebbe fatto una piega, immune a quel dolore. Da quella posizione non riusciva a guardare bene in faccia Watoru, quindi non poteva valutare a modo la sua reazione. Sbuffò, involontariamente calmatosi grazie al Vuoto. Hai finito? Non si sta esattamente comodi qui. Ed ora che sono senza mascherina, mi sei un po' troppo vicino per la tua sicurezza. Dopotutto, non doveva di certo pretendere di essere gentile o di tenere alla salute di due assalitori sconosciuti. Non appena Watoru avesse tolto la sua mano dalla fronte del giovane, Youkai avrebbe disattivato il Vuoto, facendo sparire il simbolo dalla fronte prima che uno dei due potesse notarlo. Aveva percepito qualcosa pizzicarlo (pur essendo indolore, il tatto restava invariato), deducendo che potesse essere quella la fonte dell'assicurazione menzionata da Watoru. Doveva solo sperare che il suo piano fosse andato come previsto, preferiva di gran lunga passare come una stupida perdita di tempo, che rischiare la pelle in un combattimento contro due individui dalle abitudini pericolose.


    La pantera invase il locale, riuscendo in qualche modo a creare caos in un posto già estremamente caotico di suo. L'avidità di Ame non fece altro che darle un'ulteriore spinta, nascondendo ancor meglio le sue mosse e rallentando il suo inseguitore. Ma ad un certo punto si fece vivo il padrone del locale (non esattamente, ma dai suoi farneticamenti si poteva intuire che ne fosse quantomeno responsabile), ma nonostante la furia che si stava creando lì intorno, c'era uno spazio relativamente quieto, che permise ai due di incrociare lo sguardo, anche se quello di Jaro era più confuso tra le varie sagome di Shinjitsuki. [Nota]

    Gli shishi avevano un vanto. Sapevano benissimo di essere in qualche modo superiori, facenti parte di ben due mondi, quello terreno e quello dell'aldilà, di essere tra le creature più pure, e di avere un compito estremamente importante come guardiani. Ma non erano stolti, e soprattutto non davano realmente peso all'inferiorità delle altre creature viventi. Per loro, creature come gli umani potevano essere incomprensibili e talvolta stolti, ma erano creature che rispettavano, a cui sapevano di dover dedicare le stesse attenzioni. Per questo non esitò un secondo quando lo shinobi estrasse delle armi ben poco convenzionali dalle sue tasche: gli umani erano impuri, corrotti, e avevano tantissimi difetti, ma vantavano anche una quantità di risorse superata solo dalla loro creatività nell'usarle. Un brevissimo sospiro anticipò una potente e chiassosa onda d'aria, che avrebbe quantomeno bloccato o distratto Jaro. [AdO, SlotAzione I]

    Non poteva certo svignarsela in quel modo: aveva dato prova della sua furia, ma il secondo ruggito sarebbe stato ben più potente e gutturale, profondo come pochi si sarebbero aspettati, che riempiva i cuori di chi lo udiva con un profondo senso di terrore, ed il ricordo indelebile che, prima o poi, tutti loro avrebbero raggiunto il regno dei morti. [SlotAzione II] Non le restava che svanire nel suo portale, probabilmente nello stesso momento in cui il sospetto di tutto e di tutti tipico di Ame aveva fatto il suo corso. [Portale + Nota]
     
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    Falce dei Kaguya


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    Konoha vs Quadri

    Con qualche aiuto qua e là



    [Ore 00:00 - 02:00]



    [You - La Taverna dei Mercanti]

    All'osservazione del medico spadaccino, le due ragazze si guardarono e sorrisero: Veramente, un pò di esperienza nel kenjutsu ce l'avrei., esordì piccata Korra, Certo, non sono al livello dei grandi spadaccini del passato, come Kisame Hoshigaki, Zabuza Momochi, o Killer Bee, per dire tre nomi famosi nel mondo ninja.
    O, per prendere riferimenti più attuali: non sono ai livelli del Decimo Mizukage, o del suo predecessore, Itai Nara, né di quello che è stato il braccio destro di entrambi Akira Hozuki, possessore di ben due delle Sette Spade.
    Sono una spadaccina nella media, però, e mi difendo bene anche con molti altri tipi di armi.
    , volle sottolineare la ragazza.
    Io mi sono specializzata più sull'essere una silenziosa assassina, non ho mai sviluppato particolarmente l'uso della spada, ma come lei, conosco le basi del kenjutsu., aggiunse laconica Kasumi, che al successivo accenno al Primario di Kiri, replicò con uno sbuffo: Mai conosciuto, ma una volta ho incontrato la precedente Primaria., disse con orgoglio.
    Sì, quando a cinque anni ti hanno tolto le tonsille e l'hai incrociata nel corridoio dell'ospedale., la canzonò Korra con uno sguardo furbo.

    L'accenno ad Ago e la domanda sulle Zanne fece scambiare un nuovo sguardo fra le due ragazze, prima che fosse Korra a parlare: Noi siamo state assegnate a questa missione da due anni, tra un incarico minore e l'altro, finché sei mesi fa è spuntata una traccia su quel nasone di Kusa che doveva fare una compravendita ad Ame.
    Devi sapere che era già un nome noto come precedente possessore di un'altra delle Spade di Kiri: quasi 10 anni fa fece un gran casino su un gruppo di ninja di Kumo che gli aveva rubato l'Hiramekarei, oltre ad altre armi.
    Non so bene come sia arrivata nelle mani di Akira Hozuki, ma il precedente possessore accertato era proprio quel collezionista.
    , spiegò con tono tranquillo la kunoichi.
    Tu, invece, cosa sai di Ago? Avete trovato delle tracce?, avrebbe aggiunto Kasumi, con curiosità.

    Rimasti da soli, Korra non commentò alle osservazioni su tonici e veleni, ma alla domanda su Toa fece un cenno del capo: So che è un traditore di Oto del periodo del loro secondo Kage.
    Ho scoperto che usa due hijutsu del Suono: sa manipolare il metallo, ma è anche capace di assorbire il chakra altrui.
    Come sai anche tu, è un sensitivo ed un esperto duellante con quelle sue falci, ma credo che se la cavi bene anche nel corpo a corpo in generale e, sospetto, sia abile anche ad eliminare i cadaveri ed in generale le tracce.
    Dalle informazioni recuperate, è sicuramente professionista: si preoccuperà prima di tutto della salute dell'uomo di Kusa, se è stato pagato in tal senso.
    , spiegò secca l'altra guardia del corpo.
    Io e Kasumi cerchiamo di completarci il più possibile: entrambe ce la caviamo nel corpo a corpo, io sono un'esperta di Genjutsu e conosco diversi raiton, come avevo detto fin dall'inizio, ma ho omesso di cavarmela abbastanza bene con diversi tipi di armi da corpo a corpo ed anche con tirapugni ed altri tipi di potenziamenti.
    Korra è molto furtiva e, come avrai intuito, è una sensitiva, in più, pure lei è discretamente brava con le armi e sa usare qualche raiton.
    , concluse.
    A meno di ulteriori domande, comunque, il trio si sarebbe potuto muovere senza difficoltà verso l'Albergo, dove avrebbero trovato una situazione, in fondo, non del tutto inaspettata. [Nota per Yato - 1]

    [Ore 02:00 - 04:00]



    [Kai - Locanda dei Veri Batuman]

    La discussione con i rappresentanti dei Quadri non andò come "Kai" si aspettava all'inizio: alcuni dettagli del suo racconto non convinsero Watoru, così tanto il giovane ninja sotto mentite spoglie, quanto il barista, si ritrovarono al suolo, intrappolati dalle ombre che Umma controllava.
    Il "Muto", dal canto suo, non poté fare molto per aiutare Medo, né per impedire che finissero bloccati, ma seppe sfruttare le proprie abilità per contrastare ciò che stava per attenderlo: l'interrogazione Mentale.

    L'idea fu indubbiamente buona, il ché fu anche coadiuvato dal fatto che Watoru non fosse quello che alcuni definivano un "mentalista", né poteva immaginare che l'altro avesse un potere del genere.
    Chi avrebbe potuto parlare dei Guerrieri del Vuoto ai due dei Quadri? Akira Hozuki? Masayoshi? I sopravvissuti all'Abete? Sarebbe stato inverosimile che, in modo casuale, queste informazioni arrivassero fino al figlio di un Fante di Ame, infatti, né Watoru, né tanto meno la sua "guardia del corpo" sapevano alcunché dei Simboli del Vuoto ed il fatto che "Kai" fosse con la fronte verso il pavimento lo avrebbe aiutato a non rivelare l'antico potere di Pangu che aveva ricevuto in dono.

    C'era però l'inverso della medaglia: Kai non poteva sapere che Watoru, nato nel clan Kurogane ma senza l'abilità innata del controllo della Sabbia Nera, aveva appreso le conoscenze segrete del clan Aburame (anzi era stato proprio per aver ucciso un ninja di quel clan che suo padre, Euo, era stato costretto ad abbandonare Suna, ufficialmente. In fondo, un padre farebbe di tutto per il suo unico figlio).
    A questa disconoscenza ed alla furtività indiscussa dell'insetto, si sommò che il Potere del Vuoto di Dolore rendeva "Kai" insensibile alla sempre più vistosa ferita che veniva inferta al suo collo dall'insetto: tutto ciò che il ninja di Konoha sentiva era un pizzico. [Nota]

    Fu per questo che, completata l'interrogazione mentale, l'Uzumaki si sarebbe ritrovato ancora con il volto schiacciato al suolo, mentre il figlio di Euo, sentite le parole del "Muto", gli avrebbe risposto con tono dubbioso: Kai-san, devo dire che ha superato l'interrogatorio, ma c'è una cosa che ancora non capisco: come mai lei è così tranquillo, malgrado le ferite che le sue menzogne le hanno causato. , lo criticò usando parole che delineavano una logica innegabilmente particolare.
    Mio padre mi ha anche fatto studiare un pò di medicina, per caso la malattia che ha contratto la rende insensibile al dolore?, avrebbe chiesto ancora, poggiando due dita sulla sulla spalla destra di Youkai, che di certo avrebbe avvertito il contatto, ma, se il sigillo fosse stato ancora attivo, non avrebbe sentito altro. [ST 1 - Watoru]
    Ha però ragione quando dice che non devo starle così vicino, quindi mi allontano, così che Yui-chan possa farle alzare lo sguardo verso di me., spiegò.
    Di certo, l'Uzumaki avrebbe sentito a quel punto diversi passi, prima che la presa di ombre cambiasse sul suo corpo, costringendolo a sollevare la parte alta del tronco, mantenendo gambe e braccia bloccate al suolo ed inarcandogli la schiena in modo non proprio naturale (avrebbe percepito il dolore, disattivando il simbolo?)
    Fortuna nella sfortuna: "Yui" si era dovuta avvicinare per forzare i movimenti di Youkai, la cosa sarebbe, forse, andata a vantaggio del ninja della Foglia? Medo ora era ben più distante dalla guardia della kunoichi nemica. [Slots di Umma]

    Cosa avrebbe fatto, però, l'Uzumaki? Avrebbe mostrato il Simbolo del Vuoto? Oppure rilasciandolo avrebbe scoperto di avere una serie di ferite sul collo, una alla spalla, che si sarebbero sommate al dolore di quella posa decisamente spiacevole.
    Indifferente, apparentemente, al suo dolore, Watoru avrebbe ripreso a parlare: Lo sa che in questo momento mio padre probabilmente sta interrogando Kitori? Non è gentile come me, era un torturatore nelle squadre di Suna: così ha conosciuto mia madre., un momento di silenzio, forse un pensiero sulla madre, prima di scuotere la testa e battere gli occhi. O forse il suo sguardo era stato appannato per un secondo?
    Mi serve una risposta che non abbia falle, Kai-san: lei non ha ancora ricevuto gravi ferite, il suo dottore la potrà curare con un piccolo guadagno extra per se stesso, ma Kitori?
    Ogni minuto che passa, un pezzo in meno di carne resta attaccato alla sua pelle: mio padre mi ha fatto studiare medicina dissezionando persone mentre scalava la gerarchia dei Quadri, non gli piacciono le bugie.
    , su quelle ultime parole, Watoru parve avere un attimo di sbandamento, tanto che si andò a sedere: forse il furto di chakra da parte di Youkai stava iniziando ad avere effetto? [Nota per Youkai - 1]

    [You - Le Zanne in Albergo]

    Il Clone Ligneo riuscì a bloccare le azioni di Sojiro, impedendo al Sensitivo di Kuii di sollevarsi con una ragnatela, prima di immergersi a sua volta nella porta, cosa che sbalordì non poco il suo avversario.
    Kuii-sama, attenzione! Lo spadaccino sembra avere una qualche tecnica per fondersi con l'appartamento!, esclamò confuso, guardandosi attorno.
    Dal canto suo, il clone ligneo, osservando nel corridoio, lo avrebbe scoperto apparentemente vuoto, tranne che per ragno particolarmente grosso che si trovava sul soffitto proprio davanti alla porta della stanza di Ushio. [Percezioni Clone]

    L'originale, intanto, a seguito dell'esplosione, si sarebbe mosso assieme alle due alleate, che avrebbero confermato con un cenno del capo di aver capito il piano proposto.
    Subito, Kasumi sarebbe scomparsa, letteralmente alla vista e parzialmente anche agli altri sensi, comprese le percezioni del chakra, per quanto lui non potesse saperlo, non essendo un sensitivo. [Tec/Abil Kasumi]
    Quando arrivarono nei pressi della finestra, con Kasumi non percepibile, Korra avrebbe eseguito la sostituzione con un oggetto poco lontano da Sojiro.
    "You" l'avrebbe vista estrarre un Fuuma Kunai ed eseguire un colpo, con un'ottima maestria tecnica a partire da una veloce posizione di guardia basilare del taijutsu, per cercare un affondo, che avrebbe trovato una qualche protezione, confondendo però il sensitivo, prima che la kunoichi raggiungesse il proprio clone nello scontro con Yumi.
    Se il clone della giovane fosse stato in qualche modo sorpreso, o confuso, non lo diede a vedere, anzi, si scattò subito all'attacco contro la donna di Ame, mentre l'originale faceva appena qualche passo avanti, sollevando il Fuuma kunai.
    Allora successe qualcosa che forse il ninja non avrebbe potuto notare, guardando la scena solo dall'esterno e con la pioggia e tutti gli altri elementi attorno a se, ma il suo clone vi avrebbe potuto fare caso.
    Uno strano odore avrebbe iniziato ad aleggiare nella stanza, mentre la copia lignea avrebbe potuto sentire distintamente esclamazioni di sorpresa tanto da Sojiro, quando da Yumi in quel momento, specie la seconda avrebbe iniziato a difendersi con movimenti confusi da oggetti (o persone?) che solo lei vedeva.
    Approfittando di quella confusione, la spazzata con l'hanbo prese in pieno la rotula destra della ragazza, facendola urlare di dolore, mentre l'originale si faceva avanti per cercare di sferrare un violento colpo alla gola della ragazza.
    Per quanto sembrasse cieca a cosa le capitava intorno, improvvisamente, mentre Sojiro stava eseguendo un qualche jutsu , la ragazza di Ame si riuscì a difendersi, mediante i propri capelli, per poi contrattaccare con gli stessi e colpire tanto Korra, quanto il suo clone. [Korra + Clone vs Yumi]

    Il giovane Senju, intanto, portava avanti la propria di strategia offensiva: una rampicante lignea morse sulla spalla Sojiro, avendo maggiore fortuna contro le difese indossate dal bersaglio del momento.
    Il Sensitivo di Ame, subito quel nuovo colpo, iniziò a guardarsi attorno, specie dopo le parole del clone e qualsiasi cosa avesse fatto Korra, finché non vide il rudimentale tridente diretto verso il suo inguine, veloce più di quanto lui riuscisse ad essere.
    In un gesto disperato, Sojiro abbassò le braccia inferiori, portandole a protezione della zona minacciata e subendo sulle stesse unla grave ferita, mentre il più infido ed ultimo aculeo di legno perforò la caviglia, costringendolo a piegarsi su un ginocchio dal dolore. [Danni Sojiro]
    Non mi faccio fregare così!!!, lamentò l'uomo-aracnide, congiungendo le mani superiori davanti alla bocca, mentre quelle intermedie eseguivano una serie di sigilli.
    Il clone ligneo (e forse lo stesso Senju) avrebbero visto una ragnatela filarsi dalla bocca fino al terreno attorno al Sensitivo, brillante di una dorata luce e di chakra, di certo stava compiendo qualcosa anche il Sensitivo di Ame. [Azioni di Sojiro]

    Anche l'attacco contro Kuii, eseguito assieme al primo colpo verso Sojiro, sarebbe andato perfettamente a segno: il Fante, infatti, era sia impegnato a combattere contro Toa, sia, nello stesso momento, sarebbe stato distratto da qualsiasi cosa aveva fatto Korra in quella stanza, proprio mentre la rampicante di Yato lo raggiungeva alla gamba, facendolo barcollare dolorante, tanto da stringere i denti, ma solo per qualche secondo.
    L'uomo di Ame, infatti, avrebbe alzato lo sguardo verso il proprio sensitivo e la strana ragnatela attorno a lui.
    Quindi non sono l'unico a giocare con i cloni qui? Ma vi avevo avvisato: niente più metodi gentili!
    Che vuoi dire, pezzo grosso?, ringhiò di rimando il Longilineo, portandosi il più vicino possibile ad Ushio di Kusa.
    Ora lo vedrai! Vedrai tante cose!, avrebbe replicato di rimando l'altro.

    Cinque bolle di sapone si sarebbero sollevate, spostandosi in altrettanti punti della stanza, veloci come e più del ninja stesso: una prima bolla si sarebbe diretta verso la stanza di Toa, una seconda avrebbe puntato a Korra ed il suo clone, la terza verso il Longilineo mercenario, una quarta verso la porta dove era scomparso il clone di You e l'ultima sarebbe uscita fuori dalla finestra rotta!
    Le cinque bolle sarebbero esplose all'unisono, o almeno quello sarebbe stato il proposito. [5 SA Kuii]

    Korra avrebbe potuto fare ben poco in quanto a tempi di reazione, specie con quel sapone a terra che la rendeva meno agile: avvertita dal clone, riuscì solo ad eseguire una sostituzione con la stessa, spostandosi dal centro dell'esplosione, che disperse la sua copia, lasciando lei dolorante.
    Toa, al contrario, seppe proteggere al meglio il proprio datore di lavoro, subendo una leggera ferita alla mano sinistra, con cui toccò la bolla di sapone prima che detonasse.
    L'esplosione alla stanza della Guardia del Corpo, invece, non rivelò niente più che due grossi cani di metallo i quali si girarono verso l'esterno.
    Non erano lì per te quei due, ma se proprio vuoi, ti accontento!, minacciò secco lo Spilungone, prima che i due grossi canidi si lanciassero addosso a Kuii, cercando di colpirlo con ripetuti morsi, costringendolo ad interrompere qualsiasi altra azione avesse messo in conto. [Toa vs Kuii]

    Come avrebbero reagito Yato ed il suo clone alle bolle di sapone dirette verso di loro? E quali sarebbero state le prossime mosse del Senju e le sue alleate? [Nota per Yato - 2]

    [Ore 05:00 - 06:00]



    [Kai - La Shishi al Grand Hotel]

    Il primo ruggito della Shishi avrebbe interrotto il genjutsu dello Shimasu, ma l'uomo si sarebbe comunque opposto alle azioni del Cacciatore di Cuori, prima che un secondo ruggito li distraesse entrambi, rallentando i loro movimenti.
    Stai facendo scappare la mia preda, idiota!, avrebbe urlato il Cacciatore di Cuori.
    Chi sei? Che diavolo state facendo qui? per tutti i Kami!!!, sarebbero state le ultime parole che l'evocazione di Youkai avrebbe sentito, scomparendo nel suo portale.

    Ironicamente, anche se forse nessuno degli interessati lo avrebbe mai saputo, il duplice ruggito che aveva interrotto il jutsu del musico dei Fiori e poi distratto entrambi, non avrebbe fatto dedurre a Girobatu che forse i Fiori erano i colpevoli del furto, ma per i piani del duo della Foglia questo, probabilmente, era meno importante.

    Di certo, la Shishi avrebbe potuto muoversi verso il punto di incontro con minori rischi di essere trovata: il caos creato al Grand Hotel, così come la fuga, le avrebbero dato 2 ore di vantaggio, più che sufficienti per incontrarsi con l'evocatore dove concordato, senza rischio che fossero subito ritrovati dal Cacciatore di Cuori. [Nota per Youkai - 2]
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Caos in Albergo

    Yato e Youkai
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    [You, Korra e Kasumi]
    Ago si trova a Taki, in mano a un nemico dell'ac...dell'Impero Kiriano. Mi corressi in corso d'opera, anche per vedere la loro reazione alle aspirazioni del Mizukage. Io non ero Kiriano né un suo seguace politico, e francamente avevo un interesso pressoché nullo negli equilibri di potere accademici: a me serviva solo che ci fosse un Hokage, e che quell'Hokage morisse. Ma Youshi Tokugawa è sulle sue tracce. E io gli ho offerto il mio supporto per quando ne avrà bisogno. Spiegai, senza sbilanciarmi troppo esattamente come avevano fatto loro. Si tratta di un servitore di un pezzo grosso di Taki, che si fa chiamare la Signora. Il possessore di Ago è Benimaru Nikaido, un esperto di raiton. Poco dopo rimasi solo con Korra, che non sembrava intenzionata a parlare delle debolezze di Kasumi e del fatto che avesse consumato così tanto chakra, ma non aveva remore nel rivelare ciò che sapeva di Toa e dare un'infarinatura delle loro capacità, certo necessaria per una collaborazione proficua.

    Non ero certo di potermi fidare appieno di entrambe, e non ero affatto sicuro della loro effettiva fedeltà a Kiri, ma la loro complicità era qualcosa che andava oltre l'essere semplici compagne di squadra...e tuttavia non ero riuscito ad andare oltre. Non parlai ulteriormente: dovevo conservare le forze...e guardarmi le spalle se mi avessero tradito.

    [Il Clone in Albergo]
    Il clone aveva chiaramente visto lo strano ragno oltre la porta ma non si sarebbe scomposto, mentre la nostra offensiva metteva in difficoltà il gruppo di Ame dimostrando che, dopotutto, il nostro gruppo sarebbe stato molto efficiente come guardie del corpo. Korra dimostrava le sue doti nel corpo a corpo mentre i nemici cadevano preda di una qualche illusione, anche se l'avversaria aveva capacità difensive talmente precise da sembrare quasi sospette mentre quel Kuii poteva tenere testa a Toa anche se con ferite che andavano accumulandosi, mentre l'uomo dalle molte braccia, fiaccato dai miei assalti, aveva iniziato una sorta di complesso rituale con quel filato...quasi contemporaneamente al repentino miglioramento delle capacità difensive dei nemici. Sospettavo che fosse lui il cuore dell'azione, sia per la posizione centrale che per il fatto che fosse l'unico non direttamente ingaggiato in corpo a corpo.

    Intanto l'Utakata mosse le mani generando un gran numero di bolle a partire dal sapone sul pavimento, e sapevo bene quanto potessero essere pericolose quelle sfere dall'apparenza così fragile, specie quando una partì diretta contro di me nonostante fossi ancora nascosto! Il Clone non ebbe altra scelta che subire in pieno il danno [Clone - Difesa] mentre Korra perse il suo clone per salvarsi e Toa si difese a modo suo, ma una bolla bombardò una stanza liberando alcuni costrutti metallici che sembravano al servizio del nostro alleato...perchè attaccare là? Non avevo tempo di concentrarmi troppo sulla faccenda, sollevando quanto più rapidamente possibile una massiccia difesa di legno a mò di sfera intorno a me [Difesa 1].

    Anche con tutta la mia concentrazione la velocità del mio legno non poteva star dietro all'incredibile rapidità della bolla di Kuii, non riuscendo a completare la barriera difensiva in tempo per fermare del tutto l'assalto, ma se non altro mitigò parte dei danni! Stringendo i denti per il dolore legato all'ustione cercai di mantenermi lucido per passare immediatamente al contrattacco. Se il Ragno Sojiro era il cuore dell'azione nemica, con quelle ragnatele di cui ignoravo l'esatto funzionamento, allora dovevo annientarlo come primo obiettivo! Balzai nella stanza senza nemmeno fiatare, poggiando i piedi sul pavimento sdrucciolevole, cosa che mi aspettavo, per poi sparire letteralmente dalla vista dei presenti mentre accorciavo in un soffio la distanza che mi separava dal Ragno per poi provare a tranciargli la testa in un solo colpo, improvviso e dalla velocità che ritenevo insormontabile [Tecnica 1, 2, Azione EXTRA]!

    SE fosse caduto avrei nuovamente fatto sparire le mie tracce con un movimento accelerato per raggiungere la donna che dava del filo da torcere a Korra [Azione 1 A], di fatto aggredendola dal lato opposto rispetto alla mia temporanea alleata tornando percepibile sempre a tre metri ma usando il momento per scivolare sul pavimento saponato, usandolo a mio vantaggio per provare un fendente molto basso e infido con cui avrei cercato di tranciarle le gambe poco sopra le caviglie [Azione 2 A], salvo poi emettere del legno dalle gambe, nonostante la mia posizione a dir poco precaria, e usarlo per puntellarmi al terra e sollevarmi in un fendente ascendente con un singolo movimento fluido, cercando di tranciarle il torace [Azione 3 A]. Ovviamente Korra avrebbe saputo come intervenire durante l'offensiva per massimizzare i danni durante quella mia manovra che rientrava nello stile tradizionale Senju di usare il legno come appoggio per cambiare direzione e colpire con traiettorie improvvise e improbabili...uno stile quasi abbandonato ormai, vista la predilezione del mio clan per i Ninjutsu più che la spada...cosa che mi aveva spinto a cercare altrove.

    SE non fosse caduto avrei immediatamente sollevato la spada sopra la testa, come a volerla calare dall'alto per tranciarlo in due ma dopo un primo breve movimento il colpo si sarebbe interrotto [Azione Gratuita], dato che doveva solo distogliere l'attenzione dai piedi, dal dorso dei quali sarebbe emerso uno spuntone di legno che avrebbe cercato di scardinare del tutto entrambe le ginocchia dell'avversario [Azione 1 B]. Approfittando della sua eventuale difesa, o del danno subito, un nuovo rami appuntito sarebbe cresciuto rapidamente dalla mia fronte, ramificandosi come una lancia da cinque punte, per conficcarsi nel suo collo e nel suo viso [Azione 2 B], salvo poi marcire istantaneamente mentre la spada saettava lateralmente per squarciargli il costato da sinistra a destra...come medico sapevo dove colpire per fare male [Azione 3 B].

    Come ultima azione avrei lanciato due Uchiha Shuriken, uno nascosto nell'ombra dell'altro, proprio verso Kuii, quali che fossero i risultati delle mie azioni precedenti, per creare un diversivo che fosse utile a Toa [Azione 4]., mentre ricongiungevo la mia guardia e il clone gettava un'occhio alla bestia dell'Utakata all'esterno. Sapevo che a breve l'essere andato oltre i limiti del mio corpo avrebbe intorpidito i miei arti, ma contavo di aver sfoltito le fila nemiche con quella sequenza di assalti rapidi e forse inattesi.

    Yato Senju

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 525
    • Resistenza: 425
    • Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 525
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    ???/75
    Vitalità
    12.5/14.5
    Slot Azione

    1. Difesa con Mokuton (Ferita Medioleggera)

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. EXTRA: Movimento su Sojiro, Danza della Luna+Attacco Improvviso

    2. Movimento accelerato verso donna / Mokuton contro gambe del Ragno

    3. Fendente gambe della donna / Mokuton contro testa del Ragno

    4. Fendente ascendente con Mokuton / Fendente contro Ragno

    5. Lancio Uchiha Shuriken con proiettili d'ombra su Kuii

    Slot Tecnica

    1. Mantengo Fioritura

    2. Attacco Improvviso

    3. Danza della Luna

    Note

    Tecnica Rapida 1/3
    Ferita Medioleggera diffusa
    Al prossimo round Semiparalisi per 2 round
     
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    Il Simbolo del Dolore concedeva a Youkai un vantaggio non da poco, che non era ridotto solamente al non percepire dolore: la disattivazione di ogni pensiero negativo gli permetteva di concentrarsi meglio sulla situazione in cui si trovava. Certo, forse una piccola debolezza la aveva: senza la paura a dargli un freno, rischiava di diventare un po' troppo... arrogante.

    Nel sentire la risposta di Watoru al suo breve interrogatorio, capì di aver fatto bene ad attivare il suo Simbolo. Ora doveva scegliere la strada giusta: mantenerlo, o disattivarlo? Da neo Guardiano aveva un controllo purtroppo impreciso di quel potere così antico, e disattivarlo significava rinunciare a quel potere per almeno una giornata. E non gli restavano che poche ore dall'arrivo dei rinforzi. Non poteva prendersi quel rischio, il Simbolo doveva restare. Hehe. Ridacchiò, come divertito. Dopotutto mentire in quello stato era come un gioco. La medicina di Ame non è avanzata come quella del Fuoco, immagino. Quasi lo prendeva in giro, come se il suo dubbio fosse ridicolo. La malattia crea dolorose variazioni del chakra, certo che ho un sigillo a difendermi. Non lascia segni visibili, quindi devo supporre di essere sotto tortura? Rude. Aggrottò le sopracciglia, mettendo il broncio. Forse fuori luogo in una situazione simile, ma un comportamento così rilassato poteva forse aiutare la sua causa? Dopotutto, per quello che ne sapeva Watoru, l'insetto poteva aver reagito a queste presunte mutazioni di chakra, aveva davvero mentito?

    Era arrivato alla decisione finale: mostrare o meno il simbolo? Poteva essere rischioso, non aveva idea se avessero avuto modo di riconoscerlo o meno. Di certo doveva giocarsi il tutto per tutto, e un gesto simile diventava una decisione leggera se presa in un momento giocoso, stato in cui si trovava per via del Vuoto. Non percepiva il dolore, ma poteva comunque capire dal tocco approssimativamente quanta forza stava usando la Nara, specie sentendo come fosse resistente mentre in un debole tentativo si dimenava appena, cercando di rimettersi comodo. Oooh, come sei forte. Sembrate proprio spaventati da un ragazzino malato! Watoru mostrava segni di stanchezza, e uno scintillìo inquietante sarebbe apparso nello sguardo del ragazzino. Uh-oh. Sembra che siano apparsi i primi sintomi... Se ti vengono i brividi, dovresti correre da un dottore bravo. Lo sguardo si spostò verso Umma, mostrando un sorriso che in una situazione simile non poteva che risultare inquietante. Tu sei vicina. Potresti essere la prossima. Ridacchiò appena. Non portavo certo una mascherina perchè mi divertiva. Sembrava trovasse ilare la prospettiva di aver infettato ben due persone.

    Il simbolo brillava sulla sua fronte, proteggendolo dal Dolore. Se vuoi ti do l'indirizzo di chi mi ha scritto questo simbolo. Temo che presto ti servirà. Commentò, mostrando i denti in un sorriso innaturale, una gioia contorta. Sorriso che si spense alla menzione di Kitori, e al sapere che qualcuno di ancora peggiore lo stava torturando. Se non fosse stato per Youkai, le lacrime avrebbero già iniziato a scorrere, distrutto nel sapere a che destino aveva ridotto un povero ragazzo innocente che si era fidato di lui. Ma il Vuoto era abile nel mettere da parte quelle sensazioni. Il Vuoto lo rendeva più lucido, gli permetteva di valutare meglio la prossima mossa... Anche se, al contrario del temibile Oni dello Yakushi, utilizzava un approccio più infantile. E l'infantilità, in simili occasioni, faceva venire i brividi. Kai sembrò farsi serio per qualche istante. Oh, così non va bene. Fece un profondo sospiro. Che fosse arreso? A questo punto, mi sembra inutile nascondervi la verità. Voleva finalmente confessare?

    Un ghigno apparve sul suo volto. La trasformazione mi serviva per nascondermi da voi. Parlava della giornata in banca. Ed avevo avuto qualche informazione esterna. Poca roba. Sapevo però di Kitori. Del suo debito con la vostra banca, della sua famiglia disastrata... E di quanto il nostro sistema circolatorio del chakra sia compatibile. Aggrottò le sopracciglia, pretendendo una rabbia fittizia che il Vuoto gli impediva di rendere reale, ma che poteva ancora recitare. Voi di Ame siete così avidi di soldi, lo stupido medico che segue la mia malattia doveva per forza farsi assumere anche da un altro cliente, e sapevo che la mia presenza in banca sarebbe stata inevitabile. Non potevo permettere a voi altri dipendenti di ricollegare una possibile scomparsa di Kitori a me. Così ho usato un volto fittizio, facendo però sapere a lui che fossi sempre io. Così avreste sospettato di qualcuno che non esiste. C'è cascato con tutte le scarpe, non è stato difficile. Ghignò nuovamente. Ma chiaramente quel Kitori non vi serve. Se lo avessi saputo, avrei pagato direttamente voi per averlo, mi ero illuso che poteste essere quantomeno gelosi dei vostri dipendenti. Dopotutto, le operazioni che intaccano il sistema circolatorio del chakra sono piuttosto dolorose, e non sempre finiscono bene... Ma potrei guadagnarci ANNI di vita. Osservava Watoru, con un velo di disperazione nello sguardo. Le malattie del sistema circolatorio del chakra erano rare, e cosa più importante, erano tutte parecchio mortali, specialmente per degli shinobi, cosa che Youkai aveva ammesso di essere prima della malattia. Se era vero che aveva studiato medicina ne conosceva probabilmente l'esistenza, alcune di esse scoperte a Shulva, abbastanza per credere che Youkai stesse dicendo la verità. Quanto vuoi? Mio padre è disposto a pagare bene. E a voi quel Kitori nemmeno interessa... Tsk!! Ad averlo saputo prima mi sarei risparmiato un sacco di problemi! Erano in una situazione di stallo: avrebbero creduto alle bugie di Youkai? Se la sua storia fosse stata vera, avrebbe avuto senso il perchè avesse mentito alle due domande di Watoru, dovendo coprire quel poco che aveva detto su Kitori, rendendo però quella lunga interrogazione un'effettiva perdita di tempo per i due Quadri. Non gli avrebbe dato troppo tempo per ragionarci su, il frammento nel corpo di Watoru avrebbe raggelato il suo petto da lì a pochi istanti, causando un dolore atroce che difficilmente avrebbe nascosto restando impassibile. Alla prima smorfia di dolore, Youkai avrebbe commentato: [ST I] Uh oh. Beh, spero proprio che Kitori non sia compatibile con te, lui serve a me. Doveva mettergli fretta, costringere entrambi a prendere una decisione affrettata. Aveva ancora senso perdere tempo con quel ragazzino? Certo, poteva aver mentito... Ma se non lo avesse fatto? Il dubbio serviva a dar loro solo pochi attimi per prendere una decisione, facendo sì che qualsiasi imprecisione nella storia di Youkai non venisse notata finchè non era troppo tardi. Forse Kitori lo avrebbe odiato da lì in avanti, ma non vedeva altre soluzioni: al momento, era l'unico modo che aveva per proteggerlo. Voleva dargli una vita migliore, ma per farlo doveva prima assicurarsi che restasse vivo.
     
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50 replies since 31/3/2022, 10:58   1132 views
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