A Spasso nel Tengu

Le cose si complicano.

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    I Draghi Azzurri

    XVI




    Non aveva più proiettili, qualcosa tra le sue parole aveva convinto il Veterano di potersi difendere da qualsiasi suo colpo di testa, per cui abbandonò la tensione e si mise verticale, più rilassato.
    Senza accorgersene il supremo leader dei cremisi aveva ammesso che poteva rinunciare a quella vittoria.
    Si mise a braccia conserte.

    Perfetto.
    Direi che tutti abbiamo speso sufficienti parole.
    Io so che mi credi un povero scemo borioso, tu… che puoi perdere
    E adesso lo so anche io.


    Avrebbe alzato le spalle.

    Certo, mi sarebbe piaciuto farti capire dell’altro per guadagnarci di più, ma è evidente che per quanto tempo tu abbia controllato non sono stato in grado di spiegare che quello vissuto ha un valore differente.
    Ad ognuno i risultati dei suoi investimenti.


    Accennò una risata quando venne accusato di sapere poco sulle armi.

    Togliti quella faccia da grande investigatore, è palese che so poco, non ci sono mai state condizioni per studiarle realmente.
    Ma se credi di poter fare un prezzo sei decisamente… com’era?
    Fuori dal seminato.
    Hai scelto, Mezzo Veterano.


    Con quelle parole avrebbe avuto l’onere della vendetta da soddisfare.



    [Alla Scogliera]



    Guardò il Kiriano con positività, un ninja attaccato alla sua terra ma pronto alla collaborazione era una risorsa per l’alleanza, non certo un ostacolo.

    Com’è giusto che sia, Fudoh di Kiri.

    Sorrise con sincerità, se a Kiri c’era speranza era grazie a shinobi come lui.

    Non so Fudoh, non penso, ma questo non è il mio campo, considerando che cerchiamo delle soluzioni è bene avere tutte le ipotesi davanti.
    Se però è stato creato un presente che raduna persone da diverse epoche mi sembra plausibile che qualcuno possa tornare indietro.


    I discorsi andavano esaurendosi, e quando il concilio si restrinse per discutere del piano d’azione Raizen annuì.

    E non pensare che non siano in ascolto, Shotaro è come un adolescente davanti alla toppa del bagno delle ragazze.
    Nella tua lista hai anche dimenticato il simpatico Osamu, è tra quelli che possono uscire da soli da qui ma cerca in tutti i modi di ottenere qualcosa.
    Forse Maya potrebbe avere una buona destinazione da raggiungere se è così abile con i sigilli come dice, ma ce ne occuperemo dopo.
    C’è comunque un dettaglio da non sottovalutare che ho appreso da poco.
    Le armi hanno una mente, ma artificiale come i loro corpi, non so con precisione cosa possa comportare, ma sapere che seguono uno schema costruito da umani potrebbe darti una mano a trovare una soluzione, resto dell’idea che convincerlo di avere un malfunzionamento potrebbe essere una buona idea proprio perché artificiale e deve decidere cosa attivare e come, non come un essere vivente che non ha coscienza dei suoi sistemi.
    Ad esempio, tu non decidi ora muovo lo stomaco così per digerire meglio, le armi credo lo facciano e se così fosse potresti ingannarle.
    Ma deciderai davanti al problema.


    I lavori sul suo corpo e sul suo chakra intanto procedevano per il meglio, e grazie alle forze impiegate tutti quei puntelli aiutarono la diga a reggere nonostante la mostruosa mole di lavoro in più a cui doveva far fronte. Dopo il dono di Fudoh, qualcosa di differente da una semplice cura, ma che per Raizen era identificabile solo come la maestria di un abile medico, potè finalmente inspirare senza sentire l’armonia delle costole incrinate.

    Grazie.
    Per quanto avessi contato su un supporto non era scontato ottenerlo.


    Si sarebbe voltato verso Maya, avendo sentito che la sua ignoranza aveva una sorta di data di scadenza, un affermazione forte, sintomo del fatto che era certo che qualcuno l'avrebbe illuminata presto o tardi.

    Lavori ai più alti livelli di queste conoscenze e ancora hai dei limiti, non fraintendermi è proprio perché non ti sottovaluto che sono stupido.
    Sai… ho una sorta di debole per le inguaiate come te Maya.
    Hai custodito assai gelosamente i tuoi affari e ne son ben poco, ma sii prudente verso chi chiami maestro, di scriba del mondo ce n’è uno ed uno soltanto e la tua sete di conoscenza potrebbe essere una trappola.
    Questo non toglie che ho un debito con te, e lo salderò.


    Ripensare allo scriba del mondo in realtà gli fece balenare in mente l’idea che in quel tempo ancora poteva esistere il suo eco seppur sotto forma di colossale albero, e visti i fatti di Tsuya quella conoscenza era accessibile da ninja di quella caratura ma il tempo gli remava decisamente contro.

    Orochimaru, Maya.
    Mi serve un colloquio privato.


    Disse a mezza voce indicandosi le tempie.

    Una manipolazione così fine del chakra da parte mia ora non è possibile, rischierei di farvi saltare in aria la testa.

    Se ci fosse stato un contatto avrebbe fatto delle domande sbrigative.

    Maya, quanto veloce puoi spostarti se viaggi completamente da sola?
    Sii sincera, devo valutare se fornirti o meno la più grande occasione della tua vita e io non mento sulle cose di valore che posso elargire gratuitamente.


    Inspirò leggermente preoccupato e solo se Maya avesse fornito un metodo rapido che le consentisse di percorrere mezzo continente e tornare da lui in tempi brevi avrebbe ceduto un informazione in grado di ribaltare il debito che aveva con lei ma fornire a lui lo scatto definitivo in quella situazione: rendere inaccessibile quel chakra a chiunque meno che a lui.
    Fece apparire una mappa come se fosse un gigantesco schermo, al di fuori di un piccolo raggio di tranquillità il chakra si muoveva in vortici terribili che sfogavano in onde grandi quanto palazzi in uno spettacolo fatto di echi lontani che faceva rabbrividire.

    Lì.
    Tsuya.
    Un piccolo villaggio oltre i confini della Foglia nelle terre della Cascata.
    Siete consapevoli di cosa ci sia lì?
    O se esiste qualcosa di particolare in quelle terre.


    Le armi da sigillate non avevano consapevolezza delle loro posizioni, o quantomeno così credeva, ma se ne sarebbe potuto accertare successivamente, ora era importante sapere attraverso Orochimaru se chi aveva il controllo di quel mondo ne era al corrente, in caso contrario avrebbe potuto escludere qualcuno dalla lista delle menti dietro a quel viaggio onirico. Dopo la risposta di Maya, se positivo avrebbe quindi proseguito.

    Se questa realtà è abbastanza fedele li… troverai un eco dello Scriba del Mondo trasfigurato in un albero colossale, potrai comunicarci e se lui ti reputerà degna chissà, potresti avere una buona scorciatoia verso tante delle risposte sulla tua arte che cerchi.
    Procedi con cautela, se il sigillo dei miracoli è fedele al suo nome potresti essere in pericolo, l'albero fa da guardia ad una delle armi.
    Ma il gioco vale la candela a quanto ne so, se grazie a Pangu imparerai qualcosa ti prego di completare la tua opera, isolare completamente questo chakra da chi l’ha generato potrebbe essere un discreto freno ai piani dello svitato che sogna questa realtà.
    Prima che si possa riorganizzare dovrebbe passare del tempo, e avrei anche la certezza che l’ Oni non può assorbirlo.
    Ah, visto che ci siamo, magari non sei esperta quanto questa signorinella Orochimaru, ma controlla se ha messo qualche sorpresa al mio sigillo.


    Prima che la connessione si interrompesse aveva un ultima domanda per la creatrice di sigilli.

    Maya, quando siamo arrivati qui stavi già facendo danzare queste comparse nel palmo della tua mano usando la tua influenza nel modo più corretto, non ti ho ancora chiesto cosa hai scoperto tu qui in mezzo e soprattutto Liu Bei non ha saputo scrutarti al meglio.
    Dovresti avere ricordo di questo evento avendo condiviso la mente con lui, Orochimaru.
    Mentre i tuoi sigilli che non funzionano che effetti avrebbero dovuto avere?


    Ricevute le risposte avrebbe dato ulteriori istruzioni.

    Orochimaru, collegami con Hagemono, con garbo possibilmente.
    È ora dello sbirro buono.
    Capirai quando farlo.


    Risolta quella questione e riaperti gli occhi sulla realtà, quale che fosse l’esito, sarebbe tornato alla riunione, realizzando il pessimo stato in cui avevano ridotto Hagemono: un interrogatorio indubbiamente fruttuoso, ma restava un lavoro ammezzato, se non altro Fudoh l'aveva alleggerito dell'onere di riportare tutte le informazioni raccolte fino a quel momento.

    Si, il tipo Inquietante è il Veterano comunque.

    Disse con un mezzo sospiro, accettando che probabilmente quello di Fudoh con i nomi era un limite.
    Una volta conclusa la parentesi per il kiriano guercio con la faccia paralizzata in un ghigno da kappa appassionato di mutandoni ingialliti giunse il momento di concordare la collaborazione con Hagemono.

    È triste sapere che i tuoi guai non sono che appena cominciati.

    Il suo sguardo rimase fisso su di lui, ma la comunicazione continuò mentalmente.

    Eccoci qua, il più gran pezzo di merda della guerra cremisi, e probabilmente della storia, ancora impegnato a merdeggiare nonostante sia consapevole che questa non è la sua realtà.
    Non voglio torturarti per quanto tu mi faccia schifo, così schifo che ho il timore che il tuo fetore mi si incollerà al naso fino alla fine dei miei giorni.
    Ma sai, c’è la puzza di merda e quella del cibo fermentato.


    Gli rivolse uno sguardo eloquente, dando un tono benevolo a quell'affermazione.

    Sai, lì fuori non mentivo, hai detto che sei venuto da Kumo, giusto?
    Quindi o hai abbandonato il tuo ruolo al centro di comando anzitempo, cosa che trovo estremamente improbabile visto il tuo fetore, oppure hai visto con i tuoi occhi la sconfitta del Veterano tuttavia… hai i giorni contati, forse le ore, me l’ha detto Osamu stesso dopo averti dipinto come il codardo che sei.


    Indicò il ricordo, impossibile da contraffare per lui, aiutandosi a delineare i contorni di una persona di cui era impossibile fidarsi e che l’aveva lasciato in vita solamente fino a quando poteva sfruttarlo.

    Adesso però hai una possibilità di fare una cosa buona nella vita, iniziando dal darmi delle risposte, per favore non essere stupido hai visto tu stesso che mentire non ti conviene ed è totalmente inutile.
    Perché sei così fedele al Veterano?
    Non puoi dire che sono tutti pazzi a non farlo, il mondo ha combattuto e ha vinto contrariamente a te.
    Cosa sai che gli altri non sanno per renderti così fedele?
    Cosa facevi quando sei stato portato qui?
    Perchè il Veterano dovrebbe volerti morto?
    Perchè le navi ormeggiate nei resoconti del nostro tempo non ci sono, quale è il loro scopo?
    Inoltre chi vive questa realtà sembra non sapere dove le hai ormeggiate, come se quel luogo non esistesse, tu però sei stato in grado di sfruttarlo, hai fatto qualcosa oppure il luogo esiste anche se tutti lo ignorano?


    La domanda a quella risposta poteva essere un utile rinforzo alla piccola missione laterale di Maya se l'avesse accettata.

    Dai draghi blu sei finito solo per sbaglio o hai voluto dirigerti al loro faro?
    Se i draghi non sono corrotti si legano a persone che hanno il potenziale di fare qualcosa di buono, ma tu non hai salvato gli Uzumaki, quello che ti ucciderà non sarà un assassino, sarà uno sterminio.
    Nel mio tempo non esistono Uzumaki.
    Neanche uno.


    Poteva vedere la verità negli occhi di Raizen, ed anche il bivio a cui aveva accennato poco prima, a disposizione di un animo saggio.

    Vuoi fare del bene, Hagemono?
    Un solo, singolo atto di bontà in grado di cambiare le sorti del mondo?
    Dopotutto sei un morto che cammina, nel tuo tempo non ti aspetta altro: morte o redenzione.


    Doveva vedere il senso di colpa nel suo viso, la sofferenza, la tristezza, lo spirito di sacrificio, l’ultima scintilla della foglia doveva essere da qualche parte nel suo spirito.

    SVEGLIATI PUOI ANCORA FARE LA TUA PARTE!

    L’avrebbe scosso solo imponendosi con la voce e una ventata di chakra.

    TU!
    Tu puoi fare di più che sterminare un villaggio di reietti che desiderava solo vivere in pace!


    Lo afferrò per le spalle.

    Tu puoi essere una trave tra le ruote nel destino del Veterano, solo grazie a QUESTO momento.
    Perché questo momento non è MAI esistito se non ORA.
    Lui non ha potuto prepararsi ad esso!


    Vicini, vicinissimi.

    Io sono il decimo Hokage.
    E so che il Veterano può essere sconfitto, ne sono la prova!
    Vuoi aiutarmi?


    Era una domanda diretta, che accettava solamente un si o un no, non poteva mentire.
    Una risposta positiva avrebbe rialzato il morale del Kage, giovane nel tempo e nell’età rispetto ad Hagemono ma con un tipo di saggezza a lui precluso, una saggezza la cui approvazione era in grado di portare speranza anche nell'animo esile ed egoista dell'Uzumaki.

    C’è un clan, i Kurogane, quei dannati ratti si sono nascosti alla foglia dopo la guerra, hanno con sé la mente del Veterano, può risorgere senza di essa, può essere il Veterano, ma le sue memorie, la sua vera essenza, la sua esperienza gli sarà preclusa, non so se per sempre o per un limitato periodo di tempo, ma lo fermerà.
    Se gli Uzumaki saranno uccisi vuol dire che per voi qualcosa è andato storto quindi non potrete agire, ma tu o chi per te potrà infiltrarsi, avrete anni a disposizione per prendere quel rotolo e distruggerlo e se non riuscirete, ti basterà cercare me, vengo da Kumo ma è Konoha la mia casa e tendo a farmi notare.
    Dimmi semplicemente ciò che ti ho detto e dammi informazioni per i Kurogane se mi dirai che sono figlio di Sanako ti crederò, nessuno lo sa, così potrò crederti.


    Organizzata una delle scommesse più grandi della sua esistenza avrebbe sospirato.

    Ora cerchiamo di risolvere i problemi del presente, tu… tu ancora sei il cattivo.
    Hai delle vite da pagare, tante, troppe... e per oggi ancora pagherai, per il bene di questa recita e di questo piano.
    Sigilla questo ricordo, impostalo per rilasciarsi quando tornerai nel tuo presente, fai in modo che si possa tramandare, lascia solo le domande che ti ho posto riguardo il Veterano, saranno una buona copertura.
    E accetta ciò che verrà, sarà una garanzia per te.


    Il ritorno alla realtà fu spiacevole per Hagemono, Raizen gli aveva chiesto di evocare i draghi puntandogli un dito sulla caviglia affondando tra nervi e tendini, neanche lui era pienamente consapevole di quanto potesse essere doloroso, ma fu ben attento a non fargli spillare ulteriore sangue. Una vita della zanna era stata vendicata. Ne restavano tante altre.

    Calmo, Latore del Contratto.
    Sei davanti al Guardiano dell’Equilibrio, figlio di Tian, Raizen Ikigami Huangdì.
    L’Esuvia stessa di Ryujin mi ha riconosciuto e insieme ad essa ho supportato la causa di Ogre, ancestrale amico del Grande drago.


    Nessuno aveva mai sentito il suo nome completo, ma tra i draghi quel cognome era sufficientemente antico da essere una prova della sua identità non essendo noto in tempi moderni avendolo il generale ideato per se stesso ed avendolo tramandato unicamente a lui. L’ Esuvia stessa non era stata citata a caso, il riconoscimento da parte delle spoglie di Ryujin equivaleva alla purezza di intenti verso la terra stessa.

    Il tuo evocatore si è macchiato di crimini incommensurabili tra gli uomini, tradendo fratelli, alleanze e amici.
    Sta cercando di redimersi col tuo aiuto, se ascolterai verrà curato e sarà trattato con più rispetto di quanto non ne meriterebbe.
    In questo tempo il mio nome non compare nei contratti dei draghi del nord e dell’ovest, quindi non posso evocarli, anzi, non sembrano neanche esistere qui, il tuo evocatore però non è stato influenzato da questo limite e sta dando a me la possibilità di stringere un patto con voi, così che io possa combattere col vostro supporto.
    Siete rimasti per tanto tempo lontano dai problemi del mondo, ma questa è la battaglia di Tian e io l’ho ereditata così come il legame con voi.


    Allargò le mani alludendo a se stesso ma si rese conto che forse la mente infantile del drago non era adatta a tutte quelle parole, tutti quei titoli, e concetti come giustizia e tradimenti. Forse nell’innocenza del suo animo era presente la chiave per convincerlo delle sue buone intenzioni, per cui gli indicò la sua spalla.

    Il mio ruolo dipende dall’interazione con il tuo popolo, è la connessione con voi che mi permette di esprimermi al meglio.
    Capirai da solo, posati qui, non potrò farti nulla, rilasciandoti sarai al sicuro.


    Non l’aveva evocato e non aveva firmato il contratto, ma restava un drago e lui restava Raizen. Chiusi gli occhi e ritrovato al suo interno un eco della sua anima nel frastuono creato dai demoni lo fece emergere espandendone le vibrazioni fino a toccare quella di Gyakuryu. La connessione che era in grado di stabilire con i draghi era profonda più di qualsiasi altro legame e l’anima poteva comunicare meglio di qualsiasi parola. Ogni concetto, ogni frase, ogni pensiero trovò conferma ed espressione in quel silenzioso contatto, gli altri draghi, l’esuvia, l’intenzione e i sacrifici per riunirli e scacciare il precedente guardiano, l’Hayate che li aveva ingannati e divisi e non da ultimo la necessità di combattere in mezzo all’acqua, terreno a loro favorevole.
    Gyakuryu avrebbe trovato anche un altro sentimento importante, l’odio verso Hagemono e verso i terribili crimini da lui perpetrati, era una verità che non poteva nascondergli così come non gli nascose la speranza che nutriva per la sua redenzione piccola come un granello di sabbia ma forte di una luce inoscurabile in grado di salvarlo dalla morte e dall’infausto destino che aveva costruito sul sangue dei suoi fratelli. Il suo non era un ricatto quindi, era stato sincero, e tentava di salvare quante più persone possibili con quel gesto, incluso il suo padrone anche se non sembrava dal suo stato.

    Ho il tuo benestare Gyakuryu, portatore del contratto?

    Chiese gentilmente una volta terminato.
    Se avesse ricevuto una risposta positiva si sarebbe alzato rivolgendosi agli indigeni di quella realtà.

    Curatelo e imprigionatelo.
    Che abbia di che sostentarsi nella sua prigionia, la pena di morte che lo attendeva è revocata e non accetto discussioni in merito.
    Ma riservategli la più profonda e impenetrabile delle celle, va sorvegliato costantemente al pari di Naruto, contenuto e nutrito, nessuna di queste disposizioni è revocabile da autorità alcuna fino al termine del conflitto quando il suo caso verrà esaminato.


    Orochimaru sapeva che quello era un articolato modo per dare delle istruzioni ben chiare: Hagemono andava messo al sicuro come il tesoro quale era e forse protetto anche da se stesso.
    Terminato con Hagemono avrebbe continuato ad interloquire con il piccolo drago.

    Dimmi, sei in grado di richiamare i nove esponenti più forti del tuo clan?
    Hai proposto ad Hagemono di chiamare la regina dopotutto.


    Quando quei preparativi furono ultimati venne il momento di definire al meglio il piano e il discorso di Fudoh lo lasciò esterrefatto!

    FudoH! Ma porca di quella grandissima puttana!

    Il chakra si agitò, distorcendone evidentemente i contorni, come se la luce gli esplodesse attorno.

    Ti ho affidato questo dettaglio una manciata di minuti fà chiedendoti di proteggerlo e ora stai pianificando di sbandierarlo a tutti!

    Lo guardava con gli occhi sbarrati e la bocca aperta, il suo corpo era quasi privo di qualsiasi tensione per via dello stupore, non sapeva se essere infuriato per una conscia volontà di tradire la sua fiducia o esterrefatto da quella dimostrazione di totale stupidità.

    Ma a questo punto chiedi a Maya che ti trascriva la Shunshin no Jutsu con la sua arte e passate all’interno della barriera dopo che qualcuno di affidabile, magari tu, piazza il sigillo all’interno!
    O anche l’ombra del rospo così che possiate passare senza aver coscienza della strada!
    Ma almeno fingi di pensare ad una soluzione che non calpesti così platealmente la mia richiesta!


    Avrebbe tenuto quel punto fino a che la strategia di Fudoh non si fosse dimostrata l’unica via percorribile, procedendo con l'organizzazione soltanto una volta sciolto quel nodo.

    Si, credo anche io che sia opportuno avere il supporto di Liu Bei e Shotaro oltre ad Osamu che pare abbia bisogno di sgranchirsi le gambe.

    Messa l'arma in spalla non restava che attendere i draghi azzurri ed in caso Hagemono gli avesse dato lumi sulla geografia e gli elementi mancanti di quel luogo aggiornare Maya in merito.
     
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