A Spasso nel Tengu

Le cose si complicano.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    339
    Reputation
    +70

    Status
    Offline

    天狗の散歩

    Tengu no sanpo

    XII

    Un sorriso violento si dipinse sul mio volto, l'intuizione era corretta: Hagemono era anch'egli un viaggiatore. Lo stesso non si poteva dire di Byakuei che rispose calmo al mio leggero tranello, confermato da Tenma e gli altri presenti. Furono però le parole successive del generale deposto e traditore a farmi incespicare la mente: era da un mese che si trovava in quella realtà fatta di bianco e scale di grigio. Lasciai vagare lo sguardo sul parquet dell'ufficio mentre cercavo di elaborare quella informazione. Il bagliore non era avvenuto per tutti contemporaneamente? Non potevo certo escludere che nelle pieghe del tempo quella traslazione spazio-temporale fosse avvenuta con tempistiche diverse, ma anche non arrivasse dal mio presente, com'era possibile che ci avesse anticipato di così tanto? Mi grattai il capo pensieroso, riflettendo che sarebbe stato un enigma che avrei condiviso con gli altri due shinobi che mi accompagnavano. E' stata una chiacchierata veramente illuminante dissi allargando le braccia, prima di farle ricadere lungo i fianchi e mostrando un sorriso a trentacinque denti. Un'ultima cosa però aggiunsi, alzando due dita verso Orochimaru e invitandolo così a trattenere il legame tra la serpe e il torturato Con il suo beneplacito, Orochimaru-sama aggiunsi, verso il Kokage, inchiandomi leggermente con rispetto. Se avessi avuto ancora la sua collaborazione, avrei proseguito Hagemono è già stato spezzato da questa nostra chiacchierata, ha provato un dolore che in pochi sarebbero riusciti a reggere e a questo te ne devo dare atto dissi, rivolgendo lo sguardo verso di lui Quindi quest'ultima domanda, in onore della tua resistenza e caparbietà, non sarà sollecitata da altri gesti di tortura, ma vorrei comunque assicurarmi che tu non menta. Sarebbe a dir poco stupido, non trovi? piegai le ginocchia, avvicinandomi a lui e aspettando un suo eventuale cenno di assenso Cosa stavi per dire sullo Stratega? Ho un conto in sospeso dall'ultima volta che l'ho visto, sai dove posso trovarlo lontano dalla gonna del Veterano?

    All'arrivo di Kotaro, dopo che mi ebbe mostrato la piuma a cui fece seguito un buffetto sulla guancia e un occhiolino, sorrisi calmo in sua direzione. Era strano ricevere certi segni di approvazione da parte di uno shinobi del mio clan, infatti, se da un parte Ossuri-sama si era sempre dimostrato un maestro intransigente e marziale nei modi di fare, dall'altra gli shinobi e le kunoichi del clan Tokugawa erano soliti guardare con diffidenza la mia famiglia poiché contava ninja che, in un modo o nell'altro, avevano tradito Kiri: Yashimata, Kotaro e Ossuri stesso. Nemmeno i compiti che ricoprivo all'interno del villaggio, le molteplici missioni concluse con successo o la stretta vicinanza con il mio Kage avevano cancellato quel sentimento verso le stigmate che Yashimata aveva segnata sulla pelle della sua famiglia e i suoi discendenti. Per questo motivo, il sorriso che gli rivolsi in quel momento, fu particolarmente sincero e trasmetteva una serenità che non avevo mai provato. Quell'uccellaccio non aveva alcuna possibilità, zio dissi piegando le labbra divertito Hai forse intuito in quale direzione si stava muovendo? Domandai incuriosito Non credo che si possa escludere la presenza di altri loro alleati o spie tra le vostre file spiegando così la mia curiosità.
    Orochimaru evocò poi un serpente che ingerì Hagemono, sul mio viso passò un'ombra di disgusto e, dopo uno sguardo rapido verso Kotaro, ci incamminammo.

    [. . .]

    Alzai lo sguardo divertito verso il gabbiano urlatore e, al commento di Fudoh rispetto al suo cognome, risposi calmo: Mi stupisce meno di quanto tu possa credere, Fudoh Orihara un ghigno divertito lasciò cadere nel silenzio i pensieri che già in precedenza avevo fatto rispetto ai legami di Fudoh con le omonime Orihara Ma sarei curioso di approfondire le implicazioni di questo tuo legame ora manifesto alzai le spalle brevemente, mi rendevo conto che in quel momento vi era altro di cui discutere e la presenza di tutti quegli shinobi non permetteva di fare una sincera chiacchierata tra commilitoni, per cui rimandai volentieri quel discorso a momenti migliori. La dichiarazione successiva di Fudoh fu una sorpresa maggiore, spostai lo sguardo rapidamente da lui alla carrozza e poi nuovamente verso il primario che, subito, cercò di smorzare il mio spirito. Deglutii e lo guardai più profondamente, quini mi voltai verso il mare e con voce leggera gli dissi laconico: Capisco
    Venni quindi aggiornato dal primario di Kiri e seguii il suo sguardo quando parlò di un personaggio inquietante, tentennai per un momento quando lo riconobbi. Era lui, il tempo l'aveva mutato, ma sarebbe stato impossibile non riconoscerlo dopo gli eventi che mi avevano portato a incrociare il suo cammino. Fudoh... quello è venni interrotto dall'Hokage che anticipò le mie parole emettendo vampate di chakra, sorrisi falsamente e feci un cenno di assenso verso di lui Sì, il Veterano. Comandante dei Cremisi, lo definirei un po' più che inquietante, Fudoh serrai la mandibola e scossi il capo Se possibile le cose si sono messe peggio di quanto già non lo fossero, come si è riusciti a raggiungere un accordo con lui? guardai i presenti Quali sono i pesi sul piatto della bilancia? Attesa una risposta, ripresi: Scusa l'interruzione, continua pure Fudoh-san
    Venni così aggiornata sulla situazione: ci trovavamo in un sogno. Due erano le ipotesi su chi fosse il sognatore, la prima che fosse direttamente il Tengu a farlo, la seconda che fosse qualcuno che sfruttasse quell'arma di Iwa per indurlo a sognare al fine di liberarlo. Feci qualche cenno di assenso e poi interruppi nuovamente Fudoh Avrei bisogno di qualche informazione ulteriore sul Tengu, Fudoh-san scrocchiai il collo e lo guardai placidamente Ho bisogno di un tuo aggiornamento in materia. Si tratta di un dio guerriero, no? utilizzai il termine caro a Fudoh per definire le Armi di Iwa Dici che è prigioniero di qualcosa o di qualcuno, ma non so di cosa tu stia parlando dissi, invitandolo così ad approfondire l'argomento e aggiornarmi sugli eventi passati.
    Quando mi disse, infine, che l'Hokage sarebbe andato a combattere contro l'Oni insieme al Veterano sorrisi divertito non facendo alcun commento. Chissà se il foglioso avrebbe negato a Kensei-sama il piacere di ucciderlo, infilandosi da solo in un combattimento contro quell'essere divino. Capisco commentai nuovamente in maniera laconica.
    Qualche cenno di assenso seguì le ultime parole di Fudoh, quando definì il nostro ruolo in quella faccenda: svegliare il sognatore. Bene, immagino che seguiranno ulteriori dettagli Il sorriso che rivolsi al chunin di Kiri si tramutò in un'espressione di sorpresa quando disse che il Veterano aveva messo a disposizione delle armi. Davvero? Fammi vedere, sono curioso seguii allora il primario.

    Su un telo erano tenute diverse armi, alcune erano già state prese e lo potei capire perché vi erano degli spazi vuoti tra l'una e l'altra di dimensioni diverse. Mi chinai verso di esse e le guardai con attenzione, l'arco composito mal ridotto attirò la mia attenzione e lo osservai con più interesse, quindi lo raccolsi saggiandone le caratteristiche mettendolo in tensione. Interessante dissi a denti stretti, lasciando la presa sulla corda tesa. Quindi, se il Veterano fosse stato nei paraggi e avesse rivolto l'attenzione verso di me, d'altronde stavo raccogliendo uno degli artefatti che aveva messo a disposizione, l'avrei guardato senza dire nulla e non lasciando trasparire alcuna emozione dal viso. Erano passati molti anni nel mondo e sul mio corpo, le intemperie della vita da guerriero avevano lasciato segni indelebili sulle mie membra trasformandomi e chissà quanti altri shinobi accademici aveva visto morire, ma chissà quanti - invece - gli erano sfuggiti due volte. Il mio respiro - se ci fosse stato quello scambio di sguardi - sarebbe rimasto il più possibile regolare e, dopo un attimo, avrei messo l'arco sulle spalle e raccolto la faretra, invitando Fudoh con un cenno a seguirmi.

    Allontanatoci di diversi metri dal gruppo, mentre l'Hokage stava armeggiando con Orochimaru e Hagemono, ripresi il discorso con Fudoh in maniera diretta e senza preamboli: Come fai a sapere del Cavaliere Dorato? inspirai ed espirai calmandomi. Benché ci fossimo allontanati dopo la missione in quel di Taki, conoscevo bene il primario, sapevo quali potevano essere i punti fermi su cui poter fare leva, così come lui conosceva i miei avendone a usato uno magistralmente in precedenza rispetto ad Ago e la Signora. Mi sembra di capire che tu abbia avuto occasione di parlarle, altrimenti non mi spiego come tu faccia sapere cosa lei sa dell'Abete o se tra le sue schiere vi è il Cavaliere Dorato attesi un momento abbassando lo sguardo verso il terreno So quanto tieni alla riservatezza sulle tue vicende familiari, anche se ora inizio ad avere degli elementi che mi stanno facendo valutare delle ipotesi ... Diciamo fuori dall'ordinario passai l'indice tra le labbra, pensieroso, alzando le sopracciglia e poi ripresi Rispetto la tua riservatezza, ma sarei curioso di avere tue conferme o meno a tal proposito, lo devo ammettere. Comunque sia, se hai avuto modo di parlare con lei, vorrei che se ci fossero delle informazioni - anche che reputi di poco conto - utili alla salvaguardia di Kiri e dei suoi abitanti, ad esempio dei suoi progetti, tu le condividessi con me e con il villaggio stirai le labbra e aggiunsi Se mi concederai la tua fiducia, farò in modo che il villaggio sappia né più né meno di quello che mi dirai e che vorrai condividere con esso nel silenzio espressi l'alternativa a quella proposta: il ruolo che ricoprivo all'interno del villaggio mi imponeva di trovare una risposta, con o senza il sostegno di Fudoh Orihara; e se fossi riuscito nel mio intento, avrei condiviso con il villaggio, ovvero con Kensei-sama, tutto ciò che sarei riuscito ad arraffare. Immagino abbia già incontrato Koma della Nebbia, se non ricordo male è stato lui a salvarla dal tempio, no? domandai, aggiungendo: Senti questa storiella che mi ha raccontato mio zio: il capostipite del mio clan, Kurogi Tokugawa, milla anni fa, liberò una donna da un monastero in cui le armi venivano abbandonate e trasformate in attrezzi agricoli. Questa donna gli fece un dono: gli insegnò la vera natura delle ombre e per lei riprese a combattere e, come ti ho detto, la salvò dalla prigionia un sorriso si dipinse sulle labbra quando conclusi: Il dettaglio più divertente? Il monastero, secondo la leggenda, si trova nei pressi di Taki Osservai il medico, aspettando che facesse i dovuti collegamenti, poi ripresi: Ho smesso di credere nelle coincidenze da molto tempo, soprattutto quando combaciano in maniera così perturbante alzai ed abbassai nuovamente il sopracciglio brevemente Dovessimo uscirne vivi da questo... tentennai appena, lasciando scorrere lo sguardo sulle onde grigie ...da questo sogno. Credo sarà necessario indagare sul monastero, potrebbe esservi segreti da svelare e nuove strade da percorrere. Ah e a tal proposito! vidi che la comunicazione mentale tra l'hokage e Hagemono era terminata e il foglioso era tornato con la mente alla solida realtà, quindi feci un cenno a Fudoh ti ricongiurci agli altri dicendo rapido e a mezza voce: Ti ricordi il tipo stroncato da tua zia, tua sorella (?) durante l'interrogatorio? Ci stava parlando di alcune fonti a Taki e di come lei volesse sfruttarle. Bene, a quanto pare mia nonna ne era una delle custodi e prima mi ha dato il punto preciso di dove si trovino sorrisi verso il primario con complicità e quindi volsi l'attenzione verso il gruppo a qualche metro di noi, mentre con passi larghi li raggiungevamo. Quel breve momento di condivisione delle informazioni, mi aveva aveva dato la possibilità di chiarire diversi punti ordinandoli in parole e pensieri di senso compiuto.

    Raggiungemmo il resto del team che un piccolo drago azzurro era appena stato evocato. Tra le fauci teneva una sfera, ma la sua voce e le sue parole risultarono chiare, così come il sentimento e le emozioni che provava: pericolo, ansia per il suo evocatore e urgenza. Fu poi Hagemono a presentarlo come Gyakuryū, uno dei draghi più anziani, benché avesse le fattezze e gli atteggiamenti di un giovane drago. Lo osservai in silenzio, muovendo lo sguardo rapidamente dall'evocatore all'evocato, cercando di cogliere eventuali messaggi prossemici nascosti. L'hokage prese parole presentandosi al drago, l'artificio dei nomi e dei riconoscimenti era atto evidentemente a cogliere il favore di Gyakuryū, non fu difficile cogliere ciò malgrado non conoscessi cosa intendesse per "guardiano dell'equilibrio", né chi fosse l'Esuvia Ryujin. Non mi sarei intromesso ne fatto parola alcuna, vi erano intrecci nelle storie dei draghi che mi erano ignoti e quindi lasciai che fosse chi li conosceva meglio a trattare con uno della loro specie.

    Ascoltato il piano di Fudoh e osservata la reazione di Raizen, inspirai ed espirai a pieni polmoni. Atteso qualche secondo, avrei domandato verso Kotaro: Zio, alla prigione parlavi di questa tempesta. Sai perché l'ipotesi di passarvi sotto non sia mai stata presa in considerazione? domandai calmo, aggiungendo subito dopo specificando meglio la mia idea Qualche esperto di doton, ma non per forza, potrebbe essere in grado di muoversi sottoterra aggirando il problema. E' stata mai provata questa possibilità e se sì, perché scartata? mi grattai il mento, cercando nello sguardo degli astanti dei cenni o delle parole.
    Per quanto riguarda il team che si dovrà occupare di oltrepassare la barriera, vediamo di limitare il numero di shinobi o kunoichi a quattro nuovamente mossi lo sguardo verso gli altri ninja mentre il resto degli shinobi o kunoichi, nel caso non potessimo passare sotto la tormenta, potrebbe fornirci supporto per oltrepassarla
    Quando Fudoh propose di portarci dietro uno dei combattenti della Signora di Taki, lo guardai con sospetto e mossi leggermente il capo in segno di diniego. Sarebbe stato molto difficile, per lui, convincermi di fidarmi di uno degli scagnozzi di Maya. Magari su chi ci accompagnerà ci ragioniamo dopo aver trovato un modo per oltrepassare la barriera, che dici Fudoh?

    C'erano diversi pensieri che mi ronzavano per la testa, ma uno in particolare mi attanagliava la mente: se il nostro obiettivo era fermare il sognatore, qualunque cosa fosse, considerato quanto detto dall'Imperatore ovvero che una presenza li portasse ad appianare dei dubbi o a compiere determinate azioni, cosa o come li stava influenzando in quel momento? Se non possedevano libero arbitrio, come mi aveva suggerito il fratello di Byakuei, le proiezioni oniriche ci stavano aiutando a quale scopo inconscio? Ci saremmo potuti fidare di loro? Se avessimo agito contro il sognatore e eliminata la loro effimera esistenza, come si sarebbero comportati di fronte a questa ipotesi? Era forse ciò che il Sognatore voleva che facessimo? E perché mai?
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,442
    Reputation
    +602

    Status
    Offline

    Il Piano?

    E la maledetta progenie



    [Nella Carrozza della Signora]

    Taki è solo un luogo?, ammetto che la risposta della Bruna mi lasciò un attimo spiazzato.
    All'inizio aveva accennato come lei stesse cercando di "liberare Taki" e che ogni informazione le potesse essere utile in tal senso, ora affermava che un Dio Guerriero le serviva per uno scopo più alto, per cui anche la Bionda sarebbe stata necessaria.
    Probabilmente anch'io le servirò, qualunque sia il suo obiettivo. Inoltre lei vuole usare un Dio Guerriero, un nostro simile., valutai ascoltandone le parole e, forse, lasciandomi sfuggire dallo sguardo una più che evidente punta di stupore, che avrei mantenuto anche sul successivo accenno alle conoscenze di Sakura-dono.
    Azzardai un commento su quel tema: Tua sorella aveva detto che vostra madre era morta alla sua nascita? Vi hanno divise, invece? Una per genitore? Ma solo vostro padre ha mantenuto il segreto?, chiesi, non sperando in una vera risposta, ma volendo rischiare, per avere qualche dettaglio in più che mi potesse aiutare a scoprire qualcosa su come io finivo in mezzo a quella strana situazione famigliare.
    Ovviamente ero ancora convinto che io fossi il terzogenito di quel parto gemellare fuori dagli schemi dello Jorogumo, e che per questo la Bruna non avesse memoria della mia nascita.

    La risposta, invece, su Rei Yujin, il mio probabile padre, fu curiosa, non perché disse che era un ninja molto esperto e sottovalutato, anche la Maya di Iwa aveva detto qualcosa di simile, ma per l'accenno ad una maledizione millenaria di qualche tipo.
    Maledizione?, azzardai, per quanto notavo come l'argomento sembrasse essere per lei irritante.
    Discende da una nostra precedente reincarnazione?, mi chiesi, incuriosito.

    Probabilmente, dopo gli ultimi scambi di battute, la Bruna non avrebbe avuto niente altro da dirmi, così sarei tornato nel mezzo del caos formato dai demoni bianchi, in attesa degli altri due miei compagni di viaggio originari.

    [Riuniti]

    Ammetto che quando l'Hokage-san accennò ad un dettaglio che aveva appreso da poco, lo guardai con curiosità, quando, però, disse che aveva saputo da poco che le "Armi" avevano una mente artificiale, il mio sguardo avrebbe trasmesso il mio pensiero: Da stamattina alle Mura di Kiri sto ripetendo la stessa cosa! Dannato ogni Hayate, presente, passato e futuro!
    Ma tenni per me quel pensiero: come avevo detto alla Bruna, dovevamo collaborare, quindi mi limitai ad un cenno di assenso, alla sua ipotesi su come una coscienza non artificiale muoveva il proprio stomaco inconsapevolmente, mentre "un'Arma di Iwa" doveva farlo coscientemente.
    In compenso, fui ben lieto che il mio dono fosse riuscito a migliorare le condizioni del Kage della Foglia: seppur, per un attimo, il mio sguardo andò alla carrozza di pietra, Sembrava non riuscire a percepire in me niente di più della presenza della Bakekujira e del Gashadokuro e, in fondo, anche Sakura diceva che non poteva percepirla come un Dio Guerriero perché erano entrambe Jorogumo.
    Ma io, al contatto, avverto le scintille che lei dona, forse lei potrebbe avvertire le mie sulla distanza?
    , mi chiesi consapevole delle abilità superiori con il Sangue degli Dei della Bruma, ma preferivo rischiare questo, che non il fallimento della parte di missione che la Montagna-san aveva scelto per se.

    [...]

    All'arrivo di Bendino-chan ed al suo commento relativamente al mio "manifesto" cognome, non potei che fare spallucce.
    Dopo le spiegazioni sulla Signora di Taki, e relativa differenza temporale, furono il Tokugawa e l'Hokage a confermare che il tipo inquietante era il capo dei Cremisi, tale "Veterano".
    Tipo Inquietante suona meglio..., commentai laconico, prima di rivolgere un dito verso il Kage della Foglia: La Montagna-san ha preso accordi con il... Veterano, non conosco tutti i dettagli a riguardo., ammisi.

    Dopo quella piccola digressione, tornammo alla spiegazione di tutto ciò che Bendino-chan si era perso fino a quel momento, dal fatto di essere in un sogno, fino alle ipotesi che avevo fatto su come agire.
    Alle domande sul Tengu, feci una mezza smorfia, riflettendoci su: Lo definiscono l'Arma che Genera Potere, dovrebbe essere capace di produrre chakra da quello naturale che c'è nell'ambiente, o qualcosa di simile.
    Inoltre sembra che potesse in qualche modo controllare il clima, scatenava tornado, o cose così.
    A quel che mi ha spiegato Toppu-san, era stato imprigionato nel posto dove siamo diretti, da una barriera che lo drenava costantemente di chakra e che, in qualche modo, influenzava per il peggio anche i draghi lì presenti, vale a dire i simili di Toppu-san e Daigeki-san.
    Quando è stato sconfitto, erano presenti l'Hokage, Q-san, Tenma-san e l'Hayaccana e, per quel che ha detto la Montagna di Konoha, è morto in una bolla onirica, qualsiasi cosa significhi.
    , conclusi, evitando la descrizione che me ne aveva fatto Sakura-dono, un "primo della classe, sempre disposto ad aiutare i suoi simili".
    Seppur segretamente era ciò in cui contavo per uscire di lì, come piano d'emergenza.

    Quando poi accompagnai il Tokugawa a valutare le armi offerte in prestito dal "Veterano", lui parve scegliere per se l'arco, mentre io, appoggiandomi al bastone che avevo preso poco prima, mi trovai a ripensare ad un piccolo problema: Io non so molto su come si usano le armi da corpo a corpo., mi dissi, consapevole che anche con la Sarupa ero rimasto alle posizioni ed alle guardie più basilari; avrei dovuto cercare un pò di consigli da qualcuno dei presenti, una volta usciti da quella grotta demoniaca.

    Ero distratto da quel pensiero quando Bendino-chan mi invitò a seguirlo, allontanandoci dalla folla che si era riunita fra l'Hokage ed un tizio sputato fuori da un serpente.

    Quando fummo in disparte, la domanda del Tokugawa mi produsse una smorfia di disappunto, per quanto, a ben pensarci, mi avrebbe dovuto sorprendere che aveva resistito fino a quel punto.
    Lo lasciai parlare, trattenni una risata quando definì la mia storia famigliare "fuori dall'ordinario", Non immagini nemmeno quanto., pensai senza interromperlo.
    Quando ebbe finito di parlare, ci pensai un attimo su: ai tempi della missione di Taki mi aveva irritato che si fosse messo in mezzo fra me e la possibilità di scoprire qualcosa sul Sangue degli Dei e la misteriosa Maya Orihara.
    A distanza di qualche anno, e riflettendo sul modo di fare del Gashadokuro e del Kappa, potevo ammettere che non sempre gli Dei Guerrieri risultavano gentili con i propri simili, in più, guardai verso la carrozza, poi ispirai ed espirai.
    Non sono sicuro di quali siano i suoi progetti, ma quello che temevo che stesse facendo al Ferro, mi preoccupa ancora di più, dopo averle parlato.
    Ha ammesso di essere stata lei a mandare qualcuno per liberare il Gashadokuro e sì, ci ho parlato: quando ha sentito del mio cognome, oltre a qualche altro dettaglio che mi era sfuggito, ha voluto incontrarmi.
    Parlando, mi ha confermato che non sapeva della missione avvenuta all'Abete, così come ha ammesso di non avere un Cavaliere Dorato, ma su quello, mi sono fatto scappare io qualche dettaglio.
    In più, l'ultimo Mizukage di cui sa il nome è il Nono, non ha mai sentito parlare del nostro Kage, ed io non ho ben evitato di darle troppi dettagli in tal senso.
    , spiegai, rivolgendo un nuovo sguardo poi verso il gruppo di persone lì vicino.
    Non ho chiesto troppo dei suoi progetti, ma, se torniamo interi da qui, dovremmo fare una visita al Ferro, temo che non si interessi solo di Taki, anzi, quello me lo ha praticamente confermato., conclusi.
    Non volevo che altri Dei Guerrieri, specie se era la mia probabile sorella Bionda, finissero prigionieri, o peggio, ma la Bruna aveva cercato il Gashadokuro per un motivo, forse lo stesso per cui stava agendo al Ferro: un piano che riguardava anche la Bionda (e forse me).
    Avrei dovuto cercare almeno di capirci di più, per capire se intromettermi, o meno, nelle azioni della Signora di Taki.

    Il mio compaesano, dopo quella risposta, citò Koma della Nebbia, il "predestinato" della reincarnazione di quella generazione, poi, citò una storia raccontatagli dal Fantasma-san che parlava di un altro "predestinato": Il fondatore del suo clan ha aiutato una mia passata reincarnazione a fuggire dal suo tempio?, pensai, con il viso probabilmente contorto in una nota di disgustata sorpresa, Siamo imparentati?, continuai fra me, portandomi una mano sulla faccia, Mannaggia a Tian..., dissi fra i denti, troppo stupito per sottolineare che, a detta di Sakura-dono, cercare il tempio sarebbe stato un pò inutile.
    Il mio compaesano, in compenso, ne approfittò per un'altra informazione, mentre ci riavvicinavamo al resto del gruppo: sua nonna, la ragazzina che avevamo incontrato all'arrivo in quel sogno, era legata alle Fonti che cercava la Bruna, a suo dire.
    Sul momento non avevo interesse per queste "Fonti", le vedevo meno urgenti da trovare, rispetto al mistero legato agli interessi nel Ferro (in fondo, non avevo ancora avuto un incontro con un certo "Armadillo"), ma un pensiero diversò attraverso la mia mente: La nonna di Bendino-chan è una ragazzina della stessa età di Sakura-dono? Come facciamo noi due ad essere coetanei se io sono il fratello delle due Maya?, quel dubbio non mi fece seguire l'evocazione del drago da parte del tipo vomitato dal serpente, né i primi scambi di frasi.
    Sentii di sfuggita l'Hokage definirsi "guardiano dell'Equilibrio", come lo aveva definito anche Toppu-san, ma le parole successive, quelle non mi sfuggirono.
    Figlio di Tian?, spalancai gli occhi, la rabbia del Gashadokuro di nuovo che mi scorreva nel corpo, strinsi i pugni guardando alla persona che poco prima avevo curato, la stessa persona che così spesso aveva dimostrato in quella giornata di considerare noi Dei Guerrieri come oggetti, mostruosi collage di creature torturate che avevano colpa per la loro natura e che non erano niente più che, appunto, "Armi".

    Comunque...quello mi chiede il potere di Distruggere gli Dei Guerrieri. Ovviamente gli ho riso in faccia. Che razza di richiesta cretina! Non siamo spade che puoi sbattere sulla roccia fino a romperle, ci teniamo a sopravvivere!

    Questo aveva detto Sakura, quella la richiesta di Tian che, li considerava oggetti, quella la causa della maledizione che aveva, in un'ultima analisi, imprigionato l'anima di un Dio Guerriero in corpi mortali, fino alla nascita mia e delle due Maya.
    La Montagna aveva detto che suo padre viaggiava nel tempo, una maledizione di qualche tipo, quindi era possibile che quel "Tian" di cui era figlio fosse lo stesso ipocrita che aveva maledetto gli Dei Guerrieri.
    In fondo, il ninja di Konoha era stato colpevole, direttamente o meno, della morte di più di uno di noi, Tale padre, tale figlio., pensai con profondo disgusto, quasi tentato di riprendermi il dono che gli avevo offerto, ma non lo feci solo perché, mi sarei abbassato al livello di quel maledetto di suo padre, un pò come mi ero comportato torturando il malvagio volatile alcune ore prima.

    Quando ci riunimmo, un gruppo ristretto, ed esposi dell'ingresso di cui mi aveva parlato il ninja di Konoha, bé, suddetto "Figlio del maledetto" sbottò e sbraitò perché ne avevo mantenuto il segreto.
    Sinceramente? Mi guardai attorno: Q-san e Tenma-san erano legati ai draghi bianchi, loro già conoscevano quel "segreto", o lo avrebbero dovuto sapere, da quel che avevo capito del loro rapporto con i draghi gemelli.
    Il Fantasma-san era un frutto di quel mondo irreale, non avrebbe potuto dire a nessuno di quel luogo.
    Il Guerriero del Vuoto non era sopravvissuto come il suo compare che si divertiva a disperdere i pezzi delle persone all'Abete.
    Quei quattro non avrebbero rivelato niente a nessuno, Maya-san e Bendino-chan, forse avrebbero potuto sfruttare l'informazione, ma siccome il mio massiccio interlocutore era figlio del maledetto Tian, l'unica replica che diedi fu: Le avevo detto che avrei informato i due Tokugawa e Maya-sama, per il tipo di piano che ho in mente era necessario che lo sapessero.
    Peccato che, iniziata l'apertura del portale, i due draghi bianchi confermarono che la loro scorciatoia ci avrebbe portato al di qua della bufera e che il passaggio quindi non sarebbe stato utilizzabile per superarla. [Nota x Febh-1]

    Bendino-chan, però, pose una buona domanda a suo "zio", domande che mi sorpresero per l'ovvietà a cui non avevo pensato: L'arte della terra? Passare dal sottosuolo?
    Come ben sapete, non possiedo questa abilità, ma l'avevo vista usare al Kage di Iwa e, mi sembrava un'abilità che potesse essere usata da una singola persona per volta.
    Fu a quel punto che un paio di ricordi mi tornarono in mente: l'incursione alla Pagoda Capovolta e, prima ancora, il viaggio all'interno dell'Abete e, di fatto, della Bakekujira, grazie alle grotte nel terreno.

    Sollevai l'indice e lo puntai verso il mio compaesano, Youshi-san!, non lo chiamavo per nome (o almeno non aggiungendo il -san) dai tempi di Taki, probabilmente, Mi piace quest'idea!, gli diedi una pacca sulla spalla e poi mi voltai per allontanarmi dai sei lì riuniti, verso il resto dei presenti nella grotta dei demoni bianchi.

    Obi-san!, avrei esclamato verso il "Cavaliere" della Bruna, O chiunque altro conosca qualche doton: possedete delle tecniche capaci di creare delle gallerie? Se vi aprissi un percorso nel terreno, perpendicolarmente, per infiltrarci sottoterra, davanti a questa tempesta, qualcuno di voi potrebbe usare una qualche tecnica che ci permetta di attraversare da sotto questa tempesta? Così che io possa aprire un'altra uscita dal lato opposto?, chiesi, cercando di attirare l'attenzione dei presenti.
    Avevo la Bakekujira: avrei potuto fare come alla Pagoda Capovolta, occupandomi di creare l'ingresso alla nostra galleria, poi mi sarebbe servito l'aiuto di qualcuno per generare una struttura ed avanzare sotto la barriera. [Nota x Febh - 2]

    SE avessimo trovato qualcuno che aveva abilità del genere, il piano per l'incursione a Kumo era, dal mio punto di vista, pronto: Arrivati fin dove Toppu-san e Daigeki-san ci possono condurre, ci avvicineremo a piedi entro i margini della tempesta, poi aprirò un varco nel suolo ed uno di voi mi aiuterà a scavare combinando le nostre abilità, una galleria sotterranea, per poi uscire dall'altro lato.
    Una volta al di là della barriera, dovremo risvegliare colui che sta dormendo.
    , iniziai a spiegare, per poi rivolgermi alla mia probabile sorella Bionda, Maya-sama ci potrebbe fornire un Simbolo del Pensiero che imponga, a cui lo subisce, di fidarsi completamente delle parole di chi glielo applica ed in questo modo, facendo leva sul fatto che il chakra del Kage di Konoha e l'Oni non arriveranno mai, dovremo convincerlo a svegliarsi., proposi.
    O almeno, questa è l'idea di base, poi si tratta di vedere cosa, esattamente ci troveremo davanti oltrepassata la barriera con il cunicolo., ammisi con una leggera alzata di spalle.

    L'unica altra osservazione che posso fare, è che non dovremmo avventurarci tutti oltre la barriera: per non rischiare di essere sconfitti tutti assieme, nel caso di brutte sorprese, ma, come diceva Youshi-san, su questo possiamo rifletterci strada facendo., conclusi.

    [In viaggio verso Kumo (questa è una nota)]

    Il varco aperto dai due draghi gemelli ci avrebbe portato fuori dalla tempesta, dopo un viaggio di sei ore ed io avrei cercato di usare al meglio quelle ore.
    Per prima cosa, mi sarei avvicinato al mio compaesano, condividendo un pensiero che il ricordo della Bakekujira aveva riportato in mente, oltre alle sue parole: Ricordi quelle sfere che ci hanno attaccato all'Abete? Non vorrei che anche chiunque stia sognando, quando arriveremo di là, si difenda in qualche modo, usando chi ha attorno.
    Penso lo sospetti anche tu, quindi, cerca magari di sondare il terreno fra gli altri daltonici e, se ti può aiutare, prova ad apprendere qualcosa da tuo zio in queste ore di viaggio.
    Io cercherò anche consigli di famiglia.
    , gli proposi, per poi andare prima di tutto dalla Maya di Iwa.

    Maya-sama, mi scusi, le vorrei chiedere un paio di cose.
    Prima di tutto, come dicevo: il piano sarebbe che il sigillo lo possa usare chiunque riuscirà ad applicarlo sul Sognatore, ma eviterei di mandare tutti dall'altra parte della barriera, per non rischiare di essere sconfitti in un'unica ondata.
    Allo stesso tempo, una cosa che ho sperimentato alla missione all'Abete, è che la Bakekujira stava difendendo la sua stanza del Cuore, forse, se in qualche modo è la coscienza del Tengu che sta dormendo, farà qualcosa di simile e tutta la gente che finora ci ha aiutato, cambierà posizione.
    Non so se già aveva dato tutto ciò per scontato, ma non volendo perdere l'opportunità di essere suo allievo nel nostro tempo, volevo avvisarla di questa mia preoccupazione.
    , ammisi con un sorriso gentile.
    Non sapevo quanto la mia presunta sorella si fidasse dei presenti, ma non volevo rischiare in tal senso, poi mi sorse un dubbio: A proposito, lei viene dal mio stesso periodo storico? Cioè qualche anno dopo la missione all'Abete? Una quarantina d'anni da questo momento storico? E come posso fare a trovarla ad Iwa?, chiesi sperando in qualche dettaglio, E mi permetto di chiedere, Maya-sama: ha qualche consiglio per queste ultime ore su fuuinjutsu da poter usare una volta lì a Kumo?, avrei aggiunto con una risatina nervosa.

    Finito di parlare con l'Esperta di Sigilli, mi sarei avvicinato alla carrozza ed avrei chiesto al Cavaliere di Iwa: Obi-san, può chiedere alla sua Signora se mi concede pochi minuti per una semplicissima domanda?, non ci speravo molto, ma se fosse stato possibile, avrei chiesto alla Bruna se fosse così certa della fedeltà dei suoi due Cavalieri (sapevo che il Sangue degli Dei della mia presunta sorella era molto vincolante, ma più della natura di quel sogno?)

    In ogni caso, se dopo quelle due chiacchierate avessi avuto ancora tempo, mi sarei avvicinato al più del gruppo ed avrei chiesto: Qualcuno ha esperienza nel combattimento con il Rokushaku Bo?, sollevando il bastone lungo che avevo preso per me dalle armi offerte dall'inquietante "veterano".

    In fondo avevamo sei ore di tempo, speravo che il tempo mi bastasse per tutte quelle ultime discussioni. [Nota Finale]
     
    .
  3.     +2   Like  
     
    .
    Avatar

    È colpa tua. Ratty

    Group
    Staff GdR
    Posts
    15,693
    Reputation
    +1,590
    Location
    Top Secret...

    Status
    Offline
    <div class="nl-template-header">

    A Spasso nel Tengu

    15d

    Interlude-End

    [Youshi e Kotaro]
    Hagemono era sfinito e martoriato, ma scosse il capo. Io...non ne ho idea. Sono qui da...un mese. Potrebbe essere ovunque, nel mondo reale... Poco dopo Kotaro sarebbe tornato con un buon risultato. Credo stesse andando verso la stanza del consiglio, ma forse voleva solo entrare nell'edificio da un punto qualsiasi. Poi batté le mani come una scolaretta eccitata. Ah, ma devo fare i complimenti a Ossuri, ti ha insegnato proprio bene a torturare! <3

    [Fudoh e Maya]
    Non credo di potermi fidare abbastanza da raccontarti queste cose, Fudoh Orihara. Ma se può consolarti, Rei ha preso la decisione migliore, stanti le circostanze. Non si scherza con Enuo e Ozma. Ma ovviamente avrebbe rifiutato di spiegare chi fossero quegli individui o cosa avessero fatto per portare a quella terribile situazione. Alla menzione della Maledizione si sarebbe però lasciata sfuggire qualcosa: Si, possiamo dire che sia anche lui vittima di Tian Huangdì, anche se in maniera diversa. Aveva pronunciato quel nome come se fosse un'emissione di catarro fetido, non dissimile da Sakura. Le sue fiamme non sono il potere che ha ereditato. Quelle sono la sua vera forma...un pastrocchio creato da quello stupido e fetente spadaccino. Ma non avrebbe aggiunto altro.

    [Raizen e Fudoh]
    Interessante che tu mi definisca inguaiata...io adoro il mio modo di essere. Replicò lei con un sorriso affabile e seducente, avvicinandosi poi al Kage per sussurrare al suo orecchio: Ma se proprio voi applicarmi i tuoi pregiudizi, possiamo metterli alla prova in separata sede. Intanto Osamu chiacchierava amabilmente con il Re dei Gabbiani, in una lingua incomprensibile che forse veniva usata millenni prima, poco prima di lasciarlo andare a preparare il passaggio verso il Faro del Nord. Lo Tsuchikage come giustamente supposto ascoltava tutti contemporaneamente, guardingo anche nei confronti dei gabbiani che vociavano di sottofondo, mentre la Signora di Taki scrutava dalla sua carrozza, intimorita dall'Hokage e dal suo potere strabordante.

    Quando poi lui chiese a Maya quanto potesse viaggiare lontano lei scosse il capo. Non ci sono miei sigilli di dislocazione remota qui...pensavo perché essendo il passato non erano ancora stati tracciati, ma dato che il mondo non è reale evidentemente non ci sono e basta, e non posso Dislocarmi là visto che siamo su un diverso livello di esistenza. Anche con tutte le mie capacità, penso potrei arrivare al massimo alle coste del continente, consumando però enormi quantità di chakra. Ma come mai? Ti dispiace così tanto tenermi vicino a te? Ammiccò, mentre Raizen parlava di Tsuya. Mai sentito un villaggio con questo nome. Avrebbe detto Orochimaru, ancora nel corpo di Liu Bei, mentre lei confermava di non poterlo raggiungere in così poco tempo. Stava comunque a Raizen decidere se condividere dell'Albero di Pangu o meno, anche sapendo che lei non poteva arrivarci. Tesoro, io ho scoperto la posizione di alcune riserve auree che spero siano là anche nel mondo reale. Non mi interessava altro, e certamente non verrò a condividerle con te. Avrebbe poi aggiunto, dandogli un bacio a stampo sulla guancia, a meno di essere allontanata a forza. E aveva già risposto alla questione sui sigilli che non funzionavano correttamente: non essendo nel mondo reale i suoi sigilli di dislocazione remota non esistevano.

    [Riuniti]
    Il grosso serpente aveva appena vomitato un Hagemono contuso e in pessime condizioni, ma nessuno dei medici presenti si azzardò anche solo ad avvicinarsi per sincerarsi delle sue condizioni o stabilizzarlo, Tenma in primis, e lui era praticamente un santo. Allo Tsuchikage non interessava quell'individuo e lo stesso valeva per la Signora di Iwa, mentre Liu Bei lo guardava senza comprendere appieno, ma aveva percepito tutte le emozioni del frammento di Orochimaru che aveva appena restituito all'originale, quindi non gli trasmetteva certo una buona impressione (senza contare un pò di nausea post-possessione). Q lo fissava in cagnesco mentre il Re dei Gabbiani chiese a gran voce se quello era un dono per la Corte, da consumare a loro discrezione.

    Il corpo femminile di Orochimaru si prestava molto più di quello di Liu Bei ai toni ammiccanti e sinuosi del Kokage, e sorrise amabilmente quando Raizen gli chiese supporto per proseguire a suo modo l'interrogatorio. A fronte delle sue accuse un tremante Hagemono replicò: Ho fatto quello che dovevo...per salvarmi. Non c'era rimorso né vergogna nelle parole di quel viscido traditore. E si...ero a Kumo dopo la fine della guerra. Dopo la sconfitta del Veterano. Impallidì tanto nel mondo reale che mentale quando le parole di Osamu gli arrivarono come una condanna. Gli sono fedele...perché è invincibile. Solo un pazzo si metterebbe contro di lui. Avrebbe detto, tremante, anche se la domanda successiva di Raizen già metteva in dubbio quell'affermazione. No...non ha perso. Sibilò con un filo di voce. Lui doveva perdere, ha perso apposta. Per il suo piano ha bisogno dell'Alleanza. Di ciò che diventerà...ha già piantato i semi e in pochi decenni germoglieranno. Agenti dormienti, che ne formeranno altri a loro volta. Non li troverete mai. Nemmeno io so chi siano o come identificarli. E poi...userà il futuro dell'Alleanza per distruggere il passato, un evento passato che non ha rivelato, ma gli permetterà di cambiare ogni regola. Di diventare...eterno.

    Le domande però erano incalzanti e lui era molto stanco. Ero nella mia casa, leggevo, nulla di importante, poi la luce verde, e i colori sono spariti. Ed ero qui. Coincideva con la risposta data a Youshi, come Orochimaru poteva confermare. Immagino mi voglia morto perché so troppe cose...perché ho creato IO l'Alleanza. Senza di me non ci sarebbe mai stata, ne ero il garante visto il numero di Uzumaki in tutti i villaggi...se il mio tradimento fosse diventato di pubblico dominio, le basi su cui posa l'Alleanza sarebbero franate e non ci sarebbe stato il futuro che desiderava. Sembrava riuscisse a pronunciare frasi con maggiore forza...forse nonostante il pestaggio si stava riprendendo? Le navi...anche nel mondo reale le mandai in quelle zone...appositamente per farle catturare dai Cremisi. Per dare loro le nostre risorse e rendere l'Alleanza disperata, per impedire che ci chiudessimo in assedio e andassimo al contrattacco disperato. Così il Veterano avrebbe potuto venire sconfitto proprio come voleva. Ho fatto la stessa cosa qui...in questo mondo solo parte del Continente orientale esiste, le ho mandate nello stesso posto in cui lo feci anni fa, solo che pochi di questi...di questi finti individui lo conoscono. All'esterno ogni tanto diceva a voce alta qualche parola di ciò che trasmetteva, con Osamu che non era interessato, come se Hagemono fosse una carta già scartata, mentre lo Tsuchikage, Orochimaru, Hana e Byakuei erano vicini. Quest'ultimo era quello che sembrava più indispettito dalla scena, come se non gli piacesse poter sentire solo una piccola parte dell'interrogatorio, o forse per le parole di Hagemono.

    Mi sono legato ai Draghi in gioventù, il mio Sensei era legato a loro e tramandò il contratto, si chiamava Shimon Kaguya, un traditore di Kiri che viveva a Konoha. Avrebbe spiegato (erano informazioni che Raizen avrebbe potuto facilmente verificare in seguito), senza commentare sul fare del bene o meno, e restando impassibile davanti alla menzione degli Uzumaki...o per meglio dire dopo una primissima esitazione, accompagnata da franco turbamento, i suoi occhi si spensero, come se avesse disattivato le emozioni. No. Sono certo che esistono ancora. Probabilmente si nascondono da qualcosa. Nessun senso di colpa, nemmeno mentre ammetteva di aver costretto l'Alleanza a uno scontro senza speranza togliendo le risorse, ma adesso era come se avesse completamente dimenticato la capacità di provare emozioni. Ho già fatto del bene. Ho agito secondo coscienza, per il mio bene e per quello del mio clan. L'ordine non era casuale, l'uomo era un grande egoista cui interessava in primis la propria sopravvivenza, anche se quel monotono era fastidioso, come se le grida di Raizen andassero a sbattere su un muro. E non voglio aiutarti a sconfiggere il Veterano. Non se non garantisci la mia sopravvivenza. Una garanzia certa. All'esterno Osamu avrebbe ridacchiato: Hagemono aveva detto quelle frasi a voce alta, mentre Orochimaru lo schiaffeggiava con violenza e Hana sorrideva. Byakuei invece era corrucciato, come fortemente concentrato.

    Osamu rispose allo sguardo di Youshi con un mezzo sorriso, ma non dava affatto l'impressione di averlo riconosciuto...forse perché in realtà dal suo punto di vista non si erano ancora incontrati. Scelte le armi Fudoh e Youshi si sarebbero appartati per parlare, mentre l'attenzione di quasi tutti era rivolta all'acceso colloquio tra Raizen, ardente come il sole, e Hagemono ferito. Senza un contesto sarebbe potuta sembrare l'esecuzione di un innocente da parte di un dio. Kotaro si sarebbe avvicinato loro sorridente. Allora, qualche problema del futuro sul quale zio Kotaro può dare una mano? Sarò anche un sogno di me stesso, ma sono sempre il migliore <3 Avrebbe detto. Sbaglio o parlavate del Paese del Ferro? Mmmmh? <3 Se può servirti, nipote, c'è un mio piccolo nascondiglio da quelle parti. Frugò nella sua tasca, estraendo un foglietto e consegnandolo a Youshi. Qui la sua posizione, e immagino esista anche fuori da questo mondo. Se non è successo qualcosa di grave, ci saranno risorse, informazioni e anche manuali di combattimento. Spero ti possano essere utili <3

    Pochi istanti dopo però una mano sarebbe calata pesantemente sulla spalla del Tokugawa, senza che lui, Fudoh o persino Kotaro se ne accorgessero: lo Tsuchikage si era avvicinato ed era arrivato a toccare il giovane Kiriano senza farsi notare per niente [Nota]! Kotaro stava quasi per estrarre la sua arma e colpire ma l'uomo di Iwa aveva la sua da dire. Due Tokugawa che parlano tra loro non sono mai una buona cosa. Specie quando sono accanto a uno che sa così tante cose sulle Armi di Iwa. Minacciò...ma quando si era allontanato dall'interrogatorio? Che fosse parte delle sue capacità di manipolazione temporale? Interessante scambio di opinioni con la mia...chiamiamola alleata. Ero nella carrozza anche io e sono molto interessato...veniamo tutti da tempi diversi, e non mi dispiacerebbe capire esattamente da che anno arrivate voi. Lei mi conosce, ma ancora non abbiamo stretto il nostro accordo commerciale, che certamente non spiegherò a voi. E da come parlate voi non avete idea di cosa accadrà alla Luna, o del Cavaliere Bianco. Aveva realmente origliato tutto ciò che veniva detto? Fino a quel punto si spingevano le paranoie di quell'uomo. Kotaro era particolarmente sul chi vive anche se l'espressione severa era durata solo un secondo e ora sorrideva nuovamente, pur in un sorriso forzato. Ma una cosa posso dirvela: Rei Yujin e sua sorella Kanna sono vivi anche nel nostro tempo. E vi dirò dove si trovano in cambio di tre informazioni: voglio sapere esattamente da che tempo arrivate. Voglio sapere dove si trova questo interessante monastero...e voglio sapere tutto ciò che sapete su Azumaido. Una scelta difficile, potevano fidarsi di quell'uomo? Kotaro fissava i due chunin ma in qualche modo non sembrava portato a intervenire...il suo ruolo di "comparsa" gli impediva di influenzare i contatti tra gli "attori" di quel Sogno, e adesso cominciava a rendersene conto.

    Tornati al mondo reale, Hagemono fu costretto a evocare il drago che portava il Contratto, che davanti a quella scene ebbe un mezzo attacco di panico, specie per il gigante acceso come un fuoco d'artificio continuo, ma la voce stentorea dell'Hokage calmò rapidamente la scena...almeno per il rettile mistico, dato che ebbe un notevole effetto a catena su altri. Il...figlio di Tian? Avrebbe ripetuto, a bocca aperta. Ma...pensavo non gli piacessero le ragazze! Non me ne ha mai presentata nemmeno una! E saranno secoli che non lo vedo! Sempre a saltare qua e là senza controllo! Batté le palpebre alcune volte. Incredibile...e hai anche conosciuto l'Esuvia di Ryujin, incredibile davvero! Poi quando gli parlò di Hagemono il draghetto si rabbuiò. Capisco...alla fine la sua indole egoistica ha preso il sopravvento, ma non posso certo rinnegarlo per questo. Non mi piace però che la metti come una minaccia, nemmeno lo stessi tenendo in ostaggio. O fai come ti dico o non lo curo, che cattiveria! Tian non lo avrebbe mai fatto, non sarebbe contento di sapere che ti comporti così! Parole che sembravano pronunciate da un bambino, o da Youkai, ma che potevano far male a meno di una spessa corazza di cinismo.

    Intanto Youshi non aveva avuto grandi reazioni alla menzione del padre di Raizen, mentre Fudoh certamente lo guardava con occhi nuovi e tutt'altro che accondiscendenti. Maya di Iwa non aveva battuto ciglio (salvo forse immaginarsi come fosse a letto un Raizen più anziano) mentre Hana si era irrigidita appena: per lei era un nome conosciuto e importante, ma la spessa frangia celava i suoi occhi. Q era impegnato altrove e Byakuei non disse nulla...però la porta della carrozza si era spalancata con la Signora di Taki che si sporgeva, guardando Raizen come se avesse appena sentito una cosa inaudita, tanto che Obi accorse a chiedere se tutto andasse bene...mentre Rei dopo l'iniziale sorpresa guardava l'Hokage con un misto di aggressività e tristezza. L'Imperatore, che era intento a discorrere con Osamu e con il Re dei Gabbiani, non ebbe reazioni, e così i suoi interlocutori.

    In ogni caso Gyakuryu accettò il contatto con Raizen, percependo il chakra del Guardiano dell'Equilibrio che lo permeava, sebbene in maniera molto diversa da Tian, avendo quindi la prova delle sue buone intenzioni e delle sue parole. Mi dispiace che tu senta così tanto odio...sembra quello dei miei fratelli, così ossessionati dalla loro condizione. Avrebbe scosso il capo. Ma ne parleremo magari in futuro...ora... Avrebbe teso il globo che portava con sé, generando una leggera luce di chakra multicolore che pareva quasi drappeggiarsi come un velo effimero e impalpabile, sul quale alcuni nomi erano leggibili come strie di luce più intense delle altre. Questo è il Contratto originale, anche se ogni faro ne ha una copia...scrivi pure il tuo nome e saremo legati! Non ci sarebbe voluto che un momento. Poi potrai evocarli tu stesso, intercederò io...potrebbero non fidarsi del tutto però, e non concederti il massimo delle loro capacità [Nota].

    Penso io a farlo portare via! Avrebbe detto Byakuei, dopo aver ammirato con aria seccata l'intera scena, imprigionando Hagemono in una Prigione Acquatica e poi evocando un clone che la trasportasse lontano grazie a una serie di tentacoli che uscirono dalla sfera, segno di grande maestria in quel complesso Jutsu della Nebbia. Orochimaru annuì, evocando un serpente per accompagnarlo. E ora? Hana si sarebbe avvicinata a Raizen. Figlio di Tian...la mia Sensei sarà felice di saperlo. Sorrise, ma non era chiaro se quella fosse o meno una minaccia.

    Durante la definizione del piano, Kotaro batté le palpebre alcune volte. Passare sotto...no. Onestamente non so come mai nessuno ci abbia pensato. Sarebbe stato Shuichiro l'Imperatore, ad avvicinarsi e chiarire. Probabilmente dipende dalle regole di questo posto...non possiamo pensare troppo al di fuori del nostro ruolo, a differenza dei viaggiatori. Byakuei avrebbe fatto spallucce. Parla per te, fratello. Parla per te. Io ho deciso di non fare assolutamente niente e vedere come vanno le cose. Obi, il Cavaliere Temporaneo avrebbe detto di essere in grado di usare dei Doton per quello scopo, ma con distanze molto lunghe sarebbe poi finito con meno di metà della riserva di chakra...però questo avrebbe permesso a Fudoh di non dover sprecare le sue energie. Maya sarebbe stata favorevole al tentativo col Simbolo di Pensiero, preparandone due analoghi. Abbastanza potente da confondere anche una divinità, almeno per qualche istante. Non era chiaro se si stesse vantando o meno, ma l'Imperatore aveva partecipato nella creazione e lui stesso era un grande esperto di Fuuinjutsu, almeno a detta di Kotaro.

    [Team Kumo]
    Una volta aperto il passaggio il gruppo avrebbe camminato in quello che sembrava un corridoio illuminato a metà tra un sottobosco e un edificio, impiegando comunque alcune ore.
    Maya di Iwa avrebbe confermato che arrivava dallo stesso periodo di Fudoh (giusto qualche settimana prima...e in effetti ne approfittò per chiedergli se ricordava di qualche particolare vittoria sportiva negli ultimi giorni, così da poter fare qualche scommessa). Non si imparano i Fuuinjutsu in poche ore, ma posso piazzarti addosso un simbolo del fisico e uno della psiche potenziati, se vuoi. Anche al tuo amico dall'occhio invitante. Ammiccò prendendo però nota del pericolo derivante dalle "comparse" se fossero andati contro il Sogno [Nota]

    La Maya di Taki invece avrebbe fatto sapere a Fudoh, tramite Obi che, testuali parole: "Non ho nulla di cui parlare con chi è alleato del figlio di un uomo spregevole...mi spiace dottor Fudoh, ha detto proprio così" L'uomo era ovviamente costernato, mentre Rei sembrava concorde con le parole della Signora.

    Se non altro Kotaro, maestro in molte armi (anche se non quanto sua moglie Shigure, che sapeva usare ogni cosa come arma) spiegò al chunin quantomeno le basi dell'uso del bastone...un ninja di esperienza le avrebbe fatte sue quel che bastava da usarlo senza farsi del male da solo.

    [Team Oni]
    A bordo di un volatile capace di muoversi ad altissima velocità e di trasportare tre persone, con un secondo volatile analogo, entrambi evocati dal Veterano, il gruppo di attacco sorvolava il mare e iniziava a intravedere una sagoma a mezz'aria. lo vedo. Avrebbe spiegato Osamu. Questi miei rapaci non sanno combattere ma ci faranno da piattaforma, dovremo occuparci di difenderli. Qualche piano d'azione preciso? Non lo coglieremo di sorpres...ah, ecco. Si è fermato. Ci aspetta. [Nota]

    Se avesse diviso le sue energie coi nove draghi, seppur evocati con riluttanza, Raizen avrebbe avuto un controllo nettamente maggiore della situazione, con potenzialità prima irraggiungibili [Capacità Raizen]. Ma sarebbe bastato con l'Arma che Domina le Armi? Il Dio Guerriero più potente di tutti?
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,983
    Reputation
    +684

    Status
    Offline

    La Battaglia Contro l'Oni

    XIV




    Quel piccolo momento di pausa proseguì senza troppe tensioni nonostante tutti in un modo o nell’altro stessero piazzando delle pedine per le prossime battaglie, vicine o lontane che fossero e non sempre in favore di quell'alleanza momentanea che avevano stipulato

    Cara Maya, ci sono debolezze e debolezze, e quando si parla di carne ho una mia filosofia.

    Gli avrebbe dato due buffetti sulla testa.

    E no, non è un giudizio, è un parere, non farlo pesare troppo.

    Sorrise cordiale ma non complice, c’erano molte poche possibilità che l’attuale Maya gli facesse cambiare idea.

    Ah, capisco, non sapevo avessi la Hiraishin.
    Quindi ti sei portata dietro qualcosa dalla foglia nonostante tutto.
    Sempre a parlare di denaro e debiti ma vedo che anche a te non ne mancano.


    Disse senza mascherare un tono malizioso.

    Beh, anche se non puoi sfruttarli per ciò che avevo in mente restano parecchio comodi, non sarebbe male sfruttarli per connettere i due gruppi visto che ci separeremo.
    Potresti dargli la proprietà di venir richiamato anziché spostarti tu?
    Sai, per un estrazione rapida casomai servisse.


    Quella parentesi si sarebbe comunque chiusa con quella risposta, permettendo al gruppetto di attendere l’arrivo del guercio con gli ultimi membri di quello spettacolo.
    Mancava all’appello Hagemono ma il suo arrivo fu ben poco piacevole, raramente le tecniche di Orochimaru lo erano alla vista. Ma per i presenti venir vomitato da un serpente era solo la punta dell’iceberg. Nessuno sembrava gradire Hagemono, aveva scelto la via del verme, e i vermi schifavano tutti. Lo osservò per qualche secondo in silenzio, scuotendo la testa, salvarlo non sarebbe stato facile.
    L'interrogatorio fu sostanzialmente una conferma delle idee che aveva su di lui, eppure la cattiveria che percepiva in quell'animo in qualche modo lo impietosiva, non c’era solo egoismo o volontà di primeggiare nel suo operato, nonostante l'orribile colpa di usare le vite altrui come moneta ciò che voleva acquistare non era soltanto per se stesso. L'Uzumaki non sembrava essere avvezzo agli interrogatori e tante delle domande poste da Raizen non erano aggressive proprio per quella ragione, dopo il picco di aggressività kiriana la gentilezza lo tranquillizzava, riprendere fiato l'avrebbe tranquillizzato esponendo le crepe delle sue falsità, alimentando la falsa convinzione che il suo interlocutore fosse in qualche modo dalla sua parte. Tuttavia le orecchie della Montagna e la sua attenzione erano ben focalizzate sulle risposte fornite: piccoli elementi di quelle risposte infatti intersecavano fatti a lui noti e le risposte fornite dal Veterano stesso permettendogli un paragone che mise in evidenza come alcuni piccoli dettagli si discostassero da ciò che lui sapeva, non tanto nei fatti quanto nelle motivazioni.
    Quelle discrepanze accuratamente ricercate però furono solo uno degli elementi insoliti dell'interrogatorio mentale. Hagemono infatti esternava qualche parola di quando in quando, e la sua espressione quando l'argomento passò all'intero clan sfarfallò rapidamente, da un primo stato di sorpresa alla più totale apatia, uno stato emotivo ingiustificabile in un simile momento. Oltre quel repentino cambio di emozioni che pareva indotto da uno psicofarmaco pareva non avesse fatto niente, quantomeno secondo le percezioni di coloro addetti al controllo… ma era per forza lui a dover fare qualcosa?
    Il circolo attorno a quell'interrogatorio era ristretto ma nessuno dei presenti sembrava interessato a quel dialogo; Osamu, più lontano ma sicuramente all'ascolto pareva avesse già messo in conto quello scambio, e come in altre occasioni aveva stampato in faccia un sorriso criptico quanto odioso, Orochimaru era intenta a schiaffeggiarlo realizzando probabilmente il sogno di qualche buon pervertito, mentre Hana sorrideva senza troppe preoccupazioni. L'unico che sembrava essere seduto sulle spine era Byakurei, la sua insofferenza protratta per tutto l’interrogatorio collimò in un espressione corrucciata sulle ultime risposte, impossibile non notarla perché corrispondeva grosso modo al cambio di atteggiamento di Hagemono. Impensabile che il suo ippocampo non si attivasse, facendogli dono delle parole di Fudoh quando rispondeva alla domanda sulle differenze apprezzabili che ricorrevano tra un cadavere manipolato da Byakurei e uno non controllato, rendendo quel cambio di atteggiamento ben sospetto e forse indicativo di una minor esperienza rispetto al Byakurei che conosceva Fudoh o di una minor conoscenza di Hagemono. Ma come era possibile che una comparsa come lui levasse la mano contro un viaggiatore?
    Certo non sapeva di quante volte Kotaro avesse sottolineato come le capacità di Byakurei fossero inspiegabilmente incrementate, ma forse qualcuno tra Fudoh o Youshi avrebbe potuto portare a galla quel dettaglio, dopotutto anche Fudoh gli riferì di avere il sospetto che ci fosse un rapporto conflittuale tra Byakurei e i colori in quella realtà. Connessi i due elementi notò anche che un maggiore grado di controllo per Byakurei aveva anche comportato un esposizione completa dei concetti che avrebbe dovuto esprimere mentalmente, segno che forse le parole precedenti dette ad alta voce altro non erano che momenti in cui si faceva più vivida l’intercessione del nanetto ora impegnato a soppiantare lo spirito di Hagemono. Oppure che li volesse far conoscere a qualcuno.

    Tappagli la bocca.

    Disse a Orochimaru prima di parlargli nuovamente mentalmente.

    Parole forti per uno a cui viene offerta la salvezza ad un passo dalla forca.
    Quasi folli, anzi…


    Parlava mentre si avvicinava ad Hagemono con lo sguardo di chi a breve avrebbe preteso risposte in maniera ben più sgradevole

    ...bipolari.

    Si sarebbe seduto tra Hagemono e Byakurei ma avrebbe fatto cenno a Orochimaru di mantenere il contatto mentale

    Nano infame.

    Interloquì mentalmente.

    Ti chiamano così no?
    Nomignolo perfetto.
    Salta fuori, se puoi rispondermi puoi anche partecipare a questa pagliacciata, non penso tu voglia tirare le cuoia con la faccia di chi sta seduto al cesso dopo una cena piccante.
    Orochimaru temo che Hagemono sia controllato e anche che sia carne morta, ti chiederei se puoi provare a sottrargli il controllo su Hagemono ma non so di preciso come faccia.
    Se tenta di muoversi fai in modo che nessuno venga ferito, lo ridurrò in cenere prima che possa ricordarsi l’ultima persona che ha pugnalato alle spalle.
    Farlo però mi renderà piuttosto esplosivo, quindi occhio.
    [Az.Prep.]

    Si rivolse quindi a Byakurei.

    Vuoi assolvere al patto o sei solo uno scarto che mi ha soffiato la più grande occasione di salvare il mondo?
    Te la faccio breve, tu mi servi, questa è la tua garanzia.
    Se ci stai e fai andare questo simpatico cagasotto nel suo tempo a fare ciò che gli dirò di fare eviterò di dire ai kiriani di questa chiacchierata.
    Scegli, da questa storia puoi uscirne facendomi un favore e con un serpente di Orochimaru dentro il culo per assicurarsi che non ci tradirai e sarò così gentile da chiedergli di controllare esclusivamente che rispetti i termini di questo patto e non ci tradisci oggi, o non ne esci per niente.
    Da parte mia beh, ti sto lasciando in vita nonostante tu abbia cercato di fregarmi e ti sto coprendo dai kiriani, non te la caveresti al momento contro di loro.
    Ovviamente il serpente sarà comunque necessario per farti mantenere la parola anche nel presente, ma sarà più discreto.


    Era un metodo efficace per assicurarsi la sua fedeltà, e Orochimaru aveva sicuramente qualche asso per mettere un lucchetto a quell'accordo.
    Dopo la domanda mentale restò a torreggiare tra i due fino a sentire la sua risposta ma scelse di non indagare, il tempo stringeva nonostante i sospetti su Byakurei fossero parecchi. Quel suo conoscente che stava alla pagoda pareva capirne di tecniche temporali e non sapevano da quanto lui era lì, senza contare che la scelta di Hagemono considerati i risvolti era stata parecchio fortuita, e le interazioni che c’erano con Osamu non promettevano bene: se avevano interagito era probabile che lui si fosse già assicurato che non potesse nuocergli nonostante tutto ma per Byakurei quell'evenienza si sarebbe trasformata in un trauma non da poco.

    Bene, vorrà dire che dovremmo applicare quello che ti ho detto alla lettera.
    Altrimenti a che servono le minacce?


    Lo guardò dritto nei suoi occhietti da pesce lesso.

    Un serpente.
    Nel culo.
    Alla prima oncia di chakra che spende senza che gli diciamo di spenderla inizierà a scavargli dentro.
    No, non piccolo, Byakurei ha parecchio da scontare, circa... una mano di spessore.
    Per un traditore che ha collaborato col Veterano e ancora poco, ma almeno potremmo saperne di più sul suo conto nel mentre.


    Disse servendosi della mano con le dita stese ed unite per mimare la testa di un serpente. Non sapeva se ci fosse stato realmente uno scambio tra Byakurei ed Osamu o se fosse stato un caso fortuito che giocava a suo favore, ma le malefatte del nano erano ben maggiori se Fudoh era arrivato ad odiarlo tanto, quello sarebbe stato un buon inizio.
    Ovviamente in quel caso avrebbe anche rivelato a Youshi e Fudoh cosa aveva appena appreso, mentre del dialogo tra i due seppe ben poco se non nulla, era occupato nell’interrogatorio per cui non sarebbe mai stato in grado di rivelare ai due l’esatta posizione del tempio in cui era stato personalmente. Tuttavia, cercando informazioni tra gli archivi accademici la missione era rintracciabile anche se con difficoltà. Era una missione per un privato senza l’intercessione del villaggio dopotutto, quindi non era stata catalogata come essenziale, ma era stato comunque fornito un rapporto per quanto generico che giustificasse l’uscita di due shinobi di alto lignaggio.
    Il fiume di parole e rivelazioni intanto scorreva e pareva che nonostante tutto il centro delle attenzioni non fosse tanto Hagemono e la quantità di informazioni in suo possesso, ne il fatto che lui brillasse come una stella, e nemmeno il Veterano in carne ed ossa fermo in un angolo a godersi la scena, bensì il suo cognome. Quando pronunciò Huangdì infatti fu impossibile non percepire un concreto cambio dei sentimenti in gioco e malgrado non li percepisse a pieno era chiaro che le cose non mutavano in meglio per lui, l'aria era rovente e non per il chakra che ardeva in lui.

    No, avevi citato Maya e altre due persone del presente, mi aspettavo Tenma o Q o chissà chi altri considerando che siamo un gruppo nutrito.

    Sospirò, non potè non notare che anche l’atteggiamento di Fudoh era cambiato.
    Possibile che per il santone andasse bene considerare degne di compassione delle armi di distruzione di massa piuttosto che il figlio di un uomo che imprigionandole aveva salvato chissà quanti umani?
    Se imprigionare un essere in grado di sterminare una nazione era una colpa che un figlio poteva ereditare da un padre che non aveva mai conosciuto allora Fudoh cosa aveva ereditato?
    L’odio verso di lui ovviamente e forse quell’odio non doveva provarlo anche verso i Guerrieri del Vuoto che però pareva rispettare?
    Ma questa risposta Raizen non avrebbe mai potuto darsela probabilmente, di Fudoh sapeva solo che aveva un curioso amore verso quegli esseri che chiamava Dei Guerrieri, un altisonante nome che aveva sentito pronunciare solo a lui ed Osamu poco prima. Una curiosità che non era il momento di togliersi.

    Si proprio grazie al suo saltare posso essere qui, quando l'hai visto l’ultima volta?

    Confermò gentilmente con un tono che difficilmente si poteva assegnare a qualcuno che aveva tentato di smolecolare Byakurei poco prima.

    Chissà piccolo Gyakuryū, chissà.

    Disse senza aggiungere niente riguardo Hagemono, ma osservando con occhi glaciali il nano.

    Comprendo, e ti ringrazio.
    È un momento difficile, basterà anche questo.


    La sua mano esitò sulla firma del contratto, in tutto quel caos stava per compiere un passo che non si aspettava avrebbe compiuto in quel modo, i contratti con i draghi avevano sempre nascosto grandi tribolazioni e anche questo forse ne nascondeva qualcuna, ma in quel momento tutto sembrava tranquillo e quando appose quella firma il suo chakra si stabilizzò ulteriormente. La stabilizzazione non aveva a che fare con quello dei demoni se non in seconda battuta, era qualcosa di più profondo, simile alle linee del fato che lo legavano a quella realtà, qualcosa in grado di rimettere ordine di riportare Equilibrio.
    Non potè avere completa percezione di tutte le reazioni, ma la porta della carrozza che si spalancava fu quasi comica nonostante risultò parecchio strano vedere una seconda Maya con quell’espressione e quel colorito insalubre. Con un po' di malizia si poteva pensare a cosa poteva fargli fare una simile espressione, ma non era nudo dopotutto per cui avrebbe dovuto togliersi quella curiosità un altro giorno.
    A prescindere dall’evoluzione della precedente situazione e da quella in corso la proposta di Byakurei venne prontamente fermata da Raizen.

    Stai seduto, verme in seconda.
    Ci penserà Orochimaru con un serpente a portarlo dove deve andare e con le restrizioni che ho enunciato, tu non hai un oncia della sua autorità rispetto a lui in questo momento, non sei sicuramente un membro del consiglio al contrario suo, o sbaglio?


    Avrebbe fatto un cenno della testa ad Orochimaru per approntare un trasporto che fosse identico a quello con cui l’avevano portato.

    Mi raccomando, perquisiscilo, non deve restargli niente addosso sigilli inclusi, non vorrei che ne creasse qualcuno per liberarsi.

    L’avvicinamento di Hana lo sorprese, anche se considerando quanto era sibillina non sapeva dire se in positivo o in negativo.

    La tua sensei?
    E chi sarebbe?


    Avrebbe continuato quell’interazione solo se avesse avuto risposta.

    Ah bene, ricordagli che è una vacca, miope se non si è accorta di chi sono figlio.
    Una vacca miope sia per me che per mio padre anche se lui non è il tipo da dire queste cose.


    Non ricordava con piacere il fatto che Tian avesse avuto una relazione con Kushinada, anche se non poteva fargliene una colpa, dopotutto non era detto che fosse l’invasata che era nel presente a quel tempo.
    La discussione si spostò sulla definizione del piano, con il Guercio che riuscì a pensare ad un piano elementare ma efficace per superare la barriera

    Oh bene, concordo anche io, anche se il dettaglio non è stato completamente svelato credo che per sicurezza farò spostare l’accesso ai draghi a prescindere.

    La successiva affermazione di Byakurei era un ulteriore conferma alle accuse che gli aveva mosso poco prima, quelle comparse era evidente che non potevano fare scelte di quel tipo, proprio come diceva Shuichiro e anche se il nano aveva sottovalutato la sua affermazione anche non agire era una scelta, una scelta che una comparsa non poteva fare. I kiriani l’avrebbero notato?

    Bene, dunque Liu Bei, Shotaro, Osamu, Shuichiro e Byakurei con me.
    Vi prego di non fare passi falsi signori, potrebbe essere l’ultimo, vediamo di darci una mano a sopravvivere.


    Sorvolare il mare con i rapaci di Osamu non lo ispirava particolarmente, ma se le cose si fossero messe male l’unico che aveva da salvare era Liu Bei.
    Solo quando furono in vista dell’Oni avrebbe evocato i dieci draghi che l’avrebbero supportato in quell’impresa in modo che fossero freschi per la battaglia che li aspettava, presentandosi a loro con un volto tutto sommato conosciuto, anche se i presenti ne avrebbero visti nove. Il decimo infatti era stato evocato al suo interno dandogli la capacità di camminare a mezz'aria come se fosse la terra a sostenerlo.

    Non ci siamo mai incontrati, ma anche se non ne siete al corrente voi siete già miei fratelli, concedetemi il vostro supporto.

    Il tocco tra quelle due specie, sia per Raizen che per i draghi fu ben più familiare di quanto non ci si potesse aspettare ed inevitabilmente entrambi potevano sentire ripristinato qualcosa di antico e forse dimenticato per la loro generazione.

    Ditemi i vostri nomi, non combatterò con degli sconosciuti.

    Guardò i draghi con gran rispetto, ascoltandone le voci, placide come ruscelli, profonde come l’eco di un fiume in piena e solo quando le presentazioni furono ultimate si voltò verso Oni.

    Non ci aspetta qualcosa di semplice.
    Osamu, dovrai aprire le danze.
    Probabilmente sei la minaccia che reputa più grande e dovrai agire come un fumogeno, fai un po' di spettacolo, non importa la potenza per ora, ma quanta copertura potrà fornirci, quindi è bene sia una cortina infusa di chakra per risultare davvero imprevedibili.
    Dobbiamo anche tentare di sperimentare con questo mondo, se è un sogno i genjutsu potrebbero avere un effetto amplificato, ma non quelli da attivare su un bersaglio.
    Tutto il sogno è il nostro obiettivo, dobbiamo convincere chi sogna, quindi devono essere ambientali e visibili a tutti, penso tu sia in grado di fare in modo che siano credibili, no?
    Ancora non è troppo tardi per la questione dei progetti.


    Il suo tono era leggermente provocatorio, le sue abilità paragonate al Veterano erano tristemente inadeguate in uno scontro in singolo, ma avendo lui potere decisionale era come avere a disposizione una delle armi stesse, con un goccio di competitività in più.

    Shotaro, sfrutta le tue percezioni per capire. Se mostra dei punti deboli se il Osamu non scuce la bocca, ha una sorta di logica biologica dopotutto.
    Noi attaccheremo, se ne sei capace sposterai gli attacchi per fare in modo che non riesca a pararli e se individui punti deboli per direzionarli lì.
    Liu Bei, supporto totale.
    Se sta riuscendo a difendersi tu devi fargli perdere tempo, se le nostre prestazioni calano devi farcene guadagnare, inoltre l’hai già visto all’opera potrai evitarci qualche spiacevole sorpresa.
    Mi hai detto di essere uno stratega, è il momento di dimostrarlo, voglio che le tue direttive facciano la differenza nell’interazione tra i nostri attacchi.
    Shuichiro e Byakurei, di voi so poco ma mi aspetto un uguale livello di collaborazione, potenziare noi o indebolire lui, scegliete e applicatevi.
    Forse Shuichiro puoi darci una mano con i tuoi sigilli, ci serve comunicare, non sarà facile stare vicini durante questa battaglia.
    Se qualcuno è in grado di teletrasportarsi potrebbe avere il compito di spostarci nel campo di battaglia.
    Come nota generale potenza e penetrazione fanno sempre bene ma la seconda più della prima, ha la pellaccia dannatamente dura.
    Per il resto apprenderemo dalla battaglia, non diamo il massimo, puntiamo a dare il colpo migliore dopo aver capito come renderlo davvero pericoloso.


    Con il supporto dei draghi il complesso flusso di chakra che gestiva si stabilizzò notevolmente e richiamare il chakra della volpe lo portò pericolosamente vicino ad uno stato non sostenibile alle membra di un essere umano, ma dove il paradosso portava scompiglio il contatto con i draghi portava le energie dell’equilibrio. L’attivazione del suo arsenale da battaglia lo rendeva quanto di più vicino potesse esserci alle raffigurazioni delle divinità, vestendolo di una pallida luce ora bianca e stabile che si concretizzava in un Haori grazie al controllo che aveva sul demone anche se la presenza dello scheletro gli dava un carattere più infernale che celestiale. La profonda comunione con l’anima di quelle creature millenarie si palesò nelle forme del drago che aveva richiamato al suo interno e che ora gli contornava le spalle come un Hagoromo. Mosse i primi passi senza il supporto dei volatili come se sotto ai suoi piedi le nuvole si creassero per sostenerlo come il carro che accompagnava i Kami che discendevano dalla luna. [Preparazione]

    Allaccia il pannolino Shotaro, da adesso non si torna indietro.

    Certo, questo non voleva dire che la sua apparenza si riflettesse in qualche modo nel suo carattere o nel modo di interagire.

    La sua natura non è organica, ma segue comunque una sorta di schema organico, accumula energia in dei punti per poi ridistribuirla e creare effetti.
    Quei punti sono punti deboli, colpirli non gli farà piacere, se abbiamo modo di individuarli saremmo già un passo avanti.


    Il sistema di alimentazione della Bakekujira e di come l’avevano combattuta era un ricordo vivido nella sua memoria e la vittoria era passata dalla distruzione del punto principale di accumulo o distribuzione. Lui stesso grazie alla percezione che i draghi avevano del chakra avrebbe tentato di individuare un flusso, ma non era scontato che ci riuscisse, anche se forse le dimensioni dell’essere gli potevano permettere di distinguere qualcosa. [Abilità]

    Inizia col moltiplicarci Osamu, fingici un gruppo più nutrito di quanto non siamo, poi una copertura come ti avevo anticipato e da quella fai spuntare attacchi illusori.
    Passatemi quattro shuriken o kunai, serviranno..


    Inoltre, se ci aveva visto giusto e con i genjutsu fosse stato possibile sognare nel sogno i cloni avrebbero scombussolato ulteriormente le idee all’Oni.
    Appena Osamu avesse dato copertura sarebbe partito insieme alla totalità dei cloni, avanzando in un fronte unito che per parecchie creature che non fossero statue colossali dotate di poteri quasi divini sarebbe stata una visione terrificante. Essendo ognuno di loro in grado di sviluppare il potere di un jinchuriki mediamente addestrato e lui il pieno potenziale forse anche l'Oni avrebbe dovuto imbastire qualche piano di reazione. Non poteva fortunatamente sfruttare i poteri della Bakekujira e credeva neanche quelli delle altre armi non essendo presenti in quella realtà, ma sembrava che avesse una connessione con i suoi simili in grado di muoversi oltre ad essa, tuttavia sapere cosa avesse compreso l'Oni di quella storia era probabilmente fuori questione.
    La cavalcata per raggiungerlo fu lunga [SA 1] ma sarebbe terminata con un attacco multiplo dalla magnitudo non indifferente, cinque cloni infatti avrebbero emesso un getto di elemento in contemporanea generando un unico turbinio allineato ad ogni impronta posseduta da Raizen più l'acqua dei draghi . [SA 2-6] La Montagna invece si sarebbe fermata ad una ventina di metri preparando un attacco dalla distanza sfruttando l'arma di Osamu. [ST 1 e 2] Un attacco semplice diretto al volto, ma che ad ultimo avrebbe stravolto la sua traiettoria venendo richiamato da un clone per dirigersi al centro del ventre dell'oni [SA 7 + extra] cercando di ledere un qualsiasi punto di accumulo che fosse posto in maniera similare al tantien per quella logica di similitudini tra creatori e armi. Recuperato il fulmine crociato i rimanenti oggetti adibiti a basi di teletrasporto si erano posti attorno all'Oni in punti differenti: uno alle sue spalle, circa all'altezza dei reni se ne avesse avuto, uno vicino al cuore, uno sopra la testa e l'ultimo sotto di lui. [SA 8]
    La più grande battaglia della sua vita era iniziata.


     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,442
    Reputation
    +602

    Status
    Offline

    Verso l'atto finale

    Gli ultimi passi e dialoghi



    [Nella Carrozza della Signora]

    Enuo ed Ozma? E chi sono?
    I due nomi che la Bruna disse, mi lasciarono un pò sorpreso, probabilmente più di quanto volessi mostrare: in qualche modo quei due individui, chiunque fossero, sapevano la verità ed avevano costretto Rei Yujin a non rivelarla alla figlia Bionda.
    Che sappiano anche di me? Per qualche motivo sono loro la causa della nostra divisione, più che una scelta di Rei o Sakura?, mi domandai perplesso, senza altri dettagli se non due nomi che, forse, da soli non mi avrebbero portato a scoprire chissà cosa di utile.
    Intuii solo, dalle parole della Signora di Taki, che probabilmente dovevano essere delle persone pericolose.

    L'accenno alla maledizione fu persino più bizzarro: La vera forma di vostro padre è una fiamma dall'aspetto animale? Perché questo è il potere che mi ha descritto tua sorella., affermai verso la Bruna.
    Questo Tian doveva essere decisamente un imbecille maldestro..., valutai, ma almeno che la Signora non volesse offrirmi qualche altro dettaglio, non avrei chiesto oltre.
    Così si sarebbe concluso il mio primo vero incontro con la mia seconda sorella (o presunta tale).

    [Riuniti]

    La discussione con l'Hokage si concluse quando lui si focalizzò più ad interrogare Maya, quella di Iwa, mediante quella sua strana tecnica di contatto mentale.
    In quel frangente, guardandomi attorno fra i vari daltonici che lì si trovavano, fui colpito da un dettaglio: il tipo Inquietante che la Montagna di Konoha si era portato dietro, parlava la stessa lingua del Re dei Demoni alati!
    Parla la stessa lingua di quelle creature? Quindi è veramente un essere malvagio!, dedussi, capendo solo in quel momento quanto depravata e perversa doveva essere la natura di quel "Osamu", se comunicava in quel modo con il Re dei Demoni.
    Qualcuno aveva mai visto un Dio Guerriero parlare la stessa lingua dei mostri in quella grotta? No! Ulteriore dimostrazione della bontà dei miei simili!
    Ma sto divagando, scusate.

    Quando anche Bendino-chan ci raggiunse, come vi dicevo, lo informai di tutto ciò che avevamo scoperto fino a quel punto, prima di andare a recuperare qualcuno degli equipaggiamenti che il "perverso individuo che sussurra ai Gabbiani", o più brevemente il "Veterano", aveva offerto in prestito.
    Fu poco dopo, mentre tutti erano focalizzati sull'interrogazione che l'Hokage faceva al tizio vomitato da un serpente, che io ed il mio parigrado fummo raggiunti dal Fantasma-san.

    Chi avrebbe detto che fosse così cortese?, pensai fra me, mentre osservavo i due Tokugawa parlare con il più anziano che offriva informazioni su un suo magazzino nel Paese del Ferro, cosa che probabilmente ci sarebbe stata d'aiuto se avessimo dovuto scoprire cosa la Bruna stava facendo da quelle parti.
    Ai tempi dell'assalto del Minuto Infame a Kiri, non avevo avuto moltissimo tempo per interagire con il Fantasma-san, che era comunque il meno controllato dei non-morti al servizio di quello ridotto spreco di spazio con i baffi, ma in questa circostanza, per quanto fosse solo un "sogno" dell'uomo che era stato, quel Tokugawa mi aveva aiutato in modi che, forse, nemmeno immaginava, dandomi gli indizi che mi avevano condotto dalla mia probabile madre e verso alcune delle verità sulle mie origini.

    Ero sul punto di ringraziarlo, avrei evitato di entrare troppo nei dettagli, quando accadde qualcosa che mi gelò sul nascere ogni parola: apparve, vicino a Bendino-chan, l'altro individuo con un occhio solo, lo Tsu... il coso-Kage di Iwa.
    Che cosa?, ebbi appena il tempo di pensare, mentre lo sentivo identificarmi come "uno che sa così tante cose sulle Armi di Iwa."
    Probabilmente il mio sguardo avrebbe tradito un misto di sorpresa e diffidenza, che crebbero ancora di più, quando l'altro dimostrò di aver sentito tutta la mia discussione con la Bruna.
    Come..., mi interruppi, prima di fare domande a cui di certo non avrebbe dato risposta: ci avevo parlato poco, ma aveva dimostrato di non essere esattamente una persona disponibile a condividere.
    Perché è qui? Perché mi sta dicendo che ha scoperto queste cose su di me?, mi chiesi, mentre l'altro parlava.

    Non si limitò a dire che mi aveva sentito durante la discussione con la Bruna, no, ammise di avere un qualche accordo con la Signora di Taki, o almeno una sua versione del futuro, cosa che aveva accennato qualche ora prima al porto, e parlò anche di una missione sulla Luna e di un "cavaliere Bianco".

    La Luna..., mi ripetei, disinteressato al nuovo cavaliere, ma più alle conseguenze di dove era avvenuta la missione, ripensando a cosa avevo visto fare, diverse ore prima, all'Oni.
    Emulazione di Komainu., aveva detto l'Arma che Domina le Armi, usando un potere simile a quello che, in un altro luogo, avevo visto usare a Macchietta, o meglio, la creatura proveniente dalla Luna.
    In qualche momento nel futuro, avverrà una missione per il Komainu e ci saranno tanto coso-Kage di Iwa, quanto qualche cavaliere della Bruna..., ipotizzai, unendo quelle informazioni, mentre suddetto Kage rincarava ulteriormente la dose con nuove informazioni, anzi, con le prime vere briciole che usava per tentarmi: Rei Yujin, il mio probabile padre, e tale "Kanna", sua sorella, erano vivi nel presente di quel tizio, coincidente con un nostro futuro, che non sapevo quanto distante.
    Ci, mi avrebbe detto dove si trovavano, ma voleva tre informazioni in cambio.

    Vuole sapere di Azumaido?, l'ultima richiesta di quel tizio, che tante cose poteva essere, ma non sciocco, non mi piacque e, di certo, ancora meno sarebbe piaciuta al mio compaesano con un occhio solo.
    Prima, però, che Bendino-chan potesse dire qualcosa, poggiai una mano sul braccio che l'impiccione con un occhio solo non stava toccando: Ci siamo già passati a Taki, sai come la penso, ma un pò, spero, siamo maturati entrambi da allora., non avrei dato molti dettagli in più l mio parigrado, specie con quel tizio con un occhio bionico nei dintorni.
    E proprio sul Kage avrei portato il mio sguardo, mentre valutavo le mie opzioni: Sakura-dono non penso sia più viva nel presente, forse solo Rei Yujin può dirmi la verità sulla mia nascita? La Bruna sa perché ci sono due sorelle, ma sembra ignorare chi io sia, né riesce a percepirmi, al contrario di ciò che riesco a fare io con lei., guardai verso il mio presunto padre, vicino alla carrozza della sua futura figlia, poi a Bendino-chan e quindi di nuovo al poco affidabile coso-Kage.
    In tutta onestà, Kage-sama, dire da che anno proveniamo non so quanto possa essere un problema per me, in fondo è il suo passato, mentre per ciò che riguarda la posizione del Monastero, non la conosco precisamente nemmeno io, ma ho degli indizi, che forse potrebbero aiutarla più di quanto non aiutino me., avrei esordito volgendo lo sguardo fra lui ed il mio compaesano, Il vero problema è la sua richiesta su Azumaido.
    Perché è territorio di Kiri, quindi mi sembra sconveniente darle notizie a riguardo, a meno di un inatteso accordo fra lei ed il nostro Mizukage nel futuro, su cui probabilmente non le crederei, nemmeno se avesse una foto assieme al Juudaime in persona, mentre vi stringete la mano.
    , per quanto avrei voluto vederlo Elmo-san che stringeva la mano al paranoico con un occhio finto, ma quello lo tenni per me.
    In più ci sono dei problemi tempistici sull'affidabilità della sua informazione: lei dice che Rei Yujin è vivo nel presente, ma la posizione che conosce è quella del suo presente, a meno che non sia prigioniero da qualche parte da qualche anno.
    Questo implicherebbe che dovrò aspettare qualche del tempo per poterlo cercare, mentre lei, tornato nel suo presente, potrà subito usare qualsiasi informazione che le forniremo, informazioni che potrebbero andare a discapito di Kiri.
    , avrei fatto una nuova pausa, Quindi mi permetto una controproposta, siccome sospetto che queste informazioni le interessino davvero, se no, non si sarebbe avvicinato tanto apertamente.
    Io le darò le offrirò la risposta alle prime due domande, ma per la terza, dovrà prima lei dirmi ciò che sa sulla posizione di Rei Yujin, e non solo un'indicazione su una mappa, vorrei possibilmente quanti più dettagli sulla sua condizione nel presente da cui proviene, Kage-sama, con informazioni anche del recente passato, che potrebbero aiutarmi nel mio, di presente.
    In più, magari, ci potrebbe dire il nome del ninja di Oto che le ha fatto quel pittoresco occhio bionico? O una qualsiasi altra cosa il mio parigrado possa ritenere utile a pagare eventuali ulteriori dettagli su Azumaido di sua conoscenza.
    , avrei lasciato che tutti e tre i miei interlocutori potessero soppesare la mia controproposta.

    A meno di aperte opposizioni, avrei fatto la mia parte, offrendo le prime due informazioni al coso-Kage: Noi proveniamo dall'anno 0042.
    Per quel che riguarda, invece, il Monastero di Taki, appunto non conosco la sua posizione precisa, ma so quella in cui si trovava in questa generazione.
    Pare che negli anni questo luogo tenda a spostarsi, ma posso intanto darle questa traccia.
    , e su quelle parole, gli avrei condiviso la posizione del Monastero (se qualcuno ci avesse fornito una mappa), la stessa che Sakura-dono mi aveva riferito durante il nostro incontro di quella mattina. [Nota x Febh 1]

    [Dopo l'Interrogatorio di Hagemono]

    Non dissi molto di più all'Hokage al figlio di Tian, quando obiettò che avevo condiviso con Maya ed i due Tokugawa la posizione del nido dei draghi, oltre Q-san e Tenma-san.
    Trattenni uno sbuffo, non volendo sottolineare che lui, e suo padre prima, non avessero avuto grandissima considerazione di noi Dei Guerrieri, quindi non capivo perché avrei dovuto comportarmi diversamente.
    Poi, però, riflettei ancora una volta sul fatto che anche io avevo fatto male ad un gabbiano quel giorno, quindi potevo dirmi così migliore di un assassino figlio di un altro assassino, com'era l'Hokage?
    Volendo essere degno della mia natura di Dio Guerriero, cercai di essere ragionevole, indicandogli prima il Guerriero del Vuoto:Lui proviene dal passato, non penso che l'informazione avrà tutti questi impatti, non voleva nemmeno sapere del suo compare dal nome improponibile e dai modi persino peggiori che incontreremo fra qualche anno, per non danneggiare il futuro. Saprà mantenere questa notizia., suggerii, indicando il predecessore di Masa-san, Akira-san e del Piromane di Konoha.
    Poi mi voltai verso Bendino-chan, incerto se poter dire che mi fidavo pienamente di lui, ma di una cosa era sicuro: Lo conosco da anni e siamo sopravvissuti assieme a molte missioni. Forse non sarà Yato-san o Masa-san, ma di certo ha la mia fiducia., conclusi, indicando il mio parigrado con un occhio solo.

    Il successivo scambio fra i due Tokugawa ed i fratelli Kenkichi, me lo persi, troppo entusiasta dall'idea che aveva avuto Bendino-chan e dal fatto che Obi-san mi confermò di poter lui stesso aprirci la strada oltre la barriera: finalmente avevamo un piano attuabile!
    La mia sorella di Iwa, con il supporto dell'Imperatore, aveva persino creato due Simboli del Pensiero che potevano "confondere anche una divinità"!
    Grazie mille, Maya-sama! Ne faremo un ottimo uso., confermai speranzoso, prima di porgere uno dei due sigilli a Bendino-chan: Uno di noi deve riuscire a far convincere chiunque stia dormendo a svegliarsi., avrei detto al mio compaesano.

    [In viaggio verso Kumo]

    L'Hokage era partito per affrontare l'Oni assieme al Guerriero del Vuoto, al coso-Kage di Iwa, al "Perverso che sussurrava ai Gabbiani" e, con mia sincera sorpresa, si era portato dietro anche il Minuto Infame e suo fratello, l'Imperatore.

    Il nostro gruppo restava comunque parecchio numeroso: io, Bendino-chan, le due Maya Orihara, i due Cavalieri della Bruna, Q-san & Tenma-san con relativi draghi bianchi, l'Hayaccana ed Apachi-san (entrambi fra i daltonici), il Fantasma-san e il Re dei Demoni alati (entrambi abitanti di quel mondo di sogni). [Nota x Febh 2]
    Dopo aver condiviso con Bendino-chan la nostra preoccupazione sulla similitudine fra le sfere protettive della Bakekujira e gli individui "sognati", mi sarei mosso per parlare con le altre due Orihara.

    La Bionda fu, come sempre, cordiale e gentile: mi dispiaceva di non poterle fornire particolari informazioni di eventi sportivi, ma in Ospedale non seguivo molto lo sport, quel poco che sentivo, accennato dagli infermieri, o dai malati, non ci facevo attenzione.
    In compenso, Maya parve prendere attentamente in considerazione ciò che riguardava il rischio che potevano porre le persone "sognate", oltre ad offrire due fuuinjutsu di potenziamento tanto per me, quanto per il mio parigrado.
    Grazie mille, Maya-sama, ancora una volta. Avviserò Ben... ehm, Youshi-san, di questa sua cortesia., le dissi, con un leggero inchino, chiedendomi se non fosse il caso, dato quel suo commento sull'occhio interessante, di avvisarla che probabilmente eravamo imparentati alla lontana con molti Tokugawa.
    Porterebbe troppe domande, meglio evitare., mi dissi.

    Con la Signora di Taki non andò altrettanto bene: tanto la Bruna, quanto il nostroo presunto padre sembravano non aver gradito la mia alleanza con il figlio di Tian, come il Cavaliere di Iwa mi riferì.
    Non si preoccupi, Obi-san, nemmeno io sapevo che l'Hokage era, in realtà, il figlio di quel prepotente, non ne faccio una colpa alla sua Signora se non si fida di me per quel motivo., accettai quelle parole con un sorriso cordiale al primo uomo sognato che avevo incontrato arrivati in quel luogo privo di colori.

    E parlando di persone sognate incontrate fin dall'inizio, il cortese zio di Bendino-chan mi diede un aiuto ad apprendere almeno le basi su come usare un bastone lungo.
    Le diverse kamae ed alcuni dei movimenti più basilari, perché evitassi di farmi arrivare il bastone addosso, semmai fossi arrivato a doverlo usare e, credetemi, per eseguire la rotazione del rokushaku bo frontalmente, senza colpirmi una rotula, ci misi un pò.
    Alla fine di quel breve allenamento, feci un inchino verso il Tokugawa in soprabito: Grazie, Fantasma-san, tanto per questa lezione, quanto, e soprattutto, per tutto ciò che ha fatto per noi durante questa strana situazione.
    Penso che anche per suo nipote sia stato lo stesso, ma avere la possibilità di incontrarla, stamane, mi ha aiutato più di quanto le parole possano dire.
    Quando l'abbiamo affrontata, al servizio del Minuto Infame, è stato un avversario ostico, ma adesso è un alleato infinitamente utile.
    , conclusi, con un ulteriore inchino.

    Alla fine, mi sarei riavvicinato a Bendino-chan: Youshi-san, che ne pensi quindi del problema di analogie con la situazione all'Abete? Ho già accennato a Maya-sama che forse non dovremmo varcare tutti assieme la barriera, ma chi dovrebbe restare al di qua? Tu hai delle idee su chi dovrebbe accompagnarci?
    Quando saremo vicino alla fine di questo percorso, proporrò la cosa a tutti, senza aggiungere il dettaglio sulla nostra esperienza all'Abete.
    Il vero problema è che non sappiamo cos'altro ci possa aspettare: nel nostro mondo, di guardia al Tengu c'erano i draghi bianchi, come Toppu-san e Daigeki-san, quindi potremmo trovare dei draghi come nemici? O di peggio?
    Non possiamo di certo infiltrarci in due, né con il solo supporto di Q-san e Tenma-san, anzi, personalmente, essendo l'unico altro medico presente, proporrei a Tenma-san di restare indietro, semmai servisse una seconda squadra di supporto.
    Io spererei che i Cavalieri della Signora siano abbastanza legati a lei da poter vincere qualsiasi obbligo di difendere il sognatore, ma gli altri che ci seguono?
    Ed i nostri compagni daltonici? Non so chi sia il male minore fra Apachi, il teschio di Byakuei, o l'Hayaccana.
    , avrei chiesto al mio parigrado, lasciandogli la possibilità di valutare, a sua volta, chi fosse meglio suggerire che rimanesse indietro, e come suggerirlo.

    Ad ogni modo, arrivati in prossimità dell'uscita da quella scorciatoia, ore dopo, avrei invitato il gruppo a fermarsi, come anticipato al Tokugawa.
    Il piano è che Obi-san ci dia modo di passare sottoterra, evitando la bufera, come Youshi-san ha saggiamente pensato, ma avanzare tutti assieme potrebbe essere rischioso, quindi, proporrei, di dividerci in due squadre, almeno., esordii, prima di indicare alcuni dei presenti.
    Se posso suggerire, io, Youshi-san, Obi-san e Q-san, dovremmo essere nel gruppo che avanza al di là della tempesta.
    Questo perché Obi-san ci permetterà con le sue tecniche di avanzare, poi lui potrà tornare indietro, dato come la cosa potrebbe lasciarlo privo di forze per combattere.
    Al contrario, Q-san verrà con noi per dare il suo supporto, ma anche perché, da ciò che ho capito, Toppu-san e Daigeki-san possono comunicare, quindi i due gruppi così potranno restare sempre in contatto.
    Allo stesso tempo, se Tenma-san resta da questa parte della tempesta, mi unirei io come ninja medico alla squadra che passerà al di là dell'ostacolo.
    Semmai fallissimo, voi sapreste già in parte cosa ci aspetta, grazie al contatto fra i draghi, o, eventualmente, potreste anche decidere di raggiungerci, sapendo la situazione.
    Sempre per evitare brutte sorprese, suggerirei che anche Maya-sama resti al di qua della barriera, così da poter, eventualmente, preparare degli altri Simboli del Pensiero, semmai noi fallissimo nell'usare i primi.
    E credo che, data la carrozza e la propensione a non combattere, anche l'alleata dello Ts... ehm... del Kage di Iwa dovrebbe restare al di qua della barriera, con l'altro suo protettore.
    , a quel punto mi sarei fermato, in attesa di pareri, o suggerimenti, prima di lasciare che fosse Bendino-chan a continuare, proponendo chi altri ci potesse accompagnare, o fosse meglio che restasse indietro, dei presenti.

    [A Kumo]

    Una volta arrivati oltre il valico, avremmo seguito Obi-san che, con la sua tecnica, ci avrebbe aperto la strada fino a qualsiasi cosa ci potesse aspettare oltre la barriera.
    Chissà cosa avremmo trovato.
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    339
    Reputation
    +70

    Status
    Offline

    天狗の散歩

    Tengu no sanpo

    XIII

    Lo sguardo si spostò dal chunin della nebbia al kage della foglia, il silenzio divenne una gelida risposta ed osservai quell'ammasso di carne ora irrorato di chakra, dilatai le narici espirando e poi mi lasciai trascinare dagli eventi successivi, ma non dimenticai. Kensei-sama avrebbe saputo che il leader della Foglia era entrato in contrattazione con il Veterano e che i termini del loro patto erano stati taciuti, il leader della Nebbia avrebbe saputo sicuramente come approfittare di certe informazioni, quanto meno per screditarlo.
    La mia attenzione tornò su Fudoh, benché il mio sguardo non si fosse mosso dal suo viso la mia mente stava processando quei rapidi pensieri circa la gestione delle informazioni. Perdonami, mi sono distratto ammisi, chiedendogli indirettamente di ripetere le prime parole che erano passate in secondo piano. Dedicai allora la mia attenzione al primario che, con voce calma, iniziò a spiegarmi diverse cose che concernevano il Tengu: iniziò dalla sua caratteristica di generare chakra dall'ambiente naturale circostante e proseguì spiegando che la tempesta che lo circondava era un modo per drenare il potere che costantemente generava. Corrucciai il sopracciglio cercando di decifrare il significato di "morire in una bolla onirica", il mio sguardo vagò verso il basso e si appoggiò all'infinito mentre riflettevo che potesse significare qualcosa di simile ad un sonno-morte. Mossi il naso infastidito e chiesi: Hai provato a chiedere a raizen che cosa intendesse?

    Il Veterano non diede segni di riconoscimento ed io non indugiai ulteriormente, quel fugace scambio di sguardi mi aveva prosciugato la bocca e non volli tentennare ulteriormente per evitare che la mia prossemica dimostrasse il disagio che la sua presenza, in parte, mi provocava.
    Il primario mi seguì quando gli chiesi di prenderci un momento per incrociare le informazioni in nostro possesso, riuscii - forse - a convincere Fudoh della veridicità delle mie parole e delle mie intenzioni: mi parlò di Maya e del dialogo che avevano avuto. Acquisii le informazioni con qualche cenno d'assenso del capo, l'indice era tenuto sulle labbra mentre il pollice reggeva il mento e l'altra mano sosteneva il gomito. Quindi viene da un periodo storico precedente al nostro, capisco commentai ancora una volta laconicamente Significa che non conosce ancora gli esiti delle sue mosse in quel del Ferro e certamente non saremo noi ad anticiparglieli, a tal proposito... sciolsi la posizione che avevo tenuto fino a quel momento, mi avvicinai di un passo a Fudoh e lo guardai dritto negli occhi. Che tipo di dettagli, Fudoh-san? il battito cardiaco era inevitabilmente aumentato, le vicissitudini di Ago e delle altre lame di Kiri mi toccava troppo da vicino per rimanerne impassibile. Cosa le hai detto su Nikaido? serrai la mandibola ed espirai, mi resi subito conto che dovevo calmarmi. Portai la mano al volto e feci un passo indietro mentre la mano scivolava sui miei lineamenti e con gli occhi chiusi sussurrai: Scusa, Fudoh-san il mio atteggiamento era stato aggressivo nei suoi confronti, lo sguardo con cui avevo osservato il primario trasudava fredda e calcolatrice violenza, ma era stata una reazione incontrollata. Qualcosa su cui avevo lavorato molto, negli anni, per eliminare dal mio essere, sebbene ogni tanto riemergesse in fiotti di rabbia. Inspirai ed espirai lentamente mentre il mio occhio si riapriva sullo shinobi di Kiri e, questa volta con voce calma, gli domandai: Perdonami, dicevamo la mia voce era tornata ora atona Cosa vi siete detti rispetto al Cavaliere Dorato, Fudoh-san?. Confermai, infine, con la voce e con dei rapidi cenni del capo l'idea di fare visita al Ferro e fu in quel momento che Kotaro fece la sua comparsa tra noi. Un leggero sorriso di stima si aprì sulle mie labbra e lo salutai con un cenno del capo, capii in quel momento che averlo conosciuto, dopo i fatti della pagoda rovesciata, era stato un dono del fato. Orfano di Ossuri, orfano del maestro e della famiglia, la possibilità di conoscere un mio parente, per quanto la sua esistenza fosse effimera, mi aveva riempito di gioia, così come vedere riconosciuti i miei sforzi. Riemersi da quei pensieri quando parlò del Paese del Ferro e citò un suo nascondiglio, inclinai il volto incuriosito e presi il foglietto che mi stava allungando. Molto interessante dissi, mentre decifravo rapidamente la mappa e individuavo il nascondiglio e i punti di riferimento che Kotaro aveva segnato Davvero zio, grazie. Sarà sicuramente utile dissi sorridendo, infilando il foglietto in una tasca interna del kimono da combattimento.
    Quello che avvenne negli istanti poco successivi mi lasciò attonito, la pelle si increspò e i peli si drizzarono mentre la mia mente e il mio corpo elaboravano ciò che era appena accaduto: quella mano pesante sulla spalla era del tsuchikage, quello shinobi era riuscito non solo a eludere me e il primario di Kiri, ma addirittura Kotaro ed era arrivato ad un metro da me senza che potessi minimamente accorgermene. Non ebbi nemmeno il tempo di poggiare la mano sull'elsa di Utsubo che l'uomo parlò e mi ci volle un istante per tornare alla realtà e elaborare le incredibili capacità di quello shinobi. Mi morsi la lingua per evitare di rispondere alle prime parole dell'uomo, avrei voluto fargli presente che anche giocare a chi è più furtivo con due Tokugawa non era cosa buona, ma la situazione era troppo delicata per farla precipitare con poche parole fuori posto. Valutai, allora, che dovevo concedergli l'onore della vittoria, in quel frangente, ma che - prima o poi - gli avrei restituito il favore e lo avrei colto impreparato. In pochi possono eguagliare gli shinobi del nostro clan nel muoversi tanto silenziosamente, devo dargliene atto Tsuchikage-sama dissi, voltandomi verso di lui e togliendomi così dal suo tocco, muovendo il capo in segno di rispetto e riconoscimento verso le sue doti. Deglutii e snodai la gola da una spiacevole sensazione, perché mi aveva toccato? Voleva solo dimostrare la sua superiorità mostrando che fosse in grado di toccarmi senza che io nemmeno me ne accorgessi o c'era qualcosa in più dietro a quel suo gesto? Che mi avesse applicato un fuinjutsu? Avrei dovuto confrontarmi con Fudoh rispetto a quella possibilità. Guardai l'uomo non nascondendo del tutto quel misto di sospetto e curiosità per le sue parole.
    Furono detto cose che ignoravo in grande maggioranza, a partire dall'accordo commerciale tra il Kage di Iwa e la Signora di Taki, fino a giungere Rei Yujin e sua sorella Kanna, passando da qualcosa che era avvenuto sulla Luna e del Cavaliere Bianco. Di Kanna e suo fratello ci avrebbe parlato se fossimo stati disposti a rivelargli alcune informazioni, le prime sembravano di poco, ma l'ultima domanda su Azumaido mi fece rivolgere lo sguardo dritto verso il suo. Lo studiai in silenzio e poi dissi: Ci sta chiedendo informazioni di un territorio sotto la diretta influenza di Kiri, ma cos... la mia voce fredda venne fermata da Fudoh e dal suo tocco, mi ammutolii e guardai il ninja della Mano Bianca. Inspirai ed espirai lentamente e con un cenno del capo gli risposi calmo: Così sia, Fudoh-san accettai la decisione del ninja di Kiri, molto probabilmente aveva cognizione del valore reale di quelle informazioni a differenza mia, ma lo sguardo fisso sui suoi occhi era chiaro: non avrei accettato niente di meno che una spiegazione esauriente della situazione. Il primario dopo un breve preambolo colse subito ciò che aveva insospettito anche me, ovvero la qualità della sua informazione alla luce dei momenti temporali diversi tra il nostro e il suo presente. La controproposta del primario mi parve ragionevole, se da una parte si era dimostrato disponibile a fornirgli le risposte a due dei suoi quesiti, dall'altra avremmo rivelato la terza solo alla luce della qualità delle risposte del Kage di Iwa, dunque feci un cenno di assenso validando - da parte mia - la proposta di Fudoh e aspettando così il volere del Tsuchikage.

    [. . .]

    L'idea di passare sotto alla tempesta sembrò cogliere tutti di sorpresa e, la loro reazione, colse me per primo. Possibile che nessuno avesse mai pensato di aggirare l'ostacolo invece che buttarsi al suo interno a capofitto? La spiegazione datami prima dal Tokugawa e poi dal Kenkichi mi diede da pensare, ma non come l'affermazione di Byakuei. Lo guardai per qualche secondo e poi con poche parole mi rivolsi a lui dicendo: Già, sembri sempre qualche passo più avanti, Byakuei... arricciai le labbra Mi domando per quanto ancora. Tu la senti l'influenza del sognatore? Qualche ora fa tuo fratello mi diceva che c'è qualcosa che vi muove, che vi invita a prendere questa o quella decisione, tu la percepisci? sorrisi appena e domandai concludendo Cosa sarà mai a differenziarti da tutti gli altri, Byakuei?
    Comunque fosse andato quel rapido scambio di battute, sarebbe stato Fudoh a rispondere in maniera più recettiva al mio suggerimento. Mi diede una pacca sulle spalle e si allontanò per qualche momento e tornò con la soluzione in tasca: uno dei cavalieri di Maya avrebbe potuto aprirci buona parte della via e lei ci fornì due simboli del pensiero che ci assicurò essere piuttosto potenti. Molto bene commentai, prendendo il foglietto che Fudoh mi stava porgendo.

    [. . .]

    Lei è la prima parente stretta di Fudoh-san che io conosca preambolai facendo un cenno con il capo e poi mi presentai Mi chiamo Youshi dissi, non avendo avuto modo nei momenti precedenti di presentarmi Fudoh mi ha detto che aveva dei Fuinjutsu da darci e che avrebbero potuto esserci utili la osservai in volto mentre li tracciava, mi domandavo quanto potessi apprendere dalla Signora di Taki attraverso quella donna, sua sorella. Quanto potevano avere in comune le due donne? Scelta particolare l'omonimia tra due sorelle osservai, sorridendo e lasciando in qualche attimo di silenzio il vuoto che sperai lei colmasse con qualche parola al riguardo. I vostri genitori devono aver avuto un buon senso dell'umorismo oppure essere particolarmente affezionati a questo nome, devo dire guardai i sigilli ultimati sul mio corpo e rinnovai un cenno di rispettoso ringraziamento. La ringrazio, Maya-sama. Saranno sicuramente utili le dissi con voce calma congedandomi.

    Rimasi solo, durante l'attraversata, ragionando su tutto ciò che era successo. Rivalutai la situazione e le scoperte che avevamo fatto durante il percorso sulla natura di quel luogo. La mia mente, poi, si rivolse anche al passato e all'isola dell'Abete, riflettei su quelle sfere guardiane e sulla possibilità di rincontrarle. Era stato proprio tramite ad esse che mi ero fuso con l'arma di Iwa, quel passo di tenebra dentro ad una composta d'ombra mi permise di diventare tutt'uno con le ombre di quel luogo e di portare i nostri alleati nella stanza del cuore. I miei pensieri vennero interrotti da Fudoh-san che, dopo aver ricevuto qualche lezione sull'uso del manganello da parte di Kotaro-sama, si avvicinò a me esponendo la situazione e ponendo qualche domanda. Sospirai calmo e ammisi Ci troveremo ad affrontare sicuramente alti livelli di guardia, non so se del tutto identici a quelli dell'Abete lo guardai per un momento e poi aggiunsi a denti stretti: Non possiamo fidarci dei nativi sbattei la palpebra guardandolo Forse solo di Byakuei, ma gli altri non godono di libero arbitrio. Ci stanno aiutando perché il sognatore vuole aiutarci, ma - alla luce di questo, ovvero che stiamo facendo qualcosa che compiace il sognatore - mi chiedo se stiamo facendo la cosa corretta... In secondo luogo, anche fossimo sulla strada giusta, non potremo servirgli il fianco e affidarci a loro se il Sognatore dovesse decidere che ciò che stiamo facendo vada contro il suo interesse Quelle parole mi costarono più fatica di quanta potessi pensare, il motivo era semplice: Kotaro. Il fratello di Ossuri mi aveva dato, in poche ore, tutto ciò che mio nonno e maestro mi aveva negato, mi aveva fornito un lato umano che mi era estraneo all'interno dell'ambiente della famiglia. Sospirai, avrei voluto combattere al suo fianco, vederlo effettivamente in azione e non solo riprodurre alcuni kata come nella foresta appena fuori da Kiri, ma l'idea di poterlo avere nuovamente come nemico cancellava ogni pensiero. Fornii dunque la mia proposta su come comporre il team e poi aspettai che ci riunissimo con gli altri. Ora dimmi, Fudoh-san, chi sono i due tizi citati dallo Tsuchikage, perché li riteneva un'informazione con così alto valore?

    Dopo le parole di Fudoh al gruppo attesi qualche momento, quindi intervenii con voce calma: Assieme a noi due a superare la barriera ci saranno anche Apachai e Hana rivolsi verso quest'ultima uno sguardo sfuggente, avevamo un accordo e non sarei stato io a tirarmi indietro per primo. Obi tornerà dalla sua Signora una volta aperta la via, la creazione del varco gli chiederà sicuramente un certo sforzo e oltre alla barriera bisognerà essere freschi e in forza il mio sguardo si mosse verso gli altri shinobi, come avevo detto poco prima a Fudoh, non avrei accettato la presenza di nativi al di là della tempesta. Se non ci fossero state rimostranze dal mio parigrado o dagli altri shinobi, avrei lasciato a qualche cenno di assenso il ruolo di congedarci. Io mi sarei mosso rapidamente verso Kotaro chiamandolo: Zio, zio! un sorriso leggero si aprì sul mio volto quando riuscii ad avere la sua attenzione, lo invitai a fare qualche passo da parte e poi mi prodigai in un sentito inchino Una volta preso il cammino sotto la tempesta non penso avremo altre occasioni per parlarci stirai le labbra in un mezzo sorriso E' stato un onore conoscerti in prima persona, Ossuri mi aveva parlato spesso di te, ma non potevo immaginare... scossi il capo lasciando nel vuoto le parole successive Grazie per ciò che mi hai insegnato in così poco tempo. Addio quindi gli voltai le spalle dopo un ultimo e sentito inchino e, assieme al resto del team selezionato, imboccai la strada verso il Tengu.
     
    .
65 replies since 10/12/2022, 23:18   1932 views
  Share  
.