A Spasso nel Tengu

Le cose si complicano.

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    Falce dei Kaguya


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    Il Re Ciarliero

    Ed il ragno rosso che si arrampica sugli specchi



    [Prigioni di Kiri]

    Onestamente, evitai di replicare tanto al tizio del Vuoto, quanto al commento dell'Hokage, che pensò bene di proteggere il suo ninja piromane assente.
    Non so se Elmo-san si sentirebbe altrettanto in dovere di difendermi., fu il mio primo pensiero, mentre soprassedevo sulle considerazioni del Kage della Foglia su quel tema.

    Quando si passò invece a parlare di Apachi, mi pose una domanda su cui dovetti riflettere, scuotendo leggermente il capo nel dubbio: Quando lo conobbi, o più correttamente, quando l'ho intravisto nel nostro tempo, era oltremodo silenzioso, decisamente diverso da come si comporta adesso, più freddo e distante.
    Un oggetto pilotato, per quanto l'idea mi disgusti, ma è il modo in cui appariva.
    Temo, però, che se Byakuei si mette con impegno nel controllare i suoi sfortunati compagni, è abbastanza bravo nel fingere la loro vera personalità, o qualsiasi cosa faccia, quindi non le so dare dei suggerimenti precisi, se non che, per quanto il Minuto Infame sia molto furbo ed infido, e bravo nel fingere, non penso che potrebbe comportarsi in un modo così ingenuo e genuino quanto Apachi-san, in qualcosa dovrà peccare.
    , suggerii al Kage della Foglia, prima che questi mi proponesse uno strano discorso, che ascoltai fino alla fine, non avendo ben chiaro dove volesse andare a concludere.
    Almeno è consapevole di avere un pessimo carattere, forse è un passo avanti rispetto ad Elmo-san come autoanalisi..., fu la mia prima considerazione nel seguire le sue parole.
    Certo, il punto dove arrivò non era esattamente un argomento "piacevole": l'Hokage aveva le sue informazioni, ma lui non era un Dio Guerriero, non sapeva che potevamo comunicare fra noi, quindi non aveva evidenza, al contrario mio che anche gli altri, per quanto in modo meno evidente dell'Oni, avevano una loro coscienza.
    Il Kappa era un esteta mezzo matto, persino il Gashadokuro aveva avuto una sua coscienza, così come tutti gli altri, inclusa Sakura-dono, la mia presunta madre, così come tutte le precedente incarnazioni dell'Onigumo, dimostravano.
    La Montagna di Konoha ci vedeva come "composizioni" dei diversi Pastori della Terra, non molto di più, qualcosa senza libertà (il ché probabilmente era vero, dato che erano per la maggior parte imprigionati) e senza coscienza (cosa completamente sbagliata).
    Capivo, però, che non era certo il momento, o il luogo, per argomentare una discussione, specie perché, dal poco che lo conoscevo, avevo già intuito che, al pari di Elmo-san, anche l'Hokage amava dilungarsi nello spiegare il suo punto di vista e, in quel momento, di certo non avevamo tutto quel tempo dalla nostra.
    Inoltre, non avrei certo condiviso le informazioni datemi da Sakura-dono con la Montagna di Konoha (né lo avrei fatto con il mio stesso Kage, per quanto poteva valere).

    Capisco il suo punto di vista, Hokage-sama, e, per quanto come medico ogni vita abbia per me valore, tanto quelle degli alleati, quanto quelle di chi consideriamo un nemico, se ci sarà da scegliere, cercherò di essere il più oggettivo possibile, senza farmi guidare dai miei principi, pensando a quanti esseri viventi metterei a rischio con le mie azioni, prima di compierle. , avrei risposto il più sincero possibile, con un leggero inchino del capo.
    Chiedermi di scegliere fra i Dei Guerrieri, che erano miei simili, o fra altre persone, era una scelta difficile, ma, a voler essere terribilmente oggettivo, sapevo bene che il Tengu era morto ormai da anni, mentre tutti noi "daltonici" eravamo persone vive, reali.
    Se dovrò scegliere fra la salvezza di Maya-dono, o quella del Tengu, so bene per quale altro Dio Guerriero mi preoccuperò prima., fu il mio pensiero, lo stesso che, sperai, se si dovesse arrivare a tale scelta, mi avrebbe potuto guidare in quel mondo che era, purtroppo, fittizio.
    Sakura-dono, il Fantasma-san, persino Apachi, erano tutti già morti (alcuni in modo più sereno di altri), mentre noi no, mi ripetei di nuovo, guardando alla mia probabile sorella, a Bendino-chan e sì, anche all'Hokage.
    Come medico, avevano loro la priorità.

    [Le Tre parti di Onigumo... e i loro assenti Genitori dal passato]

    Sapete, quella Lettera di Kumo in fondo non era poi una pessima persona? Non avevo mai avuto a che fare direttamente con questi "Cremisi" con cui l'Accademia era in guerra.
    Certo, c'era stata quella missione nella cittadina portuale, quand'ero ancora un genin, ma ci avevo fatto ben poco di utile, o interessante.
    Egualmente, non avevo visto ninja di Kumo ai tempi dell'invasione di Kusa, ma basandomi sulla Lettera che avevo davanti, questi tizi di Kumo non sembravano persone belligeranti com'erano invece Elmo-san, o l'Hokage ammazza-Dei Guerrieri.
    Ma sto divagando, scusate. Dicevamo? Sì, questo "Q" sembrava una persona gentile, arrivò persino a suggerirmi di creare un mio simbolo, se non avevo un clan di appartenenza.
    Un simbolo di cui mi faccio vanto?, ripetei fra me e me, pensandoci su un attimo, ben consapevole che per quanto mi fossi scoperto a cercare le mie radici, come Orihara e come Dio Guerriero, ero da sempre convinto che definirsi solo come parte di un clan fosse un'idea sbagliata e riduttiva.
    Motivo principale per cui non avevo mai apprezzato i modi di fare di Bendino-chan, Elmo-san e tutti gli altri kiriani così legati ai loro clan e casate.
    Se c'era una famiglia che poteva rappresentarmi? La risposta era una sola: La Valle del Guscio, ne sono il protettore, in effetti potrei chiedere a Ijapa-sama, quando torneremo nel presente, se posso cucire una tartaruga stilizzata sui miei abiti., valutai, prima di voltarmi verso il mio interlocutore: Grazie della chiacchierata, Q-san, il suo è un ottimo suggerimento., avrei concluso verso il ninja di Kumo, con un leggero inchino.

    Poi, però, gli avrei dato manforte su un altro tema: Concordo pienamente con lei anche in questo senso, Q-san: questa Setta senza fantasia, non sa cosa sia guadagnarsi da soli il proprio posto al mondo, si sentono tutti illuminati dalle stupidaggini di cui parla l'Hayaccana..., avrei confermato alle parole del cordiale ninja di Kumo rispetto a quanto blaterava la seguace della Setta di assassini ossessionati dall'Immortalità.

    La cosa più interessante che avvenne durante l'attesa fu però un'altra, cioè quando la Maya di Iwa mi rivelò perché ce l'avesse tanto con quel temporaneo cavaliere della Signora.
    Pa... padre?, balbettai sorpreso alle parole dell'Esperta di Fuuinjutsu, Padre? Nostro padre?, pensai, guardando a quel tizio per un attimo e riflettendo su quanto mi aveva detto Sakura-dono, sulla sua evidente ossessione di trovarsi un fidanzato, come evidenziato nella chiacchierata di quella stessa mattina.
    Cercai in quello sconosciuto possibili somiglianze, tanto con me, quanto con Maya-dono.

    Ammetto che per qualche secondo il mio cervello andò quasi in pappa per quelle nuove informazioni, tanto che quasi non seguii le parole dell'esperta di Fuuinjutsu, mentre accennava a chiacchierare prima del pagamento ad Iwa, o qualcosa del genere, credo.
    Le informazioni che mi diede, però, furono interessanti, indubbiamente, riempiendo qualche altro vuoto, ma non tutti.
    Sakura-dono si era sposata con quel tale, Rei Yujin dell'Artiglio, dopo che il clan si era spostato a Konoha, quindi, alla fine della guerra anche la precedente incarnazione dell'Onigumo era tornata nel villaggio dove vivevano gli Orihara.
    Problemi durante il parto? Forse il fatto che fosse trigemellare anche se sarebbe dovuta nascere solo una figlia femmina? Immagino non se lo aspettasse, pensai fra me, alle parole dell'altra.
    Anche se quello, per quanto possibile, non spiegava come mai fossimo finiti divisi in quel modo: La Signora di Taki, conoscendo le memorie di Sakura-dono fino alla sua nascita, conosceva anche l'identità di suo padre, probabilmente, in qualche modo, la filastrocca di quel Tian l'ha riportata al monastero.
    Maya-dono, qui, è cresciuta con il padre.
    Io come sono finito a Kiri, senza nemmeno, che so, una nota su chi fossero i miei genitori?
    , mi chiesi per un attimo, nel quale guardai con astio a quel Rei Yujin, che fosse stato lui a spedirmi alla Nebbia?

    Ma stavo divagando, così mi concentrai sulle spiegazioni di Maya-dono: gli Yujin si circondavano di fiamme a forma d'animale.
    Per un attimo mi immaginai circondato da una tartaruga fatta di fiamme, ma feci una smorfia scacciando il pensiero, Non sono tipo da fiamme, decisamente., mi dissi, prima di concentrarmi su un particolare di cui stava parlando Maya, le sue abilità con i fuuinjutsu.
    Sembrava che la mia probabile sorella, e speravo futura insegnante, andasse oltre il semplice titolo di "esperta": rivoluzionava i sigilli grazie alla propria immaginazione, tanto che mi chiesi, fra me e me, se questo non fosse in qualche modo legato alla sua natura, forse a quella cosa che Tian aveva usato sull'Onigumo originale, le "Parole della Creazione".
    Però doveva essere un tratto comune anche sulle passate reincarnazioni e, per quanto sembrasse abile nell'uso dei Fuuinjutsu, Sakura-dono non pareva arrivare a questo livello.
    Forse è stato il risveglio dell'Oni? O magari questo è il modo in cui equilibra non avere la Coscienza del Ragno come la Signora?
    , mi chiesi fra me e me, riflettendoci un attimo, malgrado sapessi troppo poco del nostro comune passato e del Dio Guerriero di cui eravamo parti per capirci effettivamente qualcosa.
    E ben poco capii anche del motivo per cui nostro(?) padre l'abbandonò: Un braciere in un tempio? E per quello ha abbandonato la figlia?, ripetei con una nota di disgusto che nemmeno provai a nascondere.
    Maya-sama, basta una parola e gli faccio mettere il piede su una spinta repulsiva tale da ritrovarlo dall'altra parte di Kiri., proposi sorridendole, un pò perché immaginavo come si doveva essere sentita da piccola l'esperta di Fuuinjutsu e, soprattutto, perché la possibilità che quello stesso individuo, in un momento imprecisato del futuro (o passato), avesse deciso di smistare gli altri due suoi figli, mi fece quasi dimenticare che ero un medico.
    Probabilmente, la Signora deve provare una perversa soddisfazione nell'avere il padre che l'ha abbandonata come proprio servitore., ipotizzai alla fine.

    Cercai di scacciare in fretta quei pensieri però: fin da genin avevo scelto di non farmi guidare dagli eventi del mio passato, per quanto in quel particolare momento li stessi scoprendo, o almeno intuendo.
    Non potevo farmi guidare nell'astio verso un perfetto sconosciuto, per quanto fosse probabilmente il mio padre genetico, da informazioni su come si era comportato con sua figlia e dalle mie conseguenti ipotesi, optai quindi per il non pensarci, e cercai, anzi, di rasserenare un pò l'umore di Maya-sama con un piccolo azzardo: Ho conosciuto, mentre cercavo informazioni in giro nel villaggio quest'oggi, Sakura-dono, dopo essermi diviso dall'Hokage e dal mio compaesano con un occhio solo.
    Mi ha detto che avevo i capelli rossi come suo padre e, devo dire, sembrava parecchio fissata sulla necessità di trovarsi un fidanzato, cosa in cui riuscirà a fine guerra.
    , esordii.
    Non ero certo della vostra parentela, in fondo fino a poco fa non la conoscevo, Maya-sama: abbiamo chiacchierato un pò e devo dire che Sakura Orihara è una persona molto simpatica. Lei non ha provato a cercarla da quando è arrivata in questo tempo?, avrei chiesto con tono cordiale, malgrado sapessi già la risposta dato il mio incontro con la precedente incarnazione dell'Onigumo.

    Alla fine, dopo aver avuto anche dall'altro cavaliere della Signora, Obi-san, conferma che avrebbe provato a testare le capacità di percezione dei colori del Minuto Infame, il nostro gruppo si mosse, quando anche il Kenkichi fratello di suddetto Infame, si unì a noi.
    Certo, scoperto quale diabolico luogo fosse il "Territorio Sacro" dov'eravamo diretti, ammetto che la paura mi fece vacillare e, per quanto Q-san fu gentile nel negarmi l'opzione della Valle del Guscio, le parole dell'Hayaccana mi fecero ancora una volta avere in antipatia per lei e tutta la sua setta.
    Sarò un piccolo uomo, ma di Fudoh ce n'è uno, non una cricca di lecchini ossessionati come voi, senza fantasia nell'usare un nome altrui., fu l'unica risposta che diedi alla kunoichi, prima che il Kage di Iwa ci focalizzasse sul completare il viaggio, piuttosto che perderci in altre chiacchiere.

    [La Tana dei Demoni ed il loro Re ciarliero]

    No, ovviamente la mia età impedisce che io sia il nipote, ma c'è comunque una parentela e ho in alta considerazione Sakura-dono., confermai alle parole del Re di quelle creature a cui, in effetti, avevo fatto un torto.
    Fortunatamente, quando la discussione virò sugli altri miei parenti, gli Dei Guerrieri, il timore scaturito dall'apparizione dell'Oni sembrò essere più efficace della possibile parentela con Morio-comesichiamava, il padre di Sakura-dono.
    Evitai di commentare le osservazioni del Sovrano sulle mie capacità curative, Ho fatto del male ad un essere vivente, mi merito di essere criticato come medico., mi ripetei, provando ad obiettare, Non è la mia Armata, io sono il medico del gruppo., peccato che lo sproloquio del pennuto fosse ormai incontrollabile.

    In realtà ce ne sarebbero Sette di Dei Guerrieri..., pensai, al continuare di suddetto sproloquio, ma evitai di sottolineare quel dettaglio, e tutte le conseguenze, davanti a quella schiera di creature, ai miei occhi più malefiche di quanto mai qualcuno potesse etichettare me ed i miei simili.
    Nel frattempo, però, la decisione della "Corte" mi sorprese, ancora più della consapevolezza che giunse dalle loro accuse.

    Innanzi tutto: il modo in cui "deliberarono", cioè invadere quel luogo di perdizione e vizio (del fumo) con il loro spaventoso stridere continuo, fui quasi tentato di chiudermi in posizione fetale scuotendo la testa, finché quella entropia sonora si concluse con la decisione del Re dei Gabbiani e del suo popolo.
    L'obbligo morale di avvisarli, anche in futuro?, mi ripetei sorpreso, Ok, posso trovare il coraggio per tornare qui. Magari fra quasi mezzo secolo saranno emigrati., mi augurai, del tutto incapace di immaginare il resto della mia punizione, finché il mostruoso e gigantesco pennuto fumatore ridusse le sue dimensioni (un pò come facevano Tong e Don), e mi planò sulla testa!
    Cheeeee?, balbettai, probabilmente sgranando gli occhi e dovendo stringere i pugni per non usare la repulsione del mio chakra naturale-gravitazionale per allontanare quella creatura del male dalla mia testa.
    Posso chiamarla solo Maestà adesso? Sul campo di battaglia potrebbe essere strategicamente difficile usare il suo nome per intero., avrei proposto, anche perché non avrei mai potuto ricordare per intero il nome del Sovrano di quei Demoni alati.
    E potrebbe non fumarmi fra i capelli?, chiesi chinando leggermente la testa, mentre il resto della nostra cricca di daltonici (e non) faceva la sua apparizione.
    Fu a quel punto che la situazione mi sfuggì del tutto di mano.

    Se, infatti, Maya-sama sembrava divertita dal vedermi con quella creatura demoniaca sulla testa, ma, al pari del gentilissimo Q-san, erano pronti ad aiutarmi, il Kage di Iwa risultò leggermente infastidito dalla situazione, o almeno questo potei supporre quando mi piazzò un kunai alla gola.
    Quello di cui abbiamo parlato? Ecco..., fui fermato, prima dalle parole dell'Esperta di Fuuinjutsu, e dalla Lettera di Kumo che iniziò a chiedere per il nostro passaggio.
    Il peggio fu quando il Sovrano dei Gabbiani partì con un altro sproloquo, parlando dell'Armata di Fudoh Orihara.
    Ora, diciamolo, che mi etichettasse come il capo di quella cricca, mi fregava in quel momento quanto mi poteva fregare di quanto prendesse di scarpe Obi-san.
    Fu l'uso del cognome Orihara con Maya (tutte e due) presenti, che mi fece preoccupare.
    Per quanto vorrei che le mie sorelle sappiano di me, non vorrei che capitasse così e, soprattutto, che la notizia arrivi a tutte queste persone., valutai, decidendo per una spiegazione quanto più onesta, nei limiti del possibile.

    Scusate, lasciatemi spiegare..., esordii, alzando le braccia, Non ho idea del perché ritengano che l'armata sia la mia. Ho cercato di spiegarglielo, ma sua Maestà non ha voluto credermi., iniziai con un'alzata di spalle.
    Relativamente al perché mi abbiano fatto apparire qui da solo, la Corte voleva giudicarmi per un errore che ho fatto stamane., aggiunsi, ispirando profondamente, un pò per la vergogna, un pò per ricapitolare come esporre i fatti.
    Stamattina, quando sono arrivato qui a Kiri assieme alla Montagna di Konoha ed al mio compaesano con un occhio solo, ci siamo divisi, dopo aver visto l'Oni apparire in cielo, ed abbiamo cercato di scoprire informazioni in giro sulla situazione in cui ci trovavamo.
    Ed io ho incontrato Sakura Orihara-dono, come avevo raccontato già a Maya-sama.
    Vi evito i particolari meno interessanti, ma ho cercato di aiutare Sakura-dono nel migliorare la condizione di uno dei gabbiani di suo padre, che è un evocatore di queste creature.
    , iniziai a spiegare e, in effetti, al netto di qualche dettaglio, non c'era niente di falso in ciò che dicevo.
    Suddetta creatura era ferita e, purtroppo, ho peccato di sicurezza, o forse non mi ci si sono applicato come avrei dovuto, ma di fatto ho peggiorato le sue condizioni anziché migliorarle.
    Per questo la Corte ha deciso che dovevo essere giudicato.
    Non ho negato le mie colpe, ne ho preso la responsabilità, ma ho sia spiegato che il nostro gruppo, di cui, ripeto Maestà, non sono il capo, sta cercando di fermare l'Oni che è apparso sopra i cieli di Kiri, evitandogli di riunirsi con un altro Dio Guerriero.
    , continuai, per poi voltarmi verso l'Esperta di Fuuinjutsu, Inoltre, per rafforzare la motivazione del mio gesto come medico, e la validità del mio parere, ho sottolineato del mio legame di parentela con Sakura-sama., avrei concluso con una nota di vergogna nella voce (che sperai il pennuto malefico sulla mia testa non cogliesse) ed accennando un gesto di naso allungato, mentre spiegavo il capo quel dettaglio finale.
    Speravo che l'Esperta di Fuuinjutsu cogliesse il cenno di scusa in quel mio gesto e speravo che il Kage di Iwa non volesse ammazzarmi per tutta quella situazione.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    A Spasso nel Tengu

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    The Nick of Time

    [Raizen nella Cella e la Squadra di Evasione]
    Beh, certo non potrei passarle io. Ben poco sapeva Raizen che lo Scriba del Mondo aveva effettivamente tramandato le sue conoscenze ed esperienze a Hoshikuzu Chikuma e in parte ad Akira Hozuki, ma se non altro Liu Bei trovò interessante la dedizione di Raizen nello studiare l'artigianato nella sua forma più pura: dare forma a ciò che non aveva forma. Quando poi emerse il problema della discrepanza tra le conoscenze di Kotaro e Apachai, l'assassino dei Tokugawa avrebbe alzato gli occhi al cielo, come a suggerire che non gli sembrava il momento, per quanto la questione fosse in qualche modo strana. Non serve. Avrebbe detto. Ho qui una mappa <3. Dalle pieghe del soprabito estrasse un piccolo libro "guida alle sorgenti termali del mondo", nella cui ultima pagina era presente una mappa pieghevole dell'intero continente....che sembrava finire col Paese dell'Orso a occidente e con Kiri a oriente. Anche il Paese della Neve non esisteva e nemmeno le terre a sud del The. Questo è tutto il mondo conosciuto. Non vorrete farmi credere che in una manciata di anni avete scoperto interi nuovi continenti, no? <3 In realtà il libretto conteneva appunti cifrati su bersagli e personalità importanti oltre a piani di assassinio, punti di fuga e case sicure, ma questo certo Kotaro non lo avrebbe spiegato in quel luogo e momento. Comunque che io sappia a parte il Veterano, nessuno conosce jutsu di manipolazione del tempo <3, e anche quelli che lui utilizza sono fortemente limitati. Poi si fece più serio. Però...dalle informazioni in mio possesso c'è una zona di Kumo che è rimasta fuori dalla guerra perché c'è una costante tempesta di neve che blocca ogni tentativo di azione militare...più o meno qui. Avrebbe indicato il luogo dove si trovava la Valle del Vento. Alcuni esploratori hanno riferito di aver intravisto una torre con ali gigantesche mezzo alla tormenta...pensavamo fossero manovre nemiche ma nemmeno loro hanno mai superato la tempesta. Si sarebbe intromesso Orochimaru nel corpo di Liu Bei. Alla luce di tutto quello che hai raccontato...è realistico che quello che succede possa partire da là. Ma non so come potremmo superare la tormenta. Il maltempo era talmente intenso che anche esperti esploratori erano stati costretti a rinunciare, e anche i jutsu più potenti non bastavano a spezzare il vento...certo, non avevano scatenato Bijuudama o similari per evitare di venire scoperti, ma c'era qualcosa di innaturale e pericoloso in quella tormenta.

    [Lo Tsuchikage e la Signora]
    Quando vuoi, Fudoh-san. Avrebbe replicato il provato ninja di Kumo, specie dopo che le loro idee sulla setta di Hayate risultavano essere tanto in sintonia, anche se questo non scalfì affatto la sicumera della donna che li accompagnava. Poco dopo, durante le chiacchiere con Maya, la donna parve apprezzare l'espressione astiosa che il primario rivolse a Rei, sebbene momentanea, e continuò a spiegare qualcosa del suo passato mentre lui ascoltava in silenzio quasi religioso. Esatto, uno stupido braciere da tenere acceso da non so quante centinaia di anni, visto che la vita del clan Yujin dipende da esso. Scosse il capo. Per quanto mi riguarda è un'idiozia, non c'è alcun chakra né alcuna forma di energia se non la fiamma stessa. Ero quasi tentata di spegnerlo per dimostrare il mio disprezzo, ma mi sono trattenuta. Avrebbe sbuffato. Sei carino a volerti vendicare per me. Disse accarezzandogli la guancia. Ma ci sarebbe poco gusto nel prendersela con questo idiota che nemmeno conosce ancora mia madre.

    Alla menzione di Sakura però la donna si accigliò. Hai conosciuto mia madre? Che curiosa coincidenza...tutte le persone in quest'era in qualche modo ci facilitano quindi se la hai incontrata era per un qualche vantaggio personale...ma come mai un medico di Kiri avrebbe dei vantaggi dal conoscere una kunoichi di basso rango di Konoha? La sua domanda era decisamente lecita, e se mai avesse parlato con Kyuryu avrebbe scoperto facilmente che Fudoh non la aveva incontrata per caso ma se la era andata proprio a cercare. Se non altro al momento Maya non sembrava interessata ad approfondire. Non la ho mai conosciuta e non sono una tipa sentimentale, avevo una sua foto ma nulla di più, non mi serve conoscerla. Avrebbe fatto spallucce, dimostrando ancora una volta di avere chiare le proprie priorità. Quello che mi interessa in quest'era è tornare a casa...e trovare un modo per fare cassa. E concluse con un occhiolino.

    [...]

    In qualche modo Fudoh era riuscito a convincere il Re dei Gabbiani a non aprire le ostilità, anzi fu talmente convincente che il sovrano decise di unirsi a lui e alla sua armata, posandoglisi in testa senza mezze misure mentre il primario era prossimo alla crisi isterica. Un medico serve solo a fare quelle sciocchezze sul pulire, quindi è inutile. Ti appunto generale della tua armata, con la mia autorità! Sentenziò il borioso volatile, per soffermarsi a pensare alla richiesta di Fudoh sul nome, salvo poi arrivare a una conclusione. Assolutamente no. Etichetta innanzitutto. Casomai sbagliassi, libererò la mia cloaca sulla tua testa! Consideralo un onore, esattamente come il profumo del mio sigaro! Suonava come la minaccia peggiore della storia, questo va detto, e ovviamente il ciarliero monarca non aveva smesso di creare problemi, annunciando nome e cognome di Fudoh davanti alla folla in arrivo, che rimase decisamente interdetta.

    Naturalmente la testa coronata fece orecchie da mercante quando il Kiriano spiegò che non era stata una sua idea ma del Re il definire i ruoli dell'armata. Spiegò poi di Sakura Orihara, ammiccando visibilmente in modo che gli umani comprendessero che la sua parentela era solo un trucco per definirsi legato a un evocatore di gabbiani, cosa che fece sorridere Maya Orihara, che abbassò la guardia, e anche a Q che la vide rilassarsi, mentre lo Tsuchikage rimase guardingo...dopotutto era sempre guardingo. Da sotto il cappuccio che ne celava l'aspetto la Signora di Taki rimase a fissare Fudoh con una scintilla al limite tra l'ostile e il curioso intanto che Rei e Obi facevano avvicinare il carro, intimoriti e nervosi per il baccano dei gabbiani. Per quanto mi riguarda potete anche chiamarvi Compagnia Danzante di quello Stronzo di Raizen Ikigami, noi non siamo un gruppo: stiamo solo andando nello stesso posto. Disse lapidario il Kage di Iwa, subito rimbeccato da Maya. Delizioso come sempre, Shotaro. Ma adesso cosa facciamo? Serve un Fuuinjutsu da attivare? Non ne rilevo nelle immediate vicinanze. Avrebbe chiesto a Q, che annuì. Dobbiamo aspettare Tenma e Toppu, assieme i due draghi possono aprire un varco. Non è una questione di chakra, almeno non quello che usiamo tutti, si tratta del chakra naturale che pochi riescono a percepire appieno. Avrebbe detto, anche se questo significava attendere in quell'incubo cacofonico per chissà quanto. Io torno indietro al porto per recuperarli. Si fece avanti Hana, che pure non aveva la fiducia di nessuno dei presenti, infatti la Signora nella carrozza fece un cenno con la mano. Verrò con te. Quella di Yujin non era una domanda ma un'affermazione.

    Con Hana e Rei lontani e i gabbiani che facevano baccano, lo Tsuchikage si sarebbe immerso nel terreno per prepararsi a eventuali imboscate o attacchi improvvisi, mentre il Re lasciava la testa di Fudoh per volare su quella di Q e comunicare indirettamente con Dageki. Un Re può sempre colloquiare con i re alleati. Forse non serve l'altro drago ma posso aiutarvi io. Spiegava fumando il suo sigaro e iniziando a parlare con i due per definire le eventuali alternative. Maya prese da parte l'Imperatore, che era stato piuttosto silenzioso nell'osservare tutto, parlando di dettagliati e complicati sigilli che potevano spiegare la situazione e come uscirne. Obi invece si sarebbe avvicinato a Fudoh. La Signora vuole parlarti. Potresti entrare nella carrozza?

    Se avesse acconsentito si sarebbe accomodato all'interno del veicolo che sembrava assai più comodo e spazioso di quanto ci si immaginasse dal di fuori, con cuscini in sabbia soffice ma compatta che erano meglio di certi ritrovati in piuma d'oca, inoltre le pareti bloccavano gran parte del vociare stridulo dei demoni alati al di fuori, rendendo la carrozza un rifugio colmo di grazia e misericordia. La Signora aveva un lungo mantello con cappuccio che ne celava le fattezze, ma quando Fudoh si accomodò lei con deliberata lentezza abbassò il copricapo...svelando un viso del tutto identico a quello di Maya Orihara ma con occhi e capelli neri, oltre a una generale maggiore magrezza, come se fosse un pò denutrita, per quanto sempre bellissima. Fudoh Orihara, quindi? La voce era un pò più profonda e meno calda di quella di Maya, ma indubbiamente erano simili. La tua era una storiella interessante e credo che se la siano bevuta quasi tutti. Sbuffò. Con Maya qui vicino la Coscienza del Ragno è particolarmente fastidiosa... Avrebbe detto riavviando i capelli. ...sono questi i momenti in cui mi manca Koma. Ma dimmi...posso leggerti la mano? Sono piuttosto brava. Avrebbe teso la propria, gentile e per nulla aggressiva, attendendo che Fudoh rispondesse.

    Che acconsentisse al contatto o meno lei avrebbe sorriso. Ti stupisce che io sia uguale a Maya? Siamo gemelle in realtà, anche se c'è stato qualche problema alla nascita, e lei non sa nulla di me. E deve continuare a non saperlo, se capisci cosa intendo. Ma veniamo a noi...tu chi sei? Sembri incredibilmente informato sulle Armi di Iwa, ti dispiace condividere ciò che sai con me? E' un argomento che mi interessa incredibilmente. Nel nostro tempo sono in competizione per la leadership del Villaggio della Cascata, anche se non sono una combattente, e ogni nozione mi sarebbe utile per superare quei barbosi e tronfi shinobi di Taki. Ridacchiò, doveva avere sui trent'anni ma c'era una profondità nel suo sguardo che ricordava quella di Sakura, cui un poco somigliava. Dimmi, se avessi un modo per portare la pace in questo mondo, o quantomeno fare la tua parte per migliorarlo un poco, non lo faresti? Nel mio piccolo è ciò che intendo fare io.

    SE avesse toccato la mano di Fudoh, la sensibilità sugli dei guerrieri di lui sarebbe andata fuori scala, al limite della cefalea pulsante, mentre lei non avrebbe battuto ciglio. Mmmh...prevedo un futuro di abili parole e di curiose avventure. Anche se una è già in corso. Sei una persona interessante, Fudoh Orihara, se posso continuare a chiamarti così. Un accenno di sarcasmo nel tono, dopotutto era facile prevedere avventure per uno che finiva nel passato e lottava contro mostri giganti. Non percepisco granché da te...ma ci sono tracce della Bakekujira e del Gashadokuro. Devi avere avuto un legame molto importante con loro...dato che hai chiamato le Armi di Iwa con il loro vero nome: Dei Guerrieri. Nessuno lo fa più, se non loro stessi e forse qualche fanatico a Iwa. Quindi ti ripeto la domanda: tu chi sei?
    SE invece non avesse scelto di toccarla la Signora avrebbe sorriso. Ah, certo, la fiducia è merce rara. Per questo non mi fido di te. Hai chiamato l'Oni un Dio Guerriero. Nessuno lo fa...per tutti sono le Armi di Iwa. Quel sorriso era più tagliente di mille lame. Quindi...perchè usi quell'epiteto? Non tirare fuori storie ridicole sull'ammirare la potenza di quelle creature...la ho sentita troppe volte. E anche se te lo avesse detto Sakura, cosa che dubito o lo ricorderei...non avresti motivo di usare quel termine. Chi sei?

    [Naruto e Osamu]
    Osamu era divertito e intrigato dalla conversazione, consapevole di poterla rovesciare a suo vantaggio con la mera potenza in qualunque momento, ma sorrise ancora di più quando Raizen specificò la condizione di chi pensava in quattro dimensioni, prendendola verosimilmente come un complimento. Oh no, non credo affatto che sia qualcuno al mio livello, o con la mia medesima sensibilità sulla realtà. Questo è un mondo imperfetto, pieno di sbavature e che si perde nei dettagli, come per esempio la visione dei colori di chi vi si trova dentro. Ti ricorda nulla una simile descrizione? Aggiunse, quasi gongolando ma senza dire esattamente a che cosa si stesse riferendo. Quanto alle Armi di Iwa lui annuì. Non c'è modo di separare i pezzi, riassemblarli a ciò che resta degli originali e ridare loro vita. Anche solo ripercorrere il tempo e lo spazio per recuperare tutto sarebbe un caos senza senso. Non mi serve smontarli per comprenderli, io ho letto i progetti originali, prima di bruciarli. Spiegò, superiore, ma senza menzionare la gemma.

    Ma hai ragione. Non esiste l'invincibilità. Quello che esiste è l'esperienza e la preparazione. Concesse, ma senza ombra di debolezza nello sguardo. Se sei preparato, e non smetti mai di esserlo, non puoi essere superato. E ci vorrebbe molto impegno per superare ciò a cui io sono preparato. E naturalmente puoi chiederti finché vuoi quali sono i limiti delle mie capacità, o se questi effettivamente esistano. Ovviamente non avrai la risposta da me. AHAHAHAHA!!! Rise, a suo agio, mentre l'altro parlava del Paese dei Demoni. Si, ora mi pare che lo chiamiate così, o comunque in quella zona. Una civiltà molto avanzata progettò due automi per garantire la giustizia e la sicurezza del regno: il giudice nero e il giudice bianco. Ma il Dominio corruppe il giudice nero, trasformandolo in una sua marionetta. Kugyo, la Penitenza. E lo scontro tra i due giudici piombò tutto nel caos. Io arrivai quando la situazione si era calmata, per fare bottino di ciò che restava. Aggiunse, con l'aria di chi si era goduto parecchio le ricchezze e risorse di quelle zone.

    Conclusa la piccola lezione di storia, Osamu fece infine la sua proposta, evocando parte dello Shinigami come garanzia e di fatto minacciando Raizen che tentò comunque di cavarsela a parole, nella vana speranza di rovesciare la situazione. Sei stranamente specifico e forse presuntuoso, Raizen. Disse con una smorfia sarcastica. Ho detto pieno supporto, non sottomissione o alleanza. L'intera questione di cosa significhi è solo e unicamente a MIA discrezione, tu puoi credere quello che vuoi. Prendere o lasciare. Sottolineò, allargando le braccia, senza specificare alcunché su quanto fosse effettivo il vincolo dell'anima su entrambe le parti. E se ti domandi cosa temo...allora realmente non hai compreso nulla di me. Concluse sibillino, mentre il dio della morte stringeva la mano dell'Hokage attivando il suo mefistofelico patto.

    [...]

    Anche se ogni Bijuu era un'entità a sé stante, l'origine del loro chakra era in ultima analisi la stessa e si declinava assieme a quella del suo portatore, quindi anche avere più cercoteri non garantiva, almeno in teoria, un dualismo del chakra vero e proprio. La teoria comunque doveva sempre scontrarsi con la pratica, quindi a meno di avere il Dominio o un suo Aspetto davanti, non avrebbe avuto risposte. Sigillarli in forma inattiva? Potrebbe essere possibile, ma ti serve qualcuno che tracci nove fuuinjutsu separati per farlo. Il problema poi sarebbe che spezzare il sigillo e renderli disponibili sarebbe molto pesante per il corpo, e avrebbero relativamente poco chakra a disposizione appena attivato...inoltre al momento stanno tutti accumulando grande potere e da qualche parte dovrebbe pur andare se andassero in quiescenza in una reliquia. L'ideale sarebbe avere degli oggetti preparati e portarti via gli oggetti ma...comunque è complesso. L'idea dei Draghi come medium era più efficace, e avrebbe reso disponibile anche l'uso dei cloni, ma ovviamente restava il problema del trovare un nuovo contatto coi draghi, naturalmente, e sperare che avvenisse entro poche ore.

    Per quanto riguarda la condivisione del chakra...non è esattamente un metodo, dattebane! Kushina avrebbe fatto spallucce. E' più una questione di fiducia e predisposizione. Devi accettare con tutto te stesso l'altra persona, considerarla un alleato a cui affideresti tutto senza domande o raccomandazioni...e il chakra fluirà. Solo Naruto e pochi altri sono riusciti, anche se dal punto di vista tecnico è una cosa assai semplice, proprio per la questione della predisposizione mentale. In ogni caso avrebbero poi dato il via al processo, con Raizen nel cuore di quel non-spazio, mentre il chakra iniziava a fluire rapidamente. Iniziò il monocoda, seguito rapidamente dagli altri, lasciando il Kyubi-paradosso per ultimo. Ogni infusione di chakra sarebbe stata come collegarsi a una presa della corrente con voltaggio via via superiore, mentre l'anima veniva strizzata e accesa da fiamme incandescenti e all'esterno la pelle stessa iniziava a bruciare e rigenerare nel tentativo di adattare il corpo a quella violenza esplosione di energia. Quando infine anche Kurama si unì al gruppo, pur mantenendosi quanto più lontano possibile dal suo omologo ben noto a Raizen, l'intero Hokage avrebbe preso a tremare ed emettere violente ondate di energia, con le ossa che si sfracellavano all'unisono per rinsaldarsi subito dopo e il sangue che colava dagli occhi e ogni orifizio, guarendo poco dopo. A presto, coraggioso Raizen. E sii prudente, o ti prenderò a ceffoni, dattebane! Fuori dalla capsula di contenimento di Naruto tutti i presenti, Osamu incluso, avrebbero chiaramente percepito l'originale nuovamente visibile (impossibile in quel momento mantenere alcun flusso di chakra o un suo annullamento) e ardente di energia, anche se talora la sua figura aveva degli spasmi non chiari e per nulla svantaggiosi, legati al chakra paradossale di due volpi identiche nello stesso contenitore.

    Dell'anima stanca di Naruto, un attimo prima che il collegamento si interrompesse per l'eccessivo dolore da parte di Raizen, solo un sorriso e un cenno del capo...seguito dal pollice sollevato della mano destra in segno di incoraggiamento.

    [...]

    Bene...notevoli doti furtive unite a una stanza che blocca le percezioni. Bella pensata. E dimmi...ora il piano quale sarebbe? Intimorirmi per avere maggior collaborazione? Avrebbe detto il Veterano, consapevole di poter fuggire in qualunque momento. Il clone di Raizen svanì per restituire all'originale abbastanza chakra per gestire la fornace di potere che aveva incamerato, mentre Osamu si avvicinava incuriosito. Non credo tu voglia aggredire me...hai preso questo potere per opporti a chiunque abbia creato questo guazzabuglio, no? Il tuo corpo non durerà a lungo, se vuoi il mio parere. E non serviva certo un parere esperto, dato che Raizen era in condizioni pietose, anche se migliorate dopo l'annullamento del clone [Paradosso a 11 Code]. Ma vediamo... disse, con le braccia conserte, mentre Orochimaru/LiuBei e Apachai accorrevano accanto all'originale, con il Guerriero del Vuoto che valutava lo stato dell'Hokage. Tutto bene? Posso aiutarti in qualche modo? Sei ammattito? Pensavo volessi svegliare Naruto, non sostituirlo! L'espressione tra i due occupanti il corpo cambiava rapidamente. E' ora che devo colpire? Non sono sicuro di aver capito... Apachai era nel suo mondo intanto, ma sperava che si fosse arrivati al punto in cui si faceva ciò che sapeva fare bene.

    Osamu, affatto intimorito, riprese la parola mentre forse Raizen riusciva a rialzarsi e nella capsula di Naruto ogni forma di vita cessava. Immagino che sapere qualcosa di più su cosa accade ti interessi. Sorrise. Questo posto non è reale, una bolla temporale che non ha senso, piena di errori e inesattezze, creata con l'unico scopo di soddisfare un desiderio. Non aveva aggiunto molto a ciò che Raizen e gli altri già sapevano. Siamo in un sogno, Raizen. Spiegò, dando maggior profondità a ciò che aveva annunciato in modo sibillino in precedenza. Una coscienza veicolata da una quantità enorme di chakra sta sognando tutto questo. O forse lo sognava da prima e un intervento esterno ha scatenato l'energia del sogno fino a influenzare la realtà, trasportandoci qui, qualcuno volontariamente e qualcuno per errore. Se vogliamo andarcene basta svegliarci, anche se potrebbe essere complesso. Annuì. Mi è già capitato di viaggiare nel mondo dei sogni...non troppo diverso dall'aldilà, anche se in genere più reversibile. E' dominio di mentalisti e sciamani, raramente di chi si occupa di vicende concrete. Quello che so è che i sogni resi reali in genere hanno un senso e uno scopo. E l'annuncio dell'Oni di voler raggiungere l'anomalia, o quel che è...sospetto sia lo scopo del sogno. L'altro scopo era in qualche modo attirare chi ha linee del fato come te, quella donna e Naruto Uzumaki. Curioso. Ora che è morto, le linee del fato non sono comunque cessate, segno che non era necessario che fosse vivo per essere qui. Si accigliò. O forse ha già fatto quello che avrebbe dovuto fare. Non lo so. Anche Orochimaru aveva delle conoscenze in materia e avrebbe annuito a Raizen come a dirgli che era un discorso ragionevole.

    In ogni caso questo sogno di quest'era è sufficientemente accurato da poter fornire dei vantaggi, per questo sono ancora qui. E avendo promesso di aiutarti, lo farò. Quale è il piano? Vuoi raggiungere l'anomalia prima dell'Oni? O vuoi che assieme lo sfidiamo in volo? Chiese, evidentemente divertito da entrambe le opzioni. Io non ci tengo a venire fino a...ovunque stia andando l'Oni, ma posso fornirvi dei piccoli aiuti prendendo degli oggetti dalla mia collezione privata. Se il nemico è la fonte del sogno sarà virtualmente imbattibile. Dovrai convincerlo di aver perso, così che sogni la sua disfatta, invece che colpirlo e basta. Ne sarai capace? Se invece vorrai fare un pò di moto contro Oni, contami nella squadra. Possibile che dalla sconfitta dell'Oni avesse da guadagnare mentre non avrebbe avuto nulla abbattendo l'Origine del Sogno? Le scelte di Raizen avrebbero determinato il futuro.

    <testata>[Riuniti?]<testata>
    Se si fossero in qualche modo riuniti (o Raizen avesse detto di andare avanti senza di lui, o Youshi avesse tardato), il gruppo di viaggiatori del tempo si sarebbe trovato al cospetto della Corte dei Gabbiani, mal sopportando il clamore mentre i due draghi bianchi (o al peggio Dageki e il Sovrano) avrebbero avviato un complesso rituale simile a una danza, al termine del quale una delle pareti della grotta si sarebbe fatta come traslucida, mostrando un corridoio tenuemente luminoso. Il Sentiero del Drago. Permetterà di arrivare al Faro in appena sei ore, invece che richiedere giorni e giorni. Siete pronti? Q avrebbe fatto da interprete per un sempre più esausto Dageki, mentre il gruppo si preparava al transito. Se Raizen fosse stato preoccupato per la sua condizione volatile Maya lo avrebbe rassicurato, piazzando un sigillo che estendesse di alcune ore le sue condizioni, anche se con gli strumenti alla mano non avrebbe avuto molto di più...ma almeno quelle sei ore sarebbero state come inesistenti.

    Di cosa avrebbero parlato durante il trasporto? E come si sarebbero comportati tra loro?

    Emersi da una roccia anonima, all'arrivo, si sarebbero trovati di fronte a una tempesta di neve e fulmini tanto fitta da sembrare artificiale (cosa non troppo distante dalla realtà). Come fare a superarla? [Tempesta Perfetta]


    SE invece Raizen avesse scelto di cercare Oni, allora sul dorso di un falco gigante evocato da Osamu sarebbero partiti all'inseguimento, raggiungendolo in sei ore circa (a Raizen sarebbero rimaste 2 ore di autonomia). Individuandolo quando fossero stati a circa 200 metri. Era il momento della strategia.
     
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    Le Fatiche di un Povero

    XIV





    La Montagna annuì a Liu Bei, sapere qualcosa sul vuoto o poter sfruttare un sigillo poteva essere un utile progressione nei suoi studi, anche se forse nella pergamena avrebbe potuto iniziare a trovare qualche indizio che lo facesse muovere verso quella conoscenza ora che aveva iniziato a supporre le possibilità di concretizzare concetti intangibili. Ma una volta arrivato, come l’avrebbe afferrata?
    Tutti gli artigiani erano simili a cuochi e la loro arte ricette, trovare gli ingredienti poteva non essere così scontato.

    A quanto risulta a te… si.
    Il che è ben strano, dovresti conoscerli, non distano troppo da Kiri, certo, non poco come le coste accademiche.
    Possibile che l’autore di tutto questo sia più vecchio di quelle scoperte?


    Faticava a crederci lui stesso però, non essere a conoscenza di quelle terre voleva dire non conoscere neanche la guerra cremisi, era anche vero però che non poteva essere a conoscenza di tutti gli individui che facevano parte di quella costruzione.

    Meglio non pensarci per ora, non trovo un capo a questa cosa, ogni pensiero mi fa porre altre domande.

    Vedendo il punto indicato sulla mappa dal Tokugawa annuì.

    Che è il punto in cui il nostro obiettivo si sta dirigendo, ma meglio non farlo sapere allo Tsukikage, sta solo aspettando il là per piantarci in asso.
    La tempesta è difficile ma non impossibile da oltrepassare a muso duro, ma so di un passaggio, i nostri pallidi amici squamati sapranno aiutarci.


    Cercò di restare il più vago possibile sul fatto che quel luogo fosse la dimora dei draghi, anche se non era troppo utile visto che prima o poi si sarebbero dovuti presentare esattamente lì, e sarebbe stato complesso nascondere i leggendari rettili, c’era un altra curiosità da notificare: l’operato della Speranza pareva essere attivo nonostante lei non esistesse. Scosse la testa, incapace di pensare a qualcosa di utile cercò di scacciare quei pensieri per risolvere quel problema poco a poco.

    Mentre la torre è ciò che sta cercando quell’essere gigantesco e che vogliamo trovi.
    Piuttosto, tra quegli appunti c’è qualcuno che evoca i draghi oltre Hagemono?
    Qualcuno facile da raggiungere.


    Chiusi quei discorsi, ma con ancora qualche domanda, uscirono finalmente all’esterno, separandosi e andando ognuno per la propria strada.


    [Duello col Veterano]



    Sorrise alla frecciata del Veterano.

    A voglia, dovresti avere ancora fatica a sederti.

    Rincarò la dose strizzando l'occhio, dopotutto era dovuto arrivare a usare una tecnica di ipnotizzazione non da poco, quella domanda era stata sicuramente scomoda, gli piacesse o meno l'intervento di Raizen gli aveva scombinato i piani, almeno in parte.

    In realtà non è l’unica cosa che non mi torna, non sembra che siano a conoscenza del paese della neve ne del continente dei demoni, oltre le terre di Kiri.
    Ogni nuova informazione su questa realtà ne mostra una falla, generalmente su fatti che diamo per assodati.


    La rivelazione dei progetti lo sorprese abbastanza da farlo ammutolire qualche secondo, le armi erano antiche, molto antiche, e sapeva che il Veterano era un entità che manteneva memoria delle sue incarnazioni ma si parlava migliaia di anni. Migliaia di anni e una conoscenza in quel momento inestimabile

    Invidio raramente le persone, ma la tua conoscenza mette a dura prova la mia autostima.

    I progetti.
    Quelle parole iniziarono a ronzargli nella mente rimbalzando così tanto da diventare un eco assordante.
    I progetti.
    Se qualcosa di utile poteva uscire fuori da quel garbuglio di follia temporale lo aveva davanti.
    I progetti.
    Aveva a quanto?
    Due passi?
    Tre?
    A qualche metro da lui poteva trovare una risposta concreta e inequivocabile a una marea di domande e forse di problemi, tutti risolvibili con pochi semplici gesti, una stretta di mano, un ricordo e per una volta avrebbe potuto fare un passo vero, un gradino, uno spostamento percepibile verso l’equilibrio.

    ...i progetti.

    La risata di Osamu, quasi piacevole in quel momento in cui il cervello si ingarbugliava in quell'ossessione, lo riportò con i piedi per terra, nel suo sguardo la scintilla che gli aveva fatto sostenere quel discorso andava divampando, mostrando un anima che stava stretta al corpo, per quanto imponente e massiccio, di un essere umano.

    Ho sentito parlare di quella marionetta, il Domino ha ancora presa su di lei e ancora vive.
    Sembra sappia colpire parecchio forte.
    Non ti facevo uno sciacallo devo essere onesto, ma finché non tange la mia alleanza non posso dirti che non avrei allungato le mani io stesso.


    Che quel patto fosse così tanto a senso unico non lo rassicurava troppo, ma dopotutto il tempo era dalla sua parte, si sarebbe fatto trovare pronto. Sperava quantomeno. Quale che fosse il suo futuro, in quel difficoltoso presente aveva a portata di mano un alleato dalla potenza ineguagliabile, poteva rifiutarlo?

    I progetti.

    Disse mentre tendeva la mano.

    Condividi il ricordo dei progetti.
    Puoi passarmeli mediante questa stretta di mano.
    I ricordi, non le deduzioni, sono un costruttore abbastanza dotato, devo poter comprendere in prima persona.
    Non ho ne l’intenzione di ricreare quelle mostruosità ne le capacità, ma al prezzo di una conoscenza che per te non ha valore io potrò colpire con forza e precisione.
    Rientra nel supporto, no?


    Che la mano venisse stretta o meno con la cessione dell’essenziale ricordo il clone, percependo l’originale ebbe tempo per chiudere quel discorso a modo suo.

    C’è sempre qualcosa da temere.

    All’interno del bozzolo la situazione evolveva, non seguiva alla perfezione i progetti del Kage, ma avrebbe potuto fare buon uso di quella risorsa.

    Dunque potrei scaricare quel potere e riuscire a gestirlo in degli oggetti, invece sigillandoli completamente dentro di me perderei quello che fino ad ora hanno accumulato.

    E quel potenziale era probabile che gli servisse.

    Va bene.
    Troverò il modo di rintracciare i draghi prima della fine del tempo.


    Quella fondamentalmente era la cosa più semplice, quantomeno rispetto alla fiducia di cui parlava Kushina.

    Fiducia cieca...

    Si grattò leggermente le tempie.

    Non penso riuscirò ad essere quel tipo di persona, ma chissà, se tecnicamente è facile forse si può scambiare un po' di fiducia con un pizzico di avversità.

    Con un profondo sospiro e un unico cenno del capo diede il via per far partire il rituale. Malgrado il dolore fosse un fedele quando indesiderato compagno con cui si ritrovava spesso a condividere il cammino questa volta si pentì amaramente di avergli offerto il fianco. Avere un sigillo che mediava il flusso del chakra demoniaco, detto senza mezzi termini era una pacchia, sin dai primi momenti i contraccolpi non erano troppi, eccezion fatta per qualche piccolo colpo di testa dovuto alla furia del demone tutto filava liscio, ma se del chakra senziente fluiva direttamente nel corpo senza alcun tipo di controllo o mediatore...era dolore.
    Solamente il contatto col monocoda fu una galoppata su una saetta, quando si unirono i successivi demoni, cambiò ben poco, la sua soglia di sopportazione del dolore venne doppiata più volte, le terminazioni nervose bruciarono più di una volta dandogli modo di percepire un ustione come pensava non fosse possibile: dal principio fino a quando l'intero arto non subì la stessa sorte, sfortunatamente ricomponendosi prima che quel processo arrivasse a termine. Poteva sentire ogni singola cellula sovraccaricarsi, esplodere e rinascere un oncia più forte ma sempre troppo debole per resistere realmente a tutto quel potere. Tutto in lui bruciava senza che riuscisse neanche ad immaginare la forma o l’origine di quel dolore per tentare di arginarla, sapeva che soffriva, sapeva di aver visto in mezzo al sangue che gli offuscava la vista e agli occhi che gli esplodevano il suo braccio spellarsi, bruciando fino all’osso, fino ad esplodere in un mare di schegge che andavano incenerendosi per poi rispuntare come nuovo, come se venisse riavvolto il nastro di un video.
    Non sapeva quante volte quel processo ebbe luogo, forse uno Yakushi ne avrebbe fatto vanto, ma lui in quel momento avrebbe faticava persino a guardarli senza affogare nel suo stesso sangue.
    Quando finalmente riuscì ad avere controllo a sufficienza da percepire se stesso oltre il dolore potè scegliere di dare un senso a quel caos, di racchiuderlo e concentrarlo. Immaginò di farlo ruotare nello stesso senso del suo chakra, coordinando i flussi dei demoni perchè non si opponessero ma accompagnassero la rotazione dando vita ad un mulinello che gli lacerò il ventre, come se una mano invisibile avesse fatto presa sulla pelle nuda e l’avesse attorcigliata come uno straccio. Cadde a terra, sovrastato, ma ciò che voleva uscire lacerandolo ora era concentrato in linea con l'immagine che aveva di sè.
    Nero del suo stesso sangue carbonizzato risorse, un passo alla volta mosse verso il veterano.
    Doveva concentrarsi, persino nel ritmo di quei passi era presente un contributo a quello stato di meditazione parziale, quando le cose cambiavano in quel modo bisognava rispolverare le basi e risalire la corrente. Ogni volta che il tacco toccava il pavimento la sua figura ne veniva scossa, come se un onda si propagasse dallo stesso, attraversando i vestiti fino ai capelli. Pareva che in quel momento ci fossero due Raizen sovrapposti, uno dei quali di puro chakra che faticava a  seguire i suoi movimenti, persino la luce deviava quando il paradosso vi interagiva, dando uno strano senso di elasticità a qualsiasi cosa fosse troppo vicina alla sua figura. Dopo un passo il dolore si attenuò, dopo due il corpo riuscì a non bruciare se stesso, dopo il terzo l’energia venne ammaestrata e concentrandosi ardeva attorno a lui, nei suoi vestiti, nei suoi lineamenti. Al di sotto la sua carne bruciava, ma all’esterno era più che fiamma viva, impossibile non scorgere in essa alcuni richiami propri del portatore del dieci code.
    Era ormai al cospetto di Osamu.
    Se questo non avesse accettato la precedente richiesta del clone, forte di quell’energia e della promessa del supporto avrebbe teso il braccio destro, un gesto strano visto come il corpo in overdose di energia lo gestiva, dando l’impressione che quel pugno serrato potesse scattare scoperchiando quel sotterraneo. Il pugno ondeggiava minaccioso per via del paradosso malgrado si alzasse con cautela, e via via che si alzava perdeva la tensione che lo serrava, schiudendosi infine in un’ offerta. Vedere o meno un minaccia nel gesto era una scelta che non spettava a lui.

    Condividi i progetti dai.

    Il clone si era ovviamente annullato, dandogli un ulteriore stabilità.

    Non sono interessato a te, non sei ancora un problema e non sono così stupido da rinunciare ad un alleato, nonostante il futuro.
    Non fare sciocchezze, solo quel ricordo, non farti mettere in guardia sul cosa troveresti nella mia mente al momento.


    Avrebbe confermato sintetico, con una voce vibrante e più sicura, più consapevole ogni lettera che passava, come se due tracce audio si stessero armonizzando.

    Non potevo ancora fare affidamento su di lui.
    Naruto ha già fatto abbastanza.


    Disse quelle parole mentre rivedeva il volto del settimo sfumare nel suo dolore, felice che le sue parole gli fossero giunte.

    Liu Bei, puoi.
    Ne sono certo.


    Parole che risuonavano al contempo come una disperata richiesta e un incoraggiamento.

    Il tempo.
    Devi contrarlo, ma solo addosso a me, il chakra deve rallentare e stabilizzarsi, scorrere con meno impeto, se possibile smettere di scorrere e conservarsi, il mio corpo deve avere il tempo di curarsi, aiutami a sopportare.
    Aiutami a mantenere un equilibrio.
    Se il tempo passa e le mie cellule soffrono e muoiono tu riportalo indietro e mantienile in vita.


    Quel mondo come avrebbe scoperto a breve era un sogno e il tempo poteva non essere efficace in un mondo onirico, ma sia lui che Liu Bei erano reali, forse quell’interazione sarebbe stata più proficua rispetto ad una che coinvolgesse quella realtà fittizia.
    Lasciò l’esperto del vuoto a rimuginare sull’applicazione del suo potere, che per quanto basica nascondeva delle insidie per voltarsi verso Orochimaru.

    Fai lavorare il cervello caro serpentello.
    Questo corpo deve diventare in grado di sopportare questo chakra, tu sai sicuramente meglio di me che Senju e Uchiha e chissà chi altro hanno una marcia in più con queste cose, ma per quanto la mia fibra sia tenace qui andiamo oltre.


    Infine sarebbe tornato su Appa.

    Metti pure i pugni in tasca Appa, grazie alle parole li abbiamo resi inutili per ora.

    E dunque su Osamu.

    Scusa l’interruzione, procedi pure.

    Disse con inusuale gentilezza per poi prestare estrema attenzione ad Osamu.

    Qualcuno sta sognando.
    Qualcuno sogna con un obiettivo.
    Ma non sognando ciò che facciamo o faremo, tu ti saresti accorto che il tuo destino è pilotato, è possibile che anche chi sogna condivida i nostri interessi?
    Il fatto che quelle linee temporali non siano scomparse potrebbe voler dire che svolgono ancora il loro ruolo, nessuna si è aggiunta alle mie?
    Inoltre hai citato meno linee temporali di quante me ne aspettassi, o hai citato quelli che ne avevano di più?
    I progetti delle armi ad esempio, la mia efficienza mi porta a chiederteli come un ricordo quindi per ora sono un segreto, ma se tu me li avessi detti a voce è plausibile che chi sta sognando possa conoscerli.


    Questo dava una risposta anche sull’Oni.

    Mentre l’Oni… potrebbe avere lo stesso compito, prendersi qualcosa da questa realtà potrebbe essere possibile, qualcosa di piccolo forse, ma un intera Arma di Iwa?
    Davvero complesso.
    Più semplice invece comprenderla, studiarla e replicarla.


    Annuì a se stesso.

    Potremmo far credere a chi ha generato tutto questo che l’abbiamo sconfitto in qualche modo… oppure potremmo togliergli i giocattoli.
    Se mandassimo KO il suo alfiere, l’Oni, gli faremo capire che non potrà cercare risposte nei sogni.
    Se riuscissimo a ledere l’Oni sono certo che quella calcolatrice ambulante rivaluterebbe questo metodo e non lo riapplicherebbe e forse ci permetterebbe di allontanare tutta questa energia dalla fonte di questo paradosso.
    Ma se riuscissimo a fare entrambi…


    Strinse gli occhi, lucenti di potere, cercando di scrutare scenari futuri.

    ... forse questo problema non si ripresenterà più.
    Un altro dubbio mi incuriosiva prima, uno degli autoctoni ha detto di non conoscere il continente dei demoni, ad est, hai idea del perchè?
    Non riesco a calarmi nei meccanismi di questa... cosa...!
    E non riesco a capire se arrivare fino a quei confini possa essere più faticoso per il sognatore oppure un modo per nascondere qualcosa.


    Risolti quei dubbi si sarebbero diretti all’esterno, in quelle condizioni di relativa calma il dolore era sopportabile e riusciva ad interagire senza eccessivi problemi, ma combattere l’avrebbe messo davanti al dilemma del fabbro: più la lama si faceva tagliente più diventava fragile, era una regola a cui persino le miracolose creazioni dei più abili fabbri non potevano sottrarsi perché questo volevano le regole del mondo. Lui per ora non faceva eccezione, poteva solo sperare che la tempra di Liu Bei funzionasse e che Fudoh insieme a Maia se ben guidati fossero stati in grado di mettere un cuore di acciaio dolce per fargli sopportare lo stress.
    Poteva farcela da solo?
    Certo.
    Ma con degli alleati avrebbe sicuramente fatto di meglio, era da questa certezza che era maturato lo spirito di squadra che non sempre lo aveva caratterizzato.
    Incaricò Apachai di consegnare un resoconto dell'accaduto e fare delle richieste a Fudoh e Maia in modo che potessero prepararsi per aiutarlo anche se separarsi dal semplice guerriero gli dispiaceva, sarebbe mancato il supporto morale di una mente semplice con la quale spezzare la tensione.

    A dopo Appa.
    Noi iniziamo a procurarci qualche arma.


    Disse riferendosi al piccolo gruppo che era rimasto, ma pareva avesse fatto i conti senza il pescivendolo.

    Quel piscialetto Kiriano non sembra abbia ancora fatto la sua parte.

    Disse guardandosi attorno e aspettandosi un po' più di concitazione.

    Direi che ci serve Hagemono.

    L'Uzumaki dopotutto era il contatto più rapido ai draghi grazie ad Osamu, purtroppo però pareva che Hagemono non fosse disponibile, sia rintracciarlo che fare le veci dell’inconcludente Tokugawa gli sarebbe costato tempo prezioso e se non avesse avuto modo di rintracciare nessun altro evocatore grazie a Kotaro avrebbe dovuto fermare Apachai e muoversi insieme a lui, rimuginando sull’inefficienza dei kiriani per gran parte del doloroso percorso.

    Se non altro forse riusciremo a mettere una pezza a questa dolorosa condizione prima di quanto mi aspettassi, il tempo scorre, ma mancano giorni prima che l’Oni arrivi alla sua meta e forse possiamo gestire meglio il nostro tempo e le nostre risorse.

    Nel mentre che camminavano, azione tutto sommato non così complessa da impedirgli una modesta concentrazione, avrebbe dato un occhiata al suo mondo interiore, per capire quale fosse la situazione, se fossero presenti i precedenti jinchuriki e fossero in grado di dargli un minimo di supporto e se i demoni fossero rimassi distinti come aveva richiesto. Se loro non fossero stati presenti avrebbe parlato direttamente con la volpe.

    Pensi che possiamo sfruttare il Senjutsu?

    La domanda era lecita per come stavano le cose e con la giusta arma avrebbe potuto condurre quel potere a dovere.
    Era difficile che tra i gabbiani non ci fosse qualcuno in grado di percepire il chakra ed anche in sua assenza l'avvicinarsi di Raizen sarebbe stato chiaramente percepibile, senza alcuna restrizione l'ammasso di chakra che era faceva drizzare i capelli a chiunque avesse coscienza del chakra, era ad un passo da essere un cardine del chakra stesso. Al suo arrivo poterono vedere che era leggermente differente da quando si erano separati, quella condizione lasciava inevitabilmente dei segni su di lui. Era lordo di sangue rappreso, la pelle rinnovata dalla rigenerazione striata dalla sua carne carbonizzata e i capelli che andavano a mescolarsi con un mantello di puro chakra che riportava alcuni dei simboli propri dei contenitori del chakra di tutti i Biju. Giunti alla riunione col resto del gruppo, accolto dalla cacofonia olfattiva oltre che uditiva avrebbe fatto una sincera smorfia di disagio rimodulando con quel adisagio la pressione dell'aria ed allontanando per qualche frazione di secondo le grida. Ebbe comunque cura di modificarla in una di rispetto quando vide il borioso pennuto. Uno conciato in quel modo di sicuro volava ad un metro da terra anche senza penne, e come tutti i suoi simili pretendeva quella sorta di assoggettamento passivo a cui davano il nome di rispetto.

    I miei omaggi.

    Si presentò a quello che al momento era il cappello di Fudoh se il Re fosse stato ancora lì.

    Sono Raizen Ikigami, Hokage.
    Sarò lieto di conoscere il nome della vostra meravigliosamente piumata eccellenza.


    Fatte le presentazioni, sbagliatissimo infatti non rivolgersi per primo ad una simile figura, si sarebbe voltato verso Maya.

    Con permesso Maestà... Abbiamo bisogno di un po' di tempo miei cari.
    Penso vi basti una semplice occhiata per comprendere.
    Inoltre non ho visto il tuo compare guercio Fudoh, non so che diavolo stia facendo.


    Era ancora una torcia di viva energia dopotutto.

    Questa roba però non durerà troppo, per cui è necessario conservarla al meglio.
    E quando dico al meglio intendo tutta, non sono solo i Biju, sono anche ciò che hanno accumulato.
    Il mio sistema circolatorio non ha sigillati al suo interno dei demoni, li sta gestendo, con estremo dolore e fatica ma li sta gestendo e non solo loro ma anche chakra ulteriore che hanno accumulato per poter trasformare lui in un grosso fuoco d’artificio.


    Indicò il Veterano.

    Fortunatamente, una cosa tira l’altra e dopo un patto assai scomodo ti ritrovi un utile alleato e chakra a sufficienza da bruciare come una fucina accudita da Amaterasu in persona.
    Riusciamo a tenere intatta questa risorsa Maia?


    Se avesse chiesto delucidazioni si sarebbe dilungato sulle tempistiche.

    Penso che tu abbia capito che questo luogo ha regole tutte sue e nonostante l’Oni abbia dichiarato di necessitare di oltre una settimana per arrivare a destinazione temo che potremmo avere meno tempo se ottenesse una maggior comprensione di questa realtà.
    Senza contenimento questo potere andrà esaurendosi in circa 8 ore, ma senza i draghi che non ho certezza di riuscire a recuperare in tempo, non potrò sfruttarlo al meglio.
    Hai una soluzione che non comporti delle perdite?


    Aveva una precisa idea di come fluiva quel chakra, lo sentiva ardere fin dalla sua origine nel tantien alla punta delle dita. I sigilli dei demoni permettevano di fare tante cose, ogni villaggio aveva il suo sigillo che con diverse sfumature assolveva sempre al medesimo ruolo: prendere quantità sempre maggiori di chakra demoniaco fino all’apertura totale, cosa di cui non tutti necessitavano. Il demone cedeva parte del chakra in un tiro alla fune che il sigillo rendeva vantaggioso per il Jinchuriki e che veniva poi utilizzato durante tutta l’attivazione della tecnica mentre il resto veniva preservato, per meglio dire imprigionato vista la sua natura senziente ed avversa al jinchuriki, che altrimenti sarebbe stato in grado di liberarsi dal suo contenitore, come una tanica con una perdita. In quel momento però non erano presenti barriere che permettessero il confinamento e di conseguenza una partizione di quell’ammasso.

    Al momento gestisco il chakra della volpe con un sigillo non accademico, è basato sul sigillo dell’armatura di ferro otese, ma è stata necessaria una modifica da parte dei draghi.
    Ora è il sigillo dei quattro draghi d’acciaio, e se io so che i nomi non sono casuali nei sigilli lo sai anche tu.
    Che siano draghi e lo restino è essenziale, so che ti sto dando una grossa sfida, ma deve essere un sigillo che permetta a questo chakra di essere contenuto e quando rilasciato creare un flusso chiuso tra me e i draghi con cui sarò connesso, in modo da poter condividere questo fardello… un otto, ma con più teste.


    Accompagnò le ultime parole tracciando a mezz’aria una figura tondeggiante che partendo da una circonferenza inferiore, senza mai interrompersi, si connetteva ad un numero di circonferenze superiori come se fossero petali per poi chiudersi riallacciandosi a quella inferiore, venne aiutato nel piccolo schizzo da una scia di chakra che permaneva dopo l'allontanamento dell'indice.

    Durante il rilascio potrei nuovamente sperimentare un dolore disumano e che credo non faccia per niente bene al mio organismo, ma suppongo che Orochimaru abbia conoscenze a sufficienza per dirci se possiamo fare qualcosa perché il mio corpo si adatti meglio a questo flusso.
    Per anni ho dovuto gestire grandi quantità di chakra inconsapevolmente, ma questo è qualcosa che va oltre qualsiasi altra scala, ho visto le mie ossa esplodere e riformarsi, il mio sangue spinto oltre la pelle che bruciava come carta velina, ma infine è riuscito ad abituarsi e raggiungere un equilibrio precario, in qualche modo sto resistendo, ma se non avessi timore che il mio corpo possa andare in frantumi forse potrei esprimere tutto questo in maniera differente.
    Più efficace.
    Una rigenerazione continua a mo di Yakushi non credo sarebbe utile, migliore della situazione attuale magari, ma mi affaticherebbe e non mi permetterebbe comunque di sfruttare questa potenza, metterebbe solo una pezza al sintomo e io non ho bisogno di una pezza, ma di un miglioramento.


    Sapeva che ripercorrere la propria vita in quei casi era la chiave migliore, le sue esperienze iniziavano ad essere così tante e differenti da poter generare risposte anche per i problemi futuri, e proprio nei suoi primi passi in quel mondo di ninja trovò una soluzione. Il suo creatore era esattamente accanto a lui, per quanto piccolo e limitato nelle operazioni, ma non nella mente.

    Qualcosa di simile al tuo sigillo maledetto, Orochimaru.
    Per un certo periodo ne ho portato uno, quello della terra, e sono certo che le spine d’osso e la coda non fossero propaggini di chakra, ma parti del mio corpo che reagivano al sigillo che forniva istruzioni facendo mutare il mio corpo in qualcosa di più adatto al combattimento.
    Uno dei vecchi sigilli farebbe poco, sono programmati per altre cose, ma un sigillo che suggerisca al mio corpo come gestire questo dono potrebbe essere la risposta definitiva alla gestione... bioenergetica, si dice così (?) di questo chakra.
    So che è un mediatore di chakra naturale, l’ho sperimentato nella mia stessa pelle, e considerando il rischio di trasformarsi in un animale quando si impara a controllare il chakra naturale direi che è immediato dedurre che se indirizzato il chakra naturale questo possa dare precise risposte.
    Potrei avere il chakra naturale dei draghi, ma in questo stato sarei un sasso nel preciso istante in cui questo entra nel mio corpo, per questo ci serve la tua risposta Orochimaru.
    Come si spinge il chakra naturale a fare una precisa cosa?
    O vuoi direttamente un pennino?
    Forse potreste mescolare tutto in un unico sigillo per coordinarli al meglio, ma siete voi gli esperti.


    Quando i lavori si conclusero sarebbe tornato su Osamu. Avrebbe potuto coinvolgere la Signora come veniva chiamata dai suoi servitori, ma non sapeva della sua esistenza ne tantomeno delle sue abilità.

    Quanti patemi toccano ai poveri eh?

    Disse con l’ironia di chi era consapevole del proprio destino ma anche dei traguardi che si potevano raggiungere se si sfruttavano le opportunità che questo forniva.

    Quindi queste armi?
    Spero tu non creda che noi andremo a parlamentare.
    Questo potere non penso vada avvicinato alla fonte di questo...paradosso.
    Penso sia l’ultimo tassello per renderlo reale.
    Ma come dicevo tornerà parecchio utile per piazzare un bel muro davanti alla loro corsa sfrenata, non penso la ripeteranno, non dopo lo schianto che li aspetta.
    Non Oni quantomeno.


    Così sperava che andasse vedendo come solitamente l’Oni basava le sue azioni su freddi calcoli matematici, se nelle possibilità di quel metodo era inclusa la sua distruzione non ci avrebbe tentato più di una volta, la sua vita e la sua conservazione era troppo importante per il suo scopo.
    Quando avessero finito di organizzarsi o di spiegargli perché tutto quel chakra lo stava facendo ammattire facendogli dire assurdità restavano solo da contattare i draghi…


     
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    Tengu no sanpo

    IX

    La prima parte del piano non ebbe intoppi: forse fu la presenza di Kotaro, sebbene accompagnato da Byakuei, a permetterci di passare rapidamente i primi posti di blocco. Non ci furono controlli ulteriori sui prigionieri e, la notizia che il nemico avesse informazioni tanto sensibili, ci condusse rapidamente nell'ufficio di Hagemono dove erano presenti i due Kage.
    A quello che avvenne dopo eravamo preparati e pronti ad agire rapidamente. La nebbia quasi esplose nella stanza mentre Byakuei ne condensava il perimetro, tanto per evitare intrusioni quanto fughe da parte dei nostri obiettivi. Nel frattempo Kotaro era uscito dalla mia ombra nascondendosi e Tenma si era concentrato sulle guardie, lanciando poi uno dei suoi costrutti verso il centro della stanza cercando di colpire alla cieca i nostri obiettivi. Non pensavo che quel attacco potesse effettivamente impensierire i nostri obiettivi, tanto per la loro caratura, quanto per la poca efficienza che poteva avere un attacco di quella entità alla cieca. Ma ferirli non era il suo obiettivo, il suo obiettivo era trasportare la chiave di volta per l'attacco di Kotaro: il costrutto, infatti, trasportava al suo interno una delle bombe abbaglianti che gli avevo fornito. Fino al mio segnale, però, questa sarebbe rimasta nel ventre del costrutto metallico.
    Un sorriso tetro si dipinse sulle mie labbra mentre calmo respiravo la condensa della nebbia, mi trovavo nel mio habitat naturale e, all'interno di essa, le mie capacità di combattimento miglioravano sensibilmente. Assorbii la mia ombra prima di caricare, rapidamente e silenziosamente, quella che avevamo identificato come la prima da dover liberare. [Slot Tecnica: Attivazione Movimento Oscuro III, Basso | Vel 675, Furtività: 9] [Volontà Assassina: Mei Terumi] [Furtività 12] [Movimenti Silenziosi] [Movimenti Inodore] [Percezione: 10,5] [Orecchio Fino]
    Scattai rapidamente in direzione di Mei Terumi, non avevo percepito alcun movimento da parte sua e non dovetti avere grossi problemi a individuarla tra la nebbia. Mi tenni con il baricentro basso e le gambe leggermente flesse, sia per rendermi più difficile da notare, sia per evitare di essere io stesso vittima del costrutto di Tenma nel caso stesse muovendosi ancora in circolo. [I Slot Azione: Movimento, entro 12 metri | Vel 750, Bassissimo; Furtività 13.5] [Movimenti Silenziosi] [Movimenti Inodore] [In punta di piedi] Quando mi trovai ad una distanza ravvicinata, in un unico movimento, estrassi Utsubo e cercai di colpirla alle ginocchia con un fendente. Come mi aveva rivelato Byakuei, la donna era molto abile nel creare difese istantanee e, per questo, il primo attacco non aveva l'obiettivo primario di colpirla, bensì di tentare di distruggere la sua difesa e così le sue certezze. [II Slot Tecnica: Manipolazione della Natura] [II Slot Azione: Attacco con arma | Vel 725, For 700 Mediobasso; Pot contro oggetti: (40 +20 bonus in Forza +10 Precisione) *3= 210, Pot contro persone: 40 +10 Precisione] [Utsubo] Davo quasi per scontato che si sarebbe difesa in quel modo per diversi motivi, ma se invece il mio attacco non avesse avuto alcun tentativo di opporsi da parte della Kage o avesse bucato le sue difese, avrei con un movimento del polso deviato la traiettoria per scongiurare l'ipotesi di gambizzarla e cercato, più semplicemente, di procurarle una ferita superficiale su entrambi gli stinchi.
    Proseguii il mio movimento di un altro passo, la lama nera di Kiri si alzò repentina e seguì la piroetta che compii sul posto, alzando il baricentro, allargandosi e minacciando chiunque si trovasse nel suo raggio. In realtà il movimento della lama fu sterile, dato senza forza e con una traiettoria che avrebbe minacciato il collo solo di una persona alta almeno due metri, ma il suo obiettivo non era ferire, solo quello di attirare - anche solo per qualche attimo - l'attenzione dei miei avversari. [Slot Gratuito Veloce: Finta | Vel 675] Mentre mi trovavo a metà del movimento rotatorio, la mano libera - tenuta dietro la schiena, che davo alla Mizukage, ma non celata dal mantello - si strinse con forza espandendo nell'area un forte bagliore. La mia mano si intorpidì a causa dell'effetto dell'esplosione, ma il leggero impasto di chakra mi permise di non subire danni significativi per l'esplosione dell'ordigno. [III Slot Azione: Bomba Abbagliante | Res 625, Basso | Leggera alla mano] Avevo tentato di attirare l'attenzione dei miei avversari sulla lama, cercato di far credere che volessi compiere un attacco ad area contro gli altri miei nemici ignorando la Mizukage, così che non si sentisse minacciata dalla mie intenzioni, ma in realtà volevo solo darle quella sensazione per poi tentare di abbagliarla. Ne io ne gli altri due obiettivi, esclusa Mei Terumi, saremmo stati influenzati dal bagliore: io davo le spalle alla fonte di luce e i miei avversari avevano la vista limitata dalla nebbia, ma non il mio obiettivo, io e lei ci trovavamo ad una distanza abbastanza ravvicinata. La bomba non era una pallina dalla dimensioni esagerate, avevo considerato che si potesse nascondere efficacemente nella mia mano e che la frenesia dello scontro limitasse la possibilità di notare quel dettaglio da parte della Kage della Nebbia.
    Kurayami! Urlai la parole in codice che avevamo concordato e, a quel punto, avvennero diverse cose contemporaneamente.
    Tenma abbandonò il controllo sul costrutto di metallo che sarebbe caduto rovinosamente a terra privo di chakra. Nel fare ciò il suo ventre si sarebbe aperto lasciando cadere la bomba abbagliante che, impattato il terreno, sarebbe esplosa. Il bagliore non avrebbe accecato nessuno, ma la forte fonte di luce avrebbe proiettato al soffitto l'ombra del costrutto metallico ora privo di chakra. Il velo di nebbia era sicuramente fitto, ma non abbastanza da schermare completamente bagliori di quel genere, sebbene - come dicevo - non potessero accecare qualcuno, la luce era tanto improvvisa quanto potente da filtrare nella nebbia e proiettare rapidi ombre.
    Byakuei, sentita la parola in codice, avrebbe iniziato rapidamente a compiere i nove sigilli necessari all'attivazione dell'illusione. Malgrado la rapidità di mano del jonin ci sarebbe voluto qualche attimo prima che la Mizukage fosse vittima della sua illusione.
    Contemporaneamente, cercando di sfruttare il momento di possibile cecità da parte di Mei Terumi, avrei concluso la piroetta precedente e, con un movimento di polso della mano intorpidita dalla bomba luminosa, avrei scagliato tre spiedi verso di lei da una distanza molto ravvicinata. La mia attenzione, nel primo attacco, era quello di studiare le sue possibili protezioni agli arti inferiori. Spesso, infatti, le armature o più generiche protezioni, lasciavano scoperte i piedi, le caviglie o le zone laterali del ginocchio, se in una di queste tre zone non vi si fosse manifesta una protezione sarebbe stata l'obiettivo del mio attacco. [IV Slot Azione: Attacco a Distanza | Prec 675, Pot 10 a proiettile, 3 spiedi] [Lancia Spiedi] [Spiedi Potenziati] [Veleno Disturbante]
    Kotaro sarebbe intervenuto in concomitanza con l'esplosione della seconda bomba abbagliante. L'ombra proiettata sul muro dalla luce filtrata dalla nebbia era il ponte perfetto per il passo di tenebre, così si sarebbe trovato sopra alla Terumi. A quel punto, sfruttando il soffitto alla stregua di un trampolino, si sarebbe lanciato verso di lei componendo due semplici sigilli: Drago e Tigre. Dalla sua bocca uscì un'improvvisa nube di tenebre che avrebbe dovuto facilmente coinvolgere le nostre tre vittime, proprio nel momento in cui Byakuei concludeva il caricamento della sua illusione e sferrava il suo genjutsu contro la Mizukage. [Tecnica Byakuei: Nebbia soffocante]
    Il piano nel suo complesso mirava a ridurre sensibilmente la percezione della Terumi, era già stata vittima del primo veleno inalato e il secondo, se i miei spiedi avessero lambito la sua carne, avrebbe peggiorato ancora di più la sua situazione. L'illusione di Byakuei mirava a debilitarla, ridurle la possibilità di sfuggire al fulmineo e silenzioso attacco di Kotaro. Quest'ultimo, se fosse stato certo di colpire la Terumi, appena prima che i suoi arti affilati scalfissero la pelle della donna, avrebbe usato la seconda parola in codice: Raito! <3 Così Byakuei avrebbe sciolto immediatamente l'illusione che intrappolava la mente della Mizukage, affinché il danno non letale del Tokugawa potesse sciogliere il genjutsu lanciato da Osamu o Hagemono a cui la donna era sottoposta.
    Nel frattempo Tenma si sarebbe preoccupato che le guardie che prima aveva intrappolato, non avessero trovato un modo per sfuggirgli. Io, invece, avrei lanciato a terra l'ennesimo ordigno che, questa volta, sarebbe esploso coprendo il terreno e le superfici di uno scivoloso strato di ghiaccio. [V Slot Azione: Lancio Bomba Specchio]

    Attesi un istante, gustandomi la sensazione di essere nella nebbia e avvolto dalle tenebre mie alleate. La mia voce avrebbe spezzato la cacofonia della battaglia e si sarebbe rivolta verso Mei Terumi e poi verso Orochimaru Mizukage-sama, Orochimaru-sama, perdonate questa piccola improvvisata dissi, non potendo togliere il sorriso dalle labbra provocato dall'adrenalina della battaglia Ma siete vittima di una congiura, ordita da Osamu e il suo lacché qui presente: Hagemono
    Se fossimo stati in grado di liberare la Mizukage mi sarei rivolto direttamente a lei L'unico modo che avevamo per convincerci che non stessimo mentendo era liberarvi noi stessi, ferendovi, dall'illusione. Se ora lei è libera sa che le mie parole sono veriterie, ma Orochimaru-sama è ancora sotto il controllo di quei due. Dobbiamo fermare Hagemono e liberare il fondatore del Suono In realtà avevo qualche dubbio su quel punto, per questo avevamo tentato di liberare prima Mei Terumi: se Orochimaru si trovava nel corpo del Cavaliere del Vuoto, chi era all'interno del corpo di Orochimaru? Un dubbio la cui risposta non era molto distante, l'avrei scoperto presto.
    Se non fossimo stati in grado di liberare Mei Terumi, la battaglia si sarebbe fatta più dura e, con voce secca, lo avrei comunicato ai miei compagni con l'ennesima parola in codice: Gesshoku!
    Quindi avrei stretto l'elsa della katana e mi sarei preparato a proseguire il piano.

    Youshi Tokugawa

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 625
    • Resistenza: 550
    • Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 600
    • Precisione: 675
    Chakra
    73,75/80
    Vitalità
    16/17
    Slot Azione

    1. Scatto

    2. Utsubo

    3. Bomba Abbagliante
    4. Lancia Spiedi
    5. Bomba Specchio

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Attivazione Movimento Oscuro

    2. Manipolazione della Natura

    Note


     
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    Falce dei Kaguya


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    [Chiacchiere al Porto: il Ragno Dorato & il Braciere]

    Lo confermo, quel "Q" era proprio simpatico: tutto ciò che avevo sentito dire sui Cremisi, non sembrava combaciare con lo spadaccino dal drago addormentato sul collo.
    Allo stesso modo, il mio disprezzo per l'Hayaccana era confermato da ogni gesto e parole di quella "persona" priva di una propria identità.

    Come, però, immaginerete, il più delle mie attenzioni non era né verso drago e spadaccino, né verso l'orrida torturatrice di Dei Guerrieri o, tanto meno, per il poco affidabile Kage di Iwa, no, la mia attenzione andava alle mie probabili sorelle.
    Specificatamente alla Bionda di Iwa, che mi stava raccontando del clan di suo (nostro?) padre e della missione di sorvegliare un braciere, da cui apparentemente dipendeva la vita del clan Yujin.
    Quindi anche la mia e quella delle mie sorelle, indirettamente?, mi chiesi con leggera perplessità.
    Eravamo le tre parti dello Jorogumo, ma eravamo anche i figli di quel Rei Yujin, per quanta antipatia mi facesse, perciò anche noi dipendevamo da quel fantomatico braciere?
    Se torno nel mio tempo, devo cercare Yato-san e chiedergli se conosce qualche Yujin., pensai, mentre Maya accennava all'essere stata quasi tentata di spegnere quello che le era parso un normalissimo braciere.
    In che senso, la fiamma è una forma di energia? E' normale fuoco suppongo?, chiesi incuriosito da quella frase.
    Quando poi le proposi di far saltare via suo (nostro) padre, Maya si rivelò gentile e misericordiosa verso quella versione dell'uomo che l'avrebbe abbandonata, anzi, che probabilmente, ci avrebbe abbandonati entrambi.

    L'accenno a Sakura-dono non ebbe il risultato sperato, anzi vidi l'esperta di Fuuinjutsu accigliarsi, mentre mi chiedeva che vantaggio ne avessi avuto.
    Optai, come sempre, per una risposta il più sincera possibile: Non saprei bene come spiegarlo, ma di certo passare del tempo con lei mi ha permesso di incontrare Tenma-san e Toppu-san, se non lo avessi fatto, non avrei trovato nessuna traccia per raggiungere la posizione del Tengu in tempi ragionevoli.
    Ma abbiamo chiacchierato principalmente della famiglia di Sakura-dono, di come i miei capelli somigliassero a quelli di suo padre e del fatto che suo nonno, Maya-sama, era anche un evocatore di...
    , ebbi un brivido di orrore prima di dirlo, gabbiani., ovviamente nel raccontare tutto questo, glissai volutamente sul fatto che parlare della famiglia di Sakura-dono implicasse i vari Dei Guerrieri e noi tre, parti dello Jorogumo che le eravamo succeduti.

    L'Esperta di Fuuinjutsu, comunque, sembrava poco interessata alla madre rispetto ad ottenere un guadagno da questa situazione, Capisco perfettamente, Maya-sama., ammisi a quella osservazione: in fondo, il me stesso orfano che non aveva mai saputo di essere un Dio Guerriero, non aveva mai avuto alcun interesse nello scoprire chi fossero i genitori che lo avevano abbandonato, se facessero parte di un clan e cose simili.
    Tutto era cambiato con il Gashadokuro e con il senso di perdita per la Bakekujira: il dubbio di essere solo una "prigione", come mi aveva definito l'Albero Teschio, mi aveva causato molte domande, che ne avevano portate altre, tuttora non pienamente soddisfatte.
    Tutto questo mi faceva capire al meglio il punto di vista della Bionda, abbandonata dal padre e che non aveva mai conosciuto la madre.

    [La Corte: Fra un Demone Bianco ed un Ragno Nero]

    Sbuffai leggermente ai commenti del Sovrano sulla mia testa, appoggiandomi una mano sul viso, per nascondere tanto il mio sconfitto disappunto, quanto la disperazione per quella creatura, di cui avevo sì maltratto un simile, ma che minacciava già di trattarmi come un mix fra un posacenere ed una latrina, confermando ancora una volta che avevo ragione sulla sua razza.
    Probabilmente nessun Dio Guerriero userebbe mai una persona come latrina! Forse il Kappa, ma è un Esteta svitato!, valutai, confermando ancora una volta che quei demoni erano peggiori della mia stirpe.

    Quando, poco dopo, vidi che la mia spiegazione era stata sufficientemente convincente per daltonici e non, mi rilassai un pò, fui quasi tentato di replicare alle parole del Kage di Iwa, ma l'Esperta di Fuuinjutsu mi anticipò, portandomi a sorridere.
    Q-san, invece, spiegò che sarebbe servito Toppu, perché i due draghi potessero aprire il passaggio e lì successe una cosa che mi fece un attimo preoccupare: l'Hayaccana propose di andare lei ad incontrarlo al porto.
    Forse potrei chiedere al demonio qui sopra di mandare uno dei suoi a fargli da guardia, ma se non mi ricordo il nome, rischio la prima scagazzata., valutai, incerto fra le necessità della situazione ed il mio amor proprio.
    Fortunatamente, il mio padre di Maya si offrì per seguirla, probabilmente incitato dall'altra sua futura figlia.

    Rimasti soli, mentre il Re dei Gabbiani, per mia fortuna, si allontanava per confabulare con il povero Dageki e prima che riuscissi ad avvicinarmi ad ascoltare la discussione sui Fuuinjutsu dei due esperti, Obi-san mi rivolse la parola.
    Mia sorella vuole parlarmi?, pensai stupito, prima di rispondere: Certamente, Obi-san..

    Sapete da quanto tempo aspettavo questo incontro? Da quando Bendino-chan mi impedì di scambiarmi con quei marmocchi a Taki, da allora mi chiedevo chi fosse questa donna che aveva il Sangue degli Dei, quella che ancora non immaginavo fosse effettivamente mia sorella, ma che sapevo mia simile.
    Come avrei potuto dire di no?
    Lo spazio all'interno della sua carrozza era, indubbiamente, comodo, ben arredato e, più di questo, insonorizzato contro il caos dei Gabbiani, peccato per il mio mal di testa, che incrementò parecchio a così breve distanza dalla Signora di Taki.
    Ma con Maya è stato così?, mi chiesi, riflettendo sull'interazione di poco prima al porto, o del salto assieme dalla prigione.

    Quel pensiero fu interrotto dalle parole ed azioni della Bruna: mi chiamò Fudoh Orihara, ma più di questo, rivelò il suo aspetto.
    Fu come essere tornato nella foresta del Gashadokuro, per qualche istante: le due bambine identiche, una bionda ed una mora.
    Era l'esperta di Fuuinjutsu, ma non lo era, aveva occhi neri, capelli altrettanto scuri e, soprattutto, era smagrita, il ché mi stupì e mi fece anche riflettere sugli accenni alla sua salute da parte di Obi-san.
    La Signora, intanto, continuava a parlare: Con Maya vicina la Coscienza del Ragno è più forte? Perché con me no?, pensai, ancora sorpreso e confuso, prima che citasse un nome che ravvivò un ricordo: Koma.
    Nella mente, focalizzai le parole di Fiammetta, anni prima (dopo?), solo e sconfitto, che elencava le identità dei Quattro Cavalieri di mia sorella.
    A quanto pare, in quel momento, la Signora desiderava vicino l'uomo che le filastrocche di Tian avevano donato alla Jorogumo di quella generazione.

    Ma si vede che anche lei stava divagando, poiché cambiò argomento, proponendomi di leggermi la mano: EH?, fu la mia prima risposta, mentre ancora parlava e colpiva con ancora più forza.
    Lei sa di Maya e non vuole che Maya sappia di lei, che collima con quello che diceva il Cavaliere Dorato.
    Ma non sa di me? Quel cavaliere non gli ha parlato di me?
    , mi chiesi, quasi adirato con il biondino dei fulmini, giacché la Bruna sembrava interessata a chi fossi ed a cosa sapessi delle "Armi di Iwa".
    In una parte della mia testa, trovavo offensivo che anche lei ci chiamasse così, nemmeno fossimo veramente oggetti.
    Vuole ogni mezzo per vincere i barbosi shinobi di Taki? Quindi veramente sta cercando di creare un altro di noi? Ma come? Ha trovato dei Pastori del Mondo? Come potrebbe fargli di nuovo una cosa del genere?, quelle domande mi tempestavano la testa, assieme alla leggera emicrania, mentre la Bruna ancora parlava.
    Colsi la sua ultima osservazione e cercai di riprendermi, rispondendo, mentre le porgevo la mano: Io sono il Primario di Kiri, se lei conoscesse l'attuale Mizukage saprebbe che mantenere quel lavoro è già una piccola azione per la pace del mondo., scherzai.
    E se Elmo-san o Bendino-chan ti conoscessero, Sorella, passeresti un brutto periodo senza i tuoi Cavalieri qui nei dintorni., pensai, senza aggiungerlo.

    Il contatto mi fece innalzare ancora di più il mal di testa, ma, cosa più assurda, Maya sembrava non percepirlo minimamente, anzi, dopo aver detto qualcosa di incredibilmente banale, arrivò a ciò che realmente le interessava.
    Tracce del Gashadokuro e della Bakekujira? Non sente altro?, fui sorpreso, finché non capii due cose: la Signora aveva cercato quel contatto per scoprire cosa sapevo di Dei Guerrieri, ma, cosa più importante, se io avevo un minimo controllo del Sangue degli Dei, lei aveva un altrettanto minimo potere di percezione ed interazione con i nostri simili.
    Avrei riso, non fosse stato per le sue domande, che dimostravano come mi fossi tradito nel trattare con il dovuto rispetto i nostri simili, per quanto sembrava l'unica ad essersene accorta.

    Chi sono? Io sono Fudoh, il Primario dell'Ospedale di Kiri e ninja del villaggio della Nebbia., esordii, ritirando gentilmente la mano.
    Da genin ho partecipato alla missione all'Abete che ha portato alla sconfitta della Bakekujira: abbiamo viaggiato all'interno del suo corpo ed io ed il mio parigrado Tokugawa, che si trova anche qui, siamo finiti in una strana situazione fra le ombre all'interno del suo corpo., iniziai a raccontare.
    Avrei optato per una verità che fosse il più vicino possibile all'essere completa, ma senza un particolare dettaglio: più o meno la stessa che avevo offerto al Fantasma-san.
    Tempo dopo, partecipai ad una missione a Tsuya, lei è di Taki e mi pare di capire che sa del Gashadokuro, quindi saprà anche che il suo corpo era stato divorato da questo gigantesco albero.
    Ecco, ero finito in quel villaggio per una serie di strani omicidi per cui avevano chiesto all'Accademia di investigare, ma la prima sera, mentre ero in meditazione, ho avuto questa visione di uno strano e piccolo albero.
    Deve sapere che ad Azumaido, l'isola vicina a Genosha, nel Paese dell'Acqua, mi dissero che avevo le potenzialità per diventare uno Sciamano, lì riuscii a viaggiare nel Freddo per entrare in contatto con una creatura che era rimasta intrappolata a causa del Biondino Infame.
    , mi fermai, riflettendoci un attimo, Sto divagando, mi scusi.
    Dicevamo: Tsuya.
    Chiesi al Sacerdote del luogo, che venerava quel gigantesco albero, informazioni sull'alberello e mi raccontò che sulla cima di Sareshigami, l'albero gigante, oltrepassato un sentiero che drenava delle proprie forze, era possibile raggiungere un piccolo albero.
    Quel luogo, a suo dire, donava l'illuminazione, se ci si riusciva ad arrivare.
    Così, una notte, durante le nostre indagini, ammetto per puro desiderio egoistico di sapere, percorsi quella strada, finché, in preda alle allucinazioni e quasi privo di chakra, arrivai al piccolo albero rosa.
    Ci crederebbe? Lì trovai un albero a forma di teschio che mi parlò! Disse di essere il Gashadokuro, uno degli Dei Guerrieri, nati come miglioramento di creature che chiamò i Pastori della Terra.
    Il resto del discorso è piuttosto fumoso, sotto certi aspetti, ma capii una cosa quel giorno: quelle che all'Abete mi erano state presentate come Armi, avevano una coscienza, erano esseri viventi, non avevano colpe, ma in una qualche misura erano a loro volta vittime, intrappolati da chi li aveva sconfitti.
    Quella fu indubbiamente un'illuminazione per me.
    , spiegai ancora.
    Li chiamo Dei Guerrieri perché, malgrado io non possa sapere cosa successe in una guerra di migliaia di anni fa, ho letto tutta la documentazione possibile su quelle che i più chiamano Armi e ho scelto che, nel mio piccolo, come medico e come persona, li avrei trattati come degli esseri viventi, piuttosto che come meri oggetti, almeno questo rispetto, dopo che erano rimasti intrappolati per così tanto tempo, gli era dovuto., a quel punto avrei fatto spallucce, ad indicare che mi sembrava un'ovvia conclusione.
    Per me lo era: voi lo sapete, siamo semplicemente Oggetti, quindi, anche se non fossi stato un Dio Guerriero io stesso, una volta scoperto che avevano una coscienza, mi piace pensare che li avrei comunque trattati con il rispetto dovuto.
    So poco di più dai rapporti letti: che l'Oni è l'unico la cui voce viene sentita da tutti e che ci sono stati diversi avvistamenti di tentacoli, simili a quelli di un altro Dio Guerriero, incontrato in una missione a cui partecipò un mio amico medico di Konoha anni fa, il Kappa, che non fu ucciso.
    Non credo che queste informazioni possano, però, aiutarla per la sua vittoria politica a Taki, mi dispiace...
    , aggiunsi prima di guardarla un pò perplesso, Come posso chiamarla? Signora, come il Kage di Iwa? Ma avrà un nome, immagino., se mi avesse risposto con il nome che condividevano, avrei sorriso ed aggiunto: Ora mancano solo vostra madre, Sakura-dono, e vostro nonno, che a quanto pare è in missione ad Iwa, se no, il mio piano sarebbe sfumato miseramente., bisbigliai l'ultima parte.

    Se mi permette, già che siamo qui: lei è la Signora di Taki, il modo in cui la chiamavano i suoi sottoposti ed il Kage di Iwa me lo avevano fatto sospettare, ma dato che ha confermato di essere della Cascata, ormai ne sono certo e per il bene di tutti, mi sembra giusto metterla al corrente di un fatto.
    Il mio compaesano che è qui con noi, il Tokugawa con un occhio solo, non lo avvicini. Tempo fa abbiamo partecipato assieme ad una missione contro il Cavaliere Dorato, il possessore di Ago, ci siamo salvati per fortuna, ma diciamo pure che il mio compaesano se l'è presa parecchio a male.
    Aggiunga che una stretta parente del nostro Mizukage è finita in una sorta di stato comatoso a causa sua, seppur non conosco i dettagli, e capirà perché il cagnolino da riporto più fedele al Kage della Nebbia è meglio che non la veda.
    Perché tutti quanti riescano a tornare al nostro tempo, ritengo sia meglio posticipare i problemi fra Taki e Kiri.
    , suggerii, onde evitare di dover scegliere fra Bendino-chan e la mia sorella Bruna.

    E per lo stesso motivo eviterò di parlare di lei a Maya-sama, ma se posso chiederlo: come mai lei sa di sua sorella, ma non il contrario? Cioè, Maya-sama diceva di essere cresciuta con il padre dopo la morte della madre.
    Se lei non rientra in questo quadro, o vostro padre l'ha abbandonata con una missiva che raccontava tutto quello che vi era successo, o non saprei bene come possiate essere in questa situazione.
    , avrei domandato, sperando che la versione della Signora mi desse qualche dettaglio in più e, ovviamente, sorvolando sui dettagli che potevo immaginare Sakura-dono, come che la Signora sapesse chi erano i suoi genitori grazie alla Coscienza del Ragno della madre.
    In ultimo avrei azzardato un'altra domanda: Lei si è fatta un'idea del perché tutti noi siamo finiti qui? Cosa ci accomuna?magari lei, con il sapere del Jorogumo della nostra era, aveva qualche idea più chiara degli eventi.

    Finita la chiacchierata con la Bruna, avremmo dovuto attendere il resto della squadra dei daltonici.

    [Riuniti (?)]

    Per primo arrivò Apachi, con alcuni dettagli e richieste dell'Hokage, tanto per cambiare, ma non tutta la storia, che iniziò a farsi più chiara solo all'arrivo della Montagna che, decisamente, non aveva un bellissimo aspetto, sotto forma di una grossa lampada con sangue rappreso addosso.

    Il primo commento che mi rivolse, comunque, fu per Bendino-chan ancora assente, mentre ci allontanavamo dagli altri: Abbiamo mandato il mio compaesano a ferire due Kage ed un... che cos'è? Un generale l'altro tizio? Assieme al più abile assassino Tokugawa delle ultime generazioni, sì, ma anche insieme alla persona più infida sotto il metro e cinquanta della storia recente kiriana.
    La possibilità che qualcosa vada male non è affatto improbabile, ma la capisco, anch'io sono preoccupato per Tenma-san.
    , concordai.

    Lo so cosa state pensando: "Ma come, Fudoh, e non ti preoccupi per Bendino-chan? Già lo hai venduto alla Signora!", ma non l'ho venduto a nessuno, ho solo cercato di fare in modo che non scoppiasse una guerra interna mentre cerchiamo di salvarci tutti la vita e tornare a casa.
    Sto divagando, lo so, ma, incredibilmente, parte del discorso dell'Hokage mi incuriosì: suggeriva e discuteva del sigillo che aveva rinchiuso in lui un... quello che lo rendeva Jinchuuriki.
    Che volete che vi dica? Per quanto Masa-san sia uno dei miei più cari amici, assieme a Yato-san, non mi sono mai fermato a chiedergli dettagli su cosa implicasse nello specifico essere un Jinchuuriki, ho apprezzato che volesse condividere quella informazione, però.
    In questo caso, però, ero curioso di sentire il parere tecnico dell'Esperta di Fuuinjutsu sul sigillo che aveva il Kage e su come potesse migliorarglielo.

    La discussione, invece, su come il corpo non reggesse bene quel dolore, mi fece riflettere più da medico e, in secondo luogo, da Sangue degli Dei: Rendere il suo corpo più resistente a questa condizione? Potrei riuscirci? Forse mia sorella potrà fare qualcosa semplicemente con fuuinjutsu., mi dissi, ascoltando la Montagna che parlava di un "sigillo maledetto".

    Sì, se ve lo state chiedendo, la mia successiva domanda era un'altra: Posso fidarmi? E' sempre lì a dare ordini, a chiedere chiedere... Elmo-san poi non ne ha una grande idea. e per quanto il Mizukage avesse i suoi difetti, lo conoscevo e, in qualche modo, di lui avevo imparato a fidarmi nel tempo, potevo fidarmi del suo giudizio sulla Montagna?

    Mentre riflettevo su queste cose, l'Hokage parlò con il nuovo arrivato, di armi e di non voler parlamentare, cosa che mi fece storcere il naso, prima che accennasse al paradosso che poteva rendere tutto reale.
    Avete scoperto qualcosa in più su cosa sta succedendo?, avrei chiesto, Avete mandato Apachi-san a raccontarci i fatti, lo sapete, sì?, avrei aggiunto laconicamente, come se non servissero altri motivi per chiedere dettagli. [Nota]

    Una fonte di chakra infinita sta sognando, o forse stava sognando? Il Tengu? Come diceva Sakura-dono ha una fonte infinita di chakra e l'Oni si sta dirigendo da lui., pensai fra me, unendo le parole della mia probabile madre con quello che avevo sentito dire dall'Oni e ciò che dicevano adesso.
    Per questo lo sento tutto intorno a noi, siamo nel suo subconscio!
    L'Hokage non voleva parlamentare, ma come diceva l'altro tizio, probabilmente il Tengu qui era imbattibile, in fondo avevo sentito anche io il Fantasma-san parlare di un luogo circondato da una tormenta costante.
    Mi balenò un'idea in mente, anzi, me ne iniziarono a girare parecchie.

    Maya-sama, Montagna-san, ed anche lei, Guerriero del Vuoto-san., avrei detto, invitandoli a metterci un pò più in disparte, poi puntando sul nuovo arrivato, Anche lei, se ha un minuto..., avrei chiesto, non ricordandomi il nome minimamente.
    SE anche Bendino-chan ed il resto della sua cricca fosse stata lì, avrei chiesto al mio parigrado di raggiungerci.
    Voi direte, perché solo loro?
    Nel caso del Minuto Infame, di suo fratello e di Apachi, non potevo fidarmi a pieno, egualmente della Signora ed i suoi cavalieri, il carattere della Bruna non mi aveva impressionato in positivo.
    Hayaccana? Non parliamone nemmeno.
    Il Kage di Iwa, per favore, dai!
    Q-san (e forse Tenma-san) era, probabilmente, ancora preso con il Sovrano demoniaco e più lo tenevo lontano quel diavolo bianco, meno rischiavo di trovarmi scagazzato sulla testa.

    So che quello che sto per suggerire non è qualcosa a cui crederete o accetterete, basandovi sulla mia parola, ma sono convinto che sia il sogno del Tengu e la sua, la coscienza che dobbiamo convincere., avrei aspettato le possibilissime critiche, sperando di trovare come rispondere, prima di andare avanti: Anche se così non fosse, comunque, l'obiettivo è, se non il Tengu, nelle sue vicinanze e, sono d'accordo con parte del piano dell'Hokage, ma per favore, non ditelo al mio Kage., sottolineai, prima di indicare quel grosso lampadario di chakra e sangue rappreso che era la Montagna di Konoha al momento.
    Lei non deve andare dal Tengu, lei deve rallentare l'Oni, deve farlo dubitare che tutto questo sforzo sia effettivamente necessario., proposi e questa parte del mio piano si basava su un'idea semplice.
    Io sono consapevole della presenza del Tengu, anche l'Oni, forse anche il Sognatore sa di noi? Se avvertisse l'Oni rinunciare tutto sarebbe già più facile., valutavo in testa, considerando l'altra parte del mio piano.
    A quel punto mi voltai verso mia sorella, Maya-sama, penso che dovremmo cercare di creare il più potente sigillo del Pensiero mai fatto, dobbiamo convincere il Tengu che... non gli mentirei mai e deve fidarsi ciecamente di me.
    Io, specie se l'Hokage veramente riuscirà a rallentare l'Oni, non dovrò mentire nel convincerlo ad abbandonare questo sogno e farci svegliare tutti.
    Parlamenterò io con lui.
    , conclusi sicuro.
    Voi direte: "Fudoh, hai appena suggerito a quattro persone che parlamenterai con quello che creano un grosso oggetto dotato di ali.", oppure potreste dire: "Le uniche due volte che hai parlamentato con altri Dei Guerrieri stavi per essere tramutato in un bellissimo cadavere, oppure controllato da un teschio volante".
    Avreste ragione in ambo i casi, ma ho anche incontrato Sakura-dono e la Maya di Iwa, che mi hanno dimostrato che saremo anche tutti bizzarri, noi Dei Guerrieri, ma non per forza cattivi.

    Resta, però, un grosso ostacolo, assieme a decine di ostacoli più piccoli, ne sono certo, che non sto valutando, ma per quello stiamo qui a parlare.
    Dicevo, l'ostacolo più grande: quella tormenta. Come la sorpassiamo?
    Al momento la mia idea migliore è usare il Minuto Infame e l'Hayaccana come scudi umani, ma va contro tutto quello in cui credo come medico, quindi, anche se sono sicuro che Toppu-san e Dageki sarebbero d'accordo, non posso proporvi di aiutarmi a farlo.
    Quindi mi vengono in mente solo altre due opzioni.
    , mi sarei voltato verso il Guerriero del Vuoto, Cercare di fermare per un breve lasso di tempo la Tormenta, se riusciamo ad aprirci un varco con abbastanza potenza di fuoco, potremmo oltrepassarla, con il tempo bloccato, sul dorso del Re dei Gabbiani., avrei spiegato con un sospiro finale.
    Oppure oltrepassarla mediante le ombre, se riuscissimo in qualche modo a generarne di abbastanza estese., avrei continuato, voltandomi verso Bendino-chan, Ci siamo già mossi così, persino all'interno di un altro... Dio Guerriero., conclusi.

    A quel punto avrei guardato tutti i presenti in attesa di tantissimi dubbi e critiche che immaginavo già sarebbero arrivati al mio piano. [Nota 2]
     
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    A Spasso nel Tengu

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    Interlude

    [Naruto e Osamu]
    Giunti nella sala sotterranea senza che Kotaro avesse fornito informazioni su altri evocatori di draghi (non ne conosceva, molto banalmente, o erano morti o dispersi in guerra), il gruppo era arrivato davanti a una sorta di resa dei conti con Osamu, il quale aveva appena rivelato di conoscere o quantomeno aver visionato i progetti originali delle Armi di Iwa, conoscendone di fatto i punti deboli che erano rimasti ignoti persino ai vincitori della Guerra, costretti a sigillarle invece che demolirle. L'informazione trasformò Raizen in una creatura animata da pura cupidigia, di fatto catalizzando completamente la sua attenzione...cosa che forse coincideva con ciò che desiderava il Veterano, ma questo stava ai posteri stabilirlo. Non solo sa colpire forte...i Giudici garantivano sicurezza e giustizia in senso letterale: sono macchine con meccanismi praticamente perfetti, tali da influenzare la realtà circostante imponendo le loro leggi...e sospetto che un ninja di esperienza come te sappia quanto possa essere pericoloso opporsi a una legge della natura. Se mai avrai davanti un giudice segui le sue istruzioni. Disse, elargendo forse un buon consiglio a titolo gratuito. Forse sarà svantaggioso combattere così, ma almeno avrai una possibilità di vittoria.

    Poco dopo poi, in totale spregio di quelle che erano stati i loro precedenti, Raizen chiese insistentemente i progetti delle Armi di Iwa, facendo scattare Liu Bei ad afferrare il braccio mentre le voci combinate di Orochimaru e del Guerriero del Vuoto inveivano contro l'Hokage. MA SEI IMPAZZITO AD APRIRGLI LA TUA MENTE? MA SEI IMPAZZITO A PRENDERE QUEL MATERIALE MALEDETTO? Sembravano categorici. Non ti permetterò di metterti a rischio! Lo ha detto: il supporto è a SUA discrezione, non hai garanzie! Mentre Liu Bei le rubava il controllo: Tutti coloro che hanno lavorato alle Armi di Iwa sono impazziti e si sono suicidati! Potresti diventare matto! Non puoi rischiare. Apachai intanto li guardava con sguardo vacuo, come se discorsi superiori come complessità alla lista della spesa fossero per lui da tagliare a priori.

    Immagino sia una questione di fiducia. Disse Osamu con un sorriso sinistro. Ma soprattutto...cosa ho da guadagnarci? Non è supporto darti qualcosa che per me è triviale e per te evidentemente della massima importanza. Sarebbe beneficienza. Se fosse necessario per fermare questo fenomeno forse ti darei ragione...ma non credo sia così. Sibillino, non aveva ancora rivelato la natura onirica di quanto stava accadendo. Quindi...posso farlo, ma è necessaria un pò di giustizia. Dovrai...giurare di consegnarmi una delle mie gemme se mai ne ottenessi in possesso. Mi sembra un patto equo, visto quanto ti sta a cuore. Lo Shinigami aggiungerà la clausola, se preferisci.

    Poco dopo il clone sparì, mostrando invece l'emergere di un paradossale eremita dei bijuu la cui stessa esistenza bruciava come una stella in procinto di estinguersi. Pericoloso anche per il Veterano, per sua stessa ammissione, ma non certo dichiarato come un avversario fatale. Se per caso non fosse avvenuta la precedente transazione, il corpo ardente dell'Hokage avrebbe cercato di minacciare e forzare il patto, complice il nuovo ed esuberante potere che aveva ottenuto, trovando davanti però uno sguardo di sfida da parte del Veterano. Tutta questa urgenza e tutta questa tracotanza nel chiedere ciò che vuoi subito, ebbro di potere...un potere non tuo e fatale, aggiungerei. Non hai autocontrollo, Raizen, o non commetteresti questi errori di valutazione. Allargò le braccia. La mia offerta resta la stessa, la tua accresciuta forza non sposta la bilancia del mio giudizio... Sorrise. O vuoi forse combattermi e sprecare così il poco tempo che ti rimane? Sei sempre tu in posizione di svantaggio. Non per il tuo potere, ma per il tuo sapere. Bluffava? Mentiva? O aveva realmente le redini della situazione sin dall'inizio: uno scontro avrebbe giovato realmente a Raizen in quelle circostanze?

    Comunque andasse, se ci fosse stato il tempo di parlare con Liu Bei avrebbe chiesto ciò che l'uomo poteva dargli: tempo. Io...il Vuoto di Tempo serve a generare momenti preziosi o perdite di tempo. Non posso manipolarlo liberamente, non è un potere assoluto. Ma penso di poter accumulare un pò di momenti di vuoto temporale per te...una stasi in cui puoi comunque agire. Ma anche consumando ora tutto il mio potere non ti potrei donare che un'ora. Un'ora e mezzo al massimo, con tutto questo chakra che straborda! L'Hokage, forse irretito dai racconti mirabolanti dell'avo Guan Yu aveva attribuito al Simbolo del Vuoto un potere assoluto che certo non possedeva. Comunque un'ora e mezzo sarebbe stata preziosa...al prezzo di non poter più contare sul Simbolo del Vuoto di Liu Bei per almeno 24 ore. Tu sei completamente pazzo! Avrebbe commentato Orochimaru poco dopo, mentre Apachai era ammirato. Sembri una stella! Posso chiamarti Hoshizen? Che luce fantastica...ma sicuro che non ti stai bruciando? Certo che sta bruciando, razza di mentecatto, ha troppo chakra in circolo! Scosse il capo nel corpo del suo ospite. Io potrei aiutarti con un intervento chirurgico o cose simili, forse qualche tonico, ma come faccio a operarti in queste condizioni? Mi fonderesti il bisturi! Rimuginò qualche minuto. Uhm...forse qualche veleno che limiti il flusso di chakra potrebbe aiutarti...ma a lungo andare ti ucciderebbe...però ridurrebbe il dolore! Offerta difficile, che richiedeva una scelta oculata [Nota].

    Credo che tu fraintenda alcune cose. Siamo dentro il sogno di qualcuno. Ma non stiamo venendo sognati. Chi è arrivato qui, pescato a caso da non so quante ere...è semplicemente stato trascinato all'interno e segue il suo libero arbitrio: un Sogno non può modificarlo. Spiegò Osamu. Ciò che viene sognato è...il palcoscenico e le comparse. Gli effetti delle nostre scelte e azioni vengono sognati, ma queste sono interamente farina del nostro sacco. E le linee del destino sono rilevanti perché collegate al palcoscenico, quelle che vediamo qui non riguardano il destino in assoluto, ma quello dentro il Sogno. Essendo stato catapultato qui, diciamo per errore, io e questo ragazzone di Azumaido ne abbiamo ben poche. Come se al sognatore non interessasse granché la nostra influenza su questo mondo. Se le linee non erano sparite significava che invece l'interesse era alto, anche se Naruto era già morto. Per quanto non mi piaccia ammetterlo...credo abbia senso. E questo significa che IO sono una comparsa. Non sono...reale. Avrebbe detto Orochimaru con una vena di incredula sorpresa nella voce nel corpo di Liu Bei. Considerando il mio carattere dovrei oppormi e trovarlo ridicolo o anzi cercare un modo per scappare da qui o prendere il controllo...e invece accetto la cosa. Osamu sorrise: Orochimaru era una comparsa del sogno, piegata allo scenario del Sognatore che voleva che chi era stato portato là, seppur reale, fosse aiutato in ogni modo. La cosa che devi tenere a mente, più di ogni altra, è che questo sogno è reale. I pericoli sono reali, e il potere che ottieni è reale. Non so quanto o cosa potrebbe sopravvivere alla fine del sogno di ciò che ottieni qui. Ma al contempo tutto ciò che è nel Sogno è anche per sua natura effimero e impreciso...per questo ci sono persone che non erano state previste. Per questo la mappa di cui parlavi era sbagliata. Per questo ci sono dettagli fuori posto e a volte contraddittori, per questo non puoi capire il meccanismo, dato che non esiste alcun meccanismo: il sogno è il luogo dove la contraddizione è ammessa.

    Ma serve molta disciplina e allenamento per usare questa regola a proprio vantaggio, è ciò che fanno gli sciamani e i mentalisti più abili. Inoltre la mente che ha generato tutto questo e che sogna ha riserve praticamente senza fine, quindi anche opporsi alle regole del suo Sogno sarebbe uno spreco di tempo con risultati di durata limitata...lo sconsiglio. Non aveva risposte su quale fosse il ruolo dell'Oni perché non lo sapeva, ma sembrava concorde nel dire che danneggiare l'Oni avrebbe solo rallentato le cose e non avrebbe risolto nulla. Hagoromo? Che te ne fai di quel codardo? Avrebbe chiesto il Veterano, ovviamente incuriosito. Lo tengo al guinzaglio ma non posso certo farlo apparire e sparire a mio piacimento, inoltre tecnicamente lui serve l'altro Me. E non mi pare il caso di girare per il palazzo per cercarlo con tutto quel chakra ardente addosso. Era ovvio che Osamu avesse a sua volta le conoscenze necessarie per aiutare o stabilizzare Raizen, ma non si era offerto di applicarle e si guardò bene dal farlo. Inoltre era in corso uno scontro, ma questo non lo potevano sapere.

    [Lo Tsuchikage e la Signora]
    Il breve dialogo tra Maya di Iwa e Fudoh non sembrava gravato dal dubbio o dalla sfiducia da parte della donna, anche se certamente era incuriosita dalla menzione di Sakura e da alcuni dettagli nel racconto del Primario. Solo una fiamma. Normalissimo fuoco, sotto ogni punto di vista. Avrebbe fatto spallucce, mentre lui imbastiva una rete di mezze verità sulla donna che aveva incontrato ore prima. In effetti mi hanno raccontato che il nonno aveva i capelli rossi. Mormorò, non del tutto convinta, come se si fosse persa un pezzo del discorso. Non sapevo che mia madre fosse una persona così affabile da chiacchierare con gli estranei...mio padre certamente era di poche parole. Lasciò correre, infine, anche perché nel mentre era giunto Shuichiro e il gruppo si era incamminato verso la Corte dei Gabbiani.

    [...]

    Maya di Taki ricordava vagamente Sakura in alcuni manierismi e nelle espressioni, forse a causa dei millenni di ricordi che si riversavano nella sua coscienza, e manteneva l'espressione fresca e intelligente che era stata della sua precedente incarnazione mentre Fudoh si identificava come primario di Kiri. Capisco...e come ci è finito un Orihara a Kiri? Si accigliò. Sei forse il figlio di mia sorella? Da che epoca arrivi? Un fraintendimento, forse, ma anche la certezza che per lei Fudoh era in qualche modo collegato alla sua famiglia. Alla lettura della mano e alle successive e dirette accuse il Kiriano cercò di rispondere con una notevole quantità di informazioni, così da cercare di distogliere e deviare l'attenzione della sua interlocutrice, ma in realtà catturò il suo interesse già con la prima rivelazione. La Bakekujira è stata sconfitta? La donna sbiancò, francamente colta di sorpresa da quell'informazione e per un secondo affranta come era stato per Sakura. Questo portava a due informazioni fondamentali, posto che non mentisse, ossia che veniva da un tempo antecedente alla caduta della Bakekujira...e che non aveva nessun ricordo di ciò che Fudoh aveva detto a Sakura.

    Capisco... Cordoglio nel suo viso, ma non approfondì la questione, ascoltando invece il resoconto del Primario. Certo che so del Gashadokuro, inviai io il ninja di Taki per cercare di risvegliarlo. Non menzionò i Kijin, ma essi erano in realtà suoi alleati. Una fine indegna per un Dio Guerriero...ma dimmi pure cosa è accaduto in seguito. Alla menzione delle capacità Sciamaniche lei non sembrava aver affatto perso il filo del discorso e anzi sorrise appena, come se le fosse baluginata un'idea malsana in testa, tuttavia lasciò che lui continuasse nel suo racconto. E' esatto. Perfezionamento di creature naturali di per sé incomplete e imprecise, prive di uno scopo che andasse oltre la mera sopravvivenza. La stessa differenza che intercorre tra la scimmia e l'uomo. Disse con un vago accenno di orgoglio nella voce, simile a quando Sakura esaltava la natura degli Dei Guerrieri durante i loro discorsi.

    Sorrise alla fine, mentre Fudoh spiegava la sua scelta di termini. Eppure ti avevo detto che non mi sarei bevuta la panzana sull'ammirare gli Dei Guerrieri...o considerarli viventi o altro. Sospirò. Ma dopotutto ognuno ha diritto ai suoi segreti, Fudoh Orihara. Accolse comunque le notizie sulle apparizioni attribuibili al Kappa, anche se nel suo tempo non si erano ancora verificate, e tuttavia sorrise divertita alla menzione di Oni come unico la cui voce è percepibile a tutti, ma senza sbilanciarsi oltre: in qualche modo non intendeva fidarsi del Primario dopo aver sentito la sua debole giustificazione. Anche il mio nome è Maya. Anche se gli amici mi chiamano diversamente...e tu non sei mio amico, Fudoh Orihara, al netto del tuo misterioso piano. Scosse il capo con le labbra piegate in una cortese freddezza. Lo hai detto tu stesso...solo Oni può essere sentito da tutti. Ma tu hai sentito il Gashadokuro...e questo è sospetto. Aveva colto la contraddizione nel racconto del Primario, che pur fingendo di non sapere il motivo di quella comunicazione, non avrebbe certo recuperato terreno continuando con la reticenza. Puoi chiamarmi Signora, però, può andare bene. E per tua informazione...non conosco nessun Cavaliere Dorato. Non lo aveva ancora reclutato al tempo. Ma credo di sapere quali armi e quali raccomandazioni dargli, adesso, quando lo conoscerò. Oppure avrebbe fatto accadere esattamente tutto come era avvenuto, prendendo altre precauzioni di qualche tipo.

    Quando invece menzionò la parente stretta del Mizukage si incuriosì. E sentiamo...questo attuale Mizukage chi sarebbe? Non ho mai avuto contatti diretti con Itai Nara quindi suppongo che sia il suo successore, no? E alla successiva domanda, sulla separazione delle due Maya, si limitò a congiungere le mani. Temo che questa informazione vada oltre la fiducia che c'è tra noi, Fudoh Orihara. Sorrise, ma solo con le labbra mentre il viso restava distaccato. Ti avrei proposto un Dono, facendo di te un mio Cavaliere in questa vicenda, ma sospetto che non sarebbe una scelta saggia, visti i troppi misteri che ti avvolgono. Quanto a cosa ci ha portato qui... Distolse lo sguardo, fissando fuori dalla carrozza attraverso i piccoli spiragli della struttura. Sospetto che gli Dei Guerrieri siano implicati. Le influenze dei due che hai incontrato e che porti con te ti hanno sicuramente trascinato qui. E lo stesso vale per il tuo amico dal quale devo guardarmi. Gli altri...non saprei.

    [Youshi e Kotaro]
    Calata la nebbia, Youshi e la sua squadra avevano l'iniziativa e un piano studiato nei dettagli, scegliendo di bersagliare per prima Mei Terumi che, seppur anziana, aveva la maggior potenza di fuoco tra gli avversari. Con Tenma che teneva a bada le guardie coi suoi Simulacri e Byakuei che manipolava la nebbia per creare temibili allucinazioni, il Tokugawa chiuse rapidamente le distanze per avventarsi sull'anziana e minacciare le sue gambe. Una barriera di magma incandescente si oppose alla sua spada ma lui se la aspettava grazie alle informazioni raccolte e la Manipolazione della Natura riuscì a vincere l'ostacolo senza problemi obbligando la donna a mettersi sulla difensiva sollevando all'ultimo (vista la furtività estrema degli attacchi contro di lei) una vampata di lava sopra la testa contro la finta successiva, di fatto lasciando campo libero al suo avversario per usare la Bomba Abbagliante che limitò ulteriormente la sua capacità di vedere.

    Con la luce sul soffitto che dava campo libero a Kotaro e l'illusione a fermare la donna, Youshi testò le sue difese agli arti inferiori scoprendo che le armi scagliate non erano sufficienti a penetrare le sue difese, segno che indossava pesanti protezioni sotto le vesti da Kage...ma Kotaro questo lo sapeva e con un movimento preciso andò a colpire con discreta potenza la spalla della sua Mizukage, non in maniera grave ma quantomeno sufficiente a spezzare la malìa che la controllava! Argh! Sbottò lei, mentre Orochimaru nella nebbia e nel buio sembrava sul punto di reagire ma si trovò invischiata nella pericolosa Bomba Specchio di Youshi che aveva ricoperto gran parte del pavimento. Cosa succede? Gridava Hagemono intanto mentre con il Rilascio si liberava dall'illusione che lo aveva avvolto e Orochimaru invece taceva in attesa dell'occasione giusta per reagire.

    Nella confusione Byakuei si era spostato dalla posizione iniziale e sia Kotaro che Youshi lo percepirono chiaramente muoversi, anche se a una velocità troppo elevata per essere seguito. All'improvviso due braccia guizzarono nella nebbia per cercare di avventarsi su Youshi in quella che poteva essere una presa fatale, ma poco prima che gli si avvinghiassero intorno al collo una violenta scarica di lava le fece ritrarre, scaraventando colui che le aveva generate contro una parete con ustioni su tutto il corpo. MALEDIZIONE! Sbottò una voce nella nebbia. Finalmente libera! Certo che ce ne avete messo di tempo voi giovinastri! Ecco perché non mi sono mai sposata: tutti inaffidabili gli uomini! La voce della Terumi era squillante e concentrata. So tutto, ero prigioniera là dentro, mica sono una vecchia demente! Puah! Avrebbe detto mentre col dorso della mano puliva il magma che era rimasto appena al lato della bocca. Mizukage-sama, sono felicissimo che siate tornata tra noI! <3 Dovevo immaginarlo che eri coinvolto! Replicò lei con tono stizzito.

    La nebbia andava diradandosi rapidamente dopo l'emissione incandescente della Mizukage, mentre Orochimaru contro il muro spalancava la bocca in maniera quasi deforme prima di emettere sé stesso in quel corpo femminile, ma con la pelle intonsa. Per tutti i kami, non avevo mai sperimentato un controllo mentale del genere! Persino peggio di Itachi... Il danno era stato sufficiente per liberarla, mentre Hagemono era a terra con una targhetta simile a una cartabomba sulla bocca a bloccargli la possibilità di parlare, con una vistosa ferita sulla spalla che aveva imbrattato il suo abito di sangue e Byakuei era accanto a lui con una Wakizashi in mano. Doveva aver usato uno dei Passi della Nebbia per avvicinarsi e colpirlo a tradimento, in qualche modo aggirando la limitazione che obbligava ad apparire distante da fonti di chakra. A lui ho pensato io! Avrebbe detto quasi annoiato, mentre Kotaro si accigliava. Ma bene...che bravo, Byaku-kun. Anche assassino silenzioso adesso. Sibilò con tono velenoso, non fidandosi affatto del Collezionista di Teschi. Tenma poco distante liberò le guardie che dietro un cenno della Terumi si fecero indietro. Hagemono è un traditore dell'Accademia. Dovremo sbatterlo in cella. Ma prima di tutto IO voglio interrogare la sua mente fino a fargli implorare pietà! Aggiunse Orochimaru, riavviandosi i capelli per ridarsi un contegno dopo il danno mostruoso subito per via della Mizukage.

    Ci sarebbe stato sicuramente il tempo per fare domande e cercare la quadra, prima di raggiungere il rendez-vous e fare il punto della situazione. Mei e Orochimaru non avrebbero sicuramente seguito il gruppo, dovendo organizzare, ma avrebbero chiesto cosa era successo a Raizen e Maya, e soprattutto con Osamu. La cattura di Osamu è la nostra priorità. O anche la sua uccisione. Puntualizzarono...stava a Youshi capire il da farsi e organizzare i movimenti successivi. Kotaro e Tenma erano dalla sua parte...e verosimilmente anche Byakuei, ma cosa fare con Hagemono e tutti i presenti? Non aveva modi diretti per comunicare con il resto della squadra, anche se Toppu poteva in qualche modo trasmettere ciò che sapeva Dageki, col gruppo di Fudoh.

    [Riuniti?]
    Con l'intercessione di Hana e Rei Yujin che incontrarono Apachai, il gruppo uscito dai sotterranei del palazzo poté facilmente raggiungere l'area fuori da Kiri che accoglieva la Corte dei Gabbiani, anche se l'immagine dell'Hokage avvolto di chakra ardente era qualcosa che avrebbe catturato l'attenzione di più guardie e persone che, incuriosite, si sarebbero avvicinate o avrebbero provato a inseguire il gruppo, per quanto il Veterano da inseguitore esperto avrebbe fatto perdere facilmente le tracce del gruppo o creato dei diversivi, permettendo loro di levarsi di torno. Se solo il mio corpo fosse libero, avremmo molti meno problemi! Si lamentava Orochimaru, guardandolo con ostilità mentre Osamu sorrideva con aria misteriosa e distante.

    Fuori dalla Corte l'apparizione di Raizen con Osamu venne accolta con marcata inquietudine da Rei Yujin, che si mise in guardia, mentre Hana lo guardava senza scomporsi e Apachai...beh, batteva le mani contento per le luci, ma è meglio non approfondire la cosa. Nemmeno il nostro capoclan arde con tanta intensità... Sussurrò il Cavaliere della Signora con Hana che invece si avvicinava incuriosita. Quindi vi siete alleati? Intrigante. Disse. E questi sono...parecchi Bijuu ma non assorbiti nel modo normale. Una donna sapiente. Commentò Osamu, quasi flirtando, interrotto da Liu Bei. Che posto è questo? Dove sono i gabbiani? Hana passò la mano tra i corti capelli dando loro le spalle. Fidati...non rimpiangerai il non vederli né sentirli fra qualche secondo. Suonando la campana tutti vennero accolti nella Corte, quasi travolti dal vociare caotico di quelle creature che divenne ancora più isterico con il chakra roboante dell'Hokage che ardeva come una stella. QUALE INTRUSIONE IN QUESTO LUOGO SACRO? Sarebbe sbottato il Re dei Gabbiani, svolazzando nuovamente sulla testa di Fudoh.

    Contemporaneamente Maya squadrava con intensità l'Hokage, forse comprendendo la sua sofferenza o immaginandosi con lui in quello stato nel compiere determinate azioni...in ogni caso il suo sorriso e il suo sguardo avevano un qualcosa di languido. Ma bene. Molto, molto bene. Pirotecnico e sicuramente d'effetto. Ma sai che stai morendo, carino? Q invece aveva portato una mano alla Katana pronto a sguainarla, mentre Dageki cercava di mantenersi abbastanza vigile da partecipare, anche se la loro attenzione sembrava puntare su Osamu più che su Raizen...e lo stesso valeva per lo Tsuchikage intorno al quale l'aria stessa aveva iniziato a tremare violentemente come se stesse per scatenarsi un brutale terremoto. Cauti. Ammonì. Non mi preoccupa l'Hokage anche se sembra un porco dentro un fuoco d'artificio...mi preoccupa quello che gli sta accanto come se niente fosse. Anche il soldatino del passato è teso e preoccupato, l'altro sembra essere in giro per pisciare da qualche parte. Era evidente come stesse cercando ed elaboranto strategie di fuga. Elegante e accomodante come sempre, vedo. Sorrise Maya, sarcastica, mentre la sorella dentro la carrozza si era a malapena sporta, senza dire nulla anche se c'era stato uno sguardo intenso verso Osamu, forse notato da Fudoh. Cercate di non essere tesi. Siamo tutti qui per risolvere la faccenda, poi possiamo tornare a pugnalarci a vicenda, no? Hana cercò di smorzare i toni ma il suo tono sarcastico non aiutava di certo.

    Rei Yujin e Obi si limitarono a stringersi al carro con la loro Signora mentre il Re dei Gabbiani ancora starnazzava seguito in coro dai suoi striduli sicofanti. Se non altro Raizen ebbe l'eleganza di presentarsi al sovrano, che rimase in silenzio alcuni istanti, evidentemente colpito dall'educazione. Il nome nome è Onokami Watanosuke Keitaro Owari Amenokyo Nobukamome, Re dei Gabbiani. Benvenuto, allora. Sei anche tu parte dell'Armata di Fudoh Orihara? E via con il pennuto dal becco largo, con tutte le implicazioni del caso. E lo Tsuchikage forse in una situazione diversa avrebbe commentato nuovamente con sarcasmo, ma non era proprio dell'umore. Cosa ti è accaduto, e chi è lui? Prese comunque la parola, mentre Raizen spiegava quanto scoperto, forse comunicando anche dell'identità di Osamu.

    Maya si avvicinò, osservando con attenzione la situazione e certamente già consapevole di quale fosse il sigillo di contenimento dei Bijuu, ora messo terribilmente alla prova da quel flusso di chakra. Risolvere il problema? No. Non senza il mio Simbolo del Miracolo, ma usarlo mi renderebbe del tutto inerme quindi non ho intenzione di farlo. Inoltre...non potresti mai pagarmi abbastanza. Guardò Raizen che faceva gesti a mezz'aria, rilasciando con ogni movimento dei minuscoli ma fastidiosi spostamenti d'aria, finendo per inarcare un sopracciglio e incrociare le braccia. Tu di fuuinjutsu non sai assolutamente niente, vero? Chiese, laconica. Non è che uno fa un disegno immaginando qualcosa e questa accade. O almeno, solo io posso ma ho comunque i miei limiti. Ci sono regole da seguire e schemi, non posso mica inventarlo dal niente così...inoltre tutto il chakra che spargi con ogni respiro finirebbe per rendere instabile qualunque cosa io tracci.

    Sospirò a lungo. Ma dopotutto non posso lasciare che bruci. Quanti Bijuu hai detto di avere dentro? Nove o Dieci? Peraltro con qualcosa di impossibile come due Bijuu identici. Certamente un Simbolo pari come il quattro è inadeguato, sei sbilanciato quindi serve un simbolo sbilanciato, in modo che si contrastino a vicenda. Aggiungerò cinque draghi al tuo sigillo...e proverò a mettere altri sistemi di salvaguardia. Tra le mani erano comparsi diversi simboli che però con Raizen vicino sfarfallavano e tremavano come se fossero bolle di sapone, dando forza al problema legato all'interferenza del chakra di tutti quei Bijuu. Posso farti guadagnare tempo, almeno altre sei ore, ma non risolvere il problema. Se però puoi effettivamente condividere il tuo chakra in modo stabile coi tuoi draghi...posso fare in modo che ognuno abbia un demone senza intaccare il tuo potenziale. In quel modo forse non morirai, ma comunque allo scadere del tempo potresti perdere i sensi, liberando i demoni. Orochimaru per bocca di Liu Bei invece non aveva altre opzioni oltre a quelle già prospettate. Il Simbolo maledetto, che comunque non potrei modificare qui su due piedi...aggiungerebbe chakra di natura diversa a quello che hai addosso. Come buttare alcool su una fiamma. Lo sconsiglio. Osamu in tutto questo sorrideva sornione, come se la cosa lo divertisse e non gli interessasse altro che vedere la fine che avrebbe fatto Raizen con quel potere. Il chakra naturale non lo spingi. Lo accetti. Il chakra degli esseri viventi è qualcosa che noi dominiamo unendo volontà e fisico. Il chakra naturale esiste e basta, come un fiume che scorre...non lo controlli e non lo guidi ma ti arrendi a esso e quel poco che ne trattieni lo usi. Non aggiungere chakra alla tua situazione se ci tieni ad avere quelle ore. Se però insisti...posso comunque provare ma non so che risultati avresti...potrebbero esserci anche danni permanenti.

    Quando infine venne interpellato, Osamu sorrise, tracciando un segno a mezz'aria mentre sei oggetti comparivano ai suoi piedi, a disposizione di tutti. Ecco, avevo queste cosette con me e da cui posso separarmi per un pò. Concesse, guardando poi Raizen. Quello che farai riguarda te, io non ho interesse a raggiungere chiunque stia sognando tutto questo. Verrò con te solo se vorrai menare le mani con quell'Oni. A loro decidere come dividere quel materiale.
    [Lama della Misericordia]
    [Bastone del Padrone]
    [Occhi della Notte]
    [Fulmine Crociato]
    [Frusta del Sentimento]
    [Corda della Rovina]

    Maya era troppo occupata a lavorare su Raizen, ma alla menzione del Sogno si era dimostrata particolarmente rilassata, come se quello fosse il tassello che le era necessario per poter fuggire da là...ovviamente da sola (e questo avrebbe detto se incalzata al riguardo), mentre lo Tsuchikage avrebbe imprecato tra i denti. Il Re dei Gabbiani non ebbe grandi rimostranze a quelle informazioni, convinto comunque di essere un sovrano reale e senza ostacoli. Rei e Obi si consultarono con la Signora per chiedere lumi, ma cosa lei disse loro non si udì...di certo si inginocchiarono alle sue parole...ma lei si rivolse all'Hokage, sporgendosi dalla carrozza. Io posso aiutarti. Posso concederti il potere di guarire, senza che il tuo chakra venga disturbato. Tuttavia...dovrai giurarmi alleanza, se non fedeltà. Pensi di potertelo permettere? A giudicare dal suo tono quella non era una condizione che lei stava ponendo per guadagno, ma al contrario un passaggio necessario per elargire il potere. Il mio nome non ti interessa. Avrebbe detto se interpellata. Puoi chiamarmi Signora, e non saprai altro. A te scegliere se fidarti o meno.

    Se Youshi fosse giunto probabilmente alcuni equilibri sarebbero stati differenti, ma questo dipendeva da chi avrebbe portato con sé, e da quali informazioni aveva ottenuto. Maya avrebbe trovato bizzarra la proposta di Fudoh, ovviamente, dicendo che era fattibile, ma ponendo la domanda fatidica: Come fai a sapere che si tratta del Tengu? E soprattutto...perché mai dovrebbe ascoltare proprio te? Non ha più senso che sia qualcuno più potente a parlare? Nel mentre Osamu si era avvicinato alla carrozza della Maya di Iwa, ma avrebbe parlato sottovoce a breve distanza, lontano dal gruppetto, quindi come sapere cosa si erano detti? E quale era il piano definitivo?

     
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    Nascosto nel Futuro

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    Il clone, ancora non scoperto, annuì.

    Strano che i giudici palesino le loro regole, immagino sia un modo distorto per dire in base a cosa ti giudicano, devono essere costruiti in modo da essere imbattibili entro quelle regole, a primo achito penserei di dover agire fuori dai loro schemi per sopraffarli, invece... chissà chi diavolo li ha ideati.

    Un pensiero dettato dalla deformazione professionale, anche se i ricordi erano ormai opachi i meccanismi un tempo erano pane per i suoi denti, e di sicuro era affascinato da un lavoro di quel livello.

    Il pilastro invece?
    Hai detto di averci sputato, dove stava?


    La situazione si evolse rapidamente, trasportata dal desiderio di Raizen di mettere le mani su una probabile soluzione ai problemi delle armi, qualcosa che, come il Veterano si accorse poco dopo, aveva acceso in lui non un desiderio, ma una smania inusuale considerando quanto era stato controllato fino a quel momento.
    Capiva i timori di Orochimaru e Liu Bei, ma alcune esternazioni a lui non erano passate inosservate, parte della certezza del Veterano era basata anche sul fatto che loro stessi lo credessero inarrivabile e più pericoloso di quanto lui stesso in quella situazione avesse ammesso di non essere.

    Potrei aprirgli la mente, ma potreste anche darmi una buona sveglia per togliermelo di mezzo, tutti sanno dare un cazzotto ben assestato, sono sicuro che Appa non avrebbe problemi, anzi, vieni pure qui vicino.
    Certo, questo se Osamu si fosse dimenticato di aver affermato che ha già tirato la corda una volta con te, e una volta con la mizukage, e ogni volta che lo fa il pericolo che si avvicina non siamo noi ma... se stesso, malgrado abbia tentato di farla passare come una cosa da poco.
    Non penso voglia suonare nuovamente il campanello, soprattutto se il gioco non vale la candela, quel tipo di potere è temibile, ma qui e ora è temibile anche per lui.
    Quanto ai progetti… non ho la stessa ingordigia di chi mi ha preceduto, ho tempo e modi per accedervi con tempi umani, gradualmente.
    I ricordi esterni, soprattutto quando sono lontani come quelli del Veterano hanno un modo curioso di integrarsi, restano come sopiti, come i vecchi ricordi per l’appunto, riaffiorano solo quando interpellati, oppure avete costantemente davanti agli occhi l’immagine di quell’amico perso in battaglia, del primo amore o… di qualsiasi trauma o ricordo positivo?


    Poteva farlo, con più prudenza di quanta non ne stesse dimostrando, ma era fattibile.
    Ma quel discorso sarebbe continuato col Raizen originale quando il clone gli avesse trasferito le notizie dell’ultima proposta di Osamu.
    L’originale rise, non qualcosa di scomposto, ma sonoramente disallineato, come se quel mormorio divertito si ripetesse e sovrapponesse più di una volta.

    Nc. Nc. Nc.
    Tu non hai capito un cazzo Osamu.
    Tu cerchi di fottere con la persona sbagliata.


    Quel chakra, fuori controllo quanto volevano ma possente nelle sue manifestazioni emise un ondata mentre lui tornava perfettamente verticale e per il momento ritraeva la mano, incrociando le braccia.

    Non c’è giustizia nel proporre un accordo senza che le parti ne conoscano i termini, io ho già l’obbligo di adempiere alla mia parte e non posso fuggire da esso, quindi sto già onorando il patto, ma tu per forzarmi in un secondo patto non stai adempiendo alla tua lasciandomi nell'ignoranza, parole tue.
    Io non ho fretta di stringerti la mano, posso aspettare fino a che non saprò a sufficienza per farlo, l’Oni non è così vicino.
    Tuttavia mi domando… e se io decidessi di fare a modo mio?
    Siamo certi che tu potresti usufruire dei semi che hai piantato qui?


    Fece una piccola pausa, era vero che sapeva poco di quel luogo, ma il Veterano stesso aveva detto che alcune cose avrebbero funzionato o funzionato meglio se fossero stati loro a mettere fine a quel sogno, quindi per quanto dissimulasse anche a lui serviva che le cose andassero in un certo modo.

    No che non lo siamo, perché impiegherò ogni singola oncia di questo potere per trasformarmi nel più grosso palo nel culo che tu abbia dovuto affrontare nella tua carriera disseminata di rincoglioniti.
    E sulla punta, proprio lì, metterò un rotolino dei tuoi progetti per esser sicuro che arrivino parecchio infondo.


    Lo guardava con occhi ardenti, letteralmente.

    Io non voglio combattere perché questo potere mi serve per altro, ma sono certo che neanche tu vuoi farlo, ti toccherebbe usare nuovamente qualcosa di scomodo del tuo arsenale per tenermi a bada, e io mi impegnerò così tanto a fare casino che te stesso verrà qui con la bava alla bocca, e monterò la più bastarda delle storie per fargli credere che tu, essendo il mio passato, sei qui per sfruttarlo come una sacca di potere per il futuro in una mossa che vi ha quasi ucciso e che io sono stato mandato da te, nel MIO futuro, per impedirlo.
    E quando ci guarderà cosa gli diranno le prove?


    Fece un leggero sorriso, senza che gli occhi lo accompagnassero, non era ebbro del potere che scorreva in lui, distruggendolo tra l’altro, ma era consapevole di poter spostare dei pesi nella bilancia, cosa era cambiato quindi da quando aveva assorbito i Biju?
    Poteva spostare pesi più grossi, ma questi non riguardavano la sua possanza fisica.

    Tu mi hai creduto, l’ho visto, e hai fatto bene, lui mi crederà e farà male... a te, insieme a me.

    Fece spallucce, recuperando un po' di bonarietà.

    Ma perché faticare così tanto io mi chiedo?
    Possiamo scegliere di stare dalla stessa parte no?
    Hai già avviato i tuoi piani, giusto?
    E considerando il piccolo contrattempo paradossale che sono, perché stare qui a discutere di come o quanto possiamo ostacolarci?
    Potremmo semplicemente chiarire cosa avevi in mente di fare qui, e lo verificherò, e fare un patto tra signori.
    Io non voglio aiutarti a diventare la persona che mi ucciderà, ma forse posso darti una piccola mano a sfruttare questo posto anziché remarti costantemente contro, anche perché i progetti sono un indicazione, utile, ma visto di chi stiamo parlando non rappresentano assolutamente la certezza della vittoria mentre la gemma si, è un rapporto totalmente fuori scala, non prendermi per il culo.
    Vogliamo dirla in un altro modo?


    Strinse le mani tra di loro come un mefistofelico predicatore della domenica.

    Mi peserà tan-tis-simo non avere quei progetti, così tanto da rendermi vendicativo, ma sono anche un bastardo figlio di puttana, impiegherò poco a convincermi di non aver sentito quelle parole e accettare che dovrò farmi il culo per distruggere ogni singola arma come-ho-fatto-fin-ora.
    Tuttavia un patto è stato stretto, e tu dovrai aiutarmi ad ottenere il minimo indispensabile prima che io pensi che la stretta che ho sentito all’anima sia carta straccia e la sciacqui via con il sempre caro olio di gomito.
    Altrimenti io andrò la fuori e mi accorgerò che ogni, singolo, stramaledetto, individuo lì fuori è nel passato e gli dirò di nascondere così tanti biglietti con la locazione delle gemme che nel futuro, quando dovranno essere pronte dopo il sonno ristoratore che ti aspetta potrò farci una barca di origami, caricarci il tuo merdoso corpo freddo sopra e guardarti sparire all’orizzonte mentre piscio sui tuoi ciottoli luminosi con la brezza salmastra che mi solletica le palle.
    Niente passi falsi Osamu, SO che esiste qualcosa di più importante persino delle gemme, so che verrà conservato vicino a me, e porca puttana se so che correggere un errore derivante da un imprevisto come questo ti costerà caro.


    Le sue dita si strinsero in un moto di rabbia, forse per la situazione, forse per quanto veniva sfacciatamente sottovalutato o forse proprio per i ricordi che evocava, difficile dirlo e chiederselo mentre la tensione le faceva tremare il pollice e l'indice che indicavano una quantità estremamente piccola che rappresentava l’entità del suo fallimento.

    Tanto così.
    Mancava tanto così.


    La sua mano tremò di rabbia a pochi centimetri da lui.

    E il tuo destino di vittoria finiva in fumo nell’unico momento in cui sei stato costretto a dipendere dagli altri.

    Doveva fare pace con il fatto che aveva davanti l'incarnazione di un futuro che non conosceva alla perfezione, probabilmente poteva percepire il suo tempo in maniera estremamente efficace, visualizzandolo come un piano sconfinato in cui doveva far fluire la sua vita tra gli ostacoli come un tranquillo torrente. Era impossibile che avesse l'onniscenza su ciò che si discostava dalle sue percezioni più umane, anche quando si parlava di futuro, soprattutto quando di fatto non esisteva e la sua mente era rinchiusa in un rotolo nelle segrete del clan Kurogane di Konoha, i peggiori traditori che la foglia avesse mai conosciuto. Anche perchè, se così fosse, lui sarebbe in una scatola di ciliegio da un pezzo.
    Iniziò a parlare da dietro la misura del suo fallimento, dando una ben chiara prospettiva delle sue affermazioni.

    Tu, non hai capito un cazzo.

    Era il tono conclusivo della fine di una promessa. La promessa di un uomo che non stava lottando solo per se stesso, e il silenzio sarebbe stato lungo prima che tornasse a miti interazioni.

    Collaboriamo, o ci facciamo la guerra?

    Non era una proposta da sottovalutare, Raizen non conosceva ancora le regole di quel posto, ma il Veterano si, e si sarebbe accorto che le azioni dell’Hokage diventavano ancor più concrete e pericolose se le si associava all'influenza che poteva avere su quel posto, gli bastava osservarne le linee del fato, poteva un filo d’erba chiedere spazio alle radici di una quercia?
    Osamu conosceva quella risposta, e sapeva che non sarebbe giunta solo dalla quercia ma anche dalla terra che gli era stata messa sotto, con molta probabilità anche dall’immagine di sé stesso presente in quel luogo.
    Per quanto riguardava Raizen quello stallo poteva continuare, avrebbe avuto modo di fargliela pagare, ma per il momento gli servivano le informazioni del Veterano e prima di agire in qualsiasi modo le avrebbe ascoltate, dopotutto Raizen non era un pericolo maggiore rispetto a prima se realmente era pronto a tutto come diceva.

    Tienili pronti per ora Liu Bei, forse possono essere sfruttati meglio che semplicemente sparati nel mio corpo.
    Ma le storie di Guan erano molto più incoraggianti, per il bene del tuo futuro dovrai impegnarti, senza la scusa dell’imbrattacarte che sta nelle retrovie a studiare e pontificare, ci sono cose che si capiscono solo se ci si sporca le mani.
    Non voglio dirti che stai sbagliando qualcosa, solo che oltre ciò che pensi di essere e che potrai essere c’è qualcosa di ancora più grande, il tuo vuoto è più della semplice procrastinazione.


    Anche la proposta di Orochimaru non era tra le migliori.

    Che ne dici di un bel no?
    Sono già in bilico, non mi serve qualcosa che mi spinga dalla parte sbagliata e mi tenga per il colletto.
    Oltre cento anni di esperienza e te ne esci così?
    Meglio lavorare su qualcosa di meno rischioso.


    Scosse la testa, anche se nella proposta di Orochimaru era palese lo stile poi ereditato dal villaggio che aveva fondato e che anche nel presente continuava ad avere successo, lo trovava divertente e faceva capire cosa ci fosse alla base del detto secondo il quale la storia era ciclica e si ripeteva: cattive abitudini, ma peculiari.

    Raizen andrà benissimo.
    Dai il mio nome a una stella se proprio ti và.


    Teneva decisamente troppo al suo nome, per un lungo periodo era stata l’unica cosa che possedeva realmente.
    La spiegazione su quel mondo onirico era affascinante e una volta tanto non terrificante, o forse non gli appariva tale perché nell’immediato non aveva il potere sovversivo delle minacce che spesso si ritrovava ad affrontare. Non era questione di quadridimensionalità quanto più di concetti, significati, la logica poteva cambiare ma ce ne stava sicuramente una di fondo per quanto esile o sarebbe venuta meno anche la coerenza con cui le cose avvenivano.

    Un sogno dunque.
    E alcuni di noi hanno più presa su questo mondo grazie a queste linee che pur non essendo connesse alla realtà vera sono connesse a questa, un sottoinsieme volendo.
    Un affare ben strano, so cosa c’è nel punto che hai identificato, ma non dovrebbe esserci, o quantomeno non dovrebbe essere in grado di sognare, eppure lo sta facendo di fatto seguendo delle indicazioni.
    Possibile che nonostante tutto qualcosa sia rimasto?
    Pensavo fossero solo dei puzzle costruiti con i Colossi ma in effetti incarnare dei concetti potrebbe fargli trascendere la normale concezione di vita e morte.


    Poteva riflettere, ma la situazione restava ancora troppo intricata, la presenza di quelle contraddizioni continuava a rendere la situazione poco comprensibile. Certo, il nocciolo della questione non variava, qualcuno sognava sfruttando il Tengu in un qualche modo, ma da lì le cose si complicavano, possibile che le linee citate dal Veterano fossero il modo di cucire quella realtà o ne definissero i punti saldi?
    Se tutti lì erano pronti a seguire il loro volere allora era nelle loro azioni che stava la realtà a patto che la tracciassero insieme, forse.

    Le linee di Naruto non sono scomparse e agli effetti ciò che era lui adesso dovrei esserlo io e non solo, quelli che porto non sono solamente demoni, ma il potere di chi ha eretto questa realtà condensato, una risorsa che adesso è spendibile.

    In un primo momento era assorto nei suoi pensieri, ma dopo uno scatto di consapevolezza il suo sguardo si sarebbe posato sul Veterano se ancora questo non avesse ceduto i progetti.

    Sei ancora sicuro di tenerti i progetti Golden Boy?

    Sorrise, perdere i progetti lo bruciava, terribilmente, ma in quello stallo lui non era in svantaggio come faceva apparire il buon Osamu, personalità che in un certo senso risultava piacevole nelle sue contraddizioni, o forse il tutto era offuscato da quella rivalità in cui la mera forza veniva meno.

    Se pensiamo per concetti io qualcuno inizio a scorgerlo.
    Questo posto non è ne un passato ne la realtà, ma è a tutti gli effetti un mondo che si vuole sovrapporre al nostro determinati aspetti, l’avevi detto prima: un sogno che cerca disperatamente di diventare realtà.
    Non so bene il nostro ruolo qui, potremmo essere delle ancore per questa realtà e magari dover portare con noi un pezzo di tutto questo quando torneremo indietro, ma non tutti e non tutti allo stesso modo, quelli interessati sono quelli più aggrovigliati, forse tu e quelli come te Osamu siete… dei coprotagonisti per usare un buon termine.
    Nel disperatamente forse c’è qualche chiave di lettura, se la si interpreta più… umanamente.
    Tu hai detto che l’origine di tutto è in un punto di Kumo, lo stesso dove si sta dirigendo Oni, ma l’origine di tutto è un gran bel parolone, l’origine di un sogno è un cervello e se chi sogna vuole porre rimedio alla sua morte in un sogno non può che farlo ricombinando gli elementi.
    A quel punto la presenza della barriera ma l’assenza di Hayate si trasformano in un rifiuto… se la barriera non c’è io sono morto, ma se c’è è perchè sono vivo, ma non voglio Hayate, lo odio.
    Voglio essere così vivo che la presenza della mia prigione si trasforma nella prova della mia esistenza perché proprio nella sua distruzione ho trovato la mia morte, o forse nel bozzolo della mia coscienza.


    Quella visione onirica degli elementi del mondo poteva essere una buona pista.

    Adesso che ho una mente però ho bisogno di incarnare un altro concetto, il potere.
    Cosa posso immaginare per dire quanto sconfinato è il mio potere?
    beh, c’è qualcosa di più potente di un nucleo composto dal chakra di tutti i biju più uno doppio?
    Ma non ho ancora un corpo... ed ecco che entra in gioco Oni, il costruttore, colui che migliora.


    E gli altri che ruolo avevano?
    A quel santone di Fudoh di sicuro riusciva a dare delle ragioni, era una scheggia impazzita tipo quegli invasati convinti che brucare esclusivamente erba fosse la soluzione ai mali del mondo. Se avesse scavallato leggermente con la sua convinzione di poter purificare le armi poteva addirittura adoperarsi per dargli vita ma gli altri?

    Andiamo, per ora non occorre pensare a te, Osamu.
    Mi piacerebbe mettere alla prova il tuo sapere per sistemarmi, ma diavolaccio se sono sicuro che mi sparerai addosso mezzo miliardo di fuuinjutsu.


    Il modo migliore di agire non era semplice da scovare, la domanda migliore da porsi ancora non aveva risposta: cosa assicurava al sognatore che la sua scommessa sarebbe andata a buon fine?

    Visto come ti lecca i piedi pensavo potessi evocarlo.
    Ho visto evocazioni e animali da compagnia con più spina dorsale.


    Schifava Hegemono, ma gli sarebbe tornato parecchio utile, ancora non poteva evocare dei draghi ed era essenziale averli al suo fianco a quel punto. La passeggiata dai sotterranei alla scogliera dei gabbiani fu tranquilla seppur dolorosa, il Veterano aveva i suoi modi per far perdere le tracce, e malgrado la sua figura rovente di chakra attirasse le attenzioni non ebbero contrattempi, cosa ragguardevole considerato lo stato di allerta di quel luogo.

    Tranquilla Orochimaru, al momento l’importante è il risultato.
    Capisco il periodo estremo, ma di te avevo letto cose ben diverse, eri LA serpe, facevi ben poca differenza tra amici e nemici fino a che tutto ti portasse un vantaggio, qualcosa è cambiato e non è stato scritto negli annali?


    Una domanda simile avrebbe rivelato qualcosa su Orochimaru o su un eventuale ostilità del sognatore verso un entità come il Veterano?
    L’incontro con quella parte del gruppo lo vide abbastanza silenzioso, quei momenti per lui erano molto simili al termine del più estenuante degli allenamenti, anche se niente poteva dargli sollievo.

    Ah l’Hayate di cui si parlava… mi ricordi tremendamente qualcuno che avrei dovuto uccidere, come mai sei qui?

    Sgradevole senza dubbio, anche se non alla vista, ma di sicuro non sbagliava quando parlava della cacofonia di quei maledetti uccelli. Li maledì più di una volta, mettendo in dubbio la loro intelligenza e chiedendosi che diavolo avessero da starnazzare se non avevano niente da dire. Avrebbe dovuto fare qualcosa, ma c’era un ordine da rispettare.

    Anche se non lo sapessi lo sentirei, perché si, lo sento che sto cuocendo come un maiale allo spiedo.

    Ricambiò il sorriso, per quanto il suo fosse amaro, ma faticò a concentrarsi su se stesso con le attenzioni che Osamu portò su di se, da Q in particolar modo, lo Tsukikage probabilmente avrebbe reagito così anche se fosse comparso un cetriolo.

    Sei un cagasotto patologico Shotaro, rilassati.
    Qualcuno è riuscito a fare di più che pregare e imbottirsi le mutande di vergogna dietro a qualche sasso.


    Avrebbe volentieri fatto tacere quel marasma e forse avrebbe potuto trovare un modo considerando quanto aveva fatto centro nell’inquadrare il borioso pennuto.

    Sua maestà Onokami Watanosuke Keitaro Owari Amenokyo Nobukamome, faccio parte…

    Guardò Fudoh con la faccia di chi si chiedesse cosa fosse successo per giungere a quel punto.

    … dell’armata di Fudoh Orihara…

    Disse facendosi più di una domanda sul cognome ma senza interrompersi.

    ...E ricopro il ruolo di Dai-Gensui in quanto Jonin d’alto lignaggio e grande esperienza sul campo.

    Aveva concluso quella pomposa presentazione, autorizzando anche eventuali passi falsi verso un eventuale leadership di Fudoh in futuro per via dell’altro rango.

    E faccio appello alla sua grande cortesia e misericordia, la condizione che al momento mi affligge per quanto da me specificatamente ricercata mi arreca immane dolore e mi impedisce nel fragore dei suoi sudditi di sentire al meglio la sua limpida voce aumentando il caos nella mia mente già provata, le domando qualora non le arrecasse disturbo o rinunce, se fosse possibile sentire risuonare lo sciabordio delle onde nella sua splendida dimora giacché la sua conformazione sembra essere stata pensata per convogliare la voce del mare.

    Fece un inchino.

    Gliene sarei grato.

    Gli era toccato indorare la pillola a tal punto che solo un essere ingordo come un gabbiano avrebbe potuto inghiottirla.

    Allocco borioso.

    Si rialzò e si concentrò sul resto del gruppo, iniziando da Fudoh che tuttavia cercando di giustificare il ritardo di Fudoh iniziò una frase che era assolutamente il caso di non finire. Schioccò le dita come se il ricordo che evocava il Kiriano gli fosse balenato in mente, ma di fatto lo schiocco fu così forte da risuonare come uno schianto.

    Ah Vero!
    ...AH-! SCUSATE!


    Non era abituato a quel potere dopotutto, chi non avrebbe creduto a quella reazione?
    Meglio tacere quell’informazione, non voleva far sapere al Veterano che gli stava togliendo la sabbia da sotto i piadi.

    Ne parleremo a tempo debito.

    Si dedicò dunque ad imbastire qualche rimedio per la sua condizione.

    Ho trovato una mezza soluzione, Shotaro, pericolosa quasi quanto la situazione in cui siamo, ho abbastanza chakra in corpo da poter rimettere in piedi un paio di armate allo stremo delle forze e al momento neanche so se sia davvero esauribile.
    Mi hanno dato solo un orario, ma non so se sia per la mia fine o quella del chakra.


    Intanto Maya lo osservava con estrema attenzione, quasi fosse un tomo o un topo da laboratorio in procinto di mutare in qualche imprevista mostruosità o scoppiare in un tripudio di budella.

    Sempre venale.
    Per salvare solo il mio culo sarebbe bastato molto meno sai?
    Comunque no, non so un cazzo di fuuinjutsu, è già molto se so cosa mi hanno pasticciato addosso.
    Ma niente vieta all'ispirazione di giungere a un ignorante, magari ti vengono altre soluzioni.


    Fece spallucce, mostrando che quella parte di risoluzione dei problemi gli piaceva affrontarla a prescindere dalle conoscenze in suo possesso che comunque potevano aumentare con quelle interazioni. Non avrebbe mai trovato il tempo di imparare quella branca di sapere come andava imparata, ma se possibile perchè non informarsi?

    Se hai due biju uguali però forse è bene che l’attuale sigillo gestisca il mio e che venga connesso ad una sua copia, modificata per gestire gli altri biju più la copia del mio demone no?
    Gestiresti meglio le fonti del paradosso se le mettessi in contenitori differenti, ed ogni parte avrebbe una soluzione su misura.


    Si mise a braccia conserte, accentuando il gesto per mostrare che lo faceva in risposta ad un rimprovero.

    Spero di poter arrivare a contatto con i draghi, si.
    L’ho programmato fin dall’inizio.


    Le risposte di Orochimaru invece lo aggradarono meno, sperava nell’aiuto del sigillo e nei peculiari effetti del chakra naturale, nella sua mente da ignorante era il passo definitivo verso un reale equilibrio, e di certo non poteva dire alla serpe che sbagliava, lui era come un cavernicolo che guardava il progetto di una locomotiva: capiva a stento come quel foglio bianco fosse così dritto.
    Forse però poteva mettere alla prova le linee temporali. Si avvicinò a Maya e le sussurrò all’orecchio, chissà lei cosa ci avrebbe visto, ma le sue parole sarebbero state inequivocabili.

    Prendi questo come un anticipo, devi impegnarti anche tu per la prossima richiesta, ti assicuro che ti tornerà utile.

    Tornò quindi ad Orochimaru.

    Tu non potresti modificarlo, ma questa simpatica ragazza qui è un genio con i fuuinjutsu, se glielo illustri potrebbe trovare il modo di tracciarlo insieme al suo senza rischi, o dirci definitivamente se la cosa fosse rischiosa.
    Anche perché non voglio ulteriori rischi, sto cercando di diminuirli a tutti i costi per evitare di strapparmi.


    Aveva tutto, quegli strani fili del destino che influenzavano Orochimaru, una buona motivazione e la necessità di preservare la sua vita, il tutto ancorato alla solida realtà di un passato che avevano appurato esistere anche in quel mondo. Avrebbe funzionato?
    Voleva raggiungere un obbiettivo ben preciso, e quella soluzione avrebbe tolto anche un po' di sete a Maya forse garantendosi un minimo di impegno in più in modo che il risultato di quella gargantuesca ricetta rispettasse la sua previsione generando un chakra imprevisto perfino per chi stava sognato e forse più efficace di quanto potesse immaginare.

    Menomale che parteciperai.

    Disse Raizen, seduto e curvo sulle armi valutandole con occhio esperto mentre Maya si dedicava ai suoi sigilli certo che toccasse più del necessario.

    Io prenderò il grande Shuriken, il resto non penso possa catalizzare questo potere con efficacia.

    Alla fine persino la nobildonna precipitata in quel mondo con tanto di carrozza gli rivolse la parola, facendo a sua volta un’ offerta, che però non lo allettò troppo, ma ne colse lo spirito in qualche modo bonario, che tuttavia non aveva modo di sapere se essere sincero o meno.

    Mia cara Signora, la sua offerta è a dir poco allettante, purtroppo per me però quest’oggi ho già accettato una pericolosa alleanza, temo che senza ulteriori informazioni io sia costretto a declinare la sua proposta, ammenochè con alleanza non intenda fare riferimento esclusivamente a quest’oggi, senza strascichi nel domani.
    Perché Oggi lo siamo di sicuro.


    Sorrise, ma aspettò di avere qualche ulteriore risposta prima di muoversi ulteriormente, dedicando a Fudoh le sue attenzioni.

    Si, dovevamo darvi qualche appunto su quanto scoperto finora e ci siamo accontentati per darvi un anticipazione e non farvi fare passi falsi, credo che la cosa più importante al momento sia proprio la questione del sogno e non è affatto semplice.
    Siamo in una realtà, ma non la nostra ne tantomeno fittizia, ciò che succede ci segna e lascerà cicatrici così come lo farebbe un costrutto di chakra o una lama, e come vedete ci da energia.
    Chi la controlla, sta nelle terre di Kumo, dove sta l’origine di tutto questo, di questo sogno.
    Fino a qui non sembrerebbe un problema, le cose si complicano quando questa realtà inizia a voler sovrascrivere la nostra, e questo è il suo intento ma non abbiamo certezze sul preciso obiettivo.
    Non sappiamo ancora in quale grado di influenza, ma tutto ciò che c’è qui potrebbe Tornare ad Essere nel mondo reale, inclusi alcuni problemi passati.
    Ci sono alcuni elementi che ci permetterebbero di comprendere al meglio la storia se li scoprissimo, ossia la ragione della nostra presenza qui visto che l’Oni potrebbe fare tutto questo da solo e su cosa sta scommettendo il sognatore per correre il rischio di evocarci nonostante tutto.


    Avrebbe completamente omesso la questione dei fili del destino, non voleva in alcun modo dare controllo ad altri su quel mondo se non a qualcuno di cui poteva fidarsi e scelse… Fudoh, quello che sembrava avere intenti meno sibillini e con cui avrebbe parlato solamente una volta concluse eventuali ribattute con i presenti, continuando a rinviare l’interazione con lui per delle ottime ragioni.

    Fudoh Orihara eh?
    Curioso, sembra che tu in qualche modo abbia radici a Konoha, anche se ammetto che questo tuo tratto altruista non è di sicuro spremuta di limoni kiriani.
    Ma non preoccupiamoci di questo, direi che se non hai trovato modo di farmi aiutare da tua... zia (?) con quel sigillo non ti andava di farlo per qualche ragione.
    Poco gentile, ma me ne farò una ragione, dopotutto non contavo sul suo completo supporto anche se averlo sarebbe stato estremamente comodo.


    Poteva esserci del vero in quel risentimento, ma non si dilungò, passando alla ragione per cui l’aveva chiamato in disparte.

    Questo mondo ha una regola, qualche regola in più per la precisione.
    Ma stai ben attento, non è cosa da diffondere a cuor leggero, come anche le tue deduzioni, questa è una gabbia di squali, e son più vicini di quanto non pensi.
    Tutti qui hanno un interesse più grande di quanto puoi immaginare.
    Io e molto probabilmente anche tu abbiamo un gran numero di fili addosso, non so come si potrebbero chiamare con precisione, ma immaginaci come marionettisti, tutto questo mondo è la nostra marionetta, ogni figura al suo interno è incline ad aiutarci proprio per via dei fili che ci legano a questo posto, più hai fili più forte è l’influenza, io ne sono pieno e credo anche tu, ma elementi come il veterano, Liu Bei e tanti altri ospiti ne hanno pochissimi, come se noi fossimo protagonisti e loro coprotagonisti e tutti gli altri comparse pronte a seguire il nostro modo di agire che è del tutto indipendente.
    Ci sono regole e ci sono logiche, ma sono sotto un mare di contraddizioni proprie dei sogni, ma sono certo che qualcosa di immutabile esista.
    Prendi me e Naruto, ho assorbito tutto il suo potere, lui è morto ma le linee che aveva addosso, tantissime anche le sue, non sono sparite.
    Credo che la ragione sia perché il suo compito, quello di portare questo chakra, non sia ancora andato perso.
    Il fatto che sia io a controllarlo probabilmente impedisce a questa storia di creare un modo per accumularne dell’altro, ma se ci pensi una quantità gargantuesca di chakra come questa perché mai dovrebbe esistere se non come metafora del potere?
    Quello che cerco di dire è che al momento forse sto incarnando una delle regole e la scelta più saggia è scaricarla lontana dal nucleo, per rallentare l’Oni.


    E se ci fosse riuscito smantellarlo, ma questo era un dettaglio che non avrebbe esposto e che gli diede tempo di sentire le informazioni di Fudoh.

    Sai con certezza che è il Tengu.
    Mh.
    Non credi ancora che sia il caso di spiegarti meglio?
    Lo sai chi è il tipo che mi sono portato dietro?
    Il Veterano.
    In proporzione ha mangiato parecchia più terra di quanto non abbiano fatto le armi ed è qui come un cane in calore ad annusare qualsiasi culo che gli si pari davanti per capire…


    Si rese conto che Fudoh non era il tipo di persona che poteva capire quella frase.

    ...ed è qui per capire quanti vantaggi può trarre da questa storia.
    Già si è adoperato e vuole che siamo noi a portare a termine questa cosa perché così avrà maggiore efficacia in parole povere.
    Lui però ha ben poche di queste linee, se avessimo chiaro che succede forse potremmo prendere due piccioni con una fava.


    Proseguendo avrebbe accennato al suo piano trovando un certo grado di approvazione da parte di Raizen.

    Non sono certo che tu possa realmente trovare il suo cervello, per ciò che ho capito dovrebbe esserci qualcosa di diverso, qui qualcuno ha visto la barriera, al suo interno sembra esserci ciò che c’era quando l’ho vista io e questo mi fa propendere per la natura concettuale di quel luogo e probabilmente per l'intercezione di un terzo elemento che sogna PER il Tengu e in qualche modo grazie a lui.
    Hayate non c’è, perché se ci fosse il rischio di distruzione sarebbe altissimo, comunicherebbero tra di loro e in poco tempo tutto andrebbe a monte, sono pericolosi, di fatto la ragione della prigionia del Tengu.
    Ma quella prigionia, quella barriera atta a contenerlo è la prova che esiste una metafora di se stesso probabilmente il tutto rafforzato dal fatto che lì è la fonte.
    Tuttavia non è il Tengu, il Tengu non può sognare, è morto in una bolla onirica al momento aspetta due cose e qualcuno che sogna al posto suo sta cercando di fornirgliele: un corpo e una scintilla.
    L’oni può dargli un corpo, qui le risorse sono presenti e il chakra che posseggo potrebbe essere la scintilla, o la luce del risveglio.
    Sulla questione del corpo ho dei dubbi perché sembra che qualcuno lo abbia visto dentro la barriera, ma non ne abbiamo certezza, ma se tutto questo fosse verificato allora la soluzione potrebbe essere nel rilascio della barriera, non so quanto sia profonda la contraddizione, ma se non lo fosse abbastanza è un sigillo che credo sia alla portata di Maya.
    Oppure, molto banalmente sono entrambe le cose, qualcuno ha agito in questo periodo, quando il Tengu ancora era integro e ci ha trascinato qui e il potere che ho serve a riportare indietro una parte di questa realtà, il Tengu, in una dove non esiste più, e tutte le altre piccolezze che noi potremmo portarci dietro sono errori di percorso calcolati


    Inspirò con pesantezza, era chiaro che stesse per fare qualcosa controvoglia.

    I draghi per me sono più di semplici creature, più di evocazioni e più di amici.
    Sono fratelli.


    Esitò ancora.

    C’è un modo, dovrebbe esserci un modo, per oltrepassare la barriera, un passaggio segreto che conoscono sia Dageki e Toppu, loro vi spiegheranno come usarlo visto che ne erano i guardiani ma grazie ad esso se esiste sarete in grado di aggirare la barriera.
    Occupati tu di non far sapere a nessuno dove si trova.


    Lo guardò dritto negli occhi, ma non gli chiese di non tradirlo, preferendo l'ulteriore scatto di fiducia nel fargli immaginare autonomamente quella conclusione.

     
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    天狗の散歩

    Tengu no sanpo

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    Le informazioni fornitemi dai miei compagni erano state precise e si erano rivelate utili: la Mizukage faceva largo affidamento sui suoi costrutti difensivi e così riuscii a distruggere le sue difese giocando d'anticipo. In seguito, la coordinazione nell'attuare il piano ci permise di porre Kotaro nella migliore condizione per colpire e così fece liberando Mei Terumi. Inclinai le labbra in un ghigno divertito, ma le mie parole si spensero nel buio che ci circondava quando la Mizukage sputò della lava che colpì Orochimaru mentre tentava di afferrare il mio collo in una presa mortale, liberandolo a sua volta dall'illusione. La guardai, o meglio, guardai in sua direzione nascondendo l'espressione stupita per ciò che era appena successo appena prima che Kotaro sciogliesse il velo di tenebra. E' stato un piacere, Mizukage-sama dissi con voce asciutta, leggermente ironica nel sentire la stizza che ci rivolse. Il kokage, rigurgitando sé stesso, si liberò dall'attacco della Terumi e inveì, riconobbe la potenza dell'illusione che li aveva soggiogati alla pari di un'altra leggenda: Itachi Uchiha. Sbattei la palpebra, non riuscendo ad abituarmi nel sentire nominare certe figure con tanta naturalezza.
    Prima che la nebbia e l'oscurità si diradassero, Byakuei si era preso cura di Hagemono che ora, ferito e imbavagliato, si trovava sdraiato a terra. Ooh sì, Hagemono qua, ha molte cose da spiegarci dissi con un sorriso violento, facendo eco a Orochimaru. Dopo di che vorrei, con l'aiuto di Kotaro e gli altri, portarlo con gli altri shinobi che ci attendono il mio sguardo si spostò dal Kokage alla Mizukage Sempre che per voi non sia un problema alzai brevemente le spalle e poi ripresi. Per quanto riguarda Raizen e Maya, li abbiamo fatti evadere dalle prigioni di Kiri lo dissi con voce calma, d'altronde l'ordine che era stato dato era viziato dal controllo che Osamu aveva esercitato sulla Terumi. Dopo di che il gruppo si è diviso, noi con un cenno del capo indicai gli altri shinobi Avevamo il compito di liberarvi dal controllo di Osamu e dall'inganno di Hagemono. Raizen e altri si sono diretti da Naruto, mentre Fudoh doveva trovare un mezzo di trasporto che ci permetesse di raggiungere e superare l'Oni

    Ma ora... mi voltai, armato di un sorriso che non prometevva nulla di buono, verso Hagemono E' ora di fare qualche domanda e avere qualche risposta una risatina proruppe dalle labbra e mi avvicinai al prigioniero. Mi avvicinai a lui, imbavagliato da un Fuinjutsu e ferito dalla wakizashi di Byakuei, ne osservai la ferita con uno sguardo attento, poiché non mi fidavo dell'assassino di Ossuri e volevo assicurarmi che Hagemono non potesse rappresentare una minaccia. [Conoscenza medica (base)] Quel pensiero mi fece tornare in mente una cosa, volsi lo sguardo verso Tenma e con voce calma, come se stessi parlando del meteo, le dissi: Oh direi che è il caso di disattivare la carta bomba, non vorrei che esplodesse da un momento all'altro. Ma torniamo a noi conclusi, riportando l'attenzione verso Hagemono. Le parole vennero anticipate da un ghigno violento: Orochimaru, dicevi che di volergli piegare la mente fino a chiedere pietà. Accomodati, vediamo se riusciamo a renderlo collaborativo e pronto a parlare

    Mi avvicinai, allora, a Tenma e a mezza voce gli domandai: Quando vi ha visti, Hagemono, è rimasto stupito nel vedere un drago del Nord guardai prima lo shinobi del suono e poi la sua evocazione perchè mai? attesi un momento e poi domandai nuovamente: Nel caso foste in grado di comunicare tramite i vostri draghi dissi, riferendomi all'altro drago presente aggiorna il resto della squadra e chiedi aggiornamenti

    Avrei atteso che Orochimaru si fosse dimostrato soddisfatto della tortura nei confronti di Hagemono, dopo di che mi sarei avvicinato al traditore e grazie alla tecnica dell'interrogazione mentale avremo posto alcune domande.
    La prima riguardava un dettaglio che non volevo trascurare: L'uccellaccio che era appostato qua fuori. Dov'è adesso? Se ci tiene alla tua incolumità è meglio che non se ne svolazzi in giro e ci raggiunga qua il mio sguardo si sarebbe mosso rapidamente verso Kotaro, non sarebbe stato difficile capire cosa gli stavo chiedendo di fare. Quindi ripresi riportando l'attenzione verso HagemonoQuando e dove hai incontrato Osamu? Perché vi siete alleati in questa congiura contro Kiri, Oto e Konoha? volevo introdurre l'argomento, capire dove si fossero incontrati e messi in contatto, ma anche se erano entrambi dei viaggiatori o meno. Poi proseguii: Il vostro piano cosa prevedeva e come era organizzato? Cosa ti ha detto Osamu rispetto ai "viaggiatori" e l'Oni?
    Scrocchiai il collo e socchiusi l'occhio per un attimo, facendo ordine tra ciò che mi avevano detto Tenma e il drago, quindi domandai: Il drago qui. Avevi la faccia di uno che aveva appena visto un fantasma. Perché la presenza di un drago del nord ti ha stupito tanto?

    In base alle risposte avrebbero potuto fare seguito altre domande. Quando mi sarei ritenuto soddisfatto, avrei domandato a Tenma di creare delle manette da mettere a Hagemono per scortarlo fino al punto di incontro. Poi avrei salutato con un cenno di rispetto sia la Mizukage che Orochimaru

    Youshi Tokugawa

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 625
    • Resistenza: 550
    • Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 600
    • Precisione: 675
    Chakra
    73,75/80
    Vitalità
    16/17
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///
    4. Lancia Spiedi
    5. Bomba Specchio

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    Note




    Edited by Youshi2 - 16/2/2024, 13:28
     
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    È colpa tua. Ratty

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    A Spasso nel Tengu

    15b

    Interlude-Bis

    [Youshi e Kotaro]
    Byakuei continuava a tenere fermo Hagemono mentre Kotaro di fatto teneva d'occhio Byakuei mentre offriva un braccio alla Mizukage Terumi per sorreggersi, che venne prontamente rifiutato. Ho detto che non sono una vecchia, impudente effeminato! Si lamentò, mentre lui si lasciava andare a una risata in falsetto con tanto di mano a coprire la bocca. Abbiamo terminato? Avrebbe chiesto Tenma, a disagio in mezzo a quello scontro, mentre usava le mani curative per curare le ferite superficiali subite da Orochimaru. Toppu intanto teneva d'occhio le guardie. Quindi sei alleato di quel Raizen...bene. Ho mandato un mio clone in uno di quei tre...credo li stia aiutando adesso. Disse il Kokage, riprendendosi. Agli occhi di Youshi la ferita di Hagemono era realistica e coerente, anche se aveva sanguinato parecchio più di quanto non ci si aspettasse...tuttavia Byakuei era pur un Kenkichi.

    Tenma annuì alla menzione della cartabomba mentre i due Kage si avvicinavano al giovane Tokugawa e al prigioniero, interessati a procedere con l'interrogatorio senza attese inutili. Non vedo l'ora, ragazzo. Il tuo nome? Avrebbe detto Orochimaru all'invito, ottenendo però risposta da Kotaro. E' il mio adorato nipote! Nipote di prozio <3 Mei Terumi annuì. Quindi anche lui dal futuro. Se non altro Kiri avrà ninja decenti per allora...è una speranza che trovo confortante. Avrebbe detto alzando gli occhi stanchi sul ragazzo, quasi accennando un sorriso, ma la sua espressione si fece immediatamente dura non appena l'attenzione tornò su Hagemono, imbavagliato e in preda alla frustrazione per la cattura.

    I draghi sono custodi dell'Equilibrio, del flusso di energia che mantiene il mondo bilanciato tra gli elementi e ne previene la distruzione. Spiegò Toppu quando interpellato, con Tenma che aggiunse dei dettagli. Per via di Hayate, o per meglio dire dei suoi precursori, secoli fa i clan dei draghi vennero attaccati e maledetti in vari modi, finendo per perdere la loro affinità con tutti gli elementi e sbilanciandosi finirono per assumere ognuno una specifica affinità...e con essa un colore definito. I Draghi del Nord sono bianchi e allineati con l'Aria. Aspettate un secondo...cosa sarebbe questo Hayate? Il nome della nostra cara amica Hana? Anche io non ne ho mai sentito parlare. E lo stesso vale per questi Draghi...del Nord. Confessò Orochimaru, facendo annuire la Terumi: se Orochimaru non aveva mai sentito qualcosa allora quella cosa era molto pericolosa...o non esisteva. Tenma confermò che sembrava essere una delle differenze che avevano notato i viaggiatori del tempo, una delle tante. Sul perché fosse stupito...forse una delle differenze impedisce ai Draghi del Nord di essere qui? E' più la dicitura "Draghi del Nord" che lascia perplessi. Non ne ho mai sentito parlare: esiste solo un clan di Draghi, e Hagemono li evoca: i Draghi Azzurri che vivono nel palazzo di Ryujin, al centro del mare. Questo creava un discreto paradosso.

    Iniziato l'interrogatorio vero e proprio, togliendo il bavaglio ad Hagemono, Kotaro annuì alla richiesta del nipote con un sorriso, prima di sistemare il cappello e sparire nel nulla: anche l'evocazione di Osamu avrebbe avuto ben poche speranze contro il maestro della Yami Karada di quell'epoca. Orochimaru avrebbe schiaffeggiato il prigioniero prima di tendere una mano nella sua direzione facendo emergere un serpente dalla manica: la bestia avrebbe morso il collo di Hagemono facendolo sobbalzare. Il mio piccolo amico assorbirà lentamente il suo chakra...se ne userà per mentirci spudoratamente mi accorgerò del flusso di energia. Mei Terumi invece si soffiò sulla mano una piccola nuvola verdastra e acida, dirigendola poi verso le gambe del prigioniero. E io inizierò a bruciargli lentamente le estremità con l'Acido...è una mia variante personale: amplifica il dolore. Se esita nel parlare l'acido si avvicina. Da shinobi esperte quali erano, certamente avevano una carta o due da usare negli interrogatori. Lui deglutì, smettendo di cercare di dimenarsi o minacciare, guardando tutti con odio. Byakuei si allontanò, appoggiandosi al muro con aria soddisfatta mentre Tenma e Toppu restavano di guardia.

    Io...io ho visto Osamu per la prima volta nella sala comune, non era vero che fosse un mio agente. La Terumi sorrise. Uno così non è l'agente di nessuno, Hagemono. Uno che può controllare due Kage come bambole...quello è un Cremisi di alto rango, vero? E tu sei la sua puttana, no? L'anziana nonnina non sembrava affatto intenzionata a edulcorare le sue parole...e Hagemono annuì. Si. Sono io a essere un suo agente. Ma è la prima volta che lo incontro di persona. Ha impastato chakra...non è vero. Ma prima non lo ha fatto...o forse vuoi giocare sul fatto che nella sala era la prima volta che lo incontravi...come Osamu? Replicò Orochimaru, mentre l'acido andava a lambire le gambe dell'Uzumaki che si irrigidì. Daccordo! Non abbiamo speranze...arrenderci a lui è la scelta migliore! A lui? Lui è il Veterano? Orochimaru sbiancò, perduta all'idea che avessero il più grande dei nemici in casa!

    Mi ha detto che i Viaggiatori arrivano da ogni luogo e non vedono il mondo come noi...e che sono qui per un qualche piano segreto che tuttavia non ha ordito lui. Mi ha chiesto di prendere tempo e informazioni sullo stato della guerra. Deglutì. E gli ho detto tutto. Tutto quanto, anche se non era previsto che lui fosse qui o arrivasse a Kiri. Gli ho detto anche del piano di Naruto e delle nostre navi che ho segretamente fatto nascondere nei fiordi del Paese dei Demoni con le provviste per sopportare un assedio, ma di quelle sapeva già. Spiegò, beccandosi un piccolo sputo acido in faccia da parte di Mei Terumi, sfrigolante e doloroso, mentre Orochimaru covava fredda vendetta nello sguardo apparentemente impassibile. Hai persino nascosto delle navi con provviste? Magari per offrirle a lui? Non ho idea di dove siano questi fiordi ma è bene che tu ci dici subito dove si trovano! Lui annuì, disposto a collaborare, mentre Byakuei si accigliava e lo stesso valeva per Tenma, come se qualcosa non gli tornasse. Ho letto qualcosa sulla guerra...è vero che vennero mandate delle navi con le scorte per essere al sicuro, ma non sapevo fosse stata un'azione unilaterale da parte di Hagemono Uzumaki. Né sapevo dove fossero andate. So solo che fallirono e vennero prese dai Cremisi. L'interrogatorio comunque continuava, avevano tempo per quei dettagli. Quanto al drago...esistono solo i Draghi Azzurri, non mi aspettavo di vederne uno bianco, tutto qui. I Kage si accigliarono. Cos'altro avrebbe chiesto od organizzato Youshi? Ma anche se sono un traditore io non ho nulla a che vedere con quel mostro nel cielo...piuttosto sono questi viaggiatori a minacciare il nostro intero mondo con la loro presenza! Quel Raizen...il tizio con l'armatura e la donna dei Fuuinjutsu, potrebbero distruggere tutto, lo capite?

     
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    Falce dei Kaguya


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    Riunirsi sotto un coro di demoni

    La lunga disquisizione sul piano



    [Le Tre Parti del Ragno]

    Ammetto che fra me e me feci quasi un sospiro di sollievo: l'arrivo del fratello Kenkichi del Minuto Infame interruppe la discussione con la Maya di Iwa, evitando ulteriori quesiti e dettagli per entrambi.
    Forse l'esperta di Fuuinjutsu non era del tutto convinta delle mie spiegazioni sulla madre che non aveva mai conosciuto, ma parve farsele bastare.
    Io, dal canto mio, ebbi la mia prima dimostrazione che dovevo imparare a tenere a freno la lingua.

    La seconda sarebbe arrivata con il Demone Piumato.

    Fu con la Maya di Taki che arrivò la terza dimostrazione.
    Parlando con lei, notai, inizialmente, dei comportamenti simili a quelli di Sakura-dono: mi chiese come avessi fatto a finire in quel di Kiri ed ipotizzò che fossi figlio di sua Sorella.
    Quindi come Sakura, la Coscienza del Ragno le fa negare l'ipotesi che lei possa avere un figlio maschio? O è qualche altro il motivo?, mi chiesi fra me, prima di risponderle con la stessa sincerità offerta qualche ora prima a sua (e forse mia) madre: Non ho mai conosciuto i miei genitori, i miei primi ricordi risalgono all'orfanotrofio in cui sono cresciuto alla Nebbia, prima di iniziare a vivere per strada. Non so chi, o perché, mi abbia abbandonato lì., spiegai, prima che la discussione andasse avanti.
    Mentre articolavo il mio racconto, ad ogni spiegazione fornita, seguiva una reazione della Signora, e furono reazioni che fin dall'inizio mi stupirono.
    Non sa della Bakekujira? Non è il suo passato quello?, compresi, Forse, come il Guerriero del Vuoto, viene anche lei dal passato, ma uno più vicino a me, l'Hokage e Bendino-chan.
    Quel pensiero, però, mi fece sorgere una domanda ancora più astrusa: Perché noi tre? Jorogumo ha avuto molteplici iterazioni nel tempo, perché proprio quella del mio tempo, me e le mie sorelle? Forse è diverso il motivo per cui Oni è qui? Quindi Kappa e Komainu non sono nel passato?, un dubbio che tenni per me.
    In compenso, potei notare che la reazione alla morte della Bakekujira fu più contenuta di quella di Sakura-dono, forse semplicemente perché lei aveva superato l'adolescenza?
    Parlando del Gashadokuro, invece, ebbi io una reazione non controllata: Che cosa?, le chiesi, Ha così tanto bisogno di un Dio Guerriero per liberare Taki?, le domandai decisamente sorpreso all'idea che volesse liberare uno di noi.
    Quindi non ha ancora il Cavaliere che gliene sta creando uno al Ferro? Chissà quando, e come, le passerà per la mente questa idea?, preferii tenere per me quel dettaglio, specie perché il successivo commento della Signora mi fece serrare i pugni dalla rabbia.
    Incomplete ed imprecise? La differenza fra una scimmia ed un uomo? Ma si rende conto di cosa hanno fatto ai Pastori del Mondo per crearci?, avrei voluto urlarglielo in faccia, ma, per quanta fosse la mia rabbia, sapevo di non dover rischiare che scoprisse troppo di me, non mi fidavo ancora di lei.

    La successiva replica della Bruna mi diede ragione in tal senso: nemmeno lei si fidava di me e, forse, su questo non potevo darle tutti i torti; ammise comunque di chiamarsi Maya, ma mi accusò di avere un piano misterioso e disse che, per quanto ancora non avesse un Cavaliere Dorato, lo avrebbe preparato per il nostro futuro (per lei) incontro.
    Quando accennai, invece, ad Elmo-san, la Signora replicò citando il Nono: Itai Nara? Ho conosciuto sua figlia una volta, ma posso confermare che non è il mio Mizukage., avrei risposto asciutto all'altra parte dello Jorogumo.
    E lo so cosa state pensando: tecnicamente io sono stato un genin per lo più sotto il governo di questo "Itai Nara", ma non l'ho mai conosciuto.
    Per me, in tutto e per tutto, è il Decimo Mizukage, con tutti i suoi difetti, il Mizukage a cui sono leale.

    Ma sto divagando, scusate: la Signora non mi svelò il mistero dietro la sua (nostra?) nascita, anche se, indirettamente, ammise di saperne di più della Bionda, per quanto non sapesse di me. Fu a quel punto che mi tornò alla mente una frase di Sakura-dono:

    Ogni mia incarnazione, nel momento in cui ha una figlia, le tramanda l'anima del Jorogumo e la sua mente, la Volontà del Ragno.

    Alla nascita, le passa i suoi ricordi? Forse io sono nato per ultimo e la Bionda per prima? Può essere per questo che sa di lei, ma non di me?, per quanto ancora non avessi ben chiari i dettagli della nostra nascita, quell'idea passatami per la mente, in qualche modo, sembrava la spiegazione più valida al perché una delle sorelle sapesse dell'altra, ma nessuno sapesse di me.
    Eravamo le tre parti dello Jorogumo, un Dio Guerriero, ma solo lei aveva ereditato i ricordi materni e quei ricordi comprendevano la nascita della Bionda e della Bruna, non del Rosso.

    Ammetto che questo pensiero mi fece sfuggire del tutto la sua proposta di rendermi un Cavaliere (e forse fu un bene), ma alla mia domanda sul perché fossimo lì, la risposta che diede la Maya di Taki confermò la motivazione per cui Bendino-chan si trovava lì: Probabilmente dovrebbe ringraziare la Bakekujira.

    A quel punto, mi resi conto di un particolare che mia sorella non aveva spiegato: Da Orihara a Orihara, malgrado non sia degno della tua fiducia, Signora: tu, invece, come fai a sapere del termine Dei Guerrieri? , le chiesi, curioso di sentire quale risposta mi avrebbe fornito su ciò di cui mi aveva accusato, ma anche deciso a non rivolgermi più a lei con eccessiva deferenza, tanto per la sua assenza di fiducia, quanto per il modo in cui parlava della Prima Generazione.
    Tenni per ultima la domanda che consideravo la più personale: Se posso azzardare un'ultima una curiosità: Maya-sama, tua sorella, mi ha detto che il Cavaliere, non Obi-san, l'altro, quel Rei, è suo padre, e ha conosciuto la madre dopo la Guerra, di conseguenza è anche tuo padre ed ancora non si è incontrato con tua madre.
    Considerando che non abbiamo idea degli effetti che questa assurda realtà potrebbe avere sul presente, hai scelto di prenderlo come tuo Cavaliere temporaneo e fargli rischiare la vita? Perché?
    , avrei domandato, quasi certo che, dopo quelle ultime domande, la Signora mi avrebbe liquidato e fatto tornare all'orrido coro di mostri alati al di fuori della sua carrozza.

    [Riuniti?]

    Il primo pessimo risultato dell'arrivo dell'Hokage? Il Re dei Demoni mi planò di nuovo sulla testa e, mentre tutti rispondevano a loro modo all'apparizione della Montagna-san in modalità lanterna, ecco che la creatura del male che mi aveva eletto generale, pensò bene di sottolineare il tutto con il Kage della Foglia, parlando dell'Armata di Fudoh Orihara.
    Inizio a sentirmi meno in colpa di aver fatto del male ad uno di questi demoni..., pensai, abbattuto da quanto tutto ciò mi si fosse ritorto contro.
    Quando la Montagna mi guardò, probabilmente avrebbe letto lo sconforto e la disfatta sul mio volto, per l'orrido essere che avevo sulla testa.
    Quasi rimpiango i pipistrelli di Elmo-san..., pensai fra me, mentre notavo che, nel rispondergli, l'Hokage era riuscito a ripetere correttamente e per intero il nome del Re dei Gabbiani, Quindi non è così incapace come ipotizza Elmo-san., valutai sorpreso.

    Non risposi oltre, poi, quando mi interruppe, relativamente a Bendino-chan, ma rimasi ad ascoltare la discussione fra l'Esperta di Fuuinjutsu, che stava dando dell'ignorante alla Montagna di Konoha, relativamente ai fuuinjutsu appunto, e poi anche il Guerriero del Vuoto, seppur stesse usando una voce che non riconoscevo.
    Ammetto che non capii ogni parte di quel discorso, ma quando si accennò al chakra naturale, come Guardiano della Valle del Guscio, la cosa mi incuriosì ulteriormente, così, dopo le obiezioni del Guerriero del Vuoto e le ulteriori parole dell'Hokage, feci un passo avanti.
    Scusate, io ancora sono abbastanza alle prime armi sui Fuuinjutsu, anche per questo ho chiesto di diventare suo allievo, Maya-sama, ma so qualcosina di chakra Naturale, dalla mia esperienza alla Valle del Guscio, dove le Tartarughe ne fanno uso.
    Montagna-san, qui, non ne può usarlo, perché già è strabordante di chakra, come diceva il Guerriero del Vuoto, ma Maya-sama suggeriva di ridistribuire il suo potere con i Draghi per equilibrarlo, allora perché non usare la capacità dei Draghi di usare il chakra naturale in senso contrario?
    Suppongo sappiano usarlo, prima Toppu-san mi ha detto che avevano un qualche legame con le Tartarughe, quindi immaginerei che abbiano anche conoscenze vagamente simili.
    , avrei atteso per vedere se qualcuno mi avesse già mandato a quel paese, altrimenti, avrei continuato la mia esposizione.
    Se oltre ad applicare dei sigilli sull'Hokage, qui, li applicaste anche sui draghi? Loro piloterebbero il chakra naturale, lui questo ammasso di... Bijuu.
    Io ho sempre ipotizzato di poter applicare un qualche fuuinjutsu di comunicazione fra me e le tartarughe, in fondo, evocandole, sono già legate al mio chakra ed a me, non l'ho mai applicato, perché non rischierei alla cieca la loro incolumità, ma se in questo caso avete l'esperienza di Maya-sama e le conoscenze del Guerriero del Vuoto sul chakra naturale, forse qualcosa è possibile, se è la Montagna-san qui ad evocarli.
    Lui distribuisce il suo potere e nel frattempo loro, lo stabilizzano e rendono meno distruttivo applicandovi del chakra naturale? Sarebbe fattibile?
    , domandai, curioso di vedere se avevo avuto una buona idea.
    Per la cronaca, fui quasi tentato di proporre di fare una prima prova con un gabbiano, ma onde evitare una scagazzata in testa, tenni per me quel suggerimento.

    Nel frattempo, lo strano tizio che era arrivato con l'Hokage, Apa-san ed il Guerriero del Vuoto fece apparire dal nulla alcune armi.
    Mi avvicinai incuriosito: non sapevo bene quale fosse il motivo di tanta generosità, ma escludendo l'arco, data la mia mira non perfetta, dopo che la Montagna-san prese il grosso shuriken, optai per l'arma che più m'incuriosiva, il Bastone lungo.

    So cosa state pensando: "Fudoh, ma hai la tua spada kiriana!", lo so, ma non avevo mai sviluppato uno stile di Spada, non ero Yato-san, né Bendino-chan, o tanto meno il Mizukage o Akira-san, non ero mai stato realmente bravo nell'uso di armi come quelle.
    Me la cavavo con il tirapugni ma, da quando avevo appreso l'uso del chakra naturale-gravitazionale, anche in quel contesto non mi ero più applicato tanto, complice l'incapacità di muovermi più di tanto.
    Forse un bastone, che aveva un'estensione superiore ad una katana, o ad un tirapugni, sarebbe potuto essere l'arma adatta a me.
    Ma sto divagando, scusate.

    Dicevamo, presi il Bo e, per un attimo, fermai il mio sguardo sugli occhiali: Potrebbero tornare utili, una volta arrivato dal Tengu?, mi chiesi, avvicinandomi per prenderli, se nessuno si fosse dimostrato contrario. [Nota]

    Non mi intromisi, quando la Signora di Taki parlò con l'Hokage, ma lo guardai sottecchi e fui quasi tentato di accennare un no con la testa, per il suo bene, ma l'altro sembrava aver abbastanza sale in zucca da non fidarsi subito, quindi tenni le osservazioni per me, in tal senso.
    Poi giunsero le delucidazioni sui fatti, fino alla scoperta di trovarci in un sogno, con l'interpretazione che il Kage di Konoha dava a questa notizia.

    Poco dopo, suddetto Kage scelse di tenermi più in disparte per qualche dettaglio in più, cominciando da ciò avrei sperato lo incuriosisse di meno.
    Sì, Orihara, ma che c'è una spiegazione, che è meglio esporre in un altro tempo e, specialmente, in un altro luogo. , esordii, guardando a tutti i demoni piumati che circondavano, E, soprattutto, per favore, non citi le mie possibili parentele di Konoha davanti al Mizukage: come minimo rischierei di perdere il lavoro in Ospedale., sottolineai, seppur forse fosse superfluo: dubito di vedere Elmo-san e la Montagna-san nella stessa stanza.

    L'altro, intanto, continuava a parlare e quando accennò alla gabbia di squali, guardai nuovamente tutti quei mostri dal bianco piumaggio, Preferirei che fossero davvero degli squali., fu il mio primo pensiero.
    Ammetto che il resto del discorso mi risultò un pizzico confuso: non sapevo se, come in prigione, l'Hokage stesse evitando qualche passaggio logico per lui implicito, o se il discorso fosse effettivamente complicato, o se, banalmente, ignorando che io ero un Dio Guerriero, mi stesse scambiando per un "marionettista" come si definiva.
    Capii la questione dell'immane bomba di chakra: se questo Naruto fosse morto senza darla all'Hokage, forse si sarebbe rigenerata in un altro modo?
    Un costrutto che lascia cicatrici e sovrascrive la realtà..., ripetei fra me, citando il Kage della Foglia.
    Fu lì che mi sorse un dubbio differente: L'Oni si voleva dirigere da subito dall'altro Dio Guerriero: non sapeva di questa Bomba di Chakra.
    Il Tengu però non ha un corpo per liberarlo nel nostro tempo e nel passato era intrappolato in una barriera che assorbiva in eterno il suo chakra, l'Oni non è qui per liberarne il corpo.
    , quella riflessione mi riportò alla mente un altro mondo in bianco e nero, con un grosso teschio che mi svolazzava dietro e mi minacciava di prendere il controllo del mio corpo.

    Fu a quel punto che esposi la mia teoria sul fatto che fosse la coscienza del Tengu a sognare, il ché portò repliche tanto dall'Hokage, quanto da Maya di Iwa, le uniche due persone vicine, dato che quel "Osamu" stava parlando con la Signora.
    Il Kage della Foglia incalzò, tanto spiegando che il Veterano "annusava in cerca di vantaggi" e parlando poi del suo punto di vista sulla questione del corpo e del potere necessari, quando finì quel piccolo trattato, mi intromisi per iniziare il mio.
    Innanzitutto, lo ha detto l'Oni: l'Arma che Genera Potere, si stava dirigendo lì, giusto? E Toppu-san mi ha raccontato della battaglia nel loro nido, o quel che è, il luogo dov'è stato nascosto Tengu ed almeno quattro dei Daltonici sono legati a quello specifico momento.
    Se non è il Tengu a sognare, è qualcuno che gli è in qualche modo collegato e che ne sta sfruttando il chakra pressoché infinito per creare tutto questo.
    , mi guardai intorno, per poi continuare con un'idea che le parole della Montagna avevano insinuato nella mia testa: Ma io credo che non sia una questione di Potere e Corpo con l'aiuto dell'Oni: se invece fossero due le possibilità di uscita dal sogno, per chi sta sognando? Con l'aiuto dell'Oni, oppure con il potere che ora ha acquisito l'Hokage sul corpo del Tengu., mi fermai di nuovo, un dettaglio che all'inizio mi aveva disgustato, qualche ora prima, adesso aveva una forma diversa, guardando quel gigantesco e garrulo cero su gambe.
    Da ciò che diceva Toppu-san, c'era una barriera che drenava continuamente il Tengu: forse il potere che lei ha assorbito, Hokage, potrebbe essere sufficiente a distruggere la barriera in questo sogno e... e farlo rientrare nella nostra realtà? Per questo dietro la barriera si vede il corpo che aveva in questo periodo storico, e se la barriera esplodesse a causa della bomba, il Tengu riapparirebbe nel nostro tempo: una delle cicatrici di cui parlava lei., conclusi, guardando la Montagna-san.
    L'Oni, invece, potrebbe assorbirne il potere, quindi anche se non tornasse esattamente nel nostro tempo, sarebbe il suo potere a farlo, perché è questo che fa, giusto? Cerca sempre di migliorarsi., conclusi, citando, indirettamente, le parole di Sakura-dono.

    Perché sì, sospettavo anche quella possibilità: l'Oni che prendeva per se il potere dell'altro Dio Guerriero.
    In fondo, non era qualcosa che inconsapevolmente era successa anche a me con il Gashadokuro e la Bakekujira?
    E se la seconda era stata gentile e mi aveva concesso un dono, un memento, alla sua morte, il primo aveva cercato di prendere il controllo di me, fallendo.
    Il Tengu, però, non era il Gashadokuro ed io non ero l'Oni, non ci sarebbe stata una battaglia: l'Arma che Genera Potere si sarebbe donata completamente al Fratello più avanzato, anche Sakura lo aveva definito uno sempre pronto a farsi in quattro per i suoi simili ed aveva descritto l'ultimo nato come Perfetto.
    Quel pensiero mi portò ad un'altra idea e fu quella che mi condusse alla risposta da dare all'altra domanda dell'Esperta di Fuuinjutsu, così mi voltai di nuovo verso la mia presunta sorella.

    E sì, Maya-sama, probabilmente avrebbe più senso che fosse qualcun altro a cercare di convincere il Tengu a svegliarsi, qualcuno di potente, ma chi?
    L'Hokage dovrà rallentare l'Oni: obbligarlo a rinunciare è fondamentale perché il Tengu si voglia sveglire, che sia consapevole della ritirata di chi aveva richiamato qui e che, per farlo, anche l'ammasso di chakra è sfumato al suo controllo.
    L'altro tizio, quel Veterano, oltre a non essere affidabile, non vuole nemmeno avvicinarsi al luogo dove si trova il Sognatore.
    Chi altro c'è? Il ... Kage di Iwa? Non mi sembra una persona particolarmente affidabile, come non mi fiderei dell'Hayaccana, o della Signora nella carrozza, per quel che vale.
    E penso che lei sia d'accordo con me in tutti e tre i casi.
    , continuai a guardarmi intorno.
    Q-san e Tenma-san, se ci raggiungerà, sono legati ai draghi bianchi e temo che questo renda difficile un'interazione pacifica con la coscienza del Tengu, che in mezzo a quelle creature si è trovato per millenni.
    Apachi-san, invece, è un tenero ragazzone, ma non mi sembra esattamente quello dal pensiero più acuto e reattivo qui in mezzo.
    Sospetto inoltre che le persone che esistono nel sogno non siano capaci di piegare la volontà del Tengu per svegliarlo, ma anche potessero, sarebbe come costringerle al suicidio, non avrei il coraggio di farlo.
    , continuai ad elencare, facendo attenzione a quali termini usare, evitando "Dei Guerrieri", o altre umanizzazioni eccessive dei miei simili, ma cercando di far capire il punto di vista.
    Resteremmo io, lei, il mio compaesano Tokugawa ed il Guerriero del Vuoto.
    Su quest'ultimo non farei troppo affidamento, mentre non le chiederei mai di rischiare la vita in questo modo.
    Per questo, mi sono proposto per cercare di convincere la coscienza del Tengu, o di chiunque stia sognando per lui, però, in effetti, Bend... cioè, il Tokugawa mio parigrado potrebbe indubbiamente aiutarmi, quindi potremmo cercare di raggiungere insieme qualsiasi cosa ci sia dietro quella tempesta, se capiamo come superarla.
    Ed a quel punto, un sigillo del Pensiero molto convincente sarebbe indubbiamente utile.
    , proposi alla fine.

    Poco dopo, la Montagna-san mi tirò ancora più in disparte, rispetto a dove si trovava la mia presunta sorella, ed accennò al legame che aveva con i draghi, prima di aggiungere qualcos'altro: Toppu e Daigeki conoscevano un passaggio segreto di qualche tipo e lui voleva evitare che l'informazione si diffondesse troppo.
    Mi fermai a rifletterci e trovai un'evidente assonanza: Le Tartarughe sono la prima famiglia che ho avuto., sottolineai, in risposta alle sue parole.
    Era vero: Gyoza, Myk e Don mi chiamavano "nii", Shitsuki si era offerto di farsi chiamare "Mamma Tsu" da me, di fatto erano una famiglia per me, la mia famiglia, più di quelle possibili sorelle, più dell'adolescente che mi aveva accolto e chiacchierato con me per un paio d'ore, più dello sconosciuto che aveva provato a bloccarmi ed ora stava di guardia alla carrozza della Signora.

    Non farò correre dei rischi ai draghi, glielo assicuro., osservai preoccupato, prima di ispirare a fondo e continuare, Ora mi faccia vedere se posso aiutarla per il dolore, proposi, avvicinandomi.
    Spero di non pentirmene., pensai per ciò che stavo per fare: infatti, se con la mano sinistra il chakra curativo cercava di passare quell'immane ammasso di sfavillante chakra demoniaco in Raizen, la destra avrebbe cercato di insinuare una scintilla, il Dono del Sangue degli Dei, il MIO Sangue.

    "Ma cosa puoi donargli, Fudoh?", direte voi: ci stavo pensando anche io.

    Lascia che sia qualcosa di piccolo, poi sarà il ricevente a farlo suo e dargli concretezza...vedilo più come un...un suggerimento al suo corpo. Tu sei un essere superiore, un Dio Guerriero che fornisce un miglioramento a un miserabile mortale.

    Questo mi aveva detto la mia probabile madre, Ma cosa posso offrirgli di semplice che eviti quel continuo ferirsi?, pensai e la mente mi andò su tutte le volte, le tante volte, che mi ferivo in missione, sull'uso che facevo di tonici, delle Mani Curative, di come avessi curato altri ninja, finché mi tornò in mente un ricordo: Azumaido, io che con la Bakekujira riducevo l'influsso del Freddo sull'allievo del Mizukage.
    Non avrei potuto trasmettere quel ricordo, ma trasmisi l'idea: ciò che sapeva fare la Bakekujira quando colpivo i feriti, mi sembrò quasi di sentire vibrare il memento del Dio Guerriero legato alla mia cinta.
    Avrei potuto aiutare in quel modo la Montagna di Konoha? [Nota Dono]

    Avrei continuato ancora per un pò ad usare le Mani Curative, guardando di quando in quando verso dove si trovavano la Maya Orihara di Taki e poi quella di Iwa, chissà se una di loro aveva notato ciò che avevo provato a fare? Nel frattempo continuavo a scrutare i presenti, in attesa che anche Bendino-chan con il suo gruppo ci raggiungessero.
    Lì, il mio piano di poco prima, con quanto detto all'Esperta di Iwa, sommato alle informazioni della Montagna, prese nuove sfumature.

    Da un punto di vista strategico, il numero non aiuta a mantenere il segreto: sicuramente il suo parigrado di Iwa, nel vedermi scomparire con i due compagni dei draghi, non se ne resterebbe indietro ed io non ho onestamente le abilità per percepire se mi seguisse., ripresi, citando il primo e più evidente problema.
    Dubito che quel tipo verrebbe con lei e l'altro contro l'Oni.
    Se assieme a questa barriera, sottoforma di tormenta, ci fosse anche qualche altro ostacolo, forse potremmo usarlo per svicolarci, ma altrimenti rischieremmo che il gruppo stesso diventasse il nostro ostacolo.
    Però, viaggiando nelle ombre, una volta arrivati, io ed i due draghi con accompagnatori potremmo arrivare a questo ingresso, assieme ai due Tokugawa.
    Dovrà fidarsi del mio parigrado e del Fantasma-san che è un non-morto nel nostro tempo, perché non penso che ci siano molte altre opzioni.
    Inoltre servirà l'aiuto di Maya-sama, per distrarre gli altri, o comunque non permettere che ci possano seguire da sottoterra, o forse il Guerriero del Vuoto potrebbe aiutare in quel senso?
    Per come la posso pensare, Hokage-sama, almeno un'altra persona oltre me, del presente, dovrà raggiungere questo passaggio segreto, ma come le ho già detto, farò tutto il possibile per proteggere i draghi, cosa per cui si impegneranno anche Tenma-san e Q-san, immagino.
    , conclusi.

    A quel punto, si sarebbe dovuto solo aspettare l'arrivo di Bendino-chan, così che i due Tokugawa ed il secondo drago fossero lì per la parte di piano che ci poteva portare dal Tengu, mentre qualsiasi metodo avessero trovato per evocare draghi fosse concesso all'Hokage.
     
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    XV-2





    Raizen rispose con ben poca convinzione, poteva provare ad unire i puntini ma non aveva mai esattamente sfruttato il chakra naturale, quindi non sapeva rispondere con precisione.

    Non ho risposte certe, posso dirti che per ora faccio una cosa simile barando quando combatto insieme ai draghi, ma se devono darmi supporto con i biju una parte di quel chakra deve andare a loro, quindi in parole povere dovrebbero comunque far circolare più di un chakra anche loro.
    Serpentella?


    Si appellò a Orochimaru, accorgendosi poco dopo che quell’appellativo lo disturbava, avvicinando fin troppo Orochimaru ad Hebiko concettualmente. E non era un bene.
    Parlarono a lungo ma finalmente riuscirono a comunicare faccia a faccia.

    Non che questo mi sembri sufficiente visto quante orecchie specializzate nell’origliare ci sono in giro, ma cerchiamo di far piano.

    Certo era vero che il chakra che continuava a sparare in giro forse rendeva complesso usare determinate conoscenze ma era anche vero che non poteva assumere ulteriori contromisure.

    Se vuoi perdere anche la casa non saresti il primo kiriano che la Foglia protegge.
    Ma non mi riguarda, queste son scelte tue, come detto per quanto la cosa sia curiosa non pare possa danneggiare me o Konoha per cui non indagherò certamente in merito.
    E di sicuro non mi ispirerà a parlare con quell’invasato che ha sostituito Itai.
    Eh… invasato… con quella roba che ha in testa ci sta pure.


    Riuscì a trovare il tempo di ridacchiare come un ebete prima di ritornare al punto focale di quella storia.

    No no no, aspetta, ho usato la parola costrutto per farvi capire, ma non ho certezze su quella definizione, non vorrei che senza ulteriori prove cercaste di annullare la realtà di questo luogo prendendola a pugni con la mortificazione delle arti magiche, mentre sono certo che è una realtà, paragonabile a quella che ci ritroviamo davanti al mattino.

    Specificò allarmato dalle eventuali ramificazioni a cui quel ragionamento poteva dar luogo, eppure interessato dal punto in cui Fudoh aveva direzionato la luce: potevano annullare tutto toccando il giusto punto?
    Per ora non lo sapeva.

    Si, in qualche modo lo stanno sfruttando, ma come?
    Ho un chiaro ricordo del Tengu che diventava polvere, e non era un illusione.
    Mentre il sigillo è stato cancellato, quindi diciamo che la zona è stata completamente bonificata, quantomeno nel presente.
    Per un bel pezzo abbiamo creduto che fossimo in una sacca temporale, ma con queste risposte mi viene da pensare che qualcuno abbia fatto qualche passo indietro fino a questo periodo e qui abbia iniziato questo sogno in cui ci ha richiamato, ma attenzione, sfrutta solo la statua e con essa genera tutto questo.
    Le linee poi mi hanno sempre lasciato perplesso, ci connettono a questo sogno e maggiori se ne hanno maggiore è l’attenzione ricevuta, quindi cosa vorrebbe dire?
    Staccarle manderebbe tutto in malora, ci sarà un bandolo della matassa da distruggere, no?


    Lasciò parlare Fudoh, ascoltandolo con attenzione, interrotto qualche volta da qualche fitta di dolore.

    Onestamente non ho certezze in merito, sembrano entrambe convincenti come cose, forse non assorbirebbe il potere ma si porterebbe tutto dietro, ma sono sfumature onestamente.
    Temo che per quanto lo odi dovrò chiedere qualche conferma al Veterano per darvi qualche certezza, non so cosa gli permetta di farlo, ma vede queste connessioni.
    Potrei chiedergli se può recidere il filo di qualcuno, ma credo avrebbe già agito se fosse sicuro farlo, gli chiederei di staccare quello dell’Hayate ma sembra ci sia una sorta di sintonia.


    Quando cercarono di fare delle nomine per gestire la situazione il discorso si fece più concreto.

    Forse non hai compreso a pieno la domanda, non ti ha chiesto perché gli altri vanno male, ti ha chiesto perché vai bene tu Fudoh.
    C’è una sostanziale differenza, tornerei indietro io ma non penso che potrò liberarmi in breve dall’Oni, dovrai convincere anche gli altri che sei la scelta migliore.
    Per il simbolo del pensiero invece…


    Fece una smorfia.

    … non ho avuto esperienza diretta dei sogni, ma questo posto ha delle regole, ed un simbolo del pensiero che impone il risveglio mi sembra sia una giocata rischiosa, non sapremo mai come sarà il risveglio e se vuoi che sia potente rischi di mettere la potenza in un luogo errato.

    Scosse la testa.

    Forse la cosa migliore è seguire le regole e ritorcergliele contro.
    Ad esempio, la gravità funziona come di consueto, no?
    Quindi alcune regole restano, perché non cercare la più scomoda e usarla per infrangere questa realtà?
    Il chakra ad esempio, l’arma che genera potere deve generare chakra, e lo sta facendo per tenere in piedi tutto questo, ma se fosse convinta di non poterlo più fare?
    Possiamo credere che siano quello che vogliamo ma sono state costruite, quindi una parte del Tengu serve sicuramente a produrlo, se lo convincessimo che quella parte è rotta o assente?
    Un po' come rimuovere un organo dal corpo umano se vuoi vederla in termini biologici, noi però siamo protetti in un certo senso, se ci viene detto che i reni non funzionano questi continueranno a funzionare, ma lo stesso non vale per chi fa funzionare consapevolmente quella parte del corpo, se crede che sia guasta, si guasterà, come le illusioni otesi che ti fanno marcire le braccia… che spiacevoli.
    Ma questo è solo un modo, ma credo sia bene pensare fuori dagli schemi più immediati se vogliamo essere certi di non essere anticipati.
    Credo però che la via migliore sarà possibile comprenderla solo faccia a faccia col problema, banalmente, a chi andrà applicato il sigillo?
    Al Tengu o a chi lo sfrutta?


    Con quei dubbi chiuse il discorso.

    Prova a Maya, magari un sigilletto per cancellare quel singolo ricordo te lo fa gratis.
    Io manco ci tento, ho già faticato a dare un idea di pareggiamento con la cosa di Orochimaru.


    Alla proposta del dolore annuì.

    Tentaci, non so però se delle semplici cure siano efficaci, volevo usare il chakra naturale proprio per modificare il mio corpo il tanto che bastava a sopportare questo chakra in modo da sopportarlo senza bisogno di cure.
    Qualcosa che non si protrae nel tempo con regolarità difficilmente farà effetto, è come venir cotti dall’interno.


    Ammise preoccupato.

    Ho fatto affidamento sulle idee che avevo ma non tutto è filato liscissimo, anche se considerando cosa sto facendo non è poco già questo.

    Dopo il Kiriano tornò sulla questione dell’ingresso nella tormenta trovandolo accondiscendente.

    Ti ho affidato questa cosa Fudoh.
    Sta a te adesso convincermi che ho fatto bene.


    Non avrebbe detto altro in merito alla situazione dei draghi ma a quel punto Q si sarebbe avvicinato, chiedendo di poter parlare con loro per una comunicazione in arrivo dal gruppo del Guercio.

    Ah, non si smette mai di imparare, non sapevo che i gemelli avessero questo legame.
    Certo, non che non siate legati con un doppio nodo a quei due.


    Aggiunse la seconda frase fingendosi indisposto.

    Prima della comunicazione Q, come mai quell’aria minacciosa alla vista del nostro amico in comune?
    Ricorda che io non sono nato a Konoha e forse si può aiutare anche senza rimetterci la vita.


    Quale che fosse la risposta avrebbero proceduto a comunicare, sentendo il rapporto da quella parte del versante.

    Mh, curioso.
    Mi aspettavo di più onestamente.


    Restò a pensare qualche secondo.

    Non sanno niente dei desideri di Osamu?
    Cosa ha intenzione di ottenere da questo posto?
    Ha detto che voleva aiutarsi in qualche modo e si è spinto ad usare una tecnica che gli avrebbe dato problemi, quindi gli serve qualcosa di importante che potrebbe aver fatto fare o chiesto a voi, non sottovalutate niente, neanche azioni che pensate di aver compiuto voi.


    Cercate tracce dell’operato di Osamu era il momento di passare a domande più mirate.

    Quando volevate usare Naruto come avevate in mente di attirare il Veterano?
    Cosa potrebbe farlo muovere?


    E poi direttamente ad Hagemono.

    Quale è il preciso motivo per il quale il Veterano non può fidarsi di se stesso?
    Osamu ha detto che usare la tecnica su Orochimaru e sulla Mizukage gli ha scombussolato i piani e che incontrarsi poteva generare rogne.
    Inoltre, cosa ci sarebbe da distruggere?
    Soprattutto ora che ha visto anche voi che come noi avete viaggiato nel tempo sta citato esclusivamente noi come possibili distruttori, ma di sicuro non possiamo distruggere la realtà, quindi cosa dovremmo distruggere?
    E chi gliel’ha detto?


    Le parole dell’Uzumaki erano parecchio strane, citava posti noti solo a lui, ma pareva che alcune delle sue parole fossero fortemente ancorate a quella realtà, erano le famose incongruenze oppure erano sintomo del fatto che non fosse realmente Hagemono?

    Chiedetegli del suo incontro col Veterano e cosa vuole dall'Oni, insistete sull'Oni.

    A meno di particolari rivelazioni aveva un ultima richiesta.

    Bisogna sentire secondo lui perché i draghi sono blu e quale è la loro storia, poi gli farete evocare il contratto dei draghi blu sentiremo direttamente dai draghi cosa gli è successo.
    Lui dice di conoscere solo i blu che sono stati quelli che meno hanno interagito con l’esterno, quindi potrebbero essere solo un modo per darci il necessario senza darci un pezzo importante della storia.


    A quel punto non restava che aspettare.




    OT/ aggiunta una domanda piccina /OT

    Edited by F e n i x - 21/2/2024, 00:18
     
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    Tengu no sanpo

    XI

    Feci qualche cenno di assenso verso Orochimaru: Sì, è così risposi calmo, quando disse che aveva inviato un suo clone con i tre che furono poi imprigionati. Nel frattempo ebbi modo di osservare la ferita di Hagemono, sembrava coerente e reale. Un colpo inferto con precisione, le cui ripercussioni - l'abbondante sanguinamento - erano probabilmente causate dal retaggio di Byakuei.
    Poco prima che iniziassimo l'interrogatorio fu il momento delle presentazioni, cosa a cui non avevo badato in precedenza data il concitamento della situazione. Serrai la mandibola maledicendo la mia impudenza, l'orgoglio aveva offuscato i miei doveri verso la Mizukage, chinai il capo in segno di rispetto quando Kotaro mi presentò a lei. E lo feci una seconda volta quando lodò la mia preparazione ninja. E' un onore essere al suo servizio, Mizukage-sama dissi seriamente, lasciando che quei complimenti entrassero da un orecchio e uscissero dall'altro, così come mi aveva insegnato Ossuri-sama: abbandonare l'autocompiacimento, non crogiolare in piccole vittorie per non perdere di vista l'obiettivo più grande. Risposi al suo sorriso accennato, una crepa nella maschera che indossava, una crepa che lasciava intravedere il volto di una donna ormai anziana, stanca e sfibrata dalla guerra. Si trattò di un attimo, molto più breve di un secondo, poi quella spaccatura si rimarginò e il viso tornò duro, lo sguardo violento e assetato di vendetta posato sul traditore. Così mi volsi, a mia volta, verso l'uomo imbavagliato.

    Il breve colloquio con lo shinobi del suono e il suo drago fu interessante. Non conoscevo nulla sulla figura dei draghi, tanto meno del loro ruolo nelle dinamiche del mondo e il suo equilibrio. E' un'organizzazione che aspira all'immortalità perfetta. Hana è una di questi, ma solitamente si fanno chiamare tutti Hayate spiegai, rapidamente a Kotaro, invitando poi Tenma a continuare e Orochimaru di intervenire. Rimasi un attimo interdetto, una domanda iniziò a formularsi nella mia mente, ma non l'avrei posta finché non avessi avuto un'idea più chiara.

    Quando arrivò il momento dell'interrogatorio, Kotaro capì al volo la mia richiesta implicita: con un gesto del capo sparì, andando a eliminare l'evocazione di Hagemono, che fino a poco tempo prima si trovava all'esterno e - benché avessimo preso le precauzioni per non farla accedere alla stanza - non era intervenuta nel rapido scontro. Volevo assicurarmi che non potesse rivelarsi un asso nella manica del nostro prigioniero, ne che potesse avvisare i suoi alleati.
    I due kage si coordinarono nella tortura. Orochimaru avrebbe controllato se Hagemono avesse tentato di mentire, attraverso un serpente che avrebbe colto l'utilizzo di chakra da parte del prigioniero; Mei Terumi, invece, si sarebbe preoccupata di ricordargli cosa aveva da perdere: con un potente acido di sua produzione, l'avrebbe torturato rendendo il dolore insopportabile. Sorrisi violentemente, contento che fossimo riusciti a liberarli e di trovarli al nostro fianco in quel frangente. Ad una prima verità fece eco una menzogna, segnalata prontamente da Orochimaru e seguita da un fiotto di acido da parte di Mei-sama. Il veterano? Hagemono, non aveva confermato, ma io volevo la certezza. Osamu è il Veterano sì o no? Se lo avesse confermato, il mio viso si sarebbe fatto truce e il tono della voce si sarebbe alzato Lo Stratega! Dimmi, c'è anche lui qua? la rabbia mi pervadeva il corpo.

    Il motivo? Fu la missione che mi diede accesso alla Mano Nera. Itai Nara mi volle in una missione di ricognizione per valutare le mie capacità, la sua dragonessa ci portò nel Paese del Miele, dove vi era una cava di cristalli Mugen. Lì incontrammo il Veterano e il suo Stratega, io mi confrontai direttamente con lui e il divario tra le due forze era abissale, ma riuscii a salvarmi ugualmente.
    Il motivo per il quale volevo trovare e uccidere lo stratega era semplice: conosceva l'arte segreta del mio clan. Che il segreto custodito dalla mia gente fosse in mano ad uno dei bracci destri del Veterano, era inaccettabile e il suo nome compariva nella lista di persone che avrei ucciso.

    Ripresi un respiro regolare, scacciai dalla mia mente certi pensieri e tornai a concentrarmi sul presente e sulle parole di Hagemono. Venni poi aggiornato da Tenma e dal suo drago, quindi riportai l'attenzione verso il prigioniero Fermo, fermo lo interruppi mentre parlava di come Raizen e gli altri due avrebbero potuto distruggere tutto Tu rispondi a ciò che ti chiediamo noi, non muovi quella lingua finché non avrai il permesso di farlo e lo farai solo per rispondere a ciò che vogliamo sapere non avevo nessuna intenzione di lasciargli libertà di parola, sarebbe stato un interrogatorio martellante e alcune domande ripetute anche più volte per confrontare le sue risposte Mizukage-sama, credo che sia il caso di aumentare il livello di stress, diciamo così, sul nostro prigioniero la invitai, con voce calma, chiedendole di aumentare il dolore continuo ai danni di Hagemono. Quindi ripartiamo dall'inizio: Osamu è il veterano? attesa una sua risposta avrei ripreso rapidamente parola con una seconda domanda Dove l'hai incontrato oggi per la prima volta e quando. Rispondi rapidamente! lo schiaffeggiai Lo Stratega dove si trova? Osamu è il Veterano? guardai con rabbia la sua possibile espressione di dolore e senza pietà alcuna invitai Mei ad alzare per un momento ancora il dolore inferto ad Hagemono e poi riabbassarlo, allontanando l'acido o la lava corrosiva dai suoi arti inferiori. Cosa vuole Osamu dall'Oni? Cosa ti ha chiesto di fare e cosa voleva farsene di Naruto non avrei atteso molto, se la sua risposta non fosse uscita rapida dalle labbra avrei sferrato un calcio sul plesso solare dell'uomo e ripetuto la domanda tirandolo per i capelli. Osamu è il veterano? Dov'è lo Stratega? Parla! lo incalzai nuovamente. Tu chi sei? Sei un viaggiatore? quelle due domande furono a raffica, rapide e taglianti. Il mio sguardo sul suo viso pronto a cogliere qualsiasi esitazione sul suo volto, se avesse alzato lo sguardo verso di me gli avrei mollato nuovamente un manrovescio Osamu è lo Stratega? Chi è Osamu? Gli tirai i capelli ruotandogli il viso e torcendogli il collo Se esistono solo i draghi azzurri come sai che i draghi del nord sono bianchi? Che colore sono le vesti di quello shinobi? volsi la testa di Hagemono verso Tenma, attesa una risposta domandai rapido: Byakuei confermi? avrei lanciato un rapido sguardo verso il nanetto e poi la Terumi. Quindi avrei sbattuto contro il pavimento la testa di Hagemono: Cosa voleva farsene Osamu di Naruto. Quali sono i suoi piani. Parla! sferrai un calcio contro i reni Sei un viaggiatore? Quando ti sei trovato su quest'isola? ne sferrai un secondo sulle costole Come sei riuscito a riconoscere un drago del Nord se conosci solo quelli azzurri? tentai di spezzargli un dito della mano schiacciandola con il tallone, mentre la Mizukage, ad un mio cenno, avvicinava e allontanava l'acido da Hagemono intensificando e variegando il dolore del nostro prigioniero Quale era il piano di Osamu, cosa ti ha chiesto di fare e cosa voleva farsene dell'Oni?
    Fui preso dall'adrenalina e una foga omicida mi conquistò, risi appoggiando il mio ginocchio sul suo naso pronto ad abbandonare il mio peso e spezzarglielo Perché Raizen, il guerriero del vuoto e Maya potrebbero distruggere questa realtà? Se avesse tentennato non avrei esitato nel caricare il peso sul ginocchio e spezzargli il naso, facendo sì che un fiotto di sangue gli imbrattasse il volto e il pavimento su cui poggiava il capo. Cosa voleva Osamu da te, quali erano i suoi piani nei confronti di naruto? ancora un cenno verso Mei Terumi Perché conosci i draghi bianchi se esistono solo quelli azzurri? Dove si trova i fiordi del paese dei Demoni? spinsi la testa dell'uomo nella pozzanghera di sangue Quali erano i piani di Osamu? Sei anche tu un viaggiatore?

    Espirai calmo, se mi fossi ritenuto soddisfatto delle sue risposte e, con un buffetto leggero sul capo, gli avrei detto alzandomi Bravo, così mi piaci con le mani mi sarei passato le vesti, togliendo la polvere che si era attaccata ad essi mentre ero in ginocchio al fianco del prigioniero. Il mio sguardo si pose sui presenti, lasciando riecheggiare nel silenzio la mia domanda se fossero soddisfatti a loro volta delle sue risposte. Dopo di che, sperando in un rapido ritorno di Kotaro, avrei inviato Tenma a produrre delle manette per le braccia e le gambe di Hagemono che si chiudessero ai polsi e alla caviglie. Infilai le dita tra i capelli e grattai il capo guardando i due Kage Immagino, come dicevate, che avete diverse cose da fare ora. Però noi stiamo per trasportare l'ex generale della guerra ai Cremisi in manette e con evidenti segni di tortura. Potete assicurarci un modo per non venire attaccati dagli shinobi qui presenti a Kiri?
    Se Kotaro avesse fatto in tempo a tornare prima della partenza gli avrei domandato con uno sguardo il risultato della sua caccia. Poi gli avrei sorriso, sereno di saperlo al mio fianco durante la scorta di Hagemono e che non fossi solo con Byakuei e quel ninja di Oto con il suo drago. Bene, direi che possiamo raggiungere gli altri

    [Riuniti]
    Fummo gli ultimi ad arrivare nel luogo dell'appuntamento, erano presenti diverse persone, alcune le riconobbi immediatamente, altre mi erano ignote. Hagemono, legato e imbavagliato, era scortato da me e dal resto del team. Cercai subito Fudoh e, nel vederlo con appollaiato un gabbiano sulla testa, rimasi interdetto e il mio sguardo indagatore si posò poi sugli astanti e quindi su Raizen e quell'aura scoppiettante di chakra che lo avvolgeva. Credo sia il caso che qualcuno mi aggiorni su ciò che è successoUna volta ricevuto rapporto lo feci a mia volta, cercando di non escludere alcun particolare. Verso l'Hokage, poi, aggiunsi: L'idea di fargli evocare un possibile alleato non mi emozionava, per questo non gli ho ordinato di chiamare un drago azzurro. Però, se lo riterrete il caso, possiamo rimediare alzai le spalle
     
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    Mi sta proponendo di abbandonare Kiri?, mi chiesi, certo di aver capito male le parole dell'Hokage, dopo l'accenno a mie possibili parentele in quel di Konoha.
    Grazie per la gentile offerta, Montagna-san, ma in ogni caso non sarei interessato: per quanto abbia i suoi difetti, come tutti i villaggi, suppongo, io Kiri è la mia casa e gli sono fedele., spiegai con un leggero inchino del capo, accennando anche io una mezza risata sul definire Elmo-san un "invasato".
    Per la forma dell'elmo da capovolto, simpatica osservazione., dedussi.

    Alla successiva puntualizzazione dell'altro, feci un cenno con la mano, come a sottolineare che non ci fosse il rischio da lui ipotizzato: Non si preoccupi, non so usare la Mortificazione delle Arti Magiche., sottolineai tranquillamente.

    La discussione tornò sul Tengu ed il suo coinvolgimento con il sogno in cui eravamo: Il Tengu era diventato polvere, le credo., ammisi verso l'Hokage, seppur pensare ad un Dio Guerriero polverizzato era un'immagine inquietante per me, Ma l'idea che qualcuno sia tornato indietro, ha detto? Da quanto doveva tornare indietro? Da dopo la sua vittoria sul Tengu, almeno. C'è qualche tecnica che permetta di fare questo?, chiesi, sinceramente in dubbio sulla possibilità di avere una risposta positiva ad un jutsu che portasse indietro di trent'anni.
    Fu lì che mi sorse un'ipotesi diversa: E se questo fosse il presente di chi ha scatenato tutto questo? In fondo, se l'unica cosa che voleva davvero era il Potere per distruggere questa barriera, bastava sognare di ottenerlo, ma qualcosa nel sogno è andata storto, e da tutti i periodi temporali sono, siamo, stati attirati fin qui.
    Qualcuno potrebbe essere entrato dentro la barriera nel periodo della Guerra con i Cremisi ed aver provocato tutto ciò? Sarebbe stato possibile?
    , mi chiesi, anche se forse nessuno dei presenti poteva rispondere, tranne, possibilmete, solo il drago al collo di Q-san, leggermente più distante da noi.

    Non aggiunsi niente, invece, su fili, matasse ed altro di simile: non erano certamente il mio settore d'esperienza, seppur nemmeno i viaggi nel tempo lo erano, ma, almeno quelli li vedevo e potevo fare delle ipotesi a riguardo.
    Sui fili? Potevo solo credere alle parole che la Montagna di Konoha riportava dall'altro inquietante tizio.

    Fu sulla domanda della mia Bionda sorella, che l'ulteriore osservazione dell'Hokage me lo fece tornare un pò meno simpatico.
    Lo lasciai parlare fino alla fine: l'idea di dire al Tengu che non poteva più produrre chakra andava contro la convinzione che avevo sulla coscienza del Dio Guerriero, del tutto simile a quella di qualsiasi altro essere vivente (cosa che d'altronde eravamo), che aveva un'idea ben chiara del suo corpo, quindi, dal mio punto di vista, era un piano da scartare.
    Così come i miei reni continuerebbero a funzionare, allo stesso lo farebbe anche il chakra del Dio Guerriero., pensai, ma non lo dissi.
    Su una cosa, però, gli diedi ragione: Concordo che possiamo fare tutti i piani che vogliamo, ma solo quando arriveremo lì sapremo veramente con cosa abbiamo a che fare e che tipo di rischi ci sono.
    Non escludo che se qualcuno sta manovrando il chakra del Tengu, potrebbe essere veramente oltre le mie capacità da affrontare.
    , ammisi, in fondo, se qualcuno stava sfruttando il chakra del Dio Guerriero, non sapevo cosa mi sarei trovato davanti, al contrario che nell'eventualità di interagire con un mio simile intrappolato ed addormentato.
    Seppur, pure lì, le variabili erano tante fin dall'inizio.

    Date queste considerazioni, comunque, ci pensai un attimo e poi ripresi: Credo, però, che sia lei, Hokage-san, sia lei, Maya-sama, concorderete che di taluni qui non è che ci si possa fidare a pieno? Come l'Hayaccana, o il Minuto Infame che per ora sta con il mio compaesano, e, ovviamente, il Kage di Iwa.
    Andare, quindi, tutti assieme oltre la barriera, potrebbe portare più caos che altro.
    Maya-sama, egoisticamente, preferirei che la mia possibile futura insegnante di Fuuinjutsu resti il più lontano possibile dal pericolo, quindi arrivati a questa Valle, potrebbe dare a me, o qualcun altro, il Simbolo del Pensiero che le proponevo, magari, anziché renderlo efficace per me, lo renda tale che, chiunque lo applicherà al Sognatore, sia degno della sua fiducia.
    A quel punto, lei, forse, potrebbe restare indietro, come la tizia nella carrozza sicuramente farà, protetta dai due che ha assoldato? Che ne pensa?
    , avrei proposto alla mia probabile sorella.
    Personalmente, avrei cercato di tenere il più lontano possibile da pericolo la Bionda ed anche la Bruna (seppur in quel caso solo per mantenere saldi alcuni eventi del mio passato) e, per sicurezza, anche il mio probabile padre.

    Dopo il successivo, più appartato, dialogo con l'Hokage, in cui scoprii che i due draghi conoscevano un modo per raggiungere l'ingresso oltre la barriera, iniziai a rivalutare tanto il mio piano iniziale, quanto quello che avevo proposto poco prima all'Esperta di Fuuinjutsu ed alla Montagna-san, il ché mi alienò dal dialogo che il Kage della Foglia ebbe con Q-san ed il suo drago, per comunicare con Bendino-chan e la sua squadra.

    [Se arriva Youshi]

    Quando poi il mio compaesano si riunì a noi, con il Fantasma-san, Tenma-san, il Minuto Infame ed un inatteso prigioniero, alla sua richiesta di aggiornamento, mi feci avanti, probabilmente con il Demone Piumato sulla testa che si presentava, vaneggiando ancora una volta dell'Armata di Fudoh Orihara.
    Se fosse successo, avrei alzato gli occhi al cielo, ancora una volta: Per il cognome, ne parliamo quando torniamo nel presente, va bene, Tokugawa-san?, fu la mia eventuale unica osservazione a riguardo.

    La prima cosa che devi sapere: nella carrozza di pietra, c'è la Signora di Taki, l'originale.
    Frena però le ombre, c'è un piccolo problema per i tuoi propositi omicidi: proviene dal passato, non sapeva della missione all'Abete e dice di non avere ancora un Cavaliere Dorato.
    Se la uccidi adesso, potremmo non avere nessuna traccia valida nel presente su dove si trovi Ago e supporrei che per te sia quella la priorità.
    , gli spiegai con un tono che lasciasse intendere che doveva restare calmo, poi feci un passo avanti e bisbigliai, Però, ora conosco il suo volto. e mi sarei allontanato di nuovo, sorridendo all'altro.

    Detto questo, i dettagli più importanti: l'Hokage, tramite quel tizio inquietante, ha scoperto che siamo dentro un sogno, non nel passato, ma in un sogno fatto in questo passato che potrebbe avere effetti sul presente.
    L'ipotesi, che almeno la Montagna di Konoha condivide con me, è che o il Tengu sta avendo questo sogno, o qualcuno lo sta avendo e rendendo così reale sfruttando il chakra infinito che poteva generare il Tengu.
    L'Hokage ha preso per se tutto una sorta di ammasso di chakra, che probabilmente è stato introdotto nel sogno per liberare il ... l'Arma che Genera Potere, ma lui la userà per andare ad attaccare l'Oni assieme al tipo inquietante suddetto.
    Il più di noi altri, invece, dovrebbe andare a svegliare chiunque stia sognando questo mondo nei pressi della tempesta, barriera, o ciò che c'è nel Paese del Fulmine.
    , avrei continuato, elencando più o meno i fatti, escludendo volutamente ogni dettaglio sui mostri alati che petulavano lì intorno, ed ancora una volta su quello che forse stava sulla mia testa.
    Oh... e sempre il tipo inquietante ha gentilmente offerto una serie di armi per le due squadre., continuai indicando il bastone che tenevo stretto nella mano sinistra.
    Non mi sarei poi intromesso nella discussione sui draghi da evocare, sapevo che servivano per i piani del Kage della Foglia.

    Quando, poi, la questione fosse stata chiarita, avrei chiesto nuovamente a Bendino-chan, alla Montagna-san, a Maya-sama, a Tenma-san e Q-san, oltre che al Guerriero del Vuoto ed al Fantasma-san di avvicinarsi.
    Toppu-san, Daigeki-san, l'Hokage mi diceva che ci potrebbe essere un percorso per oltrepassare la barriera e forse voi lo conoscete, se fosse così, muovendoci nelle ombre che i nostri due abili Tokugawa sanno gestire, potrebbe una parte del gruppo, arrivarci?
    Inizialmente pensavo di chiedere a Maya-sama un Simbolo del Pensiero ed avventurarmi assieme al compaesano del mio tempo per cercare di svegliare il Tengu, ma come mi è stato fatto notare sia c'è chi è più potente di me, sia ci sono tantissime variabili per cui in due potremmo non essere preparatissimi.
    La mia idea sarebbe quindi che voi, Daigeki-san e Toppu-san, spiegate il percorso per oltrepassare la barriera solo ai due Tokugawa, ma che poi io, voi quattro, il Guerriero del Vuoto-san, qui, ed uno dei due guardaspalle della signora nella carrozza, eventualmente, ci avventuriamo dall'altra parte.
    Ovviamente questo piano si basa su un paio di variabili, fra cui, quante persone possiate, voi Tokugawa, portare nelle ombre con voi, in una volta sola.
    , aggiunsi, voltandomi verso Bendino-chan ed il Fantasma-san.
    E se posso suggerire, Montagna-san, nella sua battaglia contro l'Oni, forse un terzo Kage vi sarebbe utile, anche se non sono sicuro lo troverete d'accordo, ma di certo Apachi-san, essendo un non-morto, potrebbe darvi qualche vantaggio., suggerì.

    Aspettando pareri dagli altri e sperando che ci trovassimo tutti d'accordo su come muoverci.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    A Spasso nel Tengu

    15c

    Interlude-Ter

    [Youshi e Kotaro]
    La Mizukage, Orochimaru e Kotaro ascoltarono con attenzione le parole di Youshi su Hayate, mentre l'assassino gongolava per i complimenti dell'anziana leader della Nebbia. Poco dopo, risolta la situazione, fu il momento di caricare Hagemono e interrogarlo. Lo Stratega? No, non lo ho visto qui ma... venne interrotto dal Tokugawa che per asserire la sua dominanza impose di rispondere solo quando era interpellato, e l'associazione di ninja al suo fianco validava ulteriormente quell'autorità. Con l'acido che strappò un grido di dolore all'uomo mentre le dita venivano bruciate, Youshi riprese l'interrogatorio da capo. Ggghh...si. SI, è il Veterano. La Mizukage sputò a terra (e la saliva sciolse parte del suolo, essendo magma) mentre Orochimaru sibilava con furia. Lo ho incontrato due mesi prima dell'attacco che ha annientato la Zanna. Mi ha reclutato allora, attaccò il campo base dove ero di stanza. Circa sei mesi prima della caduta di Konoha. Ricevette lo schiaffo, ma non era nulla rispetto all'acido che aveva annientato i suoi polpastrelli. Ho detto che non so dove sia lo Stratega! E si, è il Veterano!

    Allentato il dolore, il Tokugawa riprese le sue domande, mentre Hagemono respirava velocemente e superficialmente ora che l'ustione si alleviava. Anf...io...anf...non sapeva nulla dell'Oni, anzi, si chiedeva cosa ci facesse qui. Io nemmeno sapevo che quella cosa si chiamava Oni. E non...non so bene quali fossero i suoi piani, mi ha solo detto di obbedire e aiutarlo. Il calcio successivo lo buttò a terra, boccheggiante, mentre Youshi lo tirava per i capelli. Non...non lo so! E' il Veterano!! Quell'ossessiva ripetizione di domande a cui aveva già risposta serviva a sfiancare e distrarre anche la mente, cercando un lapsus. Youshi non avrebbe sfigurato come torturatore per Kiri. Io non...io non sono un viaggiatore. Ha usato chakra. Lo colse subito orochimaru, allungando una mano per schiaffeggiare Hagemono, che nell'alzare lo sguardo su Youshi avrebbe ricevuto l'ennesimo manrovescio.

    Singhiozzante a terra e tremante per il dolore, avrebbe continuato a rispondere. Io...sono...Osamu è il Veterano...non so dove sta lo Stratega...non lo so... Alle domande sui draghi cercò di restare in silenzio ma l'Interrogazione Mentale forzava le risposte. Io...io... Byakuei sembrava stufo di quella pantomima, alzando lo sguardo e sbuffando quasi annoiato. Non fai prima a farmelo uccidere e resuscitare come mio schiavo? Così sarà obbligato a dire tutto. Aveva in fondo la padronanza dell'Edo Tensei. No...mi sto divertendo troppo. Replicò la Mizukage, torva in viso. L'abito è...giallo? Non vedo bene...io...sono draghi del nord perché sono bianchi, no? Solo qualcuno che non vive in questo tempo può saperlo. Sentenziò Tenma. E l'abito è grigio. Quest'uomo è un Viaggiatore come voi. Tenma confermò, dato che pur non potendolo vedere sapeva di che colore fossero i suoi vestiti.

    Le botte successive non portarono risposte nuove, se non un'ammissione, stremata e carica di dolore, sull'essere un Viaggiatore. SIII...siii..sono qui da...da un mese. Ero a Kumo e ho visto una luce verde. Ho ucciso il me stesso di questo posto e lo ho sostituito...anf...questo non è il passato...non...non può esserlo, ci sono troppe discordanze. E' qualcosa...di...parallelo. Dopotutto quegli eventi li aveva vissuti e aveva potuto realizzare molto più facilmente la natura approssimativa di quel luogo. Un serpente evocato da Orochimaru avrebbe inghiottito hagemono per trasportarlo più facilmente mentre il gruppo si allontanava, e ovviamente nessuno dei presenti, nemmeno il medico Tenma dal cuore grande, si azzardò a curare anche solo un graffio al più grande traditore della storia Accademica. Kotaro era tornato con una piuma in mano, segno che si era sbarazzato del volatile di Osamu, e attendeva sviluppi, limitandosi a un buffetto alla guancia del nipote e a un occhiolino.

    [Raizen e Osamu]
    Un'isola da qualche parte, nemmeno lo ricordo. Avrebbe risposto il Veterano riguardo al famoso Pilastro, mentre all'evolvere della situazione si sarebbe trovato davanti alle argomentazioni di Raizen e alla sua arroganza, forte di un potere che a malapena controllava e che non poteva usare. Non avrei capito? Io? Replicò divertito. Non hai la più vaga idea di ciò che è in gioco e di quali siano i miei piani, e ti arroghi il diritto di poterli sovvertire? Più parli e più comprendo che non ho alcun bisogno di tenerti da conto. Non puoi ostacolarmi. Aggiunse, passando una mano sul mento, impossibile dire se fosse un bluff o meno. La mia offerta rimane, a te la scelta. Ma se vuoi un consiglio...non inventarti cose che nessuno ha detto per poi usarle come leva per le contrattazioni. I termini del nostro accordo sono quelli che ho deciso io. Non tu. Tutto ciò che hai detto è frutto delle tue speculazioni...e le speculazioni finiranno per portarti fuori dal seminato. Era stato Raizen a parlare dell'accordo come equo e di dover dare tutto l'aiuto possibile, era stato Raizen a dire che fornire le informazioni sarebbe stato collaborare, era stato Raizen a pensare che il Veterano avrebbe offerto un patto che lo obbligava effettivamente a qualcosa. Osamu aveva detto chiaro e tondo che i termini dell'accordo erano a sua discrezione, non a quella dell'Hokage. E lui aveva accettato. Se hai finito con gli sproloqui e col turpiloquio immotivato, decidi. Vuoi fare a botte, per usare termini che immagino siano al tuo livello...o vuoi continuare la nostra collaborazione? Non hai margine di negoziazione. Non lo hai mai avuto. Non lo avresti nemmeno con il doppio del potere che hai adesso. Perchè io posso andare via da qui con un pensiero, rinunciando ai miei guadagni. Ma tu...tu potresti non andare mai via da qui senza il mio aiuto, e le tue minacce diventerebbero vane. Oppure pensa se ti remassi io contro in questo frangente, sopravviveresti? Sorrise. E anche se uscissi...siamo già nemici da ciò che dici, cosa mi cambierebbe saperti più ostile nei miei riguardi? Era una domanda retorica, la vera domanda era sapere se Raizen voleva accettare il secondo patto o voleva continuare quell'alleanza. Sono assolutamente disponibile a collaborare. Ma fornirti i piani non è utile in questo frangente. Ha un costo a parte.

    Durante le elucubrazioni successive dell'Hokage, pur provato dall'indicibile fonte di energia, il Veterano avrebbe fornito brevi consigli, come anche Orochimaru (e per ovvi motivi non Apachai) ma quello fondamentale sarebbe stato ciò che riguardava i Colossi. In che senso "dei puzzle"? Avrebbe chiesto. Le Armi di Iwa non sono armi in senso stretto, sono creature viventi. La loro mente è stata costruita artificialmente ma è pur sempre una mente. E può immaginare...sognare...comunicare. Non rimane nemmeno una traccia dei Colossi usati per assemblarli, ma hanno una loro coscienza, per quanto artificiale. Non è assurdo pensare che nel momento della distruzione un'Arma si sia rifugiata in un mondo onirico, almeno con la mente...a patto di avere abbastanza chakra e determinazione per farlo. Alla domanda sui progetti poi sogghignò. Comincio a pensare che tu non sappia realmente nulla di nulla, ecco perché vuoi così tanto quei testi. Ma la domanda aumenta il valore. Le domande successive su come Orochimaru e Liu Bei potessero aiutare nel gestire lo strabordante potere dei Bijuu non furono di grande aiuto, ma se non altro ebbe la conferma che il Vecchio Serpente era realmente schierato con l'Alleanza, dato che le forze Cremisi erano in contraddizione con le sue ricerche. Il Veterano al riguardo non commentò, limitandosi a sorridere sarcastico.

    [Fudoh e Maya]
    Liberare Taki? Non essere sciocco, Taki è solo un luogo. Un Dio Guerriero mi serve per uno scopo più alto...uno a cui volente o nolente dovrà partecipare anche la mia ignara sorella. Spiegò la Signora di Taki, sibillina. Quanto al mio conoscere questo nome...beh. Tutto ciò che sapeva Sakura lo so anche io. E lei sa tutto sugli Dei Guerrieri. Replicò con tono tranquillo, salvo poi farsi più seria quando Fudoh parlò di loro padre. Rei Yujin è uno dei guerrieri più abili di questo tempo, anche se assai sottovalutato. Dopotutto è frutto di una maledizione millenaria, e si sa che il karma accumulato ha i suoi...risvolti. Non morirà facilmente al mio servizio. Le labbra si erano assottigliate, evidentemente trovava irritante quell'argomento. Averlo come cavaliere è una sicurezza...inoltre non posso permettere che venga ucciso per errore durante le incursioni dell'Oni. Dopotutto non sapevano ancora di essere in un sogno, e pertanto per lei vedere morire il padre poteva significare la sua stessa dipartita. Lo aveva reso cavaliere per proteggere entrambi.

    [Raizen e Fudoh]
    Rilassarmi? L'unica volta che lo ho fatto ho perso un occhio. No grazie. Replicò, tombale, lo Tsuchikage mentre il gruppo tornava a riunirsi. Maya e Orochimaru valutavano le opzioni riguardo alla situazione di Raizen e ognuno disse un pò la sua, con il Re dei Gabbiani che ammirava l'Hokage gonfio d'orgoglio. Scrivere qualcosa che delimiti e renda sensato un paradosso è roba da Scriba del Mondo. Non lo so fare. Non ancora. Ma farò il meglio che posso, carino. Sussurrò Maya al suo orecchio, passando le dita sul petto di Raizen anche se il contatto rilasciava scintille. anche se l'arrivo di Youshi con il prigioniero fu l'elemento fondamentale.

    Mentre Orochimaru e Maya erano al lavoro, Raizen e Fudoh iniziarono a valutare le opzioni assieme allo Tsuchikage e a Osamu, sebbene Youshi fosse in arrivo (dopotutto Tenma e Toppu sapevano come arrivare dai gabbiani). Tutto il discorso di usare i Draghi non ha molto senso senza draghi, per l'appunto. Disse Maya dopo l'intervento di Fudoh, mentre continuavano le discussioni. Il Dono degli Dei di Fudoh sembrò passare inosservato alla sorella, e se l'altra diede segno di aver percepito qualcosa non lo mostrò...ma sicuramente anche se stancante per Raizen, quel potere alleviò notevolmente il dolore.

    [Riuniti]
    All'arrivo di Tenma e Toppu si poté aprire il varco, ma il passaggio portava appena fuori dalla Valle del Vento pertanto non sarebbe stato utile a superare la barriera della tempesta che teneva tutti fuori...dovevano trovare un modo diverso. L'arrivo del vero Orochimaru nel corpo femminile fece tirare un sospiro di sollievo a Liu Bei mentre il serpentello che aveva nel cervello si dissolveva passando ogni informazione all'originale, e Kotaro salutò i presenti come una scolaretta. La Mizukage era rimasta nel palazzo, per cercare ed epurare tutti coloro che erano fedeli ad Hagemono il quale, vomitato dal serpente, era in condizioni pietose.

    L'uomo torturato non aveva risposte diverse da quelle fornite al Tokugawa, e nessuno aveva la più pallida idea di quali fossero i piani di Osamu o i suoi limiti. Naruto contavamo di trasportarlo sul campo di battaglia in uno scontro con tutti noi leader...tranne Hagemono e la Mizukage. Pensavamo che la nostra presenza bastasse ad attirare il Veterano, per poi fargli scoppiare la bomba in faccia. Avrebbe detto il Kokage. In ogni caso dopo una sana dose di minacce Hagemono avrebbe acconsentito, tremante, a evocare il drago azzurro che era detentore del Contratto.

    Eccomi evocatore e...HHIIIIII!!! CHE SUCCEDE??? Il drago era poco più grande di una mano e riusciva a parlare anche con una sfera in bocca, ma subito si mise in guardia, pronto a dissolvere l'evocazione nel vedere Hagemono conciato a quel modo! COSA SUCCEDE? Devo chiamare la Regina? Sei in pericolo? Lui è...Gyakuryū (Risacca). Il più anziano tra i draghi azzurri...anche se...con la mente di un bimbo... Hagemono, che faccio? Stava a Raizen e agli altri convincere il piccoletto che non erano un pericolo...e dopo aver pestato a sangue il suo evocatore la cosa sarebbe stata parecchio difficile da risultare credibile. Hagemono aveva già firmato il contratto nel tempo in cui era stato trasportato e dopo pochi dialoghi avrebbero compreso che il draghetto era reale e proveniva dal mondo reale, anche se il Richiamo lo aveva portato nel Sogno, ma come convincerlo che Raizen aveva bisogno di Draghi per salvare sé stesso e gli altri?

    Byakuei intanto si guardava intorno divertito, andando a discorrere con il fratello mentre Orochimaru restava vicino ai Viaggiatori, e lo stesso valeva per Kotaro, che aveva accolto l'informazioni sulla natura onirica di quel mondo con perplessità, dopotutto pochi dubitano della loro stessa esistenza (a differenza di Byakuei che, assai rilassato, avrebbe fatto spallucce). Non restavano che gli ultimi dettagli.
     
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    I Draghi Azzurri

    XVI




    Non aveva più proiettili, qualcosa tra le sue parole aveva convinto il Veterano di potersi difendere da qualsiasi suo colpo di testa, per cui abbandonò la tensione e si mise verticale, più rilassato.
    Senza accorgersene il supremo leader dei cremisi aveva ammesso che poteva rinunciare a quella vittoria.
    Si mise a braccia conserte.

    Perfetto.
    Direi che tutti abbiamo speso sufficienti parole.
    Io so che mi credi un povero scemo borioso, tu… che puoi perdere
    E adesso lo so anche io.


    Avrebbe alzato le spalle.

    Certo, mi sarebbe piaciuto farti capire dell’altro per guadagnarci di più, ma è evidente che per quanto tempo tu abbia controllato non sono stato in grado di spiegare che quello vissuto ha un valore differente.
    Ad ognuno i risultati dei suoi investimenti.


    Accennò una risata quando venne accusato di sapere poco sulle armi.

    Togliti quella faccia da grande investigatore, è palese che so poco, non ci sono mai state condizioni per studiarle realmente.
    Ma se credi di poter fare un prezzo sei decisamente… com’era?
    Fuori dal seminato.
    Hai scelto, Mezzo Veterano.


    Con quelle parole avrebbe avuto l’onere della vendetta da soddisfare.



    [Alla Scogliera]



    Guardò il Kiriano con positività, un ninja attaccato alla sua terra ma pronto alla collaborazione era una risorsa per l’alleanza, non certo un ostacolo.

    Com’è giusto che sia, Fudoh di Kiri.

    Sorrise con sincerità, se a Kiri c’era speranza era grazie a shinobi come lui.

    Non so Fudoh, non penso, ma questo non è il mio campo, considerando che cerchiamo delle soluzioni è bene avere tutte le ipotesi davanti.
    Se però è stato creato un presente che raduna persone da diverse epoche mi sembra plausibile che qualcuno possa tornare indietro.


    I discorsi andavano esaurendosi, e quando il concilio si restrinse per discutere del piano d’azione Raizen annuì.

    E non pensare che non siano in ascolto, Shotaro è come un adolescente davanti alla toppa del bagno delle ragazze.
    Nella tua lista hai anche dimenticato il simpatico Osamu, è tra quelli che possono uscire da soli da qui ma cerca in tutti i modi di ottenere qualcosa.
    Forse Maya potrebbe avere una buona destinazione da raggiungere se è così abile con i sigilli come dice, ma ce ne occuperemo dopo.
    C’è comunque un dettaglio da non sottovalutare che ho appreso da poco.
    Le armi hanno una mente, ma artificiale come i loro corpi, non so con precisione cosa possa comportare, ma sapere che seguono uno schema costruito da umani potrebbe darti una mano a trovare una soluzione, resto dell’idea che convincerlo di avere un malfunzionamento potrebbe essere una buona idea proprio perché artificiale e deve decidere cosa attivare e come, non come un essere vivente che non ha coscienza dei suoi sistemi.
    Ad esempio, tu non decidi ora muovo lo stomaco così per digerire meglio, le armi credo lo facciano e se così fosse potresti ingannarle.
    Ma deciderai davanti al problema.


    I lavori sul suo corpo e sul suo chakra intanto procedevano per il meglio, e grazie alle forze impiegate tutti quei puntelli aiutarono la diga a reggere nonostante la mostruosa mole di lavoro in più a cui doveva far fronte. Dopo il dono di Fudoh, qualcosa di differente da una semplice cura, ma che per Raizen era identificabile solo come la maestria di un abile medico, potè finalmente inspirare senza sentire l’armonia delle costole incrinate.

    Grazie.
    Per quanto avessi contato su un supporto non era scontato ottenerlo.


    Si sarebbe voltato verso Maya, avendo sentito che la sua ignoranza aveva una sorta di data di scadenza, un affermazione forte, sintomo del fatto che era certo che qualcuno l'avrebbe illuminata presto o tardi.

    Lavori ai più alti livelli di queste conoscenze e ancora hai dei limiti, non fraintendermi è proprio perché non ti sottovaluto che sono stupido.
    Sai… ho una sorta di debole per le inguaiate come te Maya.
    Hai custodito assai gelosamente i tuoi affari e ne son ben poco, ma sii prudente verso chi chiami maestro, di scriba del mondo ce n’è uno ed uno soltanto e la tua sete di conoscenza potrebbe essere una trappola.
    Questo non toglie che ho un debito con te, e lo salderò.


    Ripensare allo scriba del mondo in realtà gli fece balenare in mente l’idea che in quel tempo ancora poteva esistere il suo eco seppur sotto forma di colossale albero, e visti i fatti di Tsuya quella conoscenza era accessibile da ninja di quella caratura ma il tempo gli remava decisamente contro.

    Orochimaru, Maya.
    Mi serve un colloquio privato.


    Disse a mezza voce indicandosi le tempie.

    Una manipolazione così fine del chakra da parte mia ora non è possibile, rischierei di farvi saltare in aria la testa.

    Se ci fosse stato un contatto avrebbe fatto delle domande sbrigative.

    Maya, quanto veloce puoi spostarti se viaggi completamente da sola?
    Sii sincera, devo valutare se fornirti o meno la più grande occasione della tua vita e io non mento sulle cose di valore che posso elargire gratuitamente.


    Inspirò leggermente preoccupato e solo se Maya avesse fornito un metodo rapido che le consentisse di percorrere mezzo continente e tornare da lui in tempi brevi avrebbe ceduto un informazione in grado di ribaltare il debito che aveva con lei ma fornire a lui lo scatto definitivo in quella situazione: rendere inaccessibile quel chakra a chiunque meno che a lui.
    Fece apparire una mappa come se fosse un gigantesco schermo, al di fuori di un piccolo raggio di tranquillità il chakra si muoveva in vortici terribili che sfogavano in onde grandi quanto palazzi in uno spettacolo fatto di echi lontani che faceva rabbrividire.

    Lì.
    Tsuya.
    Un piccolo villaggio oltre i confini della Foglia nelle terre della Cascata.
    Siete consapevoli di cosa ci sia lì?
    O se esiste qualcosa di particolare in quelle terre.


    Le armi da sigillate non avevano consapevolezza delle loro posizioni, o quantomeno così credeva, ma se ne sarebbe potuto accertare successivamente, ora era importante sapere attraverso Orochimaru se chi aveva il controllo di quel mondo ne era al corrente, in caso contrario avrebbe potuto escludere qualcuno dalla lista delle menti dietro a quel viaggio onirico. Dopo la risposta di Maya, se positivo avrebbe quindi proseguito.

    Se questa realtà è abbastanza fedele li… troverai un eco dello Scriba del Mondo trasfigurato in un albero colossale, potrai comunicarci e se lui ti reputerà degna chissà, potresti avere una buona scorciatoia verso tante delle risposte sulla tua arte che cerchi.
    Procedi con cautela, se il sigillo dei miracoli è fedele al suo nome potresti essere in pericolo, l'albero fa da guardia ad una delle armi.
    Ma il gioco vale la candela a quanto ne so, se grazie a Pangu imparerai qualcosa ti prego di completare la tua opera, isolare completamente questo chakra da chi l’ha generato potrebbe essere un discreto freno ai piani dello svitato che sogna questa realtà.
    Prima che si possa riorganizzare dovrebbe passare del tempo, e avrei anche la certezza che l’ Oni non può assorbirlo.
    Ah, visto che ci siamo, magari non sei esperta quanto questa signorinella Orochimaru, ma controlla se ha messo qualche sorpresa al mio sigillo.


    Prima che la connessione si interrompesse aveva un ultima domanda per la creatrice di sigilli.

    Maya, quando siamo arrivati qui stavi già facendo danzare queste comparse nel palmo della tua mano usando la tua influenza nel modo più corretto, non ti ho ancora chiesto cosa hai scoperto tu qui in mezzo e soprattutto Liu Bei non ha saputo scrutarti al meglio.
    Dovresti avere ricordo di questo evento avendo condiviso la mente con lui, Orochimaru.
    Mentre i tuoi sigilli che non funzionano che effetti avrebbero dovuto avere?


    Ricevute le risposte avrebbe dato ulteriori istruzioni.

    Orochimaru, collegami con Hagemono, con garbo possibilmente.
    È ora dello sbirro buono.
    Capirai quando farlo.


    Risolta quella questione e riaperti gli occhi sulla realtà, quale che fosse l’esito, sarebbe tornato alla riunione, realizzando il pessimo stato in cui avevano ridotto Hagemono: un interrogatorio indubbiamente fruttuoso, ma restava un lavoro ammezzato, se non altro Fudoh l'aveva alleggerito dell'onere di riportare tutte le informazioni raccolte fino a quel momento.

    Si, il tipo Inquietante è il Veterano comunque.

    Disse con un mezzo sospiro, accettando che probabilmente quello di Fudoh con i nomi era un limite.
    Una volta conclusa la parentesi per il kiriano guercio con la faccia paralizzata in un ghigno da kappa appassionato di mutandoni ingialliti giunse il momento di concordare la collaborazione con Hagemono.

    È triste sapere che i tuoi guai non sono che appena cominciati.

    Il suo sguardo rimase fisso su di lui, ma la comunicazione continuò mentalmente.

    Eccoci qua, il più gran pezzo di merda della guerra cremisi, e probabilmente della storia, ancora impegnato a merdeggiare nonostante sia consapevole che questa non è la sua realtà.
    Non voglio torturarti per quanto tu mi faccia schifo, così schifo che ho il timore che il tuo fetore mi si incollerà al naso fino alla fine dei miei giorni.
    Ma sai, c’è la puzza di merda e quella del cibo fermentato.


    Gli rivolse uno sguardo eloquente, dando un tono benevolo a quell'affermazione.

    Sai, lì fuori non mentivo, hai detto che sei venuto da Kumo, giusto?
    Quindi o hai abbandonato il tuo ruolo al centro di comando anzitempo, cosa che trovo estremamente improbabile visto il tuo fetore, oppure hai visto con i tuoi occhi la sconfitta del Veterano tuttavia… hai i giorni contati, forse le ore, me l’ha detto Osamu stesso dopo averti dipinto come il codardo che sei.


    Indicò il ricordo, impossibile da contraffare per lui, aiutandosi a delineare i contorni di una persona di cui era impossibile fidarsi e che l’aveva lasciato in vita solamente fino a quando poteva sfruttarlo.

    Adesso però hai una possibilità di fare una cosa buona nella vita, iniziando dal darmi delle risposte, per favore non essere stupido hai visto tu stesso che mentire non ti conviene ed è totalmente inutile.
    Perché sei così fedele al Veterano?
    Non puoi dire che sono tutti pazzi a non farlo, il mondo ha combattuto e ha vinto contrariamente a te.
    Cosa sai che gli altri non sanno per renderti così fedele?
    Cosa facevi quando sei stato portato qui?
    Perchè il Veterano dovrebbe volerti morto?
    Perchè le navi ormeggiate nei resoconti del nostro tempo non ci sono, quale è il loro scopo?
    Inoltre chi vive questa realtà sembra non sapere dove le hai ormeggiate, come se quel luogo non esistesse, tu però sei stato in grado di sfruttarlo, hai fatto qualcosa oppure il luogo esiste anche se tutti lo ignorano?


    La domanda a quella risposta poteva essere un utile rinforzo alla piccola missione laterale di Maya se l'avesse accettata.

    Dai draghi blu sei finito solo per sbaglio o hai voluto dirigerti al loro faro?
    Se i draghi non sono corrotti si legano a persone che hanno il potenziale di fare qualcosa di buono, ma tu non hai salvato gli Uzumaki, quello che ti ucciderà non sarà un assassino, sarà uno sterminio.
    Nel mio tempo non esistono Uzumaki.
    Neanche uno.


    Poteva vedere la verità negli occhi di Raizen, ed anche il bivio a cui aveva accennato poco prima, a disposizione di un animo saggio.

    Vuoi fare del bene, Hagemono?
    Un solo, singolo atto di bontà in grado di cambiare le sorti del mondo?
    Dopotutto sei un morto che cammina, nel tuo tempo non ti aspetta altro: morte o redenzione.


    Doveva vedere il senso di colpa nel suo viso, la sofferenza, la tristezza, lo spirito di sacrificio, l’ultima scintilla della foglia doveva essere da qualche parte nel suo spirito.

    SVEGLIATI PUOI ANCORA FARE LA TUA PARTE!

    L’avrebbe scosso solo imponendosi con la voce e una ventata di chakra.

    TU!
    Tu puoi fare di più che sterminare un villaggio di reietti che desiderava solo vivere in pace!


    Lo afferrò per le spalle.

    Tu puoi essere una trave tra le ruote nel destino del Veterano, solo grazie a QUESTO momento.
    Perché questo momento non è MAI esistito se non ORA.
    Lui non ha potuto prepararsi ad esso!


    Vicini, vicinissimi.

    Io sono il decimo Hokage.
    E so che il Veterano può essere sconfitto, ne sono la prova!
    Vuoi aiutarmi?


    Era una domanda diretta, che accettava solamente un si o un no, non poteva mentire.
    Una risposta positiva avrebbe rialzato il morale del Kage, giovane nel tempo e nell’età rispetto ad Hagemono ma con un tipo di saggezza a lui precluso, una saggezza la cui approvazione era in grado di portare speranza anche nell'animo esile ed egoista dell'Uzumaki.

    C’è un clan, i Kurogane, quei dannati ratti si sono nascosti alla foglia dopo la guerra, hanno con sé la mente del Veterano, può risorgere senza di essa, può essere il Veterano, ma le sue memorie, la sua vera essenza, la sua esperienza gli sarà preclusa, non so se per sempre o per un limitato periodo di tempo, ma lo fermerà.
    Se gli Uzumaki saranno uccisi vuol dire che per voi qualcosa è andato storto quindi non potrete agire, ma tu o chi per te potrà infiltrarsi, avrete anni a disposizione per prendere quel rotolo e distruggerlo e se non riuscirete, ti basterà cercare me, vengo da Kumo ma è Konoha la mia casa e tendo a farmi notare.
    Dimmi semplicemente ciò che ti ho detto e dammi informazioni per i Kurogane se mi dirai che sono figlio di Sanako ti crederò, nessuno lo sa, così potrò crederti.


    Organizzata una delle scommesse più grandi della sua esistenza avrebbe sospirato.

    Ora cerchiamo di risolvere i problemi del presente, tu… tu ancora sei il cattivo.
    Hai delle vite da pagare, tante, troppe... e per oggi ancora pagherai, per il bene di questa recita e di questo piano.
    Sigilla questo ricordo, impostalo per rilasciarsi quando tornerai nel tuo presente, fai in modo che si possa tramandare, lascia solo le domande che ti ho posto riguardo il Veterano, saranno una buona copertura.
    E accetta ciò che verrà, sarà una garanzia per te.


    Il ritorno alla realtà fu spiacevole per Hagemono, Raizen gli aveva chiesto di evocare i draghi puntandogli un dito sulla caviglia affondando tra nervi e tendini, neanche lui era pienamente consapevole di quanto potesse essere doloroso, ma fu ben attento a non fargli spillare ulteriore sangue. Una vita della zanna era stata vendicata. Ne restavano tante altre.

    Calmo, Latore del Contratto.
    Sei davanti al Guardiano dell’Equilibrio, figlio di Tian, Raizen Ikigami Huangdì.
    L’Esuvia stessa di Ryujin mi ha riconosciuto e insieme ad essa ho supportato la causa di Ogre, ancestrale amico del Grande drago.


    Nessuno aveva mai sentito il suo nome completo, ma tra i draghi quel cognome era sufficientemente antico da essere una prova della sua identità non essendo noto in tempi moderni avendolo il generale ideato per se stesso ed avendolo tramandato unicamente a lui. L’ Esuvia stessa non era stata citata a caso, il riconoscimento da parte delle spoglie di Ryujin equivaleva alla purezza di intenti verso la terra stessa.

    Il tuo evocatore si è macchiato di crimini incommensurabili tra gli uomini, tradendo fratelli, alleanze e amici.
    Sta cercando di redimersi col tuo aiuto, se ascolterai verrà curato e sarà trattato con più rispetto di quanto non ne meriterebbe.
    In questo tempo il mio nome non compare nei contratti dei draghi del nord e dell’ovest, quindi non posso evocarli, anzi, non sembrano neanche esistere qui, il tuo evocatore però non è stato influenzato da questo limite e sta dando a me la possibilità di stringere un patto con voi, così che io possa combattere col vostro supporto.
    Siete rimasti per tanto tempo lontano dai problemi del mondo, ma questa è la battaglia di Tian e io l’ho ereditata così come il legame con voi.


    Allargò le mani alludendo a se stesso ma si rese conto che forse la mente infantile del drago non era adatta a tutte quelle parole, tutti quei titoli, e concetti come giustizia e tradimenti. Forse nell’innocenza del suo animo era presente la chiave per convincerlo delle sue buone intenzioni, per cui gli indicò la sua spalla.

    Il mio ruolo dipende dall’interazione con il tuo popolo, è la connessione con voi che mi permette di esprimermi al meglio.
    Capirai da solo, posati qui, non potrò farti nulla, rilasciandoti sarai al sicuro.


    Non l’aveva evocato e non aveva firmato il contratto, ma restava un drago e lui restava Raizen. Chiusi gli occhi e ritrovato al suo interno un eco della sua anima nel frastuono creato dai demoni lo fece emergere espandendone le vibrazioni fino a toccare quella di Gyakuryu. La connessione che era in grado di stabilire con i draghi era profonda più di qualsiasi altro legame e l’anima poteva comunicare meglio di qualsiasi parola. Ogni concetto, ogni frase, ogni pensiero trovò conferma ed espressione in quel silenzioso contatto, gli altri draghi, l’esuvia, l’intenzione e i sacrifici per riunirli e scacciare il precedente guardiano, l’Hayate che li aveva ingannati e divisi e non da ultimo la necessità di combattere in mezzo all’acqua, terreno a loro favorevole.
    Gyakuryu avrebbe trovato anche un altro sentimento importante, l’odio verso Hagemono e verso i terribili crimini da lui perpetrati, era una verità che non poteva nascondergli così come non gli nascose la speranza che nutriva per la sua redenzione piccola come un granello di sabbia ma forte di una luce inoscurabile in grado di salvarlo dalla morte e dall’infausto destino che aveva costruito sul sangue dei suoi fratelli. Il suo non era un ricatto quindi, era stato sincero, e tentava di salvare quante più persone possibili con quel gesto, incluso il suo padrone anche se non sembrava dal suo stato.

    Ho il tuo benestare Gyakuryu, portatore del contratto?

    Chiese gentilmente una volta terminato.
    Se avesse ricevuto una risposta positiva si sarebbe alzato rivolgendosi agli indigeni di quella realtà.

    Curatelo e imprigionatelo.
    Che abbia di che sostentarsi nella sua prigionia, la pena di morte che lo attendeva è revocata e non accetto discussioni in merito.
    Ma riservategli la più profonda e impenetrabile delle celle, va sorvegliato costantemente al pari di Naruto, contenuto e nutrito, nessuna di queste disposizioni è revocabile da autorità alcuna fino al termine del conflitto quando il suo caso verrà esaminato.


    Orochimaru sapeva che quello era un articolato modo per dare delle istruzioni ben chiare: Hagemono andava messo al sicuro come il tesoro quale era e forse protetto anche da se stesso.
    Terminato con Hagemono avrebbe continuato ad interloquire con il piccolo drago.

    Dimmi, sei in grado di richiamare i nove esponenti più forti del tuo clan?
    Hai proposto ad Hagemono di chiamare la regina dopotutto.


    Quando quei preparativi furono ultimati venne il momento di definire al meglio il piano e il discorso di Fudoh lo lasciò esterrefatto!

    FudoH! Ma porca di quella grandissima puttana!

    Il chakra si agitò, distorcendone evidentemente i contorni, come se la luce gli esplodesse attorno.

    Ti ho affidato questo dettaglio una manciata di minuti fà chiedendoti di proteggerlo e ora stai pianificando di sbandierarlo a tutti!

    Lo guardava con gli occhi sbarrati e la bocca aperta, il suo corpo era quasi privo di qualsiasi tensione per via dello stupore, non sapeva se essere infuriato per una conscia volontà di tradire la sua fiducia o esterrefatto da quella dimostrazione di totale stupidità.

    Ma a questo punto chiedi a Maya che ti trascriva la Shunshin no Jutsu con la sua arte e passate all’interno della barriera dopo che qualcuno di affidabile, magari tu, piazza il sigillo all’interno!
    O anche l’ombra del rospo così che possiate passare senza aver coscienza della strada!
    Ma almeno fingi di pensare ad una soluzione che non calpesti così platealmente la mia richiesta!


    Avrebbe tenuto quel punto fino a che la strategia di Fudoh non si fosse dimostrata l’unica via percorribile, procedendo con l'organizzazione soltanto una volta sciolto quel nodo.

    Si, credo anche io che sia opportuno avere il supporto di Liu Bei e Shotaro oltre ad Osamu che pare abbia bisogno di sgranchirsi le gambe.

    Messa l'arma in spalla non restava che attendere i draghi azzurri ed in caso Hagemono gli avesse dato lumi sulla geografia e gli elementi mancanti di quel luogo aggiornare Maya in merito.
     
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