Memorie tra i Metalli

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    Decisioni Affrettate

    XVII




    Raizen attese le sue risposte in religioso silenzio, scuro in volto quando Hojo iniziò a cercare le giuste parole. Le pause in quelle occasioni non erano mai buone. Non lo avrebbe interrotto, limitandosi ad ascoltare e quando finì si ritrovò senza parole, inadatto a commentare la decisione di farsi carico di un simile sacrificio. Gli sembrava ancora inappropriato lanciarsi in dimostrazioni d’affetto espansive quanto quelle di Hojo per cui gli poggiò una mano sulla spalla, un tocco pesante, più di una pacca ma di sicuro non atto a ferire, ma a distrarre si.

    Il Giseigan non è uno strumento del bene, temo che niente in cui sia coinvolto possa realmente essere del bene.

    Strinse leggermente la spalla come a volergli fissare quel concetto così sintetico, rilasciandola prima di continuare a parlare.

    Inoltre, hai detto che emette energia, quindi hai una parte attiva nel piano, pensi quella donna ti lascerà fare?
    È vecchia Hojo, e non poco, ha passato migliaia di anni a sgusciare di mano a quelli come noi, rischi di sacrificare tua moglie per niente, inoltre, pensi che ridare le reliquie ad Amesoko sia positivo?
    Quel drago trama nell’ombra dall’alba del chakra, se adesso rivuole le gemme gli fanno sicuramente più comodo di quanto la loro sparizione non ne faccia a te.
    Se siete stati previdenti però Hikaru potrà immobilizzarsi o essere provvista di un sigillo che impedisca l’utilizzo del chakra, vero?
    Vero?


    Stava sperando di sentire un si.

    ...se questa condizione si potesse prolungare diciamo che ho delle buoni opzioni, ma avremmo maggiori certezze in uno stato comatoso.
    Prima ti accennavo di un eventuale prestito del Giseigan, se tu gli potessi dare la forma di un martello potrei usarlo per forgiare una lama in grado di risolvere i nostri problemi, sarebbe in grado di discernere tra le due anime nei miei progetti, ho già tutto il necessario.
    Ma a parte questo, se fosse tutto fattibile, come faresti a portarla esattamente dove la vuoi?


    Quale che fosse stata la conclusione avrebbe sospirato.

    Se state davvero pensando a vostro figlio… fatelo per bene.
    Youkai ne sarà distrutto in un modo che non riuscite ad immaginare.
    Non pensare che perderesti solo Hikaru, ma anche ciò per cui combatti, ti assicuro che non lo accetterebbe mai, l’ho visto rischiare la pelle per i ricordi di una vita che non gli appartiene, ora che vi ha nuovamente con se cosa pensi che succederebbe di fronte ad un simile evento?
    Al suo posto come tradurresti il sacrificio di tua madre da parte di tuo padre?
    Rifletti, riflettete… non avete in mano solo il vostro destino.
    Quando sono in ballo sentimenti di questa portata non esistono contrappesi.


    Gli avrebbe dato qualche minuto per pensare per poi concludere.

    L’ha proposto Hikaru vero?
    Tu non avresti il coraggio neanche di pensarlo.


    Non era detto con tono accusatorio, ma comprensivo.

    Riportala alla ragione.

    Gli disse con gentilezza ma lasciandosi sovrastare per un secondo da un dubbio.

    Anche se ho un dubbio... il fatto che lei sappia e decida rende lei padrona in quanto lei ha disposto l'utilizzo del sacrificio, tu stai solo includendo l'ascia, e si sà il boia non ha proprietà.
    Il matrimonio vincola il mostro rapporto ma di fatto non ti rende suo padrone peggio se lei è concorde... tu non stai esercitando una tua podestà, bensì sfruttando una sorta di prestito.
    Non causerà problemi?
    Diverso sarebbe con una schiava, magari raccattata dal fondo delle carceri.


    Un opzione decisamente più allettante dopo la quale, se gli avesse detto che Hikaru aveva scelto il suo destino, l'avrebbe messo davanti al peso di quella scelta.

    Si finge ghiaccio ma è come l’acqua cheta, vero?
    Una persona come lei dice poco ma agisce tanto, troppo, se non capirà ci costringerà a questa follia.


    Sospirò gravemente.

    Vi mancano alcuni dati in cima a tutto questo: la Speranza non ha un anima comune, la sua età non gli permette di avere solo esperienza ma di accumulare un karma fuori scala.
    Potrete odiarla ma Seira di queste cose se ne intende e non ha avuto la minima possibilità, è stata sopraffatta senza appello.
    La vittoria del vostro piano passa dalla capacità di proteggere l’anima e i ricordi di Hikaru che gli danno forza mentre viene indotta in uno stato comatoso.
    Se gli Uzumaki sono bravi con i sigilli quanto potrà esserlo una che li studia da prima che si inventassero un cognome?
    Sveglia Hojo, quella è stata accanto allo scriba del mondo e non è rimasta a rigirarsi i pollici.


    Non voleva lasciarli solo la vaga speranza che fosse lui a porre rimedio a quella situazione con qualcosa che ancora non possedeva, inoltre non conosceva la loro tenacia, per cui aveva cercato di dare al loro piano una forma più appropriata che permettesse azioni più oculate grazie al tempo guadagnato.

    E se vuoi un consiglio dimostra quanto sei felice di aver ritrovato tuo figlio: dagli fiducia, rendilo partecipe.
    Potresti restare sorpreso dei risultati.
    Youkai va spinto verso il bene perché è tentato dalla semplicità, dalla facilità del male.
    La stessa che state scegliendo voi.
    Vuoi insegnarli questo?


    Era un fratello maggiore dopotutto e quella una leva in grado di spostare il Sole per un genitore.
    Pregò tra se e se che Hojo non si mettesse a piangere.




    [Sotterranei]




    La scelta delle tempistiche da parte dell’Hokage fu… molto poco accurata. Come aveva anticipato il suo stile prevedeva di subire qualche danno per raggiungere ancor migliori guadagni ma il momento gli aveva fatto bere completamente il cervello, esponendolo ad un rischio assai elevato.

    Grazie Youkai.

    Sospirò nervoso. Come gran parte del gruppo riuscì a tenersi ancorato alle catene mentre Raitei sfruttando la trasformazione in Volpe riuscì a salvaguardare i [Cani] di Tetsuba, tenendosi nel tunnel in maniera similare a Youkai. L’allarme sul genjutsu, del quale non potè riscontrare gli effetti, gli fece riaffiorare un ricordo di Seira, permettendo di mettere in allerta il gruppo e identificare al meglio la minaccia.

    È la tecnica dell’oscurità, è un genjutsu.

    Notizia pessima che stava per comunicare anche a Soken, ma quel viscido verme con problemi familiari era impegnato a piantare un coltello nella schiena all'intero villaggio.

    SOKEN!

    La sua voce tuonò sopra ogni scambio di colpi, stentorea come quella del generale che era.

    Sapevo che ti avrebbero tentato colpendo dove eri più fragile, ti sfruttano grazie a ciò che sa Seira!
    Con quale onore cerchi di aiutarli e non di interrogarli fino allo sfinimento?


    E lo Hyuuga, purtroppo per loro, era un punto debole. Forse un tempo un grande esponente del clan ora era la sua stessa ombra, consumato dal dolore e schiavo di chiunque gli offrisse il più piccolo indizio che riguardasse il suo figlio disperso.

    E lo sapevo.

    Quella sentenza era una viscida stilettata, sottile come un sussurro riusciva a serpeggiare evitando tutta la violenza che si scatenava nella sala, scavalcando pugni lame ed echi di ossa infrante.

    Ma non faccio offerte a caso.
    Esiste un drago, un drago più in alto di ogni cosa che esista al mondo, più del cielo stesso, il suo compito è tenere memoria della sua storia, di ogni storia.
    Sa tutto perché vede tutto.
    Puoi ancora riportare Vergil a casa senza venderlo ad Hayate insieme al tuo onore.


    Puntava al cuore, con qualche sottile menzogna impossibile da rilevare per Soken, ed alla nota idea di giustizia che apparteneva a Raizen, leggermente diversa da quella degli Hokage più noti, non il più buono di tutti i tempi e che sicuramente non avrebbe riammesso Vergil nel clan o nel villaggio, abbandonandolo e braccandolo per i crimini del padre che aveva insozzato con la sua miseria. Ammesso e non concesso che già gli Hyuuga potessero a loro volta fargliela passare liscia. A chiarire gli estremi della sua offerta sarebbe stato il clone più vicino a Soken, distante poco più di un metro e decisamente fuori portata per Seira, la Speranza infatti era probabile che sapesse di Tenchou e dei suoi scomodi limiti e avrebbe potuto dire che ottenere quella risposta dal drago era praticamente impossibile, affermando il vero nella quasi totalità dei casi, e non voleva certamente che la sua proposta apparisse poco allettante. Stava mentendo, ma Soken aveva dimostrato concretizzato la sua pericolosità una volta di troppo.
    Che lo Hyuuga avesse o meno ritrovato la ragione lui doveva sbrigarsela con i rimanenti attacchi di quel gruppo che funzionava fin troppo bene per dipendere dalla capacità della Yamanaka. Non era positivo avere conferma di una simile notizia, se Seira non aveva nessuno sotto controlla la situazione era solo più pericolosa, significava che avevano altri modi per procurarsi alleati, e anche che Seira era libera di agire al pieno delle sue capacità se le servisse controllare qualcuno.
    Non da ultimo salvare la vita a Mineru e all’ Akimichi non sarebbe stato semplice visto che il termine dei loro attacchi non dipendeva dalla disconnessione dalla Yamanaka.
    Il salto dell’Akimichi era qualcosa di portentoso non solo per lui ma per chiunque vista la velocità con cui venne compiuto, ma il suo restava un attacco fisico e a quelli Raizen sapeva rispondere bene. [ST 1 e 2] L' impatto restava piuttosto pesante e non potè evitare di venire sbalzato, atterrando a terra in maniera scomposta ma con le proprie gambe.

    Colpi pesanti ragazzone.

    Torse il collo, facendolo schioccare senza reali danni.

    Vuoi riprovarci?

    Il corpulento avversario non si fece attendere, dando a malapena il tempo a Raizen di ripristinare le sue attenzioni su ciò che aveva attorno, i colpi di Butsumaru, anche grazie allo scheletro del demone pareva potessero essere subiti, ma le spinte potevano dar luogo ad impatti fastidiosi o movimenti fuori dal suo controllo a cui non voleva essere troppo esposto, troppe trappole da cui guardarsi. Quando giunse il secondo pestone trovò le braccia dell’ Ombra del fuoco incrociate armate da una solida armatura d'osso a fronteggiare quell’impatto devastante senza spostarsi di un centimetro grazie alle code ed allo scheletro che aggiungevano puntelli alla sua posizione difensiva garantendogli insieme al chakra adesivo una solidità invidiabile. [SD1] Poteva subire il colpo senza troppi pensieri e rischiare uno scossone anche se puntellato com’era lo reputava impossibile, quindi sfruttare due code non avrebbe tolto efficienza alla sua azione e gli avrebbe permesso di prendere in controtempo Seira che si avvicinava di gran lena. Non doversi focalizzare su una difesa impegnativa infatti gli avrebbe permesso di muovere le code con la precisione necessaria a fermare la Speranza con un rapido affondo mentre cercava di attivare uno dei suoi genjutsu, avvolte le code attorno a Garyu avrebbe eseguito un semplice affondo diretto alla coscia destra della vecchia, fortunatamente troppo focalizzato per portare a galla spiacevoli pensieri sulla stessa. [AdO]
    In condizioni normali avrebbe tentato un affondo mortale, ma Seira al momento doveva restare in vita e impegnare troppe risorse su un eventuale clone non andava a favore della buona riuscita di quello scontro.
    Normalmente sfruttare quella finestra di tempo non sarebbe stato possibile, ma l'azione di Raizen veniva coperta da un clone grazie all'estrema capacità collaborativa e comunicativa che permise ad uno di quelli presenti sulla porta di spiccare un salto repulsivo guidato da un pensiero di Raizen che per quanto alla cieca consisteva nell'intercettare un piccolo oggetto con un corpo gigantesco e portarlo con se totalmente fuori bersaglio, di fatto verso il centro della sala. [SD2] Il lancio inoltre per salvaguardare gli alleati era stato effettuato a campana e per quanto la fase di salita potesse essere rapida quella di discesa era guidata dalla gravità rendendolo un bersaglio facile. Per il clone Fujiko sarebbe stato fatale, ma la fiammata non avrebbe lambito l’originale. Butsumaru intanto era tornato all’attacco ed il clone rimasto vicino a Tetsuba come anche lei ebbero modo di percepire l’avvicinamento dell'ingombrante shinobi e del suo attacco portato da una rumorosa catena grazie all’udito, ma non sarebbe servito consumarsi in difese assurde soprattutto considerata la sua cecità. Il clone si sarebbe limitato a rilasciarsi quando sentito il tintinnio della catena spargendo una densa nube di fumo che oltre a far andare a vuoto il primo attacco avrebbe reso impossibile colpire gli altri due bersagli in quanto nascosti dalla stessa, infatti avrebbe suggerito all’Inuzuka di acquattarsi mentre Butsumaru recuperava l’ingombrante catena permettendogli di sfuggire agli attacchi che miravano alla zona alta del corpo cambiandone completamente la locazione rispetto a quella prevista dall'Akimichi. Una difesa efficace che tuttavia non aveva lasciato cloni sul campo.
    La cieca Inuzuka non era stata difesa quell’unica volta tuttavia, già in precedenza il cieco Raitei aveva dovuto farle da scudo umano sotto richiesta di Youkai, frapponendosi con un impasto ai limiti del suo corpo, ma avvantaggiato dall’estrema vicinanza alla donna. [SD3]

    Ohhffff!

    Il colpo non era potente, ma la scarica di chakra fu come una marea che eruppe dal punto in cui calò il dito, malgrado scorresse la potenza della volpe in quel corpo l’interazione con un chakra estraneo riuscì a lederlo, danneggiando addirittura il fisico come se sottoposto ad una pressione interna. Se non altro il clone potè nuovamente guardarsi attorno

    Liberati dal Genjutsu Tetsuba, la sua presa è forte ma è la tecnica dell’oscurità Konohaniana.

    Raizen non sapeva precisamente come funzionasse il rilascio con i cani degli Inuzuka ma reputava probabile e assai conveniente che potessero potenziarlo vicendevolmente.
    Intanto Li Wen fece il suo ingresso, sorprendendo non poco Raizen visto quanto era improbabile la sua presenza lì sotto considerata la segretezza di quell'operazione.

    Un pizzino?
    In una situazione simile?


    L’arrivo del cuoco era gradito ma stranissimo considerata la situazione, tuttavia non si soffermò troppo sul momento, decidendo di indagare successivamente la sua posizione se fosse necessario, possibile che Mineru gli avesse scritto prima di essere ipnotizzata? O forse una terza figura legata alla radice aveva agito per aiutarli?

    Sfrutta il tuo naso Tetsuba, le Kagebushin emettono odore ma le bushin no: chi dobbiamo ignorare?

    Quella richiesta in realtà considerava anche un altra tipologia di cloni senza far capire alla Speranza che poteva star pensando anche a loro: quelli senza volto. Una tecnica poteva facilmente cambiarne le apparenze ma reputava che dargli qualcosa di fine come un odore proprio e distinto fosse su tutt’altra scala. Capito chi tra i cloni fosse corporeo e chi no grazie all'Inuzuka Raizen avrebbe ricordato a quel simpatico team che qualcosa su quella tecnica aveva imparato negli anni. Incrociò il singolo rapidissimo sigillo e sopra la testa dei cloni corporei avversari sarebbe comparso uno dei suoi. [ST3] Alcuni si sarebbero limitati a sfruttare il loro peso, costringendo chi non fosse bersagliato dal vero attacco ad evitarli per non venirne schiacciati e finire inevitabilmente impacciati dal loro peso seppur non danneggiati, il vero attacco tuttavia avrebbe preso come bersaglio principale il clone di Mineru kamikaze, i cloni corporei di Seira cercando con un tocco di sottrargli il controllo e costringendoli a pareggiarsi, di fatto reintegrando la riserva di chakra della vecchia visto che paradossalmente anche la morte poteva essere un opzione per lei. La priorità sarebbero stati proprio i cloni di Seira, successivamente quelli di Mineru e poi quelli di Butsumaru in tutti i casi l’importanza era definita da quanto erano vicini al gruppo di alleati in modo da riuscire ad allontanare la minaccia. [SA 2-3-4-5]
    Se fosse rimasto spazio per altre azioni i cloni avrebbero lanciato all'unisono quattro kunai ciascuno, tutti verso Mineru, chiudendola in un attacco multidirezionale assai insidioso considerando che uno dei tre lanci era angolato in modo da provenire dall'alto. [SA 3-4-5]

    Attenti ai genjutsu, la Speranza ha avuto modo di riflettermeli addosso già una volta, ma se sono contenuti potremmo scaricare il suo sigillo posto di farne un utilizzo adatto a tale scopo.

    I cani di Tetsuba poco prima che Raizen passasse all'azione avevano avuto modo di dare sfoggio dell'addestramento perfetto al quale si erano sottoposti con la capoclan Inuzuka. Erano infatti sufficientemente addestrati da comprendere che quei lanci erano poca roba per loro, così partirono di gran lena, testa bassa e ringhio sommesso verso i loro aguzzini, il fisico bestiale di cui erano stati dotati da madre natura gli permise di reggere l’impatto facilmente e con poco danno essendo l’attacco direzionato genericamente al fisico, quindi appena subito il colpo, inconsapevolmente togliendo o dando dei bersagli ai cloni di Raizen, avrebbero cercato di azzannare proprio chi aveva cercato di ferirli ed in caso avessero trovato resistenza sotto le zanne di intrappolarli, dopo un preciso fischio di Tetsuba avrebbero serrato la bocca come delle manette cercando di non danneggiare eccessivamente Seira. [S&M + SA 1-2-3 + ST 1] La loro attenzione era focalizzata proprio sui tre individui fin dall’ingresso nella sala in quanto definiti come prede comuni, cosa che rese l’azione ancor più semplice per loro. Che l’attacco andasse o meno a segno due dei cani con più bersagli a disposizione avrebbero utilizzato la marcatura dinamica in modo da non venir sorpresi nuovamente da dei genjutsu [ST2], uno di loro quello vicino a Soken mentre Tetsuba si spostava rapidamente verso Raizen. [SG]
    Immediatamente dopo la pioggia di cloni e quando questi fossero ancora un ostacolo per coloro che erano stati colpiti ma non assorbiti, Li Wen avrebbe caricato una pioggia di fuoco, concentrando quattro gruppi di sfere su quattro diversi cloni avversari. I cloni di Raizen consapevoli si sarebbero coordinati con quell'attacco, rilasciandosi poco dopo l'emissione delle fiamme in modo che gli obiettivi non avessero consapevolezza di quali di loro sarebbero stati bersagliati essendo le fiamme appena partite ed essendo complesso distinguere la loro traiettoria al loro vertice.

    Oh, suppongo tu voglia dare una definizione più appropriata alla parola chimera.
    Vediamo come evolve la situazione.


    Disse a Tetsuba ora accanto a lui e sbirciando le azioni di Youkai per vedere se avesse deciso di tirare fuori dal cappello i loro ultimi alleati.


    [Una Casa Yamanaka]



    Aprire il lucernario non fu semplice, un costrutto filiforme avrebbe potuto introdursi negli angusti spifferi ma la necessità di controllare una crescita così accuratamente da infiltrarsi senza rompere niente e quindi far rumore avrebbe preso qualche secondo extra.
    Al piano inferiore intanto la singolare infiltrazione procedeva con il clone che attraversava la porta, trovando inizialmente l’Hayate palesemente infastidito dall’azione, ma potè anche vedere come un cambio di idea l’aveva riportato a più miti consigli.

    Sai cosa?
    Non so cosa hai in mente, ma di sicuro è meglio non farlo all’aperto.


    Finì di chiudere la porta.

    Non penso camperai comunque a sufficienza.

    Appena la porta si chiuse i cloni del Senju passarono all’azione, che il clone si mostrasse aggressivo non era una sorpresa e la maschera reagì con la rapidità data da chi prevedeva il peggio, l’emissione partì, con una superficie di impatto avente un diametro di venticinque centimetri che si portò via la testa del clone, funzionale, ma incapace di percepire e di muoversi con le attuali capacità del Senju. [Nota]
    La maschera avrebbe atteso immobile cercando di capire se il clone potesse spostarsi dopo quel danno avendo compreso che il corpo non era umano considerando la totale assenza di sangue, solo dopo un round di osservazione sarebbe ritornata all’interno.

    Un Senju dunque.
    A considerare dal clone e dalla tua capacità di passare attraverso la porta.
    E tu?
    Sei l’originale?


    Su quella domanda, a porte chiuse, sarebbe partito un fendente ma non da una lama, bensì da un nugolo di fili appositamente disposti che sbucò direttamente dalla mano, da cicatrici sul polso e sotto le unghie, annullando qualsiasi tempo di preparazione e dando al colpo un’ efficacia impareggiabile. Il glaciale shinobi si espresse in un tondo magistrale, all’altezza del torace e particolarmente infido: se infatti gli fosse stato posto davanti un oggetto incapace di fare da scudo completo al suo attacco la lama si sarebbe ritratta per evitarlo per poi allungarsi una volta superato l’ostacolo. [SA + ST]
    L’attacco sarebbe proseguito senza che il corpo perdesse slancio, ma accorciando le distanze se ne fossero state messe tra i due. La spada sarebbe sparita dalla mano mentre era fuori dal raggio visivo per comparire improvvisamente sull’altra e tentare un secondo fendente atto a decapitarlo. [SA 2] Seguendo il flusso in maniera similare alla prima, spostato la lama sul ginocchio tentando un colpo fuori dalle sue attenzioni essendo quella una seconda lama. [SA 3]
    Al piano di sopra intanto Yato sarebbe riuscito ad introdursi in un ambiente leggermente soffocante, chiuso da tempo come avrebbe riconosciuto dall’odore, era il sottotetto e pareva sprovvisto di guardia. La luce era sufficiente da poter identificare un tavolato grezzo che componeva il piano orizzontale e poi in corrispondenza del corridoio una botola con annesso il meccanismo per far cadere delle scale a pioli, qualcosa di parecchio rumoroso soprattutto per la maschera che piantonava il corridoio davanti alla stanza in cui erano probabilmente tenuti i genitori forse storditi visto che non si sentiva neanche fiatare.


     
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