Memorie tra i Metalli

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    Arena Sotterranea

    XVI




    Annuì alla proposta di Hojo sul costrutto dalla forma assai singolare.

    È uno di quei personaggi dei fumetti o sbaglio?
    Spoderboy tipo?
    Dovrebbe bastare, anche se avrei preferito che la sua funzione non fosse tanto palese, non vorrei che venisse distrutto troppo rapidamente.
    Tipo quel Vedomon che ha quell’appiccicume addosso.
    Non sarebbe male fondere l'utile al dilettevole a questo punto.
    I grandi palazzi delle tue città per tenerci lontano dal suolo e il vostro amato eroe che scorrazza tra me e loro con quella mansione lì


    Aveva visto troppe volte Youkai sfogliare quei fumetti per non averne intravisto l'ambientazione e nonostante la forma gli interessasse poco rispetto all'efficienza poteva essere affascinante considerando lo spazio ristretto in cui si sarebbero ritrovati, combattere all'interno di una città miniaturizzata, come se fossero dentro uno di quei souvenir di natale con la neve.

    A proposito di appiccicumi, in una missione ho recuperato qualcosa che potrebbe ispirarti, ma vorrei illustrartela in privato.

    Era una scusa, e tra gentiluomini era evidente che fosse il momento di alzarsi e di prendersi qualche secondo per parlare a quattrocchi.

    Mi serviva una scusa per tenerti da parte Hojo, ma credo fosse evidente.
    Il fatto che Hikaru dia precisazioni sul Giseigan mi sembra assai strano nonostante il tuo carattere, e non vorrei che lo faccia perché eludere le domande per una del suo calibro sia una specialità.
    Di certe armi si capisce il potenziale solamente quando si ha a che fare con loro e c’è stato un piccolo, piccolo dettaglio che raramente è sintomo di scelte assennate.
    “Anche se Yuuki è con noi dobbiamo continuare per il bene dei nostri figli.”
    Continuare a fare cosa, Hojo?
    Non mi sembrate una minaccia per Konoha, ma il segreto e l’impulsività sono sempre la crepa che anticipa il crollo della diga in questi casi.


    La mano che gli poggiò sulla spalla era il contatto necessario per portare quel dialogo ad un livello più profondo Hikihime inoltre era ancora con lui.

    Ho compreso da che parte state, ma devo chiederti quali fossero i piani originali con le lacrime e cosa vuoi sacrificare per attivare il Giseigan.
    Posso aiutarvi solo se me lo permettete, Hayate ha cercato di portarmi via tutto più di una volta, siamo dalla stessa parte.


    Il risultato di quel colloquio avrebbe potuto offrire qualsiasi tipo di risultato, ma visto che avrebbero mosso insieme nella medesima direzione ci sarebbe stato tempo per modificare il piano d’azione.




    [Sala Sotterranea]



    Le continue pressioni su Youkai e le sue prestazioni avevano infine eroso ogni suo limite di sopportazione, facendolo esplodere nel suo corpo in una scena quasi raccapricciante, un conto era vedersi agire o recitare, un altro era vedere la mimica e le movenze di Youkai nel suo corpo. Era terribile.

    Su su, ora non lasciarti scoraggiare.
    Ricordi cosa ti dissi all’inferno?


    Ricordare quell’ episodio rendeva qualsiasi meno credibile.

    Youkai può essere solo Youkai, non hai un passato se non quello che ricordi.
    È come se mi offendessi quando mi paragonano agli altri Kage.


    Si offendeva in realtà, ma la sincerità non era utile in quel momento.

    Puoi solo essere la migliore versione di Youkai, non di Yuuki o di chissà chi.
    Dimostra chi sei oggi, non chi eri ieri.
    Credo sia meglio farti amare per chi sei anziché fingere di essere qualcosa che non ricordi e recitare in eterno.


    Non aggiunse la parte sul non avergli fatto spendere soldi in vano, quello poteva risultare demoralizzante. Non sapeva se per merito suo, per uno slancio di Youkai o per quello dei suoi genitori, ma alla fine riuscì a rievocare qualcosa e disattivare il sigillo.

    Certo Fujiko, ma le evocazioni potrebbero tornare utili, non sono mica sassi da lanciare a caso solo per far scattare delle trappole.
    Meglio a quel punto richiamare un equipaggiamento, ma non ho mai avuto niente di legato ad un richiamo.


    Alla fine decisero di sfondare, evitando grazie alla previdenza di Raizen ed al suo clone le prime trappole. Gliene rimaneva solo un altro gozzilione davanti. Ebbero i primi segnali che qualcosa non andava come preventivato dal silenzio che li accolse dentro la stanza, nonostante i suoni uditi all'esterno infatti sembrava che la Speranza avesse già fatto beffe delle guardie di Shika, costringendolo ad arrestare il suo attacco a tre metri dall'ingresso vista la moltitudine di falsi obiettivi.
    La situazione all’interno sembrava essere sotto controllo ma era Seira a controllarla, ragione per la quale la sua primissima interazione fu proprio quella di ricercare la mente della volpe.

    Kurama, fino a cinque secondi fa sembrava che qui dentro infuriasse la battaglia, ora la situazione mi sembra fin troppo pacifica, come è il mio chakra?

    Accertatosi delle sue condizioni si sarebbe quindi rivolto a Soken.

    Dedica sempre qualche istante ai nostri chakra Soken, i tuoi occhi sono la nostra prima difesa contro le trappole.

    Se fosse stato attivo un genjutsu si sarebbe occupato del rilascio prima di darsi un accurata occhiata attorno, [ST 1, 2 e 3] la tensione era palpabile tanto quanto le corde delle trappole che lo circondavano per cui, intenzionato a non farle scattare, assunse una posizione eretta ma senza dar segno di aggressività, per quanto non era difficile capire che le mani mantenevano una certa rigidezza per una buona ragione.

    Ti sei preparata bene Mikumo, e vedo che sei parecchio convinta dei tuoi mezzi per rinchiuderti in questo modo in un vicolo cieco.
    Dimmi pure tutte le stronzate che vuoi ma che riesci ad uscire da qui senza rimetterci qualcosa lo vedo parecchio improbabile.


    Non gli importava eccessivamente di rivelare chi fosse, aveva modo di reagire prontamente per far fronte a qualsiasi minaccia.

    Io ti proporrei un patto, ma per via della tua pulciosa associazione Konoha ha perso importanti elementi, capisci che non va bene aprire un negoziato con questo presupposto.
    Potremmo quindi dire che suddetto negoziato ha una condizione d’accesso, ossia che Hayate saldi il debito di sangue che ha con la foglia o magari che li riportate in vita, dopotutto è qualcosa che sta nelle vostre corde, senza contare i disastri successi quando quei rincoglioniti anche per gli standard di Hayate cercarono di liberare il cinque code.
    Ovviamente Seira stessa rientra nel conteggio.
    Una volta seduti al tavolo, alleggeriti da ogni debito, potrei proporti di rendere inutile il concordato.
    Al momento non posso perderlo, esporrei il villaggio a troppi pericoli, ma se Hayate mi aiutasse con l’assassino degli Uzumaki non avrei più ragione di tutelare il concordato e la vostra setta di invasati eliminerebbe col nostro aiuto uno di quei brutti, bruttissimi esperimenti che mettono a repentaglio il suo primato.
    Elimineremo il problema alla base, ed aiutandoci lo faremo molto, molto più in fretta, inoltre servirà qualche tempo per metterli al sicuro entro le mura del villaggio.
    Non scomodarti, parla pure da dove sei.
    Se inizi a sparare puttanate vengo io a prenderti.


    In quel momento avrebbe intimato con un clone a Fujiko di farsi avanti con qualche insulto mascherato da complimento e tentare di scucirle la bocca con le parole del vanitoso, mirando con una domanda accusatoria a farle rivelare il suo piano accusandola di essere la più stronza del gruppo.
    Se non ci fosse stato margine di interazione avrebbe mantenuto parola, rilasciando il sigillo per tornare nel suo corpo, a pochi centimetri di distanza da lui, e avere a disposizione i suoi strumenti migliori ma di fatto compiendo il mezzo giro di ruota necessario a far spezzare la corda di quello stallo. Mosso il primo passo fu preso di petto da Mineru immediatamente intercettata in quanto l’unica ad eseguire i sigilli tra i suoi cloni, troppi sigilli per Raizen Ikigami, anche da quella distanza . [AdO ST 4 e 5]
    L’Hokage si staccò da Youkai svanendo per arrivare faccia a faccia col suo avversario in un istante, le mani già strette attorno all’elsa di Jigoku quando lei ancora non aveva ultimato i sigilli, avrebbe impugnato l'arma per colpire di piatto, la potenza non ne avrebbe risentito ma almeno non avrebbe tagliato. Il turbine partì con una rapidità devastante reso ancora più difficile da schivare grazie a una mossa elementare per un foglioso ma che in un ambiente chiuso quando ben gestita risultava assai antipatica, ma non fù l’unica cosa che fece, anche Kushinada infatti stava agendo e lui era consapevole dello scopo, fortunatamente il raggio di quel genjutsu gli permetteva di escludere alcuni dei cloni presenti nella sala per i quali sarebbe stato inutile eseguire la tecnica visto che nessuno ne sarebbe caduto vittima mentre quelli pericolosi restavano all'interno del suo raggio d'azione. Quindi l' Hokage agì per accertarsi di raggiungerli, se li avesse interrotti allora tutti sarebbero stati salvi dall'attacco, ma in caso contrario era probabile che qualcuno del team avrebbe dovuto prendere contromisure per salvaguardarsi contrariamente a lui che era fuori portata. Raizen era consapevole di cosa Seira avesse nel suo repertorio e quella tecnica tornava assai utile alla Yamanaka, purtroppo Garyu era in grado di ingigantirsi e il turbinio della lama avrebbe lambito parecchie copie della cagna Hayate. Il magistrale controllo che aveva acquisito sull’arma infatti gli concedeva di poter usare quella tecnica senza avere impiccio da qualsiasi ambiente, riuscendo a modulare l’aria di influenza rimpicciolendo la lama quando questa arrivava troppo vicino al muro, per quanto l’attacco fosse Rapido infatti quell’istante poteva essere spaccato con la necessaria maestria. Essendo consapevole delle dimensioni della stanza e della lama che stava maneggiando e di quanto questa sarebbe diventata abnorme sapeva che in un certo momento dell’attacco la lama poteva crescere per arrivare a colpire quanti più cloni possibili ma successivamente doveva decrescere per non impattare sul col rischio di arrestarsi su di esso ma concludere il giro colpendo anche chi sperava di trovare riparo in uno spazio angusto.
    Se per qualche ragione non fosse riuscito nel tentativo di combinare come si aspettava l'attacco avrebbe cercato di interrompere la Speranza in maniera altrettanto fulminea, accumulando una grossa quantità di chakra nella mano per creare una Bijudama e lanciarla tra le due Seira più vicine a lui in quanto consapevole che solo quelle entro una certo raggio potevano avere influenza con quel genjutsu. [ST 5] Non le avrebbe prese in pieno ma se fossero stati dei cloni sarebbe bastato a dissolverli o alternativamente interrompere l'esecuzione del Genjutsu.
    Tuttavia quella frenetica azione aveva dato fondo alla sua capacità di controllo delle tecniche e quell'ultima venne lanciata con meno accuratezza, costringendolo ad uno spostamento contemporaneo in verticale migliorato dal chakra repulsivo per salvaguardarsi dalla sua stessa esplosione e che l'avrebbe portato ad attaccarsi col chakra adesivo esattamente sopra Mineru, posizione sicura anche nel caso in cui i cloni fossero riusciti ad attivare il genjutsu in quanto fuori dalla loro influenza. [SA 1] Mentre Raizen cercava una strategia efficace contemporaneamente il clone più vicino al gruppo consapevole della strategia l'avrebbe fatto indietreggiare se necessario, permettendo all'originale di colpire quanti più cloni possibili e salvandoli dal fuoco incrociato. Se le tecniche avessero

    Se i cloni saltano sta a voi l’attacco aereo, ricordate che l’efficacia ora sta nella poca potenza ma nella grande portata, i cloni svaniscono in fretta anche se possono avere un equipaggiamento.
    Fujiko, cerca di utilizzare le parole del vanitoso, ma attenta, potrebbe esserci un fuuin in grado di ribaltartelo contro, quindi sii pronta a rilasciarlo oppure ad usarne altri prima per scaricarlo, sfrutta le mie sembianze in modo che non sospetti di quel genjutsu, ma salvaguarda il tuo chakra devi averne per la parte finale.
    Quando sentirò Kushinada cantare saprò che i Genjutsu sono nuovamente utilizzabili.


    Sprecare chakra e tempismo per tecniche che gli sarebbero state rivoltate contro infatti sarebbe stato deleterio per quanto essendone al corrente potesse spezzarle senza problemi. Terminato quell’attacco a prescindere dall’esito avrebbe guadagnato un po' di spazio, e se gli fosse stata data copertura da qualche attacco avrebbe cercato di spostarsi verso l’uscita.
    I due genitori- spada vennero lasciati fuori da quel confronto momentaneamente.

    Non sarebbe male avere un po' di acqua sparsa sull’arena se restano troppi cloni in giro.

    Se Butsumaru fosse stato in grado di attaccare la spaccatura generata da lui avrebbe costretto il medesimo clone che aveva aiutato Soken a spingere via Raitei in maniera efficace grazie alla distanza a cui stava l’imponente Chunin, tuttavia per lui fu inevitabile cadere nella trappola essendo rimasto a corto di spazio. Uscire da quel cunicolo per lui diventava imperativo dovendo anche rilasciare Hojo e Hikaru.
    Appena Youkai avesse terminato la difesa Raitei sarebbe scattato oltre la porta guadagnando immediatamente il lato sinistro della circonferenza per poi fermarsi lì ed osservare la situazione, il suo obiettivo restava Kushinada o Mineru se non fosse stata liberata dal danno arrecatole da Raizen, ma quello che aveva in canna era un colpo assai efficace e non poteva sprecarlo.

    Raizen Ikigami Huángdì

    Statistiche Primarie
    • Forza: 700
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra
    143.5/175
    Vitalità
    25/25
    Slot Azione

    1. Salto

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. Salto

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. Attiv. Demon

    2. Rilascio

    3. Rilascio Demon

    4. Tifone

    5. Anima gigante - Bijudama

    Note





    [Quartiere Yamanaka]




    Tayoko sembrò esserci rimasto male quando Yato gli sottolineò che non era in vena di ascoltarlo, anche perché lui non gli aveva raccontato una storiella divertente, ma della sua nascita. Lo guardò di sbieco, sospettoso.

    Non sei carino, ne simpatico.

    Disse con gli occhi stretti.

    Io sono sempre concentrato.
    Mh!


    Era generalmente vero, per lui usare le sue capacità era molto più naturale di quanto non lo fosse per un ninja, addestrato all’uso del chakra per i grandi vantaggi che questo offriva, ma le creature di contratto ed ancor più quelle antiche come lui sfruttavano il chakra per mansioni che per loro erano molto vicine al respirare. Certo bisognava capire quali fossero per lui le cose sulle quali concentrarsi, le foglie, le palline, la carta colorata...

    Si, so aprire dei varchi quando mi viene chiesto con cortesia.

    Rispose leggermente scocciato.

    Ma non su distanze troppo elevate o in luoghi che non conosco, già con Youkai facciamo qualche strappo, farlo per te farebbe infuriare il vecchio.

    Spiegò come se dovesse essere noto a chiunque visto quanto era elementare come concetto.

    Il tutto entro... entro... come li chiamate... quindici metri!

    Disse orgoglioso.
    Una descrizione esaustiva che si aspettava sarebbe stata apprezzata, era nato di recente era un cucciolo in cerca di approvazione, soprattutto da quelli di cui doveva guadagnarsela. [Nota]
    I cloni intanto iniziarono a muoversi, quelli che si spostavano furtivamente parvero non attirare alcuna attenzione, dopotutto a meno di abilità perimetrali in grado di percepire oltre le pareti come era possibile scorgerlo oltre muri e finestre che parevano oscurate?
    Nulla li avrebbe interrotti ma le pareti della casa non sembravano giocare a loro favore: erano effettivamente in legno, ma la costruzione era recente ed il legname non era usato in purezza ma accorpato ad altri materiali, quantomeno nella parte del tetto e delle pareti, mentre per i sotterranei non era dato sapere, ma solitamente erano presenti delle rocce che isolavano la casa dall’umidità della terra. Le uniche cose attraversabili parevano essere le porte di ingresso anteriore e posteriore.
    Al clone sulla porta principale rispose un uomo longilineo dal portamento elegante e distante.



    Buongiorno Senju-san.
    È un onore fare la conoscenza di un celebre manipolatore del legno.


    Disse in tono freddo e asciutto.

    Ma temo abbia sbagliato dimora, qui non c’è stato alcun incendio, solo un singolare modo di attirare l’attenzione.
    Ora mi scusi, ho degli ostaggi a cui badare.


    Era chiaramente consapevole che quegli eventi fossero connessi.

    Le consiglio di prendersi la giornata libera se ha davvero interesse alla loro incolumità.
    O di tornare con l’offerta, assennata, per un negoziato.


    Senza aggiungere altro avrebbe chiuso la porta con una discreta forza, cercando di non farsi ostacolare nell’azione, un segno che forse era già pronto al contronto. [For. Blu]
    Sul retro, qualora il clone avesse deciso di entrare sfruttando la porta apparentemente non piantonata avrebbe trovato uno scenario agli antipodi ad accoglierlo, poco dietro di essa c’era un essere composto da una moltitudine di fili o cavi metallici come un unica matassa che pareva essere sostenuta da una maschera inquietante che gli faceva anche da viso, come se lo sigillasse e gli desse forma al contempo.
    Un qualsiasi movimento che non fosse quello di allontanamento avrebbe comportato un emissione da parte della maschera di una folata di vento tagliente con un preavviso ridottissimo. [ST 1]
    Se l’attacco fosse avvenuto lo shinobi alla porta si sarebbe leggermente irrigidito, sorridendo in maniera sfacciatamente forzata nel tentativo di simulare accoglienza.

    Non faccia l’errore di pensare che non ci aspettassimo visite.
    Il thè è versato da parecchio.


    Sorrise e chiuse la porta. Entrambi i cloni non avevano notato tracce degli ostaggi, ma le due porte erano quasi una di fronte all’altra e si poteva vedere poco più del corridoio che connetteva le stanze.
    Yato giunto sul tetto senza alcun ostacolo potè farne una rapida ispezione visiva: erano presenti due lucernai, delle semplici finestre vetrate grandi a sufficienza da far passare un adulto che servivano le due metà del tetto e un camino di roccia angusto ma abbordabile per uno smilzo come lui, di sicuro una versatilità che da quel punto di vista lo rendeva indiscutibilmente meglio dell’Hokage.
    Più lontano, sull’angolo opposto della casa una volta a vela che copriva il bovindo quasi alla stessa altezza del tetto e se avesse teso l’orecchio avrebbe potuto sentire la porta sbattere in faccia al suo clone.


    Edited by F e n i x - 15/3/2024, 19:44
     
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    Stop right there!

    XV



    Il grido E' SpIderboy!! con tanto di enfasi sulla I sarebbe probabilmente arrivato in unisono da padre e figlio, lasciando quest'ultimo a borbottare mentre discuteva con l'autore dei dettagli. Approfittando del momento di solitudine, Hikaru andò ad offrire il suo supporto al figlio, che reagì al suo discorso con un pesante sospiro, seguito però da un mezzo sorriso consolatorio. Lo so... Dirlo ad alta voce lo aiutava a crederci di più. Dopotutto, la consapevolezza di essere parecchio indietro rispetto al giorno della sua scomparsa lo faceva sentire in difetto, non era semplice autoconvincersi che il sè del presente fosse abbastanza, se la se stessa passata era diverse spanne avanti a lui. Si osservò la felpa che indossava, compagna di molte avventure, sorridendo all'idea di organizzare qualcosa di quotidiano e innocuo con la madre. Heh, finchè non sistemo il mio corpo dovrò vestirmi come i miei fratelli. Per quanto fosse pieno il suo armadio a casa, era passato parecchio tempo, e ancora non sapeva quanta poca stoffa adorava avere addosso la sua controparte. Mi piacerebbe una bella pelliccia calda. Commentò, giocherellando in modo distratto con la manica di Hikaru, il suo subconscio sapeva quanto adorasse quel morbido tessuto.


    La sua sfuriata scosse gli animi in un momento già parecchio delicato di suo, dove nessuno di loro poteva permettersi il lusso di perdere altro tempo. Raizen fu il primo ad avvicinarsi per consolarlo in qualche modo, trovandolo con la testa affondata tra le ginocchia, e la sua voce ovattata che si sentiva a malapena. Lo soOo. Mugolò, in una sorta di cantilena, anche se non sembrava crederci realmente. Ma prima ero da solo. Ora invece ho ritrovato qualcuno che mi conosceva, ho percepito dei ricordi... Attaccarmi unicamente al nuovo me sarebbe come rinnegare di aver fatto parte di quella famiglia. Poteva non essere del tutto corretto come ragionamento, ma la sua era una forte convinzione difficile da smuovere. Non voleva farsi semplicemente adottare di nuovo, voleva tornare ad essere la figlia che avevano cercato con così tanto impegno. Dopotutto Raizen lo aveva trovato al suo nuovo punto zero, non aveva aspettative per il piccolo Youkai, lo aveva visto crescere e ne aveva testato i progressi. Ma per la sua famiglia? Da come ne parlavano la storia era ben diversa. Ed ora, accettare di essere sempre un nuovo sè era diventato incredibilmente difficile. Se non altro, forse gli restava Raizen ad essere fiero dei suoi progressi, fino a che non fosse arrivato in pari con le aspettative passate.

    Fu il padre (seppur in formato spada) a parlare per primo quando finalmente riuscì a sciogliere il sigillo, dando sfogo a quelle deboli memorie nascoste che occasionalmente su facevano strada nella sua mente. Youkai era chiaramente un po' rigido, anche se le sue parole gli resero gli occhi lucidi, facendogli sbattere le palpebre più volte per resistere al lasciarsi andare ad un pianto consolatorio. Annuì vistosamente. Non sono tornato solo per mettermi comodo in una famiglia così unita. Voglio essere all'altezza delle vostre aspettative. Sorrise, osservando i presenti con determinazione, non voleva di certo che la sua scenata raffreddasse gli animi da battaglia. Gonfiò il petto con trionfo, preparandosi mentalmente allo scontro. Andiamo a spaccare qualche culo. Era pur sempre figlioccio di Raizen.


    Riunitisi con l'Inuzuka e lo Hyuuga, si iniziò a parlare della strategia, preparandosi ad ogni evenienza. L'Hokage aveva già messo in allerta Sokken, che doveva assicurarsi di qualsiasi variazione nel loro chakra ad ogni momento, e l'Uzumaki avrebbe aggiunto un dettaglio all'Inuzuka: La tua muta di cani potrebbe farci comodo come supporto contro i suoi genjutsu. Saprebbero liberarci da essi? Tenerli lontani dallo scontro principale e averli pronti solamente per attacchi di supporto poteva evitare loro inutili sacrifici.

    L'esplosione della porta sancì l'inizio di quella difficile battaglia. L'enorme quantità di cloni nemici era irritante, ma Youkai mantenne la calma: sapeva che il loro Hokage era un esperto in quel settore, e dubitava che i nemici potessero essere troppo vicini al suo livello. Erano semplici distrazioni, nulla di cui una buona strategia non poteva liberarsi. Per di più, Sokken individuò immediatamente le copie fisiche, cosa che non avrebbe fatto altro che semplificare loro il lavoro. Ma il primo approccio di Raizen, con Youkai ora fuso nel suo corpo, fu quello di un patto. Nello spazio mentale dell'Hokage, il piccoletto sussultò, osservando l'uomo con aria tradita. Scendere a patti!? Hanno fatto i loro porci comodi fino ad ora, cosa pensi di ottenere da un accordo, se non una pugnalata alle spalle?? Ruggì, irritato come poche volte lo era stato in vita sua. Di sicuro, Raizen avrebbe fatto leva sulla possibilità che una setta oggettivamente potente come gli Hayate si fosse potuta occupare di un simile assassino... Cosa che portò il giocane Uzumaki a mordersi un labbro, frustrato. Tsk! Nel migliore dei casi, finirebbero per usarlo come esca contro di noi. Sembrava assurda come conclusione, dopotutto il patto sembrava solido a sufficienza, uno scambio più o meno equo, sempre che avessero modi efficaci per eliminare una simile minaccia. Eppure a Youkai non piaceva, aveva ascoltato Yamato, li aveva visti all'Abete: un patto con loro non poteva che portare guai.

    Se la Speranza non avesse accettato il patto, inevitabilmente il combattimento sarebbe iniziato. Il piano di Raizen ebbe inizio, staccandosi dal suo corpo e attivando così il sigillo che trasformò l'Hokage in Youkai. Non appena lo vide scattare, preparò subito la sua difesa. Troppo veloce- Sokken! Difesa!! [Stratega] L'amicizia con Murasaki era stata utile per dargli una conoscenza approssimativa degli Hyuga: sapeva che erano maestri del chakra, e contava sul suo supporto repentino per difendere tutti, ora che stavano ancora sulla soglia, in attesa di farsi avanti. Raizen era partito in anticipo, ma attirato dalla trasformazione data dal Fuinjutsu, fu rapido nell'usare una delle tre catene che già lo avvolgevano per prendere l'ora esile corpo del Jonin con un rapido movimento ad arco, anticipando le sue mosse e trascinandolo con poca grazia nuovamente nel gruppetto, in modo che fosse alle spalle dello Hyuuga. [Slot Azione 1] Non si era detto di non essere affrettati?!

    Fu proprio la cautela a rendere vita facile all'Akimichi, che con una rapidità estrema andò a creare una spaccatura nel terreno, che in un secondo si aprì sotto di loro, rivelando pericolosi spuntoni. Youkai diede sfogo a tutta la sua energia per far attaccare due delle sue catene già estratte alla parete della porta demolita in precedenza, con un grido che, nascondendo a fatica il dolore per lo sforzo, avrebbe ordinato a tutti: AGGRAPPATEVI!![Slot Difesa 1] Era lento, ma la gravità non era rapida quanto quel temibile attacco, e la cosa gli avrebbe forse dato quel secondo in più di cui aveva bisogno per proteggere tutti. Il finto Youkai era ancora avvolto dalla catena dalla precedente presa, venendo trattenuto sospeso insieme a lui. [Slot Azione 2] A quel punto avrebbero tutti avuto tempo, dopo un rapido appiglio, di sfruttare muri o un semplice salto per riposizionarsi. Con un cenno della mano, Youkai indicò a Sokken di posizionarsi dietro tutti loro: avendo una mina vagante come l'Hokage pronta all'attacco con tanto di demone, preferiva che il potenziale del clan dagli occhi bianchi fosse usato per difese d'emergenza, e che il jinchuriki avesse modo di sfogarsi senza ostacoli. Un secondo cenno della mano per ordinare a tutti di mantenere la loro posizione, più vicina possibile all'entrata (pur evitando la fossa da poco creatasi), lasciò libertà a Raizen per caricare la sua Bijudama. Ed un'ulteriore trappola sarebbe scattata.

    La stanza precipitò nel buio per molti di loro. Fortunatamente, fu proprio la carica di quella tecnica dell'Hokage a causarlo, quindi ebbe tutto il tempo necessario per prendere la mira, e lanciare comunque la temibile sfera demoniaca nella direzione prevista, senza che nessun altro gli fosse d'intralcio. Nuovi colpi però sarebbero stati rischiosi. L'Hokage cercò riparo sul tetto nonostante la sua Bijudama fosse ben lontana da poterlo colpire, ma ciò, rendendolo uno dei bersagli più lontani, gli permise di evitare il genjutsu, così come a Sokken e Youkai, liberi dalla loro influenza. [Nota] Nel vedere i loro occhi saettare in modo confuso, sarebbe stato semplice intuire che qualcosa non andava. Grazie alle conoscenze di Seira, sarebbe stato l'Hokage stesso ad avvertirli del trucco, con Youkai e probabilmente Sokken a confermare la teoria. Maledetta strega... Non importa quanti trucchetti userai, stai solo rallentando il tuo destino, ma non puoi sfuggirgli in eterno!! Youkai, restando appeso alla porta con la terza catena, piantò le altre due delle sue catene nel terreno ora apertosi, tirando con quanta forza aveva in corpo per cercare di chiudere la pericolosa fessura, cercando di liberare tutti da quella nuova trappola. [Slot azione 3 + Nota] Era il più debole lì in mezzo, ma non voleva essere da meno. Avrebbe dato il suo supporto in ogni modo possibile, e al momento giusto avrebbe dato il meglio di sè per creare a tutti la situazione più vantaggiosa possibile. Sokken, Tetsuba! Avete la strada libera. Tu, usa i tuoi cani per liberarci di quanti più cloni di Seira possibili. Si voltò poi verso lo Hyuuga. Tu invece, fai lo stesso ma con Mineru, ma resta vicino a noi quanto più possibile. Voglio trovare l'originale. Aveva parecchie domande per la donna, ed era certo che potesse essere un bersaglio più semplice da catturare rispetto alla Speranza, forse con una rapida interrogazione mentre tenevano gli altri impegnati nel combattimento potevano scoprire qualcosa, e magari coglierla alla sprovvista una volta liberati i genitori dalla loro copertura. Siamo tutti in disparte al sicuro, quindi sentitevi liberi di sfogare i vostri attacchi ad ampio raggio finchè potete. Facciamogli vedere che non si scherza con Konoha.

    42/60 di chakra
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Quartetto di Pinze

    16

    [Colloquio a casa di Hitomi]
    Preso da parte Hojo dopo il breve scambio sulla sua opera letteraria, il padre di Youkai ascoltò attentamente le parole dell'Hokage finendo per fare un lungo sospiro. Mia moglie è molto più brava di me su queste cose, avete ragione. Distolse lo sguardo per un secondo, come a voler trovare le parole, quindi spiegò la questione. Il Giseigan non va per il sottile. Se qualcosa mi appartiene, posso sacrificarlo. Abbiamo elaborato delle strategie per usarlo con ciascuna delle tre Lacrime...e onestamente speravo che quella della Trasmigrazione fosse l'ultima. La strategia prevede di uccidere chi la porta e far possedere Hikaru, che in quanto mia moglie è considerabile come qualcosa di "mio". Al netto dei moralismi o del politicamente corretto, al Giseigan questo basta. Sacrificando il suo corpo e la sua anima, sacrificherei anche l'anima di chi ha la Lacrima, eliminandola in maniera definitiva. Concluse con voce tremante, respirando come se quanto aveva pronunciato fosse fonte di immenso dolore. E' l'unica strada che abbiamo trovato, anche se...certamente...io ne uscirò distrutto.

    Per le altre due Lacrime avevano ideato dei metodi leggermente diversi, ma che consistevano sempre nel far andare l'anima immortale in qualcosa che era di proprietà di Hojo, così da poterlo sacrificare...avrebbero acquistato il terreno su cui si trovava l'albero scelto da chi sorgeva con la Lacrima della Rinascita, mentre per la Lacrima della Reincarnazione avrebbero optato per adottare il suo portatore, o rapirlo, prima di sacrificarlo.

    Piani estremi, ma che avevano il 100% di possibilità di successo. E, Hokage-sama. Per mia figlia...o figlio che sia al momento. Lo farei senza pensarci due volte, e Hikaru è con me.

    [La Sala di Shika]
    Poco prima dell'ingresso nella sala Tetsuba aveva sottolineato come i suoi cani fossero abili e fedeli, ma al più potevano contribuire al liberare lei da un Genjutsu, mentre per aiutare altri avrebbe al massimo potuto farli attaccare per facilitare il Rilascio del Jutsu. Non appena il gruppo entrò nella stanza una trappola dopo l'altra scattò, inclusi i tre avversari che senza fiatare, forse perché sotto il totale controllo della Speranza anche se per motivi diversi, iniziarono un'impietosa sequenza di bombardamenti.

    Mineru scaricò una raffica di meteore incendiarie contro il gruppo mentre il buio calava sulla maggior parte di loro, anche se la proditoria azione di Soken intercettò il jutsu nemico disperdendolo grazie alla Rotazione Suprema, mentre Youkai impediva a Raizen di gettarsi a capofitto in quella che era l'ennesima trappola [Nota], solo per trovarsi esposto alla spaccatura nel terreno che arrivò a lambire tutti i presenti! Anche se incapace di schivare un colpo così rapido, quando il terreno gli sparì da sotto i piedi sfrutto grandi quantità di chakra per generare catene sufficienti a salvare tutti i presenti, che vi si aggrapparono fermamente anche se ciechi, così da evitare gli effetti più nefasti del jutsu...anche se in parte ne furono evidentemente influenzati [Nota]. Chi ha spento la luce? Sarebbe sbottata Tetsuba, coi cani che ringhiavano, scampati per un soffio alla caduta. Un genjutsu di Konoha, ne avevo sentito parlare. Replicò Fujiko, mentre Raizen si portava sul soffitto bersagliando Mineru con una Bijuudama come rappresaglia e di fatto spazzando via un buon numero di cloni avversari, senza che gli altri mostrassero il minimo risentimento.


    La situazione era tutt'altro che rosea, con tutta la squadra meno tre membri completamente accecata e appesa a una catena, ma Youkai usò immediatamente le sue arti per cercare di salvare il salvabile, e anche se era impossibile per le sue forze riuscire a richiudere la spaccatura come era sua intenzione se non altro devastò gli spuntoni all'interno e i bordi, rendendola non più pericolosa di un piccolo avvallamento. Come da indicazioni Fujiko cercò di mettere in atto la tecnica delle Parole del Vanitoso su Seira, ma pur riuscendo, il successivo ordine di Youkai di mandare i cani di Tetsuba contro le Seira avrebbe reso del tutto vano l'insidioso genjutsu [Nota].

    Anche Tetsuba ascoltò gli ordini con un fischio, inviando i suoi cani contro le Seira presenti. Lampo e Fiamma, il Golden Retriever e il Collie, si gettarono su uno dei cloni di Seira (C) che tuttavia al minimo impatto sparì come fosse una bolla di sapone, nonostante la sua natura di Kage Bunshin, e lo stesso accadde per Seira (H) che fu aggredita da Sasso il Chihuahua e Onda il Boxer. Contemporaneamente Brezza il levriero avrebbe assalito Seira (A) che tuttavia avrebbe evitato l'attacco scartando lateralmente [Seira: Difesa 1].
    In contemporanea Soken avrebbe seguito a sua volta gli ordini, concentrandosi per sfruttare il Juuken alla massima potenza [Soken: Tecnica 2], per poi scattare a tutta velocità...verso Tetsuba, che stava a pochissimi metri di distanza. Praticamente in contemporanea alla sparizione del clone di Seira più vicino, l'ex capoclan Hyuga avrebbe cercato di affondare un dito carico di chakra nel centro del torso della donna che, cieca anche se dai sensi possenti, certamente non si aspettava un tradimento del genere, non a quella velocità [Soken: Tecnica 3], specie con l'intervento di Seira e del suo Legame Psichico [Seira: Gratuito]. Se avesse avuto successo lei sarebbe stata sostanzialmente fuori gioco, ma Soken non aveva finito e andasse come andasse si sarebbe voltato verso Youkai, greve in volto con le vene pulsanti intorno agli occhi bianchi che ogni cosa vedevano. Mi dispiace. Ma Hayate sa dove si trova Vergil, e me ne ha fornito le prove. Non ho altra scelta. SOKEN...maledetto traditore!!! Fujiko e gli altri accecati certo non avrebbero capito cosa stava succedendo, ma se lui era un traditore allora anche le informazioni che aveva fornito sulla natura di cloni degli avversari potevano essere non attendibili!

    Si sarebbe avventato su Youkai qualunque cosa capitasse, cercando di colpirlo all'addome con due manate consecutive, seguite da altrettante sulle spalle, nel tentativo di causare danni significativi agli organi interni oltre a sigillare parte dei suoi punti di fuga [Soken: Azione 1, 2, 3 e 4]. Se non altro, se anche solo uno dei suoi attacchi fosse andato a segno, Youkai avrebbe percepito chiaramente qualcosa che reagiva nel suo corpo, come se il blocco imposto avesse causato un sovraccarico nelle parti restanti del suo sistema circolatorio...riattivando le sue capacità di controllo spirituale [Nota]! Senza aiuto esterno il chunin sarebbe sicuramente caduto sotto i colpi di un ninja esperto come Soken Hyuga, ma tutti erano accecati o avevano ben altri problemi da gestire!

    Durante l'attacco di Soken a Tetsuba infatti, Batsumaru (A) avrebbe sogghignato mentre guardava l'Hokage sul soffitto, prima di spiccare un balzo che mai ci si sarebbe potuti aspettare da uno della sua stazza, in un tentativo di sferrare un calcio volante dalle notevoli potenzialità [Batsumaru: Tecnica 1] cui partecipava Seira come con Tetsuba, anche se la cosa le avrebbe richiesto maggiore concentrazione, manifestata da tutti i cloni presenti [Seira: Tecnica 1 e Azione 1]. All'attacco avrebbe subito fatto seguito un tentativo di colpire nuovamente il Kage con un pestone durante la caduta, ovviamente con un piede ingigantito a dismisura [Batsumaru: Azione 1] cui avrebbe fatto seguito l'attacco di Batsumaru (H) che durante i primi attacchi avrebbe accorciato enormemente le distanze fino a raggiungere l'area davanti al gruppo a circa 2 metri per cercare poi con la sua enorme Kusari-gama di colpire appieno il clone cieco di Raizen davanti a tutti con il peso dell'arma [Batsumaru: Azione 2 e 3] e, richiamatolo, cercare di decapitare Tetsuba con la falce, magari approfittando del blocco del suo chakra, e poi nuovamente il clone o quello dietro di esso, se l'altro fosse sparito, amplificata da una lama di chakra che ne avrebbe reso oltremodo complessa la difesa [Batsumaru: Tecnica 2, Azione 4 ed EXTRA]!

    Nel mentre Seira (G) e Mineru (E) si erano avvicinate fino a stare a circa 12 metri dal gruppo, con la prima che intrecciò rapidamente dei sigilli per cercare di coinvolgere tutti in uno spaventoso Genjutsu [Seira: Azione 2 e Tecnica 2], grosso modo mentre Batsumaru (A) eseguiva il secondo attacco su Raizen e Batsumaru (H) il primo sul clone. Mineru (E) invece accanto al clone che eseguiva il genjutsu avrebbe scagliato una pericolosa bomba in direzione di Raizen, immediatamente dopo il termine degli attacchi di Batsumaru (A) [Mineru: Azione 1 e 2]. Senza lasciare un secondo di respiro, tutte le Seira avrebbero iniziato a quel punto a comporre la posizione magica della Tigre, alterando enormemente l'ambiente circostante in modo che tutti i presenti percepissero un calore intenso e asfissiante, tale da compromettere ogni loro possibilità di recupero [Seira: Tecnica 3], mentre Mineru (B e C) correvano fino ad affiancarsi a Mineru (A) che aveva composto una manciata di sigilli per poi scatenare un dragone di fuoco che minacciava l'intero gruppo [Mineru: Tecnica 1]!

    Non ci sarebbe stata necessità di difendersi, tuttavia, dato che mentre il gigantesco drago si sollevava in aria per poi cercare di avventarsi sugli ignari, accecati e martoriati shinobi del gruppo, ecco che un sibilo annunciò un coltello da lancio legato a una cartabomba che gettandosi nelle fauci del mostro di fuoco detonò dissolvendo il jutsu. MA CHI HA MESSO TUTTE QUELLE TRAPPOLE? Una voce che sicuramente Raizen avrebbe trovato familiare, e certo anche Fujiko e probabilmente Youkai. Con la sua enorme padella al seguito e il suo pessimo carattere, anche se con qualche acciacco [Li Wen], cuoco e shinobi ritiratosi era arrivato proprio nel momento del bisogno. Come può essere qui? Avrebbe borbottato Soken, mentre l'altro saltava oltre il gruppo e atterrava davanti a Batsumaru (H). Un messaggio in codice diceva che Mineru era nei guai, e che lo stesso valeva per te! Avrebbe detto puntando un qualunque clone di Raizen. E anche se tu sei un bastardo che mette le mani nella mia dispensa, Mineru-san è una cliente di tutto rispetto...inoltre il tuo conto da me non è ancora stato saldato, quindi sono qui! Impugnata la padella sotto la quale soffiò una fiamma, con una rapidità che era pari alle sole posizioni magiche di un Jutsu Li Wen gettò un pugno di riso in cottura mentre il chakra faceva il resto, generando dei semplici ma gustosissimi Onigiri che dalla padella saltarono fino alle mani di tutti i suoi alleati entro 9 metri [LiWen: Tecnica 1]. Cercate di concentrarvi e riprendervi! Non so cosa stia succedendo ma sono qui per aiutare!



    Stizzita, Mineru (A) avrebbe quindi tracciato un singolo sigillo sul suo addome, lo stesso che appariva nelle cartabombe, anche se verosimilmente di potenza superiore! Voleva diventare una bomba vivente! [Mineru: Tecnica 2]
    Mentre accadeva tutto questo, slegate dalle altre azioni, Seira (B), Seira (F) e Mineru (G) avevano bersagliato i cani di Tetsuba, rispettivamente Brezza, Sasso e Onda [Seira: Azione 3 e 4, Mineru: Azione 4] mentre Seira (A) si allontanava di due o tre metri da Brezza, anche se fosse stato sconfitto, per riavvicinarsi a Batsumaru (D) [Gratuito].



    [Yato]
    Dalla posizione sopraelevata avevo guadagnato un possibile ingresso nella presenza di due lucernai, mentre il mio clone aggirava l'edificio facendomi cenno di non poter passare dai muri o dalle fondamenta, dirigendosi quindi alla porta. Annuii mentre la attraversava, focalizzandomi sull'accentuare le mie doti furtive [Tecnica 1] mentre con un ramo generato dal Mokuton mi avvicinavo all'edificio cercando di fare quanto meno rumore possibile. Il mio intento era passare dal lucernario, usando la Crescita Controllata per manipolare il legno e aprire il passaggio senza rompere il vetro nè fare rumore, se non il rumore di un albero quando cresce, per guadagnare poi l'interno, ovviamente solo se nessuno fosse stato visibile dal vetro. Se fosse stato bloccato o ci fossero stati testimoni avrei invece optato per il camino cercando di muovermi nella maniera più cauta possibile.

    Contestualmente il mio clone, privo delle mie capacità ma non del mio intelletto, si sarebbe trovato davanti a uno sconosciuto che certamente aveva mangiato la foglia, ma non per questo avrebbe ceduto terreno, continuando invece con la sua opera principale: guadagnare tempo! Beh, mi chiedo quanto uno possa essere sicuro dell'incolumità di un ostaggio se non vi fa attenzione. Mi chiedo...non vorreste prendere anche me come ostaggio? Sorrise affabile. Sono a vostra disposizione. Dopotutto era completamente disarmato, ma informato dei fatti, e sebbene quella fosse evidentemente una trappola tesa dal clone, era pur vero che ridurlo all'impotenza come prigioniero sarebbe stato infinitamente più facile che lasciarlo fuori a elaborare chissà quale strategia.

    Nel mentre il clone sul retro era entrato, trovandosi davanti a un mostruoso amalgama di cavi intorno a una maschera, segno che l'ingresso era sorvegliato, ma al primo movimento venne bersagliato da una violentissima corrente d'aria emessa dalla maschera che, tuttavia, non bastò a dissolverlo! I Cloni di legno erano come oggetti, molto più resistenti di qualunque altro clone corporeo, pertanto venne danneggiato in più punti, ma senza che il jutsu si spezzasse [Difesa 1]. Pessima scelta. Mormorò, gettandosi in avanti contro la maschera con la sua spada, in un tentativo di spaccare quello che riteneva essere il centro di quell'essere, la maschera, appunto, con un rapido affondo [Azione 1]!

    Dall'altra parte della porta il mio clone, vedendo la reazione di chi aveva aperto la porta, rincarò la dose. Naturalmente se io fossi un ostaggio, non ci sarebbero ulteriori visite, almeno per un pò. E se la porta fosse stata comunque chiusa, il clone sarebbe andato avanti come se nulla fosse, sorridendo e passandoci attraverso dato che era di legno [Basso], di fatto senza alcun danno all'edificio. Non credo che abbiamo finito di parlamentare.

    Nel mentre io avrei agito in base a ciò che avessi trovato, naturalmente.
     
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    Decisioni Affrettate

    XVII




    Raizen attese le sue risposte in religioso silenzio, scuro in volto quando Hojo iniziò a cercare le giuste parole. Le pause in quelle occasioni non erano mai buone. Non lo avrebbe interrotto, limitandosi ad ascoltare e quando finì si ritrovò senza parole, inadatto a commentare la decisione di farsi carico di un simile sacrificio. Gli sembrava ancora inappropriato lanciarsi in dimostrazioni d’affetto espansive quanto quelle di Hojo per cui gli poggiò una mano sulla spalla, un tocco pesante, più di una pacca ma di sicuro non atto a ferire, ma a distrarre si.

    Il Giseigan non è uno strumento del bene, temo che niente in cui sia coinvolto possa realmente essere del bene.

    Strinse leggermente la spalla come a volergli fissare quel concetto così sintetico, rilasciandola prima di continuare a parlare.

    Inoltre, hai detto che emette energia, quindi hai una parte attiva nel piano, pensi quella donna ti lascerà fare?
    È vecchia Hojo, e non poco, ha passato migliaia di anni a sgusciare di mano a quelli come noi, rischi di sacrificare tua moglie per niente, inoltre, pensi che ridare le reliquie ad Amesoko sia positivo?
    Quel drago trama nell’ombra dall’alba del chakra, se adesso rivuole le gemme gli fanno sicuramente più comodo di quanto la loro sparizione non ne faccia a te.
    Se siete stati previdenti però Hikaru potrà immobilizzarsi o essere provvista di un sigillo che impedisca l’utilizzo del chakra, vero?
    Vero?


    Stava sperando di sentire un si.

    ...se questa condizione si potesse prolungare diciamo che ho delle buoni opzioni, ma avremmo maggiori certezze in uno stato comatoso.
    Prima ti accennavo di un eventuale prestito del Giseigan, se tu gli potessi dare la forma di un martello potrei usarlo per forgiare una lama in grado di risolvere i nostri problemi, sarebbe in grado di discernere tra le due anime nei miei progetti, ho già tutto il necessario.
    Ma a parte questo, se fosse tutto fattibile, come faresti a portarla esattamente dove la vuoi?


    Quale che fosse stata la conclusione avrebbe sospirato.

    Se state davvero pensando a vostro figlio… fatelo per bene.
    Youkai ne sarà distrutto in un modo che non riuscite ad immaginare.
    Non pensare che perderesti solo Hikaru, ma anche ciò per cui combatti, ti assicuro che non lo accetterebbe mai, l’ho visto rischiare la pelle per i ricordi di una vita che non gli appartiene, ora che vi ha nuovamente con se cosa pensi che succederebbe di fronte ad un simile evento?
    Al suo posto come tradurresti il sacrificio di tua madre da parte di tuo padre?
    Rifletti, riflettete… non avete in mano solo il vostro destino.
    Quando sono in ballo sentimenti di questa portata non esistono contrappesi.


    Gli avrebbe dato qualche minuto per pensare per poi concludere.

    L’ha proposto Hikaru vero?
    Tu non avresti il coraggio neanche di pensarlo.


    Non era detto con tono accusatorio, ma comprensivo.

    Riportala alla ragione.

    Gli disse con gentilezza ma lasciandosi sovrastare per un secondo da un dubbio.

    Anche se ho un dubbio... il fatto che lei sappia e decida rende lei padrona in quanto lei ha disposto l'utilizzo del sacrificio, tu stai solo includendo l'ascia, e si sà il boia non ha proprietà.
    Il matrimonio vincola il mostro rapporto ma di fatto non ti rende suo padrone peggio se lei è concorde... tu non stai esercitando una tua podestà, bensì sfruttando una sorta di prestito.
    Non causerà problemi?
    Diverso sarebbe con una schiava, magari raccattata dal fondo delle carceri.


    Un opzione decisamente più allettante dopo la quale, se gli avesse detto che Hikaru aveva scelto il suo destino, l'avrebbe messo davanti al peso di quella scelta.

    Si finge ghiaccio ma è come l’acqua cheta, vero?
    Una persona come lei dice poco ma agisce tanto, troppo, se non capirà ci costringerà a questa follia.


    Sospirò gravemente.

    Vi mancano alcuni dati in cima a tutto questo: la Speranza non ha un anima comune, la sua età non gli permette di avere solo esperienza ma di accumulare un karma fuori scala.
    Potrete odiarla ma Seira di queste cose se ne intende e non ha avuto la minima possibilità, è stata sopraffatta senza appello.
    La vittoria del vostro piano passa dalla capacità di proteggere l’anima e i ricordi di Hikaru che gli danno forza mentre viene indotta in uno stato comatoso.
    Se gli Uzumaki sono bravi con i sigilli quanto potrà esserlo una che li studia da prima che si inventassero un cognome?
    Sveglia Hojo, quella è stata accanto allo scriba del mondo e non è rimasta a rigirarsi i pollici.


    Non voleva lasciarli solo la vaga speranza che fosse lui a porre rimedio a quella situazione con qualcosa che ancora non possedeva, inoltre non conosceva la loro tenacia, per cui aveva cercato di dare al loro piano una forma più appropriata che permettesse azioni più oculate grazie al tempo guadagnato.

    E se vuoi un consiglio dimostra quanto sei felice di aver ritrovato tuo figlio: dagli fiducia, rendilo partecipe.
    Potresti restare sorpreso dei risultati.
    Youkai va spinto verso il bene perché è tentato dalla semplicità, dalla facilità del male.
    La stessa che state scegliendo voi.
    Vuoi insegnarli questo?


    Era un fratello maggiore dopotutto e quella una leva in grado di spostare il Sole per un genitore.
    Pregò tra se e se che Hojo non si mettesse a piangere.




    [Sotterranei]




    La scelta delle tempistiche da parte dell’Hokage fu… molto poco accurata. Come aveva anticipato il suo stile prevedeva di subire qualche danno per raggiungere ancor migliori guadagni ma il momento gli aveva fatto bere completamente il cervello, esponendolo ad un rischio assai elevato.

    Grazie Youkai.

    Sospirò nervoso. Come gran parte del gruppo riuscì a tenersi ancorato alle catene mentre Raitei sfruttando la trasformazione in Volpe riuscì a salvaguardare i [Cani] di Tetsuba, tenendosi nel tunnel in maniera similare a Youkai. L’allarme sul genjutsu, del quale non potè riscontrare gli effetti, gli fece riaffiorare un ricordo di Seira, permettendo di mettere in allerta il gruppo e identificare al meglio la minaccia.

    È la tecnica dell’oscurità, è un genjutsu.

    Notizia pessima che stava per comunicare anche a Soken, ma quel viscido verme con problemi familiari era impegnato a piantare un coltello nella schiena all'intero villaggio.

    SOKEN!

    La sua voce tuonò sopra ogni scambio di colpi, stentorea come quella del generale che era.

    Sapevo che ti avrebbero tentato colpendo dove eri più fragile, ti sfruttano grazie a ciò che sa Seira!
    Con quale onore cerchi di aiutarli e non di interrogarli fino allo sfinimento?


    E lo Hyuuga, purtroppo per loro, era un punto debole. Forse un tempo un grande esponente del clan ora era la sua stessa ombra, consumato dal dolore e schiavo di chiunque gli offrisse il più piccolo indizio che riguardasse il suo figlio disperso.

    E lo sapevo.

    Quella sentenza era una viscida stilettata, sottile come un sussurro riusciva a serpeggiare evitando tutta la violenza che si scatenava nella sala, scavalcando pugni lame ed echi di ossa infrante.

    Ma non faccio offerte a caso.
    Esiste un drago, un drago più in alto di ogni cosa che esista al mondo, più del cielo stesso, il suo compito è tenere memoria della sua storia, di ogni storia.
    Sa tutto perché vede tutto.
    Puoi ancora riportare Vergil a casa senza venderlo ad Hayate insieme al tuo onore.


    Puntava al cuore, con qualche sottile menzogna impossibile da rilevare per Soken, ed alla nota idea di giustizia che apparteneva a Raizen, leggermente diversa da quella degli Hokage più noti, non il più buono di tutti i tempi e che sicuramente non avrebbe riammesso Vergil nel clan o nel villaggio, abbandonandolo e braccandolo per i crimini del padre che aveva insozzato con la sua miseria. Ammesso e non concesso che già gli Hyuuga potessero a loro volta fargliela passare liscia. A chiarire gli estremi della sua offerta sarebbe stato il clone più vicino a Soken, distante poco più di un metro e decisamente fuori portata per Seira, la Speranza infatti era probabile che sapesse di Tenchou e dei suoi scomodi limiti e avrebbe potuto dire che ottenere quella risposta dal drago era praticamente impossibile, affermando il vero nella quasi totalità dei casi, e non voleva certamente che la sua proposta apparisse poco allettante. Stava mentendo, ma Soken aveva dimostrato concretizzato la sua pericolosità una volta di troppo.
    Che lo Hyuuga avesse o meno ritrovato la ragione lui doveva sbrigarsela con i rimanenti attacchi di quel gruppo che funzionava fin troppo bene per dipendere dalla capacità della Yamanaka. Non era positivo avere conferma di una simile notizia, se Seira non aveva nessuno sotto controlla la situazione era solo più pericolosa, significava che avevano altri modi per procurarsi alleati, e anche che Seira era libera di agire al pieno delle sue capacità se le servisse controllare qualcuno.
    Non da ultimo salvare la vita a Mineru e all’ Akimichi non sarebbe stato semplice visto che il termine dei loro attacchi non dipendeva dalla disconnessione dalla Yamanaka.
    Il salto dell’Akimichi era qualcosa di portentoso non solo per lui ma per chiunque vista la velocità con cui venne compiuto, ma il suo restava un attacco fisico e a quelli Raizen sapeva rispondere bene. [ST 1 e 2] L' impatto restava piuttosto pesante e non potè evitare di venire sbalzato, atterrando a terra in maniera scomposta ma con le proprie gambe.

    Colpi pesanti ragazzone.

    Torse il collo, facendolo schioccare senza reali danni.

    Vuoi riprovarci?

    Il corpulento avversario non si fece attendere, dando a malapena il tempo a Raizen di ripristinare le sue attenzioni su ciò che aveva attorno, i colpi di Butsumaru, anche grazie allo scheletro del demone pareva potessero essere subiti, ma le spinte potevano dar luogo ad impatti fastidiosi o movimenti fuori dal suo controllo a cui non voleva essere troppo esposto, troppe trappole da cui guardarsi. Quando giunse il secondo pestone trovò le braccia dell’ Ombra del fuoco incrociate armate da una solida armatura d'osso a fronteggiare quell’impatto devastante senza spostarsi di un centimetro grazie alle code ed allo scheletro che aggiungevano puntelli alla sua posizione difensiva garantendogli insieme al chakra adesivo una solidità invidiabile. [SD1] Poteva subire il colpo senza troppi pensieri e rischiare uno scossone anche se puntellato com’era lo reputava impossibile, quindi sfruttare due code non avrebbe tolto efficienza alla sua azione e gli avrebbe permesso di prendere in controtempo Seira che si avvicinava di gran lena. Non doversi focalizzare su una difesa impegnativa infatti gli avrebbe permesso di muovere le code con la precisione necessaria a fermare la Speranza con un rapido affondo mentre cercava di attivare uno dei suoi genjutsu, avvolte le code attorno a Garyu avrebbe eseguito un semplice affondo diretto alla coscia destra della vecchia, fortunatamente troppo focalizzato per portare a galla spiacevoli pensieri sulla stessa. [AdO]
    In condizioni normali avrebbe tentato un affondo mortale, ma Seira al momento doveva restare in vita e impegnare troppe risorse su un eventuale clone non andava a favore della buona riuscita di quello scontro.
    Normalmente sfruttare quella finestra di tempo non sarebbe stato possibile, ma l'azione di Raizen veniva coperta da un clone grazie all'estrema capacità collaborativa e comunicativa che permise ad uno di quelli presenti sulla porta di spiccare un salto repulsivo guidato da un pensiero di Raizen che per quanto alla cieca consisteva nell'intercettare un piccolo oggetto con un corpo gigantesco e portarlo con se totalmente fuori bersaglio, di fatto verso il centro della sala. [SD2] Il lancio inoltre per salvaguardare gli alleati era stato effettuato a campana e per quanto la fase di salita potesse essere rapida quella di discesa era guidata dalla gravità rendendolo un bersaglio facile. Per il clone Fujiko sarebbe stato fatale, ma la fiammata non avrebbe lambito l’originale. Butsumaru intanto era tornato all’attacco ed il clone rimasto vicino a Tetsuba come anche lei ebbero modo di percepire l’avvicinamento dell'ingombrante shinobi e del suo attacco portato da una rumorosa catena grazie all’udito, ma non sarebbe servito consumarsi in difese assurde soprattutto considerata la sua cecità. Il clone si sarebbe limitato a rilasciarsi quando sentito il tintinnio della catena spargendo una densa nube di fumo che oltre a far andare a vuoto il primo attacco avrebbe reso impossibile colpire gli altri due bersagli in quanto nascosti dalla stessa, infatti avrebbe suggerito all’Inuzuka di acquattarsi mentre Butsumaru recuperava l’ingombrante catena permettendogli di sfuggire agli attacchi che miravano alla zona alta del corpo cambiandone completamente la locazione rispetto a quella prevista dall'Akimichi. Una difesa efficace che tuttavia non aveva lasciato cloni sul campo.
    La cieca Inuzuka non era stata difesa quell’unica volta tuttavia, già in precedenza il cieco Raitei aveva dovuto farle da scudo umano sotto richiesta di Youkai, frapponendosi con un impasto ai limiti del suo corpo, ma avvantaggiato dall’estrema vicinanza alla donna. [SD3]

    Ohhffff!

    Il colpo non era potente, ma la scarica di chakra fu come una marea che eruppe dal punto in cui calò il dito, malgrado scorresse la potenza della volpe in quel corpo l’interazione con un chakra estraneo riuscì a lederlo, danneggiando addirittura il fisico come se sottoposto ad una pressione interna. Se non altro il clone potè nuovamente guardarsi attorno

    Liberati dal Genjutsu Tetsuba, la sua presa è forte ma è la tecnica dell’oscurità Konohaniana.

    Raizen non sapeva precisamente come funzionasse il rilascio con i cani degli Inuzuka ma reputava probabile e assai conveniente che potessero potenziarlo vicendevolmente.
    Intanto Li Wen fece il suo ingresso, sorprendendo non poco Raizen visto quanto era improbabile la sua presenza lì sotto considerata la segretezza di quell'operazione.

    Un pizzino?
    In una situazione simile?


    L’arrivo del cuoco era gradito ma stranissimo considerata la situazione, tuttavia non si soffermò troppo sul momento, decidendo di indagare successivamente la sua posizione se fosse necessario, possibile che Mineru gli avesse scritto prima di essere ipnotizzata? O forse una terza figura legata alla radice aveva agito per aiutarli?

    Sfrutta il tuo naso Tetsuba, le Kagebushin emettono odore ma le bushin no: chi dobbiamo ignorare?

    Quella richiesta in realtà considerava anche un altra tipologia di cloni senza far capire alla Speranza che poteva star pensando anche a loro: quelli senza volto. Una tecnica poteva facilmente cambiarne le apparenze ma reputava che dargli qualcosa di fine come un odore proprio e distinto fosse su tutt’altra scala. Capito chi tra i cloni fosse corporeo e chi no grazie all'Inuzuka Raizen avrebbe ricordato a quel simpatico team che qualcosa su quella tecnica aveva imparato negli anni. Incrociò il singolo rapidissimo sigillo e sopra la testa dei cloni corporei avversari sarebbe comparso uno dei suoi. [ST3] Alcuni si sarebbero limitati a sfruttare il loro peso, costringendo chi non fosse bersagliato dal vero attacco ad evitarli per non venirne schiacciati e finire inevitabilmente impacciati dal loro peso seppur non danneggiati, il vero attacco tuttavia avrebbe preso come bersaglio principale il clone di Mineru kamikaze, i cloni corporei di Seira cercando con un tocco di sottrargli il controllo e costringendoli a pareggiarsi, di fatto reintegrando la riserva di chakra della vecchia visto che paradossalmente anche la morte poteva essere un opzione per lei. La priorità sarebbero stati proprio i cloni di Seira, successivamente quelli di Mineru e poi quelli di Butsumaru in tutti i casi l’importanza era definita da quanto erano vicini al gruppo di alleati in modo da riuscire ad allontanare la minaccia. [SA 2-3-4-5]
    Se fosse rimasto spazio per altre azioni i cloni avrebbero lanciato all'unisono quattro kunai ciascuno, tutti verso Mineru, chiudendola in un attacco multidirezionale assai insidioso considerando che uno dei tre lanci era angolato in modo da provenire dall'alto. [SA 3-4-5]

    Attenti ai genjutsu, la Speranza ha avuto modo di riflettermeli addosso già una volta, ma se sono contenuti potremmo scaricare il suo sigillo posto di farne un utilizzo adatto a tale scopo.

    I cani di Tetsuba poco prima che Raizen passasse all'azione avevano avuto modo di dare sfoggio dell'addestramento perfetto al quale si erano sottoposti con la capoclan Inuzuka. Erano infatti sufficientemente addestrati da comprendere che quei lanci erano poca roba per loro, così partirono di gran lena, testa bassa e ringhio sommesso verso i loro aguzzini, il fisico bestiale di cui erano stati dotati da madre natura gli permise di reggere l’impatto facilmente e con poco danno essendo l’attacco direzionato genericamente al fisico, quindi appena subito il colpo, inconsapevolmente togliendo o dando dei bersagli ai cloni di Raizen, avrebbero cercato di azzannare proprio chi aveva cercato di ferirli ed in caso avessero trovato resistenza sotto le zanne di intrappolarli, dopo un preciso fischio di Tetsuba avrebbero serrato la bocca come delle manette cercando di non danneggiare eccessivamente Seira. [S&M + SA 1-2-3 + ST 1] La loro attenzione era focalizzata proprio sui tre individui fin dall’ingresso nella sala in quanto definiti come prede comuni, cosa che rese l’azione ancor più semplice per loro. Che l’attacco andasse o meno a segno due dei cani con più bersagli a disposizione avrebbero utilizzato la marcatura dinamica in modo da non venir sorpresi nuovamente da dei genjutsu [ST2], uno di loro quello vicino a Soken mentre Tetsuba si spostava rapidamente verso Raizen. [SG]
    Immediatamente dopo la pioggia di cloni e quando questi fossero ancora un ostacolo per coloro che erano stati colpiti ma non assorbiti, Li Wen avrebbe caricato una pioggia di fuoco, concentrando quattro gruppi di sfere su quattro diversi cloni avversari. I cloni di Raizen consapevoli si sarebbero coordinati con quell'attacco, rilasciandosi poco dopo l'emissione delle fiamme in modo che gli obiettivi non avessero consapevolezza di quali di loro sarebbero stati bersagliati essendo le fiamme appena partite ed essendo complesso distinguere la loro traiettoria al loro vertice.

    Oh, suppongo tu voglia dare una definizione più appropriata alla parola chimera.
    Vediamo come evolve la situazione.


    Disse a Tetsuba ora accanto a lui e sbirciando le azioni di Youkai per vedere se avesse deciso di tirare fuori dal cappello i loro ultimi alleati.


    [Una Casa Yamanaka]



    Aprire il lucernario non fu semplice, un costrutto filiforme avrebbe potuto introdursi negli angusti spifferi ma la necessità di controllare una crescita così accuratamente da infiltrarsi senza rompere niente e quindi far rumore avrebbe preso qualche secondo extra.
    Al piano inferiore intanto la singolare infiltrazione procedeva con il clone che attraversava la porta, trovando inizialmente l’Hayate palesemente infastidito dall’azione, ma potè anche vedere come un cambio di idea l’aveva riportato a più miti consigli.

    Sai cosa?
    Non so cosa hai in mente, ma di sicuro è meglio non farlo all’aperto.


    Finì di chiudere la porta.

    Non penso camperai comunque a sufficienza.

    Appena la porta si chiuse i cloni del Senju passarono all’azione, che il clone si mostrasse aggressivo non era una sorpresa e la maschera reagì con la rapidità data da chi prevedeva il peggio, l’emissione partì, con una superficie di impatto avente un diametro di venticinque centimetri che si portò via la testa del clone, funzionale, ma incapace di percepire e di muoversi con le attuali capacità del Senju. [Nota]
    La maschera avrebbe atteso immobile cercando di capire se il clone potesse spostarsi dopo quel danno avendo compreso che il corpo non era umano considerando la totale assenza di sangue, solo dopo un round di osservazione sarebbe ritornata all’interno.

    Un Senju dunque.
    A considerare dal clone e dalla tua capacità di passare attraverso la porta.
    E tu?
    Sei l’originale?


    Su quella domanda, a porte chiuse, sarebbe partito un fendente ma non da una lama, bensì da un nugolo di fili appositamente disposti che sbucò direttamente dalla mano, da cicatrici sul polso e sotto le unghie, annullando qualsiasi tempo di preparazione e dando al colpo un’ efficacia impareggiabile. Il glaciale shinobi si espresse in un tondo magistrale, all’altezza del torace e particolarmente infido: se infatti gli fosse stato posto davanti un oggetto incapace di fare da scudo completo al suo attacco la lama si sarebbe ritratta per evitarlo per poi allungarsi una volta superato l’ostacolo. [SA + ST]
    L’attacco sarebbe proseguito senza che il corpo perdesse slancio, ma accorciando le distanze se ne fossero state messe tra i due. La spada sarebbe sparita dalla mano mentre era fuori dal raggio visivo per comparire improvvisamente sull’altra e tentare un secondo fendente atto a decapitarlo. [SA 2] Seguendo il flusso in maniera similare alla prima, spostato la lama sul ginocchio tentando un colpo fuori dalle sue attenzioni essendo quella una seconda lama. [SA 3]
    Al piano di sopra intanto Yato sarebbe riuscito ad introdursi in un ambiente leggermente soffocante, chiuso da tempo come avrebbe riconosciuto dall’odore, era il sottotetto e pareva sprovvisto di guardia. La luce era sufficiente da poter identificare un tavolato grezzo che componeva il piano orizzontale e poi in corrispondenza del corridoio una botola con annesso il meccanismo per far cadere delle scale a pioli, qualcosa di parecchio rumoroso soprattutto per la maschera che piantonava il corridoio davanti alla stanza in cui erano probabilmente tenuti i genitori forse storditi visto che non si sentiva neanche fiatare.


     
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