Fattucchiere?, ammetto che quella parola mi fece quasi perdere la presa sul Pakkun, ma non mi feci distrarre: per una volta non divagai, rimasi concentrato sul tentativo, forse un pò azzardato, di aiutare Aladdin, Arumajiro ed il popolo che si trovava sul Pastore del Deserto.
Ero riuscito a distrarre il biondo del Deserto con un genjutsu, ad attirarlo a me con il chakra naturale-gravitazionale ed ora stavo imprimendo il mio Fuuinjutsu per cercare di interrompere l'influsso di quello dei Kijin, però la reazione del Pakkun fu violenta, più di quanto pensassi: lo vidi urlare di dolore, mentre del sangue usciva dalle sue orecchie.
Fortunatamente avevo già preventivato di usare le Mani Curative, così riuscii a contenere quella reazione, finché l'altro non si quietò, con i due fuuinjutsu che ormai scivolavano via dal suo volto come una sorta di cenere, o, addirittura, sabbia.
Io, dal canto mio, non lasciai andare Aladdin: lo sostenni, quando mi crollò fra le braccia, attendendo che si riprendesse.
Lo vidi che, confuso, iniziava a ricordare: il nostro scontro, prima il silenzio di Arumajiro e, in precedenza, l'arrivo dei Kijin.
Una donna?, mi chiesi, mentre il biondo vagamente ricapitolava, forse più a se stesso, cosa gli avessero fatto quei Primati ed una loro misteriosa accompagnatrice.
Gli ci volle qualche altro istante per riprendersi, mentre un dubbio prendeva piede nella mia mente stavolta, un dubbio che si andava ad unire alla preoccupazione per quello che, proprio il Pakkun, aveva ipotizzato, sotto l'effetto del fuuinjutsu dei Kijin.
Una donna con un fuuinjutsu, un fuuinjutsu che lo rendeva alleato dei Kijin e che forse insinuava l'idea di creare un nuovo Dio Guerriero?, una preoccupazione che tenni da parte, in quel momento, osservando il Biondo del Deserto entrare di nuovo in contatto con il Pastore del Mondo ed insieme agire per difendere la loro gente dagli invasori.
Avrei voluto avvicinarmi a Ma-Tsu-dono e Badassanu-san, ma mi scoprii stanco, quasi incerto sulle gambe, stremato, debole e, soprattutto, un pò più dolorante: L'adrenalina sta scemando..., ipotizzai, mentre il terreno tremava sotto i miei piedi.
Ci misi qualche istante a capire che Arumajiro si era fermato, poi le parole del Pakkun lo confermarono: i Kijin erano stati scacciati, ma il ninja che li stava combattendo era stato risparmiato.
Masa-san, per fortuna..., riuscii a dire, prima di accettare l'invito dell'altro e lasciarmi andare su quello strano letto di sabbia.
[...]
...smettere? Hai imparato a mangiare così a Saban'Na?
Fu la prima cosa che sentii, dopo nemmeno io sapevo quanto.
Vedi? Lo hai svegliato! Spreco di guscio che non sei altro!
U sticc...
Silenzio, Scostumato!
Poi sentii un leggero peso sul petto, non dovetti nemmeno aprire gli occhi per capire che era la testa di Ma-Tsu-dono.
Come stai, ragazzo? Ti sei svegliato, finalmente! Mi hai fatto preoccupare! Ti avevo detto di non strafare, no? Ti avevo detto anche delle cicatrici, ma mai una volta che mi ascoltassi!, probabilmente avrebbe continuato ancora a lungo, ma preferii impedirlo: Vero, Ma-Tsu-dono, sono stato imprudente, ma c'era tanto a rischio., risposi, mettendomi seduto ed appoggiando l'anziana tartaruga sulla coscia.
Oh 'mpare, accomu semu?, le prime parole che mi rivolse la Testuggine del Deserto e che, ovviamente, non capii, se non per l'inflessione di una domanda alla fine.
Ti ha chiesto come stai., mi spiegò Ma-Tsu-dono, Ah. Meglio. Grazie, Badassanu-san, risposi con un cenno del capo, osservando attentamente le due tartarughe.
Erano di nuovo in forze e, apparentemente, ormai illese.
Badassanu-san stava con il grosso becco dentro una tinozza di frutta, ruminando qualsiasi cosa ci fosse lì dentro.
Te l'ho già detto: devi smetterla! Non è modo di stare a tavola questo!, lo rimproverò Shitsuki, mentre mi rendevo conto che anche buona parte delle mie ferite era guarita e mi sentivo decisamente più riposato.
Mangia qualcosa, Fudoh, ti vedo sciupato., mi incoraggiò intanto la tartaruga anziana, indicandomi la frutta presente su un tavolo, fatto anch'esso di sabbia.
Sì, va bene., concordai, rendendomi conto solo in quel momento che, in effetti, eravamo ancora su Arumajiro, circondati dalla sabbia di Aladdin.
Ma-Tsu-dono, ma come sta Masa-san? Ed il... ehm... i Pakkun? Arumajiro-sama?, chiesi, poco prima cheil Biondo che era la voce del Pastore del Deserto si unisse a noi.
Pensai che si stesse sedendo, così fui quanto mai impreparato quando lo vidi inginocchiarsi e prostrare la testa a terra.
Non c'è niente da perdonarti, eri stato manipolato, costretto a fare qualcosa contro la tua volontà., gli dissi prontamente, Per favore, alzati, che così mi metti in imbarazzo..., aggiunsi con un accenno di sorriso.
Ci accomodammo al tavolo, una mano di sabbia portò del caffè, cosa un pò bizzarra, ma non per questo inverosimile, lo sorseggiai anche con piacere, finché l'altro non disse una frase: Gli ha parlato di me? Sa che sono un Dio Guerriero?, mi chiesi, senza però dare voce a quel dubbio.
Le successive parole, che ai più potevano sembrare, effettivamente, solo un luogo comune, mi rinfrancarono: Arumajiro non mi dava colpe per ciò che era stato fatto ai Pastori del Mondo, anche se alcuni di loro erano stati macellati per creare me, per creare il Jorogumo.
Non posso cambiare ciò che è stato fatto, ma posso evitare che altri di loro abbiano lo stesso destino, quello sicuramente., mi dissi, sentendo le parole del Pakkun e rendendomi conto, allo stesso tempo, che mentre lo ascoltavo, una lacrima scivolava sulla mia guancia; la asciugai mentre ascoltavo le informazioni che il Pastore del Deserto aveva su due suoi simili.
Tarasku il Sauro, nel Paese delle Cascate, ed Ogre, ad Oto., ripetei fra me.
Grazie per le vostre parole, di entrambi, Aladdin-san., esordii, Mi rendo conto che non posso cambiare il passato, ma assicuro ad entrambi che farò tutto ciò che è in mio potere perché i Pastori del Mondo non debbano subire di nuovo ciò che gli è successo millenni fa., affermai, sincero, Ringrazio infinitamente Arumajiro-sama per ciò che ha espresso nei miei confronti e vi assicuro che semmai i Pakkun, oltre lo stesso Pastore del Deserto, avranno mai bisogno del mio aiuto, farò tutto il possibile per essere presente., su quelle parole, fu il mio turno di calare la fronte verso il terreno, poiché ne volevo sancire la veridicità.
Lo pensavo davvero: quando avevo intravisto la possibilità che davvero qualcuno volesse usare Arumajiro per creare un nuovo Dio Guerriero, avevo anche capito che non avrei potuto permetterlo.
Non apprezzavo ciò che era stato fatto ai miei simili, ma allo stesso modo, come noi eravamo vittime, imprigionati, trattati come oggetti, i nostri progenitori, i Pastori del Mondo, erano stati trattati come carne da macello, massacrati per creare qualcosa che, nelle interazioni che avevo avuto con il Gashadokuro e con il Kappa, non ne avevano mantenuto la bellezza.
La coscienza di Arumajiro era un tutto con il deserto, con il mondo che lo circondava, mentre i miei due simili erano pieni di odio, di rabbia e desiderio di Vendetta.
Avevo provato la loro rabbia, probabilmente l'avrei ancora provata in futuro, ma niente mi avrebbe convinto che fosse qualcosa di migliore delle sensazioni che mi aveva trasmesso il Pastore del Deserto, dell'Empatia che mi aveva trasmesso.
Mai avrei potuto concordare con chi definiva i nostri Progenitori come "modelli superati", o, peggio ancora, dei primati rispetto agli esseri umani.
Mai avrei potuto permettere che un altro di loro subisse quel destino, lo avevo capito fin dalle parole di Aladdin, giorni (?) prima, ma ormai era una promessa verso me stesso, oltre che per i Pakkun tutti.
Nemmeno se sarà mia sorella a cercare di crearsi un corpo., conclusi, con nuova risoluzione relativamente alla Bruna.
Se avessi avuto modo di restare ancora per un pò su Arumajiro, oltre a sincerarmi delle condizioni di Masa-san, avrei rimandato le tante domande che avevo per Aladdin ed il Pastore del Deserto, altrimenti, gliele avrei fatte dopo aver consumato assieme il caffè che mi aveva offerto.
Ho molte domande, Aladdin-san, da rivolgere a te ed ad Arumajiro-sama: sia su cos'è successo con i Kijin, sia sulla vostra storia., avrei iniziato ad ammettere.
Come vi hanno avvicinato i Kijin? Quello con cui ho combattuto, Rukai, diceva che il loro popolo non usava sotterfugi, anche se quel fuuinjutsu di certo lo era.
La donna che li accompagnava, e che le ha impresso il fuuinjutsu, se la ricorda?
E, soprattutto, sono stati loro a dirle che l'Erba voleva usare Arumajiro-sama per creare un... una nuova Arma?, avrei domandato, preoccupato dalle tante implicazioni che le ultime due domande avevano nella mia mente.
Un altro argomento che mi premeva, era la storia dei Pastori del Mondo: Arumajiro-sama, come ha fatto a salvarsi da ciò che è successo ai suoi simili millenni fa? Non conosco a pieno la storia di quei tempi, ma l'Hokage mi disse che chi ha creato le Armi aveva catturato tutti i cosiddetti Colossi., quella mia osservazione portò ad un'altra domanda, Da ciò che Arumajiro-sama ricorda, per caso c'era qualche Pastore del Mondo nel Paese del Ferro in passato? O comunque la loro specie ha qualche collegamento con il Ferro dei Tengu? Perché temo che qualcuno voglia usare qualcosa in quelle montagne per creare un'Arma., aggiunsi, preoccupato dalla possibilità di quello che poteva voler fare la Signora di Taki.
Infine, l'ultima domanda era un pò più bizzarra: Aladdin-san, lei è legato ad Arumajiro-sama da abilità sciamaniche? Anni fa, mi fu detto che avevo potenzialità da sciamano e, di fatto, riuscii ad entrare in contatto con un luogo chiamato il Freddo, nelle terre vicino a Kiri, il mio paese natio, ma non sono mai riuscito ad addestrarmi in tal senso, o a scoprire come migliorare questo tipo di capacità: avrebbe qualche consiglio in tal senso?, avrei concluso.
Per il resto, avrei cercato di godermi il più possibile quella breve vacanza nel deserto.