La ricerca della pianta

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    razionalità contro seduzione: kuroshi e il richiamo ammaliante

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    La tensione nel campo di battaglia era palpabile mentre osservava la situazione con occhi concentrati. I Suoi due avversari avevano lanciato un attacco combinato ma la scaltrezza e la rapidità di pensiero avevano fatto si che Kuroshi evitasse entrambi gli attacchi. Il paletto con cui il genin si era sostituito rimase polverizzato dall'attacco.

    Comparve silenziosamente a una distanza sicura dal suo avversario. Come un fantasma emergente dalle ombre, l'adrenalina gli scorreva nelle vene mentre stava per effettuare la sua conto offensiva. Decise di attaccarlo all'istante, approfittando del suo momentaneo smarrimento, pianificando un attacco fulmineo.

    Dopo essersi avvicinato, tentò di metterlo fuori gioco con la potenza del suo attacco. Tuttavia il colpo fu un totale fallimento. Lo shinobi riuscì ad avvertire un senso di frustrazione mentre il suo movimento si rivelava troppo lento per colpire il bersaglio.

    Il nemico, con una prontezza impressionante, schivò il calcio con agilità sorprendente. Guardandolo negli occhi, poté percepire il suo ghigno di sfida dipinto sul volto. Tentò di incalzare il nemico con un colpo a sorpresa usando la sua fidata lama, ma anche quell'attacco fu un fiasco. Lo shinobi della pioggia saltò agilmente in aria, lasciando che la lama passasse
    proprio sotto di lui. La frustrazione dell'tese aumentava mentre vedeva il suo piano sfumare davanti ai suoi occhi. Era evidente che doveva rivedere la sua strategia se voleva avere una possibilità di prevalere in questo scontro.

    Quando in ninja di Ame ha estratto la sua wakizashi e l'ha mossa con rapidità assassina verso il collo del genin, quest'ultimo reagì con una prontezza fulminea. Fu costretto a servirsi di tutta la sua abilità nel taijutsu per evitare di farsi decapitare.

    Un brivido di adrenalina iniziò a scorrere nelle mie vene mentre il mio corpo si preparava a reagire con la massima velocità possibile. Con un'esplosione di energia concentrata, Kuroshi lanciò se stesso verso un lato, spostandomi con una velocità che sfidava la percezione umana.

    Il mio movimento fu stato un'esplosione di potenza e agilità, uno scatto fulmineo. La lama ha fenduto l'aria con una ferocia omicida, mancando il suo bersaglio per un soffio mentre L'otese si librava fuori dalla sua portata con eleganza e sicurezza. L'attacco che avrebbe potuto essere letale si era rivelato completamente inefficace per fortuna del ragazzo [Slot tecnica I].

    Con l'attacco successivo diretto verso il petto, il ragazzo reagì istintivamente con la stessa prontezza e determinazione. Percepì il pericolo imminente osservando i movimenti del nija avversario e agì di conseguenza, senza esitazione.

    Mentre la lama dell'avversario si avvicinava con ferocia, istintivamente valutò la situazione e pianificò la sua risposta con precisione millimetrica.

    In un battito di cuore, con un balzo laterale verso sinistra, spostò il suo corpo lontano dal pericolo imminente. Il mio movimento è stato fluido e preciso. Si sentito l'aria sibilare attorno al corpo mentre si spostava con una velocità che solo un vero maestro del combattimento poteva raggiungere, mentre tentò di creare una distanza tra lui e il pericolo.

    Mentre l'avversario si trovava ancora impegnato nell'affondo respinto, Kuroshi ne approfittò di quel breve istante per riallineare la posizione. [Slot Difesa I]

    Quando il ninja di Ame ritirò il braccio e tentò il successivo fendente da sinistra verso destra, la mente del genin era concentrata, i sensi acuti. Con un rapido movimento rotatorio del corpo, inclinò il mio busto verso destra, lasciando che la sua lama sfiorasse appena la sua guancia. Riuscì addirittura a percepire il suo colpo tagliente fendere l'aria accanto a lui mentre continuava il movimento rotatorio. [Slot Difesa II]

    Infine, quando ha provato a chiudere la sua serie di attacchi, con un ennesimo non meno letale degli altri, Kuroshi si fece trovare pronto. attese che la lama fosse partita e poi abbassò il corpo con grazia, permettendo a quest'ultima di sfiorare la parte superiore della sua schiena mentre continuava il suo movimento verso il basso. Con un controllo fluido e preciso, fece scivolare la lama sopra l'otese, evitando qualsiasi contatto diretto.[Slot Difesa III].

    Mentre l'attenzione era focalizzata sul combattimento con il primo avversario, Kuroshi non poté fare a meno di percepire una presenza inquietante che si avvicinava alle sue spalle. Un senso di allerta scosse i suoi sensi mentre percepiva un suono forte e chiaro che echeggiava nell'aria, come un richiamo sinistro che lo invitava a voltarsi.

    Quel suono improvviso e penetrante risuonava nell'aria, catturando la sua attenzione come una forza irresistibile. Il suono sembrava provenire da dietro di lui, un richiamo ammaliante che lo invitava a voltarsi e ad avvicinarsi a un punto preciso in quel corridoio.

    Nonostante la sua mente fosse allenata alla razionalità e alla determinazione, Kuroshi si sentì attratto dal suono con una forza magnetica, come se fosse impossibile resistere al suo richiamo seducente. L'invito sembrava quasi ipnotico, spingendolo a ignorare temporaneamente ogni istinto di autoconservazione e a cedere alla tentazione di avvicinarsi.

    L'effetto della tecnica si faceva sempre più pressante, offuscando la sua razionalità e spingendolo a lottare contro la sua stessa volontà.

    Nonostante ogni sforzo, Kuroshi si ritrovò inevitabilmente a muoversi verso il punto da cui proveniva il suono, una marionetta nelle mani dell'utilizzatore della tecnica del Richiamo Ammaliante. La sua determinazione e la sua forza di volontà stavano per essere messe duramente alla prova mentre si avvicinava sempre di più al suo destino incerto.

    Nell'illusione del richiamo ammaliante del suono, Kuroshi si trovava in uno stato di confusione e incertezza, intrappolato in un labirinto di inganni e menzogne che minavano la sua percezione della realtà. Le sue abilità e la sua determinazione erano messe duramente alla prova mentre cercava disperatamente di distinguere la verità dall'illusione.

    Il suo cuore batteva veloce mentre si muoveva attraverso il mondo distorto, i suoi sensi affinati tesi al massimo per individuare le trappole nascoste che minacciano di intrappolarlo. L'aria intorno a lui era carica di tensione, ogni suono sembrava amplificato e distorto, ogni ombra sembrava nascondere un pericolo imminente.

    Kuroshi si sentiva come se fosse in balia delle forze oscure che lo circondavano, una marionetta nelle mani del suo avversario che lo spingeva a lottare contro l'inganno e la menzogna. La sua mente era una tempesta di pensieri mentre cercava disperatamente un modo per liberarsi dall'illusione e ritrovare la sua libertà.

    Le pareti sembravano muoversi e cambiare forma mentre si muoveva attraverso il corridoio, ogni passo lo portava più a fondo nel cuore dell'inganno. Colori e suoni si mescolavano in un caleidoscopio di illusioni, confondendo i sensi e rendendo difficile distinguere la realtà dalla finzione. Tuttavia, nonostante la sfida apparentemente insormontabile, Kuroshi continuava a combattere con fermezza e determinazione, determinato a trovare una via d'uscita da questo labirinto di oscurità e tornare alla luce della verità.

    Le trappole, concepite con ingegno da un avversario astuto, sono come artiglierie occulte. Tuttavia, nonostante la confusione dell'illusione, Kuroshi non si lasciava sopraffare dalla menzogna che lo circondava. Il suo istinto si accendeva come una fiamma nel buio.

    Ogni passo che compie era un gioco di intelligenza e prontezza di riflessi. Con occhi attenti e orecchie tese, tetava di individuare i segni subdoli che tradiscono la presenza delle trappole.

    La prima trappola si presentava sotto forma di un pavimento instabile, camuffato con abilità per sembrare solido e sicuro. Avvertì un leggero scricchiolio sotto i suoi piedi, un segno che il terreno potrebbe non essere così stabile come sembrava. In quel momento, la sua concentrazione era massima. Osserva attentamente il terreno, scrutando ogni dettaglio, cercando indizi che possano rivelare la trappola nascosta.[Abilità]

    Con abilità acquisite in anni di addestramento, Kuroshi individua le zone pericolose e tracciò mentalmente un percorso alternativo. Con passi cauti e misurati, iniziava ad avanzare, distribuendo il suo peso in modo uniforme per evitare di attivare la trappola. Ogni passo era un calcolo preciso, ogni movimento era controllato e ponderato. [Slot Difesa IV]

    Il suo cuore batteva forte mentre si avvicinava alla zona sospetta. Ogni secondo contava mentre Kuroshi affrontava la sfida con determinazione. Finalmente, raggiunse la fine del tratto pericoloso, sentendo un senso di sollievo mentre superava la trappola con successo. Respirava profondamente, consapevole che la sua prontezza e la sua astuzia lo avevano portato oltre l'inganno, preparandolo per affrontare la prossima sfida con fermezza e determinazione.

    La seconda trappola si presentava sotto forma di un intricato sistema di fili sottili tesi lungo il corridoio, pronti a intrappolare chiunque osi attraversarli. Ogni filo era un potenziale pericolo, pronto a intrappolare chiunque osi attraversarli. Con la sua mente acuta e i suoi sensi affinati, tentava di individuare la sottile tensione nell'aria, un segno sicuro della presenza dei fili nascosti tra le ombre.

    Ogni passo che compie era un balletto delicato, una danza tra i fili mortali. Utilizzando le sue abilità ninja, si muoveva con agilità e precisione, evitando abilmente i fili che potrebbero intrappolarlo. Ogni movimento era controllato e calcolato, ogni gesto era una risposta rapida e decisa alla minaccia che lo circondava.

    Con grazia e destrezza, Kuroshi navigava attraverso il corridoio, sfiorando i fili con un tocco leggero ma determinato. Ogni volta che si avvicina a un filo, i suoi sensi erano in allerta massima, pronti a reagire istantaneamente per evitare la trappola imminente.

    Finalmente, quando raggiunge la fine del corridoio, Kuroshi tirò un sospiro di sollievo. Sembrava aver superato la seconda trappola con successo, dimostrando ancora una volta la sua abilità e la sua fermezza di fronte all'inganno e alla sfida. [Slot Difesa V]




    [---]




    Quando i kunai con le bombe volarono verso di Seinji non esitò. Con un gesto rapido e sicuro, creò quattro kunai e li lanciò verso i proiettili in arrivo dall'alto. La precisione dei suoi movimenti era impressionante, lo shinobi di Ame osservava con fremito mentre il suo attacco veniva deviato e disperso, senza riuscire a colpire l'avversario.

    Quando vide le armi deviare, decise di non far esplodere le carte bomba. Di fatti i kunai si conficcarono nel terreno a circa 6 metri di distanza da Seinji. Fai poco il gradasso, da qui non uscirai vivo! sbraitò il ninja disturbato da tanta spavalderia.


    L'aria intorno a loro era carica di tensione, mentre quest'ultimo si rialzava a una distanza sicura del nemico. I suoi movimenti erano controllati, calcolati, e si potevo percepire il suo sguardo che scrutava attentamente la situazione.

    Non appena i suoi occhi incontrarono quelli di Seinji, intuì il pericolo imminente che rappresentavano. Freddi e determinati, trasmettevano un messaggio chiaro: era qui per sconfiggerlo.

    Era come se le loro anime si confrontassero, ciascuna pronta a lottare per la propria causa. Il suo sguardo concentrato rivelava la prontezza a sfidare Seinji. Sei troppo sicuro di te pivello. Era chiaro che il tempo per le parole era terminato. Con un cenno del capo impercettibile, si preparò a muoversi, pronto a dare il via al prossimo capitolo della battaglia.

    Nello stesso momento in lontananza a tutta velocità, l'uccello che aveva portato il ninja sul campo di battaglia, stava ritornando. Da lontano era ben visibile che qualcun altro stava viaggiando sul dorso dell'animale. Probabilmente Seinji non lo aveva notato intento com'era a cercare di togliere la vita al suo avversario. La figura si ergeva alta e snodata, con capelli neri corvini e occhi freddi come il ghiaccio. Indossava una lunga tunica nera decorata con motivi di fiamme rosse e teneva una spade appese alla sua cintura. Il suo volto era coperto da una maschera nera, che nascondeva la sua espressione, e indossa guanti di pelle nera con artigli affilati che emergono dalle dita. [Slot azione I]

    Una volta avvicinatosi Seinji si sarebbe sicuramente reso conto che quel personaggio non era altro che Kyoshiro, il ninja che aveva rubato la pianta dell'ospedale, proprio la persona che stava cercando, ma questo sarebbe accaduto poco dopo, perché in quel momento i stava preparando per giustiziare il ninja caduto nella sua illusione.

    Seinji fu però più lesto, si preparò per la sua controffensiva, decise quindi di sfruttare la sua ingegnosità e le sue abilità tattiche per affrontare la situazione. Con una calma sorprendente, concentrò la sua energia negli occhi, e dal nulla generò quattro catene, che si avventarono verso il ninja avversario con una velocità fulminea, sorprendendolo con la loro improvvisa aggressività. [Danno]

    La morsa delle catene era formidabile, esercitando una pressione crescente sui polsi del ninja avversario, minacciando di danneggiarli se avesse tentato di resistere. Le catene agivano anche come vincoli, impedendo al suo avversario di muoversi con agilità o di eseguire i complicati sigilli che erano parte integrante delle sue tecniche.

    La strategia del ninja era chiara: immobilizzare il suo avversario, limitandone le opzioni e impedendogli di contrattaccare efficacemente. Con le sue abilità e la sua astuzia, aveva dimostrato ancora una volta di essere un avversario formidabile, pronto a sfruttare ogni debolezza del suo nemico per ottenere la vittoria.

    Con un movimento fluido e preciso, il ninja ricaricò la sua balestra pronto a scoccare il colpo fatale. Con la sua mente concentrata e senza esitazione, puntò dritto verso la fronte del suo avversario. La tensione nell'aria era palpabile mentre premeva con fermezza il grilletto.

    Il dardo, carico di una potenziale devastazione, fu scagliato con una rapidità impressionante, con la precisione di uno scatto di fucile. Attraversò lo spazio tra loro come una freccia, dirigendosi verso la testa del nemico con determinazione. Nel frattempo, la carta-bomba legata al dardo era pronta a esplodere non appena si fosse avvicinata al collo del suo avversario.

    Un rapido spostamento d'aria, una forte corrente arrivava dalle spalle di Seiji. Il volatile scendeva in picchiata verso il luogo dell'azione. La scena sembrava congelarsi per un attimo, mentre il dardo si avvicinava alla sua tragica destinazione.

    Una sottile aura di energia gravitazionale si materializzò intorno alle mani di Kyoshiro, emanando un'aura mistica e potente. Arrivato 6 metri da Seinji, con un gesto preciso e concentrato, diresse questa verso il dardo in movimento, mentre con la mano sinistra lo diresse verso uno dei kunai conficcati a terra a due metri di distanza

    Era come se una forza invisibile li stesse manipolando. La gravità, solitamente una costante silenziosa, diventava improvvisamente una forza palpabile e manipolata dall'utilizzatore. Gli oggetti potevano essere essere sollevati e scagliati via come se fossero foglie portate dal vento, costringendoli a muoversi contro la loro volontà. [Slot tecnica]

    Una volta soggiogati alla propria volontà, Kyoshiro scagliò le armi verso il nemico. quest'ultime tagliarono l'aria con un'agilità sorprendente, tracciando una traiettoria imprevedibile verso il loro bersaglio. La spinta gravitazionale li accelera con una forza inarrestabile, conferendo loro un'incredibile letalità e una ferocia implacabile.

    Seinji si trova improvvisamente di fronte a due proiettili mortali che si avvicinano con una velocità travolgente. La forza gravitazionale conferisce loro una spinta aggiuntiva, aumentando la penetrazione e l'impatto dei kunai una volta colpiti.

    Con un impatto devastante, hanno lo scopo di perforare le difese del nemico con una precisione micidiale, infliggendo danni significativi e mettendo in pericolo la sua incolumità. La combinazione di velocità, potenza e precisione rende questo attacco incredibilmente letale. È un'esibizione straordinaria di abilità ninja, dove la manipolazione della gravità si fonde perfettamente con la maestria nel combattimento con le armi. [Slot Azione II]

    Come osi venire fin qui e attaccare il mio covo e i miei uomini?? Ruggì contro il suo avversario, furiose e con brama di vendetta e sangue. Quest'ultimo non avrebbe potuto riconoscere Seinji che ora si faceva chiamare Takamoto. Il suo volto era diverso, ma nonostante ciò, quando i due si erano incrociati per la prima volta in ospedale, indossava una maschera. La sua identità era celata dal mistero, ma probabilmente a Kyoshiro questo importava poco. [Note]



    Edited by Shakur - 14/4/2024, 21:11
     
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    La ricerca della pianta


    Post 9 - Il Topo nella Trappola



    Non appena il ninja del Suono cadde nell’illusione, i due nemici che egli si trovava di fronte pensarono di averla finalmente vinta. Ormai non sarebbe rimasto molto altro da fare che attestare al povero shinobi il colpo finale: correndo verso il punto prescelto non solo avrebbe dovuto fare il conto con diverse trappole situate lungo il cammino, ma avrebbe persino rivolto la schiena verso i due ragazzi del corridoio.

    - Strategia, - borbottò uno di loro. - Strategia e senso comune. - Anche a distanza di diversi metri, il ninja del Suono avrebbe potuto vedere senza troppi problemi il piccolo ghigno che si era formato sulle sue labbra, come se fosse una maschera di soddisfazione ad aver preso il posto sulla pelle del volto. I ninja di Ame, - e questo ben lo sapeva chiunque, - erano fatti di una pasta diversa rispetto a quelli di altri Paesi, complici anche le tantissime guerre che avevano vissuto nel corso degli anni e che, in un modo oppure in un altro, li aveva segnati.

    Ora che il topo era in trappola e la vittima era finita con la schiena al muro, non restava che aggiungere alla scena il tocco finale. Quella nota che l’avrebbe resa memorabile nel tempo.

    I due, vedendo l’otese vittima del loro genjutsu, si riposizionarono mettendosi l’uno vicino all’altro.

    - Il topo è nella trappola… - disse uno.

    - Non prova nemmeno ad attaccare, - rispose l’altro.

    - A questo punto non ci resta che finirlo. -

    Il ninja di Oto avrebbe percepito su di sé gli sguardi di entrambi gli avversari e, forse, una sensazione strana sarebbe nata al suo interno: aveva provato ad afferrare e ingoiare un pezzo troppo grande. Un pezzo troppo denso per lui. Di quelli che non avrebbe riuscito a masticare e che, forse, sarebbe potuto andargli di traverso.

    Comunque sia, circa 10 metri separavano ora il ninja di Oto dai suoi avversari ed egli percepiva ancora un certo richiamo verso il luogo in cui si era trovato sebbene, - bisogna dire, - sembrava che la voglia di rimanerci scendesse.

    Comunque fosse, il il genin del Suono avrebbe dovuto, da lì a poco, fronteggiare diversi attacchi.

    In primo luogo, uno dei due ninja avrebbe estratto 8 shuriken, 4 per mano, lanciandoli tutti insieme in direzione dell’otese. [Slot Azione 1 - Lancio]. Gli shuriken avrebbero percorso una traiettoria perfettamente rettilinea, mirando a diversi punti del corpo del nemico: la testa, il busto, la pancia, la gamba destra.



    - Me ne occupo io, - avrebbe detto lo stesso ninja per poi [lanciarsi - Slot Tecnica 1 - Corsa Fulminea] in avanti e provare a raggiungere l’otese a velocità molto alta. Le trappole che erano situate lungo il corridoio erano già scattate, motivo per cui non ci sarebbe stato motivo di preoccuparsene. Una volta arrivato nei pressi del povero otese, l’avversario avrebbe compiuto una completa circonferenza intorno allo stesso, mantenendosi a circa 3 metri di distanza dall’otese.

    Questi non avrebbe potuto semplicemente “scappare” da lì, perché in ogni momento sarebbe potuto essere colpito alla schiena. Comunque fosse, dopo un giro o l’altro, avrebbe poi modificato la propria traiettoria per scagliarsi verso l’otese dalla sua sinistra. In quel momento stesso una [lama] sarebbe balenata nella mano del ninja di Ame, che con un rapido [movimento - Statistiche Aumentate]avrebbe provato a conficcare il metallo della Wakizashi nel collo dell’otese.

    Subito dopo egli si sarebbe riposizionato con la wakizashi nella mano, per poi usarla in maniera tale da provare a ferire l’otese: un primo [Testo Visibile[fendente - Slot Azione 2]] sarebbe partito da sinistra verso destra puntando al busto dell’otese, in maniera tale da causargli un taglio lungo e profondo, doloroso e sicuramente non ignorabile.

    Poi avrebbe provato un [affondo - Slot Azione 3] con la wakizashi, diretto verso il quadricipite del buon otese, provando a causargli una lacerazione profonda e dolorosa, che avrebbe costretto l’otese a restare sul suo posto.

    L’altro ninja, al contempo, avrebbe guardato la scena senza fare nulla, o quasi.

    - Dimmi quando finisci… O se ti serve una mano con quel pivello. -

    [...]



    Non risposi alle sue provocazioni: non mi importava niente delle stesse, ma, alla fine dei conti, avevo ottenuto più o meno ciò che desideravo. Non solo ero riuscito a capire di più del nemico che mi trovavo dinnanzi, ma anche d’immobilizzare il nemico. [Slot Tecnica 1 - Mantenimento].

    Le catene che avevo preso i polsi dell’avversario sarebbero dunque rimaste al loro posto, mentre io osservavo l’avvicinamento dei kunai verso di me. Se non avevo sbagliato le mie valutazioni, mi trovavo dinnanzi a qualcuno che aveva imparato a manipolare il campo gravitazionale, riuscendo così a combattere senza nemmeno doversi spostare, agitare le mani o fare qualsiasi altra cosa. Era… la perfezione. O quasi. Qualcuno che poteva manipolare la realtà intorno senza dover fare i sigilli.

    - Ottimo, - bisbigliai.

    Notando il kunai avvicinarsi verso di me, feci la stessa cosa di prima: dopo aver - [materializzato - Slot Tecnica 2] - 4 kunai nella mia mano destra, li [lanciai - Slot Difesa 1] in direzione dei dardi che si muovevano verso di me, impastando del [chakra] nella forza per poi lanciare i dardi in avanti.



    Ciò che avvenne fu la ripetizione di ciò che era già successo: i miei kunai impattarono contro i kunai in volo, deviandoli ai lati di circa 6-7 metri. Anche l’esplosione che avvenne poco dopo semplicemente non danneggiò nessuno, ma non fece altro che aggiungere un altro botto all’atmosfera tetra e cupa di Ame.

    A quel punto toccava a me agire: la distanza tra di noi era di 6 metri ancora, ma lui era legato dalle mie catene, che avrebbero continuato a [stringere - Slot Azione 1 - Presa].

    [NOTA]

    Non gli serviva muovere le mani per attaccarmi, il che era un vantaggio per lui e uno svantaggio per me. Di contro, con le mani immobilizzate non sarebbe ugualmente riuscito a muoversi, restando in balia dei miei attacchi. Il problema era… banalmente riuscire a raggiungerlo con la mia offensiva.

    A quel punto non mi restava molto altro da fare, se non continuare ad applicare la pressione, tramite le mie illusioni, sui suoi arti, in maniera tale che sentisse quel dolore. Che lo percepisse. E che quel dolore gli annullasse la capacità di capire e comprendere, al fine di annebbiargli la mente e la vista, per offuscarlo e non dargli la possibilità di pensare in maniera lucida. [Slot Azione 2 - Continuazione Presa]

    Fu in quei secondi che il mio sguardo si poggiò sul volatile.

    Che piacesse o no, era lui il problema. Era quel volatile a limitare la mia capacità di difesa. Era quello che non mi permetteva di agire adeguatamente. Di sfuggire dalla sua vista. Dai suoi colpi. Era quello che non mi avrebbe permesso di nascondermi, limitando così le mie capacità tattiche e strategiche.

    - “Maledizione,” - pensai.

    Mentre ancora il nemico era incatenato e io mi trovavo a 10 metri di distanza da lui, non mi rimase molto altro da fare che [allontanarmi - Slot Azione 3 - Azione Gratuita] di tutti i metri che potevo, 18, con tanto di chakra repulsivo, che mi avrebbe permesso di incrementare ancora di più la distanza dall’avversario, fino a un totale di 34 metri.

    Alla fine del mio spostamento, io mi sarei ritrovato su un palazzo leggermente più alto rispetto a quello su cui mi ero trovato poco prima, con la balestra in mano, pronto a fare la mia mossa, ma soprattutto pronto ad attendere la mossa del nemico, indipendentemente se fosse arrivata da quest’ultimo oppure se fosse giunta dal suo volatile.




    Seinji Akuma

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 500
    • Resistenza: 400
    • Riflessi: 550
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 550
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    74.25/90
    Vitalità
    14/14
    Slot Azione

    1. Presa catene

    2. Presa catene

    3. Allontanamento - Azione Rapida

    Slot Difesa

    1. Lancio kunai creati

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Mantenimento Tecnica

    2. Creazione kunai

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    sotto l'ombra del suono: kuroshi in azione

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    Il ninja del Suono si trovava in una situazione delicata, intrappolato nell'illusione tessuta dai suoi avversari. La percezione della sua presunta sconfitta si diffondeva nell'aria come un sottile veleno, mentre i due nemici si avvicinavano, convinti di aver raggiunto la vittoria.

    Kuroshi però non sembrava volersi arrendere, nonostante la situazione fosse molto delicata. Aveva imparato che la vera forza risiedeva nell'adattabilità, nell'essere in grado di trasformare la sconfitta apparente in una vittoria travolgente. L'atteggiamento dei suoi avversari tradiva la loro convinzione di averlo braccato. Ma il ninja del Suono sapeva meglio di chiunque altro che le apparenze potevano ingannare.

    Quando i due nemici si riorganizzarono per porre fine alla sua resistenza, l'Otese non mostrò segni di panico o esitazione. Era come se la calma che emanava fosse un riverbero della sua fiducia incrollabile.

    I due confabulavano tra di loro, Il primo, con lo sguardo concentrato e il mento sollevato in un'aria di superiorità, trasmetteva un senso di trionfo imminente. Le sue labbra si allungavano in un sorriso sottile, mentre gli occhi brillavano di una luce maliziosa, convinto di aver ingannato completamente il suo avversario.

    Il secondo nemico, invece, mostrava un'espressione più severa e decisa. Le sopracciglia aggrottate tradivano una determinazione ferrea, mentre il suo sguardo scrutava attentamente il suo avversario, pronto a cogliere qualsiasi segno di debolezza per sfruttarlo a suo vantaggio. Nonostante il suo volto fosse privo di sorriso, si poteva percepire un'aura di sicurezza e autocontrollo che emanava dalle sue movenze, come se fosse anch'egli già certo della vittoria; Ma il ninja del Suono sapeva che la partita non era ancora finita.

    il giovane genin sentiva gli sguardi penetranti dei suoi avversari posarsi su di lui, generando una sensazione di oppressione nel suo petto. Era come se avesse cercato di ingoiare un pezzo troppo grande, una massa di tensione che minacciava di soffocarlo. Ma non c'era tempo per esitare o riflettere su quella strana sensazione.

    Nonostante la distanza di dieci metri che lo separava dai suoi nemici, il richiamo del luogo in cui si era trovato continuava a esercitare il suo fascino, anche se la sua volontà di rimanervi cominciava a scemare.

    Tuttavia, prima che potesse fare qualsiasi mossa, doveva affrontare gli attacchi imminenti. Uno dei nemici estrasse rapidamente otto shuriken, e li lanciò tutti insieme in direzione del ninja. L'aria vibrò con il suono affilato dei proiettili di metallo mentre si dirigevano verso di lui, ognuno mirando a un punto diverso del suo corpo

    Kuroshi si trovava nel bel mezzo della tensione, con gli shuriken nemici che fendevano l'aria verso di lui. Con una concentrazione assoluta, mise in atto una mossa audace e acrobatica per schivare gli affilati proiettili.

    Le sue gambe si tesero con potenza, spingendolo verso l'alto con una forza sorprendente. I muscoli delle sue cosce e dei suoi polpacci si contrassero con fermezza mentre il suolo si allontanava rapidamente sotto di lui. Il suo corpo sembrava fluttuare, sospeso in un momento senza tempo, mentre l'adrenalina pulsava nelle sue vene.

    Nel culmine del suo balzo, il ninja del Suono si trovava capovolto, con il mondo che ruotava intorno a lui. Sentì l'aria sibilare attorno al suo corpo, i suoi occhi, acuti e vigili, fissavano gli shuriken che si avvicinavano con velocità letale, pronti a infrangere la loro traiettoria con una precisione millimetrica.

    La sua mente lavorava a una velocità vertiginosa, calcolando ogni angolazione e movimento con precisione matematica. Con una flessibilità innata, il ninja del Suono compì una rotazione fluida e precisa di 360 gradi, il suo corpo snodato e agile eseguì il movimento con una grazia impeccabile.

    Nel momento in cui completò la sua rotazione, si ritrovò a volare verso il basso, pronto ad atterrare con la stessa leggerezza con cui si era sollevato. Ogni muscolo del suo corpo era teso e pronto, mentre la terra si avvicinava rapidamente sotto di lui. Con un impatto delicato e controllato, i suoi piedi toccarono il suolo con precisione, assorbendo l'impatto con perfezione. [Slot Difesa I]

    Il cuore di Kuroshi accelerò mentre sentì le parole del mio avversario, pronunciate con una determinazione che gli fece stringere i pugni. Annunciando la sua intenzione di affrontare direttamente la situazione. Lo shinobi nemico si lanciò in avanti con una velocità impressionante, sfruttando una tecnica che l'otese stesso conosceva molto bene.

    Il genin Misurò con attenzione la distanza tra lui e l'avversario, osservando mentre compiva una circonferenza intorno a lui, mantenendosi a una distanza strategica di circa tre metri. Era una mossa intelligente, limitava le possibilità di fuga e manteneva una posizione vantaggiosa da cui attaccare.

    Con un movimento fluido e preciso, il ninja di Ame estrasse nuovamente la wakizashi dalla sua cintura, la lama scintillava alla luce fioca del corridoio. Con un rapido movimento, cercò di conficcarla nel collo dell'otese con una ferocia determinata. Con il pericolo che si stagliava minaccioso davanti a lui, reagì con un istinto primitivo, guidato dalla necessità immediata di sopravvivere. I suoi occhi si allargarono in un attimo di puro terrore misto a determinazione, mentre il suo cervello elaborava una risposta istantanea alla minaccia imminente.

    In un movimento che sembrò durare un battito di ciglia, piegò la testa rapidamente verso un lato, inclinandola in un angolo acuto e preciso. Il suo collo si protese leggermente, come se fosse stato un serpente che schivava il colpo di un predatore.

    L'aria intorno a lui sembrò condensarsi, carica di tensione e anticipazione mentre la lama affilata della wakizashi fendeva l'aria verso di lui. Il tempo sembrò rallentare, ogni attimo dilatato fino a diventare un'eternità, mentre l'otese concentrava ogni fibra del suo essere nel compiere quel movimento vitale. La lama passò a pochi millimetri dal suo collo, quasi carezzandolo con la sua minacciosa presenza. L'otese poté avvertire la leggera brezza che ne accompagnava il passaggio, un sussurro sinistro che gli faceva correre un brivido lungo la schiena. [Slot Difesa II]

    Il cuore del ninja del Suono batteva con una ritmica intensa, la sua mente era concentrata al massimo mentre si preparava a difendersi dalla carica del suo nemico.
    Che si riposizionò rapidamente, tenendo saldamente la spada nella mano, pronta per il confronto che si stava svolgendo nel corridoio buio.

    Kuroshi osservò con occhi attenti il suo movimento, tentando di calcolare ogni possibile mossa del suo avversario e preparandosi a rispondere con fermezza e abilità.

    Mentre l'aria vibrava di tensione e il suono metallico del fendente si faceva sempre più vicino, il ninja del Suono si preparò a reagire. spostò il piede destro di qualche centimetro posizionandolo verso destra a 45 gradi rispetto la sua posizione trasferendo rapidamente il peso del corpo su di esso per usarlo da perno per spostarsi. Questo movimento gli permise di inclinarsi leggermente verso destra, spostando il suo centro di gravità per guadagnare centimetri preziosi e sfuggire alla traiettoria della lama che si avvicinava pericolosamente.

    Nel mentre, tirò indietro la pancia con un movimento controllato e fluido, utilizzando questo movimento per aumentare la distanza tra sé e l'attacco. Questo sottile movimento del corpo gli permise di schivare la lama con precisione millimetrica, sfuggendo al pericolo imminente per una frazione di secondo vitale. La lama anche questa volta gli passò vicino, anche più dell'attacco precedente, infatti si ritrovò una parte della tuta tagliata. [Slot difesa III]

    Il ninja di Ame stava cercando di metterlo alle corde, imperversava attacchi su attacchi senza dare tregua al povero genin. Si lanciò in un nuovo attacco, questa volta puntando alla gamba.

    Mentre il suo attacco si dirigeva verso il bersaglio, Kuroshi mantenne la sua compostezza ancora una volta. L'adrenalina scorreva nelle sue vene mentre gli occhi roteavano tra i vari movimenti che il suo avversario stava compiendo. La sua mente lavorava veloce, sembrava una fucina che tentava di sfornare strategie di difesa per l'attacco che stava per arrivare.

    Nel frattempo, l'altro ninja osservava la scena con un interesse apparentemente distaccato, ma il suo commento non sfuggì all'attenzione del l'otese. Le sue parole erano cariche di sarcasmo e disprezzo, ma non si lasciò distrarre.

    Con il fendente dell'otese che si avvicinava minaccioso alla sua gamba, il genin reagì con una prontezza straordinaria, anticipando il pericolo imminente. Con gli occhi fissi sul pericolo, il suo corpo si mosse con una grazia e una precisione sorprendenti.

    In un istante, il ninja del Suono sgusciò lateralmente con un movimento, come se il suolo sotto di lui fosse diventato improvvisamente scivoloso. Il suo piede destro si piantò saldamente nel terreno, agendo come un punto di ancoraggio mentre il resto del suo corpo si inclinava leggermente verso il basso. [Slot difesa IV]

    Dopo aver evitato con successo l'affondo del nemico, il ninja del Suono si lanciò in un'azione rapida e decisa per neutralizzare l'attacco avversario. Trovandosi a corta distanza, circa un metro, dopo aver schivato per un soffio tutti i suoi attacchi, era il momento di contrattaccare. Con una velocità impressionante, si mosse con determinazione verso il nemico, anticipando ogni sua mossa con fermezza e agilità.

    Con un movimento fluido e preciso, il ninja del Suono mirò al braccio del nemico che brandiva la wakizashi mentre rientrava dal colpo andato a vuoto, sfruttando le sue abilità uniche e la sua padronanza del chakra elettrico.

    Concentrò il suo chakra, facendolo fluire attraverso il suo corpo. Un sottile ma palpabile bagliore bluastro lo avvolse, segno che lo strato di energia elettrica stava ricoprendo la sua forma, conferendogli una potente aura di elettricità.

    Con la sua abilità nel manipolare il chakra elettrico, il ninja del Suono trasferì abilmente la sua energia, facendo sì che l'elettricità fosse condotta direttamente al corpo del nemico. L'energia scaturì dalle mani, attraversando il braccio dell'avversario con una scintilla elettrica visibile, causando un formicolio doloroso e paralizzante nel corpo del nemico. [Slot Tecnica I]

    L'attacco probabilmente avrebbe fatto si che il ninja di Ame avrebbe perso la presa sulla spada, lasciandola cadere al suolo. Subito dopo, avrebbe fatto nuovamente affidamento sulla sua fedele [Lama] ancora impregnata del [veleno] di mandragora per procurargli un ulteriore danno. Con un fendete dall'alto verso il basso l'avrebbe conficcata nel braccio dell'avversario [Slot Azione I]

    Al contempo se la spada dello shinobi di ame fosse caduta, con un rapido movimento della gamba l'avrebbe allontanata dalla portata del suo possessore per evitare che la recuperasse. [Slot Azione II]



    Kuroshi Akodou

    Statistiche Primarie
    • Forza: 300
    • Velocità: 300
    • Resistenza: 300
    • Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 300
    • Concentrazione: 300
    • Intuito: 300
    • Precisione: 300
    Chakra
    22/30
    Vitalità
    11/12
    Slot Azione

    1. Presa

    2. Lama

    Slot Difesa

    1. Salto

    2. Schivata

    3. Schivata

    4. Schivata

    Slot Tecnica

    1. Folgorazione


    Note




    [------]



    Concentrazione totale, il vento sfiorava il volto di Kyoshhiro, mentre gli occhi scrutano ogni minimo movimento intorno a lui. E poi, eccolo: il lampo argentato del kunai che si avvicinava, veloce come un falco in picchiata al suo avversario. La mente di Takamoto agisce con la rapidità del fulmine, richiamando la sua abilità con un gesto fluido. Un'esplosione di chakra, e quattro kunai si materializzarono nuovamente per potersi difendere dall'attacco in arrivo. Un eco sordo e stridente, avverte della collisione tra le armi in volo, un tintinnio dolce le accompagna mentre si conficcano nel terreno. Però le carte bomba che erano legate alle armi non esplosero.

    L'altro ninja di Ame, a differenza di Kyoshiro, si trovava in una situazione svantaggiosa. Bloccato dalle catene di Takamoto in una stretta ferrea, che gli limitava ogni movimento, tentava invano di liberarsi. Dimenandosi e sbraitando, mentre il suo carceriere non faceva altro che saldare la presa. Poteva sentire il potere delle mie catene stringerlo sempre di più [Danno].

    La battaglia stava entrando nel vivio, e Takamoto nonostante la sicurezza che spesso denotava, sembrava essere in difficoltà. Si resi conto che dovevo affrontare il problema alla radice: l'evocazione. Quella creatura alata era la chiave per il successo del suo avversario, da un punto di vista strategico. Furbamente, Kyoshiro ne aveva tratto vantaggio, cosa che non era capitata al suo scagnozzo, che si era lanciato all'assalto dell'intruso buttando via la sua posizione strategica sul dorso del uccello. Ecco spiegato perché Kyoshiro era il capo.

    Sembrava che Takamoto cercasse freneticamente una soluzione. Doveva agire rapidamente prima che il volatile diventasse ancora più pericoloso. Con un dei nemici ancora intrappolato, decise di allontanarmi il più possibile. Con un'azione istintiva, prese le distanze tentando ti prendere tempo e ideare una strategia che potesse portarlo alla vittoria dello scontro.

    si riposizionò sul palazzo accanto, e vigile e pronto all'azione, sembrava invitare il nemico a fare la sua mossa. Si Bravo fai bene a scappare.....lurido topo di fogna imprecò Kyoshiro vedendo il suo avversario allontanarsi. Subito dopo con un cenno della mano indicò al volatile si seguire il nemico. Ti rispedirò da dove sei venuto! l'Uccello iniziò a muoversi rapidamente nella direzione indicatagli. [Slot Azione I]

    Si sarebbe fermato a 16 metri da Takamoto, concentrò il proprio chakra, sentendolo brulicare nelle vene come una corrente elettrica pronta a essere scatenata. Con uno sguardo fermo e determinato, sollevò la mano verso il cielo, mentre i segni del chakra danzavano intorno al suo corpo come fiamme vivide.

    Con un movimento fluido e preciso, disegnò una serie di sigilli, evocando le forze naturali a suo comando. L'aria intorno a lui cominciò a raccogliersi in una spirale turbolenta, carica di elettricità statica e anticipazione. Le nuvole nel cielo si addensarono, un presagio dell'imminente tempesta che sta per abbattersi.

    E poi, con un gesto deciso, liberò il suo chakra, dando vita alla tempesta. Dal cielo la pioggia che incessante batteva su Ame, si in ghiaccio, le dimensioni della grandine aumentavano man mano che si avvicinano al suolo, trasformandosi in proiettili letali. Un fragore assordante riempie l'aria mentre la grandine colpiva con ferocia, demolendo tutto ciò che trova sul suo cammino.

    Il terreno trema sotto il peso degli impatti, il ghiaccio si frantumava contro qualsiasi cosa incontrasse. Era un'esplosione di potenza primordiale, scatenata su Takamoto che si espandeva dalla sua posizione per un raggio di 9 metri. [Slot tecnica I]

    [note]




    Edited by Shakur - 23/4/2024, 11:11
     
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    La ricerca della pianta


    Post 10 - La Prima Vittoria



    Non era stato semplice schivare gli attacchi volati, uno dopo l'altro, nella sua direzione in quel che sembrava essere più una vera e propria caccia all'uomo, piuttosto che una lotta tra pari. E nessuno si sarebbe potuto aspettare davvero un combattimento ravvicinato e uguale, specialmente considerando che si trovava in territorio nemico, sottoposto a un'altra prova di forza e di volontà, e che ora doveva far fronte a due nemici che sembravano essere, quantomeno, forti come lui stesso.

    Una volta evitati gli attacchi, bene o male non troppo forti o veloci a causa della vicinanza tra i nemici, fu l'otese a passare all'attacco con lo stesso furore e lo stesso odio di sempre. La prima cosa che fece fu usare di nuovo il massimo dell'energia elettrica: ai 3 rapidi sigilli eseguiti nelle immediate vicinanze del nemico, che nel mentre si apprestava ad alzare un sopracciglio, seguì una scarica abbastanza violenta che questi non poté in alcun modo evitare. Il risultato fu tale che persino l'altro avversario dell'otese aprì la bocca, di sorpresa, come se si aspettasse tutto, fuorché quello che era accaduto.

    Il [danno] fu tale che il nemico stesso venne paralizzato e provò a fare qualche passo all'indietro, mentre le sue gambe si piegavano in una maniera che definire "stabile" sarebbe stato un eufemismo. Per questo, quando poi Kuroshi cercò di conficcare la spada nel suo braccio, egli cercò di [spostarlo - Slot Difesa 1], per quel che fosse possibile, ma era chiaro che ormai era decisamente troppo tardi. La lama di Kuroshi dunque colpì il braccio del nemico nel punto desiderato. [Danno]

    A quel punto, come sarebbe stato logico aspettarsi, la wakizashi del ninja di Ame cadde a terra e Kuroshi riuscì a calciarla, proprio come aveva desiderato, lontano dal campo di battaglia, tant'è che la lama scivolò per i pochi metri che la separavano dal suo possessore per cadere, poi, sulle scale e infine anche al piano di sotto. Ormai era irrecuperabile, ma... era una buona idea farlo a quella distanza?

    Sfruttando la momentanea distrazione di Kuroshi, il ninja vicino a lui allungò l'altra mano in un palmo, che poi [lanciò - Slot Tecnica 1] verso la guancia di Kuroshi. Il colpo gli sarebbe arrivato in testa proprio nel momento stesso in cui Kuroshi stava calciando sulla spada. [Subisci e Mena]

    Se si fosse beccato quel colpo sulla guancia, sarebbe volato indietro come un sacco di patate, ma quello sarebbe stato il minore dei suoi problemi, poiché subito dopo ne sarebbero arrivati altri.

    Vi ricordate del ninja rimasto ad aspettare in fondo al corridoio?

    Vedendo il proprio compagno in difficoltà, egli si sarebbe [mosso - Slot Azione 1 e 2], rapido e veloce, fino a raggiungere il ninja di Oto ovunque si fosse trovato, per poi provare a incalzarlo ulteriormente in corpo a corpo, per quel che poteva bastare.

    Dunque, Kuroshi avrebbe di nuovo visto una spada brillare sotto la luce di quel corridoio. Era una wakizashi, con cui il nemico avrebbe provato a [colpire - Slot Azione 3] Kuroshi direttamente sul lato del collo, in maniera tale da conficcare quella lama nelle carni il più profondamente possibile.

    E, se Kuroshi si fosse in qualche modo difeso, per esempio schivando, il nemico avrebbe attacco di nuovo, questa volta usando il proprio chakra Luce: la lama ne sarebbe stata avvolta e poi un [fendente - Slot Tecnica 1] sarebbe partito in direzione di Kuroshi, più o meno all'altezza del suo busto, con l'intenzione di provocargli un taglio profondo, che ci sarebbe stato anche se il ragazzo di Oto avesse schivato quel suo primo colpo.



    [Seinji Akuma]



    Diversi eventi succedevano anche al di fuori dall'edificio principale, costringendomi all'inventiva e gettando nubi scure su tutti e 3 i miei nemici, uno dei quali era legato. Se volevo rimettere le cose in pari, non potevo fare a meno d'iniziare a eliminarli tutti quanti uno ad uno, in modo tale da essere 1 contro 1 e non uno contro tre. A quel punto le cose sicuramente sarebbero state molto più semplici per me, ma fino a quel punto non potevo fare altro che provare a usare l'ingegno e la fantasia, in maniera tale da sorprendere i miei nemici e proprio su ciò si sarebbero basate le mie future azioni.

    Per questo, quando vidi le nuvole raccogliersi nel cielo e il cielo stesso diventare ancora più oscuro di quel che era, diverse cose accaddero. La prima fu un piccolo ghigno sulle mie labbra. Una specie di sorriso di compiacimento alla vista dell'Oscurità farsi materiale. Nello stesso istante, guardando i sigilli venire compiuti e la tecnica prendere forma, i miei occhi si mossero e lo sguardo si posò su un oggetto lontano 21 metri da me. Una specie di parte di roccia, di quel che un giorno, molti anni fa, era probabilmente una parete.

    Un sottile filo invisibile venne creato tra me e quella parete di roccia e, mentre la grandine iniziava a cadere, io semplicemente mi [Sostituii - Slot Tecnica 1] con la roccia che vedevo metri più in là. Ciò che colpì la grandine, dunque, non fu altro che la roccia al mio posto, ma questo il nemico, a meno di abilità speciali, non lo avrebbe scoperto per un po'.

    Alla fine della mia sostituzione mi ritrovai a circa 13 metri di distanza dal nemico, che a quel punto sarebbe stato ancora [incatenato - ST2 (mantenimento Tecnica Incubo della Battaglia)], motivo per cui, a meno di qualche rapida azione da parte sua, non sarebbe potuto spostarsi da nessuna parte.

    [NOTA]

    Grazie alla mia elevata furtività e al fatto che mi ero appena sostituito, il nemico non mi avrebbe visto per un po'. Io, in questo lasso di tempo, avrei fissato la posizione del tizio incatenato, per poi [infondermi nel terreno - Slot Tecnica 3, Tecnica Avanzata], in maniera tale che nessuno, a meno di abilità particolari, non avrebbe visto quel mio ineccepibile spostamento. Solo un piccolo smottamento sul terreno avrebbe segnalato ad altri la mia presenza.

    A quel punto sarebbe iniziata la mia piccola e insignificante opera artistica: mi sarei subito [mosso - Slot Azione 1] e circa a metà strada dalla posizione del nemico avrei [attivato - Slot Azione 2] 3 carta-bombe di quelle 4 che avevo ancora con me.

    Pertanto, sotto il livello del terreno mi sarei mosso di 13 metri, fino a posizionarmi sotto i piedi del nemico incatenato, dove avrei [rilasciato - Slot Gratuito Istantaneo]. Nello stesso momento, mentre la furia della grandine e della pioggia veniva meno, i nemici avrebbero potuto vedere un'illusione sul mio posto, laddove mi trovavo prima della sostituzione. [Slot Azione 3 - Creazione Illusione]. Era un Takamoto del tutto uguale a quello di sempre, con delle ferite sul corpo, ma tutto sommato vivo.



    O, almeno, respirava. I nemici avrebbero visto diverse ferite sul corpo del tizio disteso e dei respiri uscire dalle sue labbra.

    - Bravi, - avrebbe detto l'illusione, - Avete vinto. -

    Miravo semplicemente a dargli l'impressione di aver trionfato, ma in questo lasso di tempo mi sarei allontanato di 3 metri dal punto in cui avevo lasciato le bombe (circa 30 cm sotto il terreno, sotto i suoi piedi) e poi le bombe sarebbero esplose, causando un gran bel [botto].

    A questo punto: se il nemico fosse stato colpito, probabilmente sarebbe morto all'istante. A quel punto io avrei percorso altri [16 metri] per allontanarmi dal punto di esplosione e fuoriuscire dal terreno per trovarmi di nuovo in bella mostra dinnanzi ad altri due avversari.



    Al contempo, la mia illusione precedento, il Takamoto ferito che sostava sul terreno mezzo-morto, sarebbe semplicemente sparita, trasformandosi in farfalle che nel breve arco di tempo sarebbero sparite sopra i cieli di Ame.

    - Abracadabra. - - Gli avrei dunque detto con un leggero sorriso stampato sul volto.

    SE, tuttavia, per qualche motivo il nemico non sarebbe stato colpito e/o ucciso, io avrei eseguito comunque il mio spostamento di allontanamento, ma non sarei uscito dal terreno per posizionarmi in bella vista dinnanzi a tutti. Sarei semplicemente rimasto nascosto dentro allo stesso, aspettando la prossima mossa del mio nemico, che a quel punto avrebbe continuato a vedere la mia copia illusoria morente.



    Seinji Akuma

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 500
    • Resistenza: 400
    • Riflessi: 550
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    65.25/90
    Vitalità
    14/14
    Slot Azione

    1. Movimento

    2. Uso bombe

    3. Creazione Takamoto illusorio

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Mantenimento Tecnica

    2. Sostituzione

    3. Movenza d'Ombra - Tecnica Extra

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    spirito indomito: kuroshi e la battaglia per la gloria

    Sottotitolo Post



    Il momento era giunto. L'otese si trovava nel cuore della battaglia, circondato da avversari pronti a colpirlo da ogni angolo. I loro attacchi venivano lanciati con una precisione che lasciava poco spazio all'errore, e lui doveva essere rapido, agile, per sopravvivere.

    Con ogni movimento calcolato, era riuscito a schivare i colpi, sentendo il vento sfiorare la sua pelle mentre si muoveva con grazia tra gli attacchi che piovigginavano su di lui. Era una danza mortale, una lotta per la sopravvivenza in un territorio ostile.

    Ma l'otese non era solo difesa. Con determinazione feroce, caricò il suo attacco, lasciando che l'energia elettrica si accumulò nelle sue mani. Con tre sigilli rapidi, scatenò una scarica potente contro il suo nemico più vicino, colpendolo con forza devastante.

    Il nemico, sorpreso e sbigottito, non poté fare altro che reagire con stupore mentre l'energia lo travolgeva. Persino il compagno di battaglia sembrava incredulo di fronte alla potenza dell'attacco.

    Ma per Kuroshi, non c'era tempo per esitazioni. Aveva dimostrato la sua forza e ora doveva continuare a combattere con tutto ciò che aveva, senza pietà ne remore. Era una battaglia che non poteva permettersi di perdere, e avrebbe fatto tutto il necessario per emergere vittorioso.


    Il colpo era stato perfetto. Ora osservava con soddisfazione il nemico paralizzato, incapace di reggersi sulle proprie gambe mentre cercava disperatamente di arretrare. Era un momento di vulnerabilità, un'opportunità che Kuroshi non avrebbe lasciato sfuggire.

    Con precisione fredda, si mosse per conficcare la sua lama nel braccio del nemico. Quest'ultimo tentò un debole movimento di difesa, ma era troppo tardi. La lama di Kuroshi colpì il bersaglio, infliggendo un danno significativo.

    Come previsto, la wakizashi del ninja cadde a terra, e il genin ne approfittò per calciarla lontano dal campo di battaglia. La lama scivolò via, precipitando sulle scale e finendo anche al piano di sotto. Era irrimediabilmente fuori dalla portata del suo possessore.

    Ma mentre osservava la lama allontanarsi, un pensiero gli attraversò la mente. Era stata davvero una buona idea allontanarla così lontano? Forse sarebbe stato più saggio neutralizzarla in modo più sicuro, evitando il rischio che potesse essere recuperata da altri avversari. Un attimo di incertezza, poi l'otese respinse il dubbio. Non c'era tempo per rimpianti o esitazioni. Doveva concentrarsi sulle sfide presenti, lasciando alle spalle ciò che era stato fatto.

    Il momento era critico. Mentre Kuroshi si concentrava sul suo attacco, lo shinobi di Ame, con una mossa fulminea, distese la mano in un gesto rapido, lanciando un colpo diretto verso la guancia del genin. Quest'ultimo avvertì il movimento nell'istante in cui stava calciando la spada.

    Mentre il colpo del ninja si avvicinava con la rapidità di un fulmine alla sua guancia, Kuroshi intravide il pericolo nel movimento del nemico. Il tempo sembrò rallentare, le sue percezioni affinate dall'adrenalina che pulsava nelle sue vene. Con la precisione di un predatore in agguato, si preparò a schivare l'attacco imminente.

    I muscoli di Kuroshi si contrassero come corde tese di un arco, pronti a scattare in una danza letale. Con una mossa fluida e coordinata, l'otese si abbassò rapidamente con il corpo, piegando il busto verso il basso mentre i piedi rimanevano saldamente ancorati al terreno. Era una sequenza di movimenti che sembrava coreografata da un maestro marziale, una sinfonia di agilità e destrezza.

    L'attacco del ninja sembrava quasi sfiorare la sua guancia, tanto vicino che Kuroshi poteva percepire il vento generato dal suo passaggio. Ma il guerriero, con un controllo impeccabile del proprio corpo, evitò l'impatto diretto, permettendo al colpo di passare di poco accanto a lui.

    In quel momento di movimento rapido e preciso, l'otese sentì il cuore battere furiosamente nel petto, il sangue che ruggiva nelle orecchie mentre l'adrenalina alimentava la sua determinazione. Era stata una risposta istintiva, un riflesso acquisito attraverso anni di addestramento e combattimento. In quel momento, il ragazzo sapeva di essere vivo, pronto a rispondere con ferocia agli attacchi dei suoi nemici. [Slot Difesa I]

    Senza esitazione, l'altro ninja si mosse velocemente in soccorso del suo compagno. In un battito di ciglia, Kuroshi si trovò di fronte il suo avversario, il suo sguardo freddo e determinato mentre si preparava al confronto corpo a corpo. Era una danza di morte, un duello di volontà e abilità che avrebbe determinato il destino di entrambi.

    Il riflesso di una lama che brillava sotto la luce del corridoio attirò la sua attenzione. Era una wakizashi, tenuta con fermezza dal nemico che si preparava a colpire. Il cuore accelerò ancora di più, il rumore delle loro respirazioni affannate riempiva l'aria mentre il destino dei combattenti pendeva su un filo sottile.

    Il colpo era partito e si dirigeva verso il collo del giovane ninja. Il metallo affilato che tagliava l'aria con intenti letali. In un istante, il suo istinto di sopravvivenza lo guidò a reagire con un'agilità impressionante.

    Con una mossa rapida e precisa, Kuroshi inclinò il corpo leggermente verso sinistra, mentre alzava rapidamente il braccio destro per intercettare l'attacco. quest'ultimo avrebbe impattato sul braccio armato del nemico, in modo che lo portasse a deviare il colpo fuori dalla su traiettoria originale. Sentì la lama del nemico sibilare nell'aria, sfiorando il suo collo con una minaccia mortale. [Slot Difesa II]

    Nel frastuono della battaglia, Kuroshi si trovò improvvisamente di fronte a un nuovo pericolo, mentre il suo nemico preparava un attacco ancora più temibile. Con una determinazione ferrea, l'otese si preparò a fronteggiare la minaccia imminente, consapevole che avrebbe richiesto ogni singola risorsa di cui disponeva per sopravvivere.

    Con un'eleganza sinistra, il nemico canalizzò il proprio chakra nell'arma, conferendole una nuova forma di potenza. Un bagliore luminescente l'avvolgeva, amplificandone la forza e la portata. La lama, già minacciosa di per sé, ora brillava con una luce intensa, emanando un'aura di energia pura.

    rapidamente scagliò il colpo verso il suo obiettivo. Il raggio d'azione sembrò estendersi, alimentato dalla potenza del fascio luminoso che lo avvolgeva. La velocità dell'attacco era impressionante, rendendo difficoltoso per il nemico schivare o evitare l'impatto imminente.

    il fendente tagliò l'aria con un sibilo acuto mentre si avventa verso Kuroshi con una ferocia inarrestabile. Con una prontezza impressionante, l'otese valutò la situazione in un battito di ciglia e reagì.

    Con un movimento audace e coordinato, si lanciò in una capovolta, il suo corpo eseguendo una rovesciata acrobatica nel tentativo disperato di schivare l'attacco in arrivo. L'aria vibrava intorno a lui mentre si contorceva nell'aria, una danza pericolosa tra la vita e la morte.

    La lama del nemico sibilò nell'aria, sfiorando la gamba sinistra di Kuroshi con una pericolosa prossimità. Il suo taglio affilato rasentò la stoffa dei pantaloni dell'otese, lasciando dietro di sé una leggera lacerazione che testimoniava la vicinanza dell'attacco.

    Con un respiro affannoso, Kuroshi completò la sua capovolta, rialzandosi in piedi con un movimento fluido e controllato. Il suo cuore batteva furiosamente nel petto mentre valutava la sua fortuna, grato per essere sfuggito per un soffio alla ferita mortale. [Slot Difesa III]

    Dopo essersi liberato dall'attacco nemico, si trovò in piedi, respirando affannosamente mentre valutava rapidamente la situazione circostante. Con uno sguardo acuto, osservò i suoi avversari, cercando il punto debole che avrebbe potuto sfruttare a suo vantaggio.

    Con un istante di riflessione, decise che sarebbe stato meglio liberarsi prima del nemico più debole. Ovvero quello il cui era stato ferito e il veleno adesso era in circolo nel suo corpo.

    Un'energia crepitante avvolse il suo corpo mentre si preparava a scagliarsi verso il suo avversario con una velocità impressionante. Kuroshi si lanciò in avanti, muovendosi come un fulmine attraverso il campo di battaglia. Il suolo tremò sotto i suoi passi, il vento fischiava alle sue orecchie mentre si avvicinava al suo bersaglio.

    A una distanza di tre metri, eseguì una rapida circonferenza attorno al suo avversario, misurando la sua preda con uno sguardo acuto. Sentì l'energia pulsare nelle sue vene, alimentata dalla determinazione di sconfiggere il suo nemico. [Slot tecnica I]

    Poi, con un movimento deciso, Kuroshi concluse la sua corsa, scagliandosi verso l'avversario.
    Sarebbe sbucato alle spalle dell'avversario scivolando sulle sue ginocchio, avrebbe provato a lacerare la gamba sinistra del suo avversaria eseguendo un fendete verticale da destra verso sinistra con la sua lama. [stat. attacco]

    Con il nemico nell'orbita della sua tempesta, decise di ribaltare il corso della battaglia con un movimento fulmineo e deciso. Con un'abilità acrobatica sorprendente, avrebbe sollevato la gamba destra dal suolo e la fece oscillare verso l'esterno. La sua azione sarebbe stata rapida e potente, mirata a colpire la gamba del nemico con una spazzata precisa.

    Il contatto fu fulmineo. La gamba avrebbe colpito la parte inferiore della gamba del nemico con una forza calcolata, interrompendo il suo equilibrio con un impatto contundente. Il nemico avrebbe perso il suo equilibrio e sarebbe caduto inevitabilmente al suolo, sbattendo con forza sul pavimento del corridoio. [Slot Azione I]

    Dopo aver fatto perdere l'equilibrio al nemico con la spazzata precisa della gamba, Kuroshi non avrebbe esitato nemmeno per un istante. Con la determinazione impressa sul suo volto, si sarebbe scagliato avanti con ferocia, pronto a sfruttare ogni opportunità per concludere la battaglia.

    La sua lama, una estensione della sua volontà e della sua forza, brillava alla luce del conflitto, pronta a infliggere il colpo finale. La lama dell'otese si sarebbe prima diretta verso il torace del nemico. Un fendente rapido e potente, mirato a penetrare le difese del suo avversario e infliggere una ferita che avrebbe indebolito la sua resistenza. [Slot Azione II]

    Ma Kuroshi non si sarebbe fermato qui. Avrebbe sollevato nuovamente la sua fedele lama per un secondo colpo, questa volta puntata verso il collo del nemico. Era il colpo finale, quello che avrebbe messo fine alla battaglia e ridotto il numero dei suoi avversari.

    La lama si sarebbe abbattuta verso il collo del nemico, determinata a tagliare attraverso le sue difese e porre fine alla sua resistenza una volta per tutte. E così, con fermezza e decisione, Kuroshi avrebbe completato il suo attacco, determinato a emergere vittorioso dalla battaglia che aveva affrontato con coraggio e abilità. Era un momento cruciale, e l'otese non avrebbe mai esitato nel perseguire la sua vittoria con tutta la sua forza e la sua determinazione. [Slot Azione III]



    Kuroshi Akodou

    Statistiche Primarie
    • Forza: 300
    • Velocità: 300
    • Resistenza: 300
    • Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 300
    • Concentrazione: 300
    • Intuito: 300
    • Precisione: 300
    Chakra
    21/30
    Vitalità
    10,5/12
    Slot Azione

    1. spazzata

    2. lama

    3. lama

    Slot Difesa

    1. Schivata

    2. Deviazione

    3. Salto

    Slot Tecnica

    1. Corsa Fulminea


    Note




    [----]



    Mentre le nuvole si addensavano nel cielo, oscurando la luce del sole, Kyoshiro sentiva un brivido di anticipazione correre lungo la sua spina dorsale. Era come se il cielo stesso stesse rispondendo al suo desiderio di oscurità, piegandosi alla sua volontà. Un sorriso di soddisfazione si formò sulle sue labbra, un'espressione di compiacimento di fronte alla vista dell'Oscurità prendere forma di fronte ai suoi occhi.

    Mentre la grandine iniziava a cadere con violenza, senza esitazione, pronta a travolgere tutto ciò che incontrasse. Takamoto fu rapido si sostituì con la roccia che aveva individuato. Fu un movimento fluido, quasi impercettibile, come se fosse sempre stato lì, parte integrante della struttura stessa.

    Il suono della grandine che colpiva la roccia riempì l'aria, mascherando il suo movimento e confondendo probabilmente il nemico. Quest'ultimo osservava la scena con un sorriso di compiacimento dipinto sulle labbra. Era come se la tempesta che si scatenava sopra di loro fosse la manifestazione stessa del suo potere, un tributo alla sua abilità nel manipolare le forze della natura.

    Con uno sguardo fiero e soddisfatto, osservava la grandine colpire il terreno circostante con una forza implacabile. Ogni goccia di ghiaccio sembrava una testimonianza del suo dominio, una dimostrazione della sua forza e della sua determinazione nell'ottenere ciò che voleva.

    Era come se la grandine stesse danzando al ritmo dei suoi comandi, piegandosi alla sua volontà con una precisione spaventosa. E lui, nel mezzo di tutto questo, si ergeva con un'aria di supremazia, il suo potere palpabile nell'aria che circondava la scena.

    Con un gesto di mano, il mio nemico sembrava quasi accarezzare l'aria, come se fosse lui stesso il maestro di questa tempesta selvaggia. Era un momento di puro piacere.

    In tutto quel caos e fracasso, Takamoto stava progettando il uso contrattacco. Scampato alla temibile tempesta di giacchio, e fatto in modo di tenere ancor in pugno nelle stretta delle sue catene lo scagnozzo di Kyoshiro, che ormai aveva gravi ferite alle braccia, si era mimetizzato nel terreno.

    muovendosi furtivamente, si era spostato dal punto in cui la grandine stava travolgendo qualsiasi cosa. Nel frattempo preparava la sua trappola per ridurre il numero di nemici da affrontare. Con un gesto deliberato, creò un'illusione della sua forma sulla posizione originale, un'impressionante riproduzione di sé stesso con ferite apparenti e un'apparente espressione di sconfitta. Era un'illusione così perfetta che anche i nemici più accorti avrebbero potuto cadere nell'inganno.

    Mentre l'illusione parlava con voce apparentemente esausta, concedendo la vittoria ai suoi nemici, si allontanò rapidamente, posizionandosi sotto il terreno proprio di fronte alle bombe che aveva piazzato. Rilasciate le catene, il nemico iniziò a muoversi, anche se la mobilità non era fluida a causa delle ferite subite.

    un sorriso si abbozzò sul volto dello scagnozzo, credendo che il suo superiore avesse annientato quel verme che aveva osato sfidarli. Sfortunatamente per lui non aveva capito che era tutt'opera del suo avversario e che nel giro di pochi passi sarebbe saltato in aria.

    Mentre l'illusione sembrava esprimere sconfitta, le bombe erano pronte, silenti sentinelle lì sotto la terra, pronte a esplodere con una forza devastante.

    E poi, il momento giusto arrivò. Con un cenno impercettibile, Takamoto attivò le bombe, causando una potente esplosione che squarciò il terreno e scosse l'aria con un fragore assordante. La terra si sollevò in una pioggia di detriti, mentre l'onda d'urto si propagava con violenza.

    Con un botto assordante, la terra tremò e l'aria si riempì di fumo e polvere. Era il suono della sua vendetta. Lo scagnozzo esplose e scompari tra le fiamme e il caos. Da lì a poco quando il fumo si sarebbe diradato di lui sarebbero rimasto nient'altro che cenere portata via dal vento.

    Mentre la furia della grandine diminuiva e la pioggia si trasformava in una piacevole e rilassante doccia, la stessa che caratterizzava il clima di Ame da sempre, Kyoshiro udita l'esplosione si voltò in direzione della stessa.

    La rabbia pervase lo spirito di quest'ultimo, e una furia sempre più crescente iniziava ad avvolgerlo per la perdita del suo sottoposto. Si voltò nuovamente in direzione dell'illusione che Takamoto aveva creato, nel giro di poco tempo il corpo si dissolse in un mucchio di farfalle che si volatilizzarono. La rabbia aumentava a dismisura ora che lo shinobi di Ame aveva scoperto l'inganno.

    Le parole e l'entrata in scena del fantomatico mercante di Kumo non fecero altro che peggiorare la situazione. Tu lurido verme, come hai osato? ruggì con veemenza Te ne farò pentire amaramente Con un grido di comando, il nemico spronò il suo possente uccello evocato, il vento fischiava tra le piume mentre l'animale mentre si preparava ad attaccare. Con un battito di ali potente, si lanciò in avanti con una velocità impressionante, sollevando il suo cavaliere verso il cielo con grazia e potenza.

    Il nemico si chinò in avanti con determinazione, gli occhi fissi sull'avversario che si ergeva di fronte a lui. Il vento gli sferzava la maschera mentre si avvicinava sempre di più al suo obiettivo, il cuore batteva all'unisono con il ritmo delle ali del suo fedele compagno. [Slot azione I]

    Non appena si fosse trovato a 6 metri dal suo avversario, con uno sguardo intenso e un gesto deciso delle mani, il nemico canalizzò il suo potere, generando un'energia gravitazionale concentrata nel palmo delle sue mani. Un'aura oscura e sinistra le avvolse.

    Kyoshiro puntò le mani verso l'avversario, scagliando avanti con furore la generando un attrazione gravitazionale. L'aria intorno a lui sembrava piegarsi mentre l'energia gravitazionale si materializzava in una forza poderosa e irresistibile.[Slot tecnica I]

    una forza invisibile attirava il corpo di Takamoto verso il nemico, anche se avesse posto resistenza sarebbe stato arduo liberarsi di quella forza. [attrazione gravitazionale]

    Il corpo di Takamoto si sarebbe diretto verso Kyoshiro che non appena lo avrebbe avuto a distanza ravvicinata circa un metro avrebbe preparato il colpo successivo con un sorriso malizioso sul volto. Con un gesto fluido e preciso, sollevò il palmo della mano verso l'avversario, concentrandosi sulla sua tecnica.

    L'energia gravitazionale ancora avvolgeva il corpo del nemico, tirandolo verso di lui con una forza irresistibile. Era come se il terreno stesso si stesse piegando alla sua volontà, trascinando il nemico verso il suo destino. [Slot tecnica II]

    Con un movimento rapido e potente, scagliò il suo colpo verso l'alto con il palmo della mano. L'aria si spezzò con il suono di un'onda d'urto mentre l'attacco si materializzava, diretto verso il corpo del nemico con una forza devastante. [Stat.]

    Il colpo avrebbe scagliato l'avversario in aria per circa 6 metri, e proprio in quell'istante Kyoshiro avrebbe preso dalla sua sacca un oggetto [Azione gratuita] che avrebbe lanciato contro il malcapitato Takamto.

    La fiala emanava un bagliore freddo e sinistro, mentre l'azoto liquido e gli agenti chimici al suo interno brulicavano, pronti a scatenare il loro potere congelante.

    L'aria intorno sembrava congelarsi mentre questa si avvicinava, creando un'aura di ghiaccio e freddo intenso. Quando la fiala avrebbe colpito il nemico, l'impatto avrebbe fatto scaturire una reazione chimica istantanea. Un'ondata di freddo glaciale si sarebbe diffusa rapidamente, avvolgendo l'area circostante in una prigione di ghiaccio.

    L'avversario si sarebbe trovato intrappolato nella prigione di ghiaccio, le membra imprigionate dal freddo implacabile. Il gelo si sarebbe diffuso rapidamente, congelando l'aria stessa e riducendo ogni movimento a un lento e tormentato sforzo.

    Era una tattica subdola e spietata, un'arma che congelava l'avversario nel suo posto, rendendolo completamente impotente di fronte al potere glaciale della fiala di Genosha.[Slot Azione I]




    Edited by Shakur - 2/5/2024, 19:29
     
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    La ricerca della pianta


    Post 11 - Sangue, Esplosioni e Parole



    Tra capovolte e spirali varie, si poteva certamente dire che la vita di Kuroshi non era semplice quel giorno, specie considerando che si era ritrovato contro avversari di pari livello, se non addirittura di livello superiore, che ora gli stavano rendendo l'esistenza tutto fuorché semplice. Per dimostrarlo basti pensare alla sua prima schivata, in cui Kuroshi dovette compiere l'umanamente impossibile per riuscire a evitare un colpo che altrimenti lo avrebbe incollato contro il muro alle sue spalle come se fosse una gomma da masticare. [NOTA]

    In tutto ciò Kuroshi riusciva comunque a pensare e in tal modo a guadagnarsi certi vantaggi, che in altre occasioni gli avrebbero permesso di eccellere e, così, riuscire anche a disarmare l'avversario, che a quel punto si ritrovava a breve distanza, con un attacco, - il suo, - andato completamente sfumato e che ora osservava Kuroshi con gli occhi di chi era stato preso in controtempo da attacchi che, in fin dei conti, non si aspettava. A quel punto poteva fare solo poche cose, come difendersi o sfruttare l'arrivo del suo compagno per continuare imperterrito quella specie di corsa contro il tempo.

    L'intuizione di Kuroshi era quasi giusta: uno era disarmato e aveva il veleno nel sangue. L'altro era ancora più o meno sano, salvo qualche ferita, motivo per cui si lanciò su di esso: eliminandone uno da quella coppia, sarebbe rimasto 1 contro 1 e in quel momento le sue possibilità di successo sarebbero sicuramente aumentate in maniera praticamente geometrica.

    Partì, - come diceva il nome stesso della tecnica che usava, - come una specie di fulmine, fino a compiere la tanto desiderata circonferenza intorno al nemico diventato suo avversario mortale: uno dei due doveva morire. Il cerchio compiuto era così perfetto che all'altro ninja poteva assomigliare a niente di meno che alla figura compiuta da una specie di Dio, uno di quelli Antichi, che Seinji ora stava provando a riportare nel mondo dei vivi.

    Non aveva altri modi per proteggersi e, quando infine il nemico giunse, l'avversario non poté fare molto altro che provare a spostare la gamba sinistra in un tentativo di [Schivata - Slot Difesa 1]. Il colpo, tuttavia, era troppo veloce, troppo imprevedibile e al contempo anche troppo forte per poter essere schivato in quel modo. Dunque, la lama di Kuroshi s'infranse contro la sua gamba sinistra al livello di legamenti, tagliando le carni e le cartilaggini con una potenza molto superiore alla media. Poco dopo Kuroshi stesso avrebbe potuto vedere il [danno] arrecato: poco sotto al ginocchia vi era una ferita che sembrava profonda, da cui pendevano pezzi di carne e linee bianche, probabilmente nervi, tagliati quasi a metà. [NOTA REGOLAMENTO]

    Già ferito, con poco chakra, e indebolito, l'avversario di Kuroshi aveva ben capito cosa stava per accadere: non sarebbe riuscito a schivare gli attacchi successivi in nessun modo. Per questo lanciò una fugace occhiata al suo compare di battaglie, che lo aveva assistito anche durante quella battaglia: - Fermalo. Io cerco di proteggere la pianta. -

    Quando Kuroshi poi provò a fare la sua spazzata, il nemico aveva già terminato i sigilli per la [Tecnica della Sostituzione - Slot Tecnica 1 - Difesa Totale]. Ciò che avrebbe dunque colpito Kuroshi con la sua gamba nel tentativo di spazzare, sarebbe stata una sedia di legno, con cui il nemico si era sostituito 21 metri più in là.

    Rivolgendo lo sguardo verso quella destinazione, infatti, Kuroshi lo avrebbe visto zoppicare dolorosamente, lasciando dietro di sé una striscia di sangue. Era indebolito, ferito, avvelenato; una sua gamba era praticamente "andata" e ora si rifugiava nell'ultima speranza di salvare sé stesso e di salvare ciò che proteggeva.

    Probabilmente, la decisione più saggia da parte di Kuroshi sarebbe stata quella di inseguirlo e finirlo una volta per tutte, ma c'era un altro avversario da affrontare e, forse, sarebbe stato meglio che il lupo ferito si leccasse le ferite: tanto ci sarebbe stato comunque del tempo per portare a termine quell'assassinio.

    L'avversario infatti avrebbe estratto da sotto il mantello [un'arma temibile], una lama a doppio taglio che risultava persino più lunga di quella di Kuroshi. Entrambe le estremità sembravano ben affilate e di sicuro non sarebbe stato particolarmente facile riuscire a disarmarlo o ferirlo così tanto come l'altro, ma a dire il vero anche lui già riportava qualche ferita sulla cute.

    - Onore a te, - disse il tizio. - Ma questa è terra nostra e tu sei solo un invasore. -

    La danza, a quel punto, sarebbe cominciata in quel che sarebbe stato, forse, un temibile atto, uno scambio di colpi, del clangore metallico e di tecniche.

    A iniziare sarebbe stato il ninja con il coltello più lungo, con il desiderio di infliggere all'avversario ferite su ferite per vendicare il proprio compagno. Egli sarebbe partito bruciando quei [6 metri] che lo separavano dall'obiettivo in pochissimi secondi.

    Lì, poi, sarebbe stata una questione di tecnica.

    A distanza quasi zero, l'avversario avrebbe rapidamente estratto e [lanciato - Slot Azione 1], una [sfera] di piccolissime dimensioni, che al contatto con il terreno avrebbe emesso una forte luce in grado di accecare Kuroshi.

    Indipendentemente da come sarebbe finito quell'attacco, a esso sarebbero seguiti due fendenti: il [primo - Slot Azione 2]sarebbe stato un affondo diretto verso il centro della pancia di Kuroshi, eseguito con un allungo di braccio in maniera tale da piantare il Fuuma Kunai nel corpo del ragazzo; il [secondo - Slot Azione 3] sarebbe arrivato subito dopo e sarebbe stato un fendente orizzontale, da sinistra verso destra, che puntava direttamente al collo di Kuroshi con l'intenzione di lacerargli le vene e le arterie che vi si trovavano.

    Subito dopo, la lama del nemico sarebbe un attimo [volata] in alto, mentre questi avrebbe composto [pochi sigilli - ST1] e poi avrebbe emesso dalla bocca una notevole quantità di fumo. Quest'ultimo sarebbe esploso poco dopo, non appena il ragazzo avrebbe chiuso le labbra mordendo la cenere.

    Un fragoroso boato dunque sarebbe avvenuto poco dopo e, sempre poco dopo, il ragazzo avrebbe ripreso la sua arma in pugno.

    Le cose, insomma, si stavano facendo complesse e bisognava trovare un modo per reagire alle difficoltà.

    [- Seinji Akuma -]



    La mia strategia aveva funzionato in maniera quasi perfetta. Ciò che era rimasto di quel poveretto erano semplici brandelli e pezzi di carne ora gettati un po' ovunque. Lo vedevo benissimo mentre l'illusione di me stesso, sdraiata sul terreno a diverse decine di metri, svaniva in una nube di farfalle colorate e senza lasciare alcunché al proprio posto.

    Sapevo già dove sarebbe andato a finire tutto ciò. E conoscevo già i miei pericoli, derivati anche dal tizio che ora mi fissava e mi prometteva di farmi pentire per quel che era appena successo.

    - Non sei il primo a dirlo. - Risposi guardando questo bestione correre verso di me, come se non ci fosse un domani o un ieri. Non sapevo che tipo di abilità avesse. Il suo sottoposto manipolava la gravità... ma lui? Non mi rimase che osservare e quando finalmente si posizionò a 6 metri da me, lo capii quando iniziò a funzionare quella specie di strana attrazione verso di lui. Ne derivava, dunque, che anche lui, proprio come il tipo che gli fungeva da sottoposto, - pace all'anima sua, - aveva le stesse abilità.

    "Interessante" - pensai mentre mi sentivo attirare in sua direzione con una forza a cui, decisamente, non riuscivo a oppormi. Nonostante ci provassi, mettendo i piedi per terra, usando il [chakra adesivo] per aumentare la mia aderenza al terreno, tutto ciò che facevo sembrava inutile e superfluo. Egli continuava ad attrarmi verso di sé con una forza decisamente superiore alle mie capacità.

    C'era solo una cosa logica da fare a quel punto, a meno di usare nuovamente la Kawarimi: vedere cosa sarebbe accaduto. E così feci: pur opponendo resistenza, cercando di aggrapparmi a qualsiasi appiglio, i miei pensieri subito andarono verso le nuove capacità che avevo appreso sempre ad Ame, qualche giorno prima. Eppure, anche quella non sarebbe stata sufficiente.

    Dunque, una sola cosa mi rimase da fare: composi un solo [sigillo - Slot Tecnica 1] mentre ero in avvicinamento e proprio di fronte al nemico comparve una cupola di roccia, all'interno della quale mi ritrovai. Sapevo già che quella cupola era più forte dell'attrazione avversaria. Una vera parete in roccia che mi avrebbe protetto dagli attacchi altrui.

    Dunque, non arrivai proprio di fronte al nemico, fortunatamente, e questi poté decidere da solo se continuare la sua strategia, scagliando il pugno verso la cupola o farne a meno. In ogni caso, sia se avesse deciso comunque di colpirla, sia se avesse optato per scagliare la sua bomba, niente di tutto ciò avrebbe scalfito la roccia.

    [NOTA]

    Di contro, io, al suo interno, sarei stato libero di agire e avrei agito, come facevo sempre, in maniera subdola, tattica e strategica. In quell'istante, mentre ero nascosto dalla parete di roccia, tre cose sarebbero accadute:

    1) Avrei di nuovo composto i sigilli per [fondermi nel terreno - Slot Tecnica 2 - Tecnica Rapida] diventando ancora una volta una specie di acqua che vi si poteva muovere senza alcun problema. Ovviamente, avevo il respiratore su di me, che avrei usato qualora ce ne fosse stato bisogno.

    2) Al contempo, al mio posto avrei creato [Slot Azione 1] un'altra copia uguale a me stesso, accovacciata all'ombra, atta a nascondere quel piccolo segno di entrata nel terreno che veniva lasciato quando qualcuno vi penetrava. Questa, però, per ora non si sarebbe mossa.

    3) Successivamente, avrei estratto le due carta-bombe che mi restavano ancora e le avrei [attivate - Slot Azione 2]. Al contempo mi sarei [mosso] mosso sotto il terreno fino alla posizione del nemico, passandogli letteralmente "da sotto", come avevo fatto poco prima con il suo scagnozzo.

    Proprio in questo momento la cupola di roccia avrebbe iniziato a sgretolarsi mostrando il Takamoto accovacciato al suo interno.



    4) Sotto di lui avrei semplicemente ["lasciato"] le bombe le terreno, a circa 20 centimetri da lui, con il timer impostato a 6 secondi. In quel momento circa 3 secondi restavano, che mi sarebbero bastati per finire il mio movimento di 6 metri e portarmi a 3 metri dalla posizione del nemico.

    A quel punto sarebbe anche iniziato il mio secondo bluff di quella giornata, tradotto nelle parole della copia illusoria che si sarebbe rivolta al ninja di fronte a sé:

    - Wow... - Avrebbe detto. - Devo dire che sei proprio bra... -

    In quello stesso momento, le bombe, impercettibili, sotto le scarpe dello shinobi, sarebbero [esplose.]



    Se tutto fosse andato come dovuto, i brandelli del suo corpo si sarebbero uniti a quelli del suo sottoposto.

    Io, al contempo, mi sarei mosso, sempre sotto il terreno, di altri [24 metri - Slot Azione 3 - Azione Rapida] fino a raggiungere un posto più lontano rispetto al nemico, ove avrei potuto non solo nascondermi, ma successivamente anche provare a rigenerare le mie energie. A quel punto mi sarei ritrovato a 27 metri dal nemico, difficilmente prendibile dallo stesso.






    Seinji Akuma

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 500
    • Resistenza: 400
    • Riflessi: 550
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    53/90
    Vitalità
    14/14
    Slot Azione

    1. Creazione Copia

    2. Attivazione bombe

    3. Movimento

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Cupola di Roccia

    2. Movenza d'Ombra

    3. Assente

    Note

     
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20 replies since 6/2/2024, 20:31   273 views
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