Colloquio Privato

Yato e l'Hokage

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    Vita Vegetale

    IV




    La discussione sulla donna tenne banco per qualche minuto.

    Pensi di poterci fare affari senza rischiare le penne?
    In questo caso approfondisci, il chakra ci da la possibilità di rendere le operazioni rapide e poco dolorose, ma accettare che un altro viso ci guardi nello specchio è ben diverso.
    Se l’ha accettato vuol dire che sul piatto della bilancia ci stava qualcosa di importante.
    Cerca di scoprirlo, forse capire chi e cosa era prima ti aiuterà, compreso le abilità che usa in corpo a corpo.
    Il legno per te è indubbiamente una firma è la tua abilità preponderante, se è così brava nei taijutsu ci sarà qualcosa di riconoscibile anche in lei che ci parli delle sue origini.


    Quelle le uniche richieste su tale Yuri Zahard.

    Per quanto riguarda i tre Hayate limitati a fornire degli identikit se non presenti nel rapporto in modo che siano individuabili da terzi.
    Per ora non mi sembra necessario scoprirti, non li stiamo ricercando attivamente dopotutto.
    Ed a proposito di Nukenin, hai più reincontrato Jeral?
    Il tuo precedente incontro ci ha permesso di aggiornare la taglia con importanti informazioni, ma stiamo parlando della… prima riunione se non sbaglio, ne è passato parecchio.


    Chiuso l’argomento Ame passarono alla Katana, con un cenno di assenso di Raizen.

    Si, si può, è abbastanza semplice.
    Quanto alla bilancia ci organizzeremo per raccogliere al meglio le informazioni, se vogliono ritagliarsi un posto in questo mondo glielo impediremo, il primo passo sarà capire in che modo riescono ad essere così influenti.


    Raizen si sarebbe allontanato dopo aver imposto un sigillo sulla piccola draghetta, avrebbe permesso ai due di comunicare e a Yato di addestrarsi senza una presenza che evidentemente risultava estremamente ingombrante. Nonostante tutto anche così non fu estremamente collaborativo, sicuramente si stava impegnando nel seguire le indicazioni di Raizen ma sicuramente non stava sfruttando l’esperienza di Kushami che, per carità dei Kami di sicuro non si sarebbe proposta, restando a svolazzare pigramente ma seguendo le direttiva di Raizen e raccogliendo informazioni sul clone di legno per poter preparare indicazioni migliori.
    Al suo arrivo l’Hokage venne accolto da Kushami che gli volò incontro.

    Io non ho ben capito chi sia questo tipo, ma sicuro quanto io sono verde che non si fida di te.
    Preferirebbe una trasfusione di acido piuttosto che ascoltarti.


    Scosse la testa accigliato e dopo la sua prima interazione ascoltò i risultati di quella giornata.

    No, forse non ci siamo intesi.

    Disse concedendo a Yato il beneficio del dubbio malgrado credesse che, mettendo un filtro alla sua persona l’avesse messo anche alle sue parole e dopo aver bollato lui come allocco incapace altrettanto aveva fatto con le sue istruzioni.

    Se mi accetti come sensei devi accettare anche gli strumenti e i consigli che ti do.

    Kushami annuì.

    Non mi hai degnato neanche di uno sguardo, altrimenti te l’avrei detto che stavi tentando di fare la cosa sbagliata.

    La Montagna non annuì ma lasciò passare qualche secondo per far rielaborare Yato.

    L’idea la hai, devi fondere queste due cose, ma non basta avere gli ingredienti per fare la ricetta, se metti acqua e farina in una ciotola e li inforni difficilmente avrai pane.
    Allora.
    Quando intendevo di emettere una tecnica sfruttando il legno ero letterale ma hai cercato di affrettare i tempi, riprova, genera un clone di legno ma non staccarlo dal tuo corpo.
    Dobbiamo andare per gradi, un ramo da cui puoi emettere una tecnica, un prolungamento dell’arto da cui puoi emettere una tecnica ed un corpo da cui puoi emettere una tecnica.
    Ogni passaggio nasconde un insidia differente, sul primo puoi prolungare le terminazioni di chakra che percepisci meglio, ma avranno una forma inusuale per il compito che vorrai dargli, il secondo prolungherà le tue percezioni e sarà strano avere un braccio più lungo e funzionale mentre il terzo avrà connessioni diramate e complesse.
    Su cosa stai lavorando?
    Sull’attribuire al legno un sistema circolatorio di chakra, così come lo hanno le Kagebushin, e questa sarà la base della fusione.
    Non sottovalutare quella tecnica, gli occhi migliori del mondo ninja non distinguono tra le copie e l’originale.


    Ragionò qualche secondo e con le poche nozioni che aveva sui Senju non potendo immaginare con precisione le proprietà del legno azzardò un consiglio.

    Forse un punto di partenza potrebbe essere una liana per mantenere connesso il tutto, inizia da un unico ramo per la prima fase, poi inizia ad attorcigliarlo e creare un circuito che abbia la forma di un arto attorcigliandolo più e più volte, in questo modo spezzando le estremità lontano da te avrai dei condotti che vanno verso l’esterno e possono sfogare qualcosa.
    Per il corpo inizia dalla spirale del tantien e poi falla germogliare negli arti.
    Kushami, guidalo e aiutalo a mantenere vitale tutte le parti della creazione, stiamo parlando di un sistema prima lungo e poi ramificato e complesso, le prime volte non riuscirà senza supporto.
    E mi raccomando, stai attento, cerca di non fare troppo affidamento alla struttura naturale degli alberi, l’abitudine potrebbe portarti a sbagliare per quanto alcuni concetti siano similari.
    Integriamola dopo che abbiamo capito cosa dobbiamo fare.


    Kushami si sarebbe rivelata molto più utile e attenta di quanto il suo carattere non lasciava trasparire, quando vedeva il legno invecchiare ripassava i canali di chakra con un suo artiglio, creando una nuova via perché quello di Yato potesse scorrerci nuovamente.
    Quando il costrutto di Yato avesse iniziato a somigliare ad una spirale umanoide, tipo mandragora Raizen avrebbe annuito.

    È questo il punto di svolta.
    Da adesso alla cima manca poco, ma la strada sarà più ripida.
    Hai creato qualcosa che ti drena costantemente il chakra e una volta separato perderà rapidamente di vitalità, ma è funzionale!
    Ora devi trovare il modo di lasciare il tuo chakra al suo interno, chiudere i condotti è impossibile ma sappiamo già dai cloni normali che è possibile.
    Qui quale può essere la soluzione?


    Raizen non diede subito risposte, ne esistevano di semplici e di complesse, e tutte si basavano sull’attitudine del singolo nella risoluzione dei problemi, Yato ne aveva una propria e bella forte suggerirgliene una forse l’avrebbe inutilmente portato fuori strada. Lui non avrebbe mai posto alcuna fretta, dedicandosi allo studio della spada eterna mentre Yato si esercitava.
    Quando il costrutto avesse raggiunto la minima funzionalità Raizen si sarebbe alzato facendo un cenno a Kushami per farla posare all’interno della sua tasca, pochi istanti dopo il piccolo drago sembrava essere caduto in un sonno improvviso e profondissimo.

    Mmmh.
    Dovremmo esserci.


    Disse mentre analizzava il clone.

    Rilascialo, sarà doloroso percepirmi.

    Quando il clone divenne poco più che legno Raizen ne afferrò una mano e forzando un dito sulla superficie ve lo immerse tentando di ripercorrere una traccia della vita che lo percorreva dalla mano fino al tantien. Il legno scricchiolava e si lamentava, ma risultava plastico sotto quel tocco e quando la mano arrivò al tantien con uno sbuffo prese le sembianze di Raizen.

    Ommioddio.

    Qualcuno con un po' di conoscenza storica avrebbe visto in quella creazione un ricordo dei cloni di zetsu, bianco pallido, mostruoso e somigliante ad una piante ben più di quanto non doveva essere.
    Venne rilasciato in un batter d’occhio con un sincero sospiro di sollievo del kage.

    È quasi pronto.

    Il suo sguardo ancora era pensieroso.

    Tu hai detto di voler avvolgere un clone normale con del legno… e potrebbe funzionare, ma le piante non hanno forse un modo più caratteristico di impossessarsi di qualcosa?

    Le sue dita mimarono delle fluide radici.

    Esatto.
    La tua mente ora è in grado di comprendere come deve muoversi il legno.
    Forse più che rivestire un clone puoi… lignificarlo.
    Non so se intendessi fare un armatura per cloni quando parlavi di rivestirli, ma le due nature a quel punto non sarebbero ben integrate e suppongo che tu voglia un lavoro di fino, non un ripiego.
    Potresti anche lavorare su un armatura, sarebbe più semplice, ma senza esperienze non esistono buoni lavori che siano anche semplici.


    Kushami si risvegliò dal taschino, leggermente stordita, sarebbe tornata operativa solo dopo qualche minuto.

    Dunque, hai intenzione di fare tutto da solo o ti fai dare una mano?


     
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