Colloquio Privato

Yato e l'Hokage

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    Annuì mentre rirfletteva.

    Bene, cerca di vederla all’opera e raccogliere informazioni su di lei, non per forza in prima persona.
    Ad Ame si può comprare tutto no?
    Magari una delle sue cameriere ha servito il cliente sbagliato e per qualche spicciolo può scucire la bocca.
    Vedi tu, hai già ristretto il campo, sei sulla buona strada.
    Quando avrai aggiornamenti sai cosa fare.


    Sui rapporti però sarebbe stato meglio fare qualche rettifica e considerando l’espressione del suo viso pareva ci avesse già pensato.

    A proposito dei rapporti.
    Meglio farli.
    Indirizzali direttamente al mio ufficio come secretati se non potrai portarli di persona, non cadranno in mani di terzi se non per mia precisa intenzione e se ti senti più sicuro in quel caso verrà comunque oscurato il tuo nome.
    Oppure scegli una copertura che ti rappresenti, ma aggiornarci così di rado non è efficiente.


    Il discorso venne poi spostato su Jeral, nukenin problematico che a quanto pareva aveva iniziato a muoversi, anche se la ragione delle sue azioni restava ancora un mistero.

    Coinvolto dici.
    Recuperare informazioni su di lui per te è ancora troppo rischioso per cui nemmeno se ne parla, ma cerchiamo di inquadrarlo, per il momento sembra esclusivamente legato alla volontà di portare caos, ormai abbiamo qualche notizia delle sue azioni e onestamente neanche con un discreto impegno riesco a immaginare se abbia un vero fine.
    Che sia votato unicamente al caos?


    Probabilmente quella discussione non sarebbe durata a lungo, ma Yato aveva avuto modo di interagirci, forse qualcosa poteva supporre.

    Quanto alla situazione all’artiglio le dinamiche precise continuano a risultarmi poco chiare.
    I quadri hanno un ostaggio, ti ingaggiano per curarlo ma prima ti mettono alla prova, suddetto ostaggio era in realtà il figlio di un dignitario dell’ Artiglio.
    Anche i Kurotempi sono immischiati e… hanno ingaggiato i cuori?
    Strano, saranno dei pazzi scatenati ma non gli manca la forza per potersi prendere ciò che vogliono.
    Ma chiudendo questa parentesi tu vieni mandato di tutta fretta a consegnare tale Junishiro e zitto zitto parti senza porti nessuna domanda, strano da parte tua, come mai?


    La roccambolesca spiegazione dell’attacco alla carovana non fece che intorbidire le acque complicando palesemente la missione di Yato.

    E questo non va bene.
    Un conto è se la missione fosse stata sunese, ma era accademica, quale era l’obiettivo di quella missione?
    La tua copertura al momento inizia a traballare, la cosa va aggiustata prima che Suna possa sapere che hai contribuito al fallimento della missione, ci sarebbero delle attenuanti visto che dovevi preservare la tua copertura, ma non è comunque il miglior risultato ottenibile da questa situazione.
    Anche se comprendo le tue difficoltà dovremmo parlare di come rimediare, Suna è un alleata, dobbiamo tenerla stretta, potremmo tirare fuori una saldatura più forte da questa crepa.
    Forse possiamo portare avanti una relazione bilaterale che non coinvolga l’intera accademia e risolverla direttamente con loro in modo da non esporci a interpretazioni maliziose di terzi.


    Il suo sguardo si vece leggermente più severo.

    Inoltre, è anche arrivato il momento di iniziare a giocare più pulito, ma anche più sporco.
    Anche se già avevo iniziato quando ti incaricai di informare l'opinione pubblica in merito alle azioni della Foglia che avevano portato beneficio a Kiri.
    Quindi, qualora capitasse, vediamo di magnificare ogni atto di avvicinamento agli altri paesi come vanità comanda.
    Se gli raccatti una cartaccia dal marciapiede facci sopra una parata, per ora non chiederemo altro che riconoscimento, quando ci sarà da fare una tavola rotonda valuteremo se riscuotere o meno qualche debito.


    Chiuse la parentesi spostandosi nuovamente sulle questioni dell’Artiglio.

    Dunque tutto questo come è legato alla guerra civile scoppiata all’artiglio?
    Il funzionario è stato ricattato?
    Comunque direi che questa è l’occasione di cui ti parlavo.
    Se affiancato da qualcuno pensi di riuscire ad infiltrarti e salvare Hohenheim?
    Dovrebbe esserci una Kunoichi alla sabbia abbastanza fedele ad essa da apprezzare un simile gesto, in due sareste pochi ma con un terzo potrebbe funzionare, potendo scegliere chi aggiungeresti?
    Tieni a mente che è una cosa che vogliamo sbrigare tra Foglia e Sabbia, e Kairi è tornata al villaggio dopo tempo.
    Potrei suggerirti di muoverti dopo aver appreso la tecnica del quarto, ma non penso avremmo tempo a sufficienza.


    Stava valutando la situazione con una buona dose di cinismo mettendo al primo posto la salvezza del kage, ma non avrebbe dimenticato la situazione del paese.

    Sedare il conflitto potrebbe essere vantaggioso e sospetto che Junishiro potrebbe aiutare, ma se abbiamo scarsa conoscenza delle ragioni dello stesso è complesso agire per sedarlo, sai qualcosa?

    Quella missione probabilmente sarebbe stata la prossima occupazione di Yato ed era bene programmarla con quanta più precisione possibile.


    […]

    Il commento di Yato sull’essere ingenuo gli fece fare spallucce, non sembrava desse peso alla motivazione, quale che fosse.

    Poco importa, non fa niente.
    Cerchiamo solo di non ripeterci.


    Andò avanti sulla spiegazione dei cloni venendo seguito passo passo dalle deduzioni del chunin.

    Esatto.
    Tieni anche conto del fatto che le tue conoscenze mediche ti aiutano, io mi rifaccio grosso modo agli schemi che ci passano in accademia e poco più, ma non ho una conoscenza precisa come dovrebbe essere la tua, avrei più difficoltà e forse dovrei scegliere un altro approccio.


    Nonostante il presupposto astio pareva che fosse genuinamente interessato a trasmettere ciò che sapeva, anche a Yato, ed infatti aveva scelto un metodo più adatto alle sue capacità e col quale potesse interfacciarsi più facilmente.
    Sotto una guida più puntuale Yato iniziò a trovare la sua strada e scorgere il suo obiettivo anche se separato da qualche altra giornata di pratica considerati i risultati ancora instabili. Kushami intanto osservava i progressi così come Raizen e sull’ultimo clone reputò necessario dare un suo parere.

    Fà un po' vedere va’.

    Raizen si avvicinò ai due, quasi come se si fosse ribaltato il ruolo tra creatura ed evocatore e dopo qualche tocco Kushami si sarebbe nuovamente addormentata, risvegliando il clone di Yato dopo che questo era stato preso dal chakra di Raizen.

    Oh ecco.
    Ora si capisce un po' meglio.
    Scomodo, estremamente scomodo, ma è un inizio.


    I tratti del clone, che non era stato trasformato, erano diventati più femminili, mostrando uno Yato insolito e più fanciullesco che continuava ad osservarsi e saggiare il suo stesso corpo.

    Forse vale la pena ragionare sul fatto che la tua manipolazione è un unione di acqua e terra.
    Magari potrebbero non esplodere in attacchi potenti e pirotecnici ma del fango o l’interazione con i due elementi distinti potrebbero essere interessanti per iniziare.


    Raizen annuì, senza commentare immediatamente le parole di Yato, la sua prima reazione vedendolo in difficoltà era quello di sbeffeggiarlo e forse non voleva farlo.

    Partire da questo concetto potrebbe permetterti di interfacciarti meglio con cose che altrimenti troveresti complesso fare.

    Compose i sigilli necessari e un pugno di cloni comparve vicino a lui.

    Questi non sono esattamente kagebushin, sono una variante che abbiamo esclusivamente a Konoha.
    Certo, anche la Kagebushin è farina del sacco di Konoha, ma siamo misericordiosi che vuoi farci, comunque.


    Rilasciò i cloni uno alla volta mostrando a Yato quali effetti questi sviluppassero nel momento in cui in realtà dovevano limitarsi a sparire.

    I primi sono quelli di Konoha, al rilascio generano una potente scossa elettrica, sono la base per una cosa che sto sperimentando di recente, andiamo con ordine.
    Fumogeno.
    Un semplice incremento del fumo creato, una copertura momentanea dove in realtà io percepisco meglio.
    Imprigionamento.
    Li usavo di più un tempo, ma non sono mai state davvero efficienti per il mio stile, se imprigioni devi farlo bene e una sorta di acqua caramellosa non è sufficiente.
    Alcuni non mi trasmettono danni, al momento sono pochi ma sui grandi numeri è molto efficiente.
    Mentre quest’ultimo inizia ad essere più sperimentale.


    Uno dei cloni si allontanò dal duo, posizionandosi tra due alberi ed al suo rilascio non emise una scarica ma una folata di vento tagliente evidentemente instabile, alcuni fendenti avevano un potenziale chiaramente inferiore mentre altri andarono completamente fuori bersaglio.

    Come vedi quella non era un emissione elettrica, ma di vento, e non era elemento puro, era una tecnica impacchettata per così dire.
    I tuoi cloni di legno possono arrivare a livelli di efficienza superiori nel veicolari capacità legnose.
    I semi, ad esempio.
    Non potresti usarli per lanciare i tuoi cloni a distanza o farli apparire dopo un determinato lasso di tempo?
    L’immobilizzazione anche, a te verrebbe incredibilmente meglio, a patto di perdere il clone potresti avvolgerlo attorno ad un obiettivo rendendo molto molto difficile liberarsi.
    A questo punto però c’è un piccolo problema.


    Un clone senza memoria comparve alle sue spalle, già trasformato in sedia, dando l’impressione che avesse materializzato proprio una seduta dal nulla per prendervi posto ed osservare Yato, comunicandogli chiaramente che stava facendo un passo indietro.

    Io, chi sto addestrando?
    Perchè il tuo chiamarmi Sensei mi ha un pò deluso in un certo senso, hai fatto grandi discorsi sul rapporto tra sensei e maestro quando ti ho parlato male di Kensei, eppure nonostante siamo entrambi consapevoli di cosa ci leghi realmente e che uno dei tuoi cloni potrebbe pugnalarmi alle spalle mi chiami sensei.


    Mise una lunga pausa prima di porre una domanda essenziale.

    Vuoi chiamarmi sensei, Yato?
    O vuoi chiamarmi Bersaglio?


    Raizen sapeva essere intimidatorio quando voleva, ma in quel momento davanti a Yato stava solo ponendo la sua persona, un ninja la cui forza meritava il titolo di Kage. Un uomo a cui non serviva stare in piedi davanti a quel chunin.

    La mia memoria non è così corta e so a cosa ancora non puoi rinunciare.
    Avere qualcuno di fedele e abile a guardarmi le spalle sarebbe un sogno, ma ben pochi hanno realmente compreso che anche io sono carne e ossa e anche io potrei avere bisogno di protezione.
    Io ti sto addestrando consapevole della minaccia che comporti Yato, lo sto facendo per mostrarti un’ altra strada.
    Voglio aiutarti, ma se non ci riuscirò non sarai un problema che farò ereditare al mio successore.
    Tu non sei di sicuro qualcuno che può autosuggestionarsi indossando la maschera dell’allievo quindi... restiamo onesti.
    Siamo consapevoli dei nostri ruoli, non darmi in pasto facciate.
    Non osare.


    I suoi occhi fiammeggianti diventarono l’unico punto di luce in un mondo di oscurità dove solamente lui e la terribile quanto Opprimente presenza demoniaca dell’Hokage era presente, soverchiante come il nomignolo che gli era stato dato: Montagna.
    Yato non era il suo primo allievo che subiva quel trattamento, ma come in passato così come quella sensazione era arrivata sarebbe sparita, anche se era probabile che avrebbe lasciato qualche traccia.
    Quando i tremori fossero spariti e il battito del cuore tornato alla normalità Raizen era davanti al suo candidato killer, la sua soverchiante presenza svanita, sostituita da una mano tesa per aiutare il Senju a rialzarsi.

    Siamo ciò che scegliamo di essere.
    Sarò felice di chiamarti kohai quando sceglierai di non essere ciò che ti hanno detto che dovresti essere.
    Fino ad allora, fino a quando chiamarmi sensei ti costerà quanto sputare un drago dalla gola... meglio non montarsi la testa, e se proprio imparare a conoscerci e quando mantenere le distanza.
    Apprezzo lo sforzo, ma ti consiglio di non prodigarti nuovamente... diciamo che è un nervo scoperto.


    Quel cambio di approccio così repentino era al limite della bipolarità ma era chiaro su quali presupposti Raizen stesse fondando quel rapporto e lo spirito col quale offriva quegli insegnamenti.
    Prima di continuare se avesse notato che il messaggio non era passato come intendeva avrebbe preso qualche minuto per chiarirsi venendo poi avvicinato da Kushami.

    Non so quanto sia utile un simile approccio sai?

    Il piccolo drago verde non ricevette un occhiataccia, solo un lento movimento degli occhi nella sua direzione che la congelò all’istante. Era consapevole di quanto i suoi metodi fossero discutibili e quanto quel gesto fosse fraintendibile ma era utile a setacciare le persone che gli si avvicinavano, voleva poche persone attorno ed era vitale che capissero che approcciarsi a lui era sicuro soltanto se lo si faceva senza menzogne. Lo scontrino per le mezze verità era salatissimo.

    Immagino avrai notato la foresta.
    Che ne dici di farci apparire un clone dentro, percepire con esso e poi farlo uscire?
    Non farti troppi problemi, non vogliamo niente di bello, ci basta che senta e che si muova.
    Io comunico con i miei cloni in un modo per niente semplice, ma tu hai le radici, sfruttale.
    Dopo potremmo pensare a qualcosa più di impatto, ma per il tuo stile credo sia meglio giocare in questo modo.


    Lui intanto si sarebbe dedicato a perfezionare l’utilizzo dei cloni a tecnica speciale attiva, non potendo sfruttare tecniche similari a quelle delle manipolazioni doveva riuscire a mantenere un diverso tipo di connessione con i cloni, e doveva ancora comprendere se la chiave era usare il chakra demoniaco per la loro creazione o provare a stabilire un contatto successivamente che però non pesasse sulla sua concentrazione.


     
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