Colloquio Privato

Yato e l'Hokage

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    Il Nemico alle Porte

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    L’Hokage e il più infido dei suoi shinobi si misero rapidamente d’accordo sui rapporti e sulle indagini riguardanti Yuri, sarebbe stata una prova interessante per l’efficienza del Senju.

    Bene.
    Immagino saprai che per restare efficiente il codice va cambiato.
    È scontato dirlo, ma ne va della tua copertura.


    Terminato il resoconto sull’Artiglio poterono scambiare le proprie opinioni sul cane sciolto di nome Jeral.

    È completamente solo?
    Nessuno al suo servizio?
    Forse qualcuno che gli gravita attorno potrebbe risolverci delle rogne per aiutarci a sorprenderlo dove si sente al sicuro.


    La parentesi si concluse poco dopo, permettendo ai due di tornare sulla guerra civile che imperversava all’Artiglio, e iniziare a pensare su qualche soluzione, in particolar modo per un importante membro dell’accademia quale era Hohenheim.

    Tieni a mente quell’Utakata, se non a lei potremmo rendere il favore a qualcuno dei suoi quando capiterà, l’alleanza accademica ha assorbito un po' della buona civiltà Konohaniana, aiutare un alleato è un obbligo cui lei ha mancato, ammenochè non mi siano sfuggiti alcuni dettagli.
    Più in generale non rischia di essere un problema se ti ha identificato?


    I dettagli sul Soshi non aggiunsero troppo al quadro, trovandolo impreparato anche sul fattucchiere rosso, una figura di cui non aveva mai sentito parlare.

    Bene, quando sarai pronto comunicami il tuo team e si vedrà se è necessario qualche altro elemento o siete sufficienti voi.
    In caso, la kunoichi di Suna è Ryugi Nekki.


    Una discussione inusualmente priva di evidenti contrasti, in qualche modo era un passo avanti.



    […]


    L’addestramento procedeva con discreti successi, in realtà nonostante il ruolo non aveva avuto tante occasioni di essere un sensei ed avere qualcuno di recettivo era in qualche modo appagante, Yato inoltre mostrava un lato assai particolare che lo portava a spingersi più di quanto il suo corpo potesse sopportare. Il momento più alto di quell’addestramento però era tutto per Kushami che gonfiata dall’interesse di Yato gonfiò il petto, puntandolo col pollice.

    La giovane quanto pura promessa del clan dei draghi Verdi dell’Ovest.
    Non per questo meno velenosa, dopotutto i veleni puri sono i più pericolosi.


    Annuì a ste stessa, lievitando ad un metro da terra nonostante i suoi piedi fossero al momento ben piazzati sul terreno. Raizen sorrise, non interrompendo quella presentazione ma arricchendola di qualche dettaglio.

    Forse la più giovane tra i draghi verdi, la trovai in quel mercato strampalato che ha il nome di corte di Kusa, feci schiudere il suo uovo col mio chakra.
    Da allora ha imparato ad essere un drago al nord anche se ha bisogno di un po' di addestramento per combattere a pieno con me.
    I draghi dell’Ovest hanno un legame particolare con la materia organica, certo fare ciò che ha fatto ai tuoi cloni in condizioni normali sarebbe assai diverso, ma diciamo che nonostante la loro storia sono i più vicini alla natura intesa come terra e flora.


    Kushami annuiva vistosamente mentre il discorso filava liscio fino alle dimostrazioni di Raizen a cui Yato fu in grado eprsino di dare un parere.

    Non saprei onestamente.
    Un conto è fare un clone che faccia una cosa quando viene rilasciato, di fatto già lo faccio, un conto fare un fuuin apposito, hai visto le mie mani?
    È un miracolo che riesca a scrivere ordinato e fare delle spade dritte!
    Mentre sono in grado di fare cloni che compaiano con una tecnica attiva e che esplodano in un emissione elementare, sono a metà dell’opera almeno.
    Ma sai mai, magari mi toccherà imparare a pasticciare qualcosa, riuscire a mettere i cloni in un fuuinjutsu e fare ciò che ho suggerito di fare a te con i semi non potrebbe essere una brutta idea.
    Valuterò.


    Affermò con sincerità mentre un altro clone si disperdeva.

    Se ci riuscissi ammetto che non sarebbe vicino a ciò che fa mio padre con le sue abilità, anche se lui ha molto più controllo sul chakra e non è costretto a metterlo in un involucro come me.

    Si perse qualche secondo tra i suoi pensieri, forse immaginando diverse combinazioni che includessero proprio quelle sfumature, ma senza esternare nulla per via della scarsa elaborazione di quella idea che ancora la rendeva irrealistica.

    Ma piantala.

    Lo rimbrottò quando negò che lui fosse la sua missione.

    Ti ho detto che chi ti ha plasmato mi ha dato questa conferma.
    Tra l’altro non capisco come abbiano convinto i tuoi genitori, sarà stato terribile per loro, certo quelli di Youkai sono particolari, ma sapere di doversi separare dal proprio figlio… beh… se ha qualche valore mi dispiace.


    Non avrebbe citato le particolari condizioni in cui Youkai aveva trovato la casa di Yato, aveva trovato quell’incuria sempre strana per la sua persona.

    Anche se ammetto di non capire perché non sono morto, forse non è propriamente la vita ad importare?
    E non rimarcare che non sono un obiettivo, non ci crederei, vedo quanto è incrollabile per te questa… missione?
    È quella consapevolezza mista ad una particolare speranza che mi fa parlare così.


    Quell’aspro rimbrotto si chiuse con una più profonda consapevolezza per Yato del ruolo che aveva agli occhi di Raizen, e malgrado i due pensassero di aver chiari i loro ruoli nei confronti dell’altro il chiarimento era ancora lontano e la pace più che mai. Nonostante tutto l’addestramento potè proseguire e il Senju fu in grado di recuperare la concentrazione rapidamente.

    Ricorda, se le piante sono importanti per te in quanto tua estensione c’è una parte essenziale che può venirti incontro: il meristema.
    Possono essere qualsiasi cosa tu gli dica di essere, partire da quelle anziché dalla modifica di cellule che già hanno un ruolo potrebbe essere più semplice.
    Dovrebbero essere tipo cellule staminali no?


    Che il consiglio attecchisse o meno si sarebbe limitato ad osservare le rimanenti prove venendo sorpreso dal cambio di atteggiamento di Yato a cui fece eco il suo. Poco prima aveva dato dimostrazione di quanto poteva essere spietato se lo desiderava eppure adesso aveva uno sguardo ben diverso, focalizzato. L’aspetto non tardò a manifestarsi ma il duo, nonostante Hakike aveva qualche vantaggio: giocavano in casa, per questo venne creato immediatamente un clone anche se comprendere che fine avesse fatto o se addirittura avesse utilizzato una tecnica non era elementare visto che non ci furono effetti tangibili e di fatto era anche difficile comprendere che aveva eseguito dei sigilli visto che in parte vennero eseguiti con Kushami e la tecnica richiedeva tempo per concretizzarsi visto come era stata impiegata, non bastasse il clone sarebbe comparso dietro un albero ad oltre venti metri da loro, verso il villaggio. [Clone]

    Fiducioso come sempre, e senza neanche la buona creanza di presentarsi, seguace di Indra.
    Shinryu, giusto?


    Disse non nascondendo la sorpresa nel ritrovarsi nuovamente davanti Shinryu, pur non avendo memoria dei loro precedenti incontri l'aveva delle volte che aveva sentito quell’infausto nome.. Quasi come un automatismo mise un braccio davanti al Senju mettendo una protezione tra lui e l'Aspetto, come il resto dell'accademia era anche lui in possesso dei rapporti sugli aspetti e sul dominio ma al momento combatterli era fuori questione.

    Ci sono parecchie cose che vorrei sentire da te, vecchio nemico di Ryujin.
    Ma prima di tutto partiamo col dire che la scintilla di Kushami è al sicuro e quindi se speri di portartela dietro solamente mostrando quella pelata sbagli di grosso.


    Inevitabilmente il suo sguardo andò a Hikike, impietosito strinse le labbra.

    È da quando è iniziata questa storia che aspetto di capire cosa sia successo ai draghi dell’ovest ed ora arriva uno dei più grandi infami della storia, come tutti quelli che hanno intenzione di prendersi ciò che non gli appartiene, e me lo sputa davanti al naso.
    Adesso, assodato che Kushami non si allontanerà dal sottoscritto ne tantomeno tornerà dai suoi simili senza che quella fonte non venga distrutta cosa hai tu a che spartire con quella merdaccia di Tenso Korin?
    Non sei il tipo che gli va a genio considerando il tuo amore per le armi di Iwa e quella scomoda cosa che ti tiene ancorato al mondo dei vivi, eppure riuscite a spartirvi i draghi verdi a quanto pare e siete ben consapevoli di cosa fa quella fonte visto come la sfruttate.
    Non so quanto la regina voglia il male dei suoi sottoposti o perché tu debba abbassarti a fare il postino, ma è certo che se agisce contro i suoi simili la sua testa farà compagnia alla tua un giorno.


    La piccola draghessa fece serpeggiare la lingua fuori dal corpo di Yato leggermente trasfigurato in una scena leggermente comica vista la faccia di marmo che teneva solitamente il Senju.

    Già, e col cavolo che vengo con te.
    Sono stata abbandonata quando ero più fragile, dopo che la mia anima ha appreso del mondo grazie all’eredità di Tenchou e stava per incarnarsi dentro l’uovo l’ho trovato corrotto, non so come ne sarei emersa, viva probabilmente, ma non libera.
    Forse erano gli effetti della fonte, li ho già sperimentati una volta e sono molto più grata a chi mi ha liberato da loro facendomi nascere piuttosto che a chi mi ha generato maledetta.
    Anzi, se proprio ho qualcosa da rimettere alla mia stirpe è vendetta, anche se a riscuoterla sarà chi li ha ridotti così.


    Tra Kushami e Raizen c’era un rapporto di consapevolezza diverso rispetto a quello con Kubomi, la draghessa era nata nel dolore ed aveva maturato un carattere più definito e meno fanciullesco in alcuni frangenti rispetto a quello del drago bianco, nonostante in termini di età fossero separati da qualche anno per i draghi non erano che minuti.
    Raizen intanto avrebbe occultato quanto più possibile il suo clone, facendolo muovere verso il villaggio, era fattibile combattere con Yato, ma forse non sarebbero stati sufficienti a contrastare l’aspetto che sospettava essere tra i più forti se non il più forte.
    Ma con un villaggio dalla sua parte le cose sarebbero cambiate.

    Non penso che oggi avrai modo di concludere i compiti per casa.

    Farsi cogliere impreparato non era tra le sue priorità per cui avrebbe iniziato a preparare il suo corpo al meglio, iniziando a far scorrere il chakra della volpe e iniziando a dare a Kushami maggior energia dopo aver evocato al suo interno l’anima di Kubomi, non voleva che questo potesse essere il suo primo combattimento, ma se necessario sarebbe stato meglio combattere per la propria vita piuttosto che farsela sfilare tra le mani. Inoltre, non era solo quello il motivo di quella preparazione, aprire le sue porte all’Equilibrio gli avrebbe permesso di percepire Hakike in maniera differente: che potesse salvarlo in qualche modo?
    Inoltre grazie alla fusione con Kubomi avrebbe potuto comprendere di più sulla natura di entrambi analizzandone i chakra con le percezioni dei draghi, sapere che Shiryu era un clone e non il reale Aspetto poteva essere utile.


     
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