Colloquio Privato

Yato e l'Hokage

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Pregiudizio

    Capitolo 8

    La spiegazione dell'Hokage sui draghi nascondeva una profondità che al momento non riuscivo a vagliare, ma mi trasmetteva l'impressione di non poter essere sfruttata a mio vantaggio contro di lui, per quanto meritevole di ulteriori riflessioni mentre le informazioni su Tian suo padre, mi lasciarono perplesso. Una maledizione del genere...non ne ho mai sentito parlare. Cosa avrei dovuto fare per sottoporre il figlio allo stesso destino del padre, così da liberarmene per sempre? Credo sia oltre le possibilità di un mortale. Ma nel mentre l'Hokage divagava per le sue vanagloriose ascendenze, come se qualcuno a Kumo potesse mai riconoscergli una qualunque forma di autorità per un governo di millenni prima.

    [...]

    Shinryu sogghignava. Solo perché una vittoria non arriva subito non significa che non sia già nelle nostre mani. Ci sono stati inconvenienti, certo, ma tutti coloro che si sono opposti a noi sono poi periti inevitabilmente, prima o poi. Anche se alle successive parole su come quelle sembrassero le giustificazioni di uno sconfitto sospirò. Oh beh...mi risulta di essere ora libero, potente, e in cerca di un nuovo aspetto per sostituire Ozma. Inoltre...ricorda sempre che gli Aspetti non sono che propaggini della mia volontà. A volte parlava in prima persona e a volte al plurale, era difficile capire fino a che punto fosse dotato di identità. Posso scartarli senza perdere nulla, e procurarmene di altri facilmente. Per esempio, ho sentito in giro che c'è un ninja quasi interamente sostituito da meccanismi. Sarebbe carino un analogo di Kugyo con un pò più di carne addosso. O magari lo stesso Tian, appena lo troveremo.


    Poi rise quando l'Hokage parlò dell'Esuvia, come se un bambino gli avesse fatto un complimento. Ahahaha! Incredibile? Sei davvero così limitato? Disse mentre si toccava la fronte con un dito. Non hai realmente compreso che ogni cosa dotata di chakra è alla mia mercé? Non importa che sia un Dio o un Mortale. Quanto a Ozma, gli era stata lasciata maggiore libertà d'azione, tutto qui. E' solo una questione di concentrazione, ma anche se bombardassi tutti gli aspetti di informazioni o illusioni non riusciresti comunque a farmi abbassare la guardia nemmeno per una frazione di secondo. Nessun commento su Amesoko ma si erse tronfio alla menzione del titolo di Erede di Indra. Egli mi ha scelto e insegnato, mostrandomi tutto. Non c'eri, nessuno era con lui a parte me. E questo che vedi è il risultato. La mia impareggiabile esistenza! Qualcosa che quel Veterano non può nemmeno immaginare!

    Kushami disse la sua mentre io elaboravo rapidamente il mio piano, e l'Hokage prese nuovamente tempo accusando l'Aspetto su ciò che aveva percepito negli altri Jinchuuriki, ottenendo solo un sorriso. La mia natura è perfetta, il Dominio è una luce pura per chi sa guardare, e appare come oscurità solo a chi ha gli occhi chiusi dal pregiudizio e dall'ignoranza! Non era chiaro se quella fosse un'ammissione ma fu a quel punto che mi feci avanti con la mia riottosa affermazione, ottenendo una brusca risposta da parte dell'Hokage che tuttavia celava un fugacissimo contatto mentale...avevo fatto molta esperienza al riguardo con Jushiro e non mi colse impreparato: anche se quel mondo interiore era rapido come un tornado di colori e sensazioni imprecise, l'Hokage si sarebbe trovato di fronte alla mia immagine con gli occhi azzurri che lo fissavano intensamente. Ovviamente, aveva deciso di non fidarsi (scelta saggia in realtà), contravvenendo alle sue parole che millantavano il voler cercare fiducia e aiuto. Ma non era il momento di puntualizzare. Sapete esattamente come me che concedere Kushami sarebbe un errore, ma non possiamo batterlo. Quindi ucciderla è la scelta migliore, da un punto di vista logico. Questa la mia lapidaria risposta alla sua domanda, ma una risposta a cui giunse una postilla. Tuttavia, dargliela vinta sarebbe solo un mostrare il fianco. Io posso salvare Kushami, e lui la crederà comunque morta.

    Nel mondo reale mi scostai con irritazione. Siete solo un debole e un arrogante! Ruggii. Sempre a sminuirmi e dirmi di abbassare la cresta! La verità è che non avete la determinazione per fare quello che serve! Siete solo un maniaco del controllo che vorrebbe tutti come marionette! Puntai un dito verso Shinryu. Tra voi e lui non c'è alcuna differenza! La mia reazione era furiosa, con occhi ardenti d'ira e quasi la bava alla bocca mentre gridavo tutto il mio disprezzo. Si trattava ovviamente di una pantomima a beneficio del nostro calvo avversario, ma ammetto che mi veniva naturale, aiutato anche dagli addestramenti del Maestro per canalizzare le emozioni negative. Speravo che lui stesse al gioco. Ci vorreste tutti come vostri Aspetti, pronti a fare tutto ciò che volete esattamente come lo volete! E voi sbagliate! Spesso, e di grosso! Come adesso! Arretrai di un passo o due, cominciando a comporre un gran numero di sigilli. E ve lo dimostrerò! Shinryu intanto rideva. Ha ragione, per questo saresti stato un ottimo Aspetto, ahahahah!

    Dal mio corpo sorsero diversi rami dall'aspetto minaccioso che terminavano in artigli adunchi e aggressivi, con i quali mi lanciai verso l'Hokage solo per poi deviare lateralmente all'ultimo, diretto a Kushami. Il legno si sarebbe abbattuto su Raizen con l'intento di tenerlo lontano e impedirgli di interagire (oltre che coprire un poco la visuale al nemico, sia nel suo corpo umano che in quello celeste, visto che quasi definirono una cupola, usando la massima quantità che ero in grado di manipolare [Azione 1]. L'unica scelta è togliergli ciò che vuole in modo definitivo! Gridai, sperando che l'Hokage non fosse tanto orgoglioso da impedire la mia azione, mentre la lama calava pesantemente su Kushami con tutta la velocità di cui ero capace per cercare di abbatterla [Azione EXTRA e Tecnica 1]...o almeno così sarebbe sembrato, dato che in mezzo a quei sigilli che dovevano sembrare legati al Mokuton avevo in realtà nascosto le posizioni magiche della Percezione Falsata...durante l'attacco rapidissimo a Kushami le avrei intimato con le sole labbra: "Pareggio" per poi generare l'illusione del drago che cadeva a terra mortalmente ferito e agonizzante. Ecco! Ci avrei anche piantato la spada, così da porre fine alle sue sofferenze. Questo è quello che andava fatto! Avrei ruggito sfidando l'Hokage (e sperando che lui reagisse a modo). A fronte di un danno fatale un'evocazione spariva invece che venire pareggiata, e contavo di ingannare così il nemico: anche alla percezione del chakra non avrebbe percepito nulla da Kushami, ed ero bravo nelle illusioni, specie così piccole [Tecnica 2].

    Contemporaneamente anche l'Hokage aveva messo in atto il suo piano. Durante la recita un suo clone che doveva avvisare il villaggio aveva cambiato obiettivo, focalizzandosi sulla furtività e ascendendo in cielo, anche se la cosa aveva richiesto parecchio tempo, e senza essere interrotto (Shinryu stesso aveva detto che il suo corpo quando occultato poteva fare ben poco) riuscì a portarsi grosso modo sul bersaglio anche se era impossibile stabilire esattamente dove nell'anatomia della bestia si fossero localizzati. Oh...è una recita per distrarmi? Avrebbe commentato Shinryu volgendo lo sguardo verso il cielo, come se si fosse accorto della presenza di quell'enorme massa di cloni che atterrarono in contemporanea sul suo corpo...cosa che aiutò a ridurre la sua attenzione su ciò che accadeva a Kushami e contestualmente a un singolo clone che invece si sarebbe gettato su Hakike. Ah-ahahahahah...AhAhAhAhAhAh!!! Volevi...scalzarmi dall'Esuvia? AHAHAHAHAHAHA!!! Shinryu iniziò a ridere vigorosamente mentre la mia lama fendeva una falsa Kushami mentre la prima spariva. L'Aspetto avrebbe guardato il corpo della dragonessa da me trapassata con irritazione. Tch...e sia...assaggiane un pò.

    In quel momento la mente dell'Hokage, senza che io lo sapessi, sarebbe entrata in comunione con quella dell'Esuvia di Amesoko. Appena un secondo...di nulla. Il vuoto più assoluto, tale da generare orrore al solo concetto...un contatto immediato con quell'energia che Pangu aveva imbrigliato tempo addietro, ma pura, senza alcun filtro o contenzione. La natura ha orrore del vuoto, e la mente dell'Hokage era natura. In quel nulla cosmico dove persino il tempo non aveva significato, complice l'enorme dispendio di chakra, una voce sarebbe arrivata come la salvezza dopo eoni trascorsi in totale assenza di percezioni, una voce che sarebbe risuonata come salvifica e divina, qualcosa, purché fosse qualcosa. Ti è piaciuto? L'Esuvia è un Aspetto. Tutto di lei è ME. Senza di me essa è il vuoto più assoluto! Vuoi diventare un mio Aspetto, Raizen? Vuoi che ti tiri fuori di qui? Impossibile dire quanto orribile sarebbe stata per la sua mente quell'esperienza, ma fortunatamente l'Hokage faceva del dualismo e dell'alleanza i suoi punti forti, a dispetto del carattere e delle mie accuse: c'era un clone con la sua mente ancora attivo che si era diretto verso Hakike, e fu proprio recepire le sensazioni che fluivano da quel clone a scuotere l'Hokage e riportarlo alla realtà, una coincidenza che lo aveva salvato dalla follia. Nel mondo reale erano passati istanti, tanto che io non mi ero accorto di nulla e avevo continuato con la mia teatrale operetta, ma per lui doveva essere stata una tortura.

    Quanto ad Hakike, il clone si era dissolto a contatto col drago che aveva cercato invano di schivare il contatto (ma era nettamente inferiore sul piano fisico), proiettandosi all'interno come se volesse renderlo un Guardiano al contrario. La sensazione di disgusto che trovò era simile a quando aveva estratto il veleno dall'uovo di Kushami a forza di ripetuti teletrasporti fino a far impazzire l'impianto che manipolava i suoi spostamenti...era qualcosa di corrotto e malevolo, ma non si trattava del Dominio che aveva avvertito in Kurama ai tempi di Ozma. La coscienza del clone si sarebbe fatta strada nel drago come se attraversasse cascate di acido ribollente che ne annientavano interi brandelli, ma era stata sufficientemente determinata e potente da superare l'orribile e corrotta anima di quel povero drago ricolmo di veleno. Il clone aveva perso ogni ricordo delle tecniche che conosceva, ogni ricordo di Youkai, ogni ricordo di Hebiko, ogni passione o piacere dell'originale, non sapeva leggere né scrivere, non sarebbe stato in grado di camminare se avesse avuto un corpo e a malapena ricordava di essere un clone dell'Hokage, ma ricordava che quel drago era una vittima, e che lui era Raizen Huangdi Ikigami, o comunque una sua emanazione. Un occhio e una mano restavano solo del clone, se avessimo parlato di una mente nel mondo interiore, ma finalmente superò le orribili e fetide cascate di veleno che ammorbavano Hakike...solo per trovare qualcosa di debole...rachitico e stanco di esistere. Non lo si poteva chiamare drago, ma sembrava quasi un ramo secco che un tempo era stato vivo, ammorbato fino alla morte e poco più cosciente di ciò che restava del clone stesso. E' troppo...troppo...non serve più....grazie di avermi...trovato... Sibilò a quella mente che ancora si stava erodendo. Non puoi salvarmi...ma...grazie...ricordati di...me...io...mi sarei dovuto chiamare...Henbane. Il giusquiamo, una delle piante con le maggiori proprietà antiemetiche che esistano [Nota], ma questo forse il clone non lo sapeva, dato che non sapeva più niente...e in quel momento il danno fu eccessivo e ritornò al suo creatore, portando con sé quell'esperienza e permettendogli di uscire dal vuoto che restava nell'Esuvia.

    Ti sei divertito? Ma bravo...e tu, piccolo erede di Hashirama... Shinryu si era accigliato, rendendosi conto di cosa avevo fatto approfittando della distrazione data dall'Hokage. Era una recita? Fingere di litigare per distrarmi? Sbottò, furioso alle parole dell'Hokage che si era appena ripreso, prima di fermarsi a riflettere, con una mano sul mento. Beh...ma se Kushami è morta il problema è risolto, in realtà. E posso tornare a faccende più importanti. Poi alzò lo sguardo su di me. Ma non dimentico chi mi insulta. Sollevato un dito avrebbe generato un fascio di chakra nero concentrato che mirava a trafiggermi il petto [Attacco Shinryu]! Forse non mi avrebbe ucciso spaccando il cuore ma certamente sarebbe stato abbastanza per trapassarmi un polmone e lasciarmi agonizzante...ed era troppo rapido perché il mio Mokuton mi salvasse! Salvo interferenze di Raizen, sarei crollato a terra sputando sangue e prima ancora di poter gridare...forse prossimo al trapasso, mentre Shinryu si voltava per allontanarsi, facendo cenno ad Hakike di seguirlo [Abilità].
     
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