Pagliacci e Mascherati

Yato, Hideo, Yuri

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Invocazione alle Muse

    Minarai - 2

    Scossi il capo mascherato alle parole di Hideo. Amica? No, tu fraintendi e non sei ancora pronto. La paura non deve essere tua amica. La paura deve essere un tuo strumento. Devi renderla tua schiava, usarla per il suo scopo e nulla di più! Sentenziai, spietato, rammentando gli insegnamenti del Maestro che trovava immenso diletto nell'usare le Emozioni come mero combustibile per le proprie azioni, sacrificate all'Odio di cui era permeato. Una volta seduto chiesi al mio kohai di dirmi qualcosa, e feci un sorriso ben celato dalla maschera quando disse che ero il primo Kiriano a interessarsi della sua storia, dato che non ero affatto un Kiriano. Osservai in silenzio e senza movimenti del corpo la sua spiegazione, e mentre la sua ira montava sollevai la mano. Ecco. Fermati e respira. Non placare l'emozione ma assaporala...l'Ira è potente. Ti è stato strappato qualcosa e lo rivuoi indietro, il non averlo è causa di ira. Lascia che scorra, lascia che ti faccia male. E prendi tutta quella forza. Rammenta l'emozione, tieni il ricordo che la provoca in uno scrigno nella tua mente. La mia immagine mentale era una fiamma in cui gettare le emozioni come ciocchi di legno, ma ogni persona era diversa, e Hideo avrebbe presto trovato la sua. Aprilo e usala, quando hai bisogno di potere. Ma non permetterle di farti perdere la concentrazione, o tutto ciò che avrai sarà debolezza. Avevo semplicemente riportato, parafrasate, le parole del Maestro, non mi stavo certo ergendo a suo sostituto.

    Dunque qualcuno ti è stato tolto. Il potere è utile, certo. Ma non lo stai perseguendo realmente...sei stato traviato, distratto, sei stato debole. La tua mente deve essere una lama di acciaio indistruttibile, anche se flessibile, se vuoi qualcosa. La disciplina era tutto. Dimmi, hai cercato ciecamente potere per fronteggiare gli ostacoli...ma conosci almeno la natura degli ostacoli? Da come parli, sembra che tu non abbia la più pallida idea di dove sia questa persona o cosa sia successo. Il potere di cui hai bisogno è certo fondamentale, ma senza saggezza e informazioni...a che serve? Non ero realmente interessato alle sue vicende, ma ogni informazione poteva tornare utile, pertanto invitarlo a condividere quanto sapeva poteva in futuro essere usato a mio vantaggio, dopotutto. A chi ti sei rivolto per la tua ricerca?

    Poi parlammo di Momin e delle vicende di Azumaido e del Soketsu Sakura. Dunque un potere elargito. Tra me e me pensai a quanto fosse stato fortunato: io senza alcun talento né dono esterno avevo dovuto afferrare tutto con le unghie e con i denti, abbassando la testa di fronte a innumerevoli ninja esperti per ottenere aiuto e consigli. Gettarlo via a mio dire è sconsiderato. E' una resa...significa solo che non hai la forza né il coraggio di usarlo a tuo scopo. Un vero peccato. Come dissi agli eventi di Azumaido...potresti essere fondamentale contro i piani di Momin proprio perché lui ti sottovaluta e ti crede una pedina incapace di opporsi a lui. Alle sue domande poi rimasi in silenzio per alcuni secondi, pensando se ignorare del tutto la sua domanda o fingere di intessere un legame, magari attirando ulteriormente la sua attenzione. Io sono il Minarai. L'Apprendista. Questo è l'unico nome rilevante. Sono allievo del Maestro perché lo considero una persona degna di rispetto, qualcuno che ritengo degno di usarmi, mentre io lo uso a mio modo. E sospetto che il suo parere sia affine al mio. Ma questi sono pensieri e filosofie di chi segue la Via della Spada, non quella ninja.

    L'arrivo del Pagliaccio cambiò molte delle carte in tavola ma non sembrava immediatamente pericoloso per noi. Non conosco quella donna, ma non è strano che uno come lui abbia compagnia. Da quel che ho sentito ad Ame, la Corte di Kusa è un mercato nero itinerante, vincolato da fuuinjutsu e rituali di immensa potenza, dove si può partecipare solo se invitati. E chiunque arrivi per la prima volta... Feci un cenno verso il Pagliaccio. ...viene sempre accolto dal Pagliaccio, che si dice essere il creatore della Corte. Io lo incontrai tempo addietro, fuori dai contesti del mercato nero, ma non so molto altro. Spiegai.

    Poco distante, Waru il Pagliaccio, segretamente la Liberalità di Hayate, aveva preso posto assieme alla sua affascinante accompagnatrice, sebbene la bellezza di lei fosse appena un'ombra della sua elegante presenza. Un regalo per me? Oh, cielo, cielo, cielo! Mi chiedo cosa possa essere? Sono così poco abituato ai regali, a parte quelli dei fan! Avrebbe detto alla menzione di un regalo, battendo debolmente le mani come un bambino eccitato il giorno del suo compleanno. I suoi occhi si allargarono con tanto di una singola lacrima nell'aprire il pacco che conteneva il meraviglioso abito. Santi numi, è meraviglioso, ti sarà costato un occhio della testa, è della Maison Mizu di Kiri, vero? Riconosco i broccati! Passò la mano sul tessuto come se lo stesse respirando. Sarà un successone alla mia prossima esibizione, degna di un Pagliaccio di Prima Classe, assolutamente! Aggiunse mostrando a Yuri un piccolo volantino della Corte, con sopra Waru e il suo spettacolo di palloncini. Nell'immagine indossava esattamente lo stesso vestito che Yuri gli aveva portato. Sapeva forse che sarebbe arrivato? Ben lieto, accettò anche il saké anche se con meno entusiasmo, dopotutto era difficile eguagliare un vestito del genere. Ma naturalmente, sarei oltremodo felice di essere servito da una persona esperta. A patto di poter rendere poi il favore! Per una volta le offerte di Yuri non contenevano alcun accenno sessuale, anche perché verosimilmente il Pagliaccio le avrebbe rifiutate, stante il suo ruolo. Una volta avuto da bere avrebbe insistito perché anche lei sedesse, e fatto apparire un fiore tra le dita con un trucco di prestidigitazione, lo puntò in direzione della coppa di Yuri mentre da un ugello nascosto spruzzava la bevanda alcoolica, della medesima qualità portata dalla donna. Eccellente, no? E' così che un pagliaccio di prima classe serve da bere! Ma come faceva ad avere preparata la stessa identica cosa che lei aveva portato con sé?

    Avevo assistito alla scena e sentito tutto, come anche Hideo, dato che non si erano assolutamente dati pena di nasconderla, ma poi si chiusero in una fitta conversazione che il brusìo dei presenti sembrava voler ovattare appositamente. Oh cielo, cara, non dire così. Sei un ottimo elemento della nostra organizzazione, e anche quel lavoro ad Ame è stato assai gradito ai pieni alti. Replicò, tronfio per le lusinghe ricevute, anche se come si suol dire: un pagliaccio mostra sempre la sua maschera. Ma se hai qualunque dubbio sarò lieto di risponderti, naturalmente. E a quel punto lei si aprì, svelando le domande su cui si arrovellava invano da mesi.

    Sorrise alla menzione dell'identità del Coraggio, senza smentire né confermare. Forse. Forse Seiken potrebbe placarlo, e forse no. Il mio consiglio è tenere quel tirapugni lontano dalla sua vista. E non nominare mai quel mese e quell'aggettivo davanti a lui. Asserì, passando poi alla seconda domanda della donna. Hohohoh, non credo di poter insegnare nulla di nulla a Maito. Sono uno spadaccino migliore di lui, ma in termini di forza bruta mi è superiore. Insegnargli le finezze della spada sarebbe indebolirlo: non puoi pretendere precisione da un rinoceronte in carica, devi solo imparare a indirizzarlo dove ti serve che vada. Se la caverà, anche lui ha le sue debolezze: le abbiamo tutti. Anche tu. Per questo siamo Hayate. Concluse con gentilezza, aprendo quindi alla successiva riflessione di lei. E' esatto. L'obbiettivo è che tutta l'umanità sia immortale e perfetta. Tu chiedi il perchè? La risposta è semplice: perché no? La morte non è una bella cosa. Se ci ostacolano è perché sono ciechi, ma il nostro obiettivo è nobile e più alto. Replicò con candore. Per quanto inevitabilmente per fare una buona frittata devi rompere qualche uovo, e questo è ovvio anche senza essere un Pagliaccio di Prima Classe. [Nota se Hideo vuole origliare]

    Alla domanda finale poi annuì. Esatto. Numerosi rituali caricano quella frase di significato. Ci lega al leader in modo indissolubile, ci rende lui. Ed è il legame con il quale condividerà l'immortalità perfetta con noi per primi rispetto a tutti gli altri. Aggiunse, senza però entrare nei dettagli che ovviamente non erano di competenza di Yuri. Quando alla strada... Sorrise. Abbiamo fatto alcuni progressi: al momento il Leader è molto interessato a una cosa chiamata Autorità. Dice che senza di essa non sarebbe possibile nulla, e che sa dove trovarla finalmente.

    In quel momento la porta si spalancò, lasciando che un individuo alto quasi due metri e dal fisico possente facesse il suo ingresso, per quanto il suo volto fosse tra i più brutti che si fossero mai visti. Un dettaglio interessante erano gli occhi, di un azzurro meraviglioso, simile a un lago ghiacciato e che tuttavia stonavano in maniera quasi innaturale coi lineamenti sgraziati, nemmeno fosse stato picchiato più volte in volto da bambino. Ecco il nostro amico. Avrei detto a Hideo, mentre il Pagliaccio sussurrava alla donna qualcosa che non potevamo sentire ma che sarebbe suonata come: Un Isuka della Zanna, molto molto interessante, ma non credo abbia un invito alla corte. E sta andando da quei Kiriani. Che cosa divertente. A Yuri decidere se approfondire o meno, mentre l'omone sedeva al nostro tavolo, guardandoci. Tu sei quello del lavoro, no? La voce era forte, roca per il fumo. Esatto, il nostro comune amico ha già coperto i costi, corretto? Addussi, anche se in realtà ero stato io stesso nei panni del Fauno a reclutarlo, dopo avergli ricucito la pancia gratis. Mmmh. Si. Era di poche parole se non altro. Volete fare qui o fuori? Non sarà piacevole.

    Io scossi il capo. No. Qui. Poi a Hideo. Guardalo negli occhi. E in quel preciso istante, quando lo sguardo dei due si fosse incrociato, gli occhi dell'Isuka si sarebbero accesi di una luce sinistra e sovrannaturale, proiettando enormi quantità di chakra direttamente nell'amigdala del kiriano, attivando il sistema limbico come se fosse davanti alla cosa più spaventosa del mondo, come se ogni sua più terrificante paura prendesse vita proprio là, in maniera così forte e netta che la mente non poteva rifiutarla e il Rilascio non sarebbe servito a nulla (inoltre doveva imparare la Paura, quindi gli era vietato farlo, io stesso lo avrei fermato). Cosa avrebbe visto oltre a quegli occhi spaventosi Hideo? E come avrebbe fatto a non dare spettacolo davanti a tutti in quella sala? Come reagire al Terrore Incarnato? Assistevo oltremodo interessato alla scena e ai suoi sviluppi...e non ero il solo: anche il Pagliaccio gettava un'occhiata al nostro tavolo con la coda dell'occhio. Yuri avrebbe colto questo interesse e lo avrebbe fatto fruttare?
     
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