[Accesso] L'entrata di Suna

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  1. Hoshi
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    Y Danone
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    Mura di Suna
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    Il rosso era parecchio impegnato in quel periodo. La costruzione del centro ricerca più avanzato di sempre lo teneva occupato 24 ore su 24 e difficilmente era possibile distogliere l’attenzione del rosso dal progetto. Ormai non mancava molto, giusto qualche ritocco ed il montaggio dell’attrezzatura. Hoshikuzu Chikuma aveva costruito quel posto quasi interamente da se sfruttando la moltitudine di cloni che ra in grado di creare. Il rosso ovviamente alternava lunghi ed intensi periodi di lavoro con altrettanto lunghi ed intensi periodi di riposo. Accumulare lo stress e la fatica di centinai di persone lo stava mettendo a durissima prova, ma il Chikuma sapeva di non poter mollare proprio ora che era così vicino alla sua meta. Ad ogni modo, quel giorno un messo era riuscito a convincerlo a dirigersi verso le mura del villaggio. Sembrava che qualche losco personaggio avesse chiesto di lui, ovviamente chi lo aveva chiamato non aveva specificato che ad aspettarlo non vi era niente popo di meno che l’Hokage.


    Entrato nel posto di guardia il Chikuma aveva salutato tutti con un gesto della mano prima di infilare la porta che lo avrebbe portato direttamente dove stava Raizen. Senza pensare più di tanto il rosso si era avvicinato a Shunsui dandogli una pacca sulla spalla buttando un’occhiata dentro la stanza dicendo sotto voce -..ma chi diavolo viene a rompere le palle?!.. eh?!..- il rosso ci mise uno zero due per capire che l’energumeno all’interno della sala d’attesa altri non era che Raizen, amico di vecchia data e attuale Hokage del villaggio della foglia. Fatto un gran respiro il rosso sarebbe tornato all’orecchio di Shunshui cercando di bisbigliare qualcosa, ovviamente cercando di non farsi sentire -..cazzo ma quello è Raizen.. pft.. l’Hokage.. eheheh..- proprio non riusciva a non scoppiare a ridere ogni volta che ci pensava. Se solo glielo avessero detto prima il Chikuma si sarebbe organizzato meglio per quell’incontro, ma li per li doveva improvvisare -Shunsui.. senti un po’!.. immagino avesse un sacco di armi e roba con se.. giusto?!.. tieni qua!!!..- il Chikuma aveva preso da una tasca dei pantaloni un vecchio e sgangherato D-Visor, lo stesso che aveva rubato a Shinichi e sul quale era stato installato il Gnagnometro. Se Shunsui avesse dato una sbirciata ci avrebbe sicuramente trovato le peggio oscenità del continente, ma per ora la sua missione era un’altra -..ascoltami bene.. ora tu vai di la.. nel deposito armi.. e raccogli più dati possibili sulle armi di quel tizio.. raccogli anche qualche campione se puoi e scatta una montagna di foto.. eheheh.. quello si porta dietro una ferramenta ogni volta che si muove.. potrebbe essere interessante.. uhuhuhuh..- era incredibile come il volto sereno di Hoshikuzu assumesse i tratti di una volpe famelica quando escogitava certe cose.


    In ogni caso il rosso sarebbe poi entrato nella stanza a braccia aperte mostrando un gran sorriso compiaciuto -Nobile Hokage!.. qual buon vento ti porta qui.. nelle soleggiate ed esotiche terre del villaggio di Suna?!..- il rosso ovviamente aveva dato l’ordine ben preciso di mettere l’ospite a suo più completo agio facendo portare da mangiare e almeno una cinquantina di birra fresca -..serviti pure amico mio.. questa è roba della mia cantina personale.. a dire il vero l’ho rubata dalla cantina di Gin.. ma va beh.. qualcuno la dovrà pur bere!..- il rosso sembrava dannatamente rilassato ed in effetti lo era mentre apriva una bottiglia cominciando a bere avidamente -..aaah.. ci voleva.. sai mi hai sorpreso.. non credevo che ti saresti mai spinto così ad ovest.. non personalmente almeno.. deve essere per qualcosa di importante se hai fatto tutta questa strada da solo!.. ci sono rogne a Konoha?!..- il rosso proprio non riusciva ad immaginare quale fosse lo scopo di quella visita, forse una fuga d’amore o una brutta depressione, ad ogni modo Raizen non sembrava proprio il tipo da soffrire certi malanni -..qua a Suna ce la passiamo alla grande.. sto lavorando su un nuovo progetto.. un centro di ricerca all’avanguardia dove ogni Sunese possa dare il proprio contributo.. sai mi è venuta l’ispirazione dopo l’ultima gita che ho fatto a Konoha.. già..- il sorriso del rosso non velava ciò a cui stava facendo riferimento. L’ultimo incontro con Raizen lo aveva ridotto in fin di vita, il Chikuma non riservava alcun genere di risentimento ovviamente, ma stuzzicare le persone gli piaceva -..ho intenzione di presentare i nuovi laboratori a tutti i ninja dell’Accademia.. anzi ne approfitto per invitarti personalmente all’inaugurazione.. ci sarà da mangiare e di che divertirsi oltre che sarà un ottima situazione per fare affari!..- il rosso aveva intrapreso la via del mercante ormai da tempo e ogni occasione era buona per portare a casa qualcosa di buono, inoltre Konoha da sempre era stato uno dei villaggi più ricchi del continente e quindi la gallina d’oro a cui far cagare uova di struzzo.


    Alla domanda sul quattro code poi il rosso avrebbe semplicemente risposto con -Ah il quattro code?!.. brutta storia quella.. per fortuna ora si trova al sicuro..- in realtà il rosso non aveva la ben che minima idea di che cavolo fosse successo dopo aver ritrovato i propri ricordi, tuttavia stava indagando sul mistero e per il momento a lui bastava che il demone non stesse scorrazzando in giro per il deserto a divorare carovane e affini -..ha causato diversi danni.. e tanto spavento.. ma non c’è più da preoccuparsi.. ormai sono diventato piuttosto abile ed esperto a trattare con i demoni.. almeno credo..- il rosso stava sorseggiando la birra fresca come se non sapesse che Raizen in realtà fosse il portatore del nove code, il più potente tra tutti i demoni. Quelle parole non volevano assolutamente suonare come una minaccia, ma come una mera informazione a disposizione dell’Hokage o meglio del Jinchucoso. Hoshikuzu stava affinando le sue arti ninja al fine di proteggere e fermare i demoni se necessario, il senso di terrore provato nel bel mezzo del deserto e a konoha lo avevano forgiato in quel senso. Non odiava i demoni o i loro portatori, ma nel profondo sentiva che qualcuno avrebbe docuto addossarsi quella responsabilità ed ora che aveva appreso qualche trucchetto dal vecchio Pangu quella responsabilità si era fatta ancora più strada nella sua testa.


    Almeno tre o quattro birre erano già svanite mentre i due parlavano, era giunto il momento di parlare d’altro -..ma concentriamoci su altro.. sono proprio curioso di sapere cosa abbia spinto l’Hokage in persona a spingersi fino a qui.. a nessuno piace la fastidiosa sabbia del deserto.. tranne a noi Sunesi ovviamente.. quindi deve essere qualcosa di estremamente importante.. conoscendoti..- il gas fuoriuscito dal tappo dell’ennesima birra aveva messo il punto a quella sua frase, non resteva che ascoltare che aveva da dire il gigante di konoha.

    OT/ Hohe scatta più foto che puoi e non guardare la cronologia del D-Visor! :riot:
     
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674 replies since 9/5/2006, 20:29   18798 views
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