[Accesso] L'entrata di Suna

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  1. Shunsui Abara
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    Shunsui vide il volto del jonin della Sabbia farsi sempre più teso e pallido, mentre i suoi occhi scorrevano rapidamente le linee vergate sul rotolo. Alla fine, nessun demone codato era uscito dal messaggio, come si era fantasticato all'inizio, tuttavia sembrava che la notizia lì contenuta fosse terribile in ogni caso. ...cosa diavolo potrà mai far paura ad un ninja così potente..? La domanda sorse spontanea nella mente del genin. In realtà poteva essere qualsiasi cosa: da problemi personali fino ad una crisi internazionale. Shunsui davvero non avrebbe saputo dire. ...ehi Hoshi...tutto bene? chiese poco convinto. Il jonin farfugliò qualcosa, ma di quello che disse il marionettista capì solo che si trattava di fiori. Poi il Rosso si alzò di scatto, dando istruzioni precise, tra cui il compito di difendere l'intero villaggio in sua assenza. Piuttosto stralunato, Shunsui replicò: ...ehi ehi frena! Dove vai? Che significa che devo difendere il villaggio in tua assenza? Che DIAVOLO DOVREBBE SUCCEDERE ? Ma Hoshi se ne era già andato, lasciando Shunsui ad urlare al vuoto. ...cazzo.. La situazione non gli piaceva per nulla, ma non ci poteva far nulla. Era stato tagliato fuori. Il suo grado era troppo basso per intromettersi in qualsiasi questione potesse concernere un jonin. Se poi quel jonin era il futuro Kazekage, ancora meno. Sbuffando, scrisse due righe su un foglio di carta, lo arrotolò e lo mise in un porta messaggi rotondo, attaccandolo ad uno degli uccelli messaggeri delle mura. Il messaggio, diretto ad Hohenheim, lo avrebbe informato della raccomandazione del Rosso. A Shunsui questo suonava tanto come un campanello di allarme. Era noto nel villaggio che il manipolatore di argilla fosse il braccio destro del Rosso. Se si univa questo fatto al misterioso baule, al sigillo di sangue ed il misterioso messaggio, ne usciva un quadro che non lasciava presagire nulla di buono.

    [...]


    Quando Itai si presentò davanti il gate principale di Sunagakure, Shunsui sentì un ronzio nell'orecchio destro che suonava tanto come un campanello di allarme. ...cazzo...lo sapevo che quel baule non avrebbe portato nulla di buono...dopo due giorni che Hoshi sparisce, ecco comparire il Mizukage...chiamala coincidenza... Questo pensiero, chiaramente, sarebbe venuto subito dopo l'iniziale stupore per vedere l'enorme drago rosso su cui il leader della Nebbia era venuto, drago che poi aveva assunto le sembianze di una bambina. Shunsui si fece avanti dalle mura, dicendo: Onorevole Mizukage, non aspettavamo una tua visita... avrebbe detto non riuscendo a mantenere il tono formale nemmeno nella sua prima frase. Al Tempio lo avevano istruito sull'etichetta ma, per sua natura, il massimo che il genin poteva dare in questo ambito risiedeva nell'aggiunta della parola "Onorevole" in una frase. ...li manderò a chiamare subito! Avrebbe quindi inviato due falchi, i quali avrebbero portato una richiesta urgente di presenza alle mura all'amministratore ed al jonin bambino. ...abbiamo una stanza dove possiamo attendere il loro arrivo. E' situata all'esterno del villaggio, quindi puoi mantenere le tue armi...è una soluzione ottimale per persone che intendono trattenersi per poco tempo, ma non vogliono aspettare al sole. Altrimenti, l'accesso è condizionato alle classiche norme standard di sicurezza. Si stava riferendo al lascito delle armi, il che era chiaramente inutile per un ninja della sua potenza. Ad ogni modo, il Mizukage avrebbe potuto scegliere la soluzione che più gli aggradava.

    [...]


    Indipendentemente dalla scelta di Itai, Shunsui avrebbe condotto il jonin di Kiri in una stanza appartata e spartana, attrezzata con tavoli e sedie, dove il gruppo di ninja avrebbe potuto trovare l'opportuna riservatezza. Poco dopo che al Mizukage fosse stato versato tutto quello che avesse desiderato, Hohenheim sarebbe entrato nella sala, più incuriosito che preoccupato. Del resto, la convocazione che aveva ricevuto non lasciava presagire nulla di preoccupante, se non per il fatto di essere urgente. Vedendo chi fosse il visitatore, Hohenheim avrebbe detto: Nono Mizukage è un piacere vederla qui nel Paese del Vento! L'ultima volta che i due si erano visti, avevano combattuto spalla contro spalla per sconfiggere un terribile pericolo del Paese dei Demoni. Girandosi verso il marionettista, il jonin avrebbe detto: Grazie Shunsui, puoi lasciarci da soli. Le parole del jonin erano ferme, ma cordiali, ed il marionettista si limitò ad uscire dalla stanza, lanciando sguardi curiosi, mentre chiudeva la porta alle sue spalle. Prego si sieda e si rinfreschi. Sicuramente sarà arrivato volando, e non si sente molto il caldo. Ma qui dentro è tutta un'altra storia... Nella stanza in cui si trovavano, infatti, nonostante fossero all'ombra, c' erano poco meno più di 26 gradi. Allora, in cosa possiamo esserle utile? Avrebbe quindi chiesto al kiriano, una volta che l'amministratore li avesse raggiunti.
     
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