[Accesso] L'entrata di Suna

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  1. Zakira
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    I tre shinobi della foglia, appena atterrati dinnanzi alle mura di Suna, aspettavano di essere accolti da uno dei guardiani incaricati a proteggere il villaggio. La ragazza continuava a guardarsi intorno, soffermandosi sulle possenti mura quando fece la sua comparsa una shinobi. L’Hokage, come successivamente fece l’uomo mascherato, non diede nemmeno il tempo di ricevere il benvenuto chiedendo la presenza di Shunsui. Asami rimase in silenzio, limitandosi a guardare l’Hokage per poi spostare la sua attenzione sul guardiano di Suna. Indossava anch’egli una maschera, celando quindi la sua vera identità. O almeno solo per qualche secondo poichè, con un singolo movimento se ne liberò. Gli occhi della ragazza rimasero fissi sulla figura non più sconosciuta alla sua memoria, contenendo lo stupore che in realtà provò una volta scoperta la sua identità. Il sunese, componente del team che ne faceva parte, in realtà era anche guardiano del suo villaggio. Pensava, forse come l’Hokage aveva già pianificato, di dover aspettare un bel pò di minuti prima di fare la conoscenza con l’interessato della questione. Invece inaspettata fu la sua comparsa. Anch’egli indossava una maschera, liberandosene subito dopo. Non sapeva del suo lavoro da guardiano all’interno del villaggio di Suna. Come non sapeva molte cose di lui, forse per quel motivo l’Hokage aveva cercato di aprirgli gli occhi quella volta. E solo in quel preciso istante capì il perchè della sua premura, forse non solo verso il villaggio ma anche verso la ragazza. La sua ingenuità l’aveva portata a fidarsi ciecamente di Shunsui. Voleva il bene per il suo villaggio, soprattutto in quei tempi bui. Il rotolo segreto aveva fatto ritorno a Konoha, ma era lo stesso per i segreti contenuti in esso?
    Il suo sguardo si spostò verso l’uomo mascherato che accompagnò l’Hokage in quell'incontro diplomatico. Dopo le parole dell’Hokage riuscì a comprendere anche il perchè della sua presenza. Oltre il capo-villaggio, Shunsui aveva a che fare con il suo consigliere. Una figura che nemmeno Asami aveva avuto l’occasione d’incontrare, fino a quel giorno. Sapeva, in cuor suo, di aver commesso un errore fidandosi del suo compagno di squadra. E la presenza di non uno ma, bensì, di due cariche importanti che in quel momento rappresentavano una delle città più importanti del Paese del Fuoco ne era la prova.
    La fretta dell’Hokage nel chiarire la situazione era forse dovuta alla volontà di sapere presto la verità, non solo per la sicurezza del villaggio ma anche per l’alleanza, in quel preciso momento, in bilico tra i due paesi. Una volontà condivisa anche dalla Hoshiyama che non vedeva l’ora di sapere l’esito di quella faccenda. Desiderava tanto in un esito positivo ma anche la verità. Chi era, in realtà, Shunsui? La persona che aveva conosciuto alla formazione del Team 1? Uno shinobi carismatico, all'apparenza amichevole e amante delle sfide? Oppure un manipolatore?
    Se gli fosse stato ordinato, avrebbe consegnato il suo marsupio per poi seguirli. All’interno della sala sarebbe stata in piedi, osservandola. Avrebbe lanciato uno sguardo al consigliere, mentre avrebbe evitato quello del capo-villaggio intento a conversare con Shunsui, ormai sotto inchiesta. Si sarebbe posizionata alla destra dell’Hokage, restando qualche passo indietro a braccia conserte. Avrebbe guardato per un attimo l’Hokage per poi puntare i suoi occhi verso il sunese nell'attesa di sentire la sua risposta.
     
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