[Accesso] L'entrata di Suna

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  1. DioGeNe
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    " Questa spada si chiama Mumei...è il totem che regola la vita e la morte delle persone cui ha assorbito il sangue. Vale più delle vostre piramidi e dei vostri sassi colorati; prenderla in custodia significa stringere un patto di morte con il sottoscritto ed impegnarsi affinché nulla possa accaderle. Se te la senti, fatti vedere in volto ed ottempera al tuo compito, guardiano. "

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    La mano del Garth era tesa verso il ragazzo mentre con l'altra teneva il manico della katana dal metallo cremisi. L'aveva persa già una volta, in occasione del rituale Kenkichi che lo aveva trasformato in un vassallo di Khorne, e da allora non l'aveva persa d'occhio nemmeno per un istante. Non era una semplice arma e nemmeno un pregiato artefatto...Mumei era viva, assetata e aveva stretto con il Mikawa suo possessore un accordo di lunga vita che ne intrecciava i destini.
    Permettere al chunin di prenderla in custodia faceva ben intendere l'importanza che Aloysius dava a quella sua trasferta sunese e Shunsui avrebbe sentito tutto il peso di quella scelta; avere a che fare con quell'uomo era diverso rispetto ogni altro, esercitava una tale pressione psicologica ad ogni sua parole da far perdere ogni certezza [Patto di Sangue].

    Il resto dell'armamentario non era nulla di speciale, dopotutto a cosa serviva il semplice armamento ad un ninja in grado di crearselo? Tutto, eccezion fatta per Vermiglio Roccia e Sangue, la protezione che il guardiano reputò stoltamente meno pericolosa della lama sopracitata. Il secondo pezzo della leggendaria armatura di Khorne non era una semplice cotta, la manipolazione del sangue la rendeva sì un'impenetrabile difesa ma anche una pericolosa minaccia offensiva...tutte cose che l'esperto di marchingegni non poteva sapere ma che, forse, poteva sospettare essendo quelle armi in possesso del Colosso di Oto.

    Stringere la mano del colosso avrebbe attivato il chiiton, lo stesso che aveva costretto Hoshi ad abbandonare il villaggio e probabilmente morire alla ricerca dell'impossibile. Un'esperienza che, qualora fosse arrivata ai sunesi, avrebbe potuto fargli capire quanto pericoloso potesse essere arrivare ad un accordo con il Mikawa. I polsi sarebbero stati serrati da una forza micidiale, quella che Aloysius aveva ricercato per soggiogare rivali del calibro dei Cercoteri, e il significato di stretta poderosa avrebbe assunto un nuovo significato per il chunin; per lui, il ragazzino che aveva conosciuto nella Neve, non i meri costrutti che era tanto abile a manovrare. Shinsui avrebbe visto le condizioni fisiche del Colosso peggiorare poiché un fiatone difficile da mascherare gli sarebbe cresciuto in petto, sinonimo che doveva aver usato una grande quantità di chakra per suggellare quel patto [Affaticato].

    A quel punto avrebbe seguito il ragazzo oltre l'enorme portone del villaggio, prendendo a percorrere la via maestra. Non sarebbe passato però molto quando l'ex sunese si arrestò di colpo, interrompendo il silenzio o eventualmente una discussione sorta per far passare il tempo e stemperare la situazione. Aloysius però viveva nel gusto di far sentire le persone a disagio, inappropriate...i ninja che gli erano sotto lo sapevano bene, era un esame continuo, un'incessante prova per appagare le esigenze del Jonin.

    " Possiamo fare una deviazione? Sono sicuro che state tracciando i nostri spostamenti e alla prima variazione sul programma scatteranno decine di allarmi. Hohenheim saprà raggiungerci senza problemi. "

    Lo stava chiedendo ma in realtà i suoi piedi già avevano cambiato direzione, prendendo lo svincolo sulla destra che portava dalla strada principale in una delle tante viuzze secondarie di Suna. Il marionettista avrebbe avuto la netta impressione che il Mikawa conoscesse bene il villaggio: sapeva dove stava andando ma il motivo di quella scelta gli era del tutto ignoto. Perché diavolo un jonin del Suono voleva andare nel quartiere povero?

    La risposta arrivò sul ciglio di una delle tante abitazioni che si affacciavano sulla piccola piazza al cui centro si ergeva una delle molteplici statue di Gaara, il salvatore del villaggio e fondatore dell'Accademia. Un uomo stava tagliando la legna ma non appena vide il duo avvicinarsi posò l'accetta a terra e, sfregandosi le mani per pulirsele dalle schegge, salutò prima il guardiano con riverenza e poi rivolse uno sguardo di puro disappunto noi confronti dell'Otese.

    " Immagino vogliate entrare... "

    vL3JarP

    Aloysius non disse nulla, fece un sorrisetto a Shinsui e gli fece segno di seguirlo all'interno della casa...in un attimo i ruoli si erano invertiti ed era ora l'estraneo a fare strada. Ma cosa poteva fare il chunin? Attaccare briga con il Colosso in quel quartiere pullulante di civili indifesi era un'idea pessima e questo lui lo sapeva bene...in fondo non stava facendo nulla di male e il jonin suo compagno sarebbe arrivato a breve.

    L'abitazione era minuscola: un'unica sala/cucina con un tavolino per quattro e un vecchio divano; poi la camera da letto che si intravedeva sulla destra e un bagnetto ricavato in 3 metri quadri di spazio. Però era pulita e ben curata nei dettagli, per quanto lo sfarzo di Villa Mikawa fosse lontano anni luce. Una giovane donna li avrebbe accolti con entusiasmo e un largo sorriso stampato sul volto, praticamente l'opposto del rude uomo che si era intanto seduto sul divano.

    " Ma che sorpresa!!! Prego sedetevi che preparo un tè! Allora...lei deve essere il guardiano del villaggio, la vedo spesso sulle mura quando passò di lì dopo il mercato. Si...Aloysius non ha un gran rapporto con i difensori del villaggio, spero non siate qui per dare brutte notizie! Hihihi Prendete dei biscotti, sono fatti in casa! "

    Il Garth non disse nulla, avrebbe fissato il ninja autoctono per cercare di capire quello che potesse pensare; la situazione era anomala e sicuramente inaspettata. I due sembrano conoscere bene l'otese ma chi diavolo erano? E perché Diogene lo aveva condotto lì? Che fosse una trappola? Nel suo stesso villaggio? Fin dove potevano spingersi le sue conoscenze?



    CITAZIONE
    OT/ Benvenuto a casa! :alkz: /OT

    Patto di Sangue
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Tocco (6)
    L'utilizzatore può serrare un Patto di Sangue con un altro personaggio, purché esso sia consenziente e non controllato da Genjutsu o tecniche che ne alterino il giudizio. Il patto deve essere chiaro, non riferirsi ad azioni che la vittima non può non compiere o azioni quotidiane. Per serrare il patto ed attivare il Sigillo è necessario che l'utilizzatore e la vittima stringano le mani; l'utilizzatore dovrà aggiungere effetti puramente scenici a piacimento. La vittima deve essere a conoscenza della tecnica, Sono necessarie Arti Mediche Superiori per guarire da questa condizione. Trasgredire il patto provoca il coma e l'impossibilità di accedere alle informazioni possedute dalla vittima finché in tale stato. L'utilizzatore deve segnalare la rottura del patto con un post nella giocata dove rotto, può essere presente o meno ma, se assente, non sarà a conoscenza della rottura del patto. Il sigillo non è rimuovibile con capacità di lista, tentare di farlo conta come Trasgredire il patto, che la vittima sia consenziente o meno. Non è possibile identificare 'utilizzatore come artefice del Patto. L'utilizzatore sarà Affaticato per 24 ore dopo aver eseguito questa tecnica.Tipo: Fuuinjutsu - Chiiton
    (Consumo: Elevato)
    [Da jonin in su]
     
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674 replies since 9/5/2006, 20:29   18786 views
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