[Accesso] L'entrata di Suna[Free GdR] [Macro GdR]

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  1. Shunsui Abara
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    Villaggio di Suna - II



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    Sembra interessante Disse Shunsui apparendo un paio di metri alla sinistra di Diogenes apparentemente dal nulla. Il ragazzo si mosse con passo tranquillo verso il Colosso dei Mikawa, che lo sovrastava di una buona testa. Aveva un leggero sorriso sulle labbra, ma i suoi modi di fare erano rispettosi. Diogenes avrebbe notato che il ragazzo non lo avrebbe mai guardato direttamente negli occhi, forse come ulteriore forma di rispetto. Invece avrebbe dato una bella occhiata alla spada chiamata Mumei, che l'otese brandiva davanti a lui, quasi con aria reverenziale. Certamente quell'oggetto doveva essere molto importante per il Mikawa e quindi, così come ogni altra cosa degna di valore, era diventata importante anche per marionettista. Accetto di stringere un patto. A questa spada non accadrà nulla fin tanto che sarà sotto la mia custodia. Avrebbe quindi afferrato la mano del jonin, non tentanto nemmeno di nascondere il dolore che la possente stretta di mano ed il vincolo di sangue che stavano stringendo gli provocava. Nonostante questo, quel sorrisetto non avrebbe mai lasciato davvero il suo volto.

    Quando le mani si liberarono dalla loro stretta, Shunsui osservò il suo palmo destro, dove era ora comparso un sigillo, e mosse le dita, in un misto di curiosità ed ammirazione. Lui era un esperto di fuuinjutsu e ci mise poco a capire che quello che aveva davanti era davvero un sigillo di alto livello, il che era anche costato parecchia fatica a Diogenes. Sì...davvero molto interessante! Disse compiaciuto. Sembrava quasi contento di aver appena stretto un patto mortale con uno degli uomini più pericolosi della terra. Come se l'aver visto una tecnica di quel livello fosse stata una ricompensa sufficiente a giustificare il prezzo che aveva pagato. Ma era davvero difficile in ogni modo capire cosa passasse per la testa di quel ragazzo. Shunsui osservò con attenzione anche Mumei, ora che poteva stringerla tra le mani. I suoi occhi sprigionavano bramosia, mentre il suo volto non lasciava quella posa che aveva mantenuto fino a quel punto. Alla fine, sigillò la spada in un rotolo e si rivolse all'otese.Le porte di Suna sono aperte per voi.

    [...]


    Nella breve passeggiata nel centro abitato, la figura di Shunsui sarebbe stata sostituita da quella dell'uomo dal Kimono colorato, il capello e la maschera, che Diogenes aveva scorto sulle mura di Suna. Ora che gli era vicino, Diogenes avrebbe notato che l'essere era davvero grosso e sovrastava anche la sua di figura. Ad una quindicina di metri, saltando di tetto in tetto, altre due figura sembravano seguirli. Una era la figura femminile ammantata da un drappo colo blu notte, mentre l'altra era una figura mascherata che ricordava un samurai.

    Shunsui non avrebbe intrattenuto il suo ospite con inutili chiacchiere, nè avrebbe obiettato quando il jonin del Suono avesse chiesto di fare una deviazione. Del resto non aveva davvero modo di fermare un ninja così potente, soprattutto considerando che si era trattenuto dall'appiccicargli i suoi fili di chakra addosso durante la loro stretta di mano, con i quali avrebbe potuto controllarne i movimenti. Se il jonin si fosse accorto del suo trucchetto non l'avrebbe probabilmente presa bene, ed il marionettista preferiva non far scattare un'eventuale crisi diplomatica senza una buona motivazione.

    Diogenes, il quale stava dimostrando una eccellente conoscenza del villaggio, lo condusse infine in una casa di davvero umile estrazione, dove vennero accolti da un uomo ed una donna i quali sembravo conoscere Diogenes in maniera molto personale. Il chunin salutò di rimando entrambe quelle persone, ma declinò l'offerta dei biscotti, i quali invero profumavano squisitamente. Lasciò che il Mikwa si accomodasse insieme ai due inquilini, ma lui decise di stare in piedi e si avvicinò ad un muro della casa, lasciandone il centro per le tre figure. Avrebbe lasciato i tre interagire, curioso di capire che cosa stesse succedendo.

    All'esterno intanto Gekido e Cho si sarebbero disposte una davanti la porta principale e l'altra sul retro della casa.


     
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