[Accesso] L'entrata di Suna

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  1. DioGeNe
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    Hohenheim vomitò molto del rancore che provava per il Colosso...come biasimare quel ragazzo tornato dal mondo dei morti, usato come un portatore di distruzionee poi catapultato in un mondo dove Aloysius veniva ormai dipinto dai più come un nemico. Da quando il traditore di Kiri, in seguito decapitato dai suoi stessi compatrioti, era tornato suoi suoi passi avvisando i Kage delle smanie di conquistata del Mikawa, la sorte di quest'ultimo era divenuta decisamente più avversa. Come Icaro era stato bruciato dai suoi stessi desideri e, ancora allettato, aveva ricevuto Raizen a Villa Mikawa...lì aveva promesso che non avrebbe rivolto il suo sguardo verso Kiri e gli altri Accademici per un po, almeno fin quando la minaccia degli "stranieri" non si fosse placata. L'esercito di Cantha, le armi di Iwa, i Cremisi di Kumo e ora la tempesta di Ame avevano tutti destato le loro attenzioni sul continente e sull'Accademia, ovvero lo status quo che regnava dai tempi della Grande Guerra. Ma se l'allievo ormai adulto aveva, così come Hoshi stesso, messo una pietra sopra le azioni del sanguigno otese, Itai aveva negli occhi ancora i morti dell'attentato alla piazza, nel cuore del suo villaggio e difficilmente avrebbe perdonato il Jonin del Suono. Il Mizukage, cresciuto insieme al nemico alla corte di Shiltar Kaguya (il maestro di tutti ora migrato verso lidi più oscuri), si stava ancora riprendendo dall'invasione proveniente dall'Est, il male che Jotaro aveva rivelato portasse i vessilli di un antico rivale ben noto ad Aloysius e con il nome di Shiro.

    " Parliamo di Hoshi, ok. Colui che mai diventerà il leader di questo Paese; lo stolto che mette i sogni al posto della realtà e che prende ogni cosa alla leggera. Esattamente quello che non serve ad un Paese Accademico in questo momento. Sarebbe ancora sepolto nei meandri di un'antica roccaforte ad Iwa se non lo avessi salvato dalla Zanna. Non era pronto per la missione delle Stelle come non era pronto per prendere le redini di Suna...Imponendogli il mio comando avrei permesso a Suna di riprendersi dalla miseria nella quale vessava; sai bene di cosa parlo, c'eri anche tu in quel periodo, quando era possibile contare i ninja in attività sulle dita di una mano. Siamo entrati nell'obitorio, non ricordi? Senza il minimo ostacolo, trafugando il nulla perché quello era rimasto al villaggio! E Loro dovevano averlo intuito perchè se ero riuscito io a bucare le vostre difese figuriamoci cosa avreste potuto fare difronte ad un esercito o un'arma Ancestrale. Shaina era sparita e anche i jinkurichi...avevate persino smarrito un Cercotero, mettendolo alla mercè degli squali pronti ad accaparrarselo. Pensi davvero che Shiro, colui che è stato in grado di strappare dal ventre di Raizen il 9 Code, avrebbe avuto problemi a mettere in catene lo Yonbi? Vi ho salvati, ho salvato tutti noi! "

    Sx8YKrD

    Piccola pausa, giusto il tempo per far sfogare l'argilloso con il colpo in canna da evidentemente diverso tempo:

    " Cosa hai fatto tu esattamente per l'accademia negli scorsi anni, Hohenheim? Magari hai svolto qualche missione, tenuto qualche corso nella nuova sede o forse ti sei trovato la ragazza a Kiri o a Konoha. Briciole in confronto a quello che solo chi è davvero al vertice nella gestione di un Paese può, potrebbe fare. E' vero, non ero a Kusa, ma ho letto i rapporti della missione e ascoltato la testimonianza di Shinken e sbagli grosso nel pensare che io non conosca il disprezzo che gli altri Paesi nutrono dei confronti dell'Accademia. Il loro sguardo si posa esattamente sulle stesse pecche che io ho notato anni orsono! Come si può pensare di mantenere la pace se tutti i vantaggi economici sono nelle mani di quattro Paesi, nemmeno i più estesi o magari con maggiore forza bellica? Perchè i 9 Demoni devono essere cosa privata di pochi ninja prescelti e non armi a disposizione di molti? Agiamo come un'organizzazione unica ma la politica favorisce solo le grandi famiglie ricche, tramite leggi e accordi commerciali che molto spesso passano per le mafie e le stesse organizzazioni criminali note, e anche i leader militari tendono a lavarsi in casa i propri panni sporchi. Kiri non ha mai ufficializzato pubblicamente l'invasione Canthiana, idem Febh riguardo le rogne che abbiamo avuto con il Fulmine...
    Se vedi un unico coro allora sei figlio di in retaggio culturale quantomai dissimile dal reale, un velo di inganno che fa a cazzotti con l'acume del tuo ingegno ninja. "


    La verità nuda e cruda, qualcosa su cui forse il Jonin di Suna non aveva mai ben riflettuto.

    " Qual'è il mio scopo? Dopo che per anni ho tentato di mettere in luce l'inefficacia di una istituzione come l'Accademia, in cui ho cercato di creare fittizi nemici comuni come il ritorno di Yashimata nella speranza di muovere un qualche ingranaggio in questa macchina rotta, sono giunto alla conclusione che la sua distruzione non può che essere un bene per tutti noi. Paghiamo un debito nei confronti del Continente che abbiamo ereditato indirettamente dall'Accademia, un odio diffuso che già ha mietuto le prime vittime. "Uniti" siamo stati in grado di risvegliare praticamente ogni forma di potere a noi estranea e tra dragoni, flotte, nukenin e quant'altro ora siamo sommersi di nemici. "

    qUNvJEK

    L'atmosfera nella casa si era fatta evidentemente più tesa: i due genitori non si intromettevano più nella faccenda, lasciando nelle mani dei due jonin la discussione. Diogene però non si era scomposto più del necessario: era fermamente convinto in quegli ideali e, sotto sotto, sperava che anche il portentoso membro Sand Scorpion potesse condividerne alcuni punti.

    " Ho voluto fortemente, per anni, essere il il distruttore dell'istituzione che ha portato sventura sul continente...un sogno che mi vedo costretto ad abbandonare visto il gran numero di nemici di cui ci siamo circondati con il medesimo mio intento. Allora dico: lasciamo che siano loro a fare la fatica, permettiamo che si prendano il guscio marcio e ragioniamo noi villaggi militari su come provvedere alla nostra sopravvivenza. Perché di questo si sta parlando: a breve si prenderanno tutto e allora non ci sarà spazio per il sogno personale che ognuno di noi può avere."

    Il succo del discorso era chiaro: Aloysius stava accantonando la sua visione personale per tentare di arginare il fiume in piena che li stava travolgendo. Ma lo avrebbe fatto a suo modo, senza passare per le strette di mano di panzuti ambasciatori, agendo direttamente sul campo.



    Edited by DioGeNe - 11/10/2018, 07:53
     
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