[Accesso] L'entrata di Suna

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    Mura di Suna


    Hohenheim sentì i cardini della porta schiantarsi a causa del calcio dell'Iga, e percepì la porta volare nella sua direzione e passargli sopra la testa. Non si aspettava una reazione del genere, ma dire che non la stava cercando sarebbe stata una bugia. Uno scossone, ecco quello che serviva all'amico e, in un modo o nell'arto, forse l'Artista di Suna era riuscito nel suo intendo. Ora doveva affrontare le conseguenze. Sapeva di essere stato diretto, forse troppo, e la risposta dell'Iga fu a tono. Hohenheim ascoltò tutto quello che l'amico aveva da dire. Lo avrebbe voluto interrompere più di una volta. Lui si definiva mediocre e limitato, cose che non erano assolutamente vere. L'amico parlava di limiti, ma di quali? Per Hohenheim quelle erano solo storie che la sua mente avevano partorito nella spirale di depressione e autocommiserazione in cui ora si trovava. Ma queste cose non le avrebbe dette mai a parole: lo avrebbe ferito troppo, mentre ora gli serviva solo di guarire.

    Forse l'Iga pensava di essere unico nella sua situazione, ma la verità era che Hohenheim lo capiva fin troppo bene. Anche lui era mancato per molto tempo dal villaggio, ma questo probabilmente Hamano era stato troppo impegnato su se stesso per rendersene conto. In effetti, il chunin della sabbia era tornato ad aggirarsi tra le vie sabbiose di Suna solo da 7-8 mesi. Prima, per quasi due anni, era semplicemente sparito. Hohenheim non aveva alcun ricordo di quel periodo. Ricordava quello che era successo prima. Ricordava il Monastero del Giglio, il gruppo dei D10, ricordava la malattia contratta in seguito all'apposizione del sigillo che lo marchiava ora come uno di loro. Infine ricordava il dolore della degenza in un letto, la febbre alta, i dolori lancinanti...e poi il completo nulla. C'erano molte cose che avevano in comune, ma Hohenheim non avrebbe tirato fuori tutta quella merda solo per mettersi a paragone con il suo amico e compagno di squadra. Stette in silenzio ad aspettare che avesse finito. In fondo, chiedeva solo tempo per rimettersi in carreggiata e questo Hohenheim gliel'avrebbe dato perchè era in suo potere farlo. Ma non si può chiedere tempo al tempo. Talvolta gli avvenimenti accadono così rapidamente che o ti muovi con essi, o vieni travolto. Hohenheim sperava solo che l'amico ritrovasse se stesso prima di dover affrontare uno solo dei vari pericoli che attendevano il loro villaggio nelle ombre.


    Quando ebbe concluso, Hohenheim avrebbe detto:No è a me che dispiace. Non avrei dovuto istigarti in questa maniera..ho perso il mio sangue freddoIn effetti, raramente il bambino di Suna si era esposto nei suoi pensieri in maniera così esplicita. La maggior parte del tempo, preferiva la diplomazia e l'arte del compromesso.Tuttavia voglio dirti che il senso di inferiorità che provi è qualcosa che abbiamo tutti. Io stesso, guardo Hoshi che oramai sta per diventare Kage, e penso ai giorni che abbiamo iniziato tutti insieme. Come ha fatto lui a migliorare così in fretta? Noi che abbiamo fatto nel frattempo? Ogni persona che vuole migliorare ha bisogno di un punto a cui aspirare, ed io penso che noi siamo fortunati ad avere ninja di così alto livello tra noi da cui imparare. E questo è solo il Villaggio di Suna. Cosa c'è la fuori, nel Mondo, non lo sappiamo. Noi guardiamo ad Hoshi ed abbiamo il nostro assoluto, ma sicuramente là fuori ci sarà qualcuno più forte, e più forte e così via. Perchè pensi che voglia fondare una scuola ninja, qui a Suna? Perchè guardo i genin e studenti del villaggio e penso che anche loro guardano a noi come modelli e vogliono migliorare. A noi tocca solo di essere disponibili ed insegnare. Tacque anche lui, ed Hamano disse di voler iniziare da solo il giro esplorativo alla ricerca di eventuali punti deboli nelle mura. La rimanente parte del gruppo li stava probabilmente già aspettando lì da qualche parte.Aspetta, dove vai da solo! Gli altri arriveranno a momenti. Andiamo tutti insieme, così da vedere un po' che tipi di persone sono e se hanno qualche buona idea. Poi tu sei fondamentale, che lo voglia oppure no, perchè sei quello più aggiornato sui miglioramenti e lo stato delle mura Avrebbe ascoltato la risposta di Hamano e l'avrebbe accettata ad ogni modo. Se avesse acconsentito ad andare insieme, si sarebbero diretti dove avevano lasciato i loro compagni. Altrimenti, Hohenheim avrebbe fatto andare l'Iga avanti e sarebbe andato da solo dai futuri guardiani.
     
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    Non fui particolarmente tempestivo nel seguire Hohe ed il ritornato guardiano delle mura nel loro cammino. Questo si rilevò una cosa fortunata, per loro, nel concedergli una sorta di momento di privacy. Arrivai giusto in tempo per sentire il chunin bambino dire all'altro ragazzo di aspettare l'arrivo di tutti. Non eravamo moltissimi a doverci recare sulle mura, la maggior parte era probabilmente affidata ad altri incarichi. Soprattutto, vista la grande mole di studenti e nuove promesse in quel di Suna la maggior parte avrebbe dovuto sostenere dei corsi. In tutta fretta, cercando di trasmettere loro più esperienza possibile questi giovani sarebbero potuti crescere enormemente.


    Scusate il leggero ritardo, evidentemente mi sono perso in chiacchiere nello sgabuzzino delle scope.

    Già, quel piccolo sgabuzzino che probabilmente avrei iniziato a conoscere bene. Ero stato assegnato alle squadre speciali, un ruolo fondamentale e particolarmente importante per il villaggio. Avrei fatto parte dei migliori combattenti, cosa che iniziavo ad essere, ma in un certo senso non era esattamente ciò che desideravo. Gli ordini del Mikawa era stati chiari, dovevo infiltrarmi nel villaggio, e se inizialmente non era stato facile, nell'ultimo periodo avevo avuto degli ottimi risultati. Sia conoscendo persone di spicco ed importanti, sia riuscendo ad ottenere finalmente una carica particolare. Però, forse, era stato Haruki ad ottenere la carica più importante, un ruolo di consigliere nel concilio. Si, forse le notizie non giungevano loro direttamente, perlomeno quelle che più potevano interessarmi, ma avevano una influenza importante, e mi avrebbero permesso di indagare ovunque. Inoltre, un ruolo del genere avrebbe potuto far comodo al boss caso mai avesse avuto bisogno di leggi o altro.
    D'altra parte, dovevo essere onesto con me stesso, ero un bambino e non avevo dimostrato niente più che un po' di capacità combattiva. Ero, tra l'altro, rimasto offeso dalle parole dell'altro bambino di Suna. Mi ero offerto di allenare i più deboli, e proprio tra loro ero stato ricollocato.
    Non lo diedi a vedere, nessuno sarebbe riuscito a leggermi in faccia una minima espressione di disagio. Nascondere queste sensazioni era il mio lavoro, ero bravissimo in ciò, e quindi quando Hohe mi invitò piuttosto a partecipare ai corsi degli altri risposi affermativamente, con un tono di voce carico di voglia di fare e vivissima trepidazione. Ma nella realtà ero particolarmente offeso e rabbioso da quel fatto.
    Non era certamente colpa dei piccolo Chunin, era stato solamente un mio fallimento. Evidentemente non mi ero dimostrato all'altezza, e seppur avevo partecipato a missioni importanti per Suna non ero riuscito a farmi considerare un ninja sufficientemente esperto. C'erano poche cose per rimediare, solamente dedizione ed ulteriore allenamento continuo. In attesa che i corvi bussassero nuovamente alla mia finestra, ed in attesa di poter dimostrare al villaggio un nuovo piccolo Gaara.


    Dunque signori, non vedo l'ora di poter partecipare, anche economicamente come voi, alla ristrutturazione! Mi darò subito da fare per mettere via qualche spicciolo!!!

    Il mio tono era contento e particolarmente entusiasta, d'altra parte, quali altre sensazione avrebbe dovuto provare un bimbo a ritrovarsi in una giornata del genere ?
     
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  3. Manu ©
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    Un tentativo




    Hamano capiva che l'amico voleva solo aiutarlo, ma quelle parole usate per rincuorarlo lo facevano quasi sentire a disagio, come se fosse un problema per il villaggio, cosa che comunque era vera. Continuare il discorso rischiava solo di far innervosire ulteriormente l'Iga, anche se capiva che c' era bisogno del suo supporto per gestire la situazione sule mura.
    All'inizio era intenzionato ad andarsene in giro da solo ma la voce di Hohe che lo intimava a restare per dare una mano gli fece smuovere un qualcosa dentro di sé. Era difficile per lui da ammettere, ma sentire che c'era ancora bisogno di lui lo faceva sentire importante per il villaggio, più di quanto lo fosse realmente. Si sentì meno inutile, meno disperato e meno depresso, almeno per qualche secondo.
    In quel momento arrivò uno dei presenti alla riunione nello sgabuzzino. Hamano non lo conosceva, non sapeva chi fosse e quali fossero le sue competenze, ma in realtà non gliene importava molto. Era stato troppo tempo in disparte e ovviamente si era perso eventi importanti della vita del villaggio, come l'arrivo di nuovi shinobi.
    All'inizio non si girò a guardare il volto del nuovo arrivato, però sentì le sue parole piene di entusiasmo. Ad Hamano scappò una mezza risata perché gli veniva in mente i suoi primi giorni alle mura, carico d'orgoglio e di aspettativa. Come gli era stata data la possibilità aveva cercato in tutti i modi di rendere il corpo di guardia delle mura all'altezza del suo compito, e nonostante qualche lamentela iniziale era riuscito a guadagnarsi il rispetto dei suoi sottoposti, anche grazie all'impegno a ella umiltà con cui Hamano svolgeva il suo lavoro.
    Almeno così era una volta.
    Adesso era un relitto malridotto che si reggeva a malapena con le sue gambe, e mente gli altri stavano cercando di dare il massimo per il villaggio lui era lì dietro ad arrancare come un vecchio senza il suo bastone.
    Era una situazione che odiava anche lui ma sapeva bene che non era possibile uscirne dal giorno all'indomani. Era una cosa che necessitava tempo ma detestava il fatto che ce ne volesse così tanto. La voce dello shinobi però sembrava essere una motivazione buona per andare avanti. Se c'è gente così entusiasta di servire il proprio paese perché lui invece deve deprimersi in quel modo? Un tempo era anche lui così, perché non ritornare come a quei tempi?
    Certo, la strada era ancora lunga e difficile ma aveva intenzione di percorrerla tutta.
    Dopo un lungo sospiro Hamano si girò verso i due shinobi con una faccia serissima, che sarebbe sembrata anche autorevole se non fosse che tra aspetto ed odore sembrava un mendicante. Si avvicinò velocemente al nuovo arrivato andandogli a stringere la mano e guardandolo dritto negli occhi, con il suo volto a pochi centimetri da quello del povero sventurato.

    Ottimo, è sempre bello vedere ragazzi onesti con sé stessi pieni di entusiasmo e volontà. Faremo di te un buon guardiano.

    Il suo tono voleva essere sicuro ed autorevole ma si sentiva come quelle parole uscissero a forza dalla bocca dell'Iga. La strada era ancora lunga.
    Dopo una delle strette di mano più imbarazzanti della storia Hamano si voltò verso Hohe sempre con la stesssa faccia strana.

    Direi che sia il caso di andare a trovare gli altri.

     
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    Mura di Suna


    Con piacere Hohenheim vide Hamano reagire in maniera positiva alle sue preghiere. Insieme tornarono verso il punto di ritrovo che il bombarolo aveva predisposto per la rimanente parte degli interessati. Quando arrivarono, ad aspettarli c'era Ryoshi. Hohenheim non si aspettava nulla di meno dal giovanissimo genin della Sabbia, il quale si era sempre distinto per la perizia con la quale aveva svolto gli incarichi che gli erano stati affidati. Hohenheim avrebbe atteso un altro po' di tempo, lasciando che anche gli ultimi ritardatari si unissero al gruppo e poi avrebbe detto:Molto bene...da come potete vedere dallo stato in cui si trovano le mura abbiamo molto lavoro da fare! Per quanto la situazione non fosse critica, le mura di Suna avevano decisamente visto tempi migliori. La scarsità di personale aveva fatto si che la manutenzione del prima difesa del villaggio. La mancanza di manutenzione, aveva lasciato nell'abbandono molte zone della cinta muraria e, come tutte le cose lasciate a se stesse nel deserto, esse vengono rapidamente consumate dal vento battente, dalla sabbia e dalle escursioni termiche tra giorno e notte. Di fatto, c'erano alcune sezioni dell mura che presentavano ampie crepe, mentre in altre la sabbia aveva ricoperto per buoni dieci centimetri qualsiasi superficie orizzontale. Oltre a danni strutturali, alcuni tratti delle mura erano difficilmente attraversabili dalle stesse guardie! Ad ogni modo la ricostruzione ci da la possibilità di migliorare quello che c'era prima, considerando anche i nuovi fondi che abbiamo a disposizione. Allora il progetto originario prevedeva mura alte 9 metri e sufficientemente resistenti da rimanere indenni a seguito di una cartabomba di alto livello. In seguito sono stati apportati dei miglioramenti.... Hamano qui dammi una mano tu a ricordare tutto quello che è stato fatto... Una volta che il suo compagno chunin ebbe terminato, Hohenheim avrebbe detto: Ora con i nuovi fondi possiamo ulteriormente ampliare le nostre difese. Ecco quali sono i possibili progetti... Hohenheim avrebbe dispiegato una cartina ed avrebbe illustrato le opzioni di miglioramenti che poteva essere effettuati.

    CITAZIONE


    Potenziamenti alle Mura [Edificio]





    Potenziamento delle Mura
    Speciale: Questa competenza può essere acquisita solo dai possessori della competenza Guardiano [Ruolo]. Il villaggio dell'utilizzatore ha i seguenti potenziamenti alle mura. Essi sono sempre attivi indipendentemente dalla presenza o meno dell'utilizzatore alle mura. Perdere la competenza Guardiano determina la perdita dei Potenziamenti. Se più personaggi hanno la competenza Potenziamenti delle Mura i bonus sono cumulabili. Questa Competenza costa 5.000 Ryo.
    [Da Genin in su]

    Potenziamenti Difensivi (Base)
    Speciale: Le mura del Villaggio hanno una potenza difensiva aumentata di 10 o durezza aumentata di 1. La durezza massima delle mura è 5. Il bonus va scelto all'acquisizione dell'abilità.
    [Da Genin in su]

    Allarme migliorato
    Speciale: I round di attesa per richiamare gli alleati dopo aver fatto suonare un allarme sono ridotti di 1.
    [Da Chunin in su]

    Sorveglianza migliorata
    Speciale: Il malus di Percezione dell'utilizzatore nell'uso dell'abilità "Sistema di Sorveglianza" è ridotto di 1.
    [Da Chunin in su]

    Potenziamenti Offensivi
    Speciale: La potenza offensiva dell'Arsenale è aumentata di 10 o il raggio di attivazione di 6 metri. Il bonus va scelto all'acquisizione dell'abilità.
    [Da Jonin in su]

    Concludendo avrebbe detto:Quello che voglio da voi è che mi esponiate i vostri pensieri in merito a quali ulteriori miglioramenti effettuare subito, e quali invece possono essere posticipati. Presentatemi piani individuali, che poi discuteremo fino a trovare un'intesa!

    Quindi ognuno spieghi cosa sarebbe meglio fare con questa competenza: se migliorare durezza o potenza , danno o raggio. Inoltre si dovrebbe decidere a chi dare questa seconda competenza. La prima ce l'ha già Hamano e quindi sarà lui a dirci quali potenziamenti sono stati già fatti (oppure possiamo ridiscutere anche quelli). Forza piccoli costruttori!
     
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    Finalmente si entrava nel merito della discussione. Non ero un guardiano e per il momento il compito di controllare gli accessi alla città non mi avrebbe toccato, però facendo parte della squadra speciale ero stato comunque reputato idoneo per decidere quali strade e quali progetti potessero essere più adatti per lo sviluppo del villaggio.


    Bene bene... Sembra che questi architetti ci sappiano fare...

    I diversi progetti su come allestire le mura erano interessanti, ma ognuno di essi aveva importanti pro e contro. Se da un lato irrobustire le mura poteva concedere importanti risultati come pura resistenza, dall'altro si poteva decidere di operare in maniera diversa. Ci sono diverse opzioni per rendere più resistente un muro, ed in base alle scelte che avremmo fatto oggi, in futuro avremmo potuto risentirne o beneficiarne.


    In un certo senso ritengo sia difficile, per quello che riguarda il lato difensivo esprimere un parere immediato.. Bisognerebbe prima fare un controllo accurato dello stato attuale, verificare com'è la situazione e la resistenza anche dei punti mal messi. Sarebbe inutile rendere la facciata anteriore a prova di bomba, se poi abbiamo dei buchi sul lato est...

    Indubbiamente per poter effettuare la scelta migliore occorreva essere molto precisi e guardare con attenzione a quella che era la situazione attuale. La prima cosa della quale si deve essere sicuri sono i propri punti deboli.


    Per quanto riguarda il lato offensivo, io voto a favore del potenziamento delle armi. è vero che un raggio d'azione più elevato ci permette di iniziare ad attaccare prima, ma per quello che è il tipo di combattimento degli shinobi di Suna penso sia meglio che le mura siano pronte ad attacchi potenti e ravvicinati piuttosto che deboli ma lontani. Inoltre, basterebbe avere qualche sensitivo posizionato nel villaggio per rimediare al deficit di raggio d'azione delle mura, ed in tal caso potremmo accorgerci e attaccare sin da subito. Penso, considerato lo stato attuale delle difese, che sia meglio considerarle un ultimo baluardo, e che quindi siano il più letali possibili quando il nemico si trova davanti alla nostra porta.

    Avrei ascoltato attentamente anche le opinioni degli altri, d'altra parte ero indubbiamente il meno esperto e soprattutto non ero io colui che avrebbe beneficiato del potenziamento in linea diretta visto che non sarei stato sulle mura con gli altri.


    Voi che dite ?

    Per l'attacco voterei + 10 potenza.

    Mentre per quanto riguarda la difesa, non ho idea di quale sia la potenza attuale delle mura. Se è 20 o superiore potenzierei la durezza, se invece è minore di 20 potenzierei la potenza.
     
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  6. Manu ©
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    Make Suna Great Again



    Non c'è che dire, gli altri erano si stavano già dando da fare. Hamano poteva in realtà andarsene che la sua assenza non si sarebbe nemmeno notata tanto sembravano bravi e professionali gli altri. Ma il ragazzo voleva cambiare questo suo modo di pensare perciò si mise a controllare sulla mappa di Hohe alcuni punti, ad ascoltare le opinioni degli altri e ad esporre quella che era la sua idea.
    Che poi non era la sua ma poco importava.
    - Sono d'accordo con quanto detto. Purtroppo i lavori non sono mai stati eseguiti per non so quale motivo burocratico, quindi per le mura qualunque intervento porterà sicuramente beneficio. Da quanto ricordi qui e qui ci sono punti particolarmente bisognosi di ristrutturazione- ed indicò due punti sulla cartina - ma comunque c'è bisogno di rifare un sopralluogo accurato per controllare ogni eventuale pecca. La cosa che mi spaventa sono le possibili infiltrazioni in zone non adeguatamente fortificate-.
    Quello era forse stato uno dei discorsi più "normali" che Hamano aveva fatto da tanto tempo. Mentre esaminava la cartina ed esprimeva le sue idee sentiva salirgli in corpo un qualcosa che aveva dimenticato da tanto tempo. L'orgoglio.
    Fu solo un attimo, ma abbastanza da rasserenare il turbolento stato d'animo dell'Iga.
    -Per quanto riguarda lo stato offensivo delle mura, beh sì, abbiamo bisogno di armi migliori e di guardiani addestrati ad usarle per bene.-. Hamano abbassò lo sguardo cercando di trovare la forza per dire quello che voleva, con un'espressione quasi imbarazzata -se... se mi ritenete degno.. ecco... potrei occuparmene io... dell'addestramento intendo.-
    Non si poteva negare ad Hamano l'impegno di cercare di migliorarsi, in quella strana giornata.



     
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    Mura di Suna


    Hohenheim ascoltò con attenzione i suggerimenti di Ryoshi e Hamano. Entrambi sembravano d'accordo che aumentare la gittata delle armi potesse essere in qualche modo di secondaria importanza rispetto aumentarne la potenza. Il chunin della sabbia poteva capire un commento del genere: molte delle abilità del villaggio, come la sua, quella di Hoshi e quella di Ryoshi si basavano sulla distanza. Quindi in un attacco nemico le loro abilità avrebbero potuto sopperire alla mancanza di potenza di fuoco dalla distanza. Fu per questo che il chunin si limitò a fare un segno di assenso su questo argomento. La situazione era ben più complessa per lo stato delle difese. Entrambi i ninja sembravano preoccupati circa i lavori di ristrutturazione da fare. Una questione spinosa in effetti, ma nulla che non potesse essere risolta.

    Quindi il primo problema è la ristrutturazione. Molto bene. Abbiamo già segnato su questa mappa i punti che richiedono itervento. Chiaramente il primo obiettivo è far tornare integra la cinta muraria e renderla agibile per le guardie. Ah per quanto riguarda le guardie, chiaramente il compito ricadrà su di te Hamano. Non mi era nemmeno venuto in mente che un'altra persona potesse occuparsene al posto tuo. Qui tu sei il ninja più esperto ed io, personalmente, non penso che altri potrebbero svolgere il compito meglio di te.

    Mentre così diceva, il chunin avrebbe guardato il suo compagno. Non c'era pietà ne compassione nel suo sguardo, così che Hamano potesse essere sicuro che il compito era suo per diritto e merito, non solo per farlo sentire utile alla causa.

    Visto che l'opera di ristrutturazione comporterà modifiche estese ed intere ricostruzioni di alcune zone, io proporrei di cambiare la composizione dei materiali che formano la barriera. Mi sono informato brevemente sull'argomento, e ci sono nuovi materiali e tecniche che rendono alcune costruzione terribilmente difficili da intaccare. Almeno così facendo non dorvremmo preoccuparci di dover ristrutturare tutto prima di altri venti o tren'anni.

    Portando la mano destra dietro la schiena, il chunin bombarolo prelevò un sacchetto pieno di Ryo e lo posò sul tavolo vicino ad Hamano. 5000 Ryo erano lì contenuti, più che sufficienti ad iniziare i lavori.

    Qui ci sono i fondi che ho raccolto per adesso per questo scopo. Quando il progetto "TNDSoS" (The New Degenerated School of Sand) inizierà mi aspetto che altri fondi saranno disponibili per iniziare ad incrementare la potenza delle mura. Ora vedi tu se vuoi incaricarti tu personalmente dei lavori, oppure se vuoi delegare a qualche altro guardiano. C'è qualcuno che potrebbe sostituirti?


    Quindi la mia proposta è aumentare la durezza delle mura così da portarla 5 (ovvero il massimo). Nella seconda parte trasferisco i miei fondi ad un guardiano per l'acquisto della competenza di potenziamento alle mura. Dobbiamo però decidere chi.
     
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    Attesi, ovviamente dopo aver ricevuto la solita strigliata di Meika per il ritardo procurato dal Mizukage - grazie, Itai - che finì, anche questo ovviamente, nello stesso identico modo in cui finivano tutte le strigliate di Meika, ovvero su un letto - anche di questo, grazie, Itai - il ritorno del Nara e il suo fedele dragone rosso a Kiri.
    I due mi avevano dato tre giorni di attesa prima di partire per Suna, in cerca di chi doveva non esserci in più e invece continuava, prepotentemente e non senza più di qualche problema, ad esserci.
    Volevi far perdere le tue tracce al mondo ninja? Volevi stroncare i rapporti con il tuo villaggio? Va bene, fallo pure, avrai i tuoi buoni motivi, almeno uno pensa... E invece no, andiamo in giro per il mondo a spifferare segreti di Kiri al primo tonto che passa.
    Allora sai che c'è? Te le stai cercando.
    Fu così che, in groppa all'ormai fidata Yogan, partii per la volta del più terribile dei posti.
    L'inferno in terra.
    La desolazione fatta città.

    Suna.

    Ovviamente l'attrezzatura era quella adatta al viaggio: circa 100 litri di acqua, divise in due fusti di legno che avevo legato, non senza minaccia alcuna, al corpo serpentesco di Yogan.
    Con l'acqua alle mie spalle, partii più leggero per il Paese del Vento, pronto a compiere la mia missione, a cui avrei ricollegato anche una questione personale di piacere: rivedere il mio caro amico Hoshikuzu Chikuma.
    Con il Rosso aveva sventato l'attacco a Tsuya e, anche se sembrava strano dirlo, salvato il mondo da una potente ed antica minaccia, troppo a lungo rimasta sepolta. Avevamo combattuto insieme, più di una volta, e sapevo bene che era un ninja fenomenale. Anche io ero migliorato tantissimo negli ultimi tempi, arrivando a raggiungere risultati altissimi, ma sapevo comunque di non avere minime speranze contro il fu Mizukage.
    Era proprio per questo che mi serviva il Rosso: aiuto, informazioni e, per ultimo ma più importante, per una fresca birra.
    Dalle mura di Suna, un guardiano attento, avrebbe potuto vedere il possente drago avvicinarsi fin dalla linea dell'orizzonte.
    Ehy, Yogan... Ti lascio Sameha, non voglio lasciarla in custodia a qualche beduino. Tanto non mi servirà... Fatti un giro, cercati un po' di ombra nelle vicinanze. Se senti qualcosa esplodere... Beh, vieni. Facile, no?
    La dragonessa si sarebbe abbassata di quota una volta giunta dinanzi all'apertura del canyon naturale che circondava il villaggio e, una volta che questa fosse arrivata all'incirca ad una decina, scarsi, di metri da terra, sarei saltato giù. Allora a dopo!
    Atterrai con entrambe le gambe leggermente piegate per attutire la caduta, quindi, dopo essermi tolto via la sabbia dalla mia bianca veste e dal giubbotto di Kiri, avrei incominciato a dirigermi verso le mura, ormai prossime. Ehilaaaa! C'è qualcuno?! Oppure siete tutti a giocare con paletta e secchiello?
     
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  9. Manu ©
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    Ritorno al servizio




    Dopo un primo scambio di opinioni, che sembrava mettere tutti d'accordo almeno sulla prima fase per la ristrutturazione delle mura, c'era da passare all'organizzazione dei lavori. Ovviamente Hamano, essendo stato fuori dai giochi da così tanto tempo, non aveva la minima idea su cosa fare, chi sentire, quali documenti compilare e cose di questo genere. In quel momento era solo un tizio a caso seduto sulle mura del villaggio.
    Sentiva lo sguardo di Hohe addosso quando questi parlò del suo compito di allenare le guardie della cinta muraria, uno sguardo che Hamano provava a sostenere ma non ci riusciva per più di qualche secondo.
    Il resto del discorso gli entrò da un orecchio per poi uscire dall'altro perché il fatto di riottenere quella grande responsabilità che era fare il guardiano delle mura lo agitava non poco. Si strofinava le mani dondolando sul posto in un atteggiamento quasi da bambino che da uomo adulto, ma avrebbe lavorato anche su questo per ritornare ai fasti di un tempo.
    Il flusso dei suoi pensieri venne però interrotto da un rumore che Hamano non sentiva molto.
    Quello dei soldi.
    E anche tanti.
    - Sold... quanti... cos... - Riusciva solo a biascicare qualche parola alla visione di quel gruzzolo enorme di denaro davanti a lui. Era da così tanto tempo ormai che non aveva più uno spicciolo che gli vennero quasi le lacrime. Tutti quei soldi insieme erano quasi un sogno.
    Da lì in poi Hamano non aveva più bisogno di altro. Si alzò di scatto, afferrando con sé il malloppo di denaro, per poi fissare Hohe con lo sguardo leggermente incrinato da qualche lacrima di troppo. - Va bene Hohe, ce la posso fare. Considera queste mura già ristrutturate. -


    [...]


    Era passato del tempo da quando Hamano era ritornato alle mura di Suna come guardiano. Era difficile per lui ricominciare in quell'ambiente perché lo aveva abbandonato senza una vera e propria motivazione valida, e quindi provava un po' di vergogna, ma piuttosto che ritornare ad essere il barbone depresso che era quello era niente.
    Da quando era tornato aveva aiutato nella ristrutturazione, andando ad operare in punti dove il tempo aveva lasciato il segno ed esponeva il villaggio al rischio di infiltrazioni esterne. C'era ancora da lavorare ma almeno le zone critiche erano state sistemate.
    Inoltre era ritornato ad essere capo di un manipolo di uomini e donne con il compito di pattugliare le mura. Erano persone volenterose, che necessitavano alla fine di un po' di addestramento e disciplina.
    Ogni mattina, lungo le mura, Hamano faceva esercitare tutti con semplici esercizi aerobici come riscaldamento, e poi qualche combattimento con le armi per tenersi sempre allenati, ma più di tutto cercava di trasmettere in loro il patriottismo che aveva pervaso il corpo di Hamano nei suoi giorni migliori.
    In quella giornata l'Iga stava controllando l'avanzare dei lavori. Hohe lo aveva rifornito di una grande quantità di soldi per questo impegno e voleva sincerarsi che ogni soldo che l'amico gli aveva dato venisse speso al meglio. Mentre era chinato su una cartina nel suo ufficio per cercare di capire come continuare con i lavori uno dei suoi sottoposti entrò abbastanza trafelato. Lo informò dell'avvistamento di una creatura volante con sopra un uomo, e che si stava avvicinando al villaggio.
    - Va bene, metti in allerta gli uomini, fai in modo che ci siano puntate almeno quattro balestre su creatura e cavaliere, e mi raccomando tenetevi pronti -
    La guardia uscì scattando sull'attenti e facendo il saluto militare per poi dirigersi velocemente a consegnare gli ordini, mentre Hamano con calma prese la sua fidata nodaichi per uscire ad affrontare la giornata.
    Sporgendosi dalle mura vedeva chiaramente una creatura volante avvicinarsi per poi planare in basso e lasciare chi lo cavalcava vicino all'ingresso. A parte la strana cavalcatura sembrava essere una normale richiesta di ingresso al villaggio, ma era meglio non sottovalutare la situazione, in fondo era così che aveva perso il braccio sinistro.
    Alla chiamata del visitatore Hamano rispose scendendo dalle mura con un bel salto. Con un leggero di apporto di chakra alle gambe.
    Ignorò volontariamente il commento dello straniero. Solitamente la gente guarda sempre Suna dall'alto verso il basso per chissà quale senso di superiorità. L'Iga voleva solo fare il suo lavoro, senza tanti problemi.
    Hamano aveva abbandonato il suo mantello da barbone, sostituito con una divisa ufficiale da guardiano di colore bianco con tanto di piccolo stemma all'altezza dello sterno. Guardò fisso il visitatore e poi iniziò a fare il suo dovere con tono colloquiale ma deciso.
    Buongiorno, avrei bisogno del suo nome, la sua provenienze e il motivo della visita. Inoltre se ha armi con sé la pregherei di lasciarle all'ingresso. A meno che non le abbia già lasciate tutte in custodia della sua cavalcatura. - Hamano cercò di far capire allo straniero che non era certo qui per farsi prendere gioco dal primo che arrivava e che di certo non avrebbe accettato inutili derisioni o sfottò. - Comunque bella creatura.-


     
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    È colpa tua. Ratty

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    Gita nel Deserto


    Buffo, mi è quasi sembrato di vedere la vecchia ramarra di Itai. Ma è fin troppo improbabile che anche lui abbia preso una vacanza per andare a Suna proprio in questo periodo. Febh aveva nuovamente indossato il suo completo da beduino, acquistato l'anno prima durante una missione informale con Shinichi Kurogane, e stava bellamente stravaccato sul dorso di un enorme camaleonteVanikoro mentre attraversavano le terre assolate di Suna. Ssalshape, questo il nome della creatura, era un poeta e non stava minimamente ascoltando quello che il suo evocatore aveva da dire, concentrato sull'andare avanti e trovare la giusta rima con "granello di arenaria", che gli pareva una bella parola, ma aveva qualche difficoltà. Che poi, anche volendo, avrebbe avuto serie difficoltà a rispondere allo Yakushi, visto che aveva la lunga lingua srotolata per reggere un ombrellone da spiaggia sulla propria testa, per farsi ombra e contemporaneamente riparare anche il suo evocatore, che tra le altre cose aveva un piccolo frigobar al quale aveva legato Ssalar, la piccola lucertola elettrica capace di fornire elettricità come fosse una batteria Raiton: Kakusei denki - Risveglio Elettrico
    Villaggio: Oto - Bosco dei Sussurri
    Posizioni Magiche: Nessuno (0)
    L'utilizzatore scarica la sua elettricità su una creatura o un macchinario che stia toccando. Una creatura vivente otterrà un aumento di 3 tacche in Velocità e Riflessi e ridurrà la vitalità di una ferita ½ Leggera per Azione. Un macchinario funzionerà come se collegato a una presa di corrente. Interrompere il contatto interrompe la tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Livello: 5 / Consumo: Basso per Azione )
    [Da Genin in su]
    . Ssalar era stato legato e imbavagliato per evitare che rompesse troppo le scatole, e giustamente Febh voleva godersi una buona bibita ghiacciata nel bel mezzo del deserto, lui che poteva.

    Quasi mi dispiace di essere scappato prima che Hebiko si accorgesse delle mie ferie, ma sono convinto che mi perdonerà. Le ho anche lasciato un bigliettino di scuse! Sperava solo che la segretaria non prendesse sul personale la frase che aveva lasciato scritta sul post-it sopra alla sua scrivania: "Col cavolo che lavoro con questo caldo, io me la batto! Devo andare a Suna per trovare due amici! Tieni in ordine in mia assenza!"
    Magari non avrei dovuto specificare dove andavo...non vorrei mi seguisse. Ad ogni modo spero apprezzi le decorazioni artistiche. Aveva aggiunto delle orride faccine che facevano la linguaccia. Anche dopo tre mesi, lo Yakushi non aveva esattamente appreso a comportarsi in maniera adeguata al suo ruolo. Bah, comunque era una specie di serpentone volante, quindi magari è davvero il biondo...potrei lasciargli qualche pistola ad acqua carica di veleno allucinogeno per regalarla alle figlie. Scommetto che le adorerebbero! Sfortunatamente era serio.

    La lucertola multicolore era quantomeno rapida anche se aveva assunto il colore della sabbia rendendosi quasi invisibileTecnica del Mimetismo
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può rendersi impercettibile alla vista o all'udito o all'olfatto, alla scelta all'attivazione. Annulla rispettivamente gli effetti delle abilità Vista Perfetta, Udito Perfetto o Olfatto Perfetto avversarie oppure riduce la loro percezione di 3. Concede un occultamento naturale parziale, rendendosi trasparente; l'occultamento è inefficace entro 1,5 metri da una fonte di chakra.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: Alto - Mantenimento: ½ Basso ogni azione)
    [Da Chunin in su]
    , dunque quando finalmente fu abbastanza vicino al Canyon d'ingresso della Sabbia, pareva quasi che lo Yakushi fosse un beduino sopra ad un tappeto che fluttuava a mezz'aria, con un ombrellone levitante accanto e un piccolo frigo (aveva steso un tappeto sulla schiena di Ssalshape per evitare di poggiare il frigo a diretto contatto, casomai si fosse surriscaldato il motore). Pare quasi che ci sia qualcuno fuori...ma non mi pare biondo. EHILAAA'! Iniziò a muovere un braccio per salutare appena a portata di voce, rendendo la scena ancor più bizzarra, per certi versi, visto che sembrava arrivare su un tappeto volante.

    Ssalshape avrebbe frenato solo all'ultimo la sua folle corsaBlu+3 tacche in una derapata che avrebbe sollevato non poca sabbia, prima di essere congedato da una piccola pacca sul corpaccio multicolore. Quando la nube di sabbia si fosse diradata, solo un beduino col coprifronte di Oto alla cintura su un tappeto con un ombrellone ed il frigo sarebbe rimasto davanti ai loro occhi (più la lucertola-gruppo elettrogeno imbavagliata), e quel beduino sembrava anche in vena di chiacchiere (dopo ore di corsa nel deserto con una lucertola che risponde a malapena e perdipiù in rima chiunque avrebbe voglia di chiacchiere). SALUTI A TUTTI! Sono certo che non mi aspettavate ma eccomi qua! Vi porto novità di ogni genere, ma prima di tutto devo spaccare il fegato al vostro aspirante Kage! Intendeva che voleva portare Hoshi a bere da qualche parte. Poi vedrò di privarvi del vostro ninja-investigatore. Intendeva che aveva un incarico per Shinichi che lo avrebbe portato lontando da Suna per qualche tempo. E per finire devo farmi un giro con le vostre donne più prosperose! Intendeva che doveva passare al Dojo delle Danzatrici per mettere a punto uno stile di combattimento.

    Febh Yakushi.

    Non a caso lo definivano Apparentemente Innocuo.

    Poi in genere apriva bocca, e tutto si complicava.

    Peraltro oltre a esprimere tre tremende minacce non si era nemmeno presentato, con l'abito da beduino che un poco mascherava il volto (fortunatamente lo avrebbero forse riconosciuto dalla voce), e guardando il ninja di Kiri poco distante avrebbe poi aggiunto. Kiri...allora quello squinternato del Mizukage è da queste parti...ottimo, ho parecchio veleno per le sue figlie!
     
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    Improvvisamente ricordai come un enorme drago volante non fosse una cavalcatura idonea sulla quale presentarsi alle mura di un villaggio ninja, anche se questa non fosse completamente estranea ai loro occhi. Eh, che cavolo... Che ansia! Fu il commento, quando vidi diverse figure, poco più grandi di una formica da quell'altezza, correre verso le rispettive postazioni.
    Sia per me che per Yogan, infatti, non era la prima comparsa a Suna: più di un anno prima eravamo giunti presso quelle stesse mura, accompagnati anche dal Mizukage e da altri ninja di Kiri, per intervenire in quell'emergenza umanitaria che divenne poi una battaglia contro un avanguardia dei Kijin e il loro principe.
    Battaglia nella quale, stranamente (?), rischiai di morire, giocando la mia vita in un unico, ultimo, grande attacco contro il terribile guerriero Ishiken. Ero ancora debole, non avevo padroneggiato il potere del mio clan, ma la mia vena suicida-kamikaze era già ben visibile ai più.
    Una volta che fui atterrato, restando così immobile di fronte al cancello-canyon di Suna, attesi un paio di minuti scarsi dinanzi alle grandi balestre che mi puntavano contro, sorseggiando avidamente dell'acqua da una cannuccia dentro una lunga borraccia di colore rosso, il cui tappo era stato sostituto da un delizioso ombrellino hawaiano giallo e arancio, giusto per restare in tema estivo. Il guardiano di Suna non si fece attendere troppo, presentandosi al mio cospetto, porgendomi le domande di rito. Ciao bello! Akira Hozuki, da Kiri. Salutai il ragazzo con un cenno della mano destra e un sorriso sornione. Bel modo di accogliere uno dei ninja che hanno l'impedito l'invasione di Suna da parte dei Kijin mentre voi ninja di Suna giocavate a palle di sabbia! Abbassiamo il tiro a queste balestre, che ne dici? Accompagnai le parole con un movimento di entrambe le braccia verso le guardie alle balestre. Si, si, è molto bellina, niente da dire! Ancora un po' troppo piccola per me, però se non fossi già impegnato tra un paio di anni non nego che avrei potuto farci un pensierino! Si fa montare con una dolcezza unica... Anche se a volte è un po' acida... Però la si perdona, alla fine è una donna. Parlai con un'aria disinvolta che probabilmente avrebbe frastornato il guardiano di Suna.
    Come sempre, ero riuscito a fraintendere, o comunque una qualsiasi persona dotata di neanche troppo sale in zucca avrebbe capito che quelle parole sarebbero state facilmente fraintese da chiunque - ovvero, quasi tutti - non sapesse che Yogan poteva trasformarsi in umana.
    Passando a discorsi più seri, sono qui perché... Uno strano rumore attirò la mia attenzione. OH CHE FIGATA! Portai entrambe le mani alle rispettive mascelle, aprendo la bocca con fare stupido. E' UN GENIO DELLA LAMPADA... NO, ANZI... E' UN GENIO DEL FRIGORIFERO! Esclamai entusiasta, osservando il beduino avvicinarsi alle mura di Suna su un tappeto volante, con un ombrellone da sole di colore rosa shocking, e con dei piccoli panda ballerini con indosso tutù azzurri disegnati sopra, e un frigo-bar da viaggio, centro e nucleo dei suoi poteri mistici.
    Il grande tappeto magico, derapando ad una decina di metri da me, alzò una grossa ondata di sabbia, impedendomi di osservare con chiarezza l'entrata in grande stile dell'essere sovraumano. E' STATO FIGHISSIMO! UN VERO GENIO DEL DESERTO! Alzai le braccia al cielo per l'eccitazione, ma quando la sabbia si abbassò nuovamente, al posto del fantastico genio, restò soltanto una figura a me ormai nota, con una piccola lucertola imbavagliata. Ah... Il mio entusiasmo si cancellò in un unico istante.
    E' solo Febh. Non che non fossi contento di vedere il divertente Amministratore di Oto, ma la prospettiva di un vero genio era decisamente più allettante. Che fantastiche coincidenze! Stavo cercando anche io Hoshi! Forza, andiamo a trovarlo insieme! Scommetto che ne sarà felicissimo! Presi Febh sotto braccio, mentre con l'altra mano toglievo il fodero della katana dal cinturone, consegnandolo al guardiano di Suna, che si era visto arrivare in meno di 5 minuti due vere calamità. Ci si vede dopo bello! Comunque ci sono solo qui, Itai mi ha prestato Yogan perché avevamo una certa fretta! Ma lo sai che Itai ha sfornato il terzo marmocchio!? Un vero amore!
     
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    Caldo e Deserto

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    La giovane Uchiha in vita sua aveva avuto caldo, ed abituata ad utilizzare diverse tecniche di fuoco non era mai stata particolarmente spaventata da esso. Ma a Suna era tutto completamente diverso, ed era decisamente TROPPO caldo. Aveva compiuto tutta la traversata del deserto boccheggiando, decisamente impreparata a quel clima così poco gradevole per lei. A Konoha le stagioni erano molto più temperate, e la sabbia non si ostinava ad entrarle in posti del corpo che fino ad allora non si era nemmeno accorta di avere. Aveva quasi finito la sua scorta di acqua, ma fortunatamente era finalmente arrivata all'accesso del villaggio. Grazie ai kami...non penso sarei riuscita a resistere ancora a lungo era una kunoichi, era abituata a diversi tipi di situazioni non esattamente facili, ma quella traversata l'aveva decisamente sfinita.
    Però per quanto stanca fosse, l'idea di essere arrivata per la prima volta in un villaggio differente dal suo la eccitava ed incuriosiva non poco: era da parecchio che desiderava visitarla, così come Kiri, ed aveva colto con un balzo e senza esitazione il piccolo compito segreto che il clan le aveva affidato. Nulla di pericoloso o illegale, ma comunque una cosa che gli Uchiha volevano rimanesse fra gli Uchiha. Così la ragazza aveva accettato e sistemate le ultime cose si era diretta verso il territorio sabbioso, felice di poter aiutare il suo clan ed al contempo di fare quel viaggio.

    L'entrata di Suna, scavata dentro delle vere e proprie rocce, era uno spettacolo imponente e che la intimidì un po'. Le mura di Konoha erano ben protette certo ma decisamente meno inquietanti. Proseguì lungo il viale arrivando infine alle porte il legno che segnavano l'entrata: per migliorare la situazione scorpioni grossi quanto tori e piuttosto simili all'evocazione che aveva visto utilizzare da Shinichi tempo prima sorvegliavano l'ingresso, lasciando ben poche possibilità a chi avesse provato ad entrare. Immagino che praticamente nessuno sia riuscito a passare da qui senza i giusti permessi o di nascosto
    Se le cose funzionavano come a Konoha, la ragazza avrebbe dovuto depositare le armi all'entrata: era una regola di cui continuava ad ignorare l'utilità in realtà, convinta che le tecniche ed ancora di più le abilità innate potessero essere ben più pericolose di semplici armi, ma non avrebbe polemizzato a riguardo.
    Avvicinata al portone ed ai guardiani si sarebbe presentata... Salve, sono Kairi del clan Uchiha, villaggio di Konoha, chiedo il permesso di poter entrare nel vostro villaggio...aspettando di poter depositare ciò che era necessario per poter entrare


     
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    Mura di Suna


    A pochi passi di distanza alle spalle di Hamano, Shunsui osservava i due nuovi arrivati al cancello.Questo lavoro è proprio strano...per giorni non fai nulla se non camminare sotto il sole cocente, a guardare un'orizzonte dove non compare mai nessuno. Altri ti arrivano tizi su dragoni volanti e camaleonti giganti. Eh, già. Ormai era da qualche mese che Shunsui prestava servizio alle mura, e quello era il primo avvenimento importante a cui partecipava. E che avvenimento! Non capitava tutti i giorni di vedere evocazioni di quella stazza. Osservando il suo capitano Iga, Shunsui provò un gran senso di soddisfazione nel vedere che Hamano praticamente non aveva battuto ciglio di fronte a quella manifestazione. Lui non sarebbe stato da meno. Avvicinandosi al chunin, Shunsui disse:Amministratore Yakushi, infatti non sapevamo della vostra visita, altrimenti le avremmo preparato un'accoglienza più degna.Il tono del genin era composto, ma cordiale. Hoshi era stato molto chiaro sul voler mantenere buoni rapporti con i paesi alleati, e Shunsui seguiva la sua volontà. Facendo un gesto verso uno degli attendenti alle mura, disse:Mandami a chiamare l'amministratore.Rivolgendosi quindi ai due arrivati continuò:Mentre aspettiamo l'amministratore Miyazawa, potete lasciare a me tutte le vostre armi e completare le procedure di rito.Sentendo il suo tono di voce fermo e deciso, Shunsui quasi si stupì di sè stesso. Era cambiato così tanto nei mesi che aveva trascorso in quel villaggio, e l'educazione al Tempio lo aveva fortificato ulteriormente.

    [...]



    Quando una ragazza si presentò alle mura, Shunsui fu il primo ad andarle incontro. Hamano non si era fatto vedere quella mattina in cui il caldo a Suna era particolarmente insostenibile. Uscendo dalla sua postazione all'ombra, Shunsui disse: Un Uchiha della Foglia...hai fatto tanta strada per arrivare fino a Suna. Per quale motivo vuoi entrare nel Villaggio? Convincere i guardiani della correttezza delle proprie intenzioni era l'unico modo per oltrepassare quel punto. Se non ci fosse riuscita, il viaggio di ritorno nel deserto infuocato sarebbe stato l'ultimo dei suoi problemi.
     
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    Dracarys

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    Guardiani e Spiegazioni

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    La ragazza fu fermata da uno dei guardiani, che senza nemmeno presentarsi le domandò che cosa stesse facendo lì Suppongo che gli interessi poco socializzare in effetti....
    Sono stata inviata qui dal mio stesso clan per una missione di recupero, un fuggitivo si nasconde nel deserto che circorda il villaggio ed è mio compito ritrovarlo si limitò a spiegare senza scendere nei dettagli: era la verità, e non era necessario che l'uomo sapesse di più, trattandosi di situazioni interne del clan. Inoltre non era nulla che potesse in alcun modo danneggiare Suna. Per convincere ulteriormente il guardiano continuò Richiedo di poter entrare al villaggio in quanto mi è stato detto di dovermi incontrare con il genin Haruki Miyazaki, che dovrà farmi da guida all'interno del villaggio e per questo compito. Se volete ulteriore conferma che ciò che dico è la verità potete contattarlo, mi sta aspettando rispose sinceramente, rimanendo poi in attesa di una risposta e completamente in pace con se stessa, sperando che non ci fossero complicazioni



     
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    Free GdR - Ruolo post 2
    Doveri
    Mura di Suna


    Guardandola dall'alto delle mura, il genin della Sabbia cercò di non sembrare troppo incredulo alla storia della ragazza. Un fuggitivo del clan Uchiha era una storia interessante e di un certo peso. Del resto, il deserto dell'Anauroch era semplicemente troppo vasto perché le truppe di Suna potessero effettuare una vigilanza stretta su tutto il territorio, quindi era totalmente possibile che una cosa del genere potesse accadere. In particolar modo, il genin si stupì di come una ragazza come lei, che non mostrava una forza particolare, potesse essere incaricata di una missione che sembrava piuttosto importante. Tuttavia, aveva imparato oramai che l'apparenza poteva giocare brutti scherzi.

    Continuando la sua storia, la ragazza disse che un certo " Haruki Myazawa" la stava aspettando. Shunsui non aveva mai dato peso alle formalità e lui stesso si era riferito ad Haruki nelle maniere più sfacciate. Normalmente però, i ninja degli altri villaggi avrebbero forse mostrato più rispetto per l'amministratore in carica di Suna. Senza lasciar trapelare nulla di tutto quello, il genin disse:Mmm...fammi controllare... Prendendo una cartella dove normalmente venivano appuntate delle note da parte degli altri guardiani, il genin scorse le informazioni che vi erano scritte e girò un paio di fogli, fino a trovare quello che stava cercando.Sì, l'Amministratore è passato qualche ora fa e ci ha avvisati del tuo arrivo. Probabilmente l'informazione era stata passata ad un altro guardiano, per questo Shunsui non era a conoscenza del nome della ragazza.L'amministratore ti sta aspettando negli uffici amministrativi che sono locati nel palazzo del Kazekage, giusto al centro del villaggio. Se segui la via principale che parte una volta passato questo cancello, vedrai che non avrai problemi a trovarlo. Il tono del ragazzo si era leggermente ammorbidito. L'uchiha non avrebbe dovuto prenderlo sul personale, ma far transitare persone dal cancello era solo un compito tedioso di quel lavoro. Io sono Shunsui Abara. Puoi lasciare a me tutte le tue armi. Quando uscirai dal villaggio, chiedi di me o di qualsiasi altro guardiano per riavere i tuoi averi indietro. Ti auguro buona fortuna per la tua missione. Detto questo un attendente avrebbe preso in consegna tutti gli averi della genin sotto la supervisione di Shunsui. Solo a quel punto gli ampi cancelli delle mura si sarebbero aperti, consentendo alla ragazza libero accesso al villaggio nascosto della Sabbia.
     
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