Prigione di Kiri

[Gestionale]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. -< Etsuko >-
        Like  
     
    .
    Avatar

    Scheda di Etsuko della Nebbia

    Group
    Giocatori
    Posts
    2,742
    Reputation
    +66
    Location
    Bari

    Status
    Offline

    Piano di Fuga

    2 settimane intere, due lunghe settimane per progettare sin nei minimi dettagli quel piano… non c’era poi voluto gran sforzo, perché in esso convogliavano una serie di circostanze favorevoli.
    La luna risplendeva alta in cielo, in quella notte tiepida a Kiri eppur non si scorgeva nitida, avvolta come il più delle volte dal costante velo di nebbia che avvolgeva il villaggio.
    Tuttavia quello sarebbe stato ideale, compagno impeccabile per quell’ombra che osservava, accovacciata dietro una roccia appena al di sotto della cima di quella collina, gli spostamenti delle guardie carcerarie…
    Due uomini rudi nell’aspetto, lasciarono l’edificio, chiudendo alle spalle l’enorme portone d’acciaio che sigillava l’Alcatraz kiriana.
    Lo riconobbe subito Ashido, come ogni sera a quell’ora accompagnato dal fido compagno d’armi, lasciava il suo posto di lavoro per godere del meritato riposo…
    Ore 23.00
    Tutto procedeva come ogni sera.

    […]

    Attesi che passasse mezz’ora almeno, il tempo necessario per Ashido di mettersi materialmente a letto, poi entrai in azione.
    Presto fatto, bastò la tecnica della trasformazione e subito assunsi le sembianze di quello che poco prima aveva abbandonato l’edificio. Ma non comprendeva solo quello il mio piano, un’ulteriore consumo di chakra ed il gioco era fatto,
    un costrutto illusorio, generato dal Magan, ora stazionava al mio fianco interpretando, l’uomo che poco prima era andato via assieme al gestore del carcere.
    Poggiai la mano sulla maestosa porta in acciaio, lasciando che il chakra fluisse al suo interno,
    la serratura si attivò aprendomi la strada…
    l’essere a capo della mano bianca di Kiri, aveva tra i tanti oneri, almeno un vantaggio o per lo meno, in quella situazione si era rivelato tale…
    insieme attraversammo i corridoi, sino ad arrivare alla stanza delle guardie
    quelle scattarono immediatamente sull’attenti non aspettandosi una tal visita a quell’ora…
    le tranquillizzai con un gesto del capo.

    Tranquilli, abbiamo una richiesta di interrogatorio, proveniente dai piani alti…
    Mi hanno svegliato,
    ero già a letto Cazzo…
    ce ne occuperemo noi, ormai siam qui!


    Quella non avrebbe dovuto destar sospetto e dopotutto seppur il tono era parso calmo, l’attore Ashido era stato perentorio e gli ordini non dovevano esser messi in discussione.
    Conoscevo perfettamente la strada, la stessa che pochi giorni prima mi aveva visto esecutore di un atroce intervento, così in pochi minuti ci ritrovammo di fronte alla cella del detenuto.
    Quell’Akuma, che con tanto disprezzo mi aveva salutato quando io, suo aguzzino spietato l’avevo derubato dei suoi occhi, della sua dignità, del suo nome.
    Ora era giunto il momento di restituirgli quello che indebitamente gli avevo tolto, a quale prezzo? Ancora non lo sapevo, ma non m’importava.
    Dormiva …

    Che fai Seinji, riposi? È questo quello che tempo fa dicevi il non arrendersi…
    Il combattere?
    Eccomi come promesso, qui a restituirti il tuo nome.
    Da fratello a fratello, a costo della mia stessa vita per restituirti la libertà.
    Svelto tirati su, è ora di andare…
    Utilizza il tuo chakra, trasformati nel capo delle guardie, di sicuro di lui ti ricorderai il volto,
    segui i miei passi, la mia voce e ti condurrò fuori di qui, lascia fare tutto a me, tu non parlare.


    Sciolsi così la tecnica della trasformazione, assieme al Magan, per poi ritrasformarmi nella guardia che poco prima interpretava il mio costrutto illusorio.

    Andiamo…

    Ripercorremmo così i corridoi bui e lerci delle prigioni kiriane, passammo dalla stanza delle guardie, un cenno d’intesa.

    A posto così, noi finalmente torniamo a casa, a domani ragazzi.

    Fino a giungere poi al grande portone d’ingresso, l’ora era tarda e proprio per questo l’attenzione delle guardie era minima.
    Ancora pochi passi e ci ritrovammo al portone d’ingresso, la procedura fu a medesima, i cardini si mossero e l’aria fresca della notte della Nebbia, invase i nostri volti.
    Era quello il sapore di Kiri, il sapore della libertà…

    Svelto Andiamo, non c’è tempo da perdere…

    Quelle due figure così come erano apparse, così si dileguarono nella notte…


     
    .
78 replies since 9/5/2006, 20:52   3172 views
  Share  
.