Ufficio Amministrativo

[Amministrativo]

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  1. Nevi
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    HrEKxIv
    Va bene che la prima volta che l'aveva visto era in camicia da notte.
    Va bene che indossava occhiali senza lenti.
    Va bene che ogni tanto agiva in modo non del tutto normale.
    Però mai e poi mai si sarebbe potuta aspettare in vita sua, di vedere Febh fare certe cose.
    Quelle cose nel particolare.
    Visto che nessuno aveva risposto, aveva preso l'iniziativa ed era entrata: non l'avesse mai fatto.
    Si fermò quasi appena entrata nella stanza come vide l'Amministratore, anzi nello specifico come vide lui, il tavolo, la lucertola e quel pollo.
    Inutile dire che il suo sguardo andò ripetutamente dalle mutande che indossava, al suo viso che in quel momento non era neanche voltato dalla sua parte.
    No perchè era talmente preso dalla sua attività, che non si era nemmeno accorto del fatto che una ragazza lo stava guardando con fare interrogativo.
    Nello specifico focalizzò il suo sguardo in basso, sui disegnini e il colore di quelle mutande, accigliandosi anche e sbattendo le palpebre per poter vedere meglio.
    Fatto sta che si accorse a sua volta che Febh l'aveva notata quando rialzò gli occhi sul suo viso, incontrando i suoi occhi e notando come fosse diventato rosso pavonazzo.
    Furono una serie di interminabili secondi durante i quali i due si fissarono, interrotti forse giusto dai versi del pollo che sembrava più interessato a continuare la partita che stava vincendo.
    Lei non seppe esattamente che cosa dire, e per fortuna(?) ci pensò Febh stesso a rompere il ghiaccio.
    Inizialmente urlò, chiedendo perchè non avesse bussato tuttavia come arrivò al punto di dover dare un nome alla sua attività, beh, si bloccò non sapendo più cosa dire.
    Nakora dal suo canto lo fissò ancora incerta non capendo se era tutto uno scherzo, un genjiutsu oppure la realtà dei fatti.
    La risposta le fu chiara quando l'Amministratore reagì fisicamente.
    In un istante la scrivania fu ribaltata con tutto quello che vi era sopra, pollo isterico compreso, e in mezzo al botto provocato dal tavolo massiccio sul terreno sentì di sottofondo le finestre venire rotte.
    Seriamente era scappato dalla finestra pur di non farsi vedere in mutande? Cioè, nel senso... COSA?!
    Rimase per diversi istanti ferma dov'era, senza nemmeno provare ad affacciarsi, impalata nello stesso punto di prima con le spalle rivolte alla porta da cui era entrata.
    Deglutì rumorosamente salvo poi piegare leggermente il capo di lato, guardare il pollo, il tavolo, le fiches e dire una singola parola.

    ... Eh?

    Cercò di metabolizzare quanto aveva appena visto, fatto, anzi visto e basta a parte il fatto di essersi concentrata in particolare sulla biancheria intima dell'Amministratore.
    Un silenzio innaturale ricadde all'interno dell'Ufficio, forse per la prima volta nella storia da quando Febh aveva preso posto dietro quella scrivania.
    Ignorò totalmente il pollo demente che sbatteva contro le pareti, magari le diceva bene che si suicidava da solo lanciandosi fuori dalle finestre.
    Stava per scoppiare a ridere in maniera isterica, incontrollata, quando una voce la frenò riportandola alla realtà.
    La lucertola di prima si trovava ancora li con lei, e con fare cordiale le si rivolse cercando di aiutarla come poteva.
    Non la interruppe ascoltando quanto ebbe da dire, salvo poi sospirare e lasciarsi cadere indietro, buttandosi così sdraiata sul pavimento, tra piume e cartacce.
    Dopo quella scena le stavano venendo seri dubbi su quale fosse lo scopo della sua esistenza al mondo, se addirittura un pollo poteva diventare un milionario giocando a carte lei che era?
    Tirò su col naso come una bambina, per poi poi sorridere e prendere parola.

    Ssalar, mi spieghi perchè indossa mutande con i vostri disegnini e io sono sdraiata tra i residui di un pennuto misti a quelli di carte e fogliacci? Non so, improvvisamente ho dubbi anche sul mio cibo preferito.

    Rimase in attesa di una risposta per qualche istante, salvo poi riscuotersi all'improvviso e tornare seduta.
    Si era appena ricordata il motivo per cui era andata li, e doveva muoversi a raggiungere Febh allora e spiegare alla lucertola che cosa era venuta a fare li quel giorno.
    Si passò appena le mani sul viso, così da togliersi di dosso quell'espressione inebetita per poi tornare seria.
    Allungò il braccio verso Ssalar, il palmo della mano aperta così che potesse arrampicarsi e salirle sulla spalla. Non aveva tempo da perdere.

    Io mi chiamo Nakora, piacere mio. Comunque ne dubito di esserne in grado purtroppo, Ssalar, sono giusto una Genin. Vista la situazione ho bisogno che mi accompagni fino ai sotterranei allora, c'è una cosa alquanto importante che devo fare oggi con il nostro Amministratore.

    Ammise guardandolo seria come non mai, salvo poi alzarsi una volta che la bestiola si fosse arrampicata su di lei.
    Incredibile come quella scena fosse stata in grado di farle dimenticare tutto quello, però d'altronde l'aveva decisamente scombussalata.
    Anche perchè solo in quel momento stava realizzando quanto fosse stato un evento più che unico vederlo serio, com'era capitato a lei.
    Sospirò allungando un braccio e prendendo per il collo il pollo che in quel momento stava passando vicino a lei, bloccandolo stretto tra le sue dita all'altezza del collo.
    Gli avrebbe riportato il suo compagno di giochi.

    Hai presente il bel gattino che tenete rinchiuso qui con voi? Se non ricordo male è proprio il Nibi. Diciamo che ho deciso di adottarlo e farlo mio. Una volta per tutte.

    Quelle furono appena le ultime parole prima che uscisse fuori dalla stanza correndo a rotta di collo verso i sotterranei.
    Prima iniziavano, prima sarebbe giunto al termine tutto.

     
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761 replies since 30/6/2006, 17:22   15408 views
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