Ufficio Amministrativo

[Amministrativo]

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  1. Nevi
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    HrEKxIv
    Il suo sguardo andò a posarsi diverse volte sulla lucertola, stupita dai suoi gesti così umani.
    Non aveva le parti fisiche adatte ovviamente per potersi esprimere al meglio come un umano vero e proprio, tuttavia il comportamento ricordava decisamente quello di una persona qualunque.
    Sicuramente aveva passato molti anni in compagnia di Febh, anche perchè altrimenti non si sarebbe spiegata quel suo modo di fare così strambo per una lucertola.
    Quando sentì della vecchia amministratrice non si sorprese più di tanto, considerando quanto aveva appena visto c'era da aspettarsela una cosa del genere. Chissà che cosa aveva combinato a quella povera donna, quasi le faceva pena.
    Comunque sia iniziarono a scendere i piani uno dopo l'altro, giusto qualche volta all'inizio provarono a fermarla quando dovette accedere all'area più sottostante del palazzo, tuttavia come videro Ssalar e questi spiegò loro in due parole la situazione la lasciarono passare senza problemi.
    Se non altro poteva affermare che la sicurezza nell'edificio dell'amministrazione era presente, per quanto la sua ripetuta distruzione non dava di certo una buona immagine delle guardie.
    Nel mentre Ssalar le porse qualche domanda riguardo il Nibi vista la sua affermazione precedente, c'era da aspettarselo non essendo una cosa che accadeva tutti i giorni.
    Concordava sul fatto che fosse da folli dare il controllo di quel Demone a Febh, però aveva anche visto com'era quando si trattava seriamente e dubitava avrebbe fatto scemenze in merito al sigillo del gatto a due code.
    Almeno ci sperava.
    Sospirò con questi pensieri in testa, prima di volgere l'attenzione dagli scalini innanzi a sè alla lucertola sulla sua spalla.
    Rispetto alla sputafuoco che aveva conosciuto precedentemente, questa si stava rivelando essere completamente diversa. Certo aveva immaginato qualcosa a riguardo visto il colore diverso, però mai si sarebbe aspettata delle differenze così nette.
    Non era facile spiegare il motivo per cui desiderava quella bestia così ardentemente, dopotutto non era unicamente per il potere. Anzi se doveva essere sincera, quello era l'ultimo dei motivi per quanto la riguardava.
    Prese parola sorridendo con aria mesta, prima di tornare con lo sguardo sulla strada da fare onde evitare di inciampare e cadere di faccia lungo le scale.

    Lo so Ssalar, però non mi importa sinceramente di quante persone ha ucciso. Non nel senso negativo della cosa almeno, vedi, il fatto che sia stata in grado di liberarsi dei propri domatori per così dire non fa altro che renderlo più affascinante. Inutile che ti dica quindi quanto mi faccia impazzire l'idea di poter essere quella che l'ha ridotto al suo controllo una volta per tutte.

    Non si sarebbe stupita se la lucertola l'avesse ritenuto un discorso senza senso o addirittura folle, era conscia di quanto potesse suonare strano tuttavia non le importava.
    Aveva le sue motivazioni e di certo non le avrebbe cambiate, nè ora nè mai.
    Comunque sia proseguì nel discorso, continuando nel mentre ad addentrarsi nelle profondità del palazzo.

    Il punto è che non voglio qualcosa di facile. Dov'è il divertimento se quello che vuoi, puoi ottenerlo senza troppi problemi? Andando nel pratico, si tratta come di scegliere le mele più buone, le migliori. Quelle ai rami più bassi chiunque ci può arrivare, però hanno un sapore abbastanza semplice, comune. Quelle in cima invece pochi vanno a coglierle, tuttavia sono infinitamente più buone di quelle che si trovano in basso.
    Non ti nascondo inoltre che sono anche incuriosita, noi sappiamo così poco sui demoni e soltanto sigillandone uno dentro di me, potrò scoprire di più, e non accetto che questo demone siano altri oltre il Nibi.


    Mentre diceva quelle parole si poteva tranquillamente vedere quanto fosse seria, più che convinta delle proprie parole.
    Le persone normali probabilmente avrebbero detto che era fuori di testa, però non dava peso a simili problemi.
    Per quanto la riguardava potevano dire quello che volevano, lei avrebbe continuato dritta per la sua strada costi quel che costi.
    Aveva deciso dall'inizio dell'Accademia che il Nibi sarebbe stato suo, e nessuno gliel'avrebbe impedito o si sarebbe messo in mezzo, non l'avrebbe permesso.
    Preferiva di gran lunga morire provandoci che rinunciare e prendere un'altra strada, lei voleva fare la differenza rispetto al passato, creare una spaccatura nera con gli eventi di anni fa e dimostrare che era in grado di riuscire dove altri avevano fallito.
    Comunque sia dopo un po' arrivò nel punto designato grazie alla guida di Ssalar.
    Arrivò proprio giusto in tempo per scoprire che vi era una situazione tragica in atto.
    Febh si era chiuso dentro il ripostiglio dov'erano tenuti esplosivi, sostanze infiammabili e tutte quante quelle belle cose che al minimo contatto col fuoco avrebbero fatto esplodere non solo i presenti, bensì tutto l'edificio.
    La cosa peggiore? A giudicare da quanto detto dall'impiegato li presente, questa non sarebbe stata la prima volta che l'Amministratore faceva un danno del genere.
    Si apprestò alla porta, avvicinandosi mentre vedeva il ragazzo li davanti crollare a terra in preda ad una crisi isterica probabilmente.
    Non si curò di spostarlo, semplicemente ci camminò sopra per poi calciarlo via così da avere spazio davanti alla porta.
    Anche Ssalar sembrava essere andato nel panico, e questo per lei fu estremamente strano considerando che anche quand'era stato colto in flagrante con Febh nell'ufficio non aveva reagito chissà come.
    Saltò via dalla sua spalla andando così ad arrampicarsi su un muro, risalendo fino ad una presa d'aria per poi scomparirvi all'interno non prima di averle detto di prendere tempo in un modo o nell'altro.
    Parlare del Nibi dubitava avrebbe prodotto risultati, considerando la situazione e avendo visto com'era normalmente. Non ci avrebbe fatto minimamente caso a parole del genere!
    Iniziò a sudare freddo mentre cercava rapidamente una soluzione, vagando con lo sguardo da una parte all'altra di quella stanza per poi soffermarsi su quello che forse poteva essere la soluzione: Il Pollo.
    Immediatamente lo sbattè senza ucciderlo contro la porta, facendolo iniziare a strillare come poteva fare solo una bestia terrorizzata per poi prendere parola e rivolgersi a Febh dall'altra parte.
    Il tono tranquillo e amichevole, per quanto fosse possibile vista la situazione.

    Febh!! Sono Nakora, la ragazza di prima! Senti che ne dici di uscire fuori e lasciar perdere? Insomma, lo sappiamo tutti che può capitare anche a un bambino di far esplodere un edificio no? E poi voglio dire, lo senti il Pollo? Eh? C'è la partita da finire, te sei il più grande amministratore di tutti i tempi, c'è chi tiene addirittura i tuoi poster in camera!

    Stava dando fondo al suo caricatore di cazzate del momento, inutile dire come stesse correndo la sua fantasia.
    C'era solo da pregare gli Dei che nessuno sentisse le sue prossime parole, altrimenti avrebbe fatto prima a seppellirsi!
    I suoi occhi intanto continuavano a schizzare dal pollo con fare assassino, assirucandosi che facesse ancora i suoi stupidi versi così da farsi sentire alla porta davanti a lei.

    Insomma se lui muore poi non potrai sfidare i suoi figli! E un banale Pollo non può di certo batterti! Anzi facciamo una cosa! Gioco anche io con te, lo battiamo in due tanto nessuno saprà mai nulla, a costo di finire io in mutande questa volta! Però per favore, ho bisogno di te! Solo te puoi farmi da maestro per il Nibi e farmi accedere ad esso!

    Stava esaurendo le idee però non voleva fermarsi li, non poteva considerando qual'era il rischio se non fosse stata in grado di prendere tempo.
    Tuttavia era anche vero che doveva mettere un freno a tutte quelle bugie ad un certo punto, dopotutto anche Febh se avesse esagerato avrebbe capito ad un certo punto che erano fandonie.
    L'ultima idea che le venne in mente fu quella riguardo l'accendino, poi preferì non dire altro onde evitare di farlo scazzare una volta per tutte.

    Anzi se ora esci e andiamo a fare sta cosa del Nibi, ci penso io a portarti i fiammiferi ogni volta che ti vengo a trovare e me lo chiedi. Mia sorella lavora in un negozio dove vendono anche accendini! Te dimmi come lo vuoi e te lo faccio avere! Altro che quel coso difettoso!

    Ora c'era da sperare che tutto andasse per il meglio, non sapeva più che inventarsi.
    Ssalar doveva darsi una mossa, una volta finito di parlare se ancora non si fosse deciso a uscire di li Febh era altamente probabile che tutti i presenti sarebbero finiti sotto le macerie del luogo.

     
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761 replies since 30/6/2006, 17:22   15408 views
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