Ufficio Amministrativo

[Amministrativo]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Nevi
        Like  
     
    .

    User deleted



    HrEKxIv
    Le fece immensamente piacere vedere la sua falsa sorella rimanere senza parola innanzi alla sua reazione di poco fa, stava quasi iniziando a divertirla tutto quanto quello e vista la situazione disperata, forse era anche un bene.
    Il Demone si stava arrabbiando sempre di più, tant'è che la schiaffeggiò pure sebbene non sentì nulla, eccetto la propria testa che scattò nella direzione in cui terminava lo schiaffo.
    Non faceva male, non sentiva nulla proprio perchè quella non era la realtà e ormai l'aveva compreso chiaramente.
    Yushino posseduta si avvicinò ulteriormente a lei, guardandola con disgusto e odio mentre dava voce alle proprie emozioni, al proprio odio e via discorrendo.
    Sentendo quelle parole le venne da sorridere amaramente, dopotutto sapeva che aveva ragione in un certo senso.
    Non tutta l'umanità era malvagia, tuttavia era anche vero che quei pochi che lo erano a volte riuscivano a raggiungere livelli disumani di crudeltà.
    Improvvisamente sollevò una mano, e come per rispondere a quel comando ecco che le tenebre fecero per riavvicinarsi a lei.
    Si erano fatte ancora più fitte rispetto a prima, di conseguenza non le era difficile capire che presto avrebbe dovuto resistere ad altro dolore, tuttavia qualcosa catturò la sua attenzione e questo le fu estremamente chiaro per via del fatto che lo vide sgranare gli occhi.
    Non l'aveva mai fatto da quando avevano iniziato ad affrontarsi, e presto capì il perchè.
    Si era reso conto di quello che stava facendo nel mentre, però non le era chiaro se era troppo tardi ormai o meno però a giudicare dalla sua reazione, doveva essere abbastanza sicuro che quel tentativo fosse andato male.
    Sospirò stanca, conscia che presto avrebbe avuto modo di verificare se quella sua idea avesse funzionato o meno, tuttavia ora arrivava la parte peggiore.
    Difatti era poco ma sicuro che il Nibi non l'avrebbe perdonata questa volta, e se le sue parole dicevano il vero stava per assaggiare il vero inferno.
    Si preparò per quello che poteva, per poi essere gettata nuovamente in pasto agli incubi creati dal Demone.
    Questa volta fu molto, molto peggio rispetto alle precedenti.
    Perse la cognizione del tempo e dello spazio, chiudendosi a bozzolo in sè stessa cercando di soffocare le grida della gemella e ripetendosi che nulla di tutto quello era vero.
    Eppure la vergogna in parte c'era, così come il dolore. Però non si poteva permettere di cedervi.
    Doveva resistere e ricordarsi perchè stava facendo tutto quello, altrimenti sarebbe sprofondata in quell'orrore apparentemente senza fine.
    Vide chiaramente i visi delle persone che conosceva abusare e torturare prima Yushino poi lei, sentendo chiaramente le loro orride mani sui loro corpi che compievano le azioni più indecenti possibili.
    La cosa peggiore però era che quando moriva o comunque tutto terminava, ecco che immediatamente il tempo veniva come riavvolto così da dare nuovamente inizio a tutte quelle violenze.
    Ormai non sapeva dire quanto ancora sarebbe potuta andare avanti, era vero che aveva deciso di tenere duro costi quel che costi, però era anche vero che stava venendo messa a dura, durissima prova.
    Improvvisamente un forte rumore metallico la ridestò, interrompendo quell'incubo.
    Una moltitudine di collari d'acciaio andarono a chiudersi sugli aggressori, i quali furono trascinati via divenendo quasi un unica matassa informe di carne.
    Il demone iniziò a urlare, ribellandosi e lei rimase a guardarlo attentamente, stremata.
    Prima il volto di Yushino, poi quello del Nibi uscivano fuori a tratti mentre altre catene andavano ad avvolgersi attorno al Demone. Quest'ultimo tentò un'ultima disperata difesa, letteralmente esplodendo di rabbia e avvolgendosi di fiamme nere e blu.
    Per un attimo temette che si stava per liberare, tuttavia altre due semisfere d'acciaio fecero la loro comparsa avvolgendolo da ambo i lati mentre le catene nuovamente lo sigillavano in maniera permanente.
    Infine comparve un Fuda scacciando le tenebre che albergavano in lei, e ponendo così una conclusione a quello scontro.
    Ora vi erano solamente lei, quella sfera e il bianco candido come la neve della sua mente che l'avvolgeva.
    Esausta chiuse gli occhi salvo poi riaprirli nella realtà fisica, ritrovandosi davanti alcuni volti.
    Primo fra tutti vi era Febh ancora in mutande, il quale la fece sorridere portandole tuttavia una fitta di dolore.
    Alla sua sinistra poi compariva Eiatsu, il tizio delle carogne da come l'aveva descritto l'Amministratore quella volta e infine un terzo uomo, decisamente massiccio e dai lunghi capelli bianchi, il quale non la ispirava molto almeno all'apparenza, inoltre sembrava star guardando storto Febh.
    Lei dal suo canto era sdraiata a terra, e respirare nuovamente aria pura e limpida, fu come bere un bicchiere d'acqua fresco per lei.
    Febh la osservava a braccia incrociate e rimase così per qualche istante, per poi prendere parola e congratularsi con lei con il suo solito modo di fare.
    Avrebbe voluto rispondergli e fare qualche battuta, così per alleviare la tensione e farsi una risata però era decisamente ridotta male per tanto si trattenne, doveva starsene calma e buona.
    Per tanto si limitò ad annuirgli convinta, in viso un leggero sorriso.
    Tuttavia quando fece la battuta sul rischiare la vita, proprio non ce la fece a trattenersi e incurante della nuova fitta di dolore che l'avrebbe attraversata, rispose a sua volta.
    Come reagì Eiatsu alla frase di Febh non la convinceva, però non le importava al momento. Andava più che bene così.

    Eheh.. Te l'avevo detto, no? Un braccio, una gamba. Che importa quale sia il prezzo.

    Subito dopo si zittì digrignando i denti, il corpo era tutto un dolore unico e aveva un mal di testa disumano. Considerando che aveva appena affrontato un Demone, era comprensibile.
    Subito dopo si voltò iniziando ad allontanarsi, e rivolgendosi a lei appena un'ultima volta prima di uscire ammonendola di non provare a sforzarsi ulteriormente in quel giorno.
    Da quanto le disse il suo corpo era ferito, ed era più che comprensibile visto che l'aveva controllato il Nibi, probabilmente per attaccare Febh stesso.
    Si lasciò aiutare per mettersi in piedi, mentre annuiva un'ultima volta seria in volto alle raccomandazioni dell'Amministratore.
    Indubbiamente le cose sarebbero cambiate da quel giorno, sarebbe dovuta stare molto più attenta in quanto era sia una protezione aggiuntiva a difesa di Oto, sia una bomba ad orologeria che avrebbe potuto procurarle seri danni se il Demone si fosse liberato completamente, certe misure di sicurezza erano il minimo.
    Esausta si appoggiò completamente ai due che l'aiutavano, lasciando quantomeno che l'accompagnassero fino fuori così che potesse ricevere cure adeguate.
    Sentì distrattamente le parole di Febh in lontananza, tuttavia non ci diede troppo peso in quel momento.
    La sua mente giusto per un attimò le ripresentò quelle che erano state le parole del Nibi, la sua rabbia e il suo odio contro gli umani.
    Con un sorriso mesto si passò una mano sulla pancia, dov'era situato il sigillo e quasi accarezzandolo.
    Avrebbe fatto in modo che le cose cambiassero anche per il gatto stesso, non solo per lei. Ora erano in due.
     
    .
761 replies since 30/6/2006, 17:22   15411 views
  Share  
.