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Waket.
Come vanificare ore di lavoro
VI - In una manciata di secondi
Hebiko rimase positivamente colpita dal suo colpo di fortuna: il ragazzo accettò la missione, dicendole che conosceva bene quel luogo. Con una mano poggiata alla scrivania ed una al fianco, fissò il ragazzetto con un ghigno soddisfatto, commentando allegra:
Ottimo! E’ la missione che fa per te allora. Tutti hanno bisogno di aiuto prima o poi. Vedrai, sistemeremo le cose in un lampo.
Le cose stavano andando bene, troppo bene. Un rumorino lontano si stava avvicinando a loro molto rapidamente: Vipera non fece in tempo a voltarsi del tutto che la parete esplose, mandando all’aria carte, mobili e il lavoro appena concluso della serpe. Sconvolta, con i capelli spettinati per via dell’esplosione, fissò Febh e Ssalar con la faccia di… beh, di chi si era appena visto esplodere una parete addosso. Ed ascoltò tutti i loro discorsi, senza fiatare. Un leggero tic all’occhio, una premonizione che qualcosa sarebbe esploso di nuovo.
Prese in mano il resto della missiva, consegnatagli dall’Amministratore, leggendola distrattamente e porgendola al giovane ninja. Con calma innaturale, lo spinse con delicatezza per le spalle, accompagnandolo fuori dalla porta.
Kato, per cortesia occupati tu di quel foglio. Domani, in ufficio, alle 7. Puntuale mi raccomando. Ora scusami, ci sono importanti questioni burocratiche da risolvere.
Gli avrebbe chiuso la porta alle spalle con delicatezza. Poi, voltandosi lentamente, avrebbe mostrato la peggiore delle occhiate allo Yakushi, pareva fosse in procinto di farlo esplodere con il solo sguardo.
Si può sapere in nome dei Kami come TI è SALTATO IN MENTE DI FAR ESPLODERE LA PARETE?! Guarda cos’hai combinato!! Ho impiegato ORE a sistemarti l’ufficio, e a te ci è voluto un solo secondo per mandare tutto all’aria!
Più andava avanti con le parole, più avanzava a passi pesanti verso Febh, cercando di farsi sempre più grossa in modo da farlo finire rannicchiato in un angolino, tra le macerie appena create.
Ti avevo ordinato tutti i fogli più urgenti, dovevi solo tornare e firmarli. Ma NO! Dovevi mandare tutto all’aria vero?! Vanificare tutto il mio lavoro accurato, mentre cercavo di alleggerire il TUO!
Farlo sentire in colpa era un’ottima tattica, anche se ora le stava venendo istintivo. Temendo la sua forza non avrebbe mai usato le maniere forti contro di lui, ma dato che bastava una sgridata con le giuste motivazioni, non c’era motivo di passare alla violenza.
Puntò il dito contro di lui, minacciosa, indicando poi la stanza.
Tu. Adesso. Sistemi. TUTTO. Non uscirai da questa stanza fino a che non la vedrò BRILLARE. E una volta finito, ti conviene ricordare qual’era il dettaglio finale della missione, e anche le dosi della ricetta. Non sei nemmeno in grado di fare una cosa completa per bene?! Ti conviene dimostrarmi il contrario sistemando questo disastro ALL’ISTANTE!
Se Kato non si fosse allontanato avrebbe udito senza difficoltà le grida di Hebiko, così come i passanti si sarebbero potuti godere lo spettacolo dall’esterno. Ssalar era fortunato, essendo un rettile non si sarebbe mai preso una sgridata dalla ragazza. Certo, sarebbe finito vestito come una bambolina prima o poi, ma ancora non poteva saperlo..