- THUGS DON'T FORGET -

_{Prese in giro - parte VI}

La conversazione sull'argomento Mikawa proseguì ininterrotta. Proprio mentre il vecchio muratore aveva finito di ricostruire il muro distrutto dall'elefante, e subito cominciato a passare uno strato di calce necessario alla futura imbiancatura, Shinken rimase ad ascoltare Febh con il suo solito volto noioso ed inespressivo. Il Jonin della squadra speciale si ritrovò a sorvolare sulla questione riproduttiva del villaggio (argomento che avrebbe affrontato con Kato il prima possibile), ma non riuscì a trattenersi dal dare una risposta all'amministratore.

E' proprio questo il punto Febh: ad Oto siamo divisi.

Nel tempo Diogenes ha conquistato la fiducia di molti abitanti e ninja del villaggio, cosa di cui io e te - invece - non ci siamo evidentemente preoccupati. Dovremmo lavorare uno al fianco dell'altro, senza nasconderci a vicenda informazioni, decisioni ed... accordi, che siano interni od esterni al villaggio. Tutti quanti. Notò lo sbuffo di Febh e capì che lo stava portando al limite. Lasciò cadere il silenzio dopo quella sua ultima uscita e poi riprese. ...so che ci sono delle questioni che vuoi tenere nascoste a Diogenes ed a tutto il villaggio, Febh, e questo non credo sia un bene, ne per te, ne per Oto. Lo guardò intensamente negli occhi, attraverso la sua finta montatura, ma poi fece comparire un grande sorriso sul suo volto. Gli avrebbe voluto dire che sapeva dello Yonbi, ma poi scelse di non farlo, pur di preservare l'integrità del muro che aveva appena finito di ricostruire (e del piano malefico che il Garth stava architettando).

Ma il mio è solo un parere ed il tuo invece è un ordine... spero però che da oggi si possa cominciare a costruire un futuro diverso per il Paese delle Risaie. Sperava che quella conversazione avrebbe fatto riflettere l'Amministratore, anche se era ironico che fosse proprio uno dei cospiratori a fare quel tipo di discorsi.

Kyashin Takatsui è morto.

Inutile starti a spiegare come ed in che circostanze, è sufficiente dire che si è sacrificato per dare a me l'opportunità di sopravvivere a... questo. Alzò il braccio e si sfilò il guanto, mostrando all'amministratore una mano alquanto particolare. Era piena di micro tagli, od almeno era quello il modo più semplice di descrivere la sua pelle, ed al Jonin bastò una modesta quantità di chakra per farne vibrare la cute e farla mutare di forma e d'aspetto. Grazie al sacrificio di Kyashin sono diventato portatore sano di un virus. Ha attecchito sui miei geni e sui miei occhi; sono rimasto cieco fino al giorno in cui ho provato ad attivare i geni della mia Kekkai Genkai, il risultato è questo...

I suoi occhi cruciformi si illuminarono di un bianco puro, tanto quanto quello di chi apparteneva al clan degli Hyuga, ma invece di aumentare le capacità della vista del Jonin, Shinken divenne cieco. Una storia complicata da spiegare: la Kinjutsu di Oto gli aveva permesso di sopravvivere all'infezione, grazie al sacrificio del fratello, ma il batterio si era legato in maniera indissolubile ai geni del Byakugan che non era mai riuscito a risvegliare in giovane età.

Temevo che dopo la mia partenza fosse stata messa una taglia sulla mia testa, dichiarandomi un traditore. Diogenes era l'unico del villaggio che sapeva dei motivi per cui mi ero allontanato da Oto, essendo stato lui stesso a farmi uscire dalle mura senza far scattare l'allarme. Avevamo un accordo: una volta risolto il problema sarei dovuto tornare... e così ho fatto.

Avrebbe volentieri continuato a parlare con Febh, ma gli era stata appena assegnata la sua prima missione come membro della squadra speciale e, soprattutto, l'amministratore aveva esplicitamente chiarito la sua posizione sulle informazioni sensibili che non avrebbe condiviso. Ghignò nel sentire il nome in codice che gli venne assegnato; per quanto fosse un tipo particolare, l'Amministratore del Suono gli aveva trovato un nome che gli piaceva, e forse gli calzava anche.

Mhmmm... Incantatore di Serpenti, mi piace.

Disse mentre copriva nuovamente la mano con il guanto. Fu il vecchio ad uscire per primo dalla stanza, poggiando a terra secchiello e spatola, mentre Shinken fece lo stesso solo dopo aver abbassato il capo in segno di saluto allo Yakushi. Aveva compiuto un piccolo passo in avanti: per se stesso, per il piano del Garth, ma soprattutto per tutta Oto.