È colpa tua. Ratty
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Lavori Onerosi
L'amministrazione era un bell'edificio di due piani verniciato di fresco con materiali che anche una persona inesperta avrebbe riconosciuto come dozzinali. Era stata buttata giù tante di quelle volte che non valeva la pena sprecare risorse: sarebbe stata distrutta ancora e ancora e ancora. Subito all'ingresso un grosso bancone accoglieva in genere uno o due impiegati pieni di scartoffie che fungevano da segretari. Altri uffici erano in dei corridoi a destra e sinistra, e ampi schedari riempivano le pareti, ma di fatto l'impressione generale era quella della quiete prima della tempesta. L'Amministratore di oto normalmente stava al piano di sopra, il suo ufficio poco distante da quello della sua segretaria, e raramente ne usciva se non per andare nei sotterranei (ecco, quelli avevano materiali di primordine) o per provare a scappare...mentre di solito passava il 90% del tempo a inventarsi metodi per lavorare meno e dormire di più...il che in genere implicava trovare qualche distrazione per Hebiko.
Però in quella specifica giornata, per qualche strano motivo, aveva deciso di andare a vedere cosa stavano facendo i suoi impiegati, con un largo sorriso che implicava solo guai. Solitamente in sua presenza le carte si mescolavano, cadevano, gli archivi prendevano fuoco e si sviluppavano improbabili piaghe che avrebbero fatto pensare a maledizioni terribili. In quel caso specifico era appena sceso di sotto, causando un completo irrigidimento degli impiegati per il terrore di cosa stava per succedere, quando i due nuovi arrivati entrarono nell'edificio, forti dei loro abiti sgargianti. Oh, salve. Poi verso gli impiegati. E' arrivato il Circo? Non avevano detto che non sarebbero mai più tornato, nemmeno a costo della vita, dopo quel piccolo incidente con le tigri quando sono andato in visita ufficiale?
Di fatto non li aveva ascoltati.
Beh, sono io che amministro questo posto. Un tizio non tanto alto, con capelli neri tenuti abbastanza corti, tutto sommato di aspetto innocuo e blando con quella felpa con cappuccio e dei semplici calzoni...se non fosse stato per gli occhiali finti, privi di lenti (che lo inquadravano come una persona bislacca) e per quella strana, sottile sensazione di pericolo che trapelava dalla sua sola presenza, forse acuita dagli sguardi all'orlo dell'isteria che gli lanciavano i suoi sottoposti. E voi siete? Non il modo migliore per un colloquio ufficiale, stare in piedi proprio all'ingresso degli uffici amministrativi, senza privacy nè sedie. Ma in fondo Febh non era granchè amante delle cerimonie...a meno che non fossero stupidamente esagerate. Vi dico subito che se avete spettacoli coi pagliacci vi conviene cambiare repertorio...quegli stupidi nasi rossi mi fanno venir voglia di impiccagione. Invece adoro i giocolieri...anche se ogni volta che li guardo finiscono sempre per perdere clave o armi e farsi male... Un commento che non lasciava presagire niente di buono. Da che circo avete detto di arrivare?
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