Ero lì che camminavo con Baffetto verso l'Amministrazione e scoprì tante cose in quei pochi minuti, sapete?
La prima cosa: c'era gente che doveva soldi a Baffetto in quel di Kiri e, lo ammetto, mi passò per la mente di sfruttare il suo nome per beccarmi qualche pranzo gratis, ma l'idea fu subito accantonata
al ricordo di essere stato palpeggiato perché poco onorevole.
Quindi sei uno che viaggia molto se hai debitori a Kiri?, gli chiesi comunque.
La seconda informazione era che le fontane di Oto erano strane: funzionavano a sangue e serpenti,
E come fa un onesto senzatetto a lavarsi qui da voi? Non fa bene all'igiene lavarsi con i serpenti, il sangue non penso aiuti nemmeno... normalmente io prima mi sporco di sangue, poi mi lavo..., erano queste le notizie che mi facevano essere felice di essere un senzatetto kiriano e non otese, oltre alla natura degli otesi visti fino a quel momento (che vi ricordo: uno m'aveva palpeggiato, l'altro aveva insinuato che non volevo sporcarmi le mani a combattere).
Terza cosa che imparai: non dare le spalle a Baffetto! Mi ero girato un attimo, non è che m'ero seduto a farmi un pisolino (con quel tizio vicino dedussi che era meglio evitare) e mi ritrovo che improvvisamente lui è vestito in modo completamente diverso, ma comunque pacchiano da far ridere, e, cosa più grave, anch'io ero vestito in un modo spaventosamente pacchiano!
Cioé... non c'erano parole per descrivermi ero veramente
assurdo(ovviamente niente mascherina)
!
D'improvviso la vergogna m'invase e la mia fronte si abbassò quasi fino al suolo.
Devo arrivare così alla loro amministrazione? Qui finisce che mi arrestano! fu il mio primo pensiero perché a Kiri avevo visto e sentito di gente arrestata, o uccisa, per molto meno... criminali giustiziati nella notte, probabilmente perché vestivano in modi del genere!
E quel vestito sembrava che fosse intinto in quest'acqua di Colonia di cui parlava il Baffetto, un'acqua che a suo dire veniva da un villaggio chiamato di Colonia, appunto.
Ora, voi direte: "Ma non ti sembra un pò strano, Fudoh?", probabilmente mi sarebbe sembrato strano, non mi fossi vergognato come un assassino per il vestito che avevo addosso!
Comunque, in un modo o un altro, con un alone di vergogna su me stesso, arrivammo all'amministrazione ed ecco che presentandoci, scoprii che Baffetto aveva un nome assurdamente lungo e complicato, che semplificava in Dorian.
Io sono Fudoh, con l'h, l'ho appena detto anche a loro..., dissi, prima che si parasse davanti a noi uno strano tizio con degli occhiali finti che disse di essere quello che amministrava il posto.
Ho trovato quello che amministra l'amministrazione!, il ché, permettetemi, era un colpo di fortuna, magari ci sbrigavamo e potevo togliermi quei vestiti orrendi.
Certo, il fatto che mi chiese di nuovo il nome non è che mi rallegrò, per la terza volta dissi:
Fudoh, di Kiri. Questo è Baff... Dorian di Oto. e quello bellamente se ne fregò e fece uno strano discorso su nasi rossi e giocolieri, per poi chiedere da che circo arrivavamo.
Ora. Voi mi conoscete ormai? Sono una persona paziente, tranquilla, pacata, dove mi piove, mi scivola via... e vorrei vedere a vivere per strada senza un ombrello, sapete quanto piove a Kiri? Ma sto divagando.
Quando quel tizio mi chiese da che circo arrivavamo, il mio umore, già danneggiato dal vestiario fu ulteriormente colpito, quindi ispirai.
Amministra-amministrazione-sama,, esordii così capiva che parlavo con lui,
Io sono un genin di Kiri, mi chiamo Fudoh., scandii ogni lettera di KIRI e di FUDOH per bene,
Questo tipo con i Baffetti è un vostro ninja, si chiama Dorian. Lo so, siamo vestiti in modo vergognoso ed è colpa di Baffetto qui, ma non faccio parte di nessun circo, non ci ho nemmeno provato ad entrare, non li accettano i senzatetto a quanto pare! Ma sto divagando.
Sono qui per segnalare, che ho dato una mano ad una qualche festa di villaggio che avete avuto mesi fa dove c'è stato un mezzo attentato e Baff... Dorian qui, era presente e può testimoniarlo., c'era da vedere come avrebbe risposto il tipo, mentre cercavo di far parlare, con un movimento del capo, anche il mio pacchiano compagno di viaggio.
