Ufficio Amministrativo[Amministrativo]

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  1. ~Cube
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    Il Fiore Lupo

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    Uno spiacevole inconveniente


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    [Antefatto]



    Sopra di me, nella gerarchia di Oto, potevo effettivamente contare tre persone. Tre Ninja ai quali, almeno secondo il nostro codice militare, dovevo obbedienza e rispetto. Questi erano anche tre mostri e sfidarli sarebbe stato un gesto sconsiderato, se non pazzo. Per quello dovevo ragionare con attenzione.

    L’Amministratore Febh Yakushi, il Capoclan Mikawa e il Jonin Shinken-sama, ex Guardiano delle Mura di Oto erano quelle tre persone. Guardai la lettera, che tenevo con la mano. Quella lettera siglata con il sigillo di Oto e indirizzata all’Hogake poteva essere stata scritta da uno di loro tre. Come no, del resto, ma poiché era rivolta alla massima autorità del Villaggio della Foglia le possibilità erano alquanto elevate.

    Eppure Hebiko era la chiave in questa storia. Perché consegnarla a Kane? Quel ragazzo era stato chiaro, era stata la Vipera a dargli in mano la missiva, con un ordine specifico. Non aprirla. La logica mi imponeva di pensarla come il viandante che si era presentato alle mura. Non poteva effettivamente trattarsi di qualcosa di importante. Per quanto uno non poteva fidarsi di una persona lei era sempre una Otese e non avrebbe di certo mai dato in mano qualcosa di sensibile ad un tizio che nemmeno apparteneva all’Accademia.

    Mi stavo sempre più convincendo che Kane l’aveva vista lunga. Era forse una prova, un tentativo di arruolare il ragazzo tramite una sorta di compito. Ma se fosse stato veramente così lì stava l’errore di Hebiko. Non aveva senso come compito! Come si sarebbe mai potuta aspettare che avrei lasciato passare dal Gate un tizio qualunque con un lettera rivolta all’Hogake. Sarebbe stato normale bloccarla e indagare. Poteva essere eccesso di zelo, scrupolo o paranoia… ma gli eventi di Kumo. Quel mostro che devastò Oto e i miei trascorsi personali ad Iwa mi avevano cambiato e reso decisamente più sospettoso.

    Già, indagare. Quello era il punto. Le ipotesi dunque erano due, la meno probabile (o almeno era quello che speravo) era che si fosse trattato di un clamoroso sbaglio. Un lettera consegnata da Hebiko in mani non affidabili. Ma non volevo nemmeno pensarlo. Il secondo invece, molto più concreto, era che il suo contenuto era privo di valore. Così mi decisi.

    Ero un Chunin e avrei aperto quella lettera, la curiosità e la voglia di chiudere quella storia il prima possibile predominavano sul resto. Certo, me ne sarei assunto la responsabilità. Se la lettera fosse stata scritta da Hebiko sarei andato da lei a spiegarle la situazione. A farle capire che in quel modo aveva creato più problemi che altro. Mentre… bhè se fosse stata scritta da qualcuno altro avrei reagito di conseguenza.


    Ciao sacco di pulci!
    Spero che tu ti sia allenato per bene dopo il nostro ultimo addestramento. Pensavo di passare a trovarti uno di questi giorni, giusto per vedere i progressi. Prepara una stanza per me e per Hebiko!
    Il fantastico e bellissimo Febh Yakushi


    Mandai giù a fatica la saliva. Per un attimo tentennai. Quello a quanto sembrava era un vero e proprio messaggio rivolto all’Hogake scritto nientepopodimeno che da l’Amministratore in persona! Tralasciando tutti i vari ragionamenti che potevo formulare riguardo al rapporto decisamente insolito tra Febh-sama, Hebiko e l’Hogake il punto della situazione era ben più grave. Perché Hebiko aveva consegnato una lettera del genere a Kane? Un errore? Una pazzia? Ma tutto ciò ormai non aveva più senso.

    Dovevo scusarmi direttamente con Febh. Con quel mio gesto avevo bloccato una missiva dell'Amministratore e sarebbe stato solo questione di tempo prima che Febh lo sarebbe venuto a scoprire. I passaggi sarebbero stati semplici: Hebiko aveva dato la lettera a Kane, Kane è andato via dal Villaggio, nessuno ha più risposto a Febh e la colpa sarebbe stato per induzione del Guardiano. O comunque sarebbe stato il primo sospettato. Prima avrei spiegato la situazione al Jonin prima avrei risolto quel grattacapo, e avrei evitato forse gravi conseguenze.

    Generai una copia fisica di me stesso, lasciandola alla mura, e così mi diressi verso il Palazzo dell’Amministrazione. Una volta giunto chiesi direttamente di Febh-sama – Chunin Kato Yotsuki, massima urgenza. Voglio parlare con l'Amministratore in privato. O ditemi dove posso trovarlo. - Non aveva alcun senso passare per Hebiko. Lei, per quanto, sicuramente coinvolta in tutto questa storia oramai era passata in secondo piano. Prima mi sarei spiegato con lo Yakushi e poi forse avrei inteso con la Serpe. Per prima cosa dovevo pensare alla mia incolumità, l’immagine del braccio di Shinken non mi era ancora passata di mente.

    Se Kato riesce ad ottenere un incontro direttamente con Febh…

    Sarei entrato nella sua stanza, con riverenza, e senza dire una parola mi sarei avvicinato verso di lui:

    - Febh-sama. Sono qui ufficialmente per porle le mie scuse. Sincere. - avrei inchinato la testa verso il basso - Non volevo assolutamente mancarle di rispetto quando ho aperto questa lettera! Addirittura di mettere in discussione la vostra personale relazione, privata, con l'Hogake. Non avrei mai detto che questa lettera è stata scritta da lei e quando me ne sono accorto sono corso qui... consapevole del gesto. - avrei a quel punto allungato la mano verso l'Amministratore - Prego, la prenda. E' sua. Anzi, vostra. - avrei atteso così qualche secondo, affinché Febh-sama avrebbe avuto modo di realizzare le mie parole e raccogliere la missiva.

    - Tuttavia mi permetta di giustificare il mio gesto. Nella giornata di ieri alla mura si è presentato un tizio sconosciuto, un certo Kanehisa. Si è presentato come viandante scappato dai propri doveri di Ninja da Kiri, ma non essendo ufficialmente ricercato, gli ho concesso un’opportunità per redimersi e magari accettare la causa di Oto. Per questo motivo lo indirizzai qui in Amministrazione, da Hebiko. – attesi un secondo – All'alba di questa mattina tuttavia questo Kanehisa si ripresentato riportandomi diverse cose. In primo luogo gli era stato affidato un compito da Hebiko direttamente, stando alle sue parole. Quello di portare questa missiva all’Hogake, come era precisamente indicato dal destinatario. Inoltre gli era stato detto di non aprirla o consegnarla per nessun motivo. Naturalmente ho ritenuto subito sospetta la situazione. Perché l’Amministrazione di Oto aveva consegnato una lettera siglata con il sigillo di Oto e indirizzata all’Hogake al primo sconosciuto? Perché Hebiko aveva affidato questo compito a Kanehisa? Banalmente ho compiuto il mio lavoro di Guardiano. Ho cercato di capire per filo e per segno che cosa è effetivamente successo e dopo averlo interrogato, senza troppe conseguenze, ho ritenuto che si trattasse di un errore o un gesto effettivamente voluto. Magari una sorta di prova, per quanto assurda visto che si stava dando in mano a nemmeno un Ninja di Oto una missiva di Oto. Così decisi di aprire la lettera e scoprire che in realtà era un messaggio scritto da lei in persona. – rimasi di nuovo in silenzio – Per questo… Febh-sama mi scuso. E le chiedo di spiegarmi la ragione di tutto questo. Se è una procedura particolare, un accordo con Hebiko o qualunque altra cosa ritengo di doverla sapere per evitare situazioni… spiacevoli come questa.– Non avrei avuto altro da aggiungere. Avrei spiegato le mie motivazioni, ora sarebbe toccato allo Yakushi decidere il da farsi.


     
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761 replies since 30/6/2006, 17:22   15408 views
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