Ufficio Amministrativo[Amministrativo]

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  1. Roroo 2.0
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    I mostri del bosco dei sussurri


    Amministrazione otese




    Hebiko rischiò di far piangere il bambino appena mise piede nel suo ufficio. Un primato nella storia di Oto.
    Alla domanda dove fosse suo padre, il labbro inferiore tremò e si portò sopra quello superiore, con gli occhi che si riempirono di tristezza liquida. Riuscì a stento a non capitolare in un pianto disperato che lo avrebbe messo in cattiva luce.
    Sua madre gli diceva sempre che a undici anni non era permesso piangere e che suo padre, diventato un angelo in cielo, lo avrebbe ammonito per la sua debolezza. Si limitò a tirare su il naso mentre Hebiko prometteva punizioni a un povero impiegato colpevole di aver trascurato delle informazioni.
    È cattiva come dicono. Pensò, deglutendo, quando la sentì promettere punizioni per aver trascurato delle informazioni sul suo conto. A quell'età, i castighi non avevano alcun significato e seppur nel Suono i fanciulli divenivano grandi in tenera età, il biondo era un figlio anomalo: barricato giorno e notte nella sua dimora, non era mai sceso in strada senza sua madre se non per gli allenamenti in cortile. L'unica volta in cui era sgattaiolato fuori dalla sua abitazione, aveva partecipato alla terrificante riunione per la proclamazione del Kokage.
    Yukine era un talento vero, cristallino, unico studente ad aver superato un test del neo Kokage, ma era ancora un bambino, con i suoi pregi e i suoi difetti, come l'essere viziato e molto "mammone". Tutto ruotava attorno alla figura materna. Sarebbe andato d'accordo con Hebiko?
    Si avvicinò ai divanetti insieme alla segretaria.

    CITAZIONE
    Non temere, la tua unica colpa è di essere troppo bravo per la tua età. Non nego che mi aspettavo qualcuno di più... grandicello, ma sono sicura che saprai dimostrarmi la tua maturità durante la nostra missioncina.

    Mia madre dice che i migliori meritano un premio. Sono qui per un regalo? Chiese con un sorriso a trentadue denti, interrompendola. All'idea di un regalo, la tristezza era scomparsa, salvo se la Genin non lo avesse strangolato.
    Scelse la fragranza ai frutti di bosco, la sua preferita, ma il primo sorso gli andò di traverso quando capì di dover entrare nel bosco dei sussurri. Sapeva cosa accadeva in quel luogo maledetto, quali creature si aggirassero tra le fronde degli alberi e il sottobosco, quanti fossero scomparsi per poi essere ritrovati spolpati come un frutto.
    Oh..si, non...non ci sono mai andato. Sua madre gli aveva narrato orribili storie su quel luogo, come deterrente.
    Ci sono grandi mostri che ti rapiscono e ti mangiano pezzo pezzo...ti fanno anche bollire...però se sei buono ti lasceranno..ma proprio buono e divertente devi essere Gesticolava. Mia madre mi ha anche detto che lì vivono i più cattivi del mondo e lei ne ha sconfitti alcuni...Per mostrare la grandezza dei nemici sconfitti Yukine allargò al massimo le sue piccole braccia. giganti così, molto di più...mille volte di più.
    Poi sembrò tornare in sé, forse per l'espressione non molto soddisfatta della consigliera.
    In ospedale ho studiato medicina. So curare ferite, ustioni, cucire tagli e anche prendere contromisure contro i veleni. Qui ho tutto il necessario Ancora tremava all'idea di recarsi nel Bosco dei Sussurri, anche se, con la fantasia tipica dei bambini, la sua testolina aveva iniziato a pensare che la fama della cattiva consigliera di Oto avrebbe allontanato tutti i mostri.



     
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