"Ruotai su me stesso abbassando il busto quel tanto che bastava a sfilare sotto la sua spada ritrovandomi distante non piu' di due passi da lui, leggermente defilato sul suo fianco. Usai quella torsione per flettere le gambe e spingermi in un fendente cercando di contrattaccare. Era veloce, preciso, perfetto e mi stava gia' aspettando colpendomi al volto con l'impugnatura dell'arma da allenamento. Il sangue uscii copioso dal labbro inferiore, spaccato. Lo sentivo caldo colare nella bocca e le mie vesti si macchiarono di un cupo vermiglio scuro.
Il primo sangue era il mio."

Suo padre lo osservava con il solito sguardo austero in una posa elegante con la guardia bassa in una manifesta espressione di superiorita'. Il sangue del giovane Uchiha ribolliva a guardarlo e per quanto si sforzasse nel celare, sotto una maschera di siderale controllo minuziosamente costruita, ogni accenno di pulsione, gli occhi che avevano il colore di una tempesta notturna tradivano tutta la rabbia mal repressa, alimentata da un odio antico, come retaggio di un ferale istinto atavico.
Il grande dojo ligneo era un palcoscenico insospettabilmente freddo, in quelle prime luci del mattino, dove il picchiettare della pioggia sul tetto spiovente, copriva ogni altro suono e cosi' l'odore dell'erba bagnata del giardino ogni altro odore.
Movimenti lenti, concentrici, misurati che li portavano inesorabilmente uno verso l'altro, come due bestie che si studiano, ma gia' sanno, inconsciamente, che finiranno per azzannarsi alla gola.
Uno attacca, l'altro schiva, contrattacca e poi nuovamente immobili come per assorbire la lezione appena imparata.
Una danza ripetitiva, tesa, fatta di silenzi abissali e brutali offese.
Poi qualcosa cambia. Un lamento nel vento che soffia da settentrione, che porta con se il pungente odore salino di un lago nascosto nel bosco, il gracchiare di un corvo sorpreso dalla luce di una lampada che oscilla, qualcosa scombina la chimica di quel momento. Il giovane che si raccoglie su stesso per scattare in un moto di puro istinto omicida deciso a concludere quello scontro. Il padre, forse sorpreso da quella furia improvvisa o forse provato dal prolungato sforzo, indietreggia in una ritirata che ad ogni fendente subito e passo indietro fatto prende l'odore della sconfitta, una carcassa che richiama inevitabilmente i necrofagi.



"Ogni luce spenta. Il dojo di famiglia ammantato di ombre grige e surreali. Dalle porte una vista tetra. Il giardino in fiamme, la casa dove ero cresciuto rasa al suolo.
Come generati dal fumo dei fuochi morenti, shinobi dalle vesti nere e armati di spada mi minacciano da piu' lati. Accerchiato e disarmato mi guardo intorno come una bestia in trappola, sul volto un espressione mista di ira e disgusto, mentre la mia mente si chiede come eravamo arrivati a quel punto, al punto di perdere tutto.
Basto' quel pensiero, a colpirmi in faccia come uno schiaffo, portando con se la consapevolezza che quello che i miei occhi vedevano non era reale."

Aprii nuovamente gli occhi sulla realta'. Il dojo integro lo accolse con il suo semplice aspetto marziale e con il calore fatuo dei raggi solari che a stento filtravano le nubi e le grandi finestre. Suo padre era li ad un metro da lui , la sua spada immobile sulla testa, posa di un attacco mai nato. Si ricompose e lo odio'.
Avevamo detto niente justu mi pare.
Lo avevamo detto. E se fossimo stati in guerra tu ora saresti morto. Impara in fretta figlio.

Ad interrompere quel gelido frangente conflittuale fra i due consanguinei sarebbe stata proprio la missiva.
...

Aveva smesso di piovere a meta' mattinata. Il cielo strappato alle cime degli alberi e brandelli di nuvole arrampicanti al fianco dei pendii. Il vento era andato a correre altrove e aveva lasciato dietro di se' erbe e foglie tremolanti. La lettera demandava urgenza e con tale Indra si era mosso, coprendo un kimono di cotone pregiato e la sua attrezzatura con una veste da viaggio grigia, era partito la notte dello stesso giorno per la sconosciuta ed anonima città di Shibungo. Era insolito che ad uno studente dell'accademia fosse chiesto di partecipare ad una missione, ma visti i tempi di forti tensioni, forse i Villaggi avevano deciso di mettere alla prova sul campo gli aspiranti shinobi che si erano distinti, per formare prima possibile nuove forze da utilizzare nei conflitti.
L'uchiha non poteva saperlo e non aveva neanche speso troppo tempo a chiederselo, entusiasta di quell'occasione per mettere alla prova il suo addestramento. Far parte di un clan tanto prestigioso, che di mestiere faceva la guerra, poneva inevitabilmente una certa pressione sui giovani membri, indottrinati fin dalla tenera' eta' ad eccellere. Ed "eccellere" era proprio una delle priorità del giovane ninja di Konoha, che si addestrava meticolosamente giorno dopo giorno animato da un'ambizione affamata ed un orgoglio radicato.
Il viaggio era stato semplice e privo di qualsivoglia imprevisto, ma adesso che la meta era vicina ed i profili degli edifici della cittadina si allungavano verso il cielo plumbeo come dita adunche di una mano, l'esitazione sospesa e fremente di una grande presenza rapace che lo osservava, lo porto' ad incrociare lo sguardo del ragazzo al limitare della foresta.
Come gemme liquide sotto la pallida linea delle sopracciglia, gli occhi scuri dell'aspirante genin trafissero la silente ed inquietante sentinella, senza pero' che questi rallentasse il suo passo, ne deviasse dalla sua direzione. In fondo, per quanto ne sapeva, poteva essere chiunque, un viandante come uno del luogo. Nessuno per cui Indra avrebbe fatto attendere il suo contatto alla Taverna della Bianca Fanciulla.

Chakra: ???/10

Vitalità: ???/8

En. Vitale: ???/30

Statistiche Primarie
Forza: 100
Velocità:  100
Resistenza: 100
Riflessi: 100

Statistiche Secondarie
Concentrazione: 100
Agilità: 100
Intuito: 100
Precisione: 100

Slot Difesa
1: ///
2: ///
3: ///

Slot Azione
1: ///
2: ///
3: ///

Slot Tecnica
1: ///
2: ///

Note
///

Era stato come immergersi in un caotico mercato di mare di quelle citta' lontane del sud. Effluvi di persone che seguivano una marea scostante, dove alcol, cibo grasso e donne dalla moralita' discutibile si mescolavano a uomini naufraghi nelle loro stesse vite. Galleggiavano tutti nel fumo leggero delle torce e delle candele, con il loro vociare che dipanava la trama dei suoi sussulti compositi in un leggero bordone, come una rete tesa sotto le travi nere del grande salone, tra i muri ricoperti di tappezzerie sciupate e rivestimenti di quercia, sotto gli sguardi lucidi di ritratti e dipinti dalle cornici massicce. Talvolta una voce superava la cresta del flutto attorcigliato su se stesso, talvolta la punta di un riso femminile cinguettava nel brusio.
" Uno spettacolo deprimente " penso', mentre come un pesce fuor d'acqua cercava un modo per superare le correnti avverse al suo passaggio senza sfidare la marea, che come gli era stato insegnato, a nulla serviva contrapporsi alla sua forza. E fu proprio prestando quest'attenzione, alla ricerca di un segno che potesse rivelare l'identita' del suo contatto, che i suoi occhi neri si trovarono a fissarsi nuovamente in quelli del ragazzo visto pochi minuti prima al limitare della foresta, che non era piu' un signor nessuno, ma diventava qualcuno da cui guardarsi, forse. " Che sia lui il mio contatto?"
Una domanda fugace, soppressa mentre lo perdeva fra la folla, ma che lo aveva distratto abbastanza da commettere l'unico errore che non avrebbe dovuto fare, resistere alla marea.
Indra era tante cose, era giovane, inesperto, orgoglioso e intimamente facile all'ira. Una personalita' perfetta per chiunque fosse in cerca di qualcuno con cui menare le mani. Ma fortunatamente non era stupido. Visto il suo naturale temperamento, l'accademia ed il clan si erano premurati di lavorare molto sulla sua disciplina per iniziarlo alla via degli shinobi. Se fosse stato un ragazzo qualsiasi quindi, forse avrebbe reagito d'istinto rispondendo a tono a quell'energumeno ed il suo atteggiamento di sfida. Ma Indra era un Uchiha ed un futuro ninja della Foglia, aveva una missione e non l'avrebbe compromessa per mettere a posto un ubriaco. Rimase quindi saldo, senza proferire parola, aggrappandosi a quell'autocontrollo costruito con fatica, mentre gli occhi, pozzi neri di petrolio, tradivano il suo reale pensiero " Non reagisco molto bene alle minacce" che in situazioni diverse si sarebbe concretizzato in una sequenza di sigilli e probabili feriti. Quella tensione sospesa crollo' non appena il terzo figurante di quel teatrino fece la sua comparsa innescando la rissa. Brutale ed incontrollata, sarebbe continuata sia che lo shinobi della foglia fosse intervenuto o meno e benche' quel gesto di "violenza gratuita" lo avesse fatto sussultare, come e' umanamente comprensibile, preferi' sfruttare la confusione per defilarsi da quello scontro non voluto. Non doveva nulla all'uomo che si era intromesso, ne dimostrare nulla a quel branco caotico di "naufraghi". Se fosse riuscito, avrebbe individuato la scala lignea, che con scalini ripidi e alti, saliva fino al primo piano, caratterizzato da una balaustra che si affacciava sull'ampia sala, dal quale avrebbe potuto osservarla e cercare chi doveva incontrare. Tentando di sfruttare il chakra, facendolo fluire fra i muscoliImpasta un bassissimo per migliorare di una tacca agilita, avrebbe provato a scivolare sinuoso ed elegante fra gli abbracci violenti, le bottiglie lanciate e le sedie rotte, senza farsi tirare a fondo da quella caleidoscopica spirale d'insensata baraonda, fino a ritrovarsi appoggiato a quella balaustra, guardando dall'alto verso il basso "La Bianca Fanciulla" e chiedendosi:
"Dove e' finito? "

La radura ritagliata tra gli alberi, come se il cielo vi avesse sputato un getto di saliva corrosiva per immergersi la sua luce glauca, gli accolse come una terra di nessuno, pronta a dargli asilo da occhi indiscreti. Uno spazio tra le cime ed i tronchi, circondato dalla boscaglia, i rovi giganti di pruni e ortiche con punte come dardi, alte fino al sottopancia.
Indra aveva speso quel breve tragitto per assimilare quello che era successo. La forza e l'insensibilità di cui Kato faceva manifesto dicevano tutto quello che c'era da sapere su di lui, eppure Indra si trovo' comunque a chiedersi chi fosse, da dove venisse e fin dove si sarebbe spinto. Un baratro di capacita' gli separava e questo, piu' di tutto il resto, lo aveva impressionato. Quell'apatia di cui era stato accusato si era inevitabilmente protratta fino a quel momento, visto che a niente sarebbe servito il suo intervento o una sua parola. Si era quindi limitato a seguire il genin, annuendo dove necessario far intendere che aveva capito le informazioni che gli erano state trasmesse, per poi spostare i suoi occhi vibranti sul bersaglio del loro interrogatorio.
Chino, seduto sui talloni a pochi passi dal fuggitivo, lo studente di Konoha, lascio' che questi riprendesse un poco di lucidita' prima di parlare.

<< Setzu Setai. >>
Una voce insospettabilmente profonda per un ragazzo tanto giovane, scandii quel nome lentamente, forse cercando di catturare l'attenzione del suo portatore sul suo viso pulito e perfetto. Interrogare non era esattamente una delle materie didattiche dell'accademia, anche se qualche nozione base veniva spiegata e molti aspiranti shinobi venivano istruiti dai clan di provenienza, per proteggerne i segreti.
<< Abbiamo delle domande da farti. >>
Aveva un espressione severa, immobile come una statua di sale, mentre estraeva senza tante cerimonie un kunai dal porta armi legato in vita.
<< Ma prima, io,ho una domanda da farti. >>
Difficile dire, mentre rigirava la lama fra le mani, se lo facesse come deterrente per un eventuale azione dell'interrogato visto che non era ne legato ne costretto, oppure se volesse alludere a qualche ritorsione fisica se non avesse risposto
<< Come fai a sapere che sono un Uchiha? >>
Senso di appartenenza, tradizione, unita', orgoglio, erano sentimenti comuni quando si apparteneva ad un clan con un retaggio tanto antico quanto potente. E volenti o nolenti i loro membri erano prima degli Uchiha e dopo degli shinobi della Foglia. Indra non faceva eccezione.
<< Bastardi, pensate che due ragazzini come voi mi facciano paura ? >>
Rise l'uomo dalle discendenze straniere gettando anche uno sguardo all'impassibile genin di Oto.
Con un gesto un po' plateale forse, l'aspirante genin conficco nella terra accanto a se l'arma, attirando nuovamente su di se l'attenzione dell'interrogato.
<< Setsu, sai cosa succede ad un uomo che tocca il fuoco? Quello che succede a qualsiasi altra cosa... brucia. >>
Con movimenti rapidi, precisi ma rabbiosi, Indra compose i sigilli Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo e nuovamente Tigre, impastando il chakra nello stomaco e facendolo poi fuoriuscire dalla bocca in un getto di fiamme.

Katon: Goukakyuu no JutsuPalla di Fuoco Suprema - Katon: Goukakyuu no Jutsu
Villaggio: Konoha
Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre (5)
L'utilizzatore può emettere una grande palla di fuoco con gittata pari a 15 metri; la grandezza varia con l'esperienza dell'utilizzatore. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. La potenza è pari a 25. Può causare un'Ustione Leggera.
Tipo: Ninjutsu - Katon
(Consumo: Medio)
[Raggio Sfera: 1,5 metri ogni Grado]
[Da studente in su]

Se fosse riuscito nel suo intento, le gambe del suo bersaglio sarebbero state avvolte dal fuoco, nessun danno grave ovviamente, ma forse abbastanza da incentivare Setzu a non fargli perdere ulteriormente tempo. Se quell'uomo non avesse fatto menzione del suo clan prima, forse l'Uchiha avrebbe condotto quell'interrogatorio diversamente.

V


Con quel semplice gesto di astuzia Kato, benché non avesse scoperto ancora l'ubicazione del bersaglio, si era assicurato un piccolo esercito di informatori che lo avrebbero trovato per lui, o trovata in questo caso.
La bambina, che lo aveva lasciato ad aspettare accanto ad un piccolo tempio consunto di cui nessuno piu' si curava da tempo, porto' a termine il compito con una insospettabile celerita', degna delle squadre inseguitrici dei villaggi ninja.
Yumi Hayate, era una giovane donna graziosa, un manipolatrice crudele ed una mente criminale fuori dall'ordinario. Da quando era arrivata ad Ikitura, si era da subito affiliata ad una piccola banda di trafficanti, che importavano ed esportavano fuori dal confine del Paese del Fuoco. In breve tempo era riuscita, grazie alla sua capacita' analitica ed il suo senso per gli affari, ad aumentarne esponenzialmente i guadagni e l'influenza del gruppo, che possedeva fra le altre cose, il sontuoso ristorante al limitare di quella piazza. L'avrebbe trovata la.
Le "piccole spie" del genin di Oto, lo avrebbero informato che il locale faceva una discreta selezione all'ingresso, ma che c'erano tanti modi di accedervi oltre alla porta principale. Ad esempio, sul tetto dove erano stati ricavati gli impianti idraulici e di areazione della cucina, una porta di servizio permetteva di entrare nell'edificio passando per gli spogliatoi del personale, oppure sul retro c'era una botola utilizzata per lo scarico merci che dava direttamente sul magazzino.
<< Io ti consiglio la botola, so per certo che e' sempre aperta, nel caso ci fosse una consegna inaspettata. Ad ogni modo, la persona che cerchi sta mangiando ad uno dei tavoli della sala, ha un ampio vestito bianco, con il colletto di pelliccia e lunghi capelli rossi, dovresti riuscire a vederla anche dall'esterno. >>. Detto questo, la giovane mendicante sarebbe scomparsa fra la folla.
"Il Cigno", cosi si chiamava il ristorante, comprendeva un edificio di un unico piano ed una corte con qualche tavolo esterno per le giornate piu' calde. La sala di servizio era ampia, con tavoli tondi ed arredi terribilmente opulenti. Un'arpista pesantemente truccata e con una acconciatura tradizionale, vestita di seta dalle scarpe alla mantella, suonava un aria gaia e leggera, mentre camerieri dall'aspetto impeccabile ed i movimenti misurati, andavano e venivano dalla porta sbattente della cucina, servendo piatti e liquori ai commensali. Fra di essi, ad uno dei tavoli centrali, Yumi Hayate, insieme ad altri due signori ingioiellati e dai vestiti sgargianti, si godevano un grosso pesce cotto in crosta di sale.

Nel mentre Indra si preparava a salire sul palco di quello spettacolo di altri tempi. Era stato un caso fin troppo fortuito che il suo bersaglio si trovasse al centro di quel miasma di caos e violenza, rendendo cosi' semplice la sua individuazione. Ora sarebbe stato da vedere, se le capacita' dell'aspirante shinobi della Foglia, sarebbero bastate per metterlo al tappeto.
"Gioco pulito" , sorrise a sentire quelle parole, chiedendosi cosa significasse per quella feccia, o cosa avrebbe dovuto significare per lui. Gli shinobi si muovevano fra le ombre e colpivano celati da esse, i migliori di loro entravano a far parte di squadre tattiche che nascondevano i loro volti sotto maschere dalle fattezze animali. Cosa c'era di pulito?
Indra credeva nell'onore della causa, nel rispetto dei legami e delle tradizioni, ma avrebbe sempre fatto cio' che fosse stato necessario e questo, non aveva nulla a che fare con il proprio, di onore. Altre, erano le cose che avrebbero potuto intaccarlo, come il fallimento, l'infrangere un giuramento od il combattere per qualcosa che non condivideva.
Quando mise piede sulla sabbia, a circa sei metri dal tatuato, non avrebbe che aspettato il via del presentatore, per cercare di fare quello, che ad una prima ed istintiva analisi, aveva pensato lo avrebbe potuto mettere in una condizione di vantaggio. Accorciare le distanze. Il suo avversario era alto e con leve lunghe, ed Indra avrebbe quindi provato ad utilizzare l'Alzata della FogliaAlzata della Foglia - Konoha Tounyuu
Villaggio: Konoha
Posizioni Magiche: Nessuna ( 0 )
L'utilizzatore, se entro 6 metri dal proprio obiettivo, può sparire ricomparendo sotto l'avversario. Da questa posizione può sferrare un calcio ascendente che può scagliare l'avversario fino a 3 metri d'altezza. Il danno massimo è pari a mezza leggera; può causare Stordimento finché sospeso in aria. Non è possibile impugnare armi, PpCC esclusi. È possibile combinarla con la tecnica "Attacco Concatenato del Leone" o "Vento Ascensionale della Foglia" sfruttando uno slot tecnica base per attivarla.
Tipo: Taijutsu -
(Consumo: Mediobasso)
[Da studente in su] per portarsi sotto di esso e tentare di colpirlo con una tallonata dal basso verso l'alto con l'intenzione di staccarlo dal suolo. Se ci fosse riuscito, avrebbe poi tentato di seguirlo in aria, utilizzando la sequenza che in accademia aveva ripetuto fino allo stremo, dell'Attacco Concatenato del LeoneAttacco Concatenato del Leone - Shishi Rendan
Villaggio: Konoha
Posizioni Magiche: Nessuna (0)
Premessa la presenza dell'avversario in aria, l'utilizzatore può saltare raggiungendolo ed effettuerà un calcio ruotato diretto al fianco dell'avversario. Se colpito, l'utilizzatore lo sfrutterà come perno, ruotando su se stesso e fintando un secondo calcio ruotato; effettuerà invece un pugno con la mano diretto al busto per spezzargli il fiato. In conclusione effettuerà un calcio dall'alto verso il basso, diretto al busto, per scaraventare l'avversario a terra. Ogni colpo della serie ha Forza e Velocità incrementate di 2 tacche. Può essere combinata con la tecnica "Ombra Imprigionante","Alzata della Foglia" sfruttando uno slot tecnica base per attivarla.
Tipo: Taijutsu - Rendan
(Consumo: Medio)
[Da studente in su], tentando di colpirlo al fianco con un circolare destro, senza frustare il colpo, ma mantenendo il muscolo contratto per provare ad usare il corpo avversario come perno per salire piu' in alto, sopra di lui, fintando un altro circolare, ma provando invece ad affondare un pugno alla sua bocca dello stomaco. Se fosse quindi riuscito a proseguire nella sequenza, avrebbe tentato di mandarlo nuovamente al suolo con un calcio ad ascia sulla sua schiena curva, atterrando a distanza di pochi passi.

VI

" Potevo sentire l'odore della sua paura. Meraviglioso. "
Indra, vedendo il suo avversario incassare il colpo, decise di incalzarlo, per non dargli tempo di riprendersi o contrattaccare. Non appena i suoi piedi toccarono terra si slancio' contro di lui, cercando di colpirlo con un pugno in corsa, ma finendo miseramente al suolo, attraversandolo.Azione I-Impasto mediobasso per 4 tacche a velocita'
-Una Leggera a vitalita' per sovraimpasto
" Justu, e' uno shinobi. "
Una copia penso' sul primo momento, mentre rotolava cercando di trovare un equilibrio per difendersi da un attacco che non sarebbe mai arrivato. Quella "copia" del suo avversario era sempre nella stessa posizione, non si era mossa, ed il reale non gli era gia' saltato addosso. Sarebbe forse arrivato a capire che si trattava di un illusione prima o poi, ma non ne aveva il tempo, ne la necessita'. Benche' il suo avversario fosse riuscito a fregarlo con quel veloce genjustu, saltare giu' da un palco e scappare da un arena gremita di gente era qualcosa che non passava facilmente inosservato. Vedendo la confusione generata dalla sua fuga, con persone che sbracciavano e urlavano, per Indra fu relativamente semplice provare a lanciarsi all'inseguimento nella giusta direzione e alla massima velocita' possibile Azione IIPotenziamento 1 passo
-Riduce di 1 basso il chakra ed di 1 leggera la vitalita', cercando pero' di eludere un eventuale controllo da parte dell'inseguito, lasciando sul palco un clone[s.tecnica b.]Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane (4)
L'utilizzatore può creare dei cloni di se composti da chakra; saranno identici all'utilizzatore al momento dell'esecuzione. Le copie non possono produrre suoni, lasciare impronte o muovere oggetti al loro passaggio, posseggono un'ombra, hanno Velocità pari energia l'utilizzatore. Le copie possono essere create entro 3 metri dall'utilizzatore e possono allontanarsi entro 15 metri dal luogo di creazione. Se colpiti o scontrati contro una superficie solida si dissolvono in una nuvoletta bianca che rimarrà presente per circa un secondo. I cloni possiedono la controparte inoffensiva di qualsiasi arma del ninja che le ha create; non hanno potenzialità offensive e tutti gli attacchi sono considerate finte. Il movimento effettuato va conteggiato come movimento dell’utilizzatore, salvo non compia una traiettoria simile o speculare. Il clone può rimanere attivo massimo 3 round.
Tipo: Ninjutsu - Ninpou
(Consumo: ¼ Basso per copia )
[ [Cloni Massimi: 2 per grado ninja] ]
[Da studente in su] di se stesso in una posizione di guardia. Se fosse riuscito nel suo intento starebbe adesso inseguendo il suo bersaglio verso il centro citta' senza che egli si fosse accorto che aveva lasciato a sua volta l'arena. Doveva fermarlo ora, perche' sentiva che presto non avrebbe avuto piu' le forze per farlo.

Intanto, Kato era riuscito, come sempre, nel suo intento. La donna, presa di sorpresa, venne colpita ed intrappolata alla sedia dalle bolas del genin del Villaggio del Suono e che per la forza del colpo era caduta all'indietro. Il petto trafitto dai kunai, forse non sarebbe sopravvissuta all'attacco.
E mentre i clienti lasciavano di corsa il locale, alcuni malviventi ed i buttafuori all'ingresso si riversarono sullo shinobi. Benche' di per se non fossero delle reali minacce per il ninja, la quantita batte la qualita', a volte. Come si sarebbe comportato Kato?

Un mostro sembrava ed un mostro era. Forse c'era un motivo se proprio Kato era stato scelto per quella missione, visto che anche lei, come il compagno tatuato possedevano un affinita' ben nota ad Oto, i serpenti.
Mentre la tecnica specialeProgenie del Serpente
Kinjutsu di Oto

Ad Attivazione
La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione. L'attivazione richiede un consumo Medio di chakra. Puo' mantenere la tecnica attiva per 3 round ogni livello dispari nella tecnica speciale posseduto.
[L'attivazione richiede slot tecnica]


Caratteristica dei Portatori: Agilità Aumenta (+3 Tacche)


Anatomia del Serpente: L'utilizzatore è composto da serpenti che sostituiscono l'intero organismo, cervello escluso. I danni si suddividono equamente in ogni zona dell'organismo, testa esclusa. I danni verranno percepiti come un qualsiasi altro ninja: l'utilizzatore può convertire uno status Leggero un danno ½ leggero alla vitalità, uno status Medio in danno leggero, uno status Grave in medioleggera; sono esclusi Semiparalisi, Intralcio, avvelenamento e Condizioni Fisiche Gravi. Non subisce danni per il mantenimento delle prese. L'utilizzatore può allungare la lingua, articolazioni e il resto del corpo fino ad un metro e mezzo per livello nella tecnica speciale. Può ingerire fino a 2 Unità di oggetti per livello della tecnica speciale, fino a Grande. La rigenerazione naturale di chakra, vitalità e ferite è raddoppiata; questo bonus è sempre attivo.
Corpo del Serpente: L'utilizzatore può incrementare la potenza del morso e delle prese: ogni consumo ¼ Basso incrementa di 5 la potenza del colpo fisico per 1 slot. Ogni round può scegliere se avere un bonus alla Percezione o Furtività.
Insensibile: L'utilizzatore può ignorare le ferite, senza guarirle, fino al massimo concesso per livello. Uno status Leggero è considerato un danno d'entità mezza leggera, uno status Medio d'entità leggera, uno status Grave d'entità medioleggera. L'utilizzatore non può essere Insensibile all'Avvelenamento, alle Condizioni Fisiche Gravi ed agli status causati dall'OverCAP; l'utilizzatore è immune alla Rottura.
Predatore: L'utilizzatore otterrà 2 tacche in una statistica primaria per ogni round in cui la vittima è nel suo raggio di percezione. Subire più danni di quanti inferti in un round azzera Predatore.

Livello I (Genin Verde)
Corpo del Serpente potenzia il colpo fisico fino a +10.
La Forza aumenta di 1 tacca per prese o stritolamenti.
Predatore ha bonus massimo pari a 2 tacche.
La Furtività o Percezione ha un bonus di 1,5.
L'utilizzatore è Insensibile a 1 ferita leggera. [slot tecnica base] della criminale si attivava, anche il suo corpo, forse per mezzo di un altra tecnicaPelle di Serpente
Villaggio: Oto
Posizioni Magiche: Nessuna (3)
L'utilizzatore può ricoprire il proprio corpo di uno strato squamoso. La potenza offensive e difensiva delle zone ricoperte sono incrementate di 15; i danni a mani nude saranno considerati da taglio anziché contusione. Le squame possono rimanere attive per massimo 2 round.
Tipo: Ninjutsu - Hebiton
(Consumo: Medioalto)
[Da genin in su][slot tecnica avanzata], veniva ricoperto di squame traslucide di colore verdastro. Forte del suo potere, la donna si sarebbe lanciata[gratuito mov.] verso il suo avversario, utilizzando la capacita' unica di allungare gli arti per sorprenderlo, mirando un pugno al basso ventre[AzioneForza e velocità = 500, potenza 15, danni da taglio I], per poi cercare, sia che il colpo precedente fosse andato a segno o meno, di intrappolarlo fra le braccia[AzioneForza e velocità = 500, potenza 15, danni da taglio II], tentando poi di morderlo al collo. [AzioneForza e velocità = 500, potenza 15, danni da taglio III]

Intanto indra, che aveva recuperato parte del chakra con il tonico [Azione I], si trovava sopraffatto dalla ferocia del suo avversario che lo aveva attaccato allo stomaco con un montante che gli avrebbe spezzato il fiato se istintivamente non si fosse parato con i gomiti [DifesaForza e velocità = 100 I]. Con la coda dell'occhio vide il successivo attacco a cui contrapposee il braccio sinistro [DifesaForza e velocità = 100 II] scontrandolo contro l'avambraccio armato del suo avversario prima che questi gli affondasse il kunai nel collo, ma la sua difesa si concluse li. In quel contatto di forza, il tatuato incalzo' con un circolare, che Indra, gia' stremato dall'offensiva subita, non riusci ad eludere finendo a terra, per poi venire intrappolato fra le spire dei serpenti.
" Accidenti! "