Votes taken by Yato Senju

  1. .
    VI
    .:La Prima Prova e il Quarto Re:.


    Così come l'ambiente disturbava la vista con le sue strane e cangianti geometrie, allo stesso modo la vista interiore del Flagello venne disturbata da una quantità esuberante di energia, che permeava l'intero ambiente rendendo estremamente faticoso concentrarsi in maniera efficace-3 a Concentrazione per 1 round. Questo malus si verifica ogni volta che si tenta una Percezione all'interno della Colonna., anche se con un pò di impegno riuscì a discriminare le forze in gioco. La donna Kaguya e Maschera 13 avevano grosso modo la stessa quantità di chakra del Risorto, che non pareva essere al massimo della forma rispetto ai loro precedenti incontri. La ragazza che aveva accanto aveva poco meno di quella quantità, mentre sia il Bara che il Chikuma avevano grosso modo metà del chakra del flagello, anche se era evidente che avessero combattuto. Tutti gli altri accademici, incluso il ragazzo vicino a Feng Gu erano intorno a quel valore, tranne i due che erano stati abbattuti e che avevano poche manciate di chakra...eccetto i due sunesi, che non avevano proprio alcun chakra! Di contro, la figura apparsa sul soffitto pareva pervasa della stessa energia del resto della Colonna, come se non ci fosse alcuna differenza tra lui ed un muro.

    Accanto al mio Sensei mi trovai a sgranare gli occhi quando l'uomo che avevano additato come Flagello spariva dalla mia vista. Quello è anche più veloce di te, Sensei... Ignorai lo sguardo stizzito della giovane kunoichi della Zanna che non pareva gradire la mia vicinanza al Mercenario, anche perché il famigerato Nukenin che si avventava sul Guardiano afferrandogli il collo assorbiva decisamente l'attenzione di tutti, tanto che l'unica voce nella stanza era la sua. Il guardiano però, pur col collo tanto stretto da cominciare a deformarsi, non sembrava soffrire minimamente per quella condizione, anche se certo non poté che rivolgersi al suo aggressore, per continuare con il suo piano. Continua a stupirmi la stupidità di voi umani. Solo perché ho un aspetto umanoide presupponete che io abbia le stesse caratteristiche di un essere umano. Ridicolo. Anche se separassi la testa dal corpo e la riducessi a brandelli non otterresti alcun risultato. Io sono l'impalcatura stessa della Colonna. Scivolò via dalla presa come se fosse fatto d'acqua, ricomponendosi poco lontano. Il tuo nome non è rilevante fino a che non supererai le Prove. Quanto al Re che non c'è Mai Stato... tacque per qualche istante. Io so che la Colonna è accessibile da un'isola che porta questo nome, scelta da NuwaFuji perché sede di un grande scontro nel tempo di Indra e Ashura. Non ho idea di chi tu voglia raggiungere o di chi tu sia, ma in questo mondo le regole sono solo le mie.

    Ora che il noto maniaco violento è stato messo al suo posto penso che possiamo parlare di cose più serie. Mi trovo concorde. Yume e Maschera 3 avevano ripreso in mano il discorso iniziato poco prima dell'interruzione. Siamo nemici, ma siamo tutti prigionieri. Io dico di risolvere le nostre questioni in un secondo momento. Dissi facendomi avanti, preso dalla foga del momento e dell'inesperienza...tanto che Yume mi guardò come fossi un qualche insetto disgustoso e diversi ninja della Zanna non ebbero espressioni migliori sul volto, anche se gli accademici, certamente provati dallo scontro, non erano così lontani dal mio pensiero. Avevo cominciato a trattare per primo l'Aburame, usando al massimo le poche capacità curative che avevo appreso durante il rientro a Konoha. Quando fu il Sensei a parlare, ovviamente, l'effetto fu completamente diverso.

    Risveglio di Oni? Di cosa stava parlando il mio Sensei? Quanto a Tsuya ricordavo di aver letto qualche rapporto non chiaro su un nuovo culto che sorgeva da quelle parti, ma niente di così cataclismatico come quello che andava raccontando... Ha ragione! Cercai di fargli eco...ed al contempo aveva parlato la Kunoichi che gli stava tanto attaccata, dicendo qualcosa dello stesso tipo, quasi all'unisono con me. Provai qualcosa di simile ad una fitta di gelosia, ma misi subito a tacere quella sensazione...la cosa veramente importante era capire se quella donna poteva ostacolare il mio rapporto col Mercenario, impedendo così il corretto svolgimento della Missione. Sensei...ma si può sapere chi è questo manico di scopa con quel ridicolo cappello? In un battito di ciglia mi trovai col bastone puntato alla gola. Osa ripeterlo, ragazzino! E smetti di chiamare Sensei il mio Feng-chan! Detto da una che doveva avere massimo due anni più di me era abbastanza patetico, ma cercai di sedare l'ira: dopotutto ero maturato, no? Mi limitai a serrare le labbra e gonfiare le guance, proprio come un poppante.

    Le sue parole non sono fuori luogo. Tenma mi ha parlato di quella faccenda. Maschera 3 invece non commentò, ma bastarono le parole di Yume per far cessare ogni ostilità, perché sia gli Accademici che i Ninja della Zanna abbassarono la guardia. Intanto il ragazzo del clan Bara aveva nuovamente occhi normali. Niente...non ci sono odori in questo posto. Niente fuori luogo. Nulla di nulla. Io posso accettare una tregua, ma non curerò un ninja accademico. Concluse il Mikawa, palesandosi come ninja medico. L'incappucciato solo a quel punto si sollevò a guardare il Guardiano. Siamo pronti per le tue prove. E di rimando quella creatura non fece altro che schioccare le dita. Non aspettavo altro. Una frazione di secondo dopo sopra la testa di ciascuno di noi, inclusi i due feriti, si formò una sfera di luce che fluttuava lentamente, non più grande di una pallina da ping-pong. Tutto ciò che dovete fare è prenderla. Ma non sarà affatto facile. [Prova della Sfera]La sfera schiva sempre con velocità aumentata di 2 tacche rispetto alla manovra con cui si cerca di afferrarla, anche se si utilizza una Manipolazione o un Jutsu per prenderla o si incrementa la velocità del movimento.
    Non ci sono limiti di tempo.
    Da notare che comparve una sola sfera per i due gemelli sunesi...esattamente a metà tra loro...uno dei due si limitò ad allungare una mano e prenderla, per poi sparire nel nulla assieme al fratello. Oh...notevole. Non mi aspettavo un simile trucco. Commentò il Guardiano, che sarebbe rimasto a guardarci come potrebbe fare un qualche scienziato che osserva le sue cavie.

    Uno sciocco gioco. Con chi pensi di avere a che fare? Con dei guerrieri, che hanno poco tempo per riuscire. Un muggito feroce rimbombò per le sale di quel labirinto cangiante. I tre che hanno fallito la prova arriveranno presto. E catturare la sfera sotto i loro attacchi sarà molto complesso. I-io devo prima curare loro, Sensei! In realtà di quei due non mi importava un accidente, ma se fossimo sopravvissuti ci sarebbe servita tutta l'assistenza possibile per contrastare poi la Zanna...anche se per farlo avrei perso sicuramente del tempo, forse trovandomi contro chi aveva "fallito". Ad ogni nuovo muggito mostruoso sentivo il cuore vibrare nel mio petto: la quantità di addestramento non sarebbe mai bastata per cancellare la paura dell'ignoto, questo lo sapevo bene.

    I due compagni abbattuti si ripresero abbastanza rapidamente e spiegai loro cosa stava succedendo...per quanto storditi cominciarono subito a cercare di prendere la loro sfera, come tutti gli altri presenti. Un gioco che sapeva di ridicolo, se la nostra vita e la nostra salvezza non fossero dipese da esso. In ogni caso, dopo un tempo fin troppo breveAvete un Round per cercare di afferrare la vostra sfera. Che riusciate o meno questo è ciò che accade dopo. le pareti della stanza mutarono ancora, lasciando entrare due bestie immonde che parevano partorite da un incubo. Qualunque cosa fossero erano sicuramente morti da giorni...e forse un tempo erano stati umani, ma era come se le loro ossa fossero state modellate a caso, riarticolate ed accresciute in maniera assolutamente innaturale. Armate di lunghe Naginata, erano stati ninja come noi, ma una volta fallita la prova, il Kappa si era impossessato delle loro spoglie, plasmandole a suo piacimento in soldati mostruosi86usg2cc che con un grido feroce si fecero avanti per mietere nuove vittime e trasformarle in loro compagni d'armi. Questa faccenda è quasi peggio di quella degli Hai Urami...ma non dovevano essere tre? Commentai...non che me ne lamentassi, sia chiaro, ma non ero stato l'unico a notare quell'incongruenza.

    Dove si trova il terzo? Il Guardiano pareva perplesso come potrebbe esserlo solo un giocatore di carte a cui improvvisamente sparisce il Joker che tiene in mano. A risponderci fu un tonfo sordo, seguito da alcuni più deboli che accompagnavano il rotolare di una testa cornuta sul pavimento. Dal varco che avrebbe dovuto dare accesso alla bestia entrò invece un uomo vestito elegantemente, col coprifronte di Konoha legato intorno al braccio ed una strana capigliaturabyakuya_kuchiki_by_carapau. Aveva una lama limpida che stava lentamente rinfoderando mentre i suoi occhi bianchi si posarono su tutti noi e sul Guardiano. Uno Hyuga... Sussurrai. Non ricordavo ci fossero Hyuga al campo base. Ma quello non è...io lo ho già visto da qualche parte. L'utilizzatore del Loto si sarebbe interrotto, come tutti probabilmente, nel vedere la scena. E sembrava conoscere il nuovo arrivo.

    Non ho permesso l'ingresso di nessun'altro qui. Da dove arrivi tu? Perché non... Non puoi percepirmi né modificare l'ambiente per isolarmi? E' semplice...io sono un'anomalia portata qui da quell'uomo. Ed indicò il Flagello Immortale. Mi cercavi disperatamente, ma io ero sempre con te. Posso manifestarmi solo al di fuori dal mondo materiale, e per la mia stessa natura posso influenzare qualunque ambiente che non segua le normali regole. Come osi fare questo alla perfetta creazione di NuwaFuji? COME... Un solo gesto della mano del ninja appena arrivato ed il Guardiano venne scaraventato dentro il soffitto, quasi ci fosse affondato dentro. Chi sei? Chiese Maschera 3, poco distante, ma venne ignorato: il nuovo venuto aveva occhi solo per Jeral. Questo specifico mondo mi permette finalmente di agire per i miei scopi. Non temere, non sono come gli altri Re che anelavano al tuo potere per la loro sopravvivenza...io non potrò venire sconfitto fino a quando non saprai dire che cosa sono, e questo mi da un notevole vantaggio...e tuttavia il mio scopo è venire scoperto, per darti una seconda possibilità. Puntò una mano sul Flagello...e in un lampo sparì, comparendogli alle spalle con qualcosa che pareva una fiamma nera nel palmo della mano. Ho preso anche la tua immortalità adesso. Non sei altro che un mortale, come quelli che disprezzi. Forse da questa condizione imparerai abbastanza da potermi sconfiggere. O almeno spero. Sarebbe sparito poco dopo, e qualunque attacco contro di lui sarebbe passato attraverso le sue carni quasi fosse solo un'illusione.


    Nonostante tutto quel trambusto quelle bestie restavano un problemaI mostri attaccano due volte ciascuno tutti i presenti ad ogni turno, con cariche, cornate o colpi di Naginata mentre cercate di prendere la sfera. Hanno Energia Blu e Viola, rispettivamente. da non sottovalutare...e io dovevo ancora cercare di superare la Prova.
  2. .
    V
    .:Tradimenti e Inganni:.


    La Missione è Tutto. A quelle parole sbiancai come un lenzuolo: cosa potevo essermi lasciato sfuggire in quel momento di grande confusione, tempestato dagli attacchi nemici? Per una frazione di secondo probabilmente avrei tradito l'urgenza di mettere a tacere ogni possibile problema, salvo poi soffocare il tutto perché sapevo meglio di chiunque altro che non avrei mai avuto speranze contro il Sensei. Tacqui mentre lui parlava, assimilando avidamente quel consiglio così criptico e decisamente poco incoraggiante prima di una missione rischiosa in cui dovevo essere il fulcro centrale. Disse anche che non sapeva quale fosse la mia Missione, ma già il fatto di sapere che esisteva una Missione costituiva un'infrazione a cui dovevo porre rimedio in qualche modo, prima o poi. Credo...credo di aver capito. Credo. In realtà avevo ascoltato senza arrivare affatto al punto. Forse, se lo avessi fatto, le cose non sarebbero precipitate poi così tanto in seguito...

    [...]

    Ancora sulla barca, la sola presenza di Maschera 3 unita alla presenza intimidatoria de nukenin impedì al Mikawa di commettere la sciocchezza di attaccare, anche se lo sguardo d'odio del ragazzo lasciava trasparire che presto o tardi si sarebbe preso una rivincita. Michi invece non commentò gli incoraggiamenti che il Flagello le diede riguardo i Mercenari. La sola presenza dell'immortale le dava un misto di brividi e disgusto, e aveva deciso che non gli avrebbe rivolto la parola se non fosse stato strettamente necessario. Come desideri, se ti aggrada lodarti da solo. Disse invece Maschera 3 quando discussero del piano di battaglia. Ma non sei il nostro leader. Sceglieremo noi chi uccidere e chi catturare. Una preda di alto rango ha le sue utilità, specie quando viene consegnata al mio clan, il clan Kamen.

    [...]

    Ero sulla spiaggia col nemico di fronte, sperando di riuscire a cavarmela almeno il tempo necessario a far sopraggiungere l'assalto dei nostri alleati senza dover costringere il Sensei a svelarsi. Non avevo idea di cosa fossero quei due cosi deformi ma sicuramente la ragazza era in carne e ossa...e mi trasmetteva una terribile sensazione. Tre contro uno...la signorina evidentemente vuole evitare di rovinarsi l'acconciatura. Complimenti. Di fronte all'inquietudine per l'attacco alleato che ancora on giungeva, ricorsi ad una delle lezioni più recenti di mio padre: irritare il nemico sperando che facesse un errore, come magari affrontarmi in uno contro uno. Se anche fosse stata più forte di me, era meglio che mettersi contro tre avversari per volta, no?

    Non ebbi però molte soddisfazioni, perché improvvisamente lei sembrò irrigidirsi, palesemente attenta a qualcosa di diverso da me. Che avesse percepito il mio Sensei? Stavo per fare qualcosa quando lei fece un cenno con la mano, ordinando ai due soldati che la accompagnavano di circondarmi, prima di allontanarsi verso le rovine della torre. Ora non ho tempo per te. Mi liquidò con aria sprezzante, scattando via e lasciandomi solo con quelle "cose". Cercai di aggredirle, ma mi erano francamente superiori, schivando ogni attacco...mi fu subito evidente che non avevo scampo...ma perché non mi stavano attaccando?

    [...]

    La ragazza era vicina ai resti di un muro e si guardava intorno con un'espressione struggente sul viso. La sua aspettativa era palpabile...possibile che quel mercenario fosse realmente Lui? Possibile che avesse deciso di mettere una parrucca o camuffare il suo aspetto? Quante possibilità esistevano di reincontrarlo così lontano da Iwa, su un'isola sperduta nel sud del continente? Sobbalzò nel sentire di nuovo la sua voce, e pur senza parlare annuì. Poi sentì quella presenza alle sue spalle, familiare nonostante fosse passato molto tempo, voltandosi ed arretrando per evitare il colpo appena in tempo per rendere la scena credibile. Tu. Schivò anche il secondo attacco, con il viso ormai cresciuto, più sottile ed elegante, e gli occhi che brillavano per l'emozione. Sei proprio tu! La volta successiva non schivò il colpo ma si lanciò addosso al Mercenario con le braccia aperte. FENG-CHAAAAAAAN!!! Forse era cresciuta, ma restava quella stessa ragazzina che aveva assegnato con tanta facilità un nomignolo al Risorto, pur conoscendolo da pochi giorni. Non speravo più di rivederti! Non sembrava molto interessata a fingere per salvare le apparenze, sfortunatamente. Ma come mai i capelli lunghi? E' una parrucca? Ero convinta fossi calvo, ti faceva molto più se... Arrossì. Ehm, cioè, ti stavano bene anche i capelli rasati a zero!

    Non preoccuparti, il vostro Sensitivo non riuscirà a sentire un bel niente...e poi non possono mica sentire anche le voci a distanza, solo il chakra. Dire "raggiante" del suo umore era decisamente un eufemismo, e pareva non importarle affatto della missione né di altro. Non era maturata poi tantissimo. Il Sanga immortale? Oh, quel pomposo sarebbe incredibilmente felice di sentire che girano voci del genere sul suo conto! Da quando ha la Stella Rossa ancora di più. Ma se è servito a farci reincontrare allora sia benedetto il Sanga! Rise della gioia di una ragazzina innamorata, quando lui parlò di Zanne Spezzate e di Jaime Shura. Mai sentito questo tizio, però Jaime è in corsa per diventare il Niiga, ma ha molti ostacoli politici che sta aggirando con missioni molto rischiose quindi non lo vedo da diverso tempo, invece Daichi è stato impiegato fino a qualche tempo fa a Kusa per una missione lunga e non lo sento da parecchio. Non citò Kayano, dopotutto tra le due non correva buon sangue. Io invece ho affrontato moltissime missioni e ora sono molto più forte! Sono la seconda per potere dopo il nostro capoclan e ho quasi imparato l'intero Stile del Volo col mio bastone!

    Non serve pensare agli Accademici: lo Shoga si è infiltrato nel loro accampamento e ha sabotato la missione sin dall'inizio. Non li abbiamo potuti spazzare via solo perché il loro medico è davvero incredibile, ma oggi lui non c'è ed è la nostra occasione!
    In lontananza ci furono diverse esplosioni e molti suoni di lotta. Vedi? Hanno già cominciato. Gli Accademici cadranno in fretta. Yato era visibile, alle prese con i due soldati meccanici e palesemente prossimo alla disperazione...non sembrava aver affatto notato la scena che si stava consumando tra il mercenario e la kunoichi. Con noi c'è anche uno che da i brividi, ma è talmente pericoloso che abbiamo preferito portarcelo dietro...si fa chiamare Flagello Immortale.

    [...]

    Mai parole furono più profetiche di quelle di Michi Kujo, perché proprio in quell'istante il famigerato Nukenin aveva aggirato la terribile battaglia in corso, avvicinandosi alle rovine come un predatore che segue una pista visibile a pochi. Guidato da quel nome che significava così tanto per lui, decise di scatenare la massima potenza del suo Chakra Eretico, aggredendo la terra dell'isola e scalfendo persino la pietra che da secoli riposava in quel luogo senza che nessuno la disturbasse. Che cosa sta succedendo? Io sbiancai nel vedere che l'erba cominciava ad appassire vicino a dove si era diretta la Kunoichi della Zanna, e non mancai di notare che il mio Sensei doveva averla ingaggiata in combattimento, anche se lui mi dava le spalle. Lei comunque sembrava sorpresa almeno quanto me dallo strano fenomeno che stava distruggendo l'ambiente...ed in quel caos sentii anche l'inconfondibile suono di alcune cartabombe, alcuni colpi che parevano di polvere da sparo e diversi impatti certo legati a Suiton o Doton: la battaglia infuriava, segno che la Zanna aveva localizzato tutti i miei alleati...e che ero da solo contro due creature a me superiori. No...no può finire così facilmente! La Missione non è ancora compiuta, non è nemmeno cominciata, dannazione!

    La necessità aguzza l'ingegno, e forse avevo in mente un piano che mi avrebbe permesso di superare almeno uno di quei soldati e riunirmi a Feng Gu...quando ecco che tutto divenne bianco per un lunghissimo secondo.

    Al contempo, Michi commentava, sorpresa e turbata dagli effetti del chakra eretico. Eccolo, deve essere lui...mi fa venire i brividi...ed è più forte di quando lo ha usato dall'altra parte. E' un uomo pericoloso! Potrebbe... Ma anche gli occhi di Feng Gu e quelli di Michi vennero accecati da una luce improvvisa.

    Al centro di quella tragica aggressione alla purezza del mondo il Flagello Immortale godeva della sua supremazia, estatico nel chiamare i suoi fantasmi, intimando loro di mostrarsi. Anche per lui fu solo luce bianca, ma non avrebbe mancato di udire un brevissimo sussurro, proprio accanto all'orecchio. Non mi mostro. Ti faccio invitare.

    .:Una Sala Inesistente:.

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    Le pareti erano stranissime, quasi abbozzate e composte da soli filamenti rossi piegati in maniera strana, che rendevano terribilmente complesso avere un'idea anche solo parziale della profondità...e nonostante tutto erano solide anche negli spazi senza striscie, che pure apparivano come unica parte reale di quel luogo. A toccare i muri, questi erano normali, ma la vista voleva a tutti i costi convincermi che si trattava di strutture con curvature, rientranze e protuberanze, falsando ogni mia percezioneNega Vista Perfetta o Riduce la Percezione di 3. Che razza di posto è? Dove siamo finiti?

    Non ne ho idea, ma qualunque cosa sia successa ci hanno riuniti per qualche motivo. Sobbalzai nel sentire la voce di Yume Kaguya a breve distanza! Anche lei era nella stanza, una specie di sala larga dieci metri per sei con numerose uscite e condotti, tutti di diverse dimensioni, come ci si può aspettare da un tremendo labirinto. Ca-caposquadra! Non eravamo soli: da una porta uscirono ben presto i due ninja di Suna con gli strani abiti, mentre una frazione di secondo dopo un ragazzo coi calzoni corti emerse da un condotto sopraelevato, in pieno combattimento contro la Kunoichi di Oto e i suoi serpenti. Anche Feng Gu e la Kunoichi della Zanna erano appena dietro l'angolo, perfettamente visibili ora che mi stavo abituando...oppure una parete si era spostata apposta per farmeli vedere? Il nostro sensitivo uscì barcollante da una sottile fessura nel muro mentre un ninja col coprifronte della Zanna e una camicia aperta stava cercando di nascondersi dietro una colonna...che però in qualche modo scivolò via vanificando il suo tentativo. Questo non ha alcun senso!

    No, non lo ha. Sospetto che la Torre si sia manifestata in risposta al potere del Flagello. Proprio accanto a Yume era apparsa una sagoma dalla voce contraffatta, completamente bardata con un lungo mantello e con una maschera sul volto. La danzatrice gli puntò una lama d'osso al collo, ma non disse nulla. Molto bene. Direi di sospendere subito le ostilità e capire cosa sta succedendo. Lo scontro in atto si fermò all'improvviso, e seppur di malavoglia tutti i ninja, sia Accademici che della Zanna si avvicinarono. Non hanno preso tutti? Chiesi, completamente disorientato. Sensei! Tu sai cosa sta succedendo? In realtà vicino a Feng Gu e Michi c'erano i corpi feriti e privi di sensi di Ebisu e di Tai Aburame. Nel giro di una manciata di secondi anche il Flagello sarebbe arrivato nella stessa sala, guidato da quei corridoi che sembravano del tutto intenzionati a riunire le persone che li abitavano. Il Flagello Immortale. Commentò Yume, dura nell'espressione. Finalmente ho l'onore di vederti dal vivo. Flagello? Quel nukenin di cui ho sentito parlare? Era solo una voce quella riportata da Minoru...io personalmente non la avevo ancora sentita, ma lei pareva molto turbata, e anche Ando non sembrò affatto a suo agio. I due fratelli Sunesi invece non fecero una piega né parlarono, come al solito.
    Nessuna traccia di quei soldati deformi...forse ciò che non era vivo non era stato invitato.

    Nell'istante in cui Jeral avesse tentato di sfruttare il potere del chakra eretico, si sarebbe scoperto incapace di influenzare quell'ambiente e prosciugarne le energie. Quel mondo che sembrava essere appena abbozzato e caotico non si piegava al suo volere. Porti il caos là dove ci sono regole. Ma se le regole sono diverse, il tuo potere è nullo. Hai solo la tua immortalità qui dentro. Anche quei segni che hai tracciato non hanno alcun valore qui. La voce dietro il suo orecchio era ancora là, ma pur voltandosi non avrebbe individuato nulla, nemmeno con le sue potenti capacità sensoriali.

    I ninja cominciarono a parlare tutti assieme, in un caos privo di senso mentre o mi riavvicinavo a Feng Gu, palesemente in cerca di un appoggio di qualunque tipo...quando una voce al centro del soffitto catturò inevitabilmente l'attenzione di tutti, perché era tanto forte da rimbombarci nel petto.


    BENVENUTI.
    Ho percepito la presenza di molte anime sull'Isola e ho spalancato le porte della Colonna per accogliervi.



    In un battito di ciglia la parete iniziò a deformarsi ancor più di quanto non sembrasse a causa delle illusioni ottiche nelle linee, facendo emergere una bizzarra creatura mascherataChaser-John-Doe-Cat-Ears...anche se forse quella non era una maschera ma il suo vero volto visto che parlando la fessura delle labbra cambiava posizione, pur non seguendo alcuna logica anche solo paragonabile al movimento delle labbra.

    Sono il Guardino della Colonna. I Miei Omaggi, guerrieri del mondo esterno. Ho l'onore di essere il prescelto del sommo NuwaFuji per custodire lontano dalla realtà il Dio Guerriero conosciuto come Kappa. Siete stati chiamati qui perché l'Arma si è attivata e cerca di fuggire dalla sua prigione. Mi serve assistenza, ma un Guardiano necessita di speciali qualità...quindi vi sottoporrò a diverse Prove per valutarvi. Il fallimento è la morte, ma non ci sono limiti di tempo. Tuttavia coloro che hanno già fallito e sono diventati Servi del Kappa camminano per questi corridoi e sono decisamente pericolosi...e ovviamente non c'è cibo né acqua qui.

    Ditemi pure quando siete pronti per cominciare.



    Non ci capisco più niente! Di cosa sta parlando? Io non mi sottoporrò a nessuna prova! Fammi uscire da qui! Ruggì il Mikawa dalla camicia aperta, mentre il ragazzo del clan Bara si guardava intorno con le iridi che avevano assunto uno strano aspetto simile ad un fiore. Non credo queste prove siano il problema. Commentò Minoru di Oto, con le braccia conserte. Di che parli, razza di ubriacona? Certo che è il problema! No, la donna Accademica ha ragione. La voce disincarnata dell'uomo col mantello, Maschera 3, avrebbe supportato la guerriera del Suono. Il vero problema è se continuare il nostro scontro prima o dopo aver ascoltato i delirii del nostro rapitore. Lei annuì, mentre lui scostava la lama d'osso di Yume, che intanto taceva, evidentemente era concentrata sul trovare una soluzione. Ando, tu comincia a curare i feriti intanto che decidiamo. Io mi avvicinai ancora di più a Feng Gu, solo per notare che la Kunoichi col cappello a cilindro gli si era letteralmente aggrappata, tenendolo per un braccio. Le scoccai la più ostile delle occhiate...gettando poi uno sguardo anche al Flagello, che era decisamente una wild card in quella situazione. Sensei...io devo seguire quello che decide la caposquadra...però in questa situazione penso che tu abbia più esperienza. So che hai già affrontato stranezze in passato. Yato, anche tu hai detto di essere un medico, no? Muoviti. Prima di eseguire, però, avrei guardato il Mercenario in cerca di un suo assenso.

    Cosa sarebbe successo? In che modo i due ninja esterni sia alla Zanna che all'Accademia avrebbero potuto influenzare le decisioni del gruppo? Va detto che il Guardiano non aveva risposto a nessuna domanda posta dal Mikawa o da altri. Probabilmente non seguiva gli stessi ragionamenti degli esseri umani.
  3. .
    Incontri Avvenuti per Errore
    I


    Stranamente sentivo delle voci provenire dal corridoio dove si trovava la sala del corso di approfondimento sulle Mani Curative, segno che probabilmente avevano già iniziato ed ero in ritardo, o peggio: avevano già concluso la parte teorica! E dire che avevo puntato sei sveglie e fatto esercizi di meditazione durante la notte per essere pronto al peggio. Tutto inutile! Avevo persino studiato a memoria il percorso per evitare di dover chiedere informazioni e una volta dentro l'ospedale ero andato spedito fino alla saletta che sapevo essere la mia destinazione...ma per l'ennesima volta ero stato inadeguato, e quell'inadeguatezza di strinse il cuore in una morsa tanto caustica che quasi gli occhi tradirono una manciata di lacrime.

    Davanti alla porta che dava a quel corridoio, con la mi semplice tuta da ginnastica, decisi che non avrei permesso a nessuno di mortificarmi ulteriormente per la mia stupidità, quindi recuperai uno straccio dalla tasca e lo indossai a mò di sciarpa. Tutte le mie energie sarebbero state dedicate a controllare la parte superiore del volto per non tradire nessuna emozione, mentre quel tessuto avrebbe protetto il resto del viso da occhi indiscreti...non sarei stato certo quello vestito in maniera più strana, o così speravo. Pochi respiri, quindi aprii la porta, facendo pochi passi all'interno.

    2.-Noragami



    Non feci altro che presentarmi sbrigativamente: Yato Senju. Mi guardai intorno lentamente, scrutando l'ambiente per abbracciarlo con l'intero campo visivo come mi aveva insegnato mio padre. Un corridoio abbastanza sgombro con tutte le porte perfettamente sigillate, segno che nessuno poteva più entrarci e che verosimilmente il mio ritardo era ormai imperdonabile. I due sconosciuti probabilmente erano come me dei ninja medici in addestramento. Non pensai fosse necessario aggiungere altri dettagli sulla mia persona, incrociando le braccia e avvicinandomi ad una finestra che dava sul piazzale antistante l'edificio. Poi mi voltai nuovamente, spalle al vetro, osservando ancora quei due coi miei occhi che, sapevo bene, alle volte potevano risultare quasi disturbanti col loro strano bagliore. Possiamo cominciare, per quanto mi riguarda. Se stavano già parlando evidentemente avevano ricevuto già le indicazioni dagli addestratori e non avevo che loro come punto di riferimento...sotto la sciarpa mi stavo mordendo le labbra per quell'assurdo ritardo che mi aveva fatto perdere l'inizio...ma feci tutto il possibile per non tradire la mia sensazione di disfatta e tirare avanti: sarei stato freddo e calcolatore come ci si aspettava che fossi, costasse quel che costasse. Quei due avevano sicuramente già avuto ordini, e quindi mi sarei limitato a seguirli senza fare menzione del mio ritardo.

    Non potevo minimamente sospettare che ero stato talmente solerte nel non voler perdere il corso da essermi presentato con un giorno di anticipo.

    Edited by Febh - 1/5/2016, 00:36
  4. .
    L'isola del Re che non c'è mai Stato


    Accampamento della Zanna - Jeral

    La figura incappucciata non replicò ai commenti dell'immortale su quelle che fossero le arti della Zanna, ma non mancò di far sentire la propria opinione quando l'altro parlò del suo concetto di "vero potere". Un albero con una sola radice non può che perire alla prima avversità, non importa quanto questa sia profonda. Questa è la verità che seguiamo alla Zanna. Fece cenno all'altro si seguirlo, mentre si incamminava verso il centro dell'accampamento, assieme alla Kunoichi che tuttavia sembrava, e a ragione, parecchio circospetta. Come ho detto: mi chiamerai Maschera 3, Flagello Immortale. Disse quando l'altro lo chiamo "Prima Zanna" per due volte di fila.

    L'Accademia cercherà di entrare nella Torre, e noi li seguiremo per intrappolarli all'interno. Fino a qualche giorno fa il Sanga era presente sull'isola assieme a me, ma ha dovuto ritirarsi verso oriente per delle questioni personali assieme al suo allievo. Colpiremo oggi per questo, prima che si rendano conto della significativa riduzione delle nostre forze. Al momento sono il ninja più alto in grado sull'isola, ma i nostri Chunin saranno perfettamente in grado di schiacciare il nemico. L'accampamento della Zanna era composto da una mezza dozzina di tende di dimensioni medie, con diversi ninja "deformi" stanziati qua e là, almeno dieci in totale, oltre a diversi shinobi dall'aspetto più tradizionale. Abbiamo dalla nostra i numeri. Tutto finirà in breve tempo. Partiremo con cinque soldati di Rintaro. Io condurrò la battaglia, e con me verranno Michi, Endo Bara e Kyosaburo Mikawa.

    Dopo aver pronunciato quei nomi, le persone chiamate in causa si fecero avanti. Il primo, Endo, era un ragazzino di forse diciotto anni, piuttosto minuto per la sua età, ma a giudicare dai suoi movimenti possedeva un'innata grazia. Sul dorso della sua giacca smanicata era ricamata una rosa stilizzata, probabilmente il simbolo del suo clan, i Bara, appunto. L'altro aveva forse qualche anno di più ed un'espressione assai più scanzonata, con la maglia aperta a dispetto della brezza leggera ben pochi ornamenti a parte degli anelli dotati di piccole lame...nessun segno particolare che richiamasse il clan, omonimo di quello Accademico, anche se sulla cintura era inciso il simbolo del villaggio della Zanna. Kyosaburo guardò a lungo l'Immortale, quasi con aria di sfida, mentre l'altro shinobi aveva un'espressione leggermente tesa, almeno quando Michi. Il Flagello Immortale, ho sentito bene? Parlò il Mikawa. E a parte flagellare e non schiattare che sai fare? Cautela. Lo interruppe lo Shoga, facendosi avanti. Kyosaburo sarà utile nello scontro, anche se ancora non sa quando tenere a freno la lingua. Con uno sbuffo il ragazzo si fece indietro, mentre Endo chiedeva maggiori informazioni. Rintaro ha detto che questo ninja è molto potente...verrà con noi sull'isola? Maschera 3 si limitò ad annuire. E porterà anche quella specie di drago che sta lassù? Di che parli? Rintaro non ha percepito niente. Ottenne solo un sorrisetto impertinente dal parte del Bara, che rivolse pure verso il Flagello. Ma io non sono Rintaro.


    Accampamento dell'Accademia - Feng Gu e Yato

    Tenma si disse d'accordo col piano del Mercenario, anche se continuava a guardarmi con un misto di pietà e preoccupazione che mi fece serrare le labbra. Sentivo il peso del suo giudizio sulle spalle, che quasi mi schiacciava. Che diavolo importava se ero il più debole? Mi ero offerto come ESCA, dovevo essere debole per essere credibile! In caso di successo avrei avuto più possibilità di fare carriera in fretta, mettendo da parte più esperienza possibile prima di intraprendere la Missione. E tuttavia quegli occhi compassionevoli erano più che sufficienti per accendere il fuoco della vergogna nel mio petto. Nel mentre i due sistemavano gli ultimi dettagli del piano, irrilevanti ai fini dell'agguato, come il numero di barche con cui dirigersi ed in quale punto sbarcare.

    [...]

    Il tempo di pochi minuti ed eravamo fuori. Pur animato da un misto di vergogna ed eccitazione, mi sentivo pronto al ruolo che avrei dovuto intraprendere, teso come una corda di violino ad ogni passo, almeno fino a quando il Sensei non mi prese da parte per quella che sarebbe stata una dura, anzi, durissima lezione. Sbiancai al suo rimprovero, col cuore che accelerava per quello che riconobbi come puro terrore di essere abbandonato, di aver bruciato quell'unica, immensa opportunità. Io...non... La bocca mi si era seccata tutto d'un colpo, e le parole faticavano ad uscire. Non...non volevo...non avevo pensato a... Ma mi zittii da solo, il problema era proprio quello: non avevo pensato, e nel farlo avevo in qualche modo indebolito il mio Sensei, o comunque gli avevo creato dei problemi. Avrei solo voluto sotterrarmi, tanto che anche quando il suo tono si addolcì non mi fece sentire per niente meglio.

    Almeno fino a quando non realizzai che cosa mi stava chiedendo di fare. Cinque minut...COSA? Sgranai gli occhi. Ma...ma riesco a malapena a fare un germoglietto! Come diavolo faccio in cinque minuti a fare un ramo? Non riuscivo a scacciare la sensazione che quell'addestramento improvviso fosse, almeno in parte, una forma di punizione per il mio errore di poco prima. Non che avessi voce in capitolo comunque, ma speravo che almeno il perfetto stupore nel mio sguardo ammorbidisse almeno di poco le bellicose intenzioni del mio Sensei.

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    In preda al panico cercai disperatamente di richiamare a me la forza del mio sangue proprio come alla locanda il giorno prima, ma impiegai tre dei cinque minuti solo per riuscire a calmarmi a sufficienza da ricordarmi di essere un ninja, e quello successivo per raggiungere il giusto stato mentale. Ok, ci sono. Ci sono, eh. Ci sono. Quasi. Generare quelle piante era relativamente semplice, una volta calmatomi...ma una serie di germogli verdi intrecciati non sarebbe mai riuscita a difendermi contro nessun genere di pugno. Albero...si era detto Albero. Dissi tra i denti, mentre irroravo di chakra ogni punto possibile, cercando di rifarmi all'atlante di anatomia che avevo iniziato a studiare: come aveva detto Feng Gu dovevo arrivare a sentire ogni più piccolo elemento del mio corpo e lasciare che il chakra lo cambiasse, che trasformasse la mia vita nella vita di un albero, in quello che era il mio alter ego.

    Più affinavo le mie sensazioni, più ero consapevole del corpo e maggiore era il diametro della pianta che riuscivo a generare...ma allo scadere del minuto la corteccia era qualcosa di ancora estremamente rudimentale, tanto che quando infine Feng Gu si fece avanti non ero assolutamente pronto. Ehi, no, non sono ancora pront..OFF!! La botta alla spalla fu notevole, e non avevo nemmeno fatto in tempo a generare del legno. Il colpo successivo mi vide più fortunato, perché almeno riuscii a richiamare una parvenza di germoglio per ovattare almeno un briciolo quella mazzata...peccato che fosse poco più che un viticcio d'edera e non attutì granchè. Ooow. E poi fu il momento del calcio, che cercai invano di intercettare col braccio mentre dalla pelle emergeva, per tutta la lunghezza, la pianta più robusta a cui riuscii ad arrivare: aveva persino una corteccia, certo figlia della necessità, ma si fracassò come se nulla fosse mentre la botta mi buttava a terra.

    Il tempo di rialzarmi ed il Sensei mi fu di nuovo addosso. Se stava cercando di punirmi ci era riuscito benissimo, tanto che la mia corteccia ultrafragile fallì nel difendermi da tutti gli attacchi nei successivi minuti, riducendomi ad uno straccio. Lentamente le piante si facevano più solide, ma non abbastanza da difendermi. Non...penso di non riuscirci... Sussurrai in preda allo sconforto. Mi era chiaro che non aveva senso impastare chakra per schivare o l'intero addestramento non avrebbe avuto senso, ma la tentazione si faceva sempre più forte dopo ogni pugno all'addome o ogni calcio al fianco. Potevo quasi sentire i lividi espandersi sempre di più...e nel giro di poco sarebbero subentrate le fratture. Non... Quella sensazione era così odiosamente simile a quella provata quando il neoeletto Hokage mi si era palesato che quasi mi mancò il fiato. Le botte erano state tante, anche se per ovvie ragioni il Risorto tratteneva i colpi, ma quasi cominciavo a vedere offuscato...complice il consumo di chakra. Per un istante, quasi lo vidi come se fosse LUI, come se fosse il bersaglio che infieriva su di me, incapace di ucciderlo.

    In quella confusione crescente, lo odiai a morte. Molto più di quanto non fossi tenuto per la mia Missione...molto più di quanto non avessi odiato qualcuno in vita mia. Il Bersaglio là che infieriva contro le mie difese acerbe senza che potessi far nulla. Schegge di legno cadevano ovunque, disfacendosi in pochi istanti, ed il dolore cresceva sempre di più. Non... Nuovo attacco e nuovo "ramo" che pateticamente si infrangeva senza offrire quasi alcuna difesa...Feng Gu sapeva essere implacabile, ma il Bersaglio lo sarebbe stato mille volte di più. ...io non...fallirò. Il Bersaglio mi colpì altre due o tre volte con un calcio, quasi pigramente ormai mentre i suoi occhietti demoniaci mi fissavano con sufficienza. Mai e poi mai avrei permesso a quegli occhi di guardarmi ancora così. Mai. Mai. Se difendermi non serviva, allora avrei attaccato. A che scopo difendersi ancora se ero sconfitto? Colpire nel momento in cui l'altro crede di aver vinto è la cosa migliore. E se dovevo colpire, se dovevo distruggere, mi serviva del legno capace di distruggere anche l'Hokage. Legno che avrebbe distrutto ogni cosa.

    L'immagine fugace degli insegnamenti di Feng Gu si sovrappose alla scena che avevo osservato mentre combatteva con la Speranza di Hayate. Scherzi curiosi della mente, che mi faceva vedere il Bersaglio al posto del Sensei, e contemporaneamente ricordava una cosa fatta dal Sensei. Assurdo, ma ero troppo stanco e debole per andare a sottilizzare. La Missione è TUTTO! E mentre il pugno di Feng Gu si schiantava sulla mia spalla, in controtempo io sferrai un pugno a mia volta, mentre dall'avambraccio emergeva un vero e proprio sperone ligneo dalle elevate proprietà offensive [Potenza 20]

    Ma non era tutto qui, perché con l'immagine degli spuntoni che emergevano dal bozzolo di sabbia intorno al Sensei accesa nella mente, misi tutto me stesso in quell'unico attacco, perché IO ero quell'unico attacco. Quello spuntone era il mio braccio, ero io. E quindi era l'Albero Senju che in realtà ero. E poteva crescere ancora. Senza controllo. In ogni direzione.

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    Il legno non era abbastanza raffinato da creare armi tremende come quelle del Sensei, e sotto la spinta della brusca crescita si crepò, finendo per non essere particolarmente dannoso, eccetto i numerosi frammenti che si sparsero in ogni direzione, probabilmente arrivando a causare qualche danno superficiale. Quell'azione mi era costata una grossa quantità di chakra, tanto che finii per cadere a terra in ginocchio, senza fiato. Pochi secondi e rialzai lo sguardo su Feng Gu, stavolta riconoscendolo. Sen...sei? Dove...dove è finito il... Mi guardavo intorno senza capire, decisamente intontito. Con quelle poche forze rimaste non sarei stato assolutamente in grado di continuare, ma ricordavo la sensazione del creare un VERO ramo Senju per colpire...ed anzi, avevo anche replicato la tecnica del Risorto quasi incosciamente, riuscendoci ad un buon 80%.
    Ma stava a Feng Gu dire se fosse il caso di andare avanti o meno...


    [...]

    Tenma doveva aver sentito il trambusto e si avvicinò assieme al suo drago. Il suo atteggiamento flemmatico non si scompose nemmeno di fronte al mio stato, segno che doveva aver visto di peggio. Per essere un Mercenario nato ad Iwa hai dei metodi educativi che ricordano molto Oto, sai? Sicuro di non avere parenti pure là? Non era sarcastico, purtroppo, ma certo l'ironia della domanda non sarebbe mancata visto che il fu Shiltar aveva provveduto ad uccidere l'unico Kaguya residente a Oto e poi adottare (o quasi) l'altro. Ricordo distintamente che il drago sibilò appena e d'improvviso mi trovai a galleggiare senza peso. Il potere che nasce da me e Toppu è quello di volare. Non c'è bisogno di allarmarsi. Se permetti cerco di rimettere in sesto il tuo allievo. Ed in quello stato pietoso venni portato via, con la coscienza che barcollava ed un discreto senso di nausea legato a quel particolare metodo di spostamento.

    Nei minuti successivi il Kaguya ebbe modo di comunicare con gli altri ninja del team. Tai era un ragazzino di sedici anni al massimo e sembrava divertirsi un mondo a fluttuare per aria sotto gli effetti del Jutsu di Tenma. Gli ho chiesto di tenermi sollevato per un po' per abituarmi agli scontri aerei e...WOW! Questa roba è fantastica, voglio un drago pure io! Tu sei il Mercenario di cui parlava Tenma? Sembrava che la voce fosse girata. Beh, spero che tu ci dia una mano, l'ultima volta che c'è stato uno scontro sono quasi morto! Avevo creato un muro d'acqua ma quel mostro fatto di pipistrelli lo ha trasformato in polvere semplicemente indicandolo! Shimon e Shigeo erano impegnati a combattere tra loro con delle corte lame ricurve e non avrebbero degnato il Risorto di grande attenzione. Gemelli identici, differivano solo per il metallo della loro maschera, perché quella del maggiore era in oro e quella del minore in argento. Gli abiti esotici, poco comuni persino nella loro natìa suna, indicavano sicuramente che facevano parte dei gruppi nomadi del deserto. Minoru invece ben incarnava la tipica otese con il suo aspetto funereo e le lunghe vesti eleganti che potevano ben celare le letali spire dei rettili otesi. Sono Minoru Masu. Fare la tua conoscenza è un piacere, Feng Gu. Mi compiace che un'anima errante possa allearsi a noi per uno scopo comune. Avrebbe quindi teso una bottiglia di sakè al Risorto. Bevi con me per celebrare la vita, Alleato. In effetti barcollava un poco...possibile che fosse ubriaca prima della missione? I miei serpenti sono particolari...li ho addestrati nello Stile del Pugno Ubriaco. Fece quindi un piccolo sorriso, più malizioso che lieto. Non sorridere, avrai certo visto cose più bizzarre nella tua vita, no?. Ando Aburame aveva invece gli occhiali caratteristici del clan, ma per il resto i suoi capelli e abiti colorati stonavano parecchio con l'immagine tipica degli Aburame. Stava leggendo attentamente una pergamena. Questo rotolo contiene i segreti per raggiungere un posto molto distante, quasi un altro mondo. Sono convinto che con i giusti agganci riuscirò a legarmi alle Mantidi che ci vivono. Avrei solo voluto che mio padre me lo inviasse prima. Bah. Comunque sono Ando. Se ti servono due rattoppi passa da me. E non badare se ti metto qualche insetto addosso, è solo per sicurezza. E poi gli insetti sono così TENERI! Non hai mai collezionato scarafaggi? Tirò fuori una scatola di fiammiferi. Qui tengo Taro, il miglior coleottero da combattimento che io abbia mai catturato! Tu ne hai mica uno? Se non altro era una persona espansiva...anche se forse un pelo fuori di testa. Per ultimo trovò Ebisu che si stava allenando contro un tronco d'albero a mani nude e, a giudicare dai segni delle sue nocche sulla corteccia, stava anche vincendo. Forgiare i pugni è fondamentale per un guerriero. Prima di una missione colpire cento volte un bersaglio è come affilare una buona lama. Sembrava un tipo parecchio teatrale...che ignorava le nocche sanguinanti pur di darsi un tono e sembrava del tutto intenzionato a tralasciare il fatto che con impatti ripetuti le nocche si fratturano e non affilano. Vuoi ricevere i miei pugni e sferrarne a tua volta, Mercenario? Il legame fra veri uomini nasce solo attraverso sangue, sudore e fatica! E quindi battè una mano sul torace, nella piena interpretazione di un vero scimmione, per quanto fosse decisamente più minuto del Risorto (dopotutto pochi erano più massicci di lui, o suoi pari)

    [...]

    Trovare Yume mentre Yato era impegnato a leccarsi le ferite (fortunatamente Tenma era un genio dell'arte medica) non sarebbe stato difficile: la donna era in piedi, apparentemente assorta nei suoi pensieri, su un piccolo promontorio dove era stato improvvisato un posto di guardia con tanto di tavolo, due sedie, qualche provvista ed una mezza tenda in tessuto mimetico. Era là da sola, ma si voltò nel sentire il Risorto avvicinarsi e lo squadrò con evidente ostilità, mentre lui comunicava le decisioni di Tenma. A quel punto, sempre sprezzante, si sarebbe seduta al contrario su una delle sedie, appoggiando il mento sulle mani congiunte sopra lo schienale. Il suo tono era tutt'altro che amichevole quando parlò. Parlerò chiaro. Tu sei una complicazione. Sono praticamente certa che la Zanna abbia un ninja infiltrato tra i nostri ranghi e la tua comparsa non può che complicarmi la vita. E odio le complicazioni, che tu sia un Kaguya o meno. Hai convinto Tenma? Bene, non ci vuole molto a convincere mister Premio NoberuFamoso inventore della Cartabomba.
    Dopo aver realizzato le implicazioni della sua creazione decise che una parte di quei guadagni convergesse in un premio che ogni cinque anni viene assegnato a chi è particolarmente meritevole nel campo delle arti, della scienza e dell'impegno sociale.
    per la Pace...crederesti che ha dato ordine di non uccidere mai i ninja della Zanna ma di catturarli? Una volta ha ferito troppo a fondo un nemico in battaglia e ci è fermato a CURARLO! In mezzo allo scontro.
    Portò una mano alla fronte, come se le stesse venendo un gran mal di testa. Quell'uomo è il peggior idiota che Oto potesse partorire. Tacque alcuni istanti. Di cosa stavo parlando? Ah, si, la spia. In qualche modo non siamo MAI riusciti a prevalere sulla Zanna, come se anticipassero le nostre mosse, e sono convinta che non si tratta dell'opera di un Sensitivo. Hanno una spia, e con quest'operazione voglio scoprire di chi si tratti. Ma se il Kaguya era una complicazione, per quale motivo gli stava rivelando tutto questo? In ogni caso non aveva grossi problemi con il piano. Se quel cretino vuole farsi ammazzare io non ho problemi. Sarà una responsabilità TUA, però.

    Quanto a te e alle tue Fenici. Calcò particolarmente l'ultima parola, quasi sibilandola. Non so cosa significhi, ma conoscevo una sola persona legata a quelle creature. E non mi dispiacerebbe sapere se tu hai qualcosa a che farci.


    Il Luogo dell'Agguato

    A meno di incidenti inaspettati legati al carattere del Flagello e dei suoi nuovi improbabili alleati, il gruppo della Zanna sarebbe arrivato presto via barca ad una cinquantina di metri di distanza dall'isola centrale, vicino alla spiaggia più occidentale. In realtà abbiamo un infiltrato nel gruppo Accademico. Avrebbe detto di punto in bianco Maschera 3, poco prima che il gruppo sbarcasse per raggiungere a piedi. Ci ha informato che intendono organizzare un agguato, usando come esca un genin sprovveduto e poco esperto sulla spiaggia. Pare ci sia un Mercenario esperto a fargli da spalla, ma credo non sia nulla che Michi non possa contrastare. Mentre lei attaccherà l'esca assieme a due soldati di Rintaro, attirando su di sé l'agguato, noi colpiremo i ninja accademici nascosti. Io mi occuperò del loro Leader, Yume Kaguya. Tu hai qualche preferenza? O magari vuoi andare direttamente alla Torre? Bada che a quell'ora ci saranno solo le rovine...la Torre apparirà fra circa tre ore se i nostri calcoli sono esatti. Un Mercenario? Chiese la kunoichi del clan Kujo, rabbuiandosi. Che aspetto ha? Maschera 3 rimase qualche istante in silenzio, prima di cominciare: Dunque, vedo che ha dei lunghi capelli e... Basta così allora. Lo interruppe la giovane donna, decisamente sollevata. Allora non è di sicuro lui.

    Pensi davvero che il tuo adorato Mercenario Coccoloso sia in giro da qualche parte? Se in tre anni non hai avuto notizie io dico che è morto. Lei si voltò verso il Mikawa con occhi carichi di istinto omicida. NON E' il mio "Adorato Mercenario Coccoloso", Mikawa, e bada a come parli quando ti rivolgi a me! Devo ricordarti che i tuoi poteri sono inutili con me? Ehehehehe, ti ha messo in scacco, Kyo. Taci tu, profumiere dei miei stivali! Ma fu lo Shoga a tagliare corto.Ognuno di noi avrà un Soldato con sé, tranne Michi che ne terrà due. Ora andiamo.

    [...]

    Tutto era pronto. Io ed il Sensei eravamo sbarcati e stavamo dirigendoci nel punto concordato, mentre gli altri gruppetti si distribuivano. Yume diede dei tonici a tutti, assicurandosi che li mandassero giù non appena Tai avesse individuato il nemico al limitare del suo campo percettivo. Tonici da battaglia. Spiegò. Non molto forti ma a lunga durata e senza grossi effetti collaterali. Li avevo preparati in anticipo e non ne ho per voi due. Vi arrangerete. Non dobbiamo perdere questa battaglia. Annuii, ormai ripresomi del tutto grazie all'assistenza di Tenma, mentre andavo a prendere posto. Ho un'idea per attirare la Zanna, fingerò di eseguire un qualche rituale così da dare l'impressione che io stia interagendo con la Torre. Spiegai al Sensei. Piuttosto...va tutto bene? C'è qualcosa che dovrei sapere prima della missione? Che so...un saggio consiglio dell'ultimo minuto? Parlavo veloce, dissimulando decisamente male il mio nervosismo. Non avevamo molto tempo per chiacchierare prima che lui si occultasse e io cominciassi la mia recita.


    Arrivati sulla spiaggia piantai il primo ramo che trovai dopo aver fatto un cerchio a terra, quindi diedi inizio alla recita. Bene...cominciamo! Una ventina di sigilli, al cui interno mascherai la sequenza dei cinque necessari a generare il giusto Genjutsu. Quella tecnica era autoalimentata e non richiedeva il mio controllo se non in fase di creazione, durante la quale diedi vita a ciò che pensavo, con la sabbia che si sollevava in un tornado elaborato, prima di condensarsi intorno al bastone in una forma che Feng Gu avrebbe riconosciuto subito...una versione in minatura dell'obelisco che aveva legato e torturato le fenici, con tanto di catene nere che si conficcavano nel terreno intorno. In realtà non avevo mai assistito a strani rituali, quindi non avevo potuto che pescare dall'unica esperienza che avevo in materia...speravo solo che il Sensei non se la prendesse a male. [Tecnica]
    Percezione Falsata - Kokohi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Drago, Cavallo, Cinghiale (5)
    L'illusione si attiva senza medium: l'utilizzatore modificherà l'aspetto esteriore di un oggetto, senza cambiare la dimensione. La vittima non vedrà l'aspetto reale dell'oggetto ma l'inganno dell'utilizzatore, subendo l'illusione osservandolo. L'illusione è permanente finché non rilasciata. E' possibile aggiungere degli automazioni e piccole azioni ripetitive. Il consumo è pari a Basso ogni 10 d'efficacia.

    Tipo: Genjutsu - Kanchi
    (Livello: 5 / Consumo: Variabile )
    [Effiacia Massima: 20 per grado]

    [Da studente in su]


    Non aspettammo molto prima che Tai ci avvisasse dell'arrivo dei nemici. Ci preparammo...e feci del mio meglio per mostrarmi sorpreso quando un fumogeno esplose ad una quindicina di metri da me, dal lato opposto all'acqua, rivelando poi due figure deformi interamente coperte da lunghi mantelli rovinati ed una Kunoichi dai capelli blu che sembrava proprio in vena di fare a botte, con in mano una specie di lungo bastone da passeggio ed un cappello a cilindro in testa. Ma bene, cosa abbiamo qui? Un insulso accademico che cerca di forzare la torre con qualche marchigegno? C'era stato un tono acuto nella sua voce...come se l'obelisco fosse qualcosa che non si aspettava. Sapeva dell'esca ma forse non si aspettava qualcosa di così elaborato e verosimile...e quanti dei suoi compagni in osservazione se ne sarebbero accorti? La Zanna! Sbottai, immediatamente in guardia con in Tanto in mano. Non sapevo quanto fosse forte il nemico, ma avrei venduto cara la pelle, interpretando il mio ruolo fino all'ultimo!


    Non potevo sapere, e con me non lo sapeva nemmeno Feng Gu, che il nemico era perfettamente a conoscenza del nostro agguato e stava al contempo attaccando gli altri gruppi...ma per quale motivo il nostro Sensitivo non ci avvisò per tempo dell'attacco nemico?

    Edited by Febh - 6/4/2016, 21:29
  5. .
    II
    .:L'Accademia e i Kaguya; La Zanna e gli Immortali:.


    Feng Gu e Yato - Addestramento

    Stavamo procedendo spediti per l'intrico di rami quando il Sensei mi disse di fermarmi, pur lodando il livello di controllo che avevo raggiunto nel dosare il chakra. Come? Domandai arrestandomi di botto sul tronco di una grossa sequoia, restando appeso alla superficie orizzontale con il solo contatto dei piedi. Chakra Repulsivo? Mio padre una volta aveva accennato a qualcosa del genere quando gli avevo mostrato ciò che Feng Gu mi aveva insegnato sulla barca per l'isola delle Fenici. In pratica...devo fare come quando ho sbagliato a dosare il chakra e ho lanciato la moneta...ma farlo apposta e modulandolo. Sul momento ricordai di come avevo quasi ammazzato il Risorto con un nichelino, e per l'imbarazzo quasi persi la presa, costringendomi ad afferrarmi anche con una mano alla corteccia. Ehm...ehm... devo...devo ancora chiedere scusa per quell'increscioso incidente, Sensei...non si ripeterà! Intanto lui aveva dato sfoggio delle sue abilità con un balzo che sfidava di gran lunga i limiti dell'umano. Incredibile... Quell'immagine mi fu di ispirazione, tanto che serrai i pugni, raffigurando quel nuovo obbiettivo a breve termine: apprendere come potenziare i miei movimenti.

    La teoria era semplice, ed in effetti anche traslare la spinta di chakra nella pratica lo era a sufficienza...quello che era complesso era riuscire ad ottenere il massimo beneficio col minimo spreco di energie. Impastando troppo chakra la corteccia saltava via in mille pezzi e pur venendo spinto bene non riuscivo a modulare il mio atterraggio sul ramo successivo...segno che verosimilmente parte dell'energia andava sprecata. In ultima analisi, come aveva detto il Sensei, era un metodo basilare che tuttavia richiedeva ripetizioni costanti più che grandi intuizioni o talenti. A causa dell'addestramento forse rallentammo un poco la nostra avanzata, ma avevamo margini ampi e quando arrivammo alla locanda avevo più o meno compreso le basi. Forse in una settimana o due sarei riuscito ad applicare quel trucco repulsivo anche al combattimento od al lancio di armi...se avevo sparato una moneta a forza, chissà cosa potevo fare con un Kunai!

    [...]

    Stanco per il dispendio di chakra durante l'avanzata, dopo la cena mi ero dedicato perlopiù alla meditazione, così come mi era stato insegnato in famiglia, per migliorare il recupero di energie e cercare di capire cosa volesse comunicarmi mia madre dandomi quel seme. Avevo provato a tenerlo in mano, estendendovi il mio chakra ma senza alcun risultato tangibile. Avevo provato a tenerla sospesa con il chakra adesivo...pur sentendomi stupido a lungo andare dato che ovviamente quella strada non avrebbe portato a nulla. Avevo provato a cercare un qualche equilibrio spirituale con quel seme...quella sorta di vita potenziale...ma se fosse bastato un concetto filosofico con un semino a risvegliare le arti dei Senju avremmo avuto centinaia di utilizzatori del Mokuton in giro per il continente...e così non era.

    Per la frustrazione stavo cominciando a considerare seriamente la possibilità di mangiare il seme e poi internalizzarlo in qualche modo, magari impastandoci del chakra. La mia formazione medica era quantomeno rudimentale quindi non sapevo che al più avrei rischiato un'appendicite, e tuttavia ero a corto di opzioni, almeno fino a quando Feng Gu non si avvicinò, come sempre prodigo di consigli dettati dall'esperienza. Sensei...si, sto cercando di capire cosa volesse dirmi mia madre dandomi questo, ma proprio non so come un seme possa risvegliare le arti del mio clan. Nel senso...come ha detto lei i Senju possono far germogliare il legno dalle loro stesse cellule...ma non credo che mangiare un seme basti per abituarle. Alle sue parole successive però mi sembrarono rivelatorie. Oh... In effetti l'idea che il seme fosse solo una metafora e non un mezzo non mi era nemmeno passata per l'anticamera del cervello.

    Tutto d'un tratto l'idea di mangiare il seme mi sembrò la cosa più ridicola che mi fosse mai entrata in testa. Avevo ancora tanto da imparare...troppa sttrada da percorrere prima di arrivare al Bersaglio, nonostante l'aiuto che poteva darmi il Sensei. Il Bersaglio era così mostruosamente lontano dalle mie misere forze che l'enormità della missione mi sembrò un peso insostenibile. Strinsi il seme nella mano, cercando di concentrarmi sui miei genitori e sulle loro parole d'incoraggiamento prima della partenza. Non devo avere fretta. Un passo alla volta, e poi lui cadrà. Sibilai sottovoce, senza badare al fatto che il Sensei mi avrebbe potuto sentire...sul momento non ci pensavo. Avevo gli occhi chiusi, e pensavo a quell'uomo orribile, l'Hokage, che veniva stritolato lentamente dai rami del mio Mokuton.

    Il sensei aveva detto che dovevo prendere il seme a modello. Forse aveva ragione, forse era così che dovevo intendere me stesso, come un nucleo di potenziale che poteva essere fatto crescere tramite il chakra. Dovevo vedermi come un seme...e tuttavia c'era qualcosa in tutto quel ragionamento che non mi quadrava. Si...è giusto. Io sono un seme. Un seme. Ma un seme è solo una potenzialità. Un Senju non può essere solo questo. Aprii gli occhi, fissando il seme che tenevo tra le mani a coppa. Lo guardavo senza guardarlo...la mia mente era concentrata sul corpo del bersaglio che veniva trafitto da rovi spinosi nati dal mio braccio. Che veniva stritolato dai rami della poderosa quercia che emergeva dalla mia schiena. Che veniva soffocato da liane germogliate dalle mie stesse dita. Quello era il mio scopo ultimo, e non riuscivo a pensare a nient'altro. Però il Sensei ha detto che sono un seme. Un seme non può fare tutto questo.

    Avevo guardato troppo avanti. Troppi passi avanti. Dovevo prima pensare al fatto che ero solo un seme...e prima di portare a termine la missione il Seme doveva diventare qualcosa di diverso. Il Seme doveva diventare un Albero. Io sono un seme. Ma devo diventare albero. Non c'era bisogno di pensare troppo o di comprendere con quale bizzarro meccanismo le mie cellule potessero mutare e diventare vegetali, emergendo dal corpo. Quel potere era già mio, scritto nel mio DNA. Tutto ciò di cui avevo bisogno era lasciare che il chakra nato dal mio corpo scorresse nel corpo. Linfa per l'albero che devo diventare. Ero un piccolo seme, ma presto sarebbe tutto cambiato...dovevo solo spezzare il guscio di miei preconcetti e permettere al germoglio di fuoriuscire.

    Scesi dal tetto velocemente, scavando appena nel terriccio con la mano, per poi depositare il piccolo seme. Questo è ciò che sono stato fino ad ora e che non deve più essere...che deve cambiare. Lo coprii. La mia vita come seme finisce. Perchè questo corpo è pronto a diventare un germoglio. Con la mano schiacciai il suolo per compattarlo nuovamente, quindi mi alzai, guardando la mano sporca di fango e terra. Il Sensei ha ragione, non si può spiegare. Non avevo recuperato ancora tutto il chakra, ma comunque vi ricorsi impastandolo nel braccio senza tuttavia concentrarlo nei muscoli o nella pelle, come a volerlo solo irrorare e riscaldare. Io ero un seme. Sono stato piantato nel suolo delle mie esperienze...il chakra nutrirà il seme. Chiusi gli occhi, pur col braccio sollevato. E sarò il germoglio della pianta che cambierà il mondo.

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    Non ci fu bisogno di aprire gli occhi. Sapevo già di esserci riuscito...anche se quella piantina sarebbe avvizzita dopo pochi istanti. Ci sarebbe voluto molto tempo prima che potessi utilizzare quelle capacità come un vero Senju....ma era un inizio. E' sempre un inizio...mi chiedo quando inizierò finalmente a vedere il traguardo. Commentai amaramente, prima di crollare addormentato, con le mani sporche di terriccio.

    Feng Gu e Yato - L'Accampamento

    Hayate? Tenma inarcò un sopracciglio mentre il drago guizzava in avanti, improvvisamente interessato. Una donna immortale...chiamata forse Kushinada? La voce del drago era come una brezza distante che passava tra le fronte, aliena e familiare al contempo...un suono che mai avevo sentito fino a quel momento e che normalmente mi avrebbe lasciato interdetto, quasi confuso. Ma quel suono portava con sé delle parole che non potevo in alcun modo ignorare, tanto che sgranai gli occhi, stupefatto. Ku-Kushinada? Immediatamente mi voltai verso Feng Gu. Sensei! E' lo stesso nome! Yume era in qualche modo perplessa, ma sembrò prestare più attenzione a quello che avevo detto io, piuttosto che a ciò si stavano dicendo gli altri. Sensei? Oh, er...si, insomma, Feng Gu ha accettato di darmi una mano per l'addestramento e... Silenzio, perfavore. La voce di Tenma si alzò sulle altre, pacata, lenta, e tuttavia impossibile da ignorare. Parleremo di una cosa per volta. Toppu, capisco che questo sia importante per te, ma permettimi di condurre le trattative. Il drago tacque qualche istante, prima di annuire e tornare a fluttuare intorno al suo compagno, pur fissando intensamente sia me che il Mercenario.

    Tornò a sedere, mentre Yume, un pò indispettita, si piazzò affianco a lui, seduta a gambe incrociate con un'aria assai poco femminile. Se quello che avevo appreso sulle donne era servito a qualcosa, avrei giurato che era il modo della Kiriana di tenere il broncio. Nonostante tutto Tenma la ignorò, mettendo ordine in quella discussione. Credo che le voci siano state esagerate. Il nemico a capo della Zanna, il Sanga, non è affatto immortale. Semplicemente il suo corpo pare composto da uno stormo di pipistrelli e la maggior parte degli attacchi gli passa attraverso. Il medico otese sembrava molto stanco. Se questa faccenda si è gonfiata fino a parlare di immortalità temo che il morale dei nostri uomini possa subire un duro colpo...dovrò parlare con loro per chiarire il malinteso e fermare queste voci. Ci parlo io. Interruppe Yume, un pò sprezzante. Saprai anche curare la gente, ma sei penoso ne parlarci. Finiresti solo per deprimerli con quel tuo muso lungo. Tenma sembrò accusare il colpo, ma non commentò oltre. Bene...uhm... Il Drago gli soffiò delicatamente in testa...forse era il suo modo di dargli una pacca sulla spalla. Quanto a questa donna immortale...ho sentito parlare di Kushinada perché è stata responsabile di aver quasi sterminato i draghi bianchi...la famiglia di Toppu qui presente. Aveva elaborato una sorta di gabbia spacciandola per un metodo di protezione, ma che stava lentamente risucchiando ogni loro emozione ed energia vitale. L'intervento di un Raizen Ikigami, ormai divenuto Hokage, ha permesso di risolvere la faccenda, ma di questa Kushinada sappiamo solo il nome. C'era molto altro dietro, ma erano informazioni riservate e non le avrebbe certo divulgate al primo Mercenario di passaggio.

    Al di là di questo...dubito che l'organizzazione chiamata Hayate centri qualcosa in questa faccenda. Anche se Hangetsu già mi aveva parlato della tua inimicizia con chi porta quel nome. Sorrise stirando appena le labbra, non sembrava capace di espressioni più allegre di quella malinconica parvenza di allegria. Ero anche io a Iwa e so del ninja chiamato Hayate che usava le bolle e la luce. Di cosa stava parlando? Ero decisamente confuso da quelle informazioni sparate apparentemente a caso. Possibile che tutti loro avessero un passato in comune? Tuttavia in quell'occasione i miei ordini erano solo di rattoppare e mantenere la mia copertura, quindi non ci siamo incontrati. Al tempo Tenma era parte del Team di Hangetsu, infiltrato nell'Ospedale locale. Il problema con la tua collaborazione potrebbe essere Yume, ma visti i suoi trascorsi non credo avrà problemi ad accoglierti. La donna non sembrò gradire l'allusione. Non girare intorno alle cose, Tenma. Di che stai parlando? Ora ho un coprifronte e servo l'Accademia e Kiri. Sai bene che non mi piace, ma lo faccio. Quale sarebbe il problema? Il medico indicò il Risorto. Il problema è che Feng Gu di Iwa è un Kaguya. Proprio come te. Daichi lo disse a voce alta durante lo scontro in cui si allearono temporaneamente all'Uchiha, e sicuramente l'informazione era stata trasmessa all'intero team Accademico.

    Prima ancora che me ne rendessi conto, la donna si era mossa verso Feng Gu in uno scatto acrobatico estremamente rapido, estraedo al contempo diverse lame ossee dal corpo che, ricurve, avrebbero minacciato in più punti il suo collo ed il suo addome [Velocità Nera +3 tacche]. !!!!! Per lo spavento io ero arretrato cadendo a terra, ancora una volta preso alla sprovvista da qualcuno che era infinitamente superiore sul piano fisico. L'espressione della Kunoichi era affilata almeno quanto le ossa che aveva generato, e fissando negli occhi il Risorto avrebbe scandito molto lentamente: Non conosco alcun Kaguya con quel nome. Chi sei? E bada, non inventarti membri dispersi del Clan, perché io li conosco tutti! Ecco appunto, mi riferivo a qualcosa del genere...quando si parla del tuo clan sei sempre molto suscettibile, Yume. Aggiunse l'otese con discreta flemma, consapevole che era stato lui a provocare quella situazione, forse a suo vantaggio. Anche se forse si trattava della persona più buona del mondo, Tenma era comunque un ninja di oto, in fondo. fondo. Lo saresti anche tu se la tua Sensei fosse dispersa a Genosha e se un tuo allievo fosse morto, con la sua famiglia, portatrice dei nostri preziosi geni, scomparsa chissà dove. Servo l'Accademia solo per Karin-sensei e per il piccolo Kai-lee. Per trovarli e portarli al sicuro dai Kaguya che hanno abbandonato la via ninja. Aveva fissato il Risorto tutto il tempo, pronunciando quelle parole appositamente per scorgere una qualche reazione.

    La situazione era al limite ed io non avevo idea di cosa fare...se mi fossi intromesso avrei solo rischiato di finire a brandelli prima ancora di poter parlare. Yume. Rilassati. Ma ci sarebbero volute delle risposte da parte di Feng Gu per convincerla. E non sarebbero bastate delle parole qualsiasi.

    Una volta chiarita la situazione, Tenma avrebbe spiegato meglio la situazione sul piano che ci aspettava. Un drappello andrà sull'isola centrale e preparerà l'imboscata. Per quanto ne sappiamo la Zanna non ha ninja con doti da sensitivo, ma qualcuno sfrutta delle specie di marionette meccaniche con grossi artigli e prive di gambe, con una lunga coda che termina in una punta acuminata. Sappiamo che sono una dozzina, ma solo tre degni di nota: il Sanga con le capacità di cui ti dicevo prima, un misterioso individuo mascherato e vestito di nero che combatte con delle specie di lame di fuoco nero che escono dal corpo e poi una giovane Kunoichi dai capelli azzurri che sembra prediligere il corpo a corpo. Sicuramente hanno anche un medico fuori dal comune ma in nessuna delle nostre battaglie lo abbiamo mai individuato. Per l'imboscata...dobbiamo trovare il punto adatto, creare un'esca e poi programmare il tutto. E' un piano che stavamo giusto iniziando a definire. Indicò un tavolo poco lontano, sui cui stava una mappa. Sei libero di partecipare se vuoi.

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    Quasi identica nell'aspetto all'isola che ospitava gli Accademici, l'atollo su cui si era stanziata la Zanna aveva una sola spiaggia facilmente accessibile e fu quella il punto di approdo del Flagello Immortale, e non c'era dubbio che lo stessero aspettando visto il gran numero di persone che stavano sulla sabbia, pronte ad incontrarlo. Tre erano curve e coperte da un'ampio mantello che ne nascondeva le fattezze. Sembravano respirare appena e da sotto il cappuccio si vedevano dei riflessi metallici ogni tanto, a ben guardare. Dietro ai tre gobbi (se davvero erano così deformi) stavano una ragazza giovane, sulla ventina, con abiti estremamente leggeri ed i capelli di un nero che pareva quasi scivolare nel blu del mare...aveva un'aria pallida e fragile, ma il suo sguardo non tradiva alcuna debolezza mentre fissava il nuovo arrivato (immagine di riferimento). L'ultima persona sulla spiaggia aveva un pesante mantello che la avvolgeva completamente, svolazzando in ogni direzione a dispetto della brezza molto leggera, a malapena sufficiente per increspare la superficie del mare. Era dietro i tre ninja gobbi, al centro di quella formazione. Doveva trattarsi del capo.



    Qualunque cosa volessero, sembravano preparati a tutto e sicuramente avevano il supporto di un sensitivo da qualche parte sull'isola. Una volta a portata di voce, la figura incappucciata avrebbe parlato. Il suo tono era metallico, artificiale ed impossibile da definire. Poteva essere un uomo, una donna od un ragazzino particolarmente alto. Anche gli abiti dissimulavano molto il suo aspetto, drappeggiati in maniera apparentemente casuale e mossi da qualche forza invisibile che non dipendeva certo dal vento. Non posso dire che tu sia il benvenuto. Ma forse potresti essere qualcuno che non tratteremo da nemico. Sappiamo che sei molto potente, ma dubito tu lo sia più di me...ed avendo io degli alleati è inevitabile considerare il mio come un vantaggio. Tese una mano guantata intorno a cui si muovevano i suoi abiti. Ti rivolgerai a me come Maschera 3, del clan Kamen. Enuncia pure il modo in cui io dovrò rivolgermi a te. La ragazza non fece una piega, ma certamente era intimorita dal Flagello...e tuttavia stava accanto a Maschera 3 quasi come se fosse pronta a fargli (farle?) da scudo umano in qualunque momento.

    Sei incappato in un territorio di guerra. Sarebbe utile sapere se intendi aderire ad uno schieramento od opporti ad entrambi. Dubito che esistano alternative, poiché la neutralità non è contemplata. Indicò una mano verso l'isola centrale, che si intravedeva abbastanza bene con la luce del pomeriggio. In quel luogo, in determinate condizioni di luna, e talvolta col sole, da circa tre anni appare una torre altissima là dove dovrebbero esserci solo rovine. Abbiamo interesse in quella torre, ma la squadra inviata a studiarla non è tornata. E i ninja dell'Accademia hanno avuto la stessa idea...e la stessa sorte. Ora fra i nostri due gruppi c'è uno scontro aperto per determinare il controllo dell'isola e poter quindi proseguire le indagini. Abbassò la mano. Anche le motivazioni che ti portano qui sono di nostro interesse. Noi siamo ninja del Villaggio della Zanna.
  6. .
    I
    .:Allievo e Maestro:.


    Al rientro dalla missione nel Paese del Mare, che mi aveva donato ben più di un ricordo terribile ma che al contempo mi aveva permesso di crescere come non mia, scoprii che il vecchio Shunsaku Ban, l'anziando cacciatore, era stato di parola ed aveva inviato una lettera all'Accademia lodando le mie capacità e competenze. Nonostante la tragedia che lo aveva colpito, era stato tanto lucido da comunicare il successo della missione con tale dovizia di particolari che la mia promozione al rango Genin fu praticamente immediata. Ovviamente non aveva accennato al mio Sensei, né io lo feci con le autorità quando presentai il rapporto della missione.

    Non appena tornato avevo raccontato tutto con dovizia di particolari, così che altre menti potessero studiare quegli elementi e valutare se c'era qualche appiglio utile per la missione, poi mi lodarono ed andai a dormire, come capitava sempre per ogni missione, non importa quanto insignificante. Dopo una lunga notte agitata da immagini di creature di cenere ed arti che si allungavano mi ritrovai coi miei genitori che praticamente sfondarono la porta della camera con festoni, trombette ed una grossa torta. Istintivamente balzai in piedi con gli occhi sgranati, pronto a difendermi, prima di capire di cosa si trattava. Fu una festicciola molto informale prima che mi spedissero a ricevere il tanto agognato coprifronte. Era un'occasione unica, perché spesso era il Kage stesso a fornirlo e magari poteva essere vulnerabile...

    Arrivai in Amministrazione carico di aspettative...e forse trasudante un discreto istinto omicida, almeno fino a quando non scoprii, con estremo disappunto, che il Kage era partito per chissà dove con un tizio buffo di Oto a bordo di una enorme lucertola. Come partito? Ma...e la cerimonia? E la promozione ufficiale? La segretaria fu relativamente comprensiva nel mollarmi il coprifronte di malagrazia, farmi firmare e congedarmi con un "ora ho da fare"...con buona pace dell'epicità della promozione o della possibilità di vedere nuovamente l'Hokage da vicino.
    Demoralizzato, stavo per uscire quando quella tizia occhialuta mi gettò un plico. Uh? Mi disse che dato che ero stato promosso con tante lodi per una missione sul mare, forse potevo essere utile come staffetta in un conflitto nelle zone più meridionali del Paese del Fuoco, affacciato sul golfo di Hangure [Link]. Era un'occasione unica per fare esperienza in un vero teatro di guerra fa ninja, e la colsi al volo.

    La partenza era prevista per il mese successivo, ed in quei trenta giorni affinai le mie capacità con il controllo del chakra, mentre mio padre mi insegnò alcune nuove tecniche. Mia madre invece si occupò di insegnarmi come passare inosservato ed usare lame più lunghe di un semplice tanto. Mi diedero anche un piccolo seme e un rotolo chiuso da un ramoscello. Mi dissero di approfittare di ogni momento libero per comprendere il motivo per cui me li avevano dati e che sarebbe stato essenziale per avvicinarmi all'eredita racchiusa nei miei geni. Per quanto non capissi al tempo cosa intendevano, tenni con me quegli oggetti come fossero un tesoro prezioso.
    Quando infine partii ero uno shinobi completamente diverso. Assai più potente di quanto non fossi stato in passato. Salutati i parenti, presi la via per il sud, ma non prima di passare in una piccola taverna dove mi era capitato di servire per una missione (cercavano un cameriere con qualche dote acrobatica...ed ero uno Studente). Si trattava di un luogo poco frequentato perché lontano dalle vie principali, ma sufficientemente accogliente e discreto per i miei scopi: incontrarmi col Sensei.

    Lo individuai facilmente, sedendomi di fronte a lui, col coprifronte al collo, quasi fosse una sciarpa. Sensei, sono felice che siate riuscito a venire fin qui. Io...vorrei venire con voi per i vostri viaggi ed apprendere altre cose, ma ad essere onesto, ora che siamo assieme, mi chiedevo se non voleste essere voi ad accompagnare me. Era una frase forse sfrontata, ma avevo più di un motivo per pronunciarla. Non intendo che mi serve aiuto...cioè, forse mi servirebbe, ma non è per questo che vi chiedo di venire con me. Scossi il capo, stavo complicando la cosa. Mi è stata offerta una missione piuttosto difficile. C'è uno scontro a sud del paese a causa di una strana isola. Pare che l'isola sia normalmente disabitata, la chiamano "Isola del Re che non c'è mai stato", ma alcuni marinai dicono che sembra esserci una qualche struttura sopra, come un'enorme torre seminascosta dalla nebbia, che però ogni tanto sparisce. Si sono allarmati, hanno chiesto l'intervento dei ninja e quando la squadra Accademica è arrivata si è trovata contro un gruppo di ninja stranieri molto agguerriti che aveva interesse nella stessa isola. Ci sono stati degli scontri ed ora i due team occupano due isolette vicine a quella del Re che non c'è mai stato. Non so altro su questa torre o meno, ed in effetti il mio scopo sarebbe solo di staffetta e messaggero...però... Deglutii, era il momento di essere chiari.

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    Però credo ci siano delle cose importanti anche per lei là, Sensei. Se venisse con me e mi addestrasse nel frattempo, sono sicuro che questo sarebbe utile. Lasciai qualche secondo perché l'altro assorbisse quelle parole, fissandolo, con gli occhi che quasi brillavano di un bagliore azzurro. Sensei...dicono che il capo dei ninja avversari sia immortale. E se fosse un alleato di quella donna? Della Speranza? Alla Foglia mi hanno detto solo che ha un qualche legame coi pipistrelli, ma non so nulla di più...non so nemmeno chi siano i ninja Accademici coinvolti, a parte che il caposquadra è un ninja di Oto.

    Questi erano gli estremi della mia proposta...non sapevo però cosa avrebbe risposto, ma la luce ardente nei miei occhi diceva chiaramente che desideravo a tutti i costi che ci fosse anche lui, così da diventare ancora più forte. Ancora più vicino al compimento della Missione!
  7. .
    X
    .:Mostra la Via verso il Sole Nero:.


    Il mio maestro sembrò riprendere coscienza di sé dopo qualche minuto che mi parve interminabile, e camminò senza badare a me fino all'obelisco, parlando ad alta voce con un qualche "fratello" che non vedevo. Temevo seriamente che quella sua trasformazione avesse fatto ben più che creargli delle "stranezze" come quelle di cui aveva parlato in precedenza. Sensei...cosa sta dicendo? Lo vidi raggiungere la struttura che imprigionava tutte le fenici, dopo aver guardato la sua vittima con disprezzo. Farfugliava qualcosa di un nemico della sua Vendetta, ma non sapevo a chi si riferisse...ed in effetti per quanto colpito dall'intensità del suo tono, la cosa non mi interessava: anche io avevo un Nemico, proprio come lui. Quando posò la mano sulla pietra nera ci fu uno stridìo tanto intenso da costringermi a portare le mani alle orecchie ed inginocchiarmi, stordito, prima che tutte le fenici prigioniere si accendessero di fiamme e luci che nulla avevano a che vedere con le vampe che le avevano consumate con dolore per mesi...quelle erano fiamme e luci di libertà.

    Il calore delle fenici si fece ben presto insopportabile, accendendo l'obelisco e le catene come fossero semplice legna e finendo poi per ridurli in cenere in una manciata di secondi, liberando i prigionieri e lasciando che il loro canto, il loro bellissimo canto, riempisse nuovamente quella caverna che aveva sentito fin troppe grida di dolore. Fu solo dopo qualche secondo che riuscii a sollevare lo sguardo, trovandomi di fronte ad uno spettacolo che mozzava il fiato. Erano tutte là...fenici di piccole dimensioni, alcune rosse, altre bianche, altre dorate...una persino nera ed una blu..ma a troneggiare fra tutte era quella che stava al centro del vulcano, immensa e dalle piume che parevano composte da fiamme multicolore.

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    Non guardava me, ma solo il mio Sensei, che sembrava aver sopportato il rumore, il calore e la luce come se nulla fosse. Tutti quei maestosi rapaci avevano qualcosa da dire, ma nessuno aprì il becco prima del Re...perché Feng Huang, re di tutte le fenici, stava per conferire con suo fratello. Io ti ringrazio.

    Ci hai salvato quando hai consentito la mia rinascita. Poi io ho salvato te quando sei tornato dal fuoco.

    Ora ti siamo nuovamente debitori.

    Poco dopo aver messo al sicuro Taeko e la tua famiglia quella donna si è presentata qui. Ci ha sottomesso...ma tu ci hai liberato, ed hai preso su di te il rancore e la follia delle centinaia di morti e risurrezioni che ci ha imposto. Lo percepisco anche ora, che si agita nella tua mente, tenuto a malapena a bada da qualcosa che non riesco a comprendere...è come se condividessi la tua anima con due espressione di Rancore che non erano mai esistite prima d'ora...in parte umane ed in parte Fenici...dotate di un loro intelletto ad affiancare il loro rimpianto. Fratello, sei un individuo eccezionalmente raro, senza alcun dubbio.

    Ma assorbire tutto il rancore di questa nostra tortura è un fardello troppo grande per le tue spalle. Anche con tutto il mio potere non posso liberarti o dissolverlo, perché è stata una tua scelta libera.
    Con pochi battiti d'ali atterrò davanti al mio Sensei, aggraziata anche nel posarsi, a differenza di altri volatili che al suolo appaiono assai ineleganti. Avevo sentito molto di quel discorso, ma avevo compreso ben poco, a parte il nome di Taeko. l'omonimia e l'incapacità di spiegare gettarono nuove luci sul perchè fosse tanto turbato con la nipote di Kuchihige-san...il che mi fece ricordare che, anche se stavo assistendo a qualcosa di unico, non potevo lasciare che questo mi distogliesse dai miei doveri! Kuchihige-san! Diavolo! Arrancando sul peso delle mie ginocchia malandate mi fiondai accanto al vecchio, cercando di comprendere in che condizioni fosse...stava per riprendere i sensi, non più vincolato dal Jutsu della Speranza.

    E mentre gli prestavo soccorso, non mi accorsi della piuma che avevo in tasca e che quasi per volontà propria fluttuò verso il suo proprietario originale, e lo stesso fece il ventaglio che la donna morta aveva raccolto. Non vidi ciò che accadeva quando dalle ali di Feng Huang emerse una piuma del tutto identica a quella che era finita in mano al grande cacciatore, né sentii il re delle fenici spiegare cosa intendeva fare. Due piume dal potere puro e molte piume strappate con la forza. Lascerò che i due Hai Urami nati dentro di te ottengano il potere di una Piuma ciascuno. Saranno più forti e più vicini ad essere qualcosa di più di una semplice voce di sottofondo...potrebbero anche avere un mondo interiore vero e proprio, come le creature conosciute come Cercoteri. Le piume del ventaglio invece circonderanno gli Hai Urami che hai assorbito oggi, intrappolandoli in un nucleo di forza da cui non potranno uscire. Un Sole Nero. Il sigillo purtroppo non sarà perfetto e col tempo potrebbe indebolirsi, ma spero che per allora sarà in grado di controllare questi spettri della nostra miseria. Attraverso l'uno o l'altro Hai Urami potrai accedere alla forza del Sole Nero, ma farlo ti avvicinerà impercettibilmente a diventare un tutt'uno con l'uno o l'altro, identificandoti coi loro desideri. Se possibile ti consiglierei di non usare mai questa forza che hai sigillata dentro...è troppo pericoloso. Ma Feng Huang sapeva bene che era una raccomandazione del tutto inutile. Le piume divennero luminose come piccole stelle, affondando poi nel corpo della Vendetta.

    DOVEVI DARCI LA VENDETTA
    DOVEVI UCCIDERE LE FENICI
    DOVEVI RENDERCI FENICI


    E stata una scelta saggia, fratello. Feng Huang esultava, felice di aver avuto ragione, mentre Shiltar era decisamente meno entusiasta della situazione. Sprechi un'opportunità unica. Ma sia così...in ogni caso mi hai reso più forte, ed il nostro desiderio diventerà più forte a sua volta. Ciascuno di loro venne raggiunto dalla luce proveniente dall'esterno, mentre il ventaglio si disperdeva in qualcosa di simile ad uno sciame di lucciole, attirando immediatamente le attenzioni della fenice di fumo e cenere, i cui occhi avvamparono di desiderio.

    <superquote>QUELLO E' POTERE
    QUELLO E' TORNARE AD ESSERE FENICI
    E' NOSTRO
    SARA' NOSTRO


    Erano poco più che un caotico ammasso di desiderio, potere e violenza. Anche se biasimavano Feng Gu per la sua decisione e lo stavano cercando di divorare dall'interno per controllarne il corpo, vedere le piume fu come mostrare il fuoco di una candela ad uno sciame di falene...gli Hai Urami lasciarono stare la loro opera di distruzione iniziando ad inseguire le luci senza più pesare sulla mente che li ospitava. Le seguivano in ogni curva e movimento, fino a perdere l'aspetto di un rapace di cenere ed iniziare a girare su sé stesse in un ciclo apparentemente senza fine...fino a quando non le afferrarono, rimanendo prigioniere di quella trappola in una forma ribollente e nera che vorticava all'infinito...e fu in quel momento che l'influenza del Re delle Fenici scolpì la mente del Risorto in maniera definitiva.

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    Era come un mare di fuoco agitato e lontano, dove gli Hai Urami, sigillati in un nucleo di caos simile ad un sole nero, non potevano nuocere alla mente del Mercenario. Almeno per un pò. Sull'alto di tue troni sedevano il Feng Huang interiore e lo Shiltar interiore, ciascuno assai più reale e definito di quanto non fosse mai stato, ciascuno con una piuma luminosa appesa al collo. Era la nascita di quel mondo interiore, dei due sovrani che lo abitavano, e del Sole Nero che lo illuminava. Anche Feng Gu aveva un suo trono, al cospetto degli altri due. Nessuna traccia del Chuda, ma la sua voce la avrebbe potuta sentire in qualunque momento, alle sue spalle, anche se voltandosi non ci sarebbe mai stato nessuno.


    Aveva accettato un peso che forse era eccessivo per le sue spalle umane...quel potere che aveva preso in sé lo avrebbe consumato a meno di trovare un modo per domarlo, per placare quel rancore infinito.

    Ma adesso grazie alle fenici aveva ancora un pò di tempo.


    [...]

    Col sigillo che entrava in azione, il mio Sensei tornò bruscamente al suo solito aspetto, improvvisamente sfiancato dallo sforzo di quella trasformazione, mentre finalmente io riuscivo a far rinvenire Kuchihige. E' bene che quell'uomo baffuto non ci veda. Furono le ultime parole di Feng Huang. Sappi che non è una cattiva persona, ma potrebbe crearci dei problemi. Parleremo poi di cosa fare e ti ringrazieremo tutti a dovere. Dopo aver annuito in maniera molto umana, tutte le fenici presero il volo, scomparendo nel cielo attraverso il cratere del vulcano prima che il Cacciatore si svegliasse completamente.

    Dove...dove siamo? Yatocchi? Il vecchio era ancora stordito mentre portava una mano alla testa, via via più libero dalla paralisi che gli era stata imposta dalla Speranza di Hayate, ma in pochi istanti si riprese. Kushinada! Le fenici! Cercò di alzarsi di scatto ma un capogiro glielo impedì. Cosa è successo, Yatocchi? Non si preoccupi, Kuchihige-san. Dissi posandogli una mano sulla spalla, con un sorriso entusiasta...era stata una vittoria completa! Il mio Sensei la ha sconfitta senza troppe difficoltà...anche se è successa una cosa un pò strana con gli Hai Urami che erano sul soffitto e...

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    Sconfitta? In che senso sconfitta? Finalmente riuscì a rialzarsi, vedendo il corpo della Speranza di Hayate. La ha...uccisa. No... Improvvisamente sbiancato, il cacciatore si guardò intorno allarmato. E Taeko? Che fine ha fatto Taeko? Taeko? Ah, è oltre la parete di roccia. Ehi TAEKO! No...no...maledizione! Il vecchio si alzò barcollando e corse verso il passaggio incespicando più vote, prima di cominciare a battere sulla pietra. TAEKO! TAEKO RISPONDI! BASTA ANCHE SOLO UNA PAROLA! AVANTI! Ma non ci fu risposta, ed io ero decisamente stupito da quella reazione. Magari è andata a chiedere aiuto... Ma una parte della mia testa sapeva che non poteva essere. Ah, no...ha detto che era intrappolata tra due pareti. Forse ha perso i sensi per il poco ossigeno. Forse ho abbastanza chakra per abbatterla...fra un minuto. No...non è quello.

    Taeko è morta.
    Dagli occhi del vecchio cacciatore cominciarono a sgorgare lacrime. E' morta e io non ho potuto farci nulla. Si voltò verso me ed il Risorto. E le Fenici immagino siano volate via una volta libere, vero? Si avvicinò al corpo della Speranza, scuotendo il capo e poggiando una mano sulla sua guancia, delicatamente. Taeko... Non ci capivo più nulla. Kuchihige-san, di che sta parlando? Lui si voltò verso di noi. Io ho avuto una lunga vita...da giovane volevo indagare sulle creature soprannaturali e per una serie di disavventure finii per avere una vita molto più lunga del normale. Invecchio di un anno ogni quattro...ed ho quasi un quarto di millennio e ho deciso di dedicarlo alla caccia di ciò che esiste di sovrannaturale nel mondo. COSA? Spalancai la bocca, rimasto senza parole, ma non era quella la rivelazione peggiore di tutte. Ed in questo tempo ho conosciuto Kushinada. Prima in un corpo e poi in un altro. In un altro? Lei non era una persona normale...ha migliaia di anni. Ed ogni volta che muore...una frazione di secondo prima che la sua anima abbandoni il corpo...lei la scambia inconsciamente con quella della donna più vicina, continuando a vivere in eterno. Impiega poi del tempo ad abituarsi al nuovo corpo e riacquistare le sue capacità. La cosa va avanti da moltissimo tempo. E ora ha preso Taeko.

    Quando ci conoscemmo lei stava cercando uno scopo. Una profezia di secoli prima le aveva detto che sarebbe giunto un uomo capace di elevare la sua condizione e darle un vero scopo, ma lei doveva preparare la sua venuta e collaborare per rendere immortale quest'uomo. Disse che il nome di quell'uomo sarebbe stato Hayate, e lavorava per trovare tutto ciò che poteva aiutarla per questo scopo, assieme ad altre due persone che avevano una condizione simile alla sua. Persone che non ho conosciuto. Dopo aver appreso il modo in cui io avevo ottenuto la mia longevità non volle più avere a che fare con me e mi impose un sigillo casomai avessi parlato...l'effetto era quello che avete visto. Averla uccisa deve averne sospeso gli effetti.


    Non aveva altro da dire, ma chiese di essere lasciato solo in quel posto per piangere la sua ultima parente ancora in vita con dignità, e magari seppellirla. Disse anche che poi se ne sarebbe andato...non voleva più avere a che fare con le fenici, né con me o col Risorto. Yatocchi...sei stato bravo. Riferirò della cosa ai tuoi capi. E tu, Feng Gu. Se non ci fossi stato ora sarei morto anche io oltre alla mia povera nipote. Ti ringrazio...ma spero tu capisca che non voglio più vederti, almeno per un pò...entrambi evochereste troppi ricordi orribili. Ero senza parole ed ancora confuso quando lasciai il vecchio cacciatore solo nel vulcano (c'erano altri passaggi oltre a quello chiuso dalla parete di roccia...solo un pò meno comodi). Sensei....io non... Ma in realtà ero stato travolto da troppi eventi e rivelazioni. Non avevo abbastanza parole per dire niente.

    Solo molto tempo dopo, quando raggiungemmo il villaggio, mi venne in mente di chiedere un'ultima cosa al Mercenario, anche se il mio tono era incerto e distaccato, ancora troppo segnato da ciò che era accaduto. Sensei...devo tornare a Konoha. Come...come posso fare a contattarvi di nuovo? Vorrei che mi addestraste ancora. Si, in momenti come quello, la Missione poteva sorreggermi, e mi ci aggrappai con tutte le forze per trovare una nuova lucidità. Dovevo lasciar andare il vecchio, la ragazza e quello che poteva rallentarmi, tenendo dentro solo quello che poteva servire ad abbattere l'Hokage. Quella missione era stata solo un gradino su una lunga scala.

    Avevo ancora molta strada da fare, e con Feng Gu avrei potuto prendere una grande scorciatoia.


    In tutta quella faccenda restava un dubbio. Se la voce di Feng Huang e quella di Shiltar erano degli Hai Urami o comunque qualcosa di simile...allora da dove saltava fuori quella del Chuda, che in tutta quella faccenda si era tenuto in disparte, ridacchiando ogni tanto?
  8. .
    IX
    .:Quando si Incorre nella Vendetta:.


    Avevo rischiato il tutto per tutto con quell'ultimo attacco, riuscendo a trapassare il clone di cenere senza lasciargli alcuno scampo! SI! Esultai mentre le gambe, seriamente provate dalla spinta del chakra, cedevano per un attimo, facendomi finire in ginocchio. La ho sconfitta Sensei...la ho... Alzai lo sguardo verso di lui, verso quell'uomo che era stato trasfigurato al contatto con le ceneri: la forza della natura che aveva accettato di rendermi più forte. E per una frazione di secondo sbiancai nel vedere la polvere e la sabbia riversarsi su di lui, imprigionandolo in un bozzolo fluido che tra le altre cose copriva la sua visuale. NO! ATTENTO SENSEI! Non avevo visto la corazza d'ossa che lo difendeva e certo non potevo nemmeno immaginare che col controllo del chakra si potesse provare a schermare sé stessi, ma di contro nemmeno la Speranza di Hayate aveva percepito la membrana d'ossa che ricopriva il suo bersaglio mentre a colpo sicuro andava a serrargli il corpo con le sue molteplici braccia.

    A nulla servì avvisare un ninja del calibro del Risorto, perché aveva già un piano preciso in mente. Una qualche armatura? Posso spezzarla come il guscio di una noce...devi impegnarti di più! Nonostante le sue strategie difensive era completamente bloccato, incapace di muoversi anche solo in minima misura a causa della sabbia...ma non serviva muoversi per far letteralmente esplodere la sua armatura in una selva di spuntoni acuminati, tanto da dissolvere tutte le braccia clonate e costringere la Speranza a ritrarre l'originale, abbastanza agile e sinuosa da evitare buona parte dei danni, a dispetto della rapidità della tecnica. Strinse la mano ferita in più punti, digrignando i denti. Maledetti Kaguya! Avevo sentito quel nome in passato...un clan di Kiri famoso quasi quanto i Senju...ed in effetti il Sensei aveva detto qualcosa a proposito di origini nella nebbia.

    Ma quello che la donna aveva sopravvalutato più di tutto era che il suo jutsu di sabbia si era concentrato addosso al Risorto...che tuttavia era ricoperto da ossa in quasi tutto il corpo. Ossa che erano state espulse violentemente dal suo corpo in una frazione di secondo...più che abbastanza per liberarlo, almeno temporaneamente, dall'inviolabile trappola di quella donna. Più che abbastanza, come riuscii a vedere, per permettergli di estrarre dalle carni un massiccio shuriken palesemente composto da ossa modellate, fuoriuscite senza tagli dai fasci muscolari e dai tessuti. Incredibile. Prima che la stretta si facesse nuovamente immobilizzante, pur con un certo intralcio il Kaguya lanciò quell'arma contro la Speranza di Hayate, forte come non era mai stato. SIMILI ATTACCHI SONO INUTILI, KAGUYA! Battè ancora il piede a terra sollevando una seconda lastra di roccia...poteva essere esperta di trappole e sottomissioni in corpo a corpo, ma la sua abilità ed esperienza in battaglia non doveva essere pari a quella del mio Sensei...anche io avrei evitato di difendermi due volte di fila allo stesso modo...era un errore banale, e difatti lo pagò assai salato.

    La roccia venne trapassata dall'osso, che pure perse il suo slancio cominciando a cadere senza possibilità di danneggiare il suo bersaglio...almeno fino a che non si gonfiò di colpo, diventando una trappola perforante proprio come l'armatura di poco prima, trapassando la donna in più punti. KYAAAAAHHH! Il suono della carne trafitta era qualcosa che non avrei più dimenticato, proprio come quel corpo tenuto in piedi dagli spuntoni, ancora vivo, ma per poco, mentre il sangue usciva a fiotti dalla bocca, spinto dagli ultimi, deboli battiti del suo cuore. Coi polmoni perforati lei non riusciva a parlare né a rispondere a tono alle parole della Vendetta ancora prigioniera di quei Jutsu...ma aveva uno sguardo che mi fece rabbrividire. Oh...oh...ah...coff...coff...co... Non era, nemmeno nell'istante della morte, lo sguardo di qualcuno che pensava di aver perso. Erano occhi carichi di sfida, occhi che volevano fissare nella memoria il volto e l'aspetto di qualcuno che la avrebbe pagata cara. Ma si trattava solo di uno sguardo...la Speranza di Hayate era finita, e non avrebbe più fatto del male a nessuno.

    Pochi secondi dopo la palude a terra si riassorbì completamente, permettendomi di avvicinarmi a Feng Gu, ormai libero anche dagli effetti della sabbia. Sensei! Sensei ci è riuscito! E' stato incredibile...ma come ha fatto ad assorbire quelle ceneri? Cosa è successo? E questo aspetto..le ali? Di cosa si tratta? Lo toccai con la mano, cercando di scuoterlo appena, ma non avrebbe reagito. Sensei? Tutto bene? Qualche...effetto collaterale? Lei è davvero un Kaguya? Ma potevo chiedere qualunque cosa...non avrei avuto risposta. Dopo le sue ultime parole il Mercenario aveva percepito un senso di vittoria, ma la voce furente degli Hai Urami non si era affatto placata. Chiedevano di più...chiedevano molto più che la semplice uccisione, chiedevano senza nemmeno sapere più quale fosse il loro desiderio. Una tormenta di voci che aveva in poco tempo sopraffatto quella del Risorto, lasciandolo in stato catatonico, mentre all'interno della sua testa scopriva cosa intendesse Kuchihige quando diceva che uno Hai Urami non può mai risolvere il suo rancore...perché l'unico modo sarebbe tornare ad essere una Fenice, mentre è solamente uno spettro del rimpianto.



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    Era un delirio di cenere, fuoco e brace quello che inondava la mente del Risorto. Decine e decine di voci condensate in una gigantesca fenice nera che sembrava composta da fumo ardente capace di riempire ogni anfratto e mozzare il fiato. E mentre si dimenava, chiedendo potere, chiedendo le piume e la Vendetta, quel terribile volatile divorava ogni cosa si trovasse nel Mercenario. I suoi ricordi di bambino, i primi anni nell'Accademia ninja, la mote, la rinascita. Tutto era alla sua mercé in quella fame disperata e senza scopo: uccidere la donna non era bastato a sedare gli Hai Urami, quindi che cosa sarebbe mai bastato?

    Il Sanga, Kazuhiro Kuei, era una buona ancora su cui scatenare la loro furia demolitiva, ma anche questo non bastava alle voci. Volevano di più. Volevano tornare ad essere ciò che erano prima di bruciare. Volevano tornare ad essere Fenici, perché solo una fenice può placare il rancore di una sua vita passata. Ed in quel caso assordante, due voci si levarono più in alto delle altre, mentre in quel mondo mentale fatto di fumo le sagome di Feng Huang e di Shiltar Kaguya si facevano più vicine, con occhi accesi come braci ardenti...la prima con aria contrariata, mentre la seconda era esultante.

    La Vendetta è tutto. Con questo potere NOI siamo Vendetta.

    Hai combinato un casino, Fratello. Questi qui non sono come noi. Non sono come me ed il tuo amico qua. Non sono così raffinati.

    Dai loro ciò che vogliono e poi sfruttiamoli. La Vendetta è tutto. Ricordalo sempre. E ora NOI siamo Vendetta.

    Quello che vogliono? Forse a te sembra una cacofonia priva di senso, ma io capisco benissimo cosa vogliono...vogliono che divori le fenici. Che recidi il tuo legame con loro. Pensano che divorandole torneranno ad essere fenici loro stessi. Ma è assurdo, lo capisci bene anche tu. Avere la PIUMA sarebbe utile per prendere potere, ma persino IO capisco che siamo in troppi mentre le fenici sono poche. Anche se assorbirle funzionasse, solo alcuni Hai Urami verrebbero influenzati! Non tutti...resterebbe il caos!

    Si, ma quanto potere otterremmo in questo modo? Quanta forza dal rancore degli Hai Urami incapaci di tornare ad essere fenici? il loro rancore è POTERE. E con il potere la Vendetta è a portata di mano. Le fenici sono sacrificabili, pur di uccidere il Sanga. Lo sai tu come lo so io!

    LA VENDETTA

    IL SANGA

    UCCIDI LE FENICI

    RENDICI FENICI


    Io e questo tizio siamo nati nel fuoco della tua rinascita. Io sono il rimpianto di quella piccola parte di Feng Huang che era in te. Lui è il rimpianto di Shiltar, che ha perso tutto per mano del Sanga. Non siamo come queste ombre rancorose...siamo qualcosa di più. Qualcosa di diverso...qualcosa in cui vive un pò di te stesso, forse per la tua stessa follia. Ma anche se vivo per esaudire il mio rimpianto io SO che distruggere le fenici per avere un briciolo di potere sarebbe inutilmente crudele e dannoso. E' FOLLIA.

    LA VENDETTA E' TUTTO. LA FOLLIA CI PORTA AL POTERE. IL POTERE ALLA VENDETTA. NOI SIAMO VENDETTA E NOI SIAMO POTERE.

    LA VENDETTA.
    IL SANGA
    UCCIDI LE FENICI
    RENDICI FENICI


    Ancora il canto selvaggio degli Hai Urami riempiva la sua mente, ora comprensibile.

    Non farlo. Libera le fenici e sigilla un nuovo patto con loro. Cura le loro ferite per aiutare te stesso.

    NO, lascia che gli Hai Urami entrino nelle catene e divorino le fenici.

    Feng Huang può aiutarti a sigillare questo caos senza perdere la testa, potresti anche imparare ad usarlo, a piccole dosi.

    Feng Huang potrà donarti un potere senza limiti se lasci che la Vendetta lo prenda.

    Non devi esitare. Non devi esitare.

    Non posso far nulla contro il signor "la vendetta è tutto" se non parlargli sopra...ma devi fidarti di me.

    Non posso far nulla contro il rancore della fenice, ma sai che NOI abbiamo ragione. NOI siamo Vendetta.

    In ogni caso ora io e lui cercheremo di fermare gli Hai Urami per qualche tempo. Potrai muoverti ed agire per qualche minuto.

    Scegli Saggiamente. Scegli Saggiamente.

    Le fenici possono aiutarti nella tua Vendetta. Ma come alleati! Non tradire anche questo aspetto della tua vecchia vita!

    No, ti aiuteranno come fonte di potere. Hai abbandonato tutto perla Vendetta. Abbandona anche loro.


    Quel dibattito sarebbe finito senza risposte, domande o terrore, ma mentre le voci incessanti degli Hai Urami gridavano la loro furia, improvvisamente Feng Gu fu di nuovo capace di muoversi ed agire, mentre le voci di Shiltar e Feng Huang trattenevano la gigantesca fenice di cenere che bruciava nel suo corpo. Gli sarebbe bastato toccare l'obelisco per scegliere cosa fare. Per scegliere se liberare le Fenici o se consumarle definitivamente.

    Ed era forse la scelta più difficile della sua vita fino a quel momento, contando tutto quello che era passato tra loro.
  9. .
    V
    .:Le Cose sfuggono di Mano:.


    Bancarelle di carne? E che diavolo centrano ora le bancarelle di carne? Chiesi esasperato, senza riuscire nel mio proposito di non dar corda a quel disgraziato che mi aveva trascinato in tutta questa faccenda. Jin sistemò facilmente il suo avversario, pur beccandosi qualche botta poco gradevole mentre io, pur riuscendo nel mio intento di spaventare la gente priva di addestramento ninja non riuscii a far scappare il mio avversario. Non che fosse alla fine questo granchè, dato che bastò un pugno deciso per stenderlo, ma pochi istanti prima di crollare quello cercò comunque di mettere in atto un'aggressione verso la mia futura prole. La maggiore dimensione donatami dalla trasformazione fu, per quanto piccola, la salvezza degli eventuali sostituti futuri nella missione (qualora io avessi fallito), perché la maggiore portata mi aveva permesso di stare abbastanza lontano dal nemico mentre sferravo il pugno, facilitando il portarmi fuori bersaglio con uno scatto all'indietro decisamente inelegante, ma perlomeno abbastanza rapido da negare ogni danno [Difesa]Impasto ½ Basso: Riflessi Verde +2. Fossi stato delle mie normali dimensioni allora non avrei mai potuto reagire efficacemente a quell'attacco in controtempo, non da una distanza così ravvicinata.

    Mister Tesserino col Riporto scappò via terrorizzato. "Non ti avremo"? Replicai dubbioso mentre dissolvevo la Trasformazione. Ma allora Uggiolo sei TU! Subito mi voltai verso Jin. Piantala con le scemenze sulla carne ed andiam... Quello era partito per la tangente, lasciandomi completamente esterrefatto. CHE RAZZA DI GENIN SEI? QUELLA ERA SOLO... Ma ero talmente sopraffatto dalla sua stupidità che mi morsi le labbra, serrando i pugni. Un genin che non riconosceva la Trasformazione...a quel punto la mia mancanza di coprifronte rodeva ancora di più! Non...mi...serve...acqua! Tu quel coprifronte lo hai rubato, ora ne sono sicuro! Non puoi essere così st... Grida furiose interruppero la mia lamentela, segno che non ero l'unico ad essere di pessimo umore a causa della gente che aveva intorno, là dentro. Pochi istanti, e ci trovammo di fronte ad un gigante dall'aria ancor meno raccomandabile dei bruti che avevamo appena steso...perdipiù uno che sapeva qualcosa delle arti ninja! Averli fatti arrabbiare? IO? CHI E' L'IDIOTA CHE E' ANDATO A SPARLARE DEI NOMIGNOLI CHE GIRANO TRA QUESTI DEBOSCIATI? EH? SIGNOR "MI RACCOMANDO NON DIRE IL NOME UGGIOLO QUANDO ENTRIAMO"!

    Ero talmente fuori di me che nemmeno mi accorsi del jutsu acquatico che si serrò intorno alla mia gamba scaraventandomi in aria. UUAAAAHHH! IO TI UCCIDERO' DANNATO SUNESE! TI UCCIDER... Come se non fosse stato sufficiente l'essere sollevato a mezz'aria con le budella che venivano frullate, ecco che provai l'ennesima emozione forte della giornata, quasi come se mi avessero pizzicato la pelle e poi strappato via tutta la carne con un solo movimento fluido....il tutto solo per trovarmi poi a terra, stordito dal repentino scambio con Jin. OOOoofff....cosa...diavolo...hai...fatto? Quasi non mi ero accorto del danno alla gamba di quando la frusta ci si era avvolta intorno [Ferita]Leggera+ ½ Leggera alla gamba sinistra, ma certamente mi accorsi del suo tentativo di stendere il nemico anche se a testa in giù. Se non altro Jin era troppo stupido per capire di essere in svantaggio...e non ero certo se questo fosse un pregio od un difetto. In ogni caso ebbe poca fortuna perché i baffi di quel tizio divennero improvvisamente più folti...molto più folti. Abbastanza folti da coprirgli parte del torace e tutto il collo nemmeno fossero una qualche sciarpa! [Tecnica]
    Simulacro di Spine - Marin Jizou
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può rendere i propri capelli molto resistenti, trasformandoli in una difesa resistente ed efficace, in grado di proteggere e danneggiare l'avversario. I capelli avvolgeranno completamente l'utilizzatore e concederanno una protezione di potenza pari a 15. La coperta di capelli risulterà dannosa per qualsiasi attaccante, che subirà un danno di potenza 5 se toccata la coperta di spine a mani nude.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )
    [Da studente in su]


    L'attacco di Jin fu del tutto inefficace a causa di quella barriera di peli improvvisata e dall'aspetto tutt'altro che elegante. Ricordo...ricordo che una volta mio padre ha usato una tecnica simile, ma copriva tutto il corpo, ne sono sicuro. Il grassone sembrò imporporarsi, come se lo avessi punto sul vivo. C-COME TI PERMETTI, ALBERELLO? Io sono Yato Senju di Konoha. Non un alberello! E qualcosa mi dice che se non sei niente più che un Genin è perché sei negato con le arti ninja. Se sul piano fisico non potevo competere con quel tizio, forse avei potuto fregarlo su quello emotivo, proprio come mi avevano insegnato a fare. Provocare il bestione lo avrebbe reso più incline a commettere errori, ne ero certo. TU...TUUU! Intanto mi ero rialzato in piedi, pronto a combattere con una mano già nelle sacche che portavo intorno alla vita. Scommetto che hai creato quella frusta perché è l'unica tecnica che sai usare decentemente, non avresti mai il coraggio di rilasciarla e sfruttarne altre perché sei negato! Che abboccasse o meno avrei lanciato tre Shuriken contro il suo pancione scoperto [Azione]Impasto ½ Basso: Forza Verde +2...certo, esisteva la possibilità che mettesse Jin davanti a sé come scudo umano, ma la sua era una perdita che sentivo di poter sopportare senza troppi rimpianti, specie dopo quello che aveva combinato! Crepa! Non era chiaro se mi stessi rivolgendo al ciccione o a Jin...nemmeno io ne ero del tutto certo. Immediatamente dopo avrei intrecciato le dita in quattro rapidi sigilli, pronto a scaricare sul ciccione (ed eventualmente su Jin, ah, che peccato i danni collaterali) un violentissimo getto d'acqua che ero certo gli avrebbe creato qualche problema [Tecnica]
    Onda Acquatica - Mizurappa
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre, Cavallo, Topo, Tigre (4)
    L'utilizzatore, mantenendo il sigillo della tigre, può emettere un potente getto d'acqua. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. La gittata massima è 6 metri, mentre la larghezza è 3 metri; la potenza offensiva sarà pari a 30. Se presenti almeno 12 unità, le dimensioni e la gittata saranno raddoppiate.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )
    [Da studente in su]
    ...anche perchè subito dopo gli sarei corso contro con il Tanto in mano, cercando di sbudellarlo con un unico attacco ascendente in cui avrei messo tutta la forza disponibile (visto che il bersaglio era il doppio di me non pensavo che avrebbe avuto vita facile a schivare la mia offensiva) [Azione]Impasto ½ Basso: Forza Verde +2. Farlo secco era la soluzione più logica...era fisicamente troppo superiore perché io potessi anche solo pensare di catturarlo ed interrogarlo...sarebbe stato parecchio più facile mettere le mani su Tesserino, che avevo identificato come Uggiolo.

    A ripensare a quei momenti, forse sarebbe stato più carino avvisare Jin del fatto che i miei attacchi potevano danneggiarlo...ma ad essere onesti non farlo era stata una mia scelta deliberata.

    Dannato Jin di Suna!
  10. .
    VII
    .:Un Vulcano Pieno di Rancore:.



    Una cosa di tutti i giorni...la fa facile lei! Avevo passato la notte a trovare la giusta dose di chakra per un dito, e ora mi trovavo a dover fare tutto da capo per le piante dei piedi...inutile dire che anche se la quantità di chakra era più o meno la stessa, non si trattava affatto di una cosa altrettanto facile! Anche solo correre sul muro normalmente mi sembra una cosa strana...figuriamoci STARCI ATTACCATO! Ma lamentarmi non avrebbe sortito alcun effetto sul mio addestramento, e certo non potevo passare per un piagnone a poche ore dall'inizio effettivo degli insegnamenti.

    Mi impegnai molto intensamente nei minuti successivi, ma senza riuscire a trovare un'effettiva soluzione al problema: anche manipolando abbastanza chakra per creare una patina adesiva, non ero assolutamente in grado di stabilizzarla abbastanza a lungo da averne qualche vantaggio. Cominciavo a pensare che ci sarebbe voluto molto più tempo per usare quella capacità in una vera missione od uno scontro...mio malgrado.

    No fratello. Sei completamente fuori strada. Io sono quello che hai sempre creduto. Dovresti ricordare ciò che ti ho detto il giorno della tua rinascita. Forse allora capiresti. O forse no. Parole disincarnate, mentre quell'abbozzo di sensazione interiore andava scemando fino a scomparire.


    [...]

    Ero raggelato di fronte a quelle fiamme che distruggevano la stirpe delle fenici ancora una volta. Non importava quanto a lungo mi fossi allenato o quanto duro fosse il condizionamento mentale a cui sottoponevano sin dalla nascita per mantenermi saldo nella missione: non avrei mai potuto scordare quel suono terribile che quasi mi fece stillare lacrime dagli occhi. Forse un giorno lontano fare una cosa del genere sarebbe servita per distruggere l'Hokage...ma per la prima volta nella mia vita pregai silenziosamente di non doverlo fare MAI.

    E se nella mia mente quelle grida si ripetevano toccando corde di compassione ed orrore che avrebbero dovuto essere sepolte da tempo, nella mente del mio Sensei erano ben altre le grida che si innalzavano, una volta tanto tutte dirette nella stessa direzione. Quelle grida chiedevano il sangue di Hayate, e parlavano all'unisono con quella del Risorto, non restava che nascondersi da qualche parte e tremare in attesa che tutto finisse.
    Ma questo Hayate non lo sapeva.

    Al diavolo il nostro scopo, Fratello. Quella Cagna la dobbiamo squartare e poi prendere tutte quelle Piume per noi.
    Hayate deve essere distrutto. Feng Huang deve essere vendicato. LA VENDETTA E' TUTTO!
    LA STRONZA MI PIACE! MA VEDERLA SQUARTATA MI PIACEREBBE ANCHE DI PIU'! FALLO, FALLO! AHAHAHAHHAHAHA!!


    Hayate? Cosa significa tutto questo, Sensei? Non sapevo se mi avrebbe risposto, ma era furioso mentre gridava a quella donna di non so quali eventi passati. Eventi che non conoscevo, parole che non capivo e che mi confondevano, ma che certo denotavano un qualche retroscena del quale avrei chiesto in futuro, se mai fossimo uscito da quella situazione. Mentre l'ennesima morte e rinascita delle fenice generava delle donne di cenere, la donna commentò appena alle provocazioni del mio Sensei. Speranza di Hayate. La Speranza di Hayate, una delle tre grandi Virtù. E tu sei misterioso...pensavo che solo una persona sapesse ciò che è accaduto da queste parti. Ma avrò modo di interrogarti con calma dopo averti ridotto all'impotenza. La scarica elettrica in forma di fenice spazzò via gran parte di cloni di Cenere, mentre i pugni del Risorto spazzarono via in pochi istanti gli altri che gli si opponevano, le cui spoglie vennero assorbite dalla sua figura. Li hai assorbiti? Che significa questo? Qualche clone scampò alla sua furia, arrivando a coinvolgermi nello scontro, ma non mi sarei fatto indietro. Avanti!

    All'interno della mente del Kaguya la voce di Feng Huang ruggiva, nuovamente resa forte ed ebbra del potere di quelle ceneri, ma non ci fu una nuova visione nè alcun genere di trucco. La voce che era stata del defunto Mizukage si levò pochi istanti dopo, altrettanto forte mentre sbranava le ceneri, ed entrambi avevano lo stesso obbiettivo...lo stesso di Feng Gu. Distruggere Hayate e prendere quella Piuma!
    La donna fece un passo indietro, decisamente sorpresa dalla piega assolutamente inaspettata degli eventi. L'uomo arrivato là per caso conosceva molte cose, sembrava avere un legame con quelle ceneri e soprattutto in quel momento, quando alzò le mani in quello che sembrava quasi un rituale religioso, le ceneri risposero alla sua chiamata!

    Prima furono come scosse da un tremito, mentre sul corpo del Risorto una chiazza nera decisamente troppo estesa per essere una voglia diventava visibile a tutti. Nella sua testa le voci che chiamavano vendetta erano due adesso, unite alla propria in un concerto che non lasciava scampo...e nel giro di poco quella parola sussurrata senza alcun suono riempì l'intera caverna.

    "VENDETTA"



    La percepivo anche io, pur non essendoci alcun suono che la trasportasse. Quella parola, o forse sarebbe meglio chiamarla concetto, era tanto presente da essere palpabile come se una voce lo stesse pronunciando proprio affianco al mio orecchio...no, come se IO STESSO la stessi pronunciando, tanto rimbombava nella mia cassa toracica, sovrastando persino il battito del cuore. I due cloni che avevo contro non reagirono come la nube di cenere, forse perchè sotto il controllo diretto della donna, ma tutto il resto aveva dato inizio ad un processo che avrebbe cambiato radicalmente i piani della Speranza di Hayate.

    Dopo il tremito e la voce venne il movimento. Decine e decine di filamenti di cenere si staccarono dal soffitto convergendo verso il mio Sensei, il cui chakra era come avvampato, scompigliandogli i capelli quasi fosse in mezzo ad un uragano. Alla fine si condensò tutto in quello che sembrava una fenice di fumo e cenere di enormi dimensioni, che venne poi assorbita, come tutti gli Hai Urami fino a quel momento, dal corpo di Feng Gu. "Vendetta su Hayate". Io non so bene cosa accadde dopo, perché troppo impegnato dai miei avversari, ma certamente si trattava di qualcosa di incredibile. Se uno Hai Urami viveva del rammarico, allora le centinaia di morti e risurrezioni da cui erano nati in quel momento si trovavano nella mente del Mercenario, urlando la loro furia repressa e dandogli la forza necessaria per esaudire il loro desiderio. [Feng Gu diviene temporaneamente Energia SupremaRiserva di Chakra 120 Bassi

    Puoi alterare il tuo aspetto, se lo desideri
    ]

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    Non pensavo che quei fantocci di cenere potessero essere usati come fonte di energia...una sorta di Senjutsu. Con un rapido movimento fu sul bordo della piattaforma centrale, ad una mezza dozzina di metri da Feng Gu, intrigata. Compose rapidamente una manciata di sigilli, dando origine ad una tecnica che, salvo interferenze, avrebbe presto immobilizzato il Risorto generando una palude fangosa alle sue spalle, così da rendere quasi impossibile evitarla. Io in quel momento gli stavo dando le spalle, quindi non avrei mai potuto, mio malgrado, avvisarlo per tempo. [Tecnica - Concentrazione Nera +6 tacche]
    Palude Infernale - Yomi Numa
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può trasformare una superficie in uno strato fangoso. Il punto iniziare deve essere entro 9 metri dall'utilizzatore e distante 1,5 metri da fonti di chakra. La Velocità di diffusione è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. Chiunque entri in contatto con questa superficie, vi rimarrà invischiato, immobilizzando la parte del corpo venutaci a contatto: causa Intralcio Medio. Ogni slot azione utilizzato all'interno dell'area fa affondare la vittima: le unità affondate raddoppiano, minimo 1. Le parti affondate hanno Intralcio Grave. La palude dura 2 round.

    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Livello: 3 / Consumo: Medio a 9 metri )
    [Raggio massimo: 9 per Grado]

    [Da chunin in su]


    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.


    Prodigio dell'Immobilizzazione
    Abile: L'utilizzatore può incrementare di una categoria l'Intralcio causato da una sua tecnica per un round. Dal round successivo la categoria torna al suo valore standard.


    Maestro dell'Immobilizzazione
    Maestria: L'utilizzatore causa sempre Scoordinato per un round se ha successo in una tecnica che causa Intralcio. Se la tecnica causa anche Scoordinato, allora l'effetto extra sarà ridurre la Velocità e la Forza di 2 tacche per un round.


    Stile di Combattimento Perfetto [0]
    Speciale: L'utilizzatore può selezionare 2 competenze combattive: le relative conoscenze avranno +3 tacche ad una statistica prescelta dall’utilizzatore. Non cumulabile con altri potenziamenti alle competenze.
    Competenza Immobilizzazione I - Competenza Immobilizzazione II
    Comunque andasse avrebbe poi lanciato una sorta di cartabomba legata ad un Kunai contro di lui...programmata per esplodere a meno di un metro di distanza liberando una grande quantità di materiale che sembrava cemento a presa rapida, pronto a catturare ed immobilizzare del tutto la preda. [Azione - Bomba Cemento]Esplosione di 4,5 metri
    Il cemento blocca gli arti a cui aderisce e si solidifica immediatamente causando Intralcio Grave.
    Una volta solido ha Difesa 10 e Durezza 4
    Uno spettacolo interessante quello di prima. Ma comunque non puoi sfuggirmi! Allungò una mano, che si estese ben oltre i normali limiti articolari, quasi fosse in realtà un tentacolo o qualcosa di simile, e con quella cercò, comunque fosse andata, di serrare il collo del Risorto in una stretta che mirava a fargli perdere rapidamente i sensi! [Azione]
    Presa: Potenza 30 - Forza Nera + 2 tacche

    Stretta Residua
    Speciale: L'utilizzatore può causare Intralcio (Lieve) per un round dopo aver messo a segno una Presa, anche se la vittima si libera dopo un contatto fugace.


    Arte dell'Immobilizzazione
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare attacchi a immobilizzo più efficaci. Una volta a round, un attacco a immobilizzo causerà un intralcio di categoria superiore oppure per un round la vittima sarà Scoordinata, ovvero eseguire le tecniche richiederà più tempo. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: 1/2 Basso a colpo )
    [Da studente in su]


    Stretta Letale
    Abile: L'utilizzatore può causare danni doppi alla Vitalità (ma non all'Energia Vitale) se mantiene una Presa al collo, alla testa od al torace della vittima.


    Stretta Evanescente
    Speciale: L'utilizzatore può ignorare prigioni o sostanze immobilizzanti al fine di effettuare una Presa.



    [...]

    Mentre tutto questo avveniva io avevo già affrontato gli attacchi dei due Hai Urami sopravvissuti alla furia divorante del mio Sensei, ma non ero ancora riuscito a metterli fuori gioco. Quando il primo Hai Urami era saltato per cercare di prendermi al volto reagii abbassandomi e scartando lateralmente, senza nemmeno bisogno di impastare grandi quantità di chakra anche se quel pugno incandescente comunque mi sfiorò la spalla [Ferita]½ Leggera. Nemmeno a dirlo con quel movimento caddi dalla padella nella brace, se mi si perdona il gioco di parole, visto che il secondo clone di cenere si era piazzato proprio là nel tentativo di afferrarmi! Sapevo per esperienza che toccare quelle creature non era affatto salutare...figuriamoci farmi stringere dalle loro braccia roventi! E NO! Un fugace impasto di chakra nelle gambe [Difesa]Impasto ½ Basso: Riflessi Verde +2 tacche...nel quale mi arrischiai persino ad usare male quelle poche competenze che avevo nel chakra adesivo per facilitare la spinta, ed ecco che mi portai in salvo tuffandomi in avanti, così da scivolare proprio nel piccolo spazio che restava tra il clone salterino e quello dall'abbraccio facile.

    Un'agile rotolata per rimettermi subito in piedi e già quegli esseri erano nuovamente alla carica con un tentativo di manata al centro del petto! Stavo per serrare le braccia per incassare quando ricordai che toccare quelle creature, nonostante le fasce da combattimento che avevo ai polsi, non sarebbe stata affatto una buona idea. Inoltre già in passato, nello scontro con Maki Baian, avevo appreso che incassare non è mai una buona idea quando non si conosce l'effettiva entità delle capacità nemiche! Ancora una volta ricorsi al chakra [Difesa]Impasto ¼ Basso ginocchia: Riflessi Verde +1
    Impasto ¼ Basso Tronco: Riflessi Verde +1
    , impastando nelle ginocchia e nel tronco per cercare un'agile schivata più che una solida difesa, riuscendo a ruotare il tronco e spostare indietro il baricentro quel tanto che bastava perchè la mano incandescente del nemico strinasse appena i miei abiti [Ferita]½ Leggera sul petto. Salvo dall'attacco, come già avevo detto, ma a quel punto ero circondato, con uno Hai Urami davanti ed uno dietro...la peggior situazione possibile. Diamine... Avevo già estratto il Tanto, sapevo dallo scontro con l'Albatross che una spada poteva ferire questi esseri senza causarmi danni (a patto di stare attento a non farmeli cadere addosso) quindi avevo comunque una possibilità.

    Devo solo forzare il blocco. Sibilai. La mia unica speranza era abbattere uno dei due per togliermi da quella situazione di svantaggio. In quel momento percepii ciò che stava accadendo al mio Sensei ed alle ceneri...una distrazione che fortunatamente era condivisa dai due cloni, per quanto non fossero stati raggiunti dalla sua preghiera di vendetta. AVANTI! Sbottai nel realizzare che eravamo rimasti immobili per più di una manciata di secondi...quello che normalmente è un errore letale in uno scontro. La mano libera andò alla sacca porta-armi, afferrando e subito gettando alle mia spalle la bottiglietta di alcoolico [Azione]
    Bottiglietta di Alcool [Vario]
    Una bottiglia contenente un liquore molto pesante, con la quale ci si ubriaca rapidamente.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 5)
    che tenevo solitamente come carburante di riserva: uno Hai Urami era caldo, e forse sarebbe bastato anche un contatto impreciso (avevo lanciato senza mirare, non avevo il tempo di concentrarmi troppo sulla cosa) con il nemico che mi stava dietro per causare un'esplosione sufficiente a disperderlo...alla peggio lo avrei solo reso più caldo, ma comunque gli avrei dato da pensare, permettendomi di concentrarmi su quello che mi stava davanti, cui fui subito addosso con il Tanto in mano, cercando di tagliargli la gola con un movimento orizzontale da sinistra a destra, subito seguito da un colpo obliquo da destra a sinistra[Azione]Energia Verde, assai più rapido e pericoloso [Azione]Impasto ½ Basso: Velocità e Forza Verde+1.

    Se lo avessi sconfitto o comunque reso incapace di contrastarmi o colpirmi durante lo spostamento sarei poi scattato oltre la sua figura di due o tre metri, voltandomi al contempo per fronteggiare i superstiti. Avrei lasciato cadere il Tanto per concentrarmi su una rapida sequenza di sigilli. Forza, non ho ancora finito con VOI! Tigre, Cavallo, Topo, Tigre, e poi mantenendo quest'ultima posizione magica avrei spalancato la bocca per inondare i nemici con un brutale getto d'acqua [Tecnica]
    Onda Acquatica - Mizurappa
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre, Cavallo, Topo, Tigre (4)
    L'utilizzatore, mantenendo il sigillo della tigre, può emettere un potente getto d'acqua. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. La gittata massima è 6 metri, mentre la larghezza è 3 metri; la potenza offensiva sarà pari a 30. Se presenti almeno 12 unità, le dimensioni e la gittata saranno raddoppiate.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )
    [Da studente in su]
    . Una tecnica più che sufficiente, pensavo, per contrastare un nemico fatto di cenere calda! Certo...quelle erano ceneri che bruciavano pure sott'acqua, come aveva dimostrato la Tartaruga affrontata da Feng Gu, ma comunque l'Onda Acquatica aveva una discreta pressione che forse avrebbe causato danni in ogni caso!

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  11. .
    VI
    .:Sulla Strada che porta al Vulcano:.


    Ero onestamente confuso dalle reazioni del mio Sensei, ma non ero nessuno per valutare la sanità mentale di uno shinobi così potente, quindi pur con tono cauto assecondai la sua richiesta. Ha detto...beh, ha detto che non sapeva delle fenici e che era da queste parti per pescare uno Squalo dai Denti d'Oro. Penso sia un qualche animale raro, giusto Kuchihige-san? Una preda eccellente e molto pericolosa...ma Taeko è all'altezza del compito. Non ha voluto scrivere nella lettera come mai era da queste parti perchè non voleva che le rubassi la caccia. Sono anni che non catturo un pesce del genere. Disse annaffiando la sua colazione con una robusta dose di succo d'arancia. Ma questa faccenda non mi piace, Mercenario. Che succede nella tua testa?

    Taeko non cerca le fenici, ma sapeva che Kuchihige-san voleva dar loro la caccia da molto tempo e lo ha contattato. Dato che è mia nipote ci accompagnerà, dopotutto è un'avventura che merita di essere raccontata. Poi le darò una mancia con cui finanziare la sua battuta di pesca. La risposta del sensei mi spiazzò nuovamente. In...in che senso uno svantaggio? La Piuma? A quel punto Kuchihige aveva finito di mangiare ed incrociò le braccia, squadrandoci entrambi con occhio critico. Hai un legame con le Fenici. Stai dando di matto qui dove sono più vicine. Ci avvisi che potresti iniziare a desiderare la Piuma contro la tua volontà. Il vecchio cacciatore sembrava più intrigato che contrariato, e quel suo mettere gli indizi in fila mi diede da pensare parecchio. Stava forse suggerendo che dentro il sensei c'era uno Hai Urami e che ci stava vicino per quel motivo?

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    Il mio sguardo tradiva appieno il mio stupore e la nascita di quei sospetti che potevano minare il rapporto tra di noi. Non dissi nulla, ma il cacciatore non aveva motivi per tacere. Abbiamo un accordo e non intendo licenziarti, ma se il tuo comportamento danneggerà la mia caccia evidentemente non ti sarà riconosciuto alcun compenso. Spero che abbiamo un accordo su questo punto di vista. Iniziò a lisciarsi i baffi molto delicatamente. Credo che tu sia stato troppo vicino al fuoco di una Fenice che risorgeva...una fenice che si rammaricava molto per qualcosa e che ti ha lasciato un ricordo. Allora anche lui pensava ad uno Hai Urami! Come ti ho detto, nel caso di un uomo la determinazione della Cenere può essere molto utile oppure completamente distruttiva. Se la mia idea è corretta...starà a te scegliere quale strada intraprendere: cancellare il rancore od impugnarlo come un'arma...oppure diventare una vittima.

    Il discorso cessò bruscamente quando il Sensei mi propose un nuovo allenamento prima di proseguire nella nostra caccia, cosa che il cacciatore concesse senza troppi problemi, facendosi servire una seconda porzione di tutto quello che aveva mangiato: per quanto piccoletto sembrava che il suo stomaco non avesse un fondo. Arrivammo in una zona poco frequentata, e quando lui mi chiese di fidarmi non riuscii a non esitare. Io...certo. Alla fine decisi che la Missione veniva prima di tutto, e per quanto bizzarro, quell'uomo era la via più veloce per raggiungere il mio scopo. Avevo detto che avrei sopportato qualunque cosa, ed un uomo un pò picchiato in testa o posseduto non faceva alcuna differenza, a patto che mi desse gli strumenti giusti per distruggere il Bersaglio! Se anche lei avesse una qualche....forza interiore che la spinge verso uno scopo allora non siamo poi così diversi. Solo che io non avevo un fantasma a guidarmi ma piuttosto anni di addestramento e condizionamento. Mi fiderò di lei.

    Secondo le sue indicazioni iniziai a correre contro il muro cercando di sfruttare il chakra allo stesso modo in cui avevo avvolto il dito. Secondo Feng Gu non c'erano problemi con la suola della scarpa, ma dovevo usare molta più abilità per riuscire nell'impresa di camminare sulla parete verticale. Mi aveva anche avvisato che difficilmente ci sarei riuscito in quei minuti, ma almeno avrei potuto prenderci la mano per poi allenarmi da solo. Non potevo sapere, tra una corsa e l'altra, che nel frattempo il maestro stava parlando tra sé a voce bassa, cercando di comunicare con quelle voci che sentiva soltanto lui. Il classico comportamento di un pazzo che rende le voci nella testa via via più reali.

    Fratello, fratello, hai frainteso mentre eravamo nei campi di grano e fraintendi anche adesso. Quella di Feng Huang era una voce, ma aveva qualcosa di più...una parvenza di corpo a malapena accennata. Niente che l'ex Mizukage potesse realmente vedere. Non era un mondo interiore od un'allucinazione visiva, ma solo la sensazione, come quando ci cammina qualcuno vicino nel buio. Sagome che si possono intuire. Certo che ti ho mostrato io Taeko. E lo rifarò ancora. Hai preso la mia vita, fratello, non ricordi? La mia vita per la tua...e guarda come la stai usando.

    La vendetta è TUTTO. Anche l'altra voce aveva una presenza. Ecco appunto. Sei rinato come una Fenice ed ora sei guidato da un desiderio, no? O per meglio dire un rammarico. Un'ossessione. Fatti delle domande, fratello. Feng Huang aveva schioccato le dita, da qualche parte in quel posto che non era un posto, con un suono che non era un suono. Io voglio la Piuma perchè mi appartiene. Me la darai perché noi abbiamo uno scopo e vogliamo raggiungerlo, io e te. Oppure potresti darla a lui...anche tu e lui avete uno scopo, no? L'altra presenza taceva, ma fissava senza occhi il Rinato. Prenderla è essenziale. E forse dovrai prendere anche di più per avere Ali e Fuoco. Devi solo decidere a quale causa votarti, Feng Gu. Sceglierai Shiltar o Feng Huang? E' raro ricevere una seconda occasione.

    Non avrebbe detto altro, e le due presenze si sarebbero affievolite, tornando ad essere semplici voci, semplici echi nella mente di un folle. Una chiedeva vendetta. L'altra chiedeva una piuma. La terza sembrava essere solo frutto del caos. Ma cosa volessero esattamente, questo stava a Feng Gu capirlo. Sempre che ciò che volessero non fosse altro che ciò che voleva lui.


    [...]

    Passare via mare era una strada, ma Taeko, che il Sensei vedeva ancora con l'aspetto della moglie, spiegò che non si fidava ad avvicinarsi via mare ad un vulcano abitato da uccelli sputafuoco. Sapeva nuotare benissimo, ma non voleva perdere la sua barca, che aveva pagato un sacco di soldi. Potremmo sempre noleggiarne una, ma mi seccherebbe dover pagare i danni ad un'imbarcazione se esiste una strada valida via terra. Ero abbastanza daccordo con Kuchihige, anche se non erano certo i miei soldi quelli che sarebbero stati utilizzati, e proprio come richiesto confermai ogni parola della pescatrice al mio Sensei, che inaspettatamente sembrava aver nuovamente sentito qualcosa di differente: per lui la ragazzina aveva parlato di quanto si sentisse sola e disperata e che sperava di raggiungere le Fenici col nostro aiuto.

    Man mano che avanzavamo la nuvola di cenere sopra la nostra testa si faceva sempre più fitta ed il calore aumentava, quasi fosse estate. Mi trovai ben presto fradicio di sudore ed anche Kuchihige toglieva spesso il cappello per tamponare la fronte pelata. Taeko sembrava a suo agio, ma in fondo indossava abiti molto leggeri. Se tutta questa cenere è uno Hai Urami allora non so come faremo a contrastarlo...se prendesse fuoco... Non preoccuparti di queste cose. Noi siamo qui per dare la caccia ad una fenice, non certo agli Hai Urami...tutta questa attività di creature che dovrebbero essere rare è sospetta, ma immagino che scopriremo qualcosa quando saremo sul posto. Non ci furono ostacoli alla nostra avanzata se non il calore crescente che ci divorava, fino al crepaccio che faceva da ingresso al vulcano.

    Se qui fa caldo là dentro ci sarà un vero forno. Dopotutto è un vulcano Yatocchi, no? Taeko non commentava ma potevo leggere un briciolo di commiserazione nel suo sguardo (ed a mia insaputa il Sensei la vedeva come una donna affranta e sull'orlo delle lacrime mentre avanzavamo) e la cosa mi rodeva come non mai. Forse non ero il parente di un grande avventuriero ma ero un ninja, dannazione! Forse lei poteva sopravvivere per mesi su una zattera in mare aperto cacciando e mangiando gli squali, ma io ero un Senju ed un giorno avrei controllato un'intera foresta con un battito di ciglia! Gliela avrei fatta vedere allora, oh se lo avrei fatto! Trip mentale a parte, entrammo nel vulcano lungo la stessa via che Shiltar Kaguya percorse molti anni prima, e che forse in qualche parte della mente ricordava ancora con nostalgia. Come sono le fenici, Sensei? Sarannno...amichevoli? Eravate in buoni rapporti? Chiesi prima di entrare, ma in ogni caso non potevamo che procedere.

    Arrivammo infine alla grande cava sotto la quale gorgogliavano fiumi di magma incandescente, con una piattaforma di roccia proprio al centro, dove un tempo sorgeva l'altare in cui riposava Feng Huang, re delle fenici, prima di essere riportato alla vita dall'ex Mizukage liberando le fenici dalla loro schiavitù in forma umana.

    Ma la caverna che trovammo non era quella che ricordava, perchè sulla piattaforma stava una sorta di obelisco nero da cui partivano decine e decine di catene nere odorose di zolfo, che andavano a riempire gran parte dell'ambiente sopra di noi, imprigionando sette od otto fenici ad altrettante stalagmiti. Ma cosa...? E' orribile! Orribile! Anche Kuchihige era sconvolto. No...che cosa significa questo? Mercenario, è opera tua? Le fenici sanguinavano là dove le catene tagliavano le carni e strinivano il piumaggio, e tutte avevano un chiodo conficcato nella gola, legato alle stesse catene con un passante, che le costringeva a stare con il becco verso l'alto, impossibilitate a parlare. Taeko aveva le lacrime agli occhi, mentre io semplicemente ero senza parole di fronte a quell'inferno di torture. Sopra di noi la bocca del vulcano, così come il soffitto della caverna erano assolutamente invisibili, coperti da una nube di ceneri incandescenti del tutto simile a quella che occupava il cielo, che rendevano ancor più difficile riconoscere i legacci delle creature leggendarie. Che significa questo? Kuchihige sembrava sconvolto, voltandosi continuamente. In quel momento una fenice prese improvvisamente fuoco, forse Feng Huang a giudicare dalle dimensioni, gettando un grido mostruoso. Dopo poco si sarebbe rigenerato, ancora legato e prigioniero in quella tortura infinita, mentre dalle ceneri si alzava uno sbuffo di fumo che andò ad alimentare la nube ribollente sopra di noi. Non ha alcun senso... Una voce poi attirò la nostra attenzione mentre una donna faceva il suo ingresso, illuminata appena dal bagliore del Re delle Fenici che rigenerava. Fino a quel momento era dietro l'obelisco e non la avevamo vista. Anche stavolta solo un fantasma di cenere. Quante volte dovrò ucciderti ancora perchè tu me ne dia un'altra?



    Tu...Mikumo Kushinada! Come...perchè stai facendo questo? La donna lo osservò con un breve guizzo di interesse, quasi di riconoscimento. Vecchio amico. Mi stupisce vedere che sei ancora in circolazione...prendi seriamente il tuo ruolo a quanto sembra, ma certo non mi aspettavo di trovarti qui. Fece pochi passi nella nostra direzione, allontanandosi dal pilastro da cui partivano tutte le catene nere. Dobbiamo andarcene da qui! Quella donna è troppo potente...è una Nukenin di grande esperienza, non possiamo fermarla! Lei è maestra di ogni tecnica di immobilizzazione e... La dona batté dolcemente il piede a terra, ma bastò quel piccolo gesto per paralizzare completamente Kuchihige, che cadde a terra immobile come uno stoccafisso. KUCHIHIGE-SAN! NONNO! Taeko cercò di andare in suo soccorso ma fui abbastanza rapido nel fermarla trattenendola per la vita. NO ASPETTA! Vecchio amico, se davvero ricordi le mie doti allora sai anche che è da molti anni che ti è vietato rivelare i miei segreti...il patto era questo, no? Poi con un gesto di noncuranza si rivolse a noi. Portatelo via ed andatevene, non siete un ostacolo ai miei piani. Tu resta qui...Sensei, penso io al cacciatore...è la mia missione. Tu Taeko comincia ad uscire. Il mio tono era tutt'altro che convincente...mi sentivo impotente come quando avevo incontrato per la prima volta l'Ikigami, ma cercai di sostenermi pensando alla missione. Dovevo sopravvivere al nemico ed alla paura...sopravvivere ed andare avanti per la mia Missione!. Deglutii, arrivando fino al vecchio e trascinandolo via mentre era privo di sensi. Cacciatore? Ora si fa chiamare così? Deve aver finalmente conosciuto un pò della dura realtà del mondo. Quando eravamo giovani si proclamava Ambasciatore. La donna si abbandonò ad una risata moderata e discreta, appena accennata dietro la mano con cui coprì la bocca. Fu in quel momento che dalla cenere che riempiva il soffitto emerse una mano fumosa, cercando di afferrarmi la casacca dove tenevo la Piuma. EHI! Scartai appena in tempo, ma un pezzo dell'oggetto uscì dalla tasca, splendente come un piccolo sole. Taeko aveva ricacciato indietro le lacrime, tornando al corridoio come le avevo detto: non era una ragazzina emotiva ma la nipote del più grande cacciatore del continente ed aveva superato in fretta lo shock.

    Subito l'attenzione della donna fu tutta per me, con occhi che brillavano di un'improvviso interesse...abbastanza da raggelarmi mentre sollevavo lo sguardo per incontrare il suo, tremante. Lei mosse appena la mano e subito il condotto alle nostre spalle, da cui eravamo arrivati, venne sigillato da una lastra di pietraDifesa 40
    Durezza 3
    ! AIUTO! MI HA BLOCCATO QUI! A quanto pare non aveva intenzione di far scappare nemmeno la nostra giovane accompagnatrice. Una piuma ottenuta spontaneamente. Un potere nettamente superiore. Congiunse le mani, quasi in preghiera. Temo di dovermi correggere. Non posso permettervi di andare via se avete una Piuma con voi. La prenderò per me assieme alla luce che ha riversato su di voi mentre la portavate. Fece un passo avanti. Sapete, una fenice può rilasciare una sola piuma carica di potere nel corso della sua vita, e può produrne una seconda solo dopo molte, moltissime rinascite. Lentamente estrasse un enorme ventaglio di piume dorate da una delle larghe maniche (immagine di riferimento) Non immaginate che fatica sia stata riuscire a mettere assieme tutte queste, e nessuna donata spontaneamente quindi sono di qualità inferiore. Per non parlare dell problema legato alle ceneri che mantengono una qualche coscienza, non conoscevo questo meccanismo ma nel giro di un paio di mesi sono riuscita a controllarlo efficacemente ed usarlo a mio vantaggio. Presto avrò un Esercito di Cenere pronto a servire il mio Profeta, oltre a piume vibranti del potere dell'eternità. Ma...ma allora hai ucciso ripetutamente queste creature solo per un...per un ventaglio? Ero atterrito Per quante...quante volte? Se questa nube sono gli Hai Urami delle loro rinascite...e se gli Hai urami sono poco comuni... Non riuscivo a capacitarmi di quanta violenza potesse essere stata usata in quel luogo...violenza che per me era immotivata e quindi incomprensibile. Mi avessero detto di fare qualcosa del genere per abbattere l'Hokage lo avrei fatto, ma tutt'ora non sono sicuro della facilità con cui avrei potuto affrontare che quel compito. Lei sembrò quasi annoiata dalla domanda. Quante volte? E perché mai avrei dovuto contarle?

    Ad ogni modo, arrendetevi a me e sarò gentile nel togliervi la vita. Giusto il vecchio Ban resterà vivo...non amo le cause perse.
    Riavviò i capelli dietro l'orecchio destro. Oh, quasi dimenticavo. Io sono una donna molto precisa e vorrei puntualizzare una cosa. Mikumo Kushinada è un nome che non significa nulla, del quale non penso esistano nemmeno più dati negli archivi Accademici. E' il nome di una donna che aspettava, ma che adesso ha trovato ciò che cercava.

    Adesso il mio nome è Hayate.

    E spalancando le braccia incendiò tutte le fenici in una volta con un concerto di dolore che quasi mi fece sanguinare le orecchie, mentre le ceneri si condensavano in un piccolo esercito di figure umanoidi simili a lei, quasi avesse concesso i suoi cloni come ricettacolo per tutti quegli Hai Urami. Certo lei non sapeva che in quel preciso momento Feng Gu era in grado di divorarle semplicemente toccandole, specie se si considerava la loro debolezza fisica [Cloni di Cenere]Energia Verde, più qualche sporadica Rossa
    Attacco Naturale 20+ Ustione (DnT Medio)
    Vitalità: MedioLeggera
    . Avanzarono rapidamente, coprendo le distanze, ma noi avevamo il tempo di attaccare per primi

    CITAZIONE
    Se ti va, usa pure un qualunque numero di Hai Urami contro Yato, così il ragazzo si fa le ossa *_*
    Il tuo potere di distruggere ed assorbire gli Hai Urami è sempre attivo, ovviamente.
  12. .
    Come se per te facesse differenza u_u
  13. .

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    Le strade di Otafuku

    Tredici giorni ed otto ore dal primo incontro col Bersaglio. Un incontro disastroso, tanto che avevo chiesto a mio padre di raddoppiare il regime di allenamento da quel momento in poi. Distante. Troppo distante fino ad essere quasi irraggiungibile, lo capisci? Lui disse che capiva, ma sembrava preoccupato per le mie intenzioni, non si aspettava che realizzare la limitatezza delle mie capacità mi avrebbe turbato fino a questo punto. No...no questo non fermerà comunque la Missione. Solo...ci vorrà del tempo. Lui disse che capiva e gli fui grato. Evitai di uscire per giorni, rafforzando il fisico e tutte le mie doti senza sosta, fin quasi a farmi del male, fino a realizzare che avevo fatto un passo avanti rispetto a prima. Piccolo, un piccolo patetico passo, ma si trattava solo del primo di una lunga corsa che mi avrebbe portato a sgozzare quel pomposo arrogante di un Ikigami.

    Ma come mai ora siamo ad Otafuku? Mio padre spiegò che per premiarmi per l'impegno voleva farmi fare un giro per le case di piacere. Io alzai lo sguardo al cielo, sospirando. Era evidente che il suo interesse era solo tirarmi su di morale. Papà, ti ho già spiegato che sto bene. Non serve andare da queste parti, inoltre sai bene quanto me che sono sicuramente più bravo di metà delle ragazze che girano da queste parti, dovrebbero essere loro a pagare me per il servizio e non viceversa...è quello che mi avete insegnato, dopotutto. Aggiunsi con un briciolo d'orgoglio: non erano comuni i ninja maschi addestrati a sedurre e soddisfare le donne. E comunque sarebbe solo ginnastica senza uno scopo: devo diventare più forte, non correre dietro alle distrazioni, io... Il suono di un'esplosione poco distante fece rizzare le orecchie ad entrambi. Uno scontro? Istintivamente cercai di arretrare: non potevo essere coinvolto a meno che questo non potesse dare vantaggi per la Missione, ma mio padre mi fermò con un cenno della mano. Secondo lui Otafuku, e soprattutto il Quartiere dei Piaceri, avevano delle leggi tutte loro ed un ninja non era tenuto ad immischiarsi a meno che non ci fosse un'evidente aggressione a carico degli abitanti della Foglia...ma valeva comunque la pena dare un'occhiata. Mio padre è sempre stato curioso, una cosa che gli avevo spesso rinfacciato durante gli addestramenti.

    Daccordo allora. Sapevo che sarebbe stato cauto, ed in sua presenza ero perlopiù al sicuro, ma non mi piaceva affatto l'idea di immischiarmi. Percorsi pochi vicoli, ecco che vedemmo un pò di fumo e dei vetri infranti fuori da una delle "case". E' come se avessero lanciato qualcosa di esplosivo oltre la finestra. Secondo mio padre poteva essere una Cartabomba, ma solo i ninja le usavano: quindi là dentro c'era un ninja o qualcosa del genere. Mi disse di nascondermi ma di tenere d'occhio la situazione, mentre lui saltava sul tetto con un solo balzo, per osservare meglio la scena.

    A posteriori mi viene da pensare che se fossi stato più attento non sarei finito coinvolto in tutta quella faccenda, ed ancora non so dire se fu un bene od un male...ma di certo le mie doti furtive erano quantomeno scarse, dato che a sei metri scarsi dalla finestra chiunque avrebbe potuto notarmi mentre mi sporgevo da dietro la parete, peraltro col coprifronte in vista a mò di cintura...e questo significava che chiunque poteva arrivare e sorprendermi sul fatto....chiunque.

    Edited by Febh - 19/9/2015, 16:18
103 replies since 27/8/2015
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