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    giphy

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    An ache so deep

    Post Quinto



    Inoichi diede velocemente una gomitata nascosta al fianco di Chojiro, che lo fece rimanere senza fiato per quei pochi secondi che servirono per far rispondere il biondo.
    «Sta scherzando, qui si paga tutto a prezzo pieno!»
    Sorrise imbarazzato.
    «Non c'è bisogno che dai una mano, davvero. Non mettiamo a lavoro i nostri clienti di solito ahahahah.»
    Fece una piccola pausa, si ripulì di nuovo le mani sul grembiule e lasciò spaziare lo sguardo con la sua interlocutrice. Si soffermò un millisecondo in più prima di continuare.
    «Penso comunque di essermi espresso male...» o meglio, Tsuzuki non aveva capito niente- pensò Inoichi «...ho detto che i fiori non servono solo per messaggi d'amore. Non sapevo che ci fosse questa convinzione fra i civili ma sappi che i fiori nascondono precisi e diversi significati. Si possono regalare per qualsiasi motivo, o semplicemente si possono comprare per piacere personale.» provò disperato il ragazzo l'ultimo tentativo di convincere la sua conoscente a comprare qualcosa dal suo negozio.
    Quel giorno non c'erano stati molti clienti.
    Intanto, dalla luce che proveniva dall'entrata, un'ombra slanciata appariva dal nulla. Avanzava lentamente verso i ragazzi, la sua figura si faceva sempre più chiara e dettagliata, fino a quando uno sfavillo di luce proveniente da una lente tagliò la vista ai presenti per un istante.
    «Oh guarda, una cliente, mi sa che stasera mangerai caro!» Shikako era tornata con due coppe di caffè per mano. I suoi lunghissimi capelli neri le sobbalzavano sulle spalle dopo ogni passo. Si fermò davanti al biondo e gli porse un bicchiere di plastica con coperchio, contenente un caldo liquido marroncino. Fece lo stesso con l'altro suo amico, ignorando Tsuzuki.
    «Caffè al latte con molto zucchero per te, checca, e Cappuccino per Chojiro.»
    Conosceva bene i gusti dei suoi due amici, e conosceva bene anche i propri. Portava con sè anche una busta contenente un pacco di 12 ciambelle con diverse creme. Ne erano rimaste solo otto.
    «Mangiate.» Shikako posò il suo carico vicino alla cassa; estrasse altre due ciambelle per sè e si abbandonò di nuovo sulla sua sedia, immergendosi nella lettura.
    Chojiro era partito all'azione; era pronto per fare di nuovo briciole dappertutto.
    «Vuoi qualche ciambella, Tsuzuki?» Chiese Inoichi, invitanto la Haruhi al banchetto, cercando di rimediare alle buone maniere della Nara.
  3. .


    Outbreak

    Post Nono



    Inoichi correva e correva senza sosta.
    Non voleva fermarsi, tartassava i muscoli senza pietà e si scontrava con la vegetazione nel suo percorso disperato di sfuggire alla morte. Il Sommo Sacerdote lo inseguiva, non sembrava intenzionato di abbandonare l'idea del sacrificio. Lo Yamanaka più si girava indietro e più si rendeva conto di una scomoda e terribile verità: l'avversario stava accorciando le distanze col suo passo.
    Il giovane respirava rumorosamente e con difficoltà, si sentiva come se i suoi polmoni si stessero svuotando, travolgendone anche il cuore dai mille battiti al secondo. Correva, correva per la sua vita e per le informazioni che essa portava. In fin dei conti, la cassa con i vaccini era rimasta indietro, non era tutto perduto. Ma la speranza si sbiadiva con insistenza alla visione del nemico, alla visione di quei occhi folli e sempre più vicini che assomigliavano tanto alla morte. La concezione del tempo e dello spazio era confusa, gli occhi pieni di lacrime, la gola colma di singhiozzi. Metro dopo metro, la sopportazione abbandonava il fisico, fino a quando, dopo un ultimo passo, i muscoli delle gambe persero la forza, la mente perse coscienza. Era davvero la fine?
    L'oscurità oscurò la vista di Inoichi, con la terribile consapevolezza che il nemico si trovava subito dietro di lui, impugnando un coltello che si sarebbe bagnato ben presto di un sangue che fino ad allora aveva tanto cercato di rimanere nella culla del suo ospite. Gli attimi sembrarono anni.
    Eppure, prima che Inoichi perdesse anche l'udito, le sue orecchie sentirono un suono, un urlo. L'urlo della vita e della salvezza. Quell'urlo portava il timbro di Ayuuki Fuyutsuki, seguito dal tonfo di un colpo.

    «SHANNAROOOOO»



    [...]

    Quando Inoichi aprì gli occhi, si ritrovò alla vista una forte luce. Era il paradiso?
    Se lo fosse stato, avrebbe somigliato moltissimo ad una stanza ospedaliera di Konoha.
    Con quella visione, ben presto lo Yamanaka si sarebbe reso conto che era rimasto in vita. Ayuuki lo aveva salvato. Il suo tempismo era stato... perfetto.
    Egli si alzò di colpo in una posizione da seduto, avvertendo immediatamente un forte dolore alla testa. Ero sotto la flebo, con le ferite disinfettate e con altri abiti addosso. Sul suo comodino c'era un vaso di viole. Le viole, nel Hanakotoba, erano i fiori da mandare ad una persona di cui si ha cura o a cui si pensa spesso. Inoichi lo sapeva, ma non era sicuro che anche chi le aveva mandate conoscesse questo significato. Quelle viole emanavano un delizioso profumo che si era esteso per tutta la stanza. Era rinvigorante inspirare un odore del genere appena sveglio.
    Il silenzio fu interrotto da suoni di passi che si avvicinavano alla stanza.
    Era la Fuyutsuki, compagna di missione nonché salvatrice di una vita.
    «Ayuuki-sama! S-si, sto meglio, grazie!» rispose con incertezza. Ora che riprendeva la concezione della realtà, le sue emozioni riemergevano a galla, rendendo il biondino abbastanza emotivo.
    Con gran sollievo, egli scoprì che la missione in fin dei conti era andata a buon fine; il Sacerdote era stato catturato e le persone vaccinate.
    «Ho consegnato il rapporto all’Amministrazione di Konoha sulla nostra missione umanitaria. Hanno chiesto anche un approfondito Report sul tuo comportamento in missione. Non hai dimostrato particolari qualità nel combattimento. Non sei riuscito ad organizzare un campo medico da solo. Non hai recuperato il carico di Vaccini che ti avevo chiesto.»
    Queste parole furono abbastanza spiazzanti per Inoichi che iniziò a lacrimare in silenzio con gran delusione. In Accademia e non solo era stato sempre quello debole fisicamente, i suoi amici lo proteggevano sempre dai bulli e da quelli che lo infastidivano. La sua insicurezza ed il suo sentimento di inutilità aumentarono. Non era stato in grado, nonostante l'impegno, di dimostrare abilità particolari.
    «Essere un Ninja non significa solo portare a termine il proprio incarico ad ogni costo. Siamo un’arma priva di sentimenti nelle mani del nostro Hokage, abbiamo giurato fedeltà ed obbedienza alla Volontà del Fuoco. Hai dimostrato di possedere qualità ben più rare e preziose di uno Shinobi. Conoscenza di se stessi, dei propri limiti e delle proprie risorse. Spirito di sopravvivenza e capacità di raccogliere informazioni, proteggendole anche a costo della propria vita. Non hai messo scioccamente a repentaglio la tua vita. Ma hai agito mettendo in funzione questo!»
    Queste ultime parole fecero cambiare le lacrime di tristezza in lacrime di felicità. Dopotutto, lo Yamanaka era riuscito di dimostrare qualcosa, il che, in fin dei conti, lo rendeva felice.
    «Grazie.»
    Era riuscito a dire solo questo, tra singhiozzi ed esitazioni. Era grato ad Ayuuki, aveva imparato molto in quella missione. Aveva cambiato idea su alcune cose e la concezione di vita su altre. Ma soprattutto, aveva imparato cosa significava veramente essere un Ninja. Quello era solo un assaggio, un morso di vita che gli sarebbe servito come una spinta per non arrendersi. Non si abbatte per quell'insuccesso, anzi, ora era più motivato ad allenarsi e non mollare.
    Si riprese dai suoi pensieri quando la Genin ricominciò a parlare, dicendogli di riprendersi ed informandolo del fatto che i fiori erano stati mandati dai suoi due amici, Shikako e Chojiro. Anche loro erano partiti per una missione lo stesso giorno di Inoichi e chissà se erano riusciti a portar a termine la loro missione. Quel che era sicuro era che i due fecero ritorno al villaggio prima di lui. E, approposito, per quanto tempo era stato incosciente? Quanto tempo era passato? Il biondo lo voleva scoprire il prima possibile. Fortuna che, probabilmente, lo avrebbe scoperto presto, visto che da fuori la stanza si sentiva la voce familiare di una donna che avanzava con velocità e litigando con un'infermiera.
    «Signora, la prego, si calmi! Il ragazzo si è appena svegliato!»
    «Stai un po zitta Emi e lasciami passare se non vuoi che ti inflizzi una siringa d'aria nella gola. Ayuuki dice che sta bene.»
    La madre di Inoichi aprì con furia la porta della stanza e spinse l'infermiera con forza di lato, facendola cadere per terra. Alla visione del figlio, la bionda sembrò sentirsi male e, dopo aver emiso un grido isterico alla soglia, si diresse verso il figlio, abbracciandolo con forza.
    «F-figlio mio. St-stai bene, sono stata in ansia fino al tuo ritorno!»
    Era anche lei tremolante ed emozionata. Indossava il camice bianco da Medico.
    Il ragazzo abbracciò la madre, sentendosi più sicuro che mai fra quelle braccia. Entrambi piansero. La donna aveva insistito ad essere lei a curare suo figlio una volta arrivato in Ospedale ed ora continuava il suo lavoro, ricontrollando la flebo e cercando di fare qualsiasi cosa per far stare meglio il suo cucciolo. Non riusciva a mantenere un comportamento professionale.
    Finalmente, Inoichi era ritornato a casa, fra le cure dell'amore e l'enorme curiosità di sapere se era stato promosso.
    I due iniziarono a parlare del più e del meno ed Inoichi raccontò alla madre tutto quello che aveva fatto durante la missione.


    Ecco fatto, ultimo post *O*
    Grazie di tutto, mi sono divertito moltissimo! Grazie anche per gli insegnamenti e per avermi tolto dei dubbi in privato!
    E' stata una missione molto emozionante, mi hai dato più voglia di continuare a giocare e te ne sono grato!
    Ci incontreremo di nuovo nel gioco ewe alla prossima!
  4. .


    Outbreak

    Post Ottavo



    Un altro attimo, un altro battito.
    Il combattimento procedeva con alti e bassi fra Inoichi ed il Sommo Sacerdote.
    I primi quattro spiedi che il ragazzo tentò di lanciare all'uomo furono schivati in pieno, trafiggendo solo il cappuccio che, per il colpo, si arretrò dietro la testa, facendo scoprire i capelli dell'uomo. Il secondo attacco a distanza potenziato con il Chakra fu andato in parte a segno. L'avversario era stanco, non aveva più gli stessi riflessi di una persona riposata, era anche abbastanza ferito. L'ultimo attacco, forse quello più importante e quello che aveva fatto sprecare più Chakra non colpì il nemico. Il Sacerdote conosceva il Ninjutsu! Prima, quando Inoichi aveva utilizzato la Tecnica della Moltiplicazione, egli si era mostrato sorpreso, dicendo che si trattava di magia nera. Ma no, era tutto un bleff.
    «Kawarimi?»
    Lo Yamanaka era davvero perplesso e spaventato. La perdita eccessiva di Chakra causava affaticamento in tutto il corpo e, essendo lui una persona con una riserva energetica piuttosto limitata, non gli rimanevano che i resti necessari che gli permettevano di rimanere in piedi. Riutilizzare l'Onda Acquatica avrebbe significato svenire immediatamente.
    Il nemico, intanto, apparve a circa sei metri di distanza da Inoichi, lasciando al posto del corpo un tronchetto di legno bagnato. Il Sacerdote, togliendosi il mantello, fece sfoderare un fisico allenato e dipinto di Sigilli lampeggianti. Nella mano teneva un prezioso pugnale. Non stava più fingendo, sembrava serio e pronto a non giocare più.
    Egli parlò e questa volta la sua follia esplose come non aveva fatto prima.
    Inoichi si paralizzò.
    Stanco e sfiducioso, arretrava un passo indietro quanti il nemico ne faceva in avanti. Aveva un fortissimo nodo un gola e gli stuzzicava il naso per la voglia di piangere. Era armato di un semplice Ventaglio e di uno Spiedo. Azzardare un'altro attacco corpo a corpo con la sua Fascia da Combattimento sarebbe stato da pazzi, visto l'ingrossamento muscolare del nemico. La sua forza -penso Inoichi- avrebbe superato in un modo schiacciante qualsiasi abilità di uno Studente nella sua prima missione.
    Sfinito ed umiliato, il giovane avrebbe preso una decisione codarda che andava contro i suoi ideali e contro sè stesso. Si sarebbe voltato di scatto, cercando di abbandonare qualsiasi combattimento e rinunciando quindi alla riuscita della sua missione.
    Correndo senza sosta, avrebbe compiuto passi larghi e veloci, massacrando i muscoli delle gambe fino allo sfinimento. Cercò di riprendere la strada che aveva percorso in precedenza, andando con forza in avanti, consapevole del fatto che prima o poi, in un posto o in un altro sarebbe arrivato lontano da quella situazione in cui si era cacciato. Una situazione che, giudicata con un misto di panico e logica, superava le capacità di Inoichi. Il viaggio di ritorno sembrò più lungo che mai. Con la paura di essere inseguito, il ragazzo non avrebbe diminuito la velocità dell'andamento, guardandosi copiosamente indietro ogni dieci secondi. Aveva un respiro affannoso e sforzato, aveva raggiunto davvero il suo limite.
    Se avesse percorso la giusta via, si sarebbe ritrovato di uovo al Villaggio che aveva abbandonato tempo fa, venti minuti dopo. A quel punto, a prescindere dalla situazione che si sarebbe trovato di fronte, si sarebbe accasciato al suolo per la stanchezza, chiudendo gli occhi ed entrando in uno stato di incoscienza per un'imprecisata manciata di tempo.
    Inoichi Yamanaka
    Energia Vitale: 28/30 Leggere
    Vitalità: 6/8 Leggere
    Chakra: 2/10 Bassi

    Slot Azione I: ///
    Slot Azione II: ///
    Slot Azione III: ///

    Slot Difesa I: ///
    Slot Difesa II: ///
    Slot Difesa III: ///

    Slot Tecnica I: ///
    Slot Tecnica II: ///

    Slot Gratuito: ///

    Equipaggiamento Usato: ///


    *O* Mi intrometto anche io nell'OT, posso? :3
    In questo ultimo/penultimo/boh post faccio scappare Inoichi, perché è davvero stremato e spaventato. Poi sviene per sfinimento una volta arrivato indietro. Lo so che magari avrei dovuto continuare a combattere od estrapolare informazioni, ma vista la situazione di panico del ragazzo, ho pensato che fosse umanamente più comprensibile un'azione del genere XD
  5. .


    An ache so deep

    Post Quarto



    Invitare un quarto membro nel giovanissimo trio Ino-Shika-Cho era una cosa che il biondino non faceva con frequenza, soprattutto se la persona in questione era uno sconosciuto/a. Di solito i tre giocavano o si allenavano insieme ai compagni d'accademia solo se questi erano entrati in una certa confidenza con loro. Questo però non dava l'esclusiva a nessuno, i ragazzi erano aperti a nuova possibilità di stringere amicizia con chiunque, con una Shikako tuttavia spesso diffidente.
    Inoichi sospirò rugginosamente, socchiudendo le ciglia con semplicità e sbattendole per degli istanti che parvero davvero lunghi, prima di riaprire gli occhi su Tsuzuki.
    «Se hai un'ottima mira lo confermeremo insieme, sempre se ci sarai...» il ragazzo spezzò il discorso, voltandosi bruscamente verso la parte dello sgabuzzino, dal quale provenivano rumori di cose che caddero ed impattarono contro qualcosa. Apparentemente, Chojiro non era in grado nemmeno di prendere una scopa senza combinare qualcosa. Un gemito ed un'imprecazione fecero arricciare le labbra di Inoichi che, fingendo di ignorare l'amico, ritornò a posare lo sguardo sulla sua interlocutrice.
    «...come dicevo, sempre se ci sarai, più tardi. Devo lavorare ancora nel negozio per un paio d'ore e poi sarò... cioè saremo liberi. In assenza di mio padre mi prendo io cura di questo piccolo giardino!» concluse, sorridendo alla ragazza con un'espressione imbarazzata.
    Si sentì un tonfò, come un corpo che sbatte su una porta. Era di nuovo l'Akimichi che combinava casino, stava cercando di uscire dallo sgabuzzino sfondando la porta.
    «E' chiusa!» disse il rosso.
    Inoichi si diresse quindi di malo modo verso lo sfondo del negozio ed aprì la porta che pareva tener bloccato il suo amico dentro quello spazio ristretto.
    All'apertura della porta, Chojiro cadde in avanti.
    «Vorrei tanto assumerti solo per poi lincenziarti a malo modo!» scherzò sarcasticamente Inoichi. «Dai alzati, puliremo dopo tutto.»
    «Cooomunque, tornando a noi. Sei sicura che non ti interessa nulla? Ogni fiore ha un significato particolare, magari potresti donarne uno a qualcuno, che nasconde un messaggio segreto di cui solo un conoscitore del Hanakotoba può essere a conoscenza. Qualsiasi tipo di messaggio, non solo di amore, ovviamente!» esclamò entusiasta Inoichi, cercando di stuzzicare l'interesse della ragazza.
    «Beh, al massimo ti facciamo uno sconto. Prendi dieci paghi uno.»
    Lo Yamanaka guardò l'amico con un espressione perplessa.
  6. .


    Outbreak

    Post Settimo



    No, non era finita.
    Non che Inoichi si aspettò di uscire tanto in fretta da quell'incubo! Fra lui ed il Sacerdote intercorreva il round finale a quanto pareva, quello che avrebbe deciso le sorti di ognuno, con l'unica differenza che se fosse stato il biondino a perdere, ci avrebbe rimesso non solo lui, ma pure molte altre persone. Prima aveva cercato di essere prudente, seguendo il nemico a distanza calcolata, senza sforzarsi nemmeno di affrettare l'inseguimento. Avrebbe potuto ritrovarsi davanti a qualcosa di ben peggiore che un uomo con un bastone. Sarebbe potuta essere stata una trappola, dove molti altri avrebbero interferito con la missione, come altri Sacerdoti, per esempio.
    Pensieri, troppi pensieri, mescolati ad un'adrenalina crescente e scoppiettante, che allegeriva periodicamente la fatica dell'inseguimento e del combattimento. Ed era proprio in questo combattimento che Inoichi si ritrovava ancora "bloccato". Con gran stupore ed orgoglio, egli riusciva nell'intento di tener testa al suo avversario, nonostante non fosse dotato di molta forza o resistenza fisica. La sua gracilità ed eleganza lo avantaggiava contro quel nemico che, pareva, non aveva molta esperienza nel combattimento, ma che comunque si faceva valere con la sua velocità e durabilità.
    La strategia di combattimento del biondo gli aveva permesso di colpire centralmente l'addome dell'avversario, il che lo fece piegare a metà per il dolore. Si sorresse la pancia ed emise un gemito di... sofferenza? No, quel rumore si trasformò ben presto in un urlo colmo di rabbia. La follia dell'uomo lo aveva reso accecato e pazzo in una maniera sconvolgente. Senza troppi complimenti e con abbastanza fretta, il Sommo Sacerdote iniziò a caricare un montante destro, sfruttando un po di fisica per aumentare la forza del colpo. Il ragazzo, a quel punto, pensò bene di spostare il suo corpo verso destra, piegando le ginocchia, con gli avambracci posti verticali e paralleli intorno al viso ed i pugni ben stretti. [Slot Difesa I: Schivata]Riflessi: 100
    Ma no, il colpo non arrivò, si fermò bruscamente in un punto nell'aria.
    Era una finta. L'uomo aveva utilizzato lo stesso stratagemma dello Yamanaka, traendolo in inganno. Anche questa volta, il Karma aveva agito in fretta.
    Quella gomitata fu troppo rapida ed imprevista per essere schivata. Il colpo colpì in pieno viso lo Yamanaka, impattando contro la guancia sinistra, in un'area sotto gli occhi e vicino al naso, provocando sofferenza.[-1 Leggera al viso]
    La potenza del colpo fece arretrare il ragazzo, squilibrandolo. Era già la terza ferita che si procurava in faccia. Infatti il dolore lo aveva accecato, costringendolo a chiudere gli occhi e coprirsi il viso con la mano sinistra. La destra, invece, sfregiò contro la terra, amortizzando la caduta. Emise un gemito di dolore.
    In quella posizione de seduto, il biondo aprì gli occhi, osservando fra gli spiragli delle dita il nemico che si allontanava a saltelli.
    Le distanze aumentarono di nuovo.
    Il ragazzo si rialzò bruscamente da terra e si costrinse a togliere la mano dalla ferita, facendo intravedere un sottile filo d'acqua quasi invisibile scendere dall'occhio sinistro. Una lacrima.
    Il Sommo Sacerdote stava frugando nelle tasche del suo mantello in cerca di qualcosa. Poteva essere qualsiasi cosa, perciò prima che la situazione potesse peggiorare, Inoichi cercò di sfrecciare una mano verso la sua sacchetta destra posta sulla coscia per estrarre quattro spiedi.
    Spiedi [Distanza]
    Simili a lance di piccolissime dimensioni, gli spiedi sono leggeri, veloci e possono raggiungere massimo 15 metri.
    Tipo: Da Lancio-Perforazione
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 10
    (Potenza: 5 | Durezza: 3 | Crediti: 5)
    luccicanti. Questi vennero caricati a braccio teso, facendo compiere a quest'ultimo una traiettoria orizzontale che arrivava frontalmente al corpo. A quel punto, le armi vennero scagliate mirando al torso del nemico che, pareva, era intento ad ingerire qualcosa. I quattro spiedi volarono rettilinei. [Slot Azione I: Azione d'Opportunità]Lancio Spiedi. Forza/Velocità: 100
    Dopo di ciò, a prescindere dalla riuscita dell'azione, il ragazzo concentrò un po di Chakra nel suo braccio, estraendo altri quattro spiedi dalla sacca sinistra e, caricando queste armi alla stessa maniera di prima, li lanciò, cercando di colpire anche questa volta il petto nemico, confidando nel fatto che quella era una zona più ampia e più facile da mirare rispetto a (per esempio) un braccio od una gamba. [Slot Azione II: Attacco a Distanza].Forza 100 + 2 tacche = 150 velocità delle armi. -Mezzobasso
    Infine, la combo piena di furia del ragazzo non sarebbe ancora finita. Infatti, seguendo un eventuale schiavata od azione dell'avversario, il giovane sarebbe scattato in avanti di qualche metro verso di lui. Gridò arrabbiato, le labbra erano arricciate, le ciglia aggrottate, il cuore stava per esplodere. [Slot Azione III: Spostamento].Velocità: 100. Spostamento TOT metri in base alla distanza dal nemico. Massimo sei metri di distanza dal punto di partenza. Massimo 2 metri di distanza dal nemico
    Una volta arrivato ad una certa distanza, il ragazzo avrebbe tentato di mettere fine al combattimento con il suo ultimo attacco. Il Chakra sarebbe stato di nuovo impastato, portando una certa concentrazione energetica verso la bocca. Le mani cercarono di unirsi velocemente per formare alcuni sigilli (Tigre, Cavallo, Topo, Tigre). La bocca si sarebbe riempita, facendo allargare la guance. Il naso avrebbe inspirato una certa quantità d'aria, il petto si sarebbe espaso, facendo piegare leggermente la schiena. L'Acqua sarebbe esplosa dalla bocca di Inoichi in un getto violento diretto verso il nemico, con una gittata di sei metri ed una larghezza finale di tre. [Slot Tecnica: Onda Acquatica. Concentrazione/Velocità del colpo 100].
    Onda Acquatica - Mizurappa
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre, Cavallo, Topo, Tigre (4)
    L'utilizzatore, mantenendo il sigillo della tigre, può emettere un potente getto d'acqua. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. La gittata massima è 6 metri, mentre la larghezza è 3 metri; la potenza offensiva sarà pari a 30. Se presenti almeno 12 unità, le dimensioni e la gittata saranno raddoppiate.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )
    [Da studente in su]

    Inoichi, stanco dalla lotta, divenne davvero affaticato per le ferite e per il consumo di Chakra. Si sentiva estremamente prosciugato, letteralmente. Provò comunque a trovare le forze per sfogarsi ed urlare, di nuovo.
    «CHE I KAMI TI BENEDICANO, RAZZA DI SCOREGGIA DEL SCROTO USCITA MALE!»
    Inoichi Yamanaka
    Energia Vitale: 28/30 Leggere
    Vitalità: 6/8 Leggere
    Chakra: 2/10 Bassi

    Slot Azione I: Azione d'Opportunità
    Slot Azione II: Lancio Spiedi
    Slot Azione III: Spostamento

    Slot Difesa I: Schivata
    Slot Difesa II: ///
    Slot Difesa III: ///

    Slot Tecnica I: Onda Acquatica
    Slot Tecnica II: ///

    Slot Gratuito: ///

    Equipaggiamento Usato: x8 Spiedi

  7. .


    Outbreak

    Post Sesto



    Furono dei venti minuti lunghissimi.
    Per quanto Inoichi si ostinò a non badare alla fatica, quella emergeva con insistenza e prepotenza, traboccando lentamente con il tempo e mettendo a dura prova la resistenza del ragazzo. Non si trattò di una semplice passeggiata, ovviamente, aveva sulle spalle una responsabilità che gli era stata affidata con fiducia. Non c'era tempo per l'ansia, i dubbi e le preoccupazioni, eppure queste sensazioni si trovavano comunque un posto nell'affollatissima mente dello Yamanaka. Quel viaggio non durò moltissimo, eppure sembrò che fu abbastanza lungo da permettere ad Inoichi di metabolizzare la paura e focalizzare la concentrazione sull'obiettivo. Mantenne una certa distanza per tutto il tragitto, gli sembrò meglio non avvicinarsi troppo ed azzardare un agguato, vista l'inesperienza e le poche informazioni che aveva sul Sacerdote.

    [...]



    Si fermarono.
    Erano arrivati in una radura che si apriva da una fitta foresta, il prato ricopriva un diametro abbastanza grande da permettere un combattimento. Eppure c'era anche dell'altro. C'era una specie di altare, il chè -pensò Inoichi- si doveva sicuramente trattare di qualcosa di religioso e cerimoniale. Sembrava quasi che il Sacerdote si fosse fermato in quel posto d'approposito, attirando nella sua gabbia un cucciolo innocente e senza molta esperienza come lo Yamanaka.
    La voce dell'uomo ribombò nel pettò di Inoichi con potenza, facendone aumentare i battiti cardiaci.
    Il ragazzo aveva il fiatone e probabilmente anche il suo nemico. Si erano entrambi feriti reciprocamente alla testa nel breve combattimento di prima ed entrambi avevano affrontato un lungo viaggio, l'uomo adirittura con un peso sulle spalle. La sua follia trasudava da ogni pore, il suo cervello era irremimediabilmente corrotto dal suo credo.
    «TU SEI SOLO UN FOLLE. L'UNICO SANGUE CHE SCORRERA' SU QUESTA RADURA SARA' IL TUO.»
    La voce di Inoichi si spezzò sull'ultima parola, gridare lo faceva rimanere senza respiro. Optò per un tono più calmo. Non doveva traboccare di rabbia proprio in quel momento che doveva avere i nervi saldi.
    «Le tue azioni sono insensate. I tuoi Kami non esistono, stai solo cercando di dare un motivo alla tua inutile esistenza, agendo per volontà del nulla, solo perché non sai come riempire il tuo vuoto di tristezza ed ignoranza che sicuramente ti affligge da molto. Sei una persona debole. E la tua debolezza sarà la mia forza. Preparati.»
    Il suo discorso fu porso con schiettezza e disprezzo, con uno sguardo passivo ed affaticato al tempo stesso. Il corpo era eretto in piedi, con le mani poste sui fianchi (il ventaglio era stato precedentemente riposto nella sua custodia dietro la schiena).
    Inoichi stava lentamente riprendendo fiato, gli occhi erano fissi sull'avversario. Il sudore ricopriva di perle luccicanti il corpo e di aloni bagnati i vestiti, mentre il sangue della ferita sulla fronte era ormai coagulato. Il dettaglio più importante era tuttavia l'emozione. Un'emozione costante che governava sovrana sullo stato emotivo del ragazzo. Un'emozione, un istinto di soppravivenza che si mescolava ad una mente capace di avere un'acuta visione della realtà e delle circostanze.
    Ultimo round?
    L'energia fisica e spirituale fu nuovamente fusa, dando di nuovo forma al Chakra. Le mani del ragazzo si sollevarono all'altezza del petto e si unirono in quattro posizioni consecutive. Tigre, Cinghiale, Bue, Cane. Erano dei sigilli che servivano per la tecnica della Moltiplicazione del Corpo, un jutsu base ma dalla buona utilità strategica. Il Chakra venne espulso fuori dal corpo ed andò ad ammalgamarsi rispettivamente davanti e dietro la figura del giovane. Ci furono due nuvolette di fumo, dalle quali ne uscirono fuori due copie in tutto e per tutto identiche ad Inoichi.
    [Slot Tecnica I: Moltiplicazione del Corpo (2 Copie)]
    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane
    L'utilizzatore può creare dei cloni di se composti da chakra; saranno identici all'utilizzatore al momento dell'esecuzione. Le copie non possono produrre suoni, lasciare impronte o muovere oggetti al loro passaggio, posseggono un'ombra, hanno Velocità pari energia l'utilizzatore. Le copie possono essere create entro 3 metri dall'utilizzatore e possono allontanarsi entro 15 metri dal luogo di creazione. Se colpiti o scontrati contro una superficie solida si dissolvono in una nuvoletta bianca che rimarrà presente per circa un secondo. I cloni possiedono la controparte inoffensiva di qualsiasi arma del ninja che le ha create; non hanno potenzialità offensive e tutti gli attacchi sono considerate finte. Il movimento effettuato va conteggiato come movimento dell’utilizzatore, salvo non compia una traiettoria simile o speculare. Il clone può rimanere attivo massimo 3 round.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo:¼ Basso per copia )
    [Cloni Massimi: 2 per grado ninja]

    «Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo!» prima della sua esecuzione, la tecnica venne accompagnata dalle parole del ragazzo che cercarono di trarre in inganno il nemico, nel tentativo di fargli credere che quelli erano dei cloni tangibili e non solo delle semplici immagini illusorie. Questo, ovviamente, nel dubbio che il Sommo Sacerdote conosceva qualche tecnica Ninja e che quindi aveva sentito parlare della Kage Bunshin no Jutsu.
    Le copie vennero appositamente create appicicate ad Inoichi (una davanti ed una dietro) affinchè il nemico non avesse potuto capire quale siano i cloni spuntati dal fumo e quale sia il vero avversario. In questo caso, anche l'istantaneo fumo di dietro ed in avanti avrebbe dovuto aiutare nell'occultare il vero Inoichi.
    Dopo di ciò, le tre immagini scattarono in avanti posizionandosi in fila una alla spalla dell'altra, cercando di azzerare le distanze con il nemico. Lo Yamanaka era posto alla destra del "trio", non nel centro, perché la sua esperienza all'accademia gli aveva insegnato che l'occhio tendeva a concentrarsi sulla figura centrale, ma ovviamente nulla era certo. Lo scatto in avanti fu eseguito con la stessa velocità e gli stessi movimenti per tutte e tre le figure. [Slot Azione I: Spostamento]6 metri in avanti. Velocità 100.
    Arrivati ad una certa vicinanza al nemico, la fila si sarebbe leggermente modificata: i tre non sarebbero più stati allineati, ma il clone di davanti si sarebbe esposto più in avanti rispetto all'altro clone e ad Inoichi che invece si sarebbero posti leggermente dietro le spalle della copia centrale. A quel punto, questa copia centrale, appunto, avrebbe tentato di sferrare un calcio alla testa del nemico con il piede destro che avrebbe fatto un movimento ascensionale, tenendo tesa la gamba una volta arrivata all'altezza desiderata. [Slot Azione II: Finta]Forza/Velocità 100
    Il colpo non avrebbe fatto nessun danno, non avrebbe nemmeno spostato un filo di capelli. Il clone si sarebbe semplicemente infranto in una nuvoletta di fumo istantanea, nella speranza di aver ricoperto per qualche momento la visuale del nemico ed aver fatto andare a vuoto una sua eventuale parata dal colpo fittizzio.
    Proprio in quell'attimo d'azione, il vero Inoichi avrebbe cercato di sfruttare l'occultamento del fumo a suo vantaggio. Impastò un po di Chakra nel suo arto sinistro, per potenziarne le capacità offensive e, partendo da quell'idea, avrebbe tentato di caricare un gancio sinistro direttamente al centro dell'addome avversario. Tentò di mettere a segno il colpo anche con l'aiuto dell'energia accumulata nella corsa e con lo spostamento del torso in favore della distensione del braccio sinistro. [Slot Azione III: Attacco Mischia]Forza 100 (Potenza 10+10 Fasce di Combattimento = Potenza colpo 20). Impasto Velocità 2 tacche = 100+50= Velocità 150. -½ bassi.
    Se la strategia vesse funzionato in qualche modo, il ragazzo avrebbe tentato di ritirare il corpo nel caso ne avesse avuto il tempo, portandosi in guardia da eventuali controffensive. Raddrizzò il corpo, con gli avambracci davanti la testa e con le gambe molleggianti.
    Allo Yamanaka sembrò di aver dimenticato di respirare in quei attimi di combattimento, perché si ritrovò di nuovo affannato.
    Inoichi Yamanaka
    Energia Vitale: 29/30 Leggere
    Vitalità: 7/8 Leggere
    Chakra: 5½/10 Bassi

    Slot Azione I: Spostamento
    Slot Azione II: Finta
    Slot Azione III: Attacco Mischia

    Slot Difesa I: ///
    Slot Difesa II: ///
    Slot Difesa III: ///

    Slot Tecnica I: Moltiplicazione del Corpo
    Slot Tecnica II: ///

    Slot Gratuito: ///

    Equipaggiamento Usato: Fasce di Combattimento
    Fasce da Combattimento []
    Speciale bendaggio di color bianco usato dai esperti praticanti di Taijutsu. Tale bendaggio, del tutto simile a delle normali fasce da combattimento, è rivestito di un leggero strato di acciaio che permettono un impatto molto più duro nei confronti dell'avversario. Un rotolo di Fasce è sufficiente a rivestire un arto. È possibile arrotolare una fascia rinforzata per grado; se applicate allo stesso arto, la potenza è cumulabile.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Media
    Quantità: 1
    (Potenza: +10 | Durezza: 2 | Crediti: 30)

  8. .
    Premetto che questa non è una mia ricetta ma ci tengo a postarla perché forse non tutti sanno che la BURROBIRRA ESISTE! :rew:
    L'ho trovata su un blog tempo fa ma non l'ho ancora provata perché io e la cucina siamo litigati dalla nascita; mettetemi ai fornelli e il domani non è più assicurato (?) XDDD


    """Ecco la ricetta della Burrobirra approvata dall’autrice del libro J.K Rowling:

    Ingredienti:

    burro – 6 cucchiai
    gassosa – 300ml
    zucchero di canna – 1 tazza
    acqua – 2 cucchiai
    sale – metà cucchiaino
    aceto di mele – metà cucchiaino
    panna per dolci – 3/4 di tazza
    estratto di rum – metà cucchiaino

    Preparazione:

    In una pentola mescolare zucchero di canna e acqua finchè lo zucchero non si sarà sciolto completamente. Portare il tutto ad ebollizione a fuoco lento, aggiungere il burro, il sale, l’aceto di mele, e 1/4 della panna liquida. Mescolare e far cuocere per qualche minuto. Lasciare raffreddare il tutto.
    Non appena il composto avrà raggiunto la temperatura ambiente, aggiungere l’estratto di rum.
    Per la schiumetta della Burrobirra, montare 2 cucchiai di zucchero e la panna liquida rimasta per 2 minuti.
    Dividere la Burrobirra in 4 boccali e in ognuno aggiungere 1/4 di tazza di gassosa. Mescolare e completare con un cucchiaio di panna montata.
    Servire."""
  9. .


    An ache so deep

    Post Terzo



    Inoichi era rimasto paralizzato nella sua posizione, con gli occhi fissi sulla sua interlocutrice.
    «Oh... non badare a queste piante per favore!» cercò di distogliere l'attenzione di Tsuzuki dalle Dionee morenti, non voleva assolutamente che fossero viste in quello stato. Dovevano essere portate via il prima possibile.
    «Non ti ho dato del lei, ti ho detto se serviva una mano...» fece una breve pausa e poi continuò, cercando di sorridere in una maniera amichevole ed anche professionale «Comunque sia, io mi chiamo Yamanaka Inoichi. Piacere!» le pose una mano e, se la ragazza avesse acconsentito il gesto, Inoichi avrebbe cercato di stringergliela. Dopo l'avrebbe ritratta e se la sarebbe riposta nella tasca dei pantaloni.
    Il capo si voltò verso la figura del suo amico e, con uno sguardo severo come quello della Nara, lo invitò a rialzarsi ed a ricomporsi. L'Akimichi capì e si mise seduto con noia su una delle tante sedie messe in fila che fungevano da letto. Le briciole li caddero sui vestiti, ormai intorno al rosso si era creato un banchetto per piccioni. Metà del pacco era finito per terra.
    «Lui è Akimichi Chojiro, anche lui viene all'accademia, forse ci hai visto insieme e... ci sarebbe anche Shikako ma è uscita poco fa a prenderci un caffe!»
    «Nah, io scommetto che era una scusa. Perderà sicuramente tempo in un negozio di suo gradimento prima di tornare!» Chojiro si aggiunse alla conversazione. Si guardava intorno con una smorfia di disapprovazione, notando il porcile che aveva fatto intorno a sè. Sapeva che toccava a lui pulire.
    «Piacere Tsuzuki, ti avrei offerto delle patatine ma sono appena finite, come vedi! Non mi picchiare, per favore.» concluse in modo sarcastico, pulendosi la bocca con il tessuto del manico della maglietta. Anche lui sorrise, per poi alzarsi ed andare lentamente a prendere una scopa dallo sgabuzzino del negozio.
    «Se vuoi puoi unirti a noi! Potremmo andare a giocare palla avvelenata in quattro in giro per il Villaggio dopo la chiusura del negozio! Beh... sempre se non hai impegni...» L'idea venne al biondo quasi all'istante. Il trio necessitava proprio di un'altra persona disponibile a giocare in due squadre da due un gioco che da molto avevano programmato.

  10. .


    Outbreak

    Post Quinto



    Inoichi era fortunatamente riuscito a difendersi dal primo attacco del Sacerdote, nonostante la sua forza lo aveva squilibrato, costringendolo ad evitare una caduta. Non era caduto, sì, ma non ci era mancato molto. Il nemico lo aveva notato e ne aveva approfittato, colpendo il ragazzo alla fronte e riaprendogli la ferita che aveva in precedenza. Il biondo era a malapena riuscito a corazzare quella parte del viso, riducendo i danni. L'ultimo colpo venne anche parato, aprendo la possibilità allo Yamanaka di attaccare.
    Il primo colpo fu portato alla maschera, un'azione forse sconsiderata vista la protezione della zona, ma il ragazzo aveva reagito per abitudine ed inesperienza. Il colpo portato elegantemente all'articolazione della gamba nemica era quasi andata a segno. Le lame avevano tagliato solo il tessuto dei pantaloni. L'avversario infatti era saltato in avanti per evitare il taglio. Non aveva perso tempo nemmeno questa volta, sorprendendo il ragazzo con un fumogeno. Per fortuna egli non attacco, perché Inoichi si sarebbe ritrovato impreparato, costretto a chiudere gli occhi e tossire con difficoltà. Si era goffamente ritirato all'indietro, uscendo dalla nube e rubando anche il contenitore con i vaccini.
    Poco tempo dopo, finalmente Fuyutsuki era arrivata in soccorso dello Studente. Per un attimo parve che i due avrebbero affrontato le prossime difficoltà insieme, ma così non fu.
    La Fuyutsuki chiese ad Inoichi di inseguire il nemico, il che lo lasciò a bocca asciutta e con un nodo alla gola.
    «V-va bene! Conti su di me!» Disse il ragazzo esitante e tremolante, guardandosi intorno per qualche secondo. Il chaos che si era creato prima c'era ancora, era strano (per lui) che nessuno aveva prestato attenzione ed importanza al combattimento fra i due avversari. Ma il biondo cercò di non perdere tempo per pensieri scoraggianti del genere e si mise all'inseguimento del Sacerdote. Con il ventaglio aperto e ben stretto fra le dita, Inoichi si sarebbe quindi preso qualche attimo di respiro prima di partire alla corsa verso il nemico.
    Nel frattempo, altri nemici erano arrivati a sfidare la Genin e chissà quale era la loro vera potenza. A quanto pareva, il compito più importante era stato scaricato sulle spalle del ragazzino, che si ritrovò in poco tempo a fare i conti con una realtà nuova e severa. I Ninja si dividevano i compiti e si pretendeva che questi venissero portati con successo al termine.
    Proprio per questo il ragazzo non badò all'affaticamento della corsa e non si diede riposo fino a quando non avrebbe trovato il nemico. La sua direzione era quella che aveva visto prendere al Sommo Sacerdote, i campi incolti (i quali aveva avuto la fortuna di poter visitare/dare un'occhiata il giorno prima) e poi una fitta vegetazione in lontananza. Quest'ultima metteva paura al ragazzo, visto che si trattava di un luogo conosciuto dall'avversario (probabilmente). Il rischio che lo avrebbe preso in trappola era alto, così come quello che avrebbe potuto incontrare più nemici per la strada. Si stava sicuramente dirigendo verso un luogo preciso, un luogo dove voleva portare i vaccini per distruggerli senza interruzioni. La velocità e qualità d'azione era vitale.

    tic toc

    tic toc

    tic toc



    Inoichi Yamanaka
    Energia Vitale: 29/30 Leggere
    Vitalità: 7/8 Leggere
    Chakra: 6½/10 Bassi

    Slot Azione I: ///
    Slot Azione II: ///
    Slot Azione III: ///

    Slot Difesa I: ///
    Slot Difesa II: ///
    Slot Difesa III: ///

    Slot Tecnica I: ///
    Slot Tecnica II: ///

    Slot Gratuito: ///

    Equipaggiamento Usato: ///


  11. .


    Outbreak

    Post Quarto



    Era una situazione nuova, un'esperienza astratta, quasi.
    Inoichi non si era mai trovato davanti un vero avversario, una reale e tangibile difficoltà.
    Abituato ad essere protetto dai suoi amici, quella era una situazione nuova che doveva affrontare da solo.
    Era molto ansioso, concentrato, incredulo ed anche impaurito. Si sentiva quasi abbandonato e questa indipendenza (piantata piano piano nel corso dell'inizio della missione) era difficile da gestire. Le sue prestanze fisiche non gli avevano permesso di gareggiare con i suoi compagni d'accademia. Era portato per quei stili di combattimento eleganti, che non necessitano di forza. Il Tessenjutsu. Uno stile di combattimento che prevedeva l'utilizzo di un ventaglio affilato come arma da taglio da utilizzare in mischia.
    Tuttavia, il giovane non passò direttamente all'offensiva corpo a corpo per diversi motivi che aveva analizzato in quei pochi istanti di tempo che gli erano stati concessi. Era stato, dopotutto, addestrato a pensare in fretta. Voleva prevenire un incendio e cercare di stordire il nemico, con la speranza di avere abbastanza tempo di richiamare l'aiuto di Ayuuki. Inoltre, aveva anche testato la prestanza fisica del nemico, il quale si dimostrò veloce per aver quasi schivato il Ninjutsu e resistente per aver sopportato senza lamenti la potenza del getto diretto al suo braccio destro. Per fortuna, il getto spense la torcia.
    E sembrò che fu soltanto quella l'unica fortuna che i Kami decisero di porgergli in quella situazione.
    Infatti, poco dopo, stava per succedere l'incredibile.
    Proprio quando il giovane stava estraendo il ventaglio, vide il suo nemico estrarre a sua volta un'arma. Una specie di bastone personalizzato con piume, tenuto nella mano sinistra. Non perse tempo.
    Egli scattò diagonalmente in avanti ed azzerrò le distanze fra i due. Ruotò su se stesso e provò a sferrare un attacco con il bastone verso il fianco destro dello Yamanaka.
    Il giovane non tolse gli occhi di dosso dal nemico da quando vide che l'attacco d'acqua non era andato completamente a segno. Aveva paura, sì, ma stava pur sempre per lottare per la sua vita (o almeno questo credeva).
    Strinse le dita sul ventaglio e lo richiuse con uno scatto, sfruttando l'indice ed il pollice. Ripiegò le ginocchia e si abbassò un po, facendo mola sulle gambe, la schiena era leggermente piegata. Portò il braccio destro verso l'esterno, stringendo per bene il Tessen
    Tessen [Mischia]
    Ventaglio da combattimento. Le sue ridotte dimensioni sono utili per essere portato in qualsiasi luogo senza insospettire anche se sotto copertura. Il ventaglio presenta un anima di metallo attorno al bordo, rendendolo un'arma pericolosa ed affilata quando aperta. Una volta parzialmente richiuso le sue potenzialità sono praticamente nulle. È disponibile la taglia Gigante, inoffensiva.
    Tipo: Lama-Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 15 | Durezza: 2 | Crediti: 25)
    . Lo mise contro la direzione di colpo del bastone, sfruttando anche la mano sinistra: portò quest'ultima ad afferrare l'altra estremità del ventaglio, in modo tale che, impugnate le due parti, l'arma potesse essere posta in una posizione verticale, per far scaricare la forza del bastone contro essa. [Slot Difesa I: Parata]Forza/Velocità/Resistenza/Riflessi 100
    La potenza del colpo, tuttavia, fece squilibrare il ragazzo dalla sua posizione. Tolse la mano sinistra dal ventaglio e la spostò velocemente dalla parte opposta dell'attacco, per frenare una caduta. A quel punto il ragazzo si eresse dalla sua posizione piegata, rendendosi conto con orrore che la serie di attacchi stava continuando.
    L'uomo sfrecciò in avanti con decisione, caricando una testata diretta alla fronte di Inoichi.
    Questa volta non poteva utilizzare il ventaglio come scudo, visto che si era forse rovinato un po per colpa delle ripercussioni del colpo. Perciò, dopo aver avuto un flash istantaneo della sua amica Shikako che gli faceva le ultime raccomandazioni, lo Yamanaka cercò di sfruttare un suo punto di forza, una cosa sulla quale si era distinto all'accademia, ovvero il controllo del Chakra. Cercò con fretta di immaginare le due energie, richiamando a se qualche goccia di potere. Gli scorreva in tutto il corpo, ma egli lo indirizzò in un posto preciso, impastando questo Chakra direttamente alla fronte. [Slot Difesa II: Impasto Resistenza]1/2 Bassi = +2 tacche in Reistenza = Resistenza 150 = Riduzione danno di 10 potenza Tuttavia, la sua poca esperienza sul campo e la velocità degli eventi non gli concesse di creare una barriera energetica abbastanza potente da amortizzare tutto il colpo [-1 Leggera alla testa]
    Di quei colpi ne aveva certamente ricevuti, ma come accennato prima, nessuno era stato in un vero combattimento. La ferita che aveva subito il giorno prima alla fronte si aprì, il cerotto si tolse ed il tagliò cominciò di nuovo a sanguinare leggermente.
    Il prossimo colpo fu l'ultimo della violenta serie di attacchi.
    Il braccio del nemico caricò deciso verso la guancia del biondo. Senza sosta nè pietà.
    Il giovane, a quel punto, si spostò leggermente a destra, facendo spostare la direzione del torso e del bacino guidato dallo spostamento delle gambe. Il colpo sfrecciò di lato alla testa. Contemporaneamente a questo movimento, l'avambraccio sinistro del ragazzo si spostò lungo quello avversariò, spostandolo di lato una volta evitato di toccare direttamente il pugno. Anche il braccio destro si spostò fulmineo: con ancora impugnato il Tessen, esso aiutò nella parata del colpo, contrapponendo il ventaglio contro le giunture dell'avambraccio nemico. [Slot Difesa III: Parata]Forza/Velocità/Reistenza/Riflessi 100 Se il ragazzo fosse riuscito nell'intento, a quel punto il braccio che aveva precedentemente spostato per primo l'attacco nemico, sarebbe andato a sua volta alla carica. Il pugno, ben avvolto nelle Fasce da Combattimento
    Fasce da Combattimento []
    Speciale bendaggio di color bianco usato dai esperti praticanti di Taijutsu. Tale bendaggio, del tutto simile a delle normali fasce da combattimento, è rivestito di un leggero strato di acciaio che permettono un impatto molto più duro nei confronti dell'avversario. Un rotolo di Fasce è sufficiente a rivestire un arto. È possibile arrotolare una fascia rinforzata per grado; se applicate allo stesso arto, la potenza è cumulabile.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Media
    Quantità: 1
    (Potenza: +10 | Durezza: 2 | Crediti: 30)
    , cercò di sfiorare la restante parte del braccio nemico, caricandosi a sua volta in un gancio. Con le dita ben strette nel pugno, il colpo sarebbe andato diritto alla faccia del nemico (o alla sua maschera), utilizzando i muscoli pettorali e bicipidi per dare una spinta potente, nonchè il ferro contenente nelle fasce. [Slot Azione I: Attacco a mischia]Forza/Velocità 100 = Potenza colpo 10 base + 10 Bonus fasce = Potenza colpo totale 20.
    Dopo di ciò, a prescinere dalla riuscita del colpo, Inoichi avrebbe cercato di spostarsi dietro il nemico, sfruttando i piedi come perno per girargli intorno ed i muscoli delle gambe come forza dello spostamento stesso. Il suo spostamento sarebbe avvenuto con una postura abbassata, passando sotto gli arti del sacerdote. [Slot Azione II: Spostamento]Spostamento dietro il corpo avversario
    Da quella posizione, con la mano sinistra a fare da pilastro per un corpo piegato su se stesso, la testa sarebbe stata ad un'altezza pari al gluteo nemico. Con l'indice ed il pollice della mano destra il ventaglio si sarebbe di nuovo aperto con un nuovo scintillante sfavillo ed un suono di lame che si scontrarono fra di loro. Il colpo sarebbe partito con il braccio teso, spostandosi orizzontalmente da destra a sinistra, incontrando a metà strada l'articolazione che separa il polpaccio dalla coscia interna della gamba sinistra avversaria. Il giovane avrebbe provato a fare un taglio netto a quel muscolo, nel tentativo di squilibrare e/o indebolire le prestanze fisiche nemiche. [Slot Azione III: Attacco]Attacco alll'articolazione della gamba con il Ventaglio
    Da quel punto, se ne avesse avuto il tempo, il ragazzo si sarebbe rialzato, sventolandosi il ciuffo con l'arma (probabilmente insanguinata). Le gambe sarebbe rimaste comunque piegate e molleggianti, pronte a scattare. Le iridi allargate sul corpo avversario. La mano sinistra ben vicina alla sacca di spiedi sulla coscia.

    SE il nemico avesse ricevuto il colpo, costringendo se stesso a piegarsi e prendersi un po di respiro, il giovane ne avrebbe approfittato. Avrebbe estratto con la mano sinistra uno spiedo dalla sacca e lo avrebbe lanciato diretto verso la tenda, più precisamente in un punto che superasse l'altezza umana, nella speranza che Ayuuki potesse sentire lo squarciamento di tessuto od il volo dell'arma nella tenda. [Slot Gratuito Veloce: Lancio Spiedo]

    Inoichi Yamanaka
    Energia Vitale: 29/30 Leggere
    Vitalità: 7/8 Leggere
    Chakra: 6½/10 Bassi

    Slot Azione I: Gancio alla testa con il pugno sinistro
    Slot Azione II: Spostamento dietro il corpo
    Slot Azione III: Attacco con ventaglio all'articolazione

    Slot Difesa I: Parata con ventaglio contro il bastone
    Slot Difesa II: Impasto resistenza
    Slot Difesa III: Parata

    Slot Tecnica I: ///
    Slot Tecnica II: ///

    Slot Gratuito: Veloce, Lancio spiedo (IPOTETICA, SE INOICHI HA TEMPO)

    Equipaggiamento Usato: Tessen, Fasce da Combattimento, Spiedo (IPOTETICO)


  12. .

    ilovefood

  13. .


    Outbreak

    Post Terzo



    Inspirare profondamente. Espirare con lentezza. Allargare il petto, mantenere piatta la pancia.
    Non sapeva nemmeno lui cosa stava facendo di preciso. Era abbastanza scomodo, sicuramente non era stata una scelta saggia cercare di meditare su un terreno così squilibrato e tutt'altro che uniforme. La polvere della terra gli violentava le narici con insistenza e qualche grumo gli entrò pure sotto il cerotto, probabilmente. Gli pesava molto il fatto di non riuscire ad accampare una tenda da solo. Si sentiva un po inutile, dopotutto il compito che gli era stato assegnato non era così complicato da portare a termine. Doveva però ricomporsi sul serio e riorganizzarsi. Era una missione di promozione, non un gioco per bambini capricciosi. Si era riproposto di fare una bella figura, di impegnarsi al massimo, non di arrendersi per una cosa così facile. E soprattutto, doveva assumere un atteggiamento più freddo e professionale. Non era più in bambino... Doveva un po mettere da parte il suo umore indisposto.

    [...]


    Passi, si sentivano passi che si avvicinavano con costanza. Sempre più vicini e più rumorosi. La sensazione di quella presenza fece aprire gli occhi di Inoichi a scatto. Rimase immobile nella sua posizione.

    «Inoichi-kun.. questa è Natsuko-sama, Figlia del Capo-Villaggio ed attuale amministratrice di questa pacifica comunità di Artigiani.»

    Il ragazzo si voltò verso la massa. La sua Sensei si trovava insieme al gruppo. La guardò negli occhi con incredulità e vide che lei gli fece segno di rialzarsi. Egli obbedì senza esitazione. Scattò all'impiedi, molto imbarazzato e si pulì i vestiti con distrazione.

    «Fortunatamente l’epidemia ha risparmiato alcuni dei nostri migliori costruttori. Allestiranno il Tendone medico per voi. E per questa sera sarete nostri ospiti!»

    Hallelujah. Inoichi si era fatto troppi pensieri per niente. Troppi. Ed era anche stato precipitoso nel giudicare l'ospitalità degli abitanti del villaggio. Furono condotti nell'abitazione del Capo-Villaggio. Finalmente poteva darsi una rinfrescata e soddisfare i suoi bisogni primari.
    Passò la giornata a raccogliere un po di informazioni riguardo l'epidemia. Chiese alla sua Sensei e pure a Natsuko-sama. Fu assolto da un grande senso di tristezza nel sapere che suo padre era morto da poco tempo. La situazione era più critica di quanto lo studente pensasse. Verso la sera, dopo essersi riempito la pancia, egli pulì con quel che poteva i propri indumenti e lucidò le sue armi, riposandole poi con estrema precisione e simmetria. Quella era stata una giornata di preparazione più che altro, la vera missione cominciava l'indomani all'alba.

    [...]



    Si svegliò di nuovo prestissimo, questa volta però non si trovava nel suo letto morbido e con la colazione calda ad aspettarlo, sua madre non sarebbe neppure stata lì a spupazzarlo come faceva sempre. Se ne era quasi dimenticato. Era la prima volta che si svegliava lontano da casa. Questo concretizzava ancora di più il fatto che stava crescendo, e ciò lo spaventava; gli anni sembravano essere volati via come per magia. Non ebbe nemmeno il tempo di digerire la propria ansia che gli fu subito chiesto di mettersi al lavoro. Raggiunse il campo Medico insieme ad Ayuuki-sama alle prime ore dell'alba. Si era tolto la maglia che indossò il giorno prima, sostituendola con una pulita e bianca camicia da assistente medico che presentava una fila di numerosi bottoni posti verticalmente. Era munito di mascherina, cerotti, garze, disinfettanti e guanti di lattice. Il ragazzo era molto emozionato, ma mantenne un'aria seria, o perlomeno questo è ciò che tentò di fare per dimostrare ad Ayuuki che non era un bimbo viziato, come aveva forse pensato.
    La situazione, con gran stupore di Inoichi, non fu facile da gestire. Entrambi i compagni vennero a sapere da Natsuko che molti abitanti erano diffidenti nei confronti della cura perché pensavano che in realtà l'epidemia fosse una punizione divina per i loro peccati. Era una situazione assurda, le cose si stavano complicando con velocità e senza ritegno.
    Non c'era modo, pensò Inoichi, di convincere quelle persone che vivevano con l'assurda credenza che i Kami avessero voluto punirli per i loro peccati. Non cercò di chiamarli o di pregarli per farsi curare. Si limitò semplicemente a svolgere il proprio dovere di assistente. Accanto alla Fuyutsuki, il ragazzo sentiva di fare progressi (seppur piccoli) e di acquisire delle conoscenze utili per il futuro. Non aveva esperienza nel campo medico e quindi non tentò di fare nulla che la ragazza non gli avesse chiesto di fare. Lui passava i vaccini, le garze e le bottigliette disinfettanti. Dopo salutava con un sorriso i pazienti e faceva qualche smorfia per far divertire i bambini. Ad un certo punto gli venne pure insegnato come fare i vaccini e perciò assistè la Genin nel suo compito.
    C'era una fila piuttosto numerosa fuori dalla tenda, nonostante molte persone si erano raggruppate a pregare e maledire i due Ninja di Konoha. Il biondo aveva un po di paura, non voleva che le cose si mettessero male o che qualcuno attentasse alla loro vita per quella stupida credenza della punizione, ma essendo affiancato da una vera e propria Kunoichi si sentì piuttosto sicuro e protetto.
    Ad un certo punto del loro incarico, Ayuuki invitò il ragazzo a dare un'occhiata fuori visto che i rumori si facevano sempre più forti e disturbanti. La situazione sembrava degenerare. Alcuni gruppi di persone stavano già commettendo una rivolta. Sembrava difficile da controllare per i consiglieri del villaggio, anche perché intorno alla tenda si erano riunite persone a condividere il loro credo con le persone che erano in fila per sottoporsi alla cura. Era fastidioso lavorare in quel chaos.
    «Ayuuki-sama, c'è del malcontento fra la gente. Molti si stanno ribellando ed altri cercano di convincere queste persone a rinunciare alle cure. Non sarebbe meglio affrettare la nosta assistenza medica?»
    Lo Yamanaka sapeva che non sarebbe stato pratico velocizzare le vaccinazioni, ma azzardò comunque a chiedere. Sicuramente Ayuuki ne sapeva più di lui, perciò la sua decisione sarebbe stata definitiva.
    Intanto, la Genin si rese conto che le scorte di vaccini erano finite e perciò invitò Inoichi di andar a prenderne un altro lotto. Egli la guardò e, dopo aver preso una forte boccata d'aria, si diresse dietro la tenda leggermente preoccupato, all'esterno.
    C'era un uomo. Aveva le stesse sembianze dei sacerdoti ammantati e mascherati. Inoichi iniziò a tremare.
    «Uhm?»
    «Che cosa hai intenzione di fare?»
    «Brucerete voi e questi arnesi del Male!»
    Fu un attimo. L'uomo teneva in mano una torcia, le sue intenzioni erano palesi.
    Ci fu una scossa.
    In quell'attimo d'esitazione, al ragazzo sarebbero passati un sacco di immagini fra la testa ad una velocità incredibile. Aveva vissuto quella situazione altre volte, ma in circostanze differenti, solo che il biondo fece finta di non ricordare.
    Ci fu un lampo.
    Gli occhi si spalancarono di botto, la respirazione di bloccò per qualche istante.
    Il biondò scostò con violenza la maschera dalla propria bocca e dopo unì le proprie mani con decisione. Tentò di concentrarsi sul suo obiettivo, eliberando la mente da pensieri inutili e d'intralciò. Immaginò l'energia fisica e quella spirituale e la unì per farla diffondere in tutto il sistema circolatorio del chakra, formando il ben noto connubio. Convertì quell'energia in Suiton e la impastò verso la propria bocca. Le guancie si allargarono, ci fu un'inspirazione decisa e potente. La schiena si piego leggermente all'indietro, il peso del corpo era posto sulle gambe leggermente piegate. Le mani vennero portate a formare diversi siggilli: quattro in totale. Tigre. Cavallo. Topo. Tigre. L'ultimo segno venne mantenuto con forza. Il chakra a quel punto sarebbe esploso. La testa venne portata in avanti e la schiena fece altrettanto. Dalla bocca del ragazzo uscì un potente getto d'acqua che mirava all'uomo mascherato. H2O pura. Aveva una lunghezza finale di sei metri per una larghezza di tre. Tentava di investire l'obiettivo e di spegnere la torcia. [Slot Tecnica Avanzato]
    Onda Acquatica - Mizurappa
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre, Cavallo, Topo, Tigre (4)
    L'utilizzatore, mantenendo il sigillo della tigre, può emettere un potente getto d'acqua. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. La gittata massima è 6 metri, mentre la larghezza è 3 metri; la potenza offensiva sarà pari a 30. Se presenti almeno 12 unità, le dimensioni e la gittata saranno raddoppiate.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )
    [Da studente in su]

    Se fosse riuscito nell'intento, il ragazzo avrebbe separato le mani e si sarebbe messo in guardia vicino la cassa, guardandosi nervosemente in torno.
    «AYUUKI-SAMA. STANNO CERCANDO DI INCENDIARE LA CASSA CON I VACCINI!»
    Gridò ansioso. Stava ancora tremando. Gli si era quasi bloccata la saliva nella gola.
    Spostò subito la mano destra dietro la schiena, con la quale fece afferrare il Ventaglio da Combattimento
    Tessen [Mischia]
    Ventaglio da combattimento. Le sue ridotte dimensioni sono utili per essere portato in qualsiasi luogo senza insospettire anche se sotto copertura. Il ventaglio presenta un anima di metallo attorno al bordo, rendendolo un'arma pericolosa ed affilata quando aperta. Una volta parzialmente richiuso le sue potenzialità sono praticamente nulle. È disponibile la taglia Gigante, inoffensiva.
    Tipo: Lama-Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 15 | Durezza: 2 | Crediti: 25)
    . [Slot Gratuito Istantaneo: Estrazione] Lo estrasse con decisione e lo aprì, facendo scorrere il pollice e l'indice nelle due estremità. La lama che ricopriva il bordo del Tessen sfavillò per un istante alla luce del sole. Il ragazzo si posizionò quindi leggermente piegato, pronto a reagire nel caso di necessità.

    Inoichi Yamanaka
    Energia Vitale: 30/30 Leggere
    Vitalità: 8/8 Leggere
    Chakra: 7/10 Bassi

    Slot Azione I: ///
    Slot Azione II: ///
    Slot Azione III: ///

    Slot Difesa I: ///
    Slot Difesa II: ///
    Slot Difesa III: ///

    Slot Tecnica I: Onda Acquatica
    Onda Acquatica - Mizurappa
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre, Cavallo, Topo, Tigre (4)
    L'utilizzatore, mantenendo il sigillo della tigre, può emettere un potente getto d'acqua. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. La gittata massima è 6 metri, mentre la larghezza è 3 metri; la potenza offensiva sarà pari a 30. Se presenti almeno 12 unità, le dimensioni e la gittata saranno raddoppiate.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )
    [Da studente in su]

    Slot Tecnica II:

    Slot Gratuito: IstantaneoEstrazione Tessen

    Equipaggiamento Usato: Tessen
    Tessen [Mischia]
    Ventaglio da combattimento. Le sue ridotte dimensioni sono utili per essere portato in qualsiasi luogo senza insospettire anche se sotto copertura. Il ventaglio presenta un anima di metallo attorno al bordo, rendendolo un'arma pericolosa ed affilata quando aperta. Una volta parzialmente richiuso le sue potenzialità sono praticamente nulle. È disponibile la taglia Gigante, inoffensiva.
    Tipo: Lama-Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 15 | Durezza: 2 | Crediti: 25)

  14. .


    An ache so deep

    Post Secondo


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    «Caspita. Stanno morendo davvero!»
    Le piante carnivore del negozio floreale di Inoichi Yamanaka davano segni di cedere. Erano le Dionee, molto rare. Avevano la forma di una bocca con denti affilati, sulla pianta della loro "bocca" c'erano diversi sensori che, se venivano toccati in due posti differenti, facevano chiudere la bocca, e con loro veniva intrappolato ciò che avevano dentro. Il biondo provò ad infilare un dito in una Dionea e ad accarezzarle la cavità. Si chiuse di scatto. Per fortuna il loro meccanismo a scatto ancora funzionava.
    Lo studente trovò divertente giocare con i suoi fiori per un po (che tuttavia non avevano abbastanza forza da affettargli il dito e tantomeno di lascarglielo intrappolato). Erano quasi come degli animaletti.
    Peccato che stavano per morire- pensò il ragazzo dispiaciuto. Era dopotutto anche colpa sua...
    Raddrizzò la postura e si guardò intorno, contando tutti i vasi rimanenti delle Dionee. Erano tre. Tutte con un'aria cadente e floscia. Avevano perso un po del loro colorito vivace.
    «Chojiro, dovrete aiutarmi a portarle a casa, qui non possono restare. Gli Yamanaka non vendono piante morte.» disse il ragazzo deciso, sospirando rumorosamente. L'Akimichi stava masticando, perciò rispose solo con un "Ok" gestualizzato dalla mano libera e sporca dei resti delle patatine. Il rosso si rese conto di ciò e se le leccò una per una. Inoichi distolse lo sguardo.
    Un rumore aveva attirato la sua attenzione. Girando il capo verso l'entrata, il biondo notò una figura stante. Affilò lo sguardo e scrutò la ragazza nel complesso. Tsuzuki Haruhi, compagna d'accademica. Non ne ricordò però il nome; non avevano mai avuto contatti amichevoli, ma si conoscevano di vista.
    «Salve!» disse Inoichi, sorridendo. Sarà venuta per fare compere?
    «Serve una mano?» chiese curioso, emulando un tono professionale.
    Si avvicinò quindi di qualche passo alla sua conoscente e si tolse i guanti, posandoli nelle tasche del grembiule. Dopo arricciò il naso e sfarfagliò le ciglia. Non sapeva se doveva usare un tono formale oppure amichevole, perciò lasciò che fosse Tsuzuki a deciderlo.
  15. .


    Outbreak

    Post Secondo



    Inoichi non iniziò la missione nel migliore dei modi.
    Si era messo K.O. da solo con una ricordabile caduta, il che lo infastidiva abbastanza, visto che si era sporcato i vestiti e sfregiato un po il corpo. Non una figura bellissima, insomma. Si era pure reso conto di essersi fatto male alla faccia, dopo aver levato la mano dalla fronte che teneva in gesto di saluto. Era un po insanguinata, riceveva un lieve dolore dalla fronte. Si guardò imbarazzato la mano e la posò a pugno stretto sotto il mantello, pulendosela poi sui pantaloni dal proprio liquido corporeo. Dopo riposò la sua concentrazione sulla sua Sensei, che si era presentata come Ayuuki Fuyutsuki, un medico di Konoha. Era quindi anche una collega di sua madre? Probabilmente.
    A quel punto, lo Yamanaka cercò di nascondere il sollievo che provava nel trovarsi in squadra con una ragazza del genere. Anche lui aspirava di diventare un Ninja Medico nelle fila militari del suo Villaggio. Era più o meno sua coetanea, ed era già arrivata abbastanza lontana nella sua carriera come Kunoichi.
    «Sto bene, sto bene.» azzardò a rispondere, socchiudendo gli occhi con semplicità e sorridendo nervosemente, gli stava palpitanto la vena del collo.
    Per un motivo o per un altro, la ragazza lo invitò con dolcezza a stare fermo, e lui obbedì, vedendo che quest'ultima aveva estratto un cerotto. Glie lo posò sulla ferita senza troppi complimenti. Il biondo trovava quella situazione un po imbarazzante, non c'era un grande divario di anni tra loro, dopotutto. Dopo che Ayuuki finì la medicazione, il ragazzo fece scivolare le dita della mano sinistra sul cerotto e si pulì le gocce rimanenti con il dorso, sporcando di rosso le fasce da combattimento. Questa volta, sorrise sul serio.
    «Grazie Sensei!» arrossì leggermente. Fece un profondo respiro e cercò di dimenticare la sua favolosa entrata, ricomponendo un'espressione seria ed una postura dritta. A quel punto notò la cassa che Ayuuki si mise dietro le spalle. Aveva davvero tutta questa forza da portare quel carico da sola? Inoichi non avrebbe voluto permetterglielo, lo avrebbero portato insieme oppure a turno, ma non azzardò a dire nulla in quel momento, avrebbe aspettato prima che la ragazza finisse di dare le informazioni riguardanti la missione. Una missione che, con grande stupore del ragazzo, consisteva nel vaccinare gli abitanti di un villaggio colpiti da una strana epidemia. Si trattava quindi di una buona opportunità di fare esperienza medica sul campo, sua madre sarebbe stata così orgogliosa!
    «Uhm, quello zainetto? Sicura di farcela con quella cassa?» Non che lui fosse tanto più forte di lei, anzi, nei corsi accademici non aveva mai spiccato per le sue prestanze fisiche. In realtà aveva un corpo abbastanza fragile.
    Bando alle ciance, i compiti di ognuno erano già stati assegnati. Trattandosi di una missione seria, il ragazzo si imboccò le maniche, prese il zaino sulle spalle, si abbassò il cappuccio e diede un'occhiata alla mappa. La girò a sinistra, la capovolse, la avvicinò agli occhi, la messe controluce. Non ci capì nulla.

    [...]



    Il viaggio, nel suo complesso, fu molto stancante per il ragazzo. Non era abituato a viaggiare a piedi per così tanto a tempo. Si sentiva esausto ed il suo carico rendeva tutto più pesante. Sbuffò, si lamento silenziosamente di tanto in tanto e fece lo sbaglio di concedersi qualche secondo di pausa, dovendo poi affrettare di molto l'andatura per recuperare la distanza che lo separava da Ayuuki. Se fosse rimasto da solo si sarebbe arrampicato in alto su un albero ed avrebbe iniziato a gridare fino a quando qualcuno non sarebbe venuto a salvarlo. Per fortuna però questo non successe.
    Quello che cambiò radicalmente durante il viaggio fu l'umore di Inoichi, soprattutto quando i due Ninja dovettero addentrarsi in una fitta vegetazione. Invocò quindi la sua forza di volontà e si sforzò per non commettere errori. Si sarebbe concentrato sulla stanchezza più tardi. L'unica sua consolazione erano i fiori che di tanto in tanto sbucavano fuori dal bosco, erano dei ricordi che lo portavano indietro con la mente al suo negozio colorato e profumato.
    Sudato e sfinito, non cedette alla tentazione di chiedere un'altra pausa. La prima sembrò troppo breve e parve pure che rese le altre due ore di viaggio ancora più pesanti. Doveva però riuscire di adeguarsi agli standard. Si distrasse un po solo quando la ragazza iniziò a dare più informazioni riguardo la missione. Sentendola parlare, Inoichi perse un po di quella rabbia che provava nei suoi confronti e riacquistò quell'entusiasmo e quell'adrenalina che provava all'inizio. Le cose si stavano facendo sempre più reali e più tangibili, che costrinsero il ragazzo di concentrarsi anche con la mente, non solo con il fisico.
    «Ayuuki-sama, scusa ma non sto capendo molto di quello che dici.» troppi termini medici, termini che il ragazzo non capiva. Si sentiva un po stupido, sua madre era Medico da anni: avrebbe potuto apprendere molto da lei nel tempo. «Per farla breve, in un bacino d'acqua distante qualche kilometro dal villaggio c'è un parassita che ha provocato questa mortale febbre agli abitanti, e noi siamo qui per offrire l'antidoto, giusto?» Non pensò molto a cosa aveva appena detto, anzi, prima parlò e poi pensò, rendendosi conto che forse aveva capito più di quanto credeva. Confuso, si concesse qualche secondo per risistemare i pensieri ed eliberare la mente. Ormai erano vicini, non doveva mollare, solo l'ultimo sforzo...

    [...]



    «Oh guarda, siamo arrivati all'Inferno! Abbiamo sbagliato destinazione.»
    Il villaggio in rovina lasciò perplesso lo Yamanaka. Sapeva che doveva andare a curare le persone di un villaggio, ma non si aspettava di certo di trovarsi davanti una scena post-apocalittica. Non c'era nulla di bello in quel luogo, nulla che si potesse paragonare con la verdeggiante Konoha. L'accoglienza, poi, fu la cosa peggiore. Inoichi non riusciva a capacitarsene; erano arrivati per aiutare quelle persone e non di certo per prenderle e venderle al mercato nero. Non che qualcuno le avrebbe comprate- pensò, facendo una smorfia di disapprovazione.
    «Eccoci finalmente, credo che l'eternità duri di meno del nostro viaggio!» disse, respirando affannosamente. Si tolse subito quella mucca dalle spalle e se la lanciò di malomodo davanti a se. Dopo, si distese con un tonfo sullo zaino. A quel punto sentì i suoi piedi pulsare e tutta la sua muscolatura lamentarsi e gridare. Non gli sarebbe dispiaciuto dormire, si era anche alzato prestissimo, dopotutto.

    «Direi di accamparci appena fuori dal villaggio.»

    «Eh?»

    «Allestiremo la tenda Medica proprio lì! E l’indomani inizieremo con le vaccinazioni. Tutto il materiale di cui hai bisogno... è nello zaino alle tue spalle. Ti affido questo incarico. Intanto vado in perlustrazione al Villaggio e parlerò con il suo Capo.»

    «Cosa?» il biondo si era rialzato di colpo, aveva un'aria sconvolta.

    «Buon lavoro!»

    «...» si paralizzò nella sua posizione da seduto, con la bocca semi-aperta. Dopo tutto quel viaggio, doveva pure montare una tenda fuori villaggio! Senza troppe istruzioni e con la fretta di andarsene, Ayuuki sparì dalla vista del ragazzo, lasciandolo solo.
    Egli, coperto nel suo mantello sporco e nei suoi vestiti appiccicati alla pelle per il sudore, si sentì perso in quei minuti che gli servirono per realizzare la cosa. Ce ne vollero altri 5 prima che raccogliesse ogni singola goccia di volontà dalle cellule. Si alzò, con i muscoli ancora dolenti e si mise alla ricerca dei campi incolti e dei frutteti con lo zaino fra le spalle. Aveva un po l'ansia, ma cercò di ricordarsi le parole della sua amica: "Concentratevi e non vi distraete... soprattutto tu, Inoichi"
    Cercò quindi di tranquillizzarsi e mantenere il sangue freddo. C'era pericolo che anche lui si prendesse quel virus, per questo cercò di mantenere le distanze dagli abitanti e loro fecero lo stesso. Poteva entrare in contatto con loro solo se si fosse coperto per bene con guanti e mascherine varie. Il pensiero lo ravvivò. Immaginare se stesso con la camicia bianca gli dava una bella immagine in mente. La speranza si faceva tangibile, quasi acchiappabile.

    [...]



    Al ragazzo venne difficile trovare il luogo che doveva raggiungere. Non era bravo con le vie e con le strade, si confondeva sempre. Arrivò al posto designato quasi per fortuna! Questa volta si tolse lo zaino con più violenza e si ci sedette di sopra con altrettanta forza, come se lo volesse punire per essere pesante. Si concese un po di pausa. Aveva fame, aveva sete, voleva dormire e doveva pure fare la pipì, ma se la tenette perché non sapeva dove avrebbe potuto trovare un bagno in quel luogo primitivo, e di certo l'idea di farla dietro un albero non lo entusiasmava affatto. La tenette.
    Si mise al lavoro con molta riluttanza. Non era fatto per i lavori fisici pesanti.
    Estrasse dallo zaino tutto il suo contenuto e ci posò qualche roba sopra, cercando quindi di evitare di mettere tutto in contatto con la terra. Non era esperto di campeggio, anzi. In accademia non era riuscito a costruire da solo una tenda, questa volta però non c'erano i suoi due amici ad aiutarlo. Prese quindi quello che sembrava la parte da conficcare in terra e la inflisse sul terreno circostante. Ci provò con forza ma non riuscì a creare qualcosa di stabile e resistente. Si sentiva un po disperato, gli veniva quasi da piangere per i nervi.
    «Maledetta. Stupida. Tenda. Del. Cazzo!» accompagnò ogni sua parola con un calcio alle sbarre che non ne volevano sapere di rimanere dritte. Era arrabbiato ed indisposto, sporco e sudato. Aveva anche il pubblico! Qualche persona in lontananza lo osservava dubbiosa. Ma non si mise paura, dopotutto era armato.
    Si fermò di colpo ed inspirò profondamente. Si sedette per terra a gambe incrociate e poso le mani sulle ginocchia. Raddrizzò la schiena e socchiuse gli occhi. Iniziò a meditare per calmarsi e trovare una soluzione, magari la sua Sensei sarebbe arrivata ad aiutarlo. Egli stava leggermente tremando.


    Edited by Eldingar - 4/3/2016, 18:11
49 replies since 10/10/2015
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