Posts written by eldingar

  1. .
    Ciau *o*
    Mi ricordo di te! "C a n n e l l a" giusto? XD
    Welcome back!
  2. .
    Benvenuto anche qui :3
  3. .

    Sangue Blu


    Post II


    "Parlato Ryuuji"
    "Parlato Hanabira"

    Il giovane Shinobi era arrivato un paio di minuti in anticipo ai Gate di Konoha, lì dove invece Ryuuji si era presentato appena sullo scoccare delle sei di mattina.
    Vedendolo lì già presente, oltre a fargli una buona impressione, l'uomo non poté che stranirsi da un comportamento così inusuale, il quale essere in anticipo. In realtà, neanche lui sapeva come sentirsi a riguardo, perché la verità era che essere arrivato dopo il suo studente lo metteva un po in imbarazzo.
    Il ragazzo sembrava molto emozionato per la missione, e dopo le parole di Ryuuji, Jin dimostrò una grande vivacità e voglia di fare nella sua risposta, che preannunciavano, almeno secondo l'uomo, una cooperazione tranquilla e efficiente.
    CITAZIONE
    "Mettiamo in cammino, allora! Sono onorato, non vi deluderò!"

    Ryuuji rise sotto i baffi. Trovò difficile trattenersi, ma non lo fece con malizia. Smise dopo qualche secondo, si schiarì la voce e con un sorriso gentile pronunciò le seguenti parole: "Cammino? Ragazzo, stiamo andando ad un matrimonio. Quello degli Hyuga è un Clan nobile, non siamo tenuti a procedere a piedi. Non è una missione vera e propria, e poi perché non appellarsi ad un po di privilegi, quando possibile?"
    Concluse, incamminandosi all'uscita del Villaggio della Foglia ed aspettando che il suo interlocutore lo seguisse, lì Jin avrebbe potuto notare solo in quel momento una carrozza di legno scuro e possente. A trainarlo c'erano due bei cavalli dal pelo color cacao, trainati da un vecchio cocchiere che tutto dimostrava ma non la sua età. Era di bell'aspetto, seppur le rughe ne delimitavano un'età sopra i sessanta. Vederlo lì sarebbe potuto sembrare strano. Ryuuji, infatti, non poté che pensare a come l'uomo fosse stato da giovane. Un rubacuori, immaginava.
    "Bene, spero che tu abbia portato un vestito carino. Puoi posare la tua roba qui dentro." - disse, indicando con il dito una cassa sul retro della carrozza.
    "Il viaggio non sarà lungo, ma avrò abbastanza tempo per spiegarti il tuo ruolo in questi due giorni."
    Sorrise, e poi aprì la portiera per entrare dentro il mezzo di trasporto, aspettando che Jin facesse lo stesso.
    Una volta entrati, il Hyuga diede due colpetti sul muretto della carrozza per far capire al cocchiere che poteva partire. Lì, se Jin avesse guardato per terra alla destra di Ryuuji, avrebbe notato una scatola che emanava un delizioso odore di carne di tacchino. Probabilmente era ancora calda, e se Jin lo avesse chiesto, avrebbe ricevuto il permesso di mangiare senza problemi. Ma a prescindere da questo, Ryuuji iniziò a parlare, e il suo tono era visibilmente più rilassato ed amichevole di prima, probabilmente per via dell'ambiente confortevole in cui si trovava.
    "Come avrai letto dalla missiva, la Principessa Hanabira darà una festa per le sue nozze, che avverranno domani pomeriggio. Noi arriveremo verso le dieci di mattina, quindi abbiamo ancora quattro ore dove ci sarà permesso poltrire."
    Ryuuji fece una piccola pausa, cercando di ordinare le parole nella sua testa prima di continuare.
    "Dovrai fare da guardia alle sorelle più piccole di Hanabira mentre lei è indaffarate con i preparativi. Purtroppo qualche giorno fa hanno attentato alla sua vita quindi il Signor Nakamura, l'uomo che sta per sposare, ha aumentato la sicurezza e tu sei stato raccomandato per farne parte."
    L'uomo sospirò profondamente "L'importante è che tu esegua i miei ordini, ma soprattutto quelli di Hanabira e delle sue sorelline, perché solo così potrai dare una buona impressione, e quindi farti notare dai superiori del Clan Hyuga. Ma a prescindere da questo, sappi che alla fine è solo un matrimonio, quindi cerca di divertirti se vuoi."
    E da lì la conversazione sarebbe continuata nella maniera in cui Jin avrebbe preferito.

    [...]



    Intervallando il viaggio con qualche pausa per far riposare i cavalli e fare la pipì in caso di necessità, il gruppetto arrivò a destinazione con circa quindici minuti di ritardo. Non che qualcuno tenesse il conto, ma questo è ciò che fece notare il Signor Hyuga al cocchiere, appena scesi dalla carrozza.
    Lì, i due non si sarebbero trovati dinanzi ad una dimora come aspettato, ma una fitta boscaglia dove era impossibile per la carrozza procedere. Il resto del viaggio, dalla durata di circa altri dieci minuti, doveva essere completato a piedi. Il Hyuga approfittò di quei minuti per dare qualche consiglio a Jin riguardo gli inseguimento e gli spostamenti a piedi; come sfruttare la natura a proprio vantaggio, come, dove e quando piazzare trappole e la possibilità di affidarsi agli alberi come punto di protezione e di vantaggio.
    Dinanzi agli occhi di Ryuuji e Jin, dai cespugli e dagli alberi spuntò ad un certo punto un grande palazzo dal color grigio e rosso, circondato da una fitta rete di mura possenti, dotata di buchi per far passare le frecce attraverso le fessure posti qua e là.
    Un grande portone di legno era presidiato da due Shinobi che facevano da guardia all'entrata, e dopo una breve conversazione con Ryuuji, i due permisero agli Hyuga di entrare dentro. Prima, si vide un bellissimo giardino profumato che pullulava di gente indaffarata. Se non fosse stato per il lucente abito bianco di Ryuuji, Hanabira (che si trovava poco lontano da loro), sarebbe rientrata dentro senza accogliere gli ospiti. Ma quando li vide, assunse un'espressione stupita e felice. Corse verso Ryuuji e urlandogli il nome lo abbracciò
    "Ohhh caro! Sei riuscito a venire! Pensavo non ce la facessi più! Non dovevi arrivare due giorni fa?" chiese, curiosa
    "Sì, hai ragione, ma ci sono state delle complicazioni. Lui è Jin, è qui come guardia delle gemelle."
    "Benvenuto caro. Ho sentito molte belle cose riguardo a te! Sono sicura che non mi deluderai." fu più che altro un'affermazione retorica, come un ordine sottinteso che invitava a Jin ad una totale obbedienza. Poteva sembrare una donna dolcissima all'inizio, ma giravano voci quali Hanabira trattasse molto male la servitù, soprattutto in assenza di testimoni che avrebbero potuto notare la sua vera natura.
    "Venite dentro. Vi presento le mie sorelline."
    E fu così che, una volta entrati, Jin e Ryuuji sarebbero stati introdotti in quella che sembrava la casa più lussuosa del mondo. L'ingresso, così come il resto delle decorazioni, erano eccessivamente rosa e richiamavano enormemente al tema dell'amore ed alla vita agiata delle persone con i soldi.
    Le sorelline, nonostante i numerosi tentativi di ricerca, non furono ritrovate (era solito loro giocare fuori), perciò Hanabira dovette dire a Ryuuji di occupare Jin con un altro tipo di compito.

    [...]



    Fu un momento di solitudine che aspettò il Signor Hyuga, lontano da voci indiscrete, per riferire al suo sottoposto le volontà della Principessa.
    "Mi ha detto che dovrai aiutare la servitù con gli arrangiamenti."
    Ryuuji avrebbe atteso una risposta, o una reazione, e poi avrebbe continuato:
    "Ecco... in maniera più specifica, mi ha detto che devi andare in giardino ed aiutare con l'installazione della tenda che coprirà l'altare. Poi, dovrai cercare i suoi quattro gatti e metterli nella loro stanza al piano di sopra prima che si perdano. Si chiamano Gina, Tina, Pina e Nina. Infine, è stato richiesto che fino a quando le gemelle non verranno ritrovate, potrai attendere nella tua stanza fino a domani mattina."
    L'uomo inspirò, nuovamente, e cercò di concludere quel monologo con tutta la pazienza che aveva nel corpo:
    "Non preoccuparti per le gemelle, sono solite inoltrarsi nei boschi per arrampicarsi sugli alberi e fare finta di essere degli scoiattoli. Le loro tasche sono sempre piene di ghiande. Le ritroveranno entro sera."
    "Buona fortuna."

    A Ryuuji non andava bene quella situazione, ma in modo egoistico doveva pensare a se stesso. Aveva voglia di passare un po di tempo con i suoi amici lì riuniti ed il fatto che l'Accademia gli avesse affidato un giovincello da tenere sotto occhio non gli andava completamente giù, perché non si sentiva libero di godersi la festa e di permettersi di bere extra.
    A prescindere da tutto, da come Jin avesse reagito alle situazioni, sarebbe arrivata sera, dove non restava altro che attendere il grande giorno ed ingozzarsi di cibo.



    Non ho nulla da dire sul tuo post. Sei stato bravo, breve e corposo nel descrivere ciò che dovevi descrivere riguardo il personaggio. Ma se proprio devo farti un appunto, così come ti ho detto su Discord, cerca di trovare un altro aspetto di Jin che non riguardi la carriera Ninja ed il Clan Hyuga.

    Anche questo è un Post narrativo. Ryuuji e Jin sono arrivati a destinazione. Puoi rispondere a tutto ciò che dice Ryuuji e fare domande a tua volta. Ma soprattutto: sei stato incaricato con alcuni compiti da svolgere. Puoi creare qualche PnG ed interagire con loro mentre fai il bravo ed obbedisci a Hanabira XD fammi vedere se hai più fantasia di me in termini di PnG (non è obbligatorio comunque). Basta che comunque tu mi descriva gli stati d'animo, le emozioni ed i pensieri di Jin.

    Il combattimento arriverà a breve, forse e.e fai arrabbiare la Principessa e sarà lei la tua boss (no, non è vero). Anyway, ti riporto qui un altro pezzetto di regolamento e te lo spiego anche parole mie:

    Turni di combattimento: Round
    Il combattimento è articolato in Round (che corrisponde al proprio Post, ovvero il messaggio che invii sul forum ed il player deve descrivere prima le azioni difensive e poi quelle offensive. Ogni Round dura dai 6 ai 18 secondi, quindi bisogna essere realisti ed incadrarsi in tali tempi e non strafare. Vale la regola della coerenza.
    Nelle azioni offensive, le tecniche e le azioni sono sempre ipotetiche: "La Kunoichi tentò di dare un calcio al fianco dello Shinobi"
    Nelle azioni difensive, ogni difesa è autoconclusiva, quindi decidi tu se incassare il colpo o no "Lo Shinobi si spostò di lato, evitando il calcio della Kunoichi".
    Ovviamente questo non vuol dire che si può evitare qualsiasi tipo di danno #nomarysue
    Bisogna essere leali, sportivi, coerenti e reali.



    Tipi di Slot in un Round
    Aggiungo un altro pezzettino del regolamento per chiarirti maggiormente le idee su ciò che puoi o non puoi fare in un Round di combattimento. Esso è composto da “slot”, ovvero le azioni che possono essere effettuate durante il Round di combattimento. Sono concessi un numero fisso di slot Azione, slot Difesa, slot Tecnica e illimitate azioni Gratuite.

    Slot Azione: 3 – Slot Difesa 3 – Slot Tecnica 2 (Di cui solo 1 Tecnica Avanzata a Round).
    Quindi, per chiarire la questione dello slot tecnica: in un Round puoi fare massimo: 1 Tecnica Base + 1 Tecnica Avanzata o due Tecniche Base. Non puoi fare due Avanzate nello stesso turno, a meno che tu non disponga di un'abilità che si prende da Genin.

    Durante il corso approfondiremo maggiormente il discorso degli Slot combattimento, per ora devi comprendere che in quei 6-18 secondi ON-GDR puoi eseguire un tot di azioni prefissate, che si concretizzano negli Slot Azione, Difesa e Tecnica.

    Have Fun!


    Edited by Eldingar - 4/2/2018, 18:36
  4. .

    Need Healing!


    Post VI

    Fujiko riuscì a colpire il vecchietto in pieno viso e, precisamente come prima, era contenta per il fatto di essere riuscita a mettere in atto con successo una tecnica in una situazione reale, anche se comunque in quel momento non si sentiva di dover dimostrare alcun segno di euforia, anzi, era piuttosto preoccupata per le sue ferite e per la situazione pericolosa in cui si era cacciata.
    L'anziano venne scaraventano via e crollò addosso alcuni uomini alle sue spalle, che non avevano fatto caso a lui prima. Ma la sua bocca piena di sangue attirò l'attenzione della folla e questa, senza essere a conoscenza degli avvenimenti accaduti prima di quel gesto, credette che Fujiko avesse colpito quell'uomo senza alcun motivo, infatti alcuni iniziarono a prendersela con lei. Questo, almeno, fino a quando la folla notò il sangue che scorreva sul fianco e sulla coscia della ragazzina. L'uomo, dal nome Reihai, si alzò in piedi sorreggendo il peso del suo corpo su un bastone.
    La Murakami, soffocata da tutta quella folla, dalle persone che facevano domande e dal senso di sperdimento che le era emerso, non riusciva ad orientarsi e tantomeno era in grado di scorgere la figura di Masayoshi. Si sentiva in trappola.
    Reihai rispondeva alle domande curiose della gente e, mentendo riguardo ciò che era realmente successo, diede l'intera colpa a Fujiko, facendola passare come una pazza isterica.
    Non si poteva proprio definire un buon inizio nella carriera da Kunoichi; la paura più grande era quella di essersi già fatta una brutta nomina, ma in quel momento la giovane non riusciva a pensare a nient'altro che andare via da lì. Lo spettacolo poteva aspettare, Fujiko non si sentiva più al sicuro.
    Temeva che qualche altra figura misteriosa le si sarebbe avvicinata per cercare di farle del male. Ormai era diventata paranoica.
    Infatti, senza perdere ulteriore tempo, il suo istinto di sopravvivenza le urlava nella testa che doveva andarsene da quel posto il prima possibile. Infatti, Fujiko non vide la luce verdastra emessa dal bastone dell'uomo, perché si era già affrettata a dileguarsi alla ricerca di Masayoshi. Lui avrebbe potuto proteggerla. Ma dove era?
    Alla fine, colui che si dimostrò il guardiano di Fujiko fu proprio Ajeje; il suricato aveva attaccato l'anziano, mettendolo in fuga. Il piccolo era riuscito a strappare un pezzo di vestito tra le fauci.
    «Ajeje!»
    Lei avrebbe cercato di avvicinarlo, camminando lentamente nel tentativo di non peggiorare le sue ferite, e si sarebbe abbassata solamente con il busto, cercando di prelevare il pezzo d'indumento dalla bocca di Ajeje. Se glie lo avrebbe permesso, la Murakami lo avrebbe accarezzato ed invitato a sedersi sulla sua spalla, come prima. Ora, insieme, potevano andare alla ricerca del loro compagno.

    [...]



    Masayoshi era caduto vittima del veleno della misteriosa ragazza, e si ritrovava indebolito di fronte alle avversità che stavano per accadergli. Comunque sia, nonostante il tentativo della ragazza di portare il nemico ad un livello tale dove lei potesse gareggiare in parità, il Genin di Suna dimostrò prontezza nei riflessi, ricoprendo il suo viso con uno strato di terra che assorbì quasi completamente il danno.
    Sorpresa dalle capacità di Masayoshi, la ragazza dovette voltarsi di scatto verso la direzione di Reihei, arrabbiandosi nel vedere che l'uomo fosse stato messo in fuga. La sua presenza, lì, non era più necessaria. Il suo compito era quello di tenere occupato l'accompagnatore di Fujiko affinché si potesse trovare lontano dal momento in cui l'anziano avrebbe aggredito la ragazza.

    E Fujiko, spuntando tra la folla insieme al suricato, si riunì con Masayoshi. Ormai il sangue le era colato sui vestiti e sporcato perfino le scarpe.
    «Oddio, stai bene?» - disse, affannata.
    Aspettando ben poco la risposta del suo interlocutore, Fujiko avrebbe continuato:
    «Puoi portarmi all'ospedale? Sono stata ferita. Ti spiegherò tutto dopo.» Nel suo tono era evidente un filo di timore che cercava di essere nascosto da un temperamento coraggioso ed orgoglioso.
    Nel caso in cui anche il ragazzo avesse tentato di raccontare delle sue disavventure alla Murakami (magari voltandosi verso la direzione in cui si trovava la sua attaccante precedentemente), avrebbe notato che la misteriosa ragazza fosse svanita nel nulla, come se niente fosse in realtà accaduto. La bancarella dove lei preidiava era vuota, e sarebbe stato impossibile per chiunque riuscire a ritrovarla, perché appunto, era semplicemente scomparsa.
    «Tutto apposto? Hai un aspetto orrendo!» il veleno somministrato prima era ancora in circolazione nel sangue. Probabilmente, Fujiko non era l'unica che necessitava di un medico.
  5. .

    Sangue Blu


    Post I


    Faceva una bella giornata, quel dì a Konohagakure. Gli uccellini cinguettavano, svolazzando da un albero all'altro ed il vento soffiava gentile. Al di sotto delle alte montagne che raffiguravano i volti degli Hokage, si espandeva un immenso villaggio; il verde dominava padrone di fiori e piante, con gli alberi che contornavano quella splendida vista come se fosse un enorme parco. L'arrivo della primavera, seppur particolarmente lontano, rendeva il tutto più bello; un dettaglio, che forse, passava inosservato dagli abitanti di Konoha, essendo abituati a quel genere di ambiente e di vita. Ma per un motivo o per un altro, un uomo dalle ciocche nere trovava sempre affascinante il suo villaggio ricco di colore e di vita. Egli si trovava all'entrata di una sartoria; stava ammirando il cielo con gli occhi semi-chiusi, cercando segni di pioggia o di nuvole nere. Qualche secondo più tardi, dopo aver abbassato la testa e aver posato la mano che faceva da ombrello contro la luce diretta del sole, fece un sorriso soddisfatto. Scrollò le spalle e diede una rapida occhiata a destra e sinistra per controllare la quantità di persone che affollava le vie del suo Villaggio Ninja. Non c'erano molte persone, eppure la giornata era così bella...

    Si diresse all'interno del negozio, facendo una smorfia ed un sospiro infastidito. Camminò con passo pacato e ben parcato quei pochi metri che lo separavano dalla cassa, lì dove sedeva la semi-sorda cassiera con un paio di occhiali a mezzaluna posati a metà naso. Aveva un chignon tutt'altro che perfetto ed in ordine, ed i suoi occhi scorrevano infrenabili su un libro che teneva sotto il bancone. "Bu-ongiorno, Signorina Yuki?" l'uomo fece per attirare l'attenzione della donna, ma per un motivo o per un altro, ella sembrava assente, balbettava suoni indecifrabili, probabilmente le parole che leggeva nel libro. L'uomo insistette, schiarendosi la voce "Signorina Yuki, il mio vestito è pronto?" il suo tono fu decisamente più alto, ed alla pronuncia della prima sillaba, la Signorina Yuki, tutt'altro che giovane, chiuse di botto il suo libro che, dopo aver emanato una nuvoletta di fumo, venne posto sul bancone della cassa, e l'uomo notò di sfuggita che sulla copertina ci fossero due occhi di gatto in piena vista su uno sfondo nero.
    Dall'espressione della donna, quello doveva essere un Horror piuttosto coinvolgente.
    "Ryuuji-sama!" esclamo Yuki, sorpresa e spaventata allo stesso momento della presenza improvvisa dell'uomo. Egli spostò di lato il capo, e prese una boccata d'aria prima di ripetere alla donna:
    "Il mio vestito è pronto?"
    "Il suo vestito?"
    "Il mio Kimono da cerimonia."
    Yuki sembrava ancora scossa, e passarono un paio di secondi prima che lei ebbe qualsiasi reazione. Passò quel tempo a guardare nel vuoto, un punto fisso dietro Ryuuji. L'uomo si voltò da quella parte, ma riposò il suo sguardo sulla sua interlocutrice quando ella parlò, o meglio urlò, le seguenti parole:
    "AH. Sìsì, è pronto. Mia sorella ci ha impiegato tutta la notte per ultimarlo!" disse, facendosi scappare una risata isterica, dopodiché il suo viso cambiò bruscamente in un'espressione neutra.
    La donna si diresse in uno stanzino dietro la cassa, e passarono così tanti minuti che Ryuuji iniziò a preoccuparsi, ma prima che lui potesse dire qualcosa, la donna ritornò più disordinata di prima e con una scatole tra le braccia.
    "Ecco qui. Perdoni l'attesa."
    "Yuki, va tutto bene?" chiese l'uomo, subito dopo aver preso tra le braccia la sua scatole, evitando di fare quella domanda quando questa si trovava tra le fragili braccia della donna.
    Lei non rispose subito, come era suo solito fare, ma si sedette, e con un volto amareggiato, rispose:
    "Ringo, è morta."
    Il signor Ryuuji non riusciva a comprendere; la sorella di Yuki, una ex-Kunoichi denominata con il soprannome "Madame Tsuchi", nonché proprietaria dell'impresa sartoriale, non aveva un secondo nome, e per quanto Ryuuji ne sapesse, Yuki non aveva altri amici oltre ai suoi gatti.
    "E' la protagonista del libro..." rispose la donna, in un sussurro pieno di tristezza che a malapena l'uomo riusciva a sentire.
    "Oh!" esclamò l'uomo, voltando gli occhi al cielo, sollevato dal fatto che non si trattasse di una persona vera.
    "Mi dispiace molto." non che gli importasse poi così tanto. Anzi, Ryuuji aveva tanta fretta, e ogni volta di tempo ne perdeva in compagnia della cassiera, dovendo subire informazioni non richieste quali abitudini e personalità di qualsiasi gatto Yuki possedesse. E le piaceva molto tenere occupati i clienti, raccontando le avventure dei suoi mici e di quanti, ogni giorno, ne salvava dalle strade.
    "Mi dispiace davvero tanto, ma devo andare. Hm... fatti un tè caldo, sicuramente ti sentirai meglio."
    "Tè caldo. Tè caldo. Tè caldo." rispose in eco la donna, abbassando il tono della voce dopo ogni parola, fino ad un punto in cui, nuovamente, non era possibile comprenderla.
    "Arrivederci."
    Ryuuji offrì un sorriso di consolazione, ma Yuki stava nuovamente guardando un punto vuoto.
    Sul limite della pazienza, l'uomo si voltò e si diresse verso l'uscita. Aveva pagato il suo ordine precedentemente, perciò quando Yuki ne ruggì il nome, Ryuuji non poteva capire cosa la zitella volesse ancora da lui.
    "SIGNOR HYUGA."
    "Cosa c'è?"
    "UNA LETTERA."
    Egli si voltò con impazienza, e lasciò quasi cadere il pacco per terra quando notò Yuki così vicina alla sua faccia. Una missiva avvolta in un rotolo si trovava a due centimetri dalla faccia dell'uomo, e questo lo irritava molto.
    "Stavo quasi per dimenticarne." Sembrava che la donna avesse riacquistato una normale capacità oratoria. "Questo rotolo è arrivato in ritardo, ci sono stati problemi sulla strada."
    Ryuuji, senza dire nulla, posò a terra la scatola ed aprì il messaggio sul posto, curioso di scoprire chi mai gli scriverebbe tramite una cassiera di una sartoria.
    Il rotolo venne subito richiuso, e l'uomo prese la sua roba per dirigersi con impazienza verso l'uscita. "Una buona giornata."
    Quel messaggio aveva a che fare con uno Studente del suo stesso clan, Jin.

    [...]



    A prescindere da dove Jin si fosse trovato quel Giovedì pomeriggio di Gennaio, un gufo dal colore marroncino sarebbe svolazzato sopra la sua testa, o avrebbe picchiettato contro una finestra nel caso il ragazzo si fosse trovato tra le mura dell'Accademia o tra quelle di casa sua.
    Il gufo portava legato al collo un rotolo ed avrebbe attirato l'attenzione del ragazzo mettendo in mostra con fierezza ciò che doveva essergli consegnato. Dopo averlo aperto, Jin avrebbe letto il seguente contenuto:

    CITAZIONE
    Jin, in quanto membro del Clan Hyuga ed allievo prodigio dell'Accademia Ninja di Konoha, hai dimostrato dinanzi agli esaminatori talento ed abilità psicofisiche che rendono di te uno studente d'élite. Perciò, ti sei guadagnato il diritto di assistere alle nozze della Principessa Hanabira, membro di spicco del clan Hyuga nonché una tua lontana parente.
    La tua presenza è richiesta per svolgere sotto copertura il ruolo di Guardia alle nozze. Potrai dimostrare il tuo valore svolgendo con serietà i compiti che ti verranno assegnati.
    Sei convocato Giovedì ai Gate di Konoha, dove ti aspetterà un accompagnatore per il viaggio. Porta un vestito elegante tra le tue attrezzature Ninja.
    Massima serietà richiesta.

    [...]



    E proprio come scritto nel rotolo, precisamente alle 06.00 di mattina, Jin avrebbe incontrato all'uscita di Konoha qualcuno che avrebbe potuto già conoscere: Ryuuji Hyuga. Capelli lunghi e corvini, occhi di un azzurro chiarissimo, vestito con pregiati tessuti dal colore bianco. Nobile nell'andamento e raffinato nei gesti.
    Egli sarebbe stato il suo superiore, che avrebbe protetto il ragazzo durante il viaggio e gli avrebbe dato qualche dritta, se necessario.
    Con un'espressione stanca tipica di chi non ha bevuto abbastanza caffè, l'uomo si fece trovare in una posizione rigida e con gli occhi semichiusi, ma sentì arrivare il suo sottoposto da parecchi metro di distanza, salutandolo con educazione:
    "Buongiorno giovane Shinobi. Io mi chiamo Ryuuji e ti accompagnerò in questo viaggio. Abbiamo un po di strada da fare quindi ci conviene incamminarci il prima possibile."
    Poteva sembrare un tipo severo e di poche parole all'inizio, ma la verità era che era un tipo ligio al dovere, e avrebbe sprecato il fiato durante il viaggio, che, come non cercò minimamente di nascondere, era impaziente di intraprendere.



    Benvenuto nel tuo Corso Base!

    Qui proverò ad insegnarti le basi del GdR e del combattimento, quali le tempistiche, gli slot, le statistiche e quant'altro. Interagirai con alcuni PnG, come Ryuuji Hyuga, che come avrai letto dal Post sarà una specie di tutore On Game per te, che ti accompagnerà a destinazione e ti darà qualche ordine... forse. Ma niente paura! Puoi sempre disobbedire (?)
    Anyway, ti consiglio di dare un'occhiata al regolamento, cosa che so che hai fatto e.e però ti spiegherò tutto passo per passo.
    Questa è la mia prima role che faccio da Master *lacrima* e ho messo tutto il pomeriggio per creare una trama interessante. Spero ti piaccia! E soprattutto, spero che ti diverta!
    Considera questo Corso come una giocata normale, no pressure, dopo aver imparato i vari meccanismi ti sembrerà tutto una cavolata!

    Dunque, questo è un Post narrtivo dove ho introdotto il PnG, come ha ricevuto il messaggio e così Jin di conseguenza (non maltrattare il gufo, mi raccomando).
    Fai vedere il tuo stile di scrittura, i pensieri e la personalità del tuo personaggio, e la tua capacità di interazione. Presenta Jin al mondo alla Legend, un po del suo passato, della sua vita all'Accademia, di come reagisce alla missiva, come si prepara, se è puntuale ecc. Vedi tu, hai carta bianca :3

    Faremo tutto passo per passo, e inizio con il riportarti qui il primo pezzo di regolamento per iniziare già a prendere dimestichezza con i termini di gioco:

    Round: Turni di Gioco
    Il combattimento è diviso in Round in cui il Personaggio deve compiere prima le azioni difensive e poi le azioni offensive, per poi lasciare all'avversario giocare il proprio Round. Ogni Round ha una durata indicativa di 6-18 secondi; ogni post di discussione nel combattimento è un Round. In fase offensiva, ogni tecnica e azione sono ipotetiche, quindi la fase offensiva non può ottenere alcun risultato certo: 'Il ninja tentò di colpire il volto dell'avversario con un potente gancio'. In fase difensiva, ogni difesa è autoconclusiva, quindi si decide l'esito della fase difensiva, subendo o evitando l'attacco: 'Il ninja si abbassò velocemente mentre il pugno volò sopra la sua testa'.
    Può sembrare semplice parare ogni tipo di colpo, ma si ricorda che azioni sleali, non realistiche o poco sportive sono segnalate negativamente nella valutazione del combattimento.
  6. .
    Benvenuto anche qui Francesco *o*
    Io mi chiamo Costin e studio informatica, pure (materia del demonio XD) Quanti anni hai?
    #randomquestions
  7. .

    Ritorno al Neko-Baa


    9º Post


    Parlato Inoshishi
    Parlato Altrui

    Le guance di Matsuri, proprio come quelle di Inoshishi, si arrossarono. L'abbraccio fu concesso allo studente, e questo non poteva che renderlo felice, ancora di più dopo aver toccato il pelo morbido ed il corpo caldo della Neko. Era davvero troppo carina per poter resistere alla tentazione di rapirla e portarla a casa sua per abbracciarla ogni qual volta si sentiva giù di morale.

    Anche Kairi e Kitori si fecero abbracciare, rimanendo visibilmente sorpresi dall'esuberanza di Inoshishi. E dopo che anche quel gesto d'affetti finì, l'Uchiha osservò entrambi i biondini e parlò con un sorriso sincero stampato in volto: «Complimenti a tutti e due, avete svolto un ottimo lavoro. Ora però vorrei tornare a casa se non vi dispiace, ho bisogno di stendermi un poco. Yoruichi, potresti per caso offrirci un letto per stanotte? Non me la sento di mettermi in viaggio senza riposo, spero che per te non sia un problema, Inoshishi.»
    Per Yoruichi la richiesta di Kairi non recava alcun disturbo, ma Ino non poté astenersi dal pronunciare le seguenti parole:
    «Kairi, sei stata priva di sensi per metà missione, per quanto ne sai avremmo anche potuto esserci accopiati in tua assenza. Però sì, buon lavoro! Almeno la mia faccia è ancora carina.» Disse, senza preoccuparsi di velare il suo essere vanesio ed in cerca di complimenti sulla sua bellezza.

    Comunque, le gatte si avvicinarono al trio e fu il dorato a parlare:
    «Immagino siate tutti stanchi e provati dalla situazione, mi scuso ancora per l'imprevisto e vi assicuro che faremo di tutto perché la prossima volta la vostra visita sia più tranquilla. Vi accompagnerò nel cerchio di evocazione da cui sarete rimandati a casa senza problemi, vi trasporteremo ad appena mezz'ora da qui. Ma ora potrete tornare quando volete, senza il nostro aiuto sorrise Vi di qualche minuto per salutarvi, vi attendo all'ingresso.»
    E dopo aver detto ciò, si allontanò dal team, lasciando che i tre si salutassero con le Neko. In particolare, Inoshishi avrebbe sentito la mancanza di Matsuri. Sentiva come se tra i due si fosse creato un legame, e fu per questo che quando lei si rivolse a lui, egli la guardò con il broncio ed un'espressione triste.
    «Tu puoi venire a trovarmi quando vuoi, ora. E appena riuscirò a liberarmi da un po' di questioni legali vorrei venire anche io a trovarti nella tua casa, ho sentito grandi storie sui villaggi ninja»
    Così come Matsuri si rivolgeva a Inoshishi, anche Kasumi offriva la sua attenzione esclusivamente a Kitori.
    Lo Yamanaka rispose alla gatta bianca, offrendole un sorriso dolce:
    «Non vedo l'ora! Io abito a Konoha, il Villaggio della Foglia. Mi puoi trovare nel quartiere del Clan Yamanaka, in Accademia, oppure al negozio di piante e fiori in centro villaggio! Stai attenta nei boschi quando vieni. Hm... penso sia meglio che ti porta una scorta. Non sai mai se la banda di Terumi possa ritentare di rapirti!»
    Inoshishi rise, ed accarezzò la sua medaglia, per poi stringerla in un pugno.

    Il ragazzo avrebbe deciso di dirigersi verso casa il più presto possibile. Nonostante il legame che aveva creato con Matsuri, quella non era la sua dimensione. Aveva tanta voglia di riposare e di poltrire qualche giorno per riprendersi dalla missione.

    Lui, Kairi, Kitori, Yoruichi e Kurumi si incamminarono quindi verso la strada che avaveno fatto in precedenza, per ritornare al sigillo di evocazione, presidiato dagli stessi gatti di prima. Inoshishi fu stupito dalla loro immobilità e la devozione che mettevano nel fare le statue magiche.
    Il biondo si posizionò all'interno del cerchio, e si guardò intorno, facendosi prevadere da una leggera malinconia. Odiava gli addii.
    «Qui ci salutiamo anche noi, non tornerò indietro nuovamente, sarebbe solo uno spreco di chakra per i nostri evocatori. Spero di vedervi il prima possibile, qui o alla vostra dimora. A presto!»
    «Salutami Matsuri! E grazie per il vestito e la medaglia! Me ne vanterò con tutta l'Accademia!»

    Così come prima, i ragazzi si ritrovarono catapultati nel loro mondo, e fu in quel momento che lo Yamanaka si rese conto del lunghissimo viaggio che lui e Kairi avrebbero dovuto affrontare per ritornare a Konoha. Il ragazzo pensò che fosse molto triste per Kitori dover ritornare a Kiri da solo, ma furono le parole di Yoruichi a placare la prevenuta empatia di Inoshishi nei suoi confronti;
    «Forza, vi farò un bel thé caldo. Kairi ed Inoshishi come dicevo vi ospiterò per la notte, tu biondino se vuoi sei sempre il benvenuto da me.»
    «Ah si! Un bel tè caldo ci sta sicuramente! Kitori può portarmi l'uva mentre mi rilasso.»
    Ma non sembrava che la questione sarebbe finita in quel modo. Ino pensava che molto probabilmente ci sarebbe stata una notte di passione tra Kitori e Yoruichi. Se solo la tentazione di rovinare tutto fosse stata meno insistente, Inoshishi non avrebbe fatto piani per sabotare i piani del Kiriano. Dopotutto, i conti tra i due non erano ancora stati del tutto saldati.


    ODDIO ABBIAMO FINITO, PIANGO.
    E' stato bello giocare con voi ❤ alla prossima!


  8. .

    Dusty Fists


    Post V

    La Murakami riuscì a raggiungere la prima fila con una certa difficoltà, venendo colpita alla spalla destra con una certa violenza [-0.5 Leggere]

    La piazza alla fine si era trasformata in un'arena circolare avente all'interno elementi della natura quali pozzanghere, piante, alberi e rocce. E, vista l'enormità di roba alla quale Fujiko era costretta a fare attenzione, ironicamente, ella non prestò attenzione all'edificio dall'enorme scalinata, ma cercò di trovare la sua tranquillità ed il suo posto in quella che doveva essere la folla più grande alla quale avesse mai partecipato. Dopotutto, ad Okasada non lasciava spesso le mura delle sua dimora, e quando lo faceva di sicuro non lo passava in mezzo a tutte le persone di terza classe. Questo anche perché le era vietato e perché era sempre accompagnata da due fidate guardie del corpo del Signor Murakami.

    Nella piazza erano presenti due tende nelle quali i Marionettisti ultimavano i preparativi dello spettacolo. Al centro, invece, vi era un uomo dall'apparenza di due metri che invitava il pubblico ad accogliere i manifestanti con urla di incoraggiamento ed applausi. Fujiko partecipò a quella euforia, battendo le mani con entusiasmo ed inpaziente che lo spettacolo iniziasse.

    Ma all'improvviso, una mano si appoggiò sulla spalla sinistra della ragazzina (su quella destra si trovava Ajeje). Non particolarmente stupita da quel contatto fisico all'inizio (visto che ormai si era abituata a spinte, spallate e gomitate) l'attenzione di Fujiko fu attirata quando quel contatto fisico si prolungò per più secondi del normale. Ella si voltò di scatto verso la sua sinistra e notò un signore anziano e dagli abiti eleganti che chiese alla Kunoichi il favore di fargli un po di spazio.
    «Certamente, passi pure.»
    Fujiko si spostò di lato per quel che poteva, premendo la sua figura contro quella di alcune persone alla sua destra, ed invitò con un gesto di mano l'uomo a passare. Ma invece, lui continuò a parlarle.
    CITAZIONE
    «Non credo di avere un'altra occasione per ammirare le famose marionette di Suna.»

    Le labbra di Fujiko non emisero alcun suono di risposta, ma si contrarrono in quello che doveva essere un sorriso di cortesia. L'uomo, invece, le sorrise con dolcezza.
    CITAZIONE
    «Pensavo di trovarla dai Chikuma, Fujiko.»

    La Murakami, a quel punto, si bloccò. Il suo viso era palesemente caratterizzato da un'espressione scioccata, colma di incredulità e dalla voglia di scappare via. Involotariamente, i muscoli della ragazza le dissero di guardare in basso quando l'uomo la invitò con un cenno del capo di fare altrettanto.
    Con suo grande rammarico, la scena che le si presentò dinanzi agli occhi fu raccapriccante. Abituata a vivere nello sfarzo e nell'igiene più totale, la vista di quegli insetti associati alle più deplorevoli delle condizioni provocò nella ragazza un'involontario e profondo inspiro, quasi come se il tono dell'urlo che ne stava a seguire necessitasse di una grande quantità d'aria nei polmoni. Ma non ci fu tempo per questo. Fujiko si ritrovò ben presto con degli speroni conficcati nella coscia e nel fianco sinistro, che provenì dall'uomo che fino a qualche istante fa le aveva parlato con gentilezza e le aveva offerto un sorriso tanto gentile. [-2 Leggere Totali]Colpita al fianco (-0.5 Leggere) ed alla coscia (-0.5 Leggere) ognuna con una tacca di forza di vantaggio rispetto alla resistenza di Fujiko, quindi 0.5+0.5 di danni bonus.


    Fujiko non urlò, ma incece buttò fuori l'aria che aveva raccolto poco prima e per istinto si posò le mani sulle parti ferite.
    CITAZIONE
    «La famiglia dell'uomo che avete rifiutato ha voluto mandarvi un piccolo messaggio.»

    L'adrenalina del momento fece fluire il sangue più velocemente nelle vene, ad un punto tale che la Kunoichi avrebbe potuto giurare di sentirne la circolazione senza problemi. Il cuore pompava il sangue con prepotenza, e due sopracciglia si aggrottarono feroci sul viso della ragazza. La mascella era chiusa ed i denti dei due palati si scontravano tra di loro, con la forza dei muscoli del viso, contratti, ed arrabbiati.
    Insieme al sangue, anche il Chakra iniziò a scorrere più in fretta nel corpo di Fujiko. La ragazza, infatti, richiamò un po delle sue energie e la diresse verso una specifica parte del corpo: la mano sinistra.
    Da quella posizione, la mano aperta assunse la forma di un pugno, ed i muscoli del braccio della ragazza, accompagnato da una rotazione del corpo, aiutarono il colpo a dirigersi alla propria massima velocità contro il viso dell'uomo. SLOT TECNICA AVANZATOSpaccamontagne
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può sferrare un pugno dalle potenzialità offensive altamente incrementate: la Forza dell'attacco sarà incrementata di 4 tacche; il colpo causerà Dolore (DnT Medio) nella zona colpita. Se utilizzata contro pareti di roccia, è possibile distruggerle facilmente.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Mediobasso))
    [Raggio Distruzione: 3 metri ogni grado]
    [Da studente in su]
    [Velocità: 100 - Forza: 200]La tecnica potenzia il colpo di 4 tacche. 100+25+25+25+25= 200.[+]Causamento dello status Dolore: DnT Medio.
    CITAZIONE
    SIAMO PRONTI PER LO SCONTRO? ECCO A VOI I CONTENDENTI!

    Il boato della folla ribombò nei timpani di Fujiko. Dove era finito Masayoshi?

    [...]



    Egli era indaffarato in una conversazione con la misteriosa ragazza della bancarella.
    CITAZIONE
    «Proviamo, proviamo tutto. Oggi paga il clan di Shunsui! Ahahahah..approposito, a questo punto avete qualcosa da mangiare?»

    Non si fece pregare due volte e, senza pensarci ulteriormente, Masa afferrò il calice e ne bevette il contenuto a piccoli sorsi.
    CITAZIONE
    «Veramente buono, io amo le mele...e gli scorpioni rossi ma con quelli i cocktail non vengono bene ahah.»

    La ragazza avrebbe fatto un cenno per farsi ridare il calice, mantenendo un sorriso più a lungo di quanto i suoi muscoli facciali potessero permettersi di fare.
    CITAZIONE
    «Dove ha intenzione di aprire il suo bar?»

    La ragazza, a quel punto, iniziò ad essere più seria, e a non rispondere alla domanda del ragazzo, e tantomeno richiamarlo quando con entrambe le braccia aveva occupato tutto il bancone.
    E fu proprio da quella posizione che Masayoshi avrebbe sentito gli effetti di quella che in realtà non era una bevanda offerta per scopi commerciali, ma un succo avvelenato inteso per indebolire le prestanze fisiche del Genin. [Iniezione a Ingerimento di 2 Dosi di Veleno Debilitante C1. -4 Tacche ai Riflessi]
    A quel punto la ragazza si sarebbe lanciata verso il biancorosso, verso la direzione del ragazzo.
    Sfruttando la forza cinetica del suo movimento, ella avrebbe cercato di sferrare un colpo in piena faccia a Masayoshi, sfruttando un Tekken come potenziamento al suo colpo. Il suo scopo iniziale era stato quello di indebolire il ragazzo affinché lei potesse colpire con maggiore efficenza, viste le sue inferiori capacità fisiche. [Velocità: 300 - Forza: 300][+]Tekken [Potenziamento]
    Il Tekken prende il proprio nome da una disciplina di lotta a corpo libero. È una nocchiera, capace di sferrare colpi micidiali con i pugni. Interamente di metallo si infila tra le dita della mano, con dei fori appositi.Tipo: Da Mano - Contusione
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 8 | Durezza: 3 | Crediti: 30)
    [Da studente in su]


    Chakra: 6.5/10
    Vitalità: 5.5/8
    En. Vitale: 27.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Spaccamontagne
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tessen × 1
    • Kaiken × 1
    • Kakute × 1
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Marchingegno a Sabbia (Marchingegno dentro il "Tessen" Gigante) × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Respiratore × 1
    • Sonagli [x5] × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1

    Note
    Correggo nel caso il calcolo dei danni sia sbagliato :3


  9. .

    Ritorno al Neko-Baa


    8º Post


    Parlato Inoshishi
    Parlato Altrui
    Matsuri, che si scoprì essere in possesso del cognome di suo padre, Kogane, abbassò lo sguardo e rispose alla domanda di Inoshishi, per poi prendere una forte boccata d'aria e rialzare il capo prima di iniziare.
    «Perché sono la figlia di Namoto Kogane, colui che due decenni fa si ribellò a Terumi portando con sé via un gruppo di nekomata, i guerrieri fra i più coraggiosi e forti di tutto il castello. Anche se mio padre è morto ormai da diversi anni quel dannato gattaccio non ha mai dimenticato l'affronto subito e prima ha rubato l'armatura che apparteneva a mio padre, ed ora...questo.»
    E lei spiegò, in maniera anche alquanto esaustiva, la situazione in cui si trovava e le motivazioni dietro al suo tentato rapimento.
    «Per un secondo mi sono confuso, ho pensato che ti riferissi ad un Terumi di un Clan di Kiri. e nel rispondere ciò, il ragazzo si voltò per qualche secondo verso Kitori piuttosto che verso la piazza distrutta.
    «Sono stati i due umani che ti accompagnano a recuperare l'armatura, è il motivo per cui oggi sono qui. Non so bene perché sia venuto anche tu, ma posso dire che sia stata una fortuna.»
    Matsuri e Inoshishi sorrisero insieme.
    «Non so quanto può essere di conforto, ma francamente non so nemmeno io perché sia venuto qui! Non che me ne penta però. rispose, rendendosi conto di essere stato un po ineducato nell'interrompere la gattina.
    «Mio padre ha fondato questo villaggio ed è solo grazie a lui ed agli altri guerrieri del clan Kogane se ora tutti coloro che si sono trasferiti qui vivono in tranquillità e non più oppressi da quel dittatore di Terumi. Ma sembra che non ci lasceranno mai davvero in pace, ora che ci hanno scoperto dovremo rinforzare ancora di più le nostre difese. Immagino volessero catturare qualcuno per usarlo come ostaggio o ricatto, e trovare me deve essergli sembrato un piccolo miracolo. Se solo avessi ereditato le grandi dote combattive di mio padre non sarei così inutile!»
    Lo Yamanaka guardò il coccio scacciato da Matsuri e restò con il volto abbassato e con un'espressione neutra, in quella che sembrava una reazione di comprensione e solidarietà nei confronti della sua interlocutrice.
    «Ma migliorerò, lo devo a tutti i presenti. Anche se non l'ho mai desiderato, si può dire che in qualche modo io sia un po' come la loro principessa, dal momento che mio padre era considerato il re. Anche se come hai visto voglio essere trattata da tutti in maniera normale, quindi non osare cominciare a darmi del lei o ad inchinarti, se anche solo lo stai pensando!»
    Inoshishi si bagno le labbra per potersi permettere di sfogiare un sincero sorriso. E dolce. Si abbassò, piegandosi sulle ginocchia, per arrivare più o meno alla stessa altezza della Neko, e rispose.
    «Potrà sembrarti strano, ma riesco a percepire sincerità nelle tue parole, e a dirla franca mi ci ritrovo molto in quello che dici. Anche io, proprio come te, non ho grandi doti combattive...» rise, brevemente «Basti vedere il combattimento che ho messo in scena poco prima. Hah! Non so fare nulla. Ho avuto fortuna.» disse, parlando di se stesso con una probabile eccessiva modestia, nel tentativo di consolare Matsuri. «Sei molto dolce, se non lo vuoi non ti darò del lei, Hime. Ma una cosa vorrei che tu me la concedessi.» Inoshishi si guardò di lato, timidamente, e le sue guance si erano arrossate. «Un abbraccio?» gli veniva molto difficile resistere a quella carineria. I gatti erano i suoi animali preferiti, la sua maglia portava il disegno di un gatto, e di fronte a una Neko parlante, Inoshishi non poté che farsi venire un'irrefrenabile voglia di stare insieme a Matsuri più a lungo possibile.

    Nel frattempo sembrava che Kairi si fosse ripresa quasi del tutto dal colpo alla testa, ma come affermato da lei stessa, ancora le faceva male.
    Kurumi, invece, fu molto lieto quando venne a sapere che nonostante "l'interruzione", tutti gli ospiti avevano deciso di rimanere.
    Non che Inoshishi avesse fame, anzi: si riteneva piuttosto sazio, e con poca voglia di mangiare dopo l'accaduto. Quello che non rifiutò, però, fu una bella tazza di caffè (0.5 l) riempitò per più della metà con un cremoso latte Nekoso.
    Ci fu un'ora di intervallo prima del nuovo banchetto, e lo Yamanaka sentì di doversi vestire di conseguenza, e fare una bella figura.
    Avrebbe chiesto a Matsuri di aiutarlo a vestirsi in maniera elegante (e di lavarsi, nel caso) per l'occasione. Nel caso lei avesse accettato, il ragazzo ne avrebbe aprofittato per fare ulteriolmente amicizia con la gatta, scambiandosi consigli di moda, esperienze di vita e parlando male di Kitori.
    Se tutto fosse andato per il meglio, quando Kurumi venne a chiamarli, Inoshishi avrebbe sfogiato un'abbigliamento particolare.

    Il Neko dal pero d'oro condusse il gruppo in un edificio molto elegante, recante un simbolo sconosciuto al ragazzo.
    Recandosi all'interno, il gruppo fu accolto da meno Neko di prima, ma si ritrovarono davanti ai visi conosciuti di Kurumi, Kasumi e Matsuri.

    «La cosa doveva essere il finale a sorpresa del banchetto, ma visto l'imprevisto abbiamo dovuto muoverci in questo modo: prego, principessa.»
    Matsuri-hime rispose:
    «Ti ho già detto che odio essere chiamata in questo modo.»
    Prima di continuare, ella si voltò verso Inoshishi:
    «Come ben sapete questa giornata è stata organizzata in vostro onore, e mai la vostra presenza è stata più propizia. Dovevate essere elogiati solo voi due... ma gli eventi hanno chiaramente dimostrato come anche Inoshishi lo meritasse in maniera più che legittima.»
    Lei gli sorrise, ed egli ne ricambiò il gesto, con affetto.
    La Principessa dal pelo bianco si voltò per poi dirigersi verso un tavolo e prendere una valigetta. Dopo averla aperta, tre lucenti medaglie dorate facevano giochi di luce nella sala. Sul loro tessuto era incisa una scritta "eroi di Mikuru" con alcuni simboli e dettagli ulteriori che Inoshishi non notò sul momento.
    Il biondo si abbassò quando venne il suo turno e si fece infilare la medaglia al collo.
    «Con questa io, Matsuri Kogane unica erede di Namoto Kogane vi dichiaro eroi di Mikuru. Grazie a questa medaglia tutti gli appartenenti al nostro villaggio vi riconosceranno e vi saranno sempre grati, inoltre con essa potrete decidere di teletrasportarvi qui, voi e solo voi: vi chiedo di imprimere parte del vostro chakra in essa, così che possa essere memorizzato nella medaglia. Nessuno oltre a voi potrà mai fare lo stesso ed anche se vi venisse rubata sarete sempre gli unici in grado di utilizzarla. Conservatela con cura, è un dono che viene fatto a pochi.»
    La sala esplose in un applauso e lo Yamanaka non avrebbe potuto sentirsi più soddisfatto e felice di così. Non riusciva a togliersi il sorriso dalle labbra. Egli partecipò all'applauso ed improvvisò un balletto, per poi andare a provare ad abbracciare Kairi e, nonostante le loro divergenze, anche Kitori. Dopotutto, lui non nutriva risentimento.


  10. .

    Ritorno al Neko-Baa


    7º Post

    Parlato Inoshishi
    Parlato Altrui

    La trasformazione si sciolse e il micione verde scoprì con grande dispiacere che ciò che teneva per il colletto non fosse Matsuri, ma un ragazzino biondo dal discutibile abbigliamento ninjesco. Non ne fu per niente felice, e il Verde sembrava più che altro disgustato dal fatto che Inoshishi fosse in realtà un umano. Per un motivo o per un altro, il ragazzo credette che se si fosse trattato di un'altra razza, il bakeneko avrebbe avuto una reazione meno schifiata. Ma, alla fine, quella reazione schifata la ebbe sul serio, se non peggio: il Genjutsu dello Yamanaka era andato a segno, e ora il gattone pensava di essere stato infettato da una malattia.
    Questo, unito alle pressioni del suo compagno ed alla consapevolezza che il bersaglio che cercava di rapire non era quello giusto, fece distrarre il gatto a tal punto da lasciare la presa e riunirsi con il Neko nero.

    Inoshishi, sciolto dalla presa violenta, cadde in ginocchia. Ansimò per qualche secondo ed alzò il capo per guardarsi intorno. Sostenendo la sua rialzata con l'aiuto delle mani, egli si sarebbe ritrovato con alcune decisione da dover prendere in qualche istante. Con lo sguardo perso nelle nuvole ed un respiro più accelerato del normale, Inoshishi avrebbe visualizzato nella mente le seguenti opzioni: ritrovare Kairi, ritrovare Matsuri o riunirsi a Kitori.
    Avrebbe voluto sapersi dividere in tre e adempiere a tutti e tre i pensieri, solo che, ovviamente, non poté farlo. Non ascoltò nemmeno le parole dei due Bakeneko che bisticciavano in quella che sembrava una tragica situazione di un film fatto male.

    Passato il panico iniziale, lo Studente di Konoha si decise di andare alla ricerca di Kairi, in quanto, tra quella folla e quelle teste sconosciute, non sperava di poter trovare Matsuri, anche perché sospettava che la gattina se la fosse già filata via.
    «Kairi?»
    Era ancora svenuta. Per un attimo ad Inoshishi venne l'impulso di darle un colpo per svegliarla o un calcio per smuoverla, ma si trattenne dal farlo e chiamò aiuto.
    I felini medici vennero in soccorso alla ragazza e, dopo aver eseguito una tecnica di guarigione sconosciuta al ragazzo, una voce rimbombò dietro di lui:
    «Tu...tu hai fatto da esca distraendoli da me e salvandomi... Io te ne sarò per sempre riconoscente!»
    «Matsuri! Stai bene?» inghiottì un po di saliva e si bagno le labbra prima di continuare:
    «Non c'è di che. Ma perché quei due volevano rapirti?»

    A prescidere dalla risposta di Matsuri, Kurumi e Kasumi si avvicinarono a lei accompagnati da altri Bakeneko.
    Kurumi si intromise nella conversazione e si scusò per le difese poco efficienti che era riuscito a mettere in piedi per la festa.
    Kasumi rispose a sua volte e si scambiò un po di parole con Kitori, che, con non troppo stupore di Inoshishi, non lo considerò molto e non gli chiese nulla, e proprio per questo anche lui di conseguenza decise di non parlare con lui.
    Dopo un altro po di tempo Kairi era finalmente riuscita a ritrovare la via dal paradiso in giù per la terra, e si alzò con fatica.
    «Cosa è successo? Quell'esplosione mi ha fatto battere la testa così violentemente che ho perso i sensi per fin troppo tempo, non ricordo nulla...»
    Inoshishi avrebbe voluto rispondere, ma fu preceduto da Kitori.
    «Abbiamo avuto dei pessimo visitatori! Quel maiale di Terumi è troppo testardo! Ma la pagherà presto...Comunque tu stai bene? Sei sicura? Ti serve qualcosa?
    «Sì, ti serve qualcosa? Un tè con dei biscottini?» - voltò lo sguardo al cielo con espressione infastidita e continuò: «Kitori falla finita. Starà bene.»
    Acido e antipatico. Era così che Inoshishi si sentiva di dover reagire a quelle parole, perché le trovava di una finta gentilezza.

    La proposta "migliore" arrivò da Kurumi. Ed era quella di continuare il banchetto altrove. Avrebbero dovuto aspettare, almeno un'ora, e con lo Yamanaka ne aveva sinceramente troppo. Non era più in vena di festa ed era stupito del fatto che per gli altri invece non fosse così.
    «Io voglio restare almeno finché non torneranno i vostri guerrieri non vorrei che tornino ad attaccare! Vi proteggerò ad ogni costo...»
    "Ti prego, fai che lo uccidano." pensò, trovando una grande difficoltà di stare zitto e non rovinare l'atmosfera con altri commenti acidi.
    «Bene, vengo pure io.»
    Lo avrebbe fatto solo per Matsuri. Era molto curioso di sapere le motivazioni del suo tentato rapimento. Che fosse una principessa del posto? O la figlia scappata di casa di un loro capo mafioso?

    Vitalità: 10.5/12 Leggere
    Energia Vitale: 29/30 Leggere
    Chakra: 24.5/30 Bassi

    Slot Difesa I: ///
    Slot Difesa II: ///
    Slot Difesa III: ///

    Slot Azione I: ///
    Slot Azione II: ///
    Slot Azione III: ///

    Slot Tecnica I: ///
    Slot Tecnica II: ///

    Note: Inoshishi l'antipatico XD perdonatelo, è buono


  11. .
    Benvenuta Laura u3u
  12. .

    Foll(i)a


    Post IV

    Sarà stata la fortuna del principiante, oppure un talento innato fino ad allora sopito; fatto sta che Fujiko era riuscita ad utilizzare una tecnica difensiva in una situazione reale per la prima volta nella sua vita. Ed era solo l'inizio... quante ne avrebbe potute passare, ancora. Quella gioia ed entusiasmo che tanto esprimeva in quegli attimi sarebbero anche potute diventare dei semplici e lontani ricordi, con il tempo.
    Nessuna preoccupazione, nessun senso del pericolo del mondo esteriore erano nei pensieri della Murakami in quel momento. Quasi come se tutto quello fosse in realtà un gioco comprato a caro prezzo dai suoi genitori per accontentare un suo capriccio adolescenziale.
    Ma in qualunque caso, Fujiko era più determinata che mai a perseguire il suo sogno di diventare Daimyo del Veno, un giorno. E quel giorno, data la riuscita della precedente tecnica, sembrava più tangibile che mai.

    CITAZIONE
    «Bene bene. Una futura Genin. Nonchè collega.»

    «Siamo già colleghi, Masy. Ti ho salvato la vita da quei pazzi. Mi devi un favore.» disse in modo scherzoso e con un sorriso radiante stampato in volto, dando una gomitata al Genin e facendogli l'occhiolino.
    Alla richiesta della ragazza, il rosso/bianco acconsentì con di andare a vedere lo spettacolo delle Marionette. E fu così che il trio, composto da Fujiko, Masayoshi e Ajeje si incamminò verso quello che sarebbe dovuto essere uno spettacolo leggendario presentato da un clan la cui fama precedeva il nome.

    La piazza si dimostrò più piena del previsto. Era difficile camminare tra quella folla ed ancora di più quello di ammirare le marionette in tutto il suo splendore. Si vedevano teste, mantelli, corpi di bambini seduti sulle spalle del padre ed era davvero irritante il fatto che Fujiko dovette condividere quel momento con delle persone che ne intralciavano la possibilità di sazire il suo interesse.

    CITAZIONE
    «Vi preghiamo di allontanarvi dall'area centrale! Fra dieci minuti ci sarà una scontro tra Kotyuki lo squartatore e Gokuty, sviluppato da Fulkolk il costruttore con la partecipazione con un team di scienziati del DESERT!»

    L'annuncio tuonò dal nulla, e Fujiko si spaventò nel sentire un rumore così forte alle sue orecchie con così poco preavviso, tant è che si fece scappare un breve urlo acuto.

    CITAZIONE
    «Non dirmi chi sia questo Fukolk,...ma sembra divertente, vogliamo assistere allo scontro?»

    Passato lo spavento iniziale, ella ebbe il coraggio di chiedere a Masayoshi: «Lo conosci, per caso?»
    La folla divenne più prepotente, ci fu un spostamento generale e tra gomitate, spinte e pestate di piedi, Fujiko si sentì come un pesce fuor d'acqua.

    CITAZIONE
    «Prima fila o cerchiamo una posizione sopraelevata dietro?»

    «Direi prima fila.» disse, mordendosi il labbro in quella che sembrava l'espressione di un'intensa pensata, prima di continaure. «Di solito i volontari vengono scelti dalle prime file, e le belle ragazze... come *coff* me ricevono souvenir come segno di cortesia.»
    Disse, assotigliando lo sguardo e sbattendo le ciglia per un momento che parve davvero troppo lungo, prima di riaprire lo sguardo su Masayoshi.
    Egli a quel punto decise di andare a prendere qualcosa da mangiare di sua spontanea volontà, senza chiedere alcun soldo alla ragazza. Tale gesto fu di tale impatto che per un attimo le venne un flash dove lei, vestita da sposa, camminava sull'altare pronta a raggiungere quello che sarebbe diventato l'uomo della sua vita.
    Ella cercò di non dare segno di questo pensiero, e si limitò di esprimersi con un semplice «Grazie.»
    Il suricato rimase ancorato sulla spalla della ragazza per tutto il tempo, e la cosa stava iniziando a prendere gusto.
    Solo che, esattamente nell'istante in cui Masa si allontanò dai due, Ajeje iniziò ad emettere un verso dal tono arrabbiato. Fujiko pensò che si trattasse per via dell'affollamento, e si limitò ad accarezzargli una zampetta nel tentativo di calmarlo.
    Nel tragitto che portava ai posti in prima fila, Fujiko si guardò intorno per cercare di scoprire se ci fosse ancora lo stesso numero di persone di prima e se qualcuno si stesse avvicinando per prendere confidenza con Ajeje, solo che notò alcune persone nell'atto di guardarla insistentemente. In quell'istante ella arrossì e sorrise flebilmente, adulata dal fatto che qualcuno potrebbe trovarla bella al punto di meritare tanta attenzione visiva tutta in una volta.
    Non soffermò ulteriolmente lo sguardo, e infatti lo distolse. Notò a grandi linee i particolari delle loro caratteristiche fisiche, ma non fece caso al tipo di vestiario uguale. Dopotutto, non erano gli unici ad avere indumenti simili a Suna, perciò la cosa non avrebbe potuto turbarla più di tanto.
    Ma a prescindere da tutto, la folla si indispettì ancora di più e alla ragazza venne difficile affrettarsi per arrivare ad un buon posto in prima fila, perciò ci mise più tempo. «Muovetevi, che palle.» - sussurrò [Intralcio Medio]Azzopato e Ingombro

    Se per Fujiko alcuni fissatori insistenti furono presi come un segno di apprezzamento della sua bellezza e la folla come un più che valido motivo per innervosirsi, Masayoshi avrebbe dovuto fare i conti con quello che non era il solito venditore con il quale si indebitava nel caso di mancanza di soldi. Infatti, alla bancarella dall'altra parte della piazza, c'era una ragazza a vendere il cibo e le bevande. Parlava tanto e con un tono di voce eccessivamente gentile.
    CITAZIONE
    «Ohhh ciao caro, con cosa posso servirti?»
    «Adoro moltissimo i tuoi capelli ahahah.»
    «Non preoccuparti se non hai i soldi, la bancarella è finanziata dal Clan dei Marionettisti. ROBA GRATIS! AHAHAH!»
    «Vuoi provare questa nuova bevanda? E' a dir poco deliziosa.»

    Masayoshi avrebbe potuto notato l'insistenza con la quale la ragazza cercava di guadagnarne la fiducia con sorrisi e frasi gentili.
    Ella stava aspettando che Masa afferrasse il bicchiere contenente un liquido dal profumo di mele verdi. Nel caso egli ne avesse bevuto il contenuto, ella avrebbe continuato, senza dare il tempo di una risposta:
    CITAZIONE
    «Dimmi per favore se ti piace, è un mio esperimento. Vorrei aprire un negozio a tema di mele e mi serve un parere riguardo questo succo.»

    disse, con estrema gentilezza.
    Il succo in questione, se bevuto, avrebbe veramente avuto il gusto di mele, unito a miele, limone e di un'aroma che il ragazzo non sarebbe stato in grado di identificare.
    La strana ragazza, a prescindere dalle azioni del suo interlocutore, non smise di sorridere.

    Chakra: 8.5/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tessen × 1
    • Kaiken × 1
    • Kakute × 1
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Marchingegno a Sabbia (Marchingegno dentro il "Tessen" Gigante) × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Respiratore × 1
    • Sonagli [x5] × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1

    Note
    Scusa il ritardo z.z


  13. .

    Ritorno al Neko-Baa


    6º Post

    Parlato Inoshishi
    Parlato Altrui

    E le danze si aprirono.
    Con grazia ed inaspettata rapidità, un Inoshishi ancora sotto l'effetto della Henge no Jutsu riuscì ad evitare di farsi prendere dal muscoloso gattone verde che, a sua volta, dovette fare i conti con dei piatti di porcellana volanti.
    Dovendo un po arrangiarsi con ciò che aveva, lo Yamanaka aveva capito ben presto di essersi dimenticato di replicare le armi nella sua trasformazione. Infatti, nascoste sotto un velo di Chakra, i Kunai e gli Shuriken del ragazzo erano inutilizzabili, costringendolo ad usare come arma dei piatti trovati nelle vicinanze.
    Il gattone (o quella specie di mucca palestrata dal colore del vomito) era riuscito a schivare i pezzi di porcellana. Stupito ed alquanto frustrato, Inoshishi dovette inghiottire con una certa difficoltà un bolo di saliva mentre dalla tempia gli scendeva una goccia di sudore. E ora?
    «Adesso basta!» il respiro del ragazzo di affannò, e le pupille si dilatarono. L'unica cosa che Inoshishi doveva fare, era ricordare gli allenamenti dell'Accademia, alle simulazioni, al sudore, all'impegno ed al tempo che aveva impiegato in quelle esercitazioni. Non doveva essere tanto diverso in una situazione reale. Ma ecco, a pensarci bene, lo Yamanaka realizzò che l'unica cosa che differiva era che il nemico, in quel caso, aveva le intenzioni diverse, come il rapire e magari uccidere. Totalmente differenti da un insegnante il cui invece scopo era insegnare.
    La distanza tra i due si azzerò. La velocità della corsa aveva provocato un spostamento d'aria, che aveva sollevato i lembi della gonna di Inoshishi, rivelando un paio di mutande bianche con un grosso cuore al centro.

    Fu come se in quegli istanti il tempo rallentò e gli unici suoni che lo Yamanaka riuscì a sentire furono i suoi respiri in un eco di una stanza chiusa. La concentrazione e l'adrenalina erano salite. La mente venne prevalsa da un istinto di sopravvivenza, misto ad alcuni meccanismi psicologici che fecero ricordare al ragazzo una importantissima cosa; la sua abilità nel Controllo del Chakra.
    Così come il gatto verde, anche Inoshishi impastò una gran quantità di Chakra per riuscire a schivare il secondo tentativo di presa, spostandosi di lato [SLOT DIFESA I: Impasto +3 tacche: Riflessi: 300+75=375. Sovraimpasto di 1 tacca. Vitalità: -0.5 Leggere.]
    Quel movimento brusco e decisamente oltre le capacità fisiche del ragazzo gli fece male. Come se un muscolo si fosse tirato troppo o se un osso si fosse leggermente dislocato. Questo Inoshishi non riuscì a capirlo sul momento. Non ne ebbe neanche il tempo, in quanto, il bakeneko non aveva ancora finito. Il leggero stordimento dell'eccessivo impasto di Chakra precedente aveva fatto abbassare la guardia ad Inoshishi, il tempo necessario affinché egli lo prendesse per il colletto e lo strattonasse.
    Era riuscito, infatti, a mettere le mani sul ragazzo trasformato in gatta. [-1 Leggera] La trasformazione si sciolse ed Inoshishi ritornò involontariamente nel suo corpo, lasciando dietro una scia di fumo quello della bakeneko umanoide. Le mani del biondo si strinsero intorno al braccio del gatto e cercarono di allontanarlo da se, ma la differenza in forza fisica tra i due si fece sentire. Lo Yamanaka aggrottò le sopracciglia, e guardò fugace con lo sguardo in giro alla ricerca di Kairi. Perché non si era ancora svegliata? Che fosse così forte il colpo alla testa da lasciarla stordita tutto quel tempo?
    L'ultima cosa a cui Inoshishi doveva pensare era Kairi, visto che si sarebbe ritrovato da lì a poco rapito per via delle sue fattezze da gatta, nonostane ora, per via dei danni subiti, le aveva perse. La somiglianza con Matsuri era stata evidente, e la possibilità di salvezza risiedeva in una decisione sola: riprendere la Henge oppure rimanere con l'aspetto normale, rischiando che la bakeneko bianca che i due stavano cercando sarebbe stata in pericolo. Il team di Ninja era lì per proteggerli, dopotutto. O almeno, quello era diventato il loro dovere dal momento dell'esplosione.
    Approfittando della conversazione tra i due gattoni, Inoshishi avrebbe avuto un po di tempo per pensare. Infastidito da quella posizione scomoda alla quale era stato costretto, ad egli sarebbe venuta ben presto un'idea che probabilmente gli avrebbe permesso di guadagnare un po di tempo. Ed il piano iniziò nel momento in cui il bakeneko nero chiamò quello verde per il nome:
    «Nezumi, vedi di muoverti!!»
    Bingo.
    «NEZUMI. GUARDA QUI. MIAO.»
    Inoshishi a quel punto raccolse un po di saliva nella propria bocca e la mischiò al Chakra. Quando il biondo tentò di sputare quell'infuso di sputazza ed energia su Nezumi, fece ben attenzione di essere notato dal suo nemico dal pelo verde.
    Infatti, usando come medium il fatto che un liquido corporeo di Inoshishi (lo sputo) fosse entrato in contatto con il pelo del bakeneko, il ragazzo avrebbe attivato un particolare Genjutsu imparato all'Accademia.
    [SLOT TECNICA AVANZATO]Debolezza Illusoria
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Contatto (0)
    L'illusione si attiva se un liquido corporeo dell'utilizzatore entra in contatto con la vittima. La vittima crederà di essere infetta da una malattia: la vittima subirà 2 status Medio. L'efficacia è pari a 30.Tipo: Genjutsu -
    (Consumo: Medio / Mantenimento: ½ Basso)
    [Da studente in su]

    [+]Status Scelti: Accecato e Assordato.
    Inoshishi avrebbe deciso il da farsi nel caso la tecnica illusoria fosse andata a buon fine.

    Vitalità: 10.5/12 Leggere
    Energia Vitale: 29/30 Leggere
    Chakra: 24.5/30 Bassi

    Slot Difesa I: schivata presa
    Slot Difesa II: ///
    Slot Difesa III: ///

    Slot Azione I: ///
    Slot Azione II: ///
    Slot Azione III: ///

    Slot Tecnica I: Debolezza Illusoria
    Slot Tecnica II: ///

    Note: La Henge no Jutsu si scioglie. Inoshishi ritorna al suo aspetto normale.




    Edited by Eldingar - 22/12/2017, 22:38
  14. .
    Bentornato :3
  15. .

    Chaos


    Post III

    «Ajeje?» Fujiko inarcò le sopracciglia e contorse leggermente le labbra. Ella si era aspettata un nome più carino, ma non osò obiettare o fare commenti a riguardo.

    CITAZIONE
    E piacere mio...anzi nostro!

    - Masayoshi strinse la mano a Fujiko. Quella di lei non fu una stretta forte, non aveva mai imparato a farla come si deve, e sperò che il bianco-rosso non se ne fosse reso conto.
    In seguito, Masayoshi allungò le braccia per prendere Ajeje, e la Murakami avrebbe assecondato quel gesto con un certo dispiacere, se solo non fosse stato per l'improvviso cambiamento di manto dell'animaletto. Da morbido come un cuscino era diventato viscido e scivoloso. Ajeje se la svignò via, facendo perno sul braccio di Fujiko per balzare verso destra. Egli atterrò su una persona che era indaffarata nel posizionare alcune travi per un palco. L'uomo urlò e ruotò, nel tentativo di liberarsi, senza lasciare la presa sulla trave. E, infatti, la trave ruotò a sua volta con il busto dell'uomo. Masayoshi riuscì ad abbassarsi in tempo, e Fujiko?
    Lei vide la trave arrivare con velocità verso di sè, e l'ultima cosa che avrebbe voluto era prendersi un colpo in pieno viso, rischiando di finire all'ospedale in una giornata così importante come quella. Nonostante la sua permanenza all'Accademia di Suna non era stata particolarmente lunga, il talento innato della Murakami le aveva permesso di riuscire ad imparare piuttosto in fretta il funzionamento ed il controllo del Chakra. Si era allenata più di quanto aveva pianificato, ed i risultati di quegli allenamenti si videro quando, con il veloce spostamento della trave in direzione del volto, la ragazza, quasi come d'istinto, impastò velocemente il Chakra per potenziarsi il corpo, in modo tale da riuscire ad abbassarsi abbastanza in fretta per evitare la bastonata in pieno volto. Cosa che, infatti, le riuscì. «KYAAAAAA.»[SLOT DIFESA I]Riflessi: 100 + 50 (Impasto +2 tacche) = Riflessi 150 - Consumo di 0.5 Leggera
    «Cosa sta succedendo?» - Fujiko si rialzò barcollando e, spaventata dalla presenza di alcuni carpentieri, corsi in soccorso dell'uomo attaccato e ferito dal suricato, iniziarono a farsi prendere della rabbia. La ragazza, a quel punto, portò le mani dietro la schiena e slegò il suo [Ventaglio Gigante]Tessen [Mischia]
    Ventaglio da combattimento. Le sue ridotte dimensioni sono utili per essere portato in qualsiasi luogo senza insospettire anche se sotto copertura. Il ventaglio presenta un anima di metallo attorno al bordo, rendendolo un'arma pericolosa ed affilata quando aperta. Una volta parzialmente richiuso le sue potenzialità sono praticamente nulle. È disponibile la taglia Gigante, inoffensiva.Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    (Potenza: 15 | Durezza: 2 | Crediti: 25)
    [Da studente in su]
    per portarselo di fronte. [SLOT GRATUITO]Estrazione Ventaglio. Era intenzionata a proteggere l'animaletto. Si era innamorata di lui, di già, e non avrebbe permesso che gli si fosse fatto del male, nonostante fosse stato lui ad attaccare, per primo.
    Fujiko si affrettò ad avvicinarsi a Masayoshi [SLOT AZIONE I]Spostamento verso Masayoshi, preoccupata nel vedere se si fosse fatto male. Il suo istinto materno e di protezione verso il prossimo era qualcosa che la ragazza non poteva controllare. Faceva parte di se. Che si trattasse di uno sconosciuto o di un amico poco importava, quella sua caratteristica avrebbe il sopravvento, a prescindere.
    «Masa!» esclamò, con un tono preoccupato. Fujiko pensava che anche alla fine fosse era carino, non solo Ajeje. Solo che non riuscì a capire se fosse per via dei suoi capelli bicolore o per il suo pigiama.

    Non c'era tempo per il riposo. Se prima l'uomo aveva diretto la sua trave verso i corpi dei due ragazzi (non appositamente), questa volta furono i suoi sottoposti ad agire in tutta consapevolezza, presi dalla rabbia e dal senso di dovere che li legava all'uomo, probabilmente.
    Gli operai, infatti, iniziarono a raccogliere delle pietre e poi, con una certa energia, le lanciarono nella direzione di Masayoshi e Fujiko. I due ragazzi erano vicini, e la posizione della giovane le offriva un leggero vantaggio sulla situazione (di un passo davanti a Masayoshi, tra lui ed il palco).
    Le pietre sfrecciarono nell'aria, ognuna dalla forma e dimensione leggermente differente, ma in grandi linee abbastanza simili.
    Il ventaglio gigante che la ragazza ancora sorreggeva si aprì al suo massimo possibile, lasciando intravedere il design di tre lune di cristallo viola su uno sfondo bianchiccio. Il Chakra si concetrò nel corpo di Fujiko, per poi spostarsi verso le braccia ed infine per rilasciare l'energia verso il ventaglio; partendo da destra per arrivare a sinistra, il ventaglio avrebbe infatti permesso alla ragazza l'esecuzione di una tecnica che, sfruttando il suo movimento, avrebbe emesso una folata di vento in grado di contrastare le pietre dirette sia verso Masayoshi che verso di lei. [SLOT TECNICA AVANZATO]Prima Stella
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    Sfruttando il movimento di un'arma media o superiore, l'utilizzatore può emettere una folata di vento in grado di fermare tutte le armi in volo di dimensioni medie o inferiori. La folata di vento ha gittata pari a 12 metri. Può essere usata in combinazione con "Seconda Stella" e "Terza Stella" spendendo uno slot tecnica ognuna. È possibile utilizzare questa tecnica più volte a round spendendo uno slot azione.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Basso)
    [Ampiezza Massima: 3 metri a Grado]
    [Da studente in su]

    Se la tecnica fosse andata a buon segno, Masayoshi avrebbe visto una folata di vento partire dal ventaglio, dalla gittata di 12 metri ed ampiezza di 3 che avrebbe fermato le pietre sfreccianti nell'aria, facendole riporre innoque a terra.

    Quel chaos durò ben poco. I passanti si schierarono dalla parte del suricato. Se i bambini iniziarono ad accarezzare Ajeje, gli adulti iniziarono a minacciare gli operai. Ma fortunatamente tutto si placò e l'atmosfera di festa prevalse nuovamente sui Sunesi.
    CITAZIONE
    Ti sei fatta male? Mi dispiace un sacco.

    SE la tecnica fosse andata a buon segno, Fujiko avrebbe fatto cadere il ventaglio a terra e si sarebbe voltata verso Masayoshi, cercando di abbracciarlo, con le braccia intorno al suo collo. «KYAAAAA! Hai visto cosa ho fatto?» eccitata, la Murakami quasi urlò nell'orecchio di Masayoshi. «Non posso credere di esserci riuscita!» - rise, e lasciò la presa, facendo spaziare lo sguardo tra i due. Era la prima volta che utilizzava una tecnica in una situazione reale.
    SE la tecnica non fosse andata a buon segno, Fujiko avrebbe risposto dolorante ed acovacciata su se stessa con un secco «NO.», con una ferita alla testa ed al fianco sinistro.

    In qualsiasi caso, Masayoshi avrebbe detto:
    CITAZIONE
    Sei una kunoichi?

    - «SI! O almeno credo di sì! La mia Sensei dice che dovrei riuscire a diplomarmi a breve!» rispose, sorridendo.
    A quel punto, seguendo lo sguardo di Masayoshi, Fujiko avrebbe rivolto la sua attenzione verso Ajeje, che sembrava stufo di tutti quei bambini intorno a lui. La giovane soffocò una risata, contenta del fatto che lui non aveva dato segno di lamentarsi nelle sue braccia, prima. Anzi! Ajeje ne aveva avuto abbastanza di quei mocciosi, e balzò sulla spalla di Fujiko, tenendosi in posizione eretta. E fu gioia. Gli occhi della Murakami brillarono per quel gesto inaspettato. Già lo amava.
    Ella portò la sua mano destra verso la zampetta di Ajeje, curiosa di scoprire se il manto fosse ancora viscido e scivoloso oppure morbido come prima.
    CITAZIONE
    Ajeje non ti vuole proprio lasciare. Ti dovrò fare compagnia. Eri diretta da qualche parte?

    «Oh! A dire la verità stavo proprio decidendo dove andare prima di vedere lui.» - Fujiko accentuò il sorriso, sottile, e continuò «Penso che vorrei andare a vedere lo spettacolo delle Marionette. Ho sentito così tante leggende a riguardo!» concluse, con un tono gentile e calmo.
    Fujiko si abbassò per raccogliere il suo ventaglio precedentemente lasciato a terra. Lo richiuse e se lo legò nuovamente dietro la schiena, noncurante del fatto che fosse un po sporco di sabbia.
    «Quindi, dove si va?»

    Chakra: 8.5/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Abbassamento per evitare la trave
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Spostamento verso Masayoshi
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: "Prima Stella" per contrastare le pietre
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tessen × 1
    • Kaiken × 1
    • Kakute × 1
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Marchingegno a Sabbia (Marchingegno dentro il "Tessen" Gigante) × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Respiratore × 1
    • Sonagli [x5] × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1

    Note
    ///


212 replies since 10/10/2015
.