Votes taken by ~Cube

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    Post IX



    Mi fido del vostro giudizio. Allora direi che possiamo procedere, se mi date l’ok. Comunque starò tra il primo e il secondo della fila… non sono per nulla un abile guerriero; come avete visto sono solo molto bravo a nascondermi e colpire al momento giusto. E inoltre, a parte il cacciatore di prima, l’ultima volta che usai un arma per uccidere è stato quasi venti anni orsono!-

    E così il gruppo di Ninja, d'accordo comune Non avendo specificato la disposizione del team nei post precedenti autoconclusivamente decido che manterrò la disposizione che avevate individuato nell'inseguimento nella foresta contro i cacciatori. Quindi: capofila Kitori, a metà Aoi e chiudi fila Isuke. Takeo si posizionerà tra Kitori e Aoi., procedettero inoltrandosi in quella sorta di ampio cunicolo, che portava verso il sottosuolo. Procedeva in un’unica direzione, e quindi non c’era alcuna possibilità di sbagliarsi. Nessuna deviazione, anzi ogni tanto qualche torcia illuminava flebilmente il percorso. La galleria comunque sembrava di buona costruzione, e nonostante il peso degli anni, all’apparenza manteneva una certa stabilità strutturale. L’unica azione del tempo sulla galleria era quella di pochi cedimenti laterali, che lasciavano spazio a diverse rientranze concave sulla pareti, alcune notevoli fino a mezzo metro di profondità.

    -Forse non si stanno aspettando il nostro arrivo. Oppure mi sono sbagliato e questo era semplicemente il posto dove si nascondevano i cacciatori!-

    Il gruppo proseguì, senza alcun genere di contrattempo o pericolo. Le trappole tanto millantate in realtà non erano presenti, e ogni tentativo di fermarsi per controllare un eventuale presenza si sarebbe rivelato inconcludente. Effettivamente non c’era ombra di pericolo.

    Un altro quarto d’ora sarebbe stato richiesto al gruppo per procedere lungo quella galleria, fino a che non si sarebbero trovati probabilmente al centro di quel struttura/percorso. Giunti a quel punto avrebbero realizzato di aver raggiunto la stanza “sicura” del rifugio.

    Era completamente buia e solo avvicinandosi al bordo dei cardini dell’ampia porta che divideva il corridoio dalla stanza quest’ultima si sarebbe illuminata, da piccole luce elettriche. Il locale era lungo in profondità circa dodici metri e largo poco meno della metà. Dalla parte opposta alla stanza si presentava un altra apertura uguale a quella dove sostavano i vari ninja. Sicuramente si trattava dell’entrata secondaria citata precedentemente. Qualche metro più avanti dal limite dell'entrata della stanza e verso il centro della stessa i ninja avrebbero potuto notare la presenza di quattro botti, alte circa un metro, ripiene d’acqua e tutte appoggiate una vicino all'altra. Ma di certo la loro attenzione sarebbe stata attirata da un oggetto ben più grande. Al centro della stanza avrebbero notato due gabbie, abbastanza grandi da contenere una persona adulta. E all'interno di una di quelle due avrebbero osservato una donna. In gravi condizioni.

    Il viso della prigioniera si sposto verso i rumori che aveva udito. Nonostante la debolezza sgranò gli occhi. Aprì la bocca, quell’istante sufficiente a pronunciare:


    -NOOOOOOOOOO, BASTA MORTI TI PREGO-



    Una risata, grossissima risata riempi la stanza, superando il grido della donna. Dal bordo della botti scattò in alto una donna. Il bordo delle botti copriva a metà il suo corpo, arrivando ad altezza bacino. Gli occhi scuri, un viso maledetto, un sorriso stampato in faccia e un Coprifronte di Kiri rigato, ben in evidenza.



    -COSI’ DEBOLI! Fidarsi ciecamente, di tutti i presenti. Di chiunque! E' stato fin troppo facile- furono le sue uniche parole. Pesanti come macigni.


    Erano caduti in trappola. Niente altro che la conseguenza, delle loro scelte, forse sbagliate ma certo compiute in quelle poche ore. Tutte quelle scelte comportarono a quella serie di eventi che aveva a suo volta portato il gruppo a trovarsi in quel preciso momento e luogo.

    Poi fu questione di un istante. Sarebbero intervenuti precisamente due eventi, contemporanei.

    Il primo sarebbe stato il seguente: nel mentre i ninja, probabilmente, realizzavano la presenza del nemico e dalla donna in gabbia, Takao sarebbe scattato dalla sua posizione intermedia tra Kitori e Aoi verso la direzione di Kitori. In quel esatto frangente dalla sua mano sinistra sarebbe uscita una strana arma, di piccole dimensioni, e l’ex chunin probabilmente sorprendendo tutti avrebbe eseguito un affondo contro Kitori! Takeo era morto, da tempo. Trasformato in qualcosa di diverso.

    Un colpo diretto, ad altezza rene destro, il cui scopo non era quello di ucciderlo ma indebolirlo. Un colpo a sorpresa, alla spalle. Molto pericoloso! [S. Azione I][Disturbo di Chakra] A prescindere da come sarebbe andata l’azione Takao avrebbe lasciato l’arma e componendo il sigillo della Tigre tentando così di creare un coltro di fumo, all'entrata della stanza, atta allo specifico scopo di occultare la vista ai ninja [S. Tecnica Avanzato].

    Infatti subito dopo aver creato la coltre la donna, quella vicina alla gabbia, avrebbe iniziato a comporre i sigilli necessari per eseguire una tecnica molto pericolosa contro l’intero gruppo, sfruttando la riserve d’acqua a sua disposizione [S. Tecnica Avanzato][Nota]Da come si può osservare dalla piantina la gittata della Onda Acquatica investirà esclusivamente Aoi, Kitori e Takeo; concludendo la sua azione poco prima di Isuke e il suo avversario. La Nunkenin non usa unità d'acqua aggiuntive per colpire più distante.. Se qualcuno al termine della tecnica avrebbe tentato di avvicinarsi alla donna la nunkenin avrebbe lanciato tre kunai ad altezza collo [S. Azione II] e a cui sarebbe subito seguito un lancio di makibishi, a metà strada tra l’eventuale ninja e la nunkenin, riempendo così una parte della stanza di pericolosi spille ninja [S.Azione III].

    Il secondo evento invece che sarebbe avvenuto in contemporanea alla risata iniziale della donna sarebbe stato un altro attacco a sorpresa dalla parte opposta della colonna di ninja. Infatti da una delle rientranze della galleria togliendosi velocemente il rivestimento mimetico sarebbe apparso un altro ninja alle spalle di Isuke, ad una distanza di pochi metri dall'aggredita.

    Un tizio mulatto, e chiaramente originario da Suna, sarebbe scattato contro Isuke, probabilmente nel frattempo accortasi dell’avversario alle spalle.

    -Ahahah mi fate ridere, la mia compagna vi ha brutalmente futtuto! Ma ora il momento del divertimento è finito... Già... Ti strapperò quei vestiti e dopo penserò al modo migliore su come utilizzare i miei Kukri!-

    Estraendo due Kukri, impugnati uno per mano, e una volta raggiunta la distanza corpo a corpo avrebbe iniziato a scaricare una selva di colpi contro Isuke. Il primo colpo si sarebbe trattato di un fendente destro con il Kukri dall’alto verso il basso, lungo il centro del corpo della ragazza. Dalla testa all’addome [S. Azione I][S. Tecnica Avanzato]. Con la differenza di un secondo avrebbe poi portato un secondo attacco, con l’altra mano. Un colpo semicircolare, dall'esterno verso l’interno sul fianco destro di Isuke, ad altezza reni [S. Azione II]. A cui sarebbe seguito un nuovo colpo identico ma speculare. Di nuovo con il braccio destro avrebbe tentato un affondo verso il fianco sinistro, sempre ad altezza reni [S. Azione III]. L’ultima offensiva invece si sarebbe rivelata un attacco doppio. A quel punto ritraendo entrambi i Kukri indietro avrebbe caricato gli arti superiori e avrebbe eseguito un pesante affondo, con la punta della lama, verso il centro del torace di Isuke [S. Azione IV].



    Abilità Utilizzate

    Makibishi [Distanza]
    I Makibisci sono chiodi a quattro punte, gettati a terra per bloccare e danneggiare l' avversario: può causare Intralcio Medio. Un'unità di makibishi coprono un'area di raggio pari a 3 metri e possono raggiungere i 12 metri.
    Tipo: Speciale - Perforazione
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 10 | Durezza: 3 | Crediti: 40)
    [Da genin in su]

    Disturbo di Chakra: L'utilizzatore può convertire la potenza del Ricevitore di Chakra in un malus alle statistiche se conficcato nel corpo di un obiettivo. Il malus è pari a 1 tacca a tutte le statistiche primarie per ogni 10 di potenza del Ricevitore di chakra: la vittima non subisce danni dal Ricevitore di Chakra conficcato. È possibile estrarre l'arma se la propria Forza è superiore alla Concentrazione avversaria.

    Onda Acquatica - Mizurappa
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Tigre, Cavallo, Topo, Tigre ( 4)
    L'utilizzatore, mantenendo il sigillo della tigre, può emettere un potente getto d'acqua. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. La gittata massima è 6 metri, mentre la larghezza è 3 metri; la potenza offensiva sarà pari a 30. Se presenti almeno 12 unità, le dimensioni e la gittata saranno raddoppiate.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Medio)
    [Da studente in su]

    Fumogeno Istantaneo
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre ( 1)
    L'utilizzatore può alzare una piccola nuvola di fumo. Il fumo occulterà tutto ciò presente entro 1,5 metri dall'utilizzatore per un round. Può essere usata in combinazione con un'altra tecnica avanzata spendendo uno slot tecnica/azione.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: ½ Basso)
    [Da studente in su]

    Tecnica Speciale: Ricevitori di Chakra

    Maestria Tropicale
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuna ( 0)
    L'utilizzatore è in grado di sferrare un attacco in più rispetto al massimo concesso; l'attacco extra dovrà sfruttare un arma di villaggio. L'attacco extra avrà Velocità e Forza incrementati di 2 tacche.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Medio)
    [Da studente in su]

    Kukri [Mischia]
    Si tratta di un pugnale ricurvo di pregevole fattura, facile da sfruttare per giochetti di prestigio quanto per svolgere un combattimento. La sua lama affilata è presente all'interno della curvatura. Può causare Sanguinamento (DnT Leggero) 1 volta a round.
    Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    (Potenza: 10 | Durezza: 3 | Crediti: 45)
    [Da studente in su]

    Rivestimento Mimetico [Meccanismo]
    Tramite un rivestimento posto in qualsiasi protezione, l'utilizzatore potrà mimetizzarsi con l' ambiente circostante. L'utilizzatore può considerarsi sotto un occultamento parziale finché non compie azioni offensive.
    Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: - | Durezza: - | Crediti: 25)
    [Da studente in su]
  2. .
    Shinken il post
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    Bentornato!

    La qualità del GdR è stata la prima cosa che ho notato quando sono arrivato a maggio scorso e devo dire che niente è paragonabile come livello e profondità!

    Credo che sia uno dei motivi per il quale gente ritorna sempre, bene o male :wosd:

    Comunque a parte un attimo la confusione di creare una scheda tutto il resto diventerà chiaro e comprensibile nel giro di poco tempo!
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    Benvenuto in questi lidi, dove la fantasia la fa da padrona!

    Ho visto che sei già su Discord e a buon punto con la scheda, meglio di così non si poteva chiedere xD

    Ricordati solo una cosa: Oto è il best of the best :wosd:
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    Ammesso che abbia lettocon la giusta lucidità Shinken il post va bene :D

    Ora se non sbaglio manca Rexdraco no?

    Starlord lo considero fuori, penserò a qualcosa per giustificare la sua assenza on gdr
  6. .

    Post VI



    Nonostante l'impegno dei Ninja nel cercare informazioni utili purtroppo per loro non ebbero modo di trovare niente di davvero significativo. Le carte sparse vicino alla scrivania non indicarono nulla di particolare, erano semplici appunti; molto sparsi e di secondo rilievo. La cucina e il soggiorno, tralasciando il disordine, erano puliti. Il che significava che non c'era niente di importante oppure era già stato portato via.

    Allo stesso tempo Isuke un po' aiutata dalla fortuna ma in particolare spinta dalla curiosità riuscì a trovare il piccolo pertugio e, dopo essersi punta il dito, a scoprire la cassaforte. Tuttavia la combinazione inserita si rivelò sbagliata e di certo non si sarebbe mai aspettata una reazione al suo errore.

    -Liberami-



    Una voce bambinesca femminile, fredda e gelida, avrebbe spezzato la concentrazione di Isuke. Una specie di sussurro che sarebbe stato chiaramente udito dalle orecchie della Shinobi, ma non da quelle dei suoi compagni. Tuttavia per la nunkenin quel sussurro sarebbe apparso assolutamente reale e decisamente inquietate. Il sangue che aveva lasciato sulla cassaforte si riassorbì in un istante, come se il metallo fosse vivo. Nuovamente avrebbe percepito quel sussurro, molto più forte di quello precedente:

    -Riprova-



    Una forza magnetica e poderosa avrebbe spinto la mano di Isuke verso la combinazione. Il dito, contro la sua volontà, avrebbe puntato verso quei simboli. La ferita avrebbe iniziato di nuovo a sanguinare, goccia dopo goccia ed ogni errore l'intensità del sussurro come dell'emorragia sarebbero aumentatiIl prossimo tentativo costerà una Ferita Lieve, Forza: 175 il tentativo successivo una ferita Mezza-Leggera, Forza 200. Un terzo Tentativo una ferità Mezza-Leggera, Forza 200.. Poteva tentare di nuovo a risolvere quel mistero e aprire la cassaforte, correndo forse degli ulteriori rischi... oppure d'altra parte se voleva liberarsi da quella sorta di presa avrebbe dovuto superare i suoi limiti di forza o escogitare un'alternativa.

    In ogni caso i Ninja non seguendo le indicazioni della voce esterna si sarebbero presto trovati davanti ad un nuovo problema. Solo qualche istante sarebbe trascorso dall'udire dei sibili al rendersi conto che si trovavano sotto tiro da parte di diversi arcieri. Dalla boscaglia numerose frecce avrebbero tagliato l'aria dirigendosi verso le finestre della casa. I ninja del resto non si erano preoccupati di porre qualche strategia per evitare di farsi notare all'interno della casa e le numerose porte finestre di quell'abitazione avrebbero reso la vita facile agli aggressori.

    Rompendo le fragili vetrate due frecceVelocità: 150
    Proiettili Leggeri [Distanza]
    Si tratta di proiettili da sfruttare solamente tramite archi oppure balestre, e solo per uno dei due meccanismi. La gittata è incrementata di 15 metri.
    Tipo: Da Lancio - Perforazione
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 10 | Durezza: 2 | Crediti: 15)
    [Da genin in su]
    avrebbero puntato contro il busto di Isuke, impegnata a superare il suo problema e forse non pienamente consapevole del pericolo circostante, rendendola un bersaglio molto facile. Allo stesso tempo un'altra freccia avrebbe puntato contro Kitori, mirando sempre al busto. Se non che all'ombra della stessa freccia [Arte dei Proiettili Ombra. Arte dei Proiettili d'Ombra [ 1 ]
    Arte: L'utilizzatore potrà nascondere nell'ombra di un'arma, un'altra identica. L'arma nascosta sarà considerata Furtiva e avrà Furtività pari all’utilizzatore incrementata di 1. Seguirà la medesima traiettoria dell’ombra del proiettile visibile diversi centimetri sotto; scansarsi dalla traiettoria del proiettile visibile permetterà di sfuggire alla traiettoria del proiettile non visibile.
    (Consumo: ¼ Basso ogni arma occultata)
    [Da genin in su]
    ] contro il ninja di Kiri si sarebbe celata un'altra freccia, insidiosa e pericolosa. Mirava al centro dell'addome. Infine un ultima freccia sarebbe penetrata dalla finestra nel piano terra cercando di colpire il povero Shin.

    Il tutto avvenne velocemente ma Shin, da abile cacciatore e dai riflessi pronti, riuscì a evitare quel pericoloso dardo buttandosi a capofitto a terra, esattamente nel mentre gli altri ninja erano impegnati a difendersi a loro volta. Riprese il fiato e i suoi occhi in quel momento finirò sulla punta della freccia e sulle piume. In quel momento comprese tutto.

    -Fermi! Brutti bastardi figli di puttana! Sono Shin! IL GUARDICACCIA! Posate quegli archi!-
    -SHIN?-

    Dall'esterno della casa si sarebbe udita la stessa voce di prima: -Abbassate le armi ragazzi. Ora Shin vieni fuori con le altre persone e mi spiegate chi siete e cosa diavolo state facendo in casa di Ueki! O altrimenti non ci faremo scrupoli a bruciare la casa pure di stanarvi!- Il guardiacaccia a quel punto si sarebbe rivolto ai Ninja: - Sono i cacciatori di Buronzu. Credo che per caso si siano accorti di noi e ci abbiamo scambiato per ladri. Sono tipi apposto, ve lo posso garantire. Io direi di uscire e spiegare la situazione!-




    Se il gruppo fosse stato d'accordo con Shin ad uscire...


    Non sarebbero seguiti problemi ulteriori. Alla vista dei ninja andarsene dalla casa i cinque cacciatori sarebbero usciti dalle loro postazioni nascoste tra gli arbusti e avrebbero aspettato il gruppo di Ninja vicino all'ingresso del ponticello di collegamento. Uno dei presenti avrebbe preso subito a parlare, anticipando tutti: - Shin ma che diavolo stai combinando? E chi diavolo siete?- Shin, senza dare la possibilità di rispondere ai ninja:- I quattro signori qui presenti sono Ninja e sono alla ricerca di Takao e Ueki. Apparentemente sono scomparsi, la loro casa è stata messa sottosopra.- Non sarebbe stato difficile capire per gli Shinobi che il cacciatore in seguito alle parole di Shin sarebbe rimasto alquanto sorpreso e avrebbe atteso qualche istante prima di parlare:- Diavolo, noi siamo appena di ritorno dalla caccia e quando abbiamo visto diversa gente rovistare nella loro casa pensavamo a dei maledetti ladri. Ma è ancora peggio...- il tizio a quel punto guardando i suoi compagni:- Dobbiamo cambiare i piani e aiutare questa gente, se lo volete. Vi spiego come procederemo: torniamo indietro a rifornirci e dopo di che inizieremo a cercare quei due vecchietti per conto nostro: nella zona limitrofa al campo base; sconsiglio vivamente di muovermi insieme perché saremmo in troppi e saremmo troppo lenti. Tra l'altro in quella zona non ci siete ancora stati giusto? - Shin, mandando giù la saliva e asciugandosi il sudore dalla fronte avrebbe risposto subito:- No, non ancora. Comunque per me sta bene. Tayako mi ha spiegato un po' questa parte di foresta, so orientarmi. Potremmo dividerci il territorio, voi verso il campo base e noi questa zona. Comunque prima di partire magari gli Shinobi hanno qualche domanda da fare. Giusto?...- A quel punto Shin avrebbe lasciato la parola al quartetto, e al termine della conversazione a meno di stravolgenti eventi il gruppo di cacciatori, dopo un veloce saluto, si sarebbe di nuovo incamminato inoltrandosi nella foresta.

    Shin, poco dopo, si sarebbe disteso a terra farfugliando tra sé e sé. A un certo punto, probabilmente nello stupore dei ninja, avrebbe preso la parola facendosi terribilmente serio:- Cazzo... Spero che vi siate accorti anche voi.. ma quei bastardi ci hanno preso in giro tutto il tempo. Se erano di ritorno dalla caccia dove avevano la selvaggina o il pellame? E poi perché se dovevano andare al campo base si sono diretti in direzione opposta? Dobbiamo inseguirli, siamo ancora in tempo... e il mio istinto me lo suggerisce. Ma dovete decidere voi. Sono tizi tosti, molto più abili di me. Se si accorgono di noi non so come potrebbe finire.- Shin a quel punto avrebbe atteso la risposta dei Ninja.


    Se il quartetto decide di non inseguire i cacciatori...

    -Ok, allora in questo caso alzo le mani. Non saprei cosa suggerirvi...- tuttavia nel giro di pochi minuti l'intero gruppo, compreso Shin, avrebbe percepito una sorta di ronzio, un fastidioso rumore che proveniva da una direzione particolare della foresta. Se avessero indagato e inseguito la fonte del rumore si sarebbe ritrovati dopo un po' in un piccola radura, scevra d'alberi. A quel punto il ronzio sarebbe scomparso lasciando spazio al più totale silenzio della foresta.

    Solo un lieve rumore avrebbe scosso i sensi dei ninja a cui sarebbe seguito, con un margine di pochi secondi, un fragoroso boato. Shin era caduto a terra, svenuto con una leggera bava alla bocca. Un piccolo ago lo aveva colpito al collo. I ninja erano caduti in trappola. Ma nessuno si presentava ai loro occhi e l'apparente nemico o nemici si nascondevano all'ombra. Come si sarebbero difesi?


    Se il quartetto decide di inseguire i cacciatori...

    Ok, fila indiana e massima discrezione, come se dovessimo cacciare la più furba lepre della foresta. - Il volto del guardiacaccia divenne freddo e calcolatore. Era al massimo della sua concentrazione. Con fare assolutamente silenzioso e discreto il gruppo, a meno di decisioni diverse, avrebbe seguito il guardiacaccia. Shin procedeva sicuro, seguendo le tracce che i cacciatori lasciavano dietro di loro. Dopo un po' di tempo e dopo essersi notevolmente inoltrati nella foresta il gruppo di Shinobi riuscì a osservare a vista i cinque abitanti di Buronzu. La luce filtrava malamente tra le fronde degli alberi.

    Quando ormai si potevano definire ad un passo dal coglierli di sorpresa un rumore secco, forse riconoscibile ai ninja come un colpo di cerbottana, ruppe il silenzio dell'inseguimento. Uno dei cinque cacciatori cadde a terra, difficile dire se morto o privo di sensi. Subito il gruppo si girò e con abilità scagliò numerose frecce. La prima colpì Shin, davanti a tutti, sulla spalla destra. Il contraccolpo spinse il guardiacaccia a terra, ferito profondamente e terribilmente dolorante. Le altre frecce invece erano indirizzate ai ninja. Aoi, Isuke e Kitori avrebbero dovuto schivare rispettivamente un dardo molto veloce e pericoloso che puntava direttamente al loro petto. Subito dopo i cacciatori si guardarono tra di loro e con un cenno agirono, si sarebbero divisi in due gruppi. Due a testa. Correndo nella foresta in direzioni opposte, lasciando il loro compagno tramortito o forse morto a terra. Era chiaro che volevano dividere a loro volto il gruppo di Shinobi, forse consapevoli di trovarsi in un ambiente a loro famigliare. I ninja come si sarebbero comportati?


    Se il quartetto decide invece di non uscire di casa...


    Dopo qualche secondo di completa immobilità il silenzio sarebbe stato rotto di nuovo dallo scoccare delle frecce, questa volta però realmente infuocate. Puntavano nelle zone sensibili della casa: principalmente il tetto, il divano, la cucina e la scrivania vicino al letto, piena di libri. La volontà dei cacciatori era veramente quella di fermare i ninja: stavano pure bruciando la casa pur di stanare quelli che per loro erano ratti. Poco servivano le urla di Shin, il gruppo di arcieri non si sarebbe fermato per nessun motivo. Nascosti dalla boscaglia gli shinobi potevano solo intuire a grandi linee la posizione dei nemici, seguendo con la vista la scia di fuoco. I ninja da parte loro non avevo molto tempo Avete 4 Slot Azione per fuggire prima che il fumo causato dall'incendio renda il soppalco inaccessibile, mentre avete 6 Slot Azione prima che il piano terra diventi irrespirabile dal fumo. Ogni slot azione aggiuntivo causerà una ferita mezzaleggera. prima di reagire, la casa era completamente in legno, come la maggior parte dell'arredo e presto si sarebbero trovati in guai decisamente seri.
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    Aimé mi ritrovo a favore dei Vampiri.

    Vampire The Masquarede Bloodlines mi ha segnato l'infanzia :wosd:
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    Post V



    Kukuro sospirò. Il battito del suo cuore, tutto ad un tratto, rallentò. Si sentiva molto più leggero e rassicurato. Aveva perso sia la sua credibilità che faccia, davanti a suo nipote e davanti a quel gruppo eterogeneo di ninja... nonostante ciò era felice. Ora aveva dato una possibilità ai suoi due amici. E come aveva ben detto Kitori il suo debito stava per estinguersi: - Vi ringrazio Ninja... Non saprei in che altro modo esprimermi! Shin ora tocca a te. - furono le sue ultime parole prima che il guardiacaccia uscisse dall'ufficio postale portandosi dietro il quartetto di shinobi. Una volta da solo, in quella stanza, appoggiò le mani sul bancone. Si maledì, nel frattempo quella maledetta zuppa di Buronzu aveva di nuovo lasciato il segno sui suoi già maleodoranti pantaloni.


    Non mi volterò dietro per vedere se vi ho persi o meno, ci fermeremo una volta al villaggio. Aggiungo che non sono un tipo loquace quindi... mi rivolgo al bambino e alla ragazza è meglio che sgambettate o finirete per restare indietro!- E senza nemmeno la possibilità di rispondere Shin prese a correre attorno all'ufficio per poi inoltrandosi nella fitta vegetazione, spostando gli arbusti con l'aiuto dell'arco. Presto i ninja si sarebbero accorti delle parole veritiere che avevo ricevuto dai loro mandati. La Foresta di Kuraidesu era veramente singolare. Dal terreno incredibilmente lussureggiante si ergevano piante secolari alte e talmente maestose che andavano a coprire con le loro foglie il cielo, filtrando notevolmente la luce solare. Nonostante fosse mezzogiorno sembrava di essere ormai verso il calare della sera. Ai numerosi arbusti presenti ovunque si aggiungevano spesse radici larghe e dal decorso tortuoso; queste ultime interrompevano la corsa del guardiacaccia costringendolo a brusche fermate o a salti improbabili. Tuttavia Shin era sicuro dei suoi movimenti e senza mai esitare procedeva lungo quello che era a conti fatti un labirinto verde.

    Dopo circa mezz'ora di marcia serrata il guardiacaccia prese a rallentare, forse in quel momento i ninja avrebbero avuto modo di osservarsi meglio intorno e di percepire, sensi permettendo, la sensazione di trovarsi puntati addosso molti occhi, Shin sorrise:- Sono i veri abitanti di questo posto. La natura selvaggia, molto più numerosi di noi. Un po' alla volta ci si abitua... Comunque siamo arrivati.- e infatti superando un grosso albero il quartetto di ninja si sarebbe trovato davanti il Villaggio di Borunzu.

    Poche abitazioni, molto semplici di paglia e legno, costituivano l'ultima frontiera umana prima di entrare all'interno del cuore della Foresta. Subito dalle finestre presero ad affacciarsi numerose teste e un tenue vociare iniziò a spargersi. Seguì lo spostamento di diverse persone da una casa all'altra. Una volta giunti al centro di quel grumolo di dimore, condotti da Shin, i quattro ninja avrebbero notato un tizio, sulla quarantina, avvicinarsi; prima ancora di poter reagire il guardiacaccia prese la parola: - Buongiorno Tayako. Portaci da Masaki dobbiamo parlare urgentemente.- il paesano annuì e si mosse verso una delle abitazioni, situata dalla parte opposta rispetto a dove erano giunti i ninja. Alla soglia della porta Shin si voltò verso il gruppo sussurrando a bassa voce: - Masaki è il capovillaggio se così possiamo dire. Se qualcuno sa qualcosa di certo è lui la persona giusta, però ultimamente si è ammalato gravemente. Portate rispetto.- a quel punto la guida entrò e si mise da parte, appoggiando la schiena alla parete, e lasciando così ai ninja di avvicinarsi al letto dell'anziano, dove al suo fianco ora sostava Takayo. Gli shinobi ai lati del capezzale avrebbero potuto notare la presenza di una piccola scrivania, su di essa erano riposti vari libri, di genere molto diverso, e un calamaio. Probabilmente il vecchio Masaki era l'unico in grado di leggere e scrivere tra tutti gli abitanti.

    All'improvviso un voce flebile, proveniente dal letto, ruppe il silenzio. Era il capovillaggio:- Buongiorno a voi.. Se mi è permesso chi siete e cosa vi porta in questo posto così sperduto?- Se i ninja dopo aver interagito con Masaki avrebbero domandato o comunque chiesto informazioni riguardo alla coppia di sposi ninja il vecchio avrebbe risposto senza indugi:- Takao e Ueki? Sono in pericolo? Sono esterrefatto. Come immagino vi abbia anticipato Shin loro due non vivono nel villaggio ma hanno una piccola abitazione a circa un'ora da qui.- Shin fece spallucce, si era dimenticato di quel piccolo particolare – Il problema è che non posso darvi notizie recenti. Loro sono qui da molti anni, so che sono ninja in pensione e sono cacciatori esperti; molto spesso stanno via interi giorni per poi tornare qui da noi con pellame e cibo e quindi per noi è normale non vederli così spesso. Però sono molto gentili, non ci chiedono niente in cambio! A parte alcuni beni di prima necessità che non sono in grado di procurarsi. Però... ora che ci penso siete molto fortunati e se volete posso aiutarvi. Visto che avete molte possibilità di non trovare nessuno a casa dei ninja fra mezz'ora circa il nostro gruppo di cacciatori giungerà al loro campo base dove lasceranno il pellame che hanno ottenuto in questi giorni, poi giusto il tempo di rifornirsi per ritornare nella foresta e cacciare di nuovo. - il vecchio si interruppe tossendo, Tayako tolse la bava dalla bocca al vecchio – Scusate... Takayo deve comunque passare a ritirare i beni e quindi potreste unirvi a lui. Una volta al campo potreste chiedere informazioni ai cacciatori! E poi dirigervi con calma a casa di Takeo. Avete solo questa occasione, in quanto tornano ogni quattro giorni e poi rientrano nella foresta e a quel punto non avete possibilità di contattarli, diventano quasi introvabili! Inoltre il problema è che il campo base a un po' distante dalla casa di Takao e andando prima a casa dei ninja rischiereste di perdere l'incontro con i cacciatori. Quindi dovete decidere quale delle due destinazioni andare purtroppo, questo è davvero il massimo che posso fare... Ecco logicamente Tayako indicherà a Shin la strada per arrivare a casa se scegliete questa possibilità.-


    Se il quartetto sceglie di dirigersi direttamente alla volta della casa di Takeo...



    Tayako avvicinandosi a Shin indicò la strada migliore, o meglio dire il percorso meno impervio. Il guardiacaccia annuì in segno di assenso e voltandosi verso i ninja avrebbe atteso una loro conferma a partire, a quel punto come suo solito modo di fare iniziò a correre, aspettandosi altrettanto dagli altri quattro. Come anticipato dal capovillaggio, superate l'impervietà della foresta, il gruppo si trovò davanti alla casa dei Ninja. Sarebbero rimasti decisamente sorpresi: davanti a loro si presentava una vera e propria casa sull'albero, collegata a terra da un piccolo ponticino. Poggiata su diverse piante dalle enormi dimensioni nella sua semplicità appariva molto elegante e curata, senza dubbio di una spanna superiore rispetto alle case di paglia del Villaggio di Buronzu. Solo la qualità del legno indicava una cura superiore.

    Shin appoggiando l'arco prese a parlare:- Bhè immagino che ora inizia il vostro lavoro. Prego, prima i professionisti!- il suo tono fu decisamente ironico e aspettando di chiudere la fila e che Hamna lo procedesse tese successivamente gli occhi sul fondoschiena di Isuke. Era stata chiaramente pensata come manovra.

    I ninja una volta all'interno della casa avrebbero realizzato subito la gravità della situazione. L'abitazione era poco meno grande di quarantina di metri quadrati, il tetto sporgente creava uno spazio per un soppalco, dove erano presenti alcuni mobili e il letto matrimoniale. Al piano di sotto una piccola cucina-soggiorno caratterizzavano la zona principale della casa. Il problema era che tutto era messo sotto sopra. Ogni cosa non si trovava al suo posto. I cassetti di tutti i mobili erano aperti, il cibo, libri, coperte coprivano il pavimento. I due piccoli divani erano tutti completamente distrutti, tagliati da qualcosa di netto. Se qualcuno di loro fosse salito al piano di sopra avrebbe osservato la medesima situazione. Il letto era completamente sfaldato, le doghe rotte. La piccola scrivania al fianco era stata messa a soqquadro. Fogli e calamai erano riversati per terra. Vicino al letto inoltre erano presenti alcuni piccioni, apparentemente senza vita. Probabilmente erano il modo di comunicazione tra Kukuro e i due ninja.

    Se uno dei presenti si fosse inchinato a vedere da più vicino gli animali avrebbe notato che erano stati strozzati e i loro occhi, per qualche assurdo motivo, asportati. Inoltre premessa una buona capacità di osservazione vicino a loro avrebbe notato anche un piccolo pertugio, di pochi centimetri su un listello di legno. Mezzo coperto da un'ala di un uccello. Poteva sembrare una banalità ma se la curiosità del ninja l'avrebbe spinto a indagare avrebbe notato all'interno del buco una specie di bottoncino a pressione. Sarebbe bastato premerlo, ammesso di prendersi la responsabilità di non cadere in una trappola, e un sonoro click si sarebbe udito in tutta la casa, il bottoncino avrebbe colpito il dito dell'interessato provocando un leggero sanguinamento, giusto qualche gocciaFerita Lieve. Il listello a quel punto sarebbe leggermente saltato mostrando la presenza di una piccola cassaforte, grande quanto un portagioielli. Una Combinazione particolareLa combinazione era composta da tre colonne e tre righe, con nove puntini in totale. Un numero quattro era impresso sul metallo al fianco. Numerose tracce di sangue rivestivano la superficie, segnale che se si voleva sbloccare la combinazione era necessario partire da un punto preciso e tracciare qualche linea consecutiva col proprio sangue. Inoltre si poteva notare che queste linee di sangue proseguivano anche oltre l'esterno del quadrato, senza interruzioni. si presentava sull'apertura della cassaforte.

    Ma a prescindere dalla scoperta o meno della cassaforte, dopo alcuni minuti, chiunque, presente in quella casa, avrebbe udito chiaramente un grido provenire dall'esterno: - Uscite fuori subito! Tutti e cinque! - Se i ninja avessero provato a sbirciare dalle finestre non avrebbero notato nessuno. Come si sarebbero comportati? Avrebbero scelto di rischiare e cercare di sbloccare la cassaforte, eventualmente trovata... oppure avrebbero seguito gli ordini di quella fantomatica voce?


    Se il quartetto decide di dirigersi al campo base...



    Tayako caricandosi sulle spalle uno zaino piuttosto pesante e ricolmo di provviste di sua iniziativa si pose davanti a tutti i presenti e invitò a ciascuno di loro di seguirlo. Si muoveva decisamente più lentamente di Shin, forse complice il peso dello zaino, ma come il guardiacaccia sapeva dove andare e grazie a lui i ninja arrivarono al campo base, nel tempo che aveva indicato il capovillaggio.

    Nessuno però era presente, a parte i ninja, Tayako e Shin. L'abitante prese subito la parola:- E' molto strano, di solito arrivano sempre in anticipo... Bhè magari siamo stati noi troppo veloci ahaha – era evidente che Tayako non stava prendendo seriamente la situazione. Shin nel frattempo intervenne: - Mentre voi fate le vostre cose da ninja io vado a pisciare. - Gli shinobi se avessero voluto avrebbero potuto indagare.

    In ogni caso non avrebbero trovato niente di sospetto rispetto a un normale campo base. Delle tende da montare, sacchi a pelo, numerosi botti. Avrebbero comunque notato presto una cosa: Shin non stava tornando. Se avessero deciso di approfondire e dirigersi verso la direzione in cui Shin si era inoltrato nella foresta si sarebbero presto resi conto che il guardiacaccia era scomparso. Solo un piccolo flebile suono avrebbe colto, molto probabilmente, la loro attenzione. Era una sorta di fischio leggero: un sussurro. Solo dei ninja o delle persone molto abili avrebbero potuto percepirlo.

    Se avessero seguito quel suono, intermittente, dopo qualche decina di metri e superate alcuni arbusti si sarebbero trovati Shin davanti, con l'arco teso: - Cazzo state fermi!- avrebbe esclamato – Lo sentite anche voi no?- il suono tuttavia scomparve subito dopo – Aspettate... ma cosa cazzo c'è lì?- Shin avrebbe indicato la base di un albero a poche metri da loro. Se uno dei ninja si fosse avvicinato avrebbe notato la presenza di una coperta mimetica sormontata a sua volta da numerosi rami, per nasconderla. Spostando la coperta avrebbero realizzato la presenza di una cassaforte, alta circa un metro e larga il doppio. Richiedeva una Combinazione particolareLa combinazione era composta da tre colonne e tre righe, con nove puntini in totale. Un numero quattro era impresso sul metallo al fianco. Numerose tracce di sangue rivestivano la superficie, segnale che se si voleva sbloccare la combinazione era necessario partire da un punto preciso e tracciare qualche linea consecutiva col proprio sangue. Inoltre si poteva notare che queste linee di sangue proseguivano anche oltre l'esterno del quadrato, senza interruzioni., sulla parte frontale erano presenti delle incisure.

    Tuttavia nemmeno il tempo di realizzare quello che stava succedendo che dalla boscaglia dietro a loro comparve un uomo, alto vestito alla stessa maniera di Shin, l'arco teso rivolto verso il ninja vicino alla cassaforte: - Allontanati. Per il tuo bene. Ditemi chi siete e che cosa volete... in fretta.-

    I Ninja avrebbero chiaramente percepito altri passi, ovvero altre persone, avvicinarsi a loro ma gli arbusti nascondevano la loro presenza in aggiunta ormai alla mancanza quasi totale di luce. Erano caduti in trappola?
  9. .

    Post III




    La Kunoichi Tayaka rimase di nuovo sorpresa, quasi come se ogni frase rivolta nei confronti la spaventasse. Sulla soglia della porta ascoltò con attenzione la domanda posta da Aoi di Suna e dopo aver elaborato la richiesta rispose subito, con un tono di voce decisamente delicato e caloroso: -Mi dispiace deludervi ma non posso rispondervi semplicemente perché non c'è niente nessun contatto o parola segreta. Banalmente l'ex collega è uno degli abitanti del Villaggio di Buronzu. Sicuramente sapranno del suo passato ninja ma niente di più. Comunque sono sicura che non avrete problemi a scoprire dove abita o farvi dare le indicazioni. Per il nome mi piacerebbe rispondervi ma essendo in pensione e avendo ricoperto diversi incarichi sensibili al termine della sua carriera ha modificato le sue generalità e il mio superiore sicuramente non sarà disposto a fornirle. Perciò non sappiamo come si fa chiamare attualmente. Arrivederci...- e con quelle parole la giovane e formosa ragazza ninja uscì dalla stanza, un leggero sorriso pendeva dalle sue labbra; forse era convinta di aver fatto un buon lavoro con quel briefing.



    ~.~



    Mezzogiorno, Ufficio Postale Stazione di Kuraidesu.



    Quarantacinque anni. Esatto, quasi cinquanta inverni di lavoro pesavano sulle spalle di Kukuro, così chiamato dai suoi nipoti. In realtà il suo nome era Tessho Koyama ufficiale quasi in pensione delle poste, stazione di Kuraidesu. Nella sua lunga carriera aveva viaggiato in lungo e in largo nel Paese delle Risaie e del Fuoco, in numerose stazioni e uffici e nei suoi anni migliori era piuttosto rispettato nel suo lavoro. Si diceva che era un grande impiegato, alcuni pensavano che in lui si poteva vedere la fiamma della responsabilità e della serietà ma quello che spingeva più di tutto Kukuro a lavorare era il salario. Colpa sua o meno negli anni si ritrovò a mantenere numerosi figli e due mogli. Un peso che lo portò nelle mani degli usurai, verso gli ultimi anni di lavoro. Si dice, sebbene non vi siano prove, che per ripagare i suoi debiti si limitò a condurre qualche favore alla malavita. Purtroppo per lui bastarono queste poche voci per rovinare la sua carriera.

    Ed ecco spiegato il motivo della sua presenza nella Stazione ai margini della foresta di Kuraidesu. Lontano dalle sue famiglie e dai suoi figli l'anziano ufficiale conduceva una vista mesta, nel più grigio torpore. Solo, ogni tanto, la visita del suo caro nipotino lo ridestava dalla monotonia quotidiana.

    Quel giorno Kukuro non si sentiva bene, due giorni prima aveva mangiato quel maledetto brodo che producevano nella villaggio di Buronzu e ultimamente le bacche e le erbe della foresta risultavano fin troppo indigeste. Il risultato era semplice: una indesiderata diarrea e numerose emorroidi... che combinate insieme rendevano l'ufficiale postale una calamità divina. Ogni sua parola era una bestemmia contro i Kami e qualunque cosa gli si avvicinasse. Il turpiloquio sostituiva la sua punteggiatura. Tuttavia era già tardi e per quello decise di sfidare il suo alvo e andare a lavoro. Vestendosi alla sua solita maniera, con una camicia blu sbianchita, mai stirata e rattoppata si diresse così alla volta della sua stazione postale. Mani raccolte dietro e schiena piegata con un fare molto rilassato prese a muoversi.

    Verso mezzogiorno giunse a destinazione. Alzando lo sguardo, come di consuetudine, si rassicurò nel vedere ancora l'ufficio intero e non in fiamme; magari per colpa di qualche contatto elettrico o lampadina lasciate accese da anni. La cosa che lo sorprese fu tuttavia un'altra: trovare la porta aperta. Questo significava solo una cosa, aveva clienti. Bestemmiò a gran voce. Dopo di che entrò nell'ufficio e realizzò in un attimo che non aveva mai visto così tante persone in quel buco di poste in tutti quegli anni. Guardò suo nipote e si limitò ad un accenno, per salutarlo. Poi spostò la testa osservando la presenza di tre persone nella stanzetta e invece la presenza di un ragazzo davanti al bancone.

    Decise che prima se la sarebbe cavata prima sarebbe andato nel bosco a soddisfare le sue necessità e quindi si diresse verso il gruppo di persone. Ignorando il ragazzo davanti al bancone si presentò al trio, con un tonno abbastanza secco e irritato:- Buongiorno a tutti, il mio nome è Tessho. Sono l'ufficiale postale.- il suo sguardo si focalizzò sulla ragazza e sulla persona seduta al suo fianco. Sembravano tizi poco raccomandabili e fu in quel momento che comprese tutto. Doveva trattarsi di quella maledetta segnalazione. Non aspettò spiegazioni, aveva già capito e per quello, anticipando eventuali discorsi, prese a parlare: - Scusatemi, non vi avevo riconosciuto… certo è che potevate indossare il coprifronte! Ragazza dai capelli lunghi e tizio alto, se non sbaglio, dovreste essere i Ninja Accademici. Mi avevano avvisato che dovevano arrivare due tizi, ma mi sembrava di aver capito due ragazzi giovani. Tant'è..Immagino che siete qui per la lettera. Prego, seguitemi pure. Andiamo dietro al bancone che vi mostro il contenuto, avete la permesso no?- e voltando le spalle al duo abbassò, di poco, lo sguardo verso il moccioso – Piccoletto, nel frattempo, visto che questi due tizi sono ninja dell'Accademia ti chiedo di aspettare qui con tuo fratello, quello davanti al bancone, che dobbiamo fare cose da grandi ok?- furono le uniche parole che Kukuro rivolse ad Aoi di Suna, il vero Ninja Accademico.

    Quello di Kukuro non era un messaggio in codice rivolto ai Nunkenin, sebbene agli occhi dei non accademici poteva suonare esattamente in quel modo. In realtà Kukuro aveva completamente frainteso l'intera situazione. Probabilmente per il duo Accademico la scelta di togliere i loro simboli di riconoscimento si era rivelata una sorta di errore di valutazione. Ed ora non restava di capire come i due shinobi si sarebbero rivolti all'ufficiale o nei confronti della coppia di Nunkenin per risolvere quell'inghippo. Abbastanza fastidioso da mettere a rischio l'intera missione.
  10. .

    ~Post I
    Primo Approccio.




    Mi svegliai di soprassalto, il sudore grondava dalla mia fronte. Aprii gli occhi a fatica. Spostandomi le coperte mi portai in posizione eretta. Lo specchio posto davanti al letto rifletteva sulla sua superficie la mia schiena, marchiata a vista da numerose cicatrice. Alcune profonde altre meno, ma tutte precedenti all'inizio della mia vita da ninja.

    Dopo una doccia gelata mi rivestii e preparai a puntino il mio equipaggiamento. Quel giorno del resto non si sarebbe limitato ad essere un giorno qualunque. L'Accademia di nuovo mi aveva posto davanti ad un importante compito. O almeno così doveva sembrare. Di nuovo un combattimento. Di nuovo uno scontro pensato a tavolino. Sbuffai. La cosa non mi piaceva. Odiavo, profondamente, quel tipo di situazioni.

    Tuttavia non potevo rifiutare, almeno per il momento. E con quel mantra piantato in testa uscii di casa, dirigendomi verso le mura. Fortunatamente chiunque fosse stato, per quell'occasione, mi aveva risparmiato un viaggio verso l'Accademia stessa in quanto il messaggio, che avevo ricevuto pochi giorni prima, mi invitava a presentarmi all'ufficio amministrativo dell'Arena di Oto, nel Bosco dei Sussuri. Questo chiaramente mi lasciava a pensare che il mio futuro avversario si sarebbe trattato di un Otese, come me.

    Giunsi con leggero anticipo al luogo designato e entrando nell'Arena, o meglio nella struttura che circondava le ampie zone di combattimento dopo un paio di corridoi e un piano di scale mi trovai di fronte all'ufficio in questione. Bussai e qualcuno subito dopo mi invitò ad entrare. Un tizio, un semplice impiegato a quanto sembrava, si alzò e mi strinse la mano proferendo al contempo: - Benvenuto nell'Arena, Genin Kato Yotsuki. Ora attenderemo il suo futuro avversario. Qui, in mia presenza, deciderete insieme il tipo di zona di combattimento e poi potremo dare inizio allo scontro. -

    Annuii, senza esprimermi. Non avevo niente da dire, davvero. Le parole non sarebbero bastate.



    Primi tre post di presentazioni, a cui seguirà il combattimento.
  11. .

    Sussuri da Kuraidesu.



    Grado:

    D

    Tipologia:

    Indagine



    Trama:

    Due missive urgenti, una a distanza di pochi giorni dall'altra, provenienti entrambi da uno sperduto Villaggio, immerso nella più profonda foresta che unisce il Paese del Suono a quello delle Sorgenti Termali.

    La prima si trattava di una richiesta d'aiuto firmata dall'unico contatto accademico di quella zona: un vecchio Ninja in pensione. Mentre la seconda, sempre con il sigillo dello Shinobi, annullava la prima; limitandosi a dire che il problema non sussisteva.

    Tuttavia l'Accademia Ninja vuole assicurarsi effettivamente dell'eventuale pericolo e per questo ora sta formando un piccolo gruppo di Ninja, il cui compito è quello di indagare su quella strana serie di eventi.




    Partecipanti:

    Tre – Eventuale Quarto.

    Specifiche:

    A meno di grossolani errori la Quest non include situazione estremamente pericolose.

    L'energia richiesta ideale è la Gialla. Per il grado sia Studente che Genin vanno bene.

    Ritmo di posting: Max 10 giorni. Al termine scatterà un primo avviso, che consiste in una proroga in base alle esigenze del Player. Al secondo avviso tuttavia scatta la pngizzazione per quel turno da parte degli altri Player.

    No Edit: è una cosa su cui tengo molto. Questo vale per me e per i player; se si sbaglia si tiene l'errore, perché del resto nemmeno i ninja sono perfetti. Fa parte del gioco.




    Edited by ~Cube - 9/10/2016, 12:57
  12. .
    Ciao a tutti! Ryose non so se sei su Discord ma mi sono già messo in contattato con Sharingan e per lunedì/martedì dovrei riuscire a postare :zxc: !
  13. .

    ~Post 7
    Una fine, infelice.





    -E’ finito il vostro incubo…- furono le mie uniche, secche, parole in risposta al locandiere. Così io ed Hebiko, mettendo da parte la mia indole di fuggiasco e seguendo il suo piano, uscimmo a testa alta dal locale. Del resto avevamo liberato il villaggio dal giogo dei nunkenin. Guardai Hebiko, mentre camminavamo verso il municipio e notavamo, con immensa tristezza l’ammasso di cadaveri:- Non è la prima volta che uccido qualcuno… ma mai ho provato così tanto sollievo nel aver tolto la vita a quei bastardi. Ma non spiego molte cose. Dovremmo discuterne con Febh… al nostro ritorno.-

    Quando salimmo ed entrammo nel municipio ci trovammo davanti a delle scene a dir poco raccapriccianti. Nella mia carriera nei bassifondi delle città avevo visto situazioni al limite dell’umano, ma quello che mi si parò di fronte… bhè era frutto di un potere malvagio. Solo un essere sporco fino al midollo poteva in quei gesti così disumani. Appoggiai la mano sul volto, coprendo la bocca e il naso. Non scambiai una parola con Hebiko, concentrato come ero ad evitare eventuali trappole, le quali tuttavia notammo che erano già scattate scorrendo tra i vari locali del municipio. Aimè le mie speranze di ritrovare vivo Nouka si stavano terribilmente affievolendo. E quando giunti in quella che doveva rappresentare la sala conciliare le mie braccia si affievolirono… la malvagità, che conoscevo così tanto, aveva toccato quel posto. Numerose donne erano state incatenate e tremendamente violentate. Mi avvicinai di corsa notando la presenza di Nouka vicino ad una di esse, quella più in condizioni drammatiche. Il povero contadino era privo di vita, il suo volto era disperato. Una morte orribile. Mi voltai verso Hebiko, a stento trattenni l’ira:- Questo è il risultato della tua bontà… Nella disperazione non c’è altro che disperazione!- liberai spezzando le catene, con la wakizashi, quella che probabilmente era sua sorella e la consegnai in braccio ad Hebiko:- Nel Paese delle Sorgenti Calde c’è un detto: chi affida la fiducia a qualcuno deve prendersi la responsabilità delle sue azioni. Avevamo promesso a Nouka sua sorella e ora è tuo dovere salvarla, in quanto tua responsabilità di averlo lasciato libero. Corri verso il tempio! Sei più veloce di me! Forse la povera ragazza riuscirà a cavarsela. Io mi occuperò di queste donne! -

    Così io ed Hebiko ci dividemmo e il tempo successivo l’utilizzai per liberare e portare in salvo le donne prese prigioniere e affidarle alle cure degli abitanti del villaggio. Poi per ultimo presi il corpo di Nouka e lo trasportai fuori. Con molta cura lo trascinai verso la sua casa e vicino all’iniziare della foresta scavai, meglio che potevo, una fossa. Dopo molta fatica coprii la salma con la terra e piantai la wakizashi sopra alla tomba improvvisata. Un ricordo del suo coraggio. Probabilmente Hebiko si sarebbe accorto della mia azione e mi avrebbe raggiunto e se così fosse stato sarei rimasto in silenzio, per diverso tempo, poi ad un certo punto avrei proferito: - Non ho commesso molte cose buone nella vita Hebiko e ho quasi assaporato più volte il gusto amaro della morte. E ho capito una cosa: non ci si può fidare. Mai, sempre. A parte per una sola eccezione: per i propri compagni di avventura. In quel caso darei la vita. Del resto io e te siamo shinobi… – attesi qualche secondo, voltandomi così verso Hebiko, un soffio di vento placidamente sposto i miei capelli...

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    -… ma Nouka lo era?-



    Non dissi altro, presi la sacca e mi incamminai verso Oto. Ero sicuro che la mia compagna di avventura mi avrebbe seguito a ruota. Non mi voltai a salutare il villaggio di Anko.

    Una volta giunti a Oto…

    Ci trovavamo entrambi davanti all’Amministratore il quale aveva ricevuto direttamente dalle nostre voci il rapporto: la devastazione creata da quel duo, la disperazione degli abitanti, i lori vaneggiamenti,quei strani sigilli e la scomparsa stessa dei ninja. Appoggiai sulla scrivania del Jonin i coprifronte rigati e quei stranissimi anelli, guardandolo con riverenza profereii:-Jonin ci sono molti punti oscuri: chi è questo Lord Goemon? Che cosa sono quei sigilli? Inoltre non credo che quella razzia sia frutto del caso… forse è stato proprio fantomatico personaggio a ordinarla…- esposi così in pratica i miei ragionamenti esposti ad alta voce. Non mi aspettavo di certo una risposta, ma forse l’Amministratore ne sapeva qualcosa. Di certo ero sicuro di una cosa: avrei trovato vendetta.
  14. .
    CITAZIONE
    PG: Kato Yotsuki
    Grado & Energia: Studente Gialla *
    Altre cose: Niente.

    * E' possibile che in futuro molto prossimo o il grado o l'energia aumentino.

    Ok, so che forse sto esagerando con la domanda di partecipazione alla quest ma garantisco impegno e costanza. In ogni caso è chiaro che mi iscrivo con riserva vista la mia niubbiaggine ç_ç
119 replies since 1/6/2016
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