Posts written by Kaystar

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    I Genin Migliori


    Vivo: Il Primo Grande Fallimento




    Ero sicuro di me stesso, sentivo di poter salvare chiunque con la forza che avevo in quel momento, con l'energia che mi aveva dato quella piccola ragazzina con quelle poche parole che mi avevano spronato a quell'attacco dando tutto quello che avevo. Tutto però si trasformò in un incubo quando l'ostaggio venne spostato rapidamente davanti alla mia lama. Quella estrema velocità non era bastata, ero stato lento e avevo sottovalutato il mio avversario? l'unica cosa che sapevo e che oramai quella ragazzina era morta, trafitta dall'arma del suo rapitore e usata come scudo di carne umana e non avrei certo potuto colpirla. deviai il colpo di mia spontanea volontà quando vidi la ragazzina davanti a me lasciando che il colpo di spada andasse a vuoto. A quel punto fu anche facile schivare tutti gli altri miei assalti portati ad immobilizzare quell'uomo ma, per fortuna o bravura, riuscii a colpirlo con gli spiedi avvelenati vista la nostra vicinanza. Non riuscivo a non pensare a quella ragazzina..era mia la colpa della sua morte? potevo arrendermi e magari riuscire a salvarla senza spargimenti di sangue ma un bruto come quello la avrebbe davvero lasciata andare?

    Non avevo molto tempo per pensare però visto che l'uomo non mi diede il tempo di neanche un respiro. Lo vidi arrivare come un palla di cannone verso di me, preso da una corsa che aveva come unico obiettivo il mio corpo. Cercai di spostare il mio corpo dalla posizione in cui ma il dolore alle gambe non mi permetteva in nessun modo di muoverle. Erano bloccate li in quella posizione e i muscoli sembravano non voler rispondere a nessun comando. Non ebbi il tempo di spostarmi e l'unica cosa che potevo fare era cercare di difendermi meglio che potevo. portai le braccia davanti al corpo, pronto a far collidere la carica dell'uomo contro le protezioni che portavo sugli avambracci. Questo farà male.. Cercai di impastare una buona quantità di chakra in modo da evitare che l'attacco causasse troppo dolore ma poco prima che il corpo dell'uomo mi colpisse un secondo attacco, repentino, sibilò nell'aria. una folata di vento compresso e tagliente raggiunse le mie braccia lacerando al di sotto delle protezioni le mie braccia senza che io potessi fare molto. Per fortuna il chakra che avevo concentrato proprio in quel punto fu una manna dal cielo arginando i danni causati dall'uomo. [Slot Difesa I]Resistenza: Gialla + 3 Impasto
    Potenza: 30 - 15 differenza resistenza
    1.5 leggere divise tra le braccia


    A quel punto però arrivò anche l'impatto vero e proprio del corpo che come un missile si era diretto sulla mia figura. Mantenendo quella forma difensiva mi sarei trovato con le braccia a contatto dell'uomo e, applicando un po di forza cercai di spostarmi sul lato facendo continuare la sua corsa in linea retta. [Slot Difesa II]Resistenza: Gialla
    Potenza: 25 - 25 Protezioni
    Ferita Lieve sulle braccia da contusione
    Per lo più quell'attacco mi fece perdere l'equilibrio viste le gambe totalmente paralizzate dal sovraccarico di lavoro dei muscoli.

    Speravo fosse finita li, vista la stazza del mio avversario si sarebbe sicuramente dovuto fermare per un attimo prima di continuare il suo assalto, ma anche questa volta mi sbagliavo. Con un movimento repentino cambiò di scatto la sua traiettoria di novanta gradi, per poi continuare una seconda volta mettendosi nuovamente in rotta di collisione verso di me. Ancora no..muovetevi gambe! da terra riuscivo semplicemente a vedere quell'uomo avvicinarsi sempre di più verso di me. Per fortuna il suo attacco era abbastanza telegrafato e molto simile al primo, mi aspettavo nuovamente lo stesso vento che aveva utilizzato poco prima quindi, calcolando bene le distanza, puntai la scimitarra a terra, usandola come perno per muovere il mio corpo verso l'esterno e uscendo dalla sua traiettoria. [Slot Difesa III]Riflessi: Gialla + 2 Impasto

    Ancora una volta però l'uomo girò su se stesso, rimettendosi in rotta di collisione. Ora basta però, non posso continuare così. Dovevo trovare il modo di evitare di essere bloccato in mezzo a quelle cariche devastanti. Mi ero accorto che in quel secondo attacco nessuna folata di vento era stata generata dalla carica, dovevo sperare che anche per quest'ultimo attacco non ci fosse stata. Mentre l'uomo si avvicinava, sempre con l'aiuto della scimitarra, alzai il mio corpo facendo perno sul terreno, Sarei rimasto fermo in quella posizione fino a quando l'uomo non sarebbe stato abbastanza vicino e, a quel punto, avrei lanciato il mio stesso busto verso di lui, le protezioni poco prima avevano tenuto e, forte di quello, le avrei utilizzate per difendermi da quell'ultima carica e, soprattutto, per cercare di trovarmi spostato insieme a lui grazie proprio alla sua carica. [Slot Difesa IV]Riflessi: Gialla
    Resistenza: Gialla
    Potenza: 25 - 25 Protezione
    Ferita Lieve al busto


    A quel punto, muovendo il peso un po' verso destra la forza mi avrebbe semplicemente mosso verso l'esterno, dandomi modo di girare su me stesso abbastanza velocemente da trovarmi faccia a faccia con il suo corpo che stava passando oltre.
    Fu a quel punto che dovevo prendere la palla al balzo ed agire. Recuperai tutte le forze che avevo in corpo e cercai di portare un fendente orizzontale diretto verso la testa del mio avversario. Avrei anche, quando l'attacco sarebbe stato quasi a contatto, fatto fluire il chakra direttamente sulla lama della scimitarra in modo da prolungarla se non fosse stata abbastanza lunga per raggiungere il bersaglio e assicurarmi di tagliare più carne possibile. [Slot Azione I]Impasto Basso (3 Tacche)
    Velocità: Gialla + 1
    Forza: Gialla + 2
    Potenza: 20 + 10 lame di chakra


    subito dopo avrei estratto quattro spiedi tenuti tutti con la stessa mano lontana dall'impugnatura della scimitarra e, con un veloce movimento li avrei lanciati, uno di fianco all'altro, verso il viso dell'energumeno, cercando di mirare all'altezza degli occhi [Slot Azione II]Forza: Gialla + 3
    Potenza: 5 a spiedo


    Iniziavo a sentire parecchio dolore alle braccia ma quello alle gambe sembrava pian piano affievolirsi, sarei riuscito a riprenderne il controllo di li a poco? Dovevo comunque assolutamente rendere la vita difficile a quell'uomo che, stranamente , poco prima mi aveva fatto capire che forse il suo vero bersaglio ero proprio io. Mi aveva chiamato merce..perchè? cosa cercavano da me e a cosa gli servivo? ero comunque nuovamente a terra, ci potevo fare poco..quel tipo mi aveva sbattuto da una parte all'altra senza problemi semplicemente caricandomi con il suo possente corpo. Cosa volete da me!? cosa siete venuti a fare!? Davo per scontato non fosse da solo visto il gran numero di esplosioni simultanee. Ero palesemente ancora in grande difficoltà e soprattutto ancora la perdita dell'ostaggio mi oscurava la mente con rabbia e dolore.



    Chakra: 10/20
    Vitalità: 6.5/10
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità: 200
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: Difesa
    2: Schivata
    3: Difesa
    Slot Azione
    1: Difesa
    2: Fendente
    3: Lancio Spiedi
    Slot Tecnica
    1: Lame di Chakra
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Spiedi × 3
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 2
    • Fumogeno × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1

    Note
    ///





    Edited by Kaystar - 7/10/2021, 15:35
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    Gekidan Yurei


    Il Chakra Adesivo!


    Era proprio come pensavo, quella persona davanti a noi non era chi voleva farci credere. Fui semplicemente felice per aver avuto ragione ma, come anche detto, non mi interessava minimamente di chi fosse veramente, mi bastava solo il fatto che mi avesse scelto, questo diceva molto di lui.. aveva fatto bene. Fu a quel punto che il nostro amico travestito evocò davanti a noi un grosso baule. Non fu difficile capire di cosa si trattasse una volta aperto e guardato il contenuto in quanto era bello pieno di vestiti da donna, protesi perfette per quello che dovevamo compiere. In più, in uno scrigno di miglior fattura o semplicemente meglio tenuto, erano presenti alcune protesi più piccole, dettagli per far sembrare ancor più veritiero il travestimento da donna dai facili costumi.

    Ascoltai concentrato la spiegazione che Kuroro ci stava dando sull'utilizzo della nuova tipologia di chakra che dovevamo apprendere per utilizzare al meglio le protesi sopracitate. Non fu come sulla nave per il chakra repulsivo o come ad Azumaido per quello distruttivo. Questa volta non avevamo il tempo a correrci dietro e lo stress della situazione a darci noia, ci trovavamo in un ambiente calmo e completamente per noi e per la nostra concentrazione. Mi ricordavo bene come le altre volte ero riuscito a sbloccare i vari passaggi per manipolare nei modi più disparati le due tipologie di chakra che conoscevo. Immaginare molle o esplosioni questa volta non mi avrebbe aiutato per nulla. si trattava di un chakra completamente diverso, uno strato di colla che doveva trattenere assieme me e tutto ciò che era all'esterno e che entrava in contatto con la mia persona. Chiusi gli occhi concentrandomi il più possibile e tenendo in mano un piccolo tatuaggio. Cercai di sentire la connessione tra me e l'oggetto, mentre concentravo un piccola quantità di chakra sulla mano che tenevo con il palmo in alto e con sopra l'oggetto. Non era per nulla facile.. ogni volta che pensavo di aver trovato una quadra nella sensazione che l'oggetto mi restituiva sembrava poi divincolarsi subito poco dopo. Ripensai alle parole dello strano ninja travestito: Non doveva essere utilizzato come collante..bensì come se si trattasse di elettricità!

    Mi tornò in mente l'immagine di un gioco che mia madre era solita preparare quando ero molto più piccolo di ora. Avevo circa sei.. se non sette anni e semplicemente, per farmi ridere e iniziare a spiegarmi qualche stupidaggine sulla fisica, mia madre prendeva una penna e la sfregava su di un vestito. Quello sfregamento causava un qualche fenomeno fisico che al tempo non conoscevo assolutamente e, dopo qualche secondo, le permetteva di rendere quella penna un oggetto che riusciva ad attirare i miei sottili capelli neri.


    Non ci pensai due volte, recuperai il ricevitore che avevo lasciato sul tavolo al mio fianco e mi fiondai sul baule pieno di vestiti. Ero alla ricerca di uno specifico tessuto, per essere precisi un qualsiasi indumento fatto di lana e, tra tutto quel ben di dio, non fu difficile trovarne effettivamente uno. Iniziai a sfregare il ricevitore sul quel capo d'abbigliamento con forza..e qualche secondo dopo lo avvicinai alla corta peluria che avevo sull'avambraccio. I peli iniziarono a muoversi per andare verso il ricevitore..ecco creata l'elettricità statica di cui parlava il nostro mentore. Si tratta quindi di ricreare un effetto simile a questo utilizzando il chakra? non dovrebbe essere difficile per me.. alla fine il Raiton dovrebbe essere il mio elemento.

    Tornai a concentrarmi, questa volta con l'immagine del processo che avevo appena messo in pratica. Immaginai il tutto nei minimi particolari: Il chakra, come dei piccoli elettroni in ricerca di un nucleo al quale legarsi, si muovevano frenetici all'interno del mio corpo e, per riuscire, dovevo re-indirizzarli verso il luogo in cui sarebbero serviti, in questo caso la mia mano. Non fu difficile, alla fine ormai ero abituato a utilizzare il chakra e muoverlo all'interno del corpo, non ero più uno studentello da quattro soldi. Quando quello sciame di elettroni furono in posizione cercai di trovare l'obbiettivo al quale si sarebbero dovuti legare.. l'oggetto, in questo caso il tatuaggio, era li, inerme. Lo potevo sentire sulla mia pelle e, pian piano, cercai di far interagire il chakra con esso, proprio come se tra le due pareti create dal mio palmo e dal tatuaggio, una folta coltre di elettroni impazziti andassero a sbattere contro qualsiasi cosa ci fosse sulla loro strada. Sarebbe bastato tutto ciò per rendere efficace quella tipologia di manipolazione?

    Nel caso fossi riuscito a controllare il chakra adesivo mi sarei messo al lavoro per creare il miglior travestimento possibile. Il primo tentativo fu un completo fallimento. Che ne dici Kuroro? potrebbe andare?



    Non era proprio il massimo come donna ben voluta..il tutto comunque rispecchiava le mie grandi doti di travestimento..completamente nulle. Con un po' di aiuto, dato direttamente dal più esperto in quella stanza, sarei riuscito a raggiungere un risultato accettabile.. Anzi, forse fin troppo incredibile per le mie capacità.



    Sei veramente un genio dei travestimenti! Quasi stentavo a crederci..Sembravo veramente un'altra persona. In più con qualche consiglio Kuroro riuscì anche a farmi perfezionare una voce abbastanza credibile per la situazione..probabilmente non avrebbe retto alla grande in qualsiasi situazione ma, sicuramente, era meglio del tentativo che avevo fatto appena ci eravamo conosciuti. Sicuramente sarebbe stato meglio per me non parlare troppo ma, nel caso, potevo avere qualche speranza. Sono pronto.. ehm.. pronta. qual'è la prossima mossa?

    [Note]Ho lasciato comunque a te la decisione se il mio pg riesce o no nell'usare il chakra adesivo come si dovrebbe fare in addestramento, l'ultima parola è tua su questo ;)


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    Un Grido Nel Freddo


    Il Ritorno al Gelo



    Erano passato ormai parecchio dall'ultima volta che ero stato ad azumaido, quel caldo e accogliente luogo che ormai era perennemente nella mia testa a disturbarmi ogni giorno e notte. Mi ricordavo benissimo tutti i volti delle persone che avevo conosciuto, non che fossero molte. Yusica.. La sciamana del villaggio dove mi ero rifocillato dopo aver conosciuto quel simpatico ragazzo dai capelli d'oro.. Momin. Ormai mi era chiaro che centrava proprio lui con quello che stava accadendo nella mia mente e, forse, l'unico modo per far smettere tutto ciò era proprio tornare in quel posto. Mi sarebbe piaciuto sicuramente rivedere la donna dai capelli rosa, avevo alcune domande anche per lei, forse mi sarebbe stata utile per capire cosa stava succedendo nei miei sogni. Non potevo certo andare avanti con quella voce che martellava nella mia testa ricordandomi sempre di non essere più solo ma di essere accompagnato da colui il quale mi aveva donato un potere strettamente legato ala morte stessa: la possibilità di controllare i morti.

    Mi alzai dal letto sgangherato nella cantina del Robatayaki - una schifezza perennemente umida - sapendo già cosa stava arrivando. Si trattava di Jinka che, con il suo passo svelto da gestore di bistrot, si stava avvicinando alla porta. Aprii velocemente prima che lui la potesse raggiungere guardandolo con un sorriso spento e stanco. L'informazione che mi vene data fu veramente strana, una strana creatura, simile ad un pipistrello fin troppo cresciuto, aveva lasciato un messaggio per me, un messaggio abbastanza criptico per una persona che non conosceva bene come era solito spostarsi il Mizukage ma si dava il caso che io ne fossi abbastanza informato. La Spirito indomito aspettava. Un messaggio conciso e di poche parole ma che mi fece immediatamente capire che la mia presenza era richiesta al porto, equipaggiamento e mente pronta per il tanto atteso viaggio verso Azumaido. Il mio secondo si alzò subito dopo di me raccogliendo le sue cose e, senza spiaccicare una parola, iniziò a seguirmi, cappuccio abbassato, fino a che non fummo arrivati al porto. Li la ave ci stava aspettando in tutta la sua bellezza..se così si poteva chiamare. ma ciò che più mi interessava era raggiungere e ritrovare il Kage: Doveva essere da qualche parte! Volevo assolutamente sapere per che motivo dovevamo andare ad azumaido e, soprattutto, se in qualche modo centrasse Momin.

    Nel caso avessi incrociato Samoru - ricordate quel vecchio ubriacone che sapeva manovrare una nave anche in acque completamente ostili e dove nessuna altro sarebbe stato capace di mantenere il controllo? - avrei tirato giù il cappuccio e lo avrei salutato porgendogli una bottiglia di grappa di media qualità datami dal buon Jinka. Ti trovo bene Samoru. un piccolo pensiero per il miglior capitano di Kiri. Anche oggi diretti ad Azumaido? Effettivamente ancora non ero a conoscenza della meta, ne del perchè mi trovassi li, e il tutto mi metteva un ansia terribile.

    Nel caso avessi trovato il Mizukage avrei da subito accennato un inchino seguito a ruota dal mio secondo, omaggiando la sua figura, e mi sarei permesso di fargli la fatidica domanda. Al suo servizio, Kensei-sama. Dove siamo diretti? saputo di Azumaido avrei continuato imperterrito senza dare adito a nessun tipo di emozione. La ringrazio per aver pensato anche a me per questo viaggio. Azumaido nasconde ancora molti segreti a cui sono strettamente legato. Spero vivamente di sciogliere una delle tante matasse per capire tutto ciò che sta accadendo a me e a quel luogo. E' un onore per me accompagnarla.

  4. .

    Gekidan Yurei


    Alla scoperta di nuove abilità


    La figura che mi stava davanti mi metteva un po' di ansia, sembrava una di quelle persone completamente fuori luogo e vestita come un matto..ma sicuramente sapeva il fatto suo: Riusciva a modulare la sua voce in maniere impensabili per me. Quando fummo informati delle capacità del nostro bersaglio mi trovai preso alla sprovvista. Si trattava di una normalissima persona e, anche per questo, dovevamo lavorare in maniera diversa dal solito. Non potevamo mica presentarci davanti a lui e tagliuzzarlo a suon di spade, ne potevamo soffiargli del fuoco sul corpo lasciandolo carbonizzato. Si trattava di una missione completamente furtiva in cui ci saremmo avvicinati a lui e lo avremmo neutralizzato senza lasciare tracce.

    Fu a quel punto che l'altro ragazzo, il sunese, prese la parola, iniziando a sproloquiare su quanto gli facessero schifo le prostitute e che travestirsi da una di esse lo avrebbe messo in difficoltà. Un ragionamento abbastanza strano a mio dire.. Ok che non ti faccia piacere averci a che fare ma cosa ti costa impersonarne una per qualche ora in modo da riuscire ad avvicinarsi al nostro bersaglio? Chissà cosa gli era successo che aveva portato a questo odio..Magari era proprio il lavoro di sua madre. Non me ne interessai molto comunque, ma tutto ciò poteva portare alla perdita di uno dei ninja del team, e ciò avrebbe reso il tutto più difficile. Per fortuna le parole dello strano figuro che avevamo davanti riuscirono a farlo ragionare. Non riuscii a mantenere la serietà quando sentenziò che un ninja doveva seguire gli ordini alla lettera, utilizzando un esempio molto forte quale il farsi inculare da un maiale.. Beh ognuno ha i propri modi di farsi seguire e di convincere gli altri. Con quelle parole comunque convinse il sunese a obbedire e seguire il piano dell'infiltrazione.

    Fu a quel punto che finalmente questo Kuroro rispose al mio dubbio sui travestimenti di difficile creazione e utilizzo sui nostri corpi. Per fortuna non stavamo parlando con il primo sprovveduto, erano teatrali alla fine e quello era una parte del loro lavoro. Da quel discorso iniziò a venirmi in mente anche una strana idea.. e se lui in quel momento stesse già indossando il suo costume? Stavamo davvero parlando con Kuroro o stavamo semplicemente parlando con un ninja travestito in maniera perfetta? Mmh, chakra adesivo e.. lo ho visto utilizzare altre volte ma non sono mai riuscito a emularne gli effetti, forse mi sono concentrato troppo nell'imparare altre qualità del chakra fin a perdere di vesta quel che serve per riuscire a renderlo adesivo.. come funziona? ci puoi insegnare? feci una pausa veloce, cambiando posizione e passando il ricevitore con cui stavo giocando nell'altra mano. Lo stai utilizzando anche adesso? o sei davvero Kuroro? anche se lui avesse cercato di rispondere avrei continuato imperterrito Tranquillo, non devi per forza rispondermi, alla fine che mi dia il lavoro Kuroro, Hisida, Kirito o Shimada non mi importa un granché. nel caso fosse un travestimento.. Beh.. Complimenti, non si nota minimamente!


  5. .

    Where Everything Started


    Adagio: Scelte Difficili



    Una nottata come quella era un evento quasi leggendario e io mi ero proprio trovato al centro del ciclone. Si trattava di una fortuna o di sfortuna? Di sicuro conoscere due delle figure più importanti del mondo in cui era nato ero degno di nota! Per quanto riguardava invece il mio magnifico sensei..beh, se ne stava ancora nei paraggi a constatare la situazione. Non che lo avessi visto con i miei occhi eh, semplicemente mi fu detto in un secondo momento. Aveva detto che sarebbe andato a chiamare il Kage ed effettivamente almeno quello era stato capace di farlo.. chissà se si era accorto fin da subito della vera identità dell'avventuriero che si era palesato agli alti e perlati cancelli di Konoha. Sta di fatto che il mio comportamento, forse, non era stato molto rispettoso verso quella figura e non potevo certo esimermi da delle scuse. Mi dispiace molto per come la ho trattata signor Itai-sama, spero capisca la situazione e non prenda il mio essere stato sospettoso verso di lei. E' un piacere conoscere l'Itai Nara di cui hanno parlato libri e giornali. Accennai un inchino verso l'uomo e successivamente mi feci da parte, lasciando che i due continuassero il loro discorso. Fu peculiare che Raizen, fin da subito, opto per prendere il suo vecchio amico per lo stomaco con la proposta di un panozzo di mezzanotte. Mi venne l'acquolina, non riuscii a controllarla visto che ormai era qualche ora che non mangiavo. A quel punto l'attenzione dell'Hokage si rivolse verso di me, un giovane ninja inesperto che si era trovato in quella situazione inusuale. E' arrivata l'ora della strigliata. beh, me la merito..Non capire che si trattasse di un ninja del calibro del signor Itai è un bello sbaglio. Chissà cosa avrebbe fatto se stuzzicato a dovere.. Avrebbe potuto probabilmente spazzare via un quarto del villaggio semplicemente muovendo un braccio e io mi ero messo a parlare con lui dei suoi problemi..il modo più facile per farlo arrabbiare. Complimenti, Kyojuro. Contro le mie aspettative non venni punito dal Kage, anzi, da subito notò che non ero un guardiano e, sagacemente, capì che ero li per un apprendistato - forse per quello non mi aveva fulminato sul posto per lo scarso lavoro che avevo eseguito - e dall'alto della sua stazza mi chiese del mio superiore. Hokage-sama, il mio superiore dovrebbe essere venuto a chiamarla, è partito immediatamente appena abbiamo accolto il signor Itai.. A quel punto senza troppi giri di parole venni invitato da Rizen a presentarmi in amministrazione di li a pochi giorni in modo da venir collocato sotto un nuovo responsabile. Non potei trattenere un leggero sorriso, alla fine ero contento di poter finire sotto un altro ninja con magari più voglia di insegnarmi qualcosa di utile e non come rubare soldi a poker. La domanda che arrivò successivamente però oscurò questa mia felicità. Mi era stato richiesto di fornire il nome del mio attuale responsabile, in modo che si potessero prendere le adeguate azioni. Cosa sarebbe successo a Yasuke? in cuor mio mi sarebbe dispiaciuto molto far finire nei guai quell'uomo..Non era una cattiva persona, forse un po' nullafacente, ma sicuramente nel suo cuore non c'erano macchie di grossa entità. Il suo nome è.. Mi fermai un momento per poi proseguire a voce poco più alta Il suo nome è Yasuke Nara, voglio però assumermi la colpa di quello che è successo. Se il signor Itai fosse stato veramente un pericolo per il villaggio il signor Yasuke sarebbe sicuramente stato più veloce di me a raggiungerla e avvertirla. Penso sia per questo motivo che ha lasciato la sua posizione di guardiano per raggiungerla! abbassai il capo inchinandomi nuovamente. chissà se Yasuke, che nascosto stavo guardando la scena, avrebbe preso quel mio gesto come un monito per il futuro, un aiuto che doveva servire a cercare di decurtare una parte della colpa da lui e evitare una più grande punizione. L'Hokage avrebbe creduto alle mie parole o avrebbe letto che sotto sotto stavo mentendo per proteggere la persona che mi aveva messo in quella spinosa situazione?

  6. .

    Gli Abiti della Nebbia


    Il Rituale Del Sangue



    La grande sala era ormai piena di ninja kiriani, tutti quelli che avevo già conosciuto più la nuova arrivata, avevo già capito che il discorso degli accadimenti di Azumaido si sarebbero protratti in un altro momento. Tutto ciò però mi infastidiva, nella mia mente era troppo importante capirci qualcosa in più.. Stavo per prendere parola per finalmente fare le mie richieste quando la voce del Mizukage ruppe il silenzio, poco prima della mia. Mi zittii subito, quasi inconsciamente, la sua voce mi provocava una sensazione di inferiorità, mi sentivo schiacciare solo udendolo. Il suo discorso iniziò con delle parole di monito, dovevamo diventare qualcosa di più, diventare i migliori..fosse così facile, forse il Mizukage non si ricordava degli avvenimenti al villaggio, quando febh si era presentato senza preavviso, migliori anche di un ninja come lui? Impossibile.. o almeno non al momento. Comunque non mi soffermai molto su quei pensieri. Continuavo imperterrito a battere le dita sul mio polpaccio, come in preda ad un tic nervoso in piena regola che sembrava non volersi fermare. Il discorso si spostò sulla situazione tra Kiri e Oto, una situazione che sembrava rosea ma che fece venire a galla alcuni dei progetti del Mizukage stesso. Si sentiva un forte astio verso l'accademia nelle sue parole che volesse smantellarla in qualche modo insieme ad Oto? Un compito difficile se non impossibile ma che iniziò a togliere quelle brutte sensazioni dal mio corpo. La frase che più mi colpì di più fu proprio: "La pace è una menzogna. C'è solo la passione" Cosa intendeva? è vero che la pace è difficile da raggiungere e ancora molto lontana anche sotto l'organizzazione accademica ma sicuramente non è una menzogna. Iniziai a pensare a quelle parole sempre più intensamente..Cos'è la pace? e cosa la rende tanto speciale e necessaria? ma soprattutto..raggiungere la pace tramite la guerra è davvero giusto? o ci porterebbe semplicemente in un circolo vizioso che non farà altro che scatenare nuovamente altre guerre? Se fosse proprio la pace il problema? il cercare con così tanta convinzione quel barlume di speranza in una parola che ormai sembrava aver perso il suo vero significato..Portare felicità, tranquillità e benessere. Forse questo mondo era creato apposta proprio per essere governato semplicemente da dolore, sofferenza e futilità e in tutto questo non c'era spazio per quella che noi chiamiamo pace. Potrebbe davvero esistere un mondo di soli vincitori? un mondo di sola pace? un mondo di solo amore?

    Quando il Kage finì il discorso ci chiese di ferirci per lui e lasciare cadere il nostro sangue a terra. Quasi senza pensarci smisi di picchiettare la gamba e guardai il palmo della mia mano destra da cui, pochi attimi dopo, iniziò a fuoriuscire un piccolo ricevitore appuntito. Con un gesto veloce della mano feci in modo di recuperarlo a mezz'aria per poi andare direttamente a ferire il palmo della mano opposta. Il sangue iniziò a colare, goccia dopo goccia, sul pavimento dove il rituale era cominciato. Davanti ad ognuno di noi si generò un piccolo altare con sopra una spada dalle forme invidiabili e dalle decorazioni eccelse. Un dono degno di un Daymio a dei semplici genin? Cos'erano quelle spade? ma ancor più importante era il fatto che solo cinque dei ninja ne avevano davanti una ad una occhiata più approfondita. Davanti a me, sull'altare, era presente semplicemente un rotolo mentre il luogo dove doveva essere posizionata la lama era vuoto. Guardai con attenzione e notai anche un piccolo sigillo proprio in mezzo agli altri due oggetti. Cos'era tutto questo?

    Fudoh sembrò reagire per primo iniziando subito un discorso impegnato e esponendo le sue perplessità su ciò che aveva appena detto il Kage. Non sembrava essere d'accordo con lui, anzi.. ad un primo ascolto sembravano proprio su due strade differenti quasi al cento per cento. Sapete.. mi sentivo molto confuso, tutti quei discorsi mi stavano continuamente mettendo in testa una miriade di domande a cui non riuscivo a trovare una risposta. Parlavano di giustizia.. alleanza.. ma sapevano davvero di cosa si trattava? I miei pensieri tornarono a poco prima fino a che non presi il coraggio di intervenire. Non ho ancora molta esperienza ma dirò la mia. Senza farmi scrupoli di nessun tipo. feci una piccola pausa di riflessione. Alleanze, giustizia, doversi difendere dagli attacchi di altre organizzazioni o villaggi.. è tutto sbagliato. E' proprio il mondo ad essere sbagliato. Un mondo in cui i bambini vengono rapiti dalle proprie madri, un mondo dove, cercando di instaurare una pace, facciamo nascere nuove guerre, un mondo dove la ricerca del potere è così importante.. Questo è un mondo marcio. fino all'osso.. nuovamente mi fermai per riprendere fiato. Io credo che Kiri possa creare ciò che gli altri non vedono. un mondo di soli vittoriosi. Un mondo di sola pace. Un mondo di solo amore. un mondo perfetto sotto un'unica bandiera riportante il simbolo della nebbia. Mi fermai a quel punto. Ero sicuro di aver detto ciò che davvero pensavo? cosa avrebbe pensato il Kage delle mie parole? in me si sarebbe potuto vedere un piccolo sentore di indecisione che venne spazzato via dall'immagine del viso di Kimiko. In un mondo del genere lei sarebbe stata ancora al mio fianco..

  7. .

    Where Everything Started


    Adagio: L'Arrivo dell'Hokage



    Forse era stato troppo.. andare subito a toccare gli argomenti spinosi appena incontrato un uomo non era la cosa migliore da fare. Le sue risposte non tardarono ad arrivare, fredde come il ghiaccio del luogo da cui arrivava, la fredda e nebbiosa Kiri. Non mi feci tangere da ciò che disse, non ero il primo ragazzino che si spaventava perchè un quarantenne intimava che ci avrebbe ucciso tutte se solo avesse voluto. Certo era che se fosse stato davvero l'Itai Nara che tutti conoscevano forse..e dico forse..nemmeno l'Hokage avrebbe trovato facile il bloccare quello shinobi, e sicuramente io non avrei potuto aiutare molto in quel frangente. Sentenziò alla fine di non voler proprio parlare di quelle cose e non potevo fare altro che soddisfare i suoi desideri, continuare per quella strada non avrebbe giovato ne a me ne a lui. Fu proprio in quel momento che arrivò finalmente la persona che tutti e due stavamo aspettando. Si presentò alle nostre spalle nella sua magnificenza, un uomo di alta statura che torreggiava sopra di me di molti centimetri e, con la sua imponente stazza, sembrava portare dietro di se l'intera forza del villaggio. sul suo volto si era stampato uno sguardo talmente stupito che non era difficile capire cosa stava accadendo in quel momento.. Itai Nara era davvero davanti a noi, ma era qui in quale veste? Signore! è un onore vedervi qui, quest'uomo si è presentato come Itai Nara..chiedeva di lei Accennai un piccolo inchino prima di farmi da parte in modo che i due potessero stare faccia a faccia. Dovrei congedarmi? ora che è arrivato potrei essere di troppo.. e dov'è Yasuke? Effettivamente il guardiano ancora non era tornato..o almeno non si era ancora fatto vedere..cosa sarebbe potuto succedere di li in poi? distruzione e paura o comprensione e dolcezza? solo loro potevano sapere le intenzioni gli uni degli altri. Nel caso comunque l'Hokage mi avesse congedato, con un veloce inchino avrei salutato le due figure e mi sarei spostato all'interno del villaggio, in modo da dare il giusto spazio ai due per discutere.

  8. .

    L'Alba del Chaos


    Rapido: Furia Controllata



    La situazione in cui eravamo finiti non sembrava delle migliori. Le guardie si facevano avanti come uniche persone con un briciolo di potere in quel villaggio mentre i due bambini, palesemente spaventati da cosa stesse succedendo, non sapevano più cosa fare per evitare le loro angherie. Il mio farmi avanti non era servito a a nulla se non spaventare i miei compagni. Asami fu la prima, oltre me, a farsi avanti e a cercare di mediare con gli armigeri che avevamo davanti ma anche lei con scarsissimi risultati, le intimarono perfino di stare ferma sul posto mentre loro continuavano a divertirsi con quei due poveri ragazzi. Guardavo quella situazione e sempre più ai miei occhi sembrava semplicemente il classico abuso di potere verso chi non poteva difendersi, proprio ciò che io, un Renguku, dovevo fermare sul nascere in qualsiasi modo. Sentii anche una nuova voce dietro di noi, proprio dove era posizionato il nostro compagno di ventura, sembrava parlare con qualche altra persone spiegandogli cosa stesse accadendo Invece di parlare dovrebbe venire ad aiutarci..che ha in mente? Non sarebbe sicuramente stato facile uscire da quella situazione..avrei provato a parlare ancora con loro in modo da provare a liberare il ragazzo nelle loro grinfie ma senza una buona moneta di scambio come avremmo fatto?

    Tutto però cambiò quando il ragazzo più piccolo si mosse verso di me, rifugiandosi dietro alle mie gambe e mostrando il lato più tenero e visibile di un ragazzino. Una persona il lacrime che si rifugia dietro di te non mente, è una persona in estrema difficoltà che deve essere protetta a costo della vita. questo mi era stato insegnato e in questo credevo ormai da parecchi anni. Strinsi con forza l'elsa della spada, potevo sentire il tessuto con cui era stata rivestita, proprio come se si trattasse di una Katana delle migliori fatture. Le sue parole scossero la mia anima con la forza delle fiamme più ardenti del soffio di un drago. non potevo non agire, qualcuno mi avrebbe fermato? Asami si spostò velocemente davanti a me e di conseguenza al bambino, che stava sempre più stringendo la mia gamba probabilmente per paura. Le sue parole cercarono di far rilasciare il ragazzo in mano alle guardie, mettendo la sua stessa vita sul piatto, si sarebbe presa la colpa di qualsiasi cosa avessero fatto i ragazzi ma nel mentre successe anche l'incredibile. La guardia che teneva il maggiore dei fratelli infilò la sua lama nelle giovani carni causando un forte grido di dolore che esplose per miglia. fu proprio a quel punto che nei miei occhi scomparve qualsiasi dubbio, qualsiasi paura e sentii una strana energia caricare il mio corpo. Non si trattava di adrenalina, bensì proprio il mio chakra che quasi inconsciamente si stava concentrando in grande quantità nelle mie gambe. Con uno scatto laterale mi portai al fianco di Asami, ferma davanti a me, quasi a cercare di nascondere quello che stava succedendo ai miei occhi. Fu a quel punto che, ad una velocità impensabile per un genin appena uscito dall'accademia, scattai verso il mio avversario, probabilmente concentrato a far soffrire quel povero ragazzo. Arrivati ad una distanza di poche decine di centimetri avrei mosso la mano in modo da rovesciare la presa sulla scimitarra e, trovandomi al fianco del torturatore mediante un velocissimo movimento circolare avrei cercato di colpire la spada con cui stava ferendo e minacciando il giovane, spostandola con forza verso la guardia e successivamente verso il basso, tenendo poi ferma poi la lama in modo da bloccarne la risalita. speravo che l'azione, portata così al limite delle mie capacità, riuscisse a far desistere le guardie dal continuare con quello che stavano facendo, speravo di essere sembrato abbastanza forte da spaventare quei brutti ceffi. [Slot Tecnica I] Dimezzo il costo della tecnica.
    Impasto Medio (6 tacche)
    1.5 leggere sparse nelle gambe da sovraimpasto
    OverCap Velocità -> semiparalisi gambe per 2 round
    Potenza: 20
    Forza: Gialla + 4 (3TA + 1I)
    Velocità: Gialla + 8 (3TA + 5I)
    Spesa totale Chakra: 4.5 Bassi
    Ho ipotizzato fossimo a meno di 18m di distanza visto che non era specificato


    A quel punto, in qualsiasi caso, avrei fatto sentire la mia voce di fianco alla guardia, ormai vicinissima a lui e, cercando di essere più serio possibile cercai di aggiungere al tutto qualcosa che aiutasse a convincerli. Finiamola qui, spiegateci cosa sta succedendo in nome dell'Hokage e del Kokage. Non vorrete mica farvi nemici dei rappresentati delle più alte cariche che esistono in questo pianeta. Abbiamo il dovere di riferire direttamente a loro ciò che sta succedendo in questo villaggio e partire con la tortura non si addice per niente ad instaurare una buona fama. Non avevo attaccato direttamente l'uomo proprio per evitare di ferire qualcuno, non volevo combattere con le guardie ma non potevo nemmeno lasciare che il ragazzo venisse ferito. Quella fu l'unica azione che mi venne in mente di intraprendere per fermare il flusso di azioni e avere altro tempo per parlare generando un'ipotetico stallo. In che cosa ci siamo cacciati?

    Chakra: 15.5/20
    Vitalità: 8.5/10
    En. Vitale: 28.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità:  200
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Corsa Fulminea
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Spiedi × 10
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 2
    • Fumogeno × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1

    Note
    Semiparalisi Gambe 0/2
    Tecnica Economica 0/2




    Edited by Kaystar - 15/9/2021, 11:26
  9. .

    Il Rotolo Maledetto


    Che la Missione abbia Inizio



    Era stato chiaro Tasaki, il caposquadra sarebbe stato Shu della sabbia..ma chi era? fino ad ora avevo conosciuto Tasaki e Daisuke, nessuna traccia di questo Shu, successivamente però ripensai alle parole dell'uomo di mezza età.. effettivamente lui era stato quello che aveva messo sul tavolo la questione della trasformazione e, soprattutto, aveva fatto intendere specificatamente che per quella missione lo avremo potuto chiamare con il nome Daisuke quindi di conseguenza quello non era il suo vero nome e ora, con l'aiuto di Tasaki, lo avevamo scoperto. Bene, lascia fare a noi Tasaki..quel rotolo è già nelle tue mani.

    Quando poi il ninja Otese si congedò andando a parlare con l'oste rimammo solo noi al tavolo, a guardarci gli uni con gli altri. Dovevamo pensare ad una strategia comune da mettere in atto, presi parola per primo mettendo in tavola quello a cui stavo pensando e che immaginavo fosse la strategia migliore da attuare. Bene, quindi Daisuke sarà il caposquadra.. guardai negli occhi il ninja di Suna. Potremmo iniziare a spostarci in camera, non vorrei far sentire a gente a caso ciò che vogliamo fare dissi a voce piuttosto bassa. se ci fosse stato qualcuno a spiarci..beh le informazioni di Tasaki sarebbero state vitali ma ancor di più la nostra strategia. In qualsiasi caso comunque avrei proseguito ad esplicare il tutto.Da cosa vogliamo partire? secondo me converrebbe direttamente andare ad esplorare il luogo in modo da identificare il punto migliore per un'imboscata. Lascerei la possibilità di colpire quando si fermeranno ad Ame come seconda possibilità, tentando un approccio ancora più furtivo tentando di rubare il rotolo senza nemmeno farci vedere..la vedo molto più difficile ma è comunque una possibilità Da quello che sapevo il mio compagno Kiriano aveva seguito senza troppi problemi Youshi, uno dei ninja più furtivi che avessi mai conosciuto, doveva essere piuttosto bravo a sparire agli occhi delle persone. Ciò però che mi mancava erano le vere abilità del ninja di Suna, sembrava bravo a prendere le sembianze di altre persone..ma il tutto era li? Tasaki aveva accennato al fatto che combatesse a distanza..paragonandolo a me..anche se sinceramente io avevo iniziato a combattere a distanza semplicemente perchè al combattimento corpo a corpo poteva pensarci molto facilmente Shitto, un corpo decisamente più adatto a quello stile di combattimento. Tu, Daisuke, da quel che ho capito combatti dalla distanza, potremmo riuscire a dare un ottimo supporto ai nostri due combattenti ravvicinati. il Mondo non era ancora presente e lo avrei evocato solo in caso ci fossimo trasferiti nella stanza, lontani da guardi indiscreti. In caso contrario avrei semplicemente lasciato all'immaginazione di Daisuke cosa volesse dire avere un combattente in più nel nostro gruppo.L'ultima parola comunque sta a te mi rilassai il più possibile mettendomi su di una sedia di legno. Cosa ne pensi Daisuke? e tu Akuraguri?



  10. .

    Gli Abiti della Nebbia


    La Chiamata



    Tranquillità, una sensazione che ben poche volte avevo provato nelle ultime settimane ma che ora sembrava potesse tornare da me. Mi trovavo nella cantina del Robatayaki completamente in silenzio e al buio in modo da stare solo soletto con me stesso, un ottimo modo per meditare qualche minuto senza che nessun elemento esterno potesse disturbarmi. Senza accorgermene però il meditare diventò molto presto..una bella e profonda dormita. Ormai non dormivo bene da molto tempo.. ve lo avevo raccontato no? sogni strani che mi svegliavano ogni notte e la voce di quel sensei non voluto che continuava a trapanare le mie meningi..Beh per fortuna questa volta sembrava volesse lasciarmi in pace perchè fu la prima dormita che effettivamente riuscì a rifocillare le mie membra. Dopo alcune ora finalmente riaprii gli occhi in un luogo ben lontano da quello oscuro in cui mi ero addormentato, nuovamente rinchiuso in quell'oblio di nulla in cui ormai venivo catapultato ogni notte. Questa volta però qualcosa era diverso, le sensazioni che provavo si erano tramutate completamente in paura.. paura per ciò che stava passando davanti alle mie retine in quel momento. Corpi grigi e senza volto si lamentavano in un sinistro silenzio contorcendosi per miglia e miglia davanti a me. Cos'era quella visione? a cosa stavo assistendo di preciso?! Ad un tratto poi nuovamente il vuoto.

    Aperti nuovamente gli occhi cercai subito l'interruttore per accendere la fioca luce in quella che ormai era diventato il mio stanzino. Ero sudato e sentivo freddo, anche s la temperatura era nella norma per quella giornata di settembre. Mi guardai attorno alla ricerca di quelle visioni ma per fortuna nulla era più presente, erano tornate le mie cose, il mio equipaggiamento e, in due teche di vetro, i due mondi soggetti alla mia volontà. Gli occhi di bianca e quelli di Shitto erano rivolti verso di me, come se nel sonno avessero cercato di raggiungermi ed aiutarmi..che i miei poteri si fossero attivati a mia insaputa? troppo domande ancora mi cingevano la mente e poche risposte potevo trovare in quel momento. Notai sul tavolino di legno scuro la missiva che mi era arrivata da poco..Finalmente il Mizukage voleva vederci..Sarebbe arrivato finalmente il momento di scoprire qualcosa in più su tutto questa storia e forse proprio per questo i sogni si stavano facendo ancor più insistenti?

    Entrai nell'edificio dell'amministrazione con passo pesante e con la stanchezza che mi portavo dietro, completamente sciupato da tutto ciò che stava accadendo. quella piccola camminata mi aveva fatto sudare più del solito. Kazuma, un amico, mi notò da lontano ma lo ignorai completamente..Dovevo avere le mie risposte e quei sogni dovevano sparire dalla mia testa, l'unica cosa che mi faceva andare avanti era quello. Una volta che entrai nella sala del Mizukage non feci minimamente attenzione ai cambiamenti della sala ma notai le varie sedie, palesemente messe li per ospitarci. Alcuni ninja erano già arrivati, Youshi..Fudoh..Etsuko..persino una ragazzina che non avevo mai visto era li di fianco a noi e con il passare del tempo si unirono anche tutti gli altri ninja che avevano partecipato alla spedizione contro la bruma. Mi sedetti senza guardare in faccia nessuno se non Kensei stesso. Di li a poco il Kage inizio a parlare e a riferirsi direttamente alla sconosciuta ragazza, non che mi importasse molto il loro discorso ma faticavo a seguirlo..in realtà faticavo a seguire qualsiasi discorso in quel momento.. Sentivo le ultime due dita di ogni mano iniziare a formicolare e minuto dopo minuto respirare diventava sempre più difficile. Non avevo mai provato delle sensazioni simili e iniziai a sudare freddo e a muovere le dita sulla coscia in modo spasmodico e scocciato dalla situazione. Da quello che capii la ragazza era una discendente di un vecchio Mizukage e nulla di più, ma tutto ciò non era importante al momento..Quando le intere mani stavano formicolando ancora aspettavo che Kensei parlasse di quello che era successo ad Azumaido..e che desse qualche spiegazione in merito al ragazzino dai capelli del colore del sole. [Note]Visto che mi dai gli Horcrux io faccio un po' il pazzo come Harry quando vede le visioni di Voldemort e va da Silente <3


  11. .

    Where Everything Started


    Adagio: Un Kage decaduto



    Lo straniero appena arrivato alle mura a prima vista, una volta tolto il cappuccio, sembrò un semplice uomo, nulla più di un quarantenne ma nelle sue parole c'era qualcosa di strano. Perchè l'Hokage avrebbe dovuto riceverlo, chi era lui per presentarsi alle porte di uno dei più grandi villaggi presenti sul globo e richiedere dal nulla di vedere la più alta carica che esisteva? Persino io ancora non avevo avuto l'occasione di parlarci e un forestiero poteva da subito andare da lui? Fu quando rispose che tutto sembrò essere più chiaro. Si presentò a me come il nono Mizukage, Itai Nara..sul mio viso si stampò un'espressione stupita e quasi incredula, avevo visto alcune foto del nono Mizukage, una figura di spicco come quella era rimasta sui giornali per molto tempo, soprattutto anche alla sua scomparsa. L'unico problema era che l'immagine che ricordavo di lui era completamente diversa da ciò che mi si era parato davanti. Vero era che qualche somiglianza effettivamente c'era.. i capelli erano acconciati in maniera diversa ma il colore sembrava proprio quello..così come il colore degli occhi. La barba incolta però spezzava veramente ciò che ricordavo..quello che avevo davanti doveva essere un Itai maturo, cresciuto e ormai consapevole di quanto la vita fosse dura. Esatto, lo capii per un semplicissimo motivo, sul suo volto era stampata un'espressione che avevo già visto moltissime volte, un'espressione di qualcuno che nell'arco degli anni doveva aver perso quanto di più caro esistesse nella sua vita, la stessa espressione che ogni giorno potevo vedere sul viso di mio padre. Non posso sapere se le sue parole siano veramente la verità.. Sinceramente dalle mie conoscenze lei potrebbe anche non essere chi dice di essere.. Ma sicuramente non posso lasciare un uomo nelle sue condizioni qui a rimuginare sulla sua vita. Lei.. sa.. ha la stessa espressione che mio padre ormai porta con se da fin troppi anni. Feci una pausa guardando nuovamente quell'espressione senza vita e completamente apatica prima di decidere il da farsi. Voglio fidarmi di lei.. la sua vita non è stata sicuramente facile, lo si può vedere dal suo sguardo.. e non penso sia lei sia qui per far del male a qualcuno, è alla ricerca di un posto dove riposare dico bene? Accennai un sorriso e portai la mano verso l'interno del villaggio. Non potevo sapere cosa lo avesse spinto a presentarsi li quella sera ma sicuramente non doveva essere l'intento omicida verso il Kage, ne verso altre figure di spicco. La sua apaticità era portata da qualcosa, come per mio padre era portata dalla morte della sua amata moglie. La foglia accetterà sempre person come voi, prego.. seguitemi, aspetteremo il Kage all'interno del villaggio, conosco un Izakaya qua vicino, sarà sicuramente felice di prepararci un ramen ed offrirci un sakè nel mentre che aspettiamo Raizen-sama Se l'uomo avesse deciso di seguirmi lo avrei portato in un locale molto vicino alle mura, era uno dei posti dove i mercanti per tutto il giorno facevano festa ma che, nelle ore notturne, si calmava e diventava un piccolo posto dopo scambiare due chiacchiere e bersi qualcosa di caldo. Se invece avesse deciso di non venire con me avrei aspettato li con lui e, dopo qualche minuto, alcuni altri guardiani, probabilmente dei sensitivi, si sarebbero radunati sulle mura a guardare cosa stesse succedendo mentre io, solo, cercavo di districarmi da questa situazione.

    Nel caso avessimo raggiunto l'Izakaia ci saremmo trovati davanti un piccolo locale posizionato in un conglomerato di altre attività chiuse per il tardo orario, una semplice porta in legno ci divideva dall'interno e, sulla destra, una finestra lasciava intravedere gli interni di un accogliente luogo informale. Una volta entrati da subito ci avrebbero fatti sedere al bancone, e ci sarebbe stato servito del sakè, senza neanche ci fosse stato bisogno di chiederlo. Gli interni si sarebbero presentati molto neutri. Il bancone, di legno color ciliegio, era abbastanza grande per ospitare almeno dieci persone e dietro di esso si trovava la persona che ci aveva servito, un uomo silenzioso di una sessantina di anni. Signor Itai, non vorrei offenderla ma.. feci una pausa di riflessione per capire come pormi in quella situazione. Anche lei a perso qualcuno di importante nella sua vita vero?



  12. .

    La Prova Del Campo 3H


    Agitato: La mela dei desideri



    Lo studente non fece domande al sensei e sembrò essere pronto all'azione rispondendo in modo molto schietto alle mie parole. Il mio attacco, portato semplicemente per cercare di distrarre il sensei fu facilmente deviato da un semplice movimento del suo braccio che entrò in contatto con il piatto della lama, spostandola verso l'esterno in modo fluido e veloce. [Slot Difesa Sensei I]Riflessi: Rossa (400) A quel punto la strada era spianata ad una difesa anche verso l'assalto del secondo ragazzo, lo studente, che non perse tempo in chiacchiere, andando subito d utilizzare una tecnica molto conosciuta tra i ninja della foglia. Una volta composti i sigilli due cloni completamente identici a Kirua si materializzarono di fianco a lui, uno alla sua destra e il secondo sulla sinistra, pronti a scattare in avanti a cercare di prendere una mela dall'albero in centro a quella che ormai era diventata un arena. Il sensei non si spaventò per nulla di quel che stava accadendo, mostrandosi sempre pronto a tutto. I due cloni si mossero insieme, nello stesso istante e in linea retta, direttamente verso due dei rami e saltando proprio quando si trovavano sotto i gustosi frutti ma questo avrebbe avuto dato il tempo al sensei di preparare un contrattacco verso quei due cloni e, contemporaneamente, verso il vero Kirua che stava puntando ad una ulteriore mela.

    Il sensei recuperò dalla borsa porta equipaggiamento quattro Kunai che subito lanciò verso le due copie ancora in volo e con le mani quasi all'altezza delle mele. I kunai volavano velocemente diretti verso il busto di entrambe le copie che, prese alla sprovvista sicuramente avrebbero avuto una grande difficoltà nel schivare quell'attacco [Slot Azione Sensei I]Attacco di Opportunità (AdO)
    Impasto Basso (3 Tacche)
    Potenza: 8 ogni Kunai
    Forza: Rossa + 3 (475)


    A quel punto seguendo lo spostamento che il sensei avrebbe fatto una volta schivato il mio attacco si sarebbe ritrovato ad un tiro di schioppo dalle mele, proprio quella che stava cercando di raggiungere il vero Kirua. A quel punto avrebbe semplicemente cercato di bloccare la presa del ragazzo poco prima del suo arrivo sul suo bersaglio portando la mano in avanti e cercando di afferrare il polso del ragazzo [Slot Azione Sensei II] Attacco di Opportunità (AdO)
    Presa al polso
    Impasto MedioBasso (4 Tacche)
    Forza: Rossa (400)
    Velocità: Rossa + 4 (500)


    Se la presa fosse andata a segno il sensei avrebbe semplicemente dato una piccola spinta in modo che il ragazzo ricadesse a terra a qualche metro di distanza prima di guardarci dall'alto di uno dei rami. Tutto qui quello che sapete fare? Forza, provate a metterci un po' più di ingegno o altrimenti vi sarà difficile anche solo toccarle queste mele.. Era abbastanza palese la differenza tra le nostre capacità, lui era un chunin navigato mentre noi semplici studenti o genin, caricando dritti verso di lui non avremmo avuto nessuna possibilità di successo.

    Mi voltai verso il ragazzo trovandomi dopo quella piccola schermaglia vicino a lui. Perdinci, è forte.. come facciamo a passare le sue difese? hai qualche idea?



    Chakra: 20/20
    Vitalità: 10/10
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità:  200
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Spiedi × 10
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 2
    • Fumogeno × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1

    Note
    ///


    CITAZIONE
    Angolo dei commenti/correzioni
    Ti consiglio di rileggere il post dopo averlo scritto, come puoi vedere i dataspoiler non funzionano bene nel tuo post, per il prossimo sentiamoci che cerchiamo di farli funzionare bene ;) Buono l'utilizzo della tecnica che non ti avevo ancora spiegato ma attenzione agli slot. hai usato lo slot tecnica per la moltiplicazione ma poi non hai specificato alcuno slot per il movimento. Avresti dovuto usare uno slot per ogni movimento quindi uno per te stesso e gli altri due per le copie visto che i bersagli che dovevano raggiungere erano diversi.

    In combattimento è molto importante la descrizione dei vari attacchi. ti faccio un esempio:
    Lancio un kunai verso il mio nemico -> scritto così scarno mancano molte informazioni che potresti aggiungere che potrebbero aggiungere difficoltà nella difesa. Non specificare ad esempio dove si intende colpire da la possibilità al difensore di deciderlo al posto tuo e questo andrà sicuramente a suo vantaggio e non tuo.

    Molto importante è usare tutti gli slot che si hanno a disposizione, più se ne lasciano liberi più si da la possibilità al proprio avversario di prendere possesso del combattimento. nel post precedente io ho usato un solo slot semplicemente perchè volevo farti vedere la struttura di un attacco ma la cosa migliore sarebbe utilizzarli tutti.

    Andiamo avanti con le spiegazioni e parliamo di Difesa:
    Come visto precedentemente per difendersi si hanno gli slot difesa, bisogna utilizzarne uno per ogni slot azione da cui ci si intende difendere. Le statistiche che vanno prese in considerazione sono resistenza e riflessi, i riflessi per schivare/parare il colpo mentre la resistenza in caso si riceva il colpo e si cerchi di minimizzare i danni che si ricevono.
    Nel regolamento c'è una tabella che spiega abbastanza bene le probabilità di difesa contro gli attacchi con determinate differenze tra velocità e riflessi.
    IMPORTANTE: tutti quei dati sono comunque vincolati alla descrizione degli attacchi che è la parte fondamentale, un attacco diretto con rincorsa di qualche metri sarà sicuramente più facile da evitare di qualcosa di più pensato e strategico.

    Se il colpo va a segno è importante la resistenza per un motivo ben preciso. Ogni tacca (25 di differenza) tra la forza dell'attaccante e la resistenza del difensore aumenta di 5 di potenza l'attacco nel caso la forza sia maggiore, al contrario se la resistenza è maggiore il colpo diminuisce di 5 di potenza

    Altra cosina che ho utilizzato in questo post è l'attacco di opportunità, solitamente abbreviato con "AdO". questo attacco si può effettuare in determinate situazioni (sempre presenti nel regolamento sotto la sezione degli AdO) e l'utilizzo di una azione gratuita lenta è tra di questo. con l'AdO si va a intervenire in mezzo alle azioni dell'avversario come ha fatto in questo caso il sensei mentre tu e le tue copie cercavano di prendere la mela.
    Attenzione ad usare L'AdO, bisogna attenersi bene al regolamento e capire se l'avversario ci ha dato l'apertura per utilizzarlo.

    In più, come ha fatto negli slot azione il sensei, ha usato degli impasti. Gli impasti servono per potenziare le statistiche per uno slot azione o difesa. Solitamente è bene anche descrivere ciò che accade quando lo si attiva come ad esempio: "concentrai il chakra nel braccio per migliorarne le capacità difensive."
    Anche per questi c'è una tabella nel regolamento che permette di capire quali sono i limiti da seguire per questi impasti ai determinati livelli.

    Nel prossimo post vorrei che descrivessi le difese delle due copie e del tuo pg (il sensei al momento ha molte tacche di differenza da te quindi ti direi che è completamente impossibile schivare quei colpi questa volta, lo ho fatto apposta per farti provare a descrivere la difesa e ad usare la resistenza) e poi cercare di pensare ad una possibile strategia da utilizzare per questa situazione. prova a descrivere tutto ciò a cui pensa Kirua e come arriva a pensare alla strategia che proporrà



    Edited by Kaystar - 6/9/2021, 09:49
  13. .

    Where Everything Started


    Più Mosso: Stage tra i guardiani



    L'Accademia non si faceva mancare proprio nulla, nemmeno mandare noi genin a fare lavori non pagati con la scusa di imparare qualcosa di nuovo. Proprio qualche giorno prima mi era stata recapitata una lettera in cui venivo informato del periodo, sette giorni suddivisi in varie settimane, che avrei dovuto passare insieme ad un guardiano delle mura di Konoha, un certo Yasuke Nara, uno dei guardiani più scansafatiche che esistessero in tutto il villaggio, la sua nomea ormai era ben conosciuta e un po' sulla bocca di tutti. Ma proprio a me doveva capitare sta seccatura, sprecherò tutti questi giorni a pulirgli il culo senza progredire di neanche un millimetro. Da buon lavoratore mi ero comunque presentato all'ora prestabilita, un pomeriggio tranquillo, dove il calore del sole del mezzogiorno era in divenire. L'uomo in questione mi stava già aspettando, seduto a terra in corrispondenza del grande cancello di legno aperto in modo da far fluire le mercanzie che i più disparati venditori stavano portando all'interno del villaggio. Tu devi essere Kyojuro. Bene, seguimi e non ti staccare più di dieci centimetri dal mio culo. E' chiaro? Si partiva proprio bene, sarebbero state le ventiquattro ore più infernali della settimana..se non del mese o dell'anno. Avete capito bene, ventiquattro ore di fila..gli stage della foglia non scherzavano, ti buttavano subito in uno dei turni più odiati da tutti. Ebbene, come immaginavo, la giornata si rivelò completamente infruttuosa, tra partite a scopa e briscola tra i suoi amici guardiani e la lettura di un giornale sportivo. Io intanto, obbligato a stare al suo fianco mentre bighellonava, ero costretto a sorbirmi ore e ore di noia in cui non mi era nemmeno stato detto cosa avrei dovuto fare nelle varie situazioni. Signor Yasuke.. non dovremmo prestare attenzione a chi entra nel villaggio? controllare se è tutto a posto e le generalità di persone prese a campione o simili? Chiesi in un momento in cui sembrava minimamente interessato alla gente che stava passando dall'entrata. Ma si, ci penseranno gli altri guardiani, tu riposati e cerca qualche divertimento. Era questa la vita che doveva fare un guardiano? non sembrava proprio giusto che questo continuasse a campare sulle spalle del lavoro di altre persone. Io però non ero ancora nessuno per dirgli qualcosa, l'unica sarebbe stata farlo beccare da qualcuno di più importante..anche solo un Jonin di passaggio, anche se sembrava che tutti se ne fregassero. Il resto del pomeriggio e della serata passarono molto lentamente, nelle ore tarde in realtà il traffico si era fermato completamente e solo più il rumore degli insetti e degli animali accompagnavano il nostro lavoro. fu proprio in quella situazione di apparente calma che un uomo incappucciato si avvicinò alle mura. sembrava molto calmo per un momento sembrò rimanere li fermo a guardare le bianche pareti che proteggevano il villaggio dai pericoli esterni. Dopo poco si diresse verso una delle grandi arcate intagliate direttamente nella roccia, dove nessun guardiano al momento era presente se non per me e Yasuke. Yasuke! esclamai sottovoce. C'è qualcuno alla porta.. Lui scazzato si alzò dalla sedia su cui si stava rilassando. Impossibile, a quest'ora non c'è mai ness.. Quando vide l'uomo camminare la sua voce si ruppe in mille pezzi. C-c-cazzo, chi è mo questo? ci toccherà lavorare stasera. Sembrava visibilmente strano, spaventato forse? non riuscivo a capirlo con sicurezza, alla fine l'uomo poteva essere un semplice vagabondo o un mercante un po' in ritardi, c'era veramente da doversi spaventare?

    Ci spostammo in modo da raggiungere prima dello sconosciuto l'entrata e arrivati alla porta, sotto volere di Yasuke, avrei fatto io le veci del guardiano, sui sarebbe rimasto dietro di me..Pensava fosse il momento adatto per vedere di cosa ero capace..se certo, se la stava facendo nei pantaloni. Quando l'uomo fu a portata di orecchio e vista mi feci semplicemente avanti portando una mano in alto facendogli segno di fermarsi. Buon'uomo, è alle porte del villaggio della foglia, si identifichi in modo da poterla far passare. Sinceramente non ero mai stato nella situazione di dover chiedere delle generalità a qualcuno e il tutto mi faceva strano.. Cercai di sfoggiare il mio solito sorriso tranquillo e pacato in modo da non dare l'intenzione di essere aggressivo o dubbioso, un semplice controllo di routine. Lo sconosciuto si fermò davanti a noi, abbassando il cappuccio e lasciando travedere le sue fattezze e disse di essere un vecchio conoscente dell'Hokage e di andare a chiamarlo. Kyojuro, tu resta con lui, andrò a chiamare io l'Hokage. A quelle parole, pronunciate alle mie spalle, una fulmine saettò attraverso la mia spina dorsale, dovevo rimanere da solo, il primo giorno di stage, con uno sconosciuto? Il guardiano sparì nel giro di un instante, lasciandomi quindi a fissare quell'individuo che ancora non si era presentato. Come immagina non posso..permettere che lei entri nel villaggio senza averla identificata.. il suo nome e il motivo della sua visita? Sicuramente un ninja di alto calibro si sarebbe subito accorto della mia inesperienza, le parole faticavano a venir fuori e il rimanere soli non mi aveva messo molta sicurezza in me stesso anche se cercavo di ostentarla con tutto me stessoVedi di tornare in fretta Yasuke

    Intanto Yasuke raggiungeva l'abitazione dell'Hokage, ci arrivò velocemente ma mostrando ai presenti un grosso fiatone. Signore, una persona alle mura chiede di lei, un suo vecchio amico tornato dalla nebbia! Se Raizen avesse chiesto qualche informazione in più, Yasuke non avrebbe saputo rispondere altro che fatti molto concreti come il vestiario che portava e il fatto che fosse arrivato con il cappuccio alzato, in più ad una prima occhiata non sembrava armato, ma sicuramente non ne era sicuro al cento per cento.


  14. .

    Gekidan Yurei


    Ancora Aiuto a Konoha?


    Ogni tanto Kiri diventava veramentente stretta, un posto dove vivere si riscopriva essere difficile e problematico, soprattutto se per qualche oscuro motivo i tuoi genitori non sembrano voler più avere a che fare con te per qualche strano motivo. Le ultime volte che ero andato a vedere la mia vecchia casa non li avevo visti da nessuna parte, iniziavo ad aver paura che gli fosse successo qualcosa ma non avevo modo di sapere cosa stava succedendo all'interno del piccolo clan Nishimura. Per fortuna il lavoro mi teneva occupato per bene e non avevo molto tempo da utilizzare, mi trovavo sempre in giro per il mondo a compiere missioni qua e la. Non potevo lamentarmi sia chiaro, stavo facendo molta gavetta imparando da persone incredibili, l'unica cosa che mi dispiaceva era il non aver trovato ancora nessun indizio di dove poteva trovarsi Kimiko. Cercavo e cercavo ovunque mi trovassi ma nulla ancora era uscito. Oggi mi trovavo Kumimaru, un villaggio nel paese del vento. Era la prima volta che mi avventuravo in quella terra arida e deserta e non era per niente un luogo nelle mie corde. Il caldo afoso e sabbia ovunque rendevano il paesaggio un inferno. Dio..chi me lo ha fatto fare di venire in questa landa desolata? Effettivamente questa volta la richiesta era arrivata da un..privato? una lettera arrivata direttamente a me e senza firma, con dentro semplicemente le istruzioni per arrivare al luogo dove avremmo trovato questo Kuroro. Avevo accettato più per curiosità che per dovere e, per lo più, era un luogo dove ancora non avevo cercato tracce di Kimiko.

    Il viaggio durò molto e, come da indicazioni, cercai di evitare in qualsiasi modo di venir riconosciuto. Nascosto il copricapo e tirato su il cappuccio avevo iniziato il mio viaggio, dichiarandomi con il nome di Kenshi Shimada a chiunque chiedesse qualcosa su di me. Così facendo ero finalmente riuscito a raggiungere quel villaggio citato nella lettera. Si trovava a sud di Sunagakure, il villaggio più grande del paese del vento. Subito notai molte differenze con le costruzioni presenti a Kiri, si vedeva senza alcun dubbio un uso di materiali diversi per la creazione degli edifici, probabilmente per contrastare le tempeste di sabbia e il vento. Fui portato in una stanza da letto una volta nominato il nome del mio contatto e senza molti fronzoli conobbi Kuroro in persona. Con me era anche presente una ragazzo che ancora non conoscevo, un ninja probabilmente di Suna dai capelli biondi di qualche hanno più grande del sottoscritto, che fosse un lavoro da fare in squadra? come avevano scelto i partecipanti.. ed effettivamente come ero stato selezionato io? appena arrivato al cospetto di questo misterioso Kuroro non persi tempo e andai dritto al punto. Ero curioso di capire che ci aveva fatto capitare questa lettera.. Hideo Nishimura.. ma immagino tu già lo sappia. Cosa ci facciamo qui? La Gekidan Kurei? chissà di cosa si trattasse, dovevano essere famosi? fatto sta che ero stato reclutato per un bel lavoretto di fino, un assassinio, sembrava che quell'uomo avesse cercato di rubare gli occhi di un Uchiha. Ne avevo conosciuto uno effettivamente, uno studente che avevo portato in missione un po' di tempo addietro..anche se lui non aveva usato la classica tecnica del famoso clan di Konoha. Quando poi ci esplicò la sua idea iniziai a pensare che quella persona fosse pazza. Non so se potrebbe funzionare, non siamo propriamente delle belle donne, non ci vorranno nemmeno vedere..a meno di avere dei travestimenti con i contro fiocchi. parlai cercando di imitare la voce di una donna, fallendo miseramente e storpiando completamente la mia voce chiara. e come vedi sarà difficile far passare la mia voce per quella di una donna Sorrisi forzatamente. Ma se questo è l'unico modo per entrare..beh, ci proveremo! La questione però che più mi metteva ansia era il datore di lavoro.. cazzo, tra Kiri e Konoha non passava buon sangue.. forse non avrei dovuto far sapere al nostro Mizukage di questo lavoretto? Ci avrei pensato comunque in un secondo momento. Sappiamo qualcosa di più su quest'uomo? che abilità ha? ha delle abitudini che è solito seguire? per un assassinio dobbiamo essere pronti per colpire velocemente e dileguarci.. avrei generato un piccolo spiedo tra le mani, facendolo poi girare tra le dita come un giochino anti stress aspettando le risposte che andavo cercando.


  15. .

    Gekidan Yurei


    Ennesimo favore a Konoha?



    Oscurità.
    Freddo.
    Brividi.
    Non riuscivo a vedere nulla, ero sicuro di essermi addormentato.. che fosse un sogno? cercai di muovermi senza successo e una sensazione di panico iniziò a stringermi il collo dello stomaco. Ad un certo punto arrivò la sensazione di cadere. Parti dai piedi per poi arrivare fino alla testa. Un fragoroso suono, come se il mio corpo venisse buttato in acqua..Mi manca il respiro ma è solo una sensazione, visto che sento i miei polmoni riempirsi di pulito ossigeno. Sembra quel luogo.. Quando controllo i mondi.. quella strana sensazione di essere fuori dal mio corpo mentre il mio chakra raggiunge i ricevitori impiantati in giro per il mondo. Muovo le mani in avanti e sento qualcosa.. qualcosa di freddo, mi ricorda quasi i ricevitori, a toccarlo meglio sembra essere proprio uno di quelli. Eccolo che arriva.. Sento il chakra di un'altra persona entrarmi in circolo, qualcuno di molto diverso da me..ma allo stesso tempo molto simile.

    Svegliati allievo, qualcuno ti aspetta!



    Aprii gli occhi di sobbalzo riprendendo a respirare in quel momento, stavo soffocando? intanto da fuori stava arrivando un rumore, bussavano alla porta da chissà quando. Mi trovavo al locale di Jinka mentre lui era a fare compere al mercato quindi nessuno poteva accogliere chi stava bussando se non io. Mi alzai con ancora l'affanno e, recandomi alla porta del ristorante, trovai una ragazza. Capelli scuri come la pece e un corpo mozzafiato, non la avevo ancora mai vista nei dintorni, che venisse dall'esterno del villaggio? forse persino fuori dall'isola e magari del continente. Lei con fare timido, probabilmente un po' intimorita dalla peculiarità dei miei tratti fisici, portò la mano in avanti porgendomi una lettera che, senza esitazione accettai. che sia il Mizukage che mi manda a chiamare? è passato parecchio tempo e non ho più avuto notizie da lui..Questa questione di Kotetsu Sakura è ancora molto oscura.. quando ci dirà qualcosa!? Non era la prima volta che facevo dei sogni, se così si potevano chiamare, del genere e la parola allievo era spesso nella mia testa. La voce che mi parlava sapevo fin troppo bene di chi era, poteva entrare nella mia mente? o era il mio subconscio che mi stava giocando brutti scherzi? sta di fatto che era un po' che non dormivo bene e l'unico che poteva darmi delle spiegazioni sembrava essersi dimenticato della faccenda.

    Aprii la lettera e con estremo rammarico scoprii essere una convocazione per una missione.Potrebbe essere un buon modo per distrarmi un po' Era una missione probabilmente impegnativa visto il grado, proprio quello che mi serviva per calmare i bollori. Mi preparai immediatamente per partire, destinazione Hanami, un villaggio nel paese del riso. Mi ricordavo di quel nome, lo avevo visto studiando la mappa che mi aveva poi portato a conoscere Tasaki.. Ninja strano quello. Il viaggio non fu per niente complicato, ormai ero diventato abbastanza bravo a raggiungere il paese del riso viste le precedenti missioni a cui avevo partecipato. Raggiunsi quindi Hanami molto facilmente ma con grande dispiacere, non si mostrò a me in tutta la sua bellezza. Grandi nuvole nere sostavano al di sopra del villaggio, comprendo i raggi caldi e limpidi del sole.. Avrei dovuto ringraziarle forse? di sicuro la mia chiara pelle non avrebbe risentito di quei violenti raggi uv. Qualche passo nella piazza centrale sotto lo sguardo delle persone che, vedendo una persona incappucciata e con un grande rotolo portato al livello del fondo schiena, non sapeva se essere spaventata, preoccupata o entrambi. 43.. 45..47.. eccolo! 49 Ero in largo anticipo, come al solito, ma subito notai la signora che stava lavorando nel giardino, si trovava verso il retro e portava degli spessi guanti da lavoro verde scuro. [Note]Se queste sono le 46enni divento subito un toyboy ahah Salve signora! mi scusi.. devo vedere un certo.. Kojiro Sawewua. Sono nel posto giusto? La donna, gentilissima, mi face arrivare davanti alla porta in modo da essere accolto nel migliore dei modi.

    Non sarei stato da solo in questa missione.. con me ci sarebbero stati altri due Shinobi: la prima mia compagna sarebbe stata una ragazza dai capelli lilla, strano colore veramente! Non doveva avere un'età troppo diversa dalla mia. La seconda invece mi sembrò estremamente diversa dalle solite ragazze che si potevano incontrare al villaggio della nebbia. La sua pelle era più chiara della mia, un record cazzo! ogni volta che il mio sguardo cadeva su di lei avrei giurato che collassasse a terra per qualche malattia dal quanto fosse chiara la sua carnagione. Una chioma color rame però ravvivava il quadro mettendo il risalto anche degli occhi molto speciali che la contraddistinguevano. La missione non sembrava troppo complessa, alcuni furti avevano colpito dei trasporti del signore che ci aveva chiamato, dovevamo capire e fermare chi li stava compiendo. Una domanda signor Kojiro, mi parli di più di queste sostanze rubate.. immagino non siano utilizzate solo per la creazione di saponi ma che possano essere adottate anche per altro.. non essendo chissà quanto remunerative come dice lei mi viene da chiedermi il perchè colpire un convoglio per della merce che non paga così tanto quando ci sono molti altri mercanti con valori molto più alti? se riusciamo a capire in cos'altro potrebbero essere usate potremmo riuscire a capire dove potrebbero averle portate e persino ritrovare una parte del carico perduto nel migliore dei casi Poi pensando bene un'altro dettaglio mi venne in mente.. Ancora un'altra domanda se mi permette, nei primi due attacchi i testimoni hanno per caso visto e dato delle descrizioni dei ladri? vestiario, altezza, voci peculiari magari.. e magari alcune di queste informazioni sono state trovate sia nel primo che nel secondo attacco? non possiamo escludere neanche che i tre attacchi siano stati fatti dalle stesse persone..


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