Posts written by Shakur

  1. .

    diplomazia e scontri: il percorso verso taki

    Sottotitolo Post




    I due ninja si trovano di fronte a un percorso intricato e impegnativo mentre si dirigeva dai confini di Oto al territorio di Taki. Inizialmente, attraversano una fitta foresta caratterizzata da alberi maestosi e arbusti densi. Il terreno era accidentato, con radici sporgenti e rocce nascoste che richiedono attenzione mentre procedono. Lungo il sentiero, evitavano i percorsi principali e optano per strade meno battute, utilizzando sentieri segreti e nascosti tra gli alberi per ridurre al minimo il rischio di essere botati.

    Dopo diverse ore di cammino attraverso la foresta, i ninja raggiungono un fiume che separa i confini di Oto da Taki. Si avvicinarono silenziosamente alla riva, scegliendo un punto nascosto dove le acque sono meno profonde e la corrente è più lenta.

    Emersero dalla foresta in un territorio più aperto, caratterizzato da vasti prati e colline ondulate. Le praterie si estendono all'orizzonte, punteggiate da alberi sparsi e macchie di vegetazione. I ninja procedono con cautela attraverso questo paesaggio aperto, mantenendo un profilo basso.

    Di tanto in tanto si scambiavano qualche parola per rompere il silenzio. Takamto sembrava interessato alle ideologia ninja del giovane genin. In realtà non ho mai incontrato nessuno dei due disse volgendo lo sguardo verso il cielo in un espressione pensierosa. Ne ho sentito parlare....e dire che siano particolari credo si possa definire un eufemismo. E tu che mi dici, hai avuto il piacere di conoscerli?

    Mentre si avvicinano ai confini di Taki, il terreno diventa più accidentato e montuoso. Affrontano salite ripide e discese pericolose. Lungo il percorso, passano attraverso piccoli villaggi e insediamenti isolati, dove gli abitanti vivono di agricoltura e pesca. Evitano il contatto diretto con la popolazione locale, preferendo rimanere nell'ombra e non attirare l'attenzione su di loro.

    Infine, i ninja raggiungono i confini del territorio di Taki, fu lì che iniziarono i primi problemi. Questa volta Kuroshi aveva adottato un approccio più aggressivo e minaccioso, cose che sembrò stupire il suo compagno. Evidentemente quella era stata un pessima scelta, e ben presto se ne sarebbe reso conto.

    Pensava che con quella dimostrazione di "forza" avrebbe potuto intimorire e far desistere quei criminali, ma cosi non fu; e il giovane se ne pentì quasi immediatamente.

    L'atmosfera era tesa, carica di minaccia e di una certa dose di provocazione da entrambe le parti. Il gruppo di cinque individui sembrava deciso a estorcere loro del denaro, ma il giovane di Oto non si era lasciato intimidire.

    Dall'altro lato Takamoto sembrava essere più diplomatico, cose che sorprese Kuroshi. Si aspettava una reazione totalmente di versa da lui, visto i loro precedenti.

    Uno dei banditi rispose immediatamente alle minacce del genin e a sua volta sfoderò una dimostrazione di un chakra elettrico particolare. Da un lato l'otese ne fu impressionato dato che non aveva mai visto una tecnica del genere, anche se non lo diede molto a vedere.

    Tuttavia, prima che il conflitto potesse degenerare ulteriormente, Takamoto cercò di calmare la situazione, ma la sua offerta fu respinta con ostilità.

    Il giovane di Oto non si lasciò scalfire dall'insulto. Riconoscendo che lo scontro era ormai inevitabile. Annuì alla richiesta del suo compagno, di non neutralizzarli tutti.

    Il giovane di Oto osservò con attenzione la reazione che le sue parole avevano scatenato. Prese rapidamente consapevolezza delle dinamiche che si stavano svolgendo di fronte a lui.

    Subito dopo quelle mie parole... pensò, mentre le azioni si dispiegavano di fronte ai suoi occhi. Il costrutto a forma di cane, creato con maestria dalle sue abilità, si lanciò verso di loro con una velocità sorprendente. In un istante, Takamto lo evitò senza troppi problemi.

    Il costrutto tentò di colpirlo con una zampata al volto, ma Kuroshi reagì prontamente, effettuando un balzo all'indietro di due metri [Slot Difesa I].

    Subito dopo il nemico attivò la detonazione della sua tecnica e il costrutto esplose lanciando un forte scarica di energia elettrica che si propagò per 3 metri. L'energia oscura si diffuse rapidamente, generando un forte boato e creando una zona di turbolenza e caos attorno all'otese. Dalla sua posizione Kuroshi, per evitare che venisse investito da quell'esplosione di elettricità, appena percepì il segnale della detonazione, si lanciò in un rapido balzo verso l'alto, sfruttando la potenza delle sue gambe per saltare con agilità e precisione.

    Nel corso del suo salto, il giovane di Oto mantenne il controllo del proprio corpo, dirigendo il suo movimento con maestria attraverso l'aria. Con un movimento fluido e controllato, l'otese abbassò il proprio corpo mentre si avvicinava alla terra, preparandosi per l'impatto. Con un'accuratezza millimetrica, calcolò la traiettoria del suo salto e l'angolazione del suo atterraggio, mirando a posizionarsi alle spalle del nemico.

    Si trovava ora a una distanza di un metro dal bandito, e ancora in posizione di atterraggio, piegato sulle gambe, si preparò al contrattacco. Una volta che il chakra fu stato adeguatamente concentrato, rilasciò l'energia accumulata, facendo sì che l'elettricità si diffondesse rapidamente attraverso il terreno.

    Il cono di elettricità si estese in avanti, formando un'onda d'urto che attraversa il terreno con una potenza devastante. Qualsiasi oggetto o individuo all'interno del raggio d'azione sarebbe stato investito dall'energia elettrica, subendo danni elettromagnetici e possibili paralisi temporanee. [Slot Tecnica I]

    Se la tecnica avesse avuto successo, e il nemico fosse stato investito dall'elettricità,, quest'ultima lo avrebbe reso più lento oltre che averlo ferito. E allora Kuroshi non avrebbe esitato a concludere la sua azione. Per prima cosa avrebbe provato a colpire il suo nemico con una ginocchiata allo stomaco [Slot Azione I]. Il colpo doveva essere una distrazione per quanto sarebbe accaduto dopo. infatti nel frattempo avrebbe infilato una mano nella sacca delle armi e avrebbe estratto un kunai [Azione gratuita] [Abilità]. Con rapidità sovrannaturale avrebbe spostato l'arma da una mano all'altra senza che l'avversario capisse cosa stava per accadere. Per poi conficcarlo nella gamba destra con forza [Slot Azione II]. Se l'attacco sarebbe andato a segno con un colpo effettuato con il palmo della mano avrebbe conficcato l'arma ancor più affondo in modo che fosse difficile da estrarre in breve tempo [Slot Azione III]




  2. .

    inseguimento nella giungla: ninjutsu contro istinto primordiale

    Sottotitolo Post



    Kuroshi aveva finalmente ridotto la distanza tra sé e la scimmia. Portandosi al luogo dove si stava svolgendo lo spettacolo. Lì, tra le alte palme, la battaglia era in corso e il panorama era tutto tranne che ordinario. Vedere l' Uchiha, essere preso a bananate, poteva sembrare quasi surreale e per un certo senso esilarante.

    Il ragazzo di Oto, giunto appena in tempo, osservava la scena con occhi increduli. Lo shinobi della Foglia aveva subito un morso e poi un calcio alle parti basse. Era una sequenza di eventi che avrebbe fatto impazzire gli storici, se solo avessero avuto la fortuna di assistere a un tale spettacolo.

    La situazione si stava evolvendo in modo piuttosto inaspettato. Di fatti le mosse dell'Uchica, avevano permesso al Kuroshi di arrivare sul campo di battaglia con una velocità sorprendente, cogliendo di sorpresa persino Ayako, che ora li osservava con uno sguardo misto tra lo stupore e l'incredulità. Era chiaro che la situazione stava prendendo una svolta imprevista ai danni della povera Ayako ovviamente.

    Il genin del Suono, con un misto di eccitazione e ansia, si avvicinò alla scena mentre l'azione era già in corso. Vedeva Ayako, presa alla sprovvista dall'attacco dell'Uchiha, subire un colpo diretto alla testa. L'impatto aveva provocato chiari danni, anche se non sembrava volersi arrendere facilmente. Era evidente che aveva ancora del fiato e della forza rimasti nonostante il duro colpo ricevuto.

    Con l'arrivo di Kuroshi, la situazione sembrava volgere definitivamente a favore dei due ninja. Ayako, visibilmente indebolita e praticamente sconfitta, offriva una resistenza sempre più debole. Le azioni che compiva erano maldestre e poco efficaci, segno inequivocabile della sua imminente sconfitta. Quando la mano dell'otese si avvolse attorno alla sua, la scimmia trovò finalmente un ostacolo che le impediva di continuare il suo combattimento. Era stata disarmata, in balia dei due ninja.

    Il momento culminante arrivò quando Ayako, ormai priva di forze, perse i sensi, trasformandosi in un corpo inerme e incapace di resistere. Era diventata poco più di un peso morto, pronto ad essere portato via dai vincitori di quella singolare ma intensa battaglia.


    Il ragazzo di Oto lasciò sfuggire un sospiro stanco mentre si sforzava di recuperare il fiato dopo l'intenso scontro. Puoi dirlo forte!, ammise con voce affannata, mentre si passava una mano sulla fronte per asciugare il sudore. Senza dubbio è una tipa tosta e tenace Avevano dovuto effettuare un gioco di squadra che sfiorava la perfezione per poter avere la meglio su quel primate, e la caccia si era rivelata molto più impegnativa del previsto. Inoltre, non aveva mai affrontato una situazione simile prima d'ora. Dare la caccia a una scimmia addomesticata o ammaestrata era stata una sorpresa per le sue abilità.

    Direi che mi sembra una buona idea. Recuperiamo qualche casco di banane e riportiamola dalla sua padrona! rispose alla proposta del suo compagno.


    Kuroshi avvertì un brivido di preoccupazione mentre il rumore della battaglia si dissipava, lasciando spazio al sinistro silenzio della foresta. La caduta di Ayako, seguita dai rumori delle foglie che si muovevano e dai suoni strani provenienti dall'oscurità della vegetazione circostante, lo avvertirono dell'imminente pericolo. La tensione nell'aria era palpabile, e la sensazione di essere osservati da occhi invisibili lo fece rabbrividire.

    Con uno sguardo frettoloso tra le fronde delle palme, intravide movimenti sospetti e udì il crescendo delle voci stridule di altre scimmie, avvicinandosi sempre più velocemente. Era evidente che qualcosa di minaccioso si stava avvicinando, e non potevano permettersi di rimanere lì a lungo.

    È ora di andare, disse con voce ferma, l'urgenza evidente nelle sue parole.
    Le altre scimmie si stanno avvicinando rapidamente. Dobbiamo prendere Ayako e andarcene prima che sia troppo tardi. Sentiva il cuore battere forte nel petto, consapevole che ogni istante di indugiare aumentava il rischio di diventare preda anziché cacciatori.


    Aiutami a caricarla sulle spalle e.....filiamo!!Con gesti rapidi, si chinò per sollevare il corpo inerte di Ayako, pronto a fuggire nel fitto della foresta prima che le creature che si stavano avvicinando potessero raggiungerli. La sicurezza della fuga era ora la loro unica speranza di evitare un destino oscuro nelle mani delle scimmie selvagge che si preparavano ad attaccare.

    Con un rapido movimento, il ragazzo di Oto concentrò il chakra nei suoi muscoli, attivando la Tecnica dello Scatto Rapido [Slot Tecnica]. Improvvisamente, la sua velocità aumentò in modo impressionante, come se fosse stato spronato da una forza invisibile. Le sue gambe si mossero con una rapidità incredibile, consentendogli di coprire distanze che altrimenti avrebbero richiesto molto più tempo.

    Senza esitazione, si lanciò in avanti, superando le radici degli alberi e saltando sopra le rocce con una grazia felina. Il terreno sotto di lui sembrava scorrere veloce, mentre il vento sfiorava il suo viso con un sibilo. Dietro di lui, Ayako giaceva nella sua presa.

    Il ragazzo di Oto avvertì l'adrenalina scorrere nelle sue vene mentre guidava il loro fuggitivo percorso attraverso la foresta. Le voci stridule delle scimmie che li inseguivano si facevano sempre più forti, ma lui non si fermava. La determinazione bruciava nei suoi occhi mentre si concentrava unicamente sulla fuga, consapevole che il successo della loro missione dipendeva dalla loro abilità nel portarli fuori da quel pericolo imminente, e seminare gli inseguitori [Note].

    Kuroshi Akodou

    Statistiche Primarie
    • Forza: 100
    • Velocità: 100
    • Resistenza: 100
    • Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 100
    • Concentrazione: 100
    • Intuito: 100
    • Precisione: 100
    Chakra
    6/10
    Vitalità
    8/8
    Slot Azione




    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Scatto rapido

    2. ///

    Note


  3. .

    il sentiero del coraggio: un viaggio da oto a taki

    Sottotitolo Post



    Il giovane ninja avanzava con determinazione, i suoi passi leggeri e silenziosi come quelli di una pantera nella giungla. I suoi occhi brillavano di una luce che tradiva l'emozione che pulsava dentro di lui. Le parole e il racconto di Takamoto aveva attivato l'immaginazione del ragazzo, che già pensava a come sarebbe stato esplorare Taki e a tutte le cose fantastiche che avrebbe visto durante il viaggio.

    Takamoto poteva percepire l'energia che emanava l'otese, come se fosse un fiume in piena, pronto a travolgere tutto ciò che gli si parava davanti. Ogni tanto, lanciava uno sguardo al cielo, immaginando e sperando di individuare il volo sinuoso di un drago. Le uova di quel misterioso animale erano il loro obiettivo, ma sicuramente che ottenere ciò che volevano sarebbe stato solo l'inizio di una serie di prove ancora più difficili.

    L'adrenalina gli bruciava nelle vene, alimentando la fiamma della sua determinazione. Era come se nulla potesse fermarlo, come se il solo pensiero della missione imminente lo trasformasse in un essere invincibile. Aveva però ben ascoltato le parole del suo compagno, in quanto quella non sarebbe stata una passeggiata qualsiasi, e la loro ricerca avrebbe portato a scontri con pericoli che non potevano essere sottostimati.

    Nonostante la sua fantasia vagasse, d'altro canto sapeva bene che unendosi a Takamoto avrebbe affrontato pericoli che minavano la sua stessa vita, come già accaduto in passato. Doveva però ammettere che da quando lo aveva conosciuto era di certo divento più forte e un ninja più abile.

    Il respiro si fece più rapido mentre le parole del suo compagno gli facevano da eco nella testa. Era come se il mondo si fosse fermato per un istante, lasciandolo solo con il peso delle sue parole. La sua mente riecheggiava delle sue avvertenze, una litania di pericoli e sacrifici che lo attendevano nel torneo a cui si stava dirigendo. Ad un tratto l'immagine fantasiosa del mistico drago che sorvolava sulla sua testa, si diradò, portandolo nuovamente alla realtà.

    Si sforzò di mantenere lo sguardo saldo, di non mostrare alcuna incertezza di fronte a lui. Era un ninja, e come tale dovevo affrontare ogni sfida con fermezza e determinazione. Ma dentro di lui iniziò bruciare un fuoco di dubbi e timori, un'ombra che minacciava di offuscare il suo slancio.

    Le sue parole risuonarono nella mente del genin come un'eco lugubre. "Se starai per morire, non potrò aiutarti." Era solo. Solo di fronte alla tempesta che si stava avvicinando. Ma doveva andare avanti, non c'era altra scelta. Era la una prova da superare, doveva continuare a migliorare e diventare più forte, se voleva raggiungere i suoi obiettivi.

    Lo so, rispose con voce ferma, anche se il suoo cuore martellava nel petto. Sarò pronto.

    Si alzò e si mise a seguire quello che per certi versi poteva definire una mentore nelle profondità dell'oscurità. Sentiva il peso delle sua armi al suo fianco, un ricordo costante del pericolo che lo circondava. Avrebbe potuto avere tutto ciò che gli serviva al torneo, ma non poteva fare a meno di sentirsi più sicuro con le sue armi tra le mani.

    Partiamo, disse, cercando di ignorare il nodo che si stringeva nella sua gola. Non c'è tempo da perdere.

    E così, si incamminarono lungo il sentiero verso il torneo, consapevole che ogni passo lo avrebbe portato più vicino alla sua prova finale. La sua mente era un turbine di pensieri, ma sapeva che dovevo restare concentrato, pronto a tutto ciò che il destino avrebbe lanciato contro di lui.

    La strada si snodava davanti a loro come un serpente oscuro, una serie di curve e tornanti che li avvicinavano sempre di più alla loro destinazione. L'otese guardò il suo compagno di viaggio, erano entrambi immersi nel silenzio, si domandò come faceva e restare sempre cosi calmo, nonostante i pericoli che li aspettavano alla fine del loro viaggio.

    Quando raggiungemmo il confine del Paese delle Risaie, Takamto forse sentì il bisogno di rompere il silenzio che li circondava. Kuroshi si fermò un attimo nel valutare la risposta. Ci penso una decina di secondi: Direi proprio di no! Son sempre di quell'idea e credo che difficilmente cambierà! le parole uscirono quasi involontariamente dalle sue labbra. Mostrava ancora la stessa determinazione che lo aveva spinto a intraprendere la vita di un ninja. La strada che avevamo scelto di percorrere non era certo per i deboli di cuore, e non aveva mai avuto dei dubbi sulla sua scelta e del perché lo facesse.

    So che a Oto le cose sono un pò particolari, diciamo cosi......ma resto convinto del fatto che anche un posto fatto di feccia e criminali possa cambiare. Nonostante la sua storia da emarginato e le innumerevoli difficoltà affrontate nel corso della sua breve vita, dovute al fatto di essere mezzo Kunese di discendenza non aveva perso fiducia. Si augurava di poter cambiare Oto, ingenuamente e infantilmente? forse.....ma questo lo avrebbe deciso solo il futuro.

    Improvvisamente, un gruppo di criminali sbarrò la strada al duo. A un primo sguardo sembravano dei delinquenti da quattro soldi, ma erano comunque armati. Avanzarono la pretesa di volere essere pagati per aver messo piede in quello che definivano il loro territorio.

    La tensione nel mio petto del genin si acuì mentre i suoi occhi si incontrarono con quelli del suo compagno per un breve istante. Non c'era tempo per esitazioni, doveva decidere rapidamente come affrontare la situazione. Le parole dei cinque individui che li stavano affrontando rimbombavano nell'aria, una minaccia sottolineata dalla loro presenza intimidatoria.

    Le catene tintinnavano mentre si avvicinavano, i loro volti contorti dalla prepotenza. Kuroshi lasciò che un'espressione di calma si diffondesse sul volto, mentre cercava di leggere la situazione. Siamo due ninja del suono in missione, non è consigliabile intralciare il nostro lavoro, e ne tantomeno abbiamo l'obbligo di pagare dei banditi., disse con voce calma. Minacciare degli shinobi è reato, e in tal caso potremmo intervenire secondo l'autorità conferitaci. continuò in modo molto professionale come si compete a uno shinobi disciplinato. Lasciateci passare senza problemi, e fingeremo di non aver visto nulla! concluse, squadrando uno a uno i componenti della banda in attesa della loro risposta.

    Se i criminali si fossero opposti, o avrebbero continuato nelle minacce e nel tentativo di sbarrare loro la strada, la situazione sarebbe cambiata. Un sorriso malizioso danzò sulle sue labbra, incurvandole in un'espressione di pura sfida mentre il suo sguardo si oscurò, trasmettendo una promessa silenziosa di conseguenze devastanti per coloro che osassero sfidarlo. I suoi occhi brillavano con una luce sinistra, una fiamma che bruciava con intensità, rivelando il suo animo risoluto e inarrestabile.



    Con un movimento fluido, il giovane ninja si liberò del mantello che lo avvolgeva. Le sue mani si sollevarono lentamente, i muscoli tesi come archi pronti a scoccare la freccia. L'energia elettrica incominciò a raccogliersi intorno a lui, un brulicare di potenza che rispondeva al suo comando. Il fuoco del suo spirito ardeva nel cuore, il giovane ninja cercava di intimorire e far desistere quei criminali dalle sue pretese. Una piccola dimostrazione del suo potere, in modo che capissero che avevano scelto le persone sbagliate con cui cazzeggiare.

    gif



    Fatevi da parte!











  4. .

    sotto l'ombra del suono: kuroshi in azione

    Sottotitolo Post



    Il ninja del Suono si trovava in una situazione delicata, intrappolato nell'illusione tessuta dai suoi avversari. La percezione della sua presunta sconfitta si diffondeva nell'aria come un sottile veleno, mentre i due nemici si avvicinavano, convinti di aver raggiunto la vittoria.

    Kuroshi però non sembrava volersi arrendere, nonostante la situazione fosse molto delicata. Aveva imparato che la vera forza risiedeva nell'adattabilità, nell'essere in grado di trasformare la sconfitta apparente in una vittoria travolgente. L'atteggiamento dei suoi avversari tradiva la loro convinzione di averlo braccato. Ma il ninja del Suono sapeva meglio di chiunque altro che le apparenze potevano ingannare.

    Quando i due nemici si riorganizzarono per porre fine alla sua resistenza, l'Otese non mostrò segni di panico o esitazione. Era come se la calma che emanava fosse un riverbero della sua fiducia incrollabile.

    I due confabulavano tra di loro, Il primo, con lo sguardo concentrato e il mento sollevato in un'aria di superiorità, trasmetteva un senso di trionfo imminente. Le sue labbra si allungavano in un sorriso sottile, mentre gli occhi brillavano di una luce maliziosa, convinto di aver ingannato completamente il suo avversario.

    Il secondo nemico, invece, mostrava un'espressione più severa e decisa. Le sopracciglia aggrottate tradivano una determinazione ferrea, mentre il suo sguardo scrutava attentamente il suo avversario, pronto a cogliere qualsiasi segno di debolezza per sfruttarlo a suo vantaggio. Nonostante il suo volto fosse privo di sorriso, si poteva percepire un'aura di sicurezza e autocontrollo che emanava dalle sue movenze, come se fosse anch'egli già certo della vittoria; Ma il ninja del Suono sapeva che la partita non era ancora finita.

    il giovane genin sentiva gli sguardi penetranti dei suoi avversari posarsi su di lui, generando una sensazione di oppressione nel suo petto. Era come se avesse cercato di ingoiare un pezzo troppo grande, una massa di tensione che minacciava di soffocarlo. Ma non c'era tempo per esitare o riflettere su quella strana sensazione.

    Nonostante la distanza di dieci metri che lo separava dai suoi nemici, il richiamo del luogo in cui si era trovato continuava a esercitare il suo fascino, anche se la sua volontà di rimanervi cominciava a scemare.

    Tuttavia, prima che potesse fare qualsiasi mossa, doveva affrontare gli attacchi imminenti. Uno dei nemici estrasse rapidamente otto shuriken, e li lanciò tutti insieme in direzione del ninja. L'aria vibrò con il suono affilato dei proiettili di metallo mentre si dirigevano verso di lui, ognuno mirando a un punto diverso del suo corpo

    Kuroshi si trovava nel bel mezzo della tensione, con gli shuriken nemici che fendevano l'aria verso di lui. Con una concentrazione assoluta, mise in atto una mossa audace e acrobatica per schivare gli affilati proiettili.

    Le sue gambe si tesero con potenza, spingendolo verso l'alto con una forza sorprendente. I muscoli delle sue cosce e dei suoi polpacci si contrassero con fermezza mentre il suolo si allontanava rapidamente sotto di lui. Il suo corpo sembrava fluttuare, sospeso in un momento senza tempo, mentre l'adrenalina pulsava nelle sue vene.

    Nel culmine del suo balzo, il ninja del Suono si trovava capovolto, con il mondo che ruotava intorno a lui. Sentì l'aria sibilare attorno al suo corpo, i suoi occhi, acuti e vigili, fissavano gli shuriken che si avvicinavano con velocità letale, pronti a infrangere la loro traiettoria con una precisione millimetrica.

    La sua mente lavorava a una velocità vertiginosa, calcolando ogni angolazione e movimento con precisione matematica. Con una flessibilità innata, il ninja del Suono compì una rotazione fluida e precisa di 360 gradi, il suo corpo snodato e agile eseguì il movimento con una grazia impeccabile.

    Nel momento in cui completò la sua rotazione, si ritrovò a volare verso il basso, pronto ad atterrare con la stessa leggerezza con cui si era sollevato. Ogni muscolo del suo corpo era teso e pronto, mentre la terra si avvicinava rapidamente sotto di lui. Con un impatto delicato e controllato, i suoi piedi toccarono il suolo con precisione, assorbendo l'impatto con perfezione. [Slot Difesa I]

    Il cuore di Kuroshi accelerò mentre sentì le parole del mio avversario, pronunciate con una determinazione che gli fece stringere i pugni. Annunciando la sua intenzione di affrontare direttamente la situazione. Lo shinobi nemico si lanciò in avanti con una velocità impressionante, sfruttando una tecnica che l'otese stesso conosceva molto bene.

    Il genin Misurò con attenzione la distanza tra lui e l'avversario, osservando mentre compiva una circonferenza intorno a lui, mantenendosi a una distanza strategica di circa tre metri. Era una mossa intelligente, limitava le possibilità di fuga e manteneva una posizione vantaggiosa da cui attaccare.

    Con un movimento fluido e preciso, il ninja di Ame estrasse nuovamente la wakizashi dalla sua cintura, la lama scintillava alla luce fioca del corridoio. Con un rapido movimento, cercò di conficcarla nel collo dell'otese con una ferocia determinata. Con il pericolo che si stagliava minaccioso davanti a lui, reagì con un istinto primitivo, guidato dalla necessità immediata di sopravvivere. I suoi occhi si allargarono in un attimo di puro terrore misto a determinazione, mentre il suo cervello elaborava una risposta istantanea alla minaccia imminente.

    In un movimento che sembrò durare un battito di ciglia, piegò la testa rapidamente verso un lato, inclinandola in un angolo acuto e preciso. Il suo collo si protese leggermente, come se fosse stato un serpente che schivava il colpo di un predatore.

    L'aria intorno a lui sembrò condensarsi, carica di tensione e anticipazione mentre la lama affilata della wakizashi fendeva l'aria verso di lui. Il tempo sembrò rallentare, ogni attimo dilatato fino a diventare un'eternità, mentre l'otese concentrava ogni fibra del suo essere nel compiere quel movimento vitale. La lama passò a pochi millimetri dal suo collo, quasi carezzandolo con la sua minacciosa presenza. L'otese poté avvertire la leggera brezza che ne accompagnava il passaggio, un sussurro sinistro che gli faceva correre un brivido lungo la schiena. [Slot Difesa II]

    Il cuore del ninja del Suono batteva con una ritmica intensa, la sua mente era concentrata al massimo mentre si preparava a difendersi dalla carica del suo nemico.
    Che si riposizionò rapidamente, tenendo saldamente la spada nella mano, pronta per il confronto che si stava svolgendo nel corridoio buio.

    Kuroshi osservò con occhi attenti il suo movimento, tentando di calcolare ogni possibile mossa del suo avversario e preparandosi a rispondere con fermezza e abilità.

    Mentre l'aria vibrava di tensione e il suono metallico del fendente si faceva sempre più vicino, il ninja del Suono si preparò a reagire. spostò il piede destro di qualche centimetro posizionandolo verso destra a 45 gradi rispetto la sua posizione trasferendo rapidamente il peso del corpo su di esso per usarlo da perno per spostarsi. Questo movimento gli permise di inclinarsi leggermente verso destra, spostando il suo centro di gravità per guadagnare centimetri preziosi e sfuggire alla traiettoria della lama che si avvicinava pericolosamente.

    Nel mentre, tirò indietro la pancia con un movimento controllato e fluido, utilizzando questo movimento per aumentare la distanza tra sé e l'attacco. Questo sottile movimento del corpo gli permise di schivare la lama con precisione millimetrica, sfuggendo al pericolo imminente per una frazione di secondo vitale. La lama anche questa volta gli passò vicino, anche più dell'attacco precedente, infatti si ritrovò una parte della tuta tagliata. [Slot difesa III]

    Il ninja di Ame stava cercando di metterlo alle corde, imperversava attacchi su attacchi senza dare tregua al povero genin. Si lanciò in un nuovo attacco, questa volta puntando alla gamba.

    Mentre il suo attacco si dirigeva verso il bersaglio, Kuroshi mantenne la sua compostezza ancora una volta. L'adrenalina scorreva nelle sue vene mentre gli occhi roteavano tra i vari movimenti che il suo avversario stava compiendo. La sua mente lavorava veloce, sembrava una fucina che tentava di sfornare strategie di difesa per l'attacco che stava per arrivare.

    Nel frattempo, l'altro ninja osservava la scena con un interesse apparentemente distaccato, ma il suo commento non sfuggì all'attenzione del l'otese. Le sue parole erano cariche di sarcasmo e disprezzo, ma non si lasciò distrarre.

    Con il fendente dell'otese che si avvicinava minaccioso alla sua gamba, il genin reagì con una prontezza straordinaria, anticipando il pericolo imminente. Con gli occhi fissi sul pericolo, il suo corpo si mosse con una grazia e una precisione sorprendenti.

    In un istante, il ninja del Suono sgusciò lateralmente con un movimento, come se il suolo sotto di lui fosse diventato improvvisamente scivoloso. Il suo piede destro si piantò saldamente nel terreno, agendo come un punto di ancoraggio mentre il resto del suo corpo si inclinava leggermente verso il basso. [Slot difesa IV]

    Dopo aver evitato con successo l'affondo del nemico, il ninja del Suono si lanciò in un'azione rapida e decisa per neutralizzare l'attacco avversario. Trovandosi a corta distanza, circa un metro, dopo aver schivato per un soffio tutti i suoi attacchi, era il momento di contrattaccare. Con una velocità impressionante, si mosse con determinazione verso il nemico, anticipando ogni sua mossa con fermezza e agilità.

    Con un movimento fluido e preciso, il ninja del Suono mirò al braccio del nemico che brandiva la wakizashi mentre rientrava dal colpo andato a vuoto, sfruttando le sue abilità uniche e la sua padronanza del chakra elettrico.

    Concentrò il suo chakra, facendolo fluire attraverso il suo corpo. Un sottile ma palpabile bagliore bluastro lo avvolse, segno che lo strato di energia elettrica stava ricoprendo la sua forma, conferendogli una potente aura di elettricità.

    Con la sua abilità nel manipolare il chakra elettrico, il ninja del Suono trasferì abilmente la sua energia, facendo sì che l'elettricità fosse condotta direttamente al corpo del nemico. L'energia scaturì dalle mani, attraversando il braccio dell'avversario con una scintilla elettrica visibile, causando un formicolio doloroso e paralizzante nel corpo del nemico. [Slot Tecnica I]

    L'attacco probabilmente avrebbe fatto si che il ninja di Ame avrebbe perso la presa sulla spada, lasciandola cadere al suolo. Subito dopo, avrebbe fatto nuovamente affidamento sulla sua fedele [Lama] ancora impregnata del [veleno] di mandragora per procurargli un ulteriore danno. Con un fendete dall'alto verso il basso l'avrebbe conficcata nel braccio dell'avversario [Slot Azione I]

    Al contempo se la spada dello shinobi di ame fosse caduta, con un rapido movimento della gamba l'avrebbe allontanata dalla portata del suo possessore per evitare che la recuperasse. [Slot Azione II]



    Kuroshi Akodou

    Statistiche Primarie
    • Forza: 300
    • Velocità: 300
    • Resistenza: 300
    • Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 300
    • Concentrazione: 300
    • Intuito: 300
    • Precisione: 300
    Chakra
    22/30
    Vitalità
    11/12
    Slot Azione

    1. Presa

    2. Lama

    Slot Difesa

    1. Salto

    2. Schivata

    3. Schivata

    4. Schivata

    Slot Tecnica

    1. Folgorazione


    Note




    [------]



    Concentrazione totale, il vento sfiorava il volto di Kyoshhiro, mentre gli occhi scrutano ogni minimo movimento intorno a lui. E poi, eccolo: il lampo argentato del kunai che si avvicinava, veloce come un falco in picchiata al suo avversario. La mente di Takamoto agisce con la rapidità del fulmine, richiamando la sua abilità con un gesto fluido. Un'esplosione di chakra, e quattro kunai si materializzarono nuovamente per potersi difendere dall'attacco in arrivo. Un eco sordo e stridente, avverte della collisione tra le armi in volo, un tintinnio dolce le accompagna mentre si conficcano nel terreno. Però le carte bomba che erano legate alle armi non esplosero.

    L'altro ninja di Ame, a differenza di Kyoshiro, si trovava in una situazione svantaggiosa. Bloccato dalle catene di Takamoto in una stretta ferrea, che gli limitava ogni movimento, tentava invano di liberarsi. Dimenandosi e sbraitando, mentre il suo carceriere non faceva altro che saldare la presa. Poteva sentire il potere delle mie catene stringerlo sempre di più [Danno].

    La battaglia stava entrando nel vivio, e Takamoto nonostante la sicurezza che spesso denotava, sembrava essere in difficoltà. Si resi conto che dovevo affrontare il problema alla radice: l'evocazione. Quella creatura alata era la chiave per il successo del suo avversario, da un punto di vista strategico. Furbamente, Kyoshiro ne aveva tratto vantaggio, cosa che non era capitata al suo scagnozzo, che si era lanciato all'assalto dell'intruso buttando via la sua posizione strategica sul dorso del uccello. Ecco spiegato perché Kyoshiro era il capo.

    Sembrava che Takamoto cercasse freneticamente una soluzione. Doveva agire rapidamente prima che il volatile diventasse ancora più pericoloso. Con un dei nemici ancora intrappolato, decise di allontanarmi il più possibile. Con un'azione istintiva, prese le distanze tentando ti prendere tempo e ideare una strategia che potesse portarlo alla vittoria dello scontro.

    si riposizionò sul palazzo accanto, e vigile e pronto all'azione, sembrava invitare il nemico a fare la sua mossa. Si Bravo fai bene a scappare.....lurido topo di fogna imprecò Kyoshiro vedendo il suo avversario allontanarsi. Subito dopo con un cenno della mano indicò al volatile si seguire il nemico. Ti rispedirò da dove sei venuto! l'Uccello iniziò a muoversi rapidamente nella direzione indicatagli. [Slot Azione I]

    Si sarebbe fermato a 16 metri da Takamoto, concentrò il proprio chakra, sentendolo brulicare nelle vene come una corrente elettrica pronta a essere scatenata. Con uno sguardo fermo e determinato, sollevò la mano verso il cielo, mentre i segni del chakra danzavano intorno al suo corpo come fiamme vivide.

    Con un movimento fluido e preciso, disegnò una serie di sigilli, evocando le forze naturali a suo comando. L'aria intorno a lui cominciò a raccogliersi in una spirale turbolenta, carica di elettricità statica e anticipazione. Le nuvole nel cielo si addensarono, un presagio dell'imminente tempesta che sta per abbattersi.

    E poi, con un gesto deciso, liberò il suo chakra, dando vita alla tempesta. Dal cielo la pioggia che incessante batteva su Ame, si in ghiaccio, le dimensioni della grandine aumentavano man mano che si avvicinano al suolo, trasformandosi in proiettili letali. Un fragore assordante riempie l'aria mentre la grandine colpiva con ferocia, demolendo tutto ciò che trova sul suo cammino.

    Il terreno trema sotto il peso degli impatti, il ghiaccio si frantumava contro qualsiasi cosa incontrasse. Era un'esplosione di potenza primordiale, scatenata su Takamoto che si espandeva dalla sua posizione per un raggio di 9 metri. [Slot tecnica I]

    [note]




    Edited by Shakur - 23/4/2024, 11:11
  5. .

    alba su oto: l'inizio di una nuova avventura

    Sottotitolo Post




    L'alba sorgeva su Oto, tinta di sfumature rosate e arancioni che danzano sulla città. Le prime luci del giorno penetravano attraverso le finestre semiaperte del dojo dal clan Akodou, gettando un bagliore dorato sul pavimento di legno levigato. Il suono leggero del vento che accarezzava le foglie degli alberi si mescolava con il ritmico respiro del Ninja di Oto, immerso nei suoi addestramenti mattutini.

    Il dojo è un luogo sacro, un santuario in cui la disciplina e la concentrazione regnano sovrane. Le pareti sono adornate con pergamene antiche, testimoni silenziosi dei grandi maestri che hanno camminato prima di lui. L'aria è impregnata di un'energia intensa, palpabile, come se ogni angolo custodisse segreti millenari pronti ad essere svelati solo a coloro che sono degni.

    Il Ninja, vestito in abiti neri che si fondevano con le ombre circostanti, si muoveva con grazia felina. I suoi movimenti erano fluidi, precisi, il risultato di anni di allenamento e dedizione. Ogni colpo, ogni parata, era eseguito con una perfezione senza pari, riflettendo la sua maestria nell'arte marziale.

    Mentre il sole continuava il suo lento risalire nel cielo, il Ninja sentiva il richiamo del dovere crescere dentro di sé. Sa che la giornata sarà densa di impegni, ma per ora, si concentrava solo sul presente, lasciando che il calore dei primi raggi solari lo avvolgesse in una sensazione di pace e tranquillità.

    Poi, con un respiro profondo, riprese i suoi esercizi, lasciandosi trasportare dalla danza silenziosa della sua arte. Ogni movimento era un'offerta alla notte che si era appena dissolta, un tributo alla luce che prometteva un nuovo inizio. E mentre la sua mente si librava libera come un falco nel cielo, il Ninja sa che sarà pronto ad affrontare tutto ciò che il destino gli riserverà.

    Un ragazzino poco più giovane di Kuroshi, si avvicinava al dojo del Ninja. La sua figura era avvolta da un mantello nero che ondeggia leggero al vento. Ha il compito di consegnare il un messaggio al giovane genin. Intento nei suoi esercizi, percepisce la presenza del ragazzino prima ancora che questi abbia varcato la soglia del suo santuario.

    Quando si avvicinò e gli porse la busta con un inchino rispettoso, il Ninja accolse il dono con gratitudine silenziosa. Una strana tensione lo avvolse mentre il sigillo veniva rotto, e il cuore gli batteva un po' più forte nel petto, anticipando quello che potrebbe essere scritto all'interno.

    Le parole scritte con inchiostro nero su carta bianca catturano la sua attenzione immediatamente, come se avessero il potere di incantare la sua mente e rapirne i pensieri. Riconobbe immediatamente la calligrafia, era senza dubbio quella di Takamoto.

    Il Ninja lesse con attenzione, le sopracciglia aggrottate in una espressione di concentrazione intensa. Come al solito gli inviti del ninja di Kumo erano sempre celati dal mistero e avvolti in un enigma. La lettera menzionava solo una certa possibilità di migliorare le capacità di Kuroshi. Cosa che non gli dispiaceva affatto, il problema era che le trovate di Takamoto avevano sempre un lato pericoloso.

    Si trovò a riflettere anche sul fatto che ogni volta che lo aveva convocato, lo aveva fatto tramite missiva. Non si era mai avvicinato al villaggio del Suono. Ciò gli parve strano, e si chiese chissà come mai? Ma alla fine decise di andare ad incontrarlo e sentire cosa avesse da proporgli.

    Il Ninja di Oto sollevò leggermente lo sguardo quando la voce del suo compagno lo raggiunse. Era nel solito punto in cui si davano appuntamento: il bosco che fiancheggiava l'ospedale in cui si erano conosciuti. Hey, sto bene, grazie per chiedere, rispose con calma, è un pò che non ci si vede!. Poi, mentre ascoltava attentamente la proposta del torneo a Taki, i suoi occhi si accesero di interesse misto ad inquietudine.

    Sembra interessante, rispose, il tono della sua voce trasmettendo un mix di curiosità e ansia. Come al solito Takamto nascondeva sempre l'altro lato della medaglia. Era sicuramente un evento più brutale di quanto volesse ammettere.

    Un torneo di arti marziali potrebbe davvero essere un'ottima opportunità per migliorare e testare le mie capacità. La prospettiva di vincere soldi era allettante, ma il Ninja era mosso più dall'opportunità di crescita personale che dall'aspetto finanziario.

    Tuttavia, quando il suo compagno menzionò la natura sanguinosa del torneo, il Ninja annuì con comprensione. Capisco, disse con serietà. Ma a volte bisogna affrontare i rischi per ottenere grandi ricompense. La sua mente era già in movimento, ponderando le implicazioni della competizione e valutando se valesse la pena il rischio. Aveva pronunciato, forse, ingenuamente quelle parole, visto e considerato che non aveva la minima idea di cosa aspettarsi da quell'evento.

    Quando il compagno gli raccontò della leggenda del Drago Nero e dei tesori che si diceva fossero nascosti tra le montagne di Taki, gli occhi del Ninja brillarono di eccitazione. Una leggenda interessante, commentò, il suo desiderio di avventura bruciando dentro di lui. Sembra che ci sia molto da scoprire oltre alla competizione stessa. La prospettiva di avventurarsi in terre sconosciute alla ricerca di tesori perduti avrebbe sicuramente accresciuto il suo interesse per il torneo a Taki.

    Il Ninja di Oto era pronto ad accettare la sfida, consapevole dei pericoli che avrebbero accompagnato il viaggio verso Taki e il torneo di arti marziali. Ma la promessa di avventura, crescita e gloria era troppo allettante per resistere. Con una determinazione ferrea e uno sguardo risoluto dietro la sua maschera, il Ninja si preparò mentalmente per l'ardua strada che lo attendeva.


  6. .

    ombre nel deserto: il destino di suna

    Sottotitolo Post



    Kuroshi osservò la scena con occhi penetranti, il foglietto stretto tra le dita tese. Akuki, la sua compagna felina, si trovava di fronte a lui, il suo sguardo scuro e intenso fissava il piccolo pezzo di carta con il simbolo di individuazione. L'aria attorno a loro sembrava carica di un'energia silenziosa, come se il destino stesso stesse aspettando il verdetto di quella gatta nera.

    Akuki emise un miagolio sommesso, i suoi occhi luminosi scrutarono Kuroshi per un attimo prima di accettare il foglietto con un movimento rapido della zampa. Il ninja poté percepire un'approvazione tacita nel modo in cui lei si girò con grazia, la coda alta e svolazzante, per dirigersi verso il vicolo con una fluidità felina che lo lasciava senza parole.

    Nel frattempo, Mei, la giovane gatta, emise un miagolio vivace, manifestando la sua gioia nell'abbracciare la missione affidata loro. La sua energia era contagiosa mentre si lanciava in avanti con agilità, diretta verso sud.

    Il sole ardentemente brillante disegnava ombre taglienti lungo le strette strade di Suna, mentre Kuroshi, con passo deciso e agilità felina, seguiva da vicino la giovane gatta. Il villaggio sembrava più vivace del solito, con un'atmosfera carica di eccitazione e tensione palpabile nell'aria. Tutto stava a mostrare che gli eventi avvenuti quel giorno avevano scosso l'intero villaggio. Una serie di "incidenti" aveva agitato la popolazione con una velocità allarmante, ciò che il giovane genin non sapeva era che aveva assistito solo ad uno di quest'ultimi.

    Nonostante il caos circostante e l'atmosfera carica di tensione, il ninja manteneva la sua concentrazione, determinato a raggiungere il suo obiettivo. Ogni passo era calcolato, ogni movimento misurato mentre si immergeva nel flusso tumultuoso del villaggio, consapevole che il destino di Suna pendeva su un filo sottile.

    Kuroshi si adattava agilmente al flusso frenetico del villaggio, sfiorando le persone con un'eleganza silenziosa mentre teneva d'occhio la sua compagna felina. Mei si muoveva con una grazia naturale, saltando tra le ombre e i rifugi offerti dalle merci esposte lungo le strade.

    Il ninja si sforzava di non perdere di vista la piccola gatta, il cui entusiasmo contagioso la spingeva sempre più avanti lungo il percorso.

    Le case di argilla rossa si affollavano lungo il percorso, creando un labirinto di vicoli e strade tortuose. Ogni tanto, il fruscio di un mantello o il suono di passi frettolosi lo avvertiva della presenza di altri abitanti del villaggio. Le sue scarpe ninja battevano ritmicamente contro il terreno roccioso, mentre il vento caldo del deserto frustava il suo viso.

    La vista delle torri di sabbia, simboli distintivi di Suna, lo incoraggiava a continuare, a spingersi sempre più avanti verso la sua meta.

    Kuroshi si muoveva con cautela attraverso le vie intricate di Suna, seguendo le tracce lasciate dalla sua compagna felina. La gattina sembrava condurlo in un intricato gioco di nascondino, conducendolo da un'estremità all'altra del villaggio con una precisione apparentemente casuale.

    Mentre seguiva le istruzioni ricevute, Kuroshi non poteva fare a meno di sospettare che Mei stesse deliberatamente cercando di disorientarlo. Le sue tracce sembravano condurlo in direzioni apparentemente casuali, facendolo correre da un punto all'altro del villaggio senza uno schema chiaro.

    Che gioco stai giocando, piccola? pensava Kuroshi, il suo sguardo scrutando attentamente l'ambiente circostante mentre cercava di decifrare le intenzioni della gattina. Forse vuole confondermi!

    Fu mentre si dirigeva verso nord che notò una casetta dall'aspetto trasandato, situata al di sotto di uno sperone di roccia. Di fronte alla casa, vide un individuo estremamente muscoloso che stava consegnando qualcosa a una kunoichi. La folla che si era radunata attorno a loro offriva una copertura involontaria, consentendo a Kuroshi di origliare alcune parole della loro conversazione.

    La parola che più attirò la sua attenzione fu: Sharingan. Quella parola fece scattare una scintilla di interesse nella mente del ninja. Conosceva il potere e la fama dello Sharingan, anche se non lo aveva mai visto in azione. Ma perché veniva menzionato qui, a Suna? Questa storia coinvolgeva ninja di Konoha?

    Mentre correva, la sua mente agiva come una ruota dentata, analizzando ogni possibile significato di quella parola. La presenza di ninja di Konoha aggiungeva ulteriore confusione al mistero. Cosa stavano facendo qui? Era un'azione congiunta? Un'operazione sotto copertura? O c'era qualcosa di più oscuro dietro tutto ciò? Kuroshi si sentiva sempre più coinvolto nel mistero che si stava svelando davanti ai suoi occhi.

    Fu destato dai suoi pensieri dal miagolio distinto di Mei. Alzò lo sguardo per individuarla e la vide girare in un vicolo poco lontano, con la sua tipica agilità felina. Il ninja, istintivamente, la seguì senza esitazione, determinato a non perdere di vista. Per il momento la sua priorità era capire cosa stesse succedendo, e incontrare nuovamente Mikita.

    Il vicolo si restringeva mentre si avvicinava, terminando in una porta dove era appoggiato un uomo dall'aspetto losco, dai capelli scuri e dal fisico imponente. Era alto quasi due metri e sembrava riconoscere la piccola gattina, aprendo la porta per lei con un gesto amichevole.

    Kuroshi, stando dietro l'angolo del vicolo, osservò la scena con cautela. Nel momento in cui l'uomo si accorse della sua presenza, lo scrutò dall'alto in basso con uno sguardo che trasudava sfida e sospetto. Il ninja si sentì penetrato da quell'occhiata scrutatrice, consapevole della tensione nell'aria.

    Decise di avanzare con determinazione, anche se consapevole del rischio che comportava avvicinarsi a quell'energumeno. Con passo deciso, si avvicinò alla porta, pronto a seguire la gattina all'interno della casetta e a scoprire cosa si nascondeva dietro quei loschi avvenimenti.


  7. .

    razionalità contro seduzione: kuroshi e il richiamo ammaliante

    Sottotitolo Post



    La tensione nel campo di battaglia era palpabile mentre osservava la situazione con occhi concentrati. I Suoi due avversari avevano lanciato un attacco combinato ma la scaltrezza e la rapidità di pensiero avevano fatto si che Kuroshi evitasse entrambi gli attacchi. Il paletto con cui il genin si era sostituito rimase polverizzato dall'attacco.

    Comparve silenziosamente a una distanza sicura dal suo avversario. Come un fantasma emergente dalle ombre, l'adrenalina gli scorreva nelle vene mentre stava per effettuare la sua conto offensiva. Decise di attaccarlo all'istante, approfittando del suo momentaneo smarrimento, pianificando un attacco fulmineo.

    Dopo essersi avvicinato, tentò di metterlo fuori gioco con la potenza del suo attacco. Tuttavia il colpo fu un totale fallimento. Lo shinobi riuscì ad avvertire un senso di frustrazione mentre il suo movimento si rivelava troppo lento per colpire il bersaglio.

    Il nemico, con una prontezza impressionante, schivò il calcio con agilità sorprendente. Guardandolo negli occhi, poté percepire il suo ghigno di sfida dipinto sul volto. Tentò di incalzare il nemico con un colpo a sorpresa usando la sua fidata lama, ma anche quell'attacco fu un fiasco. Lo shinobi della pioggia saltò agilmente in aria, lasciando che la lama passasse
    proprio sotto di lui. La frustrazione dell'tese aumentava mentre vedeva il suo piano sfumare davanti ai suoi occhi. Era evidente che doveva rivedere la sua strategia se voleva avere una possibilità di prevalere in questo scontro.

    Quando in ninja di Ame ha estratto la sua wakizashi e l'ha mossa con rapidità assassina verso il collo del genin, quest'ultimo reagì con una prontezza fulminea. Fu costretto a servirsi di tutta la sua abilità nel taijutsu per evitare di farsi decapitare.

    Un brivido di adrenalina iniziò a scorrere nelle mie vene mentre il mio corpo si preparava a reagire con la massima velocità possibile. Con un'esplosione di energia concentrata, Kuroshi lanciò se stesso verso un lato, spostandomi con una velocità che sfidava la percezione umana.

    Il mio movimento fu stato un'esplosione di potenza e agilità, uno scatto fulmineo. La lama ha fenduto l'aria con una ferocia omicida, mancando il suo bersaglio per un soffio mentre L'otese si librava fuori dalla sua portata con eleganza e sicurezza. L'attacco che avrebbe potuto essere letale si era rivelato completamente inefficace per fortuna del ragazzo [Slot tecnica I].

    Con l'attacco successivo diretto verso il petto, il ragazzo reagì istintivamente con la stessa prontezza e determinazione. Percepì il pericolo imminente osservando i movimenti del nija avversario e agì di conseguenza, senza esitazione.

    Mentre la lama dell'avversario si avvicinava con ferocia, istintivamente valutò la situazione e pianificò la sua risposta con precisione millimetrica.

    In un battito di cuore, con un balzo laterale verso sinistra, spostò il suo corpo lontano dal pericolo imminente. Il mio movimento è stato fluido e preciso. Si sentito l'aria sibilare attorno al corpo mentre si spostava con una velocità che solo un vero maestro del combattimento poteva raggiungere, mentre tentò di creare una distanza tra lui e il pericolo.

    Mentre l'avversario si trovava ancora impegnato nell'affondo respinto, Kuroshi ne approfittò di quel breve istante per riallineare la posizione. [Slot Difesa I]

    Quando il ninja di Ame ritirò il braccio e tentò il successivo fendente da sinistra verso destra, la mente del genin era concentrata, i sensi acuti. Con un rapido movimento rotatorio del corpo, inclinò il mio busto verso destra, lasciando che la sua lama sfiorasse appena la sua guancia. Riuscì addirittura a percepire il suo colpo tagliente fendere l'aria accanto a lui mentre continuava il movimento rotatorio. [Slot Difesa II]

    Infine, quando ha provato a chiudere la sua serie di attacchi, con un ennesimo non meno letale degli altri, Kuroshi si fece trovare pronto. attese che la lama fosse partita e poi abbassò il corpo con grazia, permettendo a quest'ultima di sfiorare la parte superiore della sua schiena mentre continuava il suo movimento verso il basso. Con un controllo fluido e preciso, fece scivolare la lama sopra l'otese, evitando qualsiasi contatto diretto.[Slot Difesa III].

    Mentre l'attenzione era focalizzata sul combattimento con il primo avversario, Kuroshi non poté fare a meno di percepire una presenza inquietante che si avvicinava alle sue spalle. Un senso di allerta scosse i suoi sensi mentre percepiva un suono forte e chiaro che echeggiava nell'aria, come un richiamo sinistro che lo invitava a voltarsi.

    Quel suono improvviso e penetrante risuonava nell'aria, catturando la sua attenzione come una forza irresistibile. Il suono sembrava provenire da dietro di lui, un richiamo ammaliante che lo invitava a voltarsi e ad avvicinarsi a un punto preciso in quel corridoio.

    Nonostante la sua mente fosse allenata alla razionalità e alla determinazione, Kuroshi si sentì attratto dal suono con una forza magnetica, come se fosse impossibile resistere al suo richiamo seducente. L'invito sembrava quasi ipnotico, spingendolo a ignorare temporaneamente ogni istinto di autoconservazione e a cedere alla tentazione di avvicinarsi.

    L'effetto della tecnica si faceva sempre più pressante, offuscando la sua razionalità e spingendolo a lottare contro la sua stessa volontà.

    Nonostante ogni sforzo, Kuroshi si ritrovò inevitabilmente a muoversi verso il punto da cui proveniva il suono, una marionetta nelle mani dell'utilizzatore della tecnica del Richiamo Ammaliante. La sua determinazione e la sua forza di volontà stavano per essere messe duramente alla prova mentre si avvicinava sempre di più al suo destino incerto.

    Nell'illusione del richiamo ammaliante del suono, Kuroshi si trovava in uno stato di confusione e incertezza, intrappolato in un labirinto di inganni e menzogne che minavano la sua percezione della realtà. Le sue abilità e la sua determinazione erano messe duramente alla prova mentre cercava disperatamente di distinguere la verità dall'illusione.

    Il suo cuore batteva veloce mentre si muoveva attraverso il mondo distorto, i suoi sensi affinati tesi al massimo per individuare le trappole nascoste che minacciano di intrappolarlo. L'aria intorno a lui era carica di tensione, ogni suono sembrava amplificato e distorto, ogni ombra sembrava nascondere un pericolo imminente.

    Kuroshi si sentiva come se fosse in balia delle forze oscure che lo circondavano, una marionetta nelle mani del suo avversario che lo spingeva a lottare contro l'inganno e la menzogna. La sua mente era una tempesta di pensieri mentre cercava disperatamente un modo per liberarsi dall'illusione e ritrovare la sua libertà.

    Le pareti sembravano muoversi e cambiare forma mentre si muoveva attraverso il corridoio, ogni passo lo portava più a fondo nel cuore dell'inganno. Colori e suoni si mescolavano in un caleidoscopio di illusioni, confondendo i sensi e rendendo difficile distinguere la realtà dalla finzione. Tuttavia, nonostante la sfida apparentemente insormontabile, Kuroshi continuava a combattere con fermezza e determinazione, determinato a trovare una via d'uscita da questo labirinto di oscurità e tornare alla luce della verità.

    Le trappole, concepite con ingegno da un avversario astuto, sono come artiglierie occulte. Tuttavia, nonostante la confusione dell'illusione, Kuroshi non si lasciava sopraffare dalla menzogna che lo circondava. Il suo istinto si accendeva come una fiamma nel buio.

    Ogni passo che compie era un gioco di intelligenza e prontezza di riflessi. Con occhi attenti e orecchie tese, tetava di individuare i segni subdoli che tradiscono la presenza delle trappole.

    La prima trappola si presentava sotto forma di un pavimento instabile, camuffato con abilità per sembrare solido e sicuro. Avvertì un leggero scricchiolio sotto i suoi piedi, un segno che il terreno potrebbe non essere così stabile come sembrava. In quel momento, la sua concentrazione era massima. Osserva attentamente il terreno, scrutando ogni dettaglio, cercando indizi che possano rivelare la trappola nascosta.[Abilità]

    Con abilità acquisite in anni di addestramento, Kuroshi individua le zone pericolose e tracciò mentalmente un percorso alternativo. Con passi cauti e misurati, iniziava ad avanzare, distribuendo il suo peso in modo uniforme per evitare di attivare la trappola. Ogni passo era un calcolo preciso, ogni movimento era controllato e ponderato. [Slot Difesa IV]

    Il suo cuore batteva forte mentre si avvicinava alla zona sospetta. Ogni secondo contava mentre Kuroshi affrontava la sfida con determinazione. Finalmente, raggiunse la fine del tratto pericoloso, sentendo un senso di sollievo mentre superava la trappola con successo. Respirava profondamente, consapevole che la sua prontezza e la sua astuzia lo avevano portato oltre l'inganno, preparandolo per affrontare la prossima sfida con fermezza e determinazione.

    La seconda trappola si presentava sotto forma di un intricato sistema di fili sottili tesi lungo il corridoio, pronti a intrappolare chiunque osi attraversarli. Ogni filo era un potenziale pericolo, pronto a intrappolare chiunque osi attraversarli. Con la sua mente acuta e i suoi sensi affinati, tentava di individuare la sottile tensione nell'aria, un segno sicuro della presenza dei fili nascosti tra le ombre.

    Ogni passo che compie era un balletto delicato, una danza tra i fili mortali. Utilizzando le sue abilità ninja, si muoveva con agilità e precisione, evitando abilmente i fili che potrebbero intrappolarlo. Ogni movimento era controllato e calcolato, ogni gesto era una risposta rapida e decisa alla minaccia che lo circondava.

    Con grazia e destrezza, Kuroshi navigava attraverso il corridoio, sfiorando i fili con un tocco leggero ma determinato. Ogni volta che si avvicina a un filo, i suoi sensi erano in allerta massima, pronti a reagire istantaneamente per evitare la trappola imminente.

    Finalmente, quando raggiunge la fine del corridoio, Kuroshi tirò un sospiro di sollievo. Sembrava aver superato la seconda trappola con successo, dimostrando ancora una volta la sua abilità e la sua fermezza di fronte all'inganno e alla sfida. [Slot Difesa V]




    [---]




    Quando i kunai con le bombe volarono verso di Seinji non esitò. Con un gesto rapido e sicuro, creò quattro kunai e li lanciò verso i proiettili in arrivo dall'alto. La precisione dei suoi movimenti era impressionante, lo shinobi di Ame osservava con fremito mentre il suo attacco veniva deviato e disperso, senza riuscire a colpire l'avversario.

    Quando vide le armi deviare, decise di non far esplodere le carte bomba. Di fatti i kunai si conficcarono nel terreno a circa 6 metri di distanza da Seinji. Fai poco il gradasso, da qui non uscirai vivo! sbraitò il ninja disturbato da tanta spavalderia.


    L'aria intorno a loro era carica di tensione, mentre quest'ultimo si rialzava a una distanza sicura del nemico. I suoi movimenti erano controllati, calcolati, e si potevo percepire il suo sguardo che scrutava attentamente la situazione.

    Non appena i suoi occhi incontrarono quelli di Seinji, intuì il pericolo imminente che rappresentavano. Freddi e determinati, trasmettevano un messaggio chiaro: era qui per sconfiggerlo.

    Era come se le loro anime si confrontassero, ciascuna pronta a lottare per la propria causa. Il suo sguardo concentrato rivelava la prontezza a sfidare Seinji. Sei troppo sicuro di te pivello. Era chiaro che il tempo per le parole era terminato. Con un cenno del capo impercettibile, si preparò a muoversi, pronto a dare il via al prossimo capitolo della battaglia.

    Nello stesso momento in lontananza a tutta velocità, l'uccello che aveva portato il ninja sul campo di battaglia, stava ritornando. Da lontano era ben visibile che qualcun altro stava viaggiando sul dorso dell'animale. Probabilmente Seinji non lo aveva notato intento com'era a cercare di togliere la vita al suo avversario. La figura si ergeva alta e snodata, con capelli neri corvini e occhi freddi come il ghiaccio. Indossava una lunga tunica nera decorata con motivi di fiamme rosse e teneva una spade appese alla sua cintura. Il suo volto era coperto da una maschera nera, che nascondeva la sua espressione, e indossa guanti di pelle nera con artigli affilati che emergono dalle dita. [Slot azione I]

    Una volta avvicinatosi Seinji si sarebbe sicuramente reso conto che quel personaggio non era altro che Kyoshiro, il ninja che aveva rubato la pianta dell'ospedale, proprio la persona che stava cercando, ma questo sarebbe accaduto poco dopo, perché in quel momento i stava preparando per giustiziare il ninja caduto nella sua illusione.

    Seinji fu però più lesto, si preparò per la sua controffensiva, decise quindi di sfruttare la sua ingegnosità e le sue abilità tattiche per affrontare la situazione. Con una calma sorprendente, concentrò la sua energia negli occhi, e dal nulla generò quattro catene, che si avventarono verso il ninja avversario con una velocità fulminea, sorprendendolo con la loro improvvisa aggressività. [Danno]

    La morsa delle catene era formidabile, esercitando una pressione crescente sui polsi del ninja avversario, minacciando di danneggiarli se avesse tentato di resistere. Le catene agivano anche come vincoli, impedendo al suo avversario di muoversi con agilità o di eseguire i complicati sigilli che erano parte integrante delle sue tecniche.

    La strategia del ninja era chiara: immobilizzare il suo avversario, limitandone le opzioni e impedendogli di contrattaccare efficacemente. Con le sue abilità e la sua astuzia, aveva dimostrato ancora una volta di essere un avversario formidabile, pronto a sfruttare ogni debolezza del suo nemico per ottenere la vittoria.

    Con un movimento fluido e preciso, il ninja ricaricò la sua balestra pronto a scoccare il colpo fatale. Con la sua mente concentrata e senza esitazione, puntò dritto verso la fronte del suo avversario. La tensione nell'aria era palpabile mentre premeva con fermezza il grilletto.

    Il dardo, carico di una potenziale devastazione, fu scagliato con una rapidità impressionante, con la precisione di uno scatto di fucile. Attraversò lo spazio tra loro come una freccia, dirigendosi verso la testa del nemico con determinazione. Nel frattempo, la carta-bomba legata al dardo era pronta a esplodere non appena si fosse avvicinata al collo del suo avversario.

    Un rapido spostamento d'aria, una forte corrente arrivava dalle spalle di Seiji. Il volatile scendeva in picchiata verso il luogo dell'azione. La scena sembrava congelarsi per un attimo, mentre il dardo si avvicinava alla sua tragica destinazione.

    Una sottile aura di energia gravitazionale si materializzò intorno alle mani di Kyoshiro, emanando un'aura mistica e potente. Arrivato 6 metri da Seinji, con un gesto preciso e concentrato, diresse questa verso il dardo in movimento, mentre con la mano sinistra lo diresse verso uno dei kunai conficcati a terra a due metri di distanza

    Era come se una forza invisibile li stesse manipolando. La gravità, solitamente una costante silenziosa, diventava improvvisamente una forza palpabile e manipolata dall'utilizzatore. Gli oggetti potevano essere essere sollevati e scagliati via come se fossero foglie portate dal vento, costringendoli a muoversi contro la loro volontà. [Slot tecnica]

    Una volta soggiogati alla propria volontà, Kyoshiro scagliò le armi verso il nemico. quest'ultime tagliarono l'aria con un'agilità sorprendente, tracciando una traiettoria imprevedibile verso il loro bersaglio. La spinta gravitazionale li accelera con una forza inarrestabile, conferendo loro un'incredibile letalità e una ferocia implacabile.

    Seinji si trova improvvisamente di fronte a due proiettili mortali che si avvicinano con una velocità travolgente. La forza gravitazionale conferisce loro una spinta aggiuntiva, aumentando la penetrazione e l'impatto dei kunai una volta colpiti.

    Con un impatto devastante, hanno lo scopo di perforare le difese del nemico con una precisione micidiale, infliggendo danni significativi e mettendo in pericolo la sua incolumità. La combinazione di velocità, potenza e precisione rende questo attacco incredibilmente letale. È un'esibizione straordinaria di abilità ninja, dove la manipolazione della gravità si fonde perfettamente con la maestria nel combattimento con le armi. [Slot Azione II]

    Come osi venire fin qui e attaccare il mio covo e i miei uomini?? Ruggì contro il suo avversario, furiose e con brama di vendetta e sangue. Quest'ultimo non avrebbe potuto riconoscere Seinji che ora si faceva chiamare Takamoto. Il suo volto era diverso, ma nonostante ciò, quando i due si erano incrociati per la prima volta in ospedale, indossava una maschera. La sua identità era celata dal mistero, ma probabilmente a Kyoshiro questo importava poco. [Note]



    Edited by Shakur - 14/4/2024, 21:11
  8. .

    segreti sussurrati: l'uomo nel quartiere dei piaceri

    Sottotitolo Post



    Dopo aver memorizzato il nuovo aspetto di Saragi, e averlo osservato entrare nella sala da the; Kuroshi, dal suo nascondiglio sul tetto fatiscente dell'edificio nel Quartiere dei Piaceri, osservava silenziosamente la vita che si svolge al di sotto. Le sue vesti mimetiche si adattavano perfettamente all'ambiente circostante, permettendogli di sfuggire alla vista anche nel cuore della città. Fisso lo sguardo sull'edificio di fronte a lui, cercava con attenzione eventuali varchi da cui potersi infiltrare.

    Dall'alto, poté distinguere almeno due punti di ingresso plausibili al piano superiore, anche se avrebbero richiesto un'arrampicata discreta per non destare sospetti. La sua attenzione si spostò quindi verso il piano inferiore, dove una finestra socchiusa sembrava promettere un accesso più agevole.

    Mentre osservava attentamente dalla sua posizione nascosta, una figura emerse dalla finestra traforata dell'edificio di fronte. Un uomo dal volto arrossito, con un aria vagamente familiare si sporse. È lui, l'uomo che stiamo cercando. Si disse tra sé e sé comparando quell'uomo alla foto che Yayoi gli aveva consegnato. Un po' sbronzo, una sorta di figura sbilenca, come se il peso dell'alcol lo tirasse verso il basso, e il suo volto arrossato era una prova evidente dei suoi eccessi, ma di sicuro era l'obiettivo dei due genin. Un sorriso ebete danzava sulle sue labbra, mentre parlava con qualcuno all'interno.

    La sua presenza diede al ragazzo un brivido di eccitazione. Questa era l'opportunità che stavano aspettando. Si sarebbe cosi avvicinato con cautela al vicolo sottostante, i suoi movimenti erano fluidi e silenziosi come quelli di un'ombra. Il suo udito era all'erta, pronto a captare ogni parola che viene scambiata all'interno dell'edificio.

    Appostato proprio sotto la finestra con le spalle appoggiate al muro, e [mimetizzatosi] nel medesimo modo, se ne stava acquattato. Il suono delle loro voci lo raggiunse, filtrando attraverso le pareti sottili. Poteva distinguere le loro parole, quasi come se fosse dentro la stanza con loro, un fantasma invisibile che ascolta senza essere visto.

    Le parole dell'uomo ubriaco risuonavano nel vicolo, accompagnate dal suono roco della sua risata. La sua voce era pesante, carica di una certa baldanza alimentata dall'alcol. Era possibile percepire la sua sicurezza traballante mentre si vantava dei suoi successi. Naga-Sama? gli fece eco nelle sua testa, mentre si appuntava mentalmente quel nome. Una risposta giunse da una figura invisibile all'interno, una voce femminile che riecheggiava con calma ed eleganza. La sua presenza era solo udibile, priva di un volto tangibile, ma confermò l'identità del sospettato. Ora non vi era alcun dubbio.

    L'uomo, nel frattempo, sembrava che continuasse a bere, e il suono di un contenitore di vetro che veniva posato rumorosamente a terra riempiva l'aria del vicolo. La conversazione si stava rivelando un tesoro di informazioni preziose, e Kuroshi restò immobile nell'ombra, ascoltando ogni parola con attenzione, pronto a cogliere ogni dettaglio utile alla sua missione.

    Dopo aver ascoltato attentamente la prima parte della conversazione tra l'uomo e la voce femminile dall'interno, il suo cervello iniziò immediatamente a elaborare e analizzare ogni dettaglio udito. La sua mente si trasformava in un laboratorio di analisi, dove ogni parola, tono e inflessione venivano dissezionati e sottoposti a un'analisi approfondita.

    Le parole pronunciate dall'uomo confermavano i sospetti di Yayoi sospetti riguardo al non essere solo un mercante di cosmetici, ma ad un coinvolgimento in attività illegali. Il fatto che abbia ricevuto un bonus suggeriva che i suoi compiti erano stati eseguiti con successo, un chiaro segno del suo ruolo chiave in quella che poteva essere una sorta di organizzazione.

    Dall'altra parte, la voce femminile manifestava una certa preoccupazione per la necessità di ulteriori fondi e sottolineava l'importanza di procedere con cautela. Questo indicava che l'organizzazione potrebbe essere in cerca di nuove risorse finanziarie e che l'attenzione era focalizzata sulla sicurezza delle loro operazioni.

    La richiesta di individuare nuovi bersagli invece, suggeriva che l'organizzazione potrebbe essere alla ricerca di nuove fonti di profitto o che stava cercando di consolidare il proprio potere nell'area. La menzione di "andare coi piedi di piombo" indicava che forse questo tale Naga-sama desiderava evitare l'attenzione indesiderata e agire con discrezione. Ma era troppo tardi, aveva già attirato l'attenzione dei piani alti di Oto.

    Le parole sprezzanti dell'uomo riguardo alle due donne suscitarono una gamma di emozioni contrastanti nello shinobi. Da un lato, la sua razionalità lo spingeva a considerare le informazioni in modo obiettivo e distaccato, mentre dall'altro la sua parte umana non poteva evitare di provare una certa empatia per le donne oggetto di tali disprezzi. Le loro vite complesse e ambigue lo avevano colpito in un certo senso, e si domandava quali fossero le loro storie dietro le descrizioni dell'uomo.

    La prima donna, sembra vivere una vita di lusso ma intrisa di insoddisfazione, coinvolta in relazioni extraconiugali che suggeriva un vuoto emotivo o una ricerca di qualcosa che le sfugge. Si chiedeva quali potessero essere i suoi veri desideri e quali le sue motivazioni per agire in questo modo.

    Al sentire la menzione della vedova del clan Akadou, la sua reazione fu istantanea e intensa. Un brivido freddo gli percorse la schiena, mentre la sua mente si riempiva di domande e sospetti. Essendo anch'egli parte del clan Akadou, la menzione di un membro coinvolto in attività sospette solleva una serie di preoccupazioni e interrogativi.

    La sua lealtà al clan e il suo senso di appartenenza si scontrano con la necessità di indagare su questa figura misteriosa e il suo coinvolgimento nelle attività criminali. Si interrogava se la vedova fosse una persona che conosceva personalmente, se fosse coinvolta direttamente nelle operazioni del clan o se agisse in modo indipendente.

    Sarà meglio andare in fondo a questa storia. Se qualcuno del clan sta commettendo dei reati e bene che subisca le conseguenze che merita. Kuroshi tentò di mantenere la calma e la lucidità anche sotto pressione, ma la tensione cresceva dentro di lui mentre rifletteva sulle implicazioni di questa scoperta. La sua mente era una tempesta di pensieri e emozioni, mentre cercava di elaborare un piano d'azione che proteggesse sia il clan che il suo dovere di combattere il crimine.

    Tuttavia, la sua priorità restava quella di rimanere nascosto e di continuare a raccogliere informazioni senza destare sospetti. Era fondamentale agire con cautela e astuzia in questa situazione delicata, e si preparò a osservare attentamente gli sviluppi futuri mentre si adattava alla nuova realtà che si era presentata.

    Con il cuore che batteva veloce nel petto, il genin si mosse con furtività cercando il momento perfetto per infiltrarsi nella stanza accanto. Si avvicinò silenziosamente alla finestra, sfruttando l'oscurità dell'ombra per fondere la sua figura con quella circostante.

    Una volta all'interno, La stanza della sala da the rifletteva l'estetica elegante e raffinata della tradizione giapponese. Le pareti erano rivestite da pannelli di legno lucido, delicatamente decorati con disegni floreali stilizzati che aggiungevano un tocco di grazia e armonia all'ambiente.

    Al centro della stanza si trovava un tatami, un tappeto di paglia intrecciata, su cui erano disposti eleganti cuscini rotondi per sedersi. La delicatezza del tatami trasmette una sensazione di calma e benessere.

    Nel punto focale della stanza si ergeva un basso tavolino di legno scuro, semplice ma elegante nel suo design. Su di esso era posizionata una teiera di ceramica smaltata, fiancheggiata da piccole tazze dal bordo sottile.

    Kuroshi si avvicinò di soppiatto alla parete che comunicava con la stanza accanto. Con mano ferma, estrasse un [Kunai] dal suo equipaggiamento e lo usò con destrezza per creare un piccolo foro nella parete accanto alla finestra. Lavorò con precisione chirurgica, assicurandosi che il foro fosse abbastanza grande da permettermi di osservare senza essere scoperto, ma abbastanza piccolo da non destare sospetti.

    Una volta completato il lavoro, si spostò con cautela verso il foro, mantenendosi nascosto grazie alla mimetizzazione del suo [rivestimento]. Con il cuore che batteva ancora più forte, si affacciò con attenzione attraverso il piccolo spazio appena creato per osservare la scena all'interno.


  9. .

    ombre e sospetti: kuroshi alla scoperta dei piani di mikita

    Sottotitolo Post



    Mikita rideva apertamente alle parole del genin, e quel sorriso era quasi contagioso. I suoi occhi brillavano di complicità mentre si scambiavano quelle parole. Sembrava apprezzare il tentativo di capire cosa stesse succedendo a Suna, anche in linea di massima si era fatto un idea.

    Cercava di crearsi un opportunità per ottenere un qualche vantaggio da quella situazione, e forse avrebbe avuto l'occasione di vederci più chiaramente in quell'intricata matassa di eventi.

    Capisco! ripose lasciando che un filo di malizia colorasse il suo tono. La scelta del verbo non era casuale, questo diede un informazione non da poco a Kuroshi. A quanto pareva Mikita era in grado di copiare o far proprie tecniche altrui. Un piccolo dettahlio che rivelava alcune delle sue capacità.

    Quando si parlò dei guardiani e del trattamento che gli avevano riservato all'ingresso di Suna, notò mutare l'espressione della donna. Forse, mormorai con fermezza, alle sue parole riguardo le contro misure. Intanto nella sua mente cercava di valutare le prossime mosse e cosa avrebbe fatto per guadagnarsi la fiducia della donna.

    Quando Mikita scoppiò in una risata per il commento su detronizzare l'impostare, non poté fare a meno di unirsi a lei. Era parte della sua strategia, dando corda ai suoi umori e alle sue reazioni per poter ottenere la sua fiducia e, allo stesso tempo, comprendere meglio ciò che stava architettando. Era intenzionato ad alimentare quel lato della donna premendo sulla frustrazione di avere come Kage una persona ritenuta non degna e soprattutto non di sangue Sunese.

    La sua risata echeggiò nell'aria come una melodia, e Kuroshi fece eco al suo divertimento. Dietro il mio sorriso complice, però, c'era una mente che analizzava ogni sfumatura delle sue espressioni, ogni intonazione della sua voce.

    la sua finzione di complicità con Mikita gli dava l'opportunità di scavare più a fondo nei suoi pensieri e nei suoi piani. La sua risata, per quanto genuina potesse sembrare, era per lui una fonte preziosa di informazioni.

    Guardandosi intorno, in senso metaforico, osservava la scena con una mescolanza di emozioni contrastanti. Rifletteva su come gli eventi in corso, apparentemente estranei ai suoi affari, avessero comunque un impatto sul suo stato d'animo. L'odio viscerale che alcuni manifestavano verso il Kaga con sangue non sunese lo colpiva profondamente.

    Non poteva ignorare il dolore e la discriminazione che permeavano le relazioni tra i diversi gruppi etnici. Avendolo vissuto egli stesso sulla sua pelle in passato, capiva bene il peso delle parole offensive e delle azioni discriminatorie. Era un riflesso della società in cui vivevano, un problema che andava ben oltre le dispute politiche o le rivalità tra villaggi ninja.

    La sua esperienza personale lo rendeva particolarmente sensibile a queste dinamiche, e sentiva il dovere morale di fare la sua parte per combattere. Anche se gli eventi attuali non lo coinvolgevano direttamente, sapeva che non potevo voltare lo sguardo dall'altra parte. Era una questione di integrità.

    Il discorso poi si spostò sul sigillo che il genin di Oto aveva ricevuto all'ingresso di Suna. Cercò di convincere il ragazzo a liberarsene, almeno questi erano i patti e voleva far parte o saperne di più sul ciò che stava avvenendo nel villaggio. Kuroshi ascoltava attentamente le sue parole, notando la continua risatina di Mikita che, nonostante il tono leggero della conversazione, sembrava nascondere una certa determinazione.

    Forse davvero Mikita non ne era a conoscenza, o forse fingeva, di fatto neanche lo shinobi del suono poteva sapere che a Suna si erano presentati altri due ninja di Oto, tra cui uno sotto mentite spoglie. La fortuna forse lo aveva assistito questa volta, fatto sta che la sua bugia aveva un fondo di verità.

    L'occhiolino della donna non sfuggì a Kuroshi, che lo osservò con attenzione, cogliendo un leggero sospetto nell'insolito comportamento. Tuttavia, decise di non lasciarsi sopraffare da paranoia eccessiva, continuando a mantenere un'attitudine neutra.

    Poi, Mikita replicò alle parole del genin in modo enigmatico, introducendo una nuova variabile nell'equazione.

    Non vuoi crearmi problemi con i sand scorpion eh? ma questo non puoi garantirmelo Non sapeva a questo punto quali fossero le intenzioni della donna, visto che all''orizzonte un gruppo di guardie si avvicinava al camp di battaglia.

    Non era neanche troppo sicuro che si fosse bevuta la cazzata che il suo partner era il falco che sorvolava la zona dello scontro. Di sicuro non avrebbe potuto individuare Youshi la sua tecnica lo rendeva praticamente invisibile, e questo era un piccolo vantaggio per loro. Kuroshi sperava che in qualche modo fosse nei paraggi, e stesse assistendo alla scena. Se avesse deciso di seguire la donna, probabilmente sarebbe stata una buona strategia lasciarlo ancora per un po' fuori dai giochi.

    Mi sembra che abbiate gli stessi obiettivi, e le stesse intenzioni. rispose osservando la sua reazione. Ho solo supposto che se entrabi siete qui un motivo ci sarà. Questo non esclude che tu sia venuta qui per muovere i fili nell'ombra e dare supporto a quel energumeno. Continuò esponendo le sue congetture. Non sei una a cui piacciono le luci della ribalta o sbaglio? concluse riferendosi a come Ko aveva dato vita a quello spettacolo da oratore.

    La scena si svolgeva con un'aura di mistero mentre il gatto nero di nome Azuki appariva nella piccola nuvoletta di fumo. Il felino, dall'aspetto elegante, emanava un'aura di calma e saggezza mentre si puliva con noncuranza una zampa, dimostrando di non essere disturbato dalla presenza degli altri.

    Mikita continuava a parlare, introducendo una serie di istruzioni dettagliate riguardo al ruolo di Azuki nel piano. Il gatto si muoverebbe nel villaggio fingendo di essere il genin di Oto, consentendogli di spostarsi senza problemi.

    Da dietro Azuki emerse un altro gatto, più piccolo e dal colore del deserto, chiaramente un cucciolo. Il suo nome era Mei, e sarebbe stata la guida di Kuroshi verso il luogo dell'incontro. La piccola gattina lo osservava con occhi curiosi e un po' timidi, pronta ad adempiere al suo compito.

    Mikita aprì l'ombrello nonostante l'assenza di pioggia, e con un'abilità impressionante, scatenò una corrente ascensionale che la circondò completamente. Kuroshi osservava con stupore mentre Mikita, sostenendosi con l'ombrello e grazie alla leggerezza del suo corpo, si elevava in aria con velocità sorprendente. Gli rinnovò l'invito mentre scompariva rapidamente dalla vista dell'otese, lasciandolo a contemplare la scena con una miscela di ammirazione e perplessità.

    Cosa fare ora? i due gatti lo guardavano in attesa di una sua decisione. La scelta era tra: indagare a fondo di quella faccenda e infilarsi tra le fila dei complottisti, o restare a Suna e trovare un modo alternativo per ottenere informazioni sulla faccenda.

    Era sicuramente un salto nel buoi, non sapeva cosa aspettarsi o cosa sarebbe accaduto da lì in poi. Si sarebbe cacciato nei guai? probabilmente, avrebbe finito per incrinare ancor di più il rapporto tra Oto e Sune? forse. Ma il richiamo di un grosso mistero e il senso di giustizzia e dovere premevano sull'accettare l'invito.

    Così alla fine si voltò verso Mei: portami al luogo dell'incontro! disse mentre dalla tuta cerava il foglietto con il sigillo impresso che avrebbe dovuto porgere al gatto nero.

  10. .

    sotto assedio: la battaglia di kuroshi

    Sottotitolo Post



    Kuroshi osservava attentamente la scena, i suoi occhi penetranti scrutavano ogni movimento dell'avversario. Il terzo attacco era iniziato, e l'idea astuta stava sortendo gli effetti desiderati, almeno in parte.

    Sfortunatamente uno dei due fu più lesto e riuscì ad evitare la tecnica del genin. Tuttavia, il ninja nemico che aveva lanciato la sua tecnica non fu altrettanto fortunato. Prima che potesse reagire, Kuroshi scatenò una scarica elettrica che colpì il suo corpo. Il danno inflitto fu ampio e diffuso, concentrato soprattutto sulle gambe. Era chiaro che avrebbe avuto seri problemi nei futuri movimenti.

    Stesso discorso, valeva per il giovane ninja del suono, che circondata di acqua caramellata si vedeva i suoi movimenti rallentare, e resi più difficoltosi. Difatti gli attacchi successivi furono un completo fallimento.

    Kuroshi concentrò la sua energia per lanciare il suo attacco, la sensazione di lentezza era opprimente, resa ancora più difficile dall'effetto del jutsu. Nonostante il suo sforzo, il colpo che scagliò non ebbe alcun effetto tangibile. Il nemico si piegò sulle ginocchia, osservando il suo attacco sfiorare la sua fronte di poco.

    Raggiungere l'altro ninja fu un compito arduo, complicato dalla vischiosità della sostanza gelatinosa che ora intralciava i suoi movimenti. Avvicinandosi al nemico, tentò di sferrare una combinazione di pugni, ma si rivelarono del tutto inefficaci e vennero deviato abilmente dal suo avversario.


    Lo shinobi del suono si ritrovò intrappolato nell'Acqua Caramellosa, sentendo la viscosità della sostanza ostacolare ogni suo movimento. Il suo sguardo era concentrato sui due ninja che si muovevano con agilità intorno a lui, apparentemente immuni agli effetti negativi del jutsu che lo limitava.

    Realizzò subito che doveva fare qualcosa per invertire la situazione. Gli avversari stavano cercando di approfittare della loro maggiore libertà di movimento per attaccarlo. Con la mente rapida, valutò le loro mosse osservando attentamente i loro movimenti e tenendo sotto controllo l'ambiente che lo circondava.

    La determinazione bruciava nei suoi occhi mentre pianificava la sua risposta. Con un'agilità sorprendente. Mentre un dei ninja si lanciava in avanti pronto per colpire, in un istante di pura istintività, Kuroshi osservò il calcio volante del suo avversario avanzare verso di lui. Senza esitazione, il suo corpo reagì con una velocità sorprendente.

    In un movimento fluido e coordinato, inclinò il busto all'indietro, inarcano la schiena fino a raggiungere un angolo quasi impossibile. Le sue spalle sfiorarono appena il suolo mentre il suo sguardo si alzava, puntando dritto verso il calcio in arrivo.

    Le gambe dell'avversario sembravano muoversi in slow motion mentre il genin osservava da sotto il loro passaggio. Il calcio del nemico sfiorò il vuoto sopra il suo corpo inarcato, tagliando l'aria vicino al suo volto con una grazia spettrale.

    Kuroshi era una visione di agilità e determinazione, mentre riusciva a schivare il pericoloso attacco con un movimento che sembrava quasi coreografico. La sua mente tentava di rimaneva lucida, pronta a reagire al prossimo movimento dei suoi avversari. [Slot Difesa I]


    Dopo aver scampato al primo attacco, rimase ad osservare la situazione con un mix di determinazione e apprensione. Si ritrovava ora con entrambi gli avversari posizionati ai lati opposti.

    Il ninja che prima si trovava sulla parete iniziò a eseguire una serie di sigilli. Kuroshi poté vedere chiaramente l'energia concentrarsi intorno alle sue mani mentre preparava la sua tecnica. Un brivido di preoccupazione gli percorse la spina dorsale.

    Subito dopo dalla sua bocca esplose una palla di fuoco. Kuroshi poté percepire il calore emanato dalla sfera infuocata, consapevole del pericolo che avrebbe rappresentato se l avesse colpito nelle strette condizioni del corridoio.

    Ma la minaccia non si fermava lì. Anche il ninja dall'altra parte del corridoio stava completando i suoi sigilli, e immediatamente dopo qualcosa apparve in alto, proprio sulla testa del ragazzo. Kuroshi alzò lo sguardo verso il soffitto, vedendo gocce dense e viscose cominciare a cadere lentamente.

    La tensione nell'aria era palpabile mentre la palla di fuoco si dirigeva verso l'otese, e le gocce di pioggia nera cominciavano a bruciare al contatto con il fuoco. Kuroshi sapeva che avrebbe dovuto trovare un modo per sfuggire da quella situazione potenzialmente letale, altrimenti sarebbe stato gravemente danneggiato. La sua mente lavorava freneticamente, cercando una soluzione mentre la minaccia si avvicinava sempre di più.

    Con la coda dell'occhio, alle spalle del ninja A, il ragazzo notò un dei paletti di acciaio usati poco prima per superare la scalinata e fu allora che ebbe l'idea. Lo shinobi del suono non era certo un ninja da sottovalutare. Con un'abilità pronta e una mente affilata, sapeva che doveva agire rapidamente per sopravvivere a quel doppio assalto. cosi sfoderò la sua Tecnica della Sostituzione. [Slot Tecnica]

    Il suo corpo sembrò quasi svanire nel nulla, sostituito da quel paletto di acciaio. Le due tecniche nemiche si scontrarono violentemente nel punto in cui Kuroshi si trovava poco prima. La Palla di Fuoco Suprema entrò in contatto con la Pioggia Nera, causando un'esplosione spettacolare. Le gocce di pioggia infiammata si sprigionarono in tutte le direzioni, avvolgendo l'area circostante in una voragine di fiamme e oscurità.

    Kuroshi, invece, si sarebbe trovato al sicuro, ricomparso alle spalle del ninja che era stato ferito dalla sua tecnica, mentre lo spettacolo dell'esplosione imperversava in quel corridoio. Silenzioso come il vento emergeva dal nulla come una figura eterea a mezz'aria. Il suo aspetto era immerso nell'oscurità, con i tratti del viso mascherati dall'ombra che avvolgeva la sua figura. Solo i suoi occhi, brillanti di determinazione e concentrazione, erano visibili, fissando intensamente la schiena del nemico.

    Avendo le gambe ancora leggermente fuori usa dalla tecnica precedete, Kuroshi sperava di coglierlo di sorpresa, e non dargli il tempo di difendersi o fuggire. Concentrò il suo chakra per eseguire una mossa letale. La sua gamba si caricò di energia elettrica, emanando un bagliore bluastro. [Slot Tecnica II]

    Sfruttando la potente Tecnica della Folgorazione avvolse il suo corpo con un'aura elettrica. L'elettricità crepitava intorno a lui, pronta a essere scaricata con un tocco mortale.

    lanciò cosi contro il nemico, la sua gamba in un calcio frontale. Con un movimento elegante e letale, lo sferrò preciso e potente verso il punto vulnerabile del nemico, le vertebre.

    L'elettricità si sarebbe scatenata al contatto con il corpo del nemico, scaricandosi con una forza distruttiva. Il nemico sarebbe stato travolto da un'onda di energia elettrica, mentre il potere di Kuroshi lo circondava con una intensa corrente.



    L'attacco sarebbe stato come un fulmine, rapido e letale, colpendo il nemico con una potenza devastante. La sua abilità nel combinare il taijutsu con la Tecnica della Folgorazione dimostrava la sua maestria nel controllo dell'elettricità e la sua determinazione nel sconfiggere il nemico.

    Successivamente, avrebbe continuato a non dare tregua al suo nemico. Dopo aver sfoderato la sua fedelissima lama [Azione Gratuita veloce] avrebbe provato ad indebolire ulteriormente in ninja della pioggia. Dalla sua sacca avrebbe tirato fuori una piccola boccetta [Azione Gratuita Veloce + Slot Azione I] e con un movimento fluido e impercettibile, usando un tocco lieve ma deciso, impregnò la lama con il veleno contenuto nella boccetta stessa [Abilità] [Azione Rapida].

    La sostanza si diffondeva rapidamente sulla lama, pronta a essere utilizzata. Con un ulteriore gesto rapido, la lama eseguì un fendente verticale, mirando alle gambe già compromesse del suo nemico. Non doveva per forza essere un colpo risolutivo, a Kuroshi bastava anche ferirlo leggermente in modo tale che il veleno penetri nel suo corpo e faccia il lavoro per il quale era stato creato [Slot Azione II].

    Una volta che la lama avrebbe oltrepassato la seconda gamba, con un movimento repentino si sarebbe abbassato sulle gambe piegando le ginocchia per ottenere una stabilità ottimale. I suoi movimenti erano silenziosi, quasi eterei, mentre si preparava ad eseguire la mossa successiva. Con un movimento di rotazione del corpo, eseguì una giravolta elegante e precisa. La sua agilità era sorprendente, e la sua forma era una combinazione perfetta di forza e grazia. Mentre la sua figura si inclinava verso il basso, la lama era già in posizione, puntata con precisione verso la gamba destra del suo avversario. [Slot Azione III]


    [----]



    Mentre il giovane shinobi del suono era impegnato un una battaglia all'ultimo sangue, Takamoto nascosto nell'ombra, scrutavo il campo di battaglia con occhi affilati come lame, conscio che aveva bisogno del suo supporto.

    Mentre il nemico si avvicinava, il suo istinto guerriero si accese. La mente analizzò rapidamente la minaccia, riconoscendo nel nuovo avversario una pericolosa presenza. Senza esitazione, la sua mano si mosse verso la balestra che giaceva silenziosa accanto a lui.

    Con la precisione di un falco che colpisce la sua preda, puntò la balestra verso la finestra dove il nemico si stava per passare. I dardi fischiarono nell'aria, tagliando lo spazio con una ferocia silenziosa. Il suo obiettivo era chiaro: il petto del mio nemico. Doveva neutralizzarlo istantaneamente, prima che potesse costituire una minaccia per Kuroshi e per la missione.

    Non appena il ninja della pioggia passò accanto alla finestra, i dardi erano già in rotta di collisione [Abilità] ma, lo spostamento di aria fece drizzare le orecchie al nemico che con il suo udito riuscì a percepire l'attacco imminente a circa sei metri prima dell'impatto. Con un movimento rapidissimo lo shinobi della pioggia si abbassò quel tanto che bastava per evitare i dardi. Questi ultimi infatti sfiorarono la sua testa e si conficcarono nel muro di fronte [Slot Difesa I].

    Immediatamente si rialzò, e iniziò ad osservare al di là delle finestra in cerca del cecchino che aveva osato tentare di freddarlo. La distanza era notevole, ma analizzando la traiettoria e la direzione, si rese conto che l'unica direzione possibile da cui erano stati scagliati quei dardi era dalla torre di fronte.

    Irritato e con una vena di vendetta che bramava nella sua espressione minacciosa, decise di scoprire chi fosse cosi stupido da tentare di assassinarlo. Il ninja con un balzo si lancia letteralmente dalla finestra, al contempo si porta una mano alla bocca e subito dopo inizia a comporre una serie di sigilli [Slot tecnica I].



    Un leggera coltre di fumo nasconde la sua presenza per pochi instanti, per poi ricomparire sul dorso di un enorme uccello. Con un'apertura alare che oscurava il cielo e un grido che riecheggiava nei recessi dell'anima, si presentava come una forza imponente e spaventosa. Le sue piume nere come la notte sembravano assorbire la luce stessa, mentre il suo becco e gli artigli erano affilati come lame pronte a lacerare qualsiasi ostacolo sul loro cammino.

    La sua presenza in campo aveva un che di intimidatorio, causando un'ondata di terrore tra i nemici. Con le ali poderose, avrebbe potuto sollevare un'intera squadra di combattenti e portarli ovunque desideri. La sua velocità era stupefacente mentre si avvicinavano alla torre in cui era appostato Takamoto [Slot Azione I]

    Uccello%20Gigante



    Il ninja e il volatile iniziarono a muoversi in tondo sulla testa di Takamoto: Devi essere davvero stupido nel venire sin qui ad attaccarci dall'alto la sua voce rude e aggressiva faceva eco alla pioggia battente. Immagino abbia delle manie suicida....eh bastardo?? Tuonò in quella che sembrava una domanda retorica.

    Poi sussurrò qualcosa al sua bestia da richiamo, qualcosa che sarebbe stato impercettibile per Takamoto. Senza perdere altro tempo Il ninja della pioggia tirò fuori della sacca quatto Kunai [Slot Azione Gratuita] e li lanciò verso il suo avversario. Le armi non avrebbero colpito direttamente il ninja ma si sarebbero conficcate ai quattro lati di quest'ultimo precisamente a 1,5 metri di distanza dal bersaglio: uno dietro, uno davanti e gli altri due ai lati, quasi a creare un rombo [Slot Azione II] . Solo allora l'alleato di Kuroshi avrebbe notato che su ogni kunai vi era legata una carta bomba. Non appena le armi ebbero toccato il suolo, lo shinobi della pioggia le fece detonare cercando di imbrigliare il sui nemico in una esplosione devastante che lo avrebbe cancellato dalla faccia della terra [Slot Azione III].

    Subito dopo si sarebbe lasciato cadere dall'uccello, lanciandosi in picchiata come una meteora che sta per schiantarsi al suolo. L'animale avrebbe fatto un mezzo giro in tondo e poi si sarebbe diretto nuovamente verso la torre.....Cosa gli aveva ordinato?





    Kuroshi Akodou

    Statistiche Primarie
    • Forza: 300
    • Velocità: 300
    • Resistenza: 300
    • Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 300
    • Concentrazione: 300
    • Intuito: 300
    • Precisione: 300
    Chakra
    25/30
    Vitalità
    12/12
    Slot Azione

    1. Veleno

    2. Lama

    3. Lama

    Slot Difesa

    1. Schivata

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Sostituzione

    2. Folgorazione

    Note


  11. .

    il contrattacco

    Sottotitolo Post



    Intanto che il ninja della foglia procedeva con la sua strategia, cercando definitivamente di catturare la scimmia. Kuroshi doveva avvicinarsi ancor di più al suo obiettivo. Cosi Ayko mentre era distratta, intenta a difendersi dal tentativo di presa dell'uchicha, l'otese ne approfittò.

    Concentrandosi profondamente, il ninja canalizzò il proprio chakra, sentendo l'energia pulsare attraverso il suo corpo. Senza esitazione, si lanciò in avanti con un'agilità sorprendente. Le sue gambe si mossero in una frenesia controllata mentre attraversa la distanza che lo separa dal suo obiettivo con una velocità impressionante, quasi sfiorando il suolo con leggerezza [Slot Tecnica I].

    Durante lo scatto il ninja si sarebbe cambiato di posizione con il suo clone più volte, come un mazziere che mescola e rimescola le carte, per confondere la povera scimmia. una volta a pochi centimetri da Ayko, sbucando alla sue spalle, con un movimento scattante e si avvicinò al braccio in un istante. La sua mana agì come un serpente, avvolgendosi intorno al polso dell'avversario con una precisione impressionante. [Slot Azione I]

    Con un movimento fluido, avrebbe blocca l'avambraccio, sfruttando la situazione, l'otese avrebbe ruotato rapidamente il corpo, utilizzando la forza rotazionale per disinnescare qualsiasi tentativo di fuga e portare l'avversario in una posizione di svantaggio, mentre al contempo quel movimento avrebbe funto anche da disarmo. [Slot Azione II]

    Infine avrebbe provato a bloccare totalmente ogni movimento della scimmia, così che il suo compagno avrebbe potuto agire liberamente e catturarla una volta per tutte. Con la presa ancora salda sul polso Kuroshi, percepì lo squilibrio imminente e decise di sfruttare quella opportunità a suo vantaggio.

    Con un'accelerazione improvvisa e un controllo perfetto del proprio corpo, si spostò con grazia intorno all'avversario, mantenendo la stretta presa sul polso. Le sue gambe si muovevano in un movimento coordinato, posizionandosi strategicamente per sfruttare al massimo l'impeto dell'attacco avversario.

    Con un rapido movimento dei fianchi e una torsione del corpo, abbassò il proprio baricentro, esercitando una forza continua e controllata sull'articolazione del polso della povera scimmia. Questo movimento, eseguito con una maestria impressionante, sfruttava la forza del corpo dell'avversario contro di lui stesso, aumentando la sua vulnerabilità e limitando le sue opzioni di reazione.

    Con un'efficacia implacabile, avrebbe completato la sua mossa, portando Ayako a terra con una precisione chirurgica. L'animale, ora immobilizzato, si sarebbe ritrova a lottare per mantenere la propria dignità mentre l'otese, con una calma inalterabile, avrebbe mantenuto la presa salda sul polso, rendendo l'avversario completamente impotente e sotto il suo controllo assoluto, mentre le gambe in una serrata morsa avrebbero bloccato gli arti inferiori. [Slot Azione III]

    Kuroshi Akodou

    Statistiche Primarie
    • Forza: 100
    • Velocità: 100
    • Resistenza: 100
    • Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 100
    • Concentrazione: 100
    • Intuito: 100
    • Precisione: 100
    Chakra
    7/10
    Vitalità
    8/8
    Slot Azione

    1. Presa

    2. Disarmo

    3. Presa

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Scatto rapido

    2. ///

    Note


  12. .

    sotto assedio: l'intrusione nella torre

    Sottotitolo Post



    Il cuore dell'otese martellava nel petto mentre l'adrenalina si diffondeva attraverso il suo corpo. La situazione stava rapidamente degenerando. La presenza improvvisa dello scienziato aveva cambiato tutto, trasformando un'operazione già rischiosa in un vero e proprio incubo. Con un istinto acuto da sopravvivenza, si mosse con la rapidità e la precisione di un ninja, cercando di neutralizzare la minaccia.

    I suoi passi erano veloci e silenziosi, ma non abbastanza da sfuggire all'orecchio attento dello scienziato stesso. Con una mossa fulminea, si avvicinò allo scienziato, cercando di bloccarlo prima che potesse reagire. Tuttavia, il suo tentativo non passò inosservato e lo scienziato emise un grido di allarme che risuonò nel corridoio.

    Kuroshi si rese conto dell'errore appena il suono uscì dalla bocca dello scienziato. Riusci a metterlo fuori gioco ma era come se quel grido avesse attivato un segnale di avvertimento, poiché pochi istanti dopo vide due figure emergere dall'ombra dell'altro lato del corridoio. Non erano semplici scagnozzi, ma veri e propri ninja con il distintivo della Pioggia sulle loro fronti.

    La tensione nell'aria era palpabile mentre gli sguardi dei ninja si fissavano su di lui con un'intensità malvagia. L'otese si trovava ora di fronte a una sfida ancora più grande, con il rischio di essere sopraffatto da forze nemiche superiori. Doveva trovare un modo per uscirne vivo da quella situazione sempre più pericolosa.

    Immediatamente, i due ninja si lanciarono verso l'otese con una determinazione spietata. Si preparò mentalmente ad affrontare una situazione estremamente critica, consapevole dei rischi imminenti. l primo ninja, avvicinandosi rapidamente, brandì la sua wakizashi con destrezza. Con un movimento rapido, cercò di colpirlo puntando direttamente al muscolo quadricipite della sua gamba destra. Era un affondo preciso e mirato, progettato per infliggere il massimo danno possibile.

    Il primo attacco del ninja avversario arrivò con una rapidità impressionante, ma Kuroshi era pronto. Con un istinto affinato dall'addestramento e dalla pratica, il giovane ninja otese valutò istintivamente la traiettoria dell'affondo, anticipando il movimento dell'avversario.

    Con un balzo laterale rapido e fluido, Kuroshi si inclinò verso sinistra, piegando il corpo con una flessibilità aggraziata. Il movimento, eseguito con una precisione millimetrica, gli permise di evitare la lama della wakizashi per un soffio, sfiorando appena il pericolo mentre il metallo tagliente sibilava nell'aria.

    Nel frattempo, i suoi sensi rimasero all'erta, le pupille dilatate focalizzate sull'avversario, mentre la sua mente elaborava istantaneamente il piano successivo. Non c'era tempo per esitazioni o dubbi; ogni istante contava in questa danza mortale.

    Il cuore gli ronzava nel petto, ma il suo respiro rimase controllato, quasi in sintonia con il ritmo frenetico della situazione. In quel momento di tensione estrema, l'adrenalina bruciava nelle sue vene, alimentando la sua determinazione. L'attacco passò vicino, ma Kuroshi rimase in piedi. [Slot Difesa I]

    Prima che l'otese potesse reagire completamente al primo attacco, il ninja ritirò la sua lama e la alzò per un fendente dall'alto verso il basso. L'obiettivo era chiaro: colpire la testa con una forza devastante, nell'intento di neutralizzarlo completamente. Dopo aver schivato il primo attacco rimase in posizione di guardia, pronto ad affrontare il secondo assalto del ninja avversario. Con gli occhi scrutatori fissi sull'avversario, percepì il lieve movimento del nemico mentre si preparava per il fendente successivo.

    Con una concentrazione intensa, prevedeva mentalmente la traiettoria dell'attacco imminente. Mentre il ninja sollevava la sua wakizashi per colpire dall'alto, Kuroshi interpretò istintivamente il punto di impatto previsto e pianificò la sua risposta.

    In un balzo coordinato e preciso, si lanciò all'indietro spostandosi di sei metri, muovendosi con una rapidità impressionante. Il suo corpo si piegò elegantemente, schivando la lama che tagliava l'aria con ferocia.

    Il tempo sembrava rallentare attorno a loro. Kuroshi rimase concentrato sul suo obiettivo, respingendo ogni distrazione mentre si concentrava completamente sull'avversario di fronte a lui. [Slot Difesa II]

    L'altro ninja, adottò una strategia radicalmente diversa rispetto al suo compagno. Mentre il primo impegnava Kuroshi in un combattimento ravvicinato, l'altro attendeva pazientemente nelle vicinanze, osservando attentamente lo svolgersi degli eventi.

    Appena il suo compagno completò la sua serie di attacchi, intervenne rapidamente. Con un movimento fluido e preciso delle mani, cominciò a comporre una serie di sigilli, intrecciando gesti rapidi e precisi nel tentativo di canalizzare l'energia necessaria per la sua tecnica.

    Quando il giovane genin si accorse del pericolo imminente, rapidamente iniziò a comporre anche lui una serie di sigilli.

    9798230075df4dd5a15cb1be9ebc68a4



    Con il pericolo imminente Kuroshi comprendeva la necessità di una risposta tempestiva e decisiva. Con il sangue freddo di un veterano, decise di impiegare una delle sue tecniche più letali:



    Focalizzò il suo chakra, trasformandolo in una potente carica elettrica. Con un gesto deciso, il ninja otese fece scorrere il suo chakra nel terreno, elettrificando istantaneamente l'area circostante.

    Un cono di energia elettrica esplose frontalmente, propagandosi rapidamente un raggio di nove metri mirando a colpire entrambi i ninja avversari. L'aria si caricò di elettricità statica, mentre lampi brillanti danzavano tra le pareti del corridoio. Il terreno stesso vibrò con l'energia.

    il terreno, ora elettrificato, si trasformò in una trappola mortale per i nemici. Ogni contatto con il terreno carico di elettricità avrebbe causato un danno devastante, e la potenza del fulmine avrebbe potuto causare non solo dolore, ma anche una semiparalisi degli arti inferiori, rendendo gli avversari vulnerabili e incapaci di muoversi con agilità.

    Kuroshi si preparò a sfruttare appieno il caos e la confusione causati dalla sua tecnica, pronto a capitalizzare sull'inerzia della battaglia e a portare a termine la sua missione con determinazione e fermezza. [Counter]

    Con il terreno elettrificato a suo vantaggio, Kuroshi avrebbe colto l'opportunità di passare all'offensiva contro i due ninja avversari. Con la determinazione ardente nel cuore e la precisione di un artista marziale, si sarebbe preparato a lanciare una serie di attacchi coordinati per neutralizzare i suoi nemici. per prima cosa si sarebbe scagliato contro il ninja che aveva lanciato la tecnica. Con un esplosione di energia, avrebbe eseguito una mossa acrobatica, colpendo con un potente calcio girato alla testa del ninja. L'attacco, eseguito con una forza e una precisione incredibili, mirava a mettere fuori combattimento l'avversario [Slot azione I]

    Successivamente sarebbe stata la volta dell'altro ninja. Per lui Kuroshi aveva in serbo duna combinazione di due pugni. Con il primo, avrebbe mirato al fegato del nemico, scegliendo un punto vulnerabile per infliggere un dolore acuto e paralizzante. Il suo pugno si sarebbe scagliato con potenza e precisione, penetrando nell'aria con un suono sordo mentre colpiva il punto vulnerabile con un impatto contundente.

    Prima che il nemico potesse reagire completamente al primo attacco, avrebbe proseguito con il secondo pugno. Con una mossa fluida e coordinata, l'otese avrebbe sollevato il suo braccio opposto, facendo slittare il suo pugno verso l'alto con un movimento arcuato. Il suo obiettivo sarebbe stato il mento dell'avversario, un punto delicato che, se colpito con forza sufficiente, avrebbe potuto stordirlo e metterlo fuori combattimento. [Equipaggiamento] [Slot Azione II-III]

    [---]



    Guardando attraverso il Magan, la scena si svelò davanti agli occhi di Takamto con una chiarezza sorprendente. Vide Kuroshi, il suo compagno di battaglia, impegnato in un feroce combattimento contro due avversari. La sua abilità e la sua determinazione erano evidenti, ma anche i pericoli che lo circondavano.

    osservando attentamente la situazione attraverso le mura, riconobbe un nuovo pericolo imminente che si stava avvicinando pericolosamente a Kuroshi. Con occhi penetranti, scorse un'altra figura che dal piano superiore stava andando nella direzione della scontro.

    Allarmato forse dal grido dello scienziato, con andatura spedita percorreva i corridoi della torre. Takamoto avrebbe potuto vedere la sua figura muoversi utilizzando il mangan. Rendendosi conto che ciò avrebbe messo nei guai il genin, più già di quanto non lo fosse, avrebbe potuto decidere di intervenire.

    L'occasione sarebbe potuta presentarsi nel momento in cui il ninja nemico sarebbe passato accanto ad una finestra. in quei pochi attimi, Takamoto avrebbe potuto provare a colpire il nemico e con la sua balestra e tentare metterlo fuori combattimento.


    Kuroshi Akodou

    Statistiche Primarie
    • Forza: 300
    • Velocità: 300
    • Resistenza: 300
    • Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 300
    • Concentrazione: 300
    • Intuito: 300
    • Precisione: 300
    Chakra
    28/30
    Vitalità
    12/12
    Slot Azione

    1. Calcio

    2. Pugno

    3. Pugno

    Slot Difesa

    1. Schivata

    2. Balzo

    3. Counter

    Slot Tecnica

    1. Omicidio e.

    2. ///

    Note




  13. .

    infiltrazione a luci rosse

    Sottotitolo Post



    Kuroshi si sentiva leggermente confuso dalla proposta di Saragi. Non essendo a conoscenza della Tecnica della Trasformazione, si sentiva un po' imbarazzato nell'ammettere la propria ignoranza. Tuttavia, non voleva sembrare incompetente di fronte al compagno di missione.

    Ah, sì... la Tecnica della Trasformazione, disse Kuroshi con un tono pensieroso, cercando di mascherare la sua incertezza. Penso che potrebbe essere un'opzione da considerare. Vogliamo sicuramente passare inosservati, e se questa tecnica può aiutarci in questo, allora potrebbe essere il modo migliore per procedere.

    Guardò il serpente bianco attorcigliato al suo collo, cercando conforto nel suo sguardo, anche se sapeva che non poteva rispondere. Se credi che sia il modo migliore per procedere, allora dovremmo darle una possibilità. concluse, sperando di non aver dato troppo nell'occhio con la sua incertezza.

    Il giovane genin con la sua solita espressione impassibile, osservò Yayoi puntare il dito verso di Saragi con un sorriso compiaciuto. Concentrandosi sulle informazioni che aveva appena ricevuto. Rappresentante di cosmetici, eh? E porta campioni di profumi e contratti ai negozi del quartiere dei piaceri, ripeté mentalmente, archiviando le informazioni nella sua mente. Non era un compito difficile da decifrare, ma sapeva che avrebbe dovuto essere cauto. Nel quartiere dei piaceri, gli interessi e le alleanze cambiano più velocemente delle fasi lunari.

    La mente del giovane Kuroshi iniziava a mettersi in moto, nel frattempo che la Jonin continuava a fornire informazioni. All'apparenza poteva sembrare che il ragazzo fosse distratto o cin la testa fra le nuvole, ma in realtà era immerso nei suoi pensieri.

    Tuttavia non si sarebbe lascia trascinare dalle sue congetture. Era consapevole che nel gioco dell'inganno e della manipolazione, era fondamentale procedere con cautela. Avrebbe dovuto raccogliere informazioni, scrutare i movimenti del sospettato e valutare attentamente ogni passo da compiere. Nel quartiere dei piaceri, le apparenze ingannano, mormorò tra sé e sé

    Le istruzioni di Yayoi risuonarono nella sua mente come un rintocco sinistro. Non c'erano prove concrete, solo un'intuizione non definita, ma persistente, nei confronti dell'uomo di cui si parlava. Kuroshi sapeva quanto fosse importante fidarsi del proprio istinto nel suo mestiere, ma era altrettanto consapevole dei rischi che comportava agire basandosi esclusivamente su sensazioni vaghe. Con un semplice cenno del capo, accettò silenziosamente la sfida implicita.

    Prese la mappa, i tratti sfocati delle strade e degli edifici sembravano ondeggiare davanti ai suoi occhi scrutatori. Non era molto, ma era tutto ciò che aveva a disposizione per iniziare. Studiò la disposizione delle strade con attenzione, tracciando mentalmente le possibili vie d'accesso e di fuga. Ogni angolo, ogni vicolo cieco, doveva essere preso in considerazione.

    Con un respiro profondo, piegò la mappa e la infilò nella tasca interna del sua divisa insieme alla foto del bersaglio. Era giunto il momento di scendere nell'arena, di immergersi nelle ombre del quartiere dei piaceri e di catturare l'essenza nascosta di quel misterioso rappresentante di cosmetici.

    Nel mentre si dirigevano alla sala da the, Kuroshi si sfilò il coprifronte e lo ripose nella divisa. Se bisognava andare nel quartiere a luci rosse sarebbe sicuramente stato più saggio nascondere il fatto che fosse un ninja accademico.

    Arrivati nel punto stabilito i due genin, si fermarono a poche centinaia di metri dall'ingresso della sala. Kuroshi scrutò attentamente l'ambiente circostante, facendo un rapido ma dettagliato esame della situazione. L'ingresso non era particolarmente affollato, ma dietro la porta sembrava ci fosse un qualche tipo di sorveglianza o controllo d'accesso. Questa osservazione lo indusse a trattare con prudenza e ad analizzare ulteriormente la situazione prima di agire.

    Le movenze delle cameriere suggerivano un'attività vivace all'interno del locale, ma anche la possibilità di infiltrarsi senza destare sospetti. Osservò l'entrata e l'uscita delle figure, cercando eventuali modelli o punti deboli nella sicurezza. Da questo momento ci divideremo! esordì rivolgendosi al suo compagno. Tu ti infiltrerai con la trasformazione, fingendoti cliente e curioserai in giro! disse metre estraeve dalla tasca il malloppo di soldi che gli aveva lasciato Yayoi. Ti lascio l'ottanta percento del denaro, potresti usarlo per fingerti cliente e perchè no corrompere qualche cameriera. Di sicuro sono una banca di informazioni. terminò mentre si infilava il restante del denaro di nuovo in tasca.

    Con calma e precisione, Kuroshi elaborò un piano d'azione. Avrebbe approfittato dell'orario tranquillo per osservare attentamente le attività intorno all'ingresso, valutando il momento migliore per muoversi. La presenza di un possibile guardiano rappresentava una sfida, ma anche un'opportunità: poteva essere sfruttato come fonte di informazioni o come punto di ingresso se gestito con astuzia.

    Io per il momento resterò ad osservare l'ingresso e capire se vi è un punto di accesso al secondo piano. magari riesco ad infiltrarmi. Dopo aver stabilito come procedere i due si sarebbero separati e Kuroshi si sarebbe appostato in cima all'edificio proprio di fronte la sala. Dal tetto avrebbe avuto la possibilità di sorvegliare l'ingresso e scrutare eventuali vie di accesso al secondo piano, qual'ora vi fossero state. Una volta in posizione si sarebbe [mimetizzato] facendo attenzione ad avere occhi e orecchie ben aperte. [Abilità] [Abilità]

  14. .

    il fuoco della diplomazia: intrighi tra villaggi

    Sottotitolo Post



    La scena era un turbine di movimento e confusione, con la folla che si disperdeva come foglie portate dal vento. In mezzo a questo caos, l' Otese tentava di mantenere la calma, mentre i suoi occhi scrutavano ogni angolo con precisione implacabile.

    La folla, un mosaico di volti ansiosi e voci che si sovrapponevano, si frantumava e si riformava come un'onda impetuosa. Mail ragazzo non si lasciava distrarre dalla sua frenesia. La sua attenzione era fissata su un unico punto: una figura solitaria, una giovane donna con un ombrello, che sembrava sospetta nel suo comportamento.

    Con quella, che a suo parere, sembrava una mossa astuta, aveva cercato di informare il kiriano, che si era dileguato nell'ombra, dell'imminente scoperta. Sperava che il messaggio in codice fosse chiaro, e che Youshi non avrebbe fatto molta fatica a capire a cosa si riferisse.

    Nel frattempo non aveva tolto gli occhi di dosso alla donna. Per questo quando senti qualcosa appoggiarsi sulla sua spalla sentì un brivido elettrico scorrere lungo la spina dorsale. L'impatto fisico era minimo, ma l'effetto era amplificato dalla strana sensazione di déjà vu che lo avvolse. Un senso di familiarità misto a un'inaspettata tensione si diffuse attraverso di lui.

    Quando si voltò, la vista dell'ombrello che lo aveva toccato si stagliò davanti a lui. Ma non era solo l'ombrello a catturare la sua attenzione. Una voce vellutata, morbida come seta, ma intrisa di un'aura misteriosa e seducente, si insinuò nell'orecchio di Kuroshi.

    Era mimetizzato, come diavolo avevano fatto ad accorgersi di lui? si chiese mentre lentamente si girava. La meraviglia si mescolava con un sottile senso di apprensione, quando vide la donna che stava sorvegliando comparire alle sue spalle. In quel momento, Kuroshi si trovava immerso in un turbine di sensazioni contrastanti: stupore, curiosità, incertezza. Ma, nonostante tutto, c'era una strana sensazione di eccitazione nel trovarsi in una situazione così insolita e intrigante.

    Sembrava che lei fosse stata più abile, e aveva ribaltato la situazione. Quando la stessa donna che stava sorvegliando da qualche minuto gli fece l'occhiolino e scomparve in una risata sonora, Kuroshi si sentì improvvisamente sorpreso e un po' destabilizzato. Stavo tenendo d'occhio solo una copia. Commentò tra sé e sé.

    Era però una copia diversa da quelle che si creano con la classica moltiplicazione. Decisamente una tecnica più avanzata. La prima cosa che gli venne in mente fu che potesse trattarsi di un inganno, magari un trucco visivo o un'illusione creata ad arte per confonderlo. Tuttavia, questo non spiegava il suono udito. Poi un flash gli balenò alla mente. Conosceva quella tecnica. L'aveva già vista in un posto: ad Oto

    A quanto vedo ci hai fregato una delle nostre tecniche! Esordì dopo aver ricevuto i complimenti della donna sunese. Con quella entrata in scena forse si poteva dire che non era una kunoichi convenzionale, almeno non la classica sunese.

    Kuroshi si sentiva come se fosse stato improvvisamente catapultato in una trama intricata, circondato da enigmi e promesse ambigue. La voce di Mikita risuonava nella sua mente, eppure il suo sguardo non rivelava nulla di più di quanto le parole avessero già suggerito. Era difficile discernere la verità dall'inganno in quella situazione.

    Non sono stati molto amichevoli i tuoi guardiani delle mura. Commentò dopo aver ascoltato il monologo della donna. L'alleanza, come la chiami tu, tra Oto e Suna è un abbastanza vacillante. Una breve pausa, mantenendo un espressione neutra, poi riprese: Penso che tu questo lo sappia molto bene. Devo però ammettere che sono piacevolmente colpito da ciò che vedo. con voce calma e misurata cercava di tirare fuori il vero Otese. Kuroshi era quello che si poteva definire il più atipico degli abitanti del Suono, vista la sua storia. Quanto meno riusciva a imitare i loro comportamenti avendo dovuto combattere ogni giorno per evitare di diventare come loro.

    Ad Oto ci stavamo giusto chiedendo quanto vi sareste decisi a detronizzare l'impostore che guida questo paese. Si lasciò andare ad una smorfia di rabbia che trascendeva quasi nell'odio, degno del peggior criminale dei bassifondi Otesi. Quello che non sapeva Mikita e che anche il giovane genin era stato ad Ame, e lì aveva imparato a tirar fuori quello che si può definire il "criminale" che era in lui. Ma a quanto vedo finalmente vi siete decisi!

    Per quanto riguardo il sigillo, per il momento sta bene lì dov'è. Non vorrei che al momento della rimozione mi ritrovassi braccato dai Sunesi. Non sarebbe saggio visto il motivo per cui sono venuto! mantenne un tono neutro ma al quanto serio.

    Kuroshi fece un breve cenno con la testa, mostrando una vaga accettazione delle parole della ragazza, ma mantenne la sua guardia alta. Non poteva permettersi di fidarsi completamente, soprattutto considerando le implicazioni dietro le sue offerte. Sai non sono l'unico otese ad essere qui a Suna. Questa volta mentì cercando di essere il più credibile possibile. Ma forse i nostri interessi potrebbero combaciare data la situazione! Questa volta mostrò interesse per la proposta della donna. Perchè non mi parli di questo piano segreto?

    Quando la donna gli chiese di far venir fuori il suo amico nascosto, ebbe l'idea di sfruttare la situazione creata da Hideo. alzò l'indice al cielo in maniera teatrale, per indicare il falco che aveva appena sganciato la bomba su Ko. Devo dire che il tuo partner parla troppo ed è molto rumoroso! Se dobbiamo trovare un accordo meglio farlo calmare. Aveva lanciato l'amo e sperava che la donna ci avrebbe abboccato, almeno cosi la posizione di Yasushi sarebbe stata salva ancora per un po'.

  15. .

    navigando tra le difficoltà: l'intricato percorso dell'otese

    Sottotitolo Post



    L'otese, man mano che procedeva iniziava ad acquisire una padronanza sorprendente del proprio chakra. Con movimenti che sembravano sfidare la legge della gravità, riuscì a schivare i raggi laser con una serie di passi fluidi e veloci. Ma ciò che davvero impressionò fu i suoi movimenti precisi, un controllo così fine del chakra sotto i suoi piedi che sembrava quasi soprannaturale.

    Il modo in cui l'otese riuscì a bilanciare equilibrio e coordinazione mentre schivava i pericoli era semplicemente straordinario. In soli pochi secondi, completò il suo balletto di sopravvivenza, permettendosi infine di godere di una tranquilla passeggiata sulle piastrelle lucidate, apparentemente indifferente al pericolo che aveva appena sfidato con tale destrezza.

    Kuroshi si trovava di fronte a una nuova sfida: raggiungere il piano superiore per recuperare la pianta tanto ambita. Era consapevole che questa missione non sarebbe stata facile, soprattutto considerando le particolari circostanze.

    La scalinata di fronte a lui rappresentava un ostacolo non da poco. La scrutò attentamente, valutando ogni dettaglio con la precisione di un maestro artigiano. La sua mente riconobbe subito che quella non era una scalinata comune. Oltre alla sua complessità intrinseca, notò immediatamente le differenze tra le piastrelle.

    L'istinto gli suggerì che quelle variazioni non erano casuali. Piuttosto, indicavano una possibile presenza di trappole o dispositivi di sicurezza nascosti, pronti a intrappolare chiunque non fosse sufficientemente attento. Con uno sguardo acuto e concentrato, tracciò mentalmente un percorso attraverso la scalinata, valutando i rischi e pianificando ogni passo con cura. Per lui, l'agilità fisica era solo una parte dell'equazione. Era la sua capacità di osservazione e analisi che gli avrebbe permesso di superare questa sfida con successo.

    La scoperta che il muro fosse reso impraticabile da una sostanza anti-adesiva aggiunse un ulteriore livello di difficoltà, costringendolo a dover rivedere la strategia appena elaborata. Con un'occhiata veloce verso sinistra, individuò la ringhiera di paletti in acciaio, un'improvvisa opportunità che si presentava nel momento del bisogno. In un istante, la sua mente calcolò la distanza, l'altezza e il modo migliore per utilizzare quella struttura come supporto per superare l'ostacolo.

    Si accorse però che vi era qualche paletto in meno, e che percorrerla camminandoci su non era proprio una cosa fattibile. Dovette cosi rivedere nuovamente la sua strategia. Anziché lasciarsi scoraggiare, la sua mente agiva rapidamente, elaborando un metodo efficace per superare questa nuova difficoltà. Avrebbe provato nuovamente a fare ricorso al chakra adesivo in modo preciso e controllato per sfruttare al meglio i pochi paletti disponibili.

    Con attenzione meticolosa, iniziò applicando il chakra adesivo al paletto, assicurandosi che si distribuisse uniformemente lungo la superficie metallica. Tuttavia, le condizioni non erano ideali: l'adesivo sembrava resistere meno del previsto, rendendo il processo più lungo e complicato del solito. L'otese dovette dedicare più tempo del previsto a questa fase, concentrandosi al massimo per garantire una presa sicura.

    Una volta che l'adesivo fu applicato, posizionò il paletto nello spazio vuoto lungo la ringhiera. Tuttavia, i problemi non erano ancora finiti: il paletto sembrava non essere del tutto saldo nella sua posizione desiderata. Fu costretto a lottare contro quest'altro piccolo inconveniente, stringendo i denti e usando tutta la sua forza per mantenere il paletto fermo.

    Finalmente, dopo vari tentativi e momenti di frustrazione, il paletto fu posizionato correttamente. Ma la sua sfida non era ancora terminata. Mentre tentava di sollevarsi per utilizzare il paletto come appoggio, Kuroshi scoprì che il suo chakra non rispondeva come previsto. Una sensazione di spossatezza lo travolse improvvisamente, rendendo difficile anche il più semplice dei movimenti.

    Con tenacia e determinazione, lottò contro la sua stanchezza, cercando di mantenere il controllo del chakra nonostante le difficoltà. Lentamente, con sforzo, riuscì finalmente a sollevarsi e a proseguire il suo cammino lungo la scalinata. Ogni passo era un'agonia, ma si aggrappò alla sua determinazione, consapevole che il successo dipendeva dalla sua capacità di superare le difficoltà e continuare ad avanzare nonostante tutto.

    E così, con la mente e il corpo esausti, continuò la sua ascesa lungo la scalinata. Man mano che procedeva sembrava acquisire maggior padronanza e sicurezza. Alla fine nonostante le difficoltà riuscì ad arrivare in cima alla scalinata, dove avrebbe finalmente raggiunto il terzo piano; l'obiettivo principale.

    Non appena varcata la soglia oltre la scalinata, il giovane ninja si trovò proiettata in un altro corridoio. Era illuminato da luci fluorescenti che proiettavano una pallida luce bianca sulle pareti anch'esse bianche e pulite. Il pavimento era ricoperto da un tappeto grigio scuro, ammortizzante sotto i passi. L'aria era impregnata di un odore sottile che sembrava disinfettante, suggerendo un ambiente di lavoro sterile e controllato.

    da quel momento in poi, le cose probamente sarebbero state ancor più difficili. Di fatti non appena infiltratosi al terzo piano, si trovò di fronte a un nuovo ostacolo inaspettato: un uomo vestito con un camice bianco. Era evidente che quell'uomo era uno degli specialisti del laboratorio, e dalla sua espressione perplessa, era chiaro che non si aspettava la presenza del genin.

    Il cuore del ragazzo si contrasse in un sobbalzo mentre il suo addestrato istinto di sopravvivenza lo avvertiva del pericolo imminente. Non c'era tempo per esitazioni. Doveva agire rapidamente per evitare di essere scoperto e mettere a rischio l'intera missione.

    Con il fiato sospeso, l'otese osservò mentre l'uomo pronunciava le sue parole sotto il naso, annunciando con tono sospettoso la presenza di intrusi. Era il momento critico. Sapeva che se non avesse agito con prontezza, sarebbe stato catturato e la sua missione sarebbe stata compromessa.

    Con una decisione rapida, l'otese si sarebbe mosso con agilità e precisione. Avanzndo scattando verso l'uomo [Slot Azione I]. Con un movimento fluido e rapido, non appena sarebbe stato abbastanza vicino le sue braccia si sarebbero avvolte rapidamente intorno al collo dell'uomo [Slot Azione II]. Con una presa decisa e implacabile avrebbe iniziato a stringere, le sue braccia come tenaglie attorno al collo vulnerabile dell'uomo.



    Probabilmente avrebbe iniziato a contorcersi istintivamente, cercando disperatamente di liberarsi dalla morsa oppressiva di Kuroshi. Tuttavia, ogni tentativo sarebbe stato vano, perché più si sarebbe dimenato più la morsa sarebbe stata ferrea . Avrebbe così sentito il suo respiro diventare sempre più difficile, il flusso d'aria sarebbe stato bloccato dalla stretta implacabile del ninja.

    Il suono soffocato di un respiro strozzato avrebbe echeggiato nel corridoio. L'uomo avrebbe sicuramente lottava, ma l'otese era un membro del clan Akodou e le loro prese erano letali.

    La morsa si sarebbe stretta sempre di più, te in pochi secondi sarebbe svenuto. Con ogni fiato sempre più corto e disperato, l'uomo avrebbe sentito le sue forze abbandonarlo, mentre il buio incombeva sulla sua visione. L'uomo, privo di energia, sarebbe crollato tra le braccia dello shinobi, ma sarebbe stato ancora vivo, avrebbe perso solo i sensi [Slot azione III].

54 replies since 26/5/2023
.