Posts written by leopolis

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    benvenuto!
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    Igashi


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    La mia "diplomazia", se così la si poteva chiamare, non aveva funzionato... "purtroppo". Non per altro, ma almeno avevo sperato che quella brutta gentaglia mi rivelasse almeno qualcosa di utile, ma, di contro, sapevo anche che se si fossero gettati contro di me avrei avuto conferma di quello che sospettavo da un bel po': era tutta una maledetta farsa. Non sapevo chi mentiva di più, ma era probabilmente che raccontavano tutti delle cazzate in continuazione e il fatto che le versioni di un gruppo non combaciavano con quelle di un altro mi faceva credere che si erano messi in qualche modo d'accordo. Alla fine dei conti era probabile che, in qualche modo, avessero deciso di fermare le presunte ostilità, che non avevo ancora visto, per collaborare e salvare Dorian. Tuttavia, non potevo fidarmi delle loro parole e continuare a immaginare o intuire ciò che potevano fare o non fare non rientrava nel mio salario. Ero bravo a tagliare le cose, a spaccare le teste, non a pensare a cosa sarebbe potuto essere e cosa no. Bastava prenderci per il culo... Come se tutto ciò non bastasse per farmi innervosire, avvicinandomi notai anche che Kao era Mazuri e Mazuri era Kao, al che mi grattai il capo. - Mazuri? - domandai dubbioso, ma poi capii che il mio dubbio era solo provocato dalla mia voglia di spaccargli la testa con la parte piatta della mia katana e poi ripetere lo stesso rituale con tutti gli altri presenti in quella patetica scenetta. - Potevi comunque dirci subito che sei un doppiogiochista di merda, come io sospettavo dall'inizio di questa pagliacciata. - Cercai comunque di mantenermi e quando finalmente sboccai (spettava a me l'onore di aver dato vita alle ostilità, vero?), quei tizi rivelarono la propria vera natura e iniziarono a urlare come delle checche isteriche. - Sono gli otesi! Ci hanno trovati per primi! In formazione, pronti all'assalto! - - Teoricamente sono di Taki... - Sussurrai a mezzavoce per poi grattarmi la spalla. - E sinceramente capisco anche tutta questa fretta di attaccarci... - Sono la nostra occasione per sapere qualcosa. Non mi interessa cos'hanno da dire! Prima ci portiamo in vantaggio, poi cerchiamo di collaborare. Non mettiamoli in una condizione dalla quale possano dettare ordini! - Disse allora il tizio chiamato come Pan-Ya: non ci voleva molto per capire che or-ora ci avrebbero attaccati e così, più o meno, fu. Il tizio che si voleva ottenere le informazioni da noi allora emanò due fari di luce e fu in quel momento che tirai fuori anche la mia altra katana e le conficcai immediatamente nel terreno: non sapevo cosa avrei dovuto fronteggiare da lì a poco, ma non mi interessava saperlo. Senza considerare la presenza di Ryugi, che conoscevo, e del tizio di Ame, che conoscevo, erano tutti sconosciuti e della maggior parte di loro non mi fidavo nemmeno un po'. Era quindi logico presupporre che gli attacchi sarebbero arrivati da ogni direzione proprio mentre ero accecato: la sua luce di Pan-Ya mi colpì in pieno e mi privò della vista, ma nello stesso istante composi - ST1Tecnica del Turbine Maledetto
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Arite, Cane, Tigre, Drago, Scimmia (5)
    L'utilizzatore unisce i manici di due spade dopo aver eseguito i sigilli e irrora le lame con una grande quantità di Chakra Infernale; successivamente egli rotea le spade intorno a sé formando una barriera protettiva. Quest'ultima sarà composto da saette nere e la sua forma sarà simile a quella di un piccolo turbine vorticante. La barriera protettiva ha una forma conica dal raggio pari a 3 metri; l'altezza del cono è di 5 metri. La potenza difensiva è pari a 60; la durezza è pari a 3. È possibile mantenerlo per un round.Tipo: Ninjutsu - Raiton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Alto)
    [Richiede Taglio dell'Inferno III]
    [Da chunin in su]

    Tecnica Economica [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione. [Da genin in su]

    Tecnica economica al 50%
    un paio di sigilli e dopo aver afferrato le katane, le roteai violentemente intorno a me generato un turbine ricolmo di energia nerastra; tutti i presenti avrebbero potuto sentire il solito rumore del fulmine che mi circondava. Non sapevo dov'era Harumi a quel punto: forse era vicino a me, o forse lontano... Poco importava. Non potevo difendermi dal raggio di luce di Pan-Ya, ma generando una specie di difesa completa a 360°, potevo respingere qualsiasi altro attacco.



    Quegli inutili soldati non sarebbero mai riusciti a sorpassare la mia barriera difensiva e non erano loro che mi preoccupavano. A preoccuparmi era Mazuri, che sicuramente avrebbe potuto fare qualcosa e il Pan-Ya stesso. Fu, probabilmente, a causa di quella mia preoccupazione che ringraziai Mazuri quando, letteralmente, urlò: - Tecnica della Pioggia di spine! - Pensai subito che stesse per arrivare una selva di qualcosa, ma dato che non potevo vederlo mi limitai ad aguzzare gli altri miei sensi con l'intenzione di percepire quello che stava accadendo, sebbene il turbine limitasse i miei sensi. Comunque fosse, sentii un clangore metallicoLe armi sbattono contro il turbine. e poi percepii come se qualcosa attraversasse la mia difesa. Potevo percepirloPercezione: 12 + 3 (Udito Perfetto) = 15, ma da cieco non capivo bene dove fosse diretto. Per questo motivo, dopo il momento in cui l'arma penetrò le mie difese, scattai - SD1Schivata di 1 metro a sinistra, Tasaki percepisce il momento in cui il martello penetra la barriera
    Riflessi: 625+1 (Bassissimo)
    a sinistra di un metro: durante il movimento abbassai leggermente il mio baricentro. In questo modo l'arma, qualunque essa fosse, mi mancò e subito dopo riacquistai anche il dono della vista accorgendomi della situazione intorno: il martello mi aveva mancato, le spade che avevo conficcato nel terreno per fare i sigilli erano ancora lì e le guardie di quel Pan-Ya erano intorno alla mia barriera. - Non riusciranno mai a oltrepassarla. - chiesi stiracchiandomi leggermente e riacquistando il possesso delle mie spade. Come se ciò non bastasse, Kao tentò comunque di colpirmi, alle spalle, ma non ci sarebbe mai riuscito: il suo martello in qualche modo superava la barriera di chakra che avevo creato, ma c'era una distanza di 3 metri tra me e la barriera. Se anche avesse voluto colpirmi dentro, avrebbe dovuto ingrandire il suo martello di molto, tanto da arrivare a quella lunghezza e, comunque fosse, non glie lo avrei permesso poiché se avessi visto che l'arma superava la mia difesa e si avvicinava a me, avrei schivato - SD2Riflessi: 625 portandomi a oltre 4 metri dal nemico: una distanza più che sufficiente per non farmi colpire. XOT: Non hai specificato le esatte unità dimensionali del martello, né a che distanza può colpire. E non hai specificato i sigilli della Tecnica della Pioggia di Spine (suppongo che siano 5 o qualcosa del genere, visto che sembra simile alle vecchie tecniche della Spec Combattente.

    Comunque fosse, dopo quell'attacco avrei ripreso Slot Gratuito Istantaneo le armi e abbassato la difesa mostrandomi dall'altra parte della barriera. Le katane in pugno, avrei osservato tutti i presenti. - Ma non lo capite che vi stanno mentendo da molto tempo? Non vi siete stancati? - Domandai prima di ascoltare Ryugi. - Papapapap Pazzo! Nnnnn non ssssserve! - Rimasi serio a tale osservazione. Poi la sunese accusò il martellacino di mentire. Finalmente l'aveva capito qualcuno che facendo domande e sperando di ottenere risposte da gente che raccontava cazzate in regime H24. - Non serve? Serve. L'unico modo che abbiamo per ottenere le informazioni è di leggere nella testa di questo tizio, - indicai Mazuri. - Ma lui non vuole, perché ha dei segreti che altrimenti verrebbero rivelati e il suo obiettivo è di continuare questa messa in scena. Prima non capivo, ma dopo aver visto la vostra reazione ho capito: stanno cercando di farci litigare e di farci scontrare. - Per quanto mi riguardava, le possibili soluzioni erano tre: stendere Kao e leggergli nella mente, tagliare a Kao la gamba destra e la mano sinistra e leggergli nella mente, leggergli nella mente di sua spontanea volontà e quest'ultima opzione lui la voleva evitare. - Sinceramente sono stanco di sentire menzogne e voglio delle certezze. Questi prima ci dicono bugie, poi, quando intuisco che qualcosa non va, ammettono di aver detto bugie. Poi fanno alleanze strane, intrighi e trame. Ammettono tutto e il contrario di tutto. - Poi sentii le parole del nukenin che avevo già incontrato: - Non conosco Dorian. Se fosse in mano a una terza fazione, molte cose si spiegherebbero e credo che quel tizio ci possa aiutare. - Puntai la spada contro Kao e mi avvicinaiSlot Gratuito Istantaneo - percorrimento di meno dei 6 metri a lui, tanto a posizionarmi a 50 cm. dalla sua faccia.



    - Ti chiami Kao? - domandai. - Che strano. Mi sembrava aver visto un tuo gemello di nome Mazuri. - Dissi riferendomi all'altro martellacino che avevo visto. - Comunque sia, se non hai niente da nascondere, non hai niente da temere. Se, invece, pensi di poterci continuare a raccontare le tue favole, devo deluderti. Ho già sentito troppe balle nelle ultime 48 ore e non preoccuparti: dopo aver esaminato il tuo caso troverò anche il tuo gemello, sempre che non sia tu stesso. - Avrei richiamato a quel punto Komaki-Kama, l'unica entità in quel posto che ci avrebbe permesso di toglierci qualche dubbio. - Dato che tu sei il punto centrale di tutta la questione ti lascio 3 opzioni. A) Permetti alla mia evocazione di leggerti nella mente. Solo il necessario per capire cosa sta succedendo e dov'è Dorian. Devo avere le informazioni essenziali, nient'altro, hai la mia parola. Se non hai info importanti che ci nascondi, ti chiederò scusa. B) Ti taglio la gamba destra sopra al ginocchio e il braccio sinistro, poi ti stendo e dopo vediamo cos'è che nascondi... In alternativa posso torturarti fino allo svenimento. C)... Dici di sapere dov'è Dorian. Portamici. Ora. Subito. - La decisione, quindi, sarebbe spettata a quel tizio che maneggiava il martello. In tutto ciò, le mie spade sarebbero rimaste puntate in basso, penzolanti lungo i miei fianchi strette nei pugni delle mie mani.

    SE avesse acconsentito a farsi leggere nella mente, come io desideravo, avrei chiamato Komaki che, dopo aver appoggiato una mano sulla testa del nemico avrebbe provato a scoprire dov'era Dorian e ottenere altre informazioni sensibili.

    SE avesse acconsentito a portarmi da Dorian seduta stante, avrei detto a Harumi di aspettarmi e stare con Ryugi.

    SE, invece, avesse scelto l'opzione B, non mi sarei fatto attendere iniziando a bersagliarlo con i colpi. Ero già vicino a lui, a distanza praticamente zero e il nemico avrebbe dovuto fare i conti con ben 4 attacchi, tutti più o meno simili anche se diretti verso punti diversi del suo corpo: un doppio fendente - SA1Velocità: 650 + 3 (Stile di combattimento)
    Forza: 675
    Potenza: 50+50 [40 + 10 (Spada Infernale)]x2
    rivolto al suo inguine, proveniente dal basso verso l'alto: un attacco micidiale che mirava un solo punto del suo corpo. Se l'avessi colpito, probabilmente Mazuri avrebbe avuto qualche difficoltà a continuare a raccontare cazzate. Subito dopo avrei ritirato le lame, indipendentemente dall'esito dell'attacco, portandole entrambe leggermente a sinistra per poi effettuare un altro doppio fendente - SA2Velocità: 650 + 3 (Stile di combattimento)
    Forza: 675
    Potenza: 50+50 [40 + 10 (Spada Infernale)]x2 + Maledizione (DnT Medio) + -2 tacche di Resistenza al busto

    , questa volta con le spade che sarebbero viaggiate parallele le une alle altre, a una distanza di circa 10 cm. l'una dall'altra. La mia intenzione non era di colpirlo a morte, ma di farlo svenire. Se non fosse ancora bastato, dopo il colpo precedente avrei portato entrambe le lame in alto per poi abbassarle rapidamente sulla spalla destra dell'individuo, in un altro rapido doppio fendente - SA3Velocità: 650 + 3 (Stile di combattimento)
    Forza: 675
    Potenza: 50+50 [40 + 10 (Spada Infernale)]x2
    . Se anche quello non fosse bastato per farlo svenire, avrei infine di nuovo ritirato le lame per tentare un doppio affondo - SA4 - Bonus agilitàVelocità: 650 + 3 (Stile di combattimento)
    Forza: 675
    Potenza: 50+50 [40 + 10 (Spada Infernale)]x2

    Katana dell'Illusione
    Maestria: L'utilizzatore può effettuare una finta maggiormente efficace utilizzando una katana. L'attacco immediatamente successivo alla finta ha Forza aumentata di 1 tacca. Utilizzabile una volta a round.[Da genin in su]
    diretto verso la sua gamba destra, più precisamente verso il tendine del quadricipite: tagliandoglielo con una delle due spade, l'avrei sicuramente messo fuori gioco per un po'.

    Insomma, ai problemi estremi - soluzioni radicali, che di tutta quella fiera della menzogna mi ero già rotto da un po'. In ogni caso, se fosse svenuto dalle ferite o qualcosa del genere, sarei rapidamente intervenuto per curarlo. Mi piaceva farlo: tagliare la gente e poi "ricucirle". Ma, del resto, mi sembrava che era l'unica strada possibile e mentre Harumi percorreva la sua, facendo delle nuove conoscenze, io percorrevo la mia.


    Chakra: 61.75 or ???/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Katana × 2
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Tonico di Recupero Intermedio × 1
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico di Recupero Inferiore × 2
    • Tonico Elementale Inferiore × 2
    • Equipaggiamento Debilitante × 1

    Note
    ///
  3. .

    L'arrivo ad Ame


    Post 1


    Era passato del tempo dalla mia partenza da Kumo e l'arrivo ad Ame, il famigerato Villaggio della Pioggia, di certo non mi aveva regalato alcunché di nuovo. Un villaggio disastrato, diverso da quelli che avevo imparato a conoscere fino a quel momento. Diverso dal Fulmine stesso: un posto gestito dal Caos; senza ordine, senza controllo, senza verità, senza luce. Un luogo di quelli in cui regnava la completa libertà: si poteva fare ciò che si desiderava, senza alcun limite o freno. Non era forse piacevole?
    - Che divertente! - pensai sbadigliando. Insomma, era decisamente il villaggio perfetto per uno come me: finalmente ero capitato nel posto giusto, lontano dal commercio, dalle bancarelle, dalla vendita di tutte quelle cose strane. Finalmente potevo dirvertirmi un po', lasciando alle spalle tutto ciò che avevo vissuto e provato fino a quel momento. Potevo migliorare, anche, per ritrovare finalmente quel bastardo di merda.
    Passi dopo altri passi mi portarono ben presto tra alcuni vicoli che poi mi portarono in mezzo ad altri. Certo, in mezzo a quella pioggia incessante non era facile capire dove cazzo mi trovavo. Alla fine dei conti, tutti sti edifici di merda erano praticamente uguali, come se fossero stati costruiti dallo stesso architetto: un coglione senza alcun gusto. Uno che manco sapevo cosa cazzo era l'arte...
    Sbuffai.
    Ero in viaggio da molto tempo ormai e dovevo pur trovare qualcosa da mangiare e, insomma, un tizio a caso in quel villaggio di merda che mi avrebbe insegnato almeno a controllare il chakra o cose del genere. A quel punto sarebbe potuto andare da quel coglione di mio fratello e conficcargli un kunai direttamente nel culo: solo in quel modo forse avrebbe imparato a vivere o a comportarsi da buon fratello minore. Eppure, qualcosa mi diceva che trovare qualcuno di serio in quel posto di merda sarebbe stato particolarmente difficile. Mettiamo chiaro in cose: non conoscevo niente di Ame, ma dopo la partenza da Kumo, dopo che avevo lasciato mio padre alle prese con quelle cose strane, i numeri eccetera, l'unica cosa che mi importava era diventare più forte di Tasaki e farlo pentire di essere nato. Non sapevo se fossi stato capace di apprendere le arti ninja e quelle cose lì ad Ame, ma dovevo, prima di tutto, trovarmi un lavoro o una cosa del genere. Se mi aveva insegnato qualcosa mio padre, era che i soldi erano la cosa più importante in quel mondo... O una delle più importanti. Manco mi ricordavo di tutte le cazzate che diceva quel vecchio bastardo.
    In cerca del lavoro, però, mi venne più la voglia di scopare che di guadagnare qualche ryo. Forse fu per quello che invece di andare dove dovevo (al centro lavori di Ame... sempre se esisteva qualcosa di simile e io ne dubitavo), andai verso il primo bordello di Ame. Non avevo un cazzo di ryo nella tasca, ma chissenefregava? Ero il figlio di un mercante e in qualche modo mi sarei fatto capire dando sfogo alle mie voglie.
    Arrivato davanti alla porta di quel grosso edificio, chiamato "Lacrima d'Argento", pensai che quel nome fosse particolarmente stupido. Poi bussai alla porta iniziando a lamentarmi:
    - Hey, ammasso di cretini, apritemi sta cazzo di porta prima che la sfondo! - affermai cercando di capire se a quell'ora l'edificio era davvero aperto oppure no. Se mi avessero aperto, avrebbero visto la mia faccia annoiata.

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    - Dai, apri sta porta di merda e non farmi incazzare... - avrei poi affermato e non appena qualcuno l'avrebbe finalmente aperta, avrei fatto un breve inchino: - Masaharu Moyo. In sto villaggio di coglioni cade una pioggia continua, ti rendi conto? - chiesi. - Comunque sono Masaharu Moyo. Ricordatelo bene sto nome, che diventerà importante tra qualche secolo. - Scrollai le spalle. - Cerco una prostituta con cui trascorrere la serata, ma sono senza soldi e quindi dev'essere gratuita. - Poi aggiunsi: - E mi servirebbe anche un lavoro, ma non una qualsiasi cosa. Uno che si adatta bene ai miei talenti e alle mie immense capacità. In pratica voglio fare il comandante in capo di un esercito o qualcosa del genere. - Dissi mettendomi la mano tra i capelli. Difficilmente avrebbero trovato qualcuno di più bello e migliore di me. Insomma, ero Masaharu Moyo, mica uno qualsiasi. - E già chi ci sono, non è che qualche puttana di quelle che avete qua può insegnarmi a camminare a testa in giù tipo Tasaki o sull'acqua e queste cose qua? - domandai. - In pratica c'è questo mio fratello che è un pezzo di merda e voglio aprirlo in due, ma sono ad Ame per diventare un bravo ninja e poi fargli il culo. Ma prima voglio scopare. Come un riccio in calore. - Affermai mettendo mano al kaiken. Tanto se questi qua non mi avessero fatto entrare, avrei tagliato le cose in giro a destra e a sinistra finché non mi avrebbero fatto entrare.
    Tanto ero Masaharu Moyo, pochi cazzi.



    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Kaiken × 1
    • Kunai × 5
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 3
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Shuriken × 1
    • Accendino × 1
    • Fukibari × 1
    • Spiedi × 5

    Note
    ///


    Edited by leopolis - 24/11/2021, 11:55
  4. .

    Red Hour


    Post 2


    "Mal assortito?" - pensai curioso sentendo parlare Febh. Insomma, io conoscevo solo le sue abilità e, da quanto mi ricordavo dopo l'incontro nel suo ufficio amministrativo, era una noce dura. Le altre sue capacità mi erano sconosciute e forse avrei fatto meglio a spiare lo Yakushi in modo da capire non solo in che modo riusciva a parare le katane con il collo, ma perché si atteggiava in quel modo pesantemente stupido e infantile. Se sarebbe stato lui a fare da collante per quel team male assortito e scelto male, come lui stesso diceva, allora probabilmente saremmo tutti quanti finiti in un baratro prima ancora che ce lo saremmo potuti aspettare. Per altro, io non pensavo affatto che il team fosse stato scelto male e già dall'inizio del discorso del Jonin mi ritrovai in netto disaccordo con lui: nonostante le sue trovate da bambino-down, era in qualche modo, per chissà quale grazia dei Kami, diventato un Jonin dell'Accademia. Quindi, probabilmente, qualche capacità di controllo dei suoi sottoposti pur ce l'aveva... Ovviamente, oltre alle abilità idonee di un ninja dotato del grado Jonin. Certo, essere un membro della squadra di Febh era un bel rischio, specialmente considerando che era uno tendente a parare le katane con il collo (le mie tendenze suicide in paragone erano uno scherzo natalizio fatto da un ragazzino senza fantasia): in quale momento avrebbe deciso di usare il collo di qualcun altro per parare una o più spade? Fino a quali rischi avrebbe spinto i membri del suo team? Una guerra era una guerra; i rischi c'erano sempre e negare questa verità sarebbe stato inutile. Eppure, anche nelle situazioni più critiche si potevano adottare degli approcci più conservativi: ogni vita umana in un conflitto era preziosa. - "E Febh non mi dà l'impressione di voler salvare vite umane..." - Per lo più mi sembrava che ci avrebbe tutti gettati nel punto più caldo e pericoloso di tutta la guerra. Non che fossi contrario a una simile idea: le tendenze suicide del Jonin mi piacevano molto e se avesse deciso di andare nel cuore dell'esercito nemico, l'avrei seguito senza problemi. Il vero problema erano gli altri due membri del team.

    Shinodari, - l'unico essere umano di cui avevo un certo rispetto in tutto il villaggio e che sembrava condividere, seppur non completamente, le mie stesse idee, - era un medico. A quanto ne sapevo non era tornata da molto. Evocava draghi e non conoscevo nulla delle sue capacità di combattimento. Eppure, era quel genere di persona che mi dava una certa fiducia: quando io e Febh, su ordine di quest'ultimo, ci saremmo gettati contro il nemico, indipendentemente dalla sua stazza, potenza o pericolosità, Shinodari avrebbe rappresentato un minimo di raziocinio e razionalità che bilanciava il fare euforico mio e del Jonin. Era il peso che sostava sull'altro piatto della bilancia: era l'equilibrio.

    Infine, veniva l'altra kunoichi dalle forme rotonde e sensuali. Un'incognita completa, a dire il vero. Una di cui non conoscevo niente. Cosa pensare? Beh, avrebbe potuto essere letteralmente qualsiasi cosa. Comunque sia, se si partiva pensando di essere un team male assortito, si finiva male. Dovevo alzare il morale a tutti. - Tsk, - dissi. - Non capisco come fai a dire che siamo un gruppo male assortito: per quanto mi riguarda siamo il miglior team di Oto. - Mi sistemai il coprifronte con la nota, simbolo di Oto, sulla fronte. - Dovresti essere più ottimista e più motivato Febh Yakushi. - Quando tirò fuori il suo travestimento, sbadigliai vistosamente: era noioso e prevedibile. Quel suo umorismo non avrebbe fatto ridere nemmeno un sunese sotto effetto di funghi del deserto. Forse se ne accorse anche lui, perché alla fine si mise a elencare tutti i suoi vantaggi. Incassare colpi, curare, potenziare Jutsu... - Spero che tu abbia anche un po' di potenza di fuoco, che per sconfiggere l'avversario non si può sempre giocare in difesa. - Il che era vero ed era ciò che dicevo mentre i miei occhi lasciavano stare il Jonin otese per spostarsi su Kamine e su Shinny. Erano anche loro, del resto, dei membri del team... ma per quanto tempo avrebbero supportato le stranezze di Febh? Per quanto tempo la loro morale sarebbe rimasta a un livello elevato? Per quanto avrebbero voluto combattere? - Su questo concordo, Febh. Finché saremo un team, saremo imbattibili. - Era difficile affermare il contrario: se solo un pezzo della macchina otese si fosse spostato, rotto, danneggiato o avesse fatto di testa propria, tutti i pezzi che formavano il macchinario si sarebbero danneggiati. A quel punto, il team sarebbe caduto e forse sarebbe caduta pure Kusa: volente o nolente, molto dipendeva da noi e Febh, - diavolo se odiavo dargli ragione, - non aveva torto quando diceva che restavamo imbattibili finché restavamo coesi. - In questa missione puoi contare su di me come su un tuo sottoposto Febh Yakushi. Ti seguirò in battaglia ovunque andrai e obbedirò a ogni tuo ordine come se fosse mia madre a darmelo. - - "Sperando che tu sappia quel che fai e che la tua apparenza... non sia solo un'apparenza." - Non potevo permettermi di fare ancora di testa mia. Non dopo la storia di Kensei, per lo meno: ero troppo cambiato. Se era vero che gli otesi erano tutti una grande famiglia, io dovevo far parte della stessa. Certo, avrei avuto modo e luogo per sguainare le spade e far loro assaggiare le carni dei miei ex-compatrioti che si erano mossi sulla strada del Male, ma se tutti i membri del team avessero fatto di testa propria, se non ci fosse stata alcuna unione d'intenti e collaborazione per raggiungere un'unica fine, saremmo tutti morti e il Male più grande avrebbe trionfato. Saremmo divenuti vincitori solo se fossimo stati in grado di agire come un organismo solo, con la massima precisione e tempestività; altrimenti, nel migliore dei casi saremmo tornati a Oto da sconfitti. Il più di noi, probabilmente, sullo scudo invece che con lo scudo.

    Alla fine, lo Yakushi ci domandò pure delle nostre capacità. - Il mio stile? - Chiesi. - Non arrendersi mai e superare sempre i miei limiti. Ecco il mio stile. - Non capii nulla della questione relativa al polpo e al gorilla... rivolto a Kamine. Semplicemente alzai le spalle, ma non potei ignorare la domanda rivolta a me. Cosa volevo così tanto pur di partecipare a una guerra pur di averlo? Domanda semplice, a cui risposi con un guardo serio e determinato. - Voglio la distruzione dei Cremisi: ho un conto in sospeso con loro e difficilmente troverai qualcuno di più motivato a combatterli nel raggio di 4 mila chilometri. Voglio che venga ripristinato il vecchio ordine a Kumo. Voglio diventare più forte di Kensei Hito. E voglio che la gente comune di Oto conosca la pace. - Non erano poche le cose, ma alla fine dei conti il Jonin di Oto non aveva mica detto di esprimere una sola nostra volontà, anche se l'ultimo mio desiderio sembrava quello più irrealizzabile: era davvero impossibile portare l'Ordine in un posto in cui regnava il Caos. Significava cambiare la natura stessa di Oto: il mio desiderio puntava a eliminare la libertà degli altri. Mirava a togliere agli altri la possibilità di esprimere i loro desideri. Non che me ne importava: per trasformare quel villaggio in un posto serio ci sarebbe voluto sicuramente tantissimo tempo, molti sforzi e troppo sangue. Il cambiamento richiedeva sacrificio e la mia Volontà doveva imporsi su quella altrui. - La guerra non mi spaventa e sarei disposto a vendere l'anima al diavolo pur di realizzare i miei desideri. Sono disposto a fare cose immonde: questa battaglia, in confronto, non rappresenta che un atto di poco conto. - "Voglio ritrovarmi in mezzo al fuoco," - pensai. - "E soffrire per sempre. " Che poi, in che modo quella guerra poteva spaventarmi? Io avevo partecipato a tante missioni e a tante battaglie. Ero un veterano. Una battaglia o l'altra, poco importava: ero un ninja, uno strumento. Mi dicevano che c'era un problema, mi dicevano dov'era e io andavo lì a risolverlo. Perché mai mi sarei dovuto spaventare a causa di una battaglia? Se fosse stata piena di sofferenza, tanto meglio: magari sarei cresciuto e divenuto più forte, più capace e preparato per realizzare i miei obiettivi. Kensei Hito non avrebbe avuto scampo quando mi sarei preso la mia rivincita.

    Quando infine evocò la sua lucertola dal nome impronunciabile, ci entrai per essere trasportato a Konoha. Non me ne importava niente del comfort a 5 stelle o ad altre cazzate: volevo combattere i Cremisi. Volevo raderli al suolo: cancellare persino i ricordi della loro esistenza. Volevo farlo subito: ero un putbill pronto per essere sguinzagliato. Ed ero pronto a tutto pur di raggiungere il posto minacciato dai miei acerrimi nemici. Non importava nulla se mi avesse trasportato una lucertola oppure se avessi dovuto andare a Konoha a piedi. L'unica cosa che avrei fatto quando tutti si sarebbero sistemati e la lucertola fosse partita, sarebbe stato ricalcare ciò che avevo già detto. - Sentite, - iniziai, - quella gente che stiamo andando ad affrontare è la più meschina, malvagia e cattiva che possiate immagine. Non c'è nessuno peggiore di loro: è la peggior feccia di tutto il Continente, anzi. È la peggior feccia di tutta la Storia. Sono più schifosi persino degli Hayate. Niente pietà o misericordia per loro: non se lo meritano. E se cadeste nelle loro mani, non aspettatevi pietà da loro: li conosco e vi regaleranno soltanto la massima sofferenza prima di uccidervi. Per sconfiggerli, quest'oggi come non mai dobbiamo lavorare come se fossimo 4 dettagli di un unico orologio; come 4 parti di un solo meccanismo. - Mi sistemai il mantello, adagiandomi leggermente sulla parete di quel... mezzo di trasporto. Controllai le katane: dovevano essere taglienti e affilate come non mai prima. Mi bastò toccare la lama con il pollice per capire che era tutto okey con le mie armi: erano pronti alla guerra, come lo ero io. Restava solo dar vita alle danze: volevo morderli tutti.

    [...]



    Arrivammo sotto le mura di Konoha senza dei grandi problemi e senza interruzioni di alcun genere. Come aveva promesso Febh, la sua lucertola si era rivelata veloce e tempestiva. Uscii dopo il Jonin, rispettando la gerarchia, e ammirai le mura della Foglia: era la prima volta che le vedevo. Poi ascoltai il modo in cui Febh chiamò Raizen e mi indispettii leggermente: che modo di rivolgersi all'Hokage era quello? Comunque fosse, non dissi nulla: non sapevo nemmeno se quel tizio che avevo incontrato all'Isola degli Immortali si sarebbe ricordato di me e quale sarebbe stata la sua reazione a vedermi con il coprifronte di Oto. In realtà, niente era sicuro quel giorno e forse persino la fretta e la tempestività di Raizen non gli avrebbero permesso di riconoscermi. Non che fosse importante, dopotutto: ero giunto lì non in qualità di modello da situare sulle prime pagine dei giornali di moda. Ero giunto lì in qualità di spadaccino e l'unica cosa che volevo era tagliare in 4 parti le tetre figure che avevano disonorato il mio villaggio.

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    - Dove sono? - - domandai. - - Voglio massacrarli tutti. -





    Chakra: 80/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Katana × 2
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Tonico di Recupero Inferiore × 2
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico di Recupero Intermedio × 1
    • Tonico Elementale Inferiore × 2

    Note
    ///
  5. .

    Il rotolo maledetto


    Post 4



    X3 ore per perlustrare il ponte, dar da mangiare agli animali, perlustrare la curva e la città e così via. Quindi ve ne restano 54.

    E così, i due accademici privati del loro compagno, si misero in marcia perlustrando il territorio. Videro il ponte ed ebbero delle preziose informazioni in merito: in effetti, era un luogo su cui avrebbero potuto organizzare un'imboscata. Il paesaggio sembrava favorevole e, nonostante la tramutazione del sunese, nessuno parve seguirli oppure interessarsene. Beh, a parte un gruppo di cani randagi, che s'interessano al duo di ninja. Il kiriano, allora, decise di dar loro da mangiare e avvicinandosi al cane gli diede del cibo. Erano 4 pezzi di carne: 2 se li mangio il cane e altri due gli diede agli altri animali. Comunque fosse, quel gesto fidelizzò l'animale, che volle leccare la guancia del kiriano e iniziò a seguire il duo di shinobi. CaneHai fidelizzato il cane, che ti segue ovunque già a partire dalla scena del ponte invece di raggiungerti solo nella città abbandonata. Puoi usarlo come un'evocazione (energia verde). Per questa giocata puoi gratuitamente creare una competenza apposita per il tuo cane e successivamente potrai contattarmi anche per una breve giocata per avere il contratto di evocazione "Cani randagi". Il cane non si sarebbe staccato da loro in nessun caso e li avrebbe seguito lungo tutto il loro tragitto. Impensierirsi a proposito non ne avrebbero avuto ragione: scodinzolando e seguendo le orme del ninja, l'animale non avrebbe avuto alcun tipo di comportamento anormale oppure potenzialmente pericoloso. Tutt'altro: sembrava proprio che in quel kiriano il canide aveva trovato un potenziale amico. O forse, dopo che gli aveva dato del cibo, ne voleva semplicemente un altro po'? Non era dato sapere nemmeno questo, ma di certo l'animale sarebbe stato molto più vicino a Hideo che ad Akasuna.

    In ogni caso, il sunese fece saltare il ponte senza alcun problema XPerdi la cartabomba, ma a causa della poca potenza dell'ordigno alcune tavolette in legno rimasero: venne eliminata per lo più la parte centrale, mentre quelle laterali rimasero e vi si potevano vedere anche dei segni di una piccola bruciatura, come se fosse stato il fuoco a bruciarle leggermente: ovviamente, dei residui di quella che era stata l'esplosione. Non solo: il boato non era tanto, ma spaventò gli altri cani randagi che semplicemente fuggirono temendo che il sunese avrebbe poi iniziato a maltrattare anche loro.

    [...]



    Come voluto a Shu Akasuna, il contadino che andava in giro con il suo gregge di pecore non li sentì: lui aveva ormai abbandonato il posto e loro erano praticamente soli... se non contare le pecore che camminavano ancora su quel ripido e stretto sentiero, praticamente in fila indiana. Riuscire a passare lì in gruppo era difficile: la strada era troppo stretta e sarebbe bastata una piccola disattenzione o un movimento troppo brusco per cadere di sotto. Per giunta, se due persone avessero provato a camminare in quella curva una vicina all'altra, avrebbero rischiato che quella situata verso l'esterno sarebbe caduta nello strapiombo: probabilmente, per un ninja non sarebbe stata una caduta mortale, poiché anche se era ripido, vi erano diversi cespugli e rami che, forse, avrebbero fermato il corpo cadente. Comunque fosse, era una situazione strana, poiché uno dei due continuava a parlare di nipotini e l'altro di esplorazioni: se qualcuno avesse voluto spiarli su quella strada, di certo non avrebbe avuto chissà quali problemi a farlo. Affinché la recita avesse potuto funzionare, sarebbe stato necessario che a recitare fossero in due.

    [...]



    Non potendo sapere di essere spiati, i due accademici individuarono semplicemente le tracce lasciate da altre persone. Il mistero di quel posto rimase e, nonostante le ricerche, non avrebbero trovato documenti di alcun genere che descrivessero cosa vi era accaduto. Comunque sia, di posti simili al confine tra l'Erba e la Pioggia c'è n'erano a dozzine. Si tratta di luoghi pre-frontiera, in cui molti anni fa vivevano le famiglie dei soldati che sorvegliavano il confine; successivamente al cambio dell'assetto politico, tali cittadine vennero abbandonare e usate per lo più dalla malavita. Tali dettagli, ahimé, erano comunque sconosciuti ai due, sprovvisti di documenti in merito.

    Uscirono dalla cittadina abbandonata senza alcun rischio: non vennero in alcun modo intralciati e dopo 10 minuti di cammino videro la scritta "Pioggia": era un cartello vecchio e disastrato, di quelli che segnalavano l'uscita da un Paese e l'entrata in un altro. Tuttavia, come tutte le cose del Paese della Pioggia, era un oggetto vecchio, arrugginito e dimenticato da Dio.

    Man-mano che entravano nel territorio della Pioggia, entravano in territorio amico. La guerra feudale (o forse no?) di Kusa era alle spalle: Ame era un Paese completamente diverso, ricco di criminali, mafia e di malviventi. Comunque fosse, all'incirca dopo mezz'ora di cammino avrebbero visto un antico e abbandonato mulino.



    Ovviamente era fermo e vicino allo stesso passava la strada che i Jashin avrebbero percorso. Era fatto quasi completamente con il legno marcio e la porta era aperta. Entrandoci, i due ninja avrebbero visto del fieno e un tavolo sul quale c'era una lampada a olio vecchissima. Era spenta ed esaminandola con il tocco, i due ninja avrebbero scoperto che era fredda: inutilizzata da chissà quanto tempo. Il tetto era sfondato, ma il mulino aveva un secondo piano con una finestrina che dava sulla strada principale. Il campo di osservazione era abbastanza ampio e la finestra stessa era grandicella: anche due persone avrebbero potuto usarla per bersagliare la strada vicino al mulino. Se, invece, avessero esaminato il tavolo XServe Percezione 9 oppure Abilità come Vista Perfetta, avrebbe trovato un piccolo tasto. Premendolo, sotto al tavolo si sarebbe aperta una piccola botola in cui era nascosto uno scrigno con 3 ampolle: verde, rosso e blu. Inoltre, vi era un foglio illustrativo, sul quale era scritto:

    Sostanze chimiche - Provette della PioggiaLe 3 provette sono oggetti appartenenti al Paese della Pioggia, risalenti all'epoca della Grande Guerra. L'ampolla rossa vi renderà forti, ma deconcentrati; bevendo il liquido dell'ampolla verde acquisirete un maggiore vigore vitale, ma diventerete meno reattivi; l'ampolla blu vi rende veloci, ma poco resistenti.

    Ognuna di quelle provette aveva sia delle indicazioni, che delle controindicazioni insomma. Non era dato saperlo cos'era e se ciò che era stato detto era vero oppure no e, in ogni caso, sembrava un qualche residuo dei tempi della guerra, dimenticato in quel posto da chissà quali anni.

    Usciti dal mulino, i ninja non avrebbero avuto molte difficoltà a percorrere la strada fino a un altro posto curioso: una casa abbandonata, peggio ancora di quel mulino. Anch'essa, probabilmente, era risalente all'epoca della guerra. Una casa come tante altre, in cui, probabilmente, molto tempo fa viveva una famiglia. Comunque sia, entrandoci i due avrebbero visto che anch'essa era del tutto abbandonata, o quasi. Difatti, come nel villaggio abbandonato, i due avrebbero visto un tavolo mezzo distrutto con sotto un quadro vecchissimo. XServe percezione 9 per notarlo nascosto nell'ombra del tavolo ToccandoloServe "Investigatore" gli accademici avrebbero percepire del calore, quasi come se quel quadro fosse stato lasciato lì da qualcuno. Girandolo, avrebbero visto l'anno e la firma: un'opera d'arte molto antica e preziosa. Cercando nella casa non avrebbero trovato nient'altro di simile, ma avrebbero visto un foglio:

    !!! Per FUMIHIRO !!!Porta il quadro da Veri Batuman tra 3 giorni. L'ho rubato a un mercante di Konoha: costa un patrimonio!

    Che fossero capitati nel covo di contrabbandieri di opere artistiche? Comunque fosse, avrebbero potuto prenderlo a farne ciò che desideravano. La casa aveva un secondo piano dove c'era dei letti malandati e varie finestre che davano sulla strada.

    A parte questo, non avrebbero trovato altri posti degni di nota: la strada si avvicinava ad Ame da Nord-Est e circa dopo 3 ore di movimento avrebbero visto le mura del Paese della Pioggia. Era praticamente il cuore del territorio nemico. Lì regnava il Caos: malavitosi e criminali di ogni genere. A quel punto anche la pioggia iniziò a cadere velocemente e i primi segni di stanchezza si facevano sentire: avevano viaggiato per molto e perlustrato vari posti. Cosa fare?

    XImpiegate altre 6 ore per spostarvi dal confine tra la Pioggia e l'Erba verso la città di Ame. Trovate due posti ben adatti per un'imboscata, come spiegato. Mancano 48 ore precise alla partenza dei Jashin




  6. .

    Addestramento dei due


    Post 4


    Leggete beneLa difesa di Shinny è giusta: 175 di Forza vs 150 di Resistenza, resta una tacca di differenza, il che in aggiunta alla potenza basilare del colpo fa 15 di danno.
    La difesa Hayashi era sbagliata. La forza dell'attacco diretto verso di lui era pari a 150, non pari a 175. In questa fase mi è importante sapere se avete capito il meccanismo alla base del calcolo dei danni, per questo motivo vi ho lanciato due attacchi con due valori di forza diversi. Fintanto che la Forza era 150 e la Resistenza 150 (dopo l'impasto), ti saresti dovuto prendere una leggera, non una leggera e mezza. (danno 10, non 15). Ho l'impressione che tu abbia copiato da Shinny, ma per quello avevo impostato due valori differenti di Forza.

    Ti riquoto quanto spiegato nel regolamento:

    Colpo Senz'arma: La Potenza del colpo senz'arma è 10. I [Potenziamenti] incrementano la potenza del colpo senz'arma. La Potenza massima aggiuntiva al colpo senz'arma per la differenza tra Forza e Resistenza è pari a +10 da Studente, +20 da Genin, +30 da Chunin, +40 da Jonin.

    A questo si aggiunge un altro problema: non hai segnato la diminuzione di vitalità nella tabella riassuntiva. Bisogna SEMPRE segnare il tutto nella tabella riassuntiva. È fondamentalissimo farlo.


    Ascoltare quanto avevano da dirsi sulla strategia e sulla tattica mi sembrava inutile e dannoso. Alla fine dei conti, se volevano parlare e studiarsi una strategia utile per colpirmi, avrebbero potuto farlo: chi ero io per impedirglielo? Con quei pensieri mi allontanai da loro per lasciarli da soli, in modo che potessero elaborare una strategia che ben si addiceva alla situazione. Comunque, quello che venne dopo mi lasciò abbastanza di stucco. Improvvisamente, uno dei due salì in spalla all'altro: cosa diavolo stavano per fare, - mi chiesi, - una specie di qualche azione combinata? Una trasformazione combinata? Gli insegnavano questo tipo di cose all'Accademia? Interessato, genuinamente interessato, a quel che stava accadendo, rimasi a osservare, ma poi quel duo così composto partì all'attacco e divenni ancora più interessato. Cosa mai sarebbe potuto accadere? - mi chiesi restando a braccia conserte. Purtroppo, mi feci troppi sogni sperando che avessero messo sù una qualche strategia basata sul ninjutsu, ma alla fine dei conti tutto ciò si era affatto rivelato nulla di che. Nonostante sperassi in qualcosa di più sopraffino e ricercato, parai il colpo circolare verso la mia testa in una maniera straordinariamente semplice: semplicemente interposi - SD1Riflessi: 300 una mano di fianco alla mia testa, parandolo. Osservai, poi, come il sunese atterrò in piedi, ovviamente senza perdermi di vista: i miei occhi seguivano i movimenti di tutto il suo corpo e speravo di scorgere, in un modo o nell'altro, anche i movimenti delle sue iridi. Probabilmente furono quelli a tradire, in un certo senso, le sue intenzioni: con la coda dell'occhio vidi il suo calcio verso il mio basso ventre: stava puntando al punto più debole e indifeso di ogni uomo, non era così? Nello stesso modo come avevo fatto poco prima, spostai - SD2 Riflessi: 300 il bacino e poi il corpo intero leggermente a lato, ma continuai a osservare la strategia del mio eventuale e finto nemico: il suo calcio alle palle era andato a vuoto, ma nonostante tutto il sunese non sembrava voler demordere. Portò rapidamente la mano al fodero ed estrasse uno di quei coltellini semplicistici e per niente interessanti che davano agli studenti. Poi, cercò di conficcarmelo nell'intestino, ma anche quel colpo lo parai - SD3Riflessi: 300 con un rapido movimento della mano, spostando la traiettoria del colpo con il coltello verso l'esterno: mi tagliò leggermente la camicia al lato, proprio all'altezza del ventre, ma poi andò a vuoto. XNon serviva consumare il 3° Slot Azione per quello.Potevi benissimo usarlo per fare un altro attacco.

    ANDREA, NBHo visto che usi male lo Spoiler. Così è illeggibile. Nel creapost devi cliccare su Dataspoiler, tra il 433 e la parola SPAN mette il testo che sarà visibile nel testo, mentre tra gli altri SPAN inserire il testo che sarà visibile nello Spoiler.

    Poi arrivò il turno dell'altro ragazzo: XQui c'è un altro problema: non serve spendere lo slot azione 1 per l'avvicinamento, né per il colpo effettuato dal tuo compagno. Tu parti dallo Slot Azione 2, in cui esegui la spazza, ma così bruci uno slot azione. La sua spazzata bassa la schivai - SD4 - convertitoRiflessi: 300, mentre il suo pugno lo parai - SD5 - convertitoRiflessi: 300 con la mia mano sinistra. XLa potenza del colpo e del calcio devono essere pari a 10 (10 il pugno, 10 il calcio).

    NB ENTRAMBIQuesta strategia secondo me era d gran lunga peggiore rispetto a quella precedente. Fondamentalmente, avete usato due tecniche, entrambe taijutsu, ed entrambe in maniera poco strategica. Voto: 4/10
    Comunque sia, andiamo avanti.


    Alla fine dei loro colpi, lasciai andare Tamashi e invece mi concentrai sull'altro, Hayashi: gli diedi un pugno - SA1Velocità: 650, Forza: 225 verso la guancia sinistra. Difficilmente avrebbe potuto aspettarsi qualcosa di quel genere e l'arrivo delle mie nocche per lui sarebbe stata, probabilmente, una sorpresa. NOTA BENEQui mi aspetto che tu prenda il colpo ed esegua il giusto calcolo dei danni con la successiva diminuzione di vitalità ed energia vitale. Comunque sia, non sarei stato troppo duro con lui e dopo aver eseguito quell'attacco, mi sarei fermato un attimo per vedere i danni: se era stato colpito troppo forte oppure no.

    Poi avrei proseguito:
    - Ci sono 3 particolari metodologie di attacco nel mondo ninja che dovete conoscere. La prima consiste nell'attacco mentre si viene attaccati ed è una delle più importanti. Dovete ricordarvene sempre. In ogni occasione. Consiste nel subire un attacco, ma nel contempo attaccare provocando all'avversario un danno maggiore. - Tutto semplice da capire, in effetti. XIl Subisci e Mena (S&M) è una reazione offensiva a discapito della propria difesa. Con il Subisci e Mena si rinuncia alla propria difesa per un ipotetico attacco successivo che coglie di sorpresa l'avversario. Il Subisci e Mena può essere effettuato solo sull'ultima azione offensiva di una combinazione offensiva di colpi. È possibile rafforzare la propria difesa tramite il chakra e variare leggermente la traiettoria del colpo subito ma lo si subirà comunque. Richiede 1 slot Azione e 1 slot Difesa. - Ora ve la mostro. - Dissi. Poi avrei avvicinato il sunese: - Colpiscimi con un pugno. - Non appena l'avrebbe fatto, gli avrei dato una gomitata sul mento... o meglio: avrei simulato una gomitata sul mento. Non avrei colpito il ragazzo, limitandomi semplicemente a spiegare la meccanica di quel genere: il mio colpo si sarebbe fermato vicino alla sua testa, rivelandosi una finta.
    - A delle volte nel combattimento capita che il nemico perda una notevole quantità di tempo a non fare niente. In quel caso potete attaccare sfruttando il momento. - Azione d'opportunità
    L' Azione d'Opportunità (AdO) è la possibilità di agire, con una singola azione, interrompendo le azioni fatte dell'avversario se è presente entro 9 metri dall'attaccante. L'AdO si attiverà durante la metà dell'azione o azioni che interrompe. Richiede 1 slot Azione. Alcune conoscenze permettono di utilizzare Tecniche e richiedono Slot Tecnica anziché Azione.
    Utilizza 2 Slot Azione consecutivi per fini non offensivi; si attiva a qualsiasi distanza.
    Utilizza 1 Slot Tecnica per una tecnica con 5 o più posizioni magiche.
    Utilizza 1 Slot Azione per allontanarsi.
    Utilizza 1 Azione Gratuita Lenta.
    Utilizza 2 Azioni Gratuite Veloce.
    - Prendendo il nemico in controtempo mentre sta facendo un'altra cosa non vi garantisce la possibilità di colpirlo, ma di sicuro interrompete le sue azioni. -
    Come mettere in pratica quel genere di conoscenza? Sarebbe stato difficile mostrarglielo: o, almeno, senza l'aiuto di qualcuno d'esterno.
    - Inoltre, ricordatevi che siete ninja, non dei semplici cittadini qualsiasi. E i ninja usano il chakra e le tecniche per difendersi. Pertanto, se veniste attaccati con una tecnica, potresti anche difenderti con una tecnica. - CounterLa Counter è l'esecuzione di una tecnica per difendersi da una tecnica offensiva avversaria. È possibile effettuare tecniche offensive in reazione a tecniche offensive avversarie se il numero di posizioni magiche è pari o superiore. Le tecniche difensive possono essere utilizzate sempre in reazione a tecniche offensive; è considerata un'azione sleale solo se il numero di posizioni magiche della tecnica difensiva è oltremodo superiore quella offensiva. Richiede 1 slot Tecnica.

    Poi mi sarei grattato un attimo il capo, cercando di capire se loro avevano capito quanto avevo detto. Comunque, avrebbero avuto modo di mettere in pratica le conoscenze spiegate un po' più in avanti... considerando quello che avevo preparato per loro. Per quel momento, mi sbadigliai un attimo e illustrai loro i piani: - Ora giocheremo a nascondiglio. In modo che possiate riposare e riprendere le forze prima della prova successiva, un po' più impegnativa. - Una strana affermazione, da parte di un sensei accademico, no? Furtività e PercezioneAllora, come ben sapete molti ninja combattono da nascosto o comunque in maniera tale da non farsi trovare. Per questo è stata messa a punto la meccanica apposita, basata sul calcolo tra la Percezione e la Furtività di ogni ninja. Inizialmente, la Percezione è sempre pari a 6, mentre la Furtività è di 0. Successivamente nel gioco potrete aumentare entrambe le caratteristiche.
    Cosa sono questi valori? Sono i metri, come dice anche il regolamento:

    Percezione e Furtività
    La Percezione è la capacità di percepire l'ambiente tramite i sensi, mentre la Furtività è la capacità di non farsi percepire. Un ninja può muoversi in tre differenti modi:
    Normale: È sempre percepito.
    Furtivo: Può essere percepito entro una certa distanza [ Percezione-Furtività ].
    Occultato: Non può essere percepito. Richiede un occultamento ambientale totale.
    Un ninja è Furtivo se l'avversario non è consapevole della sua presenza o non è certo della sua posizione. Deve essere fuori dal campo visivo avversario o avere un occultamento parziale (nebbia, fitta vegetazione o affini), inoltre non deve essere facilmente udibile o percepibile tramite olfatto o tatto.

    Ogni ninja ha Percezione pari a 6 e Furtività pari a 0. La differenza tra la Percezione (6) e la Furtività (0) dell'obiettivo Furtivo definisce la distanza in metri entro la quale l'osservatore può percepire l'obiettivo Furtivo. Normalmente, un osservatore percepisce una persona Furtiva entro 6 metri da sé; entro 1,5 metri l'obiettivo Furtivo è sempre percepito.


    A questa si aggiunge anche la meccanica degli attacchi furtivi:

    "Un Attacco Furtivo giunge sempre di sorpresa e ha maggiori probabilità di andare a segno rendendo la difesa della vittima più imprecisa e grossolana.
    I riflessi del difensore si riducono di:
    1 tacca se la Furtività è pari alla Percezione o inferiore di 1,5.
    2 tacche se la Furtività è superiore di 1,5 rispetto alla Percezione.
    3 tacche se la Furtività è superiore di 3 o più rispetto alla Percezione.
    "
    - Io nasconderò due oggetti qui in zona e voi dovete andare a cercarli. Se li trovate, poi voi dovete nascondervi e sarò io ad andarvi a cercare. - SpiegazioneTutto molto semplice, come si può vedere anche dalla spiegazione e il vostro post sarà molto semplice.

    Shinny, tu devi trovare un oggetto con la furtività 4.5
    Andrea, tu devi trovare un oggetto con la furtività 2.5

    Tutte le azioni sono autoconclusive: descrivete voi come trovate il tutto.


    A quel punto gli avrei bendato gli occhi con una benda e avrei posizionato due oggetti sul campo. Quello di Tamashii sarebbe stato posizionato dietro a un cespuglio a 20 metri di distanza dal duo di ninja. Quello di Hayashi sarebbe stato posizionato sul ramo di un albero a 2 metri d'altezza da terra, a 17 metri indietro rispetto ai due ninja. Alla fine, avrei tolto loro la benda e sbattuto le mani due volte: - Iniziano i giochi! - XDescrivete autoconclusivamente come trovate l'oggetto. Supponete che siano due semplici bicchieri..

    Alla fine, non appena avrebbero fatto quanto richiesto, avrei detto che era il loro turno: - Ora bendatemi e andate a nascondervi. Io verrò a cercarvi! - Un vero gioco a nascondino con il sensei. XAnche qui tutto semplice: dopo aver trovato gli oggetti, descrivete come vi nascondete. Potete usare a piacere gli elementi scenici come gli alberi o i cespugli. Dopo esservi nascosti, fermatevi! Il round sarà terminato.

    Non fate caso agli slot azioni per gli spostamenti: in questo addestramento potete spostarvi in modo illimitato poiché non siete in un combat.






    Chakra: 80/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Katana × 2
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Tonico di Recupero Inferiore × 2
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico di Recupero Intermedio × 1
    • Tonico Elementale Inferiore × 2

    Note
    ///
  7. .

    Una guerra infinita


    Post 1


    Per molto tempo, restando in quel villaggio perduto e dimenticato dai Kami che era Oto, mi chiedevo se prima o poi sarei riuscito a trovare un senso a tutto ciò che accadeva intorno a me. Insomma, ero capitato in un villaggio straniero non per volontà mia e divenuto soldato di un Kage che mi era estraneo per psicologica e modi di fare. Eppure, in quel villaggio avevo scoperto tanto di quel male che l'unica cosa logica da fare sarebbe stata di fuggire a Konoha e supplicare Raizen di prendermi al suo servizio: bambine stuprate, giovani uccisi, sporcizia ovunque e donne violentate, disparità sociale... erano solo una parte di tutti i mali che accadevano a Oto. C'era davvero una logica nel sviluppare solo l'aspetto militare e tralasciare quello civile? Forse, molto tempo prima, avrei cercato di fare qualcosa, ma dopo Kensei molte cose erano cambiate. Poche domande, poche parole, più azione in aggiunta a un costante allenamento massacrante.

    Poi, forse per compensare il mio lavoro o solo per usufruire dei miei servizi, venni tutto d'un tratto convocato direttamente dal Kokage, che così benevolmente mi aveva accolto nel suo incredibilmente grande e maestoso palazzo. Il motivo? Tutto lineare e molto semplice: Kusa era stata attaccata. Kusa era vicina a Konoha. Konoha era sotto pericolo. Oto era un'alleata di Konoha. Poco importava se il campo di raccolta non era mica così vicino a Oto come avrei sperato che fosse... dopotutto, ero giunto a Oto da ben più di qualche mese e di certo dovevo essere in grado di raggiungere un qualsiasi punto del Paese del Riso in un intervallo temporale relativamente breve. Soprattutto in quella, che era una situazione a quanto ne capivo decisamente critica, dovevo reagire prontamente e il più velocemente possibile. Per questo, non appena seppi ufficialmente (le voci di corridoio non mi bastavano) della necessità di recarmi nell'accampamento del Kokage, feci come richiesto. Mi svegliai molto tempo prima e corsi il più velocemente possibile verso il punto di raccolta, ove trovai un accampamento di grandi dimensioni in cui c'erano già shinobi e kunoichi di ogni sorta, dimensioni, età e rango. Molte facce sconosciute, poche quelle conosciute... Come sempre facevo dopo la sconfitta nello scontro con Kensei, me ne stetti zitto in disparte, seduto all'ombra di un albero, a braccia incrociate e lo sguardo girovagante qui e lì, intento a trovare almeno qualche faccia conosciuta. Vidi il genin di cui non mi ricordavo il nome, che avevo abbandonato in una caverna con dei ragni giganti, ma solo perché avevo paura dei ragni.
    Al pensiero, ridacchiai leggermente... ricordandomi che quel giorno alla fine avevo sconfitto la mia paura dei ragni, non senza l'ausilio della Fortuna, s'intende. Pensandoci, il sorriso scomparve dal mio viso. C'era forse mai stata una mia vittoria che non fosse stata dettata dalla Fortuna? Forse non ero mai riuscito a fare qualcosa di davvero valido unicamente con le mie mani, appoggiandomi alle mia abilità e capacità.
    Non ebbi molto tempo per rifletterci, perché alla fine fu Diogene a prendere la parola. Vestiva una completa armatura scintillante, pronto alla guerra contro i miei compatrioti... Una guerra che, forse, avrei dovuto combattere dalla parte della mia Patria; dall'altra parte della barricata. Era strano, il Destino! Comunque fosse, scossi il capo cercando di scacciare via quella fastidiosa idea. Ero capitato a Oto non per colpa mia; la colpa era di Kato che non vedevo da un sacco di tempo e alla fine dei conti, beh, il nemico del mio nemico è mio amico, motivo per cui mi ritrovavo a dover combattere contro le persone soggiogate al potere delle Lettere. Se mi fosse dispiaciuto conficcare la spada nel cuore dei ninja con cui solo qualche mese prima condividevo il campo di battaglia?
    Cercai di non pensaci: non dovevo uccidere se potevo salvare una vita. Non ero mica Kensei, l'individuo per cui provavo un profondo odio e un grande disprezzo. Se vi era un modo per minare la stabilità della Nuvola e portare sempre più ninja al tradimento, a unirsi alle fila accademiche, quella era la Misericordia. Perché uccidere qualcuno se si può farlo diventare un amico? Probabilmente Kensei non conosceva i termini come Compassione ed essere un suo alleato mi faceva altrettanto schifo, quasi come essere un alleato delle Lettere. Mi chiesi anche che differenza ci fosse tra di loro, tra il Mizukage e le persone che avevano preso il posto dello Tsuchikage dando via a un'altra guerra. - "Il Simbolo sul coprifronte... - " pensai amareggiato prima di ascoltare le parole di Diogene.
    In sostanza, niente che non sapessi di già, se non che Diogene era stanco: probabilmente trascorreva le notti a pensare come evitare la minaccia proveniente da Kumo. Un'altra cosa a cui il Kokage aveva pensato e che, in effetti, non conoscevo, era la mia inclusione in un gruppo "di altissimo profilo", come l'aveva definito il Mikawa. Dovevamo partire subito e unirci all'esercito di Konoha. Io mi sarei di nuovo ritrovato sotto una momentanea guida dell'Hokage, Raizen, che mi ricordavo ancora dai tempi della mia nuotata verso l'Isola degli Immortali. Uno che mi aveva dato 1000 ryoDOVE SONO I MIEI SOLDI FENIXOVSKY e che, alla fine dei conti, si era rivelato un uomo saggio, intelligente e prestante, soprattutto perché ancora a quei tempi aveva visto in me un talento che nemmeno io stesso sapevo di possedere. Un talento che, considerando come è finito lo scontro con Kensei, forse non avevo davvero. - "Un talento perduto..." - sbuffai amareggiato.
    Nel gruppo Puragu, stando alle parole del Kage, avrei ritrovato il Pigro-Amministratore-Quattrocchi-Nullafacente, Febh, la Buona-Angelica-Curatrice, Shinodari, e Kamine. Semplicemente Kamine perché non la conoscevo, non sapevo chi fosse e cosa volesse. Né conoscevo il suo carattere. Dal punto di vista della personalità, mi sarei sicuramente trovato bene con Shinodari, ma non con Febh: una bomba a orologeria camminante che in ogni momento avrebbe potuto fare qualcosa di tanto stupido quanto imprevedibile. Certo, era astuto, ma sarebbe bastato il suo "fascino" per distruggere l'esercito che si era spinto fino a Kusa? Una domanda retorica. E cosa mi sarei dovuto aspettare da Kamine?
    Sbadigliai leggermente coprendomi la bocca con il dorso della mano. "Beh, almeno questa volta non ci sarà Harumi a distogliere le mie attenzioni e necessitare della mia protezione..." - mi rallegrai. Poi feci un cenno con il capo a Diogene, in segno del fatto che avevo capito tutto: raccogliere le info sui Cremisi, limitare i danni per Kusa, evitare che la conquista della città possa aver successo e, soprattutto, evitare che il fianco di Oto possa restare scoperto e vulnerabile all'attacco di Kumo. - Chiaro. - Dissi. - Partiamo subito. Non c'è tempo da perdere. - - A quel punto mi sarei avvicinato ove necessario per prendere il fascicolo. - "Certo che se si è tratto di una mossa a sorpresa, le spie accademiche nei territori nemici devono davvero fare schifo. Forse sarebbe un aspetto da migliorare.. per evitare le altre sorprese." Ottenuto il fascicolo che mi spettava, l'avrei aperto per leggere le informazioni ivi inserite e capire quanto fosse numeroso l'esercito di Kumo o quello di Kusa, quanto velocemente procedeva il nemico e quali speranze ci fossero di giungere sul posto in tempo. Non in ultimo luogo mi chiesi anche chi avrei potuto incontrare dei miei amici accademici sotto le mura di quel villaggio e, soprattutto, quando mi sarei finalmente gettato in battaglia per lavare via il disonore che avevo subito nel combattimento contro Kensei.
    L'unica cosa certa, comunque, era che dovevamo partire il prima possibile. Per questo, camminando tra i tendoni ed evitando vari ninja che non conoscevo, provai a trovare Febh o Shinodari. Con loro due avremmo poi trovato la kunoichi di nome Kamine per partire tutti quanti alla volta di Konoha. Il viaggio non era breve e avremmo dovuto sbrigarci se volevamo giungere sotto le mura di Kusa in tempo e adempire al compito assegnatoci dal Kage. Quella era una priorità e non c'era tempo da perdere in inutili discorsi o domande da fare a Diogene. - "Ciò che non è presente in questo fascicolo lo scoprirò quando giungeremo a Kusa..." - - Infine, quando e SE avrei trovato gli altri 3 membri del mio gruppo, li avrei spronati a partire seduta stante verso Konoha: - Andiamo. Le persone di Kusa necessitano del nostro aiuto. - - Prima partiremo, prima arriveremo e più possibilità avremo per salvare l'Erba. - Tuttavia, conoscendo almeno il carattere di Febh, era logico aspettarsi che non saremmo partiti subito... No. E chissà perché, ma avevo una strana sensazione nel petto. Era opprimente. Era pesante. Ed era negativa.



    Chakra: 80/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Katana × 2
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Tonico di Recupero Inferiore × 2
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico di Recupero Intermedio × 1
    • Tonico Elementale Inferiore × 2

    Note
    ///
  8. .

    Il Festival del Fuoco


    Post 2


    Quando mi presentai, mi trovò un tizio con i capelli leggermente lunghi. Non avevo tempo per le presentazioni, né la voglia di farle, ma su richiesta dissi comunque il mio nome. Salvo poi aggiunge una piccola precisione a quanto avevo detto e fatto fino a quel momento: - Sono arrivato fin qui per combattere e diventare più forte, non per perdere il mio tempo con inutili dialoghi. - Era meglio mettere le cose in chiaro: ero ossessionato con l'allenamento e il miglioramento. Stare lì senza fare niente non mi avrebbe dato nulla; non ero interessato a sprecare il tempo. Dovevo diventare più forte per battere il Mizukage. - Tasaki Moyo, chunin di Oto. E non mi piace perdere il tempo. - Comunque fosse, quando disse d'impressionarlo, strinsi i pugni e abbassai il capo. Non ero giunto lì per fare degli stupidi trucchetti da circo. Non mi interessava d'impressionarlo. Volevo combattere e migliorare; tutto il resto era una perdita di tempo. Compresi quei maledetti giochetti d'impressionamento. Comunque fosse, non avrei fatto niente d'acrobatico o particolare: una mano sarebbe volata - SA1Velocità: 650 + 4 (MedioBasso) = 750 in direzione del collo di quel tipo con la tunica rossa con l'intenzione di afferrarglielo. Se non ci fossi riuscito, perché magari il tizio se lo aspettava, avrei ritentato con l'altra mano: avrei dovuto farcela. E se ce l'avessi fatta, avrei iniziato a stringere in modo forte675 ripetendo quello che avevo già detto: - Sono Tasaki Moyo, chunin di Oto, esperto di arti marziali e voglio lo sfidante più forte. - Poi mi diede degli occhiali e disse che ero ammesso al torneo, ma che dovevo indossare quel strano aggeggio, degli occhiali che modificavano leggermente la mia vista. - Volete che batta il vostro sensei con questi occhiali? Nessun problema. - Non potevo perdere contro un gruppo di combattenti se volevo vendicarmi del torto subito dal Mizukage. Le ferite ricevute in quello scontro non erano guarite del tutto; soprattutto le costole talvolta mi facevano ancora male, ma non potevo perdere comunque, altrimenti non sarei mai riuscito a diventare il miglior ninja del mondo. Poi, capendo che fino all'inizio del torneo mancavano più di 24 ore, mi rivolsi di nuovo al tizio con la tunica rossa che mi aveva accolto: - Ma come 24 ore? - chiesi evidentemente deluso. - Io voglio combattere subito. Non voglio aspettare tutto sto tempo. - La mia frustrazione e la poca comprensione della situazione l'avrebbe potuta scorgere chiunque. Alla fine dei conti ero giunto in fretta e furia, scappando da Oto quasi come se fossi un carcerato e giunto in quel posto cosa mi ritrovavo? Letteralmente nulla. Dovevo capire come spassarmela per un giorno interno portandomi quegli occhiali appresso... - Maledizione! - esclamai nervoso. A quel punto non avevo molte altre scelte se non osservare la dimostrazione di forza dei monaci, ma davvero serviva? Me ne interessava poco e preferivo scontrarmi con un potere del tutto ignoto. A quel punto semplicemente abbandonai la scena e non mi avvicinai nemmeno al gruppo dei shinobi (difficilmente mi avrebbero aiutato a diventare più forte). Mi ritirai in un angolino dove difficilmente mi avrebbero visto e mi sedetti. Poi incrociai le braccia in attesa della fantomatica dimostrazione... A patto che non sarei saltato lì in mezzo, dimostrando ciò che io sapevo fare.
    Sempre se non fossi morto di noia prima.

    [...]



    - Shinichi Kurogane? - Avrebbe detto uno dei monaci avvicinandosi al ninja della Sabbia. - Abbiamo visto le tue abilità acrobatiche poco prima, - disse il pelato. - Dato che il tuo livello è molto elevato, volevamo proporti di combattere un po'... eeeeh... debilitato... - A quel punto il pelato avrebbe tirato dalla propria tasca due braccialetti identici.



    Non sembravano avere alcunché di strano e il simbolo sul braccialetto non era di certo uno di quelli riconoscibili. Di certo, Shinichi difficilmente avrebbe potuto vederli altrove. - Si tratta di un'esclusività del nostro tempio. Li usiamo per allenarci e migliorare la nostra forza. Puoi provarli anche tu domani! - Il monaco li avrebbe quindi dati al Sunese e se questi li avesse indossati ai polsi, avrebbe subito sentito come lo appesantissero rendendolo più debole. NotaHai -2 tacche a Forza a per tutto il tempo che indossi i braccialetti Non era un regalo, come avrebbe sottolineato anche il monaco. Era più un modo per provare qualcosa di nuovo e diverso dal solito.
  9. .

    Di ritorno dall'aldilà


    Post 3


    Shinodari Nara Jaku Kazekumo? Quanti nomi aveva? E quanti di questi nomi in realtà erano i suoi cognomi? Poi ascoltai la risposta alla mia domanda. Tutti a Oto volevano qualcosa ed era davvero inutile negarlo. Non conoscevo una singola persona di Oto che non aveva desideri e non voleva qualcosa. Semplicemente di persone del genere non ne esistevano. Eppure lei mi sorprese dicendo di non volere niente e di essere semplicemente un medico.

    Non le credetti, salvo poi sorridere un pochino.

    - Beh... ma la mia vita non era... non era... in pericolo... - Bisbigliai percependo le fratture da qualche parte. In realtà quella volta ci ero andato vicino alla morte, ma non lo avrei mai e poi mai ammesso. Così come non le avrei mai e poi mai promesso che non sarei mai più andato così vicino al limite. - Hai... hai ragione... - Risposi. - Non te lo posso promettere. - Alla fine dei conti, nonostante le batoste assorbite contro il Mizukage, sentivo di essere diventato leggermente migliore, ma ci sarebbero voluto ancora molto tempo prima di arrivare al suo livello, al livello del Mizukage. Forse ci sarebbero voluti anni, ma prima o poi sarei arrivato di nuovo al limite e l'avrei sorpassato. Era quella la mia filosofia: andare sempre oltre, sorpassare i limiti, spingersi oltre i confini.
    Quindi, dopo qualche titubanza, iniziò a raccontarmi di com'erano andate le cose. Alla fine dei conti mi aveva trovato praticamente morto, nei pressi delle mura. Sul petto quel cazzone mi aveva ritagliato delle cicatrici, definendomi "Spazzatura". A quel punto strinsi il pugno e ridacchiai: era persino divertente saperlo e non persi tempo per rivolgere lo sguardo verso il petto e vedere delle cicatrici. Il marchio dell'infamia era stato eliminato nel giro di qualche minuto. - Troverò quel bastardo... - dissi, questa volta praticamente tutto d'un fiato. - Lo troverò. - Si era rivelato un buon sfidante, il Mizukage, sopratutto considerando la sua immensa forza. - E a quel punto curerai lui. - Mi sarei senz'altro preso la rivincita prima o poi. Ormai era una questione di puro principio. Cosa mi mancava? L'allenamento continuo e costante. Mi sarei allenato. Ogni secondo, ogni giorno, ogni istante. Tutta la mia vita, tutto il principio della stessa, sarebbe volta verso il miglioramento. - Quanto potrò tornare ad allenarmi? - domandai.
    Poi arrivò la sua replica, dicendomi che ero stato impulsivo. - No, - tagliai secco. - È stato prevedibile. Sapevo che mi avrebbe battuto, ma voglio diventare migliore Shinodari Nara. - Risposi provando ad alzarmi leggermente da quella posizione sdraiata. - Per diventare migliore, devo combattere contro i migliori. E dev'essere sempre una battaglia all'ultimo sangue, piena di rabbia e odio, affinché anche i migliori raggiungano i loro limiti. - Una semplicissima filosofia di vita, la mia. Ed era per quello che avrei sfidato anche altri: Diogene, Febh, Hohenheim, Raizen... Chiunque di loro avrebbe potuto combattermi e permettermi di avere più esperienza, di capire meglio le battaglie, di affinare le mie capacità. Avrei sfidato ognuno di loro e sarei diventato migliore a ogni scontro. - Il mio conterraneo fa parte dello schieramento nemico, - risposi. - Proprio come io non molto tempo fa. - Poi feci spallucce. - Io lo supererò. Io diventerò più forte dei Mizukage. - La fissai. - È solo una questione di tempo. Non mi fermerò, non mi arrenderò, non abbandonerò la mia strada. Diventerò il più forte e se dovrò vendere l'anima al diavolo per riuscirci... Che ben venga! Ogni volta io raggiungerò il mio limite e ogni volta lo supererò. Costi quel costi, andrò oltre a ogni confine e ricercherò il Potere, mettendolo prima di ogni altra cosa. Solo così raggiungerò il mio obiettivo! -

    Alle sue parole sulle leggi accademiche, scossi il capo. - Io non farò niente. Mi ricorderò la battaglia e prenderò spunto da questa per le battaglie a venire. Ho perso, ma cercherò di migliorare e capire quali errori ho fatto e come avrei potuto evitarli. - Dissi girandomi e sdraiandomi sulla pancia. Poi misi le mani per terra, a palmi aperti, e provai a fare le flessioni: 1, 2... Purtroppo non ci riuscii. Ero ancora troppo picchiato per farlo. Mi limitai invece a rispondere alla curatrice. - Il Mizuage è il Mizukage, - feci spallucce. - Semplicemente aggressivo e pieno d'odio. - Nascosi il fatto della lettera. Difficilmente qualcuno sarebbe venuto a conoscenza del papiro che gli avevo scritto. Comunque fosse, non ottenni ciò che volevo in fatto di tè, ma la Nara mi disse che dovevo accontentarmi di una miscela. Non rimasi invece contento per quanto riguarda il latte. - Per me è una priorità, invece. - Affermai. Non che volessi mettere sotto pressione la buona curatrice, ma il tè senza il latte non era ciò che bevevo. Poi disse che non aveva nemmeno lo zucchero. Feci di nuovo spallucce, limitandomi a non dire niente. Avrei bevuto il tè così per quel giorno.

    - Certo che vivo, - ghignai. - Vivo molto più degli altri. - Alla sua richiesta di essere il mio medico durante l'incontro, feci spallucce. - Lui è venuto a Oto per combattermi. La prossima volta io dovrò andare in casa sua per combattere lui. Se vorrai venire con me, sei benvenuta... - - Notai il bicchiere, mi voltai di nuovo sulla schiena e lo presi. Era ancora caldo. - Grazie... - dissi arrossendo leggermente. - Grazie per ciò che hai fatto per me. Sarò tuo debitore. - Sorseggiai il tè: non era male. Poi notai Ko, il drago dei ghiacci. - Ciao Ko, io sono Tasaki Moyo e voglio diventare il ninja più forte del mondo. - Poi aggiunsi: - Posso accarezzarti? - E guardando la Nara, invece, domandai: - Posso fare gli addominali? - Mi misi una mano sul fianco, vicino alle costole. Mi dolevano ancora.
  10. .

    La Famiglia Igashi


    Post 15


    Non riuscivo a capire il perché, considerando che ero sul territorio nemico e tutti intorno, - mia moglie l'unica eccezione, - mentivano continuamente e raccontavano continue stronzate, si contraddicevano a vicenda, sparavano eresie più o meno grandi e in generale non mi stavano simpatici. Ebbene, come avrete già potuto capire, avrei preferito mettere Harumi su un pony e spedirla indietro a Oto per vedermela da solo con tutta quella brutta gente con i pattini e senza i pattini. Io volevo l'azione e invece mi trovavo lì a rotolarmi nella noia, come se fosse un polline, a osservare, cercare di capire, interrogare e quant'altro. Volevamo trovare la verità? Avevo come se l'impressione che perseguendo la strada di quella, chiamiamola "diplomazia", non ci saremmo mai riusciti, ma nemmeno a volerlo tantissimo. Il problema, volendo o no, era sempre lo stesso: dicevano tutti delle cose diverse e risalire un'unica verità sarebbe stato pressoché impossibile, se non molto difficile. In tal caso il mio metodo avrebbe sicuramente dato i frutti sperati: mettere da parte quei cazzoni, spezzare le dita a uno, poi a un altro, poi a un altro ancora. Magari così avrebbero iniziato a parlare raccontandoci davvero quello che sapevano e finendola con quella bruttissima messa in scena che non faceva altro se non irritarmi. Se avessi potuto, avrei tagliato la testa a metà a tutti quanti lì presenti, - Harumi a parte, - che così trovare il dannato ninja di Oto sarebbe stato decisamente più semplice. Tra loro mi era difficile capire chi è che mi imbrogliava e chi, invece, si era fatto imbrogliare.

    Mi morsi il pollice cercando di capire soprattutto il motivo per cui avevano messo sù quella gigantesca montatura. Forse, così facendo volevano semplicemente rallentare il team dell'Accademia? Forse era quella la loro strategia ed erano tutti parte di un unico gruppo? No, cercai di scacciare quel pensiero... Per quanto assurdo poteva essere, le cose non sarebbero potute andare in quel modo. Comunque fosse, sembrava che l'unico modo per trovare il Sarto era tramite Pan-ya, anch'egli alla ricerca di quel maledetto furfante.

    Sbuffai.

    Solo i Kami sapevano quanto mi aveva infastidito tutta quella faccenda. - AAAAAAAAAAAAAAH! - sospirai senza farmi sentire e mi grattai la fronte. - Come vorrei tagliare qualcuno! Almeno un po'! - Dissi. Per poi aggiungere: - Posso tagliarti? - Rivolto al a Ketsueki. Ero in astinenza pesante dall'inizio della missione. Piuttosto che fare tutti quei ragionamenti avrei preferito raggiungere il posto in cui era nascosto Dorian, caricarlo frontalmente, distruggerlo, prendere il ragazzo e andarmene. E invece ero ancora lì con Harumi e l'altro tipo a cercare di capire il motivo per cui aveva messo sù quel maledetto teatro. Prima che potessi fare qualcosa annullando la nostra copertura (tipo uccidere tutti i presenti, ed era una cosa che mi avrebbe dato una particolare soddisfazione), fu la ragazza otese a uscire e dire, parola per parola, praticamente quello che avevo già detto esprimendo i miei stessi dubbi.

    Sbadigliai osservando come il nostro accompagnatore si sciogliesse in una pozza di sangue lasciandomi nascosto da solo a quel punto. Nonostante avessi cercato di percepirlo e di capire dove fosse andato, non ci riuscii. Era stata quella la reazione all'uscita di Harumi? Certo, che quella sua uscita di scena era abbastanza imprevedibile. Forse anche lei aveva perso la pazienza? Beh, io non avevo mai amato le missioni in cui mi veniva richiesto di restare nascosto, anzi.

    Poi la seguii posizionandomi al fianco e mi feci serio. Era l'ora di smetterla di ridersela per tutta la missione, anche perché ormai c'era poco da ridere.

    - Io sarei per proporre una soluzione decisamente migliore, - dissi. - Tanto, chiedervi le cose non serve a nulla, visto che l'unica cosa che fate è continuare a mentire, nascondere cose, celare i dettagli e comportarvi come dei figli di puttana nati nel peggior troiaio di Ame. - - Estrassi una spada e con la parte piatta mi grattai la nuca. - Quindi, che ne dite se vi stendo qui un attimo e poi uso delle abilità particolari per leggervi nei cervelli? - Certo, questa cosa l'avrei potuto fare anche di nascosto, ma figuratevi se mi sarei potuto considerare Tasaki Moyo a quel punto.

    - Kao... Giusto? Dici di sapere dove sono gli avamposti nemici. Ebbene, voglio controllarlo. Devo essere sicuro che stai dicendo la verità, ma voglio essere buono con te. - La mia evocazione mi avrebbe raggiunto solo a quel punto. Purtroppo, fui stato troppo veloce per Komaki, ma senza la sua abilità di lettura nella mente non sarei mai stato certo del fatto che il tizio diceva la verità. - Se dici la verità, non hai nulla da temere. Grazie alle abilità di questa falcidonnola, leggerò nella tua mente e scoprirò se stai mentendo oppure no. In alternativa... - gli puntai la katana contro. - Non mi è dato sapere se posso fidarmi di te o no. Per quanto ne sappia, questa può essere solo un'enorme messa in scena. - Insomma, ero stanco delle parole che era state dette (anche perché erano troppe) e avevo bisogno di certezze. Del resto, per quanto ne sapevamo poteva portarci tutti quanti in una trappola e finirci lì. - Se volete catturarci... invece... - ghignai. - Provateci pure, ma non sono sicuro che ci riuscirete senza perdere qualche arto. - Mi feci immediatamente più serio; il mio volto sarebbe cambiato, il mio sguardo sarebbe diventato più concentrato. - E a quel punto estrarrò le informazioni dalla testa di Kao con la forza. E da voi altri pure. -

    A loro la scelta.






    Chakra: 65/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Katana × 2
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Tonico di Recupero Inferiore × 2
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico di Recupero Intermedio × 1
    • Tonico Elementale Inferiore × 2

    Note
    ///
  11. .

    Addestramento dei due


    Post 3


    Nonostante il compito che gli avevo affidato non fosse mica dei più semplici (scalfirmi, non ci riuscivano dei jonin talvolta, figuriamoci degli studenti), i due si misero subito all'opera cercando di elaborare una strategia che fosse non troppo complessa. Dalla loro avevano una certa distanza, la fortuna del primo colpo, l'imprevidibilità e la creatività. Ero curioso di capire cosa avrebbero combinato con tutti quei fattori dalla propria, ma era chiaro che non potevo mica aspettarmi un chissà quale attacco: alla fine dei conti erano solo degli studenti e dovevo essere clemente.
    Alla fine dopo, un breve consulto che non ascoltai e che non volli ascoltare, il sunese iniziò a correre verso di me e con degli shuriken in mano, lanciò verso di me quei dardi. Erano lenti, ma mentre volavano, mi preoccupai dei movimenti dell'altro ragazzo: avevano scelta una strategia abbastanza particolare, a quanto potevo intuire, cercando di unire le abilità di lancio a distanza con quelli da corpo a corpo. Per prima cosa, creai - Slot Tecnica 1Creazione della Forma
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare l'equipaggiamento [A Distanza], [Mischia], [Potenziamento] e [Protezioni] con il proprio chakra. Può creare equipaggiamento di una singola classe ogni utilizzo della tecnica; si può creare una singola [Protezione] per ogni slot tecnica. È possibile creare solo l'equipaggiamento di lista a cui si ha accesso o equipaggiamento posseduto dall'utilizzatore; non è possibile creare Competenze [Equipaggiamento]. L'equipaggiamento avrà potenzialità massime parigrado all'utilizzatore e potrà essere influenzata da altre tecniche come se fosse un normale equipaggiamento. L'equipaggiamento [Protezione] creato sarà in grado di proteggere dai ninjutsu esclusivamente nelle zone in cui interagisce con gli stessi: colpirli o pararli non ridurrà la potenza dell'intera tecnica ma solamente quella della zona colpita. L'equipaggiamento così creato dura per un singolo slot azione/difesa/tecnica in cui viene utilizzato, poi scompare.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 20 crediti )
    [Da chunin in su]
    8 shuriken, 4 per mano, che lanciai - Slot Difesa 1Riflessi: 625 verso i 3 shuriken volanti verso di me. I miei dardi percorsero una traiettoria simil-parabolare, intercettando le armi dell'attaccante all'incirca a metà distanza. A quel punto spostai la concentrazione verso l'altro tizio partì con un pugno verso di me, ma lo schivai semplicemente piegandomi di lato - Slot Difesa 2Riflessi: 625, facendo andare a vuoto quel colpo. Subito dopo arrivò la volta del tizio aveva lanciato contro di me i dardi: tentò una spazzata alle mie gambe, ma riuscii a vederla e reagire di conseguenza: non schivai, bensì parai - Slot Difesa 3Riflessi: 625 il colpo contrapponendo davanti alle gambe del sunese la pianta del mio piede destro. Al contempo notai anche l'attacco dell'altro tizio, che evitai - Slot Difesa 4 - ConvertitoRiflessi: 625 muovendo la testa di fianco di quel che bastava affinché il pugno mi passasse vicino alla guancia, sfiorandomi l'orecchio. Infine, arrivò l'ultimo colpo: di quella combinazione: un calcio al mio fianco. Lo vidi, ma decisi di non schivarlo, né pararlo, ma di subirlo per dare almeno qualche soddisfazione ai due combattenti. [Danno:potenza 10 Forza 100 Vs Resistenza 500 = Danno 2.5, Ferita lieve]. Il colpo fu molto blando, ma per non spaventare i ragazzi sorrisi lievemente. - Ben fatto! - Dissi. - NoteLa potenza del colpo a mani nude, - pugno, ginocchiata, calcio, ecc. - è sempre pari a 10, non a 5. Questo non vale per il doppio colpo. Per esempio, un doppio pugno ha potenza pari a 10+10, poiché portato con 2 pugni

    - Ora provate a usare il chakra, - dissi. Era chiaro che senza lo stesso non avrebbero avuto molte possibilità nel mondo dei ninja adulti. Anzi: sarebbero stati sempre e solo delle prede altrui. Spiegazione regolamentoAllora, come ben sapete i ninja usano il chakra per potenziarsi. Nella Legend esso viene misurato in Bassi e dipende dall'Energia. Può essere aumentato grazie ai tonici o alle Tecniche Speciali. La misura minora è il Bassissimo (un basso contiene 4 bassissimi, quindi il bassissimo è 1/4 di basso), poi c'è il Mezzo-Basso (1/2 Basso, cioè metà del basso, sono 2 bassissimi), il Basso (4 bassissimi o 2 mezzi-bassi), il Medio-Basso (2 Bassi), Medio (3 Bassi) e così via. Per la tabella completa vi rimando al regolamento. Voi siete energie bianche e avete una certa quantità di Bassi.

    Per usare il chakra dovete impastarlo, ricordandovi che ogni grado ha un limite massimo d'impasto:

    Impasto: Usando chakra è possibile potenziare 1 o più statistiche primarie, ottenendo tacche temporanee per 1 slot Azione/Difesa, da dividere tra le statistiche primarie. Un consumo Mediobasso (2 Bassi) concede +4 tacche temporanee: ogni consumo Basso in più concede +2 tacche aggiuntive. Ogni consumo inferiore concede -1 tacca. Esistono impasti massimi per grado.
    Studente/Sospetto: Mezzo Basso (+2)
    Genin/Nukenin C: Basso (+3)
    Chunin/Nukenin B: Mediobasso (+4)
    Jonin/Nukenin A: Medioalto (+8)


    Da studente potete impastare al massimo un mezzo-basso ottenendo due tacche per 1 slot azione. Potete assegnare entrambe le tacche a una statistiche o suddividerle in 2 statistiche (1 tacca a statistica). Ovviamente, potete impastare anche di meno: per esempio, potete impastare solo 1 bassissimo invece di un 1/2 Basso, ma in tal caso ottenere solo 1 tacca extra a causa dell'impasto.

    A queste si aggiungono le regole sul Sovraimpasto, sul CAP e sull'OverCAP. Per ora vi spiego solo il CAP: è il limite in tacche che non potete superare. Dipende dal grado ed è relazionato alla vostra energia. Da studente-bianca il vostro CAP è pari a 175. Se foste dei genin-verde, sarebbe pari a 400 (ovvero 300, che è la statistica base per l'energia verde, + 4 tacche).

    Leggetevi anche le meccaniche sul Sovraimpasto e sull'OverCAP: le metterete in pratica in seguito.



    Provate a usare il chakra per la vostra prossima difesa...
    Ma prima, nel caso subiste dei danni, video spiegare come funzionano le ferite. Ogni ninja dispone di una Vitalità e di una Energia Vitale. La vitalità è tipo la vostra stamina, la resistenza alla fatica: ogni volta che subite dei danni, essa viene abbassata. In caso fosse a livello 0, potreste svenire. La vitalità dipende dalla vostra Energia. L'Energia Vitale è uguale per tutti ed è pari a 30 leggere: se finisse, morireste.

    Ogni ferita che vi viene fatta, vi toglie sia la vitalità, che l'energia vitale, ma alcune capacità sono in grado di ripristinarle.

    Come avreste già potuto capire leggendo il regolamento, l'unità di misura per la Vitalità e l'Energia Vitale è la Leggera. La Lieve è 1/4 di Leggera, mentre la Mezza-Leggera è 0.5 di leggera. La Medio-leggera sono 2 leggere, Media - 3 leggere e così via. Ricordatevi inoltre che ogni zona del corpo (arto, busto o testa) ha una propria energia vitale, che se finisse renderebbe incapaci di usare quella zona:
    Se un arto subisce 6 o più leggere, l'area può subire paralisi, rottura, amputazione, danni ai muscoli o nervi.

    Se la testa subisce 6 o più leggere, può subentrare trauma cranico, coma o morte.

    Se il busto subisce 12 o più leggere, possono subentrare danni agli organi interni, coma o morte.

    Se complessivamente si subiscono 30 o più leggere, può subentrare il coma o la morte
    .

    Capito? Nel caso andiamo oltre e un po' più in la vi spiego come calcolare i danni.


    Di risposta, non attesi un attimo, ma contrattaccai. Prima lanciai un pugno al ragazzo che mi aveva colpito il fianco: era un gancio - Slot Azione 5Velocità: 375
    Forza: 150
    Potenza: 10
    a semiluna, proveniente a da destra a sinistra e diretto verso la sua guancia, all'altezza dello zigomo: miravo a colpirlo con le nocche provando ad affondarle nel suo viso.

    Subito dopo, avrei attaccato anche il ragazzo che mi aveva lanciato gli shuriken e poi mi aveva tentato di colpire con la spazzata. Avrei provato a colpirlo con un calcio - Slot azione 6Velocità: 375
    Forza: 175
    Potenza: 10
    laterale portato con il tallone del piede destro, mirando a farlo impattare contro il petto del ragazzo, all'incirca al livello della 3° costola sinistra.

    Speravo che i due si difendessero, ma forse ero stato troppo veloce. Spiegazione danniTutti prendiamo dei danni e non esistono ninja che non li prendono. Quindi è importante capire come calcolarli.
    Il sistema dei danni è più meccanico e schematico rispetto a quello basato sulla Velocità/Riflessi e sulla relativa probabilità, ma ricordatevi che la difesa, - quindi anche le ferite che subite, - dipende da voi. Una spada di potenza 40 può farvi sia un danno di potenza 60 (quindi ferita Grave, pari a 6 leggere), sia un danno di potenza 10 (una leggera, se magari vi prende di striscio, sfiorandovi). Il calcolo dei danni si basa sulla differenza tra la Forza e la Resistenza: ogni tacca in forza che l'attaccante ha in più rispetto al difensore, il danno aumenta di 5. Tuttavia, il danno massimo è pari al grado:

    Colpo Senz'arma: La Potenza del colpo senz'arma è 10. I [Potenziamenti] incrementano la potenza del colpo senz'arma. La Potenza massima aggiuntiva al colpo senz'arma per la differenza tra Forza e Resistenza è pari a +10 da Studente, +20 da Genin, +30 da Chunin, +40 da Jonin.

    Per questo, da studente potete aumentare la potenza del vostro colpo senz'armi solo di +10. Ma attenzione: potete anche ridurre la potenza di un colpo. Per esempio, se la resistenza del difensore fosse maggiore di 2 tacche rispetto alla forza dell'attaccante (per esempio Forza 100 vs Resistenza 150) e la potenza dell'attacco fosse pari a 10, il danno finale, teoricamente, sarebbe 0, ma noi applichiamo sempre un danno minimo pari a 2.5, ovvero una ferita lieve.

    Compito: subite il colpo ed eseguito il corretto calcolo del danno


    A quel punto li avrei invitati di nuovo ad attaccarmi di risposta, ricordando loro che erano dei ninja: - Pensate a un'altra strategia per attaccarmi! E magari usate qualche tecnica! - Spiegazione tecnicheLe tecniche si suddividono in 2 tipologie: Tecniche Base e Tecniche Avanzate.
    Voi, all'inizio, potete usare al massimo una Tecnica Avanzata per round, ma successivamente potrete aumentare tale limite. Inoltre, all'inizo avete solo 2 Slot Tecnica, ma potrete comunque aumentare tale quantità in futuro.
    Ogni tecnica è caratterizzata da un certo numero di sigilli (che possono essere sostituiti da altri movimenti oppure assenti), dalla denominatura che specifica il tipo di Tecnica: Genjutsu - Tecniche illusorie, Ninjutsu - Tecniche magiche, Fuuinjitsu - Tecniche che si basano sull'uso dei sigilli e Taijutsu - Tecniche di arti marziali. Più precisamente si tratta di Arti Illusorie, Arti Magiche, Arti dei Sigilli e Arti Marziali. Inoltre, ogni tecnica ha anche un consumo che dovete tradurre in un certo numero di bassi e varie tecniche hanno anche un mantenimento a round.

    Compito: provate ad attaccare Tasaki di nuovo, questa volta impiegando gli impasti e una o più tecniche, magari combinandole tra loro.


    A quel punto mi sarei messo in guardia, a una distanza di circa 6 metri dai miei avversari provando a capire cosa si sarebbero inventati quella volta. Avevano già dimostrato di avere un'ottima fantasia e di poter lavorare in squadra. Se fossero riusciti a dar vita a un altro attacco creativo, mi avrebbero sicuramente reso le cose più semplici.

    NoteCompito semplice e chiaro. Nel caso aveste dei dubbi... io sono sempre disponibile raga! Siamo ancora alle basi del regolamento. Good Luck!





    Chakra: 80/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Katana × 2
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Tonico di Recupero Inferiore × 2
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico di Recupero Intermedio × 1
    • Tonico Elementale Inferiore × 2

    Note
    ///
  12. .

    Festival del Fuoco


    Post 1


    Era passato del tempo dopo il mio scontro con il Mizukage: le ferite non si erano ancora rimarginate (non del tutto, per lo meno), ma la comprensione di dover migliorare, di spingermi oltre nonostante tutto e tutti, non faceva altro che torturarmi l'anima giorno e notte. Come potevo affermare di essere il migliore, se alla fine dei conti avevo perso? Sarebbe stato meglio, per me, lasciar passare ancora del tempo prima di provare a superare altri limiti. Sarebbe stato più indicato non gettarmi subito in una nuova battaglia. Eppure, capivo di non poterlo fare: né avrebbe risentito soprattutto la mia coscienza. Non sarei stato io, a quel punto.

    Nel buio della mia stanza nella Villa Mikawa, mi alzai dal letto in preda alle convulsioni; le gocce di sudore freddo ancora scivolavano lungo le guance. Mi vestii rapidamente. Da quando avevo perso, tutto era cambiato; non sognavo più sogni felici. Non vi era più la minima traccia di allegria nelle mie visioni. Ciò che restava era la consapevolezza di non essere colui che credevo di essere. Eppure, come già detto, non potevo permettersi il lusso di rallentare: se volevo proseguire e prendermi la mia rivincita, magari in un futuro non troppo lontano, dovevo fare di tutto per migliorare. Ogni nemico, anche quello a prima vista più scarso, mi avrebbe dato modo di diventare più forte, di affinare ulteriormente le mie capacità. Certo, mi ricordavo di quanto mi era stato detto dai medici di Oto: le costole fratturate non guarivano da sole e le ferite non si sarebbero rimarginate autonomamente. Se mi fossi sottoposto ad altri sforzi e se fossi stato vittima di altri scontri, non avrei fatto altro che subire altre ferite. Ma non potevo ignorare quel torneo; non potevo farne a meno.

    Sfruttando la notte, lasciai al mio posto nel letto solo il cuscino insieme a due katane. Poi aprii la finestra della stanza e saltai giù dalla stessa, in meno di un attimo ritrovandomi nell'ampio cortile della Villa Mikawa. Da lì poi il mio viaggio verso il Paese del Fuoco, con l'obiettivo di partecipare all'omonimo festival, non sarebbe stato altro che una questione di pura tecnica. Mi mossi rapido, evitando i soldati e i loro sguardi indiscreti. Da un'ombra all'altra, sfruttando la copertura delle fronde di alcuni alberi. In pochi minuti me ne uscii dal perimetro della Villa. Poi mi ci vollero altri minuti per raggiungere le mura Sud, quelle a mio parere peggio difese. In un attimo superai anche quelle, abbandonando Oto e dirigendomi, veloce per quanto potevo, verso il luogo in cui, secondo le voci di corridoio si sarebbe tenuto il Festival del Fuoco.

    Da quel momento in poi tutto sarebbe cambiato... o almeno lo speravo. Seppur ancora lievemente ferito dal combattimento contro Kensei, non mi sarei concesso alcuna ora di sonno, né del riposo extra. Non mi serviva. Ciò di cui avevo davvero bisogno era la rivincita, seppur minima. Dovevo capire qual'era il mio posto nel mondo. Comprendere se valevo ancora qualcosa; se il mio spirito non era stato spezzato da quell'ammasso di metallo vibrante. Quello era il motivo per cui le mie gambe si muovevano, un passo dopo l'altro, in direzione del Paese del Fuoco.

    Arrivai lì poco dopo l'alba. Una città in festa, con varie attrazioni e giochi. Non mi importava niente di tutto quello e lo ignorai. Non prestai attenzione né ai ninja, né ai monaci, né a nient'altro, dirigendomi unicamente verso il luogo in cui si doveva tenere il torneo. I giochi e le feste erano una distrazione, mentre io volevo unicamente combattere. Affinare le mie capacità e vedere di cos'erano capaci gli altri, ammesso e non concesso che fossero capaci di qualcosa. Comunque, non mi curai di nulla e non appena avrei trovato un monaco o qualcosa che fosse stato responsabile del torneo,mi sarei avvicinato allo stesso con fare serio: - Sono qui per il torneo, - avrei affermato. - E voglio combattere contro lo sfidante più forte. - Considerando la mia determinazione, difficilmente qualcuno di loro avrebbe avuto dei dubbi su ciò che affermavo. Se avessero voluto mettermi alla prova in qualche modo, non mi sarei tirato indietro: ero arrivato per provare la sofferenza e voleva provarla a pieno, fino all'ultimo. Tutto il resto, tutte le decorazioni, gli alimenti e quant'altro, non mi interessavano. - Voglio combattere il prima possibile. - Inarcai le sopracciglia: solo l'allenamento contava, tutto il resto era una perdita di tempo.





    Chakra: 80/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Katana × 2
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Tonico di Recupero Inferiore × 2
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico di Recupero Intermedio × 1
    • Tonico Elementale Inferiore × 2

    Note
    ///
  13. .

    Di ritorno dall'aldilà


    Post 2


    Il baratro.
    Per un attimo avevo pensato che mi fosse piaciuto... il baratro! La dimenticanza completa, l'assenza delle emozioni, delle mete, degli obiettivi, dello stress, e persino della necessità di rendere Oto un posto migliore. Certo, sarebbero stato più facile lasciarsi cadere e abbandonarsi, ma dove sarebbe stata, a quel punto, la mia volontà? Dopo ogni caduta, dovevo rialzarmi; dopo ogni colpo, dovevo tornare in sé e continuare a camminare. Se mi fossi arreso, avrei tradito non solo me stesso, ma anche tutti gli altri. E la sofferenza? Beh, il Dolore che provavo, per me, non era altro che un altro scalino nella mia scalata verso gli obiettivi che mi ero proposto.
    Dannazione: essere me implicava non conoscere il significato della parola "resa" e per il solo fatto di aver pensato, almeno per un istante, di abbandonarmi al baratro, provai un'immensa vergogna: mi sarei consegnato al baratro solo e soltanto se il mio spirito fosse stato spezzato. Fino ad allora non mi sarei lasciato andare alle mie debolezze, altrimenti non avrei mai ritrovato Yuki.
    Prima ancora che la mia coscienza tornasse, effettivamente, nel mio corpo, vidi la bellissima ragazza che mi assisteva alzarsi dalla sua sedia e asciugarmi la guancia. Non dissi nulla: le lacrime della vergogna, ecco cos'erano quelle. E di certo non mi avrebbero impedito di rialzarsi, un domani, e tornare a combattere, ad allenarmi e prendermi la mia rivincita, prima o poi.
    Strinsi il pugno e serrai e mascelle mentre la sua garza passava, docile, sulla mia guancia; ancora respiravo a fatica, ma ero già pronto ad andare ad allenarmi. Ero strano, no? Forse quei pensieri, la voglia di allenarmi, era proprio quella la luce nelle ombre. Era quella la mia volontà: non arrendersi mai, nemmeno dinnanzi agli avversari più forti e più pericolosi del mondo, come il Mizukage.
    - Tsk, - ghignai percependo come le unghie s'infiltrassero nella carne del palmo della mia mano. Mi ero allenato già tantissimo, quanti sacrifici avevo fatto, eppure niente di tutto quello era bastato. Quante strade avrei ancora dovuto percorrere e cos'altro fare pur di diventare più forte?
    D'istinto, di rabbia, quasi di odio, distolsi la guancia muovendo la testa in direzione contraria alla kunoichi. Era un gesto di rabbia, quasi aggressivo; non mi piaceva perdere, e mi promisi di non farlo, ma immediatamente mi calmai cercando di capire il mio stato e ammirando la kunoichi. - Chi... sei? - domandai con la voce debole. - E... cosa vuoi?.. - "In questo villaggio tutti fanno qualcosa solo per tornaconto personale." - Pensai intuendo che anche lei volesse qualcosa. Del resto, nessuno faceva del bene agli altri giusto per il puro cuore. Forse, solo io avrei potuto farlo in quel maledetto villaggio.
    - Tasaki... Moyo... - mi presentai. Avrei voluto fare un inchino con il capo, ma mi faceva male il collo, motivo per cui evitai. Alla fine mi disse che mi poteva raccontare ciò che era successo dopo la fine dello scontro, ma non ero sicuro di volerlo sapere. Alla fine dei conti, se lei addirittura doveva specificarlo, forse era successo qualcosa di molto grave... Ma cosa? Sembravo anche avere 2 mani e 2 piedi; c'erano entrambi gli occhi e orecchie. Pure il pipino mi sembrava al suo posto, così come tutte le dita.
    Lentamente, girai il capo verso la bella kunoichi e le feci un cenno.
    - Racconta... mi... per favore... tutto... - Le dissi aguzzando le orecchie e dopo, se mi avesse chiesto le mie motivazioni, avrei sorriso, come un idiota.
    - Mo... motivazioni? - Chiesi. "Bella domanda!" - Volli rispondergli. Che motivazioni avevo? - Del tempo... tempo fa... - tossi leggermente, - Kensei... Hito... il Mizukage... ha ucciso... lui... ha ammazzato... un... un prigioniero. - Dissi. - Mio... conterra... neo... - Spiegai. - Ho... vol... voluto... dargli una... lezione... Non potevo.. ignorare... un simile... gesto. I prigio... nieri... non si uccidono! -
    Avrei voluto anche aggiungere che così mi aveva raccontato mia madre ed era una di quelle sue lezioni intrinsecamente legate alla morale e all'etica, ma comunque fosse decisi di risparmiare le energie e mi rilassai espirando fortemente. Poi girai il capo vero di lei.
    - Sei... bella. - Le dissi. - Come un angelo. - "Il mio angelo..." - pensai ancora leggermente frastornato dalla botta che avevo preso in testa (e non solo).
    Quando mi propose del te, cercai di alzarmi per dirle quali erano le mie preferenze, ma alla fine non ci riuscii e balbettai qualcosa sotto il naso:
    - 2... cucchiaini... tè... nero... goccio... latte... intero... a 30°... - un enigma, in pratica. E forse avrei dovuto aggiungere anche una cannuccia, ma tan'è... Quant'era fantastico quando qualcuno si prendeva cura della tua stupida testa! Poi, prima ancora di ottenere il mio tè, bisbigliai altre parole.
    - Rivincita, - fu la prima. - Come... posso... ringrazia... graziarti? - Furono le altre 3.
  14. .

    Il rotolo maledetto


    Post 3


    Feci un cenno con il capo alla risposta del giovane kiriano che combatteva a distanza: sentire che quel rotolo fosse già nelle mie mani di certo mi rassicurava. E come poteva non farlo? Avevamo dato la caccia quell'oggetto letteralmente in lungo e in largo, senza riuscire ad afferrarlo. Sapevo bene, io, a cosa andavano incontro quei 3 accademici incoscienti del pericolo, ma le loro domande erano ormai state fatte, le risposte erano state date e il dado era tratto. Io mi ritiravo dalla scena, lasciando ai giovani genin la possibilità di capire come agire al meglio: le mie battaglie erano da tutt'altra parte.

    [...]



    Una volta che Tasaki Moyo sparì dalla vista, ci fu un piccolo consulto in cui gli accademici poterono decidere il da farsi. O meglio: parlarono Hideo e Shu, mentre lo spadaccino kiriano dal nome impronunciabile se ne stette zitto, forse a causa della mancanza di idee o forse perché voleva lasciar parlare il più esperiente Shu. Comunque fosse, sarebbero usciti dalla locanda senza alcun problema e si sarebbero diretti verso il Paese dell'Erba incontrastati da nessuno. Forse non lo sapevano, ma a quel tempo il Paese dell'Erba non era affatto così pacifico come si sarebbe potuto pensare. Tutt'altro: vi regnava una piccola guerra feudale, soprattutto verso il Sud del Paese. Perciò, non avrebbero avuto alcun genere di problema né quando attraversavano il Paese del Riso, né durante lo spostamento sulle di quello del Fuoco: terre pacificate, queste, da molto tempo. Allo stesso modo, non avrebbero avuto problemi di alcun genere nemmeno durante lo spostamento nella parte settentrionale del Paese dell'Erba, ma avrebbero capito che quello era, al momento, tutt'altro che un Paese pacificato: vari soldati incontrarono i 3 viandanti ed erano tutti diretti a Sud. Avevano degli stemmi diversi per quanto riguardava le bandiere ed erano tutti ben equipaggiati. Comunque, privi di segni di riconoscimenti accademici, Shu, Hideo e Akuraguri non avrebbero avuto alcun genere di problema fino all'arrivo a Soyo, un'importante cittadina situata nel Nord del Paese dell'Erba. Era pacifica, almeno per quel momento, ma vi soffiavano comunque i venti di guerra: i soldati e gli arcieri situati per le strade erano molti e sembravano confluire da varie direzioni. Alcuni dei corpi già presenti si dirigevano a Sud seguendo varie strade principali e ai 3 ninja accademici non era dato sapere cosa vi stesse accadendo, né il motivo per cui accadeva. Se avessero chiesto in giro, avrebbero saputo semplicemente che...
    - Un piccolo signore feudale del Sud, - avrebbe detto loro la persona a cui avrebbero chiesto le informazioni. - Una piccola ribellione. -
    Comunque fosse, dirigendosi a Sud non sarebbero stati toccati da nessuno e potevano scegliere se percorrere la via principale, mischiandosi ai soldati, oppure le vie secondarie: la loro percorrenza non sarebbe stata inficiata da problemi di alcun genere in entrambi i casi. Infine, avrebbero raggiunto anche il famigerato tempio: avevano la carta, sapevano dove si trovasse e nessuno gli avrebbe impedito di raggiungerlo.

    Il tempo del Culto di Jashin si trovava a 17 chilometri precisi dalla strada principale che portava dal Nord del Paese dell'Erba verso il Sud. Volendo, avrebbero potuto raggiungere persino il tempio e aspettare lì l'uscita del famigerato gruppo. Oppure, esplorare il sentiero che i Jashin avrebbero percorso e che era segnato sulla mappa: si trattava di una strada secondaria, distante da quella principale, percorsa dall'esercito, di circa una ventina di chilometri. Tuttavia, una volta che sarebbero arrivati alla stradina che portava verso il Tempio, una cosa strana accadde: Akuraguri semplicemente sparìVi avevo avvisato di non andarvene a caso lasciando in bilico la missione e i vostri compagni, oltre che il QM. Se Hideo e Shu si fossero guardati intorno cercando di capire dove diavolo fosse finito lo spadaccino kiriano, non avrebbero visto letteralmente nulla: niente tracce, niente impronte, niente di niente.

    E un bivio si apriva dinnanzi a loro: avevano viaggiato per 10 ore e mezza. Quindi, 61.5 ore gli restava prima della partenza del gruppo di Jashin dal Tempio. Potevano sia andare al tempio, sia dirigersi in avanti per la strada che i Jashin dovevano percorrere. XCome avete segnato nel post, presumo che scegliate questa seconda possibilità, anche consci del fatto che Akuraguri sia sparito.

    Percorrendo la strada che i Jashin avrebbero percorso tra 60 ore circa, Shu e Hideo avrebbero trovato 3 posti in cui poter organizzare un'imboscata. Il primo era situato a circa 65 chilometri dal tempio e si trattava di un ponte abbastanza stretto, che attraversava un fiume. Il ponte era completamente di legno, leggermente traballante; aveva una lunghezza di 16 metri e una larghezza di 1.5 metri. A occhio e croce, tra la parte inferiore del ponte e l'acqua che scorreva giù c'erano circa 5 metri, ma non era dato a sapere quale fosse la profondità dell'acqua. A 20 metri dal ponte, a est, c'era una piccola collina, alta circa 4 metri, con un albero non troppo grande (con un'altezza di 10 metri). Ciononostante, tra le fronde degli alberi si poteva avere un'ottima coperturaNascondendosi tra le fronde si è furtivi.. E girandosi di lato avrebbero visto che intorno al punto vi erano anche 3-4 cani randagi, uno dei quali, se non avessero fatto niente, li avrebbe seguiti.

    Il secondo posto utile per fare un'imboscata i due l'avrebbero trovato a 95 chilometri dal Tempio di Jashin: pian-piano il paesaggio stava cambiando e le grandi radure del Paese dell'Erba divenivano sempre più cupe. Di volta in volta spuntavano anche delle rocce e dei fanghi. In quel posto Hideo e Shu avrebbero visto l'inizio di una salita verso un monte, o meglio: la strada si alzava sempre di più entrando in un bosco. Gli alberi qui erano molto folti e alti; per giunta, la strada varie volte virava a "U", mentre saliva di qualche centinaio di metri in alto. I posti in cui tendere l'imboscata nel bosco erano tanti, ma il migliore, forse, era una curva a "U" molto ripida: da un lato era protetta da una specie di parete rocciosa praticamente verticale, mentre dall'altro lato della strada si trovava un burrone con una profondità di circa 200 metri, nel quale si poteva finire dopo un bel rotolamento sul pendio. Comunque fosse, non erano da soli lì: sulla strada, difatti, avrebbero visto passare un contadino con un bastone seguito da una decina di pecore disposte in fila indiana. Evidentemente, facevano fatica a percorrere quel sentiero, ma alla fine ce l'avrebbero fatta e dopo l'uscita dal bosco il contadino avrebbe girato verso un'altra strada, sparendo dalla loro vista.

    Infine, l'ultimo posto utile per tendere l'imboscata si trovava al confine con il Paese della Pioggia, o meglio: già sul territorio del Paese della Pioggia. Si trattava di una piccolissima cittadina disabitata, in quanto distrutta molto tempo prima, durante la guerra. Le case qui non avevano, per la maggior parte, né vetri, né porte; c'erano solo ratti e ragnatele ovunque lì dentro. La strada passava esattamente nel mezzo della città per dirigersi a Sud, verso Ame. Tuttavia, non tutto era così semplice e facile come sembrava che fosse. Difatti, se fossero entrati nella casa più grande della cittadina, sul tavolo avrebbero trovato una tazza in ceramicaServe "Investigatore" per capire che è stata usata poco tempo prima, in quanto ancora leggermente calda, ma senza l'abilità non riuscite a capirl. vecchia e leggermente sporca. Di contro, se avessero deciso di esplorare altre casette, forse avrebbero trovato alcune semplici trappole: toccando dei fili di nylon, entrambi sarebbero stati bersagliati da 3 freccepotenza 20 ognuna, forza lancio: 350, diretti verso il loro busto. Tuttavia, avrebbero anche potuto vedere tali fili di nylon e scovare nelle case altre trappoleServe l'abilità "Occhio di Falco. Stando attentiServe "Vista Perfetta" o simili, avrebbero anche visto degli occhi osservarli, nascosti nella tenebra delle case. E, infine, se avessero esplorato un po' il posto e fossero stati abbastanza attentiServe l'abilità "Seguire le tracce Base", avrebbero visto delle orme lasciate non troppo tempo prima, seguendo le quali avrebbero trovato comunque il ninja che li guardava dall'ombra di una delle case. Come se tutto ciò non bastasse, il cane che aveva iniziato a seguirli ancora prima, sarebbe stato lì con loro (sempre se non lo avessero scacciato prima).

    Comunque fosse, stava ai due decidere cosa fare: potevano continuare a percorrere la strada verso Sud, fermarsi in un posto in particolare e organizzarvi l'imboscata oppure tornare sui propri passi e dirigersi verso il Tempio. In ogni caso, il percorso della strada dal tempio fino al confine con il Paese della Pioggia portò via diverse altre ore del loro prezioso tempo, 7. Pertanto, restavano 54 ore e ogni loro decisione avrebbe portato via altro tempoIn base alle decisioni che prenderete nel prossimo post io specificherò quanto tempo avete perso..

    Cosa avrebbero fatto i nostri eroi? Come si sarebbero comportati? E, soprattutto, dove diavolo era finito quel spadaccino?
  15. .


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