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    Gli Infami Venti di Shulva

    II


    Disteso nel carretto, con la mia testa dolcemente appoggiata contro le gambe di Meika che, di tanto in tanto, accarezzava i miei capelli, Riwa, quando il viaggio si fece più calmo e sicuro, incominciò a rispondere alle mie domande. Ci narrò la divisione della città di Shulva, per quel che riguardava sia la struttura architettonica sia a livello demografico. Dalle sue descrizioni rimasi da subito estasiato da quella misteriosa città, sorta all'interno di una grande voragine nella terra e poggiante su quattro grandi pilastri, ma la meraviglia fu subito spazzata via dal dolore di Riwa per il momento storico che caratterizzava la sua terra natia: dopo un grande sisma qualcosa era cambiato, la follia si era impossessata degli abitanti e la guerra civile l'aveva ormai martoriata fin nell'anima. Come se non bastasse briganti e predoni si erano radunati numerosi fuori dalle porte di Shulva, pronti ad approfittare della debolezza di quelle persone per depredarli delle loro ricchezze e delle loro fortune.
    Dannati cani! Esplosi, proprio mentre Ryuu proponeva di organizzare un'evacuazione per tutti gli abitanti di Shulva e Meika lo riprendeva opportunamente: eravamo pochi, loro era molti, di cui pochissimi guerrieri, e i predoni forse erano ancor più di loro. Tutte considerazioni giuste, ma forse una era ancora più importante. Inoltre, Ryuu... Continuai dopo le parole di Meika. Credi davvero che gli abitanti d Shulva potrebbero lasciare la loro cultura, i loro possedimenti, la loro città a dei briganti? Io lo farei...? Tu lo faresti...? Domandai al giovane di Kiri. Io non penso. Io non lo farei. Ma, d'altronde, io ero io, ovvero poco più di un idiota. Una volta arrivati sul posto vedremo che fare per questi predoni, per adesso è inutile parlarne.
    Quindi tornai a chiudere gli occhi, beatamente, godendo nuovamente delle attenzioni dell'Akuma.
    Almeno finché non decise di parlare anche il genin di Suna.
    Uhm... Aprii a difficoltà gli occhi, stropicciandoli leggermente quando sentii pronunciare il mio nome dal monaco cieco.
    Qualcosa era degenerato senza che neanche me ne accorgessi. Eh? Riuscii a malapena a biascicare mentre Meika, stranamente rossa come un peperone, si alzò di scatto dopo aver sentito quell'ambigua e inopportuna domanda.
    Veramente sembravamo una coppietta di sposi? Non volevo neanche pensarlo.
    Sbattei la testa contro il legno del carretto, cosa che fece saltare qui e là anche qualche goccia d'acqua proveniente dal mio corpo. Uno spettacolo quantomeno strano per chi non sapeva delle mie abilità.
    Sposati hai detto? Oh, oh, oh... Andiamoci piano, eh! Per carità! Tirai su il busto, sedendomi a gambe incrociate mentre le mie parole venivano accompagnate da varie gesticolazioni di diversa natura. Siamo giovani! Cercai di rispondere, in nostra difesa. Perché, qualcosa non va? Chiesi, abbastanza gentilmente, mentre Meika aveva deciso di adottare una tattica ben più accusatoria, probabilmente frutto di un atteggiamento difensivo. Con calma, con calma... Sono certo che non voleva essere un'offesa... Alzai il sopracciglio destro, anche se Haruki non l'avrebbe potuto vedere. Vero? Attesi qualche secondo prima di rispondermi da solo. Bene! Come immaginavo! Ma ormai la frittata era fatta, e il mio cuscino di gambe personale si era andato a sedere in prossimità del bordo del carretto. Mpf! Sbuffai, spazientito più di aver perso la mia comodità nel viaggio che per la domanda del monaco di Suna.

    Nel corso della traversata, durante una piccola sosta fatta dalla carovana per i bisogni primari di tutti, mi ero da poco apparto per espletare delle pratiche private, di quelle più consone agli uomini. In particolare, dopo essermi cercato un cespuglio adatto, al riparo dalla vista indiscreta di molti grazie alla copertura di un paio di grossi alberi, mentre mi stavo proprio per liberare di tutti i pensieri, Ryuu sbucò improvvisamente dalle mie spalle chiedendomi di poter parlare in privato. Mi sembra che siamo proprio in una situazione privata... Sottolineai quell'ultima parola particolarmente, ma senza smuovermi dalla mia posizione di squat a gambe divaricate. Mh? Come? I miei cloni d'acqua, intendi? Beh, si, si... Diciamo che sono particolari... Ho scoperto un paio di trucchetti con un po' di allenamento... Mhhhh... Aspetta un attimo... Ploff. Fiuuuuu... Ecco fatto. E mentre mi stavo adoperando per pulire il tutto, avrei incominciato a concentrare del chakra per dare un esempio pratico al mio giovane compagno di squadra. [Slot Tecnica]
    Tecnica della Moltiplicazione Acquatica - Mizu Bushin no Jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Topo, Gallo, Lepre (3)
    L'utilizzatore può creare cloni di sé sfruttando almeno 3 unità d'acqua ogni copia. Le copie possono essere create ad una distanza di 1,5 metri dall'utilizzatore o da un clone e possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 30 metri, superata questa distanza si dissolvono riversando acqua nell'arena. Si possono muovere contemporaneamente o 1 clone o l'utilizzatore. Le loro statistiche sono pari energia l'utilizzatore. Hanno 100 crediti equipaggiamento dell'utilizzatore; non è possibile duplicare Bombe e Tonici. La vitalità è pari a ½ leggera ogni grado ninja. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Basso )
    [Cloni Massimi: 1 ogni grado ninja]

    [Da Studente in su]


    Talentuoso [2]
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare 2 abilità 'Talento' applicandole alla stessa tecnica, 1 volta ogni 3 round.


    Tecnica Svincolata [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata senza i componenti elementali richiesti; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Se richiede oltre 10 slot dimensionali di un elemento, può essere utilizzata 1 volta al giorno. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.

    Cloni Resistenti
    Talento: I cloni possiedono 1 Leggera bonus alla Vitalità al momento della loro creazione: ogni clone richiede 2 unità d'acqua in più per la creazione. Può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare le altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Da Chunin in su]

    Movimenti Senzienti
    Arte: L'utilizzatore può creare cloni d'acqua migliori. L'utilizzatore può creare fino a 3 cloni in grado di muoversi contemporaneamente con lui.
    (Consumo: Basso)
    [Da Genin in su]

    Informazioni Condivise
    Arte: L'utilizzatore può creare cloni d'acqua migliori: se distrutti, le informazioni possedute dai cloni ritorneranno all'utilizzatore.
    (Consumo: Basso)
    [Da Genin in su]

    Equipaggiamento Migliorato
    Arte: L'utilizzatore può creare cloni d'acqua migliori. I cloni hanno 500 crediti equipaggiamento in tutto.
    (Consumo: Basso)
    [Da Chunin in su]

    Cloni Superiori
    Arte: L'utilizzatore può creare cloni d'acqua migliori. I cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.
    (Consumo: Basso)
    [Da Chunin in su]

    Senza Mani
    Abile: L'utilizzatore può usare la Tecnica della Moltiplicazione Acquatica senza comporre i sigilli: la tecnica richiede un caricamento per un ugual numero di sigilli. Durante il caricamento si creerà un piccolo mulinello d'acqua nel luogo in cui verranno creati i cloni.
    [Da Chunin in su]

    Alle sue spalle, rispettivamente uno per lato, due cloni avrebbero preso forma da due piccoli mulinelli d'acqua. Questi, una volta che la tecnica fosse stata completata, avrebbero velocemente sfoderato la propria katana per andarla a poggiare sulla rispettiva spalla più vicina di Ryuu, con il filo tagliente rivolto verso la gola dello stesso genin. Ma ti pareva il momento adatto!? Potevi farmi almeno finire di cagare, o no?! Sbottai verso Ryuu, mentre mi tiravo di nuovo su i pantaloni e mi allacciavo la cintola. Comunque... I due cloni rinfoderarono le lame. Andiamo, adesso ti do qualche dritta. Feci cenno ai cloni e a Ryuu di seguirmi, diretti nuovamente verso la carovana dopo la breve pausa fisiologica. Avrei approfittato del resto del viaggio per spiegare al giovane compagno di missione in che modo impastavo il chakra e come lo dosavo durante il rilascio della tecnica, così da permettere ai cloni di muoversi insieme a me. Non è difficile, serve solo un po' di allenamento. Ovviamente non riuscirai a gestire un alto numero di cloni, quindi ti consiglio di incominciare con uno soltanto per fare pratica. Io nel tempo ho continuato a fare pratica, e adesso riesco a fare quello che ti ho fatto vedere prima. Niente di tutto questo è collegato con le abilità del mio clan... O, comunque, quasi niente, visto che avevo in mente una forma finale per quella combinazione di abilità e tecniche, anche se non ero ancora riuscito ad ultimarla. Quindi non precluderti niente. Pratica ed allenamento, solo questo, per il resto i trucchetti te li ho spiegati. Se non fosse stato per l'infelice momento non avrei avuto niente da ridire sul fatto di insegnare una mia tecnica ad un mio compagno di squadra. Ormai conoscevo Ryuu da diverso tempo e sapevo come avesse a cuore il Villaggio e di quanto desiderava migliorarsi, quindi avrei cercato di aiutarlo in ogni modo finché avrei potuto farlo.

    Quando, infine, giungemmo ai confini del Paese della Palude, Riwa ci pose davanti ad un primo quesito, o meglio, ad una prima scelta.
    C'erano due strade per arrivare a Shulva: una era nascosta agli occhi di molti, segreta e poco percorsa, e si snodava attraverso svariati chilometri di paludi ed acquitrini, la seconda era quella più convenzionale, molto più lunga e battuta. Lo Shulviano non si espose neanche troppo su quale potesse essere la strada migliore, ma dato che lui e il suo popolo avevano fretta, quella delle paludi era ovviamente la preferita, anche se ciò poteva significare incorrere in qualche rischio di essere scoperto dai banditi; dello stesso parere era Ryuu, mentre la solita Meika consigliava prudenza con annessa scelta della strada più lunga. Fu la stessa Akuma a prendere nuovamente in mano la situazione che poteva scoppiare da un momento all'altro in stupide diatribe che non avrebbero fatto altro che rallentare le operazioni.
    Serviva un caposquadra.
    Mi preparai a quel momento, sedendomi e porgendomi con distintijpg modi.
    Serviva una voce carismatica, forte, decisa.
    Serviva Akira Hozuki, e non potevo di certo tirarmi indietro.
    Amici miei, che peso insopportabile dovrà gravare sulle mie spalle... Non sono pronto, non sono adatto... Non posso accettare... Non dovrei accettare... Guardai fuori dal carretto. Ma... Cambiai nuovamente posizionenormal_snicket-still11, guardando negli occhi - per chi poteva guardare, perlomeno - tutti i miei compagni. Lo farò! Se non io, chi altro potrebbe?! Un tale fardello potrebbe spezzarvi, e io non potrei mai perdonarmelo! Conclusi il momento melodrammatico, passando a questioni più urgenti. Quindi prenderemo la via breve. Tagliai corto, conscio del fatto che Meika non poteva aspettarsi veramente da me la scelta più noiosa. Ho già in mente un paio di idee su come fare togliere gli odori, o almeno per come distrarre questi predoni. La cosa importante è che non possiamo perdere troppo tempo, visto che si potrebbe compromettere tutta la missione. Presi fiato. Per il resto Meika ha fatto una buona analisi, sapere cosa può fare l'uno per l'altro è essenziale affinché un team possa funzionare decentemente. Io e Meika abbiamo combattuto insieme decine di volte, e conosco più o meno anche le capacità di Ryuu... Tu, invece, Haruki, cosa sai fare? Voglio dire... Ehm... Hai qualche problema a combattere, o te la puoi cavare da solo? Per quel che mi riguarda sono una spadaccino, specializzato ovviamente nel corpo a corpo e nel medio-corto raggio, oltre ad avere una forza e una resistenza notevole... Quindi non preoccupatevi se vi chiedo di colpirmi o di ignorarmi nel corso di un combattimento... Sorrisi. State pur certi che non mi faccio male facilmente.
    In tutti gli altri casi, c'era Meika.
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    E comunque io preferivo le @, i O e le X.



    Scherzo, è ok
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    Cosa più importante, Akira riuscirà a sopravvivere per sbombarsi Meika o creerà il più grande buco spaziotemporale di inficcata mai esistito?
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    Il problema è che hai così tante voci nella testa che puoi trovare una motivazione per fare qualsiasi cosa :zxc:
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    È stato organizzato tutto per far incontrare Febh con Sanjuro. Ovvero per creare i presupposti per una nuova grande guerra ninja :sisi:
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    L'Acchiappasogni

    V


    Fermai le spugne che, piccole com'erano, non riuscivano a raggiungermi con le braccia per... Per non so bene cosa. Non avevo idea di cosa avessero idea di fare, ma non volevo neanche scoprirlo, poco ma sicuro.
    Sanjuro, insomma che facciamo qui? Ce ne andiamo o... Qualcosa interruppe il mio discorso. CHE DIAVOLO! Le due spugne mannare parvero divenire immobili per un brevissimo istante. Si congelarono. Quindi sentii come un movimento provenire dall'interno del loro corpo morbido e soffice... E, come d'incanto, esplosero.
    I loro corpi si divisero in una miriade di kunai e shuriken, di spugna anch'essi, che partirono a gran velocità verso le direzioni più disparate. Non potei in alcun modo evitarli: era stato tutto troppo inaspettato, troppo veloce. Per mia fortuna, però, il mio corpo non era quello di un ninja comune, e le varie armi superarono il mio organismo acquatico, apparentamente senza alcun danno. Qualcosa però non andò come avevo previsto, infatti le armi di spugna sembrarono come debilitare il mio corpo, assorbendolo quasi.
    SANJURO! Gridai, estremamente indispettito.
    Già quel posto era un inferno. Già non aveva senso, e quel poco di senso che aveva sembrava potesse implodere da un momento all'altro. Lui si permetteva anche di perdere la concentrazione. Pensa a qualcosa di sensato. SENSATO. Scandii ogni singola lettera, sperando di incutergli abbastanza timore da non fargli più perdere la concentrazione.
    Povero illuso.
    Dai corpi esplosi delle spugne mannare incominciò a prendere forma un'altra figura. Sanjuro... Avevo perso le speranze, mentre da me stava prendendo forma una figura a me anche troppo conosciuta. Perché? Perché ho accettato tutto questo.
    Perché l'ho riportato a Kiri.
    Perché sono nato.
    Tutte domande perfettamente legittime quando vedi prendere forma davanti a te una figura con l'aspetto della tua ragazza ma con due enormi porri al posto delle braccia.
    DI CHE DIAVOLO DI PAURA STAI PARLANDO. Sbottai, mentre facevo un paio di passi all'indietro. La sensazione di scompenso del mio corpo ancora non era svanita. Ma anche te hai ragione, Sanjuro... La colpa è mia. Mia. Non tua... Sbuffai, con le braccia distese lungo il corpo. Che io sia dannato, maledizione. Ma tutto quello non bastava. HAI FATTO ELETTRIZZARE DEI PORRI?! TU HAI IL MUSCHIO IN TESTA! Ma la sosia di Meika dalle braccia di porro non parve perdere tempo, avventandosi contro di me.
    Non sapevo se quello che aveva detto Sanjuro era vero o meno, però non avevo intenzione di scoprirlo.
    Scartai velocemente l'attacco della donna-porro, piegandomi leggermente prima sulle gambe e, aiutato con il chakra, feci un piccolo balzo alla destra della stramba figura. [Slot Difesa] Questo è meglio che Meika non lo sappia... Sussurrai, mentre atterravo su entrambe le gambe, preparandomi subito al contrattacco. Mi ero stufato di schivare passivamente gli attacchi maldestri di quelle buffe figure umanoidi.
    Ero un esperto del corpo a corpo, ma ero un seguace della via della spada, non delle scazzottate. Quella volta avrei dovuto arrangiarmi.
    L'offensiva iniziò con un calcio circolare basso, diretto verso la gamba esterna, all'altezza del ginocchio. Tsk. Sbuffai, accorgendomi della poca reattività del mio corpo e decidendo, quindi, di utilizzare il chakra. [Slot Azione I] Il calcio sarebbe stato seguito da un piccolo spostamento laterale che mi avrebbe permesso di arrivare proprio alle spalle dell'immaginazione dello sciamano. A quel punto avrei caricato il pugno destro e, mirando alla testa, avrei tentato di colpirla dietro la nuca con un diretto. [Slot Azione II] A quel punto, con il braccio sinistro, sarei scattato in avanti e avrei tentato di afferrare la sua testa tramite i capelli. [Slot Azione III] Se la presa fosse andata a buon fine avrei cercato di assorbire la sua forza. [Slot Tecnica]
    Assorbimento Idrico
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può assorbire liquidi se effettuata una presa sull'avversario: il danno della presa è convertito in malus di tacche e status per l'avversario. Ogni 5 di potenza della presa l'avversario subirà 1 tacca di malus in Forza per 2 round mentre l'utilizzatore avrà un bonus di 1 tacca in Forza per 2 round. Il malus massimo è pari a 3 tacche. Per ogni 20 di potenza la vittima sarà Stordito per 2 round mentre l'utilizzatore può ridurre di 1 round la durata di un qualsiasi Status subito.
    L'utilizzatore dovrà terminare la presa una volta utilizzata questa tecnica.

    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 3 / Consumo: MedioAlto )
    [Richiede Corpo Liquido II]

    [Da Genin in su]
    A quel punto avrei lasciato la presa, saltando indietro di circa 4 metri. [Slot Movimento Gratuito]
    Sciamano! Avrei urlato. Quanto tempo ci mettiamo per tornare indietro allora? Domanda legittima. Ero sicuro che se avessimo continuato di quel passo, in circa un paio di minuti mi sarei trovato ad affrontare un esercito di golem color arcobaleno in grado di sparare ninjutsu dalle orecchie.


    Nel frattempo Haseya continuava il suo scontro contro la bambola. I colpi del manichino vennero parati o schivati abilmente dalla ragazza che, quindi, iniziò la sua offensiva con la stessa efficacia con cui l'aveva portata precedentemente. Il primo colpo andò a segno, così come il pugno alla nuca.
    La bambola pareva non tentare neanche di schivare i suoi attacchi. Li subiva, quasi non sentendoli. Pareva solo cambiare, colpo dopo colpo.
    Proprio mentre Haseya stava per portare la sua ginocchiata, la diavoleria creata dalla mente di Sanjuro, o dalla mente stessa di Haseya, o da Gassan, modificò nuovamente la sua forma, crescendo quasi improvvisamente. I capelli divennero neri e lunghi, il viso mutò, così come la conformazione dell'intero corpo.
    Adesso era chiaro ad Haseya: la bambola si stava trasformando in Fujiko, l'ex amministratrice di Kiri.
    La ginocchiata venne assorbita dal costato della figura misteriosa, che contrattaccò in contemporanea con un gancio sinistro, rivolto verso il volto della povera Haseya, che presto si sarebbe trovata ad affrontare la sua mentore. [S&M]
    Sia il pugno fosse andato a segno o meno, la copia di Fujiko sarebbe caduta a terra, a circa due metri da Haseya per via del suo colpo. Si rialzò velocemente, come sempre, quasi senza sentire dolore. Una parvenza di sorriso sembrò apparire sul volto chiaro della donna, quindi si passò di nuovo all'azione.
    Bruciò i pochi metri che la separavano dalla ragazza energumena, caricando un diretto sinistro rivolto al suo volto. O almeno quello sarebbe apparso agli occhi della ragazza: infatti, proprio quando il pugno era a pochi centimetri dal volto, questo cambiò direzione. La mano si aprì, e andò a mirare alla base del suo collo, cercando di stringerlo, imprigionando Haseya in una sorta di presa. [Slot Azione II] A quel punto avrebbe sfruttato la presa per tirare leggermente verso il basso il capo della ragazza per colpirlo con una poderosa ginocchiata, lanciata con la gamba destra. [Slot Azione II]
    Se non l'aveva capito dalle sembianze fisiche del suo avversario, la cosa si stava facendo dannatamente seria.
    Di certo non grazia a Sanjuro o Akira.

    Per quanto riguarda il tuo post va bene, più o meno. Prima di tutto quando pari i colpi subisci comunque un danno, per quanto minimo e adattato alla situazione, quindi avresti dovuto subire almeno Lieve (che, ti ricordo, è il danno minimo che si può subire). Seconda cosa, nell'ultimo slot difensivo dichiari agilità per schivare il colpo. Immagino sia solo una svista: non farti ingannare dal nome, la statistica da tenere in considerazione in difesa sono i Riflessi, non l'Agilità.
    Per quel che riguarda la tua domanda, gli impasti sono riferiti ad ogni singolo slot, quindi puoi impastare il tuo massimo ad ogni slot. Chiaro? Bene ^^

    Ho introdotto qui il S&M (Subisci e Mena): è una meccanica che permette, al costo di 1 slot azione e 1 slot difesa, di effettuare un attacco fisico in contemporanea all'ultimo attacco nemico che, però, dovrai subire del tutto, seppur potendo attutirlo tramite protezioni, o variare leggermente la direzione del colpo. Detto ciò non ne devi fare uso per forza, era per mostrarti un suo utilizzo in combattimento.

    Per quel che riguarda le prese consumano 1 slot azione come le altre azioni ma infliggono danno ogni slot azione in più impiegato nella presa. Il danno è calcolato come ti ho spiegato nel post precedente (è uguale ad un colpo corpo a corpo senza armi).
    Le prese, in caso che la forza/resistenza sia maggiore della forza dell'attaccante, sono "autoconclusivamente" spezzate (ovviamente a scelta del difensore).

    Se la cosa ti aggrada puoi utilizzare gli slot tecnica da questo post.
    Hai a disposizione due slot tecnica a round, di cui uno sfruttabile per effettuare una tecnica avanzata. Gli altri slot tecnica possono essere utilizzati p per fare tecniche base, o per altri fini (esempio attivare tecniche speciali ad attivazione oppure per determinate conoscenze). Le tecniche si dividono in taijutsu, ninjutsu e genjutsu, di cui penso conosci le differenze.

    Ultima chicca: come vedi le tue azioni offensive non sempre procedono come vorresti, per questo hai la possibilità di sviluppare più alternative offensive a seconda delle azioni del tuo avversario. Ovviamente più complete e dettagliate queste saranno, meno probabilità avrà l'avversario di effettuare una difesa agevole.


  7. .
    Intanto vorrei un grazie da ogni partecipante allo spettro. Potevamo avere 7 gorilla contro, adesso ne abbiamo solo 3 (Amano figlio di un cane).

    Per il resto, guerra totale :sisi:
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    Tanta :sisi:
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    È credibile come Salvini ad un centro di accoglienza per immigrati in Calabria
  10. .
    Ci siamo ragazzi, morirete tutti allo Spettro :riot: Io vi guarderò da lontano :riot:
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    Leo, mi stai copiando il pg per caso? :pwn:
  12. .

    La Neve Sporca di Sangue

    I


    Perché capitavano tutte a me.
    Eh? Guardai perplesso lo strano tizio dai lunghi capelli rossi davanti a me. No, no. Guarda, non mi serve niente, veramente. Ho già ordinato il nuovo set di coltelli da cucina di NinjaChef la scorsa settimana, dico veramente. Basta così! Cercai di scansare il tizio, facendogli cenno di allontanarsi con le mani. Amico, mi dispiace, capisco che è pesante anche per te fare il venditore ambulante... Mi dispiace veramente... Guarda, vai a casa del Mizukage, lui di sicuro qualcosa te la compra! Lui è un po' taccagno, ma se parli con la moglie vedrai che qualcosa ne esce... Feci cenno di avvicinarsi con la mano, come se dovessi sussurrargli un segreto. Pss... Ti svelo un segreto! Li porta lei i pantaloni in casa! Ma, mi raccomando, acqua in bocca! Adesso vado che è stata una giornata molto lunga! Stentavo a credere che i venditori ambulanti potessero lavorare fino a quell'ora tarda, ma soprattutto che potessero essere così invasivi. Speravo comunque di averlo aiutato, o magari di essermelo solo tolto da davanti.
    Eppure, continuava. Continuava a chiedermi qualcosa riguardo a dei coltelli da cucina, o almeno così avevo capito, oppure se conoscevo dei certi sopravvissuti Kenkichi - immaginai dovessero essere dei produttore di coltelli - e ancora se possedessi o meno una spada.
    Per non chiudergli la porta di casa in faccia con fare troppo maleducato, decisi alla fine di rispondergli. Certo che possiedo una spada. Che fai, non lo vedi? Gli indicai al mio fianco, non senza un po' di sfacciataggine, Sameha, ben sistemata nel suo fodero. Anzi, in verità, ne ho 2. Indicai anche l'altra katana, sistemata sullo stesso fianco ma sotto la spada dello Squalo. Mi dispiace, non conosco questi Kenkichi, ma non metto in dubbio che sia un'ottima marca di coltelli! Adesso, se non ti dispiace, vado a dormire veramen... Eh? L'uomo incominciò a rovistarsi nelle vesti. No, no, no! Niente contratti, non compro niente ho detto! Cercai di fermarlo da lontano con le mani, come se potessi manovrarlo come un burattino. Questo tirò da fuori una tasca un piccolo sacchetto, contenente un non so cosa. Probabilmente erano delle spezie da cucina, anche queste da vendere insieme ai coltelli. Guarda, mi dispiace, non ho spiccioli! Veramente! Ma l'omone tirò il pacchetto di erbe praticamente sui miei piedi. Stava cercando di vendermi qualcosa a tutti i costi, e adesso i suoi modi oppressivi e insistenti incominciavano a infastidirmi. Senti amico, ora basta. Ho detto che non compro niente e non comprerò... Sgranai gli occhi. ORCALOCA. La testa prese a girare, la bocca incominciò a sbiascicare da sola senza che alcuna parola uscisse effettivamente da essa, le orecchie iniziarono a fischiare mentre gli occhi giravano su loro stessi. Sentii i sensi rapidamente abbandonarmi, la percezione con il mondo svanire mano a mano che tentavo di restare in piedi.
    Barcollai verso l'uomo, con l'indice della mano destra alzata. Arrivai, non so bene come, a circa un paio di metri da lui, guardandolo con fare assente come quando ero studente e studiavo le traiettorie balistiche degli shuriken. Mh. L'indice si mosse, come se andasse a colpire un minuscolo tamburo immaginario, prima che la spina della testa venisse staccata definitivamente.

    Quel che avvenne dopo il mio svenimento è, a me, tutt'ora ignoto.
    I ricordi erano brevi e frammentati, offuscati e annebbiati da quelle spezie evidentemente troppo forti. I pochi flash che, più o meno distintamente, riuscivo a ricordare incominciavano con un bellissimo pony.
    Esattamente, un pony rosa dalla folta criniera argentata, su una piccola collina in un cielo stellato. Più precisamente piovevano stelle. [Immagine di riferimento] Mi avvicinavo lentamente a lui. Akira, vieni con me! La sua voce era acuta e limpida. Annuii. Arrrrrivoooooooo.
    Saltai in groppa. Ma tuuuuu, chi seeeeei? Come chi sono?! Sono io! Pinky Pie! Ma adesso basta parlare! E' tempo di volareeeee! Ed ero io in groppa al piccolo pony che correvamo lungo una grande prateria verde, quindi eravamo noi che volavamo alti, alti nel cielo, tra le nuvole e gli arcobaleni. Siiiiiiii. Ed era tutto bellissimo.
    Continuammo a muoversi felici tra le nuvole finché non mi ritrovai su una piccola isola durante un bellissimo tramonto. C'era un piccolo vulcano fumante ma con un gran sorriso scolpito nella roccia nera, ed inoltre ero circondato da tantissimi bellissimi pony colorati. [Immagine di riferimento] Era l'ora dell'aperitivo, ed eravamo tutti felici e spensierati.
    Pinky Pie e Sweetie Belle avevano un gonnellino di paglia verde e stavano danzando una dolce hula davanti a tutti.
    C'era Filthy Rich con la sua camicia a fiori color del sole a tramonto che si gustava un mojito. La piccola Cheerilee che guardava estasiata le sue più grandi amiche. Ms. Peachbottom preparava i drink per tutti a base di vodka e zucchero filato rosa. Poi ancora Caramel, Scootaloo, Rarity, Rainbow Dash, Fluttershy, Hoity Toity, Lightning Dust e anche Princess Cadance... Erano tutti lì! Anche il sempre attivo Derpy che, sebbene l'ora, continuava ancora a fare surf con i suoi immancabili occhiali da sole, mentre Fancypants faceva deltaplano sopra di lui. [Immagine di riferimento]
    Insieme e felici a ridere, scherzare e ballare! Era tutto bellissimo e non avrei voluto svegliarmi mai, ma fu il signore dell'isola, il grande Mr. Vulcano, tanto simpatico quanto brontolone, ad avvertirmi che era ora di andare. Oh oh oh! Akira, è ora di andare! Non volevo svegliarmi. Ma io voglio restare quiiii con voiiiii! Cercai di rispondere, ma Mr. Vulcano non ne voleva sapere.
    Dovevo andarmene. E proprio mentre Mr. Vulcano incominciò ad eruttare un enorme arcobaleno, io mi sentii come più leggero - ancora più leggero - ed incominciai a lievitare. Amiciiii... Devo andare ora... Non piangere piccola Cheerilee... Rimarrete sempre nel miooo cuoreee! Cercai di rassicurare i miei simpaticissimi e coloratissimi amici che, più mi allontanavo, più sembravano dispiacersi. Dispiacere che si tramutò in un generalizzato getto incontrastato e violento di arcobaleni da tutti gli orifizi dei miei piccoli e nuovi amici. E, proprio mentre ormai stavo per toccare le nuvole bianche circondato da vomito color arcobaleno, la sentii.
    Puzza di pelo bagnato.

    PINKY PIE! Urlai di soprassalto, destandomi dal sonno profondo, ritrovandomi improvvisamente al freddo e gelo. Dov'ero finito? Pinky Pie? Cheerilee? Nessuna risposta, solo bianco intorno a me. Mr. Vulcano? Ancora niente. Eppure, qualcosa c'era.
    Freddo e neve sicuramente, ma non solo. Era un grosso lupo dal pelo bianco. Sbuffai, intristito, per quell'orribile e insensata sensazione di deja vù. Rivoglio i miei amici... Ero terribilmente serio.
    Un attimo prima ero a casa mia con un tizio che stava cercando di vendermi coltelli, un attimo dopo ad un festino in spiaggia con dei cavallini magici e colorati, quello dopo ancora in un deserto freddo con una bestia famelica che mi squadrava da non si sa quanto tempo, mezzo nudo e affamato.
    Soprattutto mi accorsi che ero enormemente affamato, eppure avevo mangiato un tonno da un chilo quella sera. Ero sicuro.
    Non avevo tempo per pensare a questo però, avevo un cucciolo di qualche tonnellata di lupo davanti. Calma, Fido, calma... Cercai di rimettermi in piedi, ancora mezzo stordito, quando sentii il lupo parlare. Oh cavolo... Sto ancora dormendo allora. Ne ero quasi felice perché ciò significava che potevo destarmi da un momento all'altro nel mio bel lettone al calduccio. Anche tu con questi Kenkichi? No, lo ripeto, no, sono un Hozuki. Akira Hozuki, e tu come ti chiami, mio nuovo amico? Chiesi all'enorme lupo, prima di accorgermi di star parlando con la persona sbagliata. Era una piccola ragazza la fonte della voce, nascosta tra la folta pelliccia bianca. Ah. Mi sentii - stranamente - un po' idiota. Scusami, faccio dei sogni strani da qualche tempo... Evitai di precisare che tipo di sogni, e sperai che questa non mi chiedesse nulla a riguardo di Mr. Vulcano o il resto dell'allegra combriccola. Ipokosa... Era uno dei nomi più strambi che avessi mai sentito. Non ti preoccupare per tuo fratello, fare l'ambulante è difficile, lo capisco... Solo, che... Dove siamo? Domanda pertinente, il tutto mentre indossavo la pelliccia che mi aveva lanciato, coprendo il mio corpo nudo dalla neve incessante e dal vento freddo.
    La risposta, ovviamente, era quasi scontata. Ero, involontariamente e inconsapevolmente, vicino a Genosha. Azumaido, la Genosha del Sud. Ah, perfetto. No, non era perfetto, faceva schifo tutta quella situazione, ma cercai di non darlo troppo a vedere mentre seguivo la ragazza con il grosso lupo. Mi vuoi spiegare cosa sta succedendo? Cosa significa che mi ha scambiato per un Kenkichi, uno Shinretsu, o quel che è? Si, comunque, grazie, sto morendo di fame e di freddo... Ma soprattutto di fame... Fame chimica, probabilmente.
    Mi affiancai alla ragazza, cercando di accarezzare sulla testa il suo compagno. Andate tutti in giro con lupi grossi come orsi qui ad Azumaido o tu sei un caso particolare?
    Chiesi, con un po' di paura di finire con una mano divorata, per quanto non avessi un vero problema di poterla perderla, essendo fatto completamente d'acqua.

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    Vi denuncio tutti.
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    Ma anche no.
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    A quel punto Hoshi potrà dire "Scampato pericolo".
211 replies since 29/1/2007
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