Posts written by F e n i x

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  2. .

    Controffesa

    VII






    Alzò un sopracciglio verso lo Tsukikage, possibile che un uomo prudente come lui si fosse fatto sfuggire esattamente l’informazione che Raizen cercava?
    Si trovò a rimuginare su quell' evento, rivalutando il coinvolgimento dello Tsukikage nell’incidente, se poteva essere vero che era lì da più tempo non voleva dire che quando era sparito stava facendo ciò che aveva dichiarato di fare. Era plausibile che mentisse, cosa che per lui era sicuramente come respirare, e che quindi avesse dato proprio lui all’Oni la conoscenza necessaria per quello spostamento, dopotutto il chakra di quella stirpe maledetta o qualcosa ad esso similare non era certamente una cosa facile da trovare.

    Un tipo ha scagliato una freccia dalla terra alla luna ed è noioso?
    Porca miser…


    Un fulmine gli attraversò il cervello, non era la prima volta che sentiva di una freccia con una potenza così mostruosa, bensì la seconda, la prima ne era stato addirittura testimone e fu il giorno in cui aveva messo a dormire un colossale Masamune in procinto di scatenare un apocalisse elettrica sulla testa sua e dei suoi alleati alimentato da un odio primordiale.

    CHI ha scagliato quella freccia?
    Mostramelo!


    Tese la mano verso Liu Bei, intenzionato a farsi passare mentalmente quell’informazione, l’urgenza nei suoi occhi tradiva l’importanza che quella risposta aveva per lui, in grado di distrarlo perfino da informazioni che sarebbero potute essere utili e che invece avrebbe dovuto chiedere in un secondo momento, come ad esempio da quante fonti l’Oni poteva trarre energia o conoscenze per fare ciò che aveva fatto ed eventualmente stringere il cerchio sui responsabili.



    [Sala di Comando]



    Più tardi la sua arringa andava avanti, diventando sensibilmente più difficile mano a mano che il discorso procedeva, con il gruppo che seppur mostrava qualche frattura non accennava a perdere partecipanti al dibattito, impedendogli di rafforzare la sua posizione e concentrarsi su un solo elemento.
    Ma anche i suoi interlocutori non avevano da muovergli particolari accuse ritrovandosi le ginocchia molli esattamente quanto le sue in quella scherma dialettica.

    Dunque?
    Vuoi forse dire che ho atteso l’assenza dell’Hokage per montare una storia che potrebbe demolire con quattro sillabe se solamente si presentasse qui?
    Ti accorgi che questa affermazione comporta una serie di scenari uno peggiore dell'altro?
    Saremo come minimo davanti al coinvolgimento dell’Hokage che potrebbe significare o tradimento o un concreto rischio della sua incolumità oppure una così elevata quantità di conoscenza da parte mia in merito ai movimenti del consiglio che sarebbe meglio smantellarlo e riformarlo da capo.


    Il suo tono e portamento erano di una flemma granitica , molto più in controllo rispetto a quando dovette interpretare la ferita infertagli da un accusa personale sul suo operato.

    Suggerisci forse la presenza di traditori al suo interno?

    Non avrebbe dato modo di rispondere, continuando il discorso, rincarando la dose con un rapido doppiopasso che era certo li avrebbe spiazzati.

    Condivido il tuo timore.
    Accetto l’interrogatorio.
    A patto che venga eseguito anche su Osamu nelle medesime modalità. Tuttavia visto che l'interrogatorio ha l’obiettivo di assicurare la mia affidabilità, onde evitare diffidenze da parte dei più sospettosi sulla liceità dell’interrogatorio, reputo sia meglio lasciare fuori dalla condivisione delle risposte e dai meccanismi del sigillo un Uzumaki col talento di Hagemono, i sigilli sono materia assai delicata e con i tempi che corrono non vorrei che si potesse pensare ad un alterazione degli stessi durante scambi di delicatissime informazioni, vi prego di capirmi, mi sto già esponendo più di quanto non vorrei fare, non voglio correre il rischio che ulteriori figure debbano venire a conoscenza di queste informazioni che reputo sia VITALE far finire nelle giuste mani.
    Inoltre condividiamo il legame con i draghi, potrebbe essere un altro motivo di dubbio per i più sospettosi al pari del legame che ha con il ben poco noto Osamu.
    Rinuncerò a mantenere qualche segreto dei draghi se necessario alla salvezza dell'alleanza… dopotutto è un nemico comune a tutti.
    Ovviamente, non volendo diminuire gli osservatori non mi sottrarrò alla condivisione del mio interrogatorio con tutti i kage o un loro singolo rappresentante ed anzi lo suggerisco.
    Dopotutto avete detto che qui dentro vige la parità dei ruoli, giusto?


    Avrebbe guardato i presenti nella sala, cercando di mettere sul piatto l’orgoglio di chi poteva sentirsi oltraggiato dal fatto che Hagemono, pur non essendo Kage e di fatto una figura relativamente nuova, avesse tutta quella influenza venendo nominato per quel compito ancor prima delle figure politiche di spicco dei principali villaggi dell’alleanza. La proposta per il consiglio era comunque vantaggiosa, grazie ad essa potevano accertarsi anche della posizione di Osamu senza fidarsi alla cieca di Hagemono e di fatto l’unico pagamento che richiedeva era un maggior controllo su se stesso e potevano evitare di indispettire Hagemono dando a Raizen le colpe di quell'eccesso di zelo.
    Nel suo guizzare tra i presenti si sarebbe comunque soffermato su Orochimaru, era evidente che la sua celebre ossessione per l’apprendimento di tutte le tecniche si declinasse anche in una smodata passione per la conoscenza, una conoscenza che Raizen in quel momento possedeva ed alla quale poteva accedere solo se fosse stato lui a cedergliela.

    Se la sentirebbe, Orochimaru-sama, di rinunciare ad informazioni di questo calibro?

    Ma non poteva dialogare esclusivamente con lei, cosa che tra l’altro lo disturbava essendo abituato a vederlo come maschio e quindi assai diverso da Hebiko, doveva trasformare quell’invito che sicuramente la malizia della serpe otese avrebbe colto in un monito per l’intero consiglio.

    Nella situazione attuale è una responsabilità al pari di mandare un battaglione a suicidarsi in un dirupo.
    E io non accetterò di essere interrogato se non a queste condizioni, a costo di dover agire in solitaria come fatto finora.
    Sono padrone delle mie informazioni e ricerche e non le divulgherò se nutro sospetti in merito alla sicurazza del luogo in cui le rilascio, come ci insegniamo fin da genin.


    Hagemono a quel punto tentò di difendere la posizione di Osamu, citando informazioni in possesso dello sconosciuto.

    Informazioni sulla flotta?!?
    Sulla FLOTTA?!?
    Avete perso pochi giorni orsono il MIO villaggio al centro del continente e state anche solo valutando di ripiegare fino al mare e dare battaglia nell'unico elemento che ci salva dalla loro avanzata?!?


    A quel punto il suo sguardo era a dir poco iracondo.

    Dovete impedirgli di salpare, arginarli, non regalargli chilometri di terra e innocenti da schiavizzare!
    Non siamo in un gioco da tavolo, la presa di Konoha non equivale alla perdita della nazione se ci riorganiziamo in una ritirata controllata!
    Se già la guerra campestre ci è avversa figurarsi quella navale!
    Gli unici in grado di portare realmente delle navi sono i kiriani e il morale delle truppe è allo stremo!
    Quanti konohaniani o sunesi penserete che resisteranno allo sciabordio delle onde in queste condizioni, saranno un peso morto per gli esperti, generando tensioni!
    Che fine faranno i loro Katon?
    Che fine faranno le navi se riusciranno a usarli!
    Oltre due terzi delle truppe non sa neanche che esiste l’acqua salata!
    Se volete evitare la disfatta totale ricacciategli quelle informazioni in gola e pregate che si strozzi.
    Spendete ogni singola risorsa sulla terra ferma e mandate dei sabotatori ad affondare le navi al porto, possibile che nessun kiriano evochi pesci ai quali affidare delle cartebomba?!?


    A quel punto era sinceramente esterrefatto, quel consiglio era totalmente traviato, e le cose prendevano una pericolosa tangente, non ricordava infatti che la battaglia si fosse spinta sul mare, kiri restò un forte baluardo, se la battaglia si fosse spostata sul mare difenderla sarebbe stato impossibile con quei numeri esigui. Che fosse giunto nel preciso momento in cui si stava consumando un tentativo di influenza su quel passato?

    Interrogateci.
    Entrambi.


    A quel punto Liu Bei era consapevole che potesse volerci molto poco perché fosse necessario attivare la sua abilità, ma la situazione al momento era sotto controllo, solamente le escandescenze di Hagemono o Osamu potevano sbilanciarla e l’avrebbero fatto in suo favore, anche se alcune rivelazioni era bene tenerle per momenti migliori anziché consegnarle ad una interpretazione a lui sfavorevole.
    Se alla fine avessero accettato le sue condizioni per l’interrogatorio avrebbe chinato leggermente la testa porgendola senza problemi ne timori.
    Quando però Orochimaru avrebbe poggiato la mano sul capo della Montagna più che risposte avrebbe avuto una visione, ancora più concreta di quanto si potesse aspettare, Raizen lo aspettava infatti seduto in un elegante poltrona di cuoio rosso, invitandolo a sedersi in una libera di fronte a lui, di fianco a loro un vecchio tubo catodico incorniciato da pregiate essenze, mentre nello sfondo torreggiava la Volpe, senza nessun cancello a separarli da loro, un colossale cane da guardia che teneva gli occhi chiusi fingendo un sonno beato nonostante avesse le orecchie sull'attenti.

    Spero che la Serpe otese non si aspettasse di ritrovarsi la strada spianata.
    Qui le regole le faccio io, Orochimaru sama, ma si sieda, oggi siamo alleati.
    Qui dentro abbiamo tempo e modo di comunicare alla velocità delle sinapsi permettendo a entrambi di avere maggior comprensione delle mie parole.
    Non nasconderò nulla, non è mai stata mia intenzione, ma dovevo proteggermi dalle incertezze, per questo mi sto rivolgendo unicamente ai kage, eletti dai villaggi per i villaggi e non piovuti da chissà quale angolo del continente.
    Alle mie spalle vedete la volpe, ma se non ricordo male in questo periodo dovrebbe essere impegnata al fronte, e lo è.
    Lei come me viene dal futuro, per quanto incredibile questo possa sembrare e questo che permette la sua presenza in due luoghi contemporaneamente.
    Conosco la guerra perché l'ho studiata con meticolosa attenzione essendo io un Hokage, il fervore mostrato poco fà deriva proprio dall'assistere con i propri occhi ai disastri studiati nei libri.
    Questa, per me e per gli esperti che ho incontrato, è una tasca temporale posso influenzarla e posso probabilmente portarvi alla vittoria con le mie informazioni, sopravvivendo tornerei nel mio tempo, ma non saprei ancora quando, e come, mentre voi continuerete le vostre vite con le mie memorie e con la vittoria probabilmente in pugno, dopotutto i cremisi potrebbero reagire a nuove strategie
    Per quanto ne so io il tempo non è una linea dritta, quindi non influenzerei il mio presente, bensì è un piano in cui tutto avviene contemporaneamente e a cui noi diamo un senso di linearità per preservare la nostra coscienza.
    Orochimaru sama, potrei ispirarla con qualche sua ricerca futura?
    Il laboratorio presente s otto alla botola al bosco dei sussurri dovrebbe già essere attivo e con qualche tedioso grattacapo grazie a qualcosa che probabilmente sgraffignerà durante questa guerra.
    Non so perché ma in futuro si interesserà anche al sottoscritto, ma ho trovato la trappola con le note sonore assai fastidiosa, in musica sono una frana totale.
    È sufficiente per provare che dico io vero?
    Potrei aggiungere dell'altro ma quella sul tempo è una teoria ben lungi dall'essere dimostrata e ciò che dirò qui non so che effetti avrà.
    Tutttavia questa guerra verrà vinta a meno di interventi esterni, ma non è ancora il tempo.
    Credo dunque di potervi aiutare a perdere quantomeno meno uomini.
    Con gli occhi del futuro questa guerra pur mantenendo l'aria dell'evento naturalmente cataclismatico che è apparirà ben strana, modi di avanzare e arretrare se osservati con l'occhio di chi sospetta un infiltrazione assumono una particolare tridimensionalità, ve lo ripeto: troppe guerre campestri.
    Ad oggi Hagemono non ha ancora assunto il ruolo di generale in comando, ma lo avrà diventando responsabile anche di alleanze determinanti, come quella con i reietti della Zanna, il mio dubbio è che lui sia un traditore, sono qui perché questa informazione sarebbe utile per capire se la sua influenza possa avere un lascito e quindi aiutare anche nel presente i Cremisi a infiltrarsi nelle nostre linee.
    Ma andiamo con ordine.


    I discorsi nella sua mente erano fluidi, un misto di parole ed immagini-ricordo a supporto che scorreva con naturalezza e senza alcuna fatica, non era lì per nascondere niente dopotutto.

    Le armi sono semplici da sfruttare, rilasciare il loro sigillo senza un minimo di bontà nel cuore ancor di più.
    Furono costruite perpetrando il male, usate con la medesima intenzione, e immaginate per seguire un equazione che ha come risultato un bene comune distorto e dispotico.
    Da sigillate sono inamovibili e indistruttibili, quasi congelate nel tempo, il sigillo stesso probabilmente le difende in modo da non renderne possibile lo studio o lo smembramento che potrebbe portare ad una ricostruzione.
    Sono create con un misto di tecnica, ingegneria e abilità genetiche possedute da quattro clan molto influenti ad Iwa, o che quantomeno lo furono.


    Avrebbe dunque seguito la storia sulle armi mediante ricordi che potevano anche confermare la sua provenienza dal futuro, senza timore di dilungarsi sull'origine dei Koro, dei progetti consegnati dall'uomo che identificava come uomo del pilastro o un suo probabile aspetto, descrivendo le torture di creature viventi necessarie che comunque non morivano ma gridavano all'unisono come coscienza collettiva in grado di recepire solamente degli ordini e in alcuni casi di preservarsi.

    Capirete dunque che il loro risveglio sarà positivo per chi le possiede solamente fino a che rispetteranno il volere di un uomo che si definisce padrone del mondo.
    È quindi possibile risvegliarle, ma non utilizzarle senza il rischio di venir domati.
    E so questo per esperienza diretta, ho sfruttato una delle armi e ne ho mantenuto il controllo solo grazie al mio talento come jinchuriki e solo ad una frazione del suo potere, e l'ho fatto per distruggerla o dovermi curare di salvaguardare alleati dal suo operato.


    Avrebbero seguito i ricordi di attivazione del Tengu in cui però non era possibile vedere che fosse alla valle del vento poiché limitati a quella sola esperienza di fatto impossibile da collegare geograficamente senza un prima e un dopo.

    È necessario l'Oni, l'arma che domina le armi, per avere un tramite e poterle condurre in battaglia come una forza inarrestabile senza il rischio di mandare i propri a morire nel fuoco incrociato o in un azione autodistruttiva innescata nelle armi.
    Ma come vi ho detto l'Oni ha un solo padrone, sarebbe come portare un cavallo in battaglia facendo tenere le briglie a qualcun' altro .
    Nel futuro non abbiamo trovato modo di sfruttare le armi e le stiamo distruggendo, siete certi che non vi lascerete guidare dalla follia e decidiate di utilizzarle in preda allo sconforto?


    Se gli fosse arrivata un risposta positiva con un sospiro di preoccupazione avrebbe esposto come rilasciare il sigillo e il modo per distruggerle.

    Il sigillo si rilascia solo sacrificando ad esso qualcosa che vada contro natura, uccidendolo per sempre, Orochimaru-sama ad esempio sarebbe un eccellente chiave.
    Quindi le consiglio di stargli alla larga, il sigillo non chiede il permesso quando si tratta di divorare.
    Probabilmente sono stati creati per uccidere il dominio o le armi stesse casomai avesse tentato di rilasciarle.


    Avrebbe quindi esposto le sue esperienze con Bakekujira e il Tengu e le informazioni apprese attraverso i rapporti sul Gashadukuro.

    Ogni arma ha quindi specifici punti deboli in grado di farla collassare ma tutte hanno punti deboli strutturali in grado distruggerle.
    TUTTAVIA tutte queste cose richiederebbero uno sforzo bellico per voi impensabile per questo il mio consiglio è di non ricercarle ma aiutarmi solo a contrastare l'Oni per allontanarlo da qui e permettere a voi, con le mie conoscenze di vincere questa guerra.
    Ed a proposito di questa…


    La questione a quel momento si sarebbe fatta assai impegnativa per tutti considerando quanto i suoi pensieri potessero essere destabilizzanti.

    L'alleanza con la Zanna è indispensabile e va coltivata, sarà Hagemono ad interessarsene ma al contempo sacrificherà un numero di soldati immane per piantare i semi del ritorno dei cremisi.
    Iniziamo da Hagemono: perché siede in questo consiglio?
    Konoha è già rappresentata e il Vortice già da tempo non è più una potenza tale da poter essere rappresentata qui dentro.
    Ciò che risulta a me invece è che gli Uzumaki dopo qualche tempo siano migrati totalmente o in gran numero, verso Kumo e che proprio da questo paese sia partita l'Onda rossa e il nostro caro Uzumaki, forte di un cognome nostalgico.
    Nel mio presente è a Kumo, che risiedono i 5 pilastri, suppongo un modo di scimmiottare i 5 kage, che formano un consiglio che fa le veci del Veterano in sua assenza e di cui proprio un Uzumaki fa parte.
    Non solo, anche il capofamiglia di un clan nobiliare che ha fatto fortuna con le armi e che solo di recente abbiamo identificato come spie proprio a Konoha fa parte dei pilastri: i Kurogane, ma non smascherateli, a fine guerra a loro verrà affidato il rotolo con le memorie del veterano, di fatto la sua anima, distruggerla eliminerà il suo ritorno probabilmente per sempre.
    Questo per dire: non fidatevi ne di Hagemono ne delle informazioni che porta, men che meno se si propone come doppiogiochista, a poco valgono delle battaglie vinte se poi si perde la guerra, e proprio questo potrebbe essere il suo modo per gettarvi fumo negli occhi vista la situazione al fronte.
    Come nel caso delle navi.
    Osamu poi, da dove è apparso?
    Perché da informazioni, perchè le ha?
    So per certo che è un viaggiatore del tempo come me, ma se non ha riconosciuto l'Hokage come alleato in una situazione simile vuol dire che non fa parte ne di Konoha, ne di Kiri, ne di Suna ne di Oto.
    Chi potrebbe dunque avere interesse a darvi informazioni fallaci sui cremisi fuori dall'alleanza se non un cremisi stesso?
    Protetto in questo momento da chi?
    Da Hagemono e lui soltanto.
    Volete conferma?
    Sembra che tutti quelli arrivati da una diversa linea temporale non vedano i colori, se non mi credete verificare sarà semplice… anche se sarà più sicura un interrogazione mentale ad ampio spettro per carpire da entrambi quante più informazioni possibili.


    A quel punto guardò Orochimaru, fissando probabilmente al contempo tutte le persone a lui connesse.

    È sufficiente a rispondere a tutte le domande?
    Sono pronto a risolvere altri dubbi in caso.


    Si accomodò quindi nella poltrona sorseggiando un the apparso dal nulla al solo tendersi della sua mano verso un tavolino invisibile.

  3. .

    Meglio Soli che Mal Accompagnati

    IV






    Annuì per poi rispondere con un mezzo sorriso e un alzata di spalle, non si sentiva colto in fallo.

    Certo Meku, ma la natura di una freccia è rettilinea, è ovvio che le eccezioni non manchino, ma in media vanno dritte.
    Così come gran parte dei dardi.
    Sempre puntiglioso eh?


    Annuì quando si pronunciò sui kunai accademici.

    Concordo, e non sono l’unico problema, quello svitato di Febh ha venduto veleni all’accademia, quando troverò modo di velocizzare la produzione di Kunai particolari e qualità elevata credo sfrutterò il suo caso per proporre qualcosa di meglio.
    Ma un conto è colare qualcosa in uno stampo, metterla in una mola circolare e affilarla, un altro è produrre strumenti di qualità e con specifiche tecniche particolari.


    Il discorso andava esaurendosi, chiudendosi proprio su Seiken.

    Quindi non è da escludersi che possa anche essere frutto di una modifica di un qualcosa di esistente.
    E questo lo dico solo per tenere fede all’idea che sia in qualche modo incrociata con la tua vita, se non fosse vero sarebbe probabile anche che sia stato creato ex novo.
    Anche se c’è una sostanziale differenza: ha discernimento, noi diciamo che Seiken ha un anima, ma sappiamo che è una parola di comodo in quanto restano strumenti.
    Mi chiedo se da questo punto di vista il Coraggio non sia definibile come uno strumento molto raffinato di Hayate… anche se ammetto che trovo divertente immaginare qualcuno che impugna quel nanetto per i piedi e lo agita a destra e a manca.


    Poggiò quindi il bicchiere sul basso tavolino.

    Ci mettiamo all’opera?
    Credo che il nostro ospite arriverà a breve.


    [metto in pausa la narrazione di questo punto in quanto è necessaria la presenza di Youkai]


    [Quartiere Yamanaka]




    Stava aspettando che Yato si liberasse dal suo impegno quando vide che tale impegno era una kunoichi, ne sentì il suo sguardo alle spalle ma oltre a rispondere al suo saluto non fece altro.

    Yato, chi era?
    Per un momento mi è sembrato di averla già vista.


    Ascoltò le sue risposte, ma pareva brancolare nel buio tanto quanto lui.

    Ti chiederei se qualcuno potrebbe volerti mettere nei guai in qualche modo a questo punto, magari una sorta di prova.
    Certo, la maschera è molto semplice da replicare, ma non capisco perché replicare quella e non il tuo volto… esiste qualcuno che ti ha visto solamente con quella?
    Magari qualcuno che sa anche del tuo spontaneo affetto nei miei confronti.
    Pensaci bene, un tuo problema che si scatena sul villaggio potrebbe avere ripercussioni più grosse di quelle che riesci ad immaginare nell’immediato.


    Continuarono a parlare finché la strada glielo avesse permesso, sperando di riuscire a mantenere dei toni pacati, cosa mai scontata con le risposte sulla punta del coltello di Yato e del carattere fiammeggiante di Raizen.
    A destinazione intanto l’originale parlava con Tetsuba.

    Immagino che il mio clone stia arrivando con l’ultimo pezzo di questo puzzle.
    Comunque mi stupisce sempre l’eccelsa percezione di voi clan specializzati, per quanto il mio naso possa essere buono non riesco a farmi suggerire niente dal vento.


    Respirò infatti col naso leggermente alzato, incamerando aria prima lentamente e poi a rapide riprese, senza alcun risultato.
    La nota sulla somiglianza dell’odore tra Yato e Youkai era ben strana, sapeva che l’odore di una persona poteva dire parecchio e contaminazioni esterne erano distinguibili da Tetsuba, per questo contrariamente a Yato escluse fattori ambientali che di fatto era complesso li accomunassero a meno di condividere determinati luoghi per lunghi periodi senza interruzioni prolungate prima dell’analisi.
    E considerando che non si vedevano da un po' ne erano appena usciti dallo stesso bar per quanto ne sapeva la sua attenzione venne stuzzicata.

    Simili?
    Potrebbe essere a causa del cambiamento di Youkai?
    Senju e Uzumaki condividono del sangue, ma penso che ai giorni nostri non sia rintracciabile dall’olfatto una simile parentela, per quanto il tuo sia buono.
    Certo a meno di legami più recenti.


    Disse con tono leggermente allusivo nel tentativo di farsi correggere.

    Mancano da parecchio, per quanto ne sappiamo il loro gene non è poi così resiliente.
    Già i figli del settimo, e lui era in quel periodo l’unico Uzumaki al villaggio, avevano ereditato altri tratti, come lui stesso che era in possesso esclusivamente di una grande riserva di chakra, cosa poco esclusiva.


    Mentre i tre discorrevano intanto un nuovo figuro si aggiunse a quel piccolo incontro, mai visto da Raizen, cosa che nonostante i rapporti poteva sfuggire ma assai complesso se aveva una relazione con Youkai come si deduceva dai suoi modi.

    Scusa ma tu chi ca…

    No, era bene non iniziare così l’approccio, compostezza, ci voleva compostezza.

    ...aavolo saresti?

    Avrebbe chiesto a Kubomi conferma della sua provenienza avendolo lasciato in perlustrazione ma anche per fargli scorgere eventuali particolarità sul suo chakra, tuttavia il ragazzetto non sembrava intenzionato a trattenersi, anzi era fin troppo circospetto.

    Perchè, non dovremmo?

    Chiese col tono chiaramente sospettoso mentre Tetsuba aggiungeva ulteriori dettagli e conferme.

    Si, questa volta è abbastanza vicino e riesco anche io a percepire della somiglianza.

    Aveva già allungato una mano sulla spalla di Youkai per tirarlo lontano dal contatto con quello sconosciuto subito dopo lo scappellotto, ma la cosa sembrava aver ulteriormente impensierito il rosso che realizzò che in quell’evento c’era qualcosa di profondamente sbagliato.
    Vide la catena muoversi, ma la sua presenza fece desistere il ragazzetto da puntarla direttamente su Youkai, curvandosi invece verso le sue catene: quale che fosse il suo intento non avrebbe ferito gravemente Youkai per cui lui in tutta risposta reagì con un rapidissimo diretto, intenzionato a intontirlo quanto bastava da fargli rivalutare qualsiasi piano. Non sapeva tuttavia le reali intenzioni del suo avversario a cui bastò il contatto con le catene di Youkai per attivare un teletrasporto che fece sparire entrambi.

    Sia maledetto il secondo Hokage e il giorno in cui gli è venuto in mente che poteva sparire a riapparire dove gli pareva.

    Non sapeva se il colpo sarebbe riuscito ad andare a segno, ma in quel caso tra la forza impressa e il guanto avrebbe sicuramente avuto un assaggio di ciò che l’avrebbe atteso quando si sarebbero incontrati di nuovo.

    Sono spariti insieme, quindi stanno viaggiando insieme, qualsiasi sia l’arrivo non sarà un pericolo immediato.
    Quello però aveva delle catene, ed onestamente la cosa mi piace molto poco, una sola cosa è peggio di non avere degli Uzumaki al villaggio: averli e non esserne consapevoli.
    Sembrava una consuetudine per lui la sua condizione di segretezza, non penso sia diretto all'esterno del villaggio, credo siano ancora all'interno.


    Sembrava fortunatamente che non brancolassero nel buio, quel qualcosa che causava problemi a Yamato stava incrinando la loro copertura.

    L’hai curato stamattina?
    Vai insieme al mio clone e rintraccia tutto il team, ti terrò aggiornato, il clone può allontanarsi di parecchio senza problemi e sarà utile per continuare a comunicare.
    Tetsuba, pensi che uno dei tuoi cani possa accompagnarli?
    Forse potrei beccare similitudini tra gli odori ma i tuoi segugi lo farebbero meglio senza ombra di dubbio.
    Noi andremmo a casa sua, se c’è qualcosa di losco o il capoclan è all’oscuro e quindi può aggiungere poco o ne è a conoscenza ed è meglio essere preparati.


    Fece un cenno a Kubomi e questo si calò dal cielo, raggiungendoli per dirigersi insieme all’Inuzuka all’abitazione di Yamato, posizione che il clone gli avrebbe riferito dopo aver raggiunto l'ospedale con Yato per risalire alle abitazioni anche del resto del team,

    Tieni sempre il naso all’erta, è evidente che tra la trasformazione di Youkai e questo clan ci sia qualche legame, potremmo ritrovare delle tracce.

    La dimora di Yamato era una casa indipendente a due piani, abbastanza anonima ed ad una prima occhiata al momento non sembrava esserci nessuno in casa.

    Percepisci qualche veleno?
    Kubomi tu ancora non riesci a guardare i nostri chakra per capire se sono agitati vero?

    No, ancora no, è più probabile che in futuro espanderò le mie capacità col vento.
    Quel ragazzo si stupiva che potessimo vederlo, il suo piano potrebbe includere qualcosa per nasconderlo, anche questa casa potrebbe apparirci diversa come è in realtà.
    Il vecchio Tekuro secondo te riuscirà ad ignorare lo scricchiolare delle ossa per darmi una mano?
    Anche se ricordo fosse specializzato in cure e di fatto il sigillo che ho attualmente per la volpe è il suo… magari c’è qualcun altro?
    Appena Kubomi avesse suggerito un nome Raizen avrebbe proceduto ad evocarlo, opportunamente rimpicciolito.


    Beh, abbiamo un esperto dunque.
    Non spaventarti se ti senti un po' ristretto, in questo caso è più comodo.
    Ci dai una mano?
    Tu Kubomi tendi l’orecchio e dimmi se senti provenire qualcosa dai vari ambienti della casa, potrebbero essercene di nascosti.


    Non si aspettava un rifiuto e dopo quelle prime analisi dell’abitazione, in assenza di pericoli sarebbero entrati verosimilmente giungendo proprio alla cantina.

    Ti sembra possa essere sufficiente a bloccare la tecnica che hai usato prima?





  4. .

    Strategia Esplosiva

    XII






    Hae annuì.

    Bene, quindi tocca a me aprire le danze… come al solito.
    Dovrò sparare dal bagno fino all’ingresso per colpire la stanza dove sono loro, non penso ci sia alcuna possibilità che siano in stanze differenti, dopotutto non è una villa.
    Spero che tu abbia un modo certo per infrangere le sbarre.


    Senza la possibilità di accedere all’edificio i due si sarebbero dunque piazzati nelle posizioni a loro congeniali, Hae in particolar modo avrebbe preso le distanze dall’eventuale fonte di problemi, aveva il vantaggio dell’arco e aveva messo in chiaro fin da subito che avrebbe rischiato il meno possibile, oltre quindici metri infatti lo separavano dalla finestra. Difficile da vedere considerando che era nell’edificio di fronte e faceva capolino dalla finestra.

    Non avrai troppo tempo per reagire, ti avverto, uno due secondi dopo il fumogeno inizieranno i problemi, devi essere fulminea e diretta, niente sofismi.
    Se uso tutte le bombe che ho li danneggerò e stordirò a sufficienza per darti più spazio di manovra, ma saremo a secco se dovessero servici di nuovo.


    Aveva avvertito grazie ad una trasmittente, aspettando a muoversi solamente dopo aver ricevuto conferme, purtroppo non era possibile definire se era giusto o meno usare le bombe in una sola volta, dipendeva dal tipo di strategia che volevano usare.

    E mi raccomando, ricorda che siamo a quindici metri, il raggio delle trasmittenti è di 25 ma i muri lo riducono a 20.
    Parto.


    Avrebbe sentito la corda venir rilasciata, segno che la freccia era partita.

    Entrambi nella stanzetta all'ingresso, prigioniero da solo.

    A quel punto l’insetto si sarebbe staccato per non ferirsi nell’esplosione, ed avendo confermato la presenza dei nemici nella sala era improbabile che la bomba non fosse scoppiata a pochissima distanza dai nemici.
    Era tutto nelle mani di Asami adesso.






    CITAZIONE
    perdono per la lunga attesa, periodo ben farcito di impegni ç_ç
  5. .

    Quando la Sabbia si Posa

    VII






    Ikue scosse la testa alla prima supposizione di Masayoshi.

    No, questo non è possibile, sono stati catturati successivamente in una zona differente.
    Complici invece… più probabile.
    Considera anche che ci sono state delle vittime, magari sono tra queste sagome.


    Alla richiesta dei documenti la smanettona annuì con fare incerto.

    Non possa darti tutto il necessario, dovresti cercare in amministrazione per una ricerca più approfondita e forse sarebbe opportuno appartenere alle squadre speciali per un rapporto davvero completo.
    Ma si può fare qualcosa.


    Quelle che Ikue passò a Masayoshi erano informazioni di rilevanza abbastanza limitata, i due erano ninja con un profilo tutto sommato basso, ed avevano condiviso più di una missione essendo un duo che funzionava discretamente bene grazie ad una buona combo di ninjutsu e genjutsu che disorientava i nemici debilitandoli quanto bastava per portare poi colpi decisivi con efficacia per quanto l’esecuzione fosse semplice.
    La loro collaborazione però non li aveva mai fatti spiccare in particolar modo come elementi valevoli, il Muramasa contava su genjutsu e veleni per amplificare gli effetti e confondere il nemico quando il Chikuma sfruttava la propria manipolazione che accompagnava ad una buona quantità di ninjutsu, sembrava si fossero di recente avvicinati alla gestione politica del villaggio. Risultava anche qualche curiosa diatriba tra Muramasa e i Soshi, conclusasi però in maniera positiva.
    I due guardiani invece erano impiegati da parecchio tempo e come tanti assunti nel loro ruolo non spiccavano per abilità particolari od originalità strategia ma solo una percezione più alta della media associata a tecniche di costrizione e taijutsu, per il resto una vita priva di grandi sorprese.

    E questo è quanto.

    Lo scambio tra i due si fermò lì, permettendo a Masayoshi di procedere all’interrogatorio con quelle informazioni.
    Il centro di controllo non era evidentemente una prigione, per quanto munito di celle non erano presenti porte di sbarramento oltre quelle delle celle stesse, scavate nella nuda roccia, e le guardie erano poste per la maggiore in punti sensibili agli usi di sorveglianza a cui quel luogo era deputato. Solo le sale di controllo e gli archivi erano piantonati dunque e la guardia che serviva il corridoio delle celle era distante dalle stesse seppure gli si dovesse passare davanti per arrivare all’uscita.

    Beh, Suna non ha Jinchuriki da un pezzo, è complesso non sentire dell’unico attivo, si dice che sei uno apposto, è vero?
    Yoshi…?
    No…
    Masayoshi! Giusto?


    Yasuke sembrava sereno, se aveva qualcosa da nascondere sembrava era evidente che si era esercitato a non dare segno di disagio vista la sua compostezza. Le percezioni di Masayoshi non poterono percepire niente di particolare, era stato privato dei suoi averi e perquisito, gli rimaneva addosso solamente il suo chakra e i vestiti.

    Pena capitale?
    Per una videocamera?
    Mi sembra decisamente eccessivo!
    Certo la parola va al Kazekage, ma non penso la sua mano gentile possa levarmi la vita così a cuor leggero, indebolirebbe qualunque leader.


    E dopotutto non aveva tutti i torti, se volevano realmente giustiziarlo era molto difficile se non del tutto improbabile farlo per aver manomesso una videocamera.

    Manomettere le telecamere ha a che fare con i Soshi?
    Con la tempesta?
    E viste le ultime notizie suppongo tu ti riferisca al nuovo ruolo del clan…
    Non so cosa stai andando a pensare ma non ci sto a farmi trasformare in un capro espiatorio!
    Parti dalla pena capitale e poi cerchi di connettermi a praticamente tutti gli intrighi di palazzo del villaggio, inventatene un altra!


    Se il ninja poteva essere messo sotto scacco era evidente che le sue fondamenta andassero indebolite ulteriormente.

    Sai quante persone mangiano con il sistema di sorveglianza?
    Ogni tanto va data un oliata al sistema, il clan dei marionettisti mi ha pagato per fare qualche piccolo danno qua e là, immagino vogliano mantenere viva la necessità della loro arte per il funzionamento dei sistemi di difesa del villaggio.


    Non di certo il più esemplare dei ninja, poteva farsi qualche mese di carcere ma al momento non era semplice neanche ricadere sul penale.

    Collegato cosa a che cosaaaa?

    Il Chikuma sembrava essere il meno sveglio del duo.

    Hanno solo passato qualche spicciolo a Muramasa per fare qualche danno in giro, abbiamo accettato perché non è facile procurarsi i veleni di Yasuke.

    Le versioni erano pressoché identiche dunque.




    [Ryugi]


    L’Iga scosse la testa.

    Non lo sappiamo, le telecamere sono ben nascoste però, nella gran parte dei casi per trovare un punto cieco devi sapere dove sono e dove inquadrano.
    Non è semplice.


    La discussione e lo scambio andò avanti per qualche minuto fino a quando Ryugi decise di chiedere di unirsi alle indagini.

    Sai, per le indagini ci vuole cervello, e nonostante la poca esperienza potresti averlo.

    Prese un foglietto e vi appose un timbro ed una firma leggibile.

    Mostralo in caso di necessità, ti qualificherà come collaboratrice ed avrai diritti pari a quelli di un agente per quanto concerne le indagini.
    Non puoi usare la violenza se non per difenderti.


    Consegnatoglielo l’intraprendente genin gli porse un altro foglietto, che l’Iga prese, anche se questa volte leggermente più scocciato.

    Certo è che dovremmo studiare qualcosa di più efficace di questi foglietti, ammetto che aiutano a non perdersi, ma stare a leggere è un po' scomodo.

    Tuttavia continuò la lettura senza ulteriori rimostranze dopo un fugace sorriso.

    Normalmente la risposta sarebbe si, ma come sai c’è stata la tempesta, quindi possiamo visualizzare decentemente solo i momenti prima e i successivi se dovessero servire.
    Il centro di controllo è già allertato, se ti recherai lì ti forniranno sicuramente il necessario, io devo andare a sistemare una serie di questioni burocratiche tra cui depositare la tua testimonianza e far sapere che ti ho rilasciato questo permesso, se necessario mi unirò a te più tardi.


    Dopo un cenno si sarebbe quindi allontanato, lasciando Ryugi a se stessa e alle sue indagini.
    Al centro di controllo, inconsapevole della presenza di Masayoshi, le sarebbe stato fornito ciò che richiedeva senza problemi, avrebbe interagito anche lei con Ikue.

    Strani tutti questi casi lontani dalle telecamere.

    Commentò preoccupata la kunoichi.
    Sfruttando gli orari e le giuste telecamere riuscirono a rintracciare il momento in cui i tre Chikuma tentavano di introdursi nei territori del clan, erano rimasti a parlottare a lungo con il guardiano mentre questo andava progressivamente alterandosi ma mollarono la presa dopo che Ryugi varcò l’ingresso. Sarebbero tornati più tardi più agguerriti e forti di qualche scartoffia che però non diede l’effetto sperato, aumentando solo la tensione fino a che attorno ad uno di loro guizzò un refolo d’aria inviperito, ma alla fine la situazione si mantenne calma. Fu uno dei Chikuma stessi, almeno a giudicare dei gesti, a sfreddare gli animi e chiedere al suo gruppetto di rilassarsi, per tutta la discussione rimase in disparte e solo alla fine, dopo che il vento della tempesta si alzò decise di chiudere la questione.
    Si mossero circa una mezz’ora prima che la tempesta iniziasse ad infuriare ma li avrebbero ritrovati nei dintorni del punto di osservazione in cui sarebbero poi morti, erano estremamente guardinghi e l’aria, probabilmente grazie alle loro abilità, li schivava lasciandogli un aria libera dalla sabbia in cui potersi muovere tranquillamente, motivo per il quale riuscirono a individuarli.
    Come fecero ad arrivare lì però era un mistero, all’interno dei territori del clan solo due punti li avevano rilevati a distanza di pochi minuti, difficile dirlo con sicurezza ma pareva non avessero intenzioni negative.
    Il guardiano invece si sarebbe mosso ben poco, continuando a piantonare l’ingresso per poi tornare nei suoi alloggi fino a quando il ritrovamento non scosse l’intero clan, lui compreso che venne visto parlare con l’Iga indicando Ryugi.
    Le telecamere richieste per la via che dalla tenda del capoclan portavano fino all’esterno non mostrarono niente di particolare, incredibilmente era proprio la vecchina a trasportarla, evidentemente un ex kunoichi e il suo amichetto dal passo incerto, le fu possibile seguire l’intero percorso, ma alla fine giunsero inevitabilmente al punto cieco dove tutto si svolse.
    Certo poteva anche andare prima a parlare con le persone che quella sera avevano aiutato al parto, stava a lei però rintracciarle e decidere cosa chiedere loro.

  6. .
    ho corretto la scheda dovrebbe esserti arrivata una notifica, fammi sapere se trovi qualche difficoltà nell'effettuare le modifiche
  7. .

    Un Destino Struggente

    VI






    Alla risposta dello Tsukikage Raizen sbattè qualche volta gli occhi, impietrito da quell’informazione servitagli davanti al naso come la pioggia nel deserto ad un morto di sete.

    Come scusa...?

    Veniva dal futuro praticamente, un futuro nel quale sarebbe stata compiuta una missione sulla Luna di cui ancora non poteva neanche immaginare la fattibilità e che l’avrebbe probabilmente portato a parlare con la Fede, gli eventi potevano essere connessi?

    Iwa è in grado di andare sulla Luna?
    Mh!
    Non credo proprio.
    Come minimo l’avete vista riflessa nella prima pozza che avete scavato nel deserto e credevate di averla a portata di mano.


    Non che non credesse alle parole dello Tsukikage erano evidentemente frutto di una leggerezza, ma nel suo umorismo era nascosta la certezza che difficilmente Iwa fosse in grado di una simile impresa in autonomia.

    Ti chiederei di più in modo da arrivare preparato, ma credo di sapere quale sarà la risposta che mi daresti grazie al tuo paranoico carattere.
    Sarà Liu Bei a darmi una mano in merito.
    A dopo.


    A quel punto fece un cenno a Liu Bei verso le mura della città.

    Andiamo, direi che tocca a te occupare il tragitto con un buon racconto.

    Non sapeva niente della luna, tantomeno che ci si potesse andare, il primo che gli avrebbe parlato di quella possibilità ancora non lo aveva incontrato visto che, così come quello per la luna, un viaggio che non fosse di sola andata negli Inferi non rientrava tra le cose realizzabili per lui.
    Di lì a poco il suo ingresso nella sala del consiglio, per quanto stesse filando liscio in un primo momento, andava facendosi più complesso.

    Hagemono-sama...

    Pronunciò a fatica quel titolo onorifico, pur non dandolo a vedere.

    … non pensavo che informazioni di questa levatura potessero farvi interrogare sulla loro segretezza piuttosto che sulla loro importanza.
    La prudenza che ha segretato la mia ricerca fa parte di una rigida e prudente azione di controspionaggio, io ho rintracciato le prime informazioni sulle armi quando mi misi sulle tracce dei draghi e ho fatto un patto con l’Hokage, l’avrei informato in merito solamente se avessi potuto imporre un sigillo sulla diffusione di quelle informazioni.
    Un parente della signorina Orihara qui, un fedele ninja della Foglia contrariamente alla più libera kunoichi, ha aiutato a scriverne una parte.


    Ricordava dai rapporti che aveva letto su Maya quando Feng gliene parlò che le sue origini erano Konohaniane, anche se pareva che l’attenzione del villaggio su di lei fosse scemata, forse perché non si era portata niente di troppo importante dietro o forse perché un utile contatto nel paese della Roccia.
    Quella parte non era vera, ma invischiare Maya poteva essere utile, sarebbe stato più semplice togliersi in due dai guai.

    Non volevo aiutanti nella mia ricerca, neanche se forniti per salvaguardare la mia incolumità, persino il mio collaboratore ha informazioni limitate rispetto a me.
    Sono fedele alla Foglia e allo spirito di pace e fratellanza che l’ha concepita ed è nel suo rispetto che ho agito, se rendere pubbliche le mie ricerche non fosse diventato necessario neanche ora sarei qui.
    L’Hokage non ha tentato di infrangere il sigillo perché fino ad ora non occorreva, le armi non erano un elemento minimamente visibile nella scacchiera.


    Si sarebbe poi rivolto verso Orochimaru, in quel periodo una donna dai lineamenti viperini che per un momento lo fece rabbrividire, anche se il commento di Maya lo incuriosì per ragioni che a Hebiko molto probabilmente non sarebbero piaciute.

    Sono armi perché come qualsiasi arma il loro concetto di fedeltà è volubile in quanto strumento creato dall’uomo e per l’uomo, ma queste sono le uniche cose che le accomunano con oggetti che in confronto sono banalissimi ciottoli di fiume.
    Nessuna delle spade di Kiri, per utilizzare uno degli esempi più noti, è in grado di vincere una guerra, le Armi possono.


    A quel punto sarebbe stato il momento dell’ospite suo pari di prendere parola, sorprendendolo con un avversità che non si aspettava ma rimodulando quel sentimento quando dissero che fosse Hagoromo ad assicurare per lui.
    Si sarebbe quindi voltato verso di lui, con un aria educatamente sorpresa.

    Chiedo scusa, ho l’onore di parlare con…?
    Osamu, corretto?
    Un ospite come il sottoscritto, giusto?
    Noto delle fallacie nella vostra opposizione oltre che un inatteso fervore.
    Le vostre parole tentano di assicurarvi un pulpito perfetto dal quale lanciare le vostre accuse, ma è evidente dalle vostre parole e da quelle di Hagemono che la vostra posizione è pressoché identica alla mia.


    Che fosse una anomalia era cosa certa, le sue intenzioni ancora no, ma la sua memoria sugli eventi attorno alle battaglie accademiche erano sospette.

    Sembrate un ninja di una certa levatura ma sbaglio se affermo che il consiglio non ha mai sentito parlare di voi tanto quanto di me?
    Io però porto informazioni vitali, e i ninja nella spiaggia possono confermare come le mie indicazioni siano state le più efficaci, voi e il vostro team cosa avete portato?
    Eppure Hagemono vi spalleggia scagionandovi esattamente così come io scagiono me stesso.
    Trovo curiosa l’impellente necessità di impedirmi di conferire privatamente col consiglio, nonostante il male maggiore che le mie informazioni possano fare è fargli perdere qualche mezz’ora.
    Vuole forse esporre cosa la intimidisce di preciso della mia richiesta?
    Posso comprendere che la mia urgenza sia fraintendibile, ma ribadisco che non è mia intenzione scavalcarla, posso aspettare.


    Disse con un sorriso di cortesia a labbra strette.

    E per non sottrarmi alla sua domanda: le armi sono strumenti, come e quando il nemico decide di usarle non penso sia la domanda giusta da fare.
    La domanda è: quando lo farà sapremmo contrastarle?


    Fece un passo in avanti verso il consiglio di guerra, stava per arrivare un accusa figlia del senno di poi, l’unico realmente ineluttabile.

    I cremisi hanno uno stile di combattimento che continuiamo ad assecondare in battaglie campestri che non appartengono alla nostra natura di ninja.
    Non siamo fatti per imbracciare picche e armature ma assecondiamo l’armata rossa come se fosse l’unico metodo per rispondere ai loro attacchi facendoci sovrastare dal numero come se fosse una lotta tra bestie.


    In quel momento avrebbe dovuto attingere alle conoscenze che erano giunte fino al presente e su di quelle lavorare forte del fatto che il suo alibi attuale gli permetteva di sfruttare qualche lacuna.

    Già Madara ci dimostrò l’inefficienza di un simile approccio facendoci perdere più vite del necessario contro cloni mal fatti, oggi quello stesso errore ci è costato la battaglia di Konoha.
    Chi ha stabilito che questo sia il metodo migliore?
    Da chi sono giunte le informazioni che ci hanno fatto scontrare con l’armata rossa nella piana del tempio Nara quando potevamo impantanarli lì per mesi e lavorare sul taglio dei rifornimenti riprendendo fiato anziché impegnarci in uno scontro frontale che ci ha fatto ripiegare fino alla disfatta?
    Non l’hanno usata perché non gli serviva, i cremisi non sono in difficoltà sono in stallo, e non per merito nostro, ma del mare.


    Un cazzotto che avrebbe pesato e dopo il quale sarebbe stato necessario lasciarli metabolizzare. [Riferimento]

    Ma non è solo questo.
    Le armi sono state sconfitte una volta anche se non distrutte, ora non sono tutte ad Iwa come non lo erano ai tempi di Onoki, poichè sono state appositamente nascoste e sigillate, la loro riattivazione inoltre comporta diverse difficoltà.
    La ragione principale per cui non sono state usate dunque è perché non le avevano ancora a disposizione, non possiamo rischiare che il nemico le acquisisca nella totalità ne di finire presi tra i cremisi e un eventuale altro nemico, possiamo e dobbiamo distruggere le armi prima che vengano riattivate.


    Il discorso a quel punto, proprio grazie all’interazione di Osamu avrebbe virato sulla sua identità, rivelando il particolare rapporto che intercorreva tra lui ed Hagemono, ma anche rivelando che forse la coesione in quel consiglio non era estrema, e avrebbe potuto sfruttarlo.

    La mia identità... “inventata”?

    Nel suo tono fece guizzare la rabbia derivante dall’orgoglio ferito.

    Ho speso la mia vita su questa missione e quando ve ne porto i risultati per salvarci da una guerra che non stiamo vincendo mi accusate per bocca di uno sconosciuto?

    Il legno scricchiolò sotto le sue dita, andava bene fargli credere che potesse perdere il controllo, e la mascella indicava che era sull’orlo del regalare al pavimento una migliore opinione sui loro dubbi.
    Ma chiuse gli occhi e inspirò, parlando solo dopo aver espirato.

    Ma... posso capire che la situazione renda persino gli alleati sospetti… non darò modo a questa guerra di dividerci a causa del mio orgoglio.
    Nei territori del Fuoco esiste un tempio, fu l’inizio delle mie ricerche sulle armi, per quanto ai tempi non potessi neanche immaginarlo.
    Senza andare troppo nello specifico è il tempio centrale dei draghi, dotato di questo nome perché al centro tra nord, sud, ovest ed est ma anche di sopra e di sotto.


    Indicò con un dito il cielo e il pavimento quando pronunciò le ultime parole.

    Ne era al corrente Hagemono?
    Credo possa verificare col suo contratto la veridicità di quanto riporto ma non trovo corretto essere più preciso di quanto sono stato attualmente nel rispetto e sicurezza dei miei alleati.
    I suoi draghi invece sono leggermente defilati, vuole che riveli le ragioni Hangemono o le sembra sufficiente per far comprendere che non invento nulla?


    Quelli dei draghi erano segreti importanti, persino quel verme Uzumaki ci avrebbe dovuto pensare due volte prima di farlo continuare.
    A quel punto però, seguendo l’onda dell’onta subita avrebbe mosso lui in anticipo.

    A questo punto ho esposto il necessario, Osamu ha fatto altrettanto per dar prova della buona fede dei suoi rapporti e delle funzioni del suo team?
    Si può ingannare una persona, ma dodici non credo, questa situazione purtroppo ci obbliga a cercare conferme anche nei più insospettabili.


    Se le sue rassicurazioni non fossero state sufficienti avrebbe nuovamente inspirato.
    Guardò l’intero consiglio a metà tra la preoccupazione e l’incertezza.

    Se oltre 50% del consiglio, consapevole del rischio che questo comporta, concorda nell’esporre la mia identità non mi opporrò.

    Dopo l’eventuale votazione avrebbe quindi fatto spazio a Maya.

    È questo ciò che desiderano.

    Se fosse stato necessario creare la sua identità, avendo le spalle maggiormente coperte avrebbe deciso di puntare leggermente più in alto.
    Dopo qualche secondo di silenzio alzò gli occhi verso i presenti.

    Non temete rancori da parte mia, per quanto tediosa e a volte degradante comprendo l’apprensione con la quale ci assicuriamo di avere tutti le medesime radici, la certezza di condividere affetti ed ideali è necessaria e mi fa riflettere sull’infausto destino del generale Hagemono.
    Oggi vedo dinnanzi a me l’unico Uzumaki attivo in questa battaglia, forse l’unico noto nell’intera alleanza, che soffre la mancanza dell’indiscusso valore strategico dei prodigiosi sigilli di un clan a cui il primo Hokage ha dovuto chiedere un alleanza per non perdere, oltre che vite umane, la loro preziosa arte sigillante.
    Forse spinto anche dal condividere con essi una parentela seppur remota, eppure, contrariamente ai Senju i geni Uzumaki non sono forti nella lotta evolutiva tanto quanto lo sono in battaglia, il settimo Hokage stesso pur portandone il cognome non ne ha risvegliato le peculiarità, facendoci rassegnare al fatto che, nonostante gli sforzi in buona fede di Orochimaru-sama qualcosa fosse andato definitivamente perso.
    Non riesco a immaginare lo sconforto nel ritrovarsi solo nel luogo che da sempre viene chiamato casa mentre i propri affetti, forse in cerca di fortune, forse di nuove alleanze, hanno lasciato queste terre colme di legami, con mogli e figli per stabilirsi nella lontana Kumo, da tempo controllata dai cremisi, quasi irraggiungibili se non dai più specializzati portalettere della Radice.
    Ha mai fatto raccolta delle sue memorie?
    Credo che oggi più che mai sarebbe d’aiuto e ispirazione sapere come l’alleanza abbia allontanato ninja così di pregio e come lei sia riuscito a farsi forza nella gerarchia ninja senza alcun supporto.
    Non sarà stato facile vedere il simbolo di tutto questo costantemente sotto i suoi occhi nel simbolo della foglia.


    Si sarebbe poi voltato verso Orochimaru.

    Desidero che tutto venga trascritto per sottoporre a verifica le risposte fornite, i dettagli di invio delle delle trascrizioni e dell’esito devono restare appannaggio di un unico membro nominato all’interno di questo consiglio differente dai diretti interessati ed a loro estraneo.
    Definiremo successivamente i dettagli di tale consegna.
    Lo chiedo come Jonin dell’alleanza.
    In caso di opposizione notifico che sottoporrò la questione alla prossima riunione dei jonin calendarizzata.


    Attese, nel silenzio tombale che quelle rivelazioni avrebbero causato.
    Non era detto che la sua posizione all’interno del consiglio sarebbe migliorata, ma avrebbe sicuramente messo in chiaro che non era un giocattolo da rigirarsi senza pensieri per le mani. Intanto la Kunoichi un tempo konohaniana lo divorava con lo sguardo, qualcosa che non lo rendeva particolarmente felice ma era meglio averla come alleata piuttosto che come avversaria dato quanto rapidamente poteva supportarlo nella creazione di falsità, se poi come gli aveva detto Feng la sua professionalità era invidiabile avrebbe potuto far passare ad Hagemono un brutto periodo.





  8. .

    Pacemaker

    VII






    Anticipare le reazioni dell’esattore per Raizen e le due giovani evocazioni si rivelò ben differente, l’uomo in una manciata di secondi cadde nel panico più totale, trascinato anche dalle sembianze di Kubomi. Il piccolo dragò si ritrovò a dover mettere una pezza a quella situazione e grazie alla posizione defilata dalla quale aveva scelto di agire potè scegliere di limitare i danni nella maniera più silenziosa possibile: stringere la presa.
    Il suo corpo serpentino scattò come una scudisciata e cinse il collo dell’esattore, sapeva che stringendo abbastanza ad un certo punto la mancanza d’aria l’avrebbe fatto svenire e in senso lato tacere. Considerando che aveva le zampe libere per chiudergli la bocca anche se già limitare il passaggio dell’aria gli avrebbe permesso di emettere poco più di un soffio in pochi istanti l'avrebbe ridotto al totale silenzio. Nonostante le dimensioni la sua forza era decisamente superiore rispetto a quella dell’esattore e una volta chiusa la bocca ci volle qualche secondo, presumibilmente, perché questo barcollasse e verosimilmente si accasciasse sulle sue stesse gambe. Grazie a quella superiorità fisica non dovendo concentrarsi sui tentativi di liberazione dando invece attenzione agli occhi, in modo da fermarsi nell’esatto momento in cui questi rigirandosi gli avessero segnalato che l’uomo perdeva i sensi. Sapeva bene che l’uomo non era fisicamente pronto a reggere il confronto e certamente non voleva correre il rischio di ucciderlo, anche se in quel caso avrebbe avuto molti meno problemi che non a lasciarlo andare a gridare in giro come un forsennato, chi lì in mezzo non aveva una buona manciata di ragioni per fargli la pelle dopotutto?

    Ricominciamo?
    Mi servi vivo e vegeto, se ascolterai non ti succederà niente.


    Se l’esattore fosse stato baciato dalla fortuna e qualcuno avesse visto la scena il drago sussurrando all’orecchio gli avrebbe immediatamente suggerito cosa fare.

    Dì che ti ho soccorso e che hai avuto un malore, altrimenti mi rigiro e ti spezzo il collo come una matita.

    Lui invece avrebbe sorriso.

    Sono un drago della buona sorte.

    Disse con tono aulico.

    Ragioni ben al di sopra della conoscenza umana mi impediscono di non agire quando la vita di quest’uomo è in pericolo.

    La mitologia e qualsiasi credenza religiosa del continente dava man forte a quell’affermazione: i draghi erano figure benevole portatrici di fortuna, certo nessuno poteva sapere che in quel caso non era esattamente così.

    Non tradirò la fiducia datami.

    Se la situazione si fosse tranquillizzata avrebbe ripreso il piano così come organizzato, pur con quel lieve ritardo.


    […]

    Mantenendo fede al suo ruolo Raizen alzò le mani, come se non volesse immischiarsi più di tanto.

    Come preferite, ma non so quanti problemi quella creatura si metta, io ho capito come cavarmela e state pur certi non dimorerò tra le tende perimetrali.
    Simili movimenti di persone attirano sempre qualcuno, lasciamo avanzi che le bestie non disdegnano e per alcuni predatori non siamo che cibo noi stessi.


    Per quella notte avrebbe mantenuto un basso profilo, tutto il campo era all’erta e per quanto in una situazione d’emergenza avesse potuto farsi beffe delle loro percezioni era bene non strafare, dopotutto non aveva la certezza di quanti ninja potevano esserci li in mezzo e neanche quanti occhi aperti potevano effettivamente esserci, ma programmò di attardarsi durante i preparativi per dare più tempo al suo clone di interagire con l'esattore casomai fosse arrivato.
    L’arrivo al campo successivo si dimostrò abbastanza movimentato, già da lontano poterono osservare che qualcosa non andava. Dal centro del campo infatti si innalzava una grossa colonna di fumo, troppo grossa per essere attribuita ai fuochi da campo. Mentre si avvicinavano iniziò a guardarsi attorno e notò che questo accampamento era più che qualcosa di provvisorio anche se non si spiegava la presenza della palizzata: da cosa dovevano difendersi di preciso?
    O forse c'era qualcuno da difendere?

    Capitano… come mai qui è presente la palizzata?
    Cosa devono proteggere?


    L’avvicinamento al campo si fece un po' più frettoloso, un emergenza era in corso e sembrava che a scatenarla fosse stato proprio un attacco e la successiva morte di un influente nobile, ma le informazioni più preziose per lui giunsero dal rapido scambio che ebbero i nobili e che di fatto confermava qualche suo timore che tuttavia non gli provocò particolari reazioni se non quelle consone al personaggio che recitava. Esisteva ancora una forte connessione tra quei nobili e la precedente linea di comando, la stessa linea che aveva portato distruzione e morte grazie alla gemma del veterano, interrotta anche grazie all’intervento accademico che quei nobili dimostravano non gradire minimamente fomentando quelle rivolte.
    Kamishimi era giunto con una nave, ma non era nuovo in quel continente, era del posto ed aveva chiari legami con la peggiore delle famiglie che basava la sua fortuna sulla morte del suo stesso popolo e ne era dichiaratamente amico, senza lo sdegno di nessuno dei presenti e forse con l'appoggio di qualcuno di avverso all'accademia dato il suo viaggio.
    Se lo zio remava contro il suo stesso nipote che aveva raccolto il frutto marcio delle malefatte del padre anziché assisterlo era evidente che le sue mire erano contraddistinte da tutto fuorchè bontà e lo stesso si poteva dire di qualcuno che lo definiva suo amico.
    Kamishimi era qualcuno da cui guardarsi ed i nobili idem, se fosse stato in buona fede era improbabile che vedesse del male nelle azioni accademiche o che quantomeno non avesse cercato la sua collaborazione per un cambio ai vertici: il nobile cercava del guadagno personale ma ancora non sapeva dire quanto fosse consapevole di questo e quanto si stesse ingannando.

    Capitano, lei ragiona al pari degli stessi cavalli! Ahahah!
    Se spinge la carrozza non farà che impantanarla ulteriormente.
    Prendi delle assi e un buon martello, anche un sasso, le incunei sotto le ruote e dopo averle battute fino a sentire le ruote faccia fare ai cavalli il resto.
    Se cammineranno bene, altrimenti vorrà dire che non sono pronti a farlo e le saranno solo d’intralcio, se non lo faranno andranno sciolti e tranquillizzati e la carrozza spostata senza il loro ausilio.


    Avrebbe iniziato a cercare le assi necessarie salvo poi fermarsi.

    Mh, credo che prima però dovrò cercarmi un angolino per liberarmi.
    Se mi dovessi sforzare più del necessario me la farei sotto.


    E con la tipica camminata di chi doveva svuotare la vescica si allontanò verso un luogo più appartato intercettando la folla, se gli avessero consigliato dei bagni non avrebbe avuto problemi a sfruttarli, ma si sarebbe assicurato di non essere seguito, mescolandosi tra la folla e trasformandosi solo lontano da occhi indiscreti.
    Avrebbe preferito un topo ma non era in grado di gestire una differenza dimensionale simile per cui avrebbe optato per un gatto randagio un po' cencioso col pelo nero un pò screziato, non voleva certo sopportare l’affetto di qualcuno ed essere un po' repellente l’avrebbe aiutato, ma non a sufficienza da essere scacciato perché sospetto di portare malattie, un gatto era un importante risorsa contro i topi che sicuramente invadevano quel luogo.
    E i gatti erano sempre carini, anche se cenciosi.
    Qualche agile salto e fu alle costole del nobile, non aveva certamente il naso di un Inuzuka ma era tra i pochissimi a non portarsi dietro un certo qual tanfo e poi per quanto andasse spedito si portava dietro dei servi, non sarebbe stato difficile individuarli se avessero fatto più strada di quanta si aspettava, inoltre aveva intuito le forme dell'accampamento ed era probabile che il nobile si sarebbe mantenuto sulla via principale. Questa volta a differenza delle precedenti sarebbe stato un po' più accurato, mascherando anche il chakra in modo da non saltare all’occhio di eventuale sensitivi. [Conoscenze]
    Ovviamente aveva un unico obiettivo: ascoltare ciò che avevano da dirsi i nobili.





  9. .

    Sinfonia N°5

    III






    Quando Meku lo rimbrottò accusò il colpo.

    Ow ow ow!
    Metti un po' di bicarbonato su quella lingua Meku o tutto quell’acido ti scioglierà la bocca!
    Basta spiegarsi!
    Bene o male concordi con una delle strade che ho scelto, a che serve rispondere così?


    Non ne rimase offeso, ma scosse la testa.

    Senza l’arroganza dei giovani non esisterebbero i sogni che permettono di superare i grandi del passato.

    Sentenziò senza sottolineare che se Meku lanciava quelle scudisciate con la lingua era perché dentro di lui qualcosa bruciava proprio perché qualcuno l’avrebbe superato presto o tardi, sempre che questo non fosse già avvenuto. Lo stallo in cui la sua condizione lo costringeva per un uomo come lui doveva essere terribile.
    Ma lui poteva spezzare la Seiken così come aveva spezzato il dominio?
    Non palesò quell’obiettivo, non quando non riusciva a vedere se la sua sarebbe o meno stata una rovinosa caduta. Pensieri che non gli impedirono di prendere la freccia in mano ed eseguire le istruzioni di Meku, osservandone i risultati.

    Capisco... devo essere onesto, è un po' fuori dalle mie corde, avrei percorso una strada leggermente diversa per evitare di dovermi preoccupare della decadenza delle vibrazioni.
    Il solo cambio dimensionale mi sembra limitante a questo punto rispetto ad un cambio di forma… una leggera torsione ne aumenterebbe la penetrazione, dei barbigli la renderebbero antipatica da estrarre, potrebbe autobilanciarsi anche.
    Il fuoco potrebbe anche farle deviare la traiettoria con un apposito getto, l’ho sempre trovata una delle grandi pecche degli arceri poter colpire praticamente solo in linea retta, l’altra è l’impossibilità di portarsi dietro un sacco di frecce per effetti differenti.
    Ma queste saranno grane del tuo cliente suppongo.


    Quando venne il momento dello studio si mise al tavolo con Meku, consultando i suoi libri.

    Toglimi una curiosità, la tua manualità è limitata, o meglio per quanto gargantuesca non può aumentare.
    Ma puoi memorizzare… accrescere il tuo sapere per quanto pochi possano essere i campi in cui ancora ti mancano nozioni non ti permette di aggirare i tuoi limiti fisici?


    Passatogli il metallo di Kawakin ascoltò cosa avevano scoperto le mani di Meku.

    Si, le sue proprietà se non miscelato sono totalmente sprecate.
    La sua lavorazione immagino ti piacerà, considerando che è pregno di chakra naturale sarà lunga ammaestrarlo per riempirlo del chakra del Jigoku.


    Avrebbe seguito un intenso lavoro di studio delle proporzioni dei metalli nelle varie leghe e quanto variavano le risposte del metallo al variare delle stesse, qualcosa che lo distraeva dalla vita di Hokage risultando un proficuo hobby.
    Quando Meku gli parlò di Meku ubriaco chinò la testa ad occhi chiusi.

    Ho forse sentito dell’approvazione?
    Sempre disponibile per il mio maestro!


    Disse con accorato e rispettoso entusiasmo.

    Dunque non ti sembra possibile che un fabbro che ha finito la pergamena abbia creato una Seiken vuota e ci abbia fatto fluire la propria anima?
    O anche che la cosa sia stata contemporanea… la capacità del Coraggio di forzare la doratura delle armi potrebbe essere correlata ad una forma di controllo su di esse.


    Avrebbe ascoltato la risposta di Meku con interesse ma a prescindere da quale fosse avrebbe tentato di colpire il Coraggio come se fosse stato un arma in futuro.
    Finite le chiacchiere, e considerando la loquacità di Meku ci sarebbe voluto poco, si sarebbero messi a lavoro, partendo dai metalli, dopotutto era meglio avere un letto pronto per la gemma quando fosse stato il momento di usarla.



    [Indagini Domestiche]


    Quando si protese sull’impiegato ne notò la rigidezza scusandosene.

    Ci vorrà poco, sarà come ricordare vividamente.

    In un secondo furono connessi e le risposte fluirono senza ostacoli e si ritrovò davanti… Yato Senju.

    Impossibile.

    Yato sicuramente non brillava quando si parlava di trasmettere fiducia o bontà, ma non riusciva a trovare una ragione per cui avesse dovuto travestirsi in quel modo per consegnare quel messaggio considerando quante occasioni più lecite poteva avere per farlo. Non di meno era certo che non potesse essere opera del suo pugno quel biglietto, le informazioni implicite al suo interno e persino i suoi effetti non erano appannaggio delle sue abilità di ninja.
    Possibile che qualcuno lo volesse incastrare?
    Il tempo di contatto tra i due era ridotto, ma poteva cercare in quell’interazione frontale qualche ulteriore dettaglio anche se una tecnica della trasformazione poteva ovviare: guardò le mani e la zona del collo, probabilmente l’impiegato non ci aveva badato, ma lui poteva avendo comunque i suoi occhi recepito quelle informazioni, più difficile sarebbe stato osservare le anche, non poteva certo distinguere il passo di Yato da quello di un altro maschio, ma se fosse stata una donna ad impersonarlo avrebbe notato la differenza, aveva sufficiente esperienza per quelle cose, non da ultimo per riconoscere se nella voce c’erano note differenti dal normale che potevano indicare una voce diversa che recitava o addirittura una voce femminile.
    Non avrebbe comunque convocato il Senju in ufficio, quale che fosse il suo obiettivo o di chi lo impersonava, sarebbe stato meglio lasciargli un minimo di dubbio su quanta foglia avesse mangiato.

    Siamo qui proprio per questo Tetsuba-san.
    Sono le ragioni di questo cambio ad averci reso piuttosto frettolosi.


    Gli passò la bustina, non rimanendo deluso dalle capacità della capoclan, osservando i cani che si avvicinavano, non aveva una gran empatia con quegli animali, malgrado gli stessero simpatici lui raramente stava simpatico a loro. Una repulsione che lo feriva visto che veniva spesso detto che gli animali vedono nel cuore delle persone e che gli faceva sempre credere che in fondo in fondo era un gran bastardo. Sospirò tristemente quando il gruppetto di segugi si avvicinò.

    Dici una donna per via del sudore misto al profumo o perché il profumo è da donne?

    Aveva qualche nozione sui profumi e sapeva che in genere la distinzione non era casuale, i profumi da donna erano adatti alle donne perché le essenze legano bene con la loro tipologia di sudore, cosa che poi poteva accentuarsi o diminuire da persona a persona.

    Il tipo che mi ha consegnato il biglietto in ufficio non portava quel profumo, l’avrei sentito, quindi gli è rimasto addosso da qualche altra parte.

    La situazione per un momento si fece più tesa mentre le attenzioni si magnetizzarono su Youkai.

    Spero tu non pensassi che fossero degli spezza appetito per te.

    Chiese con tono paterno.
    Conclusa la transazione il gruppetto partì per la pista olfattiva, ritrovandosi poco dopo alle porte del quartiere Yamanaka.

    Non so se sarà facile a prescindere, la quantità di odori floreali qui dentro vi renderà impossibile riprendere la traccia e rovistare per ogni casa sarebbe decisamente troppo.
    La domanda è: come fa a troncarsi qui?
    Potrebbe aver usato un teletrasporto?
    In quel caso è plausibile fare un po' di ricerca nell’area o magari cercare tracce anche non olfattive di un azione specifica atta a cambiare il suo odore.


    Nel mentre che verificavano se nell’area c’erano modi di riprendere la pista il clone che si era occupato della sicurezza si sarebbe diretto all’ospedale chiedendo di Yato.

    Buongiorno Yato.
    Sembra che tu abbia vinto una mezza giornata di permesso.
    Ho appena dato istruzioni perché il tuo turno venga coperto, devi seguirmi.


    Mentre si spostavano per riunirsi al gruppo il clone avrebbe illustrato a grandi linee la situazione a Yato, spiegando del bigliettino e del suo contenuto.

    Contatti nell’ultimo periodo?
    Sicurezza del domicilio?


    Riuniti con il gruppo fu Youkai a spezzare il flusso di risposte.

    Già, la maschera adesso dove sta?

    Era improbabile che fosse Yato, ma a quel punto c’era un unica domanda da fare..

    Immagino ti sarai reso conto che qualcuno sta cercando di incastrarti.
    Ipotesi?
    Non ci sono molte persone che hanno simili informazioni, anzi, direi che potrei contarle sulle dita di una sola mano di un falegname distratto.


    Intanto Kubomi non abbandonava il suo ruolo.





  10. .

    Punti di Osservazione

    VI






    Atsumori rispose anche se leggermente più rigido del solito, il suo rigore gli impediva di ripetersi e trovare piacere nel farlo.

    Chiunque qui potrebbe aiutarti, chi più chi meno sappiamo con che mezzi dobbiamo lavorare, ma ho chiesto il tuo aiuto proprio perché non ci sono persone che possono farlo.
    Io stesso sono un esperto di quegli aggeggi, e posso dirti che l’unica manomissione è stata scollegarlo dalla rete elettrica, ninja o meno questo causa lo spegnimento.
    Anche se deve passare qualche secondo spesso prezioso visto che in pochi ne sono a conoscenza.
    E ora torno alle mie mansioni, queste manomissioni in concomitanza di simili eventi atmosferici non sono mai un buon presagio.


    Lasciato al Punto Masayoshi avrebbe potuto scoprire che chiunque l’avesse manomesso aveva anche usato della sabbia per graffiare la lente più esposta, rinforzata certo, ma non a sufficienza da resistere alla pressione esercitata da un dito: le riprese successive alla manomissione per quella camera così come per le altre erano sempre così sfuocate da essere inutili.
    Se consultata Ikue avrebbe aggiunto qualche piccolo dettaglio.

    Niente di entusiasmante, i due sono arrivati abbastanza rapidi, e hanno fatto il loro sporco lavoro, ti faccio vedere.

    Una spinta sul pavimento, un giro di sedia e Ikue mise a schermo gli ultimi secondi di ripresa della camera danzando sulla tastiera con le affusolate dita.
    La strada era inizialmente sgombera, da sunese quale era Masayoshi poteva riconoscere che non era una delle vie del centro, bensì uno dei quartieri civili che non rientravano nei confini di nessun clan, solo dopo qualche secondo due figure si palesarono a volti coperti e dopo qualche secondo di nero in cui era evidente che armeggiassero con il punto di osservazione questo si disattivò, non prima di permettere di vedere il dito che graffiava la lente.
    Dopo l’azione fu concitata, ma fu possibile vedere che sulla scena erano presenti più persone, purtroppo la qualità dell’immagine e il minutaggio estremamente breve non permisero di vedere in quanti si fossero aggiunti, ma le ombre non corrispondevano sicuramente col numero dei due colpevoli imputati della manomissione.

    Oltre questo abbiamo… niente.
    Ci sarebbe da fare qualche indagine più specifica, a volte invidio quel clan di Konoha con i cani, sembrano un sacco utili per queste cose.
    I cani son sempre utili no?


    Un parere viziato forse da qualche telefilm di troppo, se Masayoshi avesse chiesto le posizioni dei prigionieri Ikue avrebbe annuito.

    Li abbiamo separati, si trovano in 4 celle differenti.

    Gliele avrebbe quindi fatti vedere a schermo, indicando la posizione delle stanze.

    Noi non abbiamo ancora raccolto alcun tipo di testimonianza, sono tutti tuoi.
    Anche perché un conto è guardare quattro monitor, un altro è fargli sputare la verità.


    Si sarebbe quindi voltata verso gli schermi tornando alle sue mansioni, ma restando disponibile in caso Masayoshi avesse avuto altri dubbi.




    [Ryugi]


    Alla richiesta di Ryuji l’Iga annuì senza esitazione, se qualcuno voleva figurarsi il suo ruolo in un romanzo era quello che veniva definito lo sbirro buono.

    Certo, non c’è problema.

    Andò sul fondo del taccuino e ne strappò una modesta quantità di fogli, porgendoli alla kunoichi dall’incespicante parlantina, per poi leggerli quando gli vennero consegnati con le risposte.

    Mmmh, alcuni Punti di osservazione confermano le tue parole.
    Ma eravate in tre.
    Tu, chi ti portava e Hayai-Sasu, ed era la levatrice a portarti, almeno questo hanno detto le telecamere.
    Sei stata spostata dal team di medici, ma di fatto una volta poggiata i due si sono allontanati da te di una decina di metri.
    Era notte comunque, poco dopo la tempesta di sabbia, e questa zona era in un punto d’ombra... sei l’unica testimone.
    In caso contrario chi ti trasportava è sopravvissuto e non solo non ha sporto denuncia ma neanche si è fatto vivo per aggiungere dettagli.
    Un po' troppo strano quando sei la vittima.
    Seppure si fosse salvato non c’è sangue oltre quello delle vittime per cui…


    Fece spallucce, trovava improbabile che ci fossero persone oltre Ryugi e le vittime.
    L’ultimo foglietto d’altro canto fu una sorpresa maggiore per il poliziotto che si rabbuiò annuendo una singola volta, come se stesse processando l’informazione.

    Viste le dosi di veleno non mi sorprenderebbe che la musica potesse essere frutto della tua immaginazione, c’era più di un Soshi in quella tenda e un mix incontrollato di ciò che hanno sviluppato per essere letali in combattimento, sentire una melodia in quello stato era onestamente la cosa meno strana che poteva succedere qui.
    Qualcuno da qui si è ovviamente allontanato, ma non penso testimoni.
    Non ricordi altro?


    Chiese secco senza porre ulteriori domande.

    La tempesta non ha provocato grandi danni comunque, niente fuori dall’ordinario, era indubbiamente più forte della norma, ma niente che il villaggio non possa gestire.
    Legata o meno ad essa il problema più grande di oggi è proprio quello che abbiamo qui.


    Chiuse il taccuino con uno scatto.

    Io direi che qui ho finito per il momento.
    Se ti verrà in mente qualcosa immagino saprai dove recarti.


    Che Ryugi scegliesse di allontanarsi o di interagire con qualcuno nei dintorni stava a lei, ma se il suo villaggio brancolava nel buio e lei era l’unica voce a potersi esprimere, per quanto incerta, poteva davvero tirarsi indietro dal cercare di approfondire?
    Certo doveva considerare che se quel caso era stato passato alla polizia erano già all’opera ninja specializzati ma soprattutto era vietato per tutti gli altri interagire con esso.


  11. .

    Raccontami una storia, Meku

    II






    Meku non era di certo un individuo semplice, ma tanti artigiani che avevano dedicato la loro vita alla professione non lo erano, come se quel sacrificio comportasse l’annichilimento dei rapporti umani, qualcosa che Raizen stesso sfiorava pericolosamente spesso. Lo comprendeva e per questo ascoltava sempre con attenzione a prescindere dai modi.

    Dunque le armi del Coraggio potrebbero resistere bene anche a simili conoscenze.
    Mh.
    Eppure il metallo resta tale, un arma prima di essere un arma perfetta è stata sabbia, poi un blocco sbozzato, nel flusso perfetto che l’ha resa perfetta sono state corrette delle imperfezioni, se fossi in grado di risalire quel flusso troverei forse anche un solo punto debole.
    È nella natura delle cose dopotutto, no?
    Ciò che mi preoccupa è cosa potrei subire, un talento in grado di produrre qualcosa scevro di difetti vedrebbe in qualsiasi arma meri rottami, devo essere in grado di proteggere ciò che possiedo e non credo di poterlo fare al momento.


    La cosa un po' lo feriva nell’orgoglio, ma non lo diede a vedere, attendendo quando Meku gli avrebbe chiesto di farlo. Durante i suoi incontri col fabbro non aveva mai fretta se non quella di apprendere per questo alla richiesta del maestro annuì silenziosamente, osservando già prima che gli venisse suggerito di farlo.

    Ma la sua stabilizzazione non è sconveniente rispetto all’utilizzo di un metallo naturalmente più resistente al calore?
    La Resistenza dopotutto include la sua capacità di accumulo dello stesso, e la sua natura di liquido a renderlo efficiente, nel trasmettere calore, fermarlo dovrebbe peggiorarlo.


    Commentò mentre osservava Meku lavorare il metallo e raccontarne la natura, rubando con gli occhi ogni singolo colpo che il martello infliggeva al materiale e solo dopo aver saggiato il risultato finale commento.

    Indiscutibilmente un ottimo lavoro, immagino il tuo acquirente sia consapevole che quel metallo è uno dei principali ingredienti per il Torpore del Nord, se non ricordo male inizia a prenderti dalle estremità come il freddo, un buon vantaggio ma anche un mezzo suicidio se non sa maneggiarlo.
    Mi chiedevo, quel metallo bolle per due ragioni perché la temperatura è alta e perché la pressione non riesce a contenere il fenomeno, se non puoi far calare la temperatura perché è il calore a interessarti perché non lavorare sulla pressione?
    Al momento l’hai stabilizzato secondo una certa temperatura, ma se nel suo utilizzo questa aumentasse eccedendo la tua stabilizzazione?
    È tua precisa intenzione che sia facile da infrangere per poi farlo tornare allo stato precedente?


    Gli avrebbe mostrato in poco tempo come secondo lui la stessa asta della freccia, opportunamente lavorata poteva moderare la pressione e forgiare una punta quando intinta nel metallo liquido visivamente un processo simile a quello della polvere di metallo che si disponeva su una calamita rivelandone il campo magnetico, ma di fatto un effetto moderato dal chakra di natura ventosa e poi elettrica seppure in modesse quantità. Una punta stabile che a patto di essere irrorata con quantità di chakra crescenti al bisogno poteva resistere a temperature superiori senza rischi.

    Inoltre chiunque oltre il nostro arciere farebbe fatica a connettere delle bacchette ad un ampolla di metallo liquido, più chakra viene utilizzato più la freccia resiste al calore perché esposta a maggiore pressione, uno scambio assai vantaggioso mano a mano che la pressione sale.

    Si interruppe.

    Potrebbe anche esplodere volendo.

    Si sarebbe appuntato qualcosa, ma sapeva che la pergamena si stava già espandendo a quel punto.

    Ma meglio non farsi distrarre, ho intuito a cosa ti riferivi, sono qui proprio perché necessitavo di un confronto.

    Bastò un tocco di Raizen perché la lama si distruggesse, di fatto disfandosi in petali di metallo che potè successivamente riorganizzare in quel particolare lingotto, come se fosse presente una determinata combinazione del materiale legata ad una determinata irrorazione di chakra.

    Però vedi, non è solo questione di ottenere un effetto ma anche di cosa dice.
    Mi farebbe piacere che fosse una spada di Meku, ma sarà una spada di Raizen.
    Questo non vuole assolutamente dire che non ci siano soluzioni migliori.


    Rigirò uno dei tanti fogli e iniziò a disegnarci sopra con un frammento di carbone.

    Quindi tu baseresti tutto sulla gemma… il problema però è che la gemma per sua natura è inerte, ha necessità di qualcosa che gli faccia fare ciò che sa fare al meglio.
    Qualcosa che gli consegni le anime in qualcosa di separato da questo mondo.


    Mentre parlava la mano disegnava e riposizionava la gemma nella lama, dandogli un ruolo di spicco, direttamente connesso allo Hi e associandovi misure in proporzione all’elsa utili ad attivare la gemma.

    Sarà necessario che dove scorre il sangue scorra anche l’anima, in entrambi i sensi, quindi la connessione allo Hi direi che è necessaria.
    E questo consentirà una connessione più o meno duratura con l’anima e la priverà delle sua immortalità, cosa che permetterà anche un maggior controllo.
    È indubbiamente elegante, ma è indubbiamente di Meku.


    Scosse la testa.

    Voglio che sentano che la fine sta arrivando, che brucino, e che potrò trovarli in capo al mondo.
    Non voglio che sia gentile, è un arma di vendetta.
    È interessante poterli mantenere in vivi lì, ma devo aver la certezza di poterne distruggere l’anima saltando l’inferno perchè so che da lì si può uscire, vedermi sottratta la spada porterebbe ad una loro liberazione e non voglio renderlo possibile.
    E questo la gemma non può farlo, non da sola.
    Gli serve il fuoco, potrei anche integrarlo semplicemente nella sua struttura rendendo un po' più pesante il suo utilizzo.
    E avrei un modo per avviare un ciclo molto interessante.


    Prese un rotolo da sotto la casacca, pareva fosse venuto molto attrezzato, rivelandone il contenuto senza troppi complimenti.

    L’hai già visto, ma l’avevi sottovalutato e io non mi ero ancora applicato a sufficienza nel suo studio per illustrarti quanto fosse interessante.

    Fece fluire un oncia di chakra nel metallo dorato delle miniere di Kawakin e questo brillò di luce propria, la medesima delle armi perfette.

    Si, è la stessa luce.
    Penso che in natura sia il metallo più perfetto che esista, se vogliamo usare un termine a tema con i nostri discorsi.
    Le sue qualità con i giusti trattamenti lo rendono efficace per qualsiasi tipo di utilizzo, chiunque potrebbe forgiarlo con ottimi risultati, ma mantenere la sua perfezione è un altra storia, praticamente impossibile, anche se ovviamente ci sono delle eccezioni che mi fanno rabbrividire.
    La base di tutto questo?
    Il chakra naturale.
    È in grado di assorbirne quantità incredibili col quale lentamente si fortifica, una specie di tempra naturale, vedilo come graffite che grazie alla pressione diventa diamante, ma di metallo.
    Potrei costringerla ad abituarsi a trarre si il chakra naturale ma da sotto, lavorandolo con queste.


    Accese un unico dito con le fiamme della volpe nera, quelle pericolose anche per un anima errante come Meku.

    Eliminerebbe qualche passaggio e sarebbe naturalmente resistente a queste fiamme quando imparerò a sfruttarle al meglio, c'è un calore in esse che devo ancora comprendere al meglio.
    Ma non c’è solo questo: qualsiasi cosa può morire, così come ogni cosa può essere dominata o animata, ed è sfruttando queste forze che le costringerò a morire, anche se non possono.
    È questo che voglio fare, porre fine agli immortali e tagliare oltre la materia, i legami, l’anima delle cose.


    Varie idee si sarebbero susseguite, con sempre a disposizione nuovi campioni di metallo accuratamente selezionati e messi in esposizione come se dovessero essere scelti da un giovane deciso a far colpo su chi gli aveva rubato il cuore. [Bozzetto non quotato]
    Quando trovarono il tempo di sedersi e gli venne dato il necessario servì da bere ad entrambi, aveva scelto uno spirito leggermente meno raffinato, ma più pesante e importante, qualcosa la cui densità era apprezzabile anche solo al tatto.

    Dunque questa spada non è il Dominio o è influenzata da esso… è il Dominio stesso applicato alle armi, fa esattamente ciò che il Dominio fa solitamente al chakra.
    Queste son le cose che voglio tagliare, le cose a cui voglio potermi opporre, dominare non mi interessa, ma la libertà si.
    Sei stranamente specifico però, nessuna spada può opporsi ad essa vuol dire che tante altre cose possono opporsi, per quanto utile lascia comunque degli spiragli, anche se è un ottima spada come arma è meno temibile.


    Alzò leggermente il suo bicchiere e mandò giù il primo sorso a bocca pulita, ora aveva la certezza di non aver portato qualcosa di scadente a Meku.

    Questa roba la fanno in un terreno particolare, solitamente il sapore del ferro negli alcolici è segno inequivocabile di errori durante il processo, ma la terra dove viene coltivata la materia prima ne è ricca e inevitabilmente qualche suo sentore permane, lo rende molto particolare, fresco in qualche modo e indubbiamente corposo.

    Chiuse rapidamente la parentesi, aperta come gesto di cortesia atto a non far precipitare il discorso dritto nei reciproci interessi.

    Per gli Hayate la longevità non è un problema, ancora non sanno come rendersi immortali completamente ma credo che abbiano già controllo su qualcosa di trascurabile come lo è lo scorrere del tempo per la carne.

    Commentò quando questo parlò del corpo del coraggio che pareva essere senza tempo.

    Maito… grandi eroi della foglia avevano quel cognome.
    I più grandi utilizzatori del loto, e per quanto il Coraggio colpisce forte di sicuro ne ha appreso almeno una qualche variante se non l’intera tecnica, associandola alle sue creazioni.
    Onestamente mi aspettavo risposte più esaustive Meku.
    Ma proviamo nuovamente a tracciare un filo logico.
    Il nome della Pergamena è la spada Immortale, ed è lecito pensare che la spada migliore di tutte sia stata creata con tutte le conoscenze che sono nella pergamena o quantomeno quelle al termine, quelle in grado di rendere immortale la propria arte.
    E cosa ha prodotto quest’arte?
    Una lama che necessita di una bara come fodero.
    Chi ha letto tutta la pergamena non potrebbe aver replicato qualcosa di quella spada e magari aver preso la sua forma?
    La bara che stavi costruendo non era per una persona adulta, no?
    Una via scomoda, ma è pur sempre la cara immortalità a cui sono tanto affezionati gli Hayate il fatto che entrambi appaiano come bambini potrebbe non essere un caso, il Coraggio è un tappo con delle inquietanti espressioni da viscidone attempato e seppure venisse danneggiato per lui ripararsi sarebbe un gioco da ragazzi.
    Riguardo le armi… il Coraggio ha un carattere davvero peculiare, credo sia impossibile che il suo stile sia indistinguibile dal tuo, ricordo cosa mi dicesti in merito agli ingredienti, ma quello stronzo lavora persone vive, che probabilmente restano tali per farne dei vestiti, lo faresti anche tu?
    Quali sono le armi che somigliano alle tue comunque?


    Prese un altro sorso.

    Se qualche risposta è presente nel periodo in cui non ricordi niente non vedo modi di renderlo accessibile se non per vie traverse, non penso comunque che possa essere qualcuno dei nostri amici in comune, l’uomo del pilastro se ti avesse toccato in passato non avrebbe sfruttato me per contattarti nuovamente, avrebbe già avuto potere su di te an che perché sei controllabile facilmente per lui.
    Ammenochè tu non gli sia stato sottratto in qualche modo.
    La mia capacità di interagire col tuo mondo interiore potrebbe essere utile ad esplorarlo, ma tutto dipende dalla natura di quell’assenza, se davvero c’è.
    Lavoravi a qualcosa che ti ha reso particolarmente celebre prima della tua dipartita?
    I mesi sono delle spade particolari e variegate che persino Kiri invidierebbe se le mettessimo a disposizione dei nostri ninja, ma nessuno di loro ha la luce del kunai che tieni in quel cassetto.
    È un arma così modesta il picco delle tue abilità?


    In caso fosse stato rimbrottato con qualcosa che alludesse al fatto che ne avevano già parlato Raizen avrebbe scosso la testa.

    Si, certo, e hai costantemente tralasciato dettagli e dato informazioni parziali.
    Forse una domanda potrebbe aiutarci se te la ponessi mediante l’interrogazione mentale: quanti allievi hai avuto, cosa hai insegnato loro?
    Permetterebbe quantomeno di identificare una zona scura, per così dire.
    Cercando di prendere invece un altro percorso invece: le nozioni nella leggenda appaiono in determinati modi, e sa essere molto precisa come cronistoria, se dai un occhiata con questo in mente potresti trovare in essa qualche dettaglio su cui ti sei arrovellato.
    I tuoi strumenti invece?
    Potrei chiederti anche questo e riuscire a visualizzarlo più chiaramente di quanto non ricordi, cosa e come lo hai usato potrebbe dirci qualcosa, certo, posto che tu abbia lavorato qui, anche se troverei assurdo non fartelo fare.
    Capire perché ti abbiano riportato in vita è la chiave di questa storia.


    Parlava tranquillamente, pur sapendo che Meku mal sopportava quelle cose anche se avrebbe cercato di sfruttare quell’onda.

    Ma parlando di cose più leggere, sei sempre stato così “solare” Meku?
    Sei letteralmente la persona con più tempo di questo mondo eppure qualsiasi interazione sociale o che non sia la forgia ti infastidisce, ormai ti ho visto interagire anche con altri oltre me, quindi non sono solo io, anzi.


    Non lo guardò direttamente in quel momento, per rispetto di qualsiasi emozione quella domanda avesse potuto causare in lui, concentrandosi invece sull’alcolico che fece roteare qualche volta sulla tazza.





    [Piccoli Problemi Grandi Indagini]



    Sorrise sinceramente a Youkai.

    Hai capito finalmente.
    Succede raramente quando cerco di spiegare qualcosa.


    Inspirò, visibilmente alleggerito.

    Saprai anche controllare la tua curiosità da ora in avanti?
    Bramare qualcosa è il modo migliore per farsela sfuggire tra le dita, ma attento, non ti dico che non devi volerlo, devi solo essere certo di non mettere a rischio il tuo presente.
    Ora poss…


    Venne interrotto mentre si alzava in piedi da un impiegato che dopo aver chiesto il permesso di entrare consegnò un biglietto.

    A volte il passato che non ci appartiene è più vero del presente che ci appartiene… e che vuol dire?

    Il tempismo di quel messaggio poi era tutto fuorchè da sottovalutare, anche perché ciò che avrebbe causato lo lasciò basito: non solo qualcuno li aveva ascoltati, ma oltre sapere che Youkai era un Uzumaki era probabilmente coinvolto nel confinamento delle sue abilità e considerando che lui non aveva mai avuto notizia delle capacità di Youkai se non di recente voleva dire che quell’individuo lo conosceva da più tempo.

    Non opporti, sarà più rapido.
    E devo esserlo.


    Allungò la mano verso la testa dell’impiegato cingendola quasi come un casco.

    Chi ti ha consegnato il biglietto?

    Ottenuta la risposta a quell’interrogazione mentale si voltò verso Youkai mentre la situazione cominciò a farsi frenetica.

    Meglio che ti metti il cappotto, e prendi qualche snack, ci servirà.
    Andiamo dagli Inuzuka, la capoclannnn….


    Rovistò rapidamente tra alcuni documenti.

    Si, non è in missione dovrebbe essere in casa.

    Prese il biglietto e lo mise in un sacchetto di plastica, due cloni erano già comparsi al suo fianco.

    Tu con me, dobbiamo far bloccare gli accessi, e dai qualcosa che hai tenuto in mano per un po' all’originale, servirà per escludere la tua traccia olfattiva.

    Avrebbe detto all’impiegato, dobbiamo allertare la videosorveglianza.
    Mentre Youkai e Raizen si dirigevano verso il clan Raizen evoco anche Kubomi, in modo da averlo pronto per ogni evenienza.

    Hey Raizen!
    Youkai!
    Era da un po' che aspettavo di rivederti!
    Ho perso alcune figurine importanti, non le ho più riviste dall’ultima volta che le abbiamo scambiate, non è che te ne sei ritrovato qualcuna?


    Youkai era solito cercare di fregarsi qualcuna delle figurine di Kubomi, ma per i draghi c’erano poche cose che importavano tanto quanto i loro averi.

    Vi arrangerete dopo, ora prendi quota Kubomi, ci sono 3 di me nel villaggio, non so a chi potresti servire per primo.

    Quando i due avessero finito le loro eventuali interazioni Raizen avrebbe spiegato il piano a Youkai.

    Siamo partiti rapidi, ma non voglio perdere tempo a rintracciare quel tipo, l’ultima volta uno mi è sfuggito sotto il naso.
    L’Inuzuka potrà seguire un eventuale traccia olfattiva e dopo avergliela commissionata andremmo immediatamente all’archivio, dovrebbero essere in grado di rintracciarti adesso che sappiamo chi eri prima realmente.
    Comunicami qualsiasi cosa e per ora cerca di non usare le catene, l’ultima volta non è stato bello.
    Ho cercato di allungarmi su qualsiasi cosa che potesse venirmi in mente, se hai suggerimenti, sputa il rospo, ma sappi che se qualcuno ti ha fatto questo favore è segno che ti conosce bene e non ho intenzione di cadere in una trappola


    Procedevano a grandi balzi, evitando la folla delle strade grazie ai tetti.

    I confini del clan Inuzuka hanno sempre un odore particolare, chissà quando se ne accorgeranno.

    Parlò a mezzavoce nonostante non avessero nessuno nei dintorni, tutti lì avevano un udito fino. Non sapeva quanto quel tentativo fosse stato efficace ma la carta era particolarmente porosa e le mani una delle zone dove l’odore del corpo si trasmetteva meglio.
    Pochi si sarebbero frapposti tra l’Hokage che andava di fretta e la capoclan, ma avrebbe comunque sbrigativamente detto che gli serviva vederla al più presto a chiunque avesse tentato di bloccarlo, trovando il tempo per un rispettoso inchino quando al suo cospetto.

    Tetsuba-san, ti va di giocare?

    Avevano una certa confidenza e sapeva che c’erano modi e modi per attirare l’attenzione della donna, generalmente funzionava bene promettere divertimento e una sgambata all’esterno, solo i più malfidenti notavano delle attitudini canine.
    Gli avrebbe mostrato il sacchetto con un mezzo ghigno, porgendoglielo con aria di sfida.

    Non so se potrai cavarne qualcosa ma so che non c’è nessuno in grado di sfuggire al tuo olfatto.

    Era bene caricare un po' l’ego in questi casi.





  12. .

    Sull'Uscio

    XI






    Hae non rispose alle parole di Asami, si limitò a fare spallucce, senza confermare ne smentire le sue parole, si mise semplicemente a braccia conserte.

    […]

    Il mercenario alle rapide indicazioni di Asami annuì, impiegandoci qualche secondo in realtà, come se soppesasse quella possibilità.

    Se non altro sarà utile non farmi riconoscere da loro.
    La tecnica della trasformazione fortunatamente è una delle basi che non mi manca anche se non la uso spesso visto come combatto.


    Sentendo la bozza della kunoichi annuì qualche volta.

    Beh, una distrazione continua non è facile.
    Non abbiamo tempo perché io possa descriverti alla perfezione il mio stile, ma ti dirò più o meno tutto.
    Evoco degli insetti, li piazzo sulle frecce che lancio e questo mi permette di dare ai dardi dei booster non indifferenti ed effetti abbastanza particolari.
    Posso renderli silenziosi, posso fargli cambiare radicalmente direzione entro 90 gradi per volta e incrementarne le statistiche, al momento con il chakra rimastomi posso evocare qualche insetto in grado di silenziare il dardo, farlo curvare e qualche altra tecnica annessa utile a questa strategia, molto utili ma anche delicati.
    Ovviamente posso attaccarci dei sigilli, ma me ne sono avanzati pochi.
    Una bomba flash, una sonora e una cartabomba con un raggio di quattro metri e mezzo.
    C’è anche qualche tecnica, ma dopo l’evocazione sarei in difficoltà ad usarne.


    Si mise a braccia conserte.

    Ovviamente lavoro dalla distanza, sul corpo a corpo me la cavo ma non brillo.
    Ma dopotutto sarebbe come tagliare una bistecca col cucchiaio avendo a disposizione un coltello.


    Dopo un eventuale risposta a qualche dubbio di asami avrebbe quindi consultato l’orologio al suo polso.

    Si sta facendo tardi, abbiamo poco tempo se vogliamo che questo piano abbia qualche possibilità di successo, poi tornerà anche l’altro e saranno in troppi.
    Spiegami di preciso cosa devo fare e cosa intendi fare tu, magari riusciamo a sfruttare anche qualcosa che non abbiamo in tasca ma soprattutto a non pestarci i piedi l’un l’altro.


    Disse mentre si guardava attorno, se gli fosse stato chiesto quanto tempo avevano avrebbe stretto i denti.

    Siamo sul filo del rasoio, dobbiamo essere fuori portata entro una decina di [Minuti], oppure essere pronti o a fronteggiare un eventuale nuova minaccia, che potrebbe essere mal messa, o dargli un contrattempo per non farla arrivare qui.
    Magari una trappola.


    Detto il suo attese indicazioni.


  13. .

    Notte da Leoni

    VI






    Il piano filò liscio, come poteva dopotutto andare storto considerando la scarsa preparazione di quell’apparato?
    Entrato nel casottino avrebbe fatto un chiaro segno alla lucertolina per annullare la sua parte della missione, indicandogli di aspettarlo fuori, a lato della casa, inspirò a fondo e guardandosi intorno si diede rapidamente da fare, prendendo a piene mani ciò che aveva programmato di prendere e di fatto svuotando il piccolo tesoretto.
    Quando uscì dalla casa la lucertola lo aspettava, per poi iniziare a seguirlo di soppiatto ad una distanza di una decina di metri, si sarebbe ricongiunto con i due rettili solamente una volta fuori dalla vista del duo. [Nota]

    Bene.
    Il piano direi che è andato meglio del previsto.


    Quella faccia da sfigato non si è fatto vedere nei dintorni, quindi sono sceso qui.

    La montagna annuì.

    Bene, continua a sorvegliare e inizia a seguirmi solo quando vedi che mi sposto.
    Direi che è bene procurarsi un po' di tempo extra.
    Tutto questo indagare ci ha fatto sprecare tempo e non vorrei che l’originale si allontanasse troppo, l’avevo già messo in guardia, ma voglio mettermi in una botte di ferro, tanto non avrà problemi a perdersi tra la folla e fare qualche passo indietro, non sarei così stupido da procurarmi un compagno di viaggio che si insospettisca se devo separarmi.


    Un unico sigillo, quello del serpente, e una cristallina connessione mentale si sarebbe aperta con l’originale. [ST1]

    Torna indietro.
    Ho il necessario, soldi e un libro contabile, ci incontreremo a metà strada.


    L’originale rispose positivamente e si fermò, consapevole che qualche centinaio di metri separava il clone dalla dissoluzione, anche se i soldi erano indubbiamente al sicuro considerata la presenza di Kubomi.
    Se qualcuno avesse chiesto del perché tornasse sui suoi passi avrebbe semplicemente detto di doversi assicurare che i suoi amici fossero partiti per la stessa direzione.

    Tranquilli, mi riunirò a voi in breve, non ci sono tante strade che escono dal porto, e questa è l’unica che fa per questa direzione, inoltre un gruppo così nutrito non sarà difficile da rintracciare, anche per me.

    Sorrise bonario e senza attendere risposte si sarebbe allontanato verso i capanni del porto trovando il clone e le evocazioni, il passaggio di informazioni sarebbe stato istantaneo e avrebbe procurato un sorriso a Raizen.

    Che pollo.
    Bravi a entrambi.


    Disse rivolto alle due evocazioni che avevano seguito le indicazioni alla lettera.

    Ma non abbiamo finito.
    Questo libro è solo una parte di ciò che possiamo ottenere.


    Ne strappò quindi una pagina, l’ultima, e dopo averla memorizzata l’avrebbe passata a Kubomi.

    Devi cercare l’esattore, cercalo dall’alto però, meglio se non vieni notato, se riesci Ssalhowie dagli una mano.
    Quando lo troverai mostragli questo foglio e digli che se rivuole i soldi per non ritrovarsi la testa su qualche picca deve seguirti senza fare storie e nessun tipo di cenno.
    Ha tempo per un unica cosa: scrivere un messaggio che verrà consegnato da Ssalhowie, un messaggio che leggerai e ti assicurerai che non contenga richieste d’aiuto, al minimo sospetto che siano presenti digli che i soldi sono appesi ad un sottile filo che li porterà dritti dritti sul fondo del mare.
    Se ci saranno problemi cerca di fare quello che farei io, ormai sai come mi muovo.
    Tu invece Ssalhowie una volta che riceverai il messaggio corri a consegnarlo, ma fai il giro lungo e faglielo cadere sulla testa arrampicandoti sul tetto.
    Quando lo leggeranno torna pure da noi, sicuramente ci riposeremo per la notte, quindi prenditela con comodo e se ne hai bisogno caccia pure qualcosa, altrimenti conserverò io qualcosa per voi.
    Ma mi raccomando non fatevi vedere dentro il campo, restate solo nei dintorni e nascondetevi, vi raggiungerò io quando necessario.


    La lucertolina però era evidentemente piccola e una delle sue principali attenzioni era per il cibo, comprensibile visto che ormai era da qualche ora sul campo.

    Va bene, smezzatevi un po' della mia carne secca, porto solo questa con me per le emergenze, siete fortunati che non ho mai perso questa abitudine.
    E non provate a dire che non è buona, la pago un occhio della testa, non fanno più ste cose al giorno d’oggi, il cibo da poveri richiede tempo ed è diventato da ricchi.


    Certo, Kubomi non l’aveva chiesta, ma sapeva che darla ad uno solo avrebbe creato non poca invidia.

    A dopo.

    Con quel carico di liquidi ben occultato dalla trasformazione quindi si sarebbe messo sulle tracce ben evidenti dal gruppo e si sarebbe unito alla coda.
    Se qualcosa fosse andato storto sarebbe stato Kubomi a prendere soldi e libro per portarli a Raizen, compito semplice per lui visto che nonostante tutto era ben preparato rispetto al livello di quei semplici civili, forse anche più rapidamente grazie alle sue abilità di volo. Nonostante quel contrattempo i piani sarebbero continuati come organizzati dal Colosso con Kubomi che compiendo lunghi sorvoli sul porto avrebbe prima o poi identificato l’esattore, anche perché consapevole grazie alle informazioni aggiuntive date da Raizen che svolgeva il suo lavoro in determinate zone.
    Quando lo avesse identificato, appena notato che non era in compagnia si sarebbe buttato in picchiata sulla sua spalla, raggiungendolo in un attimo.

    SSSssssalve esattore Chan.

    La carta che si srotolava davanti al naso probabilmente l’avrebbe fatto impallidire col suo contenuto.

    Meglio essere discreti e fare quello che ti dico, non trovi?
    Se qualcuno chiede di che sono un tuo animale da compagnia.
    Anche la lucertola, hai una passione per i rettili dopotutto.


    Aveva imparato bene.
    Avrebbe riportato le istruzioni e le minacce di Raizen mentre lentamente avvolgeva il suo corpo serpentino attorno al collo dell’esattore che poco prima tremava come una foglia solo per un contrasto con un marinaio, figurarsi se all’orizzonte si fosse distinta la minaccia di un ninja.

    Mi hai capito bene?
    Non devono sospettare, devono aspettare qui il tuo ritorno, se ci seguono ne farai tu le spese, o meglio, coloro a cui devi i soldi.
    Forza, scrivere, march!


    Gli piaceva quel ruolo, non capitava spesso che fosse lui a dare ordini.



    [Ore Dopo...]



    Al campo Raizen comprese quanto era stato giusto prendere delle precauzioni mentre indagava sulla voce al suo interno, al rilascio del demone non fu solo il chakra dello stesso ad arrivare, qualcosa si mischiò in quel flusso, amplificando sensazioni che da tempo aveva domato. Sensazioni che ormai non appartenevano ne a lui ne al demone, anche se non era totalmente perso in quella coscienza come quando venne ingannato dalla volpe quando questa venne sigillata in lui, si rese conto che il rischio di scuoiare vivo qualcuno era ben presente. Ma non solo. Non era solo quello. La quantità di potere che arrivò era amplificata tanto quanto quelle emozioni e se non fosse avvezzo a veicolare mostruose quantità di potere ne sarebbe probabilmente rimasto totalmente inebriato. Ripresosi senza danni o strascichi, notò che attorno a lui aveva lasciato qualche segno.
    Resosi conto dell’orario avrebbe generato un clone che, attento a non farsi scoprire, avrebbe preso il giro largo, per tornare indietro sapendo che se tutto era andato per il verso giusto avrebbe trovato ad aspettarlo Kubomi e la lucertola di Febh.
    L'originale sarebbe invece ritornato all’accampamento, pensando tra se e se che avrebbe dovuto comunicare a Febh gli esiti di quell’esperimento, e mentre era immerso nei suoi pensieri, in procinto di dirigersi alla sua tenda venne fermato dal capitano.
    Sospirò, contrito.

    Mi dispiace arrecargli pensieri capitano, non è facile dormire per me… non lo è mai, quando dormo vengo inseguito dai miei ricordi e se mi sveglio... cammino... scappo, mi è rimasto il vizio da quando non riuscivo a sopportare il silenzio di casa mia.
    Non pensavo ci fossero restrizioni di sorta.


    Sorrise un poco, nel modo in cui avrebbe sorriso qualcuno che confessava una routine che durava già da troppo tempo, e notando che veniva osservato dal nobile fin troppo attentamente, con la scusa di cambiare piede d’appoggio si sarebbe leggermente girato, rendendo impossibile leggere il suo labbiale, gli sarebbe interessato a sufficienza da spostarsi?
    O aveva altri modi per sapere cosa diceva?

    È un abitudine che torna utile...come pensi che sia stato in grado di recuperarvi ieri?

    Avrebbe successivamente annuito al sentire dell’urlo della creatura.

    L’ho sentita.

    Avrebbe detto con la faccia preoccupata, memore di un vivo terrore.

    L’ho sentita e i Kami mi assistano l’ho anche vista, non me la sono fatta sotto solo perchè credevo ne sentisse l'odore.
    Era simile ad un grosso lupo, della stazza di un orso, ma non ho avuto il coraggio di avvicinarmi da solo per vedere meglio.
    Non sembrava una di quelle cose da cui le mie camminate mi avrebbero aiutato a correre via, se non fossi stato allarmato dal suo stesso urlo probabilmente mi avrebbe sorpreso e sbranato.
    Non so se stia inseguendo noi, se questo sia il suo terreno di caccia o ce ne siano altri, ma sarà ben difficile che io mi allontani dal campo in futuro, e se vogliamo arrivare tutti a destinazione sarà bene mettere qualcuno di guardia fino a che resteremo vulnerabili.
    Io dormo già poco di mio, farei volentieri i primi turni se fosse necessario, ma se posso dare un suggerimento è bene sbaraccare rapidamente da qui, io non mi attarderò di sicuro oltre.
    Sa dove trovarmi in caso.


    E così dicendo si sarebbe diretto verso la tenda con la scusa di recuperare le pochissime dotazioni che gli erano state fornite per la notte.
    Intanto Il clone sarebbe giunto dalle evocazioni con un largo sorriso, Kubomi sarebbe stato vigile e pensò di mantenersi ad una certa distanza dal campo, circa un centinaio di metri ma non troppo lontano dalla via principale, pronto ad allontanarsi ulteriormente se qualcuno allarmato dai problemi notturni avesse potuto scoprirli per caso.

    Buongiorno cari.
    Allora che ne dici, possiamo scambiare quattro chiacchiere?


    Prese di tasca una moneta e piegandola tra le dita in quattro con la stessa facilità con cui un uomo normale piegava una lamina di rame gliela mise in mano.

    Io direi che puoi dirmi dove vanno quei soldi, a chi vanno e come li spende.
    Chi c’è dietro?
    Chi organizza tutta questa storia?
    Stai ben attento, se qualcosa non mi torna quello che ho fatto alla moneta prima lo faccio alle tue dita poi ti strappo a forza i ricordi dal cervello, e farò in modo che non sia piacevole.
    Scegli tu, veloce e indolore oppure veloce ed estremamente doloroso.


    Sorrise e girò leggermente la testa di lato, mettendo la mano come per amplificare il padiglione auricolare: si aspettava di sentir tanto.




  14. .

    L'Arena

    V






    La Montagna annuì grave alle parole di Liu Bei.

    Un po' ci speravo, immaginavo qualcosa di similare ad un sensitivo, non so se già tra i bushi esistevano le persone capaci di percepire il chakra.
    Le vostre risposte però ci dicono che qui potrebbero essere giunte persone prima e dopo un momento X, quale che sia la causa di questa anomalia come mai siamo giunti qui in tempi differenti ma soprattutto, l’ulteriore scostamento si è verificato in un ipotetico atterraggio o prima?
    O addirittura siamo stati pescati in dei periodi più o meno differenti?


    Pensieri ad alta voce, nulla più.
    Il discorso si sarebbe chiuso con un sorriso di compassione verso Shotaro, scosse anche leggermente la testa ma non replicò, quell’uomo era molto probabilmente destinato a morire solo, e da un certo punto di vista poteva anche dispiacergli. Non era ben chiaro se lui avesse scelto quella strada o se quella strada avesse scelto lui, ma fino a che non fosse stato un suo diretto avversario avrebbe sperato o che morisse nella totale ignoranza e incapacità di apprezzare il prossimo o che si redimesse in tempo per non morire in qualche angolo dimenticato del mondo.

    Quindi non può solo avanzare, se sbaglia può anche regredire, se venisse ingannato potrebbe quindi cercare di assorbire qualcosa in grado di indebolirlo.
    Questo è incoraggiante, tanto quanto è scoraggiante che ogni incontro con lui sia una roulette.
    Farci dominare?
    No, questo no.
    È un processo lento, ma stiamo capendo le armi, Oni è una minaccia al momento ancora fuori portata, ma stiamo riuscendo a distruggerle.


    Un affermazione sicuramente incoraggiante per Liu Bei.

    E se uno come te è certo di qualcosa direi che nonostante tutto posso fidarmi.
    Anche se non sapevo che ci fosse una competizione in tal senso, evidentemente hanno cercato di allungarci le mani e ne sono usciti con un pugno di mosche, per loro qualsiasi contributo è valido, immagino che le armi per loro siano solo un concorrente che non vogliono tra i piedi.


    La teoria di Liu Bei univa parecchi punti, e se fossero stati a conoscenza della singolare posizione del Tengu forse avrebbero avuto ulteriori conferme, ma ancora qualcosa restava fuori: lui non stava usando niente e a memoria sua poteva si avere qualche aberrazione rispetto ad un normale ninja, ma niente di riconducibile ad un alterazione temporale e men che meno manifestava il chakra quando era finito lì.

    Resto ancora io come incognita.
    Voi siete qui in quanto anomalie, ma se non c’è traccia di anomalie in me che ci faccio qui?
    Ci sono altri criteri, ma continuare ad arrovellarsi per ora è inutile.


    Annuì in segno di saluto allo Tsukikage e si separarono per il breve incontro con Youshi.

    L’ho perso ormai di vista, altrimenti l’avrei fatto non posso cercarlo in lungo e in largo, darei nell'occhio e se un sensitivo vedesse un jinchuriki qui credo che avremmo qualche grana.
    Se sai dove è andato posso lasciarti qui un clone e potrai dargli indicazioni in merito… che poi dove diavolo aveva fretta di andare?
    Sappiamo a malapena cosa sta succedendo qui ed è partito per chissà dove.
    Mah…


    Lasciato il clone, se Youshi fosse stato in grado di renderlo utile, si sarebbe quindi spostato verso il centro di comando, trovando in Liu Bei la risorsa necessaria per superare il duo di cetrioli che gli sbarrava la strada. L’ingresso nella sala fu ben più sorprendente di quanto non si aspettasse, sapeva infatti che la donna di Iwa molto informata poteva essere esattamente chi si rivelò di essere: Maya Orihara, ma non sapeva del secondo elemento, biondo a giudicare da quella fastidiosa visione in bianco e nero.

    Quindi sei qui da due giorni…

    Interloquì a mezza voce, prima di continuare nel medesimo tono intenzionato a non farsi sentire da tutti.

    Ci presenteremo a modo dopo, non scappare,
    Liu Bei guarda se lei è un anomalia e… l’altro chi è?


    Chiese ad entrambi, a Maya per sapere della sua identità e a Liu Bei per sapere della sua condizione in quella sacca temporale.
    I suoi occhi dardeggiarono per la sala, appuntandosi l’accompagnatrice di Hagemono come anche il volto dell’uomo dal fisico imponente, almeno quasi quanto il suo.

    L’arma che avete visto fa parte di una tecnologia che studio da tempo insieme al mio collaboratore Liu Bei, anche se sarebbe più adatto chiamarla Arte più che tecnologia, in quanto risultato di abilità umane più che di reale processo tecnologico replicabile da chiunque.
    I primi ritrovamenti sono antecedenti alla guerra, ma parlerò specificatamente di questo esclusivamente con lei Hagemono in quanto coinvolti i draghi, dopo averne compreso l’uso è diventato il mio impiego principale studiarle, ma nessuna di esse è presente entro i confini di Konoha, cosa che mi ha spinto a muovermi costantemente in incognito in tutti gli altri villaggi, sia quelli ora uniti che non, cosa che rende difficile rintracciarmi.
    Ho lavorato duramente ma rallentato dalla complessità di una storia volutamente occultata ma che ha avuto origine ad Iwa, migliaia di anni fa.


    Si guardò attorno cercando di capire l’attenzione di chi aveva.

    Quella che ha attaccato il porto è una di sette armi, la più forte, ciò che si è visto infatti è a malapena una frazione di ciò che potrebbe scatenarci contro, ma è bene comprendere che il termine arma è riduttivo visto che è stata realizzata con tecniche che hanno permesso di aggregare tra loro creature viventi dai poteri quasi concettuali.
    Prima di calarci sui dettagli però è importante capire con chi condivido questo luogo, l’Oni, il nome con cui si identifica l’arma, si sta dirigendo in terre nemiche in questo momento, in un punto ben preciso che non rivelerò a cuor leggero e non abbiamo ben chiare le sue intenzioni.
    È la sua base?
    È controllata al momento dai cremisi?
    Sappiamo che è su questa terra da ben prima che i cremisi stessi potessero formarsi come organizzazione, ma non abbiamo certezza che al momento loro non la controllino, in tempi meno tumultuosi infatti abbiamo potuto rintracciare la posizione di alcune armi e sono in territori su cui hanno avuto particolare urgenza di stabilizzarsi.
    È per questa ragione che chiedo, una volta informato delle identità e delle intenzioni degli elementi estranei al consiglio che io possa conferire con quest'ultimo a porte chiuse, le informazioni che porto sono pericolose e sarebbe molto semplice sfruttarle contro l'alleanza.


    Parlava con voce chiara e possente, quella di chi aveva certezze e convinzione nei suoi mezzi ed era assai complesso cogliere nel suo portamento qualsivoglia tipo di fragilità, quel tempo forse non gli apparteneva ma quel ruolo si.




  15. .

    La Casa dei Risparmi

    V






    Il clone osservato l’evolversi degli eventi comunicò sia la sua posizione che il tempo necessario ad un indagine in modo che l’originale potesse avere cura di mantenersi entro una certa distanza, attardandosi pure se necessario, visti i tempi di quello spostamento con le sue capacità avrebbe difficilmente dato nell’occhio seppure si fosse dovuto spostare al massimo della sua velocità.
    Il suo turno di osservazione diede ben poche informazioni. Le due guardie non sembravano troppo esperte ma non lasciarono la soglia della porta un solo istante incustodita. Nessun segno particolare, nessuna esitazione, l’esattore arrivava, quelli aprivano senza domande e basta.

    Ho a che fare con degli imbecilli o sono dei sensitivi?

    Impossibile per lui fidarsi della prima sensazione, quindi si voltò dalla lucertolina di Febh che aveva il non indifferente vantaggio di essere assai più discreta di un drago.

    Hei piccoletta, che ne dici di andare a dare una sbirciatina in quel piccolo edificio?
    Affacciati discretamente dalla finestra, una di quelle che non rientrano nella visuale delle guardie, penso ti basti andare di lato all’edificio o dietro.
    Io intanto cercherò di entrare dal davanti, se riceverai un mio segnale però prendi un sasso e sfonda il vetro per entrare e prendere dei documenti che si trovano sopra il tavolo, ma meglio se si sfrutta una finestra già aperta.
    Se non ricevi segnali aspetta e vedremo dopo che fare, mi raccomando, passi abbastanza inosservata ma è meglio prestare un occhio a non attirare l’attenzione.
    Il segnale sarà “attenti a quel topo”.


    Prima che potesse partire Raizen l’avrebbe fatta aspettare, evocando Kubomi e facendogli segno di fare silenzio.

    Rrroger!

    Disse sottovoce mettendosi sull’attenti, quando Raizen chiedeva silenzio c’era sempre da sigillare la bocca e ascoltare con attenzione. Ci volle qualche istante perché il piccolo rettile potesse guardarsi attorno e dopo una rapida analisi accorgersi che c’era anche un lontano parente, mise una mano in parte alla bocca per nascondere il labbiale e parlò all’orecchio di Raizen.

    Ma hai stretto un contratto con un altro clan?
    Sembra proprio strano e particolarmente molliccio… e poi quelle zampe così grandi rispetto al corpo tozzo…


    No, no.
    È una lucertola Kubomi.


    Ma guarda come è agghindata e pasciuta, e poi percepisco anche un po' di chakra in l…

    Si, si, perché è un evocazione di Febh, saprà rendersi utile.

    Ahhh, quelle lucertole!
    Le antiche badanti… ogni tanto sento parlare di loro, non capisco perché siano così tanto rancorose, siamo stati dei signori dal tatto e la modestia impeccabili, erano quasi nostre pari nonostante la nostra natura.


    Era evidente dalla postura che aveva assunto e dal tono smorfioso che quella dei draghi era una di quelle nature un po' diverse, quelle che ti mettevano un po' al di sopra degli altri.

    Più tardi riparleremo di questa tua natura, adesso dammi un occhiata a quei due tipi e dimmi qualcosa su di loro.

    Si abbassò tra qualche ringhiera e qualche avanzo di legno e li osservò.

    Brutti e un po' cenciosi.

    Sul loro chakra.

    Brutto e cencioso pure quello.
    Sembrano dei normali civili, è probabile che siano lì per tenere le armi in mostra che per altro.


    Raizen si meravigliò leggermente.

    E invece pare che io abbia a che fare con degli stupidi.

    Era evidente che a nessuno li intorno passasse neanche per l’anticamera del cervello che un ninja potesse farsi vivo.

    Puoi partire lucertoletta, prima dimmi chi sei delle tre però, Ssalhowie, Ssaldewey o Ssallouie?

    Appena saputo come si chiamava avrebbe annuito e l’avrebbe lasciata andare.

    Tu Kubomi devi andare a cercare l’esattore, devi tenerlo sott’occhio, a breve con una trasformazione prenderò la sua faccia così saprai di chi si tratta, quando interagirò con le guardie potrai sentire anche la voce casomai ti servisse a conferma.
    Forse è meglio sorvegliare dall’alto questa zona anziché cercarlo, va fermato prima che le guardie possano vederlo.


    A quel punto avrebbe preso le sembianze dell’esattore e curandosi di tornare da dove questo si era allontanato si sarebbe avvicinato alla porta, aveva visto che portava con se sempre contanti per cui ne avrebbe replicato anche l’eventuale sacco, i suoi modi di fare non sarebbero stati un problema, come anche l'andatura, l'aveva osservato a sufficienza. [Recitazione]
    Dopo i dovuti convenevoli, replicati interfacciando più di un interazione e non ripetendone a specchio una già sentita ammenochè l'esattore non pronunciasse sempre quella , si sarebbe fatto aprire la porta, sperò per loro che filasse tutto liscio.
    Se fosse riuscito ad entrare e niente avesse attirato la sua attenzione avrebbe rapidamente fatto razzia dei documenti e visto che tutto sommato non apprezzava quel tipo di estorsioni avrebbe individuato le mazzette con le banconote di taglio più elevato e le avrebbe messe tra il petto e la maglia insieme ai documenti, di fatto imbottendosi.
    Se fosse stato troppo vistoso una buona trasformazione l’avrebbe fatto rientrare nella giusta taglia.






    /OT/ ho volutamente evitato di fare la parte della possessione come suggerito da Cube /OT/
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