Votes taken by Waket

  1. .
    Uffa ma a voi vengono tutti fighi ç_ç ho provato con la mia seconda pg (in arrivo)

    vipychibi_by_wakettina-da3w2vv
  2. .
    bennychibi_by_wakettina-da3vc9f
  3. .
    CITAZIONE
    Cannella
    Comunque mi piace (la storia della tua pg), soprattutto la cosa dei vincoli!
    Waket
    la fobia dici?
    Cannella
    Sì!
    Waket
    ecco, se lei era al tuo posto al corso base impazziva
    non ci ragiona più se viene bloccata (da corde o simili)
    Cannella
    Il terrore puro ahaha
    Io devo ancora decidere bene di cosa avere paura
    Il fuoco mi sembrava troppo banale
    Waket
    beh, è banale per un ragno
    però un ninja spaventato dal fuoco è inusuale
    Cannella
    A meno che tu non ci abbia perso un braccio e mezza faccia ahaha
    Sarà bellissimo andare in campeggio, io e te...io che smatto per il falò, te per il sacco a pelo ahahaha

    Bello avere Pg sani di mente
  4. .
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  5. .
    Cannellino!
  6. .
    Già il fatto che molti vogliano aumentare il numero fa credere che sta cosa delle restrizioni stia "stretta". Forse è meglio puntare verso un altro tipo di soluzione

    Inviato tramite ForumFree Mobile



    Edited by Waket - 13/5/2016, 13:16
  7. .

    Addestramento mistico

    III - L'arte dell'arrangiarsi



    Confuso e spaventato, non trovò sollievo nel sapere che Gassan, colui che lo aveva trovato, era... un bastone. E nemmeno sentir parlare di ninja della Foglia lo aiutò molto. La cipolla gli rimbalzò sulla testa senza scatenare reazioni, se non la sua faccia sbigottita, ormai immobile da qualche minuto, mentre cercava di assimilare quelle assurde informazioni. No, forse chiedere aiuto proprio a lui non era stato un colpo di genio. Ma non aveva alternative.

    Ninja della foglia... Ripetè, incredulo, pensando al bastone e fissando la cipolla ora posata sul pavimento.

    Sanjuro parve brillare per un istante quando udì la richiesta d'aiuto del ragazzo, emozionato dalla cosa, forse troppo, tanto che si prese la responsabilità di addestrare Youkai; quest'ultimo dopo aver sentito le sue parole ed aver capito che sarebbe stato lui a curarlo e rimetterlo in sesto, invece di portarlo nell'ospedale più vicino, sbiancò, balbettando e gesticolando, cercando nuovamente di alzarsi in piedi, in maniera fallimentare:

    U-un momento, io intendevo... Aiuto nel senso casa. Portarmi. Insomma. E-ey, Sanji? Sanjurello? Aspè, hai detto ninja, non guerriero mistico, non sono sicuro di... Gassan, digli qualcosa!

    Fu tutto inutile. L'albino si arrese, l'entusiasmo dello sciamano gli avrebbe impedito di ribellarsi in alcun modo. La sua unica missione ora era cercare di sopravvivere alle sue cure.
    Controllate tutte le ferite, Sanjuro se ne prese cura in maniera minuziosa, facendo un bendaggio ben curato e minuzioso. L'unico problema era il fango e putridume usati al posto di un disinfettante e bende che parevano più pelli di animale malamente scuoiati; a nulla servirono le imprecazioni contro l'igene, e le sue battute sarcastiche venivano prese come complimenti dallo sciamano.
    Il primo giorno venne dedicato al riposo. Si fa per dire, poichè la salute già precaria del ragazzo non fece che peggiorare date le infezioni provocate dal bendaggio. Gli impacchi freddi erano l'unica cosa a dargli un leggero senso di sollievo, non trovando pace tra attacchi di nausea e un mal di testa che lo costringeva a restarsene disteso, il minivo movimento pareva letale, per non parlare dei rumori troppo forti che sembravano rimbarzargli in testa per ore. Durante la sera, al cambio del bendaggio, lo sciamano iniziò a parlargli del chakra e di come sfruttarne la forza, argomento che venne in parte offuscato dal ragazzo che immaginava di strozzare il suo salvatore, affogandolo nella palude innevata. Youkai si fece poi raccontare della terra ninja, dei quattro villaggi, dell'Accademia, e di tutto ciò che un ninja in erba avrebbe dovuto sapere. Nonostante la testa gli pesasse come il marmo, riuscì ad assimilare tutte le informazioni necessarie, addormentandosi esausto.
    Il secondo giorno non iniziò in maniera differente, la colazione con cui venne accolto pareva avere lo stesso odore e consistenza della "crema" usata per rattopargli le ferite. Con lo stomaco vuoto, disidratato a causa della nausea del giorno precedente, si sforzò in ogni modo nel bere la sbobba, con lo sciamano che, orgoglioso, descriveva con minuzia le sue ricette, rischiando di fargli rimettere qualsiasi cosa avesse appena ingerito. Dopo la meditazione mattutina, dove Youkai riuscì, soprattutto grazie ai suoi ricordi latenti, a capire come iniziare a sfruttare il chakra, Sanjuro lo accompagnò verso il campo d'addestramento, una sorta di giardinetto di quella baracca, dove vi era un manichino raffigurante un busto d'uomo, rovinato da vari colpi di armi.

    E quello? Che ti ha fatto per meritarsi un busto personalizzato nel tuo giardino?

    Durante l'allenamento, insistette per farsi raccontare la storia. Non ricordare del suo passato non gli impediva di curiosare in quello altrui. Che fosse riuscito a convincerlo o meno, avrebbe comunque seguito l'addestramento, nulla più di un semplice tiro al bersaglio, dopo tutto quel tempo in stasi doveva riallenare vista e precisione. Dal borsello che Sanjuro gli aveva dato, prese un paio di spiedi rudimentali, scagliandone coon scarsa precisione uno verso la fronte, uno verso il petto, ben centrato, ed un terzo puntando all'occhio. Sanjuro gli spiegò la funzione degli spiedi, indicandogli i punti precisi dove avrebbe dovuto colpire, e spiegando che quel tipo di arma puntava a zone molto delicate. Annuendo, prese tre spiedi, lanciandone prima due, uno per mano, entrambi dritti negli occhi, ed uno alla gigulare esterna. Lo sciamano lo spronò a continuare, istruendolo sui punti vitali migliori nei quali colpire, e Youkai sentiva una certa affinità con i suoi discorsi, credendoli istintivi quando perlopiù si trattava di ricordi annebbiati.
    Il terzo giorno l'albino ebbe molte difficoltà nell'alzarsi in piedi, sentiva la febbre peggiorare e gli impacchi dello sciamano non aiutavano.

    Amico, hai tutta la buona volontà di questo pianeta, ma se continui così finirò per lasciarci le penne.

    Approfittando di un uscita di Sanjuro, probabilmente per far scorta di "mistiche spezie" o convocato da qualche pazzoide, Youkai ebbe un po' di tempo per agire da solo. Con sforzi disumani, trattenendo la nausea e trascinando a fatica il suo debole corpo, uscì dalla capannina, deciso a pulirsi le ferite e magari procacciarsi del cibo vero. Armato con i suoi kunai arrugginiti ed una lancia ricavata da un ramo, presa in prestito dall'attrezzatura dello sciamano, si inoltrò non troppo distante dalla casupola. Dopo solo mezz'ora passata a vagare al freddo, intravide qualcosa tra la neve, ed avvicinandosì trovò quel che restava di una volpe, probabilmente attaccata da un lupo o un altro animale, morta da almeno un paio di giorni. La poca carne ancora attaccata all'animale era ricoperta da larve bianchicce che se ne nutrivano con avidità. Youkai rivoltò l'animale, cercando anche solo un quadratino di carne commestibile, ma tutto quello che riuscì ad ottenere fu far scivolare qualche vermetto sulla mano. Mentre, arreso, fissava le creaturine quasi fosse indeciso se mangiarsele o meno, notò che una delle larve, scorrendo sulla sua mano, andò a cibarsi di uno dei suoi taglietti sulla mano, più precisamente di piccoli frammenti di pelle morta, evitando accuratamente il tessuto vivo. Fece scorrere più volte lo sguardo sul cadavere della volpe e sulle creaturine striscianti.

    ...E' una follia.

    Per un istante gli si annebbiò la vista, ricordandogli la precarietà della sua salute. Non sarebbe sopravvissuto un altra settimana a quel trattamento. Dopo lunghissimi minuti di esitazione, si morse il labbro, trascinando metà del corpo della bestia verso la casupola.

    Ma anche la mia unica speranza.

    Sfruttando la neve fresca, si tolse tutte le bende, ripulendosi dalla mistura e fissando con un conato di vomito le larve. Facendosi coraggio, li posò sulla ferita più grande, malamente rattoppata, lasciando che si cibassero dei tessuti marci, senza il pericolo che si accanissero su quelli vivi. Si ricoprì di bende lasciando che agissero, cercando di ignorare quell'orrendo formicolio che i movimenti e i morsetti delle creaturine gli provocavano. Si premurò di nascondere il cadavere della volpe non troppo lontano dalla casupola, gli sarebbe servito per i giorni successivi. Quando Sanjuro tornò, dato l'indebolimento del ragazzo, che usò la febbre come scusa, si limitarono ad una "deliziosa" cenetta a base di sbobba verdognola e una lunga sessione di meditazione, dove Youkai dovette trattenersi come non mai nel trattenersi dallo strapparsi le bende di dosso e liberarsi di quelle creature.
    Il quarto giorno il ragazzo si sentì decisamente più in forma, senza la verde sbobba passata ad infettarlo per tutta la notte. Al contrario, si accorse che le larve avevano fatto il loro dovere, togliendo tutto o quasi il tessuto infetto, facendo sì che la ferita si cicatrizzasse in fretta. Uscendo di nascosto, si premunì di togliere ogni singolo insetto dalla ferita, e sarebbe tornato da Sanjuro fingendo di finire di togliersi le bende, giustificando l'assenza della verde melma in un ottimo ed efficace assorbimento curativo della sostanza da parte del suo corpo. Nonostante il "maltrattamento", aveva capito che lo sciamano era solamente un po' suonato, credeva davvero a quel tipo di guarigione; ergo, non gli avrebbe mai rivelato il suo imbroglio. Certo, gran parte del motivo non era il fatto che Youkai fosse intenerito dalla sua bontà, quanto la paura che lo costringesse ad avvelenarsi "in buona fede", ma sono dettagli. Dopo ogni bendaggio, di nascosto sarebbe uscito a ripulirsi dall'impasto verdognolo, ricoprendosi poi con le bende pulite come meglio poteva. Finito l'allenamento mattutino, il ragazzo intagliò e costruì un arco di fortuna col materiale trovato nella capanna, con tanto di freccie improvvisate, uscendo nel pomeriggio per testarlo, restandosene però nei dintorni come ordinato da Sanjuro. Si papà, resterò dove tu possa vedermi. avrebbe detto, prima di fuggire fuori, alla ricerca di cibo. Con pazienza, riuscì ad intravedere una coppia di lepri, anch'esse alla ricerca di cibo nella palude nevosa. Restandosene quatto quatto, si premonì di restarsene a distanza di sicurezza. Tese l'arco, mirando con cura al petto di una delle lepri, lasciando scoccare la freccia. La scarsa fattura di quest'ultimo non gli diede una precisione sufficiente, e l'unico risultato che ottenne fu quello di allertare il conigli. Dimezzando la distanza con uno scatto, usando un po' di chakra per paura di perdere la preda, azzerando le distanze e colpendolo con un deciso gesto del suo kunai arrugginito nel petto. La seconda lepre se la diede a gambe, ma Youkai non ci badò. Quasi perse il fiato, incredulo ed emozionato, alla vista della sua prima preda catturata con successo. A scapito di qualsiasi cosa gli avesse detto Sanjuro, quella giorno si sarebbe mangiato la sua meritata lepre, con la scusa del dover variare la dieta per un ottima decisione. Durante il resto del giorno se ne sarebbe rimasto nella casupola, scuoiando con cura l'animale e pulendone la pelliccia. Prima di andare a dormire, avrebbe utilizzato per una seconda e ultima volta le larve, lasciando che per tutta la notte eliminassero ogni traccia di tessuto ormai morto, liberandosene la mattina dopo una volta per tutte.

    Beh, grazie per l'aiuto, ma a mai più rivederci. ...Uuuugh. Un brivido gli percorse la schiena, ripensando a quell'orrenda sensazione. Se non altro le ferite sarebbero guarite in maniera impeccabile.

    Durante il quinto giorno la meditazione risvegliò uno dei suoi poteri latenti. Tra le mani gli si formò una sferetta
    Fumo Solido
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Serpente, Tigre, Serpente, Tigre (5)
    L'utilizzatore può emettere sfere di fumo di 10 centimetri con consistenza solida e colorito grigiastro. All'impatto contro una superficie solida questa provocherà una fiammata di potenza 15 nel raggio di 1,5 metri, che divamperà velocemente; può causare Bruciature (DnT Leggera). Ogni lancio richiede uno slot azione/tecnica; la velocità è pari alla Forza dell'utilizzatore. Ogni sfera lanciata con lo stesso slot azione non incrementa il danno ma l'area d'effetto.
    Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso ogni sfera )
    [Sfere Massime: 1 per Grado]

    [Da studente in su]
    di fumo, che levitò per qualche secondo; non appena se ne accorse, la lanciò via per la sorpresa, scatenandone la fiammata non appena toccò terra, che fortunatamente si dissolse in un lampo. Incuriosito, spronò Sanjuro ad aiutarlo con quella tecnica, puntando stavolta al manichino al posto delle armi. Concentrò una palletta alla volta, lanciandone una alla testa ed una più rapida al petto. Pareva entusiasta della sua nuova scoperta, passò tutta la mattina ad allenarsi con quelle pallette, dovendo però smettere a causa dell'alto consumo di chakra. Dopo un breve riposo, uscì per cambiare le bende, trovando però una brutta sorpresa. Un lupo, affamato, attirato dall'odore della carne della volpe, ringhiava a pochi metri da lui. Il ragazzo tenne ben stretto il suo arco. Aveva paura, sì, ma riusciva comunque a restare teso, senza che la paura lo indebolisse o facesse tremare. Nessuno dei due si mosse, entrambi parevano aspettare una mossa falsa dell'altro, girandosi in tondo come avvoltoi. Fu Youkai che, alzando il braccio dietro la schiena per prendere una delle freccie, fece agitare la bestia che gli si scagliò addosso, saltandogli sul petto e costringendolo a mettere l'arco tra lui e la bocca del lupo, facendo sì che mordesse l'arma; la spinta però lo fece cadere a terra. Il morso del lupo ruppe il fragile arco di legno malconcio, rendendolo inutilizzabile. L'animale tentò di mordergli il collo, morso che venne parato dal braccio di Youkai, ma dopo aver affondato un secondo morso, stavolta alla spalla, trovò una brutta sorpresa: il ragazzo lo subì stringendo i denti, e conficcò una delle freccie, ben salda nella mano, nella tempia del lupo, uccidendolo all'istante. Non appena si rese conto della morte dell'animale, tutti i muscoli si rilassarono, ed il ragazzo abbandonò la testa nella neve per qualche secondo, riprendendo fiato. Non stette lì a lungo, temendo che potesse esserci un branco nelle vicinanze, si premurò di gettare lontano il cadavere della volpe, e trascinò il nuovo trofeo in casa, cibandosene e scuoiandolo così come aveva fatto col coniglio, ricavandone una bella pelliccia. Aveva anche delle nuove ferite fresche da trattare, poteva andare meglio di così? Fortunatamente non erano troppo gravi, e sarebbero sparite nel giro di qualche giorno.
    La grossa ferita che lo aveva portato vicino alla morte ormai era quasi del tutto guarita, e l'energia del ragazzo iniziava a farsi sentire. Stava quasi iniziando ad apprezzare la bellezza di quel posto.

    Buongiorno, putrida palude nevosa.

    Appunto.
    Facendo colazione con gli avanzi di carne del giorno prima, passò la mattinata ad intagliare un nuovo arco, stavolta preso da un ramo più solido. Nel pomeriggio, proseguì con gli allenamenti da lancio, dimostrando di poter pensare a stupide battute demenziali e contemporaneamente concentrarsi nel centrare un bersaglio. Mica male come dote. Conoscendo i punti vitali a memoria, si divertiva a colpire punti improponibili, come la punta del naso, capezzoli, i lobi delle orecchie o addirittura la punta delle dita.

    Guarda qua, Sanji!

    Scagliò uno alla volta vari spiedi, puntando al mento della statua. Sghignazzando, mostrò la sua "opera", aveva ricreato una sorta di "barba" spinosa.

    Và che bello! Ho un talento innato come barbiere! He he!

    Finito il divertimento, Sanjuro lo avvertì di non sforzarsi ulteriormente, lo voleva riposato per il suo allenamento. Youkai non capì, si era allenato fino a quel momento, lanciare spiedi non richiedeva poi tutta questa fatica. Ma non obiettò, e chiese solo ago e filo per passare il tempo. Con la pelliccia di lupo imbottì il suo giaccone, abbellendone il colletto, le maniche e il fondo.

    ...Eh. Potevo fare di meglio.

    Terminarono la giornata senza problemi. Youkai se ne andò a dormire, ormai guarito, convinto che l'allenamento di cui parlava Sanjuro fosse ormai finito, e che presto sarebbe tornato a casa, ed avrebbe trovato indizi sul suo passato.
    Povero illuso.

    Edited by F e n i x - 10/5/2016, 11:44
  8. .
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    poi però non ti lamentare che ti sparano le bijudama addosso
  9. .
    "Il programma che stavi usando si è bloccato, potresti aver perso dei dati"

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  10. .
    giphy
  11. .
    3ornjSU5sFScTpo7gk
  12. .
    CITAZIONE (Ade Geist @ 12/4/2016, 12:24) 



    StatisticheStatus
    Forza: 600
    Velocità: 500
    Riflessi: 500
    Resistenza: 475

    Agilità: 500
    Precisione: 500
    Concentrazione: 500
    Intuito: 500

    Vitalità


    Chakra
    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti


    [Slot Difesa I]
    [Slot Difesa II]
    [Slot Difesa III]


    [Slot Azione I]
    [Slot Azione II]
    [Slot Azione III]


    [Slot Tecnica Base]
    [Slot Tecnica Avanzata]


    [Slot Gratuito]


    Ade Geist omg la tua tabella è fighissima
  13. .

    Viaggio dall'aldilà

    I - Rinascita



    Kai sapeva che quella missione era una follia.
    Sapeva che il minimo errore lo avrebbe condannato a sparire dall'esistenza, nessuno sapeva di lui e nessuno avrebbe saputo della sua morte, ma Kai era determinato al punto che non considerava il fallimento un opzione. Aveva vissuto come uno spettro per un anno intero, senza amici, senza contatti, le uniche persone con cui avevano parlato erano i gregari interrogati, poi uccisi, tramite i quali cercava nuovi indizi per arrivare a Lui. Il suo obbiettivo, da anni, ormai. Ed ora che aveva una pista certa, per quanto rischiosa, non voleva farsi sfuggire l'occasione, non poteva. Ma la fretta è una cattiva consigliera.
    Determinato dal raggiungere finalmente il suo obiettivo, fece il più fatale degli errori: abbassare la guardia. Convinto di essere dalla parte del cacciatore, si ritrovò invece in trappola come un topo; dopo un rapido ma intenso combattimento, la Maschera lo punì per il suo ultimo errore commesso, lasciando alle sua spalle il freddo corpo del giovane ninja.
    Ma Kai non morì. Che fosse per via del freddo, che aveva semi ibernato il suo corpo, o che fosse la sua determinazione nel non voler scomparire del tutto dall'esistenza, il suo animo ancora non aveva lasciato del tutto il suo corpo. Ed esso si manifestò quando lo strambo sciamano poggiò la lanterna sul ragazzo, ondeggiando sopra di esso, con gli occhi spalancati, ma con sguardo serio, fissando il suo stesso corpo. Lo spettro fissò intensamente lo sciamano, la lanterna, ed il suo stesso corpo, porgendo particolare attenzione a quest'ultimo. E seguì entrambi, senza mostrare alcuna emozione, fino alla casupola, restando a levitare accanto a sé stesso, in meditazione, cercando di riallacciarsi a quel corpo mortale, tenuto ancora in vita da chissà quale sortilegio. Dopo due lunghi anni, lo spettro riuscì a ristabilire un saldo contatto con il corpo; spalancando gli occhi, che per qualche istante brillarono di un azzurro-verde intenso, si riallacciò ad esso, e finalmente si ricongiunsero in un unica entità.

    Ed il ninja si svegliò.

    Aprì gli occhi, guardandosi attorno. Si trovava in una catapecchia fangosa, vecchia, disteso su un lercio ma stranamente saldo pavimento. Era vestito piuttosto pesante, ma i suoi vestiti erano rovinati e strappati. Qualche arma arrugginita era sparsa sul pavimento, forse cadute mentre Sanjuro lo trascinava e sistemava, ma questo non poteva saperlo. Una lanterna, posata sul suo petto, piuttosto vecchia. Il ragazzo rimase a fissarla per un po', confuso, fino a che una puzza indefinibile, data dalle muffe e molto probabilmente da se stesso, lo convinse ad alzarsi in piedi. Purtroppo fallendo miseramente nel tentativo, poichè intorpidito dai due anni di immobilità, non riuscì a farsi sufficiente forza con le braccia, e finì con il rovesciare la lanterna e sbattere la schiena a terra.

    Aouh!

    Rimase immobile per qualche minuto, aprendo e chiudendo le mani cercando di riattivare la circolazione. Riuscì a mettersi seduto, ed iniziò a massaggiarsi tutto il corpo, facendo pian piano svanire quel senso di intorpidimento, perlomento per riuscire a camminare ed uscire da lì. Durante tutto quel tempo, ebbe modo di riflettere sulla situazione.

    Dove diamine sono? Cos'è successo? Cosa stavo...

    Ricordava cosa stava facendo. O meglio, ricordava quell'orribile sensazione del freddo metallo di una spada nel suo corpo, e poi il suo corpo, visto dall'alto, con una lucente lanterna ed un bizzarro individuo al suo fianco. Un esperienza pre morte, o era andato oltre?

    Per Amaterasu. Sono morto?

    Si fissò le mani, confuso, tastandosi il torace, come se fosse un test valido; un'idea non del tutto stupida, poichè potè notare alcune cicatrici sul suo corpo, insieme a sangue ormai secco da tempo. Era vivo, mezzo malconcio, ed era probabilmente sopravvissuto ad un evento orribile.

    Ma che cazzo è successo... Da quanto sono qui??

    Alzandosi in piedi e zoppicando, non essendosi ripreso del tutto, verso quella lastra di legno marcia che fungeva da porta, la scansò, osservando la fredda palude che lo circondava. Un brivido, più di paura che di freddo, gli percorse tutta la schiena. Confuso, per quanto l'istinto gli stesse dicendo che era una pessima idea, la paura lo convinse che l'unica cosa che potesse fare fosse quella di gridare, cercando aiuto. Guardandosi attorno, con la vista annebbiata dai fiocchi di neve che si posavano su quella candida palude, gridò, con tutta la voce che aveva in corpo.

    Hey!! C'è qualcuno qui? Ho bisogno di aiuto!

    Si reggeva alla porta, non riuscendo a stare in piedi del tutto, mentre con la mano libera stringeva un kunai arrugginito, preso istintivamente poco prima di alzarsi.
  14. .
    CITAZIONE (Dolcecattiva @ 1/3/2016, 16:50) 
    CITAZIONE
    Devi leggerti qualche ruolata mia temo, altrimenti non avresti detto queste parole XDDDD

    Egocentrico! mica ci sei solo te!! Esistono anche gli altri...

    Si, ma è l'unico Hokage x)
  15. .
    CITAZIONE (F e n i x @ 1/3/2016, 16:20) 
    CITAZIONE (Ayato @ 1/3/2016, 16:08) 
    Se invece le 320 pagine sono obbligatorie, allora mi limiterò ad aleggiare con la mia energia nera in qualche zona dell'off topic, che altrimenti il nuovo Hokage magari si scandalizza, che ai miei tempi i capi della foglia facevano un sacco di cose poco professionali =^__^=

    Devi leggerti qualche ruolata mia temo, altrimenti non avresti detto queste parole XDDDD

    CITAZIONE
    No, no.
    Non ci siamo.


    Era la pazienza ad essersi rotta.
    Non aveva nemmeno terminato di dire il secondo "no" che la sua mano avrebbe brillato di un bagliore azzurrognolo, vi era comparsa una lama composta di solo chakra[Creazione della Forma: katana] che scattò verso la mano ancora illesa di Seiji, cercando di separarla[Attivazione Chakra del Demone For + 3 Vel + 3 (Controllo demoniaco) Cap Vel. + 2
    Vel. 825 + 1.25 bassi (furia del demone)= 950]
    di netto dal resto del braccio più o meno all’altezza di metà avambraccio.
    Ma sarebbe stato clemente, il fendente sarebbe stato estremamente preciso e non avrebbe leso null’altro che non fosse il braccio. Con la stessa rapidità con cui aveva dato quel colpo avrebbe poi preso l’arto appena reciso, impugnandolo come se non fosse l’avanzo ormai inutilizzabile dell’Akuma ma un normalissimo oggetto, e con quello l’avrebbe schiaffeggiato.
    Proprio così, avrebbe schiaffeggiato[Vel. 825 + 1.25 bassi (furia del demone)= 950] quell’uomo impugnando la sua stessa mano.
    Al pronunciare dell’ultima parola forse Seiji avrebbe iniziato a sentire il sangue inumidirgli la coscia e la guancia pulsargli di dolore, dopotutto il taglio del braccio era stato troppo rapido e netto per essere doloroso.

    Se vuoi leggere il resto divertiti
    Devo farci il disegnino.
146 replies since 29/3/2008
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