Votes taken by Shiltar Kaguya

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    Informazioni

    Utili e non...



    [Secondo Giorno: Bocca di Rosa]

    Al di là della piccola disquisizione che si generò fra i due ninja della Foglia, di cui, fortunatamente, nessuno poteva sentire i commenti (specie quelli del "Muto"), la loro investigazione andò avanti con nuove domande che entrambi rivolsero alla prostituta svenuta, la quale, nuovamente, rispose con immagini e ricordi.

    Alla prima delle nuove domande, Yato avrebbe visto un'immagine dall'alto: probabilmente Mizuki si trovava sulla rampa di scale del piano dove erano loro in quel momento ed osservava i clienti al piano terra.
    Da lì vide Riwoku salutare alcune persone, con fare distratto, diverse volte, tranne che davanti ad un ragazzo decisamente più giovane [Kitori] .
    Il ricordo si sarebbe spostata in un momento diverso, nella stanza della ragazza, dove Riwoku, togliendosi i pantaloni diceva: Adesso capisco perché quel Sensitivo è sempre pieno di debiti: viene qui a spendere il suo stipendio in ragazzini della sua età quasi ogni sera! Che razza di persona quel Kitori..., valutò con una nota di scherno nella voce.

    Il ricordo, poi, sarebbe passato più avanti ad un giorno in cui Mizuki aveva accompagnato Riwoku fuori dalla stanza, dopo un loro incontro, e questi aveva visto uscire da una stanza poco distante un giovane. [Wataru]
    Signorino Wataru, che piacere!, aveva esclamato inchinandosi leggermente davanti all'altro, che lo aveva salutato con cordialità, prima di scendere le scale, subito seguito da Riwoku stesso.
    Un ricordo di qualche giorno dopo, verosimilmente, avrebbe mostrato Mizuki e l'altro nella stanza di lei, dopo aver "consumato", con lei che chiedeva chi fosse il ragazzino, Wataru.
    Il figlio di Euo, il mio diretto superiore in Banca. Il padre lo porta qui una volta a settimana: lo avevo sentito dire, ma non ci eravamo mai incontrati. A quanto pare, gli paga la più costosa delle tue colleghe, quella di nome Makio., avrebbe spiegato.
    E, se interrogata, la mente di Mizuki avrebbe rivelato l'aspetto di questa "Makio". [Makio]

    La seconda domanda, invece, avrebbe portato ad un ricordo ulteriore: nuovamente nella stanza di Mizuki, la ragazza sembrava aver appena starnuto, cosa a cui Riwoku aveva reagito scattando in piedi ed allontanandosi di qualche passo.
    Ehi! Vedi di stare attenta! Non vorrai farmi beccare qualche malanno? Già quando qualche mese fa hai preso quella malattia venerea ho dovuto sfogare lo stress con Lakia...quella dell'altro turno di guardia. Se ci scoprivano rischiavo grosso: è vietato che ci siano rapporti intimi fra membri dei turni di guardia! Ma non sfogare lo stress almeno due volte a settimana, fa male alla salute!, una singola frase che, forse, non sarebbe stata di grande aiuto al duo della Foglia, ma l'unico ricordo vagamente simile a qualcosa di ricattabile, per ciò che poterono ricavare da Mizuki.

    Fu poi il turno delle domande di Youkai e la prima, forse, avrebbe potuto procurargli qualche trauma.
    Del primo protettore, Mizuki ricordava i vizi: picchiarla, drogarla, venderla ai clienti, usarla lui stesso.
    Lo aveva visto andare in giro con una lancia parecchio vistosa, lo aveva sentito accennare ai tempi in cui viveva a Suna e ne conosceva il nome, "Goemon", ma poco altro: quello la vedeva come un oggetto, un prodotto da vendere ai suoi clienti, niente di più, e come tale la trattava, nei lampi di ricordi che la ragazza condivise.
    Immagini di torture con katane, lame, catene, tanto su di lei, quanto su altri ragazzi e ragazze; uso di ogni tipo di allucinogeno; orge con decine di persone di ogni età possibile, indistintamente uomini e donne.
    Una volta addirittura, scoprì con suo dispiace (probabilmente) Youkai: Mizuki era stata venduta ad un uomo che voleva soddisfare le richieste di un macaco ninja, per avere la possibilità di ottenerne il contratto di evocazione.

    La successiva domanda, invece, offrì la vista di qualcosa di diverso: nuovamente alla Bocca di Rosa, Mizuki stava osservando Riwoku intento a bere e chiacchierare con un uomo. [Girobatu]
    L'uomo avrebbe fatto cenno a Mizuki di avvicinarsi e sedersi sulle sue ginocchia, era evidentemente alticcio Tesoro, ti presento Girobatu. Siamo cresciuti insieme ed ora lavoriamo in due settori diversi, ma, sai, quando serve, ci facciamo favori a vicenda. Pensa, gli ho anche chiesto se volesse fare un giro con te, ma mi ha detto che ha già un appuntamento con un'altra, ma non mi vuole dire con chi., quasi urlò, prima di scoppiare a ridere, così come il suo interlocutore.
    Si dice il peccato, ma non il peccatore, o meglio, la peccatrice, in questo caso, Riwo-san! ed anche l'altro rise, prima che l'uomo dei Fanti desse una pacca sul sedere a Mizuki.
    Aspettami su, finisco di bere un altro bicchiere con lui e poi arrivo., avrebbe concluso.


    Quelle le notizie che i due avrebbero ottenuto in quel frangente con le loro domande.
    Informazioni che dimostravano, forse, il modo terribile in cui era stata trattata negli anni quella ragazza, ma che davano anche volti e dettagli che avrebbero potuto aiutare i due ninja di Konoha, se avessero saputo cosa fare.

    [Il resto della serata]

    Dopo il breve scambio di opinioni, i due chunin della Foglia si divisero ed ognuno si occupò della propria parte di missione.
    "Kai" poté seguire Riwoku fino a casa sua.
    L'abitazione era lontana dai "Veri Batuman": sempre nel cosiddetto "Secondo Livello" di Ame, ma nell'area Settentrionale del villaggio (la locanda di Ru-Wai si trovava nell'area Sud-Occidentale), in una palazzina su quattro piani.
    Riwoku viveva al secondo piano in un appartamento di due stanze più servizi: oltre al bagno, infatti, c'erano un ampio openspace con cucina ed una stanza da letto.
    Youkai avrebbe potuto notare poche cose interessanti, tranne qualcosa che, se non avesse investigato precedentemente, forse non avrebbe avuto il giusto peso: diverse foto di Riwoku ed il suo amico Girobatu, negli anni, da ragazzini, poi da adolescenti e via dicendo, con sempre gente diversa intorno a loro, ma che sembrava dimostrare che i due fossero parecchio uniti, o almeno lo fossero stati negli anni.
    Non ci fu niente altro di particolarmente evidente che potesse risaltare all'occhio dell'Uzumaki.

    [Terzo Giorno: Youkai - Banca di Ame]

    Non ci furono troppe sorprese nel piano di "Kai", mentre torturava gli impiegati al piano terra della banca con i suoi errori nello scrivere la documentazione, ma la sorpresa, probabilmente, la ebbe il giovane ninja quando mosse il suo "occhio" fino alla stanza del "Go".
    L'occhio avrebbe osservato Euo, Kuii ed i due altri ragazzi lì presenti.
    Quando il muro di pietra si chiuse, delle lanterne si accesero, probabilmente alimentate da qualche altro fuuinjutsu nella sala.
    La stanza, di per se, non era grandissima: forse 30 metri per lato, quadrata, con al centro un piccolo altare con un contenitore sullo stesso.
    Bene, possiamo cominciare. Sojiro, Yumi: a voi., ordinò secco Kuii.
    Il ragazzino che fino a poco prima aveva scherzato con Rikowu ed il suo collega si portò un pollice alla fronte: Quanto odio questa parte..., sibilò ed un kanji apparve sulla sua fronte, attivando qualcosa, probabilmente un fuuinjutsu.
    Ci volle qualche secondo e lo sguardo del giovane si fece più duro, i lineamenti si fecero più rigidi, Ben trovati, Euo-sama, Kuii-sama., si voltò verso la figura incappucciata, Nuova sessione di applicazione dei sigilli? Bene, iniziamo allora, Yumi-dono?, chiese verso l'altra, che si tolse il cappuccio, rivelando un aspetto femminile. [Yumi]

    La ragazza pose le mani sul contenitore, mentre il giovane iniziava ad applicare dei sigilli sulle braccia scoperte della ragazza.
    Avete un'ora e mezza, vediamo di portare avanti ulteriormente le costrizioni di contenimento: fra una settimana Yumi dovrà essere pronta per diventare un Jinchuuriki del Cinque Code per due mesi, al servizio del Principe che già tu servi, Kuii-san. E si aspettano che sia molto obbediente, ricordò Euo, un pò agitato nel vedere quei sigilli sulle braccia di lei illuminarsi.
    Tranquillo, Euo-san, da quanto tempo facciamo questo tipo di lavoro, in fondo? So bene che il tuo Principe tiene particolarmente alla Banca, non vuole che venga distrutta, ma sarà la quarta volta che questa operazione viene fatta qui, giusto? Per me, è la sesta volta che supervisiono la generazione di un Jinchuuriki per quello che servo: in fondo sono quasi tre anni che spostiamo questo demone ad intervalli di tre mesi., lo rassicurò l'altro, studiando a sua volta le operazioni che stavano avvenendo davanti a loro.
    Durante l'ora e mezza successiva, diversi sigilli sarebbero saliti dalle braccia fino al collo ed al corpo di "Yumi", scomparendo sotto gli abiti e, nel frattempo, Kuii ed Euo avrebbero chiacchierato.
    Mi sono informato, per pura curiosità, su questo Gobi, sai? Non è esattamente il più fortunato dei Bijuu.
    Molti anni fa, apparteneva ad Iwa, poi fu preso dall'Akatsuki.
    Anni dopo è passato a Konoha e lì non gli è andata meglio: il suo penultimo proprietario è finito in coma durante una missione proprio alla Roccia e questo essere è rimasto intrappolato dentro il corpo di quel povero ninja per tre anni, forse di più!
    Ed il Jinchuuriki successivo? E' stato rapito ben due volte, prima che qui alla Pioggia gli strappassimo il demone, quattro anni fa.
    E negli ultimi due anni e mezzo è stato spostato da vasi a persone continuamente, quasi fosse un abito dato in prestito.
    , ridacchiò Kuii.
    Addirittura in un comatoso? Sì, parecchio sfortunato. Anche le catene che gli piazzano ogni volta che viene sigillato in un Jinchuuriki, per non poter provare a fuggire o ribellarsi, sono parecchio dolorose, mi spiegavano una volta., concordò Euo.

    Per il resto ci fu poco da dire: la ragazza ad un certo punto iniziò ad urlare quando il chakra del demone, sotto forma di due code si mosse, fondendosi con le catene, ma questo non provocò particolare agitazione, sembrava che fosse normale.
    Perfetto, ora manca solo l'ultima coda su cui preparare il nodo costrittore, Kuii-sama., avrebbe confermato "Sojiro", prima di eseguire un ulteriore sigillo sulla schiena di Yumi, che fece sparire le catene e ritrarre il chakra del demone nella reliquia.
    Poco dopo, il "sigillatore" si impresse un nuovo fuuinjutsu sulla fronte, crollando in ginocchio, mentre Yumi si affrettava a rimettere il cappuccio sulla testa.
    Fatto? Mi sento parecchio spossato, quindi immagino di sì., disse con un tono più rilassato il ragazzino, alzandosi.

    Di lì a qualche minuto, il quartetto poté uscire dalla sala; il resto della giornata passò senza ulteriori investigazioni extra per "Kai".

    [Terzo giorno: Yato - Spada ad Ame]

    Al commento di "You", lo spilungone sorrise divertito: Allora, Carino, sappi che sarai una spada che intimidisce, poi se servirà, dovrai difendere o uccidere., commentò con una nota di ironia nella voce quello che poi si sarebbe presentato come Toa.
    Alla domanda sul poter avvisare che sarebbe stato lontano per tre giorni, lo spilungone fece spallucce: Certo, Carino: dopo che Ushio-sama si sarà sistemato in albergo, avrai un pò di tempo per avvisare i tuoi amichetti che non potrai essere disponibile per qualche giorno., confermò con disinteresse.

    [...]

    Il commento sull'elevata quantità di denaro portò Ushio stesso a rispondere: Mi preme della mia vita, Spada in affitto, ma soprattutto, mi preme del mio nome: già due volte sono stato derubato e la prima volta è avvenuto nella mia Villa! Mi hanno sottratto l'Arma più potente che esista! La creazione perfetta! Ritieni che 30000 ryo siano troppi? Non immagini quanto si spenda a recuperare una fama che viene stracciata e gettata alle ortiche!, urlò irritato l'uomo di Kusa dal naso importante.
    Questo non vuol dire che alla fine di questo lavoro potrete andarvene in giro a spifferare tutto ciò che vedrete. Soprattutto, Ushio-sama si aspetta che nessuno sappia cosa lui comprerà qui ad Ame, capito?, aggiunse con voce più tranquilla Toa.

    Quando poi il Senju si fosse interfacciato con la sua compagnia di missione, Korra avrebbe ascoltato la descrizione delle abilità dello Spadaccino prima di parlare: Io sono molto brava con le illusioni ed i raiton. Se l'occasione lo permette, tendo a muovermi abbastanza silenziosamente, ma considerami soprattutto un supporto sulla medio-lunga distanza, se ci sarà da combattere. Su Ame, la mia esperienza più che altro è legata al sentito dire ed ad una singola visita di qualche anno fa., tagliò corto e non avrebbe aggiunto altro se non richiesto.

    [...]

    Durante l'incontro alla "Stella Fiorita", Yato avrebbe potuto notare, quando il venditore mostrò la foto, una smorfia, quasi un accenno di sorriso, che per un istante si manifestò sul viso di Korra, per poi scomparire immediatamente.
    Abbandonata la locanda, "You" chiese se sarebbero stati necessari al caveau e Toa rispose dopo qualche istante: Sinceramente? Non sono sicuro che potremo accedere tutti. Non sono mai entrato nella Banca Centrale di Ame, ma ci sono parecchie voci sul fatto che le difese siano parecchie e molto aggressive per i trasgressori., iniziò a spiegare.
    Il piano, intanto, è che andremo tutti e tre come scorta ad Ushio-sama, ovviamente, poi, se ci sarà la possibilità che qualcuno di voi entri o meno nel caveau, decideremo, se no, voi aspetterete fuori ed io solo scorterò il nostro datore di lavoro all'interno., tagliò corto lo spilungone.

    In ultimo, Yato avrebbe scoperto qualcosa anche da Korra: Quelle nella foto sembravano le Zanne. Una coppia di spade che diversi anni fa appartenevano a Kiri.
    Durante la Quarta Grande Guerra Ninja, furono conquistate da Omoi, il braccio Braccio Destro del Quinto Raikage, e da allora sono sempre state tramandate fra ninja di Kumo, finché, a quanto pare, quel tizio di prima non le ha rubate.
    , spiegò laconica la ragazza, senza dare ulteriori dettagli, ma, in fondo, le armi kiriani non erano la Missione del giovane Senju.

    Con queste informazioni, i due ninja della Foglia si sarebbero potuti riunire la notte del loro terzo giorno ad Ame e, chissà, forse elaborare un piano utile.
  2. .

    Investigazioni

    Ed un sacco di facce nuove



    [Secondo Giorno: Ame - Bocca di Rosa]

    Dopo aver avuto le prime informazioni da Ananta e Miroku, il duo della Foglia passò la successiva serata ad arricchire di dettagli quanto scoperto, visitando il locale "Bocca di Rosa", così da scoprire di Mizuki.
    Fu, però, la seconda sera che, effettivamente, i due chunin fecero la loro mossa.
    E fu una mossa che, all'inizio, lasciò certamente Mizuki sbalordita.
    Nel suo lavoro, la ragazza ne aveva visti di individui bizzarri: se ci fosse stato tempo e modo, avrebbe anche potuto raccontarne di storie, in fondo non c'era limite alla perversione umana, ma una cosa a cui la ragazza non era abituata era l'innocenza.
    Ad Ame era una merce molto rara, per non dire sconosciuta.

    Quando quel bizzarro duo entrò nella sua camera, la ragazza fu subito incuriosita dal quel ragazzino tutto coperto di bende, che agitava le mani, prima di scrivere delle parole su un taccuino.
    E' un qualche nuovo gioco?, chiese al biondino che si accompagnava al ragazzo di bende, divertita da quella nuova bizzarria, poi si rivolse al "muto": Piacere di conoscerti Kai e piacere di conoscere anche te, You. Io sono Mizuki, ma questo immagino lo sappiate già., si sarebbe presentata cordialmente.

    Fu a quel punto "You" a parlare, mentre la ragazza si voltava verso il "muto", in attesa di capire fino a che punto si sarebbe potuto spogliare, con un misto di curiosità, che si poteva notare dal suo mordicchiandosi il labbro inferiore, ed ilarità, nel pensare che forse mai aveva fatto sesso più sicuro di così.
    Questo finché non la vide: la timidezza e, poi, l'innocenza.
    Fu allora che sul volto di Mizuki ci fu una nota di sincero stupore.
    Innocenza nel gettargli addosso la felpa per coprirla, quando si era appena tolta i suoi abiti, innocenza nel suo guardarsi intorno agitato e poi, una volta che fossero stati seduti uno vicino all'altra sul letto, mentre Mizuki già avvicinava le mani verso l'inguine del ragazzino, questi gli offrì un foglio del taccuino.
    Voleva fare un gioco, ma diverso da quelli a cui Mizuki era abituata: questo gioco che non richiedeva contorsioni, o scambi di liquidi (per quel che ne valeva); era un gioco rilassante, per il quale non avrebbe dovuto passare una buona mezz'ora a lavarsi, una volta concluso.
    Di buon grado, la ragazza accettò la proposta e continuò a giocare finché, inaspettatamente, si sentì improvvisamente stanca, così stanca che ad un tratto le si iniziarono a chiudere gli occhi.
    Ci provò e ci riprovò a tenerli aperti, ma poi il sonno la colse.

    Fu di quel momento che "You" approfittò della perdita di coscienza del momentaneo bersaglio (non quello con la "B" maiuscola) per sfruttare l'Interrogazione Mentale.

    Una sequenza di immagini furono le risposte alle sue domande:

    Dapprima vide una sedia, la stessa che, in effetti, si trovava ai piedi del letto, con sopra una vistosa giacca in pelle, con l'altrettanto bizzarro cappuccio su un'estremità.

    Riwoku, in quel ricordo, si trovava seduto sul letto, Mizuki lo osservava da una posizione "abbassata", ai suoi piedi, focalizzata non tanto sul viso dell'uomo, che s'intravide appena, nel muoversi della testa della ragazza, quanto, piuttosto su altre zone del corpo di lui.
    Probabilmente soltanto quanto Riwoku stava dicendo sarebbe interessato a Yato: Tesoro, ci crederesti? Sono uno dei guardiani nella Banca Centrale di Ame da quasi dieci anni ed ancora mi fanno fare due giorni di fila i turni da 12 ore! Pensa che uno dei miei ex colleghi è diventato un Fante, da quello che m'hanno detto.
    Oppure è morto, ma il Euo, quel traditore di Suna che ci comanda, ha fatto girare una falsa voce.
    Però, se un giorno diventerò un Fante, te lo assicuro, non dovrai più fare questo tipo di lavoretti, se non per me. In fondo un ruolo così importante richiede almeno uno o due di questi servizi al giorno, per scaricare la tensione, no? Quando comanderò, anziché dover spostare muri per dei padroni, sarò io a dire chi deve spostare muri, a quel punto e non stare lì ad aspettare per 12 ore di fila!


    [...]

    Il ricordo cambiò verso un differente momento, o forse persino un altro incontro: Riwoku si stava rivestendo, mentre la ragazza, con una veste da camera addosso, stava bevendo qualcosa da uno shaker, qualcosa che offrì all'altro.
    L'uomo sorrise e prese quanto gli veniva offerto, ma, prima di avvicinarselo alle labbra, lo annusò, quindi glielo ridiede indietro in malo modo: Piccola, sono intollerante al lattosio! Non provare più ad offrirmi qualcosa del genere!, sbottò innervosito, estraendo dalla giacca il portafoglio e gettando irritato i soldi sul letto, prima di chiudere la porta alle sue spalle ed andarsene.

    [...]

    L'ultima domanda ricevette, come risposta, una nuova scena, un ricordo più distante, di una Mizuki più giovane, forse appena adolescente, che veniva avvicinata da un uomo che, forse, il "Fauno" lo avrebbe potuto riconoscere come l'attuale Regina di Fiori, semmai lo avesse incontrato.
    Era stato Goemon il primo "protettore" di Mizuki, quando l'aveva iniziata a quel mestiere, lasciavano intendere le immagini, ma quello sembrava essere l'unico tipo di contatto che la ragazza aveva avuto con i Semi di Ame.


    Se non avessero avuto ulteriori domande, i due avrebbero potuto risvegliare di lì a poco la ragazza che si sarebbe scusata dell'inatteso svenimento e poi i loro piani sarebbero andati avanti.

    [Il resto della serata]

    Conclusi i loro affari con Mizuki, i due si divisero.
    "Kai" rimase a mangiare, malgrado le bende che avrebbero sempre dovuto tenere coperto tutto il suo corpo, per quella particolare sottomissione aveva bisogno di energie, quindi, a quanto pareva, decise di fare un piccolo strappo alle regole che lui stesso aveva elaborato con il compagno.
    Uno strappo che, però, offrì dei risultati: Riwoku arrivò circa un'ora dopo la fine dell'incontro con Mizuki e, mentre si dedicava ai propri piaceri assieme alla ragazza, l'Uzumaki avrebbe avuto tutto il tempo per spostare l'occhio "spia" sugli abiti del guardiano.

    "You" avrebbe dovuto aspettare un pò perché, invece, i suoi semi attecchissero sulle suole delle scarpe dell'altra guardiana: la giovane Umma sarebbe rimasta in movimento per quasi tutta la giornata, prima di tornare a casa con diverse borse della spesa.
    Purtroppo i semi non davano la possibilità di spiare ed udire quanto o cosa la giovane dicesse, ma per il resto di quella seconda giornata, la ragazza non si sarebbe mossa di casa, quello era certo.

    Egualmente, anche "Kai" non avrebbe avuto molte informazioni extra da Riwoku: passata un'intensa ora e mezza con Mizuki, l'uomo avrebbe occupato un'ora buona a mangiare e bere poi nella zona pubblica della locanda, chiedendo principalmente cibo a base di riso e pesce e stando sempre ben attento che non ci fossero derivati del latte nel mezzo.
    Dopo di ciò, l'uomo sarebbe semplicemente tornato nella sua abitazione, decisamente distante dalla Locanda dei Batuman dove il duo di Konoha riposava.
    Probabilmente, il giovane Uzumaki avrebbe dovuto pensare a dove posizionarsi per passare la notte all'agghiaccio.
    Il Senju, invece, sarebbe stato ancora libero di agire come preferiva per i loro piani in quel momento.

    [Terzo Giorno: Youkai, l'Occhio su Riwoku]

    La mattina del terzo giorno, Riwoku si sarebbe alzato relativamente presto, come l'occhio spirituale sulla giacca avrebbe potuto notare.
    Dalla sua posizione, su un appendiabiti all'ingresso del piccolo appartamento dell'uomo, "Kai" avrebbe potuto osservarlo deambulare fino al bagno, poi fare colazione e sistemarsi per andare a lavoro: a quanto sembrava anche i criminali avevano delle routine abbastanza "comuni".

    Lungo il tragitto verso la banca, l'Uzumaki, oltre a notare quello che vedeva l'altro, avrebbe potuto, a sua volta, osservare il percorso: la Banca Centrale di Ame si trovava in un'ampia piazza, circondata su tutti i lati da alti palazzi, tutti distanziati fra loro da dei vicoli non così grandi da permettere a più di due persone di camminare una di fianco all'altra, ma che lasciavano comunque una buona cinquantina di metri, se non di più, di spazio fra la banca stessa e qualsiasi vicolo da cui raggiungerla.
    Probabilmente, il "muto" avrebbe dovuto improvvisare un ingresso in banca ed una valida motivazione per farlo per poter continuare a seguire il suo bersaglio, se i limiti di distanza della sua tecnica lo avessero richiesto. [Nota 1]
    Se "Kai" fosse riuscito ad avere una valida motivazione e scusa per accedere in banca, allora avrebbe potuto osservare Riwoku a lavoro ed ascoltare qualche conversazione dell'uomo.

    La prima persona che avrebbe incontrato, tanto il guardiano, quanto il "muto", era il sensitivo che si occupava di controllare tutti all'ingresso: un ragazzo, apparentemente coetaneo del duo di Konoha, che guardò con un briciolo di sospetto Riwoku, prima di farlo passare, mentre verso "Kai", se fosse entrato, avrebbe semplicemente commentato ad una terza persona che quella "mummia" aveva di certo conoscenze basilari da ninja. [Sensitivo]

    La terza persona era colui cui Riwoku si rivolse con un saluto formale, chiamandolo Euo-sama, prima di andare verso i piani inferiori della banca. [Euo-sama]

    L'ultima persona che il guardiano incontrò al suo arrivo fu il suo "collega" di guardia all'ingresso al secondo piano sotterraneo, un uomo piuttosto anonimo, che gli rivolse giusto un cenno del capo di saluto. [Guardiano 3]

    Il più del loro tempo, i due guardiani avrebbero osservato in silenzio gli impiegati occuparsi di recuperare, o depositare, somme di denaro nella cassaforte al primo piano sotterraneo.
    In quel frangente, Riwoku ed il suo collega avrebbero interrotto il prolungato silenzio, solo per qualche superflua chiacchiera che avrebbe giusto permesso di capire che l'altro si chiamava Chazo.

    Il momento veramente interessante, però, fu intorno le 10 di mattina, quando "Euo-sama" scortò tre persone fino al primo piano sotterraneo.
    Probabilmente anche "Kai" li avrebbe notati essendo un trio piuttosto bizzarro.
    Se, infatti, uno era completamente celato da un ampio mantello con cappuccio (e non riuscì a distinguerne l'aspetto nemmeno dagli abiti di Riwoku), gli altri due erano un ragazzino leggermente iperattivo ed un uomo che parlava pacatamente con "Euo". [Kuii] [Ragazzino]
    Riwoku-san, Chazo-san, come va? Ancora un pò e questi incontri finiranno, eh? Sono esausto, a dirvi la verità, ma fra una settimana sarà tutto già finito... eh..., esordì il ragazzino, muovendosi da un piede all'altro, prima che l'utilizzatore di Doton eseguisse un qualche jutsu, che spalancò una botola nel terreno del primo piano sotterraneo, rivelando una scalinata nella roccia.
    Allo stesso tempo, il suo "collega" stava applicando qualcosa su tutti e tre gli ospiti, oltre che su Riwoku e su Euo stesso. Durerà due ore, Euo-sama, Kuii-sama, avrebbe detto ai due che aveva davanti, senza aggiungere niente verso il ragazzino o l'incappucciato.
    Efficienti come sempre, Euo-san, complimenti davvero., esordì a quel punto Kuii, iniziando a scendere, con la variegata compagnia.
    Seguo le indicazioni di uno dei nostri Principi, come te, d'altronde. Tutto questo stesso modo di muovere la risorsa è stata un'idea di un altro Principe., avrebbe replicato l'altro, con un'alzata di spalle.
    Un'idea geniale, ma che non è stata per nulla gradita da chi comanda qui dentro, vero?, avrebbe accennato Kuii con un mezzo sorriso sul viso, mimando forse una parola con le labbra, senza dirla effettivamente, qualcosa che, però, Riwoku non avrebbe visto (né "Kai").
    Ammetterai che, da quando il nostro Re ha preso possesso di questa risorsa, la voce si è diffusa fra tutti nei Quadri: a noi è stato dato l'onore, e l'onere, di tenerlo e sfruttarlo per Ame.
    Non alle Picche, ai Fiori o ai Cuori, ma ai Quadri.
    E lasciarlo ad un solo Principe avrebbe dato troppo potere ad una sola fazione. L'idea su come spostarlo è stata innegabilmente intelligente.
    , ammise Euo.
    Vero, anche la scelta di prendere sempre diversi volontari, come il ragazzino qui e la nostra futura Scatola su gambe., ridacchiò divertito Kuii.
    A quel punto, Riwoku avrebbe eseguito un nuovo doton, spalancando il muro di pietra ai piedi della scalinata, rivelando una stanza circolare di circa 60 metri di diametro, sul cui pavimento Chazo avrebbe eseguito un fuuinjutsu, il cui unico effetto evidente fu un segmento di parete, alla sinistra di Riwoku, che si illuminava, mostrando il kanji "Go".
    Riwoku avrebbe, a quel punto, eseguito un ultimo doton, che avrebbe aperto una porta di pietra sotto quel Kanji.
    Fatto ciò, il trio di ospiti sarebbe entrato nella stanza al di là della parete, non visibile a Youkai, che avrebbe però sentito le parole finali di Euo: Tornate ad aprirci fra 90 minuti, prima che scada la durata del sigillo.

    Il duo di guardiani a quel punto chiuso la porta della stanza e sarebbe risalito al primo piano sotterraneo, in attesa (come probabilmente lo stesso "Kai").
    Circa un'ora e mezza dopo, Riwoku e Chazo sarebbero di nuovo scesi di sotto, aprendo di nuovo la sala dove si trovavano i quattro e lasciandoli uscire.
    In silenzio il gruppo sarebbe risalito di sopra e, probabilmente, a meno di qualche pensata, l'unica cosa che Youkai avrebbe potuto notare era che il ragazzino adesso appariva visibilmente sudato e stanco, ma stanca doveva essere anche la persona sotto il mantello, che apparentemente zoppicava nel risalire.
    Le pareti di pietra furono richiuse ed i tre ospiti uscirono dalla Banca, così com'erano entrati.

    [...]

    Unica altra visita al piano inferiore avvenne circa un paio di ore dopo, verso le 3 di pomeriggio, quando un uomo, sempre accompagnato da Euo-sama, arrivò davanti ai due guardiani. [Okoi]
    Non disse molte parole, anzi, non parlò per niente con Euo, o i due, mentre Chazo gli imponeva un fuuinjutsu, così come avrebbe fatto con Riwoku, ma non con Euo stavolta, il quale non li seguì.
    Il duo di guardiani avrebbe accompagnato il cliente fino al piano sottostante, dove, al fuuinjutsu sul suolo avrebbe, stavolta, risposto una sezione diversa della parete, dove sarebbe apparso il kanji "Ga" (Zanna).
    Ha mezz'ora di tempo., avrebbe semplicemente detto Chazo all'altro.

    E poco dopo, la routine si sarebbe ripetuta: avrebbero fatto uscire l'uomo dalla stanza nel Caveau e poi lo avrebbero riaccompagnato al primo piano inferiore.

    Niente altro sarebbe successo di interessante in quella giornata, fino alla fine del turno, quando Riwoku e Chazo si sarebbero dati il cambio con l'altra guardia che era stata già segnalata al duo di Konoha, cioè Umma, e con un'altra ragazza. [Guardiano 4]

    Come avrebbe usato l'Uzumaki tutto quel tempo e quelle informazioni? Sarebbe riuscito a restare lì per praticamente dodici ore filate? Dalle 7 fino alle 17 di quella interminabile giornata?
    E come avrebbe, eventualmente, condiviso quanto scoperto, con il suo alleato? E cosa avrebbe, soprattutto condiviso?

    [Terzo Giorno: Yato, la Spada in Vendita]

    Alla presentazione di "You", la guardia del corpo longilinea sorrise divertito: Omicidio e smaltimento sono servizi aggiuntivi? Che carino, quasi quasi ti prendo per un altro tipo di lavori pesanti., ridacchiò, osservandolo da sopra la spalla, Ed esattamente, se non sei qui per eventuali omicidi da dover compiere, cosa sei venuto a fare, Carino?, poi gli avrebbe fatto l'occhiolino ed avrebbe aggiunto, Resta in fila, vediamo se ci sono opzioni migliori. e ridacchiando sarebbe andato avanti per vedere gli altri presenti.
    Se il Senju si fosse guardato attorno, avrebbe visto 4 ulteriori candidati.
    Un paio, il longilineo li cacciò via in malo modo, lasciando alla fine solo tre persone lì presenti da valutare, Yato compreso.
    Riavvicinatosi all'uomo di Kusa, attese un suo cenno: questi indicò dapprima Yato, poi una ragazza poco distante. Voi due, Carino e Riccia, siete stati scelti. Tu, sloggia.
    Voi due, seguitemi invece, potete chiamarmi Toa-sama.
    , avrebbe ordinato secco il Longilineo, rivolgendosi prima a "You", poi all'altra, che si era presentata come Korra. [Korra]
    Allora, Carino e Riccia, la questione è semplice: Ushio-sama ha bisogno di voi per i prossimi tre giorni.
    Se tutto va bene, non ci sarà bisogno di uccidere nessuno, ma siamo ad Ame e da queste parti la feccia pensa sempre che i soldi che uno non sa proteggere possono essergli presi con facilità. Ed Ushio-sama non ama che gli vengano rubate le cose.
    Lo smaltimento di cadaveri, Carino, non ti preoccupare, non è nei nostri interessi: se qualcuno fosse tanto stupido da provare ad attaccarci o derubarci e lo ammazzassimo, il cadavere resterebbe lì dov'è, come monito.
    , avrebbe iniziato a spiegare Toa, prima che fosse il suo nasuto datore di lavoro a fare un passo avanti.
    Muoviamoci, non mi piace restare qui, in mezzo alla strada, parleremo in albergo., ordinò secco, ricevendo un ghigno in risposta dal Longilineo, che si mosse per primo, dando semplici indicazioni con il capo agli altri due perché si portassero ai fianchi di Ushio, restando leggermente indietro, e lo seguissero.

    [...]

    Non ci volle molto per arrivare ad un albergo, nemmeno troppo distante dalla Locanda dei Veri Batuman, per quella che era la geografia della zona, abbastanza nota, di certo, al discepolo del Risorto.
    Ushio prenotò una gigantesca suite al penultimo di 5 piani.
    La camera aveva un grandissimo salone centrale, largo almeno 40 metri di diametro, con 5 camere da letto ed altrettanti bagni.
    Una volta che si fossero tutti sistemati, il Longilineo avrebbe richiamato gli altri due nella sala centrale, dove, su un tavolo, era sistemata una mappa di Ame e, poco distante la valigetta che Ushio portava con se già all'arrivo.
    Sono qui per un affare che non mi dovrebbe prendere più di tre giorni, appunto.
    Il vostro compito sarà stare sempre attenti che vada tutto per il meglio, che nessuno mi derubi del mio denaro o, finché sarò all'interno del villaggio, della merce che sto andando a comprare.
    Se tutto andrà per il meglio, vi pagherò con 30000 ryo a testa.
    , a quelle parole, Korra emise un leggero fischio di sorpresa.
    Toa prese la parola: Per lo più, Ushio-sama resterà qui in albergo, quindi, se siete di Ame, avrete diritto a qualche ora per andare a casa, se avete parenti o altri affari personali da gestire.
    Ma serve che siate sempre presenti quando ci dovremo muovere. Io, fra le altre cose, sono un sensitivo ed Ushio-sama non mi sfugge mai di vista, nemmeno quando è lontano dai miei occhi.
    Sono anche un professionista, quindi non vi chiederò di farvi applicare alcun sigillo di tracciamento, non preoccupatevi, ma sappiate che ho memorizzato le vostre impronte di chakra e se qualcuno di voi cerca di fare qualche scherzo, lo rimpiangerà, Carino o meno che sia.
    , esordì con un ghigno minaccioso verso Yato, prima, e Korra poi.
    Nel pomeriggio dovremo andare ad un primo incontro con il venditore, non mi aspetto problemi, noi non avremo i soldi dietro e lui non avrà la merce, si tratterà soltanto di fiutarci un pò e capire se qualcuno sta cercando di fregare l'altro.
    Una volta chiarito questo, dovremo pensare ai prossimi passaggi.
    Per ora, riposatevi, mangiate, leggete, fate quel che vi pare. Vi voglio pronti fra tre ore.
    , avrebbe concluso verso i due.
    La riunione era finita.

    [...]

    Stava al giovane Senju decidere come passare quelle ore, poteva anche provare ad individuare la posizione di Umma, ma, intorno a mezzogiorno, la ragazza era in casa propria, non sembrava essersi mossa.
    Fosse andata come il ninja preferiva, passate tre ore, Toa li avrebbe richiamati entrambi all'ordine ed avrebbe indicato di riprendere la medesima formazione dell'andata, mentre si dirigevano verso una locanda chiamata la "Stella Fiorita".
    Una volta giunti nella locanda, sarebbe stato evidente che quel "Fiorita" indicava a chi appartenesse il posto: c'erano individui di ogni sorta, intenti a divertirsi con ogni sostanza possibile, o con meretrici e giovinetti disponibili, ma Ushio non aveva interesse in niente di tutto ciò, anzi, si diresse senza remore verso un piccolo privé, seguito dalle sue guardie del corpo.
    E nel privé ad attenderli c'era un singolo uomo, sorridente. [Okoi]
    Ma quanta bella gente! Piacere, piacere, signori! Io sono Okoi e lei deve essere il mio gentile compratore di Kusa, giusto?, ghignò l'uomo verso Ushio, prima che Toa, mettendosi in mezzo, gli impedisse di avvicinarsi tanto da stringergli la mano.
    Evitiamo i contatti fisici, bel faccino., furono le sue uniche parole, a cui l'altro rispose con una risata nasale.
    Va bene, va bene! Allora affari quindi? Ok, ok., ripeté e gettò sul tavolo una foto che, probabilmente, anche il Senju avrebbe visto senza difficoltà. [La Merce]

    L'ho fatta un'ora fa in banca, dove le tengo ben bene al sicuro, si si., avrebbe aggiunto Okoi.
    Come faccio a sapere che sono quelle vere? Dove te le sei procurate?, incalzò Ushio.
    Diffidente, diffidente, compratore! Bravo!
    Diciamo pure che al momento non sono visto di buon occhio nel Paese del Fulmine, ok? Probabilmente qualche pezzo grosso di Kumo potrebbe volere la mia testa.
    , rispose spocchioso l'altro, esibendosi in una nuova risata nasale.
    Poi tornando serio continuò: Se sono le originali? Bè, beh... se hai un modo per scoprirlo, domani andremo in banca e le controlleremo assieme. Il mio piano è comunque quello dall'inizio!
    Kumo, eh? Quindi avevano preso anche quelle? Ma per le altre armi che sto cercando, invece? Quelle che mi furono rubate anni fa?, incalzò il nasone di Kusa.
    Ne ho sentito parlare, sì sì... una falce nera, una spada verde, poi un'altra di questa stessa collezione e una bambina?, ripeté Okoi.
    Sì, esatto. Sono pronto a pagare per ognuna di quelle armi, tanto quanto pagherò per queste, se sono quelle vere.
    E la bambina persino di più.
    , avrebbe concluso, con occhi avidi, l'uomo.
    Più di 3 milioni di ryo? Accipicchia accipicchia..., rise di nuovo il venditore.
    Atteniamoci a questa vendita per ora., tagliò corto a quel punto Toa, Ci vedremo quindi domattina in questa banca?, chiese al loro interlocutore.
    La Banca Centrale di Ame, spilungone! Sì sì.
    Il gioiello del villaggio, vedete di vestirvi per bene, ci tengono alla pulizia lì. Vero, vero.
    Ho prenotato una visita di due ore verso le tredici, purtroppo la mattina non è stato possibile avere accesso, affari più grossi, a quanto pare.
    , concluse l'altro.
    Se nessuno avesse fatto ulteriori domande, o detto altro, la riunione si sarebbe conclusa lì.

    E poco dopo, verso le 18, Yato avrebbe, se avesse voluto, uscire dall'albergo per qualsiasi suo eventuale affare, ma doveva tornare entro mezzanotte, quando a Korra sarebbero state date sei ore di libertà, fino all'alba.
    Intanto, il Senju, se i suoi semi fossero stati ancora "attivi" avrebbe avuto la certezza che Umma si era poco meno di due ore prima mossa, dirigendosi verso la Banca Centrale (seppur forse non aveva modo di sapere persino quale fosse il punto d'arrivo), dove era ferma tuttora.

    Stava al duo decidere come organizzare i prossimi passi del loro piano.
  3. .

    Due Fiori

    Ospiti inattesi (o quasi)



    Quando il trio inatteso arrivò alla Locanda, ci fu un attimo di silenzio.
    Non fu certo l'arrivo dell'Oleandro ad averlo generato, poiché, in fondo, la visita preventiva della sua figlia adottiva, aveva informato chi di dovere dell'arrivo del Fante di Fiori e di una sua nuova conoscenza, ma fu proprio questa seconda persona, con l'ulteriore accompagnatrice, a stupire alcuni dei presenti, primo fra tutti [Tamura] , il monco che suonava la chitarra sul piccolo palco in un angolo della Locanda, che si fermò addirittura dal muovere le corde con il chakra, per qualche istante.

    Non fu però al monco che i nuovi giunti si rivolsero, così, mentre diversi avventori erano decisamente distratti dalla proprietaria della "Lacrima d'Argento" e dalla sua accompagnatrice, fu [Medo] ad accogliere il duo, ascoltando le parole di Namae.
    Piacere di rivederti, Taiyo-sama, sì, eravamo stati avvisati del vostro arrivo, seppur non avevamo idea che avessi delle compagne di viaggio così notevoli., avrebbe esordito il giovane barista, ascoltando poi le parole dell'altra e sorridendo appena, prima di continuare: In realtà, la proprietaria della locanda è mia cugina, il sensei è... bé, lo potrà di certo vedere lei stessa., concluse verso l'altro elemento dei Fiori.
    A ben guardarsi intorno, in effetti, avrebbero potuto notare, oltre al musicista con un braccio solo ed il giovane barista stesso, altri due pittoreschi individui: una [fanciulla] che portava le birre ai vari tavoli e, seduto in un angolo a fumare, un [suricato] con un occhio coperto da una benda.
    Decisamente quella locanda aveva un personale piuttosto bizzarro.

    Vi sta già aspettando, semmai la bizzarra fauna del luogo avesse distratto la kunoichi, quelle parole probabilmente l'avrebbero riportata al presente, mentre Medo rispondeva a Namae, Ma si aspetta solo due persone, non tre., avrebbe concluso, puntando lo sguardo sulla ragazza che aveva portato con se l'ombrello fino a quel momento.
    Ovviamente, nessuno avrebbe rifiutato alla terza del gruppo un posto a sedere lì al bancone, o ad un tavolo, e qualcosa da bere, ma, in ogni caso, chiarita la questione, il barista avrebbe indicato ai due membri dei Fiori la porta che dava verso il magazzino.

    E quando il Taiyo e Yuri avessero attraversato quella porta si sarebbero trovati davanti al Mercenario delle Fenici.



    Namae-san, ma che piacere rivederti dopo tutto questo tempo! Come vanno gli affari? Immagino che i contatti che hai aggiunto un anno fa siano fruttati., avrebbe esordito il Risorto con tono cordiale verso l'Oleandro, prima di rivolgere l'attenzione all'altra.
    Lei deve essere l'associata di Namae-san, piacere di conoscerla.
    Qui ad Ame sono noto come Ru-Wai: buttafuori, mercenario ed all'occorrenza, dispenso favori di vario genere.
    , si sarebbe presentato con un sorriso sornione.
    A cosa devo il piacere di questa visita?, sarebbe stata la sua ultima domanda.

    Dispensiamo favori, Fratello?
    Bé, abbiamo aiutato Namae qui ad entrare nei Fiori ed a scalarne la gerarchia.
    Provocando un discreto numero di cadaveri nel farlo... non ultimo il caos dell'anno scorso alla Zanna.
    Però gli abbiamo fatto un favore, quindi dispensiamo favori.
    Con annessa distruzione al seguito.
    Piccolezze, Mostro, piccolezze.
    A proposito di piccolezze, questa tizia ha così tante carne esposta alla vista, che potremmo sfamarci un villaggio se la facessimo a pezzi! AHAHAHAH!!!!
    Non so se mi preoccupa di più questo suo commento, o il fatto che tu non ne abbia di tuoi, Fratello.
    Mi preoccupa più quanto Tendora potrebbe essersi innervosita nel vederla entrare qui... poi l'ultima volta che abbiamo incontrata una maggiorata in questo magazzino ci siamo ritrovati drogati in un'orgia con la suddetta maggiorata che investigava nella nostra testa nel frattempo.
    In effetti, meglio tenere i pantaloni abbottonati.
    Anche perché, per quanto ci sia utile un alleato nei Fiori di Ame, un'orgia con Namae-san, non è nei nostri progetti...
    Perfettamente d'accordo.
    Niente da ridire.
  4. .

    Prologo


    Messaggi e Missive



    Quasi un anno prima, il Mercenario Kaguya era stato ospite del villaggio della Foglia, seppur per un brevissimo tempo, discutendo di argomenti di rilievo con l'Hokage, ma, da allora, per quanto i due ninja si fossero ripromessi di portare avanti almeno due progetti assieme, non c'erano state novità da parte dell'Asso di Picche.
    Finché qualcosa non accadde.
    Un giorno come un altro, alle Mura di Konoha, fra i numerosi viaggiatori, c'era anche una giovane donna, che si presentò come la proprietaria di una locanda del Villaggio di Ame, in visita per conoscere i luoghi in cui era nato il padre. [IMG1]

    Ad un controllo alle Mura, non c'era molto di sbalorditivo, da un punto di vista di abilità ninja: aveva una discreta quantità di chakra, e controllando le informazioni sul padre, in effetti risultava essere stato un aspirante genin, quasi quarant'anni prima, che aveva poi abbandonato la carriera ninja ed il villaggio stesso.
    A detta della ragazza, di nome Tendora, il padre era morto da quasi 10 anni, lei aveva ereditato la sua locanda in quel di Ame e, al momento, era in viaggio per degli accordi con dei fornitori di birre artigianali del Paese del Fuoco, così ne aveva approfittato per visitare per la prima volta il Villaggio della Foglia.
    La storia, per quanti controlli possibili, sarebbe risultata veritiera e, forse, l'unica cosa stramba di quella locandiera era il suo animaletto di compagnia: un suricato con il muso sfregiato, chiuso in una piccola gabbia.

    Quando l'avessero fatta entrare, lasciando l'unica arma in suo possesso alle mura, Tendora sarebbe andata per un pò in giro, comprando qualche souvenir, fino a fermarsi in una locanda e lì avrebbe iniziato a bere: e più beveva, più il tempo passava, più iniziava a lamentarsi del buttafuori della sua locanda, che definiva il proprio "fidanzato", il quale ancora non si decideva a mettere su famiglia, mentre lei invecchiava ed invecchiava.
    In tutto ciò, però, il suricato era scomparso dalla propria gabbietta.

    Qualche minuto ed alle porte dell'amministrazione della Foglia si sarebbe presentato un animaletto piuttosto curioso, con una strana benda su un occhio, che fumava da una pipa, mentre si rivolgeva al primo ninja presente sul luogo [IMG2]

    Salve, ho un messaggio per tale Montagna di Konoha... che mi dicono trovarsi qui, seppur è un posto un pò strano per tenere una montagna., avrebbe iniziato, prima di alzare una zampina, E ho anche un biglietto da visita per presentarmi.

    Da sotto la benda, lì dove non era presente l'occhio, avrebbe recuperato un pezzetto di carta raggomitolato (ed un pò sporco), per poi spalancarlo e mostrarlo a quale che fosse il suo interlocutore Credo che dovrebbe essere sufficiente per farmi aprire qualche porta., avrebbe ghignato, rivelando cosa c'era sul "biglietto da visita".



    Se avesse avuto il risultato atteso, il piccolo mammifero sarebbe stato abbastanza inamovibile sul consegnare il proprio messaggio solo alla "Montagna" di Konoha e, quando introdotto dall'Hokage, il suricato con la passione per il fumo avrebbe iniziato a parlare:

    Mi chiamo Janki, un tempo Eremita del Deserto, adesso associato del nostro comune conoscente con la passione per la Vendetta e l'uso di diversi nomi.
    Ha presente, no? Bei capelli, ego più largo delle spalle, che già sono grosse di loro, parla ogni tanto da solo... un vero Asso, se vogliamo.
    , avrebbe ghignato.
    Il nostro amico mi manda a dirle che è tutto pronto per ospitare il giovane malato ed il suo medico curante, ha preparato per loro due stanze nella Locanda dei Veri Batuman e trovato anche alcune località turistiche che potrebbero interessargli, in funzione di quanto vi eravate detti tempo fa.
    Che poi, turismo ad Ame... mah.
    Ad ogni modo, il nostro comune conoscente è al momento lontano dalla Pioggia, per affari legati ad uno degli altri argomenti di cui avevate parlato, ma i due giovani possono già raggiungere il villaggio dalla prossima settimana, tutto è, appunto, pronto ed alla Locanda siamo tutte persone di sua fiducia, noi lavoranti.
    , avrebbe concluso, a meno di domande da parte della "Montagna".

    [...]

    Quando la disquisizione fosse finita, il suricato sarebbe tornato dalla Locandiera e, a fine giornata, il duo avrebbe lasciato Konoha, per continuare il loro viaggio d'affari ancora per qualche giorno.

    [...]

    Il duo di chunin della Foglia sarebbe stato atteso, entro la settimana successiva, ai Veri Batuman e lì sarebbero stati accolti dal variopinto gruppo di lavoranti, che Yato già conosceva.
    C'era la Locandiera, leggermente alcolizzata, Tendora, proprietaria della locanda e "fidanzata" del Mercenario Kaguya.
    Il suricato tabagista Janki, che non aveva un vero e proprio lavoro, per lo più stava seduto dietro il bancone a fumare.
    C'era poi il giovane cugino della Locandiera, Medo, che si occupava di preparare da bere da dietro il bancone [IMG3] e si considerava un "allievo" di Ru-Wai (quello il nome con cui il Kaguya era conosciuto ad Ame).
    E poi il musicista monco, che rallegrava la locanda, suonando la chitarra con l'unico braccio rimastogli (l'altro gli era stato mozzato proprio da Ru-Wai anni prima): Tamura [IMG4]

    La Locanda si sviluppava su due piani: il pian terreno era il cuore vero e proprio, con diversi tavoli, occupato da clienti a quasi ogni orario, mentre il piano superiore aveva un totale di sei stanze da letto e due bagni. Al loro arrivo, Medo avrebbe consegnato ai due della Foglia le chiavi delle loro stanze, contigue, al piano superiore ed una lettera per loro da parte di Ru-Wai (quello il nome con cui il Mercenario era conosciuto ad Ame).

    Miei giovani amici,

    Mi dispiace di non poter essere qui di persona ad incontrarvi, ma altri impegni mi terranno per un pò lontano da Ame.
    Ho fatto qualche ricerca su quello che avevamo discusso mesi fa con voi ed il vostro "capo" e ho lasciato un pò di informazioni ad Ananta.
    Medo può organizzarvi un incontro con lui, ma potete, ovviamente, anche cercare da voi eventuali ulteriori indicazioni da cui partire per quello che è il vostro interesse qui alla Pioggia.

    Spero che ci vedremo presto.


    La firma era una versione stilizzata dell'Asso di Picche, simile a quella usata come biglietto da visita a Konoha.
    Stava ai due giovani decidere come muoversi: potevano tanto cercare Ananta, oppure parlare liberamente con uno qualsiasi dei gregari del Risorto che lì si trovavano.
  5. .

    Cambio di Scena


    Nuovi Attori sul Palco



    Poco prima di dirigersi verso il Paese del Miele, Akuraguri ebbe un malore: una pesante incontinenza che lo piegò letteralmente a metà, costringendo Kensei a riportarlo alla nave kiriana, dove, per il resto della missione sarebbe rimasto in isolamento, colto da una violenta e prolungata dissenteria. [Nota Akuraguri]Il pg di Pyotr è fuori dalla giocata

    [La Mano Sinistra & Il Lupo di Sangue]

    Rimasti solo, Youshi e Sekiro seguirono il percorso per loro prestabilito fino alla nave e sulla stessa si imbarcarono.
    La particolarità della loro situazione di viaggio fu subito evidente a tutti e due i ninja, ma fu il monco Kenkichi il primo a chiedere ed ottenere spiegazioni sull'attacco avvenuto la notte prima in mare aperto.
    Non so bene che tipo di attentato, abbiamo sentito che è stato dato l'allarme lungo tutti i confini e non fanno più entrare o uscire nessuno, o quasi, dal resto dei territori, solo sull'Isola Mercato si può andare ed anche lì, come potete vedere, il numero di stranieri è limitato e probabilmente ci saranno dei controlli all'accesso., questa sarebbe stata la semplice spiegazione che il Lupo avrebbe ottenuto.

    Quando poi il Tokugawa avesse cercato un aiuto per accedere senza troppi sospetti sull'isola dai due fratelli mercanti, i suoi modi sarebbero stati, almeno, migliori rispetto all'investigazione del giorno prima.
    Inizialmente, comunque, i due fratelli lo avrebbero osservato un pò sorpresi, quando il chunin esordì: uno dei due, quello più anziano almeno all'apparenza, avrebbe alzato le spalle, appena un pò, al commento sul mare, Sì, non ci si può lamentare, immagino., avrebbe confermato laconico, prima che lo shinobi si introducesse.
    Entrambi ascoltarono la sua storia con un pò di noia evidente in volto: quello anziano aguzzò gli occhi verso il presunto zio, notando sia la mano mancante di quello, sia l'occhio coperto da una benda del suo diretto interlocutore.
    Fu la vista delle pietre preziose ad attirare il più giovane, che sembrò come svegliarsi dalla propria apatia alla vista dei gioielli, prendendo maggiore interesse in tutta quella discussione, fino alla proposta finale.
    Stava già per alzare una mano, in segno di diniego, il più anziano dei due, quando l'altro gli bisbigliò qualcosa all'orecchio, facendolo girare.
    Con le dovute capacità , anche Youshi avrebbe potuto sentire l'altro dirgli: Male non ci farebbero un paio di quelle pietre... per i debiti.
    A quel punto, il maggiore avrebbe risposto al ninja di Kiri: Va bene, per un terzo della vostra merce, sarete le nostre guardie del corpo durante lo sbarco., una proposta forse non onesta, ma considerando il numero esiguo di pietre che avevano con loro i due, nemmeno troppo redditizia, cosa che, di certo, i due venditori di miele non potevano saperlo.

    Così, all'attracco, i due ninja sarebbero riusciti a passare dai controlli senza problemi, almeno all'inizio. [continua sotto]

    [La Nave del Juudaime]

    Il viaggio in nave del Mizukage e dei suoi seguaci non ebbe sorprese fino all'incontro con le due navi della Flotta della Bruma che, come lo stesso gruppo di shinobi non ebbe particolari difficoltà a prevedere, li avvicinarono per scoprire chi fossero ed il motivo del loro viaggio per mare.
    Le illusioni del Magan, però, ressero alla perfezione, specie davanti a delle investigazioni, non particolarmente approfondite, da parte dei marinai della Bruma.
    Ci fu però qualche sorpresa.
    La prima fu quando "Etsuko" accennò al demone dalle mille lame, fu allora che una figura si fece avanti, un uomo armato di spada che spiccava in mezzo a quei marinai, un uomo che si trovava sulla nave che li aveva raggiunti da sinistra.
    Demone dalle Mille Lame? Ma per favore, di demoni ne abbiamo catturati già alcuni!, rise l'uomo, il cui corpo era segnato da diverse cicatrici, e che, alle abilità di Etsuko, si sarebbe rivelato come quello con il chakra più potente di tutta la nave.
    Non preoccupatevi non è per mare, riteniamo, che si trovano i demoni che ci stanno dando fastidio per ora., lamentò con una smorfia, per poi voltarsi verso uno dei suoi uomini, che fece un cenno affermativo con il capo, Purtroppo, proprio a causa di tali demoni, non possiamo farvi arrivare fino all'isola principale, ma possiamo scortarvi fino all'isola Mercato, dove avrete piena libertà di muovervi e commerciare. , avrebbe spiegato.

    Se "Etsuko" avesse sollevato delle obiezioni per dirigersi sull'isola principale, lo spadaccino avrebbe digrignato i denti, Purtroppo, per voi, gli ordini della Mano sono assoluti: la Scarlatta ha chiuso ogni possibilità di entrare o uscire dal Palmo fino a nuove indicazioni e probabilmente non vorrete che l'Ammiraglia della Flotta sia diretta contro di voi, o peggio, finire in pasto a qualcuno dei nostri cuccioloni, giusto?
    Posso anche contattare il mio maestro, il Vermiglio, sono certo che non avrà problemi ad aprire in due questa nave.
    , concluse, senza ulteriori possibilità di opzioni.
    Certo, se avessero posto domande nel modo giusto, sarebbe stato accondiscendente a rispondere, ma lo spadaccino sarebbe stato inamovibile sul fatto che dovessero andare sull'isola Mercato.

    Curioso particolare, ulteriore, se Kensei avesse interrogato Yakusoku sulla spada nemica, la "Promessa" gli avrebbe confermato che quella lama era antica ed aveva un potere legato alla natura, in qualche modo, ma che non si erano mai incontrate prima.

    [...]

    Alla fine entrambi i gruppi di ninja Kiriani sarebbero arrivati sull'isola Mercato e lì sarebbero stati costretti a restare per i successivi 2 giorni.
    [NOTA DA LEGGERE]La giocata è andata completamente fuori dal percorso che avevo pensato fra eventi in altri giocate e la "fantapolitica" giocata finora.
    Dati un pò di saggi consigli che ho ricevuto, ho una trama per chiudere la storia (possibilmente in modo veloce e più ispirato), il primo che cerca di uscire dalla trama con visioni di vele cremisi, memorie passate, interazioni più strane di quanto indicato possibile, o altro, si troverà ad affrontare da solo 2 jonin energia nera con 2 ts lvl entrambe al massimo livello.
    Patti chiari, quest breve ^^'


    [Scoperte ed eventi]

    La squadra di Kensei, malgrado l'inaspettato cambio di programmi, sarebbe stata accompagnati da Ko Lai fino alla locanda gestita da un "amico" della Triade, dove avrebbero potuto riposare tutti e tre e, soprattutto, avrebbero scoperto alcune informazioni importanti.
    Prima su tutte: la Bruma era in uno stato di chiusura da poco meno di una settimana, da quando, d'improvviso, due dei tre prigionieri erano fuggiti, qualcuno diceva "scomparsi", dalle loro prigioni.
    C'erano state punizioni, voci dicevano persino esecuzioni fra i guardiani sull'isola principale, ma, soprattutto, il controllo sull'ultima persona rimasta era aumentato.
    Non si sapevano i dettagli né su chi fosse scappato, né su chi fosse la persona rimasta sotto la prigionia della Bruma.
    C'erano stati però degli ulteriori movimenti sulla scacchiera di quella particolare partita, che non tutti erano consapevoli di star giocando.
    I primi due erano due "ospiti" rimasti dopo gli accordi con i Cremisi: quando le navi dalle vele Rosse avevano lasciato la Bruma per tornare nel Paese del Fulmine, di individui dai nomi sconosciuti erano rimasti indietro, due individui dall'aspetto "caratteristico".
    Il primo aveva una stramba armatura color verde, la seconda era una ragazzina, che lo seguiva dovunque andasse, quesi come dettagli, erano certi.
    Vi erano poi voci che, dopo la fuga dei due prigionieri, durante le notti successive, un individuo, alcuni lo descrivevano come un uomo biondo e dagli occhi azzurri con una maschera parziale sul volto, avesse tentato tanto di liberare l'ultima persona imprigionata, quanto di attaccare i due ospiti Cremisi.

    Ovviamente il Mizukage avrebbe potuto contattare, anche con l'aiuto dei suoi pipistrelli, i due ninja kiriani che già si trovavano sull'isola Mercato, i quali da soli non avrebbero potuto scoprire che l'altra squadra era anche arrivata nel medesimo luogo.
    Nei due giorni successivi ambo i gruppi, comunque, divisi, o assieme, avrebbero potuto investigare e scoprire forse anche maggiori dettagli, tanto nel Mercato cittadino, vastissimo e pieno di ogni tipo di bancarella, quanto nella locanda (o nelle locande) dove avessero riposato.
    Di certo, avrebbero scoperto che alla Bruma, di Akira, o delle storie di alleanze distrutte, non fregava alcunché nella realtà, poiché l'ossessione della Scarlatta, e di conseguenza dell'intero Paese, era, come sempre, dimostrare la propria superiorità su Kiri, e non poteva accettare che due prigionieri di quel villaggio le fossero sfuggiti.

    L'isola Mercato, di fatto, era un unico grande centro cittadino, delle dimensioni poco maggiori del Villaggio della Nebbia, con due strutture lungo i due porti ad Ovest ed a Sud, quello che dava verso il continente (il meridionale) e quello rivolto verso la Bruma (l'occidentale).
    Nelle vicinanze dei due Porti vi erano due guarnigioni della Bruma, i cui ninja non spiccavano eccessivamente per qualità, ma di certo avevano dalla loro la quantità. [Info]
    Il Nucleo della città era, appunto, il Vastissimo Mercato, che dava lavoro ad oltre duecento persone, fra venditori che commerciavano ed acquirenti, o rivenditori, che interagivano fra loro e da e verso i clienti continentali e sull'Isola Principale.
    Nel mercato vi era un totale di 75 postazioni commerciali!
    In più c'erano le locande, lungo il confine orientale della cittadina, 10 in totale, tutte sempre strapiene, di norma, ma in quel periodo a metà servizio, data la riduzione degli sbarchi.

    Di lì a due giorni, però, come avrebbe scoperto Kensei, durante la sua prima sera alla Locanda, il prigioniero sarebbe stato trasportato sull'Ammiraglia della Bruma, fino all'Isola Sacra: il Mignolo della Mano.
    Stava al gruppo decidere come muoversi per salvare il loro compaesano, che era in fondo il punto focale della missione, e, chissà, danneggiare la Flotta della Bruma e forse i loro capi.

    Un eventuale attacco alla nave ammiraglia sarebbe stato possibile, in fondo, la nave, aveva come vantaggio di essere un singolo oggetto, ma era un oggetto pieno di fonti di chakra.
    Gli occhi di Etsuko avrebbero visti diverse impronte, fra cui almeno 5 al livello di Kensei stesso, se non forse, persino superiori, oltre ad alcune più basse, vi erano poi, ad uno sguardo mediante il Magan degli individui che avevano il loro chakra assopito, di cui una, probabilmente il residuo kiriano prigioniero, con una debole forza vitale.
    E c'era poi una presenza che sia le abilità da Sensitivo, quanto quelle innate del clan Akuma, avrebbero percepito solo ad intermittenza.
    [Scenario Nave]In totale sulla nave ci sono 30 fonti di chakra.
    7 sono energie verdi, 6 rosse, 5 blu, 6 viola, 5 Nere.
    Ci sono però 31 fonti di energia vitale (quella extra è un'energia vitale molto debole)
    E c'è una 32esima entità che appare per brevi intervalli, quasi fosse in qualche modo nascosta a seconda di dove si sposta, ed è energia viola.
    In più sotto la nave ci sono 3 kraken con vitalità pari a Nera.
    .

    Se, invece, il gruppo avesse lasciato che la nave arrivasse fino all'isola Tempio, avrebbe scoperto che questa era persino più piccola dell'Isola mercato: il Mignolo era un vero e proprio "dito piccolo", un atollo quasi, su cui era costruito un'unica gigantesca struttura, un tempio, al cui interno le forme di vita erano in minore quantità, come anche gli occhi di Etsuko avrebbero notato.
    [Scenario Tempio]15 Fonti di chakra
    5 Energie Nere (una già presente nel tempio si sostituisce a quella rimasta sulla nave), 3 Viola, 4 Blu, 3 Rosse.
    Ancora una volta, una fonte vitale in più quasi al minimo ed un'altra intermittente.
    Inoltre c'è un'ulteriore fonte di energia vitale gigantesca all'interno del tempio non ben definita.


    A seconda di quale delle due opzioni avessero scelto per salvare il loro compagno, il gruppo kiriano si sarebbe trovato davanti ad ostacoli e situazioni differenti.

    [Nota Finale]Per evitare di fare il prossimo post con l'estate, magari, proporrei, decidete il piano d'azione, iniziate a fare domande/strategie e decidere dove dirigervi, io cerco di fare qualche interpost a quel punto.
    Ovviamente tutto ciò che potrebbe nuovamente condurci fuori dai dovuti binari, me ne fregherò bellamente, come la Bruma se ne frega della fantapolitica. ^^'


    Colpo di Scena


    Più di uno forse



    Vi dirò, mi è capitato qualche volta di trovarmi qualche dottore che criticava animatamente i miei metodi, specie i primi tempi che Meika-sama mi aveva lasciato la gestione dell'ospedale, e per quanto alcuni fossero stati un pò irritati, molto boriosi e qualcuno arrabbiato, non m'era mai capitato di trovarmi davanti qualcuno così scurrile.
    Probabilmente non è il caso di farle notare che restituire il corpo della moglie e le teste dei figli, darebbe comunque la possibilità per una tomba di famiglia., valutai un pò sorpreso dalle minacce di quella tizia, mentre ricollegavo i diversi punti.
    Per quella tizia, il dottore che stavo "interpretando" era un verme, di cui stava in quel momento minacciando la famiglia, per qualcosa che riguardava il koso-khan. Questo lo capii, leggendo fra le righe di quello sproloquio, e la mia unica opzione, era andare con fare il medico.
    Di certo il mio stupore era genuino, seppur per il motivo sbagliato, ma almeno che non leggesse nella mente, speravo che quello non lo avesse capito, quando poi replicai, fui decisamente più determinato che mai, appellandomi al mio "orgoglio" da medico, se mi lasciate passare il termine.
    Mi spieghi, cosa c'è di sbagliato in un medico, che deve operare una delle persone più importanti del suo paese, che fa ulteriori domande per non tralasciare niente, specie, una possibile causa di quello che dovrebbe succedergli, da usare magari come scusante in seguito?, avrei domandato abbassando leggermente la voce.
    Non è più strano che il capo di un equipe medica si trovi a doversi farsi sgridare da una sottoposta? O da voi si usa criticare i propri capi?, avrei domandato ancora.
    Poi mi sarei fermato, ispirando per aggiungere un'ultima domanda, la più importante: Ma soprattutto, come faccio a sapere che sono ancora vivi? C'è qualche prova?

    Ora c'era da vedere come avrebbe reagito l'altra.
  6. .

    In mezzo ai Giganti


    Da Konoha ad Oto



    Eravamo rimasti un pò indietro, vero? Permettete allora che continui il racconto sulla nostra giovane Nekki.
    Ryugi era arrivata la sera prima al villaggio della Foglia, ma l'incontro ufficiale, tanto con Hohenheim-sama, quanto con i rappresentanti di Konoha, avvenne solo il giorno dopo, davanti alle Mura del villaggio.
    L'Hokage era un individuo enorme: fisicamente era innegabile che il Kazekage sfigurasse leggermente, seppur dal punto di vista della giovane Nekki, nessuno aveva un intelletto più fine del Genio della Sabbia.
    Il gentile Youkai, che aveva lasciato un pasto pronto per lei la sera precedente, si rivelò essere un ragazzino, forse suo coetaneo, ipotizzò, dai particolari capelli rossi e dal cognome quanto mai famoso, "Uzumaki".
    La kunoichi della Sabbia aveva letto alcune storie su quel clan nei resoconti più antichi delle Squadre Speciali del suo villaggio, c'era stato anche un precedente Hokage di quello stesso casato, antico, forse non quanto i Nekki stessi, ma di certo con una grande storia alle proprie spalle.
    Fu, però, alle parole del suo Kazekage che la ragazzina rispose prontamente, per quanto possibile: NNnnnn neeeeeee nenenen nessun prooooblema, Kakakakaka Kazekaaage-saaama. E' un ooooo onore che ssssssss si fidi taaaaanto di me., avrebbe detto per poi fermarsi un attimo notando che il ragazzino dai capelli rossi stava battendo la mano.
    Le successive parole del suo Kage, comunque, catturarono la sua attenzione: sarebbe stata gli occhi e le orecchi di Hohenheim-sama, Sì, sisisisisignore!, esclamò fiera.
    Di certo aumentare la temperatura sarà un'opzione migliore., pensò fra se, un pò preoccupata, oltre che leggermente infastidita dal battere le dita del ragazzino rosso, una cosa un pò maleducata, a suo dire.
    Ad ogni modo, il gruppo riunito partì su una carrozza per il Villaggio del Suono.
    Ryugi per tutto il viaggio rimase principalmente in silenzio, ascoltando le ipotesi dei due Kage su eventuali problemi che questo Kokage avrebbe dato nel restituire ciò che era di Suna.

    [...]

    Ryugi non era mai stata ad Oto e ci arrivò come chiudi fila della piccola delegazione, stava dietro al ninja dai capelli Rossi di Konoha e davanti ai due inservienti che l'Hokage si era portato dietro.
    Il famoso Kage che li accolse, era massiccio quanto quello della Foglia, ma anche inaspettatamente cordiale, un pò meno gentile risultò essere l'altro individuo, un giovane con gli occhiali, che accennò ad usare l'Uzumaki per degli esperimenti, cosa che fece leggermente spalancare gli occhi alla kunoichi di Suna, che non conosceva nessuno dei presenti e fu sorpresa da quelle parole.
    Quel piccolo dialogo, comunque, si concluse come una sorta di scherzo, mentre tutti si spostavano al piano superiore, dove i tre Kage e l'Amministratore si dilungarono a brindare.
    Seppur tanto il Kazekage, quanto lo stesso Yakushi, sembravano desiderosi di chiudere la questione dello Yonbi in tempi brevi, al contrario dello sproloquiante Kokage.

    Per buona parte della discussione che ne seguì, la giovane kunoichi rimase in silenzio: era la più bassa in grado e l'unica che non conosceva nessuno lì in mezzo, non sapeva della maggior parte delle relazione che c'erano fra i vari individui lì riuniti, così preferì il silenzio al suo solito balbuziare.
    Questo finché il Kokage non iniziò ad accusare, in modo più o meno diretto, il Kazekage, di non aver fatto la sua parte.
    Arrivò persino a replicare l'aspetto dello scomparso Turbine Rosso della Sabbia, uno degli eroi del Villaggio!
    Ryugi aveva letto i resoconti condivisi dalla Foglia anni prima su come Hoshi fosse stato sottoposto ad un qualche lavaggio del cervello proprio da quello stesso gigante con i capelli a punta ed ora osava infangare anche il ricordo dell'Eremita dei Fennec?
    A quelle parole ed azioni, la ragazza raddrizzò la schiena, quando poi l'altro otese con gli occhiali la chiamò "ragazzina muta", fece un passo avanti.
    Il ddd Demoone è di Suna. Il Kaaaa Kazekage è libbbbb..., si fermò, prese fiato, focalizzò nella propria mente la fiamma che usava per controllare la balbuzia, la vide danzare e ne seguì il ritmo con il respiro, poi riprese.
    Il nooobile Hohenheim sa ququ quello che fa. Sooooono papapap paaaassati quaquaqua..., nuova pausa, quasi dieci aaanni dalla fuuga dello Yooonbi. Suna ora ha un Kage, in salute e potente, ha aaaaaaltri ninininini ninja!, avrebbe esclamato.
    C'erano Hohenheim-sama e Shunsui-sama come jonin di risalto, oltre a chunin del livello di Shinichi Kurogane e di Masayoshi-san, per citarne solo alcuni.
    Nooon siamo deeegli spr...., piccola pausa, incapaci, né schhh schiavi di aaaltri., ricordò al Kage del Suono, prima di voltarsi verso lo Yakushi: Non saaarò io la Jiiiiinc..ch..., nuova pausa, Portatrice del demone, ma di certo seguirò ogni oooordine del Kaaazekage per difenderlo., tagliò corto, facendo un leggero inchino, verso Hohenheim.
    E mmmmmmm mi chiaaaamo Ryugi Nekki, kunoichi della Sabbia., avrebbe concluso, tornando alle spalle del suo Kage.
    Aveva detto la sua, con tutti i tempi tecnici necessari, ma non sarebbe stata in silenzio quando c'era chi dubitava ed insultava i ninja della Sabbia, presenti e passati.
  7. .

    Due Strade


    Seguendo i Coccodrilli



    Il Kamui umano alla fine optò per non disturbare i due rettili intenti nelle loro chiacchiere, anzi, scelse di seguirli, accompagnato da due kamui minori.
    Come ben presto avrebbe scoperto, però, seguire i due servitori di Kan, chiunque egli fosse, non sarebbe stato così facile: il coccodrillo, infatti, dopo pochi passi, scivolò nella corrente d'acqua, con il cobra sul proprio dorso e si immerse, lasciando solo il serpente visibile a chiunque li osservasse.
    Le due creature avrebbero continuato la loro avanzata per circa 400 metri; stava a Samui decidere il da farsi: correre lungo la riva era un'opzione, ma, per quanto superasse il rettile in velocità, i due animali si sarebbero distanziati non poco dalla terraferma, diventando difficili da seguire con lo sguardo.
    Congelare l'acqua così da camminarci sopra era altrettanto fattibile, ma quello lo avrebbe reso oltremodo facile da individuare.
    Forse avrebbe potuto iniziare l'inseguimento lungo la riva e poi cambiare strategia? Balzando da un albero all'altro, o magari arrampicandosi sugli stessi, o provando a camminare sulla superficie d'acqua?
    Erano valide opzioni tutte, ma sapeva, quel Kamui divenuto uomo, manipolare il chakra in modo da metterle in atto? Sarebbe arrivato alla soluzione adatta per poter continuare ad investigare sugli eventi? [Nota]Tradotto: a te la scelta se vuoi apprendere il chakra adesivo o repulsivo in questo contesto.

    [...]

    Se Samui fosse riuscito a non perdere di vista le due creature, le avrebbe viste arrivare ad un'altra riva, dove, ad attenderli, erano presenti altri due coccodrilli, stavolta decisamente umanoidi.
    Un bestione non da poco fu il primo a parlare: Trovato qualche traccia della Madre, Vultan?
    No, Muggen, nessuna traccia, ma non può essere andata troppo lontano. Anche l'ultima volta, il rituale fu eseguito in questa zona., rispose il coccodrillo dalle scaglie blu elettrico, Me lo ricordo quel rituale... così tanti Kaguya che si sono sfidati per unirsi a noi, che spreco di carne! Il mio poi era parecchio potente, ma ha rifiutato il legame., ridacchiò l'altro rettile umanoide.
    Sì, Coco, già ce lo hai ripetuto tante volte, anche se sarei stato curioso di vedere questo grande guerriero Kaguya, che ha lasciato il contratto ad una ragazzina., lo schernì il gigantesco rettile.
    Non fossi stato ancora al seguito di Sobek, lo avresti visto., ribatté quello chiamato Vultan, prima che il gigantesco Muggen imperasse con la propria stazza sopra di lui, interrotto solo dalle parole del Cobra.
    Inutile litigare ora: i piani della Madre sssssono sssstati interrotti dal sssaggio Apophissss-sama che ha sssscelto di sssservire Kan-ssssama, come tutti noi., suggerì, riportando la calma fra i rettili presenti, che poi, all'unisono, si sarebbero mossi lungo la riva, cominciando a risalirla.

    Il Kamui umano avrebbe continuato a seguirli?

    [...]

    Così, mentre da una parte qualcuno seguiva i coccodrilli, io stavo seguendo le due tartarughe che Ijapa-sama mi aveva assegnato: Gyoza e Rakawa.
    Siamo sicuri che questa è la strada giusta, vero?, avrei chiesto dopo buona un'ora che andavo dietro alle due tartarughe, o meglio, dopo che io e quello nuovo mantenevamo il passo di Gyoza: quel Rakawa era inaspettatamente veloce.
    Ehi, Guardiano, che vorrebbe dire questa domanda? Io sono il miglior segugio dell'intera Valle del Guscio!, avrebbe replicato proprio quello nuovo, Scusa, Rakawa-san, non sapevo, va bene, mi fido., replicai pacatamente alzando leggermente le spalle.
    Perdonalo, Fudoh-nii-san, Rakawa-san ha un pò un caratteraccio..., mi bisbigliò l'ex creatura del Freddo, producendomi una mezza risata.
    Rimangiati quello che hai detto!, sbottò a quel punto l'altra tartaruga, puntando un ditone (le tartarughe hanno le dita) verso Gyoza, Ma veramente è stato Doki-san a dirmi questo, Rakawa-san., si scusò l'altro, mentre, nel vederli battibeccare, mi passò per la mente una domanda: Chi è questo Doki?
    DOKI? Come me ha studiato l'arte della metamorfosi, ma è fermo a diventare un semplice oggetto e si permette persino di criticarmi? Appena lo vedo, lo bastono per bene!, urlò rabbioso Rakawa.
    Ora, personalmente, non mi avrebbe dato troppo fastidio sentirli ancora urlare e lamentarsi, ma il grande segugio non era altrettanto silenzioso, quindi pensai più saggio sviare il discorso verso qualcosa che lo tranquillizzasse: Esistono parecchie altre tartarughe della Valle del Guscio che non conosco?, chiesi ai due, ricevendo uno sguardo perplesso da Gyoza, che, in fondo, si era unito alle creature di quel luogo da relativamente poco tempo.
    Bé, mi hanno detto che sei legato al povero Tong, a Myk, a Lio-san ed a questo mezzoghiacciolo qui.
    Immagino tu conosca Durma-sama, altrimenti non avresti mai potuto diventare il nostro Guardiano, e conosci anche Ijapa-sama.
    Doki, quel brutto impiastro, lo conosci? E quello schizzato di Badassanu, che è andato a vivere fra i saggi del Deserto?
    , mi chiese, al ché feci un cenno positivo sul secondo nome, memore del mio unico viaggio a Suna.
    E poi, ovviamente, c'è Genbu-sama., aggiunse con un tono molto serio, Chi?, chiesi, ricevendo un brutto sguardo in risposta, ma, qualsiasi cosa volesse dirmi, fummo interrotti da Gyoza.
    Eccoci, Fudoh-nii-san, è qui che abbiamo visto il coccodrillo., avrebbe esclamato, interrompendo le nostre disquisizioni.
    Fu a quel punto che Rakawa si abbassò ed iniziò a studiare il terreno intorno alla sponda del fiume, avanzando a quattro zampe per un pò, Sì, era un solo coccodrillo, molto grosso, che sa passare dalle quattro alle due zampe, come me., esordì, Direi quasi che avesse parecchio fretta, non ci avevo fatto caso in quel momento, ma forse riusciamo a seguirne i movimenti, su! Statemi dietro!, esclamò ed iniziò a correre, ad una velocità che io riuscivo a sostenere, non altrettanto Gyoza, che, però, cercava di starci dietro.
    Chissà fin dove ci avrebbe portato quel seguire le tracce.
  8. .

    Coccodrilli in vista


    Something in the Water



    Questa particolare missione non era qualcosa che riguardava direttamente Kiri, ma è comunque avvenuta nel Paese dell'Acqua, ma partiamo dal principio, così avrete tutti un'idea più chiara.
    Come spesso accadeva: ero nel mio ufficio, nell'Ospedale di Kiri, stavo impegnando il mio tempo passeggiando sulla mia poltrona con le ruote, studiando con attenzione le cartelle di alcuni pazienti quando d'improvviso mi ritrovai seduto per terra, in mezzo alla vegetazione.
    Ora vi lascio immaginare la scena: ero lì, allegro, che usando il mio chakra naturale-gravitazionale mi attiravo e respingevo verso
    il tavolo dalla mia bella poltrona, quando d'improvviso mi trovo seduto per terra nella Valle del Guscio, con Ijapa, Gyoza ed una terza tartaruga che non avevo mai visto prima.

    Rilassati, giovane Guardiano del Guscio, sei stato richiamato qui alla Valle per darci una mano., esordì l'anziana tartaruga.
    Ciao, Fudoh-nii-san!, continuò la creatura che un tempo faceva parte del Freddo e si era legata a me.
    Quindi è questo il Guardiano? Forse Lio esagera un pò nel descriverlo strambo!, esordì la terza grossa tartaruga, guardandomi di sottecchi.
    Che diceva Lio-san, scusate? E che succede, Ijapa-sama?, chiesi sia allo sconosciuto che, comunque, era bello grosso, sia all'anziana tartaruga che con Gyoza componevano un trio piuttosto buffo da rettili antropomorfi, se posso dire, con questi due bestioni ai lati del vecchio saggio dal carapace più curvo.
    Tranquillo, giovane Guardiano, lui è Rakawa, un'altra delle molte creature della Valle e, qualche giorno fa, assieme a Gyoza, che ben conosci, hanno scoperto la presenza di alcuni ospiti indesiderati che non si facevano vedere qui nei dintorni da parecchi anni, dai tempi del Kaguya., spiegò l'anziano tartarugone, malgrado non avessi idea di che "tempi" stesse parlando: Ijapa-sama, chi sarebbero questi ospiti del... quello che ha detto lei?, avrei giustamente domandato e, come anche altre volte, avrei notato la testuggine alzare gli occhi al cielo.
    COCCODRILLI! Grossi! Come ai tempi di quel vostro capovillaggio! E non sono soli c'è anche qualche altra creatura con loro, stanno cercando qualcosa, o qualcuno, non lo sappiamo, ma non possono restare, non possono invadere di nuovo la Valle del Guscio! Sveglia!, avrebbe iniziato ad urlare il terzo tartarugone.
    Hanno ragione, nii-san, li ho visti anche io: tre grossi coccodrilli che uscivano dall'acqua e con loro c'era anche uno strano serpente... parlavano di trovare la Madre, ma non ho sentito molto di più, perché..., lì si fermò Gyoza, guardando agli altri due.
    Sì, va bene, colpa mia, che ho fatto tutto rumore e quelli se ne sono tornati in acqua! Brutti di animali striscianti!, borbottò quello di nome Rakawa.
    Stavo per obiettare che i coccodrilli non strisciano, ma hanno delle zampette con cui camminano, appunto, quando Ijapa-sama, prese la parola.
    Molti anni fa, prima che ti alleassi con noi, giovane Guardiano, la Valle era piena di coccodrilli: il loro Sovrano, Sobek, il grande Coccodrillo Nero, era legato al Kage dei tempi e questo lo portò a prosperare, per un periodo che vide noi tartarughe in pericolo.
    Dopo la morte di quel Kage, ci fu un secondo avvistamento di coccodrilli in questi luoghi, alcuni anni fa, ma andarono via quasi subito.
    Questa volta, però, c'è qualcosa di strano, attraverso le mie abilità eremitiche ho percepito qualcosa di simile a quanto mi avevano raccontato i Saggi del Deserto: temo ci sia una più grande minaccia dietro questo loro ritorno.
    Devi trovarli e scoprire se è vero, Guardiano della Valle.
    , concluse l'anziano tartarugone.
    Guardai prima lui, poi Gyoza e quello nuovo, Rakawa, e mi concessi un'alzata di spalle: Va bene, Ijapa-sama, andrò in cerca di questi coccodrilli., concordai, E cercherò di capire se veramente c'è qualche minaccia da queste parti, non si preoccupi., conclusi, chinando il capo, per poi rivolgermi agli altri due: Da dove iniziamo?
    Da dove li abbiamo visti l'ultima volta, Fudoh-nii-san., rispose prontamente Gyoza, mentre anche l'altro faceva un cenno positivo con la testa, così mi mossi assieme a quelle due testuggini.

    [...]

    Ciò che non sapevo era che, per quanto non fosse un eremita come Ijapa, un altro individuo aveva percepito qualcosa di strano nelle acque di quella zona: Samui, il Kamui umano (o quello che era), proveniente da Azumaido.
    Forse saranno stati i suoi legami con l'acqua, con il Freddo, o la sua natura in qualche modo sciamanica, ma anche l'uomo di Azumaido percepì qualcosa che scorreva lungo il fiume che nasceva sulle cime della Valle del Guscio e sfocava nel mare.
    Così come io stavo partendo dalla cascata, allo stesso modo l'altro stava risalendo la foce e fu nelle vicinanze della stessa che avrebbe visto, forse senza farsi scoprireSamui ha furtività elevata e le creature che qui vedrai non hanno percezioni elevate, quindi sta a te due esseri che parlavano fra loro.
    Il primo era un grosso coccodrillo dalle scaglie di un colore blu elettrico, il secondo era un serpente, un cobra dalle squame striate di rosso.
    Dobbiamo trovare la Madre, prima che interrompa la Chiamata., borbottò il più grosso dei due rettili, Sssssì, Apopi-sssssama deve completare il rituale per Kan-sssssama., sibilò il secondo, forse, a ben osservarli, anche Samui avrebbe potuto percepire qualcosa di strano, come era accaduto per Ijapa: c'era qualcosa negli occhi delle due creature, un vuoto nero che sembrava scintillare, specie al pronunciare "Kan-sama".
    La Madre dovrà capire, come il Generale prima di lei: l'unico posto per i coccodrilli è con Kan-sama.
    Niente Kaguya, niente Indovini, nessuna nidata da portare avanti, solo la gloria del Maestro dei Kurobi.
    , avrebbe confermato il coccodrillo.

    Cosa avrebbe Samui? Sarebbe rimasto a studiare gli eventi? O si sarebbe mosso?
  9. .

    La Mano Bianca


    Ed il Sangue che vi scorre



    Ammetto che le parole di Elmo-san mi sorpresero.
    Cioè, che Bendino-chan se ne fosse stato zitto, me lo sarei potuto aspettare, come i commenti laconici del moncherino e di quello con i piercing, ma le parole del Mizukage in risposta al mio commento, almeno nel loro incipit, mi sorpresero: mi disse che io lo ferivo, lui mi aveva appena piantato una penna nella spalla ed io lo ferivo?
    C'era una sottile ironia, forse, in un altro momento, avrei anche potuto coglierla, un tempo lo avrei fatto di certo, ma ora, le parole successive, le sue argomentazioni sui miei errori di comprensione, mi portarono preoccupazione.
    Fui, infatti, sorpreso in negativo quando spiegò meglio l'ampiezza del progetto della "Nebbia Perfetta" e la follia così simile a quella del Gashadokuro.

    Noi non esistiamo per distruggere e sconvolgere, Nuova Generazione. Noi siamo divinità guerrieri. Dominare è la nostra natura. Proteggere ciò che è sotto il nostro dominio è il nostro destino. Schiacciare chi si oppone al piano divino è la nostra missione, far pagare la blasfemia con la più ferma e spietata distruzione è la nostra giustizia! La Conquista è ciò che conta. Il Dolore è passeggero, se serve a portare la pace divina ai popoli.

    Ancora una volta le parole della Seconda Generazione mi tornarono alla mente, qualcosa di così contorto eppure così simile a ciò che diceva il Mizukage, ma la follia di un Dio Guerriero era una cosa ben diversa da quella che ci si può aspettare dal proprio Kage, un uomo, che proponeva un assolutismo, un mondo dominato da Kiri.
    Probabilmente, il Gashadokuro avrebbe apprezzato Elmo-san come Terza Generazione, pensai con una nota di amara ironia.
    Ero quasi tentato di chiedergli se lui fosse, una delle altre parti del Dio Guerriero in me prigioniero, ma sapevo che non aveva subito lo stesso effetto che avevo provato io alla morte della Bakekujira.
    Lui non era un Dio Guerriero, per quanto non ero certo che anche gli altri miei parenti la pensassero come il Gashadokuro.

    Elmo-san parlava della Grandezza del suo sogno, io vedevo quello che il Gashadokuro aveva definito un "Dolore passeggero" e come medico non potevo accettarlo: il mio compito era salvare vite più che toglierne.
    Non consideratemi un ottuso, come forse alcuni in quella stanza stavano già facendo: so bene che senza violenza non si può ottenere la Giustizia, o la tranquillità, che difficilmente la gente, specie i ninja, o gli esaltati, arrivano alla ragione solo con le chiacchiere, e di certo non mi sarei fermato dal difendere il mio prossimo, o me stesso, se lo avessi ritenuto gesto, ma per me la violenza non sarebbe stata mai la prima scelta.

    Avevo rifiutato la "Pace Divina" che il mio sangue imponeva di diffondere, come potevo accettare la "Nebbia Perfetta" della mia patria?
    Il Mizukage avrebbe visto, al di là dei dubbi nel mio sguardo, il senso di deja vù che quei ragionamenti mi portavano? La rabbia per un uomo che portava avanti delle idee che non avevo accettato da un Dio Guerriero? Non pensavo arrivasse a tanto, mentre, dopo una piccola pausa, esponeva la sua sui Kage della Foglia e della Sabbia.
    Il primo lo definiva il piede rotto dell'Accademia, il secondo non era un piede rotto, ma uno che non concordava con la sua visione relativa a questo "Raizen", per quanto, anche su Elmo-san avrei usato il termine "testardaggine", di certo non avrei mai definito il Mizukage un "incapace", avendolo visto in azione, ma sicuramente testardo.

    Questo implicava che il Kage del Suono la pensava come lui, anche se non capivo come mai e non potei tenere per me questa domanda: Mizukage-sama, questo progetto, correggere questo tavolo a tre gambe, con la Nebbia Perfetta, non pensa che le altre due gambe avranno da ridere? Concordare sul fatto che questo Raizen sia difettoso, non coincide con accettare che tutto diventi Kiri., presi un momento fiato, prima di continuare.
    E l'idea che un Dolore passeggero serva a portare la ... , mi fermai, spalancando gli occhi mentre mi rendevo conto che stavo citando il Gashadokuro.
    La violenza, per quanto momentanea, per ottenere un Ordine universale, come prospetta, è pur sempre tanta violenza e come medico non riesco a vederla come una soluzione, per quanto possa essere passeggera., ammisi alla fine, cercando di riprendere il filo del discorso.

    Poi venne il momento della seconda offerta di sangue ed inizialmente, come vi dissi, non offri il mio, di sangue, però, ammetto che le successive parole di Elmo-san mi colpirono, dopo la sua breve interazione con la figlia dell'altro Mizukage.
    Se ero stato sorpreso in negativo dal suo essere così simile al Gashadokuro, fui sbalordito, in positivo, quando disse che non solo ero uno dei "migliori", ma persino dei più "fidati" ninja che aveva.
    Forse quelle parole, forse le successive, forse anche la rabbia ormai esaurita, ma accettai di fare quanto richiestomi e, recuperata da terra la penna con la mano destra, la poggiai sul palmo sinistro, usando poi il chakra naturale-gravitazionale per perforarmi la mano quanto bastava per produrmi una ferita sanguinante. [Nota]Niente abilità alla Kensei, la penna di per se è l'oggetto spinto, come recita lo Shinra tensei:

    " tramite la spinta gravitazionale: il danno da impatto o la dispersione hanno una Potenza pari a 10 ogni consumo ½ basso impiegato."
    Quindi penso di potermi fare del male sufficiente.


    Mizukage-sama, io accetto le mie responsabilità come ninja di Kiri e come Primario del Villaggio, ma la Mano Bianca è fatta per curare, non per imporre la violenza., avrei esordito, chinando il capo verso Elmo-san.
    Ditemi che sono troppo ottimista, ma il fatto che Elmo-san avesse fiducia in me, mi portava a sperare che potessi curare la sua follia in un modo o l'altro con il tempo.

    Quando poi guardai i due oggetti doni, devo dire sinceramente che la casacca della Mano Bianca la trovai molto, molto bella, prima che Elmo-san ci ordinasse di lasciare la stanza.
    Raccolsi le due divise e la spada, quindi, mentre uscivo dall'ufficio, notai il ragazzino con i piercing, privo di spada e lo avvicinai, dopo che eravamo usciti dallo studio del Mizukage.

    Mi fermai un attimo: come si chiamava? "Piercing", "Coso", ero certo non fossero quelli i nomi, ma non ne avevo in mente altri, anche "ragazzino confuso", come m'era parso nel suo primo commento ai piani del Mizukage, era fuori luogo probabilmente.
    Onde evitare ulteriori dubbi, utilizzai una terminologia più semplice: Ragazzo della Mano Grigia,, furbo eh?, Sei rimasto senza katana? Se vuoi, posso darti questa., avrei proposto, indicando la katana ottenuta, dal colore bianco, come quello della "mia" mano.
    Il Mizukage probabilmente non lo ricordava, ma già una volta, ad Azumaido, mi offrì una katana, l'arma svolazzante di quel biondino infame, Momin..., spiegai ancora, cercando di essere rassicurante, non volevo che il ragazzino si spaventasse di far arrabbiare l'Inquisitore-san, Quindi, tranquillo, se vuoi, puoi prendere questa., gli avrei proposto con tono cordiale.
    Una buona azione ogni tanto, ci vuole.
  10. .

    La Guerra di Kusa


    Il Galoppo di Suna



    Quando la notizia arrivò nelle stanze delle squadre speciali, Ryugi fu sorpresa e preoccupata a dir poco: aveva letto storie sull'Ondata Cremisi, sulla Guerra che aveva portato alla formazione dell'Accademia; sentito racconti dal clan dei Nekki, oltre che da uomini come Lama Pazza, il vecchio Chikuma sopravvissuto alla guerra stessa.
    Ora una nuova guerra stava per scoppiare, poco più di una generazione dopo.
    Certo, Ryugi sapeva dell'assalto ai porti di Kumo, a cui anche il Kazekage aveva partecipato, aveva letto informazioni fra i vari villaggi su questo famigerato esercito dei Cremisi, ma ora la guerra si era resa più reale: truppe invadevano, da Iwa e Taki, il paese dell'Erba!

    Aveva partecipato a diverse missioni nei suoi pochi anni da kunoichi, la piccola Nekki: difeso Suna durante la festa dell'elezione del Settimo Kazekage, compiuto persino una missione con Hoheneim-sama, persino due, contando il viaggio all'ultimo minuto ad Oto, oltre ad altri viaggi per la Sabbia verso Konoha, Oto e tanti altri luoghi.
    D'altronde, per raggiungere il suo sogno, diventare un giorno la prima donna Kazekage, Ryugi doveva dare sempre il massimo di se, per proteggere e difendere il villaggio, per dimostrare il proprio valore, per crescere come shinobi!

    Date queste premesse, ovviamente, quando il Settimo Kazekage organizzò delle squadre da mandare in guerra, la giovane Nekki si propose subito, contro le proteste della madre, più interessata a darle valore politico dentro Suna, che a renderla una martire in guerra per la Sabbia e l'Accademia.
    Al contrario, il clan paterno fu ben più felice di sapere che una Nekki, nonché membro delle squadre speciali, era parte delle forze che il famoso Marionettista Shunsui avrebbe guidato verso Kusa, scortati, per un tratto di strada, proprio dagli esploratori ed ammaestratori di cavalli del clan della Vampa.

    Così, amici lettori, arriviamo al giorno della partenza da Suna.
    Ryugi, come membro delle squadre speciali, aveva sentito alcuni elementi più anziani accennare ad una missiva da Konoha ed una seconda di ritorno inviata dal Settimo, ma non aveva dettagli a riguardo, sapeva solo che il Genio Bambino aveva affidato al famoso Marionettista la missione, che, proprio in quel momento stava ordinando a tutti i presenti di controllare gli equipaggiamenti in loro possesso.
    La giovane Nekki aveva con se tanto gli equipaggiamenti protettivi e da lancio, ma soprattutto il Ventaglio da battaglia ed i fili di nylon, che spesso usava negli scontri.

    Quando il capomissione diede l'ordine di avanzare, Ryugi partì a cavallo, come il resto dei presenti, avanzando nel deserto di Anarouch con il volto celato dal turbante che li proteggeva e così avrebbe continuato, in mezzo alla sabbia che gli era così nota, fino ai confini del Paese del Vento, per poi salutare i membri del suo clan: Ccccccc ci veveveveveve vedremo aaaal mmmmmio ritoritoritrito ritorno, cugini!.

    Una piccola fiamma, tanto dalla sua mano, quanto da quelle degli altri membri del clan, come ultimo saluto, prima di dirigersi verso Kusa. Verso la Guerra.
  11. .

    Radici


    E le Battaglie al loro interno



    Terzo Giorno

    [Gashadokuro]

    Chi siamo noi per decidere quale è la giusta via? Essere un Dio Guerriero ci dà il diritto di imporci?, posi questa domanda alla fine delle parole del teschio che svolazzava imperioso sopra di me, Forse la Seconda Generazione si sentiva in diritto di farlo, ma io no. Posso essere una semplice Prigione e, chissà, magari è proprio la mia mentalità ad imprigionare uno di voi, ma non sarò mai una persona che si impone sugli altri!, avrei detto ancora, lasciando che il mio chakra curativa provasse a fare il resto.

    Incredibile a dirsi, ma, ci riuscii: il mio antenato sembrava confuso, sbalordito da ciò che stavo facendo, sentii chiaramente che stava svanendo, che si allontanava, com'era stato per la Bakekujira, seppur stavolta ne ero consapevole.

    Arrivederci, Seconda Generazione, grazie per avermi svelato chi sono. Cercherò di salvare il resto della nostra famiglia., furono le ultime parole che dissi, prima di ritrovarmi di nuovo in mezzo agli altri ninja ed alle mie evocazioni, in movimento nel bosco.
    E rendendomi conto di essere leggermente più in forze. [Nota]

    [...]

    Mi ci volle qualche minuto per riprendermi del tutto, mentre sentivo gli altri parlare e mi rendevo conto che, dove un tempo avevo avuto una cotta di maglia della salute, abbandonata una volta divenuto chunin, c'era ancora quel oggetto così simile, ma che sembrava fatto d'ossa: un lascito della Seconda Generazione di cui, però, stavolta comprendevo l'origine e non mi avrebbe più dato, speravo, problemi.
    Sono un Dio Guerriero di Iwa... ma come sono finito a Kiri?, una domanda che, di nuovo, posi fra me e me, mentre ancora avanzavo, una domanda per un altro momento, dato che ora c'erano da salvare l'Eremita di Suna e la gente di Tsuya.

    [Divisione: i Guerrieri del Vuoto]

    Buona fortuna a voi, Masa-san, Yato-san., avrei detto, ancora un pò confuso, quando fosse venuto il momento di dividerci, osservando i miei due parigrado allontanarsi assieme ad Akira-san, mentre io, con i due cloni e le mie evocazioni sarei andato in cerca degli ostaggi.

    Non potevo sapere di tutte le trappole che Yato avrebbe piazzato lungo la strada, né dei cloni e dell'evocazione di Masayoshi, ma lo stesso valeva per il nostro gruppo di nemici.
    Infatti, quando la sagoma si palesò controluce, non trovò Masa-san, o il Senju, né tantomeno Akira, bensì si trovò davanti il clone ligneo ed il suricato.
    Fu il primo a rispondere alle sue parole, ma con le azioni: sei uchiha shuriken contro la figura davanti a loro, che nemmeno si mosse, pochi istanti le armi gli cozzarono addosso, spezzandosi come fossero niente. [Robai/Itai jutsu]

    Bozzolo dell'Anima - Mayu no tamashī - 繭の魂
    Talento: L'utilizzatore è in grado di estendere la tecnica a tutto il corpo. Può essere usata solo in difesa. Utilizzabile 1 volta ogni 2 round, non è possibile utilizzare altre abilità 'talento' in combinazione.[Da chunin in su]


    Con un sorriso furbo, il "clone del Mizukage" ci mise qualche secondo a voltarsi verso l'interno dell'ampia grotta alle sue spalle, deliberatamente: Uno spreco l'imposizione sui prigionieri, peccato., commentò verso qualcuno all'interno della grotta.

    png

    Voi, catturateli! Subito!



    Un imperativo con cui mise in azione le tre figure che si trovavano in quella stanza con lui [Abilità]Forza +2.
    Figure che scomparvero poco dopo, la prima nel terreno [ST 1 & 2- Akachi]
    Yami no Meisai - Camuffamento Oscuro
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può migliorare la propria capacità di nascondersi, ottenendo un bonus alla Furtività pari a 3. Se presenti ombre consistenti, il bonus alla Furtività è pari a 6. Mantenere la tecnica richiede slot tecnica.Tipo: Taijutsu - Stile
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: Basso per turno)
    [Da chunin in su]


    Shizen to Ittai - Uno con la Natura
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può immergersi all'interno di un elemento naturale (roccia, alberi) e muoversi senza difficoltà: l'immersione ed emersione richiedono uno slot tecnica/azione e causano AdO. La tecnica non ha costi di mantenimento e l'emersione non richiede consumi di chakra. Colpire la zona in cui è immerso l'utilizzatore causa danni allo stesso e disattiva la tecnica. Traslazione Ambientale non può essere utilizzata in combattimento.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Medioalto)
    [Richiede Specializzazione Esploratore]
    [Da jonin in su]

    Furtività = 3 + 9 = 12

    Vel = Nera +2
    , una seconda correndo oltre il proprio maestro, l'ultima in una grossa bolla che la sollevò da terra. [ST 1 - MizuHime]
    Hōmatsu no Jutsu, Hyō - Bolla di Trasporto
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Drago, Aquila, Serpente, Tigre, Serpente (5)
    L'utilizzatore può avvolgere se stesso ed altri una bolla di sapone, richiede la manipolazione di 1 Unità di sapone ogni 0,5 metri di raggio della sfera, minimo 4 unità, ogni persona in più richiede la manipolazione di ulteriori 4 unità. L'utilizzatore può muovere liberamente la bolla, facendola levitare in aria o creando uno scudo che gli permette di andare sott'acqua, la velocità è pari alla Precisione dell'utilizzatore. La bolla ha potenza difensiva pari a 10 ogni Unità usata, la potenza massima è pari alla potenza massima della manipolazione, respinge tutti gli attachi fisici con Forza inferiore alla Precisione dell'utilizzatore. È possibile usare massimo 4 Unità per livello. Chiunque sia nella bolla non può attaccare. Il mantenimento richiede slot tecnica.Tipo: Ninjutsu - Suiton
    Sottotipo: Rivestimento
    (Consumo: Basso ogni Unità / Mantenimento: Mantenimento: ½ Basso ogni Unità)
    [Richiede Tecnica delle Bolle di Sapone - Shabondama no Jutsu I]
    [Da genin in su]


    Vel = Prec = Blu +3


    Se si fossero girati ad osservare, i ninja avrebbero notato diverse cose dietro di loro, oltre il clone ed il suricato, c'era la ragazza di cui Yato aveva seguito le tracce il giorno precedente: Midori [IMG]anime-fairy-tail-kagura-mikazuchi-wallpaper-preview e poco più indietro, la ragazza che Akira aveva riconosciuto come "MizuHime" [IMG]347-3476130_juvia-loxar-hledat-googlem-juvia-lockser-new-outfit
    Li stavano inseguendo a velocità sostenuta, avvicinandosi parecchio, finché l'illusione non le lasciò un attimo confuse, Midori avrebbe anche fatto un passo avanti, quando qualcosa la fermò, portandola a guardare nel suolo poco sotto di se.
    Avendo un udito abbastanza allenato, forse i due ninja avrebbero potuto sentirla bisbigliare bisbigliare: Una trappola? Ne sei sicuro, Akachi-san? e poi avrebbe mosso la mano nell'aria, con qualcosa di nero che colava dalla stessa, generando due figure simili a dei grossi ragni [ST 1 - Midori].
    Il primo ragno si sarebbe mosso con una significativa velocità, raggiungendo la tagliola e scomparendo a causa degli spiedi nella stessa. [SA 1 - Midori]
    Nessun ragno, però, si sarebbe intromesso fra il clone di legno e le due kunoichi, Midori, vide arrivarle addosso il nemico, per poi vederlo scomparire, mentre già lei portava la mano alla spada.
    L'esplosione successiva le prese di sorpresa, probabilmente avrebbe anche provocato dei seri danni alla spadaccina, se non fosse stato per il supporto della figura nascosta sottoterra che, nel momento in cui questi scomparve lasciando solo la cartabomba, generò una barriera di sabbia nera: era in ritardo, ma ridusse il danno che "Midori" subì. [SD 1 - Akachi]

    Il secondo ragno, intanto, si era avvicinato alla pietra con i falsi Yato e Masayoshi, rivelando la natura illusoria dell'ostacolo, ma concedendo al duo di chunin un pò di tempo in più. [SG] [Nota]Teoricamente Akachi sarebbe un inseguitore + esploratore, ma siccome Passi ed affini non li considero a pieno, ditemi se avete problemi in tal senso.
    Intanto, il suricato avrebbe scatenato la trappola con i due Uchiha shuriken, ma ancora una volta, un muro di sabbia nera avrebbe protetto le kunoichi. [SD 2 - Akachi]

    Arrivate fuori, solo le due ragazze visibili, la seconda avrebbe abbandonato la sua bolla alla vista del trio accademico, Capelli Bianchi me lo ricordo, sarà ostico..., lamento, prima di mettersi proprio lei in difesa della compagnia e di se stessa, generando diversi muri di ghiaccio, ad ogni nuovo assalto del clone ligneo [3 SD + SA 1 - MizuHime].
    Probabilmente solo dei sensi abbastanza acuti avrebbero percepito movimenti nel terreno nel frattempo, mentre le wakizashi nascoste nel fosso venivano estratte da una forza "ignota" che le scagliò fuori dalla buca e le gettò tutt'intorno. [SA 1 & 2 - Akachi]
    Davanti al tronco in arrivo, si sarebbe mossa "Midori", scattando e sfruttando la katana per bloccare la carica dell'oggetto, senza nemmeno estrarla dal fodero. [SD 1 - Midori]
    L'onda acquatica, intanto, sarebbe stata bloccata da un nuovo muro di ghiaccio di MizuHime, che avrebbe ghignato verso il giovane Senju ed il suo compagno. [ST 2 - MizuHime]

    Uno dei tre non aveva i capelli rossi?, domandò la kunoichi, guardando i due chunin e rivolgendosi alla spadaccina, proprio mentre Akira scattava all'attacco, carico delle sue due spade gemelle, l'Hiramekarei.
    Fu a quel punto che l'uomo nascosto nel terreno si palesò, generando un nuovo muro di sabbia nera che contrastò il più della carica di Akira Hozuki [SD 3 + SA 3]
    Abbiamo un conto in sospeso e stavolta devo portarti da sua Eccellenza!, avrebbe detto, ora visibile a tutti. [IMG]
    Con un singolo sigillo, avrebbe cercato di intrappolare il jonin della Nebbia, mentre lo distraeva con la Sabbia Nera dall'alto. [ST 3 + SA 4]
    Palude Infernale - Yomi Numa
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può trasformare una superficie in uno strato fangoso. Il punto iniziare deve essere entro 9 metri dall'utilizzatore e distante 1,5 metri da fonti di chakra. La Velocità di diffusione è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. Chiunque entri in contatto con questa superficie, vi rimarrà invischiato, immobilizzando la parte del corpo venutaci a contatto: causa Intralcio Medio. Ogni slot azione utilizzato all'interno dell'area fa affondare la vittima: le unità affondate raddoppiano, minimo 1. Le parti affondate hanno Intralcio Grave. La palude dura 2 round.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Medio a 9 metri)
    [Raggio massimo: 9 per Grado]
    [Da chunin in su]


    I due chunin, però, non avrebbero avuto tempo di distrarsi: le due kunoichi erano lì per loro!
    Certo, seppur illese, avevano speso parecchio chakra per difendersi da tutte quelle trappole, ma ciò non impedì loro di agire, d'altronde, avevano avuto un ordine specifico.
    Mi prendo capelli bicolore, va bene?, ridacchiò Mizuhime, generando delle bolle di sapone che si sarebbero mosse molto velocemente, la prima arrivando da sotto di lui, perpendicolarmente, la seconda eseguendo un arco dalla sua sinistra, pronta a spostarsi ad ogni sua difesa eventuale. [SA 2 & 3]Chunin Energia Blu, ma con 2 TS (Ukataka lvl 2 & Shinretsu lvl 3)

    <span>Sfere Costrittive
    Speciale: Le sfere costrittive bloccano gli oggetti presenti all'interno come fosse una presa; la Forza della presa è pari alla Precisione dell'utilizzatore. La bolla immobilizzerà anche oggetti che la toccano dopo la sua creazione.
    ( [Richiede Manipolazione del Sapone I] )
    [Da genin in su]

    2 Sfere cercano di prenderlo all'interno, entrambe grandi 4 unità pot 30 ognuna.
    Vel = Blu +3 +1 (lvl 2)


    Midori, intanto, si sarebbe diretta contro Yato, correndo lungo la parete di roccia per raggiungerlo e preparandosi assieme a colpire in un modo che, forse, il Senju non si sarebbe atteso.
    La spada era rimasta riposta fino a quel momento e solo quando fu ormai prossimo al suo bersaglio, Midori la estrasse, per colpire con una velocità straordinaria, un colpo che non richiese nemmeno una tecnica, ma che, banalmente, sfruttava tutte le conoscenze che con lei aveva condiviso Robai, conoscenze che, prima ancora, erano state di Itai. [SA 2 & 3] Midori chunin Viola con solo 1 TS (Inchiostro lvl 3)

    Honō Iai [Combattiva]

    Daiippo: Jinsokuken
    Maestria: L'utilizzatore ottiene un bonus in velocità in 1 tacca per attacchi con la spada il cui movimento d'attacco corrisponde con quello dell'estrazione, 1 volta a round.[Da genin in su]

    Dainiippo: Moeruken
    Abile: L'utilizzatore può causare Sanguinamento (DnT Leggero) con la spada il cui movimento d'attacco corrisponde con quello dell'estrazione, 1 volta a round.[Da genin in su]

    Stile di Combattimento Perfetto [0]
    Speciale: L'utilizzatore può selezionare 2 competenze combattive: le relative conoscenze avranno +3 tacche ad una statistica prescelta dall’utilizzatore. Non cumulabile con altri potenziamenti alle competenze. [Da chunin in su]
    (Honō Iai - Velocità)

    Assalto Perfetto [2]
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 slot azione extra, 1 volta ogni 3 round, da utilizzare per una conoscenze di uno Stile di Combattimento Perfetto. [Da chunin in su]


    Avvicinamento vel = Viola

    Attacco vel = Viola +3 +1, Pot = 40

    Il fendente puntava a tagliare l'addome di Yato diagonalmente, non in modo così profondo da ucciderlo, ma di certo abbastanza per incapacitarlo e l'assalto non si sarebbe fermato lì: la mano sinistra avrebbe tracciato sulla lama un veloce disegno che raffigurava un serpente, che subito avrebbe preso vita, lanciandosi addosso al Senju, per cercare di intrappolarlo fra le sue spire. [ST 2 & SA 4]

    Simulacro di 4 unità
    Vel presa = Viola +3 (bonus Midori) +2 (lvl 3)
    Forza presa = Viola +2 (bonus da Robai)
    Pot = 15


    Nessuno dei tre aveva cercato di uccidere il suo bersaglio, in fondo il loro comandante li voleva vivi. [Nota 2]Dal mio punto di vista Akira / Akachi si tengono occupati vicendevolmente.
    Roro: come ti dicevo, puoi considerare di avere la 1° basilare competenza del Sigillo del Vuoto (vedi schede di Akira o Youkai), in fondo lo stemma elitè dell'Abete ancora ce l'hai lì ^^'
    Puoi considerare di aver sbloccato il 2° lvl della ts con la parte antecedente di giocata ed ovviamente, se può servire, il chakra distruttivo.
    In più puoi provare a sfruttare di nuovo il potere del Vuoto.

    Febh: ovviamente vale pure per te il chakra Distruttivo e se vuoi puoi usare la spada acquisita ai tempi delle Grotte del Silenzio, in una forma "embrionale".

    Ovviamente nuova versione delle ts patchate, alle due tizie ho considerato quelle, malgrado le tecniche "vecchie"


    [Divisione: Fudoh]

    Ero solo con le mie tre tartarughe, o almeno tale mi sentivo: i cloni di Akira erano, inaspettatamente silenziosi, o forse ero io ad essere preso dai miei pensieri e non ascoltarle?
    Scoprire di essere un Dio Guerriero, o peggio, la Prigione di un Dio Guerriero, una Terza Generazione... ditela come volete, scoprire che ero stato creato, non ero nato, in un certo senso, mi aveva provocato un senso di vuoto che non avevo mai provato, nemmeno negli anni da solo per le strade di Kiri, in tutta la mia vita da orfano.
    Anche quella vita, era stata reale? Come potevo io, una Terza Generazione, in possesso di 1/3 di un Dio Guerriero, a ciò che diceva il Gashadokuro, essere finito a Kiri? C'ero nato? Qualsiasi fosse la Seconda Generazione da cui provenivo, era nel Paese dell'Acqua? O ero stato portato lì? E gli altri due terzi di quella creatura?
    Tante domande che mi giravano per la testa e mi confondevano, a dirvela tutta, domande che mi lasciava una certa preoccupazione in corpo su quale sarebbe potuto essere il mio futuro: in fondo i due Dei Guerrieri di cui sapevo qualcosa, per liberarsi avevano cercato di distruggere le loro prigioni... sarebbe successo anche a me?

    Fudoh-chan, i cloni., fu la voce di Myk a farmi riprendere, guardai le due pozze d'acqua e poi le mie tre evocazioni, Siamo troppo lontani da Akira-san adesso., commentai, prima di notare un altro particolare, qualcosa che non vidi con gli occhi, né effettivamente altri sensi, se non un certo istinto di sopravvivenza che mi fece rivolgere l'attenzione alle radici intorno a me.
    Feci un passo per allontanarmi dalle stesse, quasi avessi paura che mi volessero catturare e fu allora che capii che lo avevano già fatto: c'era un muro di radici a bloccarci la strada!
    Di nuovo?, pensai memore dell'Hayate Legnoso.
    Anche dietro di noi, Fudoh-san!, esclamò Lyo, indicando con lo spadone la parete alle nostre spalle a quasi 12 metri di distanza.
    Fudoh nii-chan, guarda..., balbettava intanto Gyoza, mentre, girandomi, notavo anche io che sui rami stava iniziando ad apparire un'iscrizione che lasciò le mie tre evocazioni perplesse, per quanto perplessa poteva apparire una tartaruga.
    Non puoi scappare... Gashadokuro?, rilessi fra me e me, prima di essere invaso dalla rabbia: forse era un residuo del contatto con il mio antenato? Eppure sentivo un naturale astio verso chi aveva scritto quelle parole, Pangu..., sibilai a denti stretti.
    La coscienza di un uomo morto da millenni che ancora voleva tenere intrappolato un mio antenato, lui ed i suoi fantomatici alleati vedevano gli Dei Guerrieri come oggetti, o forse no, peggio, come animali pericolosi? Dubitai di poter comunicare con lui come avevo fatto con il Gashadokuro: non eravamo legati, anzi, se mi confondeva con il mio antenato, qualora lo avessi toccato, forse avrebbe provato ad intrappolarmi?
    Non lo sapevo, ma non potevo, e non volevo, rischiare.
    Myk-san, ti va un piccolo tentativo?, chiesi alla piccola tartaruga, che fece un cenno positivo con il capo.
    Avrei usato il chakra naturale-gravitazionale, combinato alle abilità della tartarughina. [ST 1 & SA Extra]Pot attacco = 10 (Guscio rotante) + 30 (Bardatura) + 20 (Shinra Tensei) => 60

    I rami si ruppero in alcuni punti, ma sembrò non bastare, si stavano già richiudendo, seppur intravidi la luce oltre gli stessi, furono le parole di Lio ad attirare la mia attenzione alle nostre spalle: Dobbiamo scappare da qui!, urlò, forse un pò claustrofobico, sferrando un violento attacco con la sua Nodachi contro la parete alle nostre spalle. [SA 1]Pot = 40 Forza = Blu
    Ancora una volta, i rami sentirono l'effetto del colpo, ma iniziarono subito a richiudersi, cosa che però causò un effetto notato subito da Myk: Guarda, Fudoh-chan!
    La barriera davanti a noi era un pò più debole! Possiamo scappare da qui?, pensai, ma nemmeno il tempo di concludere quel pensiero che la parete divenne di nuovo rigogliosa, proprio mentre l'altra si riparava del tutto.
    Non vuoi proprio lasciare in pace la mia razza, eh?, ringhiai verso la scritta sull'albero.
    Che vuoi dire, Fudoh-chan?, chiese Myk, che intanto si era riavvicinato.
    Quale razza, Nii-chan? E chi è il Gashadokuro?, domandò ancora Gyoza.
    L'albero ce l'ha con te?, incalzò Lio, ancora vicino all'altra parete.

    Stavo per rispondere quando mi passò per la testa un'ovvia verità: l'albero era Pangu, erano tutt'uno, tutto quel casino era perché le radici avevano la sua forza vitale, rigogliosa, ma suddivisa su tutto l'albero! Se doveva curare due punti diversi assieme, forse avrebbe avuto difficoltà a farlo correttamente.
    Ok, ragazzi, dobbiamo collaborare un poco di più per aprirci la strada., esordii, prendendo in braccio Myk ed avvicinandomi all'uscita. [Nota]Usano i miei slot per le loro azioni, ergo considero di aver "sbloccato" i movimenti post slot dallo shinra tensei
    Gyoza-chan, tu devi colpire con quel tuo jutsu acquatico la parete qui davanti a noi, io lancerò Myk per darti supporto nell'attacco, ma solo dopo che Lio-san avrà sferrato un altro colpo di spadone contro quella alle nostre spalle, ok?, chiesi e nessuna delle tre tartarughe ebbe da ridire, anzi, ci preparammo tutti.

    Fu il tartarugone spadaccino il primo a colpire, con un altro potente fendente di nodachi contro la parete alle nostre spalle. [SA 2]

    Ora, Gyoza-chan!, avrei urlato, lanciando Myk, con la sola forza delle braccia, mentre l'ex creatura del Freddo attaccava: concentrando chakra liquido nella mano, sferrò un violento colpo contro la parete lignea alle nostre spalle. [ST 2 & SA 3]Torrente Distruttivo - Hahonryuu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Cavallo, Cane, Cinghiale (3)
    L'utilizzatore può concentrare all'interno della bocca una discreta quantità d'acqua, riducendo la densità al minimo; richiede la presenza di 5 unità d'acqua entro 9 metri l'utilizzatore. Il costrutto avrà diametro pari a mezzo metro; a contatto con l'obiettivo causerà un'esplosione di potenza pari a 60 che non investirà l'utilizzatore.Tipo: Ninjutsu - Suiton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Alto / Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]

    Affinità Naturale
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta di chakra affine al proprio elemento. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate del proprio elemento, una volta per turno. Il potenziamento è doppio se fronteggiato l'elemento opposto. Non è possibile sfruttare le altre abilità 'Talento' in combinazione[Da chunin in su]

    => Potenza = 60 + 10 = 70

    + 30 (Bardatura) Myk da SA3


    Se fossimo riusciti a distruggere a sufficienza quella parete di legno, allora sarei corso fuori assieme a Gyoza e Myk.
    Speravo che anche Lio riuscisse a raggiungerci e scappare, prima che le radici si richiudessero, se così non fosse stato, avrei sciolto l'evocazione sulla tartaruga spadaccina, piuttosto che lasciarla lì dentro.
    Dopo di ché, c'era da vedere se saremmo riusciti a salvare gli ostaggi. [Nota]Poi Febh, dimmi tu se ce la faccio e ti spiego cosa ho pensato per i "prigionieri" ^^'

    Chakra:42/80
    Vitalità: 10/18
    En. Vitale: 22/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 675
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Attacco 1° Myk
    1: Attacco 1° Lio
    2: Attacco 2° Lio
    3: Attacco 2° Myk
    Slot Tecnica
    1: Spinta Gravitazionale
    2: Torrente Distruttivo
    Equipaggiamento
    • Cartabomba II × 1
    • Shuriken Gigante × 2
    • Veleno Debilitante B2 (5 dosi) × 1
    • Bomba Gelo × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Bracciale-Lama Retrattile × 1
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Antidoto Intermedio × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Bakekujira Redux × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Nokemono no Ken: Momin - La Spada del Reietto: Momin × 1

    Note
    ///
  12. .

    Fare di tutta l'erba un fascio


    Ed altre ottusità



    Non andò tutto come avevo immaginato, dopo il mio commento, ma ammetto che alcuni aspetti di quella discussione non potevo prevederli.
    Mi aspettavo, come effettivamente fu, le reazioni del Tokugawa e del moncherino: fedeli, ossequiosi ed orgogliosi.
    D'altronde il primo sguazzava nella medesima mentalità del Mizukage, come tutta la storia della Nebbia di Sangue dimostrava; mentre il secondo sembra quasi avere bisogno di gesti e parole pompose ed altisonanti, aspetto quanto meno in comune con Elmo-san.

    Un pò meno attese, forse perché non li conoscevo così bene, furono le parole del ragazzetto con i piercing, che, in effetti, non capii nemmeno tanto bene e, in quel caso, fui d'accordo con il commento che gli rivolse il Mizukage; allo stesso modo, non avevo idea della politica del predecessore dell'Inquisitore citata dalla kunoichi lì fra noi, quindi non mi avventurai a fare supposizioni sulla stessa.

    Etsuko-san, in tutto ciò, mi sorprese, specie per il suo incipit che mi riguardava.
    Sono stato diplomatico?, io avevo cercato solo di essere schietto e chiaro il più possibile, date le incapacità di capirci, spesso, con Elmo-san.
    Dopo quel piccolo preambolo, bé, l'Akuma fu decisamente drastico: se io stavo cercando di far capire all'Inquisitore che rinunciare all'interazione con i villaggi non avrebbe fatto alcun bene a Kiri, Etsuko, semplicemente, rifiutava anche solo di ragionare sulla politica del Mizukage, ponendosi in contrasto con la stessa.
    Queste osservazioni dell'Akuma portarono il fedele servetto, Occhietto-chan, a sentirsi in diritto non solo di attaccare Etsuko, ma di iniziare con lui tutta una disquisizione verbale, oltre che fisica, con me, per qualche motivo, quasi era al centro della loro discussione.
    Fortunatamente, il dibattito fra i due fu interrotto da Elmo-san, con tutta la tetra teatralità che gli era solita.

    La prima cosa che sentii, fu il mio nome, poi fui pervaso da una sensazione fredda, che irrigidì i miei muscoli, una sensazione che riconobbi quasi subito: odio.
    Pesante, morboso, profondo.
    La stessa sensazione che mi aveva pervaso quando il Gashadokuro aveva cercato di prendere il controllo del mio corpo a Tsuya, simile, ma in qualche modo diversa: con l'odio della Seconda Generazione, mi sentivo quasi affine, sentivo di capire perché provasse, e provassi, tutta quella rabbia verso i discendenti di Pangu, seppur capivo che non fosse giusto.
    Adesso, questo odio mi era alieno, illogico, irrazionale, irrigidiva i miei muscoli, ma di certo non mi spaventò, non appena capii ciò che era.

    Il tempo che mi servì per comprendere ciò, comunque, fu utilizzato da Elmo-san per piantarmi qualcosa nella spalla destra, costringendomi a mugugnare dal dolore, mentre finivo spinto indietro contro la sedia dove mi trovavo, vedendo intanto il Mizukage che attirava a se Etsuko-san.
    Poi iniziò ad accusarci: mi accusò di essere ottuso, di avere giustificazioni per tutto, di non esserci stato, e tanto altro ancora, seppur alcune cose nemmeno mi tornavano, ma ammetto che ero un attimo preso fra il dolore alla spalla e la sensazione d'odio che irrigidiva i miei muscoli.
    Mentre mi rendevo conto di cos'era che effettivamente non mi tornava di quel discorso, la sua attenzione passò ad Etsuko.
    Elmo-san si preoccupò di offrirgli notizie e focalizzò tutto il suo discorso su due individui: tale Sho Saitama, che a quanto pare era un jonin di Konoha, nonché suo figlio, e poi l'Hokage della Foglia, l'assassino del Tengu.
    Per un attimo fu il mio odio a passarmi per la testa, pensando ad un altro Dio Guerriero che dopo la sua condanna ad un'eterna prigionia era stato ucciso.

    Non è il momento per le questioni di famiglia... almeno per le mie., mi dissi fra me e me, mentre Kensei completava il suo discorso, dicendoci di offrire altro sangue agli altari e dandoci, o confermandoci, i nostri ruoli dentro Kiri.

    Ammetto che nemmeno feci troppa attenzione alle parole della giovane kunoichi lì presente: ero troppo attento ad usare il chakra gravitazionale-naturale nella mia mano sinistra per estrarre l'oggetto senza fare troppi danni.
    Oggetto che si rivelò essere una penna.
    Ne ferisce più la penna che la spada, anche se si affronta uno spadaccino., pensai, cercando di rilassare quel senso di odio e rabbia che aleggiava nell'aria, mentre persino Etsuko, dopo qualche parola critica alla figlia del precedente Kage, tornava seduto al suo posto: sembrava che queste parentele, questi legami padri-figli avessero tanta importanza.
    Buffo. fu il mio pensiero: quando ero semplicemente un orfano, non me ne preoccupavo minimamente, ora che avevo scoperto una parte delle mie origini, non era cambiato quel mio specifico punto di vista, in fondo, chi potevo considerare come "padre" nella Seconda Generazione?
    Io ero in qualche modo sia una prigione, sia una nuova possibilità per un Dio Guerriero, ma questo mi rendeva comunque difficile capire legami famigliari, per me tutte le persone valevano allo stesso modo.
    Ma, appunto, stavo divagando: quello non era il momento per le mie riflessioni personali sui parenti che non avevo.

    Mizukage-sama, con tutto il rispetto, ma almeno su un punto vi state confondendo., esordii, lasciando da parte le mie riflessioni personali, così come lasciai cadere per terra la penna, Io non ho mai parlato di pace, sono stati Jukyu-san e l'altro genin a farlo., continuai facendo cenno al ragazzetto confuso con i piercing, mentre la mano sinistra iniziava a guarire la ferita [Nota]Ho controllato: il mio pg non pronuncia mai la parola "Pace", parla di Giustizia... di fatti non mi tornava.
    La mia preoccupazione non è per la pace, in un mondo come il nostro è una cosa inverosimile.
    Mi preoccupo per la Giustizia e per le possibilità che potremmo avere noi, ninja di Kiri, di crescere solo fra noi, senza interagire con gli altri shinobi come nostri alleati. Mi scuso, se per qualche motivo, è arrivato un messaggio diverso, speravo di essere chiaro, ma invece sembra che sia solo ottuso.
    , affermai secco.
    Sì, quel senso di odio stava un pò acuendo angoli normalmente più smussati.
    Ha di certo ragione quando afferma che non c'ero, durante gli attacchi di Cantha, durante questa riunione di Kage, ed in tante altre situazioni, ma sono qui adesso e mi chiede di rendermi conto di cos'è il mondo? Bene.
    Io sono qui e sento parlare dei quattro Kage, lei è uno di questi, adesso. Con quello del Suono mi sembra di capire che c'è una comunione di punti di vista e, per il poco che l'ho conosciuto, quello della Sabbia dal nome improponibile è un individuo ragionevole, anzi, so che vi siete affrontati con tanto di pubblico sugli spalti, ne parlavano all'ospedale, dove stavo lavorando in quel momento.
    Resta quindi l'Hokage, l'uomo che non ha salvato vostro figlio, che vi ha accusato di spiarlo.
    Non conosco questo shinobi, voi siete il secondo, su due, che non me ne parla bene, questo è vero, e posso immaginare, dal vostro racconto il motivo di questo odio... tutte queste relazioni padre-figlio e ciò che ne consegue.
    Proprio per questo, però, più dell'Accademia, il problema mi sembra, per voi, sia questo singolo individuo.
    L'Alleanza fra i quattro villaggi è l'unità di tutti i suoi elementi.
    Per uno Yakushi-sensei, ad Oto, c'è anche quel Tasaki: forse per equilibrare le abilità dello Yakushi, ci saranno anche molti incompetenti ed idioti come quello spadaccino, non posso saperlo, non conosco tutti i ninja del villaggio del Suono.
    Malgrado questo, Kiri è alleata di Oto.
    Allo stesso modo, per un Hokage che mi è sempre stato descritto così male, ci saranno molti ninja abili e degni di fiducia come Yato-san: colpevolizzare un villaggio, o un'alleanza intera, per un singolo, non ritengo sia Giustizia.
    Poi, dal mio ottuso punto di vista, se, ancora adesso in un'alleanza di quattro villaggi, nessuno ancora ascolta le richieste del Mizukage attuale, o non sono state capite, o ci potrebbe essere qualche problema anche nell'amicizia speciale con il Suono.
    , presi un attimo fiato, supponendo che Kensei non mi avesse già interrotto prima spezzandomelo del tutto, assieme al collo.

    Se anche avessi fatto quanto da voi suggerito e per un giorno avessi preso le vostre veci, poi cosa sarebbe cambiato? Le mie piccole ottuse idee su come aiutare i poveri, forse le avreste anche lasciate lì, ma mi fossi immischiato nella politica Kiriana? Perché avessi adesso quella possibilità, inviterei qui gli altri Kage, tutti i Kage, per parlare schiettamente, senza coltelli nascosti, senza ipocrisie di cui accusarsi vicendevolmente.
    Dubito, però, che lei approverebbe una proposta di questo genere.
    , avrei concluso con un tono più cordiale, chinando poi il capo verso l'altare dove ancora si trovava la spada.

    Tanto a malapena uso quella del biondino infame...

    Il senso di rabbia, forse, stava scivolando via.

    Ammetto che un'alleanza che si muove solo dopo che i diversi villaggi sono stati attaccati, ha poca utilità, è vero, ma non è sopprimendola, secondo me, che si risolve il problema: come ho detto prima, sono le differenze a renderci più forti, quando i villaggi sono uniti, com'è stato all'Abete, ci aiutiamo e ci completiamo.
    Dovrebbe esserci più comunicazione fra i villaggi, non più isolamento ed astio, perché l'Accademia sia una vera alleanza.
    , aggiunsi, prima di chinare leggermente il capo.

    La ringrazio ancora per il dono di questa katana, ma non ritengo di poterla accettare, proprio per la mia differenza di vedute, allo stesso modo, non ritengo di poter avere altri doni successivi.
    Se vorrà togliermi anche dalla Mano Bianca, non obietterò, di certo questo non cambierà la mia fedeltà al villaggio, o la mia propensione a curarne i malati.
    , terminai, attendendo di sentire come avrebbe risposto Kensei.
  13. .

    Intrecci di Clan


    Intrecci di Famiglia



    Non vi siete mai chiesti molto sulla famiglia di Ryugi, vero? Avete sempre sentito le storie della nostra abile kunoichi balbuziente, senza il contesto famigliare che la circondava, se non qualche piccolo accenno.
    Ebbene, questa nuova storia necessita di una piccola integrazione ulteriore su questo tema, relativamente alla nostra genin del clan Nekki.

    Il padre di Ryugi, tale Ryuho Nekki, fratello del defunto Mako Nekki (di cui vi ho già parlato in un'altra avventura), era un chunin della Sabbia, nemmeno uno dei più brillanti, né uno dei più vicini al loro capoclan.
    Aveva compiuto molte missioni, ma niente di troppo speciale.
    La sua fortuna erano state la moglie e la figlia.
    Se Ryuho rientrava nella media, infatti, Ryugi la surclassava, accettata nelle forze speciali di Suna in giovane età, quand'era ancora una semplice genin; qualcosa che non avveniva dai tempi dell'attuale Kazekage, del Turbine Rosso e del loro compagno Hamano Iga (un nome che, forse, in pochi ricordavano alla Sabbia, ma meritevole di ogni rispetto, se chiedete a me).

    La madre di Ryugi era tutt'altra storia: Tsumegi Kuzo, discendeva da una famiglia di commercianti che, si diceva, aveva le proprie origini fra i beduini dell'Anarouch e, in quelle vaste lande, aveva appreso anche le arti ninja, seppur, nelle generazioni più recenti, non c'erano tracce di shinobi nella loro famiglia, escludendo solo Ryugi, appunto.
    Questa famiglia di commercianti aveva diversi accordi non solo per permettere ai mercanti esterni di attraversare il deserto e commerciare dentro Suna, ma anche per aiutare le traversate verso il resto del Paese del Vento da dentro i confini del villaggio.
    Avevano accordi anche con l'amministrazione del villaggio, fin dai tempi del Quinto Kazekage, per le scorte ninja da dare alle loro carovane, ovviamente.
    Fu però il nonno di Ryugi ad avere l'idea rivoluzionaria: le sue due figlie andarono in spose a membri di altrettanti clan ninja.
    La madre di Ryugi sposò, appunto, uno shinobi del clan Nekki, la zia, invece, un membro del clan Shinkiro.

    Questo piccolo prologo, cari lettori, per permettervi di capire alcuni dettagli di questa storia e di come la nostra kunoichi balbuziente preferite vi è entrata a far parte.

    Quella particolare mattina, Ryugi ebbe un breve colloquio con la madre, prima di dirigersi, come sempre, alla base delle Squadre Speciali, dove occupava il più del suo tempo nello studio ed in allenamenti.
    Infatti, ad essere particolarmente severi, era Tsumegi Kuzo a portare i pantaloni in casa: gestiva gli affari commerciali della propria famiglia ed organizzava gli accordi per la protezione delle carovane tanto con i Nekki quanto con i Shinkiro, che apprezzavano, essendo una struttura matriarcale, di avere a che fare con una donna.
    Più di questo, però, era lei a comandare a casa, e quella mattina, anche la giovane genin se lo sarebbe ricordato, come non succedeva da tanto.
    Ben trovata, piccola mia, dobbiamo parlare di una cosa importante., avrebbe esordito, durante la colazione, porgendole un giornale che portava un articolo di cui anche la kunoichi aveva sentito qualche accenno, la "Ribalta dei Soshi".
    Ne sapevi niente di questa scelta del Kazekage-sama?, avrebbe incalzato, mentre la figlia scuoteva la testa.
    No, io m... m... m...., un gesto della madre la zittì: stava infatti contando con le dita della mano, segno che Ryugi doveva eseguire i suoi esercizi contro la balbuzia.
    Così, la giovane Nekki iniziò ad ispirare ed espirare, mentre fra le proprie, di mani, si generava una piccola vampa che andava crescendo e riducendo ad ogni espirazione ed ispirazione, finché la fiamma non si restrinse e spense, a quel punto, la ragazza riprese la parola: No, madre. Io mmmm mi occupo soso solo di mmmm missioni, non di popopopo politica., concluse, chinando appena la testa.

    Il clan Nekki non è molto felice di questa notizia, lo sai? Siete fra le famiglie che hanno fondato la Sabbia, come i Marionettisti, i Kurogane, o gli Shikiro ed il Kazekage preferisce un clan di immigrati che è arrivato a Suna un paio di generazioni fa?
    Questo non fa bene nemmeno ai miei accordi commerciali, lo sai, e sai anche, piccola mia, che potresti avere una grande carriera davanti a te, però non devi solo proteggere il villaggio, ma anche gli interessi della tua famiglia.
    Se i Soshi ottengono più potere politico dei Nekki, o addirittura dei Shikiro, potrebbe essere problematico, se non staremo attente, se non starai attenta.
    , spiegò decisa la madre, fermando con un gesto l'obiezione che la figlia stava per balbettare.
    Non ti sto per chiedere niente che vada contro il bene del villaggio, ma di riflettere sui risvolti politici: se ci saranno disordini a svantaggio dei Soshi, aiutali e proteggili, come tuo dovere come kunoichi, fatteli amici e riferiscimi con chi avrai avuto a che fare in quel clan.
    Se ci sarà scontento fra le casate della Sabbia, trova come mediare, se ci sarà da difendere il villaggio, fai il meglio che puoi, come ai tempi dell'elezione del Kazekage, contro quel grosso verme e quei ninja, ricordi?
    Devi sempre trovare come risaltare tanto come Nekki, quanto come kunoichi, per la gloria del tuo clan e perché, un giorno, magari potrai smettere di essere una semplice genin ed assieme agli oneri, allora, arriveranno anche gli onori per la nostra famiglia.
    , concluse pizzicando affettuosamente le guance della figlia, segno che l'altra non doveva fare niente più che confermare di aver capito.
    Come vi dicevo: era Tsumegi a portare i pantaloni in casa. Lei dettava le regole.

    Questo fu il buongiorno per la nostra kunoichi balbuziente preferita, che aveva la piena consapevolezza che la scelta del Nanadaime-sama era stata quanto meno audace, dando fiducia ai Soshi.
    Così Ryugi si sarebbe diretta verso la sua parte in questa storia.
  14. .

    Serpenti


    Come se piovessero



    Saragi stesso era sorpreso di come il suo piano fosse andato bene, me lo ha raccontato lui: aveva raggiunto i rami alti e ferito quel tizio dai capelli vergognosi, ma l'altro non si era arreso, purtroppo.
    Il mio basso coinquilino osservò l'altro arrampicarsi, usando kunai per darsi lo slancio con quelle due gambe lunghe (in realtà sarebbero quelle di Saragi ad essere corte, ma sto usando parole sue), pronto ad arrivargli addosso.
    Il giovane Shi non rimase immobile: prese un oggetto che portava con se, il suo bastone, adatto per un individuo corto [Equip], con quello nelle mani si guardò intorno e valutò le sue opzioni: non aveva modo di evocare un altro gruppo di serpenti e scappare, non avrebbe fatto in tempo, né avrebbe potuto lanciare qualcuno dei suoi shuriken contro lo spilungone con la certezza di beccarlo.
    Poteva però fare un'altra cosa, un'idea forse pericolosa, ma che sperò potesse aiutarlo, specie considerando dove si trovava.

    Ce la potrei fare..., bisbigliò fra se, mentre lo spilungone gli arrivava addosso e lo attaccava a suon di calci.
    Il primo calcio era portato da una posizione strana, ma risultò abbastanza facile da seguire, quindi Saragi semplicemente sollevò il bastone corto, parando con quello l'attacco, senza riportarne alcun danno. [SD 1]
    Il secondo colpo fu anche abbastanza facile da evitare: certo il mio basso amico dovette impastare un pò di chakra per accucciarsi ulteriormente, ma fu l'azione migliore che gli venne in mente per non rischiare di cadere subito dall'albero, chinarsi per evitare del tutto quel colpo. [SD 2]
    Fu il terzo colpo il peggiore: più veloce di quanto Saragi stesso si attendesse, l'unica cosa che riuscì a fare, fu impastare un pò di chakra quando sentì ormai l'impatto allo sterno, considerando che, basso com'era, calandosi, fu quella la zona colpita.
    Il colpo gli spezzò il fiato e lo sbilanciò. [Danno]

    Saragi non contrastò la spinta a cadere, però, ma stringendo i denti avrebbe usato il bastone per tirare con se il sacco contenente il gatto (e se volete la mia, povero felino con tutto questo ballonzolare), prima di atterrare sul ramo sottostante, vicino al punto da cui era partito l'ultimo salto dell'altro, ma non sarebbe stata la sua unica azione: allo stesso tempo, dalla spalla destra sarebbe partito un grosso serpente, che si sarebbe gettato verso le gambe dello spilungone, data la posizione più in basso del mio coinquilino. [SA 1 & ST 1]Hanbo di 90cm dovrebbe riuscire a prendere il pacco, mentre sono in caduta.
    Ed il serpente è lungo 6 metri dovrebbe arrivarci, dato che Sendo ha fatto un salto per avvicinarsi di 2 metri max.


    Il mio simile evocato avrebbe provato ad intrappolare le gambe del tizio dai pessimi capelli, forse anche provando a ferirlo parecchio alle stesse, mentre il mio basso coinquilino cercava di approfittarne per allontanarsi con un salto verso rami più densi di foglie, coprendosi con il suo meccanismo mimetico nel frattempo. [SA 2 & 3]Forza attacco serpente = Bianca +3 pot = 10

    Forse stavolta riesco ad allontanarmi!, avrebbe sperato Saragi anche considerate le poche forze rimastegli.

    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Parata calcio alto
    2: Schivata calcio al viso
    3: ///
    Slot Azione
    1: Avvicinamento gatto
    2: Allontanamento
    3: Presa serpente
    Slot Tecnica
    1: Stretta della Serpe
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Hanbo × 1
    • Uchiha Shuriken × 4
    • Lama Interna × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Gomitiera Imbottita × 1

    Note
    ///
  15. .

    Le due Squadre


    I due tragitti



    [Nota GDR]Onde risolvere il mio personalissimo problema con tutte le modifiche che sono avvenute in corso d'opera alla trama, vi ridirigo verso quello che era il proposito iniziale.

    In più: siete arrivati in 8 su un pipistrello bus... non c'è nessun "campo con dei ninja ad aspettarvi"


    I ninja della Nebbia non ottennero molte informazioni in più da poter condividere: solo il Lupo Kenkichi poté scoprire che, come scontato, la guerra distruggeva sempre molte famiglie, ed i territori dove si trovavano non erano da meno in questa triste realtà.

    [...]

    Una volta riuniti, il Mizukage e buona parte dei suoi shinobi, giacché mancava Fudoh, poterono fare il punto di quanto da loro scoperto e realizzare il prossimo piano d'azione per infiltrarsi, seppur questo piano d'azione prevedeva di dividersi in due gruppi, il ché avrebbe ulteriormente scisso le già non numerose forze al servizio del Juudaime.
    Alla fine del breve summit, fu la spia della Triade ad avere qualcosa da aggiungere: Se mi permettete, alleato straniero, ci sono un paio di cose su cui devo... intromettermi, nel vostro piano.
    In primis, i vostri sottoposti che manderete al Miele: possiamo procurargli un passaggio, nasconderli in mezzo ai viaggiatori di un mercante da un porto dove abbiamo dei contatti, ma loro non dovranno fare niente di azzardato sulla nave, non ci riterremo responsabili, né lo sarà il nostro contatto.
    In più, per fare tutto ciò, ci vorrà almeno mezza giornata, più il tempo di navigazione: arriveranno, alla meglio, domani sull'Isola Mercato.
    , non erano valori negoziabili: quand'anche Kensei avesse potuto offrire dei pipistrelli per scortare i suoi ninja (altrimenti i tempi del viaggio si sarebbero dilungati), poi quelli sarebbero stati da soli e sarebbero arrivati alla Bruma solo il giorno dopo.

    Relativamente al nostro viaggio, forse c'è qualcosa che il nobile Zhung Zhi vi ha spiegato male: io ho qui con me il sistema per tenere lontane le creature marine, ma spetterà a voi produrre la nave. Il Lupo non ha navi, né di tipo mercantile o militare, né ce ne sono in possesso delle Triadi di cui faccio parte., avrebbe semplicemente rammentato alla fine la fanciulla e, d'altronde, il piano originale del Juudaime era ottenere informazioni e poi tornare alla loro nave e così avrebbero fatto, ma in cinque, anziché in otto.

    A meno di obiezioni o altro, il gruppo a quel punto si sarebbe diviso.

    [I Tre Mercanti]

    Il modo in cui i tre ninja avessero viaggiato dal Lupo al Miele sarebbe stato di certo fondamentale: se fossero stati trasportati da qualche evocazione del Juudaime, in tre ore sarebbero arrivati al porto indicatogli da Ko Lai su una mappa, altrimenti, attendendo un trasporto offerto dalla Triade, ci sarebbe voluta almeno mezzaa giornata di viaggio, per lo più nascosti in mezzo alle merci da scaricare, senza la possibilità di parlare con nessuno.

    In ogni caso, sarebbero saliti sulla nave mercantile: a loro la scelta di come presentarsi, dato il poco tempo a disposizione, la Triade gli aveva concesso solo alcune pietre preziose di minor rilievo più facili da recuperare nelle aree di confine con il Lupo.
    Sulla nave dove si trovavano, comunque, quel particolare giorno, c'erano solo altri due gruppi di mercanti provenienti dal Miele.
    Se avessero chiesto il motivo, a chiunque, avrebbero scoperto che, voci provenienti dall'entroterra, assieme ad un attacco avvenuto due notti prima nelle acque attorno alla Bruma, avevano aumentato i livelli di sicurezza per l'Isola Mercato, riducendo l'accesso giornaliero ai non residenti.

    Il trio sulla nave avrebbe potuto interagire con i mercanti lì presenti e con le loro guardie.
    Il primo e più importante sembrava essere un venditore di vini, tale Dori Hai Naan, uno smilzo con degli insulsi baffetti ed i capelli impomatati, che aveva al suo servizio ben quattro guardie del corpo.
    L'altro gruppo erano due fratelli, privi di guardie del corpo, che commerciavano in miele, ironicamente, portandolo fino alla Bruma; si chiamavano Iko e Haru, piuttosto semplici nei loro modi di fare, a meno di non essere direttamente interrogati, sarebbero stati per lo più in disparte rispetto ai vari marinai sull'imbarcazione.

    Come che fosse andato con il resto dei presenti a bordo, i tre shinobi sarebbero arrivati sull'isola mercato dopo 6 ore di viaggio, quando ormai l'alba aveva lasciato il posto al mattino, del quarto giorno dalla loro partenza da Kiri e lì, al porto, avrebbero trovato il primo problema: le misure di sicurezza.
    Non c'erano, infatti, solo guardie della Bruma che controllavano le casse e le mercanzie, ma c'erano anche degli individui incappucciati che avrebbero controllato personalmente tutti loro, sicuramente dei ninja di quelle terre, verosimilmente, dei sensitivi.
    Come avrebbero nascosto il loro chakra i tre della Nebbia? O cosa avrebbero fatto per passare comunque inosservati?

    [Nota 1]NON pensate minimamente di investigare nel Paese del Miele.
    Non era previsto e non variamo così tanto la trama.


    [La Nave del Juudaime]

    Raggiunta la nave del Mizukage, Ko Lai avrebbe mostrato l'oggetto che li avrebbe tenuti al sicuro dai kraken: in una sacca che aveva con se era sigillato un qualcosa, che, se chiesto, la ragazza avrebbe semplicemente e, schiettamente, descritto come Una sostanza presa dalle uova di Kraken... non chiedetemi molto di più, so che quelli della Bruma tengono queste schifezze sul fondo delle loro navi e quelle tengono lontani i loro molluschi schifosi. E prima che lo chiediate, non è facile procurarsele: i kraken sono tutti allevati nelle isole Ukuwaru, non esattamente immediate da raggiungere, per chi non è della Bruma. Questa l'abbiamo pagata cara da ladri di relitti., spiegò secca la ragazza.
    Verosimilmente, il sistema di sicurezza in uso, si basa su dei feromoni.

    Il viaggio per nave non avrebbe dato troppi problemi, almeno nella prima parte dello stesso.
    Kensei aveva ragionato bene sull'effetto delle notizie da lui diffuse: alcune erano arrivate alle giuste orecchie e c'era un leggero dubbio verso le forze del Cielo e degli Uccelli, ma, non aveva calcolato l'effetto dell'attacco notturno di Akira.
    Erano al sicuro dai kraken e molti dei sensitivi probabilmente non avrebbero percepito un puntino piccolo come poteva essere quella nave con solo shinobi più insignificanti, supponendo che il Juudaime avesse con successo nascosto se stesso, Etsuko e Hideo, ma tutta la Flotta della Bruma era in ricerca di chiunque avesse abbattuto la loro nave di vedetta durante la notte precedente.

    Che si fossero diretti verso l'Isola Prigione, verso il Tempio della Divinità degli Abissi, o verso il Palmo della Mano, o verso una delle altre tre isole principali, dopo alcune ore di navigazione, quando ormai erano al loro terzo giorno lontano da Kiri, avrebbero individuato due delle navi della Bruma dirette frontalmente verso di loro, decise a fermarli, se non addirittura speronarli.
    Le abilità di Etsuko avrebbero potuto dimostrare che su quelle navi c'erano almeno venti individui per imbarcazione, per lo più individui dalle capacità banali, ma con almeno tre ninja di rilievo.
    Cosa più importante, però, sotto la nave di sinistra c'era qualcos'altro, che la vista degli Akuma avrebbe individuato, un grosso kraken che seguiva l'imbarcazione un'ombra. [Forze]40 ninja divisi equamente fra le due navi.
    Da dx: 7 En. Rosse, 6 Verdi, 5 Blu, 2 Viola
    Da sx: 8 En. Verde, 8 En. Rosse, 3 Blu, 1 Nera + Kraken Nera (ma il kraken non ne percepite il chakra perché non ne ha, solo vista Akuma entro le sue distanze).


    Stava agli shinobi decidere come agire, non avrebbero potuto di certo evitare lo scontro usando la nave per scappare, anche Ko Lai gli avrebbe confermato che le imbarcazioni della Bruma erano le più veloci, inoltre, appena avessero provato ad invertire la rotta, il Kraken li avrebbe subito assaliti da sott'acqua, cercando di stritolare la loro nave con i suoi tentacoli: probabilmente qualcuno lo guidasse nelle sue azioni dal vascello di sinistra. [Attacco]Eventuale presa sulla nave: vel = Nera +6, Forza Presa= Nera +10, Furtività = 9 (eccetto per gli occhi Akuma)


    Il Terzo Incomodo


    Da diversi punti di vista



    Il koso-khan era agitato, sapete? E non era nemmeno l'unico lì dentro, a quel che capii poco dopo.
    Ma lasciate che continui da dov'ero arrivato.

    Il suddetto paziente aveva evidente avversione verso la Bruma, il ché, per pietà, sarebbe anche andato bene ad Elmo-san, ma personalmente non mi cambiava troppo la giornata in quella ricerca di informazioni.
    In compenso, tale irruenza portò ad accenni ad eventi per mare ed alle idee politiche di una certa "Scarlatta". Ovviamente evitai di sottolineare che non avevo idea di chi stesse parlando, ma mi appuntai un paio di informazioni, dicendo intanto, ad alta voce: Il paziente fronteggia giornalmente alti livelli di stress., quindi avrei nascosto gli appunti in una tasca, per poi fare un breve inchino, Grazie per queste informazioni, andrò a fare un check con l'anestesista in funzione di questi dati. Scusi ancora per il disturbo., avrei concluso.
    Voi direte: "Fudoh, perché non hai fatto altre domande?", bè, innanzi tutto perché, come già vi accennavo, non vedevo la logica in questa stramba strategia di diffondere false notizie e chiedere altre informazioni, quando la missione era andare a salvare Meika-sama ... e l'altro.
    Secondariamente, non sapendo cosa avessero scoperto i miei compaesani, né avendo conoscenze così elevate del territorio dove ci trovavamo per poter instaurare una discussione più approfondita: preferii non rischiare, non avendo la minima idea di chi fosse la "Scarlatta" di cui parlava Koso-Khan. [Nota]Considerando l'ambientazione più marginale di Fudoh, non vado oltre avanti in domande di cui so le risposte (come QM) e che non servono a molto nella trama sua o per il vostro gruppo...

    In più, nel momento stesso in cui avevo ringraziato il paziente del dottor Shimura, ecco che una delle persone nella cricca che seguiva il suddetto medico mi si avvicinò e chiese di parlare relativamente a cosa stessi facendo.
    Ammetto che, probabilmente, sarei potuto apparire sorpreso e, forse, un pizzico preoccupato, a quelle parole: non avevo idea di chi fosse quella tizia, che così apertamente criticava i piani d'azione del chirurgo a capo dell'operazione, il ché sarebbe potuto essere un problema.
    L'unica cosa che mi parve ragionevole fare, onde evitare scenate, o osservazioni che potessero far crollare la mia recita, fu assecondarla con cordiale gentilezza: Certamente, andiamo pure a parlare fuori di qui, non mi sembra il caso di disturbare oltre il nostro nobile paziente, prima dell'operazione., avrei detto con un nuovo inchino verso il Koso-Khan ed invitando tutti i vari dottorini fuori dalla stanza del paziente.

    Per la stessa motivazione, limitare i possibili testimoni di un mio essere smascherato, avrei invitato la donna a seguirmi, dicendo a tutti gli altri: Lasciateci da soli, gentilmente: andate a controllare lo stato della sala operatoria, la qualità dei strumenti che dovremo usare e che l'anestesista prepari tutto ciò che gli servirà, finito qui controllerò perfettamente le dosi da usare., avrei spiegato seccamente a tutti gli altri medici, in fondo, era più o meno quello che facevo fare anche a Kiri, fin lì ci arrivavo, E ricordatevi che dalla qualità dei nostri mezzi dipende la vita dei nostri pazienti, quindi che nessuno critichi un ulteriore controllo alla sala operatoria., avrei concluso.

    Alla fine, rimasti soli, avrei sorriso alla dottoressa e detto semplicemente, e cordialmente: Mi dica pure, se ho fatto qualcosa che ritiene sbagliato, sono desideroso di saperlo..
    Lo ammetto, non conoscevo il carattere del dottor Shimura, ma il comportamento più naturale ritenevo fosse quello di usare il mio modo di agire comune: chiarirmi senza prepotenza, o senza far pesare troppo il mio ruolo.
    Lo sapete, sono ragionevole, non prepotente.
    Chissà cosa ho fatto di sbagliato?, mi chiesi infine, in attesa di sentire cosa avesse da dire.
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