Posts written by Shinodari

  1. .
    *Shinodari si era alzata a notte fonda. Troppi pensieri le affollavano la testa perchè riuscisse a dormire. Decise di vestirsi e di esercitarsi in giardino con gli shuriken e il filo di naylon che aveva avuto in dotazione. Voleva vedere se riusciva ad escogitare qualcosa che le fosse d'aiuto in combattimento. A dire il vero non aveva ancora combattuto in un vero duello. Finora si era esercitata solo con il padre. Suo padre era partito in missione poco dopo che la ragazza era stata nominata recluta.
    Si addestrò per ore fino alle prime luci dell'alba.
    Poi si concesse un bagno caldo.
    Fece una frugale colazione.
    Non aveva molta fame.
    Passò in camera per recuperare il libro sulla storia dei ninja medici e scomparve nel giardino interno.
    Si arrampico su uno dei rami più bassi e si immerse nella lettura.
    Dopo un po' il suo cervellino macchinò qualcosa che, con ogni probabilità, era meglio non rivelare ai suoi genitori.*


    -Ma certo! Perchè non ci ho pensato prima!-

    *Esclamò Shinodari saltando giù dal basso ramo.*

    *Ritornò in camera sua e scrisse due lettere, una indirizzata all'amministrazione di Konoha e l'altra a quella di Suna.*


    §Se voglio diventare un ninja medico, non c'è nulla di meglio che visitare un ospedale.§

    *riflettè la ragazza del clana Nara.*

    *La sua scelta era ricaduta sull'Ospedale di Suna.*


    -Non sono stata a Suna, ma c'è sempre una prima volta.-

    *considerò arrotolando le due richieste di permesso per entrare a Suna.*

    *Uscì furtivamente dalla villa, dirigendosi a passo spedito verso gli uffici amministrativi di Konoha. Il passo successivo sarebbe stato quello di far pervenire l'altra richiesta all'amministrazione di Suna.*
  2. .
    Descrizione delle stanze:


    Camera di Shinodari

    E’ una stanza rettangolare in cui si accede aprendo una porta scorrevole costituita da un’intelaiatura di legno con riquadri in carta di riso (shoji).
    La finestra con le ante, anch’esse scorrevoli, affaccia sul giardino esterno.
    Il pavimento è rivestito di stuoie di paglia, orlate di tessuto, tatami, mentre il soffitto è composto da pannelli di legno rimuovibili.
    Il letto è costituito dal futon, che viene ripiegato tutte le mattine e inserito sopra uno dei ripiani nel lato destro dell’armadio a muro; l’altro contiene i vestiti.
    Ha molte mensole attaccate alle pareti dove tiene i libri, i peluche e le foto.
    Sulla scrivania, posizionata sotto la finestra, ha sistemato due cornici da tavolo con le foto che la ritraggono insieme al cugino Shikamaru e ai suoi amici.
    Accanto alla scrivania c’è un cestino sotto il quale ci sono tre volumi sull’ikebana: ‘Ikebana dalla A alla Z’, ‘Lo zen e l’arte dell’Ikebana’, ‘Ikebana per principianti’.
    Sua madre insegna la cerimonia del te’ e l’arte dell’Ikebana e sarebbe suo desiderio che anche la figlia fosse padrona di queste due abilità artistiche; peccato che Shinodari la pensi diversamente preferendo di gran lunga gli addestramenti con il padre.
    Sparsi qua e là sul tatami ci sono cuscini di varie dimensioni e sopra uno di essi il libro sulla storia dei ninja medici.
    Vicino alla porta c’è uno specchio ovale, sui due metri di altezza, incastonato in una cornice di legno intagliato a formare il profilo di due draghi con le ali ripiegate all’indietro.

    Stanza per la cerimonia del te’ (chanoma).

    Un confortevole ambiente delimitato dagli shoji, nel cuore della villa.
    In una nicchia all’interno della stanza, il tokonoma, è appeso alla parete un rotolo di seta, il kakemono, davanti al quale su un basso tavolino vi è poggiato un vaso in cui la mamma di Shinodari ha composto un ramo di fiori di ciliegio con un bocciolo di narciso.
    Disposti in ordine sul tatami vi sono dei bassi cuscini piatti, gli zabuton.
    All’interno di un piccolo armadio, sono contenuti gli utensili della cerimonia del te’ nelle forme volutamente asimmetriche.

    OT
    Spero di non aver scritto troppe eresie.
    A suo tempo per scrivere un racconto sulla cerimonia del te', mi ero documentata quel tanto che bastava.
  3. .
    La casa, dove abita Shinodari con i suoi genitori Ryukage Nara e Midori Kazekumo, è una villetta di legno costruita su un unico piano.
    Circondata da un basso recinto ricoperto da rampicanti, è situata al centro di un giardino ben curato.
    Vi si accede dal cancello di ferro battuto percorrendo un vialetto di ciottoli bianchi.
    La villa, dal perimetro rettangolare, ha al suo interno un piccolo giardino costeggiato da un camminamento sopraelevato rivestito da pannelli di legno su cui affacciano tutte le stanze.
    Nel giardino esterno vi è una piccola baracca dove è custodita l’attrezzatura d’addestramento.
    Vi sono alberi e cespugli che proiettano al suolo vari tipi di ombre.
    Sul lato sinistro c’è uno spiazzo dove c’è solo dell’erba tagliata bassa.
    Il giardino interno è, al contrario, un luogo di meditazione.
    Un piccolo stagno, in cui cadono le gocce d’acqua scandite dal battere l’uno contro l’altro di tubi di legno cavi, che trasportano l’acqua.
    Una quercia secolare protegge con il suo fogliame rigoglioso un’aiuola costituita da piante i cui fiori di schiudono di notte.
    Le stanze principali, la cui disposizione perimetrale non cambia, sono sette: la camera dei genitori, la camera di Shinodari, la cucina, il bagno (composto da due locali: l’antibagno e il bagno vero e proprio), la sala d’addestramento, la sala della meditazione, la stanza per la cerimonia del te’.
    Gli altri ambienti variano, infatti, di dimensioni a seconda delle esigenze del momento, trasformandosi, ad esempio, in comode camere da letto per gli ospiti fino a stanze per il tempo libero.

    Edited by Shinodari Nara - 1/10/2005, 15:50
4128 replies since 28/9/2005
.