Posts written by Casìn

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    Tanti auguroni! :wosd:
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    CITAZIONE (S h o ! @ 21/9/2015, 14:08) 
    Il duo più gay di konoha ha postato, se ti vuoi unire a noi jottolo ci fa piacere.

    Sounds gay, I'm in.

    (posterò anch'io :riot:)
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    CITAZIONE (Jotaro Jaku @ 20/9/2015, 16:09) 
    sesso

    Sesso
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    CITAZIONE (F e n i x @ 20/9/2015, 10:56) 
    sei ben accetto solo se vieni a konoha u_u

    Vedremo. :guru:

    CITAZIONE (-Max @ 20/9/2015, 10:57) 
    Oh un Casin XD

    :ghu:


    CITAZIONE (lNearl @ 20/9/2015, 11:00) 
    ciao

    Ciao. :sisi:

    CITAZIONE (DioGeNe @ 20/9/2015, 11:34) 
    io mi ricordo di te ;) Ben tornato !

    Grazie! :riot:

    CITAZIONE (Febh @ 20/9/2015, 11:48) 
    Pur io ho memoria!
    Saluti!

    Hello! :ghu:

    CITAZIONE (Shiltar Kaguya @ 20/9/2015, 12:06) 
    Più gente che torna :riot:

    Unisciti ai nukenin che si stanno organizzando! Anarchia :riot:

    :riot:

    Mi dispiace deluderti per quanto riguarda i nukenin. :whem:
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    :guru:



    Ciao a tutti! Ebbene sì, sono stavo coinvolto anche io in questo vortice di (schiaffi) ritorno divampato dal magico Jotty. :sisi:

    Ricomincerò a giocare, o meglio, a strimpellare tasti sulla tastiera. Nuovo pigì, la scheda è quasi pronta, non faccio spoiler. :fgh:

    Bhè che dire ci rivediamo in gioco e in OT! :riot:

    Se avete qualche domanda chiedete pure!

    Esempio:
    «Perché hai mollato tutto, Sala Stemmi compresa?» :onan:
    «Perché sono un coglione.»

    :guru: e chiudo.

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    Dannato Dappa! Ladro di nomi colorati!! :rimg:
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    Oh yeah! Benvenido! :wosd:
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    Uhm? Ma come? Era già ora di svegliarsi? No, non voleva, era ancora troppo stanco, aveva bisogno di riposare. Eppure non riusciva più a chiudere occhio. Il dolore era diventato sopportabile, anche non si sentiva ancora sicuro di muovere gli arti colpiti. Si limitò a muovere la testa, rivolgendola verso la ragazza. Un'espressione schifata li comparve in volto a quella visione, ripensando a come lo aveva lasciato lì a morire. Ma non poteva stare lì a provare rancore, dopo tutto, se era ancora lì era solo merito di Nishi. L'espressione cambiò quindi lentamente, ritrovandosi ad essere una bozza di un sorriso.

    Si accorse di avere delle fasciature nuove, dato che le macchie di sangue erano poche e fresche. Per quanto tempo si era presa cura di lui?

    Si alzò lentamente, cercando di appoggiarsi alla parete della grotta. Poteva benissimo sentire come la gamba ferita esercitasse una forza decisamente inferiore di quella sana. Era del tutto normale, ma il solo pensiero di dover restare così per tutta la vita gli metteva i brividi. Si diresse, con altrettanta lentezza, verso la ragazza. Ella lo sfamò con della carne secca ammorbidita con del latte. In quel momento, ogni boccone sembrava manna scesa dal cielo, era sicuro che pian, piano le forze gli sarebbero ritornate. Certo che era proprio buffo. La stessa persona che era la causa della sua grave situazione, era la stessa che gli aveva salvato la vita e che si stava prendendo cura di lui.

    [ ... ]



    Nei giorni seguenti la sua situazione sembrava migliorare a vista d'occhio. Il problema della gamba era stato quasi risolto, mentre per quanto riguardava il busto e le spalle il dolore era sempre vivo, ma sopportabile. In quei giorni avevano condiviso la stessa paura di essere trovati dall'uomo che lo aveva ridotto così. Avevano fatto turni di guardia ed esplorazioni delle zone circostanti. Fortunatamente, nessuno sembrava cercarli. Infatti, quando si calmarono le acque, la ragazza sembrò voler parlare al giovane. Non fu più contento di ricevere quelle scuse. Annuì, accettando le scuse. In realtà l'aveva già perdonata; ma non voleva far vedere il suo "buon cuore" in questa maniera.
    Sospirò, vedendo che anche Nishi aveva riportato dei danni. A quanto sembrava, parte delle ultime due dita della mano sinistra sembravano interrompersi, facendo intravedere qualcosa di rigido che continuava il loro percorso all'interno del guanto. Quel che stava provando era senso di colpa? Mio Dio, era stata lei a ridurlo così, ora si sentiva in colpa per due pezzi di carne?

    Alla richiesta di Nishi, Nori non si fece attendere. Aveva ancora quella corda, leggermente sporca di sangue, attaccata alla vita. Se la slegò, e la porse verso di lei. « Tieni. Era tua, è tua e sarà tua. » Bhé, una corda veramente interessante. Ma tenersela non avrebbe certamente portato nessun giovamento al ragazzo. Nishi l'aveva ricevuta da una persona da lei importante, anche se lui disprezzava il passato, non poteva mettersi in mezzo a, quella che sembrava, una fonte di piacere della ragazza.

    Prima rimase perplesso, poi ne fu ampiamente soddisfatto e felice. La ragazza, senza nessuna vergogna, si stava spogliando davanti a lui. Quel che aveva davanti era un corpo ben fatto, anche se Nishi aveva utilizzato una tecnica per rimuovere cicatrici e quant'altro. Sorrise anche lui. « Vacci piano, va bene? Non voglio ritrovarmi dolorante domani mattina. » Detto questo, come la ragazza, si spogliò, tenendosi le fasciature. Sperava soltanto di non trovare particolari impedimenti causati dal dolore.

    Si lasciò quindi abbandonare al piacere, cosa che non aveva mai smesso di fare. Dopo tutto, lui seguiva soltanto ciò che poteva fargli provare ogni genere di emozione. L'avvicinarsi alla morte, era una di esse... e non era per niente male.
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    :argh: Fossi in te inizierei già ad iscrivermi ad un altro corso Genin!

    Bhè su... in effetti hai ragione. Un po' sudicio Nukenin lo sono. :ahsi:
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    Aaaaaah tutto ciò non aveva senso. La situazione era mutata in maniera rapida, troppo rapida. O meglio, Nori era l'unico a pensarlo. Il suo intervento avevo lo scopo di sdramattizzare un po' l'aria grave che stava circolando in quell'istante, ma adesso il giovane di Kiri si era ritrovato invischiato in un discorso che non lo poteva minimamente riguardare. Tutti continuavano a nominare una certa Fujiko, come se per loro potesse essere un problema. Infatti, per loro lo era, per Nori no. Successivamente, come ciliegina sulla torta, il ragazzino tirò in ballo anche l'arte dei sigilli, della quale lui aveva soltanto sentito parlare ma mai visto nel suo potenziale. Dopotutto, Nishi e il suo compagno erano gli unici in grado di percepire, tramite qualche "speciale" abilità, questo particolare chakra che si aggiungeva a quello del ragazzo.

    Non poté che manifestare il suo disprezzo, simulando una manata all'aria, come nel gesto di buttar via qualcosa; nel sua caso, buttava via tutti quei discorsi. Decise comunque di restare lì, facendo solo presenza, taciturno e disinteressato, solo per cercare di non mancare di rispetto a Nishi. Stare lì, insieme a tutti quei discorsi, e non pronunciare nemmeno una parola lo avevano reso quasi, se non effettivamente, un estraneo, ma questo non gli importava. Ogni volta che produciamo un effetto qualunque ci facciamo un nemico, per esser popolari bisogna esser mediocri. E lui si trovava perfettamente su questa linea. Sperava soltanto che la prima ipotesi non si verificasse. Nel frattempo, l'amico mascherato di Nishi rivelò il suo volto. Nori ebbe l'accortezza di trattenere un sussulto, era consapevole che essere uno Shinobi potesse causare questi effetti, come lui stesso ha potuto constatare con il suo occhio, ma dire che quell'uomo era pesantemente mutilato si trattava del più delicato degli eufemismi.

    Nel frattempo Nishi, con qualche strana tecnica, riuscì a capire la fonte del problema del ragazzino. Nori non fu certo di aver compreso bene le sue parole, visto che il suo calo di attenzione lo aveva portato a spasso con la mente, facendolo uscire completamente da quella vicenda. Sentì soltanto parole sparse, come: "sottile", "potente", "mente". Ma infondo, cosa gliene importava?

    I suoi pensieri erano sicuramente rivolti verso altro, come per esempio quello che era successo poco tempo fa con Nishi, ma quando lei e il suo amico si allontanarono, Nori non poté altro che voltarsi verso il ragazzino e, portandosi una mano al volto, "studiarlo". Si massaggiava lentamente il volto, percependo l'attrito a contatto con i peli, che, se pur corti, erano diventati evidenti nei lineamenti delicati del ragazzo. Si domadava come una persona così mal messa potesse smuovere, con tale successo, l'umore di una persona. Lui si avvaleva delle parole e dell'aspetto fisico, quel ragazzino poteva benissimo ignorare questi due elementi e ottenere un effetto ancora più elevato. Semplicemente incredibile.

    I due tornarono dopo qualche minuto. Nishi in particolare sembrava trasmettere che quella chiaccherata era riuscita a portare una soluzione a quel caso. Ella si rivolse nuovamente al ragazzino, acconsentendo alla sua richiesta di insegnamento, anche se Nori non aveva minimamente capito qualche sarebbe stato l'argomento dell'addestramento. Si allontanò quindi con lui, lasciando il ragazzo solo con Azuma. Rabbrividiva all'idea di passare un intero giorno insieme ad un tipo come quello. Non lo conosceva e forse sbagliava a giudicarlo così, ma comunque faceva trasparire un'aria seria e un carattere solido. Insomma, un tipo di persona completamente diverso da Nori. Questo però non poteva escludere una possibile amicizia futura, però almeno la rendeva più futura che presente.

    Fortunatamente, o sfortunatamente, l'uomo dichiarò anche il suo allontanamento, lasciandosi dietro, con una discreta fretta, il ragazzo. Finalmente aveva il momento di pensare senza dover eliminare il suono delle parole del gruppo. Si distese, chiudendo l'occhio. Non aveva sonno, aveva soltanto voglia di pensare al suo futuro. Seguire Nishi e compagnia, gli avrebbe garantito attimi frenetici e dei momenti all'insegna dell'azione, ma comunque ne avrebbe tratto un qualsiasi tipo di guadagno. Avrebbe potuto concedersi a qualche piacere temporaneo, ma forse solamente di rado. Mentre se avesse deci di tornare indietro a Kiri, avrebbe continuato la sua vita concentrata sui vizi personali, ma una volta compiuta ogni esperienza? In qualunque caso il villaggio era limitato da un confine, sia fisico che mentale. Capì soltanto in quell'istante cosa poteva significare per lui restare con gli Yuto. Niente più limiti.

    [ ... ]



    Il giorno passò e il gruppo poté quindi ritrovarsi. Nishi non attese molto e iniziò subito a spiegare ciò che avrebbero fatto a Yanagi. D'altro canto, Azuma sembrava impazienta di partire. L'unico che poteva dare qualche incertezza, giustamente, era proprio Nori. Il giorno prima non aveva fatto trasparire nessuna intenzione di seguirli verso quella direzione e Nishi non si riguardò di chiederglielo una seconda volta. L'ultima sua affermazione si diresse dritta dritta verso il suo orgoglio. Sicuramente smosse qualcosa nel ragazzo, anche se volle cercare in tutti i modi di non farlo sembrare. Un piccolo sorriso comparve sul suo volto, che fino a quel momento non aveva fatto trasparire nessuna emozione, testimoniando la sua "sconfitta" con la ragazza. Chiaramente lo aveva chiamato Hoku, abbreviazione di Hokusei, il suo nuovo nome, doveva cominciare ad usarlo anche lui. « Sta tranquilla, farò in modo che ti arrivi l'invito per il funerale.» Era un sì. Non poteva farsi sfuggire un'opportunità come questa, anche se la sua vita era a repentaglio, nuovamente. Ma infondo, tutto questo rischio, non poteva che aggiungere l'ennesima nota di interesse e piacere nel vivere.




    Ed eccomi presente! Scusate ancora se sono morto in questo periodo! Ma ho voluto fare un sacrificio oggi, per semplificarmi il domani XD
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    The Tide Pulls from the Moon (JacM Chillstep Remix) - William Fitzsimmons



    Anche se sono obbligato soltanto ad usare soltanto 40 secondi ç.ç
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    Weasllina, Franz, Alakid avete il mio posterello! :elvisda:
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    Mai fare il proprio début con un scandalo

    Erano nuovamente in viaggio, anche dopo quello che era successo poco tempo fa. Aveva rischiato di morire, veramente, non ci era mai andato così vicino. Tutto per colpa di Nishi, ed era a lei che, ironia della sorte, doveva la vita. Forse poteva ancora tornare a Kiri senza smuovere troppi problemi, infatti, per il villaggio lui era ad "assistere alla nascita di suo figlio". Bhè, era sempre in tempo ma qualcosa lo teneva ancora lì, dietro i passi di quella ragazza. Quel che le aveva regalato in questi giorni, non era la lussuriosa vita che svolgeva a Kiri, e che lo aveva spronato a lasciare il suo villaggio di origine, in qual che modo aveva aperto gli occhi. Non aveva bisogno di un villaggio, o di un letto per provare piacere, basta... vivere la vita ancor più intensamente di prima. Forse vi si era affezionato così tanto dopo aver rischiato di perderla senza la possibilità di lottare.

    Si fermò, come ordinò Nishi. Non fece altri movimenti e si fece legare con aria serena, dando l'improssione di aver capito che potrebbe essere una presenza sgradita, almeno ad una prima percezione, ad Azuma, la conoscienza della ragazza. Sorrise alle parole della ragazza, lasciando trasparire una breve risata divertita. « A volte nelle nostre vite accade una tragedia che ha in sé elementi artistici di bellezza. Se questi elementi esistono realmente, tutta la storia risveglia in noi il senso dell'effetto drammatico. Ci accorgiamo tutt'a un tratto di non essere più attori, ma spettatori; o, per dir meglio, l'una e l'altra cosa. Stiamo a guardare noi stessi e la meraviglia dello spettacolo basta ad entusiasmarci. » Fece qualche passo indietro, in modo da inquadrare completamente la figura della Kunoichi. « Io non torno indietro. La vita di un uomo è troppo breve perché uno si accolli sulle spalle il peso degli errori altrui. » Gli fece cenno di proseguire verso la loro destinazione.
    Hokusei, Hoku. Sì, ci si sarebbe abituato. Avrebbe soffiato verso Ovest, portando con se il tocco di gelo del Nord, un impetoì di passioni e sensazioni proprio come lui. Annuì soddisfatto, un secondo nome portava con se un certo fascino. « Anche Hokusei va benissimo! Dovrò soltanto decidere quale dei due utilizzare di più. »
    Seguì la ragazza nelle altre due ore di tragitto con i pensieri rivolti ancora verso il suo futuro nome. Sì, può sembrare un dettaglio di importanza molto più che secondaria, ma il nome dava un certo impatto sulle persone, scegliere quello più adatto a lui si sarebbe rivelato fondamentale. Giunsero a destinazione, anche se lui era ancora indeciso, ascoltò i consigli che li dette la sua compagna di viaggio. Sicuramente ne avrebbe fatto tesoro, sperava soltanto di non ritrovarsi nella stessa situazione dell'ultima volta.

    Quelli che si ritrovarono davanti erano un uomo mascherato e un bambino. Il primo dei due sembrò riconoscere Nishi, anche se saltò subito al sodo, proponendo subito un nuovo spostamento. Erano appena arrivati, in questi ultimi tempi il giovane aveva viaggiato molto più di un normale uomo e adesso stava per farlo nuovamente. Non poteva lamentarsi di non avere una vita frenetica. Restò in silenzio, attratto dalle gesta del bambino. Quest'ultimo sembrava poter scrivere nell'aria, molto probabilmente con il suo chakra, un'abilità veramente impressionante per un uomo della sua età. Un dono, un potere, chi può dirlo, fatto sta che quelle scritture sembravano arte.
    Ma fu Nishi a distogliere i suoi pensieri dalle scritte, quando, allertandolo, gli passò Kodatsune. Sperava soltanto di non ritrovarsi come l'ultima volta. Azuma e la ragazza sembravano attratti dal babimo, come se quest'ultimo avesse qualcosa di insolito, di stupefacente. Ma non erano attratti come lui, in "senso artistico", anzi sembrava che quella presenza fosse in qualche modo compromettente per il gruppo. Non riuscì ad intendere bene i motivi di tale agitazione, si avvicinò lo stesso al bambino scuotendo la testa. Prese parola subito dopo Azuma. « Oh no, ragazzino. Non si deve fare la propria entrata in scena con uno scandalo, è una cosa da riserbare per rendere interessante il proprio futuro. » Sorrise, ammettendo che il suo commento era molto fuori luogo, anche perché i due sembravano avere un'aria preoccupata. Chissà, magari di lì a poco si sarebbe preoccupato anche lui.


    Edited by Casìn - 31/10/2012, 17:37
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    Weasel, Franz, Alkaid non disperate. Oggi mi son liberato del secondo esame della Cisco e in settimana dovrebbe arrivare il post! :riot:
721 replies since 28/4/2011
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