Forestieri
« Ed è qui che arriva il bello. » Seiji interruppe la sua rapida andatura per rispondere alle giustamente interrogative domande del gruppo. Il suo sguardo stava mantenendo la stessa nota cupa che aveva contrassegnato quella parte del viaggio, quel ninja era davvero così teso?
« Sarò sincero con voi. Le informazioni che siamo riusciti ad ottenere sono molto scarse.» Sicuramente i partecipanti lo avevano già inteso.
«Così scarse che non è stato elaborato nessun concreto piano di entrata. Nessuno prima di noi, nemmeno io, si avvicinerò così tanto a quella cosa.» Riprese il passo, ristabilendo in poco tempo il ritmo che aveva prima.
«Noi saremo i primi in assoluto.»La piccola parte di zona desertificata che li separava dalla misteriosa città venne percorsa in poco tempo. Ormai la sagoma era ben distinguibile e ogni dubbio sulla sua reale esistenza si sarebbe ben presto sciolto. Il ninja del paese del Vento si sarebbe nuovamente fermato, estraendo numerose pergamene dalla sue tasche. Accennò un piccolo sorriso.
«Ma non siamo del tutto impreparati.» Lo shinobi si prese da solo la cura di aprirle e posizionarle con cura sul terreno una accanto all'altra. Formulò qualche veloce sigillo, per poi toccare quella posizionata centralmente. Una piccola nuvoletta di fumo bianco si sollevò, rivelando a poco a poco l'evocazione. Cinque carretti, carichi delle più svariate merci erano comparsi. I ninja avrebbero dovuto caricarseli sulle spalle e trascinarli verso la città, in quel che sembrava un'idea di camuffamento.
«Nascondete i vostri coprifronte e cercate di assumere un comportamento da mercante.» Fece una piccola pausa, per poi riprendere la parola quasi imbarazzato.
«Una volta giunti all'ingresso, se ne sarà il caso, lascio a voi la parola. Non sono bravo in questo genere di inganni.» Attese che ogni membro avesse preso saldamente il suo carretto sulle spalle, che erano molto più leggeri di quel che sembravano, per poi riprendere la marcia.
Il gruppo avrebbe dovuto marciare per circa un paio d'ore prima di raggiungere le pendici delle alte mura e nessun evento paranormale, come quello che aveva descritto poco prima Seiji, si era ancora verificato. Da così vicino si poteva ben intravedere la ben lavorata e murata pietra nera che le componeva, un lavoro a regola d'arte che di sicuro aveva richiesto parecchio tempo. Una troneggiante costruzione, qualcosa di sensazionale che andava ben oltre le mura dei villaggi Accademici. Anche per Seiji era possibile notare l'emozione dovuta al primo incontro ravvicinato con qualcosa di così mastodontico. Non vi erano tracce di appigli o insenature, ogni mattone sembrava perfettamente incastrato e ben saldo, scalarle sarebbe stata certamente un'impresa molto ardua. Anche tramite l'utilizzo del chakra adesivo si sarebbe notata una certa resistenza, come se il materiale riuscite a controbilanciare l'effetto del chakra ed ottenere quindi una repulsione.
Gli occhi attenti di Seiji si posarono su una piccola interruzione della roccia, proprio dove la circonferenza delle mura nascondeva ciò che vi era dall'altra parte. Anche gli altri membri del gruppo avrebbero potuto notarla se possedute le necessarie doti
[Occhio di falco richiesto]. Si trattava di una pietra da un colore un poì più spento rispetto alle altre, come se avesse subito dell'usura dovuta al tempo... o dall'utilizzo! Subito lo shinobi vi si recò di corsa, lasciando il gruppo sul posto se non avessero avuto la reattività di seguirlo.
Una volta raggiunto, il gruppo avrebbe potuto notare che Seiji era letteralmente a bocca aperta con lo sguardo fisso so ciò che aveva davanti agli occhi. La roccia insolita che aveva visto prima era collegata ad una gigantesca cerniera di metallo collegata ad un immenso cancello di metallo nero. Ai quattro vertici vi erano le medesime rocce con le medesime cerniere, probabilmente vi erano delle costruzioni verticali che le collegavano e permettevano di sorreggere e muovere il pesante cancello.
«Mmh! Allora esiste un ingr...» Lo shinobi venne interrotto da un assordante rumore metallico. L'enorme cancello si stava aprendo!
L'enorme costruzione nera si aprì quanto bastava per garantire l'ingresso a tutti i membri della "carovana". Di lì a poco avrebbero fatto il loro ingresso nella misteriosa città, Seiji si fece cupo e silenzioso.
Una volta entrati con grande meraviglia avrebbero potuto notare una vista a dir poco sublime. alti edifici con tetti colorati si ergevano fieri, mentre dei piccoli sentieri in terra battuta li collegavano. Numerosi fiori, cespugli e piccole statuette blu raffiguranti un drago riempivano i sentieri e i giardini delle abitazioni. Uomini, donne e bambini si muovevano freneticamente per le vie, urlando, ridendo, parlando e piangendo. Ai loro lati vi erano delle guardie, armate di lancia e vestite con una particolare armatura scura come il metallo del cancello, probabilmente erano lo stesso materiale. Non avevano fatto nessun cenno al loro passaggio ne avevano osato puntare le loro lame contro il gruppo. Si poteva intravedere un fiume, numerose persone vi orbitavano attorno camminavano sui numerosi ponti che lo attraversavano. Pochi passi più in là vi si ergeva una grande piazza con al centro la statua del dragone blu, come quelle sparse per il luogo, di notevoli dimensioni. Ai suoi piedi un gruppo di persone era intenta a suonare degli strumenti musicali, attirando molte persone meravigliate dalla loro melodia.
Sincronizzati con il suono dei tamburi, alcuni ballerini fecero la loro entrata in scena, attirando grida di gioia del pubblico. Insomma, tutto sembrava agire nella completa normalità: le persone si comportavano in maniera normale e anche l'ambiente non lasciava presagire nessuna anomalia. I più svelti di orecchio
[Investigatore richiesto] avrebbero potuto percepire degli strani suoni provenire dalle bocche delle persone, stavano veramente parlando una lingua sconosciuta? Avrebbero potuto verificare questa ipotesi poco tempo dopo, all'avvicinarsi di un apparentemente simpatico ometto pelato al carretto di Torke. L'uomo, dopo qualche secondo passato ad osservare la merce, cominciò a parlare al muscoloso ninja della Foglia. Nessuno del gruppo sarebbe stato in grado di capire le sue parole, quest'ultimo abbandonò poco dopo con la stessa aria felice che lo aveva portato da loro. Il fatto di avere dei forestieri non lo turbava minimamente?
Nel frattempo, Seiji si era recato ad osservare lo spettacoli nella piazza e vi sarebbe rimasto fino alla sua fine pochi minuti dopo. Nel caso non lo avessero seguito, avrebbe fatto cenno al gruppo di raggiungerlo.
«Lasciate pure qua i vostri carretti, non ci serviranno più.» Le sue parole portavano il peso degli affanni che aveva in quel momento, anche lui aveva sentito la lingua sconosciuta parlata da quelle persone e l'idea di normalità che si era fatto sul posto si era praticamente distrutta.
«Cercate di evitare contatti con questa gente. Non voglio che scoprano che non siamo in grado di comprenderli.» Fece qualche passo in avanti, verso la gigantesca stuta blu. Posò la sua mano sulla fredda pietra che la formava.
«Dobbiamo dividerci, questo posto è troppo grande da esplorare in gruppo.» Rimase per qualche secondo in silenzio, disposto ad ascoltare le eventuali altre proposte degli shinobi o dargli tempo di accettare il suo piano. Poi sarebbe esordito.
«Ryoshi, Torke andate oltre il ponte ed indagate cosa c'è dall'altra parte del fiume.» Spostò lo sguardo su Akira.
«Akira tu andrai da solo. Segui le mura verso nord e cerca di raccogliere più informazioni possibili.» Gli indicò una strada che partiva dalla piazza e costeggiava le mura, mantenendole alla sua sinistra.
«Oda, Sho voi due siete fratelli e mi aspetto la massima collaborazione ed intesa da voi due. Andrete anche voi verso nord, ma, a differenza di Akira, costeggerete il fiume.» Fece qualche passo indietro, in modo da inquadrare ogni membro della spedizione.
«Non vi impongo nessun limite di distanza, mi affido al vostro giudizio. Cercate di stare lontano dai guai.» Si incamminò su una via centrale, ai suoi lati era colma di statuette azzurre raffiguranti il medesimo dragone ma il loro numero andava ad affievolirsi man mano che si andava avanti con lo sguardo.
«Io prenderò questa strada, probabilmente porta al centro della città.» Si voltò verso di loro, lo sguardo serio più che mai.
«Ci ritroveremo qui, sotto questa statua, al calare del sole. E sì, anche se tramonterà tra qualche minuto o secondo vi voglio tutti qua pronti. Dobbiamo stare uniti nel caso si verifichino eventi anomali.» Seiji si incamminò a passo svelto, adesso toccava a loro seguire le strade che gli erano state affidate e iniziare le indagini in quello strano luogo.