| Memento ancora lo devo vedere, di Nolan consiglierei anche The Prestige, che è uno dei miei film preferiti (anche Inception mi è piaciuto un sacco, Batman invece sono ancora combattuta se vederlo o meno perché per me l'unico Batman cinematografico è quello di Tim Burton con Michael Keaton *^*)
Quanto al film da vedere almeno una volta nella vita, qui vi propongo il mio preferito in assoluto, e cioè: Intervista col Vampiro, che se volete vedere un film coi vampiri come figure tormentate e decadenti, altro che quella merdaccia di Twilight (c'è anche un Brad Pitt ancora giovane e gnocco, ma a voi maschietti non interessa XD)
Trama (per chi ancora non la conosce): diretto da Neil Jordan e tratto dall'omonimo romanzo del 1976 di Anne Rice, che ne ha anche curato la sceneggiatura, il film tratta della vita attraverso i secoli di Louis de Pointe du Lac (Brad Pitt), che nel 1791 è stato trasformato in vampiro da Lestat de Lioncourt (Tom Cruise), figura ambigua e capricciosa che in un modo o nell'altro ha sempre influenzato la non-vita di Louis e della vampira bambina Claudia (una giovanissima Kirsten Dunst), i quali dopo varie peripezie partono alla ricerca della loro razza e di se stessi attraverso un viaggio per l'Europa, il tutto raccontato nel 1993 ad un giornalista (Christian Slater) dallo stesso Louis.
Quello che è interessante in questo film è la dualità del rapporto tra i tre personaggi principali, sempre in bilico tra amore e odio (e prima che vi facciate strane idee yaoi, i vampiri della Rice sono figure del tutto asessuate), con Lestat fiero del suo essere vampiro, pronto a pescare a piene mani da quel "giardino selvaggio" che è il cuore degli uomini (termine che, guardacaso, qualche anno dopo ispirò il nome del mio gruppo musicale preferito, i Savage Garden), Louis pentito e in qualche modo disgustato dalla sua natura di bestia predatrice, che cerca in ogni modo di placare la sua sete di sangue cercando i primi tempi come quegli idioti di Twilight di nutrirsi di sangue animale ma alla fine cedendo al suo istinto insopprimibile e Claudia, furiosa per la sua condizione di eterna bambina e desiderosa di libertà, che combatte con tutte le sue forze per affrancarsi dalla dittatura morale di Lestat.
Magari diciamo non è uno di quei film che ti vedi per gasarti, però se uno si ferma un attimo a riflettere c'è tutta una metafora sull'insoddisfazione della vita (immortale e non), e sul trovare se stessi e il proprio scopo. E se gradirete il film, consiglio di recuperare il libro, perché la figura di Lestat è una delle più complesse e sfaccettate che io conosca, e il film non gli rende pienamente giustizia.
Edit: aggiungo una piccola considerazione, questo film, a differenza di molti altri (Twilight in primis, sigh), non fa sconti e non ti presenta i vampiri come principi azzurri che amano il mondo e tutte le creature, qui i vampiri sono rappresentati come mostri, creature feroci e istintive, certo alcuni con una morale più forte di altri, ma che non gli impedisce alla fine di compiere stragi e violenze, insomma, per dirla come la diciamo qui, dei vampiri "er più pulito c'ha la rogna" XD
Edited by Shaina Otori - 27/8/2014, 13:21 |
|