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    Chiacchiere in Locanda

    Non erano passati che tre giorni dagli eventi che mi avevano fatto incontrare il Terzo Padre e osservare le strabilianti doti mediche del misterioso cliente di Yuri, ma mi ero ormai ripreso del tutto dalle ferite e avevo raggiunto una certa determinazione, rafforzando quello che era il mio intento iniziale. Avevo abbandonato i panni del Fauno mentre uscivo dal passaggio segreto che collegava la mia stanza con la cantina dei Veri Batuman (in realtà un vecchio portavivande non più in uso), affrontai le strade di Ame con la maschera di Shichifuko, girovagando per un'ora prima di tornare e, guadagnato l'ingresso, fare un cenno concordato con la locandiera per essere indirizzato dal Sensei.

    Era da diverse settimane che non avevo un colloquio privato con Feng Gu, che era sempre stato ombroso e talora in viaggio, forse a causa del nuovo giro d'affari che aveva aperto nei territori a ovest e di cui tuttavia non mi aveva messo al corrente, ma avevamo intrattenuto un costante rapporto epistolare, per quanto superficiale. Bussai alla sua porta attendendo che mi fosse concesso di entrare, per poi farmi spazio nella sua stanza privata. Non avevo un parere o un gusto in fatto di arredamento ma avevo sempre trovato un pò manieristiche le scelte artistiche del Sensei, che tuttavia manteneva un'elevata efficienza degli ambienti...in ogni caso senza soffermarmi eccessivamente camminai fino a stare a pochi metri, per poi chinare il capo in segno di rispetto.

    Oltre la maschera bianca di Shichifuko ero Yato, ovviamente, il suo allievo, ma adesso mi stavo confrontando con lui come membro del crimine della Pioggia. Asso. Il mio rapporto. Spiegai, riferendomi alle carte che gli avevo fatto pervenire tramite Tendora il giorno prima, in cui accennavo alla presenza di ingerenze ad Ame, la cui importanza era capitale. Ovviamente in codice. Spero di aver stimolato la vostra curiosità...ho avuto un contatto diretto con un'organizzazione chiamata Bilancia Nera. Lo definirei illuminante e terrificante al contempo. Spiegai con un lievissimo accenno ironico nel tono, dato che di fatto ero stato trattato coi guanti, ma avevo subodorato ciò che si celava oltre le sinistre macchinazioni di quel gruppo. Avete mai sentito parlare di questo gruppo?

    Poche semplici domande. Non volevo fargli perdere tempo, ma nemmeno fargli sottovalutare la cosa.
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    Raccogliere i Cocci

    Storia 12

    Yuri e il Coraggio

    Proprio come avevo detto, una stronza che vuole sopravvivere. HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!!!!!! Rise malevolo il Coraggio mentre Yuri lo raggiungeva, quasi rinfrancato dal vederla barcollare eppure determinata nello sguardo, come se in parte la vista compensasse la perdita di K e quella che di fatto era stata una sconfitta. Accelerò il passo, ovviamente seminandola e lasciandola nel buio e nel tanfo delle fogne, come a voler sottolineare una qualche forma di disprezzo. Il Maestro avrebbe seguito mestamente la donna, trascinando il prigioniero, fino a quando non avrebbero guadagnato nuovamente il nascondiglio di Hayate ad Ame.

    Rattoppata dal medico novizio, Yuri aveva in qualche modo compreso di aver fatto colpo, ma anche le sue doti di seduzione non sarebbero bastate a sviare la mente di quell'uomo che era stato come rapito dalla supremazia nelle arti di guarigione della Virtù che seguiva. Sono certo che sarà così. Concluse, forse ancora non sufficientemente inquadrato per guardare alla situazione nella sua interezza, ma sulla buona strada. Una volta tornata dalla Mansuetudine e ottenuto accesso alle conoscenze che le erano state elargite nonostante il suo rango, Yuri cercò di comprendere subito entro quali margini le era stata concessa libertà di manovra. Non ti è concesso parlare di come Hayate si rapporta a loro e degli elementi sull'aldilà, ma per il resto sei libera di usare le informazioni, purché tu le metta a buon frutto. Naturalmente le Virtù e persone autorizzate non sono un problema per parlare. Spiegò. E dovresti stare attenta a Maito...il suo favore è...volatile. Se avrai bisogno di aiuto rivolgiti pure a me. Spiegò, comunque soddisfatto per come erano andate le cose. Quanto a dove cominciare...se quelle erano arti Kenkichi hai due possibilità: cercare a Kiri...o cercare nelle terre a oriente, nel Villaggio della Rosa d'Acciaio, dove si trova il loro clan ancestrale. Non sarebbe stato difficile reperirne la posizione.

    Corretto. Se si rivelassero ostacoli, le Mezze Persone sono da eliminare. Se tuttavia non sono rilevanti per le nostre attività non c'è motivo di cercar rogne, per dirla senza mezzi termini. Spiegò la pacata Virtù mentre estraeva una piccola fiaschetta, bevendo un rapido sorso di saké che si portava sempre dietro. Quanto al Coraggio...ho come il sospetto che tu lo sopravvaluti. E' molto potente e molto abile, certo, ma a scapito di certi ambiti che, in uno scontro, risultano spesso pericolosi per lui. Poi, se uno vuole prenderlo di petto e sperare di superarlo, a meno di immensa abilità e precisione allora è solo uno sciocco. Chiunque usi il Loto va affrontato indirettamente, dopotutto. Aggiunse, fermandosi poi a pensare alle parole di Yuri su K. Forse, e forse no. Come ho detto, un abile spadaccino può facilmente disarmare Maito...certo poi lui può raccogliere letteralmente qualunque cosa e usarla come la miglior arma di qualunque fabbro, ma non è molto bravo in generale con le cose di fino, come avrai visto.

    [...]

    Un luogo delizioso, anche se fin troppo raffinato per un poeta da bettole quale io sono. Sorrise lui, affabile, apprezzando l'haiku che la cortigiana aveva pronunciato dimostrando eleganza e preparazione nell'intrattenimento, oltre che nelle mere arti amatorie. Addirittura una museruola? Cielo, le voci sulla violenza di questo ragazzino sono meritate. Sorrise, muovendo rapidamente un dito e facendo volare una goccia di saké dal bicchiere verso il Coraggio (in realtà la Mansuetudine camuffata), così rapida e concentrata che avrebbe aperto un minuscolo taglio sulla guancia di quest'ultimo, che sanguinò un poco ma la Henge non venne spezzata, mentre la vittima guardava l'Asso in cagnesco. Una semplice formalità, chiaramente. Stava verificando che non fosse una Trasformazione o qualche illusione probabilmente, ma Hayate era più abile e previdente di quanto si aspettasse. Alla menzione di K tornò a concentrarsi su Yuri, annuendo a ogni sua affermazione su quanto il fuggitivo fosse un gravissimo pericolo per Ame. Invero, i primi a tornare vivi, ma dalle tracce lo avete sicuramente incontrato. E quando lei disse di averlo sconfitto annuì appena. Scacciato, ma non ucciso.

    Soppesò il suo alcoolico, sorbendone appena poche gocce mentre la donna difendeva la propria causa. Avevamo già queste impressioni: il tuo non è l'unico prigioniero della sua assurda setta. E tuttavia sembra che stavolta abbia effettivamente fatto armi e bagagli e si sia allontanato da Ame. Per ora. Sorrise. Un buon risultato, sebbene non fosse il risultato richiesto. Stava mercanteggiando, come a dire che non bastava ad appianare il diverbio da cui era partita tutta quella faccenda. Voleva che Yuri mettesse altro sul piatto della bilancia, che lei subito portò suggerendo una possibilità di collaborazione, senza niente in cambio se non la soddisfazione del Joker. Praticamente un contratto di servitù. Uhmmm... Soppesò attentamente la vicenda. Aveva modo di far ricadere ogni effetto negativo su Yuri senza ricevere danni, ma contemporaneamente poteva fare propri i successi ottenuti. Al solo prezzo di tollerare un pericoloso criminale. Suppongo che si possa dire che abbiamo un accordo. Fece un cenno con il saké. Ottimo lavoro, giovane Yuri. Spero che avremo altri incontri fruttuosi in futuro. E ora...c'è qualche ragazza che conosce dei canti tradizionali? Non sarebbe male sentire un pò di musica! Non sarebbe mai giaciuto con le prostitute della Lacrima, ma qualche festa e un pò di divertimento erano più che sufficienti per l'Umezawa!

    [...]

    Dopo alcune settimane, due ospiti in incognito avevano raggiunto Yuri nel suo locale. Un biondo dal viso pulito e un ragazzino con una maschera da demonio che rapidamente sarebbero stati riconosciuti come la Liberalità e il Coraggio. A colloquio con Yuri nella sua stanza, il Coraggio si sarebbe allontanato per appartarsi con la Kurogane che alla fine della vicenda precedente era stata restituita come "giocattolo interessante", mentre il Pagliaccio di Prima Classe, in abiti "civili", restava con Yuri a discutere. Carissima! Maito mi ha parlato del tuo cuore meccanico e penso che ormai si potrebbe tornare a restituirti il tuo originale, ma non lo aveva con sé quando è stato ad Ame la volta scorsa. Il Coraggio alla menzione aveva solo guardato Yuri in cagnesco, mandandola a fare cose non belle in parti del corpo normalmente coperte. Tuttavia questa tua richiesta sui lupi è interessante...pensavo fossi legata ai Corvi, o sbaglio?

    Specificata la cosa, avrebbe poi annuito. Il Contratto era originariamente in mano al nostro impavido Leader, tuttavia ci sono stati alcuni attriti. Alcuni lupi scelgono di essere ancora con Hayate e altri no. A parte Jins Kaguya, pochi hanno un vero e proprio contratto con loro. Spiegò. Ma se sei interessata, i Lupi Hayate custodiscono un cuore molto speciale che attende solo qualcuno che abbia il coraggio di ottenerlo...magari per la prossima missione potremmo mandare Jins con te, e assieme valuterete se sei pronta per avere quel cuore, invece del tuo, che ne pensi? Non avrebbe fornito informazioni al riguardo, sorridendo e dichiarando che era una questione di fede, ma Yuri poteva anche scegliere di riavere il suo cuore e stare così al sicuro. Il Pagliaccio non aveva informazioni sulle spade citate da Yuri, ma quando alla richiesta personale, non appena la donna terminò la domanda iniziò a ridere di gusto. AHAHAHAHAHAH!! AHAHAHAHAH!!! Oh, la hai fatta grossa, AHAHAHAHAHAH!!! Si asciugò le lacrime con un fazzoletto pieno di pois che tirò fuori da una manica, per poi farlo sparire con un guizzo di mano, degno di un Pagliaccio di prima classe. Mia cara, non saprei proprio cosa potrebbe calmarlo se non fornirgli un villaggio di medie dimensioni da sterminare a suo piacimento. Avrebbe fatto spallucce. Magari...potresti trovare Seiken? Immagino tu ne abbia sentito parlare. Non so dove si trovi ma un famoso collezionista di spade del Paese dell'Erba la sta cercando disperatamente e si dice che abbia una buona traccia. Penso che il Coraggio potrebbe perdonare qualunque cosa se mettesse le sue manacce sporche di sangue sulla spada che era di Indra!

    Intanto il Fauno
    L'Equilibrio. Sussurrai. Anche il Kage ne aveva parlato, ma non potevo sapere se si trattava della stessa cosa o di una semplice coincidenza, ma certamente se Raizen aveva accesso a qualcosa del genere e volevo raggiungerlo allora era necessario arrivarvi a mia volta. Tuttavia unirsi alla Bilancia Nera era completamente contrario ai miei interessi e seguire la strada di San-banme del non mentire mi avrebbe solo complicato la vita. Tuttavia a giudicare dalle sue parole era comunque possibile apprendere quella via anche da soli, sebbene più difficile.

    Venire travolto dalla superiorità di quell'uomo mi lasciò senza parole, per non dire stordito al limite dello svenimento! Mi sentivo come il proverbiale dio scimmia che si muove nel palmo del Buddah, completamente alla mercé della persona che avevo davanti, che come una divinità estendeva la sua influenza e la sua visione del mondo su tutto ciò che aveva intorno...come se ogni cosa venisse divorata dalla sua anima e dalla sua mente! Ebbi paura. Quando la ritirò tremavo, spaventato e quasi commosso, ma ancor più saldo nella mia scelta: dovevo avere quel potere per abbattere l'Hokage...ma non potevo permettermi di essere al servizio di quell'uomo o della sua causa. MAI. Eliminare il chakra perché elitario, solo per diventare schiavi di qualcosa di ancor più elitario e soverchiante? Non potevo permetterlo! Un...bilanciamento... Mi aveva forse rivelato che lui stesso poteva controllare quella forza solo grazie a fattori esterni? Che centrasse il fatto che Shinken aveva un'aura come la mia, cupa e vuota? Come Yin e Yang serve un contraltare? Realizzai che ero in ginocchio, rialzandomi tremante mentre la Missione tremava ma non arrivava a infrangersi davanti a quella magnificenza.

    Io ero la Missione. Non potevo abbandonarla. Io...sono...onorato. Biascicai con la bocca resa arida allo shock emotivo. Onorato e atterrito. Affamato di potere eppure certo di dover schiacciare quel male che avevo davanti, perché era un male. Anche Shinken rivelò di avere una forma di Espansione del Dominio, così come Gekido, ma senza entrare nei dettagli. Hikito iniziò a tossire sangue, costringendomi ad allontanarmi...che ci fosse un contraccolpo o era un elemento a parte? Dovevo ricordare tutto, bruciando nella mente e nell'anima quanto avevo visto, mentre Shinken mi prendeva da parte e la donna folle accudiva il Terzo Padre. Questo potere...è molto pericoloso nelle mani sbagliate. Io potrei essere una mano sbagliata, non lo avete pensato? Mormorai, turbato nel vedere la gente stordita dall'Equilibrio.

    La tua aura non è pura e perfetta, Shinken. Non è nemmeno al livello di Gekido...è confusa e oscura come la mia...in netto contrasto con la loro e... Mi accigliai, colto da un sospetto. Forse...anche se possiedi l'Equilibrio, tu sei...il bilanciamento? Il contraltare della purezza è il turbinìo nero che noi siamo? Possibile che mi volessero nella Bilancia solo come contraltare di qualcuno? In ogni caso gli avrei rivolto un inchino, a braccia congiunte. Sono grato di questo incontro, anche se come dici non so dove ci porterà il futuro. Il mio obiettivo non è allineato con i vostri, e non so se potrebbe diventarlo. In ogni caso, è stato un onore. E ti ringrazio per i suggerimenti riguardo la Spada e la Visione. Mi sarei congedato...la mia ordalia non era ancora terminata.

    Sopraffatto dagli eventi avrei cercato di focalizzarmi sulla chirurgia che dovevamo portare a termine, arrivando anche a usare Mugen per un aiuto in extremis in un momento di difficoltà, ma non avrei fiatato ulteriormente, limitandomi a monosillabi e alla richiesta del mio compenso, senza nemmeno cercare o parlare con Yuri. Io non avrei saputo niente di quella vicenda, e ai misteriosi mandanti amici di Yuri la cosa andava più che bene. Mi sarei allontanato poi, solo, per le vie di Ame. Consapevole che c'era qualcosa di enorme e invisibile che cresceva appena al di là del mio sguardo, con una semplice spada come catalizzatore.

    Dovevo parlarne con il Sensei.

    Dovevo parlarne con il Maestro.

    Poi avrei anche fatto rapporto all'Hokage.

    Alla fin fine anche lui avrebbe dovuto sapere.
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    Raccogliere i Cocci

    Storia 11

    Yuri e il Coraggio

    Anche usando tutte le sue facoltà mentali per osservare la scena e studiare quanto accadeva, Yuri non riuscì a cogliere alcun elemento che facesse supporre una qualche forma di immortalità, perlomeno non nell'accezione comune. Non notò simboli, rituali, odori né alterazioni tangibili che potessero spiegare cosa stava accadendo, salvo forse la certezza che energie fuori dall'equilibrio del mondo dei viventi fossero in gioco, come quando aveva studiato elementi di necromanzia dagli scritti giunti attraverso la setta, per quanto vaghi e generalmente poco apprezzati dato che lo scopo era avere una vita eterna, non una vita dopo la morte. Con queste informazioni parcellari era inutile anche solo formulare ipotesi, inoltre il suo corpo era talmente malmesso che difficilmente avrebbe avuto il tempo di una qualunque dissertazione accademica...e doveva affrontare la frustrazione del Coraggio!

    Solo lo sguardo furioso di quell'uomo dal corpo simile a un ragazzo sarebbe stato sufficiente a far fermare un cuore, ma Yuri riuscì a trovare la giusta determinazione e umiltà di accettare l'incarico e non provocare il suo interlocutore, finendo per trovarsi con un danno notevole al torace mentre il suo chakra iniziava a fluire senza controllo alcuno! Sapeva di stare per morire. Ricorrendo alla sua esperienza come chunin di lungo corso e come utilizzatore di flussi improvvisi di chakra grazie alla Veste Elettrica, cercò di guidare il flusso dirompente, riuscendo anche a controllarlo quel che bastava per reggersi in piedi e scattare, sovraumano, verso uno dei pochi che ancora respiravano, spezzandogli i polsi con una stretta apparentemente banale, segno che i suoi muscoli riuscivano a esercitare una forza che non sarebbe stata normalmente raggiungibile.

    Ebbe la prontezza di spirito di far ingoiare a forza dei tonici al suo prigioniero, così da impedirne il trapasso, ma carica come era di energie, nella foga di canalizzarle come fossero la Veste Elettrica per non rischiare di far esplodere il suo sistema circolatorio del chakra, iniziò a spostarsi qua e là avvertendo il Maestro di proseguire con le indagini e fissare un punto d'incontro. Quasi baldanzosa, ignara di quale fosse il reale contraccolpo dell'apertura forzata di una porta del chakra, si sarebbe avvicinata al Coraggio grondante di sangue e sudore, sia proprio che altrui, proprio mentre questi recuperava la sua mazza da baseball piegata, più affilata tra le sue mani di qualunque spada. Non è il Loto, cretina! Le replicò quasi rimbrottante. E' una sua tecnica derivata, si chiama Sublime Meditazione Avversa. Apre a forza le porte del nemico per fargli espellere il chakra e indebolirlo, ma ho usato contemporaneamente la Sublime Meditazione di Pace che concede il Loto a un alleato. Non ti ho concesso alcun cazzo di potere, io volevo vederti soffrire come una patetica stronza, non farti regali. Spiegò, evidentemente interessato a ventilare le sue frustrazioni. Normalmente questa cosa sarebbe impossibile, perché i danni sarebbero eccessivi e poi io non sono bravo coi ninjutsu, non le so usare bene in realtà. Si mise a simulare delle battute di baseball con la sua arma, a vuoto, testandone il suono. Fra pochi secondi il tuo corpo andrà letteralmente in pezzi, ti conviene prendere qualche tonico o non soffrirai abbastanza. HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!!! [Nota]

    E infatti Yuri avrebbe avuto pochi istanti prima che le sue carni cominciassero a contorcersi e diventare calde e infiammate, cariche di dolore, con le ossa che venivano quasi sbriciolare dalla contrattura...a meno di resistere in qualche modo o correre ai ripari con delle medicine! Questa è una scena che mi interessa. Inoltre, se non riapri la Porta con le tue sole forze, casomai sopravvivessi, tutto il tuo sistema circolatorio del chakra andrà a farsi fottere e non potrai più nemmeno potenziarti le scorregge HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!! Rinfrancato, si sarebbe quindi allontanato. Mi sembra che tu sappia far fluire il chakra, ma le Otto Porte sono qualcosa che normalmente limita il flusso per salvarti, devi voler morire per imparare ad aprirle, abbandonare ogni speranza di sopravvivenza! E tu sei una stronza che vuole sopravvivere, quindi non ci riuscirai mai e striscerai ai miei piedi per sempre, HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!! [Testo Visibile] Io ho imparato da un pazzo suicida che ha provato a distruggermi proprio come ho fatto io con te! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!! MA POI LO HO UCCISO! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!!!! E con quella risata così sguaiata e malevola, simile a un ragliare, si allontanò lasciando sola Yuri nella sua ordalia.

    Il Maestro avrebbe seguito gli ordini senza curarsi troppo della sua evocatrice, almeno nell'immediato, freddo nello sguardo come se ritenesse che la sua dipartita fosse un qualcosa di plausibile, ma sulla quale non sarebbe intervenuto. Molte cose sono successe. Avrebbe detto se interpellato al riguardo, o se gli avesse chiesto aiuto. Io seguirò gli ordini che mi hai dato e nulla di più. Il tono era gelido. Abbiamo un accordo noi due, e molte volte ho superato i limiti, mostrando elasticità. Questa volta non è tra quelle. Dimostrami che porterai qualcosa alla mia causa, ché da troppi anni non vedo alcun movimento in quella direzione. La sua ricerca tra i feriti avrebbe portato a pochi spiccioli irrilevanti, alcune armi di bassa qualità e diversi elementi da usare come prova, oltre al prigioniero, naturalmente, che sebbene non fosse uno dei luogotenenti doveva pur avere qualche informazione utile.

    [...]

    Se fosse sopravvissuta, all'arrivo alla base di Hayate avrebbe trovato il Coraggio in una delle stanze che percuoteva con forza la donna mutilata dei Kurogane, appesa al soffitto con una catena, colpendola a più riprese per stancarsi e sfogare un pò di frustrazione. Avrebbe dedicato a Yuri solo uno sguardo alienato, seguito da uno sputo di sangue a terra. Sangue non suo. La Mansuetudine avrebbe fatto cenno al Fiore Lupo di ignorarlo, conducendola in una stanza vicina dove già una volta avevano parlato, su poltrone comode anche se un pò trasandate. Il tuo rapporto? Non chiedo nemmeno a Maito, non ho voglia di un mal di testa, ma quando fa così è perché incontra qualcuno che lo mette in difficoltà. Avrebbe detto con aria stanca, massaggiando la tempia con due dita. Ascoltò senza particolari inflessioni o sorprese il resoconto di Yuri, annuendo e chiedendo ogni tanto solo risibili puntualizzazioni come gli orari o le posizioni, ma senza mai interrompere, solo per avere un quadro generale più chiaro. Capisco. Avrebbe detto alla fine, torvo in volto mentre incrociava le braccia.

    Le Mezze Persone. La Carità mi ha parlato di loro...solo una problematica che viene gestita direttamente dalla Grazia e Giustizia di Hayate. Dal sommo leader. Avrebbe detto. Non sono immortali, sono l'esatto opposto. Non esseri perfetti e immortali, ma esseri incompleti, incapaci di essere catalogati tra i vivi o tra i morti. Qualcosa che va contro la nostra ricerca e costituisce un ostacolo. Non muoiono solo perché non sono esattamente vivi, quindi non hanno nulla a che vedere con l'obiettivo della vita eterna. Personalmente non ne ho mai incontrata una...mmmh...fatti rattoppare. Non posso dirti di più senza prima interrogare il leader. Yuri anche se sopravvissuta e sistemata con i tonici non era certo in forma, e sarebbe stata indirizzata nella sala dove un Hayate di basso rango la attendeva [Immagine]. Esperto in arti mediche, era stato portato per supportare la Virtù ora impegnata in sala operatoria, ma non aveva capacità sufficienti per fare la differenza e si limitava a sostituire il materiale di sala quando si esauriva, o sarebbe stato un ostacolo più ce un aiuto, per questo motivo iniziò a medicare Yuri applicando anche tecniche mediche, sebbene con capacità appena superiori a un genin. Sono Huabu, originario delle terre di Iwa...ah, no, pardon. Io sono Hayate. Si sarebbe presentato mentre sistemava le ossa delle gambe ferite di Yuri. Non sono da molto nella setta...sono un discepolo della Magnanimità, mi ha reclutato durante una missione e...uhm...forse non dovremmo chiacchierare tanto. Tu chi sei?

    Dopo circa un'ora, interrotta solo mentre Huabu portava dei materiali alla Magnanimità, la Mansuetudine convocò nuovamente Yuri, accogliendola con sguardo austero. Ho avuto una comunicazione. Reggeva in mano un minuscolo foglio di carta. Il leader mi ha dato il permesso di parlarti, fino a un certo punto. Il Coraggio è ancora impegnato a leccarsi le ferite quindi è meglio lasciarlo da solo. Avrebbe teso il foglio a Yuri, che solo nel toccarlo avrebbe percepito un'immensa pressione, incommensurabile rispetto alla minaccia omicida del Coraggio, come se per un secondo si fosse trovata al cospetto di qualche divinità. A leggere quelle poche parole avrebbe sentito come se qualcosa le stesse bruciando il cervello, stilandole al suo interno: "E' concesso ad Hayate di sapere". Sarebbe stata tremante nel distogliere lo sguardo dalla carta che, a riguardarla, sarebbe stata completamente bianca. Ti è fatto divieto condividere con altri quanto apprenderai. Comunicare direttamente con il leader è qualcosa di molto impegnativo per la tua mente...ti sconsiglio di trasgredire, lui non è come gli altri. Avrebbe detto la Mansuetudine riprendendo il foglietto e distruggendolo con una piccola scarica elettrica tra le dita.

    Posso parlare di questo K con te. Cominciò. Devi sapere che il nostro leader ha più volte visitato l'aldilà, ancora vivente, con metodi diversi che non sono qui a condividere. Ha appreso della presenza di anomalie, creature viventi che tuttavia sono anche morte...anime incomplete. Le Mezze Persone. Alcune di esse sono state in grado di assorbire energia dalle anime dei defunti e mantenere potere e identità, prolungando la loro esistenza...e arrivando a creare dei veri e propri regni nel mondo dei morti, dove accumulare ancora più energia. La Città del Tiranno è uno di questi...fondata da una Mezza Persona che si fregia appunto del titolo di Tiranno e che raccoglie le anime dei guerrieri valorosi per addestrarli come un esercito in una fantomatica battaglia futura di cui ignoro l'esatta natura. La cosa importante è che secondo il Leader, alcune Mezze Persone sono riuscite a fuggire dall'inferno e ottenere dei nuovi corpi, parecchi mesi addietro...e ora si trovano nel mondo dei vivi. Il nostro sospetto, dopo il tuo rapporto, è che K sia una di esse. Non conosciamo i loro scopi, quindi fino a quando non li sapremo, dobbiamo considerarli ostili o comunque un ostacolo alla ricerca dell'immortalità. E qui te lo ribadisco: sono un ostacolo, non una risorsa o materiale di ricerca. La loro esistenza è opposta al nostro scopo. Disse con tono duro, quasi imbronciato.

    La spada di sangue non sappiamo cosa fosse, ma esistono numerosi chiiton o artefatti che sfruttano il sangue...o banalmente era un Mikawa. Difficile dirlo, ma secondo il Coraggio alcune delle tecniche usate da K e dai suoi sottoposti ricordavano la Lama Rossa dei Kenkichi, il clan Kiriano. Spiegò, come se fosse una faccenda secondaria. Ma certamente era uno spadaccino provetto, capace di mettere Maito in difficoltà...anche se per avere un'esatta stima delle sue abilità in quel campo sarebbe dovuto essere Waru a valutarlo, è lui lo spadaccino del gruppo. Sbuffò. Maito non ha "metodi", lui si limita a colpire forte e veloce, e se K ha evitato attacchi, è perchè era più veloce o più resistente, tutto qui. Venne poi il momento di portare il discorso sul cosa fare con le autorità della Pioggia. Verrò io al posto di Maito, ma con il suo aspetto, e starò zitto. Lui non è in condizione di essere presentato a chicchessia, né lo sarà nei prossimi giorni. Sentenziò, acconsentendo al piano di Yuri di usare l’aver scacciato K come un risultato sufficiente per avere un salvacondotto da parte dell’Asso e poter concludere i loro affari col membro dei Cuori rapito.

    Nel mentre il Maestro aveva ricavato ben poco dal prigioniero, dato che nessuno del culto aveva mai visto il volto di K, ma almeno aveva carpito alcune informazioni sullo stile di combattimento che insegnava (di cui l'uomo conosceva tuttavia solo la base) e sarebbe stato facile per un esperto ricollegarlo anche se alla lontana alle arti Kenkichi. Da quel poco che si poteva estrarre, scoprirono che K era arrivato a Kiri da solo, da nord, e aveva cercato i più miserevoli e derelitti cercando di donare loro un ideale e un rigore che andavano contro l'idea fondamentalmente plutocratica della città. Quali fossero però i suoi scopi a lungo termine o se avesse degli alleati locali o distanti, questo era ignoto.

    [...]

    L'Asso di Fiori sedeva al bancone della Lacrima sorbendo elegantemente un liquore costoso, circondato dalle fanciulle di Yuri che tuttavia venivano apostrofate con garbo ed eleganza, come se l'uomo apprezzasse la loro presenza e compagnia ma non avesse alcun interesse nel concupirle, forse perchè capace di dominare fermamente i suoi più bassi istinti, a differenza di Goemon. Comunque Yuri gli si fosse approciata, la avrebbe accolta con un cenno del capo e un sorriso.

    Sole cocente
    Sulla via del ritorno piovono foglie



    Declamò, esibendosi in un baciamano. Sei radiosa come il sole, Yuri, e tuttavia il tuo ritorno è come una foglia caduta, che per quanto suggestiva ha perso la sua vitalità. Si raddrizzò. Sei una donna intelligente, immagino tu abbia compreso il significato della mia recente richiesta, eppure sei qui a parlare. Sedette sull'alto sgabello del bancone, consapevole che nessuno avrebbe ascoltato, se ci teneva alla pelle. Quindi, quali notizie mi porti, e per quale motivo ciò che era stato richiesto non è avvenuto? Ossia la morte di chi aveva offeso i cuori per mano di K, dato che si trattava di una missione suicida. Stava alla donna misurare con cautela e tatto le sue parole...o forse avrebbe dovuto recriminare e prendere di petto il suo interlocutore? Con la Mansuetudine alle spalle, che aveva l'aspetto del Coraggio ma con una sorta di museruola, avrebbe dovuto essere molto convincente. Va detto che lo Hozuki era molto bravo a replicare lo sguardo da psicotico del massacratore.


    Intanto il Fauno
    Stavo lentamente riprendendo le forze mentre Tanaka mi guariva, e quando fu sufficiente continuai da solo, dato che mi restava comunque una discreta riserva di chakra, complice la naturale ricchezza del sistema circolatorio Senju. Non tutti sanno combattere...non a tutti i medici è richiesto di saperlo fare. Dissi, affannato, mentre in qualche modo lui dimostrava di temermi, o quantomeno di aver sviluppato un timoroso rispetto per la mia persona, e questo era bene. Acconsentii al suo prendere piccole quote di sostanze, mentre la donna, ripresasi a sua volta, finalmente si presentata. Akuki-san. Se la mia strada mi porterà dalle tue parti ti farò visita. Dissi, sintetico, rialzandomi in piedi e frugando il corpo in cerca di tonici per far fronte alla incommensurabile stanchezza accumulata. In ogni caso avrei poi sistemato quanto mi serviva, ripromettendomi di recuperare il cadavere per analizzarlo ed estrarne le capacità del clan Soshi. Avrei poi deciso se restituirle a Suna come Yato o rivenderle ad Ame come Shichifuko. Minarai non aveva di che guadagnarci e il Fauno non doveva immischiarsi nelle faccende che erano pertinenza dei Cuori.

    Se solo fossi stato un filo più silenzioso e veloce il nemico non ci avrebbe mai ridotto in quelle condizioni: dovevo imparare a coordinare meglio le mie azioni e accelerare le mie tempistiche così da combinare un maggior numero di tecniche, ma non era quello il momento. Sentivo la mia incapacità come un peso addosso assai più insostenibile della fatica e del dolore legato ai veleni ma ero stato addestrato ad accogliere quella sensazione e la frustrazione che mi provocava...dovevo farla divampare come fosse odio, odio per me stesso che mi avrebbe nutrito e dato energie. L'odio avrebbe portato al potere. Ripresi a muovermi con lo sguardo acceso da quella determinazione. Non avevo ancora terminato.

    [...]

    Hikito era là, nella stanza, con gli altri due in ginocchio al suo cospetto. A quell'immagine molte stranezze che erano emerse in quella vicenda iniziarono ad avere senso: era assurdo che due persone di evidente abilità dovessero restare in una bettola scadente in attesa di un intermediario locale per recuperare un carico di materiale che casualmente era in vendita da parte di una persona altrettanto abile con regole quantomeno bizzarre. Ma se erano d'accordo sin dall'inizio allora tutta quella faccenda diventava una costosa e complessa pantomima della quale tuttavia mi sfuggiva lo scopo...non avevo abbastanza informazioni. Entrando avrei mantenuto la calma, esibendomi in un lento inchino e ripetendo quello che avrei voluto dire a Hikito dopo la battaglia con il Soshi se questi fosse stato presente. Posai lo sguardo su Gekido e Shinken dopo la loro presentazione, senza soffermarmi eccessivamente: era lo spadaccino a essere fondamentale. Io sono Bokushin, il Fauno di Ame. Ritenni corretto ripetere le presentazioni ora che avevo la reale identità dei miei interlocutori.

    Venne la spiegazione su quale fosse lo scopo di quella vicenda: reclutare talenti per un'organizzazione nota come Bilancia Nera, il cui scopo era tuttavia assurdo! Eliminare il chakra implicava eliminare il mondo ninja e tutti i vantaggi che ne derivavano, come le arti mediche o la costruzione di gran parte della civiltà, sarebbe stato come piombare il mondo intero in un secolo buio! Inoltre, almeno per quanto mi riguardava, la fine del chakra e dei ninja significava la fine della Missione, dato che non ci sarebbe più stato un Hokage in senso stretto e questo era impossibile, dato che la missione doveva essere eterna. Anche se il viso deturpato del Fauno restava impassibile, i miei occhi probabilmente lasciavano trapelare il turbinìo di emozioni e pensieri legati a quelle sconvolgenti rivelazioni. E' corretto. Dissi. Ho i miei obiettivi e al momento essi necessitano del Chakra...come anche i vostri, immagino. La loro idea era folle e sicuramente tutti loro erano esperti nella manipolazione del chakra, quindi il loro stesso piano era un serpente che si mordeva la coda, senza reali possibilità di successo, ma come tutti gli invasati non sembravano rendersene conto.

    Se non altro erano consapevoli dell'enormità della loro richiesta e del fatto che nessuno avrebbe mai potuto, a meno di qualche traumatico passato, accettare su due piedi un'offerta del genere. Potere, ma solo fino a quando l'obiettivo non sarà concluso, almeno fino a quando il potere verrà da qualcosa di diverso dal chakra. Esistevano numerosi meccanismi o oggetti che agivano anche senza chakra, quindi pensare che eliminando il chakra si sarebbero eliminate le disuguaglianze o i conflitti era, se non infantile, quantomeno poco lungimirante. Per una frazione di secondo accarezzai l'idea di unirmi a loro, di compiere la mia missione contro Raizen usando il loro supporto e poi annientare il chakra, così da essere libero di vivere il resto della mia vita senza la missione. Ma mi presi in giro da solo. Non esisteva alcuna vita senza la missione: io ero solo uno strumento forgiato per seguirla...senza missione non avevo alcun valore né utilità né potevo permettermi di sognare o immaginare una cosa del genere. Quei pensieri erano stati strappati e bloccati a priori nella mia mente e ne ero consapevole. Yato era la Missione, senza Missione non c'era libertà, ma semplicemente non-Yato. La loro proposta era inaccettabile.

    Avevo Mugen in orizzontale tenuta tra le mani per offrirla indietro a Hikito ma lui disse di tenerla come possibile contatto, lasciandomi la possibilità di pensarci e decidere. Ammetto che è una decisione difficile, che apre a un mondo che nemmeno sospettavo. Dissi, soppesando l'arma consapevole che ero totalmente alla loro mercé. Ho visto il tuo Equilibrio, dunque così lo chiami. E so che le tue parole sono sincere. Commentai, mettendo via la spada. Se posso...esiste un modo per avere quella stessa consapevolezza senza impugnarla? Mi ha dato...molto a cui pensare. Il Chakra non è coinvolto, suppongo, vero? Come presupponevo se volevano abbandonare il chakra era perché esisteva qualcosa di meglio, per loro. Dovevo parlare al Maestro di quegli argomenti. Io accetto il tempo concessomi, rifletterò su quanto hai detto e quando avrò preso la mia decisione vi contatterò, per restituire la spada o accettare di unirmi a voi. Non potevo farlo, non potevo negare la mia stessa esistenza. Questa spada è solo un prestito, non la terrò per sempre. Si stava nella mia mente sviluppando un'idea su come usarla in modo alternativo, ma non era il momento di discuterne.

    Avrei lasciato le indicazioni su come si trovavano le sostanze, facendo recuperare il rotolo a un mio clone creato sul momento così da concludere la transazione. San-banme, io sono un uomo di Ame. La mia abitudine è non fidarmi di nulla e nessuno, ma il modo di percepire mostratomi dalla spada è qualcosa a cui aspiro, come medico e come usufruitore di spade. Non posso nascondere la mia ammirazione, quale che sarà il modo in cui evolveranno i nostri futuri contatti. Avrei salutato con un inchino, cercando di fissare l'aspetto dei tre nella memoria. Quelle informazioni potevano diventare cruciali per il futuro, in diversi modi, ma intanto dovevo pensare al mio incarico originale.

    [...]

    Tornato nella tana dei miei committenti con Mugen e con le erbe richieste, avrei inizialmente raggiunto il medico come da indicazioni, ma qualora fossi stato bloccato da Yuri o dal Coraggio avrei spiegato molto semplicemente che nella mia ricerca ero stato aiutato da un maestro di spada che mi aveva imprestato la sua lama, se richiesto, rifiutandomi però di cederla in quanto non mi apparteneva. Certo, questo rappresentava un rischio, ma avevo abbastanza fiducia nella possibilità di scappare o chiedere aiuto al medico. Devo consegnare le sostanze per cui sono stato ingaggiato e supportare il chirurgo. Se non bastassero, ma viste le sue doti penso basteranno, potrei usare una tecnica che mi è stata insegnata per aiutarlo. Potremo parlare in seguito, la missione è prioritaria. Naturalmente il Coraggio, già alterato per le sue vicende, sarebbe stato particolarmente piccato ma la Magnanimità, percependo il mio arrivo, avrebbe chiamato a gran voce il suo "assistente", in qualche modo obbligando il feroce pattinatore a farsi indietro.

    Con la mano pronta a estrarre Mugen per scopi tutt'altro che offensivi, ma anzi curativi, sarei entrato nella sala operatoria portando le sostanze, e in attesa di ordini...cosa ancora dovevo fare, come medico?

  4. .

    Eremiti del Deserto

    Labirinti nel Deserto

    La iena non si presentò a Fudoh, guardandolo con interesse quasi sinistro mentre dalla bocca latrava emettendo un suono simile a una risata asmatica. Il mio nome è stato Cancellato, Fudoh del Guscio. E quindi ciò che sono e ciò che faccio è stato cancellato a sua volta. Ringhiò appena, come se venire accostata a Saban'na fosse qualcosa che la irritava. Io non contesto ciò che fa chi mi procura il cibo, e non faccio domande, ma se pensi che questo sia un rapimento hai capito ben poco. Questa è una caccia, con delle prede e delle esche. Ridacchiò ancora, ma in realtà era solo il suo verso. L'armadillo invece cambierà tutti gli equilibri, sarà fondamento assieme ai Pakkun di qualcosa di nuovo e antico. Se ancora fossi qualcosa mi dispiacerebbe per Saban'na, ma io non esisto più, quindi non ha alcuna importanza! Rise ancora, col suo latrato che adesso aveva un ché di sarcastico, mentre il suo sedicente padrone arrivava sulla scena, castigandola con una bastonata.

    Al guaire del canide ci fu qualche protesta da parte del primario, ma che cadde nel vuoto mentre la potente manipolazione del Vetro andava a imprigionare Fudoh, tagliando ogni discussione e lasciandolo in trappola. All'esterno la iena venne aizzata contro la tartaruga e, pur non riuscendo a ribaltarla, affondò i denti nel carapace arrivando a creparlo e ferire la tenera carne sottostante...non a caso quella specie era denominata "spaccaossa", dato che si nutriva spesso di carogne arrivando a spezzare le ossa per sorbire il delicato midollo. Alla lunga anche il guscio di Badassanu avrebbe ceduto! Intanto Myk aveva scelto di gettarsi nella mischia e sfruttando le ben note abilità del suo evocatore si sarebbe scagliata sul simbolo di repulsione facendosi sparare come un proiettile verso la iena, che venne travolta in pieno e fatta arretrare di uno o due metri mentre si lasciava andare a un latrato acuto e sofferente. L'altra tartaruga le fu addosso quasi in contemporanea cercando di travolgerle la zampa ma gli occhi azzurri del canide erano attenti al voluminoso sauro più che a quello di piccole dimensioni e nonostante la sorpresa della botta al fianco fu pronta a reagire scattando lateralmente con un piccolo impasto di chakra, accompagnando la spinta data da Myk ed evitando così Badassanu [Difesa 1]! Con la bava che scendeva dalla bocca, ringhiò feroce contro le due creature, pronta al contrattacco.

    Contestualmente Fudoh stava sperimentando gli effetti di quella complessa illusione, impossibilitato a uscire all'interno di un labirinto di specchi in cui ogni singola immagine reagiva attaccandolo, quale che fosse la sua azione. Una simile situazione, specie considerando che erano presenti riflessi là dove non era possibile che ci fossero (complici gli studi di ottica e oculistica del primario), lo spinse a comprendere che si potesse trattare di un'illusione, arrivando a intrecciare le dita per scatenare il Rilascio. L'onda di chakra spazzò via quello esterno dal suo cervello annientando le allucinazioni che si infransero proprio come specchi, dissolvendo i riflessi "non realistici" e lasciando solo un labirinto di alti specchi, complesso ma non insuperabile, e per quanto più amichevoli e ragionevolmente normali nella loro legge ottica, comunque si prendevano la libertà individuale di attaccare a tradimento [Nota].

    All'esterno intanto l'illusionista si era seduto a gambe incrociate, con il bastone tenuto in orizzontale mentre mormorava qualcosa in una lingua sconosciuta, mentre dal terreno delle reali mura di vetro sorgevano, sovrapposte a quelle illusorie (ma Fudoh non poteva percepirle), mentre due o tre cloni specchio emergevano da alcune di esse, assumendo istantaneamente l'aspetto di chi si specchiava in loro...ossia il Primario stesso. In questo modo due Fudoh appena generati sarebbero sembrati emergere dagli specchi anche nell'illusione, gettandosi contro il Kiriano e cercando di attaccarlo (un terzo clone era più lontano, nel labirinto, e rimase fermo). Un Fudoh gli sarebbe piombato contro alle spalle cercando di afferrarlo in un pericoloso abbraccio, dato che a contatto era solido e tagliente [Azione 1], mentre l'altro avrebbe approfittato di quel momento per tirare un pugno alla sua gola, anche qui con spiccate capacità perforanti, dato che era fatto di vetro nonostante sembrasse di carne e ossa [Azione 2].
    Se confermata la presa il clone avrebbe stretto [Azione 3], causando eventuali ulteriori danni mentre l'altro avrebbe provato a trafiggere l'addome allo stesso modo [Azione 4]...in caso contrario avrebbero invertito i ruoli, con l'attaccante che avrebbe tentato una presa e l'altro che avrebbe provato a trafiggere all'altezza del collo, anche da dietro se la posizione fosse stata adeguata [Alternativa]

    La Iena dal nome cancellato invece, ancora sbavante, avrebbe emesso un temibile latrato che poteva essere molto pericoloso per entrambe le tartarughe [Tecnica 1] prima di avventarsi su Myk e provare a spaccarlo in due con un morso micidiale e trattenerlo con le mandibole [Azione 1]. Immediatamente dopo, tremante per gli effetti del veleno, avrebbe cercato si serrare ancora di più la stretta sulla tartaruga, causando danni crescenti [Testo Visibile] prima di sputarla via, convinto di averla resa inerme.

    La situazione non era affatto rosea. [Nota]


  5. .

    Azioni Decisive

    Storia 10

    [Yuri e il Coraggio]
    Yuri combinò le sue capacità di annullamento per spezzare l'improvvisa eruzione elettrica del nemico, e anche se sorpresa dall'improvviso passaggio al combattimento in mischia riuscì a incassare la freccia e affrontare le successive pugnalate con danni risibili, anche se andavano accumulandosi, mitigate appena dalle capacità Yotsuki di rendersi insensibili a parte del dolore. In un impeto di coraggio affrontò il colpo alla testa affidandosi alla robustezza della sua maschera e ricevendone una severa concussione, pur riuscendo a portare un assalto in controtempo conficcando la sua lama nel cavo ascellare del nemico, recidendone alcuni tra i vasi sanguigni più importanti e facendolo crollare a terra agonizzante, anche se vivo, per quanto poco capace di muoversi.

    Dopo essersi ripresa, anche se impiegò dei secondi preziosi, aiutata dalla folla ancora stordita dal suo Jutsu, si trovò ancora in mezzo al pericolo mentre K e il Coraggio tornavano ad avvicinarsi dopo uno scontro acceso. Con rapidità di giudizio attivò un secondo Eco Risonante così da intensificare gli effetti negativi nell'area, per quanto K non diede impressione di aver accusato il colpo, e subito dopo scattò oltre la folla stordita, gettandosi assieme al suo clone sull'avversario! Non poteva aspettarsi che con le sue ultime forze morenti l'arciere a terra avrebbe portato oltre ogni limite il suo corpo, bruciando quella poca vita che restava, per portarsi tra K e Yuri con la tecnica della sostituzione, di fatto incassando, ormai cadavere, la temibile e fulminea Nota del Dolore, finendo gettato addosso a K che incespicò. Il clone in arrivo sparì come programmato mentre Yuri si avventava sul nemico quasi simultaneamente al Coraggio. lo prese per il polso, trasmettendo il jigoku, ma la mazza del coraggio colpì in pieno l'uomo scaraventandolo alcuni metri più in là, con la maschera spezzata che lasciava intravedere una pelle candida e occhi rossi, accesi. I servitori di K rimasti si frapposero tra loro mentre l'uomo si rialzava rapidamente, stordito, guardando il tatuaggio che avanzava sulla sua pelle. Interessante.

    Sollevò la mano tendendola verso Yuri mentre l'inchiostro iniziava a gocciolare via dall'arto, sporcando il suolo. Ma le arti dell'inferno non funzionano contro chi non è né vivo né morto. Io sono una Mezza Persona, donna. Sareste entrambi validi elementi per la mia armata...vi avrei accolto alla città del Tiranno alla vostra morte, ma anche come avversari vi rispetto. PIANTALA CON LE STRONZATE E MUORI! Il Coraggio sarebbe balzato verso di lui, in una sorta di versione iperbolica della Danza della Luna di Konoha, solo per trovarsi improvvisamente disarmato! Una spada interamente composta di sangue era apparsa nelle meni di K, alimentata da un taglio sul suo polso...e aveva disarmato il temibile Hayate senza nemmeno toccarlo. Non sei umano, non combatti come un umano. Non sei un avversario che ho intenzione, tempo o risorse per affrontare, anche se nell'arte della spada non sei al mio livello. Mi ha...disarmato? QUESTO FIGLIO DI PUTTANA HA DISARMATO ME? MEEEEE? AAAAAHHHH!!! Il Coraggio sembrava pronto a esplodere, tanto che iniziò a frugare la sua maglia, come a voler estrarre qualcosa dal petto, ma un jutsu di uno dei servitori di K sollevò un velo di nebbia che coprì rapidamente tutta la zona. Ame non è luogo gradito se persone come voi vivono qui. Ce ne andremo, i semi dei miei insegnamenti sono comunque piantati e germoglieranno. Le parole di K in allontanamento...anche per il Coraggio inseguirlo sarebbe stato inutile, anche se pochi istanti dopo avrebbe spazzato via la nebbia con un manrovescio (a nulla servivano l'annullamento o Ottobre, vista la natura estesa del Velo di Nebbia). UUUAAAAHHHHH!!!!! Gridò il Coraggio abbattendo alcuni dei cultisti in fuga che erano stati troppo lenti prima di rivolgere la sua furia su Yuri, avvicinandosi. TU! Scoprirai chi è quel figlio di puttana e mi dirai TUTTO quello che sai, e dove è andato! SONO STATO CHIARO? DEVE MORIRE PER MANO MIA! Sembrava quasi un orco, imponente e furioso, come se riempisse tutta la stanza a dispetto della piccola stazza.

    E sei pure moribonda, sei inutile! Si sarebbe avvicinato, piazzando una mano al centro del petto di Yuri, quasi crepandole lo sterno e facendola stramazzare, viste le condizioni. Ti ho aperto un cancello del chakra. Ricorda la sensazione! Ora vedi di usare queste energie per uscire da qui, prima di stramazzare, io non ti porto! Ringhiò. Razza di posto di merda con gente di merda. Quel K deve CREPARE! CAPITO? CREPARE!! Avrebbe detto barcollando verso il tunnel da cui erano arrivato. Yuri avrebbe presto scoperto che quell'attivazione forzata del cancello aveva sovraccaricato il suo sistema circolatorio del chakra danneggiandolo in maniera irreparabile: non sarebbe mai più riuscita a usare la veste elettrica in maniera efficiente, e se avesse lasciato il chakra scorrere prepotentemente sarebbe morta in pochi istanti. Avrebbe dominato quel flusso di energie abbastanza da uscirne viva? Se non altro sui corpo abbattuti c'erano due tonici di recupero e uno di ripristino, ma di qualità da genin...meglio di niente.

    E una volta fuori, dove si sarebbe recata? Subito da Hayate o dall'Asso?


    [...Il Fauno intanto...]

    Grazie alle superiori capacità difensive del clone, che incarnava la robustezza stessa dell'albero che era rappresentativo dei Senju, ogni attacco dello Scorpione venne ostacolato permettendo a tutti noi una reazione rapida e capace di interrompere il suo tentativo di guarigione [Nota], arrivando a ferirlo in più punti e aprendo la sua guardia quel che serviva per darmi la possibilità di estrarre la spada che mi era stata imprestata. La concitazione della battaglia a volte amplificava i sensi e certi eventi sembravano avvenire come al rallentatore, ma quello che provai nell'impugnare la spada fu qualcosa di completamente diverso, mai provato in precedenza. Era consapevolezza. La consapevolezza che in ciò che mi circondava esistesse un flusso o una qualche forma di energia che era in qualche modo esplicativa dell'armonia e dell'equilibrio, come se esistessero delle vie tracciate che erano quelle più adatte da percorrere.

    Il nemico non aveva equilibrio: la sua energia apriva a innumerevoli traiettorie e fili che, se seguiti, avrebbero causato la sua disfatta, mentre Hikito appariva in pieno controllo del suo flusso, con l'energia che era placida e quasi contagiosa nella sua ordinata disposizione...che fosse quella la "vera spada" cui aveva accennato? Ma se l'azzurro placido era Hikito, come mai la donna e il pazzo degli insetti avevano un colore rosso e irritato? Esprimeva forse la loro disposizione agitata per lo scontro? E come mai il nero mi avvolgeva, cupo e funesto? Un presagio di sventura o una semplice differenza tra le varie persone? O forse l'Odio che stavo lentamente cercando di impugnare come il Maestro si esprimeva attraverso quella colorazione sotto l'influsso della spada. In quella dilatata frazione di secondo non avevo comprensione delle risposte, ma solo la consapevolezza di qualcosa che prima non vedevo. Ed ero consapevole del fatto che quei colori e quelle aure cui potevo collegarmi erano qualcosa che mi faceva stare bene, che mi dava pace e in qualche modo sollievo. Qualcosa che mi supportava e rendeva forte. Come una droga.

    Guidato da quella consapevolezza arrivai a fendere le carni avversarie per l'ennesima volta, cavando una fontana di sangue dal suo corpo mentre, disperato, provava ancora una volta a colpire dopo aver inarcato la schiena e tirato fuori platealmente una cartabomba dalle tasche. Con Mugen in mano e la chiara consapevolezza di quali traiettorie dovessi seguire, impastando uno sproposito di chakra sollevai la mia lama in un colpo ascendente per parare, anche se leggermente più lento vista la mia guardia più che solida. La lama infusa di chakra affine al legno finì per tagliare e Mortificare tanto l'enorme coda di scorpione quanto la cartabomba che, in quanto oggetto imbevuto di chakra, non aveva altra scelta che essere tagliata e disattivata dalla miracolosa lama che impugnavo [Tecnica 1, 2 e Difesa 1]! Non ha funzionato la prima volta... Dissi, trattenendo a stento le grida mentre un rivolo di sangue usciva dalle mie labbra e dal naso deforme della mia identità di Fauno, segno dell'eccessivo impasto di chakra così come i crampi alle braccia ...come speravi che funzionasse ora?

    In tutta risposta quello, forse istupidito dalla perdita di sangue, mosse il volto come aveva fatto in precedenza per usare lo sputo acido del suo clan...avrei potuto annullarlo facilmente o avrebbe potuto farlo anche il mio clone che era accanto a lui, ma ero letteralmente a pezzi, senza le risorse necessarie a continuare uno scontro o un possibile inseguimento se quello si fosse dato alla fuga quindi non mi restava una sola possibilità. Per fortuna c'era un medico presente, oltre a me. Emisi un sospiro, mentre l'aura nera ribolliva, lasciando che l'odio mi desse la determinazione per qualcosa che andava contro ogni istinto di sopravvivenza. Memorizzai attentamente la posizione nemica mentre da distanza oltremodo ravvicinata sputava. Chiusi gli occhi, rafforzando i pochi muscoli del viso col chakra ma di fatto prendendo in pieno il getto urticante...e caricando in controtempo per un colpo obliquo che dalla clavicola voleva dividere in due il suo torso scendendo fino all'inguine [S&M - Azione 1]. Un colpo dato alla cieca, ma in controtempo e in una direzione che conoscevo, un colpo determinato dalla necessità di finire lo scontro, e dall'odio verso quell'avversario. Un colpo in cui misi tutto ciò che restava, a costo della vita. Non potevamo combattere ancora e non potevo permettere che fuggisse, specie se era al soldo dei potenti di Ame.

    Il bruciore fu quasi fresco, rispetto al terribile dolore che mi stritolava gli arti superiori, ma pur consapevole di questo impastai ancora del chakra per accelerare la mia velocità e calare, letale, mentre il clone si portava dietro il nemico per distrarlo, dato che un movimento scorto con la coda dell'occhio era pur una distrazione, oltre che per creare un ostacolo netto alla sua possibilità di arretrare o evocare una nuova coda [Azione Gratuita 1], sebbene la Mortificazione avrebbe fatto briciole di qualunque sua difesa. Comunque andasse sarei inevitabilmente crollato in ginocchio a quel punto, incapace di sostenermi, se non fossi stato soccorso rapidamente dal medico, mentre il mio clone per ben tre volte avrebbe cercato di bloccare il nemico con un pericoloso abbraccio da dietro, ripetendo o sostenendo la presa se necessario [Azione 2, 3 e 4]. Durante i tentativi del clone, a metà del secondo, la tizia del Paese dei Demoni avrebbe pensato a concludere l'offensiva avventandosi sul nemico e cercando di piantare la sua lama nella faccia del Soshi, approfittando di tutte le distrazioni possibili mentre il dolore quasi la accecava [Azione Tizia 1], immediatamente seguita da un duplice rapido calcio con il quale sarebbe stata pronta a colpire il nemico al mento durante il terzo tentativo di presa o di mantenimento del clone, sperando di coglierlo troppo stanco per reagire alla sequenza di assalti [Tecnica Tizia 1]. Sarebbe stato sufficiente?

    Se fossimo riusciti a sconfiggerlo, pur stanchi e doloranti, avremmo intimato al medico di guarire le nostre ferite il più in fretta possibile, ma senza mai abbassare la guardia dato che non eravamo certo alleati. Al primo movimento sospetto sarei stato pronto a trafiggere il medico con il legno in più punti...ma fino ad allora avrei cercato di concentrarmi sul dolore che andava attenuandosi grazie alle cure. Dobbiamo...far sparire il corpo. Se è stato pagato dai Semi possiamo anche far credere loro che se la sia svignata. Non sarà complesso. Se non è un problema...vorrei...tenere il il cadavere. E i farmaci, visto che voi avete una soluzione alternativa e più efficiente. Dopotutto non dovevo scordare il mio obiettivo, mentre gli occhi guariti dall'acido tornavano a potersi aprire senza troppe difficoltà, anche se con un pò di fastidio alla luce.

    Quanto al nostro istigatore, che tuttavia con la spada era stato in qualche modo il mio benefattore, gli avrei prestato un cenno di ringraziamento. Questa spada è...speciale. Come posso farvela riavere non appena avrò guarito il mio paziente? Avrei chiesto, rinfoderando Mugen. Quello che trasmette...ha forse un nome? E poi, dopo qualche secondo di esitazione. Esiste un modo per avere quella stessa consapevolezza senza impugnarla? Non chiesi per quale motivo avesse organizzato quell'assurda pantomima, mi bastava avere ciò per cui ero venuto.

    Una volta rimessomi, anche se debole per i notevoli consumi di chakra, avrei frugato il corpo del Soshi in cerca di risorse, possibilmente tonici da assumere subito, per poi avvolgerlo in dei teli per nasconderlo poco lontano, così da poterlo recuperare in un secondo momento e studiarlo. Tornato da Shinken e dalla squinternata che lo accompagnava, ovviamente senza le merci che avevo messo da parte poco distante, un pò più in forze, mi sarei fermato davanti alla porta senza entrare, in attesa di essere interpellato.

    Yato Senju

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 525
    • Resistenza: 425
    • Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 525
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    41/75
    Vitalità
    10.5/14.5
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Note

    Ferita Medioleggera al fianco
    Dolore (DnT Grave)
  6. .

    Il Canto del Carbone

    9

    [Yato e l'Hokage]
    A quanto pare i simili si attraggono, Hokage-sama. Replicai sostenendo il suo sguardo quando mi tacciò di testardaggine, proprio lui che faceva enormi voli pindarici pur di far valere il suo punto di vista sminuendo tutti gli altri. Ma se preferite, eviterò di commentare il mio disappunto in futuro, comprendo che le critiche non vi sono gradite, anche se provo a sottolineare che a volte il modo di porsi è più importante del messaggio che volete trasmettere. Annuirò senza pensieri, come fa Youkai, a meno di avere una lunga dissertazione pronta da esporre. Conclusi, consapevole che lui avrebbe replicato dato che non era fisicamente in grado di impedirselo, ma io avrei invece annuito e sorriso debolmente, qualunque cosa lui dicesse. Quanto al Maestro, se voi considerate vizio ciò che è il fulcro della sua esistenza, allora non mi è difficile comprendere come voi non possiate nemmeno immaginare il suo punto di vista. Ma mi chiedo, e qui sono ovviamente provocatorio, avete mai pensato a quale sia il VOSTRO vizio, Hokage-sama? Non serve certo condividerlo con me, io sono solo un improduttivo testardo, ma potreste pensarci, ogni tanto. Sorrisi e annuii invece alla sua reazione sul mio iperbolico paragone, ma certamente lui NON sapeva quanto profonda e necessaria fosse la mia missione. Come ritenete giusto, Hokage-sama. Risposi, sorvolando sulle accuse.

    Non ho colto squilibri in tal senso, ma probabilmente Oto e Konoha hanno risorse simili, quindi inevitabilmente viene scelto l'offerente migliore, o con cui esistono meno screzi ai vertici, ma non ci sono manifestazioni anti-Foglia né chiacchiere che sminuiscono. Kiri funziona, efficienza e corruzione sono contrastate su molti livelli e i cittadini si sentono al sicuro. Dissi con semplicità, dato che non avevo alcun motivo per mentire o ingannare: Kensei sapeva realmente fare il suo lavoro, anche se era animato da oscuri pensieri. Dice il proverbio che la visione senza azione è un sogno ad occhi aperti, mentre l'azione senza una visione è un incubo, Hokage-sama. Recitai il frutto dei miei studi svolti in addestramento. E in questo non intendo essere provocatorio, anche se non mi crederete. Se siete un leader e volete a tutti costi lo status quo, allora come leader fallirete. Avete bisogno di una visione del mondo, e poi di trovare metodi concreti per realizzarla o non avrete mai nulla in mano. Ma a quanto ricordo, la mia opinione nei vostri confronti come leader è...adulterata. Quindi siate libero di pensare ciò che credete, ma in questo sono sincero. Gli scritti di filosofi e politici del passato hanno molto da insegnare. Che tutti siano uguali è un pensiero profondo, ma nella pratica, qualcuno deve sempre assumersi le responsabilità e dare inizio al cambiamento o a un movimento, o c'è solo stagnazione. E la stagnazione uccide. Semplici pareri accademici, naturalmente, che non avrei approfondito. Se poi lui avesse chiesto da quale pulpito parlassi avrei solo fatto spallucce. Fa parte del mio addestramento, i miei genitori sono sempre stati molto attenti a curare la mia formazione.

    Interruppi la tecnica quando mi chiese da bere, e anche se accigliato per la totale assenza di educazione in quell'ordine, mi recai al frigo, ricevendo però l'incarico più accurato mentre lo servivo. Annuii impercettibilmente, usando la tecnica in maniera più discreta, solo per ritrovarmi improvvisamente da solo! EHI! Mi guardai intorno...sapevo che quello era un clone ma normalmente la sparizione delle bunshin era caratteristica e riconoscibile e non era avvenuto niente del genere. Assurdo... Sibilai tra i denti guardandomi intorno, quasi temessi di essere aggredito. Non potevo sapere che l'Hokage era ancora là, intento a guardare tanto sé stesso che me e quando apparve rapidamente spiegandomi che aveva scoperto cosa era successo a Youkai, facendosi poi influenzare dal medesimo meccanismo. Capisco...manterrò alta la guardia in ogni caso. Avrei confermato, comunque turbato al pensiero che lui potesse agire liberamente intorno a me...anche se di fatto, col divario che ci separava, ero comunque impossibilitato a impedirglielo anche senza Concordato. Schiacciai col tacco quel serpeggiante senso di impotenza e frustrazione, dato che non potevo permettermi di perdere ulteriore terreno, restando in attesa. Certamente il mio malumore sarebbe stato palpabile.

    Non percepito, Raizen si sarebbe diretto dalla guardia che sulla porta ci teneva d'occhio e sbiancò nel vederlo coi capelli rossi. Era giovane, dal volto familiare come se qualche volta avesse ricevuto una missione diretta dal Kage o comunque in sua presenza, ma con i capelli e gli occhi di colore diverso (sebbene fossero quelli originali) era difficile riuscire a dargli un nome. Cos...Ho-hokage-sama ma voi non siete un Uzumaki! Avrebbe sbottato, preso alla sprovvista quando l'Hokage gli posò una mano sulla spalla. Io...io sto solo tenendo Hitomi addormentata con un jutsu. C'è...c'è la possibilità di spezzare il Concordato e Hojo-sama mi ha incaricato di... Spaventato, avrebbe deglutito nel fissare gli occhi del Kage e la loro determinazione. Il ragazzo, Youkai, assieme a Yamato, Hojo li ha portati via per interrogarli, ma non so dove! Credo sia dalla Strega Bianca, la moglie di Hojo. Può strappare informazioni persino ai cadaveri, o così dicono... Avrebbe aggiunto, un pò spaventato, anche perché consapevole di non avere speranze contro Raizen in uno scontro o un tentativo di fuga. Ma non so dove si trova...però posso...posso svegliare Hitomi se vuole...la abbiamo messa in un appartamento qui vicino...

    Nel momento in cui la tecnica del sonno venne sciolta, da una finestra della casa dirimpetto una figura femminile uscì di prepotenza dopo averla spalancata, emettendo una lunga catena per appendersi a un balcone più in alto e poi atterrare, armata con un kunai composto da chakra affine alla terra, proprio davanti alla porta della sua casa. L'espressione di Hitomi nel vedere Raizen fu impagabile, simile a quella di Youkai quando aveva scoperto le sue catene Uzumaki, ma in un certo senso più affine al chiedersi se non stesse invece impazzendo. Hokage-sama...? Avrebbe detto, formale come quando era sul lavoro, a differenza di quando erano da soli. Io non capisco...pensavo che Youkai fosse un mitomane ma voi...un attimo...no, voi non siete un Uzumaki, sono sicura! La mano che reggeva l'arma tremava, segno che la donna era in preda a una forte emozione. Cosa sta succedendo? Guardò con profonda ostilità la guardia che Raizen stava interrogando. Goro Uzumaki...cosa è successo a Youkai e Yamato? Cosa ha fatto Hojo? Disse con un tono perentorio che era il terrore di chi lavorava in contabilità, anche se un leggero cedimento della voce tradiva la sua preoccupazione.

    Se Raizen fosse riuscito a calmarla e spiegare la situazione lei sarebbe rimasta interdetta, cercando di riordinare le idee mentre si calmava. Capisco...Hojo è pericoloso. Non esiterebbe a mettere in pericolo un Uzumaki o un qualunque ninja di Konoha per il suo scopo. Lui vuole che il Concordato finisca...vuole che l'Assassino torni a cercarci per tendergli una trappola o non so cosa. Ha perso una figlia per colpa di quel mostro e ha sete di sangue, ma finché c'è il Concordato non può agire liberamente. Avrebbe spiegato, anche se forse Raizen sapeva già qualcosa al riguardo. Se interrogata riguardo alla moglie avrebbe risposto: Hikaru Uzumaki, nata Tamasizu. Originaria di Kiri, ma da anni ha tagliato ogni rapporto, inoltre quel clan non esiste praticamente più, dopo che i Kaguya li hanno sterminati. E' stata per molto tempo nella squadra dei Torturatori di Konoha, prima del Concordato. Non so dove si trovi, ma abitano poco distante dalla vostra cosa. Se invece Raizen avesse portato una qualunque rimostranza sul Concordato o una qualche forma di inganno ai suoi danni, la donna avrebbe scosso il capo. Non c'è nulla di cui io debba giustificarmi, Hokage-sama. Voi sapevate del Concordato, ma lo avete dimenticato per vostra libera scelta. Pensavo che il Daimyo vi avesse informato all'inizio, ma faceste finta di nulla per mantenere le apparenze, ma poi ho compreso che non sapevate nulla...ho interrogato la capoclan prima di agire di mia sponte, ma lei mi ha detto che non era mio compito parlare. La responsabilità del Concordato è grande, e pur fidandomi completamente di voi, mi fido anche della capoclan, e ho seguito i suoi ordini. Disse, con la chiarezza e innocenza di chi aveva fatto ciò che credeva più giusto.

    [Missione con Fujiko]
    Fujiko si era appartata con il Kage prima di riunirsi a Tetsuba, scrutando con attenzione l'ambiente circostante e assicurandosi di non essere seguita, continuando a guardarlo con l'espressione di chi è un vecchio amico che non vedi da tanto tempo, anche se di fatto lui non ricordava di averci mai avuto a che fare. Hanno impiegato mesi a calcolare e includere le condizioni e le possibilità del Concordato, il concetto fondamentale è che funziona, e che non ho due settimane per esporti tutte le situazioni possibili e come verrebbero affrontate. Ma sappi che se chi è sotto concordato lascia Konoha nella sua falsa identità, non può assumere quella vera né usare le capacità Uzumaki, se le possiede...e se muore, la falsa identità rimane definitiva. E il Concordato impedisce di uscire da Konoha nella vera identità. Per ottenere dei benefici così potenti e assoluti, ovviamente sono stati necessari dei potenti vincoli e questo è uno dei principali. Ed è anche il motivo per cui Hojo vorrebbe uscire da Konoha. Esiste solo un'eccezione: è possibile riavere la propria vera identità e usare le arti Uzumaki solo se si corre un chiaro e netto pericolo di morte contro l'Assassino degli Uzumaki. Inutile dire che sotto Concordato i Draghi non avrebbero saputo minimamente chi era Raizen, rifiutando di obbedire.

    Se poi andassi in giro a dire che ci sono Uzumaki a Konoha, comunque chiunque arrivi non ne troverebbe alcuna traccia, se non quelle storiche, quindi sarebbe inutile comunicarlo all'esterno, o attirerebbe il nemico che comunque non troverebbe nulla, ma metterebbe il Villaggio in pericolo. Anche il tuo controllo remoto fallirebbe in questo senso. Spiegò, muovendo appena le mani in gesti che amplificavano, con grazia, le sue parole. Un Uzumaki di Kumo che non ha avuto alcun contatto con noi andrebbe comunque incluso con i metodi che ti ho detto, ma una volta dentro sarebbe soggetto alle stesse regole...non potrebbe nemmeno tornare al suo paese con la nuova identità. Il controllo mentale del Concordato è assoluto, nemmeno Seira potrebbe aggirarlo...francamente non riesco a immaginare un controllo mentale più potente o assoluto, abbastanza da sovrascrivere le imposizioni del Concordato, e certamente nessuno Yamanaka potrebbe metterlo in atto. Non aveva invece abbastanza informazioni riguardo Youkai, ma probabilmente essere morto nel suo aspetto originale contro l'Assassino e poi essere risorto aveva creato un corto circuito nel Concordato, anche se questo non spiegava come mai le parole nel foglietto lo avessero incluso nuovamente. Certo, Fujiko non poteva fare queste supposizioni, ma forse Raizen con le sue conoscenze si.

    Intanto Hikihime scrutava attentamente loro due, senza riscontrare, dopo una lunga analisi, alterazioni significative che non fossero il frammento di Seishinno, ovviamente, sul quale tuttavia non aveva molto da dichiarare, trovandolo troppo confuso e parziale per essere analizzato in modo concreto, perlomeno da lei. Si gettarono comunque nelle profondità della mente cercando nel legame coi draghi un modo per amplificare le percezioni dell'una e le capacità di indagine dell'altro, fino a raggiungere, in quel mondo interiore custodito dalla volpe, la presenza di Seishinno che aveva smesso di ridere. Seduto su una sedia scarna che a malapena sembrava reggere la sua stazza, quel frammento della sua mente aveva lo sguardo fisso e poco reattivo dietro i sottili occhiali scuri che portava sempre. Certo che sono qui, Raizen. Dove dobbiamo andare adesso? Sorrise appena, disincarnato, mentre un tic smuoveva il suo volto. Acuito dalla presenza del drago, Raizen riusciva a scorgere, traslucida, una presenza femminile simile a Seira, ma con un'espressione malevola, che sembrava sussurrare qualcosa all'orecchio del figlio in continuazione. E tuttavia, Seishinno fece una domanda che sembrava fuori luogo, e che trasmise una fugace sorpresa alla sagoma che lo controllava: Dove intendi guardare, Raizen?

    Lo percepisci, evocatore? E' una presenza remota, nei recessi di quella mente, nascosta tra le pieghe dei pensieri di quell'uomo. Se non ci fosse stata la volpe, forse ci sarebbe sfuggita. Vuoi provare a dialogare direttamente con lei? Hikihime era accanto a Raizen in quel mondo interiore, condividendo il chakra. Forse concentrandomi ulteriormente potremmo andare più a fondo e visualizzarla meglio...ma significherebbe anche esporsi a maggiori rischi se avesse approntato qualche trappola. Tuttavia, cosa intende con quella domanda? Il collegamento era stato creato, ma potevano renderlo più saldo o accontentarsi...l'Hokage aveva la sua scelta da fare. Le sue domande da porre. O le sue risposte da dare.

    [...]

    Isolatosi dopo aver inviato Tetsuba da Soken, Raizen con il suo nuovo aspetto aveva al cospetto una biondissima Fujiko che si sistemava i capelli dopo il rituale. Posso farlo io, alcuni tra i membri più importanti del clan Uzumaki, perlopiù la famiglia ristretta della capoclan, e credo che anche Hojo Uzumaki lo sappia fare. Nessuno della Radice, a mia conoscenza, ma con il fatto che Seira è cugina della capoclan non posso escludere che conosca il metodo. Quando poi chiese del frammento di Seishinno, se questo fosse stato ancora presente dopo l'interrogatorio precedente, Raizen avrebbe realizzato che anche il pingue capoclan era sotto Concordato, con buffi capelli e baffetti biondi, ma nulla sarebbe cambiato per il resto, così come il suo corpo fisico, non alterato affatto dal complesso rituale. Fujiko spiegò il semplice metodo per disattivare il Concordato: una sorta di breve meditazione non dissimile da un sutra di poche parole, appena più impegnativo di un atto di volontà ma immensamente meno gravoso di un effettiva tecnica o rituale.

    Completati i suoi preparativi, il Kage con Fujiko al seguito si diresse al palazzo di Hojo Uzumaki, mentre le sue domande su come Seira potesse aggirare il concordato cadevano nel vuoto: dopotutto la donna non ne aveva idea. Gli Uzumaki come spiegato andavano raggiunti e convinti ad accettare il Concordato e sottoposti al rituale, non era un sistema automatico a differenza di quanto Raizen pareva aver capito. Raggiunta la loro meta, interrogare la guardia sotto Concordato non sarebbe stato affatto difficile anche se quel poveretto provò a controbattere. Ma...ma questa è proprietà privata! Anche l'Hokage non può entrare come vuole...o uno del clan. E poi Hojo-sama ha molti nemici anche dentro il clan! Come ti ho detto è in lite con la capoclan e ha formato una sorta di movimento separatista: vuole che il Concordato finisca per uscire e cercare l'assassino di sua figlia. E-Esatto! E poi non possiamo vivere prigionieri per sempre! Sono più di dieci anni che siamo prigionieri! All'ordine di scortare tutti da Hojo poi sarebbe sbiancato. Io...Hojo-sama non è in casa, e nemmeno Hikaru-dono. E anche i signorini Haru e Natsu sono in missione fuori dal Villaggio. Fujiko lo squadrò con evidente ostilità. E quindi? Lui avrebbe fissato lei, poi Raizen, poi di nuovo lei e infine il kage, prima di suggerire timidamente. Volete...volete aspettarli nella sala d'attesa? Chiese con un fil di voce.


    [Youkai e Yamato]
    Sciolto l'abbraccio, Youkai guardava i coniugi Uzumaki con ritrovata luce negli occhi, e loro stessi pur con molto da metabolizzare avevano un'aria infinitamente più rilassata, anche se erano increduli almeno quanto lui. Alle parole del giovane chunin, Yamato deglutì, con gli occhi pieni di lacrime e la bocca che tremava. Io...grazie...non...non mi aspettavo che si arrivasse fino a questo punto...grazie! Sembrava completamente sopraffatto dallo svolgersi degli eventi, e a dispetto del sollievo che ora aveva in qualche modo raggiunto Hojo, Hikaru e i servitori, lui pareva ancora molto agitato e nervoso. Ma...il Concordato? E il fatto che l'Hokage ha visto tutto...forse...forse dovremmo andare dalla... Guardò Hojo, facendosi più piccolo e dicendo, con voce bassissima ...dalla capoclan? Hojo fu autoritario e brusco nel puntare una mano contro di lui. NESSUNO avviserà quella grandissima... Hojo. Hikaru lo interruppe, facendo abbassare i toni, come a dire che non voleva turpiloquio davanti alla figlia/o. Ehm...Mineru non deve sapere di Yuuki, non fino a quando non avremo un netto vantaggio nel dirglielo! Ma...ma il Concordato non funziona e forse sarebbe meglio, non so...essere tutti riuniti? Aveva le mani in tasca e il capo chino, incapace di sostenere lo sguardo del singolo occhio dell'Uzumaki, ma sarebbe stato Youkai a cercare di trovare una soluzione poco dopo.

    Quando prese da parte Hojo, parlandogli a cuore aperto e rivelando di Spiderboy, l'uomo si portò una mano al cuore come se avesse avuto un infarto, gettandosi in ginocchio con l'occhio buono che traboccava figurativamente di cuori di ogni colore e dimensione. Io lo sapevo...speravo sempre, continuavo a disegnare le storie che ti piacevano quando eri piccolo...piccola. Quando eri carina! Speravo le riconoscessi quando eri stata rapita dal Progetto Y, lo ho continuato a disegnare e continuerò sempre! Quasi stramazzò a terra, dimentico di Yamato, mentre Hikaru si avvicinava con un sorriso a dir poco tenue, se non evanescente, e che tuttavia era qualcosa di tanto raro quanto caldo, se percepito. La nostra casa è un po' cresciuta ma è sempre allo stesso posto, nella via vicino alla gelateria dei signori Haruno. Youkai conosceva bene quel posto...ed era a due minuti a piedi da dove viveva con l'Hokage! Nascosti per il bene di tutti, ma non pensavamo che ci stessi cercando. Quando Haru e Natsu sapranno che sei vivo saranno incredibilmente lieti. E se Youkai si fosse mostrato perplesso a quei nomi, Hikaru avrebbe commentato, nemmeno stesse semplicemente leggendo il giornale: sono i tuoi fratelli. Haru il maggiore, Natsu il minore. Al momento sono fuori Konoha in missione. Triplice omicidio, se non erro.

    Tralasciando l'eventuale sconcerto che la notizia avrebbe potuto portare, ora che gli animi si erano calmati era il momento di approfondire la situazione e cercare una soluzione, mentre uno dei servi faceva riprendere Hojo con dei sali (avrebbero poi scoperto che erano imbevuti di uno dei profumi che Yuuki usava in adolescenza). Hikaru guardò il marito, mentre lui scuoteva il capo. Non ne ho idea...a meno che non ci sia qualche altro elemento che permette di identificare i membri del progetto Y a prescindere dal sesso o dall'aspetto. Si sarebbe accigliato. Quindi...quindi l'unica che potrebbe è Seira Yamanaka, o il leader della Radice...o la stessa Capoclan! Ruggì, ulteriore segno che correva decisamente cattivo sangue. E sempre la capoclan conosce i dettagli del Concordato e i suoi punti deboli! Ma Hikaru avrebbe alzato una mano, intimandogli il silenzio. Esiste una sola certezza, cioè che la Mineru Uzumaki vuole che il concordato rimanga, non ha alcun interesse nel sospenderlo con il problema del Kage. Noi stessi semmai avremmo potuto attirarlo da Shika per sospendere il Concordato, ma abbiamo deciso di non coinvolgerlo in questa faccenda, lo rispettiamo e non volevamo che un suo coinvolgimento mettesse il villaggio in pericolo. Inoltre pensavamo che sapesse del Concordato, ma se così fosse avrebbe saputo di noi, facendoti includere. Chiunque sapesse che Youkai era Yuuki aveva tenuto la cosa segreta fino a quel momento, ma perché? Anche il leader della Radice e Seira Yamanaka non dovrebbero avere interesse nel sospendere il Concordato.

    Inoltre sono certo che Hayate è coinvolto. Disse Hojo, carezzando la sua maschera e rispondendo a Youkai. Una Lacrima è vicina. Inoltre ho avuto una soffiata da Sando Uzumaki, Concordato nel clan Yamanaka come Yamato, qui. Mi ha detto che Seishinno Yamanaka, il capoclan, aveva identificato delle persone sospette che si aggiravano nel villaggio, e provando a leggere la loro mente otteneva solo la parola Hayate come risposta. Li ha affrontati appena ha potuto, e Sando era presente, ma sono fuggiti, e mi ha detto che uno corrispondeva alla tua descrizione. Yamato sembrava spaventato, dopotutto Sando era realmente suo cugino, come detto a casa di Hitomi ore prima. Quindi Sando potrebbe essere compromesso, dato che ha mentito. Dobbiamo indagare. Lo sguardo di lei brillò appena: doveva mettere in atto in maniera corretta le sue arti da torturatrice, anche per lavare lo smacco di averle usate sulla sua stessa figlia. Ma...ma Sando è un bravo ragazzo...a parte essere nel Clan Proi...ehm...cioè...credete davvero che sia un pericolo? Magari, non lo so...un Hayate usava la Henge? Yamato voleva difendere il suo consanguineo, ma difficilmente le sue parole avrebbero mai fermato Hikaru.

    Hayate cerca l'immortalità e la vita eterna, ammetto di averli avvicinati, nella mia identità Concordataria, per cercare dei modi per riportarti in vita e renderti immortale. Ma in cambio pretendevano che inserissi tutta una serie di messaggi subliminali nelle mie opere e non potevo sporcarle con quelle zozzerie...inoltre quando incontrai quel Tenson Korin, la reliquia vibrava con violenza. Non potevo fidarmi di chi portava una Lacrima, mi avrebbe considerato sicuramente un nemico. Spiegò Hojo alle interrogazioni di Youkai, prima di portare nuovamente una mano alla maschera. Studiando dei modi per salvarti ho scoperto delle Lacrime, e la mia ricerca mi ha portato a un oggetto di grande potere, l'Occhio del Sacrificio. Apparteneva a chi sconfisse il Drago Diavolo ed è l'unico metodo che ho trovato per strappare le Lacrime a chi le possiede è usare una reliquia di Shennong. Ho scambiato il mio occhio con questo oggetto, ma è un sacrificio che ripeterei mille volte. Entrambi lo faremmo. Aggiunse Hikaru, aggiungendo anche che non era il momento di raccontare come fossero entrati in possesso del Giseigan, l'Occhio del Sacrificio, essendo una lunga storia. Il Giseigan reagisce alle Lacrime, perchè essere sono parte del Drago Diavolo, loro nemico.

    Tornando a temi più intimi, alla domanda sui Tamasizu la madre poggiò una mano algida sulla testa di Youkai, carezzandone i capelli ribelli. Significa che siamo in pochi. Il clan Kaguya ha sterminato quasi tutto il clan, dopo che mio padre rapì la moglie del loro capoclan per farne la sua concubina. A parte me, te, Haru e Natsu, solo mio zio Koma e mio fratello minore Hayate sono ancora vivi. Sempre che ciò che Hayate è diventato, a capo della setta che porta il suo nome, possa essere ancora considerato vita. Lo ho incontrato solo una volta, dieci anni fa. Non riesco nemmeno a ricordarlo, come se la sua presenza mi avesse confuso la mente. Mi chiese di unirmi a lui, ma rifiutai e disse che ero libera di farlo. Dovevo pensare ai miei figli. Spiegò con tono distaccato, anche se al citare i figli si apprezzava una minima inflessione più tenera. Quanto al clan...siamo originari di Kiri. Il nome del clan significa Goccia d'Acqua e siamo maestri di una tecnica di spada nota come Flusso Eterno, che consente di redirigere il chakra e le energie lungo il corpo, oltre a plasmare piccole quantità di acqua in modo che possano tagliare anche l'acciaio più duro. Carezzò ancora i suoi capelli. Ma non eri molto portata per lo stile del clan, è stato Natsu ad apprenderlo. Haru invece ha abbracciato le arti Uzumaki assieme alla tecnica del quarto Hokage. Spiegò, spostando poi la mano per dare un buffetto al naso di Youkai, un gesto che probabilmente faceva sin da quando era la sua bambina.

    Alle parole successive lei invece lo abbracciò. Abbiamo parlato a lungo di quegli eventi. Eri stata rapita e piazzata a Kumo per il Progetto Y, con una finta famiglia che ti addestrava e che ti ha fatto il lavaggio del cervello. Quando ti abbiamo ritrovata avevi i capelli tinti e avevano cercato di cambiarti i connotati, ma ti abbiamo riconosciuta. in effetti è stato Haru, tuo fratello maggiore, a farlo. Spiegò. Aveva quattordici anni appena compiuti al tempo. Ti abbiamo ritrovata che ne stavi per compiere dodici, ed eri stata rapita da cinque anni. La donna che si spacciava per tua madre rifiutò di riconsegnarti a noi anche se nel mentre avevamo ottenuto un permesso speciale dalla Capoclan e dalla Radice per proseguire noi il tuo addestramento. Una catena gelida emerse dal suo polso, carezzando la guancia di Youkai. Lei rifiutò e usò le parole di comando che ti erano state impiantate per farti vedere Haru come un nemico, un comando ipnotico. Dopodiché cercò di usarti per ucciderlo, assieme a lei. Per fortuna riuscì a sopraffarla e ucciderla, portandoti via. Anche la mano calda di Hojo si poggiò sulla spalla di Youkai. Ci sono voluti sei mesi prima che riuscissi anche solo a dire una parola, e un anno prima che Haru non ti facesse gridare di terrore. E' stato un periodo terribile per lui...ti adora, sai? E anche per quel motivo, non sapevano quanto potesse durare l'ordine ipnotico che il biglietto aveva risvegliato e gli aveva fatto dimenticare le sue doti attuali sostituendole con le arti Uzumaki.

    Mentre uno dei servitori curava le sue ferite e Yamato con le mani nelle tasche si aggirava spaventato per tutta quella situazione, Youkai assieme ai genitori iniziarono a mettere in atto un piano d'azione avendo raccolto le idee. Mi sembra una buona idea. Hanno fatto tutto di nascosto, quindi creare rumore li disorienterà. Concordò il leader del Clan Proibito, mentre Hikaru annuiva impercettibilmente. Io...io verrò con voi! Sono solo un genin ma sono vicino alla promozione, e conosco le arti Yamanaka e parecchi Katon! Li usavo in combinazione con Yebiko! Avrebbe detto Yamato, annuendo quasi con urgenza, mentre a un cenno millimetrico di Hikaru i servitori scattavano per eseguire gli ordini.


    [Una riunione]
    I quattro Uzumaki avevano risalito la scalinata senza troppi sforzi, Youkai escluso, ed erano pronti a raggiungere Hitomi per chiedere manforte soprattutto nel contattare Raizen. Certamente non si sarebbero mai aspettati di trovare un Raizen coi capelli rossi, capacissimo di vederli, che minacciava la guardia lasciata da Hojo mentre Yato era all'interno. Youkai! Sbottò Hitomi, distratta dopo aver terminato di parlare con l'Hokage, per poi fissare il capo del Clan Proibito. HOJO! TU! Stava per combattere quando l'atteggiamento di Youkai la lasciò interdetta, così come le successive rivelazioni sulla sua famiglia. Hikaru avrebbe spiegato come uscire dal Concordato (e Youkai si sarebbe trovato con i capelli neri e occhi azzurri nella sua forma Concordataria) mentre Hojo avanzava verso Raizen, con il sigaro in bocca e fissandolo con intensità, se non sfida. A un metro di distanza, senza aver pronunciato parole prima di allora, sarebbe poi scattato, assai rapido in quella che sembrava una presa minacciosa, anche se si sarebbe poi risolta in un vero e proprio abbraccio. Grazie! Grazie di tutto! Grazie! Mentre piangeva a dirotto, in barba all'immagine seria, stoica e crudele che Hitomi aveva di lui....inutile dire che la segretaria rimase spiazzata.

    Non restava che raccontare tutto, decidere se includere anche Yato, riunirsi con l'originale e Fujiko e poi stabilire il da farsi.
  7. .

    A Spasso nel Tengu

    13

    Tempus Fugit

    [Raizen nella Cella e la Squadra di Evasione]
    Un Simbolo del Vuoto? Non saprei...potrei chiedere a Pangu, se mai torneremo ai nostri tempi ma...lo vorresti per te? Tian lo ha sempre rifiutato, dice che preferisce seguire la sua strada, e che il Vuoto e l'Equilibrio a suo dire non sono compatibili, ma non ho mai approfondito. Avrebbe detto l'antico guerriero, mentre Maya si passava un dito sulle labbra, sorridendo alle parole dell'Hokage immediatamente successive. Q invece avrebbe specificato che era solo per la condivisione del chakra che Dageki non era stramazzato privo di sensi per giorni, tanto era costato cercare e mantenere il legame con l'altro drago.

    Poco dopo giunsero i soccorsi e Kotaro mostrò un'abilità sopraffina nell'aggirare le trappole e i meccanismi di quella complessa cella, il tutto mentre guardava Raizen con aria di chiara provocazione, come a voler dire che lui era meglio, dopo il piccolo battibecco iniziale. Ci furono diversi scambi sul posto, prima di decidere la strada da intraprendere, primo fra tutti tra Raizen e Apachai. Dalle mie parti ogni guerriero deve avere un'ascia e un arco, anche solo cerimoniale, ma non so se l'usanza c'è ancora: è da anni che non vado ad Azumaido purtroppo. Avrebbe scosso il capo, per la prima volta un pò triste. Con tutta la faccenda del rovesciare la Mizukage, e poi non farlo più, e poi rifarlo, e poi quelle strane cose con la voce di Byakuei in testa io mi sono un pò perso. Comunque si...uhm...la Corrente Impetuosa in realtà nasce proprio per attaccare assieme gli alleati nel flusso, ma non sono ancora molto bravo, forse riesco ad inserirne uno, se siamo vicini. Non ricordavo che tu avessi questo genere di potere, Apachai caro <3...da quando lo hai sviluppato? Avrebbe chiesto Kotaro, incuriosito dalla conversazione. Beh, da quando abbiamo trovato i Simboli, i tesori del Villaggio del Lucchetto, no? Non ti ricordi? L'assassino si sarebbe accigliato. Non esiste alcun villaggio con quel nome, Apachai... Era forse un'altra delle anomalie di quella bolla temporale? I Simboli del Lucchetto non esistevano?

    Nel mentre Fudoh aveva scambiato qualche parola con Liu Bei, che però sembrava molto preoccupato dalla piromania di uno dei nuovi Guerrieri del Vuoto. Un...piromane? I Simboli dovrebbero essere donati a persone di alta levatura morale e di grande cultura...oh, per il cielo, non voglio sapere cosa è successo. Per fortuna Orochimaru non si era intromesso, o quasi certamente Fudoh avrebbe creato una confusione notevole conversando con un corpo che aveva due voci. Poco distante Kotaro, lasciato da parte il discorso di Apachai, era tornato al nipote che sembrava estasiato dalle tecniche usate per evadere. Perdonami, queste stranezze mi lasciano interdetto <3. Comunque, come ti dicevo prima, la Yami Karada conquista le ombre circostanti, quindi può in qualche modo influenzarle, anche se si tratta di cose semplici come tagliare o spostare. E dato che l'ombra è sempre collegata a un corpo...il corpo deve seguire il destino dell'ombra. Questa è una delle tecniche derivate della Yami Karada, si chiama Yami Ni Furete, Toccare il Buio <3. Ma non ci sarebbe stato tempo per spiegazioni approfondite, dato che dovevano dividersi, con un piano ben preciso.

    [Lo Tsuchikage e la Signora]
    Q sembrava essere una persona riservata ma non scontrosa, e sebbene lui e Fudoh fossero formalmente dei nemici, aveva messo da parte le sue divergenze in nome dell'attuale e superiore scopo comune. Molte volte un nome è anche un modo per creare un simbolo, per identificarsi con esso. Hai un clan, Fudoh-san? Ha forse un qualche simbolo di cui vi fate vanto? E se non hai un simbolo...perché non crearne uno per te, prima o poi? Il drago ancora esausto ebbe la forza di annuire, guardando il suo compagno umano con orgoglio: era proprio per questa sua profondità che lo aveva scelto, un pò come Toppu con Tenma. Hana intanto non rispose affatto alle provocazioni, limitandosi a sorridere mentre come sempre la frangia nascondeva i suoi occhi. Non c'è alcun bisogno di organizzazione, noi tutti siamo Hayate, ogni azione è istinto quando siamo in gruppo, poiché siamo una cosa sola con la Grazia e Giustizia di Hayate, il nostro supremo leader. Disse quasi con vanto. Egli è l'essere più vicino alla perfezione, e anche solo avere un frammento della sua luce riflessa è un onore che chi non è Hayate non può concepire. Q sembrava disapprovare. A me sembrano solo sciocchezze, il proprio valore deve venire da ciò che siamo, non da ciò che viene fornito da altri! Ma lei lasciò cadere l'argomento: non le interessavano le idee dei deboli.

    Il breve scontro tra Maya e la misteriosa Signora finì in un nulla di fatto, anche se a giudicare dal linguaggio del corpo i presenti non erano certo un gruppo unito e anzi c'erano varie fazioni tutt'altro che solide, pronte a creare attriti alla minima divergenza. La situazione venne messa a tacere ma Fudoh non scoprì nulla di realmente utile dall'analisi di Obi o dalle pochissime parole pronunciate dalla donna che sospettava essere sua parente, tuttavia lo scontro verbale tra Rei e Maya gli fece sorgere qualche dubbio, in ogni caso sarebbe stato lo Tsuchikage il bersaglio delle sue domande immediatamente successive, anche se le loro ipotesi congiunte non potevano dare una risposta accettabile al momento. Non senza parlare del Sangue degli Dei, chiaramente. Ecco, vedi di non riprendere alcun discorso con me se non hai cose utili da dire. Avrebbe concluso l'uomo, tagliando corto mentre l'intimorito primario si faceva indietro.

    Maya intanto stava sulle sue, come se stesse ripassando qualcosa e quando Fudoh si avvicinò per parlare inizialmente sembrò seccata, ma poi scosse la testa, allontanando la strana sensazione che la pervadeva. Fudoh-kun, si hai ragione. Vederlo mi ha proprio messo di cattivo umore. E no, per me non ci si può fidare, come uomo. Disse, sprezzante. Ma immagino che come fedele galoppino di ordini altrui sia affidabile, dopotutto vive di quello. Sbuffò. Vedi... Si guardò intorno, prima di avvicinare languidamente le labbra all'orecchio di Fudoh e sussurrare: ...quello è mio padre.
    Lasciato qualche istante di stampo puramente drammatico, prima di prendere Fudoh a braccetto e fare due passi sul molo con lui, dato che avevano da attendere e che difficilmente lui avrebbe potuto opporsi. Detesto stare con le mani in mano e qui non ci si diverte, quindi ora mi ascolterai mentre mi lamento di lui, d'accordo, Fudoh-kun? Consideralo parte del tuo pagamento, anche se di solito io è DOPO che ho voglia di chiacchierare. E gli fece un sinistro occhiolino, proseguendo la breve passeggiata sotto lo sguardo irritato dello Tsuchikage, che andava spazientendosi, oltre che del suddetto Rei Yujin che tuttavia era troppo lontano per sentirli. Il clan Yujin è originario dell'Artiglio, ma con l'avanzata cremisi si è spostato, o almeno il grosso di esso, a Konoha. Dopo la fine della guerra mio padre rimase là insieme ad alcuni familiari e conobbe mia madre, che era sopravvissuta alla guerra ma aveva perso i genitori, vivendo coi nonni. Si chiamava Sakura Orihara. Da quel poco che mi hanno raccontato ci sono stati dei problemi ed è morta di parto, e io sono rimasta con mio padre. Disse in maniera molto generica, anche se sembrava che non fosse mai andata in fondo alla questione. Sono stati anni belli, e lui era molto bravo all'inizio. Faceva poche missioni ed era molto abile: la tecnica del clan Yujin permette di avvolgersi di fiamme con una data forma, e ottenere le capacità di quella forma. Animali, perlopiù, ma io non avevo il talento necessario per imparare le sue arti...invece ero molto brava coi Fuuinjutsu. Un genio, sai? Sorrise, più orgogliosa che seducente. Mio nonno Moriomaro era un esperto, oltre che sensitivo. Ad ogni modo superavo di gran lunga il suo talento: era come se ogni cosa disegnassi o immaginassi automaticamente potesse esprimersi nel fuuin che creavo, a volte anche senza seguire le normali regole...ho rivoluzionato alcuni sigilli antiquati. Era come se la mia immaginazione potesse creare qualunque cosa, se declinata nei fuuinjutsu, quindi non mi è dispiaciuto troppo il non apprendere le arti del clan...e mi è andata bene. Se lo avessi fatto sarei finita schiava di una stupidissima tradizione! Scosse il capo, con l'umore che si faceva nettamente più cupo. Il clan Yujin ha una stupida missione: sorvegliare un antico sigillo in un posto polveroso e per nulla interessante. Ci sono anche andata e non c'è nulla: il sigillo stesso è finto, non c'è alcun chakra! Ma stanno là a far la muffa nel tempio a tenere acceso un braciere. Quando è toccato a lui mi ha abbandonata a Konoha che ero praticamente una bambina e non c'è stato verso di fargli cambiare idea. Mi hanno cresciuto i miei bisnonni Orihara e alcuni zii, e lui mi ha fatto infuriare al punto da cambiare il mio cognome, dato che mi era proibito di vederlo, e non mi ha mai più parlato. Non aggiunse altro, come le questioni economiche e di potere che aveva accennato all'Hokage in cella, ma si sentì soddisfatta dello sfogo, permettendo a Fudoh di congedarsi.

    Avvicinatosi a Obi, Fudoh continuò nella sua opera di diffusione della giusta cautela nei confronti di Byakuei e della sua minuta stazza, proponendogli, dato che era un elemento esterno, di agire a modo di trappola. I colori? Replicò. senza capire completamente, ma poi avrebbe fatto spallucce. Beh, posso provare, certo. Almeno questo te lo devo, dottore. Disse. La Signora è solo stanca, non è abituata a stare sveglia a lungo e ha bisogno solo di riposo e di essere protetta. Aggiunse con sicurezza. Ci ha detto lei stessa di non aver bisogno di niente, e di assicurarci che quella donna bionda le stia lontana. Credo non le vada a genio.

    Completato il gruppo della spedizione con l'arrivo dell'Imperatore, dopo poche chiacchiere e molta cautela da parte dello Tsuchikage, il gruppo iniziò a muoversi per Kiri, protetto forse da quell'inesplicabile forza che rendeva tutti tendenzialmente più disponibili nei confronti di chi viaggiava nel tempo, con poche eccezioni. Forse qualcuno li notò, ma nessuno fece nulla al riguardo. Anche una volta fuori Kiri, lungo le strade di campagna che portavano alla scogliera, nessuna guardia od ostacolo si frappose alla variopinta carovana, per quanto scoprendo la vera natura del territorio sacro il dissenso di Fudoh si levasse vigoroso. Valle del Guscio? Avrebbe chiesto un Q sorpreso dalla reazione, interpellando Dageki con la mente. Dageki dice che è molto lontana, che senso avrebbe? Hayate lo avrebbe guardato sprezzante. Hai forse paura dei gabbiani, dopo tutta la tua voglia di fare insinuazioni forse hai dimenticato di essere solo un piccolo uomo, primario? Ridacchiò mentre Maya era occupata a guardare Rei in cagnesco e Obi sembrava essere l'unico dalla parte di Fudoh, almeno con lo sguardo. Piantatela di perdere tempo! Odio i gruppi, da solo si ottengono molte più cose e con meno fatica! Non ci fu quindi altra possibilità che proseguire, con sommo dolore del kiriano.

    Nella cacofonia di grida e stridii di gabbiani il Primario di Kiri si vide travolto dalle accuse del sovrano di aver cagionato sofferenze a uno dei suoi sudditi, e con sua somma sorpresa, frammista al panico che stava dilagando a malapena contenuto dalla sua volontà, realizzò che era di fatto colpevole. Ma la corte dei demoni gabbiani non era il luogo adatto agli esami di coscienza in quel preciso istante, dato che a differenza della maggior parte delle persone di quei luoghi, Nobukamome (ci scusi sua altezza per non aver usato il nome completo) era decisamente ostile ai viaggiatori del tempo, forse perché esisteva un limite all'influsso "facilitatore" che avevano sperimentato fino a quel momento, e quel limite era la tortura di un congiunto. Al cognome Orihara il re gabbiano inarcò un sopracciglio (che pur non aveva), stringendo il becco sul sigaro ma non interruppe il primario, divenendo però sospetto quando questi si spacciò per il figlio dell'adolescente Sakura. Moriomaro parla in continuazione di sua figlia, se avesse avuto un nipote lo saprei....e non sono sicuro di come funzioniate voi umani, ma non credo che a pochi anni siate già così grandi...credo. Gettò uno stridìo verso la corte che rispose a tono, in un modo che sarebbe stato musicale, se ad ascoltarlo fosse stato un ubriaco sordo. Anche la Corte non è sicura. Mah...prendiamola per buona. E questo cosa cambia? Hai comunque torturato un mio sottoposto!

    Sembrava scettico mentre Fudoh inanellava la sua storiella sul tentativo di intervento medico sul gabbiano, infilando abilmente la questione del mostro apparso alcune ore prima. Quell'essere potrebbe facilmente distruggere le nostre scorte di cibo. Non era immediatamente chiaro, ma si riferiva agli umani e ai loro rifiuti. Ma almeno spiega la presenza della tua armata, Fudoh Orihara. Fece danzare il sigaro lungo il becco, cosa anatomicamente impossibile, ma era pur sempre una creatura dotata di chakra e in qualche modo sovrannaturale. Uhmmm...quindi le tue torture erano in realtà un tentativo di cura? E tu saresti un guaritore? Se curi a quel modo non voglio sapere che fine facciano gli umani su cui agisci. Inoltre non amo i medici, con tutto quel parlare di pulire le strade...rendono molto più difficile la vita! Sbuffò una nuvola di fumo che ricordava un uccello in volo.

    Ma ci sono altre due creature come quella che ha attaccato? La Corte si zittì a quella notizia, evidentemente preoccupati per l'effetto che un attacco congiunto dei tre potesse causare agli umani che fungevano da fonte di cibo. Questo è male. Molto, molto male, Fudoh Orihara! Avresti dovuto comunicare subito con noi tramite Moriomaro! La Corte delibera! Avrebbe gridato, stridulo, mentre la cacofonia si faceva ancora più assordante, in un baccano che avrebbe istupidito il più stoico tra gli astanti. Dopo minuti interminabili, in cui persino il tintinnare della campana veniva cancellato dal rumore, il Re avrebbe alzato un'ala, abbassando di molto la caciara e parlando. Nel nome di Onokami Watanosuke Keitaro Owari Amenokyo Nobukamome, Re dei Gabbiani, è concesso il passaggio a te e alla tua armata, Fudoh Orihara. E ti viene fatto obbligo morale di tornare qui in ogni caso per riferire alla Corte delle tue gesta, che sia fra poche ore o fra decine di anni, questa è la tua punizione! E dopo qualche secondo, il becco si piegò in quello che sembrava un sinistro sorriso. Ma è da molto tempo che non sgranchisco le ali...quindi... Con un balzo fu per aria, le ali aperte e gigantesche, candide e a loro modo eleganti mentre la sua figura diventava un arruffarsi di piume mosse dal vento. Con pochi battiti, un gabbiano di dimensioni normali, apparentemente identico a qualunque altro, ma con un sigaro in bocca, si sarebbe posato sulla testa di Fudoh. Quindi verrò anche io per vedere cosa accade. Come per i miei accordi con Moriomaro, le carcasse dei caduti mi appartengono di diritto. Non lo stava chiedendo. E la sua presenza sulla testa non era più ingombrante o fastidiosa di un cappello...almeno a livello fisico, ma su quello morale era tutto da vedere [Re Gabbiano].

    Pochi istanti dopo il gruppo variopinto sarebbe apparso in mezzo alla Corte, con Maya che teneva un simbolo luminoso sospeso sopra il dito indice, come pronta a un qualche jutsu, mentre Q aveva la sua katana in pugno, Hana si guardava intorno sospettosa e Obi e Rei erano a guardia della Signora, che ancora stava sul suo carretto. Nessuna traccia dello Tsuchikage, che sarebbe però comparso improvvisamente alle spalle di Fudoh, puntandogli un Kunai alla schiena [Nota]. Ora mi dici tutto quello di cui avete parlato. Maya mise via il suo simbolo vedendo il gabbiano sulla testa di Fudoh, ridacchiando, forse per l'espressione del viso di lui o per l'assurdità della scena. Vedo che te li sei fatti amici...stavo per spazzare questo posto via dalla faccia della terra, sai? E dopo averlo detto ebbe un'esitazione, come se si fosse chiesta come mai fosse disposta ad arrivare a tanto per uno appena conosciuto. Nobili gabbiani... Q avrebbe esordito, mentre la corte cacofonica alzava il volume e Obi e Rei portavano le mani alle orecchie, infastiditi. Io e il mio compagno chiediamo un passaggio per le vostre terre e... Un teatrale Nobukamome sulla testa di Fudoh spalancò le ali, sbuffando fumo. GIOITE, UMANI FONTE DI CIBO! Che cazzo vuole ora questo? Non mi hai ancora risposto, primario... Ma il Re lo ignorò, pronunciando parole che forse sarebbe stato meglio non avesse mai pronunciato. In questo giorno la Corte ha stabilito che voi avete diritto al passaggio! E io stesso mi unirò a voi nella battaglia contro gli Dei Guerrieri, sono certo che assieme li sbaraglieremo, con la mia forza, l'Armata di Fudoh Orihara trionferà sicuramente!!! E un grido acudo e guerriero, stridente come sempre, fece esplodere i versi di tutti i gabbiani.

    Mentre tutti gli umani erano ammutoliti a quel nome e cognome...soprattutto Maya...e soprattutto la Signora che si era sporta dal finestrino della sua carrozza, per non parlare dello Tsuchikage che si vedeva privato del comando e stava di fatto minacciando Fudoh di morte. Come avrebbe risolto il kiriano quel piccolo problema?

    [Naruto e Osamu]
    No, non ti conosco. Quindi vieni da un tempo successivo al mio attuale. Potrei richiamare un me stesso futuro per chiedere informazioni, ma complicherebbe ulteriormente le cose, quindi non lo farò. Da quello che percepisco, non sei affatto un pericolo, nemmeno assieme a quei tuoi compagni. Liu Bei si accigliò: aveva combattuto armi colossali e dai poteri divini, quindi trovava difficile temere un singolo uomo, lui che era sopravvissuto a devastanti attacchi della Bakekujira, capace di trasformare l'aria in lava o l'acqua in pura elettricità. Apachai invece sembrava sul punto di scattare come una molla per tempestare Osamu di pugni, ma aveva lasciato a Raizen l'autorità, ed era bravo a obbedire agli ordini. Il Veterano sorrise alla risposta di Raizen, come se la avesse trovata interessante. Ah, vedo che ami parlare...spero che nel nostro futuro ci siano stati scontri verbali come questo, li trovo rinvigorenti. A volte piegare i riottosi e renderli miei sottoposti è più efficiente che ucciderli, oltre che più soddisfacente. E' corretto, i granelli di polvere che siete potrebbero essere fastidiosi nei confronti di una mia difesa. Ma potrei teletrasportare tutti noi fuori da qui prima che lo scontro danneggi il mio caro nemico trasformatosi in bomba. Sono almeno trent'anni che non lo vedo... Sorrise. L'ultima volta lo lasciai cadavere, scatenando una Volpe impazzita dal dolore contro i suoi stessi uomini. Se sei di Konoha allora dovreste avere ancora qualche resoconto di quella mia vittoria schiacciante. Un modo come un altro per rammentare la sua superiorità, probabilmente.

    Sorrise quando l'altro rifiutò la seduta, anche se realmente non c'erano trappole, e si accomodò, come a sottolineare che non era possibile coglierlo realmente di sorpresa. Quindi...parlavamo di interrogazione mentale, no? Ma Orochimaru fece rapidamente cadere quell'ipotesi, mentre Raizen tentava una sortita riguardo Hagemono. Hagemono? AHAHAAHAH! Come se ce ne fosse stato bisogno! Appena quel ratto ha visto il potere delle mie armate è andato a vendersi a uno dei miei luogotenenti portando pure la sua famiglia come garanzia! E' dalla mia parte sin dai primi mesi della guerra. E altri come lui. Nello specifico mi ha chiesto la sopravvivenza del clan Uzumaki, ma non ha mai chiesto una protezione per sé stesso. Sorrise. Sono un uomo di parola, e ho garantito quanto promesso. Come sai è morto dopo la guerra, dopo la vostra vittoria. Si era ritirato a Kumo con una grossa fetta degli Uzumaki...peccato che lui nello specifico abbia incontrato uno spiacevole incidente. Parlava con tranquillità e misurando le parole...era come se la vittoria dell'Alleanza e la nascita dell'Accademia non fossero per lui una sconfitta.

    Quando il discorso si portò sulle linee del destino, Osamu fu particolarmente accomodante. Non so esattamente quanti e quali viaggiatori ci siano, ma di quelli che ho visto, solo voi tre ne avete così tante. Forse se avesse osservato Q ne avrebbe trovato altrettante, ma non era andato a visitare lo spadaccino di Kumo incarcerato. Capisco che la tua mente sia limitata, ma immagina questo luogo e questo tempo come un universo a sé stante, con le sue leggi. E' uno spazio/tempo artificiale, VOLUTO da qualcuno o qualcosa, e quindi ogni creatura e oggetto al suo interno ha un destino in base a ciò che prevede il creatore, se voi avete così tante linee, è perché l'attenzione del creatore è focalizzata su di voi. Con questo non intendo che tutto sia predestinato, a parte la mia inevitabile vittoria finale, ma solo che esiste una forma di energia che si avvolge intorno a chi ha un sentiero importante, quasi foste incatenati, anche se di fatto liberi. E' difficile spiegarlo a chi non è in grado di pensare quadrimensionalmente. Concluse con spocchia. Il Dio Guerriero non è una creatura vivente ma un amalgama di numerose altre, sia fisiche che spirituali, le sue linee del fato sono solo un guazzabuglio caotico. Quanto a chi ci ha portato qui...io non credo sia stato Oni, ne avrei visto le tracce. Tutto punta a nord-ovest, verso Kumo. Ma dato che proveniva da un tempo antecedente al risveglio di Oni, non poteva sapere del Tengu che era stato sigillato in quelle terre millenni prima.

    Alla menzione dell'Archivista ci fu un lampo di interesse negli occhi del Veterano. Ah, mi chiedo in quale occasione tu lo abbia visto. E quanto tu abbia compreso, dato che sei qui a parlare invece di inginocchiarti e chiedere di potermi servire. Avrebbe detto, riavviando i lunghi capelli dietro un'orecchio. Chiunque comprenda il mio piano può solo impazzire o seguirmi. Quindi dubito che tu abbia realmente compreso. E tuttavia l'ammonimento di Raizen era qualcosa da tenere a mente: la linea temporale del Veterano era stata volutamente ingarbugliata per ottenere potere, ma questo aveva creato una sorta di matassa da cui esisteva una singola via di uscita sicura, e sbagliare figurativamente mira per superare il nodo anche solo di un millimetro sarebbe stato un rischio enorme, o avrebbe comunque richiesto innumerevoli nuovi calcoli. La sua sicurezza sembrava inviolata, ma effettivamente non scese nei dettagli nè corresse l'Hokage. Osamu è stato uno dei miei nomi. Puoi usarlo, se ti è più facile. Replicò al cambio di argomento. Ci sono particolarmente affezionato, lo portavo quando con la mia armata soggiogammo le terre di Hantei, nell'altro continente, subito dopo la guerra dei Giudici.

    Ascoltò la dissertazione di Raizen mentre Apachai mostrava chiari segni di sofferenza per dei discorsi così lunghi, quasi ubriacato dalle sillabe, mentre Liu Bei aveva Orochimaru al comando che ascoltava e registrava tutto, muovendo il volto del Guerriero del Vuoto in una posa viscida che gli donava assai poco. Quindi, se ho ben compreso...tu mi stai minacciando dopo che io ho minacciato te. AHAHAHAHAHAHAHA!!!! Scoppiò a ridere di gusto. E' sempre divertente parlare con chi è inferiore. Potresti avere ragione o torto, potrei correre rischi a ucciderti, dato che vieni da un futuro che io non conosco, ma in cui esisto. Ma potrei anche invadere la tua mente e soggiogarti, o lasciare delle trappole o dei condizionamenti in modo da impedirti di nuocermi o addirittura renderti utile. Applaudì, convincente. Bravo. Hai ottenuto che io non ti uccida. Ma posso ridurti in schiavitù senza correre rischi significativi. A quelle parole Apachai e Liu Bei si avvicinarono a Raizen, come per proteggerlo, eppure Osamu non si mosse né cercò di attaccare. Pensava ancora di avere l'intera partita in mano.

    Il Dominio...un nome che ho sentito diverse volte. Fu lui a scatenare la Guerra dei Giudici di cui ti dicevo. E a dominare una larga parte del continente dalla sua Isola nel Cielo. Personalmente sono andato a sputare sul pilastro in cui era stato rinchiuso dai tre Generali, ma non ci ho avuto a che fare direttamente. Possibile che il Veterano fosse già vivo tremila anni prima? Al pari dei tre Saggi, ora membri di Hayate? Era un club nutrito quello degli immortali. O mentiva? O aveva qualche altro segreto? Le Armi di Iwa invece, anche se il Dominio o chiunque possa essere convinto di controllarle, in realtà agiscono per un loro scopo, e così faranno, perché le hanno create per questo. Io non anelo al loro utilizzo, non mi servono giudici, arbitri o controllori al mio servizio. Aggiunse, facendo un cenno con la mano come a voler spazzare via qualcosa.

    Valutò infine la proposta di Raizen, soppesando diverse opzioni. Era evidente che interazioni con un io futuro potevano essere complesse o creare spiacevoli e indesiderati effetti collaterali, ma aveva anche studiato quella bolla temporale in cui si trovavano e aveva una teoria importante che si sarebbe guardato bene dal condividere. Non ho intenzione di distruggere Oni al momento, né di cercare il Dominio. Il mio piano mi permetterà di ignorarli completamente, ma posso ottenere qualcosa di utile da questa vicenda, specialmente se sarete voi a spezzare questo posto per farmi uscire senza che io debba sprecare energie. Avrebbe detto. Tuttavia hai una cosa che puoi darmi, Raizen. Ed essendo l'unica cosa che puoi darmi, è un pagamento accettabile. Uno schiocco di dita e dietro al clone e ai suoi due compagni sarebbe comparso, etereo, il volto di uno Shinigami con una wakizashi sporca di sangue tra i denti. Non era presente l'intero corpo e la figura era traslucida, ma l'aria nella stanza si sarebbe fatta gelida. Puoi darmi la tua fiducia e una promessa. Hai solo il fatto di essere il mio futuro, quindi dovrai promettere una cosa, se vuoi il mio aiuto, e lo Shinigami legherà questa promessa alla tua stessa anima, senza scappatoie.

    Prometti che se mi incontrerai ferito e ti chiederò aiuto, farai tutto ciò che è in tuo potere per curarmi. Dopodiché potrai anche cercare di uccidermi.


    Avrebbe sorriso, spietato. Prendere o lasciare. In cambio avrai il mio pieno supporto per questa faccenda.

    Se Raizen avesse rifiutato, senza nemmeno cambiare espressione né alzarsi il Veterano avrebbe puntato una mano nella sua direzione mentre il terreno si modificava creando tre draghi di roccia dagli occhi e dalla bocca accesi di fiamme, che avrebbero immediatamente bombardato il gruppo [Tecnica].

    [...]
    Nella radice dei Jinchuuriki la volpe si fece da parte come chiesto da Raizen, rizzando spiritualmente le orecchie alla ricerca di suoni stonati, ma così come non era consapevole di essere stata controllata dal Dominio, allo stesso modo non era in grado di cogliere il controllo negli altri Bijuu, eccetto forse l'altro sé stesso, in cui tuttavia non percepiva la benché minima alterazione. E se in quel mondo alternativo il Dominio non fosse mai esistito?

    Intanto l'aria di sacralità di Kushina Uzumaki si interruppe rapidamente quando lui fece notare che "decimo Hokage" suonava strano: batté un piede a terra e puntò un dito verso il terreno. Ho mio figlio che arriva dal passato e vuole diventare una bomba e tu mi dici che essere il decimo hokage suona strano? Ah! Questi tempi moderni, dattebane! Sbuffò, a braccia conserte anche se i suoi occhi tradivano tristezza quanto quelli di Raizen nel contemplare le condizioni di Naruto. Vuoi farti carico tu di questo destino? Avrebbe detto. E' molto rischioso...anche tu hai un Kurama, e il paradosso potrebbe ucciderti anche se sei in piena forma. Sicuramente non è una cosa che potresti fare mentre il tuo chakra è diviso con un clone: devi essere integro per sopportare, e sospetto potresti reggere solo qualche ora. Spiegò. L'altro problema è che verresti immediatamente percepito da qualunque sensitivo o percezione di chakra: nessuna tecnica è sufficientemente potente da nascondere una riserva del chakra come quella dei nove Bijuu...figuriamoci se fossero dieci!

    Poi alla domanda sui demoni si guardò intorno. Sono in salute, anche se scossi, ma hanno parlato a lungo con Naruto e hanno stabilito che questa è la scelta più ragionevole per provare a vincere la guerra. Tu invece contro chi intendi usarli? Mi pare di capire che il nemico fuori non è lo stesso a cui miri tu. Se Raizen avesse spiegato la situazione, perlomeno quel che sapeva (dato il blocco alle percezioni col chakra, non poteva nemmeno ricevere aggiornamenti dal clone all'esterno, posto che comunque tutta la concentrazione era necessaria per restare nel mondo interiore), Kushina avrebbe poi annuito. Capisco. O meglio, non capisco un accidente-Dattebane! Che diavolo vuol dire? Io so usare le catene ma di fuuinjutsu e spazio/tempo non capisco un accidente di niente! In un poco elegante sfogo d'ira contrasse le dita nemmeno fossero artigli, cercando di ristabilirsi. Non devi avere cloni e ci vorrà qualche minuto per prendere i demoni...ma non prendere quello dentro Naruto o finiresti immobilizzato anche tu. Undici sono troppi. E niente cloni finchè li hai dentro. Pensi di potercela fare?

    Quanto alle domande che suggerivano il Dominio, nessuno dei Bijuu presenti era consapevole della cosa e non ne aveva mai sentito parlare, così come alcuni ex-portatori convocati dai ricordi, anche se risalire fino ai portatori di millenni prima sarebbe stato impossibile: non c'era tempo nè la giusta concentrazione, dopotutto erano dentro una bomba vivente!

    [Youshi e il Team Kagecidio]
    Da quello che so Hagemono ha gusti molto pacchiani, un pò come tutti gli Uzumaki...così kitch! Commentò Kotaro mentre Youshi esponeva la planimetria. Tenma intanto avrebbe spiegato le sue peculiarità, ossia il manipolare il metallo in forme specifiche, cui poteva impartire ordini semplici, alcuni anche automatici, inoltre era ovviamente un ninja medico. Byakuei invece aveva le sue arti, ma soprattutto una conoscenza quasi enciclopedica dei ninjutsu, potendone usare innumerevoli, oltre a genjutsu di immobilizzazione. Sai, per poi usare meglio i miei Kunai-Teschio. Armi che erano a conti fatti manipolabili da Tenma, a patto che non ci fosse il chakra di Byakuei dentro, naturalmente, ma il simulacro che usasse quelle armi rituali era decisamente fattibile. Perlopiù uso fili metallici come base, permettono maggior variabilità. Posso farlo. Avrebbe detto, mentre mettevano a punto la situazione. Comunque no, non ho Teschi nelle vicinanze. E ci vorrebbe troppo per farli arrivare qui, li tengo in una base separata. Ma posso andare per strada e procurarmene uno o due se mi dai qualche minuto. Avrebbe detto, guadagnando uno sguardo disgustato da parte di Kotaro, che certo non aveva dimenticato ciò che Youshi gli aveva rivelato.

    Mei Terumi è anziana e ora si muove poco, ma ha affinato le sue arti per creare difese istantanee di varia natura per compensare la cosa...e ovviamente con lo Yoton può scatenare ondate di lava e acido senza difficoltà. Orochimaru è famoso per il corpo a corpo e per i serpenti, e può modificare il suo corpo allungandolo o deformandolo, ma pochi sanno della sua spiccata bravura nei genjutsu, quindi prestate attenzione. Hagemono invece...catene Uzumaki che forniscono un buon supporto a breve e medio raggio, oltre a un gran numero di fuuinjutsu dagli effetti più disparati. Snocciolò Byakuei, precedendo Kotaro che continuava a guardarlo con aria arcigna. Avevano stabilito il piano d'azione, ora non restava che metterlo in pratica: il Tokugawa si immerse nell'ombra del nipote mentre Byakuei, non senza un sorrisetto beffardo, metteva delle finte corde ai polsi dei due prigionieri, proponendo invece di legare il drago sul serio, dato che era difficile farlo per finta in modo credibile. Non mi piace affatto! Si lamentò Toppu, e Tenma era della stessa opinione, ma anche Kotaro convenne che era la scelta migliore.

    Il veleno potrebbe colpire anche noi...ma io sono un medico. Avrebbe spiegato Tenma, attivando su tutti i compagni, anche se con un discreto consumo di chakra, la tecnica della Vaccinazione Celestiale combinata con quella dell'Estrazione dei Veleni, su cui si era esercitato, così da permettere a tutti di ignorare per un breve periodo gli effetti del veleno. E posso prevenire il problema. Quanto a Toppu, possiamo mettergli delle catene metaliche che siano in realtà dei miei simulacri, così da potersi liberare all'istante. Il suo potere permette di manipolare l'aria, ma se userete la nebbia è meglio non attivarlo. Spiegò con calma misurata, procurandosi le catene, mentre Kotaro ripassava il piano.

    [...]

    Byakuei con il suo modo di fare infido e la sua parlata suadente fu più che sufficiente per superare le guardie e arrivare, pur scortato, davanti allo studio di Hagemono che col tempo sarebbe diventato di Youshi stesso. Aperta la porta, una guardia entrò per spiegare concitato la questione, mentre l'altra era accanto a Byakuei, quindi tutti fecero il loro ingresso. Hagemono sedeva dietro una scrivania riccamente elaborata in legno, con motivi floreali, mentre Orochimaru nel corpo femminile e Mei Terumi erano in piedi accanto a lui. Le guardie si piazzarono sulla porta, all'interno, forse complicando la situazione, ma intanto la Terumi si rivolse a Byakuei. Allora, di cosa si tratta, e in che modo è collegato al Settimo Hokage? Chi sono questi uomini? E quel drago? Hagemono intanto si era accigliato. Un Drago del Nord? Cosa ci fa qui? Ma come mai sapeva che i draghi del nord erano bianchi, se evocava quelli verdi...e soprattutto se la setta di Hayate non esisteva (come fatto capire da Hana), né i suoi fondatori? Era stato Tenson Korin a creare il disequilibrio e far cambiare colore ai draghi, no?

    Prima che Byakuei potesse parlare scoppiò il putiferio: un singolo sigillo del tappetto richiamò una fitta nebbia e la Foschia del Mostro marino la condensò in maniera fin troppo opprimente mentre Tenma liberava il suo drago e le catene-simulacro si avventavano sulle guardie, distraendole, dopodiché, creato un corvo di fili metallici il cui becco era il Kunai appena passatogli da Byakuei, lo fece piombare al centro della stanza come richiesto da Youshi. Intanto Kotaro era emerso, coperto dal fumo, nascondendosi in un angolo del soffitto, a nord-est. Ma il giovane Tokugawa, in quel momento di azione, cosa avrebbe fatto esattamente? [Nota]
  8. .

    Il Canto del Carbone

    9

    [Yato e l'Hokage]
    Lasciati alle spalle i due giovani, scossi ma integri, anche se preoccupati per Yamato, il clone di Raizen e io ci spostammo per raggiungere la casa di Hitomi, che sembrava un pur debole anello di congiunzione per quella vicenda, mentre lui approfittava della camminata per riprendere l'argomento della Nebbia. Nel vuoto, Hokage-sama? A me sembrate piuttosto turbato dalla cosa. Replicai con un vago accenno di sarcasmo. Dopotutto siete stato voi per primo a sottolinearlo. Se solo potessi continuare con semplice professionalità ne sarei oltremodo lieto, il vostro costante e provocatorio giudizio è...stancante. Certo, il mio non era da meno, ma mi ritenevo la parte offesa in quella strinata relazione, dato che mai avevo avuto un briciolo di accoglienza o considerazione che non fosse gravata da un giudizio contrario. Va detto che lo stesso valeva per chiunque altro, raramente Raizen si congratulava con qualcuno senza puntualizzare qualcosa. Eccetto Youkai, che tuttavia era probabilmente incapace di cogliere le critiche e i punzecchiamenti. Anche se sono certo che non ve ne rendete conto, dato che sono solo io quello ostile, ai vostri occhi. E quello che riceve la vostra continua disapprovazione. Scossi il capo, quasi adolescenziale in quel rimpiattino di recriminazioni.

    Lasciai comunque cadere l'argomento, anche se evidentemente le sue frasi successive furono piene di minuti attacchi simili ai miei, facendomi sospirare. Vostro oppositore, Hokage-sama? Sicuramente non corre buon sangue, ma ditemi...esattamente quali azioni ha commesso direttamente contro di voi...a parte non essere d'accordo con le vostre idee? Scossi il capo. No, non sono qui per un discorso politico né per difendere il Maestro, non ha affatto bisogno delle mie parole. Il mio parere è irrilevante, io lo stimo e lo rispetto come maestro di spada, non sono un suo sottoposto come Kage. E mi è utile per questo. Tutto qui. E io sono utile a lui. Se davvero pensate che io possa essere un suo strumento contro di voi vi sbagliate di grosso. Era infatti Kensei a essere un MIO strumento contro Raizen. Mi ha accettato come allievo ben prima di sapere dei nostri...particolari rapporti. E non aveva modo di saperlo prima. Sospetto che entrambi siate accecati dalla vostra visione del mondo, e le scontriate fra loro senza guardare alle persone che siete. O forse Raizen era solo geloso del fatto che un Kage che odiava avesse la mia stima. Certamente non lo dissi, ma lo pensai intensamente.

    Non è semplice trovare un allievo valido. Tutt'ora non credo di esserlo del tutto. E a Kiri non c'erano persone sufficientemente determinate: gli addestramenti sono intensi. Spiegai, senza approfondire anche perché, molto banalmente, nessuno a parte me aveva mai chiesto a Kensei di essere il suo maestro...la fama di uomo crudele e freddo lo rendeva un bersaglio poco avvicinabile. La domanda successiva ammetto che mi spiazzò, lasciandomi a guardarlo mentre battevo le palpebre più volte. Se non fosse stato assurdo avrei pensato che io concedessi favori di un qualche tipo a Kensei, che tuttavia era la persona più lontana da qualunque genere di vizio si potesse immaginare. La vostra fiducia in me come sempre è dirompente, Hokage-sama. Chissà come mai non corre buon sangue? Sospirai. Comunque ammetto che sono stupito...dalla vostra totale assenza di conoscenza di quello che ritenete essere un avversario. Il Maestro è, come avete detto, di vedute ristrette. Una persona priva di qualunque vizio, concreto e preciso, come una macchina, che usa le sue emozioni come strumenti per ottenere ciò che la sua mente vuole. Io sono il suo Allievo, lui il mio Maestro. Quello che "faccio" per lui, è imparare. Replicai, brutalmente onesto. Sono il primo a usare il sotterfugio e la manipolazione in missione, ma con il Maestro è tutto molto più semplice. Se mi trovo a Kiri ed è necessario un aiuto lo fornisco, ma lo avrei fatto comunque anche come Yato, se fossi stato ospite e fosse servita una mano. I due paesi sono comunque alleati. In questa ultima frase il tono era comunque un pelo insolente, ma le frasi precedenti erano effettivamente oneste. A ben pensarci, Kensei non aveva mai chiesto niente che non fosse poi funzionale al mio addestramento e aveva solo prospettato, per ipotesi, cosa avrei fatto in uno scontro diretto tra Hokage e Mizukage, ma nulla di concreto.

    A voler essere onesti intellettualmente, io sono stato incaricato di esserlo, dopo un vostro ordine diretto, nonostante non ci fosse altro che la vostra paranoia e necessità di controllare tutto a guidare l'ordine, dato che mai mi è stato richiesto dal Maestro di fornire qualsivoglia informazione o agire contro Konoha, né lo avrei fatto. Scossi il capo. Ma siamo professionali, non conta affatto la mia opinione né il mio benessere. La mia missione è tradire il mio Maestro. Sospirai. Mi chiesi se anche altri avrebbero potuto mai ricevere ordini simili, come Youkai o Kairi, ma ero certo della risposta. Un pò come Itachi Uchiha, se ci si pensa, anche se come vi ho detto, a Kiri non è emerso nulla che sia una concreta minaccia a Konoha o all'Accademia. Conclusi, in quella che era evidentemente una provocazione iperbolica. Ad ogni modo...diffondere informazioni sul fatto che Konoha non è ostile a Kiri non sarà complesso, ma credo che voi consideriate i rapporti molto più tesi di quanto non siano realmente, o trasponete l'opposizione tra persone ai due paesi. Per le strade non si percepisce ostilità verso Konoha né altri paesi. Possono pensare che altri popoli siano più deboli e disorganizzati, o meno motivati, ma non sono invasati come li dipinge. Dissi, facendo spallucce. Avrete la vostra propaganda, Hokage. Molto meglio che dover uccidere il mio Maestro nel sonno. Anche perché dormiva poco e niente.

    Arrivati poi sul posto ci trovammo davanti a un enigma apparentemente senza soluzione, con una casa aperta, una sparizione e nessuna traccia, nemmeno accidentale. Non è possibile che non emerga alcuna traccia, è semplicemente impossibile. Avrei commentato dopo un sopralluogo accurato. Anche con Youkai è stata la stessa cosa? Chiesi, mentre il clone del Kage aveva una qualche epifania, sedendosi su un divano in preda allo sconforto...forse aveva ricevuto ragguagli dall'originale? Avete forse trovato il cadavere di Youkai? Chiesi, senza che il mio tono tradisse una reale preoccupazione quanto più una constatazione. Lui invece rispose, annunciando dell'esistenza della Radice, che si credeva ormai disciolta da prima della guerra...a volte pensavo che fosse stata la Radice stessa a crescermi e fornire la Missione, ma non avevo elementi sufficienti per dare credito a quel sospetto, senza contare che non avrebbe cambiato assolutamente niente. La Radice. Ne ho sentito parlare, negli annali. Ma se pensate sia meglio tenermi all'oscuro allora non è un problema. Se volete posso anche tornare a casa e restare là. O in ospedale. Borbottai, anche se la sua frase successiva mi fece accigliare.

    Cercare è inutile. Ma restiamo. Ci è vietato percepire, ma possiamo venire cercati. Ripetei, serio, rimuginando sulla situazione. Quello che posso intuire...è che in realtà Hitomi non è sparita, ma è qui e non possiamo vederla. E chiunque sia coinvolto verrà qui a controllare se noi siamo qui e cosa abbiamo capito. Dissi, cercando conferme. In questo caso... Una manciata di sigilli, e una delle lampade nella stanza cambiò completamente aspetto, apparendo come Hitomi intenta a bere un the e ad annuire. Vediamo se qualcuno abbocca...farà dei movimenti coerenti con un dialogo tranquillo. E in ogni caso, se richiesto, avrei cambiato il colore dei capelli della donna in rosso.

    [Il chiosco dei Mochi]
    Appunto. Una tecnica che richiede un rituale di mesi di preparazione non può essere modificata con facilità, sarebbe come voler cambiare i mattoni di una casa con del legno, senza disfare la casa. Ti assicuro che sono stati necessari un notevole quantitativo di risorse e di tempo per approntare una cosa del genere...e no. Anche sapere del Concordato non permette di superarlo, perché implicitamente il tuo cervello ne segue i dettami, come tutto ciò che si trova a Konoha. Spiegò Fujiko, mentre una ciotola di deliziose patatine compariva sul tavolo, pronte a essere sgranocchiate. Anche la donna doveva avere una discreta esperienza nelle tecniche mentali. Capisco che ora la trovi assurda, ma dopo aver sfidato quel nemico eri favorevole esattamente come tutti gli altri. Certo, eri anche più giovane. Quanto alla falla...non credo avresti interesse a raccontarlo in giro, e comunque a Konoha non ti crederebbe nessuno. E gli Uzumaki sarebbero comunque indistinguibili dalle altre persone se venissero qui. Ridacchiò, come se l'idea che Raizen volesse il male degli Uzumaki fosse una pura follia.

    Quando parlarono dell'Assassino Raizen sembrava avere informazioni che erano sfuggite alla rete di Fujiko, tanto che rimase colpita. Informazioni di cui non ero a conoscenza. Hakai. Soppesò quella parola qualche istante. Sbaglio o c'è un ninja della Zanna con quel cognome? Ha creato qualche problema in alcune missioni, perlopiù verso il confine con Iwa. Se non ricordo male si chiama Daichi, credo sia poco più giovane di te. Lo so perché un Uzumaki è rimasto ucciso in una di quelle missioni. Aveva sotto controllo tutto ciò che riguardava il Concordato, naturalmente. Ma non c'erano elementi sulle sue capacità...ha usato perlopiù fuuinjutsu e dei fuda simili a cartabombe. Sapere che una variante degli eremiti è l'antidoto al loro potere è una cosa buona...ma non è di questo che siamo qui per parlare. Scosse il capo. Li bracca, soprattutto i maschi, mentre le femmine vengono di solito rapite e poi trovate morte. Non sappiamo cosa cerchi di preciso e come mai abbia gli Uzumaki particolarmente in odio.

    Lei abbozzò magnificamente quando lui ebbe un momento, pur celato, di breakdown mentale, ma si limito a far comparire degli snack anche per lui quando riprese posto al tavolo, sorridendo affabile. Il discorso poi passò al Progetto Y, del quale tuttavia la donna sapeva molto poco. Shika si oppose perché non voleva che fosse la Radice a decidere l'entourage del Kage. Dopotutto questo avrebbe significato che la "Konoha perfetta" sarebbe stata quella decisa dalla Radice, non necessariamente quella "giusta", non so se mi spiego. Alla Radice sono piuttosto integralisti e poco affini all'idea di condivisione tra i villaggi che vige nell'Accademia. Anche se al momento l'alleanza non mi pare poi così salda, se vuoi un parere spassionato. E non sapeva niente sui metodi del Progetto, né se realmente Youkai ne facesse parte. E se era un progetto segreto, coinvolgere Yato tanto platealmente sarebbe stato stupido.

    La situazione e il dialogo vennero troncati di netto quando Raizen scoprì che Seira era in realtà un membro di spicco della Radice, e ovviamente questo metteva in discussione ogni singola sillaba e atteggiamento che aveva tenuto fino a quel momento. Spezzando il contatto Raizen, con Fujiko al seguito, si sarebbe precipitato da Seishinnio, solo per scoprire che era stato irrimediabilmente compromesso, con enorme frustrazione di Tetsuba. Fujiko si sarebbe fatta avanti. Da quello che so sul clan Yamanaka, la posizione di capoclan si ottiene quando la propria mente resiste e supera quella del capoclan precedente, quindi Seishinnio-san è quantomeno alla pari con Seira, trovo assurdo che possa essere stato ridotto in questo stato da lei, anche se colto di sorpresa. Durante il test per diventare capo si subiscono continui attacchi mentali, anche a tradimento. Sembrava turbata, come se quell'evento fosse fuori scala persino per ciò a cui era preparata. Hikihime da parte sua, dopo un'attenta analisi avrebbe confermato la presenza di chakra estraneo nello sfortunato, lo stesso che era stato rilevato in Seira, e non poteva escludere che non ci fossero anche dei fuuinjutsu all'opera, ma qualunque cosa fosse stata attivata, era stata abilmente occultata, tanto che aveva impiegato diverso tempo e una ricerca attiva per identificare i problemi. Per quanto ne sappiamo poteva essere controllato anche prima. Avrebbe concluso il drago, dopo diversi minuti di intensa concentrazione. Tetsuba dal canto suo era stata calmata dalla strigliata, ma non era affatto contenta della situazione. Datemi un pò di tempo e verificherò anche voi, ma ci vorranno almeno venti minuti per analizzare tutti. Avevano tutto quel tempo?

    Mando uno dei miei cani da Shorinku con un messaggio. Avrebbe detto la Inuzuka, scrivendo velocemente un messaggio su una carta ninja e infilandolo nel collare del suo animale, prontamente inviato alla ricerca. Non riesco a immaginare un motivo per cui Seira potrebbe essere contro il Concordato. Lei è tra le più accese sostenitrici del mantenere le attività della Radice un segreto, senza nessuna traccia in superficie. Onestamente non avrei mai e poi mai sospettato di lei, quindi anche se sono d'accordo con te nel dire che gli altri alti papaveri non siano compromessi...non ci metterei la mano sul fuoco. Avrebbe detto, scrutando tutto intorno. Ma la capoclan vuole che il Concordato rimanga, questo è certo.

    Tetsuba intanto annuì quando le venne dato l'ordine. Soken. Immediatamente. Disse, mentre Fujiko le si avvicinava tracciando un simbolo di riconoscimento sul palmo della sua mano. Con questo saprà che parli con cognizione di causa. Quindi la Inuzuka scattò con forza ferina e dirigendosi verso il quartiere Hyuga. Se anche l'uomo non fosse stato là, lo avrebbe trovato prima o poi. Quanto al Concordato...il realtà la capoclan Uzumaki è sua cugina e sono molto legate, da quel che so. Hanno un nonno non Uzumaki di sangue in comune. Al netto di questo...non so assolutamente spiegarmi quale possa essere il movente per una situazione così complessa, così come non capisco cosa voglia ottenere coinvolgendoti. Ma andiamo da Hojo...per quanto trovi assurdo che voglia danneggiare Shika...è freddo e calcolatore, ma non è un traditore di Konoha ed erano amici.

    Seguendo quella pur flebile traccia, invece che avventurarsi nel sottosuolo alla ricerca di Seira, i due correvano per le vie di Konoha senza curarsi di occhi indiscreti o di strane occhiate, mentre Fujiko dimostrava di avere capacità fisiche forse appena superiori a quelle di Youkai, ma in fondo il combattimento non era mai stato il suo forte. Curioso che la direzione fosse la stessa per la casa di Raizen...che lui e Hojo vivessero nello stesso quartiere? Quando il Kage si interruppe di colpo anche lei si fermò, incuriosita, salvo apparire intrigata dalla sua proposta. Beh...tecnicamente il processo corretto prevede un rituale con la capoclan Uzumaki o l'Hokage. Ma volendo c'è un metodo "di emergenza" per includere qualcuno temporaneamente, giusto un paio di giorni, in attesa di compiere il rituale completo. Mi sembra un'ottima idea, comunque, ammetto che non ci avevo pensato, specie se Seira ha soggiogato degli Uzumaki come ha fatto con Seishinnio. Avrebbe detto, facendogli cenno di appartarsi in un vicolo poco distante. Non preoccuparti del sangue Uzumaki, anche io non sono Uzumaki. L'unico inconveniente è che quando si è sotto Concordato, se non si è Uzumaki, il tuo aspetto cambia come se fossi un membro del clan, quindi occhi azzurri e capelli biondi...o capelli rossi e occhi scuri, a volte sul rosso. Sorrise. Ma sospetto che ti starebbero bene in ogni caso. Gli fece un'occhiolino, ovviamente con intento goliardico e tutt'altro che ammiccante, mentre tracciava una serie di Fuuinjutsu a terra, definendo un triangolo, dove si mise lei, collegato da catene disegnate a un cerchio dove si sarebbe posizionato Raizen. Pronto?

    Essere sotto Concordato non cambiava molto, a parte l'aspetto fisico, ma Raizen avrebbe presto scoperto che nessuno lo vedeva né badava a lui o alla ormai bionda Fujiko mentre si spostavano...e in qualche modo aveva, nel fondo della sua mente, una serie di imposizioni a cui non poteva sottrarsi: anche solo l'idea di ottenere un qualunque vantaggio contro chi non era sotto Concordato veniva negata a priori. Ecco, la villa di Hojo è poco distante. Casa di Raizen era a due isolati di distanza. Quanto a Yato...non so onestamente cosa dirti. Di lui so solo che ha una buona posizione nell'ospedale e una discreta reputazione per le sue missioni. Ma ha pochi amici e non nasconde affatto di trovarti irritante. Va anche spesso fuori Konoha per missioni di scarso rango o in licenza...molto spesso. Da ninja esperto in spionaggio mi verrebbe da pensare che ha una doppia vita, ma non ci sono prove in tal senso. In realtà di vite ne aveva ben più di due, ma l'Hokage lo sapeva. Se è controllato come lo era Seishinnio forse serviva a spiarti, ma poteva usare un qualunque impiegato senza tirarlo in ballo. Piuttosto...il frammento di Seishinnio è ancora nella tua mente? Ora che siamo sotto Concordato non so se può percepirti ancora o meno, deve essere confuso. Io ho una discreta abilità come mentalista ma non so se riuscirei a mandare una parte di me nel profondo di un'altra persona...gli Yamanaka sono davvero prodigiosi.

    Tsukimaru Saitama? Chiese poi alla domanda. Il padre di Sho, sbaglio? Non ho particolari informazioni su di lui, ma sono abbastanza sicura che la moglie, scomparsa da parecchi mesi, fosse un agente della Radice. In realtà Sho ha depositato informazioni che la vedono in gravi condizioni mediche in un ospedale lontano dai territori dell'Accademia, ma non so altro. Intanto raggiunsero un cancello imponente dove una guardia non sembrò notarli per nulla, tanto che riuscirono a superarlo senza problemi. Hojo e la sua famiglia sono parte del Concordato, quindi la nostra effrazione non ti porta vantaggi al di fuori del Concordato, per questo siamo riusciti a entrare. Chiarì Fujiko, dato che normalmente l'effrazione era impossibile sotto Concordato, se si avevano secondi fini. Davanti a loro un giardino dove numerose statue e decori richiamavano una fanciulla con corti capelli, molto aggraziata, che in qualche modo ricordava qualcuno a Raizen, senza che riuscisse immediatamente a darle un nome. Hanno perso una figlia, le erano molto legati: ci sono quadri, foto e statue ovunque. In ogni caso il grande palazzo catturava maggiormente l'attenzione.

    Due guardie ancora davanti alla porta, ma una era come quelle all'ingresso, l'altra aveva i capelli rossi e puntò immediatamente lo sguardo nella loro direzione: era sotto Concordato, un Uzumaki. Chi siete? Che volete? Sono Fujiko, sai chi sono. Dobbiamo parlare con Hojo o con la sua signora. Fuori! Non avete un appuntamento! Andate via! Inoltre non sono in casa! Replicò...cosa potevano fare? E come estrapolare le informazioni necessarie a trovare Hojo? Va detto che da quando erano sotto Concordato anche i due draghi li avevano persi completamente di vista.

    [Youkai e Yamato]
    Hikaru sembrò soppesare l'informazione, anche se non bastava a dissipare la sua determinazione. No, non sarebbe la cosa più strana che ho visto...specie se è stato coinvolto qualcuno con arti sciamaniche. Poter interagire con l'essenza delle cose apre a molte possibilità. Hojo comunque si rabbuiò e quando Youkai prese a rimbeccarli sull'essere Hayate si lasciò andare a un commento sprezzante. Un "degno" Uzumaki? Da quel che dici nemmeno sapevi di essere un Uzumaki prima di qualche ora fa e pretendi di sapere cosa sia un "degno" Uzumaki? Sappi che Hayate ha reclutato almeno due o tre del clan, specialmente del gruppo di Kumo, e io sospetto che anche tu lo sia. Io stesso mi unirei ad Hayate se sapessi che ha ciò che cerco...ma sfortunatamente siamo incompatibili. Ira e disperazione, celati dal sarcasmo.

    Io non volto affatto le spalle al Clan. Io faccio quello che devo per la mia famiglia, senza guardare in faccia nessuno. Commentò Hikaru poco dopo aver generato la sua tecnica, incassando senza danni le accuse del giovane prigioniero. Yamato intanto lo guardava piangendo, incredulo di come una persona conosciuta da così poco tempo fosse disposta a sacrificarsi per lui, anche in quelle condizioni di assoluta impotenza. Iniziò la seconda parte dell'interrogatorio, con le informazioni sulle Lacrime del Nadir, mentre Hojo sorrideva appena vedendo la reazione inquieta di Youkai, anche se la attribuì a un suo eventuale coinvolgimento con Hayate, fraintendendo il reale motivo dello sconcerto del giovane. Quello che lo prese in contropiede fu la risposta sui tre Hayate, durante la quale sembrava che Youkai stesse genuinamente scoprendo quei fatti in quel preciso momento, identificando le tre Virtù di Hayate come i portatori delle Lacrime del Nadir, rivelandone alcuni dettagli senza la minima remora. Hojo rimase interdetto alcuni istanti. Come...perché rivelare così facilmente queste informazioni? Aveva senso che membri di alto rango di Hayate le conoscessero, ma non che le rivelassero. Che fosse psicologia inversa? Voleva fargli abbassare la guardia? Sei dunque un Hayate, se sai queste cose? Ma la risposta su Feng e l'Hokage fece tacere Hikaru. Non sapevano nulla di quella faccenda.

    Gli animi si accesero nuovamente quando Youkai si lanciò in una sorta di lamento sulla capoclan, risvegliando nuovamente disprezzo e sarcasmo in Hojo. La cara zia Mineru è buona con tutti e aiuta tutto il clan. Finché le cose vanno come vuole lei. Ma non tollera il dissenso, e togliermi mia figlia candidandola come volontaria è stato un modo per dimostrare che può mettermi al mio posto. Credi che solo perché sei un capoclan automaticamente sei un santo? Le mani dei leader sono sempre le più sporche, ragazzino! Quando le domande si fecero più incalzanti Youkai iniziò a rispondere quasi farfugliando, passando da una frase all'altra senza reale concretezza, mentre flash del passato privi di dettagli si mostravano a Hikaru che pure assorbiva tutto passivamente, almeno fino a quando il caos fu tale che il giovane Uzumaki perse il controllo, liberando le catene Uzumaki che tuttavia vennero interrotte dalla tecnica di interrogatorio, salvo poi accendersi di una luce che sembrò sospendere ogni cosa.

    Dopo un tempo che parve eterno, Hojo e Hikaru erano pronti a combattere mentre il chakra del Vuoto invadeva la sala sotterranea tanto quanto il loro animo, mentre Yamato era stato gettato lontano da un servitore e gli altri avevano delle armi come se fossero pronti a intervenire. E nonostante questo i presenti non erano agitati o ansiosi come avrebbero dovuto. Un genjutsu? Mormorò Hojo, anche se la luce sulla fronte di Youkai gli sembrava qualcosa di "più". Perché questi ricordi adesso? Perché ora? La mente di Hikaru si concentrava sui primi passi, sulle prime pappe a base di costosi ingredienti, sulle lezioni di etichetta...sullo shopping dopo che lei era tornata. Anche tu? Hojo rammentava la caccia nei boschi e le serate passate a disegnare, così come le istruzioni su come punire qualunque ragazzo che provasse ad avvicinarsi. Non capisco...è...non...

    Alla domanda sul corpo ci fu un accenno d'ira, ma era ira che non riusciva ad appoggiarsi sulla per quel ricordo, complice il Vuoto di Dolore. Il corpo? No. Ma è morta, avevamo un fuuinjutsu di tracciamento che si è disattivato. E' morta. Replicò tetro, mentre Youkai suggeriva lentamente la sua teoria. La descrizione dell'Assassino combaciava, ma come poteva averla quel prigioniero? Non fare quello che chiede. Sta plagiando la nostra mente! Intimò Hojo alla moglie, che tuttavia sostenne il suo sguardo. No. Se gioca coi miei ricordi pagherà. Nel peggiore dei modi...ma...se invece fosse... Non lo disse, non disse quelle parole che erano guidate dalla speranza, perché essa sarebbe stata inevitabilmente carica di dolore e di paura qualora fosse stata vana, e il Vuoto di Dolore non lo permetteva. Si avvicinò, toccando Youkai e inviando una catena a toccare Hojo, così da condividere l'immagine. Come sei morto?

    L'immagine fu chiara, nitida e netta, come solo la Visione della Violenza Hakai poteva evocare, e che viveva ancora nella memoria di Youkai. Il dolore però era mitigato dal Vuoto, e non ci furono distrazioni...solo silenzio mentre essa passava. Hojo cadde in ginocchio, mentre i servitori poco distanti nascondevano le armi e si inginocchiavano a loro volta. Cosa...cosa succede? Che succede? Yamato non capiva, ma era in pace. Cosa c'entra il sangue dell'Hokage? Hikaru non era crollata come so marito ma dissolse le sue catene, sostenendo lo sguardo di Youkai mentre il Vuoto terminava il suo effetto. La manipolazione ormonale non può modificare il DNA o il gruppo sanguigno. Possiamo verificare...ma non penso sia necessario. Disse con freddezza mentre Hojo tendeva una mano tremante verso Youkai. Non...può...non può essere...lei era così...aggraziata...così... Senza dar credito a quello che in altre circostanze poteva quasi sembrare un insulto, Hikaru avrebbe improvvisamente emesso una serie di catene che si avventarono sul giovane Uzumaki, ma non ci sarebbe stato alcun danno, quanto piuttosto una sorta di abbraccio, freddo al tatto ma incredibilmente familiare, mentre lui sarebbe stato sollevato e letteralmente catapultato tra le braccia di lei, che lo avrebbe stretto senza dire niente. Non parlare. Parole durante le quali il suo tono gelido parve incrinarsi un poco. Hojo si sarebbe unito all'abbraccio avvolgendo entrambi, caldo al confronto anche se meno confortevole per via del fisico tonico, ma comunque familiare. Avrebbe ricordato qualcosa a quel contatto?

    Sarebbero stati alcuni minuti, durante i quali Hojo piangeva e sicuramente anche Hikaru aveva versato delle lacrime senza che nessuno potesse vederle o testimoniare che fossero mai uscite dai suoi occhi, prima che sciogliessero quell'incredibile incontro. Non posso crederci...questo è un dono incredibile ma...ma cosa succede? E intanto Hikaru avrebbe accarezzato la testa del figlio ritrovato. Pensavo che come maschio saresti stata più alta. Aveva ritrovato facilmente la sua compostezza. Ma se tu non centri niente, allora come mai Hayate ti ha coinvolto? Hikaru lo ignorò. Hai detto di non sapere del sangue dell'Hokage. Vedi, il Concordato ha un difetto di base, non so se voluto. Dichiara che "versare il sangue dell'Hokage" permette di spezzare il Concordato e riportarlo in una forma compatta, un rotolo, per essere trasportato e magari applicato altrove. Il rituale dice proprio Hokage, non Shika, anche se si pensava a Shika quando lo scrissero. Per questo c'è una scappatoia, tecnicamente chiunque sia Hokage può, se versato il sangue nella sala dove si trova Shika, sospendere il Concordato. C'è qualcosa di terribile in corso...una trappola! Dovremmo fuggire da qui ora che si siamo ritrovati, e poi pensare a come riportarti alla normalità! Hikaru lo guardò a lungo. E' una possibilità...ma Youkai tiene a Raizen, è anche lui parte della famiglia. Hojo si irrigidì, soppesando quelle parole e infine baciando la mano della moglie. Naturalmente, sono stato sciocco e frettoloso. Lei concesse una debole carezza alla guancia di lui. Oggi posso perdonarti qualunque cosa.

    Quindi verso Youkai. Non so dove si trovi Raizen, ma possiamo cercarlo. O andare ovunque tu voglia. Stava a lui dirlo, e magari spiegare qualcosa a Yamato che era vicino ad avere un attacco psicotico ora che le emozioni non erano più messe in ordine con il Vuoto.
  9. .

    Caos ad Ame

    Yato e Youkai
    12

    [You e Korra]
    Non mi sfuggirono le parole appena bisbigliate oltre la porta, segno che certamente non era la mera comunicazione col chakra o non avrei potuto sentire entrambe le voci nella conversazione. Mi incuriosii, comunque, cominciando a mettere assieme alcuni elementi che non quadravano, e che tuttavia ancora non componevano il quadro completo. Avrei dovuto tenere d'occhio le due donne.

    [You, Korra e Kasumi]
    Le due donne avevano una complicità che certamente io e Youkai non potevamo vantare, ma non ne ero affatto invidioso: lavorare da solo mi permetteva di assumermi le mie responsabilità senza essere vittima di errori altri, ma solo dei miei. Il mio accenno alla compresenza non ebbe la reazione aspettata, segno che verosimilmente potevo escludere quel meccanismo dietro allo strano jutsu che legava le due donne. Avete molta fiducia nelle parole dei criminali, vedo. Dissi quando parlarono del fatto che la loro refurtiva non era marcata. C'è voluto Toa per realizzare che le nostre armi erano state tracciate...chi vi dice che le Zanne non abbiano lo stesso trattamento? Le avete prese prima che fosse il nostro cliente a portarle fuori. E la morte del venditore aumenterà i sospetti, non credo ci lasceranno in pace. Lavorare assieme, per quanto sconveniente per entrambi, è un'opzione molto più allettante che pestarci i piedi a vicenda. Spiegai, prima di acconsentire. Avrete la mia piena collaborazione, ma io non so dove si trova il vostro bottino. In ogni caso dobbiamo resistere e creare caos fino a domattina.

    Non avrei avuto problemi a essere interrogato per primo, ma mi interessava la mia interrogazione nei loro confronti, per la quale avrei chiesto un piccolo supporto. Siamo un numero dispari...se non è un problema avrei una domanda anche per Korra, se acconsente di essere Interrogata. Se non avessero avuto problemi al riguardo, avrei posto una domanda che forse la avrebbe colta alla sprovvista, aumentando le possibilità che mi rispondesse onestamente: Stessa domanda di Kasumi, quale è la tua risposta? Se lo avesse saputo, allora avrei avuto la prova di un qualche legame mentale tra le due, in caso contrario avrei indagato la sua fedeltà con la medesima domanda.

    Quanto alle mie domande, avrei sorriso. Abbiamo sottratto qualcosa che ci appartiene e che era stato sottratto, esattamente come voi. Una Reliquia...e Konoha dovrà essere grata a Kiri per questo successo. Il Mizukage avrà un'arma diplomatica in questa riconoscenza. Replicai nella mente, rispondendo a Kasumi. Io sono You, il medico mercenario, allievo del Fauno, per quanto ne sanno ad Ame in questo momento. Ma io sono anche la maschera che avete visto. Non sono di Kiri, ma sono l'apprendista del capo di kiri, e il suo bene è un vantaggio per me. Questa la risposta alla seconda domanda. Non sapevo nemmeno della vostra presenza, e non ho interessi diretti nelle spade che avete sottratto, a patto che tornino a Kiri. Mi siete utili, e tradirvi non sarebbe vantaggioso viste le vostre abilità. Il piano è quello descritto, con qualche piccola variazione in corso d'opera se necessario, come lasciare un clone invece che un animale, ma lo vedremo sul momento. Così conclusi, forse appianando un pò di sospetti.

    Che capacità aveva Okoi? Ogni informazione è utile, specie se la si deve usare per arricchire una menzogna. Inoltre poteva avere degli allievi o similari, con capacità analoghe. Concessi che la donna andasse in bagno senza commentare, restando solo con Korra, alla quale avrei sorriso. Quindi...curioso metodo di passarsi un tonico. Poteva anche assumerlo qui direttamente...certo, a meno che nel bagno non ci sia il suo vero corpo. Attenti a non esagerare, i tonici sono dannosi se assunti in eccesso. Sorrisi. Ovvio, a patto di avere un corpo umano.

    [Il Clone in Albergo]
    Il clone osservò la stanza, quasi incuriosito dalla totale assenza di elementi personali, segno che Toa era un serio professionista e che non era interessato a lasciare tracce. Alla sua domanda, rispose con disinvoltura: La questione delle armi tracciate ha turbato il mio originale, che mi ha lasciato qui ed è andato a controllare per strada se qualcuno ci stesse seguendo. A quanto pare la città è nel caos, ci sono scagnozzi dei Semi ovunque, alla ricerca frenetica di qualcosa, e chiedendo in giro ha scoperto che ci sono stati degli omicidi: Okoi è morto. Okoi come noi aveva visto quella camera...e ha fatto due più due. Stanno eliminando i testimoni, qualunque fosse quella cosa che abbiamo visto. Una bugia, ma una bugia elegante che Toa avrebbe potuto facilmente verificare con i suoi metodi di indagine, dato che Ame era realmente in subbuglio, per via dei nostri segnali civetta. Lui sembrò prenderla bene, intimando al clone di uscire mentre sistemava le Zanne, sempre per la sicurezza del Cliente. Toa-san, io sarò pronto a difendermi e presto l'originale tornerà...tuttavia se si rendesse necessaria la fuga forse sarebbe più sicuro se io o il Cliente avessimo modo di recuperare la merce. Ame è imprevedibile e convincere Ushio-sama ad andarsene senza le spade potrebbe essere complesso. Il mio originale è solo un medico e uno spadaccino, le sue evocazioni... Avevo detto di averle, in banca ...non sono delle dimensioni adatte per trasportare o nascondere oggetti come quelli. Tuttavia dovremmo coprire tutte le possibilità. In realtà al clone importava poco delle armi, non avendo ancora le informazioni dell'originale, ma era bene non lasciare niente al caso. Magari potrebbe fare in modo che il mio originale possa prendere le armi anche in sua assenza, se Ushio-sama è presente. Al momento gli sembrava la possibilità migliore.

    [...]

    Il clone di Korra diede manforte al mio, mentre Ushio agiva proprio come era prevedibile e Toa, unico realmente interessato alla sua incolumità, si ergeva a baluardo contro le forze di Ame. L'uomo viscido che era venuto a indagare non prese bene le loro risposte. Siamo diligenti, o siamo mercenari dalla dubbia affiliazione? Lo rimbeccò il clone, usando le sue parole di poco prima. La situazione mi pare ancora meno chiara. In ogni caso sarebbe stato Toa a placare gli animi e fare da garante, quindi il clone accettò che la donna si avvicinasse e gli ponesse una mano sul capo, sostenendone lo sguardo. L'interrogazione aveva un difetto fondamentale, noto a tutti: tramite chakra si poteva mentire, almeno per un pò. Ma c'era un secondo difetto, non necessariamente noto a tutti: andava a porre domande esclusivamente all'individuo soggetto alla tecnica. E il mio clone non ero io. non era mai stato in banca, e doveva esistere fino al mio ritorno, quindi non aveva altri intenti o scopi. Le sue risposte erano la pura e semplice verità. Non ho rubato nulla. Il clone di fatto non era nemmeno presente. Il ragazzino è un assistito, una persona con nette mancanze e problemi, che richiede supervisione quasi continuativa per non finire morto. Anche questo era vero: erano le mie opinioni su Youkai. E non ho nemmeno intenzione di sottrarre nulla. il clone sarebbe esistito solo fino a quando io non fossi tornato in fondo, non sarebbe stato lui a rubare alcunché.

    Ritrattosi, lasciò che il clone di Korra fosse sottoposto alla stessa tecnica, limitandosi a un suggerimento: Parla pure liberamente: noi due non abbiamo nulla a che fare con ciò che ci stanno chiedendo. E poi su Toa. Toa-san...giusto per dimostrare che non abbiamo nulla da nascondere, perchè non controlla prima i dintorni della stanza con le sue doti da sensitivo? Non vorrei ci fossero elementi dalla dubbia affiliazione appostati nei dintorni. O trappole piazzate prima di entrare. Il clone rimase in attesa, pronto a tutto ma consapevole di avere relativamente poco da perdere...anche se si chiedeva dove diavolo fossi finito io.

    [Il Recupero delle Zanne]
    Ammetto che ero un pò nervoso: lasciare Youkai così a lungo senza supervisione, sapendo che era la sua evocazione a tenere le reliquie, mi causava un discreto malessere. Persino un jonin sarebbe stato a rischio e lui era solo un chunin, peraltro con notevoli problemi attitudinali e di priorità: se avessero minacciato quel ragazzetto di cui si era invaghito avrebbe anche potuto cedere la reliquia in cambio della sua incolumità. Il nostro piano ha alcuni punti deboli, ma con la giusta preparazione potremo eliminarli. Il primo e più importante è il sensitivo della banca, che conosce bene il mio chakra e quello del mio socio. Kitori. Dovremmo ucciderlo, e magari fare in modo che sembri colpevole dei due furti, alla prima occasione utile. Avrei detto alle mie complici, uscendo nella pioggia fuori dalla taverna. Ma ci penseremo quando sarà il momento. Il mio socio ha il cuore tenero, non riuscirebbe nemmeno a concepire un'azione del genere. Dovrò pensarci io, o voi.

    Nel mentre eravamo tornati nei pressi dell'Hotel, dove le armi erano in mano a Ushio, nonostante io fossi stato convinto che Korra e Kasumi le avessero scambiate in qualche momento. Toa è un sensitivo, non abbiamo modo di tornare senza che se ne accorga, a meno che i nostri cloni non lo distraggano e distolgano dall'uso delle sue percezioni. Tuttavia, lui sa che io sono in giro a cercare informazioni, e si aspetta di vedermi tornare, non si aspetta di vedere voi, ma Korra avrà la sua riserva divisa col clone quindi potrebbe dire che è un clone quello in giro, e l'originale è rimasto in albergo. In ogni caso, una volta tornati dovremo in qualche modo distrarlo o stordirlo e cercare le spad... venni interrotto da Kasumi, che aveva percepito una presenza fuori dalla finestra, una presenza che prima non c'era...segno che Kasumi era vicino all'albergo, se non assieme a Korra, quando eravamo usciti. Tenni per me quell'osservazione, ascoltando attentamente. Potrebbe essere un'evocazione di Toa. Ma perché averla fuori e in agguato? Forse è più realistico pensare che la gente di Ame sia arrivata a chiedere informazioni.

    Era un peccato non vedere all'interno dalla nostra angolazione, ma quella cosa sicuramente stava osservando. Se il mio clone ragiona come farei io...allora avrà chiesto a Toa di usare le sue doti per percepire eventuali nemici in agguato. E quindi Toa sa che noi siamo qui, o lo saprà a brevissimo. Io dico di far precipitare la situazione. Mi sarei avvicinato alla parete dell'albergo, non troppo alto, componendo una manciata di sigilli, sempre sotto la pioggia, mentre spiegavo alle due compagne la mia idea. Occhi aperti in cerca di altre persone appostate, intanto verifichiamo se quella creatura è senziente o meno. La Percezione Falsata avrebbe avuto un bersaglio oltremodo semplice: il vetro della finestra, in modo che mostrasse delle immagini che si sovrapponessero, in parte, a ciò che effettivamente stava dentro la stanza. Io non potevo sapere cosa si vedesse attraverso o dove fossero le persone, quindi non potevo creare una illusione efficiente, ma nulla mi vietava di far sembrare, a chi vedeva dal di fuori, che sul soffitto si stesse mostrando, appena uscita da una tecnica di mimetismo, una persona attaccata col chakra adesivo a quattro zampe, con un kunai tra i denti e una serie di armi con cartabombe appese in alto, pronte a calare su chiunque fosse all'interno. Se le informazioni ottenute su Okoi fossero state sufficienti o adeguate, la persona sul soffitto sarebbe stata Okoi stesso, con armi o costrutti coerenti con le sue capacità, in caso contrario avrei optato per Kitori e per dei semplici Kunai con cartabomba appesi, collegati da una serie di fili alle sue mani.

    SE vi fosse stata una reazione da parte dell'essere, o dentro la stanza, avrei valutato il da farsi, forse il correre dentro lungo il muro e approfittare della confusione. In caso contrario, senza reazioni, avremmo concluso che quella cosa semitrasparente non aveva una mente propria, e dovevamo fare qualcosa di diverso...come far sollevare un velo di nebbia dentro la stanza se Kasumi o Korra lo avessero conosciuto, o comunque creare un diversivo, anche banalmente lanciando dei fumogeni o dei sassi. Ma tutto dipendeva dalla reazione all'illusione.
  10. .

    Minuetto di Tenaglie

    8

    [Il Team Y]
    Il gruppo non aveva mai avuto motivo di andare a ricontrollare i rapporti, ma anche facendolo difficilmente avrebbero notato differenze significative, visto il tempo che era passato, a meno di modifiche sostanziali che, pur andando a controllare, non sarebbero emerse. Quanto a Hitomi, il volto di Yebiko suggeriva che il team facesse un piccolo strappo alla regola per mere questioni di ormoni adolescenziali. Intanto rimasero in silenzio a testa china dopo il rimprovero da parte dell'Hokage, mentre io annuii alla frase che mi rivolse, che avrei definito moderata, se non addirittura accomodante, rispetto a quanto potevo aspettarmi. Io... Avrebbe detto Yashamaru davanti alla possibilità di incarcerare un compagno di squadra ...io non lo so... Ammise, turbato, mentre la fidanzata aveva una reazione simile. Il Kage stava ponendo due genin davanti a una situazione di immenso stress e non potevo che pensare che lo facesse per pura soddisfazione personale: erano ninja normali, non un'élite addestrata...non trovavo affatto piacevole il suo operato.

    Quanto agli odori di Yamato, il duo non era molto ferrato in materia, e non ricordavano che usasse un profumo o deodorante particolare...e ovviamente quando era sudato a fine addestramento puzzava come qualunque altro ninja della sua età. Quanto alla sua intracciabilità, ovviamente erano confusi almeno quanto me e il Kage. Lasciammo la coppia rifiutando di farci seguire da loro, cercando una nuova destinazione e approfittandone per qualche chiacchiera. L'antipatia è reciproca, Hokage-sama. Dissi senza mezzi termini. Quanto al mio addestramento, questo procede senza intoppi, anche se non posso apprendere direttamente gli stili di spada Kenkichi, ho accesso ad alcune derivazioni degli stessi. E credo che lei fraintenda il mio rapporto con il Mizukage, forse per i medesimi pregiudizi di cui parla. Siamo vicendevolmente utili, poiché senza un allievo nessuno può definirsi maestro, e senza un maestro nessuno può realmente raggiungere una meta senza smarrire la strada. Dissi con fermezza. Kiri ha subito degli attacchi da parte di terroristi e criminali, ma ho contribuito a risolverli.

    Arrivammo a casa di Hitomi che ormai si stava facendo tardi, e la cosa che subito mi mise sul chi vive fu la porta d'ingresso lasciata aperta! Non mi sembra una cosa normale. Appostandomi fuori dalla finestra mi sincerai che non ci fosse nessuno all'interno, e se fossimo entrati, anche con le precauzioni del caso, non avremmo trovato alcuna traccia: non cibo, non vestiti, non persone. La casa era completamente vuota! Non potevamo sapere che Hitomi, sotto Concordato, era priva di sensi sul letto, mentre un Uzumaki altrettanto celato era di guardia davanti alla porta e ci aveva visto entrare, facendosi da parte, così come non vedemmo tutto ciò che era stato manipolato da Yamato e Youkai. Mi sembra un deja-vu.

    [Il chiosco dei Mochi]
    Accantonati i discorsi con Seira, Tetsuba e Seishinno, anche con la creazione di una sorta di aiuto mentale da parte del Capoclan, il gruppo si era separato per raggiungere l'appuntamento con la misteriosa Fujiko e i suoi tutto sommato non così nascosti segreti, vista la disponibilità nel parlare. L'unico commento di Seira al "perché fermarsi?" fu un semplice: Se stiamo avanzando a poco a poco forse è perché questo vuole l'avversario, forse vuole condurci appositamente in un dato luogo, o almeno vuole condurre le persone coinvolte. In questo senso, smettere di seguire le briciole lo bloccherebbe, no?

    Fujiko comunque si era mostrata collaborative e anzi accomodante, tendendo una mano per lasciarsi trasportare nel paesaggio mentale definito dall'Interrogazione, dove non avrebbero avuto disturbi...a parte il frammento di Seishinno seminascosto e la Volpe che incombeva, non vista. Onestamente mi aspettavo una manciata di Uzumaki spaventati nelle loro finte identità, ma vedendo l'Hokage in zona probabilmente si sono fatti indietro, oppure sono chiusi in casa in attesa di essere contattati. In ogni caso, che arrivasse qualcuno di ufficiale era plausibile, visto il disastro del Concordato saltato. Intanto in qualche modo fece apparire un drink in quel mondo interiore, assai più elaborato di quello che aveva nel mondo reale, segno di una discreta esperienza nel mentalismo. Quanto al lasciar correre...rifare il Concordato da zero avrebbe richiesto di riunire tutti, rispiegare la situazione, e materiali e rituali di settimane, con il rischio che l'Assassino tornasse. Non era saggio, ma ammetto la scomodità per te, e mi dispiace. Concesse, realmente dispiaciuta, mentre quello scambio continuava. Hitomi di cognome non fa Okinamune, ma Uzumaki. Replicò con un sorriso, nemmeno stesse svelando un segreto adolescenziale, lasciando che Raizen cogliesse le sue conclusioni.

    Quando le venne spiegato ciò che era successo, con tanto di una copia dello scritto generata all'interno di quello spazio mentale, Fujiko lo guardò a lungo, perplessa. Questo implica che si tratta di qualcuno che sa del Concordato...ma perché una cosa così plateale davanti a te? Scosse la testa, cercando di fare mente locale, evidentemente colpita dalle iniziali P e Y ma senza riuscire immediatamente a mettere a fuoco a cosa si riferissero. L'assassino? Certo... Avrebbe detto, concentrandosi per far comparire una persona alta poco meno di due metri con abiti di foggia antica e una maschera sul volto, proprio accanto a loro.

    Normalmente ha questo aspetto, ma quando combatte rivela la sua vera natura...pelle pallida e cicatrici ovunque, e rimuove la maschera. Non è umano, è un Jiangshi. Una creatura sovrannaturale che divora l'energia vitale e il chakra delle sue vittime, simile ai vampiri della letteratura. Non sappiamo come mai cerchi gli Uzumaki e ogni interrogazione o cattura è stata inutile...conosce molte arti, è esperto con gli artigli e con dei grossi nunchaku ma soprattutto è come...è come se in sua presenza tutto fosse più fragile, influenzato da un chakra di colore nero che fa venire i brividi. Può distruggere ogni barriera o contenzione, non importa quanto robusta o elaborata, al massimo lo rallentano. Spiegò Fujiko, con aria abbattuta, segno che nonostante le ricerche e i tentativi ancora non avevano trovato un modo per sconfiggere quel particolare avversario.

    La persona che ha letto il messaggio è il giovane Youkai...e hanno cercato di coinvolgere Yato, dici? Chiese poi, cambiando argomento e dissolvendo l'immagine del Jiangshi. Conosco entrambi, naturalmente, hanno una certa fama. Ma certamente non è stato questo evento a indebolire il Concordato...a farlo sono stati gli attacchi a Shika, avvenuti in quei momenti, naturalmente. Ma non so spiegarmene la causa. Disse, mordicchiando le labbra coi denti. Anche se...non posso parlare per il giovane Senju, ma se davvero dopo aver letto quella frase Youkai è in qualche modo cambiato...allora forse la P e la Y stanno per...Progetto Y. E lasciò alcuni secondi per far sedimentare la cosa. Mi sembra assurdo e ricordo che Shika aveva vietato la cosa, ma di fatto la Radice ha piena libertà d'azione e nessuno la può controllare. Io stessa ha sentito solo alcune voci al riguardo, anni fa. Specificò, per far capire quanto fossero effimere le informazioni in suo possesso. Il Progetto Y è il "progetto per il perfezionamento di Konoha". La Radice, o per meglio dire un singolo esponente della Radice premeva per questo progetto e ha rivolto le sue risorse in tal senso: ha formato tre individui da affiancare all'Hokage, a sua insaputa, per migliorarne le qualità e prestazioni così da modellarlo in un leader perfetto, e di rimando migliorare la Foglia. I tre individui selezionati rappresentano le tre linee della lettera Y, appunto, con l'Hokage al centro.

    Non tu nello specifico, ma qualunque Hokage. I tre elementi sono stati isolati dalle famiglie di base e cresciuti, almeno in teoria, in ambienti appositamente allestiti, con addestramenti mirati, ma non so altri dettagli e non ho idea di chi siano o chi possano essere. Però quella sembra una frase in codice, una chiave per attivare una cellula dormiente, e unendo i puntini con quelle due lettere e ciò che è successo a Youkai...diventa plausibile che lui sia uno dei tre del Progetto Y. Queste le sue supposizioni, che tuttavia non avevano alcuna prova a suffragio. Per le altre domande...in realtà io agisco come mediatrice con la Radice e gli Uzumaki, ma non conosco le dinamiche interne dei due gruppi e certamente non saprei indicarti tutti gli appartenenti o i piani interni. Quanto agli Uzumaki...sanno tutti del pericolo che corrono ma molti, specie tra i giovani, sono stufi di sacrificare la loro vita dietro quella di facciata, o di non condividere la loro verità con gli amici e le persone care. E un gruppo vorrebbe invece andare a caccia dell'Assassino per vendetta. Tutti questi dissidenti si oppongono politicamente alla Capoclan Uzumaki e hanno formato un gruppo, il Clan Proibito. Lo scopo è far crollare il Concordato, ma il loro leader, Hojo Uzumaki, è fin troppo grato a Shika per attaccarlo. Scosse il capo. Vogliono spezzare il rituale, ma senza far del male a Shika, quindi non sono loro i colpevoli.

    Hojo Uzumaki vive in una villa poco distante dalla tua casa con la moglie, Hikaru. Nella loro identità Concordataria lui appartiene al gruppo dei manipolatori dell'inchiostro, e lavora come giornalista e fumettista. Lei commercia, è l'eminenza grigia dietro il marketing delle principali testate fumettistiche del villaggio. Quanto alla Capoclan Uzumaki...hai presente la signora gentile che vive dirimpetto al ristorante dove vai ogni tanto? Ecco. E' lei: Mineru Uzumaki, attuale Capoclan. E membro della Radice.
    Aggiunse, fornendo informazioni che Raizen comunque le avrebbe chiesto presto o tardi. Elencò anche altri membri Uzumaki, oltre a Hitomi anche un impiegato di più basso livello, e poi due medici dell'ospedale. Nessun Uchiha o Senju o Hyuga, dato che apprendere una Kekkei Genkai era impossibile anche dietro falsa identità.

    La Radice ha un leader e un consiglio degli anziani, e anche se ignoro l'identità del Leader, che ho sempre visto mascherato, so di almeno tre membri del consiglio. Una è Mineru, che ti dicevo sopra, assieme a sua cugina, Seira Yamanaka, ex-capoclan...erano soprattutto loro a premere per il Progetto Y prima che fosse ristabilita la Radice ufficialmente. Il terzo è Soken Hyuga...si è unito per espandere le sue opzioni di ricerca del figlio, naturalmente. A quella rivelazione ci si sarebbe potuti aspettare una reazione importante da parte di Seishinno, ma il frammento nella mente di Raizen non fece nulla, trasmettendo anzi una vaga ilarità all'Hokage, come se avesse sentito una battuta invece che quell'informazione. Nel mondo reale, qualunque clone spedito a cercare la donna non la avrebbe trovata e Kubomi che osservava dall'alto avrebbe detto solo che si era spostata verso una casa, varcandone la soglia e poi scendendo nello scantinato. Un evidente passaggio segreto portava in profondità da quel luogo, ma seguirlo avrebbe richiesto un'attenta pianificazione. Che succede? Questi nomi ti hanno forse turbato? Non credevi fossero così in alto nella scala gerarchica?

    Seishinno, se raggiunto, avrebbe reagito a qualunque domanda su sua madre con una semplice frase. Nel profondo, Raizen. Nel Profondo. Aiutami, rimane molto poco. Nel profondo. L'uomo era completamente ipnotizzato, incapace di controllarsi e così di controllare il frammento nella mente del Kage! Eseguire il Rilascio, anche con l'aiuto della volpe, lo avrebbe liberato, ma immediatamente dopo un sigillo sulla fronte si sarebbe acceso facendolo urlare di dolore e poi perdere i sensi. Tetsuba naturalmente sarebbe stata sconvolta, per non dire intimorita dalla situazione. No...nononono. I giochi di mente non mi piacciono, Raizen. Prima i cani, ora Seishinno...non va bene nemmeno un pò. Non so nemmeno se quello che vedo è reale, cosa facciamo? Non possiamo distruggere tutto, siamo a casa nostra, non in un campo nemico!

    [Youkai e Yamato]
    Quindi...Febh Yakushi. Scandì con estrema freddezza quel nome e quel cognome. Con un potere che lui stesso non controlla...è la prova di quanto dici? L'incredulità superava persino quella di quando aveva menzionato gli shinigami. In ogni caso l'idea di cercare una kunoichi dispersa e non un ninja era un'opzione più ragionevole che non brancolare nel buio. Penso sia possibile...e in ogni caso non ci costa nulla. Ma certamente sapere un nome o qualche altro dettaglio aiuterà e poi... Ma non era l'ora per fare ricerche, e dopo qualche tempo l'arrivo degli ospiti avrebbe interrotto la loro relativa serenità.

    [...]

    Hojo non si ritrasse né sembrò intimidito alla comparsa del simbolo sulla fronte di Youkai, limitandosi ad ascoltare con attenzione e aspirare avidamente il fumo dalla sua sigaretta. Mmh... mai sentito parlare di Guerrieri del Vuoto, ma sembra un nome altisonante. Mormorò, come se stesse prendendo nota mentalmente (incidentalmente il Cavaliere del Vuoto sarebbe apparso in Spiderboy del mese successivo). Ma non basta la tua parola o questa scenetta oltraggiata. Tutti gli Hayate sanno recitare con estrema perizia...hanno persino ingannato l'Hokage in più occasioni, come all'Abete, appunto. E avrebbe soffiato in faccia a Youkai, nuovamente, mentre questi disattivava il suo potere.

    Tempo dopo, durante la lunga discesa, Hojo sarebbe stato secco e poco collaborativo. Cosa ha di speciale? Non è un essere umano. Avrebbe detto con aria disgustata. E' un Jiangshi. Un Corpo Rigido. Anche se questo evidentemente non avrebbe ottenuto l'effetto sperato, dato che Yamato non sapeva cosa fosse. Un Cadavere che salta. Un Vampiro. Non si può uccidere ciò che è morto e il suo potere gli permette di distruggere qualunque tipo di prigione o barriera. Era stato persino scaraventato in una trappola spazio-temporale ma ne è uscito. Non lo si riesce a fermare. Avrebbe fatto cenno di continuare, arrivando a citare le Lacrime del Nadir. Amesoko, il Drago del Nadir, esatto. Il custode dell'oltretomba. Esistono dei culti che lo venerano, non pensavo che Hayate fosse fra questi. O ti sei infiltrato in un culto in passato? Per essere uno che finge di non sapere niente sembri piuttosto informato di argomenti così esoterici...ma scopriremo presto la verità. Andare. Quando però Youkai parlò del progetto Y ottenne solo che Hojo rimuginasse tra sé, bloccando altri dialoghi e limitandosi, alle lamentele del ninja per la lunga scala, a un seccato: Muoviti e non frignare! E poi, come per ripensamento dopo alcuni minuti. E le Scale Infinite erano esattamente lunghe così, è stato questo posto a ispirarle. Ma non avrebbe concesso ulteriori spiegazioni.

    Arrivati al cospetto di Hikaru, dopo un breve scambio Youkai venne fatto sedere sulla sedia delle torture, legato ai polsi e marchiato dalle catene della donna, anche se nessun legaccio poteva essere più intenso di quello sguardo gelido che sembrava pronto a strapparti il cuore dal petto. Non concesse nemmeno un cenno del capo alla menzione dell'essere tutti dello stesso clan, ponendo poi le sue lapidarie domande, senza fare nemmeno una piega al primo grido di dolore di Youkai, senza fornire spiegazioni e senza cambiare espressione, nemmeno fosse una statua di marmo. Yamato invece era sbiancato e aveva cercato di correre verso Youkai, ma venne bloccato da Hojo e dalle sue catene rosse e nere, simili a brace ardente. Quando poi confessò finalmente della sua natura e degli eventi della mattina, la donna si sarebbe voltata verso Hojo, avvicinatosi a sua volta. Nato donna? Questa è decisamente assurda anche per un Hayate. Ma lei lo corresse. Conosco la Manipolazione Ormonale. Io stessa sono stata trasformata in uomo per un breve periodo, in una missione. Il marito si sarebbe accigliato, in silenzio per qualche secondo, prima di baciare la mano di lei, che comunque rimase impassibile. Mi sarei comunque innamorato di te. Poi la donna verso Youkai. La Manipolazione è transitoria, anche con tecniche dedicate la si può estendere di qualche giorno, una settimana al massimo, ma non è permanente, per quello serve la chirurgia. E asserisci di essere stato ingannato...che i tuoi ricordi siano complessi è più che normale se sei del progetto Y. Se lo è...è una riserva. O la vecchia ha mentito e sono più di tre. Hikaru si sarebbe accigliata. Possibile. Ma essere nel progetto non esclude essere un Hayate.

    L'interrogatorio continuò, registrando la terza domanda e assistendo alla quarta, incluso lo sfogo del giovane e la sua confessione finale, sulla famiglia oltre alla successiva invettiva. Se sei sincero... Disse Hikaru. E pensi che lui sia la tua famiglia...prova a pensare a cosa faresti se te lo portassero via. Se fosse lontano per anni, e se dopo averlo ritrovato lo perdessi nuovamente. Se fosse nelle tue possibilità...fino a dove ti spingeresti per riaverlo? C'era una luce di fredda ira negli occhi della donna mentre parlava, come se non tollerasse le accuse di Youkai in quanto convinta di stare agendo nel giusto, per il suo scopo. Mia cara...calmati. Lui...OSA giudicare, Hojo. Osa, senza sapere niente ma osa. E pagherà per questo. Le sue parole erano come gelide lame che si conficcavano nel cuore di Youkai. E sia. Mormorò lui in risposta mentre lei trovava nuovamente la compostezza, anche se gli occhi erano vivi e pericolosi. Tese una mano verso il prigioniero, generando una nuova catena che andò a fluttuare intorno alla sua testa, una catena di ghiaccio che simile a una mistica corona cingeva il suo capo, fredda e minacciosa. [Tecnica] Potresti aver mentito finora. Questa tecnica non ti permetterà di farlo ancora a lungo. E infatti ogni volta che Youkai avesse usato il chakra (anche se fino a quel momento non vi aveva fatto ricorso) avrebbe percepito un gelo temibile stringergli i visceri e i vasi sanguigni, così intenso da impedirgli di perdere i sensi, costringendolo a restare sveglio per tutto il tempo.

    A quel punto sarebbe stato Hojo a farsi avanti. Tanta dedizione per difendere Yamato, sulla cui affiliazione tuttavia non ho dubbi e intendevo solo interrogarlo sugli eventi di oggi. Possibile che io mi sia sbagliato? Devo forse concentrarmi su di lui, visto che lo difendi a spada tratta? O forse sei solo una persona generosa? Dal buio una figura simile alla servitrice di Hikaru si sarebbe avvicinata fornendo una pergamena all'Uzumaki, che la lesse velocemente. Dunque...il tuo stato di servizio è esemplare...nonostante ai test scritti e ai colloqui attitudinali emerga un certo...infantilismo, per così dire. Un modo elegante per dire che non era propriamente uno considerato sveglio. E questa certezza di essere un Uzumaki...si vede che il Progetto Y ha fatto male il suo lavaggio del cervello. Ma passiamo alle domande vere e proprie. Sarò meno lapidario della mia signora, che è pure una creatura perfetta, ma forse conoscendoci meglio potresti avere reazioni differenti. C'era come un sorriso canzonatorio in quella frase e appena accennato nelle labbra, ma sicuramente non negli occhi. Evidentemente Hojo mirava a fargli abbassare la guardia fornendo informazioni parziali o sperando di essere corretto su qualche inesattezza.

    Molti anni fa, il Drago Diabolico cercò di invadere il mondo dei vivi, sovvertendo l'ordine naturale delle cose. Venne fermato da Shennong, un tiranno dell'epoca, depositario di un immenso potere. Vedendosi ostacolato spedì nel regno dei vivi parte del suo potere, così da creare una sorta di legame. Le tre Lacrime del Nadir. Il potere della Reincarnazione, della Trasmigrazione e della Rinascita. Ora che sono stato più preciso...cosa sai di queste capacità? Chi conosci che le possiede? Questa la sua domanda, che apriva anche a speculazioni da parte del giovane Youkai, ma sempre sotto il temibile influsso di Hikaru.

    Indipendentemente dalla risposta, Hojo avrebbe poi continuato, col tono della voce che si faceva un filo più alto e teso. Il progetto Y è un piano di un membro della Radice. Il progetto per il perfezionamento dell'Hokage. Hanno addestrato segretamente tre persone per supportare e far crescere il Kage, prendendoli dalle famiglie di origine, affiliate alla Radice. Anche il clan Uzumaki si è prestato, nonostante il Concordato...e la capoclan, nella speranza di indebolirmi, ha candidato mia figlia, spedendola a Kumo in una famiglia falsa, dove la hanno addestrata e condizionata per anni. Hikaru si fece ombrosa, rammentando quei tempi, mentre Hojo aveva un misto di tristezza e ira nello sguardo. C'è voluto molto tempo e molto impegno per riaverla con noi...solo per vederla sparire dopo poco, uccisa dall'Assassino in una terra dimenticata dai Kami e dagli uomini. E ora tu sei qui, che dici di aver risposto inconsciamente a una delle frasi in codice del Progetto e sei un Uzumaki. Hojo stava alzando lentamente il volume della voce, sempre più irritato. La tua esistenza quindi significa che non serviva candidare anche mia figlia, visto che c'eri TU! COSA SAI DELLA RADICE? E COSA SAI DEL TUO ADDESTRAMENTO? Avrebbe alzato una mano, come pronto a schiaffeggiare Youkai, ma una catena della moglie lo fermò. Seira Yamanaka pagherà caro averci mentito sul numero di membri del Progetto Y. Ma non ferirlo...ci sono altri modi per farlo soffrire. Yamato intanto singhiozzava davanti alla scena di Youkai che soffriva. Ma...ma allora Yuuki è sparita per anni per quel motivo? La stavano...le stavano facendo il lavaggio del cervello? Ma non mi ha mai detto niente... Hojo gli fece cenno di tacere. Non aveva ancora finito. Ma quel nome significava qualcosa per Youkai? Cosa ricordi della tua infanzia? Non si può non avere nessuna informazione, è semplicemente impossibile, o non sapresti nemmeno parlare.

    E infine Hayate. Disse Hojo, tremante per l'ira repressa. Dici di essere un loro nemico, di averli in odio. Ma come mai Hayate ha provato a uccidere Shika mentre tu distraevi tutti? E perché sei andato nel quartiere Yamanaka? Come ha fatto Hayate a scoprire che per dissolvere il bozzolo che protegge Shika serve il sangue dell'attuale Hokage? Si era fatto meno preciso dopo aver raccontato di sua figlia, tornando a una sequela di domande che avrebbero solo causato dolore a Youkai se non avesse risposto.
  11. .

    A Spasso nel Tengu

    12

    Around the Clock

    [Fudoh prima della Prigione]

    Dopo aver avuto conferma da Toppu che ci sarebbero state ulteriori occasioni per parlare, Fudoh raggiunse la Pagoda Rovesciata, dove finì per avere un acceso dialogo con Hana e Byakuei. La donna dal canto suo sottolineò come la sua setta vivesse di informazioni e di ricerca tanto scientifica quanto delle arti ninja, e dunque i periodi di guerra erano di estremo interesse per loro viste le scoperte che avvenivano in quelle situazioni di grande tensione. D'altro canto Byakuei mantenne un fastidioso sorriso di cortesia anche se i suoi occhi scintillarono pericolosamente quanto il primario nominò i suoi "chiodi", segno che conosceva il tramite della sua insidiosa tecnica.

    [Raizen nella Cella]
    Liu Bei ascoltò con interesse la strana condizione descritta dall'Hokage, pur rattristandosi, dato che non aveva risposte chiare. Sembra una situazione terribile...che vuol dire la parola "randomico"? Comunque, non saprei come annullarla...il Vuoto Temporale comunque ha, paradossalmente, una durata limitata. E non saprei dove trovare abbastanza potere da annullare una condizione del genere. I suoi studi non erano ancora abbastanza avanzati da trovare una risposta, e non sapeva chi o cosa potesse essere la causa della maledizione. Quanto a Maya, sostenne le parole dell'Hokage con un sorriso beffardo, limitandosi a scrollare le spalle. Forse...sono una così cattiva ragazza. E gli avrebbe fatto l'occhiolino. Ma va bene, collaboreremo, Raizen. Almeno per uscire da qui. Dopodichè, vedremo di negoziare in maniera più...sostenuta. E passò la lingua sulle labbra, non in maniera volgare ma con discrezione, quasi eleganza.

    [La Squadra di Evasione]
    Curioso che uno si metta a interrogare mentre è dietro le sbarre. Nel futuro le abitudini cambieranno parecchio! <3 Avrebbe commentato Kotaro, giocoso, anche se nel suo sguardo un tenue sospetto era sorto: non avevano mai dubitato di Hagoromo e delle sue perdite. E tuttavia...ammetto che le informazioni sono tutte giunte da Konoha durante le prime battaglie, nessuno ha ritenuto necessario, vista la situazione, di approfondire...col senno di poi potrebbero averle...adulterate. Il piglio tagliente del suo viso emerse per un secondo: chiaramente aveva deciso di andare a fondo a quella faccenda. L'assenza di guardie venne confermata come strana anche da parte di Orochimaru, segno di effettivamente qualcosa era fuori posto.

    Nel mentre Maya era in qualche modo a colloquio con Fudoh, anche se apprezzava poco il suo modo di porsi. Uhm? Tu vuoi imparare da me? E ti avrebbe consigliato quel maleducato? Avrebbe portato una mano al mento, pensierosa e volutamente in una posa che accentuava le sue forme. Uhm...forse è solo timido e in realtà mi apprezza, se ti ha parlato così bene di me. Potrebbe essere divertente. E dimmi, tu pensi di essere...portato? Sussurrò, avvicinandosi alle sbarre e guardandolo languidamente. Ma si, forse non è il momento di parlarne. Convenne, mentre il Primario si rivolgeva a Liu Bei. Cao Cao? Come...come hai fatto a conoscere Cao Cao? Poi sgranò gli occhi. Anzi no! Non dirmelo, non devo sapere niente del futuro! Avrebbe sbottato, tappandosi le orecchie: sapere dei "nuovi" Guerrieri del Vuoto poteva essere pericoloso per lui. In ogni caso con i loro sforzi congiunti ottennero la liberazione dei prigionieri, e questo portò a nuove scelte e strategie.

    Q avrebbe annuito, serio, sostenendo lo sguardo di Raizen dopo essersi presentato, ma senza approfondire, mentre Orochimaru specificava che per la sua tecnica solo il dolore fisico contava, ma non poteva sapere per quella di Osamu. Ricordo che avevate usato questa tecnica una volta, anni fa, quando ero nella squadra dei Sette. <3 La rammento con particolare irritazione: avete ucciso un mio compagno quella volta. Ma la Serpe nel corpo di Liu Bei avrebbe fatto spallucce. Beh, eravate là per uccidermi. Tempi estremi creano alleanze estreme, no? Raizen si era intanto rivolto ad Apachai, che sorrideva con aria pura. Oh, io so combattere bene. Anzi, dicono tutti che so fare solo quello. Ho il Segno della Corrente Impetuosa, sai? Qualunque attacco a segno diventa una sequenza inarrestabile. Tu invece che sai fare? Usi...uhm...grosse asce? Sembri forte!

    [Lo Tsuchikage e la Signora]
    Prima di separarsi, Byakuei aveva detto che avrebbe comunicato a suo fratello di recarsi al porto, ma non c'era modo di sapere se le sue parole fossero sincere, in ogni caso il gruppo partì di buona lena verso il porto, e la combinazione di capacità dei presenti permise di accorciare le distanze in maniera netta e senza sbavature. Parleremo del pagamento quando verrai a trovarmi a Iwa, Fudoh-kun. Gli avrebbe detto, facendo l'occhiolino, mentre tracciava su tutti loro un sigillo assai elegante, capace di incrementare enormemente la velocità dei loro spostamenti, al costo di un netto ma transitorio depotenziamento fisico, che sarebbe sparito non appena fossero giunti a destinazione. Durante il volo "abbracciati" Maya avrebbe sorriso, anche se un pò meno provocante del solito, come se non le venisse facile o spontaneo fare allusioni con Fudoh, mentre Hana sarebbe stata piuttosto stoica, senza un minimo verso, e Q che invece sembrava un pò imbarazzato.

    [...]

    Avevano raggiunto lo Tsuchikage, che sembrava oltremodo ostile e sospettoso, nonostante conoscesse bene Maya. E per quale motivo dovrei fare quello che vuoi tu, o che vuole il tuo Hokage? Vedi di darmi una buona ragione! La storia di Fudoh, per quanto corretta, era quantomeno carente, ma Maya si sarebbe fatta avanti, chiarendo dettagli e rispondendo alle domande dell'uomo, che seppur contrariato ammise che attendere era una strategia, se realmente esistevano dei modi più veloci per giungere a destinazione. Q. Ci rivediamo. L'uomo di Kumo dall'aria seria avrebbe annuito, mentre Dageki ancora sonnecchiava intorno a lui, legato dal vincolo delle loro anime. Quello che dicono è tutto vero. E c'è una scorciatoia, lo confermo. La Nave non servirà. Hana invece, che aveva sbuffato quando Fudoh la aveva indicata, sembrava ora concentrata sulla donna sull'imbarcazione. Curioso... Avrebbe detto fra sé, ma anche se interrogata non avrebbe aggiunto altro.

    Non mi fido affatto. Di voi, dell'Hokage, di Maya o di Q. Ma so che servono strategie precise per vincere, e al momento non ho abbastanza informazioni per fare da solo. Quindi va bene. Avrebbe fatto un cenno alla donna sulla nave, che sebbene coperta dal cappuccio avrebbe annuito, andando verso la passerella mentre i suoi due Cavalieri si affrettavano a scortarla. Penso che dovremo andare nel posto della scorciatoia. Appena Tenma e Toppu ci raggiungeranno potremo aprire il varco. Sei sicuro che non ci porterà direttamente in pasto al nemico? Avrebbe chiesto il Kage, ottenendo un'espressione triste. Non sono più sicuro di niente. Ma so che Dageki non mi farebbe mai del male. E metto in gioco il mio onore su questo. Non era la risposta che l'uomo si aspettava, ma non aveva molte alternative. Aspettiamo almeno l'Imperatore. Aggiunse Hana, trovando una replica sarcastica in Maya. Che nome altisonante, lo chiami così perché ti ha sedotto e conquistato sotto le lenzuola?

    Intanto, mentre Maya parlava con Hana criticando i suoi abiti e il suo decolléte, Fudoh si sarebbe avvicinato a Q per scambiare qualche parola, mentre la donna col cappuccio restava indietro, evitando di comunicare con gli altri. Q, come la lettera dell'alfabeto. I ventuno guerrieri più abili di Kumo rinunciano al loro nome e ottengono una lettera come nome in codice. A parte le prime tre lettere, che rappresentano il Kage e il suo team ristretto, le altre non sono in ordine di importanza o abilità. Poi verso la Hayate. Lei era infiltrata nel mio team, con il codice di H. La scoprimmo ai tempi del Tengu e venne cacciata. Ora la H è un'altra persona, grazie al cielo. Ma poi alla menzione della lettera K il guerriero del Fulmine inarcò un sopracciglio, forse chiedendosi se aveva sopravvalutato il suo interlocutore. Io sono Hayate, la lettera era adeguata. E voi di Kumo siete i più ingenui tra cui mi sia mai infiltrata...bastavano due o tre parole anti-accademiche e tutti erano ai miei piedi. Avrebbe replicato lei, distogliendo l'attenzione da Maya, che ne approfittò per una velenosa osservazione su come gli Hayate fossero i clienti peggiori con cui avesse mai avuto a che fare, specie per quella mania di avere tutti lo stesso nome.

    Obi era terribilmente a disagio davanti a una persona che si proclamava Tsuchikage ma non era il SUO Tsuchikage, e in generale aveva una vaga capacità come sensitivo e comprendeva che tutti i presenti gli erano in qualche modo superiori...ma nulla era pari alla strana circospezione mista a venerazione con cui guardava la donna incappucciata, impedendo a tutti di avvicinarsi a lei. Gli sembrò quasi strano che Fudoh si rivolgesse a lui. Oh...va benissimo, grazie, ora colpi del genere non mi spaventano! Mostrò una mano che si trasformò rapidamente in metallo, prima di tornare normale: lo stesso potere dell'alleato di Benimaru Nikaido ai tempi di Taki! Si lasciò comunque controllare, e la Scintilla venne percepita con estrema chiarezza...ma non sembrava che Maya o la presunta Signora se ne fossero accorte. Quanto a Rei Yujin, invece, l'uomo dal viso elegante e dai lunghi capelli, che ancora guardava Maya senza capire cosa avesse fatto per meritarsi lo schiaffo, avrebbe fatto spallucce. Apu e Daun mi hanno punito dopo che sei scappato, e obbligato a pulire le latrine, ma poi la Signora si è avvicinata e...non so. Mi ha chiesto una mano e non ho potuto fare altro che aiutarla! Questa volta sarebbe stata Maya a distrarsi dal duello verbale sottovoce con Hana. Bella prova, sempre pronto ad aiutare tutti. Bravo, Rei Yujin. Bravo! Ma mai ad aiutare chi ha davvero bisogno...no, le responsabilità tu le scansi e mandi via! L'uomo era decisamente perplesso. Ma come sai il mio nome? Non ti ho mai visto prima! Che ti ho fatto??

    Nulla, ancora. Ma mi vedrai, eccome se mi vedrai. E poi andrai a fare quello che devi per il clan, abbandonando le tue responsabilità! Lui sbiancò. Cosa...cosa sai del clan? Io... Ma la donna incappucciata avrebbe alzato una mano, intimandogli di tacere e facendosi avanti. Lui si spostò, immediatamente in silenzio, inchinandosi al suo cospetto. Non è luogo nè TEMPO per questi discorsi. La sua voce era molto simile a quella di Maya, ma con un accento lievemente diverso e forse una maggiore delicatezza. E tu chi saresti, santarellina? Perché ti metti in mezzo a questioni personali? Le avrebbe chiesto Maya, in qualche modo un pò turbata, tanto che reagì come era abituata, cercando di prendere in contropiede l'avversario. O forse vuoi divertirti un pò con me? Avrebbe chiesto, lasciva, facendo un passo avanti ma trovandosi la strada sbarrata sia da Hana che da Obi. Non è luogo nè tempo. Lo ripeto. Sono molto stanca. Si sarebbe voltata. Obi. Si, Signora. Avrebbe risposto l'uomo, componendo alcuni sigilli e generando una sorta di carrozza di pietra, con tanto di cavalli animati dal suo chakra. Lei entrò all'interno, chiudendosi la porta alle spalle. Una donna che non sa combattere e si stanca perché è tardi. Mi chiedo come possa pretendere di portare avanti i suoi piani. Avrebbe commentato lo Tsuchikage, interrompendo quello scambio mentre Obi saliva sul posto del conducente della carrozza e Rei, ora silenzioso, si avvicinava a essa, di guardia. Maya guardò sottecchi tutti i presenti, prima di fare spallucce e allontanarsi. Si comportava in modo un pò diverso dal solito, per chi la conosceva...era come se la presenza della donna, e forse anche di Fudoh, la irritassero. O magari era solo la situazione?

    Intanto Fudoh si sarebbe dedicato allo Tsuchikage in persona. Io ero presente al risveglio dell'Oni. Ma non sono qui per quello, o almeno non credo. E tu invece? E gli altri? Hai forse scoperto il motivo per cui siamo tutti qui? L'informazione era preziosa, e lui non avrebbe avuto remore a torturare il Primario per ottenerla. Come uscire da quella situazione? Se lo avesse in qualche modo soddisfatto, la domanda sull'occhio lo avrebbe fatto sorridere. Ho trovato un abile ninja medico, diceva di far parte di una specie di gruppo di Oto, gli Illuminati. Mi ha fatto l'occhio. Mi sono fatto insegnare come fare la manutenzione e come ricostruirlo. E quindi lo ho ucciso. Solo io so come fare un oggetto come questo. Disse, con il chiaro intento di intimidire.

    Ci sarebbe stato sicuramente tempo per altre chiacchiere prima che arrivasse Shuichiro l'Imperatore, ma una volta sul posto avrebbe fatto un breve inchino mentre Hana lo presentava. Maya provò ad avvicinarsi con qualche frase di circostanza su quanto la facessero impazzire gli uomini baffuti, ma per quanto tentato lui seppe resistere, iniziando a parlare con lei del Fuuinjutsu di analisi e delle sue scoperte in maniera più tecnica di quanto non avesse potuto fare quando aveva spiegato la cosa a Youshi, che la aveva poi riferita a Fudoh. Su indicazione di Q il gruppo si sarebbe spostato (e ovviamente Obi e Rei sarebbero stati del tutto contrari a fornire passaggi nel calesse della Signora, mentre il Kage avrebbe rifiutato qualunque aiuto, non fidandosi di eventuali trappole o tradimenti) attraversando il centro abitato e guadagnando le umide campagne circostanti, diretti verso la scogliera sulla parte orientale dell'isola.

    Dakegi dice che c'è un sentiero molto stretto con dei gradini che portano a una grotta, un luogo ancestrale per i Gabbiani Pescatori. Un clan molto antico di volatili capaci di usare il chakra. Dovremo chiedere il permesso al loro Re e poi Dageki e Toppu potranno aprire il passaggio per il Faro del Nord. C'è una campana nella grotta e suonandola si rivela la Corte dei Gabbiani, altrimenti sembra un posto come un altro. Avrebbe spiegato Q, seguendo i sussurri del drago che solo lui poteva sentire. Tutti, Signora inclusa, furono costretti a scendere, marciando in fila indiana in un passaggio a malapena visibile, fino a una grotta non altrimenti raggiungibile, se non volando. Se per caso questo Re si oppone, ci faremo strada con la forza, naturalmente. Avrebbe detto il Kamizuru, trovando approvazione in Hana, mentre Maya sembrava più interessata a un accordo e Q a evitare inutili spargimenti di sangue, mentre il gruppo della Signora non esprimeva pareri. L'imperatore chiudeva il gruppo, scrutando preoccupato il cielo.

    La grotta in sé era sufficientemente ampia da ospitare cinquanta persone senza problemi, con l'acqua di mare che arrivava a lambire il lato orientale e la sabbia umida sotto i piedi, mentre le pareti presentavano innumerevoli nicchie, aperture e sporgenze, quasi a somigliare a una specie di arena. In una nicchia, seminascosta dalla vegetazione, una campana bianca aspettava solo che Q, su indicazione di Dageki, la suonasse. A meno di ostacoli o cambiamenti di piani dell'ultimo minuto, un rintocco argentino avrebbe riempito la notte, facendo vibrare la grotta stessa anche se solo per una frazione di secondo, come se stesse cambiando...e in effetti il cambiamento fu radicale. Decine e decine di gabbiani, alcuni normali e altri con abiti vagamente umanoidi riempivano nicchie e sporgenze, mentre una sporgenza simile a un trono, non presente in origine, ospitava un gabbiano di enormi dimensioni, almeno quanto Don, dotato di corona e di un grosso sigaro, vestito con una specie di uniforme finemente decorata.

    L'altro cambiamento, non da poco, era che solo Fudoh era presente...nessuno degli altri era stato convocato davanti alla Corte! La cacofonia di quei mostri alati era assordante, mentre il pennuto con la corona guardava il Primario con aria ostile. Alzò un'ala, intimando allo stormo il silenzio e poi parlando con voce stridula, resa roca da fumo. Il mio nome è Onokami Watanosuke Keitaro Owari Amenokyo Nobukamome, Re dei Gabbiani. Ti riferirai a me col mio nome completo e col mio titolo se non vorrai essere giustiziato. Sbuffò una copiosa quantità di fumo. Quindi...sei tu quello che ha torturato il membro della nostra specie. E ora tu e la tua armata vorreste passare per le nostre terre usando un drago mezzo morto come lasciapassare? Io dico...NO. Tolse il sigaro tenendolo tra le piume e facendo cadere della cenere a terra. Intanto un campanello tintinnava, segno che gli altri nella grotta volevano entrare, ma solo Fudoh era stato convocato. Ora...quali sono le tue patetiche giustificazioni per quell'atto riprovevole?

    SE in qualunque momento Fudoh avesse sbagliato il nome del Re Gabbiano, o si fosse mostrato ostile, il pennuto si sarebbe alzato, atterrandogli davanti, pronto a dare battaglia. Al condannato è concesso attaccare per primo. Sarà delizioso divorare i tuoi occhi mentre ancora boccheggi!


    [Naruto e Osamu]
    Camminare silenziosamente non era qualcosa di fattibile per tutti loro, ma programmare strategie sicuramente si. Orochimaru però, pur lodando l'intenzione, non poteva aiutare Raizen. E' un sigillo per impedire che il chakra venga percepito dall'esterno, non per sopprimerlo. E se cambiassimo bersaglio o tipo di sigillo la copertura svanirebbe. Inoltre...con questo corpo non potrei mai riuscire a convincere gli esperti a farlo. La percezione del chakra non è una verità assoluta. Il sistema elettrico però era facilmente aggredibile, anche perché quella stanza sotterranea era stata organizzata in fretta e non c'era stato modo di allestire un gruppo elettrogeno di emergenza.

    Non appena Raizen varcò la soglia, prima che Osamu lo percepisse, un buio improvviso coprì la sala, contrastato dopo pochissimi istanti da una sfera di fiamme che il misterioso individuo aveva acceso sopra la sua testa con uno schiocco di dita, illuminando a dovere quell'ambiente. L'immediato ingresso successivo del clone di Raizen alla guida del variopinto gruppo di shinobi, quasi volesse tentare una sortita, ottenne uno sguardo di compatimento da parte dell'uomo, come se li sottovalutasse. Pensavi che l'assenza di luce fosse un ostacolo per me? Sono stato cieco per più di dieci anni, come addestramento. Non diede segno di aver percepito l'Hokage che si spostava sulla parete, completamente occultato, senza contare che all'interno della sala era praticamente impossibile percepire il chakra, complici i sigilli. La parata del gruppo poi era un diversivo interessante, ma sarebbe stato sufficiente per aggirare le capacità del misterioso Osamu?

    Il clone non rispose alle sue domande, senza che questo alterasse la sua espressione, ma il fatto che l'altro avesse nominato le gemme ovviamente lasciò una leggera impressione. La tua conoscenza delle mie capacità non porta l'ago della bilancia in favore della vostra sopravvivenza. Disse, placidamente, mentre Apachai guardava il clone, nella luce delle fiamme, come a chiedere il permesso per attaccare, mentre Liu Bei in controllo era concentrato e pronto a usare il Vuoto Temporale per guadagnare istanti preziosi. Pensi realmente che il potere della manipolazione del tempo mi sia necessario per vincere? Il mio arsenale è qualcosa che non potete nemmeno concepire. Sollevò una mano verso Naruto, nella sua bolla. Probabilmente se lui esplodesse io stesso potrei avere la peggio. Forse. Ha avuto un'idea interessante e coraggiosa, ma potrei anche difendermi per tempo. Per citare l'Oni apparso sopra la Nebbia, avrebbe il 50% di possibilità di successo. Enunciò con un sorriso che svelava una profonda sicurezza in sé stesso. Ma voi? Se lo attaccassi ora, cosa resterebbe di voi e di Kiri in questa tasca temporale? Avete realizzato che questo posto non esiste realmente, ed è un'alternativa che non si è mai verificata né mai si verificherà? Un'approssimazione con numerose sbavature e imprecisioni, quasi un sogno che cerca disperatamente di diventare realtà. Però noi viaggiatori, che vediamo tutto senza colore, siamo oltremodo reali, catapultati qui per dolo o per caso. Poi si fermò sorridendo. O forse...o forse la tua è una sorta di proposta di alleanza, Raizen? Ho inteso bene il tuo nome, no?

    In questo caso...se volete il mio aiuto, concedetemi di Interrogare la vostra mente. In caso contrario, non credo di avere un motivo ragionevole per tenervi in vita, a parte la bomba vivente qui accanto. Combattere qui sarebbe deleterio per tutti, lo ammetto. Per finire controllati come i due Kage? Bella proposta! Avrebbe detto Orochimaru per voce di Liu Bei, ottenendo un cenno del capo. Vero, c'è anche quella questione. AHAHAHAHAH!!! Rise di gusto, in un modo che ricordava vagamente Guan Yu, era la risata di qualcuno che era stato in situazioni simili migliaia di volte. Bene. I miei piani sono già in moto, anche se avete rovinato la mia idea iniziale, ma parlare non costa nulla. Sollevò una mano componendo un mezzo sigillo, mentre il terreno mutava assumendo la forma di sedie simili a tori dove potersi sedere, anche per lui. Quando sono arrivato ho incontrato una donna di Hayate talmente aggrovigliata nelle linee del fato di questo luogo che ho dato per scontato che fosse arrivata qui in quanto convocata, mentre io ero a malapena in contatto, segno che il mio arrivo è stato casuale. Tu, Raizen, hai le medesime linee del fato, anche se in questa stanza non riesco a vederle...sai che il chakra e il destino sono strettamente collegati? Gli altri, come quella Maya o il tuo amico che gioca col tempo, sono vittime casuali come me. Dal modo in cui parlava sembrava non aver mai sentito parlare di Maya Orihara né di Raizen, che fosse una strategia per ingannarli? Inizialmente pensavo che la donna fosse l'unica viaggiatrice oltre me, e volevo usare la situazione pensando che questo fosse il vero passato, ma poi ho notato troppe discordanze, e soprattutto la vostra presenza. Avrebbe sollevato una mano. Quindi dopo avervi messo a riposo per un pò mi sono dedicato a studiare questa anomalia...nel mentre ho saputo di Naruto, e lui è quello con il maggior numero di linee del fato qui. Anche lui è stato convocato, forse più di tutti gli altri. Forse volevano convocare solo lui, te e la Hayate. Non saprei.

    Io ho un pò di mal di testa. Si sarebbe lamentato Apachai, non riuscendo a seguire bene tutte quelle parole difficili. Posso arrivare istantaneamente alla fonte di questo problema, e aiutarvi a risolverla. Ma...io cosa ci guadagno? Potrei uccidervi tutti, voi che siete miei nemici, e poi risolvere la cosa, no? Parlando seriamente: cosa avete da offrire? A quella domanda ogni traccia del suo sorriso era sparita, mentre le sedute, sia che le avessero usate sia che le avessero ignorate, avrebbero iniziato a muoversi leggermente, con fumo nero che usciva dalle narici taurine, minaccioso.

    Contemporaneamente, senza che Osamu desse segno di averlo percepito, complici le immense doti furtive e il blocco delle percezioni di chakra, Raizen era riuscito ad aggirare il nemico avvicinandosi dall'altro lato al Jinchuuriki in meditazione, che sedeva cercando di concentrare quanto più chakra possibile da più Bijuu senza però esserne sopraffatto, dopo aver deciso, tutti assieme, che l'esplosione era l'unica opzione possibile contro il Veterano. Disturbarlo poteva essere un rischio immenso, ma si trattava di un rischio che l'Hokage proveniente dal futuro era disposto a correre. Il suo sarebbe stato un tocco delicato, mediato da Kurama che era come sovrapposto nei gesti e nella volontà, e quindi nel chakra, al suo portatore. Sfiorò appena l'involucro di chakra, proiettando la sua mente in quella del suo antesignano, cercando di non interromperne la concentrazione, e raggiungendo quel luogo che già tempo prima aveva visitato con Itai e altri Jinchuuriki...la mente comune dei Bijuu, che un tempo erano un solo essere e che nel profondo ancora condividevano una radice comune.

    Era solo in quel luogo dal pavimento spoglio, in pietra, circondato dai nove Bijuu, tutti apparentemente intenti in una profonda meditazione ma il suo Kurama in qualche modo si era ritratto, percependo una forte opposizione o ostilità, che gli avrebbe comunicato, mentre cercava come di passare inosservato. Tra le creature intorno a lui c'era il Kurama del passato, ricatturato dopo grandi difficoltà come narrato nelle cronache della guerra...e un terzo Kurama, che percepiva ma non poteva vedere! La situazione si sta facendo insostenibile. Vuoi forse annientare tutti o far impazzire i Cercoteri? Non era la voce di Naruto ma quella di una donna a parlare, in piedi tra le gambe della volpe a nove code. Sono Kushina Uzumaki...o meglio il suo ricordo. E tu...sei come mio figlio, vero? Non sei di qui. Lui è apparso, con la sua volpe a nove code, mezzo morto. E ha scelto di riassorbire tutti i demoni, inclusa una seconda volpe a nove code, che però ricordava di essersi separata da lui alla sua morte poche settimane prima. Spiegò, indicando il pavimento che sarebbe diventato trasparente come acqua in quel momento, mostrando il precedente Hokage avvolto tra le code di un Kyuubi che era acceso di chakra come a formare un bozzolo. La Bomba Paradosso, la ha chiamata così. E ora ci sei tu a creare un nuovo paradosso? Cosa sei venuto a fare? Io e le memorie dei precedenti portatori possiamo mediare la tua discussione con i Bijuu, qui. Ma non disturbare lui, potrebbe essere pericoloso. Di cosa hai bisogno?
  12. .

    Clangore di Fiamma

    7

    [Il Team Y]
    Guardavo Raizen, o meglio il suo clone, continuare con l'intento intimidatorio che sembrava calzare così bene al suo modo di fare arrogante, facendo del mio meglio per reprimere una smorfia di disgusto. Sembrava che quello fosse il suo modus operandi abituale quando aveva a che vedere con sottoposti che non conosceva, e a livello personale non potevo certo approvarlo, visti i nostri trascorsi, ma almeno speravo che tanta tracotanza portasse a qualcosa. Beh, io credo abbia una cotta per Hitomi dell'amministrazione, visto che cerca sempre di andare lui a consegnare i rapporti. Mormorò Yashamaru, beccandosi uno scappellotto da Yebiko. Ci ha parlato dei suoi genitori e delle cose normali, della vita, ma niente di, non so, di fuori dall'ordinario. Concluse la ragazza. Niente di diverso da quanto potremmo raccontare noialtri, appunto. Cercò di dare manforte il ragazzo, beccandosi uno sguardo feroce da parte della ragazza. Ah, quindi anche tu ci tieni a portare i rapporti a quella, eh?

    Comunque andasse entrambi sbiancarono al pensiero di doversi separare, e da spettatore esterno, pur comprendendo le logiche dietro quella scelta, non potevo che rinnovare la mia opinione sul sadismo del nostro leader, così pronto a comunicare a quel modo, senza alcun tatto e persino con aggressività le sue idee. Cosa? Ma non è giusto! Siamo un team sin dall'accademia! E la nostra relazione può solo rafforzare la nostra squadra, non può spezzarla! E anche con Youshi e Yamato siamo amici per la pelle! Aggiunse lei, inalberatasi e con occhi accesi di sfida. Da parte mia mi limitai a un mezzo sorriso sbuffato, sostenendo eventuali sguardi o rimproveri di Raizen. Qualunque punizione o ammonimento non può cambiare la mia opinione, Hokage-sama, che ben conoscete. Nemmeno un vostro ordine può impedirmi di sorridere nell'avere un deja-vu. Dopotutto lo sguardo ostile della ragazza non era per nulla dissimile da quelli che io gli avevo riservato in passato. Non so di cosa stiate parlando ma non potete separarci, abbiamo un sacco di strategie coordinate e poi...e poi il nostro legame non può essere una debolezza! A quel punto alzai gli occhi al cielo. E se la prendessero prigioniera senza possibilità di liberarla e ti dicessero di uccidere Yamato per liberarla, cosa faresti? Gli chiesi, come avrei fatto con Youkai, avvezzo a simili esternazioni. Penserei a una strategia per salvare tutti, perché i legami sono importanti! Non mi aspettavo una risposta tanto pronta o determinata da parte di quel ragazzetto dall'aria emaciata. Opinione interessante. Concessi, senza approfondire ulteriormente, ma avevo come la sensazione di aver perso qualche punto.

    Poco dopo la ragazza rivelò del genjutsu sul cane, prontamente Rilasciato. Io...penso di avere una sua maglietta da qualche parte, quando ha dormito qui l'altro giorno. Avrebbe detto Yashamaru, andando a recuperarla, mentre Yebiko guardava con un pò di ostilità l'Hokage. Capita spesso che dormiamo gli uni a casa degli altri. Perchè non ci sono rapporti sbilanciati, Hokage-sama. Ogni sillaba era come una frustata. All'annusare non ci fu alcun cambiamento nel cane, ma non sembrava in grado di trovare alcuna traccia olfattiva, pur senza essere sotto l'effetto dell'illusione. Se il cane era sotto genjutsu e noi no...allora è perché il cane è stato esposto a qualcosa a cui noi non siamo stati esposti. Cosa stavate facendo prima che io arrivassi? E se ora non trova tracce...forse non è Yamato il problema? Avevo una vaga idea, ma fu con la domanda successiva dell'Hokage che ebbi una mezza conferma. Non ho idea, a meno che non volessero che io fossi presente, per un qualunque motivo che mi sfugge...ma sbaglio o i cani stavano seguendo la pista lasciata dal biglietto? Forse anche Tetsuba-sama e gli altri cani sono stati influenzati. Ma chi poteva avere abbastanza conoscenze da immaginare che sarebbero stati coinvolti gli Inuzuka? A meno che non fosse stato fatto appositamente. Quanto alla Y...era un'iniziale decisamente comune quindi il legame con me era fin troppo debole. Certo non poteva trattarsi della cellula che mi aveva addestrato, io stesso non sapevo nulla di gerarchie o di altro, ma solo della Missione.


    [Raizen e Tetsuba]
    Questa storia degli Uzumaki...come potremmo non accorgercene? Come possono non esserci tracce? Il grassoccio capoclan aveva avviato le indagini, e durante le ricerche arrivarono informazioni aggiornate da parte del clone che era via con Yato, chiamando nuovamente in causa Hikihime e le sue capacità di Percezione. I cani? Ho controllato voi umani ma non i cani...ho bisogno di qualche secondo. Si concentrò, fluttuando intorno agli animali mentre Tetsuba faceva loro cenno di restare buoni. Si...è debole, ma sono controllati da un'illusione. Deve essere qualcosa di molto banale, è una quantità di chakra infima. COOOSA? Venite qui, vi Rilascio immediatamente! Mentre il drago scrutava gli animali e Tetsuba si faceva carico di comunicare con loro e dissolvere l'illusione, cercando anche di capire che cosa fosse capitato loro, Raizen scambiava due parole con Seira. Oh, si, quel caro ragazzo. Un pò strano quel girare con il cinghiale, ma era uno stratega sopraffino, superiore a tutti i suoi predecessori. Specialmente le sue strategie a lungo termine, sospetto che, senza nemmeno saperlo, lei viva un pò di rendita, Hokage-sama. Come diciamo noi anziani: sai che una cosa è fatta bene se nessuno si accorge che la hai fatta. Intanto Seishinno si intromise. Penso io a tenere il clan tranquillo, non preoccuparti.

    Quanto agli Uzumaki...tendono a sparire spesso. L'ultima volta che ne ho visto uno è stato una decina d'anni dopo la fondazione dell'Accademia. Ma se non ricordo male ogni tanto qualcuno appare sul giornale, in genere giovani studenti o genin, che però in qualche modo poi nessuno trova più. Si fermò, portando una mano al mento. Certo, a ripensarci è proprio bizzarro. Nel mentre avevano trovato l'appunto e Tetsuba aveva concluso la sua sessione coi cani. Da quello che ho capito non si sono accorti di niente, non so cosa abbiano fatto loro. Ma non capisco come mai siano stati influenzati loro e non io. E cosa ci ha influenzati? Yamato? Quel bigliettino col profumo? A meno di illusioni con un tempo definito, che su di te sia finita prima che potessero analizzare il tuo chakra. Ma perché escludere i cani? O su di loro stava durando più a lungo perché sono più deboli di te? Seishinno dopotutto era esperto nelle illusioni. E' una possibilità concreta, cari. Magari hanno cambiato qualcosa di piccolo e irrilevante per il cervello, ma importante per le vostre azioni. Concluse con aria saggia Seira, annuendo dietro gli spessi occhiali.

    Se Tetsuba o i cani avessero nuovamente annusato il bigliettino che aveva influenzato Youkai, la capoclan avrebbe sgranato gli occhi. WOOF! Ma che diavoleria è questa? Non è lo stesso odore di prima. Non è l'odore che ci ha portato nel quartiere Yamanaka. E' sempre un profumo da donna, ma è uno molto più comune...Konoha è piena di questa traccia olfattiva! Seguirla quindi non aveva senso, ma perché creare quell'illusione per portarli proprio là? Cielo, cielo...si direbbe quasi una trappola. E piuttosto complessa, cari. Avrebbe scosso il capo. Siete certo di voler andare fino in fondo, Hokage-sama? Avete il mio pieno supporto, quale che sia la vostra scelta. E anche il mio, ovviamente! Io voglio vederci chiaro, non mi si inganna così! Prendere in giro proprio il MIO naso, poi! Ringhiò appena mentre Hikihime confermava che non restava alcuna traccia di illusione da nessuna parte. Avrebbero trovato tracce di inchiostro per Fuuinjutsu, ma comunque non sarebbe bastato per trovare una traccia olfattiva da seguire...come l'odore di Yamato, era come se sparisse all'improvviso.

    [Il chiosco dei Mochi]
    Una sorta di mente-satellite? Onestamente non ci ho mai provato, ma è interessante, potremmo lavorarci nel clan. Avrebbe detto il capoclan alla richiesta di Raizen. Però sei certo di volere parte della mia mente nel tuo corpo? Sarebbe come avere un pensiero fisso, ti disturberebbe...inoltre ammetto di trovare un pò inquietante la presenza della Volpe. Avrebbe aggiunto mentre si recavano nel luogo dell'incontro. Seira si sarebbe intromessa: Io credo di saper fare una cosa del genere, è simile alla Maledizione della Fantoccio Mentale, magari unita alla Kage Bunshin. Non posso garantire al cento per cento, ma ho fiducia nelle mie capacità, inoltre anche se non sono più così giovane da combattere in prima linea, posso comunque rendermi utile. Certo, stava a Raizen concederlo o meno.

    Con il chiosco in vista, e un gran numero di cloni unito al capoclan Yamanaka pronto ad agire e ai draghi di vedetta, l'Hokage si fece avanti per cercare un approccio con quella che sembrava essere una innocua consumatrice, immersa nei suoi pensieri. All'arrivo di Raizen lo guardò inizialmente sorpresa, per poi sorridere con aria estremamente professionale e fargli cenno di accomodarsi. Ciao Raizen, non mi aspettavo certo di vederti qui. Sembri turbato, come mai? Congiunse le mani mettendo da parte quanto aveva ordinato, osservandolo come un mediatore esperto, o uno psicologo, annuendo appena alla menzione degli Uzumaki. Si, sono dello stesso avviso. Il Concordato è in pericolo, e lo stesso vale per Shika. Che ti manda i suoi saluti, per inciso. Ma penso sia più sicuro stare qui a parlare che spostarci, in fondo non abbiamo idea di chi sia il nostro nemico, ma finora ha agito in maniera infida quindi non credo si muoverebbe in attacchi plateali. Disse con molta calma, sempre sorridendo. Hai un modo per impedire che la gente ci ascolti? Io conosco un fuuinjutsu ma non so quanto tu possa fidarti di me nel tracciarlo. O possiamo parlare sottovoce, scegli ciò che ti rende più a tuo agio.

    Quale che fosse poi la scelta di Raizen, Fujiko avrebbe continuato a guardarlo con fare accomodante, da negoziatrice esperta. Abbiamo avuto qualche breve contatto al mio arrivo alla Foglia, ma io ti conosco molto meglio di quanto tu non conosca me. Per capirci, diciamo che se sei al tuo posto è anche perché io e Shika abbiamo tirato qualche filo. Non per toglierti meriti, sia chiaro, ci siamo occupati di indebolire le opposizioni, tu avevi già più che sufficienti argomenti per essere scelto. Bevve un pò di bibita, lasciando a Raizen il tempo di esprimersi e di assimilare la situazione. Partiamo dalle basi: noi siamo dalla stessa parte. Siamo alleati per il bene di Konoha e dei suoi abitanti. Uzumaki inclusi. Sfortunatamente il Daimyo è morto prima di poterti passare informazioni su di noi, ma filava tutto liscio e modificare il Concordato sarebbe stato troppo complesso, quindi abbiamo lasciato correre. Attese ancora un poco, proseguendo con calma. Il clan Uzumaki esiste da secoli, ed è stato vittima di attacchi ripetuti nel passato, fino a perdere il Paese del Vortice e disperdersi nel continente. Una persona, ma sospetto sia in realtà il membro di un gruppo, cerca gli Uzumaki attivamente, per ucciderli tutti. Durante il governo di Shika io venni assegnata all'Amministrazione dopo gli eventi che mi hanno portata qui, che non starò a rivangare. E trovai una grossa comunità di Uzumaki che accettarono di venire a vivere alla Foglia, abbastanza da formare un clan vero e proprio con un suo quartiere e tutto il resto. Ma l'assassino di Uzumaki li trovò e attaccò nella notte. Shika, io e alcuni Anbu lo cacciarono, ma la sua forza era smisurata, e portò nuovi attacchi nelle settimane seguenti. In realtà tu stesso hai partecipato alla difesa in alcune occasioni, ma non lo puoi ricordare.

    Non c'era modo di sconfiggere quel nemico né di neutralizzarlo in maniera efficiente. Ci abbiamo provato, credici. Sospirò. Quindi Shika ha progettato qualcosa di diverso, assieme alla Capoclan Uzumaki. Ha elaborato un Fuuinjutsu di estrema potenza, piazzato in una sala segreta sotto Konoha, con lui stesso come fulcro, in modo da trasmetterne l'effetto attraverso tutte le ombre del villaggio. La popolazione è stata riunita e informata, tutti sapevano, anche tu. E tutti hanno dovuto concordare che era la soluzione migliore. Per questo si chiama Concordato. Tutta Konoha Concorda che non esistono Uzumaki a Konoha. Quindi l'assassino non ha motivo di venire qui. Riesci a comprendere quanto ti sto dicendo? Non avrebbe spiegato i dettagli del concordato o le sue minuzie, riteneva Raizen sufficientemente esperto e intelligente da comprenderle da solo e riunire i pezzi. Solo gli Uzumaki sanno di esserlo, e quando sono nella loro vera identità, se legati al Concordato, nessuno può percepirli. E come pagamento per questo, non possono fare nulla a nessuno, nemmeno spiare o riferire ciò che apprendono sotto Concordato. E' possibile aggiungere nuovi Uzumaki man mano che li troviamo, tenendoli al sicuro. Io proteggo Shika che è in uno stato di animazione sospesa per mantenere la tecnica, e faccio da intermediaria con l'amministrazione. Sorrise. Tutti i documenti del Club Sportivo sono i miei, ma ci pensano gli Uzumaki in Amministrazione a sistemarli, dato che sono in codice.

    Oltre agli Uzumaki, Shika, il defunto Daimyo e me, solo una manciata di persone esterne al Concordato sanno della sua esistenza, e nessuna di loro ha attualmente alcun potere politico, ma agiscono nell'ombra, sostenendo Konoha dal basso. Lasciò qualche secondo perché Raizen comprendesse esattamente dove voleva andare a parare. Esatto. Per aiutare Konoha e il Concordato, Shika ha permesso che rinascesse la Radice, pur consapevole che alcune prese di posizione possano essere troppo, e scusa il gioco di parole, radicali. Ora...il Concordato è saltato. Una volta ieri notte e una volta oggi. Ieri quasi nessuno se ne è accorto ed è durato pochi istanti, mi hanno informato stamattina. Mi sono precipitata da Shika e ho scoperto che qualcuno aveva provato a ucciderlo, senza riuscire a superare il suo bozzolo di ombre ma ferendolo. E poi stamane è successo di nuovo, e le due guardie che avevo lasciato sono morte. Qualcuno voleva annientare il Concordato...e so per certo che non è l'Assassino di Uzumaki perché si trova nel Paese del The da almeno sei mesi, lo sto facendo seguire. Al momento tre membri della Radice, tra cui la Capoclan Uzumaki, sono di guardia a Shika...e sono venuta qui perché dovevo incontrare alcuni Uzumaki per informarli del pericolo e spiegare cosa succede. Era evidente che, se vivevano sparsi tra i vari clan ufficiali, allora erano cellule separate. Ma sei arrivato tu, e sai qualcosa.Quindi...cosa succede? E come puoi aiutare Konoha?

    [Youkai e Yamato]
    Hitomi era paziente nel guardare Youkai che cercava di difendere le sue indifendibili posizioni. Youkai...posso capire che la tua identità sia scossa per l'amnesia e tutto il resto, ma anche qui abbiamo medici che sanno leggere la mente e nella tua cartella non è emerso nulla del genere, lo capisci? Ma lui incalzava e alla fine anche la donna fu costretta ad arrendersi. Ho sentito parlare di terribili capacità mediche a Oto, ma non pensavo potessero agire senza la benché minima traccia...tuttavia, da quanto lo sai? Non sei andato a Oto per approfondire la questione? L'Hokage ha molti contatti col Suono, dopotutto. E a quel proposito la sua pur timida concessione a Youkai dovette arrestarsi. Ah...il Consigliere Yakushi. Capisco. Il suo tono asciutto era poco conciliante. Tu sai che qualunque comunicazione da parte di quell'uomo viene considerata posta indesiderata e cestinata? Una volta ha mandato per sei mesi di fila due corvi al giorno per chiedere che gli mandassimo della pizza con sopra zampe di rana e melone, come "accordo affettuoso tra alleati". E un'altra volta ha mandato un messaggio di allerta globale perché voleva che uccidessimo tutte le zanzare nel tratto da qui a Oto perché voleva fare una passeggiata. Sospirò. A volte mi chiedo quale pazzo scriteriato gli abbia dato il potere della burocrazia. E comunque...tramite LUI hai capito queste cose su di te? Ora era persino più incredula di prima.

    Yamato intanto ascoltava quelle storie con aria incredula, prima di realizzare che Youkai gli aveva mentito, e anche se non disse nulla, nel vedere il giovane commosso si addolcì un poco, pur senza perdonarlo apertamente, visto che era a conti fatti la vittima del raggiro del mitomane. Guarda che per entrare nel Concordato serve un rituale specifico. Avrebbe detto Yamato a mezza voce, ancora offeso. Non basta quel bigliettino, qualunque cosa sia. Giusto... Aggiunse Hitomi. Quindi...quindi eri nel Concordato già da prima. Ma CHI eri? Questa è la vera domanda.

    [...]

    Yamato sembrava ben poco disposto a un perdono plateale e probabilmente, anche per via delle numerose attenuanti di Youkai, avrebbe impiegato un pò di tempo per riavvicinarsi, ma era comunque meglio che un'aperta ostilità. L'arrivo di Hojo Uzumaki ovviamente complicò tutto, con la sua netta minaccia e Youkai che si faceva avanti, dichiarandosi disposto a collaborare in cambio di un salvacondotto per gli altri. Hojo gli soffiò del fumo in faccia. Coraggioso. Bravo. Ma attento, il coraggio senza abilità si chiama stupidità. Era una citazione di Spiderboy, ma certamente si trattava di una coincidenza. Bene...quindi hai disattivato il Concordato. E dimmi, con quale tecnica hai cercato, tu o i tuoi complici, di uccidere Shika Nara? Ovviamente Youkai non poteva conoscere tutti i dettagli del Concordato. O hai un metodo che non richiede la sua morte? Perchè stimo quell'uomo, e lo dico con onestà. Nuova boccata di fumo. Ma non voglio restare suo prigioniero a vita. Ma a dirla tutta il mio obiettivo primario, prima ancora di liberarmi da questa farsa, è cercare una cosa e tu sei il primo indizio che trovo da anni. Disse con l'occhio che ardeva di interesse. Shika Nara aveva previsto che non sarebbe stato l'Assassino a cercarlo, ma piuttosto Hayate, forse perché finché regge il Concordato lui è funzionalmente immortale, anche se non invulnerabile. Socchiuse l'occhio. E dalle mie fonti, sono loro ad avere le Lacrime del Nadir. Quindi parla...Hayate Youkai...e lascerò andare gli altri due. Anzi, Yamato, puoi anche uscire. E gli fece cenno di andare verso la porta, ma il giovane non sembrava voler lasciare solo Youkai. No...non posso lasciarvi da soli. Youkai non sa nulla di Shika Nara, figuriamoci di questo Hayate! Allora venite entrambi con me...alla sala sotterranea. Non sembrava una richiesta, ma Youkai poteva forse convincere Yamato a fuggire, sempre che Hojo fosse affidabile.

    Quale che fosse poi la scelta di Youkai, a meno che non avesse provato a fuggire in qualche occasione, Hojo avrebbe fatto un cenno verso la porta, mantenendo la sua reale identità così che nessuno potesse intercettarli lungo la strada, a meno che il Concordato non saltasse nuovamente. Nessuna traccia di Hitomi, e qualunque domanda sarebbe stata liquidata con un semplice cenno che intimava a camminare. Shika Nara sorregge il Concordato animando tutte le ombre del villaggio, come un talismano vivente. Stanotte e stamane qualcuno ha cercato di ucciderlo, come tu ben sai. Avrebbe detto lungo la strada, ignorando eventuali tentativi di Youkai di discolparsi. Io voglio che il Concordato finisca, ma non al prezzo della sua vita, io voglio demolire il Jutsu o sfuggirgli. Perché ho un modo per uccidere l'Assassino e vendicarmi. E voglio tornare a essere libero. Tutti lo vogliamo. Yamato, se presente, sarebbe rimasto in silenzio, con le labbra serrate e lo sguardo chino verso il basso. Le Lacrime del Nadir, anche solo una di esse, sono la soluzione al mio problema. Avrebbe detto se interrogato al riguardo, mentre percorrevano le strade di Konoha senza che nessuno li vedesse, raggiungendo vicoli secondari e seguendo un percorso così complesso che Youkai stesso si sarebbe potuto perdere.

    Se Youkai avesse parlato del foglietto e del messaggio Hojo sarebbe rimasto in silenzio a fissarlo per lunghi secondi, come se stesse carezzando un'ipotesi che tuttavia non poteva accettare. Quella vecchia stronza...ma a parte lei chi? Uhm...potrebbe essere...devo tenerla d'occhio. Non spiegò ciò che pensava né condivise le sue ipotesi, limitandosi a far cenno di camminare ancora, fino alla porta obliqua di una cantina. Ovviamente nessuna risposta sarebbe arrivata anche nel menzionare o chiedere lumi sul Progetto Y. Catene dorate emersero dal braccio dell'Uzumaki, andando a toccare il legno che sparì nel nulla, lasciando spazio a una stretta scalinata in pietra. Di sotto.
    Una catena di Hojo si sollevò a mò di aureola sopra la sua testa, illuminando l'area circostante per impedire ai ninja di cadere mentre scendevano scalini decisamente alti e irregolari, come se costruiti di gran fretta e senza badare troppo alle proporzioni, seguendo inizialmente una linea dritta, che pareva scendere per almeno due o tre piani di un edificio, e poi curvando un una pigra e lenta spirale, scendendo forse fino all'equivalente di dieci piani sotterranei. Le scale scomode terminavano in uno spiazzo di terra battuta disadorno, mentre una brezza leggera lasciava intendere che erano arrivati a una sorta di caverna. Yamato, se presente, avrebbe mormorato: Non so dove siamo...pensavo ci portasse dove si trova Shika Nara...non conosco questo posto.

    Dall'ombra una figura femminile si sarebbe fatta avanti, con lunghi capelli neri raccolti sopra la testa e abiti bianchi e pesanti, forse di foggia kiriana anche se un pò antiquati, mentre una servitrice le stava a pochi passi di distanza. Sembrava molto più giovane della sua effettiva età. Questi ragazzi sono la causa del problema? Non li conosco. Una voce ferma, più matura di quanto non suggerisse il suo aspetto giovanile. Esatto. Yamato e Youkai, e credo che il Progetto Y sia implicato. Lei reagì con un moto di disgusto. Ancora con quella storia? Lo sai che... Lo so. Avrebbe detto Hojo, raggiungendola e baciandole la mano. Quell'arpia obesa deve aver mentito, ce ne erano più di tre. Ma ora sapremo. E sospetto che la Lacrima del Nadir sia vicina. Lei annuì mentre Hojo Uzumaki faceva le presentazioni. Mia moglie: Hikaru Tamasizu. Una delle massime esperte della tortura e interrogazione mentale del clan Uzumaki. Spostò poi la catena per illuminare una zona più lontana dove la servitrice di Hikaru stava allestendo una sedia con dei reggibraccia, ma senza legacci o affini. Siedi, Youkai. Yamato verrà dopo. Gli avrebbe intimato, mentre Yamato, se presente, iniziava a tremare. La strega dei ghiacci...pensavo...pensavo fosse solo una voce! Si dice strappi il cuore ai nemici per berne il sangue, cercando di riscaldare il suo cuore ghiacciato...è una leggenda nel clan ma se ne erano perse le tracce, qualcuno diceva che era con il Clan Proibito ma non credevo fosse vero. Ma nessuno avrebbe commentato in risposta.

    Se Youkai non si fosse opposto, dalla mano della Tamasizu sarebbero emerse delle catene rosse come ferro incandescente che lo avrebbero legato, immobilizzandolo. Lo sguardo della donna era glaciale mentre si avvicinava per posargli una mano sulla testa, avviando l'Interrogazione Mentale. Chi sei realmente? Come hai disperso il Concordato? Che conoscenze o legami hai con le Lacrime del Nadir? Che legami hai con l'Hokage? Cosa sai del Servitore di Shennong? Quelle catene erano particolari, animate da un jutsu specifico...ogni volta che Youkai avesse risposto che non sapeva la risposta, sia che fosse vero o falso, e ogni volta che avesse usato un giro di parole, quelle si sarebbero serrate sui suoi polsi e caviglie, raggelandone le carni [Nota]!
  13. .

    Mortificazione del Gelido Ricordo

    Minarai - 7

    Mentre Youshi combatteva nella nebbia, noi portammo una serie di attacchi che in qualche modo riuscirono a mettere in stallo i nostri avversari, almeno per un poco, mentre il potere del Maestro ci permeava, facendo scorrere il nostro chakra in modi talmente atipici che stentavo a comprenderne la reale natura...ma li avrei comunque sfruttati. Seguendo il piano del giovane Hideo piazzammo le sue strane armi nel corpo della creatura, ottenendo, grazie a un suo jutsu, una qualche forma di interferenza, mentre il mio successivo Taglio dell'Aria sembrò sortire qualche risultato sull'evocatore, prima che lo perdessi del tutto di vista. Il Sensei chiamò a sé i ninja di Suna mentre preparava la sua offensiva, lasciandoci contemplare come gli attacchi diretti avessero ben poco effetto sulle creature, perlomeno non abbastanza da distruggerle. Non funziona, le stiamo solo infastidendo...dobbiamo cambiare completamente approccio, o guadagnare tempo per il Maestro! Dissi, frustrato davanti alla nostra impotenza.

    Senza poter vedere il duello che si consumava nella nebbia, certamente la nostra attenzione venne catalizzata dal drago che con un grido mostruoso annunciò un attacco dall'immenso potenziale, tanto che dalle sue fauci spalancate riversò un vero e proprio tsunami nella nostra direzione...nulla che potessi tagliare, almeno non al mio attuale livello. Strinsi i denti dietro la maschera, mentre un pizzicore furioso cresceva: quanto a lungo sarei stato così debole? Perchè la mia forza non era MAI sufficiente? Se avessi avuto davanti il responsabile di una simile disparità di potere mi sarei avventato su di lui come una furia, ma non era quello il momento! Hideo e Fudoh-san erano vicino a me, e sembrava che il Primario avesse un metodo per difenderci tutti, dato che ci intimò di restargli vicino...sapevo che la sua capacità speciale dipendeva dalla sua concentrazione e mentalità, quindi l'unica cosa che potevo fare era mantenere la Fioritura Senju, fortunatamente nascosta dalla neve, incrementando enormemente il già marcato potenziale di entrambi i miei alleati [Nota].

    Il terreno, come avevo provato altre volte, cambiò bruscamente la sua natura scaraventandoci per aria, come se la gravità stessa si fosse invertita per una frazione di secondo, scaravendandoci tutti per aria, al sicuro dal violento getto d'acqua. Ottimo lavoro Primario-san, ma ancora non abbiamo una soluzion... Nemmeno il tempo di parlare e il lupo che avevamo precedentemente bersagliato aprì a sua volta le fauci, rivolte al cielo! Schivare sarebbe stato impossibile, ma il getto di neve e acqua che emerse dalla sua gola non mirava direttamente a noi, anzi, sembrava volerci superare! Qualunque cosa fosse...non potevo permetterglielo! No, questo NO! Ruggii, caricando la mia frustrazione nelle braccia mentre sferravo un attacco carico di chakra elementale in caduta libera, intercettando e dividendo in due quel jutsu acquatico, di fatto annientandolo [Tecnica 1 e 2]!

    Mentre la mia lama affondava in quel jutsu, disperdendolo, percepii chiaramente qualcosa che risuonava dentro di me...il Freddo infiltrava la tecnica esattamente come si era approfondito nel mio corpo, e mi fece rabbrividire, mentre il cane mostruoso sollevava una salva di lance affilate che dopo un breve volo si sarebbero abbattute su di noi. Potevo pensare solo a me stesso, concentrandomi sull'arma in arrivo e scartando di colpo all'ultimo, mentre l'arma si piantava proprio accanto al mio corpo [Difesa 1]. Ci fu uno strano scambio di sguardi tra il canide e Hideo, ma non ci feci immediatamente caso, mentre qualcosa iniziava a crescere dentro di me...un'idea. Una convinzione. Il nuovo assalto di ghiaccio venne intercettato da un puntuale attacco con la spada, spezzando la stalattite senza che mi danneggiasse, anche se aveva richiesto un discreto impasto di chakra [Difesa 2].

    Primario-san. Nonostante i nostri sforzi, non riusciremo a sconfiggere le difese di queste creature. Il Freddo le protegge, ha visto quella copertura di poco fa? Non possiamo batterle. Avrei detto, ma c'era tutto tranne che sconforto nel mio tono...piuttosto determinazione. Ira. Odio. La mia mano si serrò sulla spada. Non direttamente. Ma il Maestro ci supporta, e il suo chakra...lo percepisce anche lei? Riesce a intuirne gli effetti? Io lo sento che scorre e crea una sorta di...di artificiale armonia. I miei occhi si puntarono sul nemico. E questo mi fornisce un'idea. Lasciai andare il Freddo, quello che era stato ricacciato nel profondo del mio essere, che Fudoh-san aveva mitigato...lasciai che esplodesse, facendo tremare il mio corpo e intirizzire le dita, senza alcun limite. Certamente Fudoh-san se ne sarebbe accorto vedendomi tremare vigorosamente ma lo avrei dissuaso dal fermarmi. No...con questa energia posso aumentare la sintonia con quell'essere, se il freddo anima la mia spada, la sua difesa non funzionerà. O almeno speravo. Inoltre... Il mio tono si sarebbe fatto intenso e sibilante, quasi un respiro roco, mentre gli occhi avvampavano di una determinazione intensa. E' parte del mio addestramento.

    La vedevo nuovamente quella fiamma, focalizzata per la prima volta molti mesi prima, durante l'addestramento con il Maestro e Kyofu. La fiamma dell'Odio, quell'entità verso la quale avevo imparato a riversare ogni mia emozione negativa, semplicemente convertendola. Ero debole...dunque la frustrazione diventava odio. Il nemico era più forte...dunque l'invidia diventava odio. Il Bersaglio era sempre più lontano...la disperazione diventava odio. Il Maestro mi mostrava la strada, e anche la gratitudine, intesa come un vincolo per me, poteva diventare odio. Ogni cosa poteva diventare odio, ma come avevo sperimentato a mie spese, l'odio fine a sé stesso è potente ma corrompe ciò che lo veicola. L'odio è uno strumento, deve essere canalizzato. Avere uno scopo. Garantire la vittoria senza che esso ci vinca. Era necessario odiare persino l'odio, pur avendolo evocato. Fino a quel momento non ero mai stato in grado di veicolarlo come intendeva il Maestro, non appieno, non senza effetti collaterali. Ma ora ogni sensazione fisica veniva affievolita dal Freddo, i miei muscoli rallentavano e con essi i pensieri, mentre la vita sembrava quasi scivolare via...eppure la Fiamma dell'Odio ardeva!

    Da un punto di vista puramente medico era impossibile che il Maestro si muovesse agilmente con tutti quegli innesti metallici, il dolore doveva richiedere dosi estreme di morfina eppure lui non mostrava alcun segno o sintomo di uso di oppioidi. Semplicemente la sua esistenza era impossibile...a meno di tenere conto dei suoi insegnamenti sul reale potere delle emozioni e di come essere possano essere sfruttate a proprio vantaggio. Unendo i puntini, avevo compreso che i suoi movimenti e la sopportazione del dolore erano possibili solo se la sua determinazione veniva in qualche modo supportata, e ira od odio sembravano i candidati ideali. Ora che il mio corpo non avrebbe potuto muoversi per il Freddo, l'Odio lo avrebbe forzato, anche a rischio della mia stessa vita. Poiché la Fiamma dell'Odio ardeva intorno all'Evocatore e alle sue creature, rendendole brillanti come un faro verso il quale non potevo fare altro che muovermi. Il mio addestramento mi permetterà di sopravvivere a sufficienza, Primario-san. Ma la mia spada da sola non può annientarli...eppure...su di voi si sprecano le voci riguardo a incredibili capacità e potenzialità. Certo, da parte mia, ma al momento non ero pienamente consapevole delle possibili interpretazioni, forse Fudoh-san avrebbe pensato che era il Maestro a tessere le sue lodi. Unite il vostro potere al mio. La Mortificazione mi consente di annientare il chakra nemico e la Manipolazione della Natura di collegarvi il Freddo che mi scorre prepotente in corpo...ma sono certo che voi avete un modo...un modo che permetta alla mia spada di annientare l'esistenza stessa di quell'essere, di disperdere il vincolo di chakra che lo mantiene qui! Ancora una volta porsi la spada. Aiutatemi! E poi su Hideo. Hideo-san...se l'azione di poco prima ti fornisce un seppur minimo controllo...usalo per ostacolare la sua difesa!

    Accesa di una luce azzurra e gelida, la mia Katana era pronta a trasmettere i jutsu creati, mentre un alone simile a una stella aleggiava intorno all'elsa, riportando i Kanji per "freddo", "memoria", "odio", "mortificazione" e "chakra". Non ero certo che fosse stata la mia volontà, l'intervento di Fudoh-san o gli effetti del jutsu del Maestro, ma certamente ora quella spada aveva delle potenzialità che non avrei mai potuto nemmeno sognare [Nota]. Concordato con Hideo le sue azioni, mi sarei scagliato a perdifiato verso il pur vicino canide. ORA HIDEO! Gridai, prima di cercare di trapassare l'intera creatura, ardente d'odio e guidato da una volontà certa: Mortificare la sua stessa esistenza, il Ricordo che fosse mai esistita [Azione1]!

    E se non fossi stramazzato per lo sforzo, in caso di successo, avrei caricato il drago in maniera simile, magari chiedendo una spinta a Fudoh-san per sommare la sua incredibile capacità alle mie misere capacità fisiche, usandomi a mò di proiettile umano. In caso di insuccesso non mi sarei perso d'animo scegliendo piuttosto di colpire nuovamente, superando i miei limiti e impastando anche oltre le mie potenzialità, a rischio di paralizzare le braccia per un pò o ferirle in maniera irrimediabile!
  14. .
    Il Villaggio della Cascata
    Taki


    Il Villaggio della Cascata uscì pesantemente danneggiato dopo la guerra cremisi, con gran parte delle sue tecniche e arti segrete che vennero trasferite all'Alleanza divenuta poi Accademia. L'Onda Rossa proveniente da occidente invase Taki come seconda, dopo aver preso Iwa e costretto alla fuga i ninja locali, e la Cascata finì, dopo un feroce conflitto interno, per dividersi in due fazioni, una che fuggì unendosi all'embrionale Alleanza, e una che invece si schierò dalla parte dei Cremisi. Con la fine della Guerra Cremisi nell'anno 0000 le due fazioni tornarono a unirsi, ma nulla sarebbe più stato come un tempo, generando una fragilità organizzativa e burocratica che ha impedito a Taki di tornare ai fasti del passato, limitando le attività del villaggio a missioni di basso rango (massimo B, secondo la classificazione accademica) e ad azioni di difesa dei confini. Il risentimento della popolazione e dei ninja locali si posa sia sulla vergogna della sconfitta, per chi era unito ai Cremisi, sia sul senso di perdita per ciò che ha ceduto all'Accademia e mai riavuto indietro, per chi si era schierato contro di loro, dato che dopotutto Taki era terra di chi aveva perso, e doveva quindi pagare per le sue scelte.

    Allo stato attuale, il paese è ancora in balìa di uno scontro, anche se solo politico al momento, tra due distinte fazioni, e sebbene esista ufficialmente un singolo leader, questi ha spesso le mani legate dall'assenza di un consenso unanime. Discendenti di chi si è schierato coi Cremisi occupano le gerarchie ufficiali al servizio del Daimyo, mentre i discendenti di chi "tradì" Taki per l'Accademia, perlopiù giovani e idealisti, si sono riuniti sotto lo stendardo della Vera Taki, guidata dalla misteriosa Signora, che tra le sue fila sembra scoprire continuamente nuovi e spropositati talenti, con arti ninja mai viste prima. E mentre la forza di Taki cresce, con l'arrivo di sempre nuovi shinobi, quasi tutti con capacità insolite o francamente devianti dalla normalità, ma al contempo crescono il malcontento e i contrasti interni. L'unico vantaggio che la Guerra Cremisi ha portato è stato scoprire nuovamente le proprietà dell'Acqua degli Eroi, usata prima della guerra come metodo di potenziamento dagli shinobi di Taki anche se al costo di danni al fisico, ma durante la guerra le sue reali capacità sono state approfondite e sviscerate, sebbene i segreti del suo utilizzo appartengano solo alla fazione del Leader, con grande frustrazione della fazione della Signora.


    La Gerarchia ufficiale di Taki individua le seguenti figure:

    Mizuki Minamoto - Leader di Taki (hanno perso il diritto al titolo di Kage dopo la sconfitta nella Guerra Cremisi)
    Ninja anziano, di quasi sessant'anni, che militò tra i Cremisi durante la Guerra anche se solo al fine di salvare quanti più compagni d'arme e civili possibile. Eletto per quinto, dopo la fine della Guerra, nonostante le ombre del suo passato porta con orgoglio la certezza che una scelta diversa avrebbe causato più danno al territorio, come era successo a Iwa. Al suo servizio, immediatamente al di sotto quali luogotenenti e vice, oltre che candidati alla successione, ha i tre Yuusha (Eroi) di Taki. Esiste un quarto posto per gli Yuusha, vacante e ambito dalla Signora di Taki, che al momento il Leader sta cercando di osteggiare in ogni modo.
    Il leader ha buone doti diplomatiche, ma fa fatica a contrastare la ribellione dell'altra fazione e sta pian piano perdendo il polso della situazione.
    Discreto combattente, è un ottimo stratega e focalizza gran parte delle sue tecniche sul potenziare gli alleati più che agire in prima persona, ma sa usare efficacemente kunai e spiedi con attacchi complessi e concatenati, quasi generando creature mitologiche con le armi in volo.
    - Eremita (gufi) V, Manipolazione dell'Acqua IV (come la TS di Kiri, ma non può generare ghiaccio)
    - Taijutsu e competenze su armi da lancio.
    - Stratega, Esp Taijutsu, Combattente (Kunai&Spiedi), Sensitivo, Perfezionista (competenze su armi da lancio).
    - Accesso all'Acqua degli Eroi
    - Equip Leggendario: Borsa Inesauribile (genera costantemente armi da lancio e può potenziarle, in cambio di chakra)


    Yashamaru Chutetsu Yuusha di Taki

    Yashamaru-ss2019-artwork


    Ninja misterioso cresciuto dai Tengu e addestrato da Sojobo stesso nelle arti della spada, Yashamaru non ha cognome e non ne ha mai voluto uno, ma è fedele a Taki e al Leader con tutto sé stesso, anche se i modi burberi e i frequenti silenzi trasmettono una falsa impressione di neutralità. Guidato da un forte codice d'onore questo ninja ha come unico punto debole un amore smodato per i dolci, che tuttavia non interferisce con le sue attività Spesso usato per azioni di omicidio o come guardia del corpo, ha una spiccata avversione per il gruppo della Signora e nello specifico per Koma della Nebbia, il cavaliere blu, con il quale si scontrò diverse volte in gioventù, quando questi era un mercenario.
    Yashamaru ha elevate doti furtive ed è uno spadaccino provetto, mentre è carente sul fronte dei genjutsu e dei fuuinjutsu, ma pochi possono star dietro alla sua spada una volta in mischia.
    - Eremita (Tengu) V, Taglio dell'Aria IV
    - Taijutsu e Kenjutsu, alcuni Ninjutsu Fuuton, abile nei Cloni
    - Combattente (katana preferito, armatura), Assassino, Esp Ninjutsu, Perfezionista (stili di kenjutsu), evocatore (tengu)
    - Accesso all'Acqua degli Eroi
    - Equip Leggendario: Armatura di Sojobo (armatura vivente che gli consente di volare e generare folate di vento) Spada del Tengu Celeste (può potenziarsi coi fuuton e incrementare le capacità del Taglio dell'aria

    Suika Kuwabara Yuusha di Taki
    Donna di poco più di venti anni e molto avvenente, dal carattere mite e gentile, ma fortemente attaccata a Taki perchè entrambi i genitori hanno combattuto nella Guerra Cremisi...uno da una parte e uno dall'altra, gettando poi le armi dopo aver visto quanto fosse assurda la situazione. Dilaniata dal dualismo della sua nascita, cerca ogni occasione per mettersi in mostra e dimostrare, forse a sé stessa più che ad altri, che lei ha uno schieramento netto e deciso. Molto giovane e forse immatura per il ruolo, è stata eletta di fretta al posto dello Yuusha Goichi Tsuen che abbandonò il suo seggio senza chiare motivazioni, tutto per limitare l'ascesa della Signora e dei suoi Cavalieri.
    Suika è comunque una kunoichi completa dal punto di vista delle sue abilità, con una conoscenza dei Suiton e di tecniche che generino cascate che supera l'immaginabile, specie se applica l'Acqua degli Eroi, di cui è anche la guardiana designata al posto di Goichi, di cui ha preso il posto.
    - Manipolazione di Acqua e Ghiaccio IV, Rancore della Terra III
    - Ninjutsu Suiton con cui bombardare in ogni modo possibile, oltre a emissioni che creino armi e spade d'acqua da utilizzare
    - Esp Ninjutsu, Assassino, Avventuriero, Esploratore, Eliminatore
    - Accesso all'Acqua degli Eroi
    - Equip Leggendario: Nessuno

    Ojiji Kakuzu - Yuusha di Taki
    Uomo anziano di quasi novantacinque anni, che nonostante il corpo cadente dimostra ancora capacità fisiche superiori a quelle di un giovane nel fiore degli anni. Cammina col bastone e spesso parla come se fosse demente, ma solo per nascondere la sua mente ancora più acuta del suo ingannevole corpo. Era il Leader ai tempi dei Cremisi e prese lui la decisione di unirsi all'Onda Rossa, dopo aver tentato invano di contenerli ai confini per più di due mesi. Secondo alcune chiacchiere, pur unitosi al nemico ha attivamente agito per sabotarli, di nascosto, ma non ci sono prove e lui stesso, nei momenti in cui non finge demenza, a definirsi un peccatore. Rimane come Yuusha per evitare di avere due seggi liberi, e limitare così le opzioni della Signora di Taki, che vede con estremo sospetto (il posto che ha occupato è rimasto vacante dopo la morte del precedente Yuusha, e sospetta che la Signora e i suoi Cavalieri siano responsabili).
    Ojiji possiede l'originale tecnica di Taki che apprese direttamente da Kakuzu in gioventù, e contemporaneamente ha una grande esperienza nel corpo a corpo, nei genjutsu e nelle trappole, aiutandosi con i ragni che evoca ormai da moltissimi anni.
    - Rancore della Terra V, Corpo Liquido IV
    - Derivate e tecniche per intrappolare e causare status che limitino il movimento
    - Evocatore (Ragni), Avventuriero, Esp Ninjutsu, Esp Genjutsu, Assassino
    - Accesso all'Acqua degli Eroi
    - Equip Leggendario: I Cinque Anelli. Indossati come bracciali, cavigliere e come collana. (Ognuna di essere incrementa la potenza di un elemento, sono cinque equipaggiamenti distinti). Possiede inoltre il Crine di Pangu, il leggendario pennello dello Scriba del Mondo (può disegnare trappole, rendendole reali, di fatto evocandole o spostandole, potenziate e più rapide)


    A parte loro, altri 4 Chunin e 4 Jonin hanno accesso all'Acqua degli Eroi
    _______


    La fazione della Vera Taki è invece guidata dalla misteriosa Signora di Taki e dai suoi Cavalieri, che porta risorse, ninja abili e strategie moderne alla Cascata per cercare di risollevarla, abbandonando le tradizioni, ovviamente con lo scopo di diventare Leader a sua volta, o almeno questo è ciò che traspare ai suoi avversari. Ostacolata da chi è al potere, ha comunque abbastanza influenza da non poter essere messa a tacere. Nessuno dei suoi sottoposti ha accesso all'Acqua degli Eroi, motivo per cui ambiscono tutti a una delle posizioni come Yuusha. La Signora non ha capacità combattive ma sembra che in qualche modo possa aumentare le capacità dei suoi sottoposti, ma nessuno ha capito come, dato che tutti hanno una fedeltà cieca nei suoi confronti (e nessuno che abbia parlato è sopravvissuto per raccontarlo...torturatori inclusi). La Signora ha come sottoposti i 4 Cavalieri, ninja più abili e potenti, oltre a una serie di sottoposti con vari gradi di potenza...ma quasi tutti sembrano capaci di usare alcune abilità ninja come per magia e non come se ci si fossero addestrati. Inoltre un gruppo di uomini dalle usanze tribali e con aspetto a tratti scimmiesco si è da poco alleato alla Signora.

    Cavaliere Blu: Koma della Nebbia
    Più fedele tra i servitori della Signora, oltre che suo rumoreggiato amante, Koma è un ninja che ama vestire di azzurro e ha lunghi capelli neri lasciati spesso poco pettinati. Dopo una lunga carriera da mercenario si era ritirato dalla scena in un monastero dove la ha conosciuta e rapita, seguendo poi i suoi piani di conquista.
    Spadaccino di notevole talento, è un maestro del Velo di Nebbia e di ogni sua applicazione, anche offensiva e ben oltre ciò che uno potrebbe aspettarsi
    - Specchio della Nebbia (Personale, nessuno ha capito bene cosa faccia ma lo rende intangibile) V, Lama grigia dei Kakita V
    - Derivate e tecniche sulla nebbia, diverse personali, Kenjutsu, due suiton
    - Combattente (Katana preferito, spiedi), Avventuriero, Assassino, Esp Ninjutsu, Esp Taijutsu
    - Il suo Dono degli Dei gli concede di rigenerare ogni ferita, anche letale, assorbendo nebbia nel corpo, al prezzo della Vitalità e del Chakra (competenza sgrava da QM)
    - Equip Leggendario: Nebbia Affilata (una Katana che si potenzia in presenza di nebbia, e permette mentre impugnata di impastare nei jutsu di nebbia per potenziarne vari aspetti)

    Cavaliere Giallo: Benimaru Nikaido
    Profondamente grato alla Signora per averlo salvato dopo una rovinosa perdita di tutto ciò che aveva per mano di alcuni Samurai del Ferro, si professa il primo Cavaliere della Signora e ha una forte invidia per Koma, ma non farebbe mai nulla per danneggiare la sua fazione o tradire, dato che la Signora è il suo primo e più importante tesoro. Dal carattere arrogante e spesso spocchioso, ha ottenuto una delle sette spade di Kiri.
    In battaglia usa Raiton con estrema abilità e può elettrificare l'aria intorno a sè per danneggiare e rallentare i nemici, oltre a incrementare i movimenti accelerati garantiti dall'altro potere, rubato a un ninja di Oto.
    - Dominio dell'Elettricità V (personale, emette un campo elettrico con vari malus ad area a tutti), Corpo Elettrico IV
    - Raiton, qualche taijutsu con spada, ma fondamentalmente Raiton di ogni genere e forma. Ha competenze che aumentano le sue capacità se il nemico è affetto da Status o DnT di origine elettrica
    - Combattente (Nuibari), Esploratore, Avventuriero, Esp Ninjutsu, Stratega
    - Il suo Dono degli Dei è la TS personale
    - Equip Leggendario: Nuibari (Ago, una delle Sette Spade di Kiri)

    Cavaliere Nero: Fuun Koikuro
    Arrivato alla Signora per vie trraverse, questo giovane non ha un buon addestramento da ninja, qualificandosi a malapena come chunin ma con scarso talento. Inoltre è ingenuo, gentile e tendenzialmente incapace di far qualcosa di veramente brutto, ma se la Signora glielo chiedesse, comunque si impegnerebbe. Tuttavia, leggenda vuole che sia impossibile sconfiggere il Cavaliere Nero, dato che possiede una fortuna che supera il sovrannaturale e ricade nel divino. Qualunque attacco contro di lui per un motivo o per un altro viene mitigato o annullato da eventi fortuiti, e al contrario le sue azioni portano irrimediabilmente alla sua vittoria. Se non altro, lui raramente ha interesse nel far male ad altri. Il suo dono in realtà lo ha condotto dalla Signora, ma lo possedeva da prima...dopo una vita gravata da una sfortuna senza limiti, dopo un certo evento che tiene gelosamente nascosto tutto è cambiato.
    - Nessuna TS. E' chunin Blu, ha alcune tecniche molto semplici di taijutsu e qualche banale ninjutsu, ma è anche ninja medico.
    - Il suo Dono degli Dei è la sua Fortuna Assoluta, che gli rende impossibile perdere.
    - Equip Leggendario: Non ne ha bisogno.

    Cavaliere Rosso: Endo Watanabe
    Un tempo semplice e maltrattato aiutante di un archeologo nella cittadina di Tsuya, dopo un certo evento iniziò improvvisamente a saper sputare fiamme e controllarle, quasi distruggendo anni di studio del suo datore di lavoro. Impazzito a causa dell'improvviso potere è scappato, ma la Signora lo ha trovato e aiutato a ragionare e reindirizzare i suoi doni, sebbene persista nella sua mente crepata un potente desiderio di vedere tutto bruciare.
    - Controllo delle Fiamme V (personale, una sorta di mix tra vampe e controllo dell'acqua), Yoton IV
    - Numerosi Katon, quasi tutti che prediligono il raggio ampio ed esteso più che la potenza, mentre enfatizzano sui DnT e sul danno agli oggetti, completa con Fuuin di potenziamento e con Genjutsu che mimano le fiamme o aumentano i danni da fuoco (anche se illusori)
    - Esp Ninjutsu, Esp genjutsu, Esp fuuinjutsu, Medico, Eliminatore
    - Il suo Dono degli Dei è la TS personale
    - Equip Leggendario: Otre del Dio degli Inferi (un vaso capace utilizzabile come oggetto contundente, che può assorbire fiamme di ogni genere, sigillandole e convertendole in chakra per l'utilizzatore)


    I Kijin, alleati della Signora, hanno una gerarchia chiara. Esiste un Re, due Principi (Kuren il Rosso e Aoki la Blu), i 4 Guardiani dei totem delle stagioni (Estate aumenta la potenza degli alleati, Primavera rigenera gli alleati, Inverno rallenta e indebolisce i nemici, Autunno danneggia i nemici) che possono supportare e potenziare i Principi, se presenti. Possiedono la misteriosa arte del Controllo del Ki e possono mutare in gigantesche scimmie. La loro natura tribale fa sì che vivano appena fuori dal villaggio con regole proprie, ma sono stati accolti a tutti gli effetti da Taki, con il benestare della Signora e del Daimyo, anche se mal sopportati dal Leader. Il Re si dichiara alleato del Leader ma non accetterebbe mai di essere un sottoposto, e sembra che una suo misteriosa attendente di nome See-ah non sia un Kijin ma una straniera, e si occupi di mediare i rapporti con la Signora, con Taki, e con chissà chi altri.

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    Acqua degli Eroi
    Per moltissimi anni l'Acqua degli Eroi è stata appannaggio del Leader e dei suoi diretti discendenti. Una volta assunta e attivata con un jutsu rituale incrementava esponenzialmente la riserva di chakra e permetteva di usarne maggiori quantità nelle azioni e nelle tecniche per ottenere effetti superiori, al costo di una progressiva riduzione della durata della vita, sebbene pochi arrivassero ad abusarne. Durante la Guerra dei Cremisi tuttavia, per disperazione l'uso dell'Acqua venne concesso a una grande quantità di shinobi, permettendo di tenere in scacco per due mesi l'Onda Rossa, ma con un terribile prezzo...fortunatamente l'accesso alla Fonte segreta che contiene l'acqua venne sigillato prima che Taki si arrendesse, e quella risorsa rimase indisponibile agli invasori, ma un piccolo gruppo di coloro che si unirono all'Alleanza possedeva la chiave per recuperarla e una piccola quantità di acqua. Gli esuli, ritiratisi a Kiri con la maggior parte delle forze Alleate, non avrebbero mai potuto immaginare che gli sciamani di Azumaido conoscessero un modo per risvegliare il vero potenziale dell'Acqua degli Eroi. Essa infatti non è un mero stimolatore del chakra al prezzo della forza vitale, ma è in realtà un potente medium sciamanico per entrare in contatto con gli spiriti dei propri antenati, manifestandoli nella realtà con cambiamenti sia fisici che a livello di statistiche o conoscenze. Senza un corretto addestramento, essa è solo un tonico portentoso, ma con le giuste tecniche sciamaniche permette di usare i poteri degli antenati e sommare la loro forza alla propria. Questo segreto, usato da Taki durante le fasi della Rivincita, permise una volta riconquistata la terra di aprire il sigillo e diffondere la nuova conoscenza sul modo giusto per usare l'Acqua degli Eroi, ma il dissesto interno non ha permesso, nonostante le mirabolanti proprietà dell'acqua, una rinascita adeguata della Cascata.
  15. .

    A Spasso nel Tengu

    11

    Eleventh Hour

    Youshi e Kotaro
    Be, nipote, l'attuale Kage è Konohamaru Sarutobi, naturalmente, mentre Naruto Uzumaki è il precedente, tornato dopo che era stato dato per morto. Sta elaborando una strategia per rovesciare le sorti della guerra però io stesso non saprei dirti i dettagli. Avrebbe ammesso Kotaro. Anche se sono una brava spia credono che sia un chiacchierone! <3 Crudeli, non trovi? Scherzò, con quel modo di fare effeminato con cui celava i suoi veri pensieri. Fu comunque incredibilmente compiaciuto del venir chiamato "zio", tanto che iniziò a saltellare come una ragazzina sovreccitata e fu molto più affettuoso verso Youshi, al limite del fastidioso, ma non per questo la sua esibizione con la copia di Nuibari fu in qualche modo scalfita: quell'uomo era un genio della spada e un combattente sopraffino, al pari se non superiore a Kensei stesso. Uh? Si, era nelle zone di Taki, vicino al Paese del Ferro, perchè? Parliamo di un sacco di tempo fa.

    Fudoh e Tenma
    Antichi patti, e regole, e cerimoniali. Gli anziani tra noi sono molto attenti a queste cose, ma in linea di massima ci sono buoni rapporti tra le creature dotate di chakra e intelligenza. Certo, noi draghi siamo esseri divini e superiori, ma siamo generosi con le creature inferiori. Aggiunse senza celare un pò di arroganza, ottenendo un apatico scappellotto da parte di Tenma che lo costrinse a più miti consigli. Ehm...intendevo dire che abbiamo molti amici. Comunque...personalmente non so molto delle tartarughe, ma secondo quello che mi raccontano, furono le Tartarughe a costruire i nostri Fari. E il loro leader aveva un legame molto speciale con Ryujin, il progenitore di tutti noi draghi! Spiegò, incuriosendo anche Tenma, che non conosceva tutto della cultura del suo compagno. E le lucertole? Chiese il primario. Quelli erano nostri servitori nei Fari. Originariamente erano loro a essere legati agli elementi, per questo i fari hanno le decorazioni elementali, mentre noi eravamo uniti a tutti gli elementi contemporaneamente. Erano servitori fedeli, ma poi quando i clan dei draghi si separarono, le lucertole ci abbandonarono, seguendo le loro inclinazioni. O così mi ricordo, ero molto piccolo al tempo. Quanto all'ultima stirpe, furbescamente infilata da Fudoh nella conversazione, Toppu si sarebbe mostrato sorpreso. Nemmeno credevo esistessero umani che ricordano i Pastori delle Montagne. Sono persino più antichi di Ryujin, ed erano suoi alleati prima che raggiungesse il potere divino. Ma non sono a Iwa, o meglio, dovrebbero essere ovunque, non solo a Iwa, però non sento parlare di loro da tantissimo, e nemmeno li ho mai visti. Toppu non poteva sapere che erano stati catturati tutti e che negli ultimi tremila anni erano stati imprigionati sotto la Roccia degli Spiriti, pronti per essere usati come componenti o parti di ricambio da folli guerrieri morti da millenni, almeno fino a quando il Mikawa non li aveva liberati.

    Fudoh, Tenma e Apachai
    Il bestione si fece meditabondo, ed era evidente che il ragionamento era per lui uno sforzo non indifferente. L'ultimo sogno, dici? Uhmmmm... Rimase con quell'espressione qualche istante in più di quello che sarebbe servito a una persona normale prima di rispondere. Stavo attaccando una specie di magazzino di una cosa chiamata Cuori per recuperare dei cadaveri in buono stato, non so perchè, ma quando il guardiano combatteva io gli parlavo come se fossi Byakuei-kun, e sembravo un sacco intelligente, come lui. E dicevo "mi servono per rispettare un patto, e così potrò dedicarmi alla cara Uragiri senza che Aji Tae mi tempesti di richieste" Questo mi ricordo. Spiegò, con aria soddisfatta per la buona memoria. Poi una luce verde ed ero davanti a Byakuei-kun, vedevo in bianco e nero e lui sembrava molto sorpreso di vedermi perchè mi aveva appena mandato a fare la spesa. Gli ho detto che vedevo in bianco e nero e lui ha detto che è normale di questi tempi, e poi sono uscito di nuovo a fare la spesa, mentre lui diceva che doveva pensarci. Lui pensa sempre un sacco. Sarà stato tre ore fa. E poi mi ha detto mentalmente di fare la guardia già che c'ero, e di evitare di incontrare me stesso perchè poteva creare confusione...quindi ho evitato accuratamente tutti gli specchi! Concluse annuendo con fare molto sicuro e deciso.

    Youshi, Fudoh e la Riunione
    Hana aveva incassato le parole del Tokugawa mantenendo un sorriso enigmatico sotto la frangia che celava gli occhi, limitandosi ad attendere gli sviluppi successivi che, con l'arrivo di Fudoh e Tenma, cambiarono molti equilibri, specie per l'incredibile ostilità del medico otese verso la donna, così distante dal suo solito modo di fare pacato...sicuramente per via dell'influenza di Toppu, assai più emotivo della sua controparte umana. Dunque ci siamo conosciuti bene nel futuro? Molto interessante, interessante davvero. Avrebbe commentato Byakuei, apparentemente impervio al disprezzo di Fudoh che anzi affrontava con noncuranza, come se non lo riguardasse direttamente. Fudoh si sarebbe poi rivolto ad Hana, che a fronte delle sue accuse avrebbe fatto spallucce. Il metodo di comunicazione standard non funzionava, ma la Speranza di Hayate è la mia Maestra diretta, ho altri modi per contattarla, modi che avrebbero funzionato...ma lei qui semplicemente non esiste. Né esistono le società di copertura che già usava in questo periodo. Una volta contattata la Vera Nebbia di Sangue, potevo ingannarli o dire la verità, ma contro un maestro dell'inganno come Byakuei la verità è l'arma migliore. E potevo provare ciò che dicevo, riferendo di informazioni top secret su questo periodo storico. Hayate era in fondo un culto dedito alla raccolta di informazioni. Queste parole un pò mi feriscono, ma dopotutto sono vere. E come ha scoperto poi mio fratello...noi non siamo nemmeno quelli veri. Avrebbe sbuffato, anche se sarebbe stato poi Youshi in privato a dare un senso a quelle parole.

    Intanto Fudoh ne aveva per tutti, ottenendo un occhiolino malizioso da Kotaro e uno sguardo ebete e disperso da Apachai, andando poi nuovamente a infierire su Byakuei. Non mi interessa più diventare il miglior Mizukage di sempre e ottemperare alle profezie, se questa non è nemmeno kiri e io non sono nemmeno il vero Byakuei. Ma voi viaggiatori nel tempo siete parecchio interessanti e chiunque vi abbia messo sul palcoscenico mi incuriosisce. Confessò, incassando con un lieve tremito della palpebra le varie invettive del primario della Nebbia. Sembra che io ti abbia fatto cose realmente orribili, amico Fudoh. Ma puoi stare tranquillo, io sono innocente...a conti fatti non ho ancora fatto nessuna di quelle cose, e mai le farò. Quindi perché tanto astio e minacce? Io non sono la stessa persona. Avrebbe detto in una sorta di captatio benevolentiae, facendo spallucce. Mi limito a prestare aiuto, tutto qui. Alla fine, convinto dell'ostilità tra Fudoh e Hana, anche Tenma acconsentì a collaborare, consapevole che il Primario gli avrebbe dato manforte qualora avessero dovuto rivoltarsi contro di loro. Toppu naturalmente avrebbe guardato in cagnesco la donna, ringhiando per tutto il tempo, pronto ad azzannarla alla gola, ma non sembrava che a lei importasse. Verso la prigione, Apachai sembrò molto contento di venire scelto per il team "attivo", mentre Tenma annuiva, cogliendo il messaggio tra le righe: tenere d'occhio il nanetto, oltre che il circondario.

    Il Falco e il Piccione
    Gli artigli del falco calarono sulla preda squartandole i visceri, ma l'evocazione non era soddisfatta: sapeva che quello non era un piccione normale e quindi in qualche modo, con i buffi movimenti delle ali di poco prima, si era tolto di mezzo, la cosa incredibile era quanto fosse stato abile a ignorare completamente la furtività quasi assoluta del rapace. Ma quello che Raizen non sapeva era che il falco aveva una vista oltremodo eccellente e notò immediatamente la presenza di un piccione sul terreno là dove prima non ce ne erano [Nota], gettandosi nuovamente in picchiata, furtivo [Azione 1]

    Un Kage in Galera
    Dopo aver salutato Osamu e la sua espressione tronfia, Raizen e gli altri vennero condotti in prigione mentre Maya emetteva piccoli gridolini assolutamente fraintendibile a ogni movimento o sfioramento da parte degli Anbu di guardia, e ovviamente se ripresa al riguardo avrebbe soltanto riso maliziosamente, continuando a fare ciò che le piaceva. Lasciati soli nella stanza, senza nemmeno una guardia appostata, avrebbero avuto la loro conversazione con il povero Liu Bei vittima del jutsu di Orochimaru, scampato al controllo mentale del misterioso Osamu. Da quanto combatto...beh...in realtà se si parla di veri combattimenti e non simulazioni o addestramenti...poco più di un anno e mezzo. C'è stata qualche avventura con Pangu e gli altri, non sempre tutti assieme, ma di solito sto nelle retrovie e supporto i combattenti. Ammise, un pò imbarazzato per la sua inesperienza. Quanto a maledizioni basate sul tempo...non saprei. Forse potrei sospenderla per un pò, o bloccarla dopo uno studio approfondito, dipende da cosa comporta. Maya intanto finse di essere risentita per il rifiuto, ma sapeva che era tutto un gioco, lei non dava troppo peso a certe cose, a parte quando arrivavano da persone come Febh Yakushi.

    Comunque si sarebbe avvicinata all'Hokage, civettuola, posando un dito sul suo petto, al solo fine di ammonirlo. E' buffo come tu continui a parlare dandomi ordini. Io non sono una tua sottoposta. Sono qui con te perché mi va. Se vuoi che ti aiuti, devi trattarmi come un'alleata, non qualcuno a cui puoi dare incarichi e ordini. Io sono qualcuno a cui chiedere perfavore. In caso contrario dovrai pagarmi. Concluse con tono maggiormente tagliente. Non puoi impedirmi alcunché, se voglio studiare quel sigillo e il soldatino è d'accordo, tu dovrai stare zitto. Ma capisco sia una cosa che non ti va giù...non avere il controllo. Un peccato. Si passò la lingua sulle labbra. Ti assicuro che ogni tanto perdere il controllo è molto divertente. Quanto a Liu Bei, non era riuscito a individuare nulla su cosa aveva provocato quella situazione, e certo non ci sarebbe riuscito dalla galera.

    Dopo il lungo discorso di Orochimaru, il Kokage avrebbe parlato per bocca del Guardiano del Vuoto. No, mi spiace. Non una volta che è dentro un corpo. Forse mentiva, ma se lo volevano come alleato, gli sarebbe dovuto andar bene. Maya invece avrebbe replicato con un sorriso sibillino. Non è che non mi importi, è che ho sempre le mie contromisure. Credo di poter elaborare un Fuuinjutsu sufficientemente potente da riportarmi a casa, con abbastanza tempo e risorse, ma la situazione è talmente assurda che voglio provare a guadagnarci qualcosa, come la posizione delle riserve auree di Kiri. Il mio piano era scoprirle e studiare i sistemi di sicurezza, e poi ingaggiare qualcuno per rubarle una volta tornata nel mio tempo. Confessò, la ladra onesta, prima di aggiungere. E sono tranquilla perché come ho detto molti miei fuuinjutsu non funzionano. Quelli che possono garantire la mia sopravvivenza però lo fanno. E concluse con un occhiolino. Quanto a un erede del Vuoto a Konoha, grazie dell'informazione sulla sua esistenza. Fece un mezzo inchino. Ora posso cercarlo senza dover passare necessariamente da te, no? E si, hai esattamente individuato la mia bandiera. E sto DIVINAMENTE. Concluse senza un singolo tremito nella voce o nello sguardo, era assolutamente in pace con sé stessa e con quel modo di vivere. E poi, chi ti dice che non abbia già un erede? O forse volevi candidarti come padre?

    Intanto Q avrebbe ascoltato le parole di Raizen, annuendo, anche se non potevano vederlo. Quella che hai dato, Raizen, è semplicemente la definizione di un Nemico. Ed è questo che siamo. Non per questo deve mancare il rispetto tra noi. Anche ciò che fate voi è per me sbagliato, ma non è con le parole che risolveremo la cosa. Tagliò corto, avrebbero potuto restare su quell'argomento per ore, conoscendo l'Hokage. Per fortuna le informazioni su Naruto e sul piano di sacrificare i Bijuu come forma di esplosione puntarono l'interesse del Kage in tutt'altra direzione, ovviamente critica verso le scelte dell'Alleanza per le conseguenze di un possibile gesto. Orochimaru non perse tempo a spiegare come non sapessero realmente da dove venissero i Cremisi o come avessero fatto ad accumulare un simile potenziale bellico senza essere stati scoperti prima, non avrebbe cambiato la situazione alla mano, ma dai suoi occhi (ossia quelli di Liu Bei sotto il suo controllo) traspariva ancora la sensazione di "tu non stai vivendo la disperazione, come puoi capire?". Tutti gli esperti di Fuuinjutsu sono all'opera per mascherare il chakra del precedente Hokage. Spiegò. E sappiamo esattamente come e dove colpire: nel momento in cui i Cremisi occuperanno il porto principale dei territori del Fulmine per salpare contro di noi. Noi Kage andremo in prima linea per attirare il Veterano, e Naruto annienterà tutti. Estremi rimedi, semplicemente. E nessuna alternativa.

    Il piano successivo vide Maya coinvolta per un tentativo di risigillare le Armi di Iwa, che lei accolse con un sorriso entusiasta. Ma naturalmente, Raizen caro. Hai due mesi di tempo e i materiali pregiati necessari? Chiese sarcastica. Posto che riesca al primo tentativo, naturalmente. E ovviamente il mio compenso. Concluse alzando gli occhi al cielo, forse con grandi sacrifici avrebbe potuto approntare qualcosa di breve durata, che contenesse l'Arma per tre giorni al massimo, ma non ne era sicura al 100%. Dici di usare il Vuoto Temporale? Potrebbe funzionare...per un pò. Ma il Tengu ha chakra infinito, prima o poi sfonderebbe il blocco con pura potenza, non è una soluzione, o la avrebbero usata invece che sigillarlo...qualunque cosa sia successa alla fine della Guerra...di cui NON voglio sapere niente, ricordalo! Anche se ovviamente con il chakra di tutti i Bijuu le cose potevano essere diverse. Non so quanto potranno poi recuperare i Cercoteri...per quanto ne so potrebbero anche impiegare secoli a riformarsi. Ma al momento non avevano altri piani, e poi Orochimaru prese il controllo. Questo implica che dovrai battere Osamu, non credo ti lascerà libero accesso a Naruto, anche se riuscissi a liberare il mio corpo e quello di Mei.

    Stavano ancora valutando i dettagli quando l'arrivo del team per l'evasione di Q li interruppe.

    Il team riunito e il Kage in prigione
    Un pò maleducato questo vostro amico, non trovate? <3 Di solito da dietro una cella si dovrebbe dire "oh, meno male che siete qui, per favore aiutatemi" e non "tu fai questo, tu fai quest'altro". Avrebbe detto Kotaro, scimmiottando una damigella in pericolo per la prima frase e un rude militare per la seconda. Tut-tut, non è affatto gentile fare così. Affatto. E mentre Fudoh e Youshi commentavano qualcosa sulla stessa falsariga, l'Hokage se non altro ebbe la buona creanza di contestualizzare quanto stava accadendo. Uhm...quindi questo fantomatico Osamu sarebbe un traditore, e anche Hagoromo? Ma contro i Cremisi Hagoromo ha perso un figlio e due nipoti, la cosa è poco credibile. Ma sarebbe stato Orochimaru stesso, parlando tramite un irritato Liu Bei, a dare credito alle parole di Raizen. Cielo, che grande problema! <3 Ma se questo Osamu è il leader Cremisi...e nemmeno Naruto lo ha sconfitto, andare contro di lui potrebbe essere...problematico, no? Servirà un piano qualora lo incontrassimo. Concluse con tono nettamente più serio. Esattamente come dicevo anche io. Replicò Orochimaru, mentre continuavano le discussioni. Penso di poter trafugare la chiave con relativa facilità...ma come mai non ci sono guardie qui? Dovrebbero, se l'accusa è realmente grave come racconti. Forse quel mondo si piegava sempre per facilitare i viaggiatori, o magari era un piano preciso del Veterano? Quanto alle sbarre, suppongo che ci sia un qualche allarme qualora venisse lesa l'integrità della struttura, dopotutto qui si mettono i prigionieri di guerra. Si, potrebbe esserci un sistema di allarme collegato. Avrebbe detto Maya, osservando la struttura e poi rivolgendosi ai presenti. Ma comunque, tu hai stile, Kotaro-kun. Il ragazzino con la benda invece sembra così misterioso e interessante, e pericoloso...mentre tu mi guardi come se avessi vinto la lotteria, ragazzino spettinato. Sorrise, seducente. E posso assicurarti che molti mi guardano così. E concluse facendogli l'occhiolino, con Liu Bei di nuovo in controllo che era evidentemente a disagio. Ciao, io sono Apachai. Intanto disse il tontolone della Vera Nebbia di Sangue.

    Esatto, carino, sono l'esperta di Fuuinjutsu di Iwa. La migliore nel mio campo e... Alla menzione di Febh Yakushi lei arricciò le labbra e il naso come se avesse appena visto una cosa disgustosa. Ah...lo Yakushi. Sei un suo allievo? Allora avrai la stessa sensibilità da blocco di marmo...si dice in giro che anche Raizen qui sia un suo allievo e questo spiega la sua scarsa allegria. La menzione del ninja di Oto aveva decisamente sfreddato i bollenti spiriti della kunoichi. E come mai volevi incontrarmi? Anche tu volevi darmi della racchia? Chi è questo Febh Yakushi? Avrebbe chiesto Liu Bei, che ovviamente non sapeva niente di niente dei tempi moderni, ovviamente con Orochimaru in ascolto, visto che Kabuto era un suo fidato luogotenente. Io posso fermare l'allarme, penso. Ma dovete aprire le sbarre. Kotaro intanto avrebbe accettato di buon grado la proposta e le armi da parte di Fudoh. Grazie Fudoh-kun! <3 Uniremo i vari piani, anche di questo signor Raizen. Aggiunse con tono birichino, prima di rendere entrambe le braccia nere come ombre, e le spade con loro. Fudoh-kun...interessante questa cosa. Me ne dovrai parlare in seguito. Ma ovviamente il Dono non era visibile e nessuno dei presenti avrebbe potuto capire, o forse avrebbe attribuito quelle parole alla spada ricevuta dal Primario. Lanciò una piccola bomba luminosa dentro la cella, intimando a tutti di chiudere gli occhi e poi al momento del lampo disse: E via! Con un taglio netto aggredì non le sbarre ma le loro ombre, esterne al sigillo, e senza colpo ferire l'acciaio venne tagliato a sua volta, cadendo a terra con un rimbombo. Non è scattato. Avrebbe detto Maya che come primissima cosa aveva cercato, con un Fuuinjutsu comparso sul dorso della mano, di interagire con quello che li imprigionava, ora rotto con la scomparsa delle sbarre. Non è partito...non capisco se sia stato manomesso...non mi piace. Che qualcuno si aspettasse l'evasione? Comunque anche Q era libero, e uscì dalla sua cella con Dageki, un drago identico a Toppu, che lo seguiva avvolto in più spire intorno al corpo.

    Con mesta eleganza, Q si sarebbe fatto avanti, inchinandosi davanti ai presenti. Vi ringrazio per avermi liberato, io sono Q, di Kumo. Lui invece è Dageki. Avrebbe detto sfiorando la testa del drago, che sembrava parecchio stanco e provato. Comunicare col suo gemello nonostante la barriera di chakra lo ha sfinito, perdonatelo se al momento non riesce a parlare, ma siamo entrambi al vostro servizio, alleati per uno scopo comune. Spiegò, mentre Maya, forse per riprendersi, lo squadrava da testa a piedi per un tempo assai più lungo di quello che si potrebbe considerare educato. Kumo ora è nostra nemica, e sarai un nemico anche nel futuro. Ma in questo momento siamo alleati. Sappi che non tollererò un tradimento. Viviamo davvero in tempi strani, Orochimaru-sama, tempi stranissimi! <3

    [...]

    Team Naruto
    Muovetevi con attenzione...certo che questo corpo è proprio impacciato, ha la furtività di un bue! Si lamentava Orochimaru mentre cercava di far muovere Liu Bei come se avesse un corpo sinuoso lungo i corridoi sotterranei dell'Amministrazione. La presenza del Kokage era necessaria o non avrebbero mai raggiunto Naruto, ovviamente, mentre Q li seguiva. Non sono un sicario! Io sono uno stratega e un condottiero! Replicava Liu Bei contro sé stesso, mentre Apachai li seguiva con aria allegra. Mi piacciono le missioni dove si deve fare piano piano. Questo Naruto sta giocando a nascondino? A voi non crea fastidio vedere tutto senza colori? Ho provato a guardare un libro per bambini e non ci ho capito niente! Intanto grazie alla guida di Orochimaru che indicava quali mattonelle non calpestare e in quali aree passare per evitare le telecamere a circuito chiuso, il gruppo avrebbe agevolmente raggiunto i livelli più bassi sotto l'Amministrazione, senza trovare nessuna guardia, cosa che tuttavia non piaceva affatto al Kokage. Non ha senso, mi aspettavo almeno due pattuglie da circuire...ma niente. Poi sbiancò, nella pelle di Liu Bei. A meno che Hagemono non le abbia fatte spostare! Acceleriamo!

    Sempre evitando le trappole, ma senza preoccuparsi del baccano legato agli spostamenti, il gruppo avrebbe accelerato il passo fino a superare una porta blindata che era stata aperta (mentre secondo Orochimaru doveva essere chiusa) trovandosi davanti a una stanza dalle pareti metalliche letteralmente inondate di Fuuinjutsu che bloccavano ogni capacità Sensitiva, mentre nel centro una sfera di vetro conteneva una sagoma vagamente umanoide che bruciava costantemente una quantità di chakra tale da essere quasi irriconoscibile in quel suo grido silenzioso che veniva ovattato dalle pareti trasparenti. Deciso a trasformare sé stesso in una fornace di chakra vivente, Naruto era irriconoscibile, forse al limite della follia, ma se la sua concentrazione fosse stata interrotta anche solo per un secondo rischiava di esplodere portando metà Kiri con sé!

    E davanti a quella sfera, a braccia conserte e nel mezzo di una profonda riflessione, Osamu osservava il suo precedente avversario, creduto sconfitto, bruciare per diventare ciò che più detestava: un'arma. Questo non è capitato nel passato. Ci sono troppe divergenze...quel Raizen in primis. Poi avrebbe dato segno di aver udito il gruppo avvicinarsi. Ah, eccovi. Ho fatto spostare tutte le guardie per venire qui indisturbato e ammirare il mio avversario...che pessima fine. Ma immaginavo sareste evasi in un modo o nell'altro, senza controlli. Ora che mi avete costretto a scoprire le carte mi chiedo...perché dovrei lasciarvi vivi? Ormai la mia controparte avrà realizzato che io sono qui e non lo gradirà affatto, la mia presenza è un'anomalia per il nostro piano. Contavo di aiutarlo di nascosto ma ora finiremo per scontrarci, quantomeno verbalmente. Quindi...voi chi siete?

    Team Tsuchikage
    Q li seguiva con Dageki che sonnecchiava arrotolato intorno al suo corpo. Ho sentito spesso parlare di Naruto Uzumaki, era molto rispettato dalle nostre genti. Fu dopo la sua sconfitta che gran parte di Kumo si arrese all'Onda Rossa. mentre dello Tsuchikage che stiamo andando a trovare ho sentito solo parlar male. Maya sorrideva. Oh, è solo un pò paranoico. Ed esagerato. Ma è un pagatore puntuale e sa come tenere interessata una signora. Ridacchiò lei, mentre Hana, riunitasi al gruppo, aveva scambiato con l'esperta di Fuuinjutsu uno sguardo enigmatico. Si conoscevano, ma nessuna delle due voleva parlare della cosa. E come pensate di arrivare al porto se quello parte fra poco, da quel che hanno detto? Il porto distava almeno venti minuti a piedi, anche andando di buona lena, e loro dovevano essere là in meno di dieci. Maya sarebbe stata forse disposta ad aiutare con un Fuuinjutsu che accelerasse i loro spostamenti del 50%, ma avrebbe chiesto un pagamento differito, a detta sua.

    SE fossero arrivati per tempo, con o senza l'aiuto di Maya, avrebbero individuato una nave pronta a salpare, mentre davanti alla passerella, in piedi, li attendeva lo Tsuchikage vicino a due ninja dall'aria familiare: uno era Obi Kamizuru, conosciuto ore prima, mentre l'altro era uno del trio dell'Artiglio che aveva intercettato Fudoh e Kyuryu. Sembravano in vigile attesa, assieme al Kage, come se fossero ai suoi ordini. Alla buon'ora! Avrebbe commentato. Dove è l'Hokage? Tu sei quel fesso del primario di Kiri, no? Oh..ho! Di nuovo voi! Avrebbe detto, nervoso e impacciato, il massiccio ninja di Iwa mentre Rei sembrava perplesso dalla presenza di Q. Sono abbastanza sicuro che l'uomo col drago fosse diverso prima...comunque vi chiedo scusa per il disguido, il mio nome è Rei Yujin e... Maya senza dire una parola si era avvicinata all'uomo dell'Artiglio con un'espressione dura, schiaffeggiandolo platealmente davanti a tutti e lasciandoli, lui in primis, piuttosto spiazzati. Se lo è meritato. Disse con tono tagliente, senza ulteriori spiegazioni, poi allo Tsuchikage. Shotaro, sempre un piacere. Aggiunse con maggior dolcezza. Io sono Q e il drago è Dageki. Abbiamo novità sulla situazione. Ma questi due...

    Ora sono dalla nostra parte. La mia alleata garantisce per loro, e per quanto non mi fidi, se le sono fedeli faranno ciò che lei dice. Hana incrociò le braccia. Alleata? Come puoi avere un'alleata, qui? Abbiamo un accordo precedente a questa disavventura, io e lei. Non è forse vero, Signora? E dal castello di poppa, molto in alto, una figura incappucciata avanzò poco alla volta fino a mostrarsi, ma senza abbassare il cappuccio del suo ampio mantello e senza parlare. E' un pò ritrosa. Starà nella cabina mentre i suoi uomini faranno il lavoro, lei non sa combattere. Quella donna...mi lascia una strana sensazione. Avrebbe mormorato Maya, e lo stesso poteva dirsi per Fudoh che aveva sicuramente percepito qualcosa, anche se diverso e sfumato rispetto ai tempi di Taki...forse per via delle anomalie di quella sacca temporale. Allora, salite a bordo o no? La nave sarà a Kumo in cinque giorni. Quattro se usiamo qualche jutsu ogni tanto.

    Team Kagecidio
    Dalle informazioni che ho avuto, le due Kage sono nello studio di Hagemono a discutere le strategie e ci resteranno fino a notte fonda. Potremmo aspettare che se ne vadano e colpirle mentre si recano ai loro alloggi, che però sono distanti tra loro e quindi ci costringeranno ad agire in due momenti diversi...o mirare ad Hagemono e alle altre due contemporaneamente. Kotaro stava spiegando la situazione, indicando lo studio di Hagemono che, ironia della sorte, era lo stesso che avrebbe avuto a sua disposizione Youshi stesso nel futuro, sebbene lo usasse di rado data la scarsa propensione alla burocrazia determinata dal suo ruolo. Ho anche visto un falco, vigile e attento, fuori dalla finestra. E' notte, è una cosa anomala, sospetto sia un'evocazione. <3Byakuei e Tenma erano con loro, mentre Toppu ascoltava le correnti d'aria. Sembra che parli solo Hagemono, ma stanno davvero discutendo strategie su come usare al meglio Naruto. Ancora non ci credo che un ninja così famoso sia coinvolto. Diceva intanto Tenma, che non toglieva mai gli occhi di dosso da Byakuei. Io vengo maltrattato per un tradimento che non ho fatto, e ora siamo tutti alla ricerca di una serie di ferite a due Kage. Non lo trovate ironico?

    Youshi conosceva la posizione della stanza e ogni informazione [Nota], ma quale sarebbe stato il piano migliore? Alla Mano Nera la scelta dell'azione.
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