Posts written by Febh

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    Futuro

    Quello dell'Asso divenne rapidamente un insegnamento del Sensei, che accolsi avidamente come spesso capitava con le sue sagge parole. Il Sensei era chiaro nelle spiegazioni, preciso e ordinato, con un occhio di riguardo a ciò che era importante. Diverso dal meccanico eppur efficace metodo del Maestro, sensazionalmente migliore delle inutili critiche dell'Hokage e in certi versi complementare al criptico ma accurato sapere di Fudoh-san. Non riesco a immaginarvi come una palla al piede, ma certamente conosco la sensazione. Dunque anche lui era stato debole e impotente prima di arrivare, nonostante le frustrazioni, alle vette del potere che al momento solcava. E vi ringrazio per la lezione. Annuii, rispettoso, ma la lezione non era certo terminata, visto che per la prima volta da quando lo vedevo, il Sensei spese delle parole per elogiare l'attività di gruppo, lasciandomi interdetto. Fino ad allora i suoi insegnamenti e addestramenti miravano a raggiungere il massimo potenziale da soli, ma era la prima volta in cui, parlando di minacce oltre le capacità del singolo, suggeriva di ricorrere a una squadra.

    Ma come potevo io, contro il Bersaglio, riunire una squadra? Troppi rischi di fuga di notizie. Troppe piste da bruciare. Troppe tracce lasciate. Era impossibile...ma se per abbattere qualcuno che sfida gli dei volevo avere una possibilità, forse avrei dovuto iniziare a ragionare in termini differenti. Rammento gli eventi della Colonna Inesistente. E rimpiango amaramente la mia impreparazione. Scossi il capo. Sensei...conoscete forse delle creature da richiamo a cui potrei legarmi? L'ideale sarebbe se fossero muti...o comunque con un codice d'onore o caratteristiche da mercenario. Qualcuno che anche se interrogato non possa materialmente tradire la mia identità. Era la prima volta che pensavo di ottenere un supporto, fino a quel momento avevo ritenuto troppo rischioso condividere la Missione. O qualcuno che sia facilmente manipolabile, se non altro. E avuta la risposta, o almeno qualche suggerimento, mi concentrai sulle sue parole: non serviva essere più forti del bersaglio, o almeno non necessariamente. Bisognava conoscere il suo punto debole. Dovevo in qualche modo avvicinarmi a Raizen, se volevo avere una chance, ma caratterialmente eravamo fin troppo incompatibili.

    L'amministratore di Oto...dovrei forse contattarlo per chiedergli di allenarmi? Borbottai sovrappensiero, ma quello non voleva essere un insulto al Sensei naturalmente. Non che io intenda sostituirvi, ovviamente, ma se persino voi lo rispettate, forse potrei apprendere qualcosa da lui. Se con Raizen ero incompatibile, con Febh saremmo stati a universi di distanza, quindi non era nemmeno pensabile come cosa, ma ancora non lo sapevo. Inoltre il fato probabilmente ci avrebbe sempre impedito di incontrarci. Cosa sapete delle arti e delle conoscenze di quelle persone? Se avete combattuto al loro fianco avrete pur visto qualcosa...magari tra le loro capacità c'è qualcosa che può ispirarmi. In realtà volevo sapere solo del Bersaglio, ma nascosi quella necessità nel mucchio dei vari combattenti cui il Sensei era legato.

    Quando arrivammo a parlare di Iwa ascoltai con la massima attenzione, mandando a memoria nomi e dettagli. Maya...Orihara? Curiosa omonimia. Dissi. Immagino che l'Asso sappia della volatile situazione a Taki...due fazioni si contendono il potere e una di queste è guidata da una donna che ha un seguito di persone con capacità molto diverse dalle normali Hijutsu e Kekkei Genkai...non sono particolarmente abili come ninja ma indubbiamente molto potenti. E quella donna si chiama appunto Maya Orihara. Da quel poco che ho sentito...ha capelli neri e lunghi. Attesi un riscontro, prima di proseguire. I più abili tra i suoi sottoposti sono i Cavalieri. Non so quanti sono, ma uno, quello Dorato, si chiama Benimaru Nikaido e brandisce una delle Spade Leggendarie di Kiri: Ago. Di particolare interesse per un Tokugawa guardiano della Nebbia che Minarai conosce molto bene. Ma non credo abbia nulla a che vedere con la sua omonima...terrò a mente questa Chuyu, tuttavia. Conclusi, chiedendomi però se c'era altro a cui prestare attenzione.

    Mi misi a completa disposizione per quanto riguardava la missione con la donna dei Fiori, per quanto la ritenessi sostanzialmente una iettatrice, ma l'altra proposta del Sensei, che certo aveva le mani in pasta in numerosi ambiti, mi lasciò stupito per le informazioni che ricalcavano quel poco che avevamo sentito da NuwaFuji molti anni prima. Ricordo che aveva parlato di una qualche Isola del Cerchio, che tuttavia non esiste sulle mappe. Proverò a cercare qualcosa al riguardo negli annali. Mi sembra una questione degna di rilevanza. Commentai. E sarete ovviamente il primo a venire informato di qualunque mia scoperta.

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    Saldature Musicali

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    [Raizen e Seira]
    Oh, sciocchezze, mio figlio mi ha superato in realtà in termini di forza mentale, ma come dettagli ed efficienza gli sono ancora superiore. Dopotutto è giovane e ha quella moglie ancor più giovane e poco avvezza a tenere la casa che lo distrae di continuo. Sospirò con tono da suocera velenosa, ma mentre un pensiero andava alla giovane moglie di Seishinno, Raizen cercava invano di immaginare Seira con qualcosa addosso senza però superare l'immagine di sé che lei aveva, e che ovviamente ignorò le allusioni del Kage sul coprirsi. La nudità trasmette l'impressione che io non abbia difese e fa abbassare la guardia agli altri. Spiegò al commento di lui sull'essere a proprio agio, orgogliosa della definizione di quell'immagine mentale così accurata, ruga per ruga. E sono assolutamente sicura che non ci sia modo di tornare indietro. Anima e mente sono due cose separate, anche se intimamente collegate. E anche se la mia mente supera quella della Kushinada, la sua anima è insuperabile per me. Con la tecnica Yamanaka si controlla la mente, non l'anima. Questa con cui parli è solo la mia mente o ciò che ne resta...il mio spirito ormai è caduto. Parole dette con una leggera tristezza, quasi nostalgica.

    Si, la tua evocazione è molto abile, anche se forse col tempo potrei arrivare, volendolo, a scardinare le sue difese. Spiegò. Al momento percepisco solo delle eco senza dettagli...ma vedo numerose donne nella tua vita. Sicuro che non sia arrivato il momento di sistemarsi? Conosco due o tre nubili di bell'aspetto e carattere che sarebbero importanti anche dal punto di vista del supporto politico. Insinuò, con l'abile tono di chi aveva organizzato incontri e coppie per decenni, ma venne quindi il momento di spiegare l'accaduto, che portò l'Hokage a fare ulteriori domande. Il membro di Hayate ucciso non è propriamente morto, ma la sua mente è stata annientata da Seishinno dopo essere stata rinchiusa altrove, quindi è come se fosse morto. Anche per uno Yamanaka ci vorrebbero anni di terapie per riprendersi. L'altro era la ragazza...e il terzo era uno con una lancia e dei capelli biondi, che tuttavia dalle movenze sembrava quasi un Kaguya, però non ho visto ossa. In uno specchio d'acqua formatosi accanto al tavolo apparve il volto riflesso di Jins Kaguya, il Lupo d'Oro che Raizen aveva conosciuto all'Abete, prima di apprendere del suo tradimento. Quanto alla sua capacità di nascondersi...lei assorbe e ingloba l'anima che sostituisce. Se la indossa come una maschera, mandando la mente in quiescenza, credo che nemmeno io potrei accorgermene. A meno che non trasmetta dei pensieri in qualche modo alla personalità di facciata mentre è in atto un'Interrogazione Mentale.

    Seira sorseggiava il the e mangiava avidamente gli innumerevoli pasticcini che comparivano sul tavolo ogni volta che Raizen distoglieva lo sguardo. Che io sappia le anime non hanno un sesso, ma si adeguano al corpo che le contiene. Però credo che la Speranza, non essendo mai morta davvero, abbia ancora un'anima affine al corpo femminile e per questo possa passare solo di donna in donna. Si trattava però di una sua supposizione. Ha usato le arti del mio corpo per inviare la mente in Seishinno, non l'anima. Come aveva detto in precedenza, gli Yamanaka non erano spiritisti. E non c'è più Seishinno nella tua mente, lo ho soppiantato ed espulso. Però farlo vedere da un medico potrebbe essere utile, se state attenti a eventuali trappole che la Speranza potrebbe aver lasciato come ordine post-ipnotico. Povero il mio ragazzo...non lo avrebbe mai sottomesso se non avesse usato il mio corpo per ingannarlo. Sarà molto triste per la mia perdita...e sono certa che quella moglie che si ritrova organizzerà un funerale dozzinale. Scosse il capo, tornando sul punto. Sicuramente Sando è sotto il suo controllo mentale. Ma non so chi altri. E non so dove sia finito l'altro Hayate.

    Non specificò nuovamente che non si trattava di un pezzo d'anima ma di una porzione della mente, però annuì soddisfatta nell'ammettere che era merito suo. La ho fatta soffrire più che potevo. Spero tu possa concedere una piccola rivincita a una povera vecchia. E poi sulla questione delle posizioni politiche della donna, alle quali sorrise nuovamente, ma più infida. E' corretto. Il progetto Y è il mio lavoro di una vita. Svelarne ogni elemento o dettaglio lo renderebbe inutile, e la mia opera è più importante della tua opinione su di essa. E non essere ipocrita, Raizen. Tu per primo rifiuteresti un consigliere o comunque non lo accetteresti appieno se questo ti venisse imposto da un gruppo di altre persone, anche se fosse stato formato appositamente...e solo perché non avresti avuto la possibilità di controllarlo o influenzarlo. Di questo la donna era più che certa. E in ogni caso agire alla luce del sole rende alcune azioni impossibili. Puoi chiamarci ratti o anche lombrichi, non ci interessa la gloria personale né il prestigio né la reputazione. Noi sosteniamo Konoha dall'ombra. Come a sottolineare che anche se avesse reso la Radice un organo ufficiale, questa avrebbe comunque agito senza dar segno di sé o anche al fuori delle leggi.

    Per Youkai...era il modo migliore per spingerti a investigare, sono riuscita in qualche modo a farglielo supporre. Ma al resto ha pensato lei, sembrava avere una forte antipatia per lui, ma ne ignoro il motivo. Quanto al Concordato, non so esattamente i criteri o i limiti, ma sia Sando che Yamato hanno usato questa falla. Per il resto non se ne è occupata direttamente la Speranza, quindi non ho informazioni dirette né ho potuto leggere i suoi pensieri, ma solo vedere ciò che diceva e faceva. Aveva lasciato intendere che fosse stato l'altro Hayate a gestire alcune cose dietro le quinte, così come sbarazzarsi del corpo del caduto dalla mente ormai infranta. I genitori di Yamato? Non ne ho idea, non controllo certo tutti i membri del clan, ma era qualcosa sancito dal villaggio quindi potrai controllare facilmente. Confrontandosi con Hitomi in seguito avrebbe saputo che era una missione di furto ai danni di un ricco mercante del Paese del Fulmine, patrocinata da un mercante del Paese del Fuoco, nello specifico dovevano rubare una cassa contenente importanti e pregiati rotoli antichi, di grande valore, ma non c'erano ulteriori dettagli. Verosimilmente anche Hayate era interessato a quel materiale e le loro strade si erano incrociate. Quanto a Mineru...la Speranza le è stata relativamente lontana, limitandosi a un rapporto epistolare, non so se la abbia contattata in seguito al mio innesto in Seishinno. Disse, aggiustando gli spessi occhiali a fondo di bottiglia.

    Arrivarono poi a parlare di Yato e della sua natura di ninja formato dal Progetto Y. I vostri trascorsi personali non hanno nulla a che vedere con il Progetto. Lui è stato formato, anche se ignora parte delle informazioni imposte in forma di lavaggio del cervello. Il fatto che vi detestiate a vicenda nasce dalle vostre interazioni e non dalla sua formazione. Spiegò con molta scioltezza, accavallando le gambe fortunatamente in parte nascoste dal tavolo. Lui ha tutte le capacità necessarie a un consigliere del massimo livello, oltre alle capacità di ottenere il bene della foglia. Il fatto che tu gli stia simpatico o che parli bene di te non fa parte di queste. E diciamocelo, non sono molti quelli a cui stai simpatico...ma almeno lui te lo dice in faccia. Sapessi quanto ti parla dietro il capoclan Aburame...ed è uno che alleva scarafaggi nel corpo. Alzò gli occhi al cielo. Anche se suppongo che centri il fatto che sua moglie ha un debole per te. Ma tornando a Yato...non mi pare che anche tu sia molto lusinghiero con lui...ho addestrato dei supporti per il Kage, non degli amici. A questo proposito...credo sia corretto comunicarti almeno due delle frasi di attivazione, che dovrebbero sbloccare i ricordi relativi a parte dell'addestramento. Spiegò mentre petali di fiori si sollevavano a comporre delle frasi a mezz'aria. Per Yuuki la frase nel foglietto serviva a sbloccare la preparazione ricevuta nei Fuuinjutsu e nelle discipline segrete delle arti Uzumaki, ma immagino che la sua condizione abbia cambiato un pò gli effetti. Questa seconda frase invece dovrebbe aumentare la sua concentrazione e determinazione nel supportare l'Hokage, dopotutto è stata formata per anni per questo: "Dal profondo, nel buio, la vita sorregge la speranza per il futuro". Basterà dirglielo. [Nota].

    Anche per Yato ti dirò due frasi di comando, che dovrebbero funzionare. Era ancora evasiva riguardo agli eventuali problemi che si erano presentati nell'addestramento del ragazzo. La prima è analoga a quella che ti ho appena detto per Yuuki e recita così: "Nella tempesta, ciò che non vedi supporta ciò che vedi". La seconda invece apre a un comando ipnotico assoluto, qualunque ordine emetterai dopo averla pronunciata, Yato lo eseguirà, che lo voglia o meno. Ma solo due volte, e deve essere un ordine limitato nel tempo. La frase è "Ogni notte in cui non ti ho visto, ti penso". Sorrise, immaginando l'eventuale ironia di una situazione in cui una frase del genere poteva essere pronunciata. Esistono ovviamente altri ordini ipnotici, ma per ora li lascerò in mano ai miei compagni della Radice. Anche senza di me, il Progetto Y va avanti.

    Tornando poi al problema principale, ossia le ingerenze della Speranza, Seira era sufficientemente sicura da confermare quelle informazioni. A meno che non li abbia incontrati e coinvolti dopo che ha inviato un ulteriore controllo mentale in Seishinno, quindi più o meno mentre eravate a casa di Yamato, gli altri sono puliti. E poi annuì grevemente. Quella donna è maestra di trappole e tranelli, la ho guidata solo facendo percepire i pensieri più utili alla mia causa, ma per il resto è farina del suo sacco. Anche solo con una o due ore potrebbe aver preparato trabocchetti fatali nella sala di Shika o prima di arrivarci. Dovrete prestare la massima attenzione. La questione del profumo venne invece spiegata molto facilmente: l'illusione stava nel biglietto e si attivava se percepito il suo odore, che avrebbe generato una falsa traccia olfattiva che trasportava fino al punto desiderato. Era stata creata apposta per ingannare i segugi, appresa dalla Speranza in una "vita precedente" quando era membro del clan Bara della Zanna, ma questo Seira o Raizen non potevano saperlo. Terminata l'illusione l'odore spariva, dato che non c'era mai stato.

    Dubito abbia lasciato informazioni importanti nell'insieme di pensieri che ha inviato, ma nulla vieta di estrapolare qualcosa. Commentò la donna, focalizzandosi sulla sua aguzzina, ora ridotta all'impotenza anche se in quell'ambiente distante dalla realtà. Uhm...da quel poco che rimane, come eco, sembra che la abbia scoperta per caso alla sua morte, quando appena chiusi gli occhi li riaprì nel corpo di sua figlia che la vegliava...sento del dolore. Credo abbia sofferto nel cancellare l'identità e l'anima della figlia. Ma francamente non mi dispiace nemmeno un pò, ha fatto troppo per avere la mia pietà. Nessun incontro paranormale né cose simili però. Poi credo abbia fatto indagini ed esperimenti, ma questo frammento mentale non li contiene. Quanto ai metodi per imprigionarla...da quello che ho inteso ci hanno provato molte volte, e talora lei stessa si è sigillata per ritirarsi dal mondo, ma inevitabilmente finisce sempre per liberarsi o venire liberata da altri. Il tuo metodo potrebbe funzionare e magari liberarci di lei per questa generazione, ma nel lungo termine non sarebbe una soluzione. In tremila anni ci hanno provato in tanti, senza successo. Lei per prima.

    In ogni caso manifestare nella mente un oggetto esterno è possibile, ma la sua influenza sarà limitata alla dimensione psichica e non influenzerà la realtà. Non aspettarti che un qualcosa che stai solo riproducendo sia concreto, la mente ha dei limiti. Esistono alcuni rari strumenti che possono farlo, ma sono stati creati appositamente per influenzare le menti e non sono certo facili da reperire. Sentenziò, rendendo vana l'idea di influenzare la realtà con l'immaginazione, non senza capacità divine o tecniche speciali oltremodo focalizzate come le tecniche finali degli Akuma e degli Uchiha. Ma insegnare...si. Ho poco tempo e certamente non posso fare miracoli, ma posso insegnarti. Genera un clone che rimanga in meditazione a studiare con me, mentre tu ti occupi del resto. Nel mondo esterno ci vorrà un'ora almeno, ma qui posso dilatare i tempi a mio piacere...e presto imparerai anche tu. Non ti renderà immune alle arti Yamanaka o similari, ma almeno migliorerai come mentalista. E quel poco che rimane di me, quando non avrò più le energie per parlare, potrà renderti immune alle capacità del mio corpo, ma una volta soltanto. Lo ammonì, dopotutto non era possibile che la sola meditazione ed esperienza rendesse del tutto inattiva una delle arti segrete del villaggio. Non avrai modo di incamerare bene tutto e dovrai ripassare, magari assieme a mio figlio, ma almeno potrai manipolare un pò il mondo mentale anche se vieni invaso e avrai maggiore coerenza nelle tue manifestazioni mentali, che è utile anche se ti dovessi mai trovare in una situazione onirica.

    Inutile approfondire il complesso addestramento in questo istante, ma mentre il clone restava a concentrarsi, Raizen nel mondo reale dovette riunirsi a Youkai e conoscere la sua famiglia, arrivando a confrontarsi infine con Yamato e con le complicazioni di quell'assurda situazione. Avrebbe annullato il clone prima della partenza, quando ormai di Seira non fosse rimasta che una debole eco, capace di fargli da scudo una volta sola. Era appena cominciato l'interrogatorio a Yamato quando il Kage si fece avanti intimando a Hikaru di fermarsi, cosa che fece immediatamente, da esperta e ligia torturatrice quale era, e sarebbe stata lei a rispondere al suo posto. Il mio jutsu causa dolore quando viene impastato del chakra. E per mentire davanti all'interrogazione mentale serve del chakra...uno abile a sopportare potrebbe dissimulare la sofferenza, ma lui non se la aspettava. E poco dopo il giovane crollò rivelando di aver collaborato per salvare i suoi genitori, ma questo non bastava a calmare lo sguardo carico di odio di Hojo...però Raizen lasciò che fosse Youkai a sbrigare quella faccenda.

    E in tutta risposta uno Youkai ferito nel profondo intimò alla madre di proseguire con la sua tortura, implacabile e senza alcun accenno di perdono: una vista che Yato avrebbe sicuramente approvato. Yamato ancora guardava il presunto mitomane come se lo avesse tradito, pur essendo lui stesso il primo traditore, e strinse i denti mentre Hikaru ripeteva la domanda. Che importanza ha? Hai già deciso che mi vuoi morto come loro! Secondo te che scelta avevo? Tu avresti fatto lo stess...AAAAHH!! Era una risposta evasiva, e come tale veniva punita. Non ci sono altri Hayat...AAAAHHH!! Ancora dolore, mentre il ragazzo, con lacrime d'ira e sofferenza, serrava le labbra. Due. E...sono entrambi Hayate! Quello era realmente il loro nome, il tratto distintivo della setta che permetteva di sostituire il vero nome con quello della setta stessa, senza che fosse considerata menzogna. Yamato lo disse quasi con sfida verso Youkai, come se al momento fosse il suo peggior nemico per aver mandato tutto all'aria. Sono con Hayate. A Konoha, da qualche par...AAAAAHHH!! "Non lo so" non era una risposta accettabile per il jutsu di Hikaru. Non me li hanno fatti vedere, ma la base era nel quartiere Yamanaka, un appartamento di proprietà di Seira. Penso siano là. Tremava per il dolore, dopotutto era solo un genin. Non c'era altra possibilità che unirsi ad Hayate. E uno come te avrebbe fatto lo stesso! Concluse mentre Youkai lo gettava a terra di malagrazia, sotto lo sguardo impassibile di Hikaru, che tuttavia sfiorò la spalla del figlio con la mano, mentre un furioso Hojo era al contempo orgoglioso per il suo comportamento.

    La prigione è poco, ma è un buon inizio. Commentò, mentre gli si avvicinava per tracciare, assieme alla moglie, una serie di Simboli di Status nonostante le proteste del ragazzo, bloccandogli la parola, la vista e l'udito, per poi imprigionarlo con le catene e metterlo da parte, sotto lo sguardo attento del sottoposto di Hojo che era all'esterno. Avevano giurato obbedienza e avrebbero obbedito, nonostante il sentore comune dei due coniugi fosse quello di vendicarsi. Salveremo i genitori...sempre che non siano anche loro al soldo di Hayate. Disse Hojo, spietato, mentre il discorso si portava sul Giseigan, con gli ammonimenti di Youkai che comunque il padre accolse con un sorriso, come a dire che non c'erano limiti a ciò che avrebbe potuto fare per sua figlia.

    E' bene avere qualcuno di cui potersi fidare. Commentò Hikaru quando Youkai disse di Yato. E' merce rara. Mentre alla successiva dimostrazione di fedeltà al Kage le parole del giovane mitomane fecero portare una mano al petto a Hojo, che dovette sedersi sul divano di Hitomi per riprendersi, evidentemente travolto da un attacco cardiaco che tuttavia la moglie non degnò nemmeno di uno sguardo, conoscendolo. Quando poi Raizen prese ad approfondire il discorso sulla base di quanto appreso da Seira, Youkai usciva dal Concordato per comunicare con me, finendo per scontrarci su quella che era la rispettiva opinione riguardo all'Hokage...quello che non mi aspettavo era l'abbraccio immediatamente successivo dal quale non ebbi nemmeno un briciolo di conforto ma anzi un discreto ribrezzo, divincolandomi e allontanandolo subito...senza contare il contatto pur involontario con qualcosa che era inimmaginabile in un corpo così minuto. MA...MA CHE FAI! Stai lontano! Portai le mani alla testa, massaggiando le tempie. E' per QUESTO che non ti sopporto! Non fai nulla che abbia senso! Cosa vai ad abbracciare in un momento come questo? A che diavolo serve? Vuoi farmi venire un travaso di bile? Impiegai alcuni secondi per riprendermi, facendo respiri profondi mentre lui sparava un'altra delle sue menate buoniste. Se non mi avesse abbracciato forse avrei anche avuto modo di elaborare la cosa e fingermi d'accordo per avvicinarmi a Youkai per i miei fini, ma ero fin troppo nervoso, specie per la faccenda degli astanti in ascolto. NO. Non sarebbe bello! La fiducia cieca non ha senso, è solo debolezza! E se proprio dovessi fidarmi ciecamente di qualcuno allora mi fiderei di qualcuno più abile come shinobi, come Fudoh-san di Kiri! Probabilmente il fatto che io considerassi Fudoh una persona eccellente avrebbe in qualche modo ferito Youkai ma sul momento non ci pensavo.

    Possiamo collaborare se la missione lo richiede! Ringhiai. Ma NON siamo amici e NON siamo due che si devono guardare le spalle a vicenda. Ancora non sapevo quali e quanti cambiamenti in quel ragionamento avrebbe portato il successivo colloquio con il Kage. Se dobbiamo collaborare bene. Ma non aspettarti nulla di più. MAI:

    Youkai era nuovamente sparito nel nulla, mentre Raizen tornava percepibile, e mi trovai a fissarlo con le gote rosse per l'imbarazzo, anche se lui era materialmente incapace di usare le mie parole per canzonarmi (ma questo non lo sapevo). Hokage...sama. Avrei detto con un fil di voce, guardandolo piuttosto storto mentre mi intimava di allontanarci per parlare. Accolsi quella frase come una chiara critica alle mie parole precedenti, come a dire "allontaniamoci così non ci sentono, visto che hai l'abitudine di sputtanarti così" e anche se non le pronunciò (e a onor del vero nemmeno le pensava) io le sentii rimbombarmi nella testa e nel petto come schegge di vetro che tagliavano con ogni spostamento. Certo. Replicai seccamente, con la bocca secca, a disagio. Mi portò lontano da orecchie indiscrete, prima di insinuare che io stesso ero parte della Radice...ma a giudicare dal suo tono pareva che secondo lui io ne fossi consapevole! Imbarazzato come in precedenza, non fu difficile mantenere la stessa espressione così da non mostrare alcuna sorpresa. Si...ricordo bene il nostro primo incontro. E' stato...rivelatore. Si, di quanto Raizen fosse una persona assolutamente sgradevole. Ma fu a quel punto che fece qualcosa che mai mi sarei aspettato: chiese scusa, e pure in maniera convincente, lasciandomi effettivamente ad ammorbidire la mia espressione e battere più volte le palpebre.

    Io...in quell'occasione vi dissi che avere uno scopo rende completi. E in tutta risposta mi rideste in faccia. Dissi, irritato, ma se non altro l'Hokage sembrava voler ammettere i propri errori...ma per quale motivo? Tuttavia...accetto le vostre scuse. Annuii, effettivamente onesto anche se sempre tendenzialmente ostile. Forse anche io a volte sono stato...eccessivamente severo nel giudicarvi, visti i trascorsi. E a quel punto mi capitombolò addosso il fatto che io ero parte del Progetto Y esattamente come Youkai, per voce della creatrice stessa del progetto. Ovviamente rimasi di ghiaccio, con il vaghissimo sospetto sorto poco prima parlando con Youkai che diventava reale. Rimanere in...incognito? Mormorai, confuso e cercando di mettere in ordine le cose. Io dovevo solo e unicamente uccidere l'Hokage. Non c'era alcuna menzione di supportarlo! Non mi era stato mai detto di doverlo fare! Forse Youkai doveva supportarlo e io ucciderlo? Che diavolo stava succedendo? Ovviamente la mia confusione era palpabile, ma dovevo cercare di mantenere la concentrazione...e come sempre mi affidai a ciò che mi dava sicurezza e al contempo frustrazione: la Missione.

    Ma era proprio la Missione il problema! Iniziai a sudare freddo, proprio come quella volta quando anni prima il Kage mi aveva incalzato, e mi odiai per sentirmi ancora come quello studentello incapace. Io... avevo la gola arida. Io non...non so nulla di nessun... Scossi il capo, la convinzione negli occhi di Raizen era incrollabile. Si...sono stato addestrato in segreto. Ma non sapevo fosse un progetto della Radice. Nessun nome. Ma se Raizen sapeva tutto di me, come poteva non ammazzarmi seduta stante se ero il suo assassino designato? Continuava a parlare come se fossi una specie di aiutante...che fosse stato ingannato da quella Seira di cui aveva parlato? Oppure ero io a essere sbagliato? In ogni caso deglutii...forse sia io che Youkai dovevamo ucciderlo e c'era questa storia del supporto come copertura, per quanto sembrasse assurdo. Ero sufficientemente nel pallone, soppesando seriamente l'idea di darmi una botta in testa e svenire per cancellare tutto, ma non era possibile. Mentre lui mi chiedeva di pensare a quale risposta dargli io portai una mano alla testa, cercando un posto per sedermi e fare il punto, visibilmente sconvolto o comunque con la necessità di pensare. Non risposi mentre si allontanava.

    In qualche modo la Radice mi aveva formato, e aveva formato anche Youkai, per supportare il Kage e, qualora fosse stato pericoloso o inadempiente, eliminarlo. Questo non era ciò che io ricordavo fosse successo, e la Missione era ben diversa, quindi doveva esserci stato un errore, che avrei dovuto verificare coi miei genitori quanto prima...ma intanto l'Hokage pensava questo. E avrei dovuto usare la cosa a mio vantaggio: era un modo per stargli vicino in attesa di un momento di debolezza, anche se fosse stato consapevole che la mia ostilità ora celava un possibile pericolo per la sopravvivenza. Ma il vero problema, quello che a latere mi rodeva completamente il cervello, era che YOUKAI era stato addestrato per la stessa cosa.

    Youkai! YOUKAI! Quello che una volta si era ferito un dito usando un kunai per temperare una matita durante un test di verifica periodico. Quello che voleva salvare tutte le prostitute di Ame portandole a Konoha e creando infinite falle nella sicurezza. Quello che viveva con Raizen e non aveva nemmeno tentato di torcergli un capello! Quella faccenda mi faceva ammattire ancor più dell'alterato equilibrio con l'Hokage alla luce di quelle informazioni!

    Tornai nella stanza dopo diversi minuti, con un'espressione stanca ma determinata. Non sapevo che all'interno Hojo aveva appena dichiarato che Yuuki riusciva a risolvere tre cubi puzzle in due minuti, bendata, mentre guardava Youkai con una certa commiserazione (forse più per sé stesso). Qualcosa non tornava ma sicuramente si trattava di trucchi e non mi avrebbero fermato: la Missione doveva rimanere l'unico punto saldo. E avrei sfruttato la situazione a mio vantaggio. Hokage-sama. Avrei detto. Sono al vostro servizio, al netto dei nostri dissapori personali. E avrei anche eseguito un mezzo inchino di cortesia per lui, e uno più limitato verso gli altri nella sala, tra cui Hitomi, una donna formosa che non conoscevo, un uomo con una benda e lunghi capelli biondi con una sigaretta e un'altra donna con una treccia, bionda anche lei. E Youkai coi colori alternativi poco distante. Quanto alla risposta alla vostra domanda: ogni potere merita il controllo. Anche a livello personale, sapere di avere qualcuno che può aiutarci a non smarrire la strada, anche se può essere una minaccia, è molto meglio che avere qualcuno che si muove nell'ombra. Spero che non ci sarà mai motivo di arrivare a ciò che paventate, ma da parte mia posso assicurarvi che nessuna mia antipatia sarebbe motivo di giudizio negativo. Konoha viene sempre al primo posto. A quel punto venne spiegata la situazione, ma a nessuno venne specificata la mia appartenenza, per quanto fossi certo che Youkai, il preferito di Raizen, sapesse tutto. E questo lo rendeva ancor più detestabile, visto il discorso di collaborazione e fiducia che aveva fatto poco prima: era un ipocrita!

    Mi occuperò di Yamato. Avrei detto. Se ho compreso il Concordato, non può usarlo per sfuggire alla prigionia o per imbrogliarmi, quindi non sarà un problema. Preferivo non avere direttamente a che fare con Youkai e per fortuna lui aveva un incarico differente. Devo anche occuparmi dei suoi genitori? Ottimo. Fissavo Yamato con disinteresse, non era che l'elemento di una missione, ma mi piacque l'odio che Youkai aveva negli occhi quando si rivolgeva al prigioniero. L'odio era qualcosa che conoscevo e potevo sfruttare a mio vantaggio. Devo agire in solitaria? Una mera informazione, la possibilità non mi spaventava affatto.

    Ormai era il momento di tirare le fila e andare verso la conclusione di quella vicenda, nel bene o nel male.
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    A Spasso nel Tengu

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    The Nick of Time

    [Raizen nella Cella e la Squadra di Evasione]
    Beh, certo non potrei passarle io. Ben poco sapeva Raizen che lo Scriba del Mondo aveva effettivamente tramandato le sue conoscenze ed esperienze a Hoshikuzu Chikuma e in parte ad Akira Hozuki, ma se non altro Liu Bei trovò interessante la dedizione di Raizen nello studiare l'artigianato nella sua forma più pura: dare forma a ciò che non aveva forma. Quando poi emerse il problema della discrepanza tra le conoscenze di Kotaro e Apachai, l'assassino dei Tokugawa avrebbe alzato gli occhi al cielo, come a suggerire che non gli sembrava il momento, per quanto la questione fosse in qualche modo strana. Non serve. Avrebbe detto. Ho qui una mappa <3. Dalle pieghe del soprabito estrasse un piccolo libro "guida alle sorgenti termali del mondo", nella cui ultima pagina era presente una mappa pieghevole dell'intero continente....che sembrava finire col Paese dell'Orso a occidente e con Kiri a oriente. Anche il Paese della Neve non esisteva e nemmeno le terre a sud del The. Questo è tutto il mondo conosciuto. Non vorrete farmi credere che in una manciata di anni avete scoperto interi nuovi continenti, no? <3 In realtà il libretto conteneva appunti cifrati su bersagli e personalità importanti oltre a piani di assassinio, punti di fuga e case sicure, ma questo certo Kotaro non lo avrebbe spiegato in quel luogo e momento. Comunque che io sappia a parte il Veterano, nessuno conosce jutsu di manipolazione del tempo <3, e anche quelli che lui utilizza sono fortemente limitati. Poi si fece più serio. Però...dalle informazioni in mio possesso c'è una zona di Kumo che è rimasta fuori dalla guerra perché c'è una costante tempesta di neve che blocca ogni tentativo di azione militare...più o meno qui. Avrebbe indicato il luogo dove si trovava la Valle del Vento. Alcuni esploratori hanno riferito di aver intravisto una torre con ali gigantesche mezzo alla tormenta...pensavamo fossero manovre nemiche ma nemmeno loro hanno mai superato la tempesta. Si sarebbe intromesso Orochimaru nel corpo di Liu Bei. Alla luce di tutto quello che hai raccontato...è realistico che quello che succede possa partire da là. Ma non so come potremmo superare la tormenta. Il maltempo era talmente intenso che anche esperti esploratori erano stati costretti a rinunciare, e anche i jutsu più potenti non bastavano a spezzare il vento...certo, non avevano scatenato Bijuudama o similari per evitare di venire scoperti, ma c'era qualcosa di innaturale e pericoloso in quella tormenta.

    [Lo Tsuchikage e la Signora]
    Quando vuoi, Fudoh-san. Avrebbe replicato il provato ninja di Kumo, specie dopo che le loro idee sulla setta di Hayate risultavano essere tanto in sintonia, anche se questo non scalfì affatto la sicumera della donna che li accompagnava. Poco dopo, durante le chiacchiere con Maya, la donna parve apprezzare l'espressione astiosa che il primario rivolse a Rei, sebbene momentanea, e continuò a spiegare qualcosa del suo passato mentre lui ascoltava in silenzio quasi religioso. Esatto, uno stupido braciere da tenere acceso da non so quante centinaia di anni, visto che la vita del clan Yujin dipende da esso. Scosse il capo. Per quanto mi riguarda è un'idiozia, non c'è alcun chakra né alcuna forma di energia se non la fiamma stessa. Ero quasi tentata di spegnerlo per dimostrare il mio disprezzo, ma mi sono trattenuta. Avrebbe sbuffato. Sei carino a volerti vendicare per me. Disse accarezzandogli la guancia. Ma ci sarebbe poco gusto nel prendersela con questo idiota che nemmeno conosce ancora mia madre.

    Alla menzione di Sakura però la donna si accigliò. Hai conosciuto mia madre? Che curiosa coincidenza...tutte le persone in quest'era in qualche modo ci facilitano quindi se la hai incontrata era per un qualche vantaggio personale...ma come mai un medico di Kiri avrebbe dei vantaggi dal conoscere una kunoichi di basso rango di Konoha? La sua domanda era decisamente lecita, e se mai avesse parlato con Kyuryu avrebbe scoperto facilmente che Fudoh non la aveva incontrata per caso ma se la era andata proprio a cercare. Se non altro al momento Maya non sembrava interessata ad approfondire. Non la ho mai conosciuta e non sono una tipa sentimentale, avevo una sua foto ma nulla di più, non mi serve conoscerla. Avrebbe fatto spallucce, dimostrando ancora una volta di avere chiare le proprie priorità. Quello che mi interessa in quest'era è tornare a casa...e trovare un modo per fare cassa. E concluse con un occhiolino.

    [...]

    In qualche modo Fudoh era riuscito a convincere il Re dei Gabbiani a non aprire le ostilità, anzi fu talmente convincente che il sovrano decise di unirsi a lui e alla sua armata, posandoglisi in testa senza mezze misure mentre il primario era prossimo alla crisi isterica. Un medico serve solo a fare quelle sciocchezze sul pulire, quindi è inutile. Ti appunto generale della tua armata, con la mia autorità! Sentenziò il borioso volatile, per soffermarsi a pensare alla richiesta di Fudoh sul nome, salvo poi arrivare a una conclusione. Assolutamente no. Etichetta innanzitutto. Casomai sbagliassi, libererò la mia cloaca sulla tua testa! Consideralo un onore, esattamente come il profumo del mio sigaro! Suonava come la minaccia peggiore della storia, questo va detto, e ovviamente il ciarliero monarca non aveva smesso di creare problemi, annunciando nome e cognome di Fudoh davanti alla folla in arrivo, che rimase decisamente interdetta.

    Naturalmente la testa coronata fece orecchie da mercante quando il Kiriano spiegò che non era stata una sua idea ma del Re il definire i ruoli dell'armata. Spiegò poi di Sakura Orihara, ammiccando visibilmente in modo che gli umani comprendessero che la sua parentela era solo un trucco per definirsi legato a un evocatore di gabbiani, cosa che fece sorridere Maya Orihara, che abbassò la guardia, e anche a Q che la vide rilassarsi, mentre lo Tsuchikage rimase guardingo...dopotutto era sempre guardingo. Da sotto il cappuccio che ne celava l'aspetto la Signora di Taki rimase a fissare Fudoh con una scintilla al limite tra l'ostile e il curioso intanto che Rei e Obi facevano avvicinare il carro, intimoriti e nervosi per il baccano dei gabbiani. Per quanto mi riguarda potete anche chiamarvi Compagnia Danzante di quello Stronzo di Raizen Ikigami, noi non siamo un gruppo: stiamo solo andando nello stesso posto. Disse lapidario il Kage di Iwa, subito rimbeccato da Maya. Delizioso come sempre, Shotaro. Ma adesso cosa facciamo? Serve un Fuuinjutsu da attivare? Non ne rilevo nelle immediate vicinanze. Avrebbe chiesto a Q, che annuì. Dobbiamo aspettare Tenma e Toppu, assieme i due draghi possono aprire un varco. Non è una questione di chakra, almeno non quello che usiamo tutti, si tratta del chakra naturale che pochi riescono a percepire appieno. Avrebbe detto, anche se questo significava attendere in quell'incubo cacofonico per chissà quanto. Io torno indietro al porto per recuperarli. Si fece avanti Hana, che pure non aveva la fiducia di nessuno dei presenti, infatti la Signora nella carrozza fece un cenno con la mano. Verrò con te. Quella di Yujin non era una domanda ma un'affermazione.

    Con Hana e Rei lontani e i gabbiani che facevano baccano, lo Tsuchikage si sarebbe immerso nel terreno per prepararsi a eventuali imboscate o attacchi improvvisi, mentre il Re lasciava la testa di Fudoh per volare su quella di Q e comunicare indirettamente con Dageki. Un Re può sempre colloquiare con i re alleati. Forse non serve l'altro drago ma posso aiutarvi io. Spiegava fumando il suo sigaro e iniziando a parlare con i due per definire le eventuali alternative. Maya prese da parte l'Imperatore, che era stato piuttosto silenzioso nell'osservare tutto, parlando di dettagliati e complicati sigilli che potevano spiegare la situazione e come uscirne. Obi invece si sarebbe avvicinato a Fudoh. La Signora vuole parlarti. Potresti entrare nella carrozza?

    Se avesse acconsentito si sarebbe accomodato all'interno del veicolo che sembrava assai più comodo e spazioso di quanto ci si immaginasse dal di fuori, con cuscini in sabbia soffice ma compatta che erano meglio di certi ritrovati in piuma d'oca, inoltre le pareti bloccavano gran parte del vociare stridulo dei demoni alati al di fuori, rendendo la carrozza un rifugio colmo di grazia e misericordia. La Signora aveva un lungo mantello con cappuccio che ne celava le fattezze, ma quando Fudoh si accomodò lei con deliberata lentezza abbassò il copricapo...svelando un viso del tutto identico a quello di Maya Orihara ma con occhi e capelli neri, oltre a una generale maggiore magrezza, come se fosse un pò denutrita, per quanto sempre bellissima. Fudoh Orihara, quindi? La voce era un pò più profonda e meno calda di quella di Maya, ma indubbiamente erano simili. La tua era una storiella interessante e credo che se la siano bevuta quasi tutti. Sbuffò. Con Maya qui vicino la Coscienza del Ragno è particolarmente fastidiosa... Avrebbe detto riavviando i capelli. ...sono questi i momenti in cui mi manca Koma. Ma dimmi...posso leggerti la mano? Sono piuttosto brava. Avrebbe teso la propria, gentile e per nulla aggressiva, attendendo che Fudoh rispondesse.

    Che acconsentisse al contatto o meno lei avrebbe sorriso. Ti stupisce che io sia uguale a Maya? Siamo gemelle in realtà, anche se c'è stato qualche problema alla nascita, e lei non sa nulla di me. E deve continuare a non saperlo, se capisci cosa intendo. Ma veniamo a noi...tu chi sei? Sembri incredibilmente informato sulle Armi di Iwa, ti dispiace condividere ciò che sai con me? E' un argomento che mi interessa incredibilmente. Nel nostro tempo sono in competizione per la leadership del Villaggio della Cascata, anche se non sono una combattente, e ogni nozione mi sarebbe utile per superare quei barbosi e tronfi shinobi di Taki. Ridacchiò, doveva avere sui trent'anni ma c'era una profondità nel suo sguardo che ricordava quella di Sakura, cui un poco somigliava. Dimmi, se avessi un modo per portare la pace in questo mondo, o quantomeno fare la tua parte per migliorarlo un poco, non lo faresti? Nel mio piccolo è ciò che intendo fare io.

    SE avesse toccato la mano di Fudoh, la sensibilità sugli dei guerrieri di lui sarebbe andata fuori scala, al limite della cefalea pulsante, mentre lei non avrebbe battuto ciglio. Mmmh...prevedo un futuro di abili parole e di curiose avventure. Anche se una è già in corso. Sei una persona interessante, Fudoh Orihara, se posso continuare a chiamarti così. Un accenno di sarcasmo nel tono, dopotutto era facile prevedere avventure per uno che finiva nel passato e lottava contro mostri giganti. Non percepisco granché da te...ma ci sono tracce della Bakekujira e del Gashadokuro. Devi avere avuto un legame molto importante con loro...dato che hai chiamato le Armi di Iwa con il loro vero nome: Dei Guerrieri. Nessuno lo fa più, se non loro stessi e forse qualche fanatico a Iwa. Quindi ti ripeto la domanda: tu chi sei?
    SE invece non avesse scelto di toccarla la Signora avrebbe sorriso. Ah, certo, la fiducia è merce rara. Per questo non mi fido di te. Hai chiamato l'Oni un Dio Guerriero. Nessuno lo fa...per tutti sono le Armi di Iwa. Quel sorriso era più tagliente di mille lame. Quindi...perchè usi quell'epiteto? Non tirare fuori storie ridicole sull'ammirare la potenza di quelle creature...la ho sentita troppe volte. E anche se te lo avesse detto Sakura, cosa che dubito o lo ricorderei...non avresti motivo di usare quel termine. Chi sei?

    [Naruto e Osamu]
    Osamu era divertito e intrigato dalla conversazione, consapevole di poterla rovesciare a suo vantaggio con la mera potenza in qualunque momento, ma sorrise ancora di più quando Raizen specificò la condizione di chi pensava in quattro dimensioni, prendendola verosimilmente come un complimento. Oh no, non credo affatto che sia qualcuno al mio livello, o con la mia medesima sensibilità sulla realtà. Questo è un mondo imperfetto, pieno di sbavature e che si perde nei dettagli, come per esempio la visione dei colori di chi vi si trova dentro. Ti ricorda nulla una simile descrizione? Aggiunse, quasi gongolando ma senza dire esattamente a che cosa si stesse riferendo. Quanto alle Armi di Iwa lui annuì. Non c'è modo di separare i pezzi, riassemblarli a ciò che resta degli originali e ridare loro vita. Anche solo ripercorrere il tempo e lo spazio per recuperare tutto sarebbe un caos senza senso. Non mi serve smontarli per comprenderli, io ho letto i progetti originali, prima di bruciarli. Spiegò, superiore, ma senza menzionare la gemma.

    Ma hai ragione. Non esiste l'invincibilità. Quello che esiste è l'esperienza e la preparazione. Concesse, ma senza ombra di debolezza nello sguardo. Se sei preparato, e non smetti mai di esserlo, non puoi essere superato. E ci vorrebbe molto impegno per superare ciò a cui io sono preparato. E naturalmente puoi chiederti finché vuoi quali sono i limiti delle mie capacità, o se questi effettivamente esistano. Ovviamente non avrai la risposta da me. AHAHAHAHA!!! Rise, a suo agio, mentre l'altro parlava del Paese dei Demoni. Si, ora mi pare che lo chiamiate così, o comunque in quella zona. Una civiltà molto avanzata progettò due automi per garantire la giustizia e la sicurezza del regno: il giudice nero e il giudice bianco. Ma il Dominio corruppe il giudice nero, trasformandolo in una sua marionetta. Kugyo, la Penitenza. E lo scontro tra i due giudici piombò tutto nel caos. Io arrivai quando la situazione si era calmata, per fare bottino di ciò che restava. Aggiunse, con l'aria di chi si era goduto parecchio le ricchezze e risorse di quelle zone.

    Conclusa la piccola lezione di storia, Osamu fece infine la sua proposta, evocando parte dello Shinigami come garanzia e di fatto minacciando Raizen che tentò comunque di cavarsela a parole, nella vana speranza di rovesciare la situazione. Sei stranamente specifico e forse presuntuoso, Raizen. Disse con una smorfia sarcastica. Ho detto pieno supporto, non sottomissione o alleanza. L'intera questione di cosa significhi è solo e unicamente a MIA discrezione, tu puoi credere quello che vuoi. Prendere o lasciare. Sottolineò, allargando le braccia, senza specificare alcunché su quanto fosse effettivo il vincolo dell'anima su entrambe le parti. E se ti domandi cosa temo...allora realmente non hai compreso nulla di me. Concluse sibillino, mentre il dio della morte stringeva la mano dell'Hokage attivando il suo mefistofelico patto.

    [...]

    Anche se ogni Bijuu era un'entità a sé stante, l'origine del loro chakra era in ultima analisi la stessa e si declinava assieme a quella del suo portatore, quindi anche avere più cercoteri non garantiva, almeno in teoria, un dualismo del chakra vero e proprio. La teoria comunque doveva sempre scontrarsi con la pratica, quindi a meno di avere il Dominio o un suo Aspetto davanti, non avrebbe avuto risposte. Sigillarli in forma inattiva? Potrebbe essere possibile, ma ti serve qualcuno che tracci nove fuuinjutsu separati per farlo. Il problema poi sarebbe che spezzare il sigillo e renderli disponibili sarebbe molto pesante per il corpo, e avrebbero relativamente poco chakra a disposizione appena attivato...inoltre al momento stanno tutti accumulando grande potere e da qualche parte dovrebbe pur andare se andassero in quiescenza in una reliquia. L'ideale sarebbe avere degli oggetti preparati e portarti via gli oggetti ma...comunque è complesso. L'idea dei Draghi come medium era più efficace, e avrebbe reso disponibile anche l'uso dei cloni, ma ovviamente restava il problema del trovare un nuovo contatto coi draghi, naturalmente, e sperare che avvenisse entro poche ore.

    Per quanto riguarda la condivisione del chakra...non è esattamente un metodo, dattebane! Kushina avrebbe fatto spallucce. E' più una questione di fiducia e predisposizione. Devi accettare con tutto te stesso l'altra persona, considerarla un alleato a cui affideresti tutto senza domande o raccomandazioni...e il chakra fluirà. Solo Naruto e pochi altri sono riusciti, anche se dal punto di vista tecnico è una cosa assai semplice, proprio per la questione della predisposizione mentale. In ogni caso avrebbero poi dato il via al processo, con Raizen nel cuore di quel non-spazio, mentre il chakra iniziava a fluire rapidamente. Iniziò il monocoda, seguito rapidamente dagli altri, lasciando il Kyubi-paradosso per ultimo. Ogni infusione di chakra sarebbe stata come collegarsi a una presa della corrente con voltaggio via via superiore, mentre l'anima veniva strizzata e accesa da fiamme incandescenti e all'esterno la pelle stessa iniziava a bruciare e rigenerare nel tentativo di adattare il corpo a quella violenza esplosione di energia. Quando infine anche Kurama si unì al gruppo, pur mantenendosi quanto più lontano possibile dal suo omologo ben noto a Raizen, l'intero Hokage avrebbe preso a tremare ed emettere violente ondate di energia, con le ossa che si sfracellavano all'unisono per rinsaldarsi subito dopo e il sangue che colava dagli occhi e ogni orifizio, guarendo poco dopo. A presto, coraggioso Raizen. E sii prudente, o ti prenderò a ceffoni, dattebane! Fuori dalla capsula di contenimento di Naruto tutti i presenti, Osamu incluso, avrebbero chiaramente percepito l'originale nuovamente visibile (impossibile in quel momento mantenere alcun flusso di chakra o un suo annullamento) e ardente di energia, anche se talora la sua figura aveva degli spasmi non chiari e per nulla svantaggiosi, legati al chakra paradossale di due volpi identiche nello stesso contenitore.

    Dell'anima stanca di Naruto, un attimo prima che il collegamento si interrompesse per l'eccessivo dolore da parte di Raizen, solo un sorriso e un cenno del capo...seguito dal pollice sollevato della mano destra in segno di incoraggiamento.

    [...]

    Bene...notevoli doti furtive unite a una stanza che blocca le percezioni. Bella pensata. E dimmi...ora il piano quale sarebbe? Intimorirmi per avere maggior collaborazione? Avrebbe detto il Veterano, consapevole di poter fuggire in qualunque momento. Il clone di Raizen svanì per restituire all'originale abbastanza chakra per gestire la fornace di potere che aveva incamerato, mentre Osamu si avvicinava incuriosito. Non credo tu voglia aggredire me...hai preso questo potere per opporti a chiunque abbia creato questo guazzabuglio, no? Il tuo corpo non durerà a lungo, se vuoi il mio parere. E non serviva certo un parere esperto, dato che Raizen era in condizioni pietose, anche se migliorate dopo l'annullamento del clone [Paradosso a 11 Code]. Ma vediamo... disse, con le braccia conserte, mentre Orochimaru/LiuBei e Apachai accorrevano accanto all'originale, con il Guerriero del Vuoto che valutava lo stato dell'Hokage. Tutto bene? Posso aiutarti in qualche modo? Sei ammattito? Pensavo volessi svegliare Naruto, non sostituirlo! L'espressione tra i due occupanti il corpo cambiava rapidamente. E' ora che devo colpire? Non sono sicuro di aver capito... Apachai era nel suo mondo intanto, ma sperava che si fosse arrivati al punto in cui si faceva ciò che sapeva fare bene.

    Osamu, affatto intimorito, riprese la parola mentre forse Raizen riusciva a rialzarsi e nella capsula di Naruto ogni forma di vita cessava. Immagino che sapere qualcosa di più su cosa accade ti interessi. Sorrise. Questo posto non è reale, una bolla temporale che non ha senso, piena di errori e inesattezze, creata con l'unico scopo di soddisfare un desiderio. Non aveva aggiunto molto a ciò che Raizen e gli altri già sapevano. Siamo in un sogno, Raizen. Spiegò, dando maggior profondità a ciò che aveva annunciato in modo sibillino in precedenza. Una coscienza veicolata da una quantità enorme di chakra sta sognando tutto questo. O forse lo sognava da prima e un intervento esterno ha scatenato l'energia del sogno fino a influenzare la realtà, trasportandoci qui, qualcuno volontariamente e qualcuno per errore. Se vogliamo andarcene basta svegliarci, anche se potrebbe essere complesso. Annuì. Mi è già capitato di viaggiare nel mondo dei sogni...non troppo diverso dall'aldilà, anche se in genere più reversibile. E' dominio di mentalisti e sciamani, raramente di chi si occupa di vicende concrete. Quello che so è che i sogni resi reali in genere hanno un senso e uno scopo. E l'annuncio dell'Oni di voler raggiungere l'anomalia, o quel che è...sospetto sia lo scopo del sogno. L'altro scopo era in qualche modo attirare chi ha linee del fato come te, quella donna e Naruto Uzumaki. Curioso. Ora che è morto, le linee del fato non sono comunque cessate, segno che non era necessario che fosse vivo per essere qui. Si accigliò. O forse ha già fatto quello che avrebbe dovuto fare. Non lo so. Anche Orochimaru aveva delle conoscenze in materia e avrebbe annuito a Raizen come a dirgli che era un discorso ragionevole.

    In ogni caso questo sogno di quest'era è sufficientemente accurato da poter fornire dei vantaggi, per questo sono ancora qui. E avendo promesso di aiutarti, lo farò. Quale è il piano? Vuoi raggiungere l'anomalia prima dell'Oni? O vuoi che assieme lo sfidiamo in volo? Chiese, evidentemente divertito da entrambe le opzioni. Io non ci tengo a venire fino a...ovunque stia andando l'Oni, ma posso fornirvi dei piccoli aiuti prendendo degli oggetti dalla mia collezione privata. Se il nemico è la fonte del sogno sarà virtualmente imbattibile. Dovrai convincerlo di aver perso, così che sogni la sua disfatta, invece che colpirlo e basta. Ne sarai capace? Se invece vorrai fare un pò di moto contro Oni, contami nella squadra. Possibile che dalla sconfitta dell'Oni avesse da guadagnare mentre non avrebbe avuto nulla abbattendo l'Origine del Sogno? Le scelte di Raizen avrebbero determinato il futuro.

    <testata>[Riuniti?]<testata>
    Se si fossero in qualche modo riuniti (o Raizen avesse detto di andare avanti senza di lui, o Youshi avesse tardato), il gruppo di viaggiatori del tempo si sarebbe trovato al cospetto della Corte dei Gabbiani, mal sopportando il clamore mentre i due draghi bianchi (o al peggio Dageki e il Sovrano) avrebbero avviato un complesso rituale simile a una danza, al termine del quale una delle pareti della grotta si sarebbe fatta come traslucida, mostrando un corridoio tenuemente luminoso. Il Sentiero del Drago. Permetterà di arrivare al Faro in appena sei ore, invece che richiedere giorni e giorni. Siete pronti? Q avrebbe fatto da interprete per un sempre più esausto Dageki, mentre il gruppo si preparava al transito. Se Raizen fosse stato preoccupato per la sua condizione volatile Maya lo avrebbe rassicurato, piazzando un sigillo che estendesse di alcune ore le sue condizioni, anche se con gli strumenti alla mano non avrebbe avuto molto di più...ma almeno quelle sei ore sarebbero state come inesistenti.

    Di cosa avrebbero parlato durante il trasporto? E come si sarebbero comportati tra loro?

    Emersi da una roccia anonima, all'arrivo, si sarebbero trovati di fronte a una tempesta di neve e fulmini tanto fitta da sembrare artificiale (cosa non troppo distante dalla realtà). Come fare a superarla? [Tempesta Perfetta]


    SE invece Raizen avesse scelto di cercare Oni, allora sul dorso di un falco gigante evocato da Osamu sarebbero partiti all'inseguimento, raggiungendolo in sei ore circa (a Raizen sarebbero rimaste 2 ore di autonomia). Individuandolo quando fossero stati a circa 200 metri. Era il momento della strategia.
  4. .

    4

    Iwa

    Naturalmente. Replicai alle sue rassicurazioni, della cui validità tuttavia ero cautamente certo sin dall'inizio: non avrebbe bruciato il Fauno se non fosse stato per un vantaggio immediato e significativo. L'Obiettivo viene prima di tutto, come è logico che sia. Alla fin fine aveva ragione, dopotutto a ruoli inversi avrei detto le medesime cose. Alla sua proposta di affiancarmi a Yuri per una eventuale interazione ufficiale invece sospirai dietro la maschera. Il Fauno francamente ne avrebbe abbastanza di quella donna, dato che ogni coinvolgimento finisce per passare per qualche complicazione. Scossi il capo. Ma suppongo che con Shichifuko possa collaborare con lei per la prima volta, con diverso karma. Concessi.

    Il racconto sugli eventi del Dio Assassino mi lasciò perplesso e inquieto: il Bersaglio era avvezzo a eventi di entità assai superiore a quella che potevo generare io, il semplice concetto di pericolo era completamente fuori scala rispetto a me! Frustrato non risposi immediatamente, stringendo i pugni per l'irritazione, salvo poi commentare: Dunque avete annientato una divinità...mi chiedo se esistano pericoli che possiate realmente considerare tali, al vostro livello. Inutile cercare di nascondere l'invidia e l'irritazione che scaturivano dal paragone costante. Ho sentito parlare dell'amministratore di Oto ma non lo ho mai incontrato. E dai racconti, forse questo è stato un bene. Ma se il Sensei sapeva del punto debole del Dominio, allora anche il Bersaglio lo sapeva e questo rendeva il Dominio inutile per i miei scopi, a meno di isolarlo in qualche modo. Avrei dovuto occuparmi di Youkai e di chi aveva sempre attorno.

    Il Sensei però prese un poco a divagare, ma come spesso accadeva le sue parole non erano affatto casuali ma puntavano a qualcosa di specifico e diretto: le Armi di Iwa e la loro origine, perlomeno per quanto riguardava il territorio in cui erano state assemblate e i discendenti di coloro che le avevano costruite: i clan mafiosi della Capitale di Iwa. Kani, Kiku, Kusa. Capisco. Presi mentalmente nota. Approfondire sarebbe sicuramente utile per un qualunque accademico in cerca di riconoscimento. Vi ringrazio di aver condiviso queste informazioni. E poi chiesi ulteriori dettagli. Esiste un punto di riferimento da cui suggerireste di iniziare? O personalità di spicco da cui guardarsi?

    Quando tornammo sull'argomento alla mano invece scossi il capo. Non sono stati osservati effetti visibili, ma di fatto non hanno attivato il loro dominio dell'Equilibrio davanti al Fauno. Mi chiedo se in qualche modo arricchire il chakra di chi usa quel potere possa essere un deterrente o una sorta di veleno...ma immagino che solo il tempo ce lo dirà. Conclusi, laconico, mentre la chiacchierata si avviava alla conclusione. Esiste qualcosa per cui posso esservi utile? Anche in funzione della proprietaria della Lacrima d'Argento?

  5. .

    Le Suggestioni di Hebiko Dokujita

    Capitolo 10

    Sala da The
    Non era chiaro se Meredora stesse studiando Hebiko, soppesandone le parole senza credervi, oppure se fosse effettivamente interessata e colpita da ciò che sentiva. Parve apprezzare la concezione utilitaristica che Hebiko aveva dello Yakushi e anche i suoi pur circostanziali complimenti al Kokage, però si accigliò alla pur ipotetica menzione di un infiltrato. Il personale riceve controlli continui e il protocollo è stretto come una maglia d'acciaio. Disse tagliente, di fatto abboccando all'esca. Ma credo di capire il tuo punto di vista. E tuttavia...siamo a Oto. Per quanto amante delle regole, Meredora doveva fare i conti con la natura elastica di Oto, dove spesso la prepotenza personale era più rilevante della legge.

    Inferi di Oto
    Se Meredora aveva apprezzato il complimento non lo diede a vedere se non per un mero cenno del capo, ma mentre camminavano riavviò i capelli con una certa aria vanesia, sebbene per un solo istante. Anche il tuo aspetto è appropriato. Proseguiamo. Avrebbe detto, mentre diversi suoi sottoposti si voltavano a guardare Hebiko, catturati nella sua malìa come insegnatole da Ogen, annuendo piacevolmente soddisfatti alle sue parole di Lode, per quanto Meredora li rimettesse rapidamente al loro posto con uno sguardo. Il Tour proseguiva mentre con piccole domande Hebiko scopriva pian piano tutto ciò che teneva i prigionieri al loro posto, scoprendo con frustrazione crescente, anche se ben celata, che il suo piano iniziale era inapplicabile. Ci siamo rivolti a specialisti esperti nei fuuinjutsu, mentre Ogen-dono degli Yakushi ha fornito il veleno e gli antidoti. Durante le lezioni Ogen aveva rivelato di non avere grandi conoscenze in quel ramo, essendo poco utili a uno Yakushi che poteva detossificare tutto, quindi verosimilmente erano opera di Febh stesso, che si era specializzato al riguardo prima di entrare nel clan a tutti gli effetti. Tuttavia...l'idea è stata mia, così come la programmazione. Avrebbe detto Meredora voltandosi e sostenendo lo sguardo di Hebiko, senza particolari espressioni, ma evidentemente in attesa di un qualche riconoscimento, e sorrise tenuemente quando l'amministratrice le fece l'occhiolino.

    Dopo altri minuti durante i quali camminavano tra i cunicoli osservando alcune stanze con gli attrezzi di tortura, alcune tenute volutamente sporche e puzzolenti per incutere timore negli interrogati ("pur rispettando attentamente le norme igieniche" avrebbe specificato Meredora), si sarebbero fermate in una grotta di dimensioni maggiori che fungeva da refettorio, uno di quattro sparsi tra i cunicoli. Non posso offrire che pane e acqua e un pò di stufato, questa come immagini non è una sala da The. Avrebbe specificato la Carceriera mentre Hebiko si rilassava mettendo in atto quanto aveva appreso per attirare l'attenzione e suscitare interesse. Meredora era stata forse un pò dura nella risposta, ma dal suo tono sembrava che avesse in qualche modo sottovalutato Hebiko inquadrandola come una persona un pò viziata o comunque al di sotto di lei, forse suscitando un senso di protezione o simili. Ma forse posso far arrivare del caffè. Fece un cenno a una delle guardie che le seguivano che si sbrigò ad allontanarsi, lasciandole sole.

    Non ho interesse nei prigionieri a meno che non siano da interrogare. E anche là, una volta ottenuto ciò che voglio li getto via. Avrebbe detto con un briciolo di orgoglio. Anche i più riottosi inevitabilmente cedono, e non meritano più la mia attenzione. C'era una vena di noia nel suo tono. Trovo molto più interessante chi interroga me. Non so mai fino a che punto possano arrivare. Sorrise debolmente, quasi in risposta alla seduzione, prima di rispondere sui nominativi dati da Hebiko, che si era adeguatamente preparata. I resoconti di Meredora tuttavia erano fredde enumerazioni senza particolare enfasi, dopotutto erano tutti casi noti e le condanne erano state esemplari e impeccabili, senza nemmeno bisogno di lunghi interrogatori, anche se lei riportò alcuni episodi di pazzi, ambosessi, che avevano provato a sedurre le guardie o lei stessa. Di loro rise amaramente. Hanno pagato per la loro arroganza, puoi starne certa.

    E infine Hebiko giunse a quello che era il punto focale della sua visita, anche se aveva fatto del suo meglio per non farlo trasparire. Alla menzione delle indagini truccate lei alzò un sopracciglio, come se la cosa fosse assurda, anche se la sua espressione era differente. Ah, si, il prostituto. Un bel fisico, certo, capisco come mai facesse quel mestiere. Annuì, senza che l'apprezzamento fosse carico di particolare trasporto. No, escludo nella maniera più assoluta che ci siano stati problemi con le indagini. Le ho revisionate io stessa almeno tre volte, e fatto sopralluoghi e interrogato gli investigatori. Le indagini sono ineccepibili e le prove incontestabili. Disse, lapidaria, per quanto il suo viso tradisse un'anomalia...dopotutto perché mai darsi tanta pena per un semplice assassino quando il carcere aveva prigionieri assai più pericolosi e potenti? Dopodiché Hebiko accennò alla necessità di un tocco femminile al comando e, sebbene in modo un pò meccanico, Meredora annuì. Concordo, ma non credo che Oto possa essere cambiata. Oto rigetta con forza i cambiamenti.

    Così avrebbe detto mentre Hebiko si faceva avanti sfiorandole la mano...mano che la Carceriera fissò a lungo prima di guardare l'Amministratrice con profondo interesse nel profondo degli occhi neri. Tutto questo...è interessante. Poi però venne nuovamente citato il prigioniero e lei ritrasse la mano dal contatto, tornando seria. Non c'è alcun motivo di interrogare ulteriormente, ho anche scrutato con cura la mente dell'Uzumaki. Tutte le indagini sono corrette e la condanna è stata data senza possibilità di appello. Attende solo l'esecuzione. Il suo viso però non trasmetteva assoluta sicurezza. L'unico problema è che è innocente.

    Quelle parole sarebbero state come una bomba silenziosa nella stanza. Lo ho studiato, ascoltato, interrogato e torturato. Tutte le prove e le ricostruzioni sono inoppugnabili e non ha alibi né memorie dell'evento, senza contare che aveva un movente nel denaro e ogni singolo pezzo va al suo posto. Annuì. Troppo a posto. Nulla è mai così pulito. Non credo sia stato lui, inoltre non è particolarmente sveglio. Tuttavia la condanna è stata data e le regole sono regole, a dispetto delle mie opinioni personali. Quello che potevo fare era verificare inesattezze e non ne ho trovato. Quindi morirà. L'unico, insignificante elemento che ho trovato che non ha trovato una perfetta collocazione è che lui ricorda chiaramente un profumo da donna provenire dalla vittima...ma non c'è traccia di quel profumo tra i reperti e sul cadavere non è stato rilevato, anche se erano passate parecchie ore dal decesso e potrebbe essere semplicemente evaporato. La donna però è stata in una profumeria poche ore prima del delitto, quindi potrebbe aver provato un campione, quindi anche quel pezzo va a posto in realtà. Se Hebiko avesse incalzato, Meredora avrebbe aggiunto. Ho coinvolto un Inuzuka che mi deve un favore. Il profumo che l'Uzumaki ricorda non viene prodotto a Oto o nei Paesi vicini, ma nell'altro continente. Si chiama Bacio del Naga. Come avrebbe proseguito la sua opera Hebiko? Conosceva un poco Meredora, abbastanza da sapere che non avrebbe mai violato apertamente una regola né chiuso un occhio.

    Vicoli di Oto
    Penso che tu abbia un difetto di pronuncia..."intoccabile e CAPACE amministratore". Disse, assolutamente convinto che quello dell'immigrato di Kumo fosse stato un lapsus e non certo il sentore comune, mentre si voltava verso la folla facendo cenno di smammare, con tanto di un gesto come a voler tagliare la gola per minacciarli, qualora si fossero attardati. Tornato all'ipovedente lo guardò con ostilità mentre quello diceva qualcosa sulla sua gioventù assieme a Hebiko...cosa che se fosse stata vera implicava che non poteva trattarlo con troppa leggerezza. Uhm...sospetto che riportarti con le gambe spezzate potrebbe farla irritare un pò. E certamente non lo avrebbe guarito mai e poi mai con le sue arti di clan.

    Aspetta...hai detto Team e hai detto che da ragazzini Hebiko usava le arti ninja insegnandovi qualcosa? Rimase perplesso, battendo le palpebre più volte e poi guardando Aoda. Hai sentito, biscia? Hebiko! A stento ha superato il mio addestramento di base e ora è anche una insegnante! Bah! A voler essere onesti stava accavallando i tempi e gli eventi (non necessariamente in modo cosciente) e va detto che il suo "addestramento di base" era circa tre volte più impegnativo di quello a cui si sottoponevano gli anbu di lunga carriera. Senti Magoo, o come cavolo ti chiami...di che Team parli? Quanti eravate a seguirla?

    Poco dopo quello dava mostra delle sue arti furtive, effettivamente rilevanti (specie rispetto a Febh che era simile a un elefante in cristalleria). Mah...si. Io preferisco la furtività vera. Quella che fa esplodere tutti i palazzi del quartiere così nessuno si accorge che stai entrando in un tombino in un vicolo. Aveva come tutti le sue convinzioni, ma non le imponeva agli altri. Non sempre. Non spesso. Ma frena un secondo...intanto allontaniamoci e andiamo verso l'Amministrazione. Chi sarebbe questo amico che ti ha fatto scappare, che sta a Kumo e che sa che lavoro fa Hebiko? Anche per Febh quelle tre informazioni assieme erano un pò un campanello d'allarme, anche se per il poco brillante Magoo forse non creavano un quadro sospetto.

    E al netto di questo...che prove hai di essere davvero un vecchio amico di Hebiko? Magari sei un assassino di Kumo che vuole far fuori la Consigliera Dokujita. Anche se tecnicamente lei stessa gli aveva detto di andare a recuperare Magoo. Ovviamente il diavolo è onnipresente nei racconti, e in quel preciso momento suggerì a Febh qualcosa che gli avrebbe permesso di rispettare il suo nin-do con maggiore efficacia. Dimmi qualcosa di imbarazzante che la riguarda! Qualche storiella divertente di quando eravate ragazzini.
  6. .

    Eremiti del Deserto

    Tartarughe nel Deserto

    La scimmia sembrava oltremodo soddisfatta dell'aver colpito Fudoh, ma la sua frustrazione andava crescendo nel vederlo schivare agilmente, sebbene con immensi impasti di chakra, mentre l'illusione si dissipava ormai del tutto facendo sparire i riflessi aggressivi e lasciando solo le pareti di vetro del labirinto, ora facilmente superabili o danneggiabili. RRRRAAAHH! STAI UN PO' FERMO! Aveva realizzato che i suoi movimenti erano in qualche modo stati rallentati, come se si muovesse nella melassa. Sei uno stregone abile, ma non puoi battere Rukai, del popolo dei Kijin!

    In tutta risposta Fudoh puntò una mano verso di lui scatenando una violenta spinta gravitazionale ma trovò contro uno strapotere fisico da parte dello scimmione che riuscì, piantando bene le gambe a terra, a non venire spostato nemmeno di un millimetro [Difesa 1]. Inutili sortilegi! E subito dopo fece roteare il bastone intercettando la spada in avvicinamento e scagliandola distante [Difesa 2]. E trucchi da codardo! Il popolo Kijin è fiero, non combatte come i codardi! Prenderemo le terre di cui abbiamo bisogno secondo le regole antiche! Con la caccia e con la guerra! Basta con i trucchi da vigliacco! Sembrava che quell'aura rossa che lo avvolgeva, rendendolo più bestiale, in qualche modo influenzasse anche il suo intelletto, semplificando la sua capacità di esprimersi o controllarsi.

    Dal canto suo il primario approfittò di quel breve sproloquio per allontanarsi il più possibile, portandosi con un salto oltre il labirinto, anche se Rukai fu rapido a saltare dietro di lui per atterrare a brevissima distanza [Azione 1]. Non convincerai Aladdin a fermarsi! L'Erba deve pensare che sia un attacco, i suoi difensori devono venire allo scoperto, e poi il Totem dell'Estate li annienterà! Poco distante Myk era stato sconfitto dalla iena anche se nel subire l'attacco aveva rilasciato il suo terribile veleno nella bocca del canide che latrò dolorosamente iniziando a contorcersi al suolo. ACQUA! ACQUA!! ACQUA!!! Gridava, assetata dalle mucose riarse per la sostanza tossica mentre Badassanu raccoglieva le forze per abbattere il labirinto, causando con il suo impatto una reazione a catena che lo demolì completamente, lasciando il terreno pieno di schegge di vetro. Taci miserabile inutile essere! Ruggì Rukai puntando una mano nella direzione della iena che venne improvvisamente travolta da una nube di schegge che la scaraventò lontano, ferita e sanguinante in più punti. Un cane che non sa cacciare è un cane inutile!

    Non restava che Fudoh assieme a Badassanu, contro Rukai che aveva rivelato seppur in maniera rudimentale il piano, preparandosi a concludere lo scontro. ADDIO! Lo scimmione era a forse due metri da Fudoh e batté con forza il suo bastone a terra sollevando una vera e propria tormenta di vetro tagliente che avrebbe minacciato il primario da tutte le direzioni, forse portandolo a sanguinare fino a perdere i sensi [Tecnica 1]. Senza nemmeno attendere il termine di quella violenta burrasca tagliente Rukai, immune al suo stesso "sortilegio", avrebbe cercato di sferrare una potente bastonata alla testa di Fudoh, da destra a sinistra mentre si difendeva dai vetri [Azione 2], subito seguita da un altrettanto potente affondo col bastone che avrebbe mirato alla gamba sinistra per atterrare il medico [Azione 3].
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    3

    Hayate

    Mi limito a svolgere il mio ruolo, Asso. Replicai dopo aver ricevuto i ringraziamenti da parte di Feng Gu. E la ringrazio per i consigli. Naturalmente manterrò la mia sopravvivenza come una priorità, in funzione degli altri obiettivi. Aggiunsi chinando il capo in segno di rispetto, anche se il volto era coperto dalla maschera. Dopo aver mostrato gli strani committenti con cui avevo avuto a che fare notai una marcata reazione emotiva da parte del Sensei, segno che in qualche modo quelle persone erano rilevanti per i suoi obiettivi, se persino la sua maschera aveva vacillato, quindi ebbi cura di rammentare ogni dettaglio e ogni parola, riferendogliele ora che erano fresche nella mia memoria.

    Hayate, dunque. Non ho la certezza che fossero i diretti committenti o se fossero meri intermediari, il mio ruolo era solo di supporto, e decisamente limitato. Non ho notizie su chi fosse la persona da curare o cosa fosse accaduto...so solo che era come se una struttura di metallo quasi inesauribile cercasse di ucciderlo in continuazione, mentre il loro medico lo obbligava a restare vivo. Mai vista una capacità medica a quei livelli. Spiegai. Ma se si tratta della famosa setta che ricerca l'Immortalità...le cose cambiano e assumono maggiore plausibilità. Avrei inavvertitamente portato lo sguardo verso la tasca dove conservavo la mia carta, annuendo: Miroku mi aveva informato delle capacità di quel peculiare artefatto e del modo in cui poteva collegarsi con altre carte di Ame. Il Fauno ha un ruolo neutrale ed è famoso per non lasciare tracce rilevanti coi Semi. Se a seguito di un qualcosa in cui era coinvolto uno dei Semi scoprisse che ha altri interessi sarebbe...spiacevole. Esitai.

    Tuttavia confido che saprete usare l'informazione quando sarà opportuno, possibilmente avvisandomi. Affatto, ero certo che il Sensei la avrebbe usata come e quando voleva per i propri fini, senza sprecare una lacrima al pensiero di bruciare il Fauno. Io avrei fatto lo stesso. Si tratta della proprietaria della Lacrima, Yuri Zahard. Dissi. E tuttavia, molti affari passano per quel bordello, anche riguardo altri Semi o semplici passanti. Non mi azzardo a dire che si tratti di un contatto valido o persistente, potrebbe essere una semplice intermediaria... Rimasi in silenzio. Il Coraggio, credo fosse lui il cliente diretto, si è fatto portare una donna dal bordello per poi percuoterla violentemente, come se fosse abituato. Forse più che avere un contatto in Yuri, ha un punto di ritrovo nel suo locale. In ogni caso la questione è meritevole di ulteriori osservazioni. Dovevo essere pronto a scartare il Fauno per mantenere Shichifuko. O a vendere il Sensei, se questo fosse stato più vantaggioso per me.

    Rifiutò di sguainare Mugen, scelta saggia a ben vedere, specie i precedenti. Anche voi avete avuto un contatto con le loro armi? Di che tipo, se posso chiedere? Avrei chiesto, per mera curiosità, mentre il discorso successivo del Sensei confermava qualcosa che aveva accennato Shinken sull'origine Accademica dei tre Padri, oltre a offrire un suo rinforzo sull'idea dell'Equilibrio e confrontandolo con una capacità che a sua volta portava il nome di Dominio, ma assai differente. Immagino sarebbe come se il legno che manipolo sfuggisse al mio controllo...una situazione che potrebbe essere devastante. Chi altro conosce di questo Dominio del Chakra? C'è forse qualche scappatoia? Se avessi potuto usarlo in qualche modo contro il Bersaglio...anche se subito dopo il Sensei disse che il Kage ne era ben a conoscenza. Serrando le labbra oltre la maschera trattenni un'imprecazione, rispondendo all'ultima domanda dell'Asso. Ha iniziato a tossire sangue e si è terribilmente debilitato quando ha disattivato il suo Equilibrio. Ma al contempo chi aveva chakra in un ampio raggio è rimasto grandemente debilitato, se debole. Parlo di persone al livello di studenti o di neogenin...erano quasi catatonici, forse con danni permanenti. E anche il Terzo Padre ha richiesto immediate attenzioni per recuperare. Una debolezza non indifferente. Aggiunsi. Anche se non so se questo riguarda solo lui o tutte le applicazioni di quel potere. O se è proporzionato alle potenzialità messe in atto.
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    Lime Armoniche

    12

    [Raizen e Hitomi]
    Non è solo questione di buon senso, sono proprio le indicazioni per tutto il clan. Dovrebbe essere vietato farlo, o sanzionato pesantemente visto che mette in pericolo il segreto! Replicò Hitomi, seguendo il ragionamento di Raizen, mentre accolse con seria attenzione la faccenda di Seishinno. Quanto al progetto Y, Hitomi ne sapeva quanto lui quindi si limitò a scuotere il capo alla domanda su cosa potesse capitare se i consiglieri non venivano in qualche modo assecondati.

    Goro non ebbe altrettanta fortuna, non potendo certo addurre il silenzio quale risposta alle inquisizioni dell'Hokage. Io...beh, ci siamo riusciti...Hojo-sama coi suoi simulacri d'inchiostro e siamo abbastanza nel Clan Proibito! Non si è accorta di nulla...o si è accorta ma ci lascia fare perché pensa di essere inattaccabile. Non lo so...io sono un pesce piccolo! Aggiunse con una nota di disperazione nel tono davanti allo sguardo mesto e implacabile dell'Hokage.

    [Raizen, Hikihime e Fujiko]
    Ne ho la certezza perché se fosse nel Concordato, non potrebbe fare nulla di quello che hai detto. Nessun guadagno o vantaggio, ricordi? Disse la donna con sufficienza. Inoltre c'è una lista nella sala dove si trova Shika, che si aggiorna man mano e sono sicura di non aver visto il suo nome. Spiegò, facendo spallucce. Il Concordato nasceva come un complesso Fuuinjutsu ma nella sua forma pre-attivazione era un lungo e complesso rotolo con simboli e istruzioni che, ora che era attivo, fungeva da elenco dei partecipanti, cosa che spiegò al Kage.

    Poco distante, durante la profonda introspezione per mettersi in contatto con Seishinno, Raizen condivise le sue preoccupazioni con il drago che lo accompagnava, che tuttavia assicurò che avrebbe fornito tutto il supporto possibile. Dopo essersi assicurato una sorta di catena di sicurezza grazie alla mente della volpe che condivideva la sua coscienza, il Kage pronunciò quelle che pensava fossero le parole chiave per sfruttare ciò che Seishinno aveva in serbo e che in qualche modo non sembrava essere stato previsto dalla figura che, convinta di non essere vista, guidava le sue azioni all'interno di quel viaggio mentale. Guardiano, percepisco un mutamento...qualcosa che sta emergendo. Sibilò Hikihime, abile mentalista, mentre il grassoccio capoclan sorrideva, prendendo un fazzoletto dalla tasca e umettando la fronte sudata. Ma certamente, Raizen. Alla prossima. La sagoma femminile appena percepibile (se non fosse stato per Hikihime sarebbe stato impossibile accorgersi della sua presenza) tese le mani verso lo Yamanka come a volerne tirare le redini, sconcertata per quelle azioni fuori dal suo controllo, ma improvvisamente Seishinno esplose in una tempesta di fiori e petali che spazzò via ogni percezione di Raizen e di Hikihime, oltre a travolgere la misteriosa manipolatrice.

    Quando una frazione di secondo dopo l'Hokage ebbe nuovamente coscienza, con il vero corpo imbambolato all'esterno, si trovava in un'ampia radura circondata da alte montagne, con un gran numero di orchidee che crescevano libere nell'erba, nonostante non fosse affatto l'habitat adeguato per quelle piante, rendendo l'intera scena piuttosto onirica. Nessuna traccia di Seishinno, mentre Hikihime si concentrava e aiutava Raizen nel rendersi conto della situazione. Ci sono due menti qui...nessuna traccia di quella di Seishinno-san, tuttavia. Una delle due menti è...ovattata. Sottomessa all'altra. Venne interrotta da una voce femminile calda e un pò scherzosa: la voce di Seira Yamanaka. Un drago mentalista! Siete pieno di sorprese, Hokage-san. La voce proveniva da un punto alle sue spalle, ma essendo quello un luogo della mente era probabile che si trattasse più di una scelta deliberatamente teatrale che un'effettivo tentativo di coglierlo di sorpresa, e infatti voltandosi avrebbe visto l'anziana capoclan che usciva da un cespuglio di orchidee di innumerevoli colori (e contando che quel fiore non faceva cespugli, ovviamente l'intera scena aveva qualcosa di assurdo), completamente nuda e apparentemente del tutto a suo agio con il suo corpo, nonostante l'età avanzata. Sono lieta che tu sia arrivato qui. Non avevo molte speranze ma ho provato il tutto per tutto.

    Se fosse stato fatto qualche appunto sul suo aspetto avrebbe fatto spallucce. Non ho nulla da nascondere e ho sempre amato la libertà. Non ti affannare a cercare di influenzare il paesaggio, ho decenni di esperienza nell'avere questa immagine di me e di questo ambiente, non lo modificherai. Anche la volpe è là oltre la montagna a riposare...non c'è alcun intento ostile in me quindi non reagirà. Avrebbe sorriso, avvicinandosi al Kage con aria rilassata, camminando aggraziata nonostante le forme ormai cadenti, con una dignità e un portamento che quasi facevano dimenticare la sua nudità. Se sei qui allora sai che siamo in pericolo. E devi uccidermi appena ne avrai l'occasione...quella con cui parli è l'ultima parte di me a essere ancora me. Mikumo Kushinada, la Speranza di Hayate, ha preso possesso del mio corpo. E le sue intenzioni sono tutt'altro che benevole. Ma accomodati...gradisci del the, caro? Posso procurare anche un buon liquore. Spiegò indicando un tavolino apparso dal nulle e costituito da eleganti rami eburnei pieni di fiori. Ho sempre amato le orchidee, sono il mio fiore preferito. Ma sediamoci...c'è molto di cui parlare e non passeranno che pochi secondi all'esterno. Anche Hikihime avrebbe detto di non percepire intenti ostili, ma restava comunque la questione della seconda mente là presente e sottomessa. Che fosse tutto un trucco?

    La donna avrebbe comunque preso posto anche se Raizen fosse rimasto in piedi, rispondendo laconicamente a qualsivoglia sua domanda. Penso sia meglio spiegarti tutto dall'inizio, e poi potrai chiedermi ciò che desideri. Avrebbe fatto comparire come dal nulla bevande e stuzzichini, rinfrancanti e gradevoli per quanto solo mentali, mentre univa le mani e spiegava l'accaduto. Diversi giorni fa un gruppo di Hayate ha catturato due membri del clan Yamanaka in missione...e incidentalmente ha scoperto del Concordato. I due Yamanaka infatti erano Shion e Michiko Uzumaki in realtà. Loro due e il loro figlio Yamato sono sotto Concordato nel nostro clan...immagino che tu ora sappia di cosa sto parlando, ne percepisco un'eco nella tua mente anche se per via del drago non posso leggerla direttamente. Avrebbe fatto spallucce, con gli anziani seni al vento, anche se quelle parole nascondevano qualcosa di tremendo: senza Hikihime la sua mente sarebbe stata capace di leggere quella di Raizen come un libro aperto. Se non altro risparmieremo tempo. Seguendo quanto hanno ottenuto dai due, tre Hayate si sono infiltrati a Konoha cercando un modo per indagare il Concordato. Seishinno però li ha percepiti durante un esercizio da Sensitivo mentre si recavano a casa di Shion e Michiko, non riconoscendo le tracce di chakra è andato a vedere chi fossero...e ha scoperto che erano Hayate. Anche io ero presente, oltre a Sando Yamanaka, anche lui un Uzumaki, e a Yamato, ma prima di dare l'allarme la situazione è degenerata in uno scontro. Abbiamo ucciso due dei tre Hayate...ma uno era una donna. Attese la reazione di Raizen, ma era pienamente consapevole che lui sapesse cosa significava. Non una donna qualunque ma la Speranza. Nel momento in cui è caduta la sua anima si è infilata nel mio corpo. Tacque, rattristata mentre le orchidee multicolore tutto intorno diventavano di un blu spento.

    Sono anziana, mio caro Raizen, ma la mia mente è tra le più potenti di Konoha...posso soggiogare decine di avversari contemporaneamente e una volta conquistai un'intera roccaforte da sola, durante la Guerra Cremisi. Lo fissò. La mia mente è anche più potente di quella della maledetta Mikumo Kushinada, nonostante i suoi anni di esperienza è una mentalista e una combattente mediocre. Ma la sua anima...la sua anima ha qualcosa di soverchiante...è come se fosse una montagna invalicabile, traboccante di karma e autorità. Mi ha semplicemente schiacciato, non ho potuto fare nulla per fermarla, non era una questione di volontà, meditazione o autocontrollo. Era come voler fermare una cascata lanciandoci contro un granello di sabbia. Scosse il capo. Prendendo il mio corpo ha anche ottenuto tutte le mie capacità, e ha immediatamente soggiogato Seishinno e Sando, minacciando poi Yamato con la vita dei suoi genitori. Io nel frattempo non potevo oppormi e sentivo che mi stava facendo svanire inesorabilmente...quindi sono ricorsa a qualcosa di diverso: ho chiuso parte della mia mente in un bozzolo con l'autoipnosi, lasciando una serie di suggestioni abbastanza subdole da impedirle di accorgersene. Aggiunse, senza entrare troppo nei dettagli del complesso trucco mentale. Ricordi volutamente in evidenza, suggerimenti su cosa fare, idee che fingevo di aver cercato di cancellare, tutto per modificare leggermente il suo piano in modo da aumentare le mie possibilità di vendicarmi e salvare tutti. Complicarle la vita e lasciare tracce. I fiori erano tornati ai variopinti colori. Il trucco più importante di tutti, caro, era un comando ipnotico che facesse trasmettere la mia mente residua dentro chiunque avesse soggiogato, sperando che qualcuno la scoprisse con l'Interrogazione Mentale, usando la parola chiave che avevo preparato. Si trattava di tecniche ipnotiche estremamente avanzate, per quanto cariche di speranza visto che non c'erano certezze...ma evidentemente Seira non aveva avuto altra scelta. Io stessa non saprei fare qualcosa del genere, sono molto colpita da questa umana. Avrebbe commentato Hikihime, ammirata.

    Per un caso fortuito la persona che lei ha provato a soggiogare, anche se per via indiretta, sei stato tu. E questo sarà la sua rovina. Avrebbe detto sorridendo, mentre le orchidee diventavano scarlatte e lucenti come sangue fresco. Ha mandato una parte maggiore della sua coscienza in Seishinno in modo che poi lui la impiantasse in te...e io la ho seguita. Sbuffò. Il mio povero ragazzo normalmente sarebbe in grado di resistere al mio controllo mentale, dopotutto mi ha sconfitto per diventare capoclan, ma la Speranza lo sta drogando pesantemente per limitare le sue capacità di reazione. Con gli ordini subliminali che avevo preparato ho fatto in modo che Seishinno dicesse la parola chiave necessaria a liberarmi dal mio bozzolo mentale, e poi la hai pronunciata. Annuì, alzando una mano e mostrando nel centro della radura una sorta di enorme orchidea che teneva stretta tra le foglie una donna dall'aspetto indistinguibile, ferita in più punti e totalmente sottomessa. La stronza, perdonami i termini, caro, ha inviato solo un pezzetto della sua mente qui, non la sua anima...forse perché non può farlo. Ma anche se sono solo un piccolo frammento della mia coscienza originale, in quanto a controllo mentale sono infinitamente superiore a lei. Appena libera la ho schiacciata come un verme. Non ci sono molti ricordi utili da strapparle né punti deboli di rilievo, ma almeno so il suo piano attuale e chi sono i suoi complici qui a Konoha. Almeno fino al momento in cui ha fatto impiantare la coscienza di Seishinno in te.

    Lasciò un pò di tempo a Raizen e Hikihime per assimilare la questione, mentre il drago in qualche modo confermava che la figura imprigionata era appena un frammento di coscienza, totalmente esposto e leggibile anche senza Interrogazione...e che in qualche modo si identificava come Hayate, anche se non restava molto altro. Sorseggiando il suo the verde, l'anziana ignuda avrebbe ripreso la parola. Immagino tu abbia molte domande, ma devo fare una premessa. Io non sono una cara nonnina con un passato eroico. Ho le mani più sporche di quanto tu immagini, e dato che sono sostanzialmente morta non credo sia più necessario tenere troppi segreti. Quando finirà il chakra che mi mantiene la mia mente sparirà, ma penso di avere ancora qualche ora. Spiegò. Partiamo dalle basi: tu non mi piaci, caro. Non ho grande fiducia nel tuo ruolo come Hokage e non hai mai avuto il mio sostegno. Nella Radice, di cui immagino tu sappia qualcosa ormai, io sono sempre stata una delle tue più ferme oppositrici. Per questo ho creato il Progetto Y, anni fa. Per essere pronti a supportare un Kage ritenuto inadatto per migliorarlo, o sostituirlo. Bevve un sorso. Siamo alleati per il bene di Konoha, ma per il resto puoi tranquillamente considerarmi un avversario politico. Uno di quelli cattivi, caro. Era comparso un piattino con dei biscotti dall'aria deliziosa. Un biscotto, caro? Sono buoni caldi.

    E per questo motivo non ti dirò nulla sulla Radice o sulle sue attività, se non nella misura in cui è utile a risolvere il problema della Speranza di Hayate. Lei vuole il tuo sangue per poter disattivare il Concordato e portarselo via per studiarlo. In realtà Raizen avrebbe avuto quelle stesse informazioni poco tempo dopo, ricevendo solo conferme in ogni caso, quindi non c'è motivo di ripeterle in questa sede. Quando Kushinada prende il controllo di un corpo troppo in fretta, spesso ha minore precisione nella sua gestione, per questo rimane sempre una combattente mediocre, ma nel mio caso specifico credo possa usare le mie tecniche Yamanaka senza problemi, e anche parte delle mie esperienze come mentalista, ma sarà debole in uno scontro fisico, e ne è consapevole, quindi si sarà preparata. Spiegò con un'occhiata tagliente, mentre passava una mano tra i capelli ricci e grigi, folti nonostante l'età. Approfittando della sua ingenuità, prima che mi trasferisse, ho influenzato parte delle sue azioni. Il suo scopo era farti scoprire del Concordato da solo, e attirarti verso Shika con ogni mezzo, stimolando la tua curiosità ma tacendo la questione del sangue.

    Bevve un nuovo sorso di the. La ho guidata io a elaborare un piano, senza che se ne accorgesse. Tramite le mie memorie ha saputo della vera identità di Youkai...in origine era Yuuki Uzumaki, uno dei membri del Progetto Y che abbiamo formato. Io e Mineru, la capoclan Uzumaki abbiamo scoperto appena è arrivato a Konoha la sua identità, ma abbiamo deciso di tenerla segreta: ti stava vicino ed era in una posizione ideale, pronto a essere attivato quando fosse stato utile o adatto. Disse con freddo cinismo utilitaristico. Quindi ha ideato, inconsapevole del mio aiuto, l'idea di far rapire Youkai da un Uzumaki, attirandovi nel quartiere Yamanaka. Yamato era stato obbligato a unirsi ad Hayate in cambio della vita dei suoi genitori...è sempre stato un debole sentimentale...e su indicazione della Speranza ha rapito Youkai, mentre Sando sotto il controllo della Speranza ha fatto in modo che Hojo lo cercasse con qualche fandonia. Dovevamo creare rumore e fin troppe piste, così che tu arrivassi a voler sapere sempre di più, come sei solito fare, fino ad arrivare a Shika. C'erano sicuramente metodi più semplici, ma con la mia influenza ho guidato la Speranza su questo campo minato, per lei, senza che se ne accorgesse, rendendo più evidenti alcuni miei ricordi invece che altri come ti ho detto. Avrebbe poi lasciato che fosse Raizen a cercare di riunire i tasselli, ora che aveva quell'informazione, e cercare di capire quale fosse il piano della Speranza.

    Inoltre lei ha anche scoperto qualcosa che mi ha stupito...il Concordato ha una falla, oltre a quella dell'Hokage. Si entra nel Concordato con il proprio nome e non è possibile fornire false identità. Ma gli Hayate hanno qualcosa di speciale...quella loro tiritera del "io sono Hayate" non è uno slogan. E' reale e concreto, persino più forte del Concordato...è certezza assoluta di essere un unica identità chiamata Hayate...quindi possono essere sotto Concordato senza seguirne tutti i dettami. Entro certi limiti, che tuttavia non ho potuto sondare, possono usarlo a loro vantaggio. Yamato, Sando e i genitori di Yamato, che sono stati soggiogati a loro volta e costretti a unirsi alla setta. Disse con tono serio, mentre i fiori si facevano più cupi nel colore rosso. Le ho dato l'idea del profumo così che fosse coinvolto il clan Inuzuka, per potervi portare più facilmente nel nostro quartiere. L'ultimo elemento che sono riuscita a influenzare è stato l'aspetto preso dalla Speranza sotto Henge quando ha portato la frase di attivazione a Youkai...le ho suggerito io di usare il giovane Yato Senju, facendole vedere ricordi sul legame che esiste tra voi e le sue visite in amministrazione. Sorrise, incrociando le braccia davanti al seno scoperto. Anche Yato Senju è un membro del progetto Y. Anche se come per Yuuki potrebbe esserci stato qualche intoppo nel suo addestramento, non attende altro che le giuste frasi per essere attivato. Per nulla al mondo Seira avrebbe rivelato il nome del terzo elemento del progetto. Ho pensato che esiste per aiutare l'Hokage, quindi ho fatto in modo che la Speranza lo coinvolgesse. Ma al momento il terzo elemento non è importante, e non rovinerò il lavoro di una vita. A parte questo, c'è qualche altra cosa che vuoi chiedermi?

    [Youkai e gli Uzumaki]
    Ti hanno addestrato nella disciplina, nella sopravvivenza, nell'assassinio e non sappiamo cos'altro. Quando ti abbiamo ripresa con noi per tenere buona la capoclan abbiamo proseguito con le arti del clan, la diplomazia e le arti ninja, oltre a rafforzare la fedeltà a Konoha, che era comunque ovvia visto il Concordato. Spiegò Hojo mentre si muovevano. Eri particolarmente abile nel far quadrare i conti e i bilanci, oltre che nel reagire ad attacchi a sorpresa. Quando sei sparita stavi per iniziare il tuo addestramento nella stessa Hijutsu dell'inchiostro di tuo padre. Ma alla fine l'intervento del mondo dei morti aveva cambiato il destino di Yuuki, fino ad avere Youkai e il suo controllo dell'anima. Noi abbiamo riferito di averti dato dei comandi ipnotici per attivare capacità latenti, ma non lo abbiamo fatto, abbiamo mentito. Non sappiamo quanti e quali ne hanno applicato prima che ti liberassimo, però. Mormorò, rattristato. Eri così brava a far di conto...e ora... Nuovamente si riferiva ai disastrosi risultati accademici di Youkai nei test scritti.

    [Riunione]
    Dopo la confessione data da Yamato sotto pressione, i ninja presenti comunque non sembravano affatto persuasi, tanto che Hikaru si fece avanti su indicazione dell'Hokage, lasciando che Youkai mediasse la discussione. Yamato sudava freddo ed era spiccatamente intimorito, ma quando vide il simbolo sulla fronte dell'altro annuì, sollevato. La tecnica di Hikaru si avvolse intorno al ragazzo mentre lei guardava l'Hokage, orgogliosa e algida. Sono abile nel mio mestiere, come sapete, ma con le arti Uzumaki sono ancora più efficiente. Era come se si aspettasse delle lodi anche se l'espressione era assolutamente imperturbabile mentre il marito la guardava adorante. Yamato fece un lungo respiro prima di dire, con fiducia: Sono pronto. Alla prima domanda di Hikaru avrebbe detto con tranquillità un secco: No. Ottenendo che la catena cambiasse colore rivelando che aveva usato del chakra mentre un forte dolore gli scorreva sul viso facendolo piegare in due, più spaventato e stupito che effettivamente sofferente, al netto della reale sensazione. AAAAAHHH! Tu....tu... Guardò Youkai come se lo avesse tradito, cosa in effetti non distante dalla realtà anche se quello in difetto era Yamato stesso. Come hai potuto?!? Non serviva nemmeno ripetere la domanda, visto che aveva mentito su un semplice si o no. Io...io non lo so il pian...AAAAAHHH! Nuovo dolore. Hanno...hanno rapito i miei genitori...se parlo loro...AAAAAHHH! Era una risposta evasiva, contava comunque ai fini della tortura di Hikaru. Nel mentre Hojo si era avvicinato, cupo in volto ed evidentemente pronto a spargere sangue. Tu...volevi che io uccidessi mia figlia! Non vedrai la prossima alba! Non avevo scelta...e sapevo solo di dover tenere Youkai il più lontano possibile dall'Hokage, a qualunque costo! Cos'altro potevano volere da lui?

    Intanto, proseguendo i suoi ragionamenti, Raizen arrivò a sospettare di tutto e tutti, inclusa colei che lo aveva incluso temporaneamente nel Concordato. Fujiko dalla sua, pur consapevole della fragilità della sua posizione non sembrava avere nulla da temere. Il Concordato ha vacillato...chi credi che sia stato a dirlo a me? La Capoclan Uzumaki è stata la prima. E vista la sua vicinanza con Seira è probabile che lo abbia detto anche a lei. Come dici sembra che tutti i pezzetti di pane volessero portarti a me così che fossi io a dirti del Concordato. Si fece pensierosa. Forse perché pensavano che ti saresti fidato? Ma sarebbe stata Hikaru ad alzare la mano. No...è per il sangue. Hojo le prese la mano, baciandola. Ogni tua sillaba illumina la mia giornata...è ovvio. Guardò Fujiko. Tu non sapevi del problema del Sangue dell'Hokage col Concordato, vero? Lei scosse il capo. No...non ne avevo idea. E quindi in quel modo anche Raizen non ne avrebbe saputo niente e si sarebbe forse recato subito da Shika! Hikaru avrebbe ritratto la mano da quella del marito, pronunciando parole con fredda logica che tuttavia sembravano celare profonde e violente emozioni sotto la superficie. Il nemico ha commesso un errore imperdonabile: ha sottovalutato la nostra famiglia. Pensava che Youkai non ci avrebbe mai e poi mai convinti della sua vera identità...e che avremmo finito per ucciderlo, eliminando anche ogni legame con l'Hokage rendendolo nostro nemico. E non avrebbe mai saputo del Sangue dell'Hokage come chiave per disattivare il Concordato. Senza contare la crudeltà indicibile di far uccidere Youkai dai suoi genitori. Hojo fremeva per l'ira repressa, mentre un chakra sinistro era appena percepibile dall'occhio mancante. Non ci sarà alcun perdono! E sembrava che Yamato potesse essere la sua prima vittima.

    In ogni caso il discorso si spostò sul Giseigan e su ciò che rappresentava e da dove era arrivato, quindi il leader del Clan Proibito venne ridotto a più miti consigli, sbuffando. Il santuario si chiama così perché è sul fondo di una gigantesca fossa comune vecchia di millenni...non so chi fosse il pazzo che la ha fatta costruire ma ha fatto conservare i cadaveri mummificandoli e sono centinaia e centinaia...alcuni con segni di cannibalismo ma non so se fossero post-mortem. In ogni caso si parlava solo del Drago-Diavolo e delle Lacrime, ma solo alcuni frammenti di bassorilievo. Si trova nel Paese del Vento, nel profondo meridione del continente. L'Assassino veniva da là uscito da una bara al centro del santuario, ma non so per cosa si sia svegliato o come. E ti confermo, Amesoko vuole solo riavere le sue Lacrime, senza limiti di tempo, ma anche senza avermi dato piani precisi. Il Giseigan sacrifica qualcosa che si possiede e lo manda direttamente nel mondo dei morti, senza via di scampo, quindi è l'oggetto ideale per questo scopo. Hikaru lo guardava con intensità, annuendo, mentre lui sembrava turbato. Ma ora che Yuuki è viva...mi chiedo se abbia senso continuare. Se può cancellare un pericolo così grande per il mondo, allora è la cosa giusta da fare. Disse lei, imperturbabile. Per il bene dei nostri figli. Non avevano informazioni fresche sugli Uzumaki di Kumo quindi non sarebbe stato utile parlarne, almeno in quel contesto, mentre sapevano che l'Assassino aveva inizialmente perseguitato anche loro, ma più o meno dalla scomparsa di Yuuki non li aveva più attaccati e girovagava in cerca di membri del clan slegati o in viaggio. Non posso mostrarti il Giseigan qui, causerebbe troppi danni...è un gioiello che richiede un sacrificio di parte delle proprie capacità per essere attivato, diventando poi uno scettro o un bastone. Dopodiché può emettere energia in proporzione a quanto sacrificato. Sacrificando la vita o l'energia vitale il suo potenziale come arma aumenta esponenzialmente.

    Il clan è informato che Yuuki è viva e che ci sono degli Hayate. Abbiamo seguito le indicazioni di Youkai...dobbiamo solo decidere come muoverci. La capoclan si è recata da Shika, da quanto ne so, ma sono informazioni vecchie di una mezz'ora. Spiegò Hojo. Credo sia più sicuro che tu rimanga qui fuori e mandi dei sottoposti da Shika, non cedere alle provocazioni della Speranza. Avrebbe detto Fujiko, seria in volto, mentre Hitomi annuiva. Hikaru invece era impassibile. Potrebbero fare qualcosa di più degenerato se non accettiamo di entrare nella trappola. Ma io sono pronta a seguire l'Hokage. Si sarebbe alzata, con estrema eleganza, inginocchiandosi a terra con le mani e posando la fronte a terra, col massimo segno di rispetto dell'autorità possibile. Hojo inizialmente sorpreso fece altrettanto, e dopo essersi scambiate uno sguardo, Hitomi e Fujiko li seguirono. Anche se sotto Concordato e senza testimoni, quei quattro stavano affidando ogni cosa a Raizen, riconoscendogli la massima autorità, anche sulle loro vite.

    Nel mentre Youkai era uscito dal Concordato per incontrarmi, anche se mi trovavo nella stessa stanza, e non poteva aver visto nulla di ciò che accadeva. Avevo appena lanciato un commento salace sul comportamento di Raizen al quale il mio corrispettivo rispose indignato, facendomi sbuffare. Tks. Facile parlare per te. Non c'è stato mai nemmeno un momento in cui non abbia cercato di darmi contro! Il mio atteggiamento e le mie aspettative sono solo una risposta a quello che dice e fa! Non lo credo senza emozioni, lo credo solo pieno di emozioni negative, perlopiù verso di me quando sono nella stanza! Replicai, non sapendo ancora in quel momento che tutti erano in quella stanza e potevano sentire tutto (anche se non avrebbero potuto usarlo per alcun genere di vantaggio personale, nemmeno per una frecciatina). Non ero che uno studente e mi ha praticamente messo al muro con un interrogatorio assurdo e incalzante. Appena genin bastava mezza sillaba fuori posto e partiva con una filippica infinita che mirava a sminuirmi ogni istante, come se non fossi già abbastanza critico con me stesso. E ora da chunin quando vedo o sento qualcosa che non mi piace devo annuire e sorridere o lui fa persino di peggio! Mi sfogai, teso per la situazione e forse irritato dalla reazione di Youkai che a malapena sapeva fare il ninja e veniva invece supportato in ogni modo, solo per il fatto che annuiva e dava sempre ragione al Kage, a dispetto dei risultati. Feci un respiro profondo. E non senti quanto parla? Parla, parla, parla senza mai fine! Dissi, esasperato, recuperando però rapidamente il controllo. Ma non è il momento per questo, la missione viene prima, come dovresti avere imparato ormai. Cosa dobbiamo fare? Cosa sta succedendo?

    La rivelazione sul progetto Y mi lasciò interdetto ma sembrava che Youkai non si fosse accorto della mia esitazione, ma quando mi chiese quasi scusa per non aver rivelato della Radice lo guardai come se fosse un alieno. Non ero coinvolto nella missione o nella questione, non c'era alcun motivo di informarmi. Avrei fatto spallucce. Dai giustificazioni per l'unica cosa giusta che hai fatto? Anche io non avrei detto niente. Ma ora che sapevo della cosa, ovviamente avrei cercato di carpire informazioni a Youkai in futuro per usarle a mio vantaggio. Quando poi disse che erano tutti presenti, e che verosimilmente avevano sentito il mio sfogo di poco prima rimasi di sale, con la chiara immagine di Youkai che veniva strangolato e pugnalato più volte nel mio sguardo. Perfetto... sibilai tra i denti, in attesa di ulteriori indicazioni.

    [Piani Futuri]
    Se si fossero recati alla sala di Shika, Fujiko avrebbe proposto di restare indietro assieme a Mineru, non essendo propriamente tagliate per la battaglia, mentre Hikaru avrebbe insistito per partecipare, ritenendosi fondamentale, con Hojo che pur preoccupato per l'incolumità della moglie sarebbe stato favorevole. Avrebbero anche spiegato a Raizen le loro principali capacità, sia che lui andasse con loro o meno. Fuori dal Concordato, eventualmente anche con Yato al seguito, il gruppo avrebbe raggiunto l'ingresso più sicuro tra quelli che portavano verso la sala di Shika partendo da una botola sul retro di un bar gestito da un Uzumaki in incognito (vicino al chiosco dei panini piccanti noto a Raizen). Il bar sarebbe stato deserto, cosa sospetta, e una volta scesi per diverse decine di scalini dalla botola si sarebbero trovati in una fitta rete di gallerie. Seguendo le indicazioni avrebbero raggiunto un cunicolo rettilineo senza deviazioni o uscite laterali.
    A detta degli Uzumaki la sala di Shika era circolare, con circa 15 metri di raggio e una sola porta (le prese d'aria erano troppo sottili per essere praticabili) e all'interno ci sarebbero stati Soken, la Capoclan e almeno un altro membro della radice come guardia. Prima di arrivare, oltre la porta una singola anticamera semicircolare di circa 10 metri di raggio avrebbe accolto le altre guardie, di minor rango, e questa camera era raggiungibile solo da quattro corridoi, rettilinei e senza deviazioni, dritti e facilmente monitorabili da chi si trovava nell'anticamera, mentre per arrivare ai cunicoli era necessario superare il dedalo di gallerie. Non potevano sapere chi si trovasse appostato lungo il percorso come guardie od ostacoli. Mandare Kubomi in avanscoperta poteva essere utile, ma secondo le informazioni di Hojo il percorso era disseminato di fuuinjutsu-trappole e di rilevamento.


    Il percorso di Hojo prevede che si arrivi dal secondo corridoio partendo da destra a contare. Nella parte non vista ci sono decine e decine di gallerie a labirinto che alla fine convergono nei quattro corridoi. Ci sono fuuin vari di rilevamento, ma non potete sapere se Seira li ha modificati o ne ha aggiunto.
  9. .

    Caos ad Ame

    Yato e Youkai
    13

    [You, Korra e Kasumi]
    Curioso, sono pochi i Kiriani che non hanno esperienza o dimestichezza con il corpo a corpo, viste le politiche dell'attuale Mizukage. Le guardai. Siete state forse avversarie nella Nebbia di Sangue? O combattevate in coppia? Una domanda trabocchetto in realtà, dopotutto fidarsi era bene ma non fidarsi era certo meglio. In quanto membro esterno non mi è stato concesso questo onore, ma avrei volentieri misurato le mie capacità contro il Primario di Kiri, le sue doti sono leggendarie, forse superiori a quelle del Maestro stesso, escluso l'ambito della spada. Aggiunsi, con una vena di reale ammirazione nel tono. Anche se a conti fatti ho avuto in incontro informale che riguarda un argomento che credo vi sia caro...ossia Ago. Io e il guardiano Tokugawa abbiamo combattuto per cementare la nostra collaborazione in vista della missione per recuperare quell'altra spada. Una storia lunga...voi da quanto tempo siete dietro le Zanne, invece?

    Kasumi si sarebbe poi allontanata con la scusa del chakra, lasciando solo Korra a discutere. Scelta interessante, anche se spesso ci sono limiti nella distribuzione delle sostanze. Personalmente pur conoscendo le arti mediche ho scelto di non seguire corsi approfonditi sui tonici o sui veleni...ho altre strade a cui dedicarmi. Ma dimmi, Korra...cosa sai di Toa? Avrei chiesto, in attesa di ripartire. Penso che tu sappia che verranno a cercarci all'Albergo appena scoppierà il caos quindi dobbiamo essere preparati, e sapere cosa sa fare Toa potrebbe tornare utile. Quanto a me...sai della mia capacità coi cloni, della spada e di un discreto talento nelle illusioni...tu e Kasumi invece in cosa siete specializzate? Giusto per combinare meglio le nostre capacità in caso di pericolo.

    [Il Clone in Albergo]

    Il clone era soddisfatto delle risposte date ed ebbe la corretta idea di chiedere a Toa di allargare il campo di indagine, scoprendo che come prevedibile i ninja di Ame non erano affidabili e anzi avevano preparato delle trappole e agguati. Quello che nessuno si aspettava era che, per una fortuita coincidenza legata al ritorno dell'originale e alla sua idea per neutralizzare la sentinella fuori dalla finestra, l'intera stanza venisse travolta da un'esplosione che spedì un gran numero di vetri all'interno, danneggiando Toa e facendo precipitare la situazione! Circondati, Toa e Korra diedero manforte al fraintendimento creato da Yato e il clone, mantenendosi serio, estrasse la spada pronto ad agire [Nota].

    Mentre Kuii sparava del sapone tutto intorno, rendendo scivoloso il terreno, l'altro avversario faceva apparire come dal nulla delle braccia aggiuntive, con un aspetto vagamente ragnesco presto confermato da un getto di ragnatele che bloccò del tutto Ushio, il nostro cliente, che tuttavia non interessava più di tanto al clone. Nel vedere il getto successivo contro di lui strinse la spada tra le mani con determinazione, incassandolo in pieno addome, sostanzialmente senza danni! E lo stesso valeva per gli arti inferiori, bombardati da ragnatele dure come pietra [Clone: Difesa]. Tra la sua naturale resistenza e la cotta di maglia quegli attacchi erano irrilevanti, e per fortuna non avevano proprietà adesive significative a differenza di quello che aveva colpito il collezionista di spade. Tutto qui? Avrebbe detto mentre, lasciando che il terzo attacco lo colpisse senza opporre resistenza, al contempo lanciava un Kunai diretto al volto del nemico...anche se consapevole che non avrebbe avuto grandi possibilità di danneggiarlo, se non altro gli avrebbe impedito di proseguire nella tessitura delle sue ragnatele, impedendogli di guadagnare un vantaggio [Clone: Difesa 1 e Azione 1 (S&M)].

    Impedito a Sojiro di issarsi sulle ragnatele, il clone osservò Toa che ingaggiava Kuii e la copia di Korra che aggrediva la donna di Ame in un serrato corpo a corpo, nonostante il terreno instabile. Non sapeva cosa avesse causato l'esplosione ma dalla sorpresa tanto di Toa quanto che degli scagnozzi della Pioggia era evidente che qualcuno o qualcosa aveva creato un notevole diversivo...e la possibilità che fosse l'originale era quantomeno elevata. Per questo motivo, anche per via delle presenze oltre la porta annunciate dal sensitivo mercenario, il clone, privo di arti ninja significative, prese la decisione più logica: arretrò cauto sul pavimento scivoloso fino a raggiungere la porta della stanza, sogghignando. Sono curioso di vedere se riusciranno a entrare, quando anche tu non hai possibilità di superare le mie difese! E con un semplice passo si sarebbe fuso con la porta, attraversandone il legno usando la sua speciale caratteristica. Aprendo le braccia per influenzare quanta più superficie possibile, inclusa l'intercapedine, si sarebbe fermato là guardando oltre nel corridoio per appurare la presenza di trappole, ma senza spostarsi. Con lui fuso con la porta, sfondarla ed entrare sarebbe stato notevolmente più difficile. Confidava nell'arrivo dell'originale per occuparsi del ninja-ragno! [Clone: Azione 2]

    All'esterno, non pienamente consapevole di ciò che accadeva, io e le due kiriane eravamo rimasti sorpresi dalla subitanea esplosione! Mi aspettavo che sfondasse la finestra per entrare, non che esplodesse! Sussurrai, preso alla sprovvista, anche se avevo spiegato loro a grandi linee le mie intenzioni. Ma in ogni caso là dentro sarà scoppiato il caos. Kasumi... La guardai. Puoi occultarti come nella banca ed entrare per cercare le spade? Io e Korra penseremo a fermare i ninja di Ame...ed eventualmente mettere a tacere Toa se fosse un pericolo. Dobbiamo cercare di vincere, ma non troppo in fretta, se fosse possibile eviterei di combattere anche con il Sensitivo. Non per nobiltà d'animo ma per mero desiderio di risparmiare energie.

    L'idea era salire lungo la parete dell'albergo con il chakra adesivo, approfittando della pioggia per accentuare la nostra già notevole furtività (specie di Kasumi e in minor misura anche mia). Io mi fermerò sotto la finestra e cercherò di supportare dalla distanza il mio clone...non è ancora stato dissolto. Korra, tu se riesci entra direttamente, o usa una Sostituzione per apparire in mezzo allo scontro come se il tuo clone ti avesse evocata. Kasumi, cerca nelle stanze in mezzo al caos e recupera le spade. Io...penso di poter usare l'ambiente a mio vantaggio. Gran parte della stanza era in legno o aveva intarsi, suppellettili e mobili del materiale a me affine. Manipolare qualcosa di trattato era più difficile ma non certo impossibile.

    Salimmo quanto più rapidamente possibile, ma cercando di non fare troppo rumore [Yato: Azione 1] ma mi fermai appena sotto l'apertura causata dalla finestra esplosa, usando un Kunai a mò di specchio per avere un'idea di cosa succedesse dentro, o provando a sporgermi appena quel che serviva per vedere, badando di non farmi notare. Korra, quello centrale, poi aiuta il clone. Le sussurrai mentre lei iniziava la sua offensiva apparendo con la Sostituzione alle spalle di Sojiro per attaccarlo, prima di dedicarsi a Yumi, in collaborazione col suo clone. Kasumi avrebbe guardagnato l'interno iniziando la sua investigazione mentre io intrecciavo le dita per attivare una delle più importanti e segrete arti del clan Senju, che permetteva di manipolare anche il legno naturale, e non solo quello generato dal proprio corpo [Yato: Tecnica 1 ed EXTRA]!

    Non sarebbe stato semplice ma dovevo generare un attacco simultaneo partendo da una delle poltrone rovesciate dall'esplosione che si sarebbe avventata, crescendo improvvisamente come fosse viva, con delle bocche dentate molto rudimentali con cui avrebbe cercato di aggredire le spalle di Sojiro subito dopo l'intervento di Korra [Yato: Tecnica 2]. Il clone comprendendo cosa accadeva avrebbe detto, volutamente a voce alta: Sono uno con l'edificio adesso...tutto ciò che sta qui dentro è MIO! Contemporaneamente, molto meno rumoroso, un costrutto di legno si sarebbe generato dal battiscopa dietro Kuii, impegnato contro Toa (o dal pavimento in legno, se fosse stato presente in quel punto), percorrendo rapidamente tre metri di distanza rasoterra prima di sollevarsi come un ramo appuntito capace di trafiggere le carni, mirando alla coscia del ninja di Ame possibilmente durante l'offensiva del sensitivo, così da aumentare le sue possibilità di vittoria [Tecnica 3].

    Immediatamente dopo, comunque andasse, un attacco di legno sarebbe partito nuovamente dalla Sedia cercando di piantarsi nell'inguine di Sojiro con un ramo simile a un tridente rudimentale [Yato: Azione 2], mentre un colpo assai più infido nasceva da un mobile alle sue spalle cercando di coglierlo alla caviglia destra...piccolo e meno potente, ma anche meno percepibile, sicuramente [Testo Visibile]. Non dovevo essere troppo rapido, anche coi rischi, perché Kasumi doveva avere il tempo di cercare!
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    Eremiti del Deserto

    Scimmie nel Deserto

    Prigioniero del Labirinto e ancora dell'illusione, Fudoh venne costretto a sfoderare la spada che poco amava e affidarsi ai resti del Gashadokuro, incassando gran parte degli assalti e parandone alcuni, ma anche se danneggiato era ben lungi dall'essere stato messo fuori combattimento, puntando improvvisamente una mano contro il clone che aveva davanti a sé e spingendolo lontano con un gran rumore di vetri incrinati quando sbatté sulla parete del labirinto più vicina a una manciata di metri. Contestualmente la spada che era stata del criminale prese il volo sotto il suo controllo, conficcandosi nella testa del Fudoh che tratteneva l'originale mandandola in frantumi...ma questo non fermò affatto il corpo che continuava a muoversi come se nulla fosse! La violenta spinta successiva comunque interruppe la presa scaraventando via il clone che andò in mille pezzi mentre la spada svolazzante si diresse verso l'altro bersaglio trafiggendolo senza pietà e distruggendolo del tutto grazie alla concomitante attrazione gravitazionale. Senza ulteriori indugi Fudoh cercò con un salto di superare il labirinto, ma l'illusione era ancora attiva, anche se parzialmente [Come scritto nel post precedente, l'illusione sparisce del tutto alla fine della tua fase offensiva, quindi non sarà attiva nella tua difesa e nel tuo prossimo attacco] e realizzò che il labirinto sembrava crescere assieme al suo salto per impedirgli di andare oltre.

    Quello che Fudoh non si aspettava però era che oltre lo specchio illusorio, ancora attivo, l'avversario manipolatore di vetri era saltato a sua volta, come se avesse previsto quel tentativo di fuga, e cercò di colpire il primario al volo con il suo bastone, attorno al quale si era formata una enorme sfera di vetro che ne amplificava il potenziale! Nascosto completamente dall'illusione oltre la quale Fudoh non poteva vedere, pur potendo sentire, il colpo avrebbe cercato di scaraventarlo in basso, nuovamente dentro il labirinto [Azione Preparata]. Dalla sua posizione a mezz'aria il primario poteva fare molto poco per opporsi a un colpo tanto brutale e anche se il labirinto illusorio sarebbe sparito un secondo dopo l'offensiva, comunque si trattava di un attacco dalla potenza spropositata.

    Comunque andasse, a seconda di dove il primario fosse atterrato dopo la sua difesa o dopo aver incassato, a circa sei metri da lui sarebbe atterrato anche il suo aggressore, nonché manipolatore del vetro. Doveva trattarsi di un Kijin, vista la natura vagamente scimmiesca dei suoi tratti somatici e la presenza di peluria sul corpo, assai più folta di quanto potesse esserlo quella di un essere umano, con indosso semplici abiti di foggia un pò esotica quali un leggero gilet aperto sul petto, senza maglia, e calzoli bianchi e ampi, anche se molto stretti alla vita e alle caviglie, come usavano alcuni nomadi del deserto. Mmmh...non sei uno comune se superi i miei sortilegi. Disse, emettendo un suono molto cupo con il naso e la gola. Non posso farti incontrare Aladdin. Non rovinerai tutto. Io sono Rukai, vice del Guardiano del totem dell'Estate. E chiunque tu sia, non ti permetterò di fermare la nostra caccia! Nel pronunciare quelle parole il suo corpo si accese di puro chakra ardente, dal colorito rossastro che intimava cautela [Tecnica Rukai 1].

    E ORA BASTA! Si sarebbe avventato su Fudoh mentre da una sua tasca usciva della polvere fine che si condensava in una nuova enorme sfera di vetro intorno all'estremità del suo bastone, col quale si esibì in un terrificante affondo contro il Primario che minacciava di spaccargli le ossa...e se fossero stati ancora dentro il labirinto di vetro le possibilità difensive sarebbero state decisamente ridotte...senza contare che il vetro poteva attraversare le pareti specchianti come se fossero acqua! [Azione Rukai 1] Continuando la sua opera si sarebbe gettato su Fudoh per provare a schiacciarlo con un colpo dall'alto verso il basso subito dopo [Azione Rukai 2]. NON CI PRIVERAI DELLA CONQUISTA! L'ERBA SARA' NOSTRA! Mentre il vetro spariva dal bastone il massiccio Kijin avrebbe a quel punto accorciato le distanze puntando una mano verso Fudoh, dalla quale sarebbe esploso un vero e proprio proiettile di chakra concentrato dall'alto potenziale esplosivo [Azione Rukai 3 e Tecnica Rukai 2]

    [...]

    Poco distante la Iena senza più un nome era stata interrotta nel suo attacco, finendo per stringere Badassanu invece che Myk tra le sue fauci, arrivando a incrinare il guscio e danneggiarlo ma senza riuscire a danneggiare in modo efficace le tenere carni della tartaruga. Approfittando di quel fallimento Myk provò a caricare l'avversario come poco prima, ma la sua velocità era nettamente inferiore senza la collaborazione con le arti di Fudoh e venne agilmente schivato con uno scatto laterale da parte del quadrupede, che ridacchiò sinistro, affrontando poi la lenta testata di Badassanu scartando all'indietro. Tutto qui? Tutto qui da chi rappresenta Saban'na? Nel mio passato eravate più temibili! Le fauci aperte iniziavano a grondare abbondanti quantità di saliva mentre gli occhi canini si facevano distanti e con le pupille enormemente dilatate [Tecnica Iena].

    A quel punto avrebbe usato tutta la velocità disponibile per gettarsi su Myk, che avendo mancato la sua carica precedente era adesso oltre lei e dalla parte opposta di badassanu, che difficilmente sarebbe riuscito a star dietro alla velocità della iena con gli effetti del latrato precedente ancora in corpo. Un morso feroce e un successivo tentativo di smembramento per rendere inerme la piccola tartaruga, il cui guscio avrebbe potuto offrire poca difesa contro la saliva corrosiva usata per consumare carcasse e ossa di ogni tipo [Azione 1 e 2 Iena].

    Avrebbe quindi lasciato andare la tartaruga, qualora avesse ancora la forza di trasmettere il veleno, fronteggiando Badassanu che era a sua volta particolarmente prostrato.
  11. .

    2

    Equilibrio

    I momenti in cui il Sensei era assorto, come intento in un dialogo con sé stesso per scegliere quale fosse il miglior comportamento da scegliere o la frase migliore da dire, erano qualcosa a cui mi ero lentamente abituato. Sapevo che spendeva quel tempo per affinare le sue forze e indirizzare le sue volontà, ma non era un individuo tale da perdersi in chiacchiere o essere colto alla sprovvista. Anche se privo della criptica saggezza di Fudoh-san o del rigore marziale del Maestro, il Sensei restava una delle mie figure di riferimento più importanti anche nella sua incarnazione di Asso. Mi aveva insegnato lui che si poteva essere molte cose tutte assieme, purché nel profondo ci fosse qualcosa di saldo e inscalfibile. Per me era la Missione. Per lui sospettavo qualcosa di simile.

    Forse un tempo, Asso. Ma ora hanno interferito direttamente con noi, arrivando a smuovere un qualche seme perché venisse inviato un sicario. Disturbava le azioni del Fauno, quindi il sicario è morto, ma il corpo è stato...trattato adeguatamente. Spiegai, senza soffermarmi su ciò che avevo fatto dopo con il Soshi, anche perché contavo di consegnarlo a Konoha in modo da restituirlo a Suna e intascare una ricompensa. La loro idea può essere stramba la le loro capacità non hanno nulla da invidiare ai più abili di Ame o dell'Accademia. Inoltre sospetto che l'uguaglianza che propugnano sia in realtà più un sostituire il chakra che molti hanno a disposizione con una forma di energia diversa, limitata a pochi. Non c'è nobiltà reale nel loro intento. Questo il frutto delle mie pur brevi meditazioni sull'argomento.

    Quando il Sensei nominò i Fratelli di Sangue annuii, coperto dalla maschera. Ho inteso che è una sorta di ruolo d'onore, o comunque un modo per essere nello stesso gruppo...c'è forse un significato più profondo? Chiesi, ottenendo rapidamente una risposta tanto sinistra quanto calzante, che spiegava come mai caratteri così diversi come Gekido e Shinken fossero vicini. Incredibile che esista un rituale simile... Non dovevo permettere che l'Hokage avesse mai e poi mai accesso a qualcosa di simile, o la Missione sarebbe diventata ancor più complessa da realizzare! Mi chiedo se il tentativo di reclutamento nei miei confronti non fosse un modo per procurarsi un nuovo Fratello di Sangue per qualcuno? E tuttavia non esisteva modo per saperlo.

    Un membro dei Fiori ha reclutato il Fauno per una delicata operazione lontano dagli occhi dei Cuori. Avrei spiegato, approfondendo gli eventi. Non conosco l'identità dei committenti, ma posso mostrarvene l'aspetto... Una rapida Percezione Falsata avrebbe cambiato l'aspetto di una delle suppellettili nella Magnanimità di Hayate, Virtù esperta di arti mediche della setta. Oltre a un fanciullo dal viso adulto e dall'indole temibile... Avrei fatto lo stesso mostrando il Coraggio. E quello che ho visto solo di sfuggita, e che sembrava una sorta di supervisore. Non potevo sapere che la Mansuetudine, mostrato a sua volta, fosse in realtà pari in rango agli altri due. Le capacità del Fauno non erano sufficienti per aiutare in modo concreto, quindi è stato inviato a recuperare delle sostanze per dei medicamenti speciali. Spiegai quindi dell'incontro con Gekido e Shinken, e della loro proposta per recarsi all'asta segreta che era in realtà in mano al capo di quei due per individuare e reclutare individui adatti.

    Spiegai del Paese dei Demoni e della malattia, e di come avessi indirizzato il medico di Ame a recarsi in quelle terre, mentre il Soshi si rivelava un sicario di Ame. Avrei quindi presentato Mugen al Sensei. Non so se toccandola avrete la stessa percezione che ho avuto io, ma fate pure. Avrei detto, posandola davanti a lui con movimenti calmi e misurati, ancora nel fodero naturalmente. Se anche avesse avuto una percezione legata all'Equilibrio come la avevo avuto io, la sua domanda successiva mi mise in difficoltà. L'Equilibrio...a quanto hanno detto ogni persona ne proietta uno differente, ma quello che ho subito è stato quello di Hikito, il loro Terzo Padre. Non so se esistono più Padri o se è il terzo in ordine cronologico.

    In ogni caso, quando lo ha attivato è stato come se...come se ogni cosa dipendesse da lui. Mi sentivo osservato e valutato sotto ogni punto di vista, come se ogni azione fosse qualcosa di cui era pienamente consapevole...avete presente la leggenda secondo cui anche con tutte le sue arti e poteri il grande Sun Wukong, re delle scimmie, non riuscì mai a fuggire dal palmo del buddah? La sensazione è stata simile: tutto ciò che era nel campo dell'Equilibrio era sotto l'autorità di Hikito, non vi era via di fuga. Non conosco gli effetti dell'Equilibrio degli altri due, ma sospetto fossero inferiori. Potrei mostrarvi ciò che vedevo con la Percezione Falsata, ma sarebbe un surrogato incapace di trasmettere la reale sensazione.

    Quello che è chiaro, però, è che intendono eliminare il chakra, poco compatibile con l?Equilibrio, e sostituirlo con esso. Non sono liberatori degli oppressi...solo dei nuovi conquistatori. E anche se allettante, la loro proposta è assurda e incompatibile con ogni mio interesse.
    Scossi il capo. Sembra che io possa avere talento in questo campo, seguendo la Vera Spada, della quale intendo parlare con il Maestro che voi conoscete. In ogni caso...mi è parso che l'Equilibrio sia un modo per estendere la propria...natura? La propria visione del mondo al mondo, ma in maniera concreta, non con un genjutsu. Una sorta di Dominio del mondo, che si sottomette all'autorità della propria mente o anima, non so bene. Ma ha dei contraccolpi sul corpo...sospetto legati alla presenza del chakra. Per questo lo vogliono epurare, anche se si riempiono la bocca di libertà da oppressione e ordine sociale. Avrei lasciato al Sensei ulteriori elucubrazioni, lieto di fornire dettagli ulteriori.
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    Black Stuff

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    Incassato lo schiaffo senza nemmeno battere ciglio, lo Yakushi inarcò appena un sopracciglio mentre lei lo accusava di crudeltà, intimandogli di stare zitto piuttosto che ferirla ulteriormente. Non aveva ancora capito che dire a Febh Yakushi di non fare una cosa era la via migliore per fargliela fare, ancor più plateale e rumorosa di quanto si potesse immaginare. Pff...crudele? Io? Borbottò incrociando le braccia. Facile dare la colpa ad altri...ma non sono io ad aver fatto sparire questo tuo Shinken. Né sono stato io a permettere ad altri di ferirmi. Replicò, aggressivo, avvicinando il viso alla donna con una strana luce negli occhi, sebbene diversi dai suoi a causa della Henge. Certo che ci sono cose a cui tengo. Ma sono anche capace di proteggerle, non hai diritto ad avere nulla se non hai la forza di proteggerlo. Disse, spietato come la cultura otese da cui veniva. Mi chiedi come reagirei? Se qualcuno mi portasse via ciò a cui tengo, quel qualcuno scoprirebbe che il peggiore degli incubi eterni sarebbe preferibile a un secondo di veglia con me alle calcagna. Ci fu un brevissimo pensiero nella sua mente, affinata dagli insulti di lei, che volle esplicitare. Ma dimmi...e TU come hai reagito? Io non baderei a remore morale e scenderei a qualunque compromesso per riavere ciò che voglio e farla pagare a chi mi ha fatto un torto, cento volte di più. Inclinò il capo, velenoso come un serpente e mantenendosi a brevissima distanza da lei. Cosa hai fatto o progettato per riprenderlo? O volevi stare ferma a frignare sentendoti impotente? Socchiuse gli occhi. Se davvero era così importante allora saresti potuta venire da me e chiedere un favore, o assoldare qualche ninja molto potente...ci sono numerosi mercenari di valore. Ma non lo hai fatto. Cosa hai fatto allora? Sorrise. Magari hai chiesto alla Bilancia Nera stessa di rilasciarlo in cambio di qualcosa? Io lo avrei fatto, per vendicarmi poi in un secondo tempo. A quel punto forse ci sarebbe stato un secondo schiaffo, ma meritato.

    In ogni caso dovevano tornare alla missione e al problema alla mano. Io so esattamente che andrò in una trappola, ma vedi...ci sono già dal primo momento che sono arrivato. Il punto non è evitare la trappola o sopravvivere ad essa. E' valutare se la trappola può resistere a ME...perché se non lo farà...allora il nemico avrà perso. Disse con sicurezza. Quanto alla lussuria...tks! Sbuffò. Ho anni di esperienza come ninja, cosa credi che possa farmi? Nella sua testa la Lussuria era esperta in frasi da rimorchio e nel flirtare come alla televisione...la sua intera conoscenza in ambito sessuale veniva da Occhi del Deserto e da alcune lezioni oculatamente pilotate da Ogen che, colto il leggero problema del ragazzo al riguardo (complice l'Edo Tensei, ma la storia si fa lunga) aveva optato per tenerlo completamente all'oscuro o quantomeno male indirizzarlo per evitare che qualcuno si approfittasse di lui. La sua indole leggermente "atipica" poi aveva fatto il resto. E in realtà una mano la aveva messa anche Diogenes Mikawa distruggendo il bordello di Oto prima che Febh potesse mai riuscire ad andarci eludendo la sorveglianza, ma questa è un'altra storia.

    [...]

    Con le lucertole doverosamente appostate, inclusa Sssalsaluga nel sacco e Shin Rai da qualche parte, Febh aveva finalmente approcciato la Lussuria, con il suo aspetto da ragazzina, mettendo subito in chiaro che la loro era una conversazione tra pari e che pretendeva una seduta a sua volta, finendo per sedere accanto a lei che, come un'attrice consumata, non fece una piega davanti alle sue stranezze, fingendo anzi di essere un pò spaesata...cosa assurda per una leader criminale. Appena seduto, lo Yakushi le spiegò della faccenda con il veleno ma notò subito che c'era qualcosa di strano...come una sorta di formicolìo su tutta la pelle e persino nell'aria tra loro...una specie di pulsione che lo spingeva a voler accorciare le già brevi distanze e un poco lo distraeva...così come iniziava ad avvertire una lieve reazione al basso ventre, simile a quando aveva cercato di andare a vedere il film per adulti al cinema ma si era poi trovato davanti a delle riprese di una partita di golf, con sua somma delusione (opera di Ogen, ma non lo aveva mai saputo). Uhm...fa caldo qui...non è che la poltrona umana ha la febbre? Avrebbe detto guardandosi intorno perplesso.

    Le tue...ehm...frustrazioni? La donna intanto lo prese in parola iniziando a scoprire una spallina, cosa che normalmente lo Yakushi avrebbe trovato inappropriata e fuori luogo, specie perché la sua testa sapeva benissimo che quella era una criminale e che voleva fregarlo, ma nonostante questo era come se al suo corpo e al suo cervello più primitivo importasse ben poco della ragione. Il Controllo del Corpo, disciplina fondamentale del clan che permetteva di avere in ogni istante una chiara consapevolezza del proprio corpo gridava all'impazzata, riferendogli che qualcosa nell'organismo stava attivando forzatamente il sistema limbico e tutta una serie di meccanismi ormonali...e non era endogeno. Concentrandosi un secondo avrebbe potuto identificare l'elemento ostile e annientarlo...ma non lo fece. Conoscerci...ehm...meglio? Sapeva di essere sotto una qualche malìa, e a parte del suo cervello non interessava a causa della libido crescente, mentre l'altra parte era in qualche modo curiosa di vedere fin dove sarebbe arrivata quella trappola, consapevole di potersi fermare alle brutte, o almeno ne era convinta...e aveva le lucertole appostate per qualunque evenienza. Febh deglutì mentre un profumo intenso riempiva l'ambiente, veicolando le terribili capacità della Lussuria.

    Travolto improvvisamente dai sensi e dalla subitaneità della cosa, lo Yakushi si trovò a battere un paio di volte le palpebre all'ordine perentorio di baciare la donna, mentre tutto intorno cominciava a scatenarsi un putiferio. Nella sua testa tutto ciò che sapeva sull'amore e sul sesso si accartocciò in una matassa unica di immagini tratte dalla sua telenovela e da alcune informazioni incomplete captate qua e là...e senza nemmeno realizzarlo sollevò una mano poggiandola sulla spalla della Lussuria ormai seminuda, avvicinando l'altra alla guancia e carezzandola dolcemente mentre il suo viso si faceva prossimo a quello di lei...occhi fissi e languidi e il respiro che si intrecciava in una sola armonia...quindi le diede un fugacissimo bacio a stampo sulle labbra. Non aveva la più pallida idea di come si facesse a baciare e Ogen si era premurata di ripetergli più volte che il bacio a stampo è l'apice del desiderio di una donna, e tanto più è rapido, tanto più è intenso.

    Realizzando ciò che era appena successo lo Yakushi sbiancò, pensando che ora che aveva baciato quella donna i due dovessero considerarsi ufficialmente fidanzati, anche se la conosceva appena! Oh...no...! Iniziò a sudare freddo per la paura nonostante il cuore che batteva a mille stimolato dalla lussuria di lei...che diede poi il secondo ordine, intimandogli di giacere con lui. Conosceva il termine...lo usava anche Doña Dolores quando voleva che il suo anziano fidanzato segreto, Don Pedro Chikuma, la portasse a letto. Ma non c'erano letti là vicino e il cervello dello Yakushi stava rapidamente andando in pappa alla ricerca di una soluzione a tutto quel guaio...e in fondo in fondo una parte di lui era decisamente interessata a esplorare certi aspetti finora ignoti...solo che non vedeva divani né letti e coricarsi in due sopra la poltrona umana sarebbe stato scomodo. Con qualcosa di ben più che una sensazione al basso ventre, ma del tutto digiuno di informazioni efficaci, lo Yakushi avrebbe annuito energicamente non potendo sul momento disobbedire all'ordine, afferrando la donna per le braccia scoperte, alzandosi e dando un calcione all'uomo-poltrona per allontanarlo (salvo sue strenue capacità difensive), dopodiché, con goffa rigidità, la avrebbe appoggiata a terra (sbattuta sarebbe un termine più elegante) coricandosi accanto a lei e guardandola intensamente negli occhi mentre lei declamava alcune storture su sangue e similari.

    Ecco... Iniziò a guardarsi intorno, eccitato ma come in attesa di qualcosa che non arrivava, perplesso, mentre intorno iniziava una rissa di proporzioni cosmiche. Uhm...quando arriva? Sarebbe sembrato molto spaesato. La dissolvenza in nero, dico. Di solito arriva sempre a questo punto e cambia scena. Mi sono sempre chiesto come capitasse... Naturalmente Occhi del Deserto non aveva alcuna scena spinta, se non qualche bacio sporadico, quindi mostrava solo scene prima e dopo gli eventi, ma mai il sodo...e quindi lo Yakushi non aveva idea di cosa fare, pensava capitasse e basta! In ogni caso nella sua testa aveva obbedito con pienezza e trasporto agli ordini, anche se lei sarebbe rimasta forse interdetta davanti a una così totale alienazione...e nonostante tutto si trattava solo di lussuria...non di amore. La mente razionale era stata solo messa da parte e distratta, ma era là. Non aveva cambiato i sentimenti dell'otese né cancellato alcuna informazione su quella che era la natura della sua seduttrice...e questo sarebbe stato un grande disastro. Per lei.

    Battendo una mano per terra accanto all'orecchio della donna la avrebbe fissata con un misto di terrore ed eccitazione. Oh, cielo...cielocielocielo...cosa abbiamo fatto? Non avevano fatto niente di niente, ma lui non lo sapeva, per lui si erano baciati e avevano letteralmente giaciuto assieme proprio come nella telenovela. Ora...ora dobbiamo sposarci! Non posso essere una donnaccia come Doña Esmeralda Kurogane! Disse con convinzione che divenne marmorea, convinto che fosse la cosa giusta da fare, dato che Ogen lo aveva educato alla vecchia maniera ma senza andare troppo nei dettagli. Ma c'è un problema...tu sei una criminale e membro di un culto di squilibrati, mentre io vengo da una famiglia per bene! Di mafiosi e criminali a sua volta, ma soprassediamo. E non sei nemmeno carina! Come lo spiego a Ogen? Quindi la prima cosa da fare è annientare la Bilancia Nera e salvarti da loro! Basta con queste idiozie! Schioccò le dita, mentre le lucertole tranne l'assassina sarebbero intervenute per fermare sul nascere la rissa appena scoppiata (non erano che passati pochi secondi, i danni sarebbero stati minimi). Con la loro lingua lunga sei o più metri, appiccicosa, potevano bloccare agilmente tutti i presenti in pochi movimenti, esattamente come il Re delle Lucertole aveva fermato i suicidi durante la vicenda del Dio degli Assassini...la Bilancia Nera non imparava dai propri errori [Nota].

    Ancora coricati a terra, prima che lei aprisse nuovamente bocca lo Yakushi avrebbe piazzato la sua mano sulle labbra di lei, distante pochi centimetri ma di fatto bloccandole grazie al chakra adesivo [Azione 1]. Non parlare! Capisco lo struggimento...questa cosa è esattamente come quando Don Camilo dei Danzatori si fidanzò con la cameriera Matilda che era segretamente una Kurotenpi che voleva vendicarsi del padre che le rubava le caramelle dal cassetto! Dopo seimila puntate gli sceneggiatori di Occhi del Deserto accusavano colpi. Hebiko piange sempre nel vedere la scena in cui lui le intima di non parlare per confessarle i suoi sentimenti...ma io non ho sentimenti per te. Però è una questione di...responsabilità. Io odio le responsabilità! Ma Ogen è stata chiarissima su questo argomento e rischio grossi guai se non seguo le regole. Scosse il capo. In ogni caso esattamente come hanno fatto loro devo renderti...presentabile! Non posso sposare una criminale della Bilancia Nera...quindi devo tirarti fuori da quel gruppo...che ti piaccia o meno! Anche nella puntata lui le tappava la bocca per fare il suo discorso, gli sembrava appropriato. Ssalsaluga! Non permettere che ci interrompano! Intimò alla lucertola nel sacco, che fece capolino pronta a intervenire. Riassumendo il suo normale aspetto, idealmente senza sorprese, fece apparire una boccetta di veleno tra le dita della mano libera [Abilità].

    Dobbiamo cominciare col farti capire che è una pessima idea restare nella Bilancia Nera! E poi dovrai seguire il corso per signorine di Ogen, e dovremo sposarci, e avere dei bambini e anche un cane e un gatto e tre varani. Immagino dovrò anche presentarti a Kamine ed Hebiko...andresti daccordo con Kamine, vestite quasi uguali, ma forse sarebbe meglio se fossi un pò più elegante nella vita di tutti i giorni...poi a essere onesti sarebbe interessante sapere il tuo nome...mi fai uno strano effetto anche se onestamente rispetto a Kamine o Nikaido ti trovo un pò racchia e rispetto a Hebiko non sei nemmeno lontanamente carina ma immagino dovrò abituarmi. Scosse il capo. Dannate regole...ma bisogna assumersi le proprie responsabilità...quindi ora... Delle catene di chakra sarebbero comparse intorno alla Lussuria cercando di intrappolarla: chiunque fosse stretto dallo Yakushi in una presa di qualunque tipo rischiava di restare vittima della Catena di Seiryu [Tecnica 1], tecnica che rappresentava uno degli apici del Chakra Adesivo...mentre contemporaneamente dalla mano con la boccetta velenosa sarebbe emerso un serpente che da quella distanza a dir poco infima avrebbe cercato di mordere la donna [Tecnica 2 e Azione 2]. Mi spiace doverti fare un pò male ma so che sei una pazza criminale, anche se ora dobbiamo sposarci! Disse, onestamente dispiaciuto e consapevole dei danni che poteva arrecare, inoltre era ancora sovreccitato anche se nella sua testa aveva già fatto tutto il fattibile, per quanto gli sembrava che mancasse qualcosa. Comincia a capire che abbiamo giaciuto assieme e ci siamo baciati, quindi ora tu sei mia e io sono tuo. Per sempre!
    La libido nel suo sguardo, per quanto deviata e artificiale, era stata sostituita da qualcosa che forse la donna non aveva mai visto...un'ossessione amorale, incessante e profonda come l'abisso. Oni aveva stabilito che quella donna doveva diventare parte della sua vita e alle sue regole. Non aveva altra scelta.

    Qualunque ordine lei desse da quel momento in poi, quali che fossero le sue richieste, per lo Yakushi la priorità sarebbe stata strappare quella donna alla Bilancia Nera, anche se a conti fatti non le piaceva, perché era sua responsabilità ora che lei lo aveva inguaiato (aveva sentito quella frase una volta a palazzo, ma non ne aveva colto esattamente la sfumatura). Se fosse riuscito ad avvelenarla con il serpente (in caso contrario avrebbe scosso il capo decidendo di provare in altri modi, come farglielo ingoiare a forza o ferirla con un Kunai intinto nella sostanza) ne avrebbe immediatamente attivato gli effetti, sentendo alcune conoscenze sparire dalla sua memoria cosciente mentre l'oblìo si apriva in risposta, divorando ogni emozione che legasse la donna alla Bilancia Nera. Se fosse riuscito nel suo intento, a quel punto sarebbe cominciata l'opera di lavaggio del cervello...ma tutto dipendeva dalla riuscita o meno dell'avvelenamento.

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    Chiacchiere in Locanda

    Non erano passati che tre giorni dagli eventi che mi avevano fatto incontrare il Terzo Padre e osservare le strabilianti doti mediche del misterioso cliente di Yuri, ma mi ero ormai ripreso del tutto dalle ferite e avevo raggiunto una certa determinazione, rafforzando quello che era il mio intento iniziale. Avevo abbandonato i panni del Fauno mentre uscivo dal passaggio segreto che collegava la mia stanza con la cantina dei Veri Batuman (in realtà un vecchio portavivande non più in uso), affrontai le strade di Ame con la maschera di Shichifuko, girovagando per un'ora prima di tornare e, guadagnato l'ingresso, fare un cenno concordato con la locandiera per essere indirizzato dal Sensei.

    Era da diverse settimane che non avevo un colloquio privato con Feng Gu, che era sempre stato ombroso e talora in viaggio, forse a causa del nuovo giro d'affari che aveva aperto nei territori a ovest e di cui tuttavia non mi aveva messo al corrente, ma avevamo intrattenuto un costante rapporto epistolare, per quanto superficiale. Bussai alla sua porta attendendo che mi fosse concesso di entrare, per poi farmi spazio nella sua stanza privata. Non avevo un parere o un gusto in fatto di arredamento ma avevo sempre trovato un pò manieristiche le scelte artistiche del Sensei, che tuttavia manteneva un'elevata efficienza degli ambienti...in ogni caso senza soffermarmi eccessivamente camminai fino a stare a pochi metri, per poi chinare il capo in segno di rispetto.

    Oltre la maschera bianca di Shichifuko ero Yato, ovviamente, il suo allievo, ma adesso mi stavo confrontando con lui come membro del crimine della Pioggia. Asso. Il mio rapporto. Spiegai, riferendomi alle carte che gli avevo fatto pervenire tramite Tendora il giorno prima, in cui accennavo alla presenza di ingerenze ad Ame, la cui importanza era capitale. Ovviamente in codice. Spero di aver stimolato la vostra curiosità...ho avuto un contatto diretto con un'organizzazione chiamata Bilancia Nera. Lo definirei illuminante e terrificante al contempo. Spiegai con un lievissimo accenno ironico nel tono, dato che di fatto ero stato trattato coi guanti, ma avevo subodorato ciò che si celava oltre le sinistre macchinazioni di quel gruppo. Avete mai sentito parlare di questo gruppo?

    Poche semplici domande. Non volevo fargli perdere tempo, ma nemmeno fargli sottovalutare la cosa.
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    Raccogliere i Cocci

    Storia 12

    Yuri e il Coraggio

    Proprio come avevo detto, una stronza che vuole sopravvivere. HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!!!!!! Rise malevolo il Coraggio mentre Yuri lo raggiungeva, quasi rinfrancato dal vederla barcollare eppure determinata nello sguardo, come se in parte la vista compensasse la perdita di K e quella che di fatto era stata una sconfitta. Accelerò il passo, ovviamente seminandola e lasciandola nel buio e nel tanfo delle fogne, come a voler sottolineare una qualche forma di disprezzo. Il Maestro avrebbe seguito mestamente la donna, trascinando il prigioniero, fino a quando non avrebbero guadagnato nuovamente il nascondiglio di Hayate ad Ame.

    Rattoppata dal medico novizio, Yuri aveva in qualche modo compreso di aver fatto colpo, ma anche le sue doti di seduzione non sarebbero bastate a sviare la mente di quell'uomo che era stato come rapito dalla supremazia nelle arti di guarigione della Virtù che seguiva. Sono certo che sarà così. Concluse, forse ancora non sufficientemente inquadrato per guardare alla situazione nella sua interezza, ma sulla buona strada. Una volta tornata dalla Mansuetudine e ottenuto accesso alle conoscenze che le erano state elargite nonostante il suo rango, Yuri cercò di comprendere subito entro quali margini le era stata concessa libertà di manovra. Non ti è concesso parlare di come Hayate si rapporta a loro e degli elementi sull'aldilà, ma per il resto sei libera di usare le informazioni, purché tu le metta a buon frutto. Naturalmente le Virtù e persone autorizzate non sono un problema per parlare. Spiegò. E dovresti stare attenta a Maito...il suo favore è...volatile. Se avrai bisogno di aiuto rivolgiti pure a me. Spiegò, comunque soddisfatto per come erano andate le cose. Quanto a dove cominciare...se quelle erano arti Kenkichi hai due possibilità: cercare a Kiri...o cercare nelle terre a oriente, nel Villaggio della Rosa d'Acciaio, dove si trova il loro clan ancestrale. Non sarebbe stato difficile reperirne la posizione.

    Corretto. Se si rivelassero ostacoli, le Mezze Persone sono da eliminare. Se tuttavia non sono rilevanti per le nostre attività non c'è motivo di cercar rogne, per dirla senza mezzi termini. Spiegò la pacata Virtù mentre estraeva una piccola fiaschetta, bevendo un rapido sorso di saké che si portava sempre dietro. Quanto al Coraggio...ho come il sospetto che tu lo sopravvaluti. E' molto potente e molto abile, certo, ma a scapito di certi ambiti che, in uno scontro, risultano spesso pericolosi per lui. Poi, se uno vuole prenderlo di petto e sperare di superarlo, a meno di immensa abilità e precisione allora è solo uno sciocco. Chiunque usi il Loto va affrontato indirettamente, dopotutto. Aggiunse, fermandosi poi a pensare alle parole di Yuri su K. Forse, e forse no. Come ho detto, un abile spadaccino può facilmente disarmare Maito...certo poi lui può raccogliere letteralmente qualunque cosa e usarla come la miglior arma di qualunque fabbro, ma non è molto bravo in generale con le cose di fino, come avrai visto.

    [...]

    Un luogo delizioso, anche se fin troppo raffinato per un poeta da bettole quale io sono. Sorrise lui, affabile, apprezzando l'haiku che la cortigiana aveva pronunciato dimostrando eleganza e preparazione nell'intrattenimento, oltre che nelle mere arti amatorie. Addirittura una museruola? Cielo, le voci sulla violenza di questo ragazzino sono meritate. Sorrise, muovendo rapidamente un dito e facendo volare una goccia di saké dal bicchiere verso il Coraggio (in realtà la Mansuetudine camuffata), così rapida e concentrata che avrebbe aperto un minuscolo taglio sulla guancia di quest'ultimo, che sanguinò un poco ma la Henge non venne spezzata, mentre la vittima guardava l'Asso in cagnesco. Una semplice formalità, chiaramente. Stava verificando che non fosse una Trasformazione o qualche illusione probabilmente, ma Hayate era più abile e previdente di quanto si aspettasse. Alla menzione di K tornò a concentrarsi su Yuri, annuendo a ogni sua affermazione su quanto il fuggitivo fosse un gravissimo pericolo per Ame. Invero, i primi a tornare vivi, ma dalle tracce lo avete sicuramente incontrato. E quando lei disse di averlo sconfitto annuì appena. Scacciato, ma non ucciso.

    Soppesò il suo alcoolico, sorbendone appena poche gocce mentre la donna difendeva la propria causa. Avevamo già queste impressioni: il tuo non è l'unico prigioniero della sua assurda setta. E tuttavia sembra che stavolta abbia effettivamente fatto armi e bagagli e si sia allontanato da Ame. Per ora. Sorrise. Un buon risultato, sebbene non fosse il risultato richiesto. Stava mercanteggiando, come a dire che non bastava ad appianare il diverbio da cui era partita tutta quella faccenda. Voleva che Yuri mettesse altro sul piatto della bilancia, che lei subito portò suggerendo una possibilità di collaborazione, senza niente in cambio se non la soddisfazione del Joker. Praticamente un contratto di servitù. Uhmmm... Soppesò attentamente la vicenda. Aveva modo di far ricadere ogni effetto negativo su Yuri senza ricevere danni, ma contemporaneamente poteva fare propri i successi ottenuti. Al solo prezzo di tollerare un pericoloso criminale. Suppongo che si possa dire che abbiamo un accordo. Fece un cenno con il saké. Ottimo lavoro, giovane Yuri. Spero che avremo altri incontri fruttuosi in futuro. E ora...c'è qualche ragazza che conosce dei canti tradizionali? Non sarebbe male sentire un pò di musica! Non sarebbe mai giaciuto con le prostitute della Lacrima, ma qualche festa e un pò di divertimento erano più che sufficienti per l'Umezawa!

    [...]

    Dopo alcune settimane, due ospiti in incognito avevano raggiunto Yuri nel suo locale. Un biondo dal viso pulito e un ragazzino con una maschera da demonio che rapidamente sarebbero stati riconosciuti come la Liberalità e il Coraggio. A colloquio con Yuri nella sua stanza, il Coraggio si sarebbe allontanato per appartarsi con la Kurogane che alla fine della vicenda precedente era stata restituita come "giocattolo interessante", mentre il Pagliaccio di Prima Classe, in abiti "civili", restava con Yuri a discutere. Carissima! Maito mi ha parlato del tuo cuore meccanico e penso che ormai si potrebbe tornare a restituirti il tuo originale, ma non lo aveva con sé quando è stato ad Ame la volta scorsa. Il Coraggio alla menzione aveva solo guardato Yuri in cagnesco, mandandola a fare cose non belle in parti del corpo normalmente coperte. Tuttavia questa tua richiesta sui lupi è interessante...pensavo fossi legata ai Corvi, o sbaglio?

    Specificata la cosa, avrebbe poi annuito. Il Contratto era originariamente in mano al nostro impavido Leader, tuttavia ci sono stati alcuni attriti. Alcuni lupi scelgono di essere ancora con Hayate e altri no. A parte Jins Kaguya, pochi hanno un vero e proprio contratto con loro. Spiegò. Ma se sei interessata, i Lupi Hayate custodiscono un cuore molto speciale che attende solo qualcuno che abbia il coraggio di ottenerlo...magari per la prossima missione potremmo mandare Jins con te, e assieme valuterete se sei pronta per avere quel cuore, invece del tuo, che ne pensi? Non avrebbe fornito informazioni al riguardo, sorridendo e dichiarando che era una questione di fede, ma Yuri poteva anche scegliere di riavere il suo cuore e stare così al sicuro. Il Pagliaccio non aveva informazioni sulle spade citate da Yuri, ma quando alla richiesta personale, non appena la donna terminò la domanda iniziò a ridere di gusto. AHAHAHAHAHAH!! AHAHAHAHAH!!! Oh, la hai fatta grossa, AHAHAHAHAHAH!!! Si asciugò le lacrime con un fazzoletto pieno di pois che tirò fuori da una manica, per poi farlo sparire con un guizzo di mano, degno di un Pagliaccio di prima classe. Mia cara, non saprei proprio cosa potrebbe calmarlo se non fornirgli un villaggio di medie dimensioni da sterminare a suo piacimento. Avrebbe fatto spallucce. Magari...potresti trovare Seiken? Immagino tu ne abbia sentito parlare. Non so dove si trovi ma un famoso collezionista di spade del Paese dell'Erba la sta cercando disperatamente e si dice che abbia una buona traccia. Penso che il Coraggio potrebbe perdonare qualunque cosa se mettesse le sue manacce sporche di sangue sulla spada che era di Indra!

    Intanto il Fauno
    L'Equilibrio. Sussurrai. Anche il Kage ne aveva parlato, ma non potevo sapere se si trattava della stessa cosa o di una semplice coincidenza, ma certamente se Raizen aveva accesso a qualcosa del genere e volevo raggiungerlo allora era necessario arrivarvi a mia volta. Tuttavia unirsi alla Bilancia Nera era completamente contrario ai miei interessi e seguire la strada di San-banme del non mentire mi avrebbe solo complicato la vita. Tuttavia a giudicare dalle sue parole era comunque possibile apprendere quella via anche da soli, sebbene più difficile.

    Venire travolto dalla superiorità di quell'uomo mi lasciò senza parole, per non dire stordito al limite dello svenimento! Mi sentivo come il proverbiale dio scimmia che si muove nel palmo del Buddah, completamente alla mercé della persona che avevo davanti, che come una divinità estendeva la sua influenza e la sua visione del mondo su tutto ciò che aveva intorno...come se ogni cosa venisse divorata dalla sua anima e dalla sua mente! Ebbi paura. Quando la ritirò tremavo, spaventato e quasi commosso, ma ancor più saldo nella mia scelta: dovevo avere quel potere per abbattere l'Hokage...ma non potevo permettermi di essere al servizio di quell'uomo o della sua causa. MAI. Eliminare il chakra perché elitario, solo per diventare schiavi di qualcosa di ancor più elitario e soverchiante? Non potevo permetterlo! Un...bilanciamento... Mi aveva forse rivelato che lui stesso poteva controllare quella forza solo grazie a fattori esterni? Che centrasse il fatto che Shinken aveva un'aura come la mia, cupa e vuota? Come Yin e Yang serve un contraltare? Realizzai che ero in ginocchio, rialzandomi tremante mentre la Missione tremava ma non arrivava a infrangersi davanti a quella magnificenza.

    Io ero la Missione. Non potevo abbandonarla. Io...sono...onorato. Biascicai con la bocca resa arida allo shock emotivo. Onorato e atterrito. Affamato di potere eppure certo di dover schiacciare quel male che avevo davanti, perché era un male. Anche Shinken rivelò di avere una forma di Espansione del Dominio, così come Gekido, ma senza entrare nei dettagli. Hikito iniziò a tossire sangue, costringendomi ad allontanarmi...che ci fosse un contraccolpo o era un elemento a parte? Dovevo ricordare tutto, bruciando nella mente e nell'anima quanto avevo visto, mentre Shinken mi prendeva da parte e la donna folle accudiva il Terzo Padre. Questo potere...è molto pericoloso nelle mani sbagliate. Io potrei essere una mano sbagliata, non lo avete pensato? Mormorai, turbato nel vedere la gente stordita dall'Equilibrio.

    La tua aura non è pura e perfetta, Shinken. Non è nemmeno al livello di Gekido...è confusa e oscura come la mia...in netto contrasto con la loro e... Mi accigliai, colto da un sospetto. Forse...anche se possiedi l'Equilibrio, tu sei...il bilanciamento? Il contraltare della purezza è il turbinìo nero che noi siamo? Possibile che mi volessero nella Bilancia solo come contraltare di qualcuno? In ogni caso gli avrei rivolto un inchino, a braccia congiunte. Sono grato di questo incontro, anche se come dici non so dove ci porterà il futuro. Il mio obiettivo non è allineato con i vostri, e non so se potrebbe diventarlo. In ogni caso, è stato un onore. E ti ringrazio per i suggerimenti riguardo la Spada e la Visione. Mi sarei congedato...la mia ordalia non era ancora terminata.

    Sopraffatto dagli eventi avrei cercato di focalizzarmi sulla chirurgia che dovevamo portare a termine, arrivando anche a usare Mugen per un aiuto in extremis in un momento di difficoltà, ma non avrei fiatato ulteriormente, limitandomi a monosillabi e alla richiesta del mio compenso, senza nemmeno cercare o parlare con Yuri. Io non avrei saputo niente di quella vicenda, e ai misteriosi mandanti amici di Yuri la cosa andava più che bene. Mi sarei allontanato poi, solo, per le vie di Ame. Consapevole che c'era qualcosa di enorme e invisibile che cresceva appena al di là del mio sguardo, con una semplice spada come catalizzatore.

    Dovevo parlarne con il Sensei.

    Dovevo parlarne con il Maestro.

    Poi avrei anche fatto rapporto all'Hokage.

    Alla fin fine anche lui avrebbe dovuto sapere.
  15. .

    Ritmo di Fucina

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    [Raizen e Fujiko]

    Come prevedibile il Kage rispose alle mie provocazioni iniziando a sciorinare una sequela di parole che ai miei occhi suonavano come un pappagallo che gonfiava la gola per farsi grosso e importante...ne avevo visto uno visitando un ninja del clan Inuzuka una volta. Come promesso mi limitai a sorridere e annuire, lasciando che le sue accuse e i suoi attacchi alle mie intenzioni cadessero nel vuoto. Avete ragione. Avrei detto con un sorriso falso, mentre lui continuava, e continuava, e continuava, nemmeno fosse quella la sua vera arma invece delle spade e delle arti ninja. Le sue parole comunque mi diedero da pensare: il suo Nindo era la ricerca dell'Equilibrio, ma poteva l'equilibrio essere un reale obiettivo? Come poteva l'equilibrio portare a miglioramenti se non esisteva anche una forza caotica e in qualche modo generatrice? O forse riteneva che l'equilibrio fosse appunto mettere costantemente in atto procedure per fare in modo che il caos portasse benefici senza eccedere? In ogni caso non avrebbe avuto più da me la soddisfazione di cadere nei beceri scambi di opinioni e frecciatine, esattamente come mi aveva chiesto. E tuttavia mi disse quello che pensava essere il mio punto debole: l'incapacità di cogliere sfumature. Una visione dicotomica come quella di cui mi accusava era sicuramente un limite, e anche se la sua analisi era certo riduttiva e semplicistica, dovevo ammettere che il mio addestramento mi aveva preparato all'elasticità mentale per le azioni ma non peri i concetti. La Missione era e doveva essere assoluta, non c'era alternativa. E questo mi avrebbe sempre limitato. Dovevo fare in modo che questa rigidità non contagiasse altri pensieri e processi mentali.

    Quello che faccio, Hokage. Quello che ho sempre cercato di fare e che sempre cercherò di fare, è il bene di Konoha, con tutte le mie forze e tutte le mie risorse, come mi è stato insegnato. Farò il possibile per migliorare, come sempre. Avrei potuto aggiungere "come dovreste fare voi" ma non lo dissi. Che credesse che le sue parole mi avevano fatto rivalutare la mia opinione su di lui, anche se di poco. Era corretto dire che molti dei miei rimbrotti erano amplificati in maniera forse ingiusta, per quanto trovassi comunque discutibili molti comportamenti del Kage, ma avevo deciso di abbracciare quel ruolo di ostilità fino in fondo, per la Missione, per evitare di accumulare sospetti inutili. Non commentai nemmeno la famosa frase che confronta le lance e gli scudi, dato che era un esempio sbagliato a priori, essendo un errore logico a prescindere, ma mantenni lo sguardo sull'Hokage mentre mi posava la mano sulla spalla con fare quasi paterno. Se io ero forse falso nelle mie esternazioni, percepivo che lui lo era ancora di più, persino con sé stesso dato che non riteneva sbagliati i suoi modi.

    [...]

    Hitomi era accando all'Hokage mantenendo una minima distanza nonostante i loro trascorsi, vista la situazione, mentre Goro Uzumaki era terribilmente a disagio davanti a quegli scambi e alla palese minaccia, visto che tutto si sarebbe aspettato tranne un Hokage dentro il Concordato e ovviamente in grado di nuocergli. Hitomi annuì con un leggero sospiro mentre lasciava andare la tensione: la presenza di Raizen sebbene strana era rassicurante. Non so di che foglio si parli, ma se è stato scritto fuori dal concordato è un foglio normale. Il Fuuinjutsu non impedisce di parlare del Concordato, ma cancella tutto ciò che è fatto mentre è attivo, non ha alcun effetto sulle cose eseguite nella falsa identità. Avrebbe detto, guardandosi intorno circospetta. In che senso Seishinno è stato influenzato? Chiese mentre andavano all'interno, ovviamente con Goro al seguito, chiudendo la porta anche se Yato non lo avrebbe notato. Ho visto Seishinno per delle questioni burocratiche un mesetto fa, mentre la capoclan Uzumaki la vedo quasi ogni giorno, l'ultimo ieri per due chiacchiere, niente di ufficiale. Lei abita nell'appartamento di fronte al bistrot di Li Wen, hai presente? A volte mangia anche là. Certamente Raizen avrebbe ricordato la donna che viveva davanti e frequentava spesso il pur costoso ristorante. Seira Yamanaka è cugina della capoclan, anche se un pò più anziana...ma non è nel Concordato, per quanto sicuramente sa della sua esistenza. Ma quindi questo Progetto Y esiste davvero? Hitomi non aveva reali informazioni al riguardo, Raizen ne sapeva di più. Concordava comunque che il comportamento di Seira fosse quantomeno sospetto, anche se non aveva modo di immaginarne il motivo. Quanto alla loro relazione lavorativa, Hitomi restava sulle sue posizioni: aveva fiducia nel Concordato e nella Capoclan, dopotutto sotto Concordato non era possibile ottenere vantaggi per sé o per altri, e per lo stesso motivo nessun danno era stato arrecato a terzi, se non sul piano della fiducia, in senso lato...visto che Raizen aveva acconsentito preventivamente, solo non lo ricordava, come tutti.

    Goro, interpellato, era decisamente a disagio e un poco balbettava. Io...Ho-Hojo-sama non farebbe mai nulla per far male al clan o a Konoha. E' la nostra casa. Ma non si fida della capoclan e delle sue politiche, la vede come troppo avida di potere. Lui vuole solo libertà e la possibilità di fermare l'Assassino, dice di aver trovato un modo! E poi senza provarci come potremmo riuscirci? Disse, senza avere reale consapevolezza di nessun dettaglio al riguardo. E per questo che lui tiene sotto controllo la capoclan. Non stavamo sorvegliando Hitomi, sorvegliavamo la capoclan per intercettare i corvi diretti a lei. Tutti quanti. Dunque erano intervenuti dopo aver intercettato il messaggio spedito dalla segretaria, ma fermandolo poco prima del suo arrivo, non alla partenza [Testo Visibile].

    [...]

    Fujiko alzò gli occhi al cielo all'ennesima insistenza del Kage su come si poteva modificare od ottimizzare il Concordato, come se le sue parole fossero entrate per un suo orecchio e uscite dall'altro, ma evidentemente quello era il modo di fare di Raizen e sicuramente non sarebbe riuscita a cambiarlo...prima o poi avrebbe sbattuto il grugno sui fatti, come l'estrema e terribilmente bilanciata costruzione del Fuuinjutsu che non ammetteva modifiche se non con immense quantità di tempo e risorse. Penso che avresti più fortuna a voler cambiare la legge di gravità, perché siamo vicino a quel livello. Commentò sarcastica, mentre lui esplorava la possibilità che la morte fosse una possibile scappatoia, per quanto scomoda. Si può sapere chi è dentro il Concordato, ma come ti ho detto non si può modificare il Concordato, non senza che nessuno se ne accorga, vista la quantità di risorse che servirebbero, e andrebbe fatto nella sala di Shika, che ha sempre dei custodi e nessuno potrebbe stare dentro per mesi senza farsi notare. Aggiunse. Seira comunque non è nel Concordato, pur essendo a conoscenza dello stesso.

    Al netto di quel che poteva condividere con Fujiko, intanto Raizen assieme ad Hikihime metteva in atto una forma di analisi profonda della sua mente e di ciò che era estraneo in essa, volpe esclusa. Concordato con Kurama di mantenere alta la guardia nei confronti della presenza che aleggiava intorno a Seishinno, si sarebbe avvicinato per cercare di approfondire il discorso, ponendosi davanti al pingue capoclan e facendo la sua domanda. Raizen, i Kage non esistevano ancora a quel tempo...parliamo di prima della prima grande guerra ninja, non saprei come portartici. Replicò. Evidentemente non era quella la frase. Dove dobbiamo andare? Ancora una volta la presenza sembrò irritata dalla domanda, avvicinandosi più strettamente a Seishinno...forse sarebbe stata l'ultima volta che poteva parlare liberamente. Sembra che cerchi una sorta di parola chiave che anche quell'entità non conosce...e che teme. Ma quale può essere? Seishinno-san ha forse detto qualcosa o dato indicazioni collegate all'andare da qualche parte? Non ho colto nulla quando lo ho analizzato.

    Hokage-sama, ormai avrai pur mangiato la foglia. Iniziò a dire a quel punto Seishinno, se Raizen non avesse risposto correttamente alla domanda. Io ti aspetto, ma hai realmente il coraggio di raggiungermi? Sei davvero in grado di prepararti abbastanza? E dopo aver sorriso non avrebbe aggiunto altro, restando come in agguato nella mente del Kage.

    [...]

    Dopo aver minacciato adeguatamente la guardia della villa di Hojo Uzumaki l'Hokage ricevette infine le informazioni del suo clone che aveva appena incontrato il padrone di casa e scoperto diverse cose al riguardo, ovviamente cambiando in maniera molto importante il suo punto di vista. Evitò di devastare l'edificio o brutalizzare la guardia sotto Concordato, abbandonando quindi il posto assieme a Fujiko.

    [Youkai e gli Uzumaki]
    Le incertezze sull'essere carino o meno da parte di Youkai vennero affrontate da Hikaru con il consueto caldo distacco, che gli carezzo i capelli con una mano come a volerlo confortare ma senza rispondere né affermativamente né negativamente intanto che Hojo si riprendeva. E ovviamente la donna non colse che il ritrovato figlio aveva frainteso l'effettiva destinazione d'uso dei due fratelli in missione, quindi nessuno poté correggerlo. Non ti hanno attivato subito...forse perché non sapevano chi eri? O almeno non subito. Ma la donna scosse il capo. Credo sia più probabile che fossi già dove volevano: accanto all'Hokage, attivabile in qualunque momento per i loro comodi. Hikaru sembrava essere molto più cinica e pragmatica del marito, forse per via della sua educazione Kiriana.

    Concordata una linea d'azione verso Sando Uzumaki, nonostante le deboli e archiviabili proteste di Yamato, Youkai fece nuovamente svenire Hojo con le sue accorate affermazioni su spiderboy, costringendo i servitori a una seconda rianimazione d'emergenza. Il Giseigan permette di sacrificare qualcosa che si possiede in maniera netta e irrimediabile in cambio di potere. Spiegò Hikaru, calma e paziente. L'obiettivo è avere la Lacrima in mano nostra e poi sacrificarla, così da farla sparire per sempre. In cambio ti avremmo riavuta indietro, se fossi morta. Disse senza approfondire. Ma se il nemico è qui, allora il piano resta valido per eliminare Hayate definitivamente, specie se ha cercato di coinvolgerti. Concluse con tono tagliente.
    Quando poi parlarono degli Uzumaki lei comprese la reazione del ragazzo, ma senza scomporsi, come se la sola presenza di Youkai le avesse dato la pace d'animo che cercava da molto tempo. Annuì poi quando Youkai disse che non vedeva l'ora di reincontrare Haru. Sono certa che sarà così anche per lui. Dovremo solo...prepararlo un pò alla sorpresa.

    [Riunione]
    Dopo la strana riunione e l'ancor più strano resoconto di Youkai, condito dall'abbraccio tra Hojo e uno stupito clone di Raizen, Hitomi prese un'aria professionale mentre cercava di riprendere il controllo della situazione, accogliendo i presenti all'interno ma senza smettere di guardare storto il leader del Clan Proibito, che dopotutto la aveva sopraffatta e catturata poco tempo prima. All'interno del soggiorno dove Yato era in attesa e la Percezione Falsata di Hitomi era ancora attiva, la donna fece accomodare i presenti e spostare sedie in modo che tutti potessero sedere, mentre preparava un the e degli snack con precisa professionalità, nemmeno stesse supervisionando uno degli incontri ufficiali dell'Hokage, il tutto mentre Yato semplicemente era incapace di realizzare nulla di ciò che accadeva. Il clone di Raizen sparì dopo poco, sostituito dall'originale, al cui ingresso sia Hojo che Hikaru si sollevarono in segno di rispetto. Hitomi era già in piedi e Yamato non sapeva bene cosa fare e rimase in una posizione a metà.

    Il mio nome è Hojo Uzumaki. Nipote di Mineru Uzumaki, capoclan, e suo oppositore. Credo che non ci siamo mai incontrati prima. Avrebbe detto il padre di Youkai, presentandosi ufficialmente, mentre Hikaru si esibiva in un formale inchino. Hikaru Tamasizu, ma mi conoscete come Hikaru Toei, Hokage-sama. Sono uno dei tre consulenti torturatori esperti delle nostre carceri. Nel mio aspetto concordatario ho gli occhi neri e i capelli biondi, raccolti in una treccia e solitamente indosso un basco. Abbiamo lavorato assieme in passato in alcune occasioni. E una volta descritto il suo aspetto Raizen avrebbe probabilmente associato i lineamenti, nonostante gli inganni del Concordato. La mia vera identità tuttavia è quella di moglie di Hojo. Il suo tono era freddo e algido almeno quanto il suo sguardo, reso impercettibilmente più morbido solo quando Youkai era nel suo campo visivo. Yamato balbettò solo qualcosa sul genere: So-sono Yamato U-Uzumaki. Mi...mi spiace per prima...spero...spero non mi punirete o attaccherete di nuovo! Dopotutto Raizen aveva provato a colpirlo quasi con tutte le sue forze quando si erano visti!

    Tornarono a sedere, mentre Raizen parlava della sua politica di tolleranza zero verso le divisioni interne quando queste potevano ledere al villaggio e al viver comune, ma anche se grato e benevolo nei suoi confronti, Hojo non ammorbidì la sua espressione a quelle parole mentre Hikaru restava impassibile. Non ho cercato il conflitto con Mineru per sete di potere o per motivi gerarchici. L'unica mia colpa era aver parlato al consiglio del clan senza supportarla. E aver sposato una donna di Kiri invece di quella scelta da lei. Ma scosse il capo. Però non è questo il problema al momento. Yamato invece quando venne interpellato arrossì vistosamente. Io...io...credo...cioè, i miei sono in missione! Mentre alla menzione dell'incontrare Fujiko sembrò perplesso all'inizio. Incontrare Fujiko? Loro? No...ero...ero io a dover andare da Fujiko! Annuì. Doveva darmi delle cose per mio padre! Ah, si? Curioso? Una voce fuori dal salotto avrebbe annunciato l'arrivo di Fujiko che era rimasta all'esterno, sospettosa per l'intera situazione, avvisando Raizen che si sarebbe tenuta in disparte. Io dovevo incontrare gli Uzumaki per dire dei problemi con il Concordato saltato nella notte...non avevo affatto appuntamento con te, Yamato-kun. Entrò ancheggiando, nel suo aspetto biondo con gli occhi azzurri, sorridendo come se avesse appena scoperto un bambino discolo. Vuoi spiegarci? Lui era sbiancato, mentre Hojo si faceva sospettoso e Hikaru, senza fare una piega, muoveva appena una mano emettendo un gran numero di catene di ghiaccio che si disposero intorno al ragazzo. Ma come avrebbe reagito Youkai?

    Io...io intendevo che dovevo andare al posto di mio padre! Ma tuo padre è in missione, non lo avevo certo contattato! Però... sudava freddo. C'era un biglietto con l'appuntamento, ho dato per scontato che ci fosse un incontro con mio padre e volevo andare al suo posto! Ragazzo... mormorò Hojo, pericoloso come quando Youkai lo aveva incontrato la prima volta, ore prima. Non sfidare la fortuna...è solo perchè Yuuk...Youkai ci ha chiesto di non farlo che non ti abbiamo interrogato. Sando è tuo cugino, no? E le notizie che mi hanno portato a sospettare di Youkai venivano da lui. Parla. Se attendi ancora, sarò io a farti parlare. Concluse Hikaru, minacciosa, guardando il figlio. E non ci sarà modo di chiedermi di fermarmi. Io ho detto la verità! Reagì Yamato, irritato, mentre Fujiko ridacchiava, studiando le sue reazioni come se fosse un libro di testo di psicologia, con l'ira che faceva seguito alla paura, ma alla fine era la stessa emozione. Mordendosi le labbra, avrebbe alla fine chinato il capo. Seira-sama mi ha detto di andare a cercare un Uzumaki per strada che stava creando difficoltà. Non è stato un caso che vi abbia trovato. Ha anche detto che era importante e di dire che avevo un incontro con Fujiko se me lo avessero chiesto...ma non mi aspettavo succedesse tutto questo, e ora Seira-san è sospetta di non so bene cosa...mi dispiace!

    Che bastasse o meno, se i discorsi fossero andati poi oltre avrebbero indagato sul profumo, con Fujiko che confermava che Seira usava spesso quel dato profumo...anche se quando erano assieme Raizen o Tetsuba non lo avevano sentito affatto. Che lo avesse smesso di usare o coperto di proposito? Se davvero era lei, il Concordato non può spiegare la sparizione dato che lei non è sotto il suo effetto, e in generale non si può usare il Concordato a proprio vantaggio quindi non è utilizzabile per sparire mentre si viene inseguiti. Un pezzo del puzzle che non andava a posto, ma la questione delle Lacrime del Nadir divenne in seguito preponderante, assorbendo ogni altra conversazione. Dici di poterli fermare definitivamente...quindi possiedi qualcosa che può opporsi all'autorità di un Dio? Anche gli artefatti più potenti hanno i loro limiti, e la loro origine in genere è ciò che definisce chi vince tra effetti opposti. Spiegò Hojo alle parole di Raizen. Ma suppongo che provare sia l'unico modo per verificare se può funzionare. Quanto alle Lacrime...ho appreso della loro esistenza nel Santuario del Massacro, il luogo in cui era sopito l'Assassino prima di liberarsi. Ho seguito le sue tracce per mesi per scoprire da dove fosse arrivato, e so che si è svegliato là. Alcuni scritti in lingua antica, sebbene incompleti, spiegavano delle Lacrime del Nadir.

    Alle domande successive avrebbe scosso il capo. No. Non ho trovato scappatoie dal Concordato. Io ho...fatto un patto con il Drago del Nadir, che ho contattato con un pericoloso rituale, appreso in quel medesimo Santuario. Avrebbe detto con tono grave, aspettandosi una qualche reazione sorpresa da parte dei presenti dopo aver detto di aver stretto un legame con un vero e proprio dio dell'aldilà...ma se Fujiko rimase turbata e Hitomi sorpresa, Raizen e Youkai avevano avuto legami ben più stretti quindi avevano pochi motivi per un qualche slancio emotivo. Mi...aspettavo un maggiore impatto drammatico. Avrebbe detto, evidentemente sorpreso a sua volta, ma dopo un poco scosse il capo. In cambio delle tre Lacrime che gli avrei rimandato con il Giseigan, sacrificandole, avrebbe esaudito tre miei desideri. Uno per Lacrima. Dirmi dove si trovava Yuuki. Riportarla da me, anche se questo significava tornare dal mondo dei morti...e rendere possibile la morte definitiva dell'Assassino. Lui ha l'autorità per concedere ciascuna di queste cose. Poi contavo di combatterlo senza le arti Uzumaki, quindi nella mia identità Concordataria, con dei mercenari e una task force creata appositamente. Avrebbe spiegato, mentre Hikaru sollevava una mano per sfiorarlo appena, in una rara quanto distante manifestazione di supporto. Dunque sospetti che la Speranza di Hayate, con la Lacrima della Trasmigrazione, viva ora nel corpo di Seira? Chiese al Kage. Se così fosse, e se avesse il controllo sulle sue capacità...allora chiunque potrebbe essere una sua marionetta, quella donna è abile nel controllo mentale. Quindi non ci si può fidare di nessuno. Concluse, lapidaria, di fatto aggiungendo difficoltà alla loro già complessa situazione.

    Il Concordato anche se ridotto a un rotolo richiede la stessa quantità di risorse e tempo per le modifiche, come ti ho detto più e più volte. Avrebbe poi detto Fujiko all'ennesima richiesta di Raizen di usare quel jutsu estremamente complesso e specializzato per scopi diversi da quello iniziale. A parte alcuni Fuuinjutsu di protezione, comunque limitati, non credo esista un modo per impedire qualunque genere di ferita. Commentò Hojo alla richiesta di protezione. Ma basta che tu non vada nella sala, no? Invia cloni o evocazioni, o sottoposti.

    A quel punto Raizen si fece proattivo, andando a spiegare come non avesse reale e piena fiducia, come suggerito da Hikaru, né in Hojo né in Fujiko o negli altri presenti, salvo forse Youkai. Hojo rimase serio e per nulla oltraggiato dal discorso del Kage, ma dopo che questi finì di parlare avrebbe detto: Non ho modo o motivo di portare Hayate qui se il mio scopo è sacrificare le tre Lacrime. E certamente non metterei mai a rischio il villaggio o il clan solo per attirarne una qui. Spiegò, rafforzando le sue precedenti argomentazioni. E non penso che la modifica suggerita sia fattibile...dovremmo annullare il Concordato e rifarlo da zero. Ma aggiungere eccezioni agli assoluti rende l'assoluto più debole. La capoclan sarebbe contraria, e senza di lei è impossibile modificare il Concordato, dato che è in gran parte frutto del suo lavoro. Se fosse stato possibile convincerla non saremmo mai arrivati a tutto questo. Intanto Yato era presente e inconsapevole di tutto, seduto come loro nel soggiorno di Hitomi ma serio e concentrato, come in attesa. Youkai ebbe l'incarico di avvisarlo e spiegare tutto, annullando temporaneamente il Concordato e raggiungendolo, anche se i loro discorsi avrebbero forse distratto un pò i presenti.

    Raizen si focalizzò su Fujiko, unica in piedi a parte Hitomi, che gli sorrise. Beh, certo. Oppure tutto questo è un complotto. O lo stesso Youkai è un piano C. E' giusto sospettare ma se sospetti di tutti farai la fine dello Tsuchikage...e sai bene quello che si dice di quel paranoico. Allargò le braccia. Non ho prove concrete se non le parole che ti ho detto finora...a te decidere se fidarti o meno. Avevo parlato con due o tre Uzumaki prima che tu arrivassi al chiosco, giusto per dovere di cronaca. I loro nomi e le loro identità non erano nulla di speciale o rilevante. Hikaru avrebbe annuito all'ordine, attendendo ordini più dettagliati, mentre Hojo rispondeva all'ultima affermazione di Raizen soffiando del fumo verso l'alto. Non quando si tratta dei leader Uzumaki, Raizen. Alcuni sono marci a prescindere.

    Nel mentre io ero fermo, in attesa che il Kage tornasse o che con lui arrivassero delle risposte, pronto a tutto. La comparsa di una sagoma nella stanza a pochi metri mi sorprese abbastanza da farmi reagire meccanicamente con una rapida estrazione della mia Katana e un brusco tentativo di puntargliela al collo, solo per trovarmi davanti alla fastidiosa voce di Youkai che almeno nelle intenzioni voleva fermarmi affermando la sua identità. Per una frazione di secondo fui tentato di far finta di non averlo sentito e affondare l'acciaio, ma mi trattenni. Youkai...il tuo aspetto è diverso...di cosa si tratta? Ma mentre pronunciavo quelle parole già mi pentivo della mia scelta: non era mai un'idea saggia chiedere un briefing a quel chunin degenere. La sequela di informazioni caotiche che ne seguì era l'equivalente di un brutale mal di testa, ma dovevo sforzarmi di metterle in ordine. Se non altro disse le prime parole sensate che gli avessi mai udito pronunciare: "concentrati sulla missione" e "se dovessi essere ostile, hai il permesso di immobilizzarmi". Mi chiedo se, a parti inverse, il permesso di Raizen non sarebbe di uccidermi, invece che immobilizzarmi. Sussurrai, amaro nel tono, segno che ben poco di quell'uomo aveva fatto breccia nella mia generale sfiducia nella sua figura.

    Onestamente ho capito molto poco, se non che ci sono persone nascoste da un Fuuinjutsu e che tu hai subito un qualche addestramento dalla Radice con tanto di lavaggio del cer... Mi interruppi, dato che il parallelismo era quantomeno agghiacciante: come poteva quel carente pseudoninja essere a sua volta nella Missione? La mia mente rifiutava categoricamente che la sua fosse una recita completa da parte di un genio dall'immenso acume...inoltre viveva con Raizen quindi avrebbe avuto infinite possibilità di ucciderlo. Che la sua Missione fosse diversa? Che fossi anche io stato formato dalla Radice? Non avevo alcuna informazione sulla natura del gruppo che mi aveva formato, volontariamente, ma erano stati chiari nel dire che ero da solo. Solo e isolato, senza ulteriori supporti. Certo...potevano aver mentito, ma in quel momento realizzai che ero stato zitto fin troppo a lungo. E' una vicenda...singolare. Ammisi. Ma ho sentito parlare della Radice, e non pensavo fosse ancora attiva. Il progetto Y. Suonava familiare. Sono in questa stanza al momento? Avrei chiesto. Gli altri sotto questo Concordato, dico. Quali sono i miei ordini? Come sempre Youkai aveva fatto le cose a metà e mi lasciò solo senza portare un messaggio completo. Dannato Youkai.

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