Votes taken by Shinskrokken

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    Shoichi Kiriyama e Yoko Takara


    Più che dispiacergli lo tranquillizzava la cosa. La solitudine in un'abitazione solitamente affollata, una moltitudine di guardie, servi, gente. Non riusciva a capire come questa sceneggiata potesse andare ancora avanti, eppure, la gente continuava a proteggere quella figura quasi anacronistica. Shoichi Kiriyama era un uomo abbastanza ordinario, per un villaggio ninja, sia chiaro. Educato nelle arti militari, si stupiva di come il padre potesse essere tenuto ancora in considerazione dalla loro gente, come vi fossero così tante guardie disposte a perdere la vita in cambio della sua, quando così poco egli aveva da offrire alla causa. La stima che un tempo provava nei confronti del padre andò via via svanendo, diradata dalla presenza ingombrante della moglie, l'ennesima, che offuscava qualunque cosa toccasse.
    La odiava, come non aveva mai odiato nulla prima d'ora, bastava starle accanto che la sua fronte diventasse contratta, i denti digrignati, il respiro pesante. Si era preparato per tutta l'infanzia per essere un capo migliore del padre, governare con un man ferma ma bontà, ma l'immagine di se stesso seduto nella vetta, con le folle ad acclamare le sue azioni, ormai non erano più l'immagine che sognava quotidianamente ad occhi aperti.
    Era da poco passato mezzogiorno e nella solitudine del Palazzo Fuyamizu si rese conto che non c'era davvero nessuna delle guardie armate a proteggere il confine. Un'altra piccola crepa in quel muro di sicurezza che ogni giorno vacillava sempre più. Sarebbe dovuto essere l'erede del Daimyo, eppure dove si trovavano le sue guardie? Suo padre era in compagnia dei ninja più forti del villaggio, o almeno di quelli attualmente presenti, dunque non sarebbe stato necessario sguarnire totalmente il palazzo. No, non gli importava di cosa sarebbe successo a lui, quella era l'unica spiegazione logica. Era lei, lei sapeva che in quanto figlio del Daimyo avrebbe dovuto eliminarlo. Quale miglior occasione che non l'uscita ufficiale del Daimyo per far fuori gioco tutte le guardie ed inviare assassini a colpire? Una volta eliminato, non ci sarebbe stato più nessuno a vigilare su Tarou Kirayama. Seppur non vi era più la stima dei giorni passati, era pur sempre suo padre. O quello, o il timore di non essere pronto a ricoprire quella carica. La paura di aver creato aspettative su sé stesso non in grado di rispettare, preferendo dunque evitare di entrare in contatto con la dura realtà.

    Verranno ad uccidermi. Mi uccideranno. È lei. È lei!

    E fu quello l'inizio dell'inferno. Rumori assordanti raggiunsero il palazzo, esplosioni che accompagnavano suoni distinti, urla, corse furibonde. Guerra.

    Verrai con me, oh se verrai con me.

    Spinto dall'idea di vendicarsi, quasi come a voler morire solo dopo aver avuto una sua vendetta, tiro fuori dalla sua manica un rotolo di medie dimensioni. Era stato così furbo da sapere di non poter mostrare in giro quello che aveva fatto e quella conscia seppur folle ira lo aveva motivato ad apprendere persino come evocare oggetti dai rotoli, come i ninja di cui egli sarebbe dovuto essere il padrone. Ma dal rotolo non apparve un'arma, bensì Yoko Takara, la tanto odiata matrigna. Sembrava serena, con in volto un sorriso pacifico, che andava a cozzare con il copricapo cornuto che aveva in testa, altrettanto contrastante con il leggiadro kimono azzurro con petali rosa di pesco.

    Muori Demone! Muori! Muori!

    Una. Due. Tre volte. La lama corta si andava a scavare un passaggio tra le vesti, tra la carne, ma qualcosa mancava. Ad ogni gesto non era corrisposta una fuoriuscita di sangue, come se quella follia omicida non fosse ricambiata dalla voglia di morire. Il segreto era un altro,
    Un'analisi approfondita avrebbe rivelato che quello non era un corpo umano, bensì un semplice fantoccio. Una macabra rappresentazione di quella che identificava come l'origine dei suoi problemi.
    Stava arrivando la morte, ma stava arrivando per lui. Sentiva l'odore di sangue nell'aria, di quello almeno ne era certo. Ignorava cosa fosse successo nel mondo fuori dalle mura del palazzo, ma odorava il sangue che centinaia di Canthani avevano disperso nell'aria, esplodendo in un folle attacco tanto crudele quanto efficace. Shoichi era affascinato dall'arte militare, dalle conseguenze che spesso questa portava, dedicando anni al suo studio, inclusi studi anatomici, non destinati alla guarigione e alla cura di un male, ma solamente per comprendere meglio il meccanismo di quella macchina assassina che è il corpo umano. Aveva imparato a dissezionare un corpo per analizzarlo, studiarne ogni dettaglio, ogni aspetto. La sua conoscenza delle arti ninja non era a livello sufficiente a carpirne i segreti e i poteri racchiusi, bensì era in grado di creare un fantoccio sufficientemente credibile di una persona comune. Le persone braccate danno sfoggio del peggio dell'animo umano, e la situazione in cui Shoichi viveva era quella di una costante prigionia, dove il nemico aveva conquistato le grazie di ogni suo precedente alleato, rinchiudendolo in una vita di inutilità e miseria. Nello sfarzo, ma una prigione, privato della sua precedente e nota ambizione.

    E ora stava li, a cavalcioni sopra un corpo che di vita non ne ha mai avuta una, quando senti dei passi avvicinarsi. Era arrivata la morte e non avrebbe accettato un no come risposta al suo invito. Shoichi corse via, rantolando, annaspando, piangendo. Conosceva il passaggio più veloce per salire nel ripiano nascosto nella stanza, pregando che lei non avesse sventolato i segreti di quell'abitazione, segreti che avrebbero, sperava, potuto salvarlo. E così stava li, sopra quel fantoccio, tre metri più in alto e un metro più a destra, spiando attraverso le fessure del legno e pregando, senza sapere bene per cosa pregare. In tutti i suoi studi militari, non aveva imparato cosa poteva davvero fare un ninja, tanto da sentirsi quasi protetto da quel centimetro di legno e quel suo bel nascondiglio. Tale padre tale figlio.
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    Che bello vedere il forum e il gdr ancora vivo e vegeto.
    Tutte le soddisfazioni che la vita puo' dare, finisce che i felici ricordi di questo luogo ogni tanto mi fanno tornare qui, con la lacrimuccia.
    Buon anno e buon divertimento ragazzi, spesso la vostra compagnia mi manca assai.

    Scrocco
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    Elimina gli stemmi personali, che dovresti proporre in sala stemmi, inoltre mancano i vari valori di potenza e rottura delle location.
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    No ma se vuoi fare suiton ti prendi tipo un Corpo d'Acqua, che ora è veramente uberpower.
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    Max brutta merda mi stai bruciando tutte le immagini dei PNG! Capisco Azuki ma cacchio, usare Chitoge lo reputo affronto personale! :onan:
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    Non c'è nessuno che vuole aprire quest per Genin? ç_ç
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    http://web.archive.org/web/20071102091837/....forumfree.net/


    Enjoy.
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    Invero abbiamo già una TS che si può utilizzare come base per una possibile modifica, cioé lo sharingan.
    Si elimina dalla manipolazione del calore la nebbia acida e si fa scegliere il tipo di manipolazione vulcanica si desidera, scegliendo tra le tre che saranno diverse per qualcosa+derivate. Per fortuna Iwa e Kumo non ci sono da noi, quindi è una TS di Kiri.
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    CITAZIONE
    2) Ci saranno modifiche alle specializzazioni (e quindi non mi metto troppo a rifletterci su quali prendere)?

    Si :zxc:

    CITAZIONE
    Domanda personale siccome sto riflettendo su che TS personale fare al pg (è ronin e di nessun villaggio, o personale, o devo inserire un prigioniero con una ts di un villaggio, ma sarebbe un casino con il villaggio di provenienza, ergo evito :zxc: ) : la manipolazione della Gomma di Dodai, nel manga, è considerata Kekkai Genkai - Hijutsu - Kinjutsu ?

    Tecniche derivate della nostra Manipolazione del Calore, precisamente il magma, la nebbia acida si è vista pochissimo.
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    CITAZIONE
    [29/11/12 00.29.41] Enrico: le armi perforanti che fanno?
    [29/11/12 00.29.53] Ratty!: godere un sacco
    [29/11/12 00.29.57] Ratty!: *rotola*

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    Hoshi, non devi spendere nulla. Quando sarà possibile li userai per altro quegli stemmi. Sarebbe ridicolo il contrario.

    Ps: Non hai quindi nulla di materiale personale ????
    *FESTEGGIA!*
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    Hoshi dovrebbe, deve e sarà ancora Nera. Al più penso che farà una qualche giocata figa lui, ma non una giocata con richiesta stemmi. Non ha mai avuto nulla per nulla, quindi.

    PS: al piano di sopra sento gente che litiga, mi sa che ci sono state delle corna :guru:

    Edit: Ho sentito "è un vecchio arabo, te lo scopi te"

    Aggiornamento: Le ha dato 120 mila euro.

    Ora si parla di compare case e vendere case, con ripetute urla "NON LA VENDI!"
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    Febh ha fatto la combo, il prossimo post è di quelli sgravi, con il numero di colpi accanto e poi si alzerà la voce unanime: FINISH HIM!
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    Juventus: 1897
    Torino: 1906

    Mi sa che la prima è la Juventus :zxc:
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    Mi chiedo come faccia Febh ad essere così ben informato su -Max °°
21 replies since 11/11/2012
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