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Onigumo.
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My First Friend
* Hideyuki confermò le mie previsioni quando rispose alla mia domanda. *CITAZIONECredo che finchè proviamo delle emozioni non possiamo essere definiti delle armi. Finchè un ninja gioisce, soffre... No... Un ninja non può essere uno strumento... Lo definirei un guerriero o, ancora meglio, un combattente. Ovviamente un ninja è pur sempre una persona, anche se un pò più particolare.
§ La pensiamo allo stesso modo... §
* Quindi continuò a parlare, sempre con lo stesso sorriso sul volto. *CITAZIONEHai comunque detto che ti piacerebbe legarti alle persone... e ora Shidare...
* Fece una piccola pausa, come per dare maggior risalto a quello che avrebbe dovuto dire in seguito, quindi riprese a parlare. *CITAZIONEShidare... ti andrebbe di .... di diventare amici?
* Mentre mi faceva questa domanda mi porse la sua mano destra. Rimasi colpito da questa domanda. Ero sempre stato abituato a vivere da solo, figurarsi se qualcuno mi aveva mai fatto una domanda del genere. Sentii nascere in me una grande felicità.
Cercai le parole per rispondere, ma non riuscivo a esprimere nulla a parole, quindi mi limitai a sorridere guardando in viso Hideyuki mentre gli stringevo la manoe facendo un piccolo cenno affermativo con la testa, quei gesti sarebbero stati meglio di qualsiasi parola.
Ora mi sentivo molto più libero a parlare con il ragazzo, quindi, con voce gioiosa, rivolsi di nuovo la parola al mio nuovo amico. *
- Senti, una cosa che non ti ho ancora chiesto. Te hai frequentato l'Accademia o sei ancora Studente? -
* Quindi aspettai la sua risposta sorridente. *. -
Balmung of the Azure Sky.
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What?
Shidare sorrise. Rimase in silenzio mentre i due giovani si stringevano la mano.
Era un momento bellissimo, un momento che nulla avrebbe potuto rovinare...CITAZIONEPensavi che me ne fossi andato?
La strana voce che Hideyuki aveva udito pochi minuti prima risuonò nella sua mente.CITAZIONEChe scena stupenda... già stupendamente patetica! Da quando gli spietati Kaguya giocano con la lurida feccia?
Hideuki lasciò la mano di Shidare.
La sua testa sembrava per scoppiare. Chiuse improvvisamente gli occhi e portò entrambe le mani sulla faccia.CITAZIONEChi sei? Perchè mi torturi? Esci dalla mia testa, ti prego!La risposta che seguì la domanda di Hideyuki non fù altro che una fragorosa e macabra risata che continuò a risuonare imperterrita nella sua mente.
Mentre la continua risata gli falcidiava il cuore, la voce risprese..CITAZIONEUccidilo.... Sangue reclama sangue... Uccidilo... UCCIDILO! UCCIDILO!!!!!
Hideyuki crollò in ginocchio.
NOOOOOOOOO!In un impeto di rabbia cominciò ad urlare.
Non poteva più restare lì, doveva andarsene.
Cominciò una folle corsa, lasciandosi dietro Shidare e tutte le persone che lo stavano ormai fissando.
Con le lacrime agli occhi e la pazzia che lo stava per dominare, si allontanò dalla spiaggia.CITAZIONEAddio, ShidareSPOILER (click to view)CITAZIONEPensieri della seconda personalitàCITAZIONEPensieri di Hideyuki
Dialogo
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-Gemini-.
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XIII
Con un passo per nulla sostenuto, totalmente tranquillo e abbandonato a sè stesso, Yukio si avvicinò alla zona della Costiera. La mattinata era tarda ma il tempo sembrava uggioso, cupo e nuvoloso senza, però, ancora concedere della pioggia.
I piedi, sino ai polpacci quasi, sembravano inglobati nel tappeto di nebbiolina e bruma che ricopriva il terreno di Kiri, anche presso quella costiera dove comunque la foschia sembrava diradarsi un poco. Yukio era vestito di una maglietta scura a maniche lunghe che celava, non completamente, i bendaggi portati agli arti superiori e che coprivano in parte anche le mani. Un paio di pantaloni lunghi e decisamente sdruciti e consunti, scuri anch'essi, completavano l'abbigliamento di quel ragazzo dai lunghi, folti e arruffati capelli rossi.
Si osservò, nel camminare, più volte attorno: quel luogo, ormai, stava imparando a conoscerlo bene, ci aveva passato diversi giorni ad allenarsi e aveva intenzione, comunque, di continuare gli allenamenti in quel locus amoenus. L'espressione e la mimica facciale del ragazzo era stanca, spossata: ma non era una stanchezza fisica, dell'immediato, era quasi una tensione nervosa che viaggiava sotto la pelle del giovane Studente. Come se fosse teso, nervoso, per qualcosa: probabilmente per gli esiti delle iscrizioni all'Accademia.
"...Non c'è posto migliore di questo per svagarsi, per aprire la mente e migliorare il proprio autocontrollo...Le cose migliori, del resto, devono essere fatte da soli..."
Quelle parole furono un commento che sfuggì alla sua bocca, alle sue labbra sottili e inumidite abbondantemente da saliva. Parole basse, comunque, nel volume.
Yukio sembrò intenzionato, subito, a raggiungere un luogo a lui noto: un paio di alberelli vicini ad una roccia abbastanza grossa presso i quali potersi appoggiare e magari isolarsi un poco. Attorno a lui non sembravano esserci altre presenze e la cosa, in un certo qual modo, sembrò rilassarlo e tranquilizzarlo. Camminò lentamente, assaporando attorno a sè il semplice e ozioso rumore della risacca marina che proveniva dalla Costa trascinando con s'è quell'aria umida, salata e appiccicaticcia tipica delle zone costiere e di mare: un'aria che piaceva a Yukio, un'aria alla quale era stato abituato sin da piccolo e che gli trasmetteva il calore della solitudine, della sua solitudine, che lui ha sempre amato.. -
= Nightmare =.
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L'aria intrisa del profumo della salsedine. Fu questa la prima cosa che notò Zubera al momento dell'arrivo alla costiera di Kiri.
Teneva per mano Haku, dolcemente, così solo da accompagnarla, dolcemente.
La guardò, sorridendo.Non trovi che sia fantastico qui?
Si stese a terra, facendo segno anche alla ragazza di seguire al suo esempio.
Continuava a guardarla e sorrideva, senza avere un preciso motivo. La sabbia sotto di loro emanava un tenue tepore, e il vento carezzava i capelli dei due.
In quel momento, lo sguardo di lui si fermò negli occhi di lei.. -
haku no kiri.
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Il posto era magico, l'odore della salsadine impregnava ogni cosa e penetrava dentro, nell'anima.
Le nubi correvano veloci, portate da un vento umito che, soffiando, creava giochi di forme, con i lunghi capelli della ragazza, piccole onde nei corti capelli di Zubera.
Era un posto fantastico, da lì potevi ammirare la antastica immensità dell'oceano, per poi perdertici dentroCITAZIONENon trovi che sia fantastico qui?
feci cenno di si con la testa, effettivamente quel posto creava un'atmosfera fantastica.
Si sdraiò sulla tiepida sabbia e mi fece cenno di imitarlo, mi sdraiai anch'io, il calore emanato dalla sabbia era piacevole, una volta sdraiata mi fissò, come perso nei miei ochhi.
mi avvicinai e posai le mie labbra delicatamente sulle sue, sotto la tenue luce della sera, il mio amore per lui sbocciava.
. -
= Nightmare =.
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Lei lo baciò, delicatamente, come era suo solito fare tutte le cose.
Lui lo guardò negli occhi ancora, immergendovisi.
Lei lo amava appassionatamente, e lui lo sapeva; Zubera ricambiava gli stessi sentimenti per lei.
Le passò dolcemente una mano tra i capelli, sentendone la lisciezza per la prima volta.Haku...
Pronunciò il suo nome, senza neppure un motivo valido. Evidentemente era grandemente innamorato di lei da non rendersene neanche conto.Vuoi fermarti ancora un po' qui, oppure preferisci che torniamo a casa?
. -
haku no kiri.
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Mi chiese, mettendomi una mano in mezzo ai lunghi e lisci capelli, se volevo tornare a casa, la domanda mi colse impreparata, ancora dubbi, non gli piace stare qui o forse sono io che li do' questa impressione, mi continuavo a domandare.
Allungai le bracia verso il suo collo per poi abbracciarlo, non sapevo cosa rispondere, decisi quindi che, essendo lui l'uomo, avrebbe scelto lui
perhè non decidi te?? a me va bene qualsisi cosa tu scelga....
Chiusi gli occhi e avvicinai la mia testa al suo forte petto. -
= Nightmare =.
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Lei gli lasciò carta bianca su ciò che si poteva fare ora, lasciandolo leggermente spiazzato.
In effetti lui voleva tornare indietro, tornare a casa sua, ma non voleva nemmeno deludere Haku, voleva che fosse felice rimanendo in quel posto.
Lei gli si strinse forte al petto, dandogli modo di vedere solamente il suo capo e non il viso; chissà, magari sarebbe riuscito a capire la reazione di Haku da un'espressione in base alla sua decisione.
Nonostante fosse un po' contrariato all'idea di decidere per entrambi, scelse di tornare a casa.Haku, torniamo a casa.
Lui la guardò con un sorriso. La aiutò ad alzarsi, e poi la coprì con il suo mantello, per ripararla dal freddo del crepuscolo.
Successivamente, la prese in braccio a sè, trasportandola di peso mentre si allontanava dalla riva del mare per addentrarsi nel villaggio.Tu pensa a riposarti.
CITAZIONEHaku, se vuoi puoi postare tu per primo in casa.
. -
Kisugy Hajime.
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*Dopo alcuni minuti, la costiera di Kiri fu finalmente visibile; una visione così spettacolare che solo il villaggio della nebbia poteva offire. Attesi l'arrivo di Godsan, che era rimasto appena indietro.
"Allora, da cosa vorresti iniziare?" dissi semplicemente, rimanendo in attesa*. -
Godsan.
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Godsan aveva seguito Kisugy fino alla costiera che da sempre, era meta di coloro che volevano principalmente rilassarsi ed osservare il panorama.
La raggiunsero che era appena metà mattina.
Il chunin chiese al ragazzo da dove voleva iniziare.
Godsan si guardò un attimo intorno respirando aria fresca per poi parlare, tutto felice per l'allenamento che sarebbe iniziato di lì a poco.
Allora esordì credo sia utile sapere quali abilità possiedo e poi avere un consiglio su quali ignorare in quanto meno utili al mio essere ninja.
Una brevissima pausa.
Attualmente conosco la moltiplicazione della nebbia, la prigione acquatica, il simulacro di spine, la tecnica del sonno e la trappola con la corda...
Guardò in volto Kisugy.
Già...non so far di meglio sorrise mascherando la vergogna.
Mi piacerebbe imparare da subito il velo di nebbia e la moltiplicazione acquatica. Ho notato che molti ninja qui a Kiri ne fanno uso. Che ne dici? gli chiese.. -
Kisugy Hajime.
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Il Velo di Nebbia
*Anche Godsan sembrava carico per l'allenamento che di li a poco sarebbe iniziato. Si prese qualche secondo per gustarsi il panorama, così come avevo fatto io in precedenza. Dopodichè, iniziò il suo discorso, enunciandomi le tecniche attualmente in suo possesso; una volta finito l'elenco, sembrò quasi vergognarsi delle sue capacità. Abbozzai un sorriso, e con un espressione particolare mi rivolsi al genin.
"Sai... le capacità di un ninja non si misurano dal numero di tecniche da lui possedute.. Quello che conta, è la sua determinazione. Secondo il mio credo ninja, la capacità di non arrendersi mai è la chiave per migliorarsi sempre di più; poco importa il numero di tecniche.. Mi raccomando, dimostrami che sei come mi aspetto che tu sia!" dissi rimanendo un po confuso dalla mia stessa ultima frase. Smorzai il discorso con una risatina, poi rimasi in ascolto delle richieste di Godsan
°Uhm.. Velo di Nebbia e Moltiplicazione Acquatica, eh?°
Il Velo di Nebbia gliel'avrei potuto insegnare senza alcun tipo di problema. Ma per quanto riguardava la Moltiplicazione... beh, avrei avuto un po più di problemi..
Senza ulteriori indugi, risposi al nebbioso: "Ok, direi di partire dal Velo di Nebbia. Naturalmente, in quanto nebbioso, avrai almeno la minima idea del suo effetto, no? E' uno dei jutsu più conosciuti di Kiri: grazie ad esso provocherai una fitta nebbia con circa 100 m^2 di area, che renderà praticamente nulla la vista, creando lo spunto per diverse strategie. Naturalmente, di solito dal grado Chunin, potrai imparare anche a muoverti agilmente senza l'uso della vista, imparando a combattere alla cieca, e potrai sopraffare avversari distratti grazie ad un altra abilità che giustamente chiamano "movimenti silenziosi"". Mi presi una breve pausa, dando il tempo a Godsan di immagazzinare quelle informazioni. Poi, continuai: "Questa tecnica ha due, chiamiamoli così, punti deboli. Il primo, è che fino a quando non riuscirai a combattere senza l'uso della vista, o comunque sfruttando un qualunque altro senso, sarai in svantaggio tu, al pari del tuo avversario, all'interno della coltre nebbiosa. Sempre che tu non abbia assi nella manica. Il secondo punto debole" proseguii componendo con le dita il numero due, "E' che la nebbia può venir spazzata via da una forte ventata, e credimi, molti sabbiosi ne sarebbero capaci. Per il resto, la tecnica ha bisogno di una piccola quantità di chakra per essere mantenuta, ma niente di che."
Posizionai le mani per comporre il sigillo della scimmia, e utilizzai la tecnica.SPOILER (click to view)Tecnica del Velo di Nebbia - Kirigakure no Jutsu
Tipo: Ninjutsu
Villaggio: Kiri (Orig. Nebbia)
Posizioni Magiche: Scimmia ( Molto Veloce )
Questa tecnica crea una fitta nebbia che ricopre un area estremamente vasta (circa 100 metri quadrati) sfruttando l'umidità presente nell'aria, perciò non può essere utilizzata in luoghi troppo secchi. La vista normale diventa perciò inutile, sia per chi utilizza la tecnica che per i suoi compagni ed avversari. Si rivela invece perfetta per l'assassinio silenzioso solitamente accompagnato dall'abilità "Combattere alla Cieca". La tecnica dura fino all'esaurimento del chakra dell'utilizzatore o al rilascio della stessa. Per essere mantenuta ha bisogno di un consumo Bassissimo per ogni turno escluso il primo.
Tecniche di vento con un consumo pari o superiore a medio che agiscono in tutta l'area influenzata dalla nebbia la possono dissolvere completamente.
(Livello: 5 / Consumo di Chakra: Basso)
Una fitta coltre di nebbia invase la costiera, diventando via via più consistente. Dopo alcuni secondi però, sciolsi il jutsu, e la nebbia si tornò a diradare in poco tempo. A quel punto, ripresi la parola.
"Per poterla eseguire correttamente, dovrai condensare l'umidità presente nell'aria, fino a renderla la fitta nebbia a cui hai appena potuto assistere... domande? Se no, direi che puoi provare..". Attesi eventuali quesiti, e se non vi fossero stati, sarei rimasto in osservazione, come uno spettatore ansioso di vedere il suo spettacolo..[...]
Non appena Godsan avrebbe fatto i primi progressi, lo avrei interrotto per qualche momento: "Ehi, ragazzo! Io torno subito, vado a prendere una cosa.. continua pure con il tuo allenamento!". Mi sarei poi avviato verso l'amministrazione, nella zona bibliotecaria, dove avrei prelevato con cautela, sperando di non essere visto da Shiltar, il rotolo contenente le istruzioni per la Moltiplicazione Acquatica. Infine sarei tornato alla costiera, per vedere gli ultimi progressi dell'allenamento del nebbioso*. -
Godsan.
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Kisugy replicò con incoraggiamento alle parole di Godsan.
Come tu credi che io sia ripetè, annuendo, il giovane genin con aria imbambolata.
L'amministratore iniziò subito con la spiegazione del velo di nebbia, tecnica basilare di Kiri.
Un'interessante descrizione di pregi e contro sulla tecnica. Il ragazzo era interessato. Soprattutto ai contro in quanto non vi aveva prestato attenzione.
Inoltre, il chunin parlava del velo di nebbia accostato a tecniche di combattimento avanzate. Combinazioni sicuramente utili.
Godsan lo osservava con attenzione. Quando fu il momento di eseguire la tecnica, il kiriano si sporse in avanti con la testa per osservare al meglio.
Con il semplice seal della scimmia, Kisugy caricò l'aria di una fitta nebbia attraverso la quale era impossibile vedere.
La tecnica fu sciolta dopo poco e il chunin spiegò il processo tecnico dell'esecuzione.
Quindi devo semplicemente trasformare l'aria in qualcosa di meno etereo... pensò Godsan.
Ora toccava a lui cimentarsi in quella tecnica. Non fece ulteriori domande, aveva capito cosa doveva fare. Bisognava solamente metterlo in pratica.
Il kiriano si spostò in avanti per prendere posizione. Unì le mani nel simbolo della scimmia e pronunciò il nome della tecnica.
Non successe niente.
Godsan si guardò attorno...non v'era traccia di nebbia...nemmeno minima.
Osservò Kisugy con aria perplessa.
Ma certo! Che scemo esclamò all'improvviso scoppiando in una risata.
Se non concentro il chakra è ovvio che non succede nulla...eh eh considerò.
Il kiriano riprese la posizione, stavolta impastando un basso di chakra. Pronunciò nuovamente il nome della tecnica.
Stavolta una piccola nuvoletta veleggiava sopra le dita di Godsan, bagnandole leggermente.
A vedere il genin si poteva dire che la sua espressione non fosse delle più felici, piuttosto ancora più basita di prima.
Sciolse il sigillo e ritentò con lo stesso procedimento concentrandosi ancora di più.
Questa volta non v'era più la nuvoletta bensì, tutt'attorno a Godsan, un alone di leggera nebbiolina, come un'aurea.
Progressi, lenti. Ma pur progressi.
Tutto ok Kisugy disse Godsan voltandosi verso il chunin sono solo prove continuò con espressione felice.
Subito dopo Kisugy lo avvertì che sarebbe andato a prendere una cosa.
Godsan annuì con il capo.
Chissà che dovrà mai prendere...vabbè, continuiamo... pensò tornando a guardare le sue mani.[...]
Kisugy sarebbe tornato dopo una decina di minuti trovando il genin seduto lungo la riva contemplando il mare.
Quando Kisugy si sarebbe avvicinato, Godsan l'avrebbe guardato dal basso verso l'alto con un sorrisino. Poi il kiriano sarebbe scattato in piedi e avrebbe corso poco più internamente alla costa.
Ehi Kisugy! attirando l'attenzione dell'amministratore Sta a vedere!
Godsan congiunse le mani nel segno della scimmia. Chiuse gli occhi.
Buio.
Un punto rosso in mezzo al nero. Un punto che via via cresceva.
Riaprì gli occhi.SPOILER (click to view)Tecnica del Velo di Nebbia - Kirigakure no Jutsu
Tipo: Ninjutsu
Villaggio: Kiri (Orig. Nebbia)
Posizioni Magiche: Scimmia ( Molto Veloce )
Questa tecnica crea una fitta nebbia che ricopre un area estremamente vasta (circa 100 metri quadrati) sfruttando l'umidità presente nell'aria, perciò non può essere utilizzata in luoghi troppo secchi. La vista normale diventa perciò inutile, sia per chi utilizza la tecnica che per i suoi compagni ed avversari. Si rivela invece perfetta per l'assassinio silenzioso solitamente accompagnato dall'abilità "Combattere alla Cieca". La tecnica dura fino all'esaurimento del chakra dell'utilizzatore o al rilascio della stessa. Per essere mantenuta ha bisogno di un consumo Bassissimo per ogni turno escluso il primo.
Tecniche di vento con un consumo pari o superiore a medio che agiscono in tutta l'area influenzata dalla nebbia la possono dissolvere completamente.
(Livello: 5 / Consumo di Chakra: Basso)
Una fitta nebbia sarebbe apparsa dal nulla investendo appieno i presenti e la natura attorno per parecchi metri d'ampiezza.
All'interno della nebbia, Godsan disciolse il sigillo mantenendo la tecnica.
Poi, dopo qualche secondo, l'avrebbe dispersa.
Quando sarebbe riapparso Kisugy alla vista del genin, gli avrebbe fatto un segno d'approvazione con la mano, portando il pollice verso l'alto.. -
Jiuky.
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Ero uscito da Castelvania, troppe orecchie potevano sentirmi, e mi ero portato appreso il giovane Suigetsu. Avevo scelto la costiera a Kiri come luogo per finire la conversazione precede iniziata e interrotta.
° E chissà che stavolta non vengano altri ninja a disturbare, non voglio vagabondare per finire un discorso... °
Camminammo lungo la spiaggia per un po', fino a che non arrivai in un punto un po' distaccato dalla costiera, salii su degli scogli e mi fermai.
Stop.
Dissi, e poi mi voltai verso Suigetsu, facendogli cenno di prendere posto su uno scoglio.
Allora, qui dovremmo essere lontani da occhi e orecchie indiscrete, almeno speriamo. Bene, ricapitolami dove ci eravamo interrotti per favore, poi possiamo andare avanti e finire questa discussione, che comincia a protrarsi troppo a lungo secondo me...
Gli dissi velocemente, e incrociai le braccia, aspettando la risposta dello studente.. -
.:-Suigetsu-:..
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Erano passate varie ore da quando uscii dalla taverna di Castelvania insieme al ragazzo, quest'ultimo mi aveva precedentemente proposto di seguirlo altrove, dove avremo concluso la nostra lunga conversazione. Il ragazzo ed io avevamo parlato molto, ma fin'ora quest'ultimo non mi aveva ancora rivelato il suo nome. Oramai eravamo giunti sulla costiera di Kiri, avevamo percorso molta strada. Stavamo camminando sulla spiaggia e mentre seguivo il ragazzo tenevo la sguardo puntato sul mare, quel mare che stava calmo, arrivavano poche onde alla riva che per poco mi bagnavano i piedi. Dopo aver percorso altri vari metri il ragazzo salì sulla scogliera, per poi fermarmi, finalmente eravamo giunti a destinazione, così mi sedetti su uno scoglio al suo fianco, ascoltando le sue parole. CITAZIONEAllora, qui dovremmo essere lontani da occhi e orecchie indiscrete, almeno speriamo. Bene, ricapitolami dove ci eravamo interrotti per favore, poi possiamo andare avanti e finire questa discussione, che comincia a protrarsi troppo a lungo secondo me..."Allora, vorrei farti presente che ancora non mi hai rivelato il tuo nome, e questo non è stato molto bello da parte tua. Comunque se non ricordo male, mi stavi parlando di un ninja, mi volevi consigliare quest'ulimo per affinare l'arte nel ccombattere, ma purtroppo dopo alcuni secondi uno stupido ragazzino si è itromesso nel nostro discorso. Allora, puoi pure riprendere a parlare."
Dopo aver rivolto quest'ultime parole al kiariano, cercai di trovare una posizione comoda sullo scoglio, mentre ero attento alle future parole che mi avrebbe rivolto il kiriano.. -
Jiuky.
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Lo studente si sedette, e rispose alla mia domanda, facendomi il punto della situazione. CITAZIONE"Allora, vorrei farti presente che ancora non mi hai rivelato il tuo nome, e questo non è stato molto bello da parte tua. Comunque se non ricordo male, mi stavi parlando di un ninja, mi volevi consigliare quest'ulimo per affinare l'arte nel ccombattere, ma purtroppo dopo alcuni secondi uno stupido ragazzino si è itromesso nel nostro discorso. Allora, puoi pure riprendere a parlare."
Il nome, voleva sapere il mio nome, che seccatura. Che giovamento gli avrebbe portato?
° Mah, non vedo perhè il mio nome sia una cosa così importante.... °
Ah sì, adesso ricordo, bravo. Sì, se ti piace tanto combattere e vuoi affinare le tue abilità..
Mi avvicinai, e più a bassa voce continuai a parlare
Kamuro Yamazaky è il ninja che fa per te.
Tornai a una postura normale, e anche il tono di voce tornò normale.
Bene, non ho nient'altro da dirti. Se vorrai parlare ancora con me, cercami.
Mi alzai e cominciai ad allontanarmi, a un certo punto però rallentai e , girando leggermente la testa, dissi:
A proposito, il mio nome è Komoyasho Jiuky.
Quindi ripresi il mio cammino, lasciando il giovane ninja a riflettere..